TIME

di _meychan_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** RITORNO ***
Capitolo 2: *** sono tornata ***
Capitolo 3: *** CHIARIMENTI ***



Capitolo 1
*** RITORNO ***


TIME
Cap 1
POV  LUCY
Fairy Tail. Quanti anni erano passati? 14 anni. 14 lunghi anni che non li vedevo. Mi mancavano ma ero abbastanza ferrea sull'idea di non ritornare perchè dopo quello che avevo fatto non mi avrebbero perdonato. Me ne ero andata come una codarda, una vigliacca. Perché poi? Perché dopo aver passato una bellissima notte con lui, la mattina mi ero svegliata da sola, trovando un bigliettino che diceva che era stato tutto uno sbaglio, un errore. Mi sentivo uno schifo e non ero riuscita ad accettarlo. Non sarei riuscita a vedere tutti i giorni qualcuno che amavo ma che lui considerava quello che era successo non giusto. Cos’avevo fatto poi? Ero scappata da Fairy Tail e avevo fatto perdere le mie tracce. Tutto quello che volevo in quel momento era stare da sola. Ma scoprii presto di essere incinta. Dopo un lungo viaggio avevo trovato un posto tranquillo in cui crescere la vita che stava dentro di me. Avevo trovato una piccola e tranquilla radura in mezzo a una foresta. Con l’aiuto dei miei Spiriti avevo costruito una casetta a due piani, c’era voluto del tempo ma alla fine avevo una casa. Dopo otto mesi di lavoro era tutto pronto e un mese dopo partorii. Nacque una bellissima bambina dai capelli rosa e gli occhi grandi e marroni come i miei, la carnagione come quella di Natsu. Il tempo passava e lei cresceva bene. Le avevo dato il nome di Talya. Le avevo insegnato a leggere e a scrivere, a fare i calcoli e a risolvere i problemi. Aveva una spiccata intelligenza, ma avevo notato che non aveva delle passioni. All’età di 8 anni mi vide conversare con Lyra. Restò affascinata dal suo canto e dalla musica. Mi chiese di insegnarle la musica, ma io non ne sapevo molto quindi chiesi a Lyra di darle delle lezioni. Lo Spirito aveva delle stellina al posto degli occhi quando glielo chiesi. Le insegnò a suonare molti strumenti e a cantare. E la sera, dopo cena, mi suonava o cantava qualcosa, e devo dire che aveva un innato talento. Nello stesso periodo Lyra si accorse che anche Talya era una maga. La sua era uno strano tipo di magia, era un misto fra quella di Natsu e la mia. Poteva evocare delle fiamme, come il padre, ma la particolarità era che erano fiamme bianche, ed era lei a decidere che effetto avevano. E poi poeva evocare, al posto degli Spiriti, gli strumenti musicali. Una volta Lyra le disse che avrebbero suonato il violino e prima di evocarlo lei, l’aveva evocato Talya, era un violino che sembrava fatto di cristallo e le corde sembravano fatte di pura luce così come i crini dell’archetto. Lyra le aveva chiesto di suonare poi la prima cosa che le passava per la testa, e Talya aveva cominciato a suonare una musica spensierata e veloce, intanto intorno a lei si formava una polverina che assumeva la forma di alcune persone che giocavano felici. Da lì insegnai a usare a mia figlia a combattere, nel caso le fosse mai successo qualcosa. Avevo subito capito che aveva un tipo di magia molto potente. Le avevo poi raccontato di Natsu senza nessun rancore o odio verso di lui, glielo descrivevo come una persona gentile, premurosa, dolce, ma anche testarda, stupida e coraggiosa. Non volevo che avesse comunque una brutta immagine di lui, eppure lei mi diceva che lui aveva fatto una cosa brutta e che era arrabbiata con lui. Non ero molto d’accordo con lei però aveva ereditato la sue testardaggine e non voleva sentire ragioni. Ora lei ha 14 anni, ha un fisico atletico e slanciato, ma ha delle belle forme anche se acerbe, crescerà bene, i suoi capelli sono lunghi, ricci e rosa e li tiene sempre legati in una coda alta e sopra l’elastico ci mette sempre un bracciale color oro, un ciuffo di capelli le copre un po’ l’occhio destro. Porta sempre una canottiera aderente nera e degli shorts di jeans del medesimo colore, così come gli stivaletti fino alla caviglia e il guanto che porta nella mano sinistra che ha solo la attaccatura delle dita, mentre nel braccio sinistro porta un laccio di cuoio nero avvolto più volte all’altezza di dove Wendy portava i suoi bracciali. Quel giorno mi stava aiutando a stendere i panni quando Loki ci comparve davanti.
“Lucy Talya dovete andarvene subito di qui!” era spaventato, glielo si leggeva negli occhi.
“Loki che succede?!” gli chiesi allarmata.
“Non c’è tempo ora per le spiegazioni, fate veloci le valigie. Qualcosa di spaventoso sarà qui fra quattro ore e voi dovete scappare!” mi rispose. Mi fidavo di lui, ci aveva aiutato molto tutti quegli anni ed era sempre stato sincero e premuroso con noi, e aveva capito che se voleva 'essere preso seriamente' doveva abbandonare la sua aria da playboy, e l'aveva fatto, gli volevo molto bene, così nell’arco di un ora avevamo fatto le valigie e ora ci stavamo dirigendo alla stazione del piccolo villaggio vicino alla foresta in cui vivevamo.
“Ora dove andiamo Loki?” chiesi.
“A Magnolia, è l’unica città in cui potete essere al sicuro. Dovete andare da Makarov”
“Ma..” cercai di obbiettare.
“Niente ma! Lo so che non ti piace l’idea di tornare lì, ma sono gli unici che saranno di proteggere te e tue figlia” mi disse dolcemente prendendomi per le spalle.
“Mpf, d’accordo, però ora dicci il perché di questa fuga” borbottai.
“Questa mattina noi Spiriti abbiamo avvertito la presenza di qualcosa di molto pericoloso e potente venire verso di voi molto velocemente e da quello che ho capito vuole uccidere sia te che Talya. Ma non sappiamo cosa sia. Finché non arriverai a Fairy Tail non fidarti di nessuno. Ora devo andare, mi dispiace, fate buon viaggio” detto questo scomparve.
Il viaggio durò cinque ore, durante le quali Talya dormì, per fortuna che no aveva ereditato il male per i mezzi di trasporto come Natsu. Arrivammo a Magnolia verso le sette di sera e ci dirigemmo subito a Fairy Tail. Mi soffermai un attimo davanti al portone, mi tornarono alla mente tutti i momenti passati lì, tutti i volti dei miei amici, e il suo, feci un respiro profondo e lo aprii.

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Capitolo 2
*** sono tornata ***


POV TALYA
Vidi mia madre fare un respiro profondo e poi spalancare il portone. Mi ritrovai davanti una marea di persone nel bel mezzo di una rissa, che si fermò subito per vedere chi fosse entrato. Dall’altra parte della sala vidi un nonnetto seduto sul bancone da bar intento a bere del sake. Tutta la baraonda di prima aveva fatto posto a un silenzio di tomba. Vidi il nonnetto aprire gli occhi e puntarli su di me e mia madre. Doveva essere lui Makarov, mia madre mi aveva parlato molto della Gilda. Mi saltò subito agli occhi un ragazzo della mia età che aveva i capelli blu scuro e gli occhi azzurro mare, il fisico atletico e asciutto, anche lui mi stava fissando. Mmm carino… Hey aspetta COSA?!
“Lucy, sei tu?” sentii chiedere da Makarov, incredulo.
“Buonasera Master” rispose fredda mia madre. Sapevo che usava quel tono di voce perché sennò sarebbe scoppiata a piangere, la conoscevo molto bene. Dopotutto i suoi nakama le erano mancati.
“Lei sarebbe Makarov, eh?” mi lasciai scappare.
“Sì, sono io, e tu chi sei ragazza?” mi chiese serio.
“Talya, la figlia di Lucy” lo vidi irrigidirsi e dietro di lui una donna dai lunghi capelli bianchi e gli occhi azzurri intenta a pulire un boccale, spalancare la bocca così come tutti i presenti.
“Beh, che avete da guardare?!” dissi infastidita da tutti quelli sguardi su di me.
“Talya!” mi rimproverò mia madre.
“Scusa mamma, ma tutti questi sguardi mi danno fastidio” cercai di difendermi. Lei cominciò ad avanzare verso il Master e così feci anch’io. 
“Master abbiamo bisogno di aiuto. Qualcosa vuole uccide sia me sia Talya. La prego”
“Lu…” sentii bisbigliare. Mi girai nella direzione in cui sentii il bisbiglio e vidi un giovane uomo dell’età di mia madre con i capelli rosa e degli occhi di un verde così scuro da sembrare nero, e aveva un accenno di barba.  Indossava una strana maglia con una sola manica blu scuro con ricami color oro e dei pantaloni larghi, lunghi fino al ginocchio bianchi con sopra una strana gonna, se così si può definire, dello stesso colore della maglia e sandali strani. Lo riconobbi subito. Nastu, mio padre. Sentii una rabbia sorda crescermi dentro.
“Tu! Come ti permetti di chiamare ancora così mia madre dopo quello che le hai fatto?! Non ti vergogni?! Fatti sotto!” urlai indignata. Non se lo lasciò ripetere. Si lanciò contro di me con il pugno infuocato. Bloccai il pugno prendendolo e girandogli il braccio dietro la schiena con un movimento fulmineo e gli tirai un calcio che lo scaraventò lontano.
“Pensavo fossi più forte” gli dissi con evidente disprezzo nella voce. Vidi tutti guardarmi con gli occhi spalancati e le bocche che toccavano terra. Che buffi.
“Hey fiammifero ti sei lasciato battere da una ragazzina? Ahahahah” lo canzonò un uomo della sua età con i capelli neri con riflessi blu con indosso solo un paio di boxer, anche lui con un accenno di barba. Doveva essere Gray.
“G-gray i vestiti” balbettò una donna con lunghi capelli azzurri. Juvia.
“Eh? Oh, cazz..!” Gray era diventato rosso e stava correndo per la sala alla ricerca dei suoi vestiti.
“C-chi sei tu?” domandò Natsu.
“I miei capelli rosa non ti dicono niente? Non ti facevo così stupido” lo sbeffeggiai. 
“T-tu…” balbettò. Aveva capito.
“Ciao papà” marcai quella parola per fargli entrare per bene il concetto in testa.
POV MAKAROV
Ero rimasto sconcertato da quello che avevo visto. Lucy era tornata e con lei su figlia. Avevo avvertito subito l’enorme potere magico che risiedere dentro di lei. E da come aveva scaraventato lontano uno dei componenti migliori della Gilda me lo aveva confermato. Ma mi ero spaventato da quello che mi aveva detto Lucy. È vero sono passati tanti anni e mi ero un po’ arrabbiato con lei ma vederla mi aveva fatto sparire quella rabbia e quella tristezza lasciando il posto a un’esplosione di felicità, la felicità di un padre che ritrova il proprio figlio dopo tanto tempo e che si pensava di aver perso, e sapere che qualcuno o qualcosa la voleva morta mi faceva star male in un modo inimmaginabile. La osservai e notai che era cambiata. Il suo corpo da ragazza era cambiato nel corpo di una giovane donna, i delicati lineamenti del viso erano più definiti e maturi. Il corpo era giusto cresciuto un pochino e i vestiti striminziti erano stati cambiati con una camicetta senza maniche bianca e una gonna aderente color carne lunga fino al ginocchio, aveva delle zeppe dello stesso colore della gonna e i capelli erano stati acconciati in uno chignon alto e due ciocche lasciate cadere morbide lungo i lati della testa e a occupare la fronte la frangetta che aveva 14 anni fa. Era molto bella. E chiunque conoscesse Layla, avrebbe detto che era resuscitata. E non era da meno sua figlia. 
“Talya che tipo di magia usi?”chiesi pensieroso.
“Non riesco molto bene a spiegarla a parole. Mia madre dice che ho preso la magia del Dragon Slayer con un fuoco particolare e una specie di evocazione, invece di evocare Spiriti invoco… ecco… strumenti musicali” aveva un’aria un po’confusa. E imbarazzata. Effettivamente non capii neanche io.
“Faccio prima a farvela vedere” detto ciò fece comparire sulla mano destra una fiamma bianca.
“Ecco con queste fiamme posso bruciare, curare, far star bene emotivamente le persone, posso ridare la vita, posso togliere la vita, posso distruggere il corpo interno di una persona o di un animale senza fare un graffio a quello fuori, posso anche giocarci!” elencò. Fece scomparire la fiamma e al suo posto comparve un violino che sembrava fatto di cristallo e le corde e i crini dell’archetto erano fatti di luce. Stupefacente. Cominciò a suonare una melodia dolce che accelerava in bevi punti, era molto piacevole da ascoltare e ci stavamo lasciando cullare tutti da quella dolce musica. Davanti a lei cominciò a crearsi un fiume in miniatura fatto di una sottile polverina che emanava una tenue luce, notai che era lei che comandava i movimenti del fiume, lo faceva girare intorno ai maghi fino ad arrivare a me. Allungai una mano per toccarlo  era come se la mia mano e il fiume fossero due calamite. Appena ci misi la mano mi accorsi che era come la vera acqua. Ritrassi la mano e constatai che era stranamente asciutta.
“Master non avrà mica pensato     che le bagnassi la mano? Con questo violino e con gli altri strumenti che so suonare compresa la mia voce posso creare oggetti, persone, animali, paesaggi e posso decidere se dar solo la sensazione di star toccando ciò che rappresento o far toccare veramente” spiegò ridendo.
“Stupefacente…” sussurrai. Avevano tutti la mia stessa espressione e secondo me pensavano la stessa cosa.
POV TALYA
Avevo dato un piccolo assaggio della mia magia ed ero piuttosto compiaciuta dai risultati ottenuti. Diedi uno sguardo a tutta la sala e mi soffermai sul ragazzo di prima. Mi stava guardando intensamente. Mi dava fastidio.
“Comunque Master, potreste ospitarci e aiutarci? Lo so che ho sbagliato a scappare e so che e è stato da codarda, ma mi dispiace, mi siete mancati molto. Ma adesso vorrei riuscire a proteggere mia figlia” lungo le sue guance avevano cominciato a scendere silenziose delle lacrime. Mi avvicinai a lei e le passai più volte la mano sulla spalla con fare consolatorio.
“Ma va tutto bene tranquilla…” sussurrai.
“Lucy, figlia, non piangere ti aiuteremo, è vero che non è stato molto giusto sparire così, ma ti aiuteremo comunque. Bene! Chi le può ospitare?” chiese infine.
“Io…” si sentì sussurrare. 
             






ANGOLO AUTRICE
Yo minna! Ecco il nuovo capitolo!!!! Ho descritto Lucy e Natsu e la magia di Talya (il brano che suona è Rivers Flows In You nella versione di Lindsey Stirling *.*) 
Spero vi sia piaciuto, io personalmente non ne sono molto soddisfatta ma vabbè, spero che a voi sia piciuto ^.^
Chi è secondo voi che ospiterà le due maghe? e il ragazzo dell'età di Talya è il figlio di chi per voi?? recensite pure e fatemi delle domande se volete ;)
A presto
Some little stories 

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Capitolo 3
*** CHIARIMENTI ***


“Io…” si sentì sussurrare.

Vidi mio padre alzare il braccio destro. Perchè?! Io non sarei mai entrata in casa sua, proprio no! Vidi mia madre con un’espressione pensierosa sul volto.

“Va bene” affermò decisa.

“Mamma spero tu stia scherzando! Io non entro in casa sua!”

“Talya…” cercò di dirmi.

“No! Talya un cavolo!” le sbraitai contro. Indietreggiai verso la porta e uscii correndo. Avevo saputo da mia madre che dietro la Gilda c’era una piccola scogliera. Fuori ormai era buio e una bellissima luna piena rischiarava l’ambiente. Cercai un posto nascosto e mi sedetti sulla scogliera con le gambe a penzoloni. Quando mi sentivo triste facevo affidamento sulla musica e mi esprimevo attraverso quella, come fosse un riflesso incondizionato.

“When the days are cold

And the cards all fold

And the saints we see

Are all made of gold



When your dreams all fail

And the ones we hail

Are the worst of all

And the blood's run stale



I want to hide the truth

I want to shelter you

But with the beast inside

There's nowhere we can hide



No matter what we breed

We still are made of greed

This is my kingdom come

This is my kingdom come



When you feel my heat

Look into my eyes

It's where my demons hide

It's where my demons hide

Don't get too close

It's dark inside

It's where my demons hide

It's where my demons hide



When the curtain's call

Is the last of all

When the lights fade out

All the sinners crawl



So they dug your grave

And the masquerade

Will come calling out

At the mess you made



Don't want to let you down

But I am hell bound

Though this is all for you

Don't want to hide the truth



No matter what we breed

We still are made of greed

This is my kingdom come

This is my kingdom come



When you feel my heat

Look into my eyes

It's where my demons hide

It's where my demons hide

Don't get too close

It's dark inside

It's where my demons hide

It's where my demons hide



They say it's what you make

I say it's up to fate

It's woven in my soul

I need to let you go



Your eyes, they shine so bright

I want to save their light

I can't escape this now

Unless you show me how



When you feel my heat

Look into my eyes

It's where my demons hide

It's where my demons hide

Don't get too close

It's dark inside

It's where my demons hide

It's where my demons hide



“  cantavo, cantavo e mi perdevo in quel mare di parole, mi rilassavo. Sentii applaudire qualcuno dietro di me.

“Sei brava sai? È piacevole ascoltarti” mi girai di scatto, mi alzai e incrociai le braccia al petto.

“Oh tu sei il tipo di prima.. Come ti chiami?” lo osservai meglio. Era alto con un po’ di muscoli, i capelli blu scuro da sembrare neri, corti e sbarazzini, e gli occhi azzurro mare. Non mi sbagliavo, era proprio carino. Hey aspetta ho detto carino?! Talya ma che cavolo vai a pensare?!

“Io sono Reyn” mi sorrise. Sembrava simpatico, ma mi ricordava qualcuno.. Gray ecco chi! Di aspetto assomigliava molto a Gray, mia madre me ne aveva parlato molto e mi aveva fatto vedere dei suoi ritratti.

“Tu sei il figlio di Gray…” iniziai dubbiosa

“.. e Lluvia” completò lui sorridente. Che bel sorriso, sembra spontaneo e quelli spontanei sono i migliori per me. Mi lasciai contagiare e sorrisi di rimando.

“Tu invece sei Talya, la figlia di Lucy e Natsu! Sei molto carina!” prima mi incupii sentando il nome di mio padre poi arrossi vistosamente per il complimento.

“G-graz-zie..” balbettai.

“Prego! Comunque non pensi che sia ora di tornare a casa? È molto tardi, se vuoi ti accompagno!” mi fece notare. Effettivamente era tardi e l’idea di continuare a protestare per alloggiare da qualcun altro non era delle migliori. Sbuffai.

“Va bene grazie, e poi io non so dove abita mio padre quindi se tu puoi accompagnarmi mi faresti un favore” gli feci un piccolo sorriso. Ma poi pensai alla mia valigia abbandonata al centro della Gilda.

“Aspetta, la mia valigia è in Gilda!”  mi fermai di colpo, feci per andare a riprenderla quando sentii dire:

“Tranquilla, l’hanno presa i tuoi genitori, loro sono già andati” spalancai gli occhi. Be’ meno fatica. Sorrisi. Una parte del percorso la facemmo in silenzio poi la curiosità mi assalì.

“Che tipo di magia usi Reyn?”

“Be’ecco io..Diciamo che è un misto fra quella di mio padre e quella di mia madre” mi rispose visibilmente imbarazzato con un leggero rossore che gli imporporava le gote. Che carino e soprattutto buffo! Hey aspetta… Carino?! Talya ma ti ascolti?! Stai ripetendo da un po’ che un ragazzo che hai appena conosciuto sia carino!e piantala cavolo!  Scossi  la testa, cosa che non passo inosservata al mago.

“Talya… Stai bene?”

“Eh? Oh, sì sì tranquillo!” agitavo le mani molto velocemente davanti al mio viso che aveva assunto un’espressione imbarazzata. Ottenni solo una risata. Perfetto!

“Hey che c’è da ridere ?!” gli sbraitai in faccia. Ottenni solo un’altra risata e un probabile “fai delle facce buffe” come risposta. Andammo avanti così finché non arrivammo davanti a una casetta a due piani ricoperta in parte dall’edera e altre piante, mi ricordava la mia, e devo dire che l’esterno mi piaceva. Sospirai.

“A-allora ci vediamo domani, va bene?” balbetto Reyn un po’ rosso.

“Aye!” gli risposi facendogli l’occhiolino. Lo vidi allontanarsi e scomparire tra gli alberi. Sospirai un’altra volta e mi incamminai verso la porta.

POV LUCY

Vidi Talya correre fuori dalla Gilda, ma non cercai di fermarla, sapevo che per lei andare ad abitare, forse momentaneamente, con suo padre non le sarebbe piaciuto, e secondo me aveva solo bisogno di schiarirsi un po’ le idee e rilassarsi.

“Perché non l’hai fermata?” mi sentii chiedere da Natsu.

“La conosco, e per questo so che ha solo bisogno di schiarirsi le idee e stare un po’ da sola per rilassarsi” gli risposi chinando leggermente la testa a destra. Sospirò.

“Reyn, fra un po’ la puoi andare a cercare e accompagnarla da noi?” lo vidi girarsi verso un ragazzino della stessa età di Talya che a sua volta annuì leggermente. Assomigliava molto a Gray… e a Lluvia… aspetta assomiglia a tutti e due… quindi…

“é vostro figlio?!?!?!?!?!?!” sbraitai contro i due poveretti che per lo spavento si spiaccicarono l’uno contro l’altra annuendo mooolto energicamente. Dire che mi ero lanciata su di loro e li stavo stritolando come fossi una piovra era dire poco.

“Congratulazioooniiiiiiiiiii” i miei occhi sembravano due fiumi in piena e non accennavano a smettere di far uscire le lacrime.

“Lucy-chan… non respiriamo…” sentii cercare di dire dalla maga dell’acqua. Mi staccai immediatamente da loro e cercai di calmarmi. Scambiai un po’ di chiacchiere con i miei vecchi amici poi io e Natsu cominciammo ad avviarci verso casa sua con le valigie al seguito.

“Perché te ne sei andata?” chiese tutto d’un tratto a bruciapelo.

“In quel momento ero abbastanza scioccata da quello che TU avevi fatto, mi sono resa conto di quello che avevo fatto solo dopo un po’ e quindi ho pensato che non avrei potuto ripercorrere i miei passi e ho fatto perdere le mie tracce” dissi come fosse la cosa più naturale al mondo inarcando il sopracciglio destro.

“MA TI RENDI CONTO DI QUANTO CI HAI FATTO PREOCCUPARE?!?!?!?!?!” mi urlò in faccia.

“Se pensavo agli altri sì, ma se pensavo a te l’unica cosa che mi veniva in mente era ‘tanto che gliene frega di me?’” sbuffai. Natsu rimase a bocca aperta per poi sussurrare

“Certo che mi importa di te..”

“Da come ti sei comportato non mi è sembrato” ribattei.

“L’HO FATTO SOLO perché CI TENEVO A TE COME CI TENGO ORA! SE TI FOSSE SUCCESSO QUALCOSA NON ME LO SAREI MAI PERDONATO, NON AVREI VOLUTO PERDERE UNA DELLE PERSONE Più SPECIALI PER ME!”

“STUPIDO! NON HAI MAI PENSATO CHE SE FOSSI RIMASTO AL MIO FIANCO AVRESTI POTUTO PROTEGGERMI?!” gli urlai di rimando. Lo vidi spalancare la bocca per cercare di ribattere me poi richiuderla e abbassare il capo. Aveva capito che aveva fatto una cavolata.

“Mi dispiace. Mi dispiace di aver fatto una cavolata, mi dispiace di non esserti stato accanto durante la gravidanza, di non aver passato tutti questi anni con te e con Talya. Da quello che ho capito è arrabbiata con me e penso che lo sia anche tu…”

“Natsu io sono solo dispiaciuta, non arrabbiata. È vero sono stai un po’ difficili tutti questi anni ma siamo riuscite ad andare avanti. Talya, sì, è arrabbiata con te, anche se ho cercato di farle capire che tu eri una persona meravigliosa, tutte le volte che le raccontavo di te non cercavo di metterti in cattiva luce, tutt’altro! Non volevo che avesse una brutta immagine di te, ma lei ha ereditato la tua testardaggine e non ha mai cambiato la sua opinione, spero che tu ci riesca perché vorrei vivere con te e lei come se fossimo una famiglia, vorrei che lo fossimo veramente! Io ti perdono per quello che hai fatto e vorrei che tu facessi la stessa cosa per me, per essere fuggita così, perché so da sola che è stato sbagliatissimo fuggire così! Io voglio stare insieme a te Natsu Dragneel” silenziose lacrime avevano cominciato a solcare il mio volto. Sentii un calore piacevole e rassicurante avvolgermi, mi stava abbracciando come se avesse voluto consolarmi.

“Sì ti perdono, e anche io vorrei vivere con te e con Talya come fossimo una famiglia, e proverò a farle cambiare idea” mi sussurrò. Mi staccai leggermente da lui per vedergli il volto, erano anni che non vedevo un suo sorriso, e mi accorsi solo in quel momento quanto realmente mi fossero mancati. Sorrisi a mia volta. Ci avvicinammo piano piano e ci scambiammo un lieve bacio. Erano anni che non assaporavo le sue labbra che tanto mi erano mancate, quelle labbra morbide e calde che tanto amavo. Ero di nuovo felice, finalmente. Proseguimmo in mezzo agli alberi  e alla fine mi ritrovai davanti a quella buffa casetta in cui abitavano Natsu e Happy… “Ma dov’è Happy?” chiesi, all’inizio mi ero accorta che mancava ma poi mi ero distratta e non ci avevo più pensato.

“è lì dentro. Ok, ora io apro la porta ma tu resta calma, va bene?”

“Ok…” risposi un po’ titubante.

Natsu aprì la porta e…

 







ANGOLO AUTRICE
Gomenasai gomenasai gomenasai gomenasai gomenasai gomenasai gomenasai scuuusaaaaaateeeeeeeeee TT.TT
ho fatto un bel ritardo e mi dispiace tantissimooooooo, per una settimana ho avuto la febbre e poi il computer che uso per scrivere serviva a mia madre e non potevo usarlo TT.TT
Cooomunque che ne pensate? vi è piaciuto? avete dei dubbi?
io sì, non sono convinta molto di questo capitolo ma fa lo stesso, e poi da quello che ho capito da voi la persona che avrebbe ospitato le due maghe sarebbe stata Natsu... ma no, io avrei voluto mettere Levy, ma poi ho detto "ma sì dai, così li faccio anche chiarire" ed eccovi accontentati! ;) questo capitolo l'ho dedicato a tutti i miei amici che (spero) volentieri si sono "fiondati" a cercare la mia fanfic, e spero che sia loro piaciuto questo cap dedicato a loro :D e poi se volete dirmi, chiedermi, consigliarmi qualsiasi cosa scrivete una recensione ;) ccciiiaaaooooooooooooo

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