Dopo le numerose minacce di Kai, i lamenti di Kin e le infuocate battute di Ruby, i nostri eroi riuscirono ad arrivare sani e salvi alla villa della famiglia Death. La rossa si pazzò di fronte al
campanello con un espressione corruciata, quasi come se non ne avesse mai visto uno, alzò l'indice e lo andò a premere contro il pulsante dorato posto sopra il citofono. Ma non convinta lo premette un'altra volta, e un'altra e un'altra ancora, continuando alla velocità della luce, sempre più svelta, finchè non si stancò. I cancelli si aprirono lentamente, lasciando entrare i ragazzi. Con un colpo secco  Ruby aprì la porta che sbattè con un tonfo sordo a terra, dove il pavimento si scheggiò lievemente. Kid corse giù per le scale, afferrò la ringhiera di marmo e con gli occhi fuori dalle orbite iniziò a gridare, lasciandosi cadere sul piastrellato simmetrico della sua abitazione.
- Em... Kid, scusa per la porta, e il pavimento, e il campanello... -
Cercò di scusarsi Luna.
- Suonato tredici volte -
Precisò la sorella maggiore, incrociando le braccia al petto. A quel punto lo Shinigami si trascinò di fronte a lei e con gli occhi colmi di lacrime la guardò.
- P-perché mi fai questo, perché?! -
Liz e Patty accorsero in suo aiuto, lo presero a braccetto e lo scaraventarono in malo modo dentro il primo armadio che trovarono.
- Paziente sistemato! -
Urlò raggiante la minore delle gemelle Thompson. Un silenzio di ghiaccio cadde su tutti loro, quasi come se Kai avesse fatto un incantesimo dei suoi. Quell'atmosfera venne interrotta da qualcosa, anzi, da qualcuno che sfreccio nella stanza come un fulmine e si schiantò sulla parete del soggiorno.
- No, aspetta... e questo qui cosa centra?! -
Chiese la rossa.
- B-Black Star? -
Luna guardò il ragazzo, che ora si era girato verso di lei e la guardava come un ebete -senza un dente e con un rivolo di sangue dal naso- con il pollice della mano alzato, per poi dire la sua solita frase:
- Ammirate la potenza di un dio! -
Tsubaki li raggiunse, poverina, aveva il fiatone e sembrava aver appena finito una grossa maratona. Kid uscì dall'armadio proprio in quel momento, e per sua sfortuna assistette ad un altro spettacolo osceno. La parete del soggiorno era appena crollata d'avanti ai suoi occhi, provocandogli una grossa emorragia interna. Lo shinigami iniziò a sputare sangue, mentre imprecava contro Black Star e si deprimeva grazie alle sue nevrosi.
Luna, Maka e Tsubaki corsero in suo aiuto, vestite da infermiere con il kit di pronto-soccorso, preparate ad ogni evenienza. Soul si mise a incerottare l'amico, il quale credendosi il sole si era messo a saltare, dicendo, scusate, urlando:
- NEMMENO LA FORZA DI GRAVITA' RUSCIRA' A SCONFIGGERE UN DIO COME ME! -
Erano tutti così impegnati che si dimenticarono preso del vero motivo della visita: i capelli di Kin.
- SCUSATE! MA I MIEI CAPELLI! -
La bionda cercò di attirare l'attenzione di qualcuno di loro, con scarsi risultati. Le gemelle Thompson erano sparite chissà dove, forse se l'erano data a gambe per via dei piagnistei del loro maestra d'armi, o forse erano soltanto andate a fare uno spuntino... più probabile la prima opzione.
La povera modella si mise a frignare come Kid:
- Insomma, voglio i miei bellissimi capelli, fate qualcosa... voglio i miei capelli color oro! CATTIVE SORELLE! -
- Ma, Luna, sicura di essere tu la minore? -
Chiese sospettosa Maka, guardando stralunata l'altra.
- Aimè, si cara mia, sono la minore, e dovresti vedere il resto della mia famiglia -
Uno schermo bianco scese dall'alto, i presenti di accomodarono su morbide poltroncine... no, in realtà erano dure, e presero visione del momento della spiegazione di Kai.
La ragazza si sistemò gli occhiali sottili sul naso, afferrò una bacchetta e fece partire una proiezione.
- Allora, la famiglia Zakira è composta da numerosi membri, ovvero nove femmine e un maschio adottato perché faceva pena a nostra madre -
La ragazza mandarino guardò Ruby, che come risposta alzò le spalle, in segno di "chi se ne frega"... la spiegazione continuò.
- Allora, dovete sapere che noi siamo esseri alquanto speciali, ognuna di noi è collegata ad un modo e ognuna di noi possiede poteri differenti. Siamo state create da polvere di stelle ed energia cosmica, per questo siamo riconosciute come "figlie della luna". Sul pianeta terra abbiamo preso forma umana per avere vari vantaggi, come poter camminare, non essere scambiate per kishin, godere dei bisogni umani come la fame o il sonno. Ora passiamo alla famiglia nello specifico... -
La presentazione andò avanti per ore, alla fine sia Kid che Kin smisero di piangere e la ragazza poté usufruire della "messaimpiegator 2000" una macchina da parrucchieri professionisti, in grado di riparare qualsiasi danno alle fibre dei capelli di qualche povera malcapitata.
Dopo una giornata schifosa tornarono tutti a casa, scoprendo poi che erano solo le sei di sera.
- Luna, Maka, che mi cucinate stasera? -
Chiese Soul annoiato mentre si guardava la TV, beatamente disteso sul divano, con tanto di piedi sul tavolino appena lustrato. La ragazza dagli occhi verdi fece capolino dalla porta, portava un grembiulino su cui c'era scritto "cotto e mangiato", come fosse il piatto del giorno... probabilmente glie lo aveva dato Luna, in segno della sua "stima" verso la compagna.
- Tu, brutto sfaticato, come ti permetti! -
La bionda lo prese per il cappuccio e se lo trascinò fino in cucina, dove l'altra stava mettendo alla prova le sue doti culinarie... abbastanza scarse.



Angolino pazzo dell'autrice
Salve, mi rifaccio sentire su questo fandom dopo tanto tempo... e per giunta con una cosa così scadente -.-° l'ispirazione mi manca assai, sono in un periodo davvero schifoso... ma vedrete, ce la farò prima o poi a venire fuori da questo "blocco della scrittrice" il prossimo spero sarà migliore, amzi, mi metterò d'impegno per far si che lo sia, il codice HTML lo sto ancora capendo... c'è chi dice che è facile, ma io pare sia l'unica che non lo capisce, dai, speriamo bene XP, vi saluto e a presto
cercherò di essere più puntuale


Lunetta

Capitolo 11
Hope, sinonimo di caos 1°

Angolino autrice
Questa volta il mio angolino è quì in alto... a quanto pare sembra che per usare i colori debba stra equa sopra... fa niente, lo so che avevo promesso che questo cap fosse migliore, e mi scuso infinitamente, perchè non è un gran che, ma il prossimo ho previsto qualche miglioramento, e spero proprio che venga decente, ultimamente non ho troppe idee... ^^°
Grazie mille alla mia Stalker
- Okami D Anima
e a voi che recensite, e anche a quelle poche persone che leggono la mia storia... sì, diciamo poche negli ultimi capitoli, dato che non sono stati troppo interessanti.
Quì appare un'altra sorella di Luna, nel prossimo cap ne scoprirete di più, ma ora vi lascio.
P.S. Ho pensato di lasciare un po' di spazio nel prossimo cap per Baka-Maka...
***       ***      ***     ***     ***    ***
- Ma che hai, mollami! -
Protestò l'albino, divincolandosi dalla presa della ragazza.
- Senti Soul, se vuoi la pappa arrangiati, e non pretendere di essere anche imboccato, chiaro?! -
Disse Maka, con un tono che non sentiva ragioni. Lui si limitò ad annuire, per poi posare lo sguardo sul piano lavoro disastrato. La sua partner era tante cose, una cantante, una secchiona, una bomba sexy, ma di certo non era una cuoca, quindi, che ci faceva ai fornelli? Che fosse gelosa della senza tette? Domande la cui risposta si sarebbe scoperta più in là col tempo.
- Sentite, mi ha telefonato Hope e ha detto qualcosa come "agente 00bimba pronto all'azione, tenetevi allerta" -
Soul e Maka si scambiarono un'occhiata confusa, proprio non riuscivano ad arrivare al punto di quella frase, sembrava una grande cazzata unita dal fatto che avrebbero presto incontrato un'altra sorella di quel essere già strano di suo. Nemmeno la secchiona, seppure spremendo le sue meningi come limoni, ci era arrivata.
- In pratica mi viene a trovare pure lei perché dice che mi vuole bene -
- Ah! Parla strano tua sorella -
Commentò la ragazza con i codini, ancora un po' confusa.
- Già -
Rincarò la dose l'albino. Lei si girò di scatto ed iniziò a i due di sbieco.
- Scusate, pianeta Terra chiama cervellini di poveri mortali, stiamo parlando della mia famiglia, mi sembrava che Kai avesse spiegato che non siamo normali -
I due poveretti la guardarono ancora più allibiti di qualche istante prima. Soul si era addormentato quasi subito, Maka aveva pure preso appunti, ma pensavano che stesse scherzando, cioè, gli
alieni non esistono!
- Ah, io pensavo fosse una storia fantasy... -
Luna s'imbronciò leggermente, corrugando la fronte e spostando le mani sui fianchi, proprio come una mamma che sgrida suo figlio per le tipiche marachelle giovanili.
- Come potete prendere la cosa così alla leggera?! Mamma ha proprio ragione, gli umani non saranno mai capaci di comprendere noi figlie della luna -
Dopo si girò, per continuare ad armeggiare con pentole e cibarie varie.
- Comunque, non parla strano... è un'attrice di film d'azione e spionaggio -
Concluse, cercando di tagliare una zucchina.La bionda prese ad aiutarla, più che altro voleva evitare di venire avvelenata "involontariamente", da una ragazza aliena e rischiare di morire in territorio nemico.
La giornata seguente non ebbe un gran bell'inizio.
Alle tre del mattino i tre ragazzi vennero bruscamente svegliati da un rumore spaccatimpani, molto simile a quello che si ha quando si avvicina un microfono ad una cassa. La prima ad alzarsi fu Luna, che presa da un attacco di panico corse in camera del partner, iniziando furiosamente a saltargli sopra. Quando anche la compagna riuscì a trascinarsi sulla soglia della porta della camera dell'albino, lei prese entrambi per la collottola e rovesciando il divano ci si nascose dietro, urlando a squarciagola:
- NON MI AVRETE MAI! -
Maka si coprì le orecchie con i palmi della mano. Era seduta sopra il suo cuscino, con i capelli sciolti e una faccia assonnata. Soul invece era dolorante, sicurissimo di essersi procurato più di qualche frattura, agguantò il telefono e chiamò il centodiciotto, gli rispose una voce femminile.
- Sede centrale, desidera... -
- Selly, sono sempre io, tieni pronta la sweet-deluxe trentadue, e i soliti calchi di gesso colorato -
- O, signor Eater, stia tranquillo, ormai è un ospite frequente da quando vive con quella ragazza -
- Ma chi me lo ha fatto fare? -
- Uomini... a più tardi signor Eater -
L'infermiera della segreteria ormai conosceva bene Soul e Luna, la prima era addetta a spaccare le ossa del ragazzo, il secondo era addetto a pagarsi le cure, facendo salire notevolmente le casse dell'ospedale.
Un altro rumore sinistro distolse l'albino dai suoi pensieri, mentre la porta d'ingresso si apriva piano.
Accadde tutto in un secondo, e la sua faccia finì dritta, dritta sul pavimento, conferendogli l'ennesimo dente scheggiato. Una bambina, di circa dodici anni era seduta tranquillamente su di lui, come fosse un cuscino.
- Hope... -
Sentì la voce della partner chiamare una delle sue tante sorelle, mentre Maka si strofinava gli occhi, per riuscire a capire che cosa fosse successo.
- Ti ho acciuffato, brutto coso! -
- Hope, hai di nuovo steso Soul -
- Ah... -

To be
Continued...

Lunetta

Capitolo 12

Hope sinonimo di caos 2°

 

Mi strofinai gli occhi con il palmo della mano, e sbattei le palpebre più volte, per accertarmi che quella che stavo vedendo fosse la realtà.
Una ragazzina di appena dodici anni, era praticamente volata dalla porta d'ingresso fino dietro il divano, atterrando con una mossa Soul. Sentii un rumore di ossa rotte, poveretto, non vorrei di certo trovarmi al suo posto. La bambinetta sembra pesare una tonnellata, eppure è davvero carina.
Ha i capelli Lilla, legati in due codine basse, gli occhi sono dello stesso colore e indossa un vestitino sui toni dell'azzurro, con tanto di calze con bordo di pizzo e ballerine tirate a lucido, per non parlare di quell'orsacchiotto che tiene sotto braccio, davvero graziosa.
- Hope, hai di nuovo steso Soul -
Sento dire a Luna, mentre la bimba guarda il poveretto con aria stizzita. A quanto pare si chiama Hope, che dovrebbe voler dire "pace" anche se non mi sembra ne porti molta, anzi, porta molto, molto, ma molto caos... spero non combini altri disastri.
Vidi l'albino alzarsi con fatica, aiutato dalla partner.
- Tu, sei peggio di tua sorella, sei un attentato alla mia vita, l'ultima volta mi hai quasi castrato, quella precedente ci stavo rimettendo un occhio, e la precedente ancora, stavo per rimetterci la mia dentatura da figo -
Ok, mi correggo... spero di non diventare il suo prossimo bersaglio, eppure sembra così pucciosa, siano dannate le stramaledettissime sorelle della mandarino, ma soprattutto... gli orsacchiotti di peluche, che rendono le bambine così adorabili, quando in realtà sono dei killer.
- Soul, mi spiace tanto, avrai la nuvoletta porta sfiga sulla testa, lo sai che non lo faccio apposta -
Si difese lei, facendo una faccina troppo dolce: i grandi occhioni lilla, sgranati e luccicosi, come si fa a non aver voglia di abbracciarla?!
Mia avvicinai a lei con cautela, per chiederle:
- Quindi tu, sei la sorellina di Luna? -
Credo che avrei fatto meglio a non domandarglielo, perché subito mi puntò i suoi occhi magnetici, fissi nei miei.
- Io... non sono... la sua... SORELLINA!!! -
Mi urlò fuori di sé, ad un soffio dal mio povero naso. Per fortuna che la sorella corse in mio aiuto, almeno una volta è utile.
- Hope... calmati... non voglio mica che esploda l'impianto idraulico come l'ultima volta -
- Scusa sorellina -
Ci sto capendo sempre meno, chi è chi? Qualcuno vuole spiegarmi?!
La piccola si avvicinò a me, mi prese per un polso e mi trascinò fuori dalla casa, parzialmente in piedi.
 

Luna fece un giro su sé stessa, per controllare le condizioni della casa, notando che era quasi rasa al suolo.
Soul era stato portato con urgenza in ospedale, Maka e Hope erano sparite e a lei... toccava ripulire tutto.
- Uffi, quelli mi distruggono ogni volta la casa, e il regista manco mi risarcisce i danni, lo fanno apposta, solo perché sono sua sorella... ma questa volta non me la fanno, ma... prima chiamo Kid, non c'è nessuno che regga la sua mania per l'ordine -
E così la ragazza prese il telefono, digitò il numero dello shinigami e si sedette comodamente sull'amaca, mentre attendeva che i lavori fossero ultimati.


Quando la bambina si fermò e mi mollò, potei constatare che eravamo giunte in un vicolo, a nord-est della città.
- Bene, ora siamo sole... che bello poter parlare con qualcuno... -
- Sano di mente? -
Completai la sua frase.
- Sì, esatto, mi hai tolto le parole di bocca -
Mi rispose, facendomi un gran sorriso sincero. Non sembra male, all'apparenza è innocua, ma poi si può notare con orrore il suo lato oscuro, come quello della sorella... ma non è questo il punto. Al contrario di Kin, Kai, Ruby e Luna, sembra socievole e assai simpatica, tralasciando il fatto che mi ha trascinata all'altro capo di Death City.
- Allora, mi spieghi perché ti sei arrabbiata tanto prima? -
Le chiesi tanto per fare un po' di conversazione.
- Beh, ecco, devi sapere che quello che tu vedi, l'aspetto di mia sorella e tutte noi della famiglia Zakira, non è la nostra vera forma -
Inarca un sopracciglio, questa famiglia è un grande mistero per tutto il genere umano.
- Prendiamo Blair, lei è una gatta, ma ha un aspetto umano... ma quella non è la sua vera forma perché lei è una gatta magica, capito? -
No, assolutamente no, ma meglio annuire. Come quando Stein fa delle domande come "capito come si vidiseziona il cuore di un essere vivente?" mi raccomando, annuite sempre.
- Noi abbiamo scelto di vivere sulla terra con sembianze umane, dato che voi mortali siete così pieni di vita. Nostra madre è contraria a tutto questo, lei vi odia -
- Che bello, mi sento molto rassicurata -
Dissi ironica. Tra Luna, sua madre e le sue sorelle, fra un po' il genere umano sarà sterminato da un nuovo Kishin.
- Ma ritornando al dunque, io sembro più piccola, ma sono più grande di lei -
- Il colmo sarebbe che Kid diventasse disordinato, Black Star stesse zitto per almeno cinque minuti e Tsubaki diventasse la pecora nera del gruppo -
Espressi a lei il mio pensiero, ottima mossa, dato che si mise a ridere di gusto. Questa bambina mi piace, è simpatica e divertente... come si suol dire "non si giudica un libro dalla copertina".
Mi riprende per mano, e per la seconda volta in una giornata vengo trascinata all'estremo oriente della città da una bimba troppo pucciosa.
La mandarino mi ha detto che è un'attrice di fil d'azione, ma chissà come mai.
- Senti Hope, mi spieghi come fai ad essere un'attrice? -
Si ferma un attimo, lasciandomi così la grazia di respirare. Si posa l'indice sulle labbra, assumendo un'espressione pensante.
- E che ne so?! -
A quel punto cado a gambe all'aria, come diavolo fa a non saperlo?!
- Sai, stavo camminando per strada, quando passa un tipo strano, pelato e brutto dicendomi qualcosa come "You are fantastic, let's go girl" e così sono diventata la protagonista di una serie TV e ho fatto una trilogia di fil di spionaggio... sto facendo il quarto in questi giorni -


Si alzò dall'amaca, ammirando il magnifico lavoro dell'amico.
- Kid, ma l'hai fatta ritornare al suo antico splendore! -
Esclamò dall'entuziasmo. Il ragazzo  si mise una mano sul petto e orgoglioso disse:
- Ho ordinato per toni le boccette di sapone liquido, piegato la carta igenica con un angolo di novanta gradi, e messo otto cuscini, perfettamente simmetrici, in ogni letto -
Lei lo guardò storto, la mania dello shinigami stava diventando sempre più ossessiva, ma almeno certe volte poteva esserle utile. Non fece in tempo a pensare ad altro che il telefono squillò, e corse a rispondere.
- Pronto? -
- Ba-ba-ba banana... ba-ba-ba banana oooo pootatoe-naaaa!!! -
...
To be
Continued
 

Angolino pazzo dell'autrice
Ed eccomi di nuovo quà, la vostra Lunetta ha sfornato un'altro capitolo, e in meno tempo... credo sia anche più decente dei precedenti, ma questo sta a voi deciderlo. Come promesso ho dato più spazio a Maka e spero che vi sia piaciuta la sua parte, per quanto riguarda la fine... è la canzoncina dei mignons (lo so che non si scrive così, ma... lasciamo perdere) chi non l'ha sentita? Persino io la conosco, ma lasciamo perdere -_-°
Come sempre ringrazio la mia stalker Okami D Anima, LaKraff 44 e Blackrabbit 9, che leggono e sulla linea di massima... recensiscnono, per chi è interessata mi manca qualche OC nella mia storia "The uninstall universe".... grazie di aver letto, ci si rivede col prossimo cap, dove verrà presentata un'altra sorella (sì, sono tante)
alla prossima...
si spera...
Lunetta