Midnight

di Chif_Ino
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il ballo del ceppo ***
Capitolo 2: *** The first kiss ***
Capitolo 3: *** Solo imbarazzo ***
Capitolo 4: *** Il duello ***



Capitolo 1
*** Il ballo del ceppo ***


-Perché siamo venuti a questo stupido ballo?- Ron si girò verso l’amico, osservando il suo abito senza inutili fronzoli o altri imbarazzanti particolari. Harry alzò le spalle rassegnato, mentre la sua compagna veniva invitata a ballare da un altro ragazzo.
Hermione era ancora in pista con Krum, scrutata dagli occhi gelosi di Ron.
Dopo pochi minuti, la ragazza raggiunse i suoi amici. Ron scattò in piedi, la sua espressione lasciava trasparire tutto il suo disappunto per la situazione e i suoi occhi lanciavano occhiate gelide al giovane bulgaro.
-Ron… Stai bene?- Disse Hermione preoccupata rivolta all’amico.
-Con Krum..? Ma cosa ti salta in testa?!-
-E dove sta il problema? Mi ha invitata prima di te!-
-Ma… Krum…-
Hermione lo fissò con sguardo severo. –Ron, devi smetterla.-
Ron la guardò mentre la prima lacrima scivolava lungo la sua guancia sinistra.
-Hermione…- La ragazza si diresse verso l’uscita, raggiungendo il cortile. Ron la seguiva, cercando di non perderla attraverso la folla di ragazzi.
-Perché non mi hai invitata subito?-
-Io…-
-Rispondimi Ronald, oppure tornerò da Viktor.-

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Capitolo 2
*** The first kiss ***


-No, non farlo..-
-Ron..-
Il ragazzo le passò delicatamente una mano fra i capelli, accorgendosi in quel momento di quanto Hermione fosse bella.
Lei chiuse gli occhi a quel tocco, smettendo per un attimo di pensare, vivendo pienamente quel momento. Riaprì gli occhi e lo guardò accennando un sorriso.
-Ti amo, Hermione, non ti voglio vedere con nessun altro.-
La strinse a sé, poggiando il mento sui suoi capelli castani.
Hermione sembrava confusa, non si aspettava una dichiarazione così improvvisa da parte dell’amico.
-Ti amo, Ron.-
Non pensava più al ballo, a Viktor, alla scuola, in quel momento nella sua mente c’era solo Ron.
Si rese conto che quella che sembrava solo un’amicizia, era in realtà molto di più.
Di sicuro negli anni avevano litigato, avevano passato periodi senza rivolgersi parola, avevano poi fatto pace, ma si erano sempre voluti bene.
In quel momento scoccò la mezzanotte, Hermione si ritrovò a contare i rintocchi.
1..
2..
3..
4..
Ron la guardò e accarezzandole i capelli, avvicinò le labbra a quelle della ragazza, dandole un piccolo bacio.
5..
6..
Il cuore di Hermione batteva all’impazzata ma, dopo pochi secondi, abbracciò Ron e rispose a quel bacio un po’ impacciato, perdendo ogni timore.
Si staccarono lentamente.

 

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Capitolo 3
*** Solo imbarazzo ***


Hermione si trovava nella biblioteca di Hogwarts, intenta a svolgere i suoi compiti di pozioni.
La sua scrivania era letteralmente ricoperta di libri e la ragazza cercava disperatamente di finire le tre pagine di pergamena di relazione su ‘Preparazione e utilizzi dell’essenza di dittamo’.
Per la prima volta in tutta la sua vita Hermione si sentiva in difficoltà.
Erano già passati giorni da quel bacio ma la ragazza non riusciva a smettere di pensare a Ron e a quel ‘ti amo’, sussurrato a mezzanotte nel cortile di Hogwarts.
Avevano deciso di non dire niente ad Harry anzi, in realtà non si erano detti molto neanche fra di loro. Si era creato una sorta di imbarazzo, cosa che assolutamente non era stata percepita da Harry.
Hermione si scosse dai suoi pensieri e si impose di finire quel compito per Piton.
 
‘Tre gocce su una ferita aperta sono in grado di fermare l’emorragia e creare uno strato sottile di pelle nuova; cura le bruciature e fa ricrescere la pelle…’
 
Hermione scriveva ma non era realmente concentrata sul compito.
Mise a posto tutti i libri e uscì dalla biblioteca, dirigendosi verso il settimo piano.
Salì tutte le scale, si scontrò con Pix che stava cercando di far cadere dell’acqua sopra a degli ignari Tassorosso e, finalmente, attraversò il corridoio fino al dipinto della Signora Grassa.
 
-Fortuna Maior.-
 
Entrò nella sala comune e trovò i suoi due migliori amici intenti a scaldarsi chiacchierando vicino al fuoco.
-Ancora qui a far niente?-
-Hermione… è sabato!- Le rispose Harry. Nessuno dei due aveva mai preso l’abitudine di seguirla nelle sue mattinate in biblioteca durante i giorni di festa.
-Proprio tu che dovrai affrontare fra poche settimane la seconda prova! Ti converrebbe studiare e darti da fare per risolvere l’enigma dell’uovo anziché perdere tempo..-
Da quando si erano conosciuti, Hermione non era cambiata di una virgola: come sempre li riprendeva per il fatto che non studiavano abbastanza o perché perdevano troppo tempo a parlare di Quidditch…
Harry abbassò lo sguardo vagamente imbarazzato. Ron invece era imbarazzato fin dalla prima parola della ragazza, l’aveva guardata ed era arrossito.
-Forza, scendiamo, è quasi ora di pranzo!-
L’allegria della ragazza contagiò entrambi e si diressero insieme verso l’uscita dalla Sala Comune dei Grifondoro. Riuscirono nuovamente ad evitare Pix, che sembrava aver scelto Gazza come nuova vittima e giunsero nella Sala Grande, dove i tavoli erano già ricoperti di cibo.

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Capitolo 4
*** Il duello ***


Non appena si sedettero, Hermione notò che nel tavolo dei Serpeverde Viktor stava addentando una coscia di pollo.
I loro sguardi si incrociarono.
Nei suoi occhi Hermione lesse tanta rabbia e gelosia. Si accorse però che stava fissando Ron, seduto accanto a lei.
Finito il pranzo si alzarono e uscirono dalla stanza ma, non appena ebbero varcato la soglia del corridoio, si resero conto che Viktor li stava seguendo.
-Tu, fermati!- Urlò il ragazzo con un forte accento tedesco.
-I-io?- Ron lo guardò impallidendo.
-Mi hai fregato la ragazza al ballo, un mio compagno vi ha visti!-
-Ehm..-
Harry fissava la scena incredulo, non riuscendo a capire cosa stesse succedendo. Forse Viktor stava dando di matto, com’era possibile che i suoi due migliori amici avessero passato la serata del ballo insieme senza dirgli niente? Lui aveva raccontato a loro i suoi sentimenti per Cho…
Viktor mise una mano in tasca ma Harry fu più rapido e, non appena il bulgaro ebbe allungato la bacchetta in direzione di Ron, urlò:
-Expelliarmus!-
Con un’abile mossa, Viktor lo schivò.
-Non ti immischiare! Tu non c’entri, voglio combattere contro il rosso, nessuno può portarmi via una ragazza!-
Hermione lo guardava, spaventata da quello che lei aveva provocato: due ragazzi che combattevano per lei erano un’esperienza totalmente nuova e orribile, voleva che finisse subito.
-Viktor!-
-Locomotor mortis!-
La maledizione colpì Ron in pieno che si ritrovò con le gambe serrate, incapace di muoversi.
-Confundus!-
L’incantesimo partiva dalla bacchetta di Hermione e, questa volta, Viktor, non riuscì a schivarlo.
-Expelliarmus!-
La bacchetta del bulgaro sotto l’azione di Harry finì lontana.
Harry si girò verso Ron che, nel frattempo era caduto per terra. Ovviamente Hermione conosceva il contro-incantesimo e riuscì a liberare Ron dalla maledizione delle Pastoie.
-Cosa succede qui?!-
La voce della professoressa McGranitt giunse severa e squillante.
Viktor ciondolava confuso, Ron e Hermione erano ancora seduti per terra ed Harry era in piedi, con la bacchetta sfoderata.
-Potter, Nel mio ufficio!- Si rivolse verso il gruppo di ragazzi di Durmstrang che stavano assistendo alla scena. -E che qualcuno accompagni Krum nel suo dormitorio, parlerò con lui più tardi.-


Ciao a tutti! Innanzitutto grazie a chi ha letto la mia storia fino a qui. Mi sono sempre chiesta, leggendo Harry Potter e il calice di fuoco, cosa sarebbe successo se Ron avesse preso coraggio e avesse dichiarato subito i suoi sentimenti ad Hermione - senza aspettare fino ai 17 anni...- 
Beh, comunque, spero di non aver stravolto troppo i personaggi!
Se vi va, scrivetemi pure qualche recensione, anche critica :) 
C.

 

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