La scienza sentimentale dei Mugiwara

di Nereisi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** fear ***
Capitolo 2: *** It's only lucky ***
Capitolo 3: *** liar ***
Capitolo 4: *** exceptions ***
Capitolo 5: *** virus ***
Capitolo 6: *** truth... ***
Capitolo 7: *** new year ***
Capitolo 8: *** all I need is you ***
Capitolo 9: *** patient ***
Capitolo 10: *** rain ***
Capitolo 11: *** magnet ***
Capitolo 12: *** alive ***
Capitolo 13: *** Dear Kaya... ***
Capitolo 14: *** infestation ***
Capitolo 15: *** exchange ***
Capitolo 16: *** kindness ***
Capitolo 17: *** four ***
Capitolo 18: *** cooking lessons ***



Capitolo 1
*** fear ***


#1.
Fear

(drabble – 90 parole)
 
 
 
C’erano volte in cui Rubber capiva cos’era la paura.
E non era davanti ad un nemico ben più forte di lui.
No, la sua sconsideratezza l’avrebbe spinto anche contro Gold Roger in persona.
Il fato aveva voluto che la persona che amava fosse quella che riusciva a far tremare di paura il futuro re dei pirati.
 
E quando la ciurma vedeva il proprio capitano ricoperto di bozzi e bernoccoli, sapeva già la causa.
 
<< ma che le hai fatto stavolta? >>
<< mi ha sorpreso a rubare i SUOI mandarini….>>
 
 
 
angolo autrice
lo so. Lapidatemi pure. Me lo merito. Voi siete lì ad aspettare i capitoli delle altre storie, e a questa cretina viene il bel pensiero di mettersi a scrivere drabble.
….ho scritto una drabble?
Si vede che lo studio fa male. Ecco a cosa portano 3 ore forzate   piacevoli  di greco. T_T
Perdono! La villica invoca la pietà dei divini!
Volevo dirvi che non so ogni quanto aggiornerò e quanti ne farò…. Vedremo le ore di matematica a disposizione!

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Capitolo 2
*** It's only lucky ***


#2.
It’s only lucky

(drabble – 110 parole)
 
 
<< tiammazzo! >>
<< tiaffetto! >>
<< ti avveleno con l’arrosto per la cena! >>
<< ti sminuzzo con queste spade! >>
<< ti spezzo l’osso del collo! >>
<< ti butto fuori dalla nave! >>
<< MUORI! >>
<< CREPA! >>
 
E via con la lotta. Ormai per la ciurma era diventata normale routine quotidiana.
Soltanto quando un affamato Rubber esclamava: << saaanji! Ho faaaaame! >>
I due interrompevano il loro “scontro mortale”.
 
<< mpf, sei ancora vivo, spadaccino incapace? >>
<< figurati se quei deboli calcetti possono ferirmi, cuoco da strapazzo! >>
                 
                                << tsk, TUTTA FORTUNA! >>
 
 
A volte Nico Robin si chiedeva se davvero I suoi nakama avessero le fette di prosciutto davanti agli occhi.
 
Possible che non si accorgono della cura che l’uno ci mette per non colpire l’altro?
 
 
 
 
Angolo autrice
Ho scoperto che sono un idiota. Dopo ora passate a morire sui libri scopro non solo che la verifica non era oggi, ma anche che è stata posticipata alla settimana prossima!      *SHOCK*        Volevo morire.
Arrivo a casa distrutta, e I vostri commenti arrivano come la manna dal cielo!
Incredibile! Mi avete proprio GaSaTa con le vostre recensioni! Tutte positive poi! *sviene*
Per vostra  (s)fortuna, oggi a scuola non abbiamo fatto praticamente nada e quindi sono stata in balia dei miei attacchi  di schizofrenia acuta. Muahuahuahua! >:-D
F: ehi! Io quando esco
A: aspetta acora un po……
…..bene, passiamo ai commenti
 
 Opal :ecco qua, detto fatto, una zo/san, anche se ne ho scritte delle altre! Grazie per il commento, anche io adoro quella coppia!
Elly_Kodocha_One Piece : eilà! Innanzitutto arigatò per il tuo bellissimo commento! Ti sei sciolta e sei morta? Oddio! Non voglio avere pesi sull’anima! XD mi piace immaginare Nami come una castagna: puntigliosa e manesca fuori e tenera dentro.  …. Molto in fondo, a volte.
Ria-chan: ammettilo, hai 39 anni e fai la critica professionista. Woooooow! Sono felice! Quanti complimenti!
3spadeZORO :…. Ok, se devo essere sincera, non ho capito molto di quello che hai scritto, ma… grazie lo stesso! Scusa, sono mona io -.-‘    carina l’immagine!

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Capitolo 3
*** liar ***


Avvertenza! Questa drabble, è una drabble che non è una drabble…. È venuta un po’ lunga, quindi fate finta che sia una drabble anche se è una one-shot! Pleaseeeeeeee!
 
#3.
liar

 
<< allora, Nami, come vanno le cose con Rufy? >>
 
La domanda lasciò spiazzò la navigatrice, che restò a guardare l’archeologa con sguardo interrogativo.
 
<< come dovrebbe andare? Le solite cose: fa rumore, dà fastidio, mi pasticcia la carte nautiche…..>> l’archeologa la bloccò all’inizio del suo sproloquio.
 
<< non intendevo questo. Non gli hai ancora detto quello che provi per lui? O non hai compreso neanche tu i tuoi sentimenti? >>
 
Le guance di Nami assunsero una colorazione tipo ciliegia.
<< q..quali sentimenti? Io non provo niente di speciale per lui! Non sento niente! Non….non è vero! Non confondermi le idee!>> disse prendendosi la testa fra le mani
 
<< nami….. anche se usassi i miei poteri, non potrei far sbocciare un occhio all’interno del tuo cuore. Però…è evidente. Anche sanji se n’è accorto. E si è fatto da parte. Ha compreso le tue emozioni e le ha rispettate, anche se con dolore. Possibile che tu non ci riesca? >>
 
<< come fai a dire una cosa del genere? >> adesso si stava praticamente nascondendo dietro alle mani.
Nico Robin fece un mezzo sorriso.
 
<< nami… si capisce. anzi, no. Tu emani positività quando sei con lui. E lui anche. La tenerezza con cui lo guardi… la passione che ci mette nel proteggerti…. Vi chiamate persino nel sonno! Anche ieri stamattina Zoro ha detto che quando è andato a letto, lo ha sentito mentre ti chiamava. Vi cercate a vicenda. E vi trovate.
Pensi che sia un caso che affidi solo a te la cura del suo cappello, che per lui è più importante della sua stessa vita? >>
 
A quelle parole Nami spalancò gli occhi.
L’amica continuò imperterrita
 
<< ma tu lo sai benissimo. Tratti quel cappello come se fosse fatto di cristallo.
Ora dimmi: vuoi farti mettere in secondo piano da un cappello?
Agisci! Assumiti il coraggio delle tue azioni. >>

Detto questo, si alzò e si avvicinò alla porta della camera.
 
<< ti sbagli.  non… non hai capito niente. >>
<< eh? >> la ragazza si voltò.
 
Nami tolse le mani dagli occhi, pieni di lacrime e lasciò cadere le braccia lungo i fianchi, mentre faceva un sorriso, in contrasto con la pioggia che le scendeva dalle palpebre.
 
<< io non posso.. anzi, non voglio essere felice con lui. Non posso semplicemente amarlo, sorridere con lui. Perché lui è il mio capitano. Perché è un maledetto moccioso stupido e incapace che aiuta tutti, senza distinzioni senza chiedere niente in cambio. Perché lui pensa a proteggere gli altri e non se stesso, è un giorno questo potrebbe costargli la vita. E se quel giorno arrivasse, non voglio rimanere col pensiero di una persona che ora non c’è più, col rimorso che potrebbe essere morto per me!!! Lo odio, dannazione! Perché non può dare un po’ più di importanza alla sua vita?! >>   si accasciò per terra e pianse.
 
L’archeologa la abbracciò.
<< che bugiarda che sei. >> disse con tenerezza. Poi, accarezzandole le testa, continuò << una volta ho letto un libro di filosofia. Un passo di quel libro recitava “ nulla permane “. Io penso di no. credo che i sentimenti e i ricordi delle persone a cui vogliamo bene si conservino nel tempo. >> le alzò il viso << e poi… vorresti andare al suo funerale consapevole che per lui sei rimasta solo la sua navigatrice? E basta?  E sai una cosa? Lui non morirà così. Mai. E tanto per dirne una… non portare sfortuna. Tutte queste cose le pensi solamente tu. E se Rubber ti sentisse ora chissà cosa penserebbe. >>
 
<< cosa devo fare? >>
<< semplicemente vai da lui. Ti copro io. >>
<< grazie. >> si asciugò le lacrime e si alzò in piedi, mentre una luce nuova le ardeva negli occhi.
Robin si mise nella sua solita posa e tutti, all’interno della sunny, restarono bloccati nelle loro posizioni.
 << vai >>
Nami asserì con la testa e si incamminò sul ponte della nave, dove Rubber si stava sbendando un braccio per cambiarsi la fasciatura.
 
Era seduto sulla polena, come suo solito.
 
Nami gli si  avvicinò.
 
<< ciao nami! Hai visto gli altri? È da un po’ che c’è sile..>>
<< ZITTO! >> il poveretto sussultò
 
<< perché? Non ho fatto niente e non ho comb…>>

*schiaff*
 
Il rumore della sberla di nami si diffuse per tutta la nave e un brivido di puro terrore scese giù per le schiene della ciurma.
 
Ora il ragazzo era completamente disorientato. si fece piccolo piccolo. Perché era così arrabbiata?
 
<< se muori….. maledetto incosciente, giuro che se muori non ti perdonerò MAI! >>
 
E detto questo, lo afferrò per la camicia e lo baciò con tutta la passione e l’amore che aveva represso per tutto quel tempo.
 
Poi si staccò. << TI ODIO BASTARDO! >> e lo baciò di nuovo.
 
Il capitano non era bravo con le parole. Così l’unica cosa che fece su abbracciarla e dire : << se tu intendi questo con “odiare”…. Ti odio anch’io, piccola ladra! >>
 
 
 
 
 
 
Dalla finestra della cabina la ciurma guardava la scena della coppia seduta sulla polena a guardare il mare.
 
<< lo odia? Non mi pare proprio! >> disse l’archeologa.
<< e adesso….>> disse guardando due certe teste (per inciso una gialla e l’altra verde) << devo finire il lavoro. >>
 
Angolo autrice:
scusate se stavolta non scrivo quasi niente, ma sono davvero di fretta! Ho scritto di nascosto un’ispirazione improvvisa e mia mamma sta per tornare, perciò vi saluto! Ciao e scusate, risponderò la volta prossima ai vostri commenti! Ciaoooooooooo! :-*

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Capitolo 4
*** exceptions ***


#4.
Exceptions

(drabble – 139 parole )
 
 
Muscoli che si flettono, addome che si contrae, respiro leggermente affannato per lo sforzo compiuto.
Zoro poggiò i pesi per terra e, madido di sudore, si appoggiò con la schiena contro la balaustra per riposarsi un poco.
Chiuse gli occhi, godendosi il vento sulla pelle.
 
Che pace…
 
<< BRUTTI IDIOTI, STATE FERMI! >>
 
Anzi, no.
 
Apre gli occhi e scruta, visibilmente seccato, la sua ciurma. E il suo capitano.
 
Non riusciva ancora a capire come quella banda di mocciosi mal cresciuti fosse diventata una delle ciurme più temute dalla marina.
 
Si rassegnò al suo destino e provò ad addormentarsi.
Le ultime parole famose.
 
<< ehi, zoro! Vieni a giocare! >>
<< zoro, smettila di poltrire e vai a buttare l’ancora! >>
<< zoro, Usopp mi fa i dispetti! >>
 
Decisamente TROPPO chiassosi.
 
 
 
C’erano dei momenti in cui Erode lo capiva.
 
<< mascalzoni, il pranzo è pronto! >>
 
Con delle eccezioni, ovviamente.
 

 
Angolo autrice
Allora… è da un po’ che non aggiorno, perciò… ciao a tutti e ben ritrovati nel mondo di one piece.
Se devo essere sincera questo capitolo dà una brutta sensazione, ma l’idea di sbattere in faccia al mondo l’ennesima battuta ( è una battuta? ) della mia odiata amata prof di italiano mi faceva prudere le mani.
Premetto che nemmeno stavolta riuscirò a rispondere…..POSATE QUELLE PISTOLE, MALEDIZIONE!
E vorrei anche dire che non intendo offendere nessuna religione con il riferimento a Erode.
Sinceramente, non so che culto pratichino dentro one piece, ma ho visto spesso la croce….
Ma sorvoliamo, tanto lo sapete che io sono amica di tutti…
... Lo sapete, vero?????
Pregate che le verifiche di latino e greco siano andate bene, sennò i miei mi chiudono in monastero e questa seria va a….dove so io.
Per farmi perdonare, cercherò di mettere anche un altro capitolo, ok?
See you!
 
 
p.s.
mi è giunta voce che nel capitolo precedente mancava la parte più importante di tutto il capitolo! OMG! ORRORE!  Ve la scrivo subito qui, è la risposta di nami:
 
<>   

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Capitolo 5
*** virus ***


#5.
Virus

(drabble -  parole )
 
 
 
<< chopper, credi che un cyborg si possa ammalare? >>
 
La domanda inaspettata lasciò paralizzata la renna dal naso blu
 
<< bè….penso di sì, non vedo perché no. Se puoi ferirti e guarire, non vedo perché tu non ti possa anche ammalare, credo che il tuo corpo sia ancora abbastanza umano per poterlo fare. Io adesso parlo in veste di medico, ma potrei anche sbagliarmi. Perché questa domanda? >>
 
Franky si lasciò cadere sul lettino dell’infermeria, grattandosi la nuca.
 
<< mah… non so… ho chiesto anche a Usopp, e lui mi ha detto di venire da te perché potrei essermi ammalato. >>
 
Chopper fece una faccia pensierosa.
 
<< mmm… e quali sarebbero i sintomi? >>
 
<< bè… quando passo vicino alla tipa con gli occhi strano è come se il mio sistema periferico andasse  in tilt e sento la cola che circola  più veloce nelle vene. >>
 
<< senti dolore da qualche parte? >>
 
Il carpentiere ci pensò su per un attimo. Poi si indicò un punto del pettorale sinistro.
 
<< qui. >>
 
Chopper soffocò una risata.
 
<< Mmm… capisco… e la donna con gli occhi strani è…? >>

<< l’archeologa…. Nico Robin. >>
 
La renna si lasciò scappare un sorrisino. Poi si ricompose e cercò di assumere un’espressione seria.
 
<< mi dispiace dirtelo, ma hai una malattia gravissima. Si chiama amore. >>
 
 
Angolo autrice:
yeeee! Ho recuperato latino! *estasi*
grazie alle preghiere di qualche santo ce l’ho fatta, ma il peggio deve ancora arrivare.
-         numero 143! Fuori, hai un condono per buona condotta. Se recuperi anche greco ti scagioniamo!
 
Tra parentesi, per chi asetta per “posso darti fiducia?” …stiamo lavorando per voi!
 
E ora sono tutta vostra!
 
Elly_Kodocha_One Piece: sì la adoro! Anche se in effetti one piece è principalmente uno shounen, non vedo perché una pazza schizofrenica non possa fantasticare un po’! sono troppo teneri!
nami92: aspettavi il mio aggiornamento?? MY GOD! Non ci posso credere!grazie mille! Mi rendi felice! XD e a proposito della frase finale dell’archeologa…. Penso che ne farò un’altra drabble-one shot. Non posso mica farmi sfuggire un’ispirazione d’oro come questa!
 robinchan07: anche tu ami le zo/san? Allora siamo una famiglia! Ne  ho in cantiere molte altre, perciò preparati! Saluti, e che lo yaoi sia con te! (in senso buono ovviamente)

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Capitolo 6
*** truth... ***


6.
Truth

( drabble – 111 parole )
 
 
 
Quando ti prendo in giro, quando litighiamo, anche quando combattiamo ho cura di te.

 
Quando ti caccio dalla cucina, lo faccio per non rovinarti la sorpresa  del pranzo.

 
“ stupida testa verde” chi non troverebbe strano quel colore di capelli?

 
Quando commento la tua taglia  << quasi 300 milioni di berry? A QUELLo Lì? A quel ghiro lì??? >> in realtà mi arrabbio perché non sono riuscito ad arrivare al tuo livello.
 

Quando, dopo due anni ti dico << ma come hai fatto a ridurre così quell’occhio? >> ......
In realtà penso << dimmi chi è stato che lo ammazzo!! >>
 
 
Ma quando ti dico “  ti amo”

 
Tranquillo. E’ la pura e semplice verità.
 
 
 
Angolo autrice:
ciauuuuuuu! Ben ritrovati/e nella setta satanica che cospira fanfiction alle spalle della ciurmaglia di one piece! *_* a volte penso a quello che potrebbero farmi i mugiwara se sapessero che cosa scrivo… huhuhu! Meno male che io sono al sicuro dall’altra parte dello schermo del computer! O.o sono al sicuro, vero?
*zoro e sanji, con il resto della ciurma al seguito escono dallo schermo e uccidono animelover*
 
Bene bene…. Per quanto riguarda la famosa frase che non riuscivo a mettere…. Nada! Non vuole venire fuori! sono tre capitoli che cerco di postarla!
Quella one-shot non s’aveva da fare….
E se ne è aggiunta un’altra, nel capitolo precedente! eccola!
Chopper chiede a Franky chi fosse la donna dagli occhi strani, prima che franky gli dicesse che era nico robin!
 
Chissà se è venuto fuori… mah!
 
INVECE, sono abbastanza seccata per quanto riguarda “posso darti fiducia”! mi avete fatto lavorare come una dannata e tutto quello che ottengo è una misera recensione??????
 
Mamma quanto ho scritto… vabbè, passiamo ai saluti!
 
 robinchan07: d’accordissimo con te! Anche io tifo per le coppie etero, ma ci sono certi personaggi per cui si possono fare delle eccezioni!  Per esempio, anche nasuto e sasuke…. Mmmm…* ispirazione che sta arrivando..!!*
nami92: mmm…un usopp/kaya? Non ci avevo pensato! Il fatto è che non sono molto documentata sulla coppia, ma appena trovo un po’ di tempo ci penserò su, ok? Baci
Elly_Kodocha_One Piece : ciao! Tranquilla, anche a me succede ogni tanto ^^ se hai notato, sopra ho risposto alla tua domanda sulla frase di chopper… per quella di nami, invece…. Niente! Ho provato in tutti i modi, non viene fuori… si vede che nami era talmente imbarazzata dalla frase che le stavo facendo dire che… non l’ha voluta dire! XD un abbraccio

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Capitolo 7
*** new year ***


7.
New Year

( drabble – 179  parole )
 
 
 
 
Eh, sì. Un altro anno è passato.
 
Nami si sistemò una ciocca di capelli dietro l’orecchio e si appoggiò alla balaustra.
Guardò i suoi nakama, tutti sbronzi e addormentati sul monte della Sunny.
Quella notte avevano festeggiato fino a tardi la venuta dell’anno nuovo, e si erano divertiti talmente tanto da non riuscire nemmeno a tornare nelle loro stanze.
 
Meno male che mi sono trattenuta con l’alcol… altrimenti chi governava la nave?
 
Gettò uno sguardo alle sue spalle. Il russare si sentiva distintamente.
 
 Banda di sconsiderati.
 
Scese le scale e si avvicinò al suo capitano, accucciandosi di fianco a lui.
Anche nel sonno, teneva stretto il suo cappello.
La navigatrice sorrise.
 
A volte mi chiedo perché continuo a seguirli. Non ci ricavo niente, anzi, una volta o l’altra finirò ammazzata.
 
In quel momento Rufy si girò nel sonno catturando con la sua mano quella della rossa, facendole perdere l’equilibrio e intrappolandola con le sue braccia.
 
<< ehi! Lasciami andare! Mollami! >>  (sottovoce, perché non voleva svegliarlo)
 
Sbuffò.
 
Forse era meglio se continuavo a fare la ladra..
 
Squadrò il viso del ragazzo che la teneva inconsciamente (?)  prgioniera, respirando il suo profumo. lui fece una smorfietta nel sonno.
 
O forse no.
 
Si accoccolò meglio sul suo petto e gli diede un bacio a fior di labbra.
 
<< buon anno nuovo.. >>
Il moro aprì un occhio
 
<<  anche a te  >>
 

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Capitolo 8
*** all I need is you ***


8.
All I Need Is You

( drabble – 168 parole  )
 
 
 
 
Prigioniera. Ricercata.
Senza la possibilità di girare liberamente per una città.
Sempre con il fiato sul collo.
Battaglie all’ultimo sangue sempre dietro l’angolo. Dichiarando guerra al mondo.
I miei cari lontani.
 
E tu sempre in pericolo di vita.
 
ora la mia famiglia sono i ragazzi… la nostra ciurma.
 
Quindi perché tu devi per forza creare il panico nel mio cuore?
Quando mi affidi quello stupido cappello, perché ho sempre il terrore che tu non ritorni più?
 
Quei momenti passati aspettando il tuo ritorno, cercando di convincermi che tu non morirai, no, non morirai senza quello stramaledetto cappello…. Mi hanno messo in testa un terribile dubbio.
 
Che io non possa fare a meno di te?
 
E mentre rifletto su quel pensiero, vedo la tua figura stagliarsi contro il sole, le braccia alzate quasi a sfidare il cielo,
 
poi ti giri. Sorridi.
 
E in quel momento capisco che tutto ciò di cui ho bisogno per essere felice sei tu.
 
 
 
Spazio Autrice
Ciao ragazzi! È molto che non aggiorno, vero? Purtroppo tra la pagella e il fatto che avevo il BDS
(blocco dello scrittore) non ho avuto per niente tempo. Inoltre, stavo scrivendo il secondo capitolo
di “sorry, but I have the key that opens your heart”.
In più, io che ho una salute di ferro, mi sono presa una bella influenza! Però, mi sono venute in mente un paio di idee, quindi ringraziate l’influenza se ho il tempo di aggiornare! XD
Bene, ora basta con le scuse e passiamo al capitolo.
Che dire? L’ho scritto cercando di capire i sentimenti di nami nei primi periodi di permanenza nella ciurma, dopo che è stata strappata dalla sua vita di sempre e catapultata nel mondo dei pirati. Scusatemi ma, ancora una volta, non posso salutarmi uno ad uno.
Alla prossima!
 
                                      animelover
 

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Capitolo 9
*** patient ***


9.
Patient

(drabble – 179 parole)
 
La pazienza di Zoro stava per esaurirsi.
Stava seriamente per perderla.
Era ai minimi storici.
 
All’ennesima risatina perse definitivamente la pazienza, agguantando la prima persona che gli capitava a tiro.
 
<< e allora! Si può sapere cos’avete tutti, oggi??? >>
 
Nami si lasciò scappare una risatina acuta, di quelle che urtano sensibilmente il sistema nervoso di Zoro.
 
<< ma dai, Zoro! Non essere timido! Non ti devi vergognare! >>
<< vergognarmi io?!? E di che? >>
<< ormai lo sappiamo tutti a bordo… >>
 
Lo spadaccino sudò freddo.
 
<< … che hai cominciato a fumare! >>
 
Zoro si pietrificò.
 
Sorridendo sotto i baffi, la navigatrice gli fece cadere in mano un pacchetto di sigarette.
 
<< la prossima volta vedi di nasconderle meglio… le ho trovate nel tuo letto stamattina. >>
 
Dopo che Nami se ne fu andata, un urlo echeggiò per la nave.
 
<< TESTA GIALLA!!!! >>

 
Angolino dei Funghi
Ciao ragazzi, scusate se scrivo così poco dopo essere stata assente per tanto tempo, MA RALLEGRATEVI! Tra un po’ la scuola è finita e io finalmente avrò tempo per scrivere! In attesa di quel momento, farò del mio meglio per non lasciarvi  troppo tempo da soli.
Un bacione!

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Capitolo 10
*** rain ***


10.
Rain

(flash-fic – 398 parole)
 
 
Fuori pioveva. Una di quelle tempeste che non cambiano la rotta o ingigantiscono i cavalloni, ma che, semplicemente, rovesciano sul mondo sottostante tutta la rabbia del cielo.
 
La ciurma si stava preparando per andare a dormire.
ma mancava qualcuno all’appello.
 
<< dov’è Zoro? >> chiese Luffy
<< non lo so. Forse si è addormentato in cima alla torre di vedetta, come al solito >>
 
In quel momento il cuoco stava uscendo dalla cucina.
 
<< sanji, puoi andare a prendere Zoro per favore? >>
<< tutto per te, Nami- cwaaan! >>
 
Ma guarda te cosa mi tocca fare…
 
Sanji stava salendo le scale che portavano alla casetta in cima all’albero maestro, che fungeva da posto di vedetta. Aperta la botola, trovò lo spadaccino steso sul pavimento, gli occhi puntati sul soffitto, come se fosse in trance.
Strizzandosi i vestiti bagnati dalla pioggia e spostandosi dal viso i capelli fradici, il cuoco mosse i primi passi verso lo spadaccino, nel buio.
 
<< ehi, sei sveglio? >>
 
Neanche un movimento. Neppure il ritmo del respiro era cambiato.
Sanji si avvicinò ancora un po’.
 
<< Oi. Marimo. >>
 
Lo spadaccino non mosse un muscolo.
Calò il silenzio. Si sentiva solo il rumore della pioggia che batteva sui vetri, il gocciolare dei vestiti di Sanji, il respiro cadenzato di Zoro.
Scocciato, il cuoco girò i tacchi, pensando di lasciarlo lì.
Guardò il corpo dello spadaccino illuminato dagli occasionali lampi.
E tirò un sospiro.
 
Che sto facendo?
 
Rabbrividendo per il freddo contatto con il pavimento, Sanji si strinse nei vestiti e, cercando di smettere di battere i denti, si mise anche lui a fissare il soffitto.
 
E di nuovo, la pioggia dominò il silenzio, e il vento cantava la sua canzone solitaria.
Gli spifferi entravano dovunque e Sanji ricominciò a tremare, finchè un calore inaspettato lo circondò; in calore che sapeva di inconfondibile marimo.
 
<< stupido. >> sanji si raggomitolò.
<< ah, adesso parli? >>
<< ascoltavo il vento. Ascoltavo il battito della pioggia. Ascoltavo il respiro del mare. >>
<< ma come siamo poetici! >>
 
 
E di nuovo il silenzio tra loro, un silenzio che desiderava non essere tale, che voleva essere riempito di parole, parole che attendevano solo il momento giusto per evadere dalle loro labbra.
 
E mentre ognuno era perso nei propri pensieri, respirando all’unisono e con i cuori che battevano insieme, la pioggia e il vento ulularono più forte. Come se cercassero di imporsi l’uno sull’altro, ma sempre mantenendo l’equilibrio.
 
E restarono così, fianco a fianco, mano nella mano, cuoco e spadaccino, dialogando fra loro come la pioggia e il vento, con un giuramento suggellato da un bacio che sapeva di mare.
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolino dei Funghi

Ciao ragazzi! Vi starete chiedendo come mai stavolta sono riuscita ad aggiornare così presto… il fatto è che, con un’ora buca a scuola e un foglio bianco misteriosamente apparso tra le mie mani proprio quando avevo l’ispirazione… ho commesso il fattaccio.
Per quelli che mi chiedono le Fra/Robin, non preoccupatevi, ne ho già una in cantiere.
Per quelli che mi chiedono le Usopp/Kaya, preoccupatevi, perché dovrete attendere come minimo la fine della scuola! Gomen nasai! 
 
Baci a tutti e buona fine della scuola! (-24)

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Capitolo 11
*** magnet ***


11.
Magnet

 

 
Quel giorno, la ciurma lo stava dedicando ai rifornimenti.
 
<< ma non è possibile!!! Un’altra volta???>>
 
Anzi, no, mi correggo.
 
 
<< Quell’idiota! Non ci posso credere, come fa a perdersi sempre??? Ma dico, quanti anni ha?? Persino un marmocchio ha un senso dell’orientamento migliore del suo!! >>  sbraitava la navigatrice.
 
<< Non pretendere troppo, Nami. E’ già tanto che non si perda a bordo della nave! >>
<< Io non ci scommetterei >> aggiunse Usopp
 
 
<< E ora che si fa? >>
<< mmm…dobbiamo andarlo a cercare… >>
 
Sette teste multicolori si girarono a fissare una testa in tinta unita gialla che arrivava proprio in quell’istante carico di cibi di ogni genere.
 
<< sanji, vacci tu! >>
<< cosa?? Ma perché sempre io?!? >>
 
Silenzio di tomba.
 
<<….giusto, perché sempre lui? >> domandò il capitano
<< boh… forse per abitudine. Quando penso a Zoro mi viene in mente Sanji. E viceversa. >>
<< già! E poi, Sanji lo trova sempre! chissà come fa… >>
<< yooohohoo! Secondo me sono come una bussola e il polo nord!  Riescono sempre a trovarsi! >>
 
Sanji, che per scampare a tutti quei commenti imbarazzanti si stava allontanando furtivamente, sentì che qualcosa, o meglio: qualcuno, gli era appena andato addosso.
 
<< toh, il cuocastro. Senti, mi sono perso. Come faccio per tornare indietro? >>
 
Con un sospiro di rassegnazione, Sanji si girò a fissare lo spadaccino con uno sguardo di disapprovazione.
Dopo avrebbe dovuto ascoltare di nuovo tutti i commenti dei suoi compagni.
E la cosa che gli bruciava di più…
 
E’ che avevano dannatamente ragione, accidenti!
 

 
 
 
Angolino dello Sclero
Sssssssshalve! Animelover a rapporto! Allora… premettendo che questa schifezzuola mi è venuta meglio della schifezza originaria,  mi voglio scusare con tutti voi per lo stramegaritardo. Giuro che aggiornerò subitissimo con una bella fra/robin!
Per tutti quelli che mi hanno chiesto una Usopp/Kaya… non è colpa mia! Ci ho provato! E la penna che non vuole saperne!
 
Passo e chiudo, ci vediamo al prossimo capitolo!
baci

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Capitolo 12
*** alive ***


Alive
#12.

 
 
Il tappo della cola saltò via con uno schiocco, e il liquido scese a dissetare la gola riarsa di Franky.
Sentendo dei passi avvicinarsi, il carpentiere si voltò verso l’entrata della sala motori, scorgendo una figura in controluce.
 
<< sempre a bere cola tu, eh? >>
<< ehilà, archeologa! Come mai sei scesa nei meandri della nave? >>
<< oh, bè… a causa tua. >>
<< …come? >>
<< sono venuta perché vogliò sapere cosa ti prende in questi giorni. Non sei contento che la ciurma di sia finalmente riunita dopo ben due anni? >>

Evidentemente imbarazzato, Franky si girò verso il motore, fingendo di smanettare con qualcosa.
 
<< n-non so di cosa tu stia parlando… >>
 
Nico Robin si appoggiò allo stipite della porta.
 
<< non cercare di fare il finto tonto con me. >>
<< ma io… veramente non… >>
<< Franky. >>
 
Il tono perentorio dell’archeologa indusse il carpentiere a parlare.
Si lasciò cadere su una panca, sospirando.
 
<< è che… sento di assomigliare a Orso Bartolomew, il tizio che ci ha spediti nei vari posto due anni fa. Molto. Forse troppo. >>
<< che intendi dire? >>
<< sì, insomma… siamo simili. Era un umano, poi è diventato un cyborg come me. >>
<< e allora? >>
<< avendo lo stesso passato mi chiedevo se avrò il suo stesso futuro… >>
 
Silenzio.
 
<< …e quindi… mi chiedevo se anche io diventerò un automa senza emozioni come lui. >>
 
Dopo aver finito di parlare, il carpentiere rimase a fissare il pavimento, i gomiti sopra le ginocchia.
 
A passo di marcia, Nico Robin si avvicinò, fermandosi davanti a lui.
 
<< alzati. >>
Sorpreso, il carpentiere ubbidì.
<< mi vedi? >> chiese lei. Lui asserì.
La donna si avvicinò e lo abbracciò, e gli sussurrò all’orecchio << senti la mia voce? >>
Un po’ stordito, il cyborg rispose << be…sì >>
<< e cos’altro senti? >>
Avendo la faccia sepolta dai suoi capelli di lei, l’unica cosa che gli venì in mente fu
<< non saprei… il tuo profumo? >>
Staccandosi , Robin portò le mani sul viso di lui
<< senti le mie mani? >>
<< sì >>
 
La donna azzerò le distanze.
 
 
 
Dopo un po’ si staccarono. Senza neanchedargli il tempo di aprire bocca, Robin sentenziò: << non paragonare quell’essere a te. Tu sei vivo. E questo è innegabile. E non cambierà mai.
 
Uscendo dalla sala motori, la donna si leccò le labbra, lasciandosi scappare un sorrisetto.
 
mmm…cola.
 
 
Angolo Autore
Ho notato che adesso le recensioni sono diminuite molto.
Se sto diventando noiosa, fatemelo sapere.
Chiuderò questa raccolta prima di svenarmi.
baci

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Capitolo 13
*** Dear Kaya... ***



13.
Dear Kaya

 
 
La penna scricchiolava sulla carta, lasciando dietro di e la sua traccia nera simile a sangue.
La stilografica venne posata e Usopp si stiracchiò. Era solo.
In quel momento della giornata si rintanava sempre nella sua cabina e i suoi compagni ci avevano fatto il callo, ormai.
Persino quell’ottuso di Rufy aveva capito che non poteva disturbarlo.
Riprese subito in mano la penna, che ricominciò a imprimere sulla carta lettere, parole, frasi, storie, memorie.
 
“ mi mancherai Usopp. “
“ anche tu… “    un sorriso malinconico gli si era dipinto sul volto
“ ricordati di scrivere ogni tanto. Sono proprio curiosa di ascoltare tutte le tue imprese! “
Il pollice scattò in aria
“ sicuro! E stavolta saranno vere! ”
 
 
E così aveva fatto.
Aveva scritto, scritto e ancora scritto.
Mai una volta si era dimenticato di annotare meticolosamente le loro avventure.
 
La pendola suonò le quattro, l’ora dello spuntino.
 
<< Usopp, vieni! >>  le grida festanti dei suoi amici lo raggiunsero.
 
La sua espressione serie mutò subito in quella ordinaria da perfetto idiota.
 
<< arrivo! >>  e saltellando raggiunse il resto della ciurma sul ponte.
 
Sulla scrivania restarono soltanto la stilografica e un libro dai bordi dorati.
Un filo argentato componeva il titolo del volume sulla copertina, solo due parole che riassumevano quelle migliaia di compagne racchiuse in quelle pagine, che condensavano tutte le emozioni riversate in quella carta.
 
Dear Kaya…
 

 
Angolo Autrice
Ok… che dire… beccatevi questa schifezza Usopp/Kaya! Non voleva saperne di scriversi, continuavo a cancellare e rifare ma, ehi, continuavate a reclamare e eccovi accontentati. Se devo essere sincera, neanche questa versione mi piace tanto… fatemi sapere che ne pensate! Se vedo che vi piace magari ne metto in cantiere un’ altra! ^^
Baci
                                                          Animelover

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Capitolo 14
*** infestation ***


14.
Infestation

 
 
Sanji si avviò stancamente verso la porta del bagno.
Era stata una giornata molto dura, passata a cucinare per festeggiare la guarigione di Rufy dopo un’altra battaglia mortale.
Erano otto persone, ma mangiavano per trenta.
Aprendo la porta, si ritrovò Zoro con addosso soltanto un telo da bagno.
 
<< brutto cuoco pervertito! Che ci fai qua?!? >>
<< mi pare ovvio, idiota di un marimo. Questo è un bagno. Mi faccio un bagno. Semplice, no? >>
<< beh, te lo fai dopo! Non vedi che ora è occpupato?? >>
 
Senza replicare, Sani si richiuse la porta alle spalle con uno scatto rabbioso.
Il biondo aveva i nervi a fior di pelle.
Ovunque andava, c’era quel dannato spadaccino che compariva come un fantasma. Aveva forse deciso di perseguitarlo?
Si avviò verso le cuccette a grandi passi, profondamente stizzito. Al diavolo la doccia, per un giorno poteva farne a meno!
 
<< oh, Sanji! Stai andando a dormire? >>
<< Nami-swaaaaan! Mia dea, mia sirena! >>
<< oggi meno epiteti del solito… sei arrabbiato? >>
 
Il cuoco si rabbuiò.
 
<< ovunque vado trovo un’infestazione di alghe…. E ora scusa, vado a letto >>
 
La rossa sorrise.
 
<<  proprio come due due calamite… >>
 
 
Angolo Autrice
Ciao ragazzi! Perdonate l’assenza, ma il mio cervello non ne voleva sapere di farsi venire l’ispirazione… complice anche  il fatto che la recensioni stanno diminuendo, la mia voglia di scrivere è naufragata su lidi lontani. Magari sono io che sto diventando noiosa… boh XD eppure me l’avevate chiesta voi la Usopp/Kaya…. Devo dedurre che non ci è piaciuta? :/
Lasciatemi un commentino o un parere! J
A proposito, secondo voi quanti capitoli dovrei fare?
Baci
animelover

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Capitolo 15
*** exchange ***


#15.
Exchange
 



<< Razza di cuoco pervertito! >>
<< Spadaccino da strapazzo! >>
 
Dopo un paio di insulti. Che ormai erano di preliminari inderogabili e abitudinari, si passava inevitabilmente allo scontro. Calci e fendenti si susseguivano come in una danza, mancando  o sfiorando – casualmente, eh – il bersaglio.
E, come al solito, vennero interrotti da Rufy, che reclamava a gran voce cibo per il suo stomaco.
 
<< Arrivo! >>  il biondo si spazzò via la polvere e le pieghe dal completo, raccolse la giacca e si diresse verso la cucina; senonché la porta venne sbarrata da tre katane.
 
<< Oi, marimo, spostati. Devo preparare il pranzo. >>
<< Dove credi di andare!? Non ho ancora finito con te! Il pranzo può prepararlo il nasone, per una volta! >>
 
Sanji si bloccò cercando di autoconvincersi che no, non l’aveva detto davvero.
 Poi esplose.
 
<< Ma cosa credi, razza di decerebrato?? Che cucinare sia qualcosa che possono fare tutti??? >>
 
Zoro lo squadrò con sufficienza. << E beh? Che ci vuole? >>
<< E allora, il mio cibo? >> si lagnò Rufy
<< Zitto tu! >> berciò il cuoco. Si voltò verso lo spadaccino con uno sguardo che non prometteva nulla di buono. << Bene. Se è questo che pensi, accomodati. >> disse con voce fredda.
Zoro a momenti lasciò cadere le spade, producendosi in un'espressione che di intelligente aveva ben poco
<< Eh? >>  

L'altro non lo calcolò minimamente, sbracciandosi in modo teatrale e proclamando a gran voce

<< Allegri, ciurma! Oggi cucina il marimo! >>
 
Prima ci fu silenzio.
Poi la nave esplose in un coro di grida supplici e disperate che lo pregavano di ripensarci.

 
 
Angolino dei funghi
Mi sto deprimendo.
Seriamente. Niente più recensioni e poche visite. Che stia diventando noiosa?
Per favore ditemi che non è così, io mi impegno! T^T
E dire che chi mi chiede capitoli su certe coppie poi non li recensisce nemmeno! >.<
È sempre più difficile trovare nuove idee…. Sarò prossima a chiudere questa raccolta per dedicare più tempo alle altre fic. E mi dispiacerebbe.
Please, tiratemi su il morale! Smentitemi! Ho bisogno di essere incoraggiata, in questo periodo costellato di verifiche di greco e latino a ogni piè sospinto! D:
sinceramente disperata
la vostra animelover

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Capitolo 16
*** kindness ***


#16.
Kindness



 
Che Franky non fosse solo un robot, un insensibile pezzo di metallo animato, questo lo sapevano tutti.
Ma sapevano anche che non era esattamente ripieno di irresistibile scioglievolezza.
Questo non significava che fosse maleducato… tutt’altro!
 
<< Franky, mi hai pestato un piede! >>
<< Oh, scusa. >>
<< Ahia! Il mio naso! >>
<< Scusa. >>
<< Franky, spostati! >>
<< Che ci posso fare?? Si sta stretti! >>
 
Diciamo che non teneva troppo conto della sua mole e della sua forza immane.
Ma nessuno si stupì, quando la testa di un certa archeologa ciondolò mollemente per poi appoggiarsi con un leggero “tup”  sulla sua spalla di freddo metallo e il carpentiere,  con mille premure e stando attento a non svegliarla, cercò di accomodarla meglio.
E non si stupirono nemmeno quando la donna aprì gli occhi, soffiandogli un bacio lieve a fior di labbra.
 

 
Angolino Dei Funghi
Ma salve popolo! :D come va? Io sono reduce da una sessione di recuperi, tra i quali c’è anche greco… eh sì, il maledetto infido mi ha dato il debito. E non mi sento per niente sicura!
Comprenderete quindi certo il motivo per il quale i miei aggiornamenti d’ora in poi saranno sporadici.
Ho scritto un’altra FraRobin… non voglio esprimermi, ma ho la vaga sensazione che non mi vengano molto bene! ^.^’’ per la UsoppKaya… non chiedetemela più. Ho sudato sette camicie per scriverla, non avevo proprio nessuna ispirazione per loro, sebbene li ritenga una coppia meravigliosa. E poi nessuno ha recensito, segno che non è piaciuta… indi per cui, adesso proverò a concentrarmi su un altro ostacolo: la ZoroTashigi che una lettrice aveva richiesto. Ebbene, mi impegnerò! Ma non ora, ho la pentola sul fuoco.
BYE!

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Capitolo 17
*** four ***


#17.
Four
 

 
<< Iiiiiiih! Che schifo! Mandalo via, mandalo via, mandalo viaaaaaaaaaaaaaaa! >> urlò Sanji balzando in braccio a Zoro che, per tutta risposta sbuffò, seccato, pestando senza pietà lo sfortunato ragnetto di passaggio.
 
<< Avanti, signorinella, non c’è più. Scendi. >>

Diffidente, il cuoco posò lentamente e prudentemente il piede a terra, neanche il ragno tornasse in vita per compiere la sua tremenda vendetta.
 
<< Possibile che tu sia così femminuccia? >> infierì Zoro, noncurante del rossore dilagante sul viso del biondino.
<< Beh, scusa tanto se mi fanno orrore gli insetti! >> strillò quest’ultimo << Ognuno ha la propria debolezza,  e questa è la mia! Anche tu ne hai una, signor spadaccino! >> lo rimbeccò.
L’altro girò la testa, scocciato.
 
<< Non dire idiozie, mani di fata. Io non temo niente e nessuno. >>
<< Ah, sì? Allora cos’è tutta questa storia del tre? >>
 
L’altro si voltò di scatto, rosso in viso.
 
<< Cosa credi, stupido marimo, che io non mene sia accorto? Tre spade, tre orecchini… mastichi sempre tre volte il cibo e se ci sono quattro polpette nel tuo piatto, ne freghi un’atra oppure ne avanzi una. E tutto perché “quattro” si legge anche “morte” in cinese? Che cavolata assurda. >>
 
Ormai l’altro era tutto un fuoco.
 
<< T-tu… come… quando… >>
<< Tsk tsk tsk >> fece Sanji facendogli “no-no” sotto il naso, per poi sorprenderlo con un bacio a tradimento. << Dovresti sapere che io conosco ogni cosa di te. Ogni >> si avvicinò, baciandolo << … singola >> un altro bacio << … cosa. >> gli depositò un’ultima lappata sulle labbra per poi staccarsi e guardarlo maliziosamente. Lo spadaccino, carico di aspettativa, si protese in avanti; trovandosi però un dito premuto sulle labbra.
 
<< Mmmmm… no, direi che per oggi quattro baci dovrebbero bastare. In fondo non c’è due senza tre, e io sono stato generoso… te ne ho dato uno in più, arrivando fino a QUATTRO. >>
 
Con un orribile presentimento, Zoro riaprì gli occhi giusto in tempo per vedere il cuoco scappare via a tutta velocità. Il terrore gli attanagliò le viscere.
 
<< OH, SU, ANDIAMO, UN PO’ DI DIGNITA’, MARIMO-CHAN! TI RITIENI UN UOMO E HAI PAURA DI UN NUMERO? COME PUOI ESSERE COSI’ FEMMINUCCIA?>>
 
Gli urlò mentre correva via.
L’altro non impiegò molto a inseguirlo, con tanto di grido belluino di contorno.
 

 
Angolino Dei Funghi
Ehilà! Questa volta non ci ho messo troppo d aggiornare! Sono stata una saetta! Non ho molte altre notizie da darvi, quindi…hasta la vista!
Buona festa della donna a tutte, scusate il ritardo! :D

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Capitolo 18
*** cooking lessons ***


#18 
Cooking Lessons

 

 
Zoro osservò l’ambente in cui si trovava.
Davanti a lui, una distesa di piatti, coltelli e pentolame vario luccicava beffarda alla luce del mattino, come per deriderlo della sua situazione. Si grattò il retro della testa, seccato.
 
<< …. Ripetimi, di nuovo, perché lo sto facendo. >>
 
Il suo interlocutore aspirò una lunga boccata dalla sigaretta che stava fumando, per poi puntargliela contro.
<< Perché io sono malato, idiota d’un marimo, ecco perché. E non esiste che io faccia prendere in mano alle mie dee dei vili coltelli, né tantomeno permetterò che quei buzzurri che mi ritrovo come ciurma mettano piede nel mio santuario. Sarebbero capaci di farmi saltare in aria la cucina semplicemente cercando di scaldare del latte. >>
 
Incapace di trovare una giusta riposta a quelle validissime argomentazioni, lo spadaccino sospirò, rassegnato, borbottando solo un << Però di fumare non smetti mica, eh >> all’indirizzo del cuoco, che lo scrutava imperioso da dentro un nido di coperte abbarbicato su una sedia, il viso lucido di febbre e che, per tutta risposta, gli ringhiò un << Pensa ai fatti tuoi. >>
Zoro si arrese, decidendosi a prendere in mano un mestolo. << Cosa devo fare? >>
<< Direi che una semplice frittata dovresti essere in grado di farla. Per prima cosa, prendi due uova-- >> Sanji non finì nemmeno di parlare che le suddette uova vennero brutalmente spiaccicate nel palmo della mano dell’altro, che si fissava l’arto come se si fosse trasformato in un drago, stupito.
<< …. >>
<< …. >>
 
Il cuoco si liberò violentemente dalle coperte, deciso ad arrivare al bancone anche strisciando.
Non aveva messo in conto la particolare delicatezza manuale dello spadaccino.
 
 
 

Angolino Autrice
Ma salve! Finalmente ci si rivede!
Credevate di esservi liberati di me, eh? E invece no! Sono tornata!
Che dire riguardo a questo capitolo? All’inizio volevo scrivere su Sanji ammalato e Zoro che andava a tenergli compagnia… poi mi è balenata in testa la domanda “ma se Sanji è a letto, chi cucinerà?” e sono giunta a… questo.  Spero vi possa piacere!
Spero lascerete un commentino, ne vado matta!
Ringrazio chi ha messo la raccolta fra i preferiti, le seguite, le ricordate; chi recensisce e chi legge soltanto (ma non siate timidi, neh!)
Al prossimo capitolo!
animelover
 

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