Stay for me.

di Glaly20
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***




-Sara, svegliati!- Era mia madre che come sempre mi svegliava per andare a scuola. Quella mattina però era diverso perchè mi portò la colazione a letto.
-E' un giorno speciale?- La guardai stranita, ma subito lei disse-Volevo essere solo gentile, no?-
-Mamma... Sputa il rospo. Ora.- Ero impaziente e continuava a guardarmi preoccupata.
-So quanto ci tenga stasera ad andare a casa di Holly, ma non puoi- Mia mamma che mi privava il venerdì sera di andare a casa della mia migliore amica?! Era un'abitutidne che avevo preso all'età di sette anni, quando la conobbi alle elementari. Holly era una di quelle che non si vantava della sua bellezza, ma era veramente bella. I suoi capelli biondo scuro e i suoi occhi grigio chiaro erano una combinazione perfetta per i ragazzi; non a caso era una delle ragazze più gettonate al liceo. Io invece non ero come lei. Mi diceva sempre - Ho miss   Universo per migliore amica, ma non conosce nemmeno un ragazzo solo perchè non si accorge della sua bellezza!- 
Io ovviamente rispondevo con frasi del tipo "Sai che non si prende in giro la gente?" oppure "Troppo gentile da parte tua, ma la prossima volta non ti attenere alle parole del libro d'amore che hai appena letto." Mi guardava con gli occhi storti e alla fine sorrideva.
Ritornando a quello strano venerdì gli chiesi la ragione per cui non potessi andare e lei mi rispose con la sua flebile voce -Siamo stati invitati da Anne e la sua famiglia stasera a casa loro e siccome ci sarà tutta la sua famiglia vorrei che anche la nostra sia intera!-
Risposi positivamente, ma nella mia mente imprecavo pensando "Il loro adorato figlio sarà con noi e... Beh io ho una cotta per lui, ma devo dimenticarlo! Mi saluta solamente per rispetto, va a letto con ragazze del quarto o quinto! Di una cosa sono certa: non si approfitta delle ragazze serie, ma di quelle che non ci rimangono male se dimentica il loro nome il mattino seguente all'esercizio, se così lo si può definire"

A scuola era tutto come sempre. Nulla di nuovo, nessuna notizia, nessun nuovo alunno, nessuno scoop! Soltanto i professori si ostinavano con gli studenti, non facendo altro che richiamare coloro che a prima ora dormivano sul banco. Io ero una di quelle. "Signorina Flewer, visto che ha una grandissima voglia di dormire se ne vada in presidenza!", mi svegliò in questo soave annuncio quella vipera della professoressa di religione. Religione?! Sì, la nostra scuola era l'unica di tutta l'Inghilterra ad avere una professoressa di religione che avesse importanza e soprattutto potere. -Mi scusi prof, le prometto che non lo farò più ma non mi faccia uscire dalla classe.- Dissi speranzosa. Si convinse e io era fiera del mio faccino da cucciola che funzionava sempre con tutti.

Nella ricreazione mi avviai verso il mio armadietto, ma ad aspettarmi c'era Harry.
-Ciao!- Disse solennemente. -Hei, che ci fai qui?-
-Volevo dirti che mia madre e tua madre sono al centro commerciale per comprare qualcosa da mangiare stasera a cena e mi hanno appena riferito che dovremmo mangiare insieme a pranzo. Ti va?-
-Va bene se per te non è un problema...- Risposi un po' impacciata, ma a dir la verità ero brava a mostrare indifferenza.
-Benissimo, andiamo adesso?- 
-Ma non possiamo! Sveglia siamo a terza ora, ce ne mancano altre due!!!- Risi un poco e mi guardò come a dire "Ma sei scema?".
-Il professore di matematica sta accompagnando la VA ad uno spettacolo teatrale, quindi noi siamo liberi di andare. Cosa sentivano le mie orecchie. Non sapevo se essere più felice del pranzo col ragzzo o della spiacente ora mancata di Mr. Grover.

-Cosa vuoi a pranzo?- Dissi cercando disperatamente i toast.
-Anche i toast se a te piacciono.- Sbagliavo o era troppo gentile? Chiarii subito le cose.
-So che sei uno dei migliori puttanieri a scuola e non c'è bisogno che fingi con me, Styles! So anche che non ne approfitti delle ragazze realmente innamorate e questo è da ammirare, ma per favore sii te stesso. Grazie.- Lo dissi così velocemente solo per non pensare a quanto fossi stata "coraggiosa" e non timida.
Mi sporsi un tantino su per prendere la pentola per la pasta, decisi di preparare quella con la salsa. Sfortunatamente avevo la maglietta larga del pigiama di mio padre che mi arrivava sotto le ginocchia, ma proprio mentre mi sporsi, sentii Harry sorridere malizioso e io arrossire come un elefante (?). Ma quanto ero stata stupida! Volevo il vero Harry? Eccolo! 
-Che fai?- Dissi in un sussurro.
-Sai che sei bellissima ma non te ne accorgi?!?-
-Sai che non si dicono bugie?-
-Non te ne sto dicendo infatti. Potrai considerarmi puttaniere ma non stronzo, ma quando conoscerai il mio lato dolce ti innamorerai di me, piccola Sara; ne sono sicuro e quando prima mi stavo comportando da gentiluomo, è stato perchè anch'io amo i toast!- Rise alla fine e ruppe quell'imbrazzo che all'ultimo si era creato tra di noi. Io, innamorata di Styles lo ero già e lui... Perchè vorrebbe farmi innamorare?

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Quella sera era tutto organizzato come sempre. Indossai un paio di shorts e una maglietta larga sotto e stretta sopra, Harry invece indossava jeans scuri e una maglietta bianca che gli stava alla perfezione. I nostri genitori sembravano preparati per il Red Carpet ed io mi sentivo in imbarazzo poichè Anne non faceva altro che ripetermi che "diventavo sempre più bella"! Nel bel mezzo della serata venne fuori l'argomento scuola e mia madre comincio` col dire che ero particolarmente brava in inglese, poi il padre di Styles mi disse - Allora potresti fare tu da insegnante privata ad Harry?! Sai... A lui non va a genio la prof, quindi tu potresti essere utile- Io? Ad Harry? Insegnate? No, decisamente no. -Alla fine cosa fai a casa da sola tutto il pomeriggio, ha ragione Des.- Continuo` mio padre. Solamente i due interpellati non facevano altro che mangiare silenziosamente. Intervenni -Magari Harry non e` d'accordo!- Lo supplicai con gli occhi di dire che non lo era, ma lui rispose -Certo che accetto, altrimenti rischio di perdere l'anno!!- Chiusi la discussione con un si`, tanto la mia opinione non valeva un soldo. Che importava agli altri se avevo altri impegni oppure volevo starmene a casa con un paio di cuffie alle orecchie!?! ******************************************** L'indomani ero troppo arrabiata per salutare i miei con un bacio, cosi` me ne andai a piedi! In realtà, nel bel mezzo del mio percorso, Harry mi spavento` perchè mi prese i fianchi e sobbalzai! -Sei incazzata!- Disse serio il ragazzo; -No, non lo devi pensare, a parte che sto imprecando contro tutti e tutto!!-. -Scusa- Lo disse con quel tono serio e dolce che non resistetti e dissi -Non ti preoccupare, ogni sera alle 8 a casa tua. Inizieremo con Shakespear.- -Vabbene maestra!- Lo guardai male, ma subito dopo mi accorsi che le nostre mani si stavano sfiorando sempre più! Il nostro sguardo divenne serio, ma un sonoro suono di clacson interruppe tutto. Maledissi quella macchina. Era Louis, il suo migliore amico. A scuola non c'era niente di nuovo, come sempre del resto. Mi feci interrogare in storia e latino e guadagnai un bel nove. Nell'ora di inglese Mr. Vilierte mi richiamo` al suo ufficio. Trovai Harry. -Sara, accomodati.- Disse in tono gentile; -C'e` qualche problema?- -No cara, volevo informarla che qualora lei riuscisse a far andare bene a scuola questo bel ragazzo, vincerà una borsa di studio e partirete a New York gratis per tre settimane! Sara` difficile, visto i voti del signorino...- Risposo d'un fiato -Si fidi di me, solo una cosa: con "partiremo", intende anche Harry?- Segui` un silenzio, ma alla fine disse -Temo di si`, il corso prevede delle regole da rispettare.- Ci saluto` ed Harry mi blocco il polso subito dopo usciti dalla stanza. -Sara` splendido, non credi?-; -Certo, a parte il fatto che non partiremo se tu continui a non studiare.- Dissi con un tono molto flebile per paura di offenderlo. -Non ti deluderò!- questa fu la sua risposta e in me si accese un barlume di speranza, che si spense la sera stessa dopo quattro ore di studio della vita di quello stramaledetto autore. -Sto andando in cucina a preparare della carne, ne vuoi? Mia mamma e` con Des per una visita medica quindi ci dovremo arrangiare.- -Oh guarda, sono solo la tua insegnante, mica un'sopite! Vado a casa mia a mangiare.- Esordii "gentilmente e un po' acida"! -Okay, quindi posso chiamare Betty...- -Betty?- Domandai, troppo curiosa per tenere a freno la mia lingua. -Si` e` una di quelle ragazze; mi hai capito.- -Mi fai schifo e lo sai!- -Gelosa?- -Affatto, solamente e` ripugnante il pensiero che durante quelle quattro ore di studio pensassi a come divertirti stasera con Billy, Belly o quello che e`! Io a differenza tua voglio partire e non rinuncio al mio sogno solo perchè un cretino di nome Harry che si sente Zeus in persona. Domani alla solita ora a casa tua...- Feci per andarmene, ma aggiunsi - Ah, vorrei che tu mantenessi le distanze sin da ora.- Sbattei la porta e me ne andai subito in camera mia a piangere! Infilai le cuffiette e mi addormentai.

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