Happy or desperate housewives?

di _Daenerys Targaryen93_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lui è la mia luce (Misa Amane/Light Yagami) ***
Capitolo 2: *** Lui è un idiota, il mio idiota! (Risa/Otani) ***



Capitolo 1
*** Lui è la mia luce (Misa Amane/Light Yagami) ***


Era passato circa un anno da quando io e Light ci eravamo sposati.
Decisamente uno dei più bei giorni della mia vita, ciò che avevo sognato dal primo momento che i miei occhi si erano posati su di lui.
Avevamo preso un appartamento davvero carino, nel centro di Aoyama .. ed io avevo provveduto ad arredarlo con maestria.
Light mi aveva fatto tanti di quei complimenti ... e spesso mi aveva proposto di diventare arredatrice d'interni, perché secondo lui ero brava.
Ma ora non potevo di certo, e per il momento avevo dovuto accantonare in un angolo il mio lavoro nel mondo dello spettacolo.
Ma questo non mi interessava, mi bastava il mio Light per essere felice.
Quindi restavo a casa ad occuparmi delle varie faccende.
Quella sera avrei cucinato qualcosa di speciale per il mio dolce maritino, sorrisi nel pensare a quella parola.
Faceva ancora uno strano effetto .... però molto, ma molto bello!
Seduta sul divano iniziai a rileggere uno dei miei libri preferiti 'Romeo e Giulietta'.
Era stupendo, riusciva a rapirmi!
Mi trasportava nella Verona di quel tempo.
Che storia romantica! Peccato non avesse un lieto fine!
Giulietta amava il suo Romeo ... e Romeo la sua Giulietta.
Entrambi si amavano a tal punto da non riuscire a vivere in un mondo senza la persona amata ... a tal punto dal togliersi la vita con le proprie mani.
Sentivo di avere qualcosa in comune con Giulietta.
Non avrei mai potuto vivere in un mondo senza Light ... sarebbe stato come chiedere al sole di smettere di splendere!
Lui era la mia luce.
Per me era impossibile stare senza di lui ... avevo bisogno di Light più di qualunque altra cosa!
Anche più della stessa aria che respiravo.
Finito il libro mi asciugai una lacrima e guardai l'orologio a forma di stella appeso alla parete .. era quasi ora di cena!
Il mio tesoro sarebbe tornato dal lavoro, a momenti.
Mi alzai lentamente e mi avvicinai all'angolo cucina.
Mi misi il grembiule rosa ed iniziai a cucinare.
La porta si aprì.
<< Sono tornato .. >>
<< Ciao, tesoro. Rilassati ci vorrà un pò per la cena, mi sono persa nei miei pensieri prima e .. ed ho iniziato a preparare un pò tardi, scusa. >>
<< Tranquilla ... >>,
si avvicinò a me abbracciandomi da dietro e baciandomi sulla guancia,
<< Misa sei bellissima con questo vestito rosso ... >> sussurrò.
Io sorrisi.
Light mi accarezzò il pancione ...
Che c'è?
Oh! Scusatemi, ho tralasciato un piccolo particolare.
Che distratta!
Ho detto pancione, perché ero incinta ...
Ma questo l'avevate già capito di sicuro!
Ero quasi al nono mese, chissà quando sarebbe nato il bambino.
O la bambina.
Non ne conoscevamo il sesso, volevamo che fosse una sorpresa.
<< Grazie, come è andata al lavoro? >>
<< Bene .. anche se le indagini sono sempre allo stesso punto, non abbiamo ottenuto risultati. Ryuzaki si sta spremendo le meningi ed anch'io, ma non arriviamo da nessuna parte. >>
<< Andrà meglio domani magari .. >>
<< Lo spero ... Vuoi che finisca di cucinare io? Sembri stanca. >>
<< No tranquillo, sto bene. >>
<< Potrei prendermi qualche giorno .. così ... starò a casa ad accudirti, mentre tu te ne stai a letto comodamente .. >>
<< Lo apprezzo molto davvero .. però, tranquillo. Non serve, ce la faccio! >>
<< Va bene. >>,
andò a sedersi sul divano e liberatosi dalla cravatta e dalla giacca si mise a guardare la televisione.
Lo guardai alzando un sopracciglio:
<< Liight! >>
si voltò verso di me:
<< Che c'é? >>
<< E' quello il posto della giacca nuova e della tua cravatta? >>
sbuffò ma poi sorrise:
<< Ok! Prometto che dopo li metto nell'armadio, mogliettina. >>
<< Bravo! >>.
<< Meglio non mettersi contro il tuo mestolo! Che paura!!! >> rise,
io sorrisi:
<< Guarda che te lo tiro in testa sul serio! >>
<< Non lo faresti, mi ami troppo … >>,
rimasi a bocca aperta.
Toutché!
Come replicare di fronte ad un’evidenza simile?
Sorrisi scuotendo il capo, Light fece un sorrisetto vittorioso e tornò a fare lo zapping con il telecomando.
Il mio cellulare squillò e chiesi a Light di rispondere per me.
Il mio maritino annuì, e preso il mio Samsung Galaxy S3 – un generoso regalo del mio sposo- rispose.
Mise il vivavoce, dicendo:
<< E’ Sakura! >>
<< Sakura, ciao! >>
-Misa, io e le ragazze ci chiedevamo se domani sera sei libera per un pokerino, un drink e due chiacchiere. –
<< Tesoro lo sai che sono sempre disponibile, verrò con piacere ma eviterò il drink .. >> risi << Nelle mie condizioni non mi conviene. >>,
-Ah, già e come dimenticare quanto si sia dato da fare il caro vecchio Light! Però che culo, alla prima botta .. puff! Incinta!! Naruto è riuscito a mettermi incinta solo dopo vari buchi nell’acqua!-,
Light mi guardò sconvolto e un po’ perplesso.
<< Sakura! >> risi << Ma cosa dici?? Guarda che mio marito è in ascolto! >>,
non sembrò importarle …
-Ciao, Light! – la sentimmo ridere,
<< Io non sono vecchio! >> rise Light passandosi una mano sul volto,
<< Non dovresti dire queste cose, e se Naruto ti sentisse?? >> la ammonii,
-Naruto è uscito poco tempo fa .. ti saluto allora, a domani! Un bacio, tesoro! –
<< Ciao! >>.
Light riagganciò, poi mi fu vicino e mi guardò con un sopracciglio alzato.
<< Pokerino?? >>,
Feci spallucce.
<< E così il qui presente, ‘caro vecchio Light’ ti ha messa incinta alla prima ‘botta’? Sakura ha un gergo finissimo come al solito! >> rise, ma sapevo che non la stava sul serio prendendo in giro.
Light sapeva bene quanto io tenessi alle mie migliori amiche:
Bulma Brief, un’affascinante ed intelligente ereditiera di una nota azienda, la Capsule Corporation; Risa Koizumi, una dolce, simpatica e talvolta irascibile ragazza fan sfegatata di un rapper emergente, Umibozu; Sakura Aruno, la ragazza più pazzerella del gruppo amante dei film di Bruce Lee e dei Ninja; Taiga Aisaka, un uragano in miniatura! Era minuta ed irascibile, ma pronta a mettersi in gioco per gli amici.
Noi cinque eravamo inseparabili dal tempo delle medie, e non avrei potuto desiderare delle amiche migliori.
Light mi distolse dai miei pensieri con un bacio.
Sorrisi:
<< Beh, a quanto pare ha ragione Sakura, no?? Mi hai messa incinta alla prima ‘botta’. >>,
Light fece una smorfia di apprezzamento, poi mi sollevò da terra con molta delicatezza, come se fossi fatta di cristallo e potessi rompermi tra le sue mani.
<< Starò attento, al pancione. Andiamo! >>
<< Dove? >> chiesi,
<< Ti do la seconda ‘botta’ .. no aspetta, a che numero siamo arrivati??? >>
Risi:
<< Non lo so. >>
<< E va bè! Comunque andiamo, facciamoli questi due gemelli! Ceneremo dopo! >>,
ridacchiai, mentre il mio maritino giocherellone era deciso a portarmi in camera da letto.
Era incredibile quanto io lo amassi, e quanto avessi dovuto combattere per averlo.
Dopo la morte dei miei genitori, il mio mondo si era colorato tutto di nero.
Non conoscevo altro che l’odio nei riguardi del loro assassino.
Mi ero chiusa in me stessa, alzando le mie barriere per tenere fuori tutto e tutti … almeno finché i miei occhi si erano scontrati con quelli di Light.
E in quel momento, dentro di me si era scatenato un ‘big bang’ di emozioni, il mio mondo aveva iniziato a colorarsi.
Lui è stata la mia ancora di salvezza.
Lui è stata la mia luce che ho veduto in fondo al tunnel delle tenebre.

Nota dell’autrice: Prima crossover e molti spereranno che sia anche l’ultima.. ora vengo picchiata sicuramente.
Spero che piaccia e in qualche piccola recensione.
Baciii
Jade

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Capitolo 2
*** Lui è un idiota, il mio idiota! (Risa/Otani) ***


Risa Koizumi/ Atsushi Otani
2 Lui è un idiota, il mio idiota!

Sfogliando il libro delle ricette non riuscivo a trovare nulla che mi facesse gola o attirasse la mia attenzione anche solo esteticamente.
Tutte ricette troppo semplici, o dall’aspetto disgustoso. Sbuffando lo richiusi, e mi alzai decisa a cercare tra le mie ricette personali – ricette classiche migliorate da dei miei tocchi personali, ricette che la nonna mi aveva tramandato, e così via.
Mi ero iscritta ad una competizione culinaria, che si sarebbe tenuta il weekend seguente, e ci tenevo a fare bella figura.
Ero una stilista, e cucinare era una delle poche cose che riuscisse a distendermi i nervi dopo una dura giornata di lavoro.
Aprii la mensola e presi il piccolo bauletto che conteneva le mie ricette, ed iniziai ad ispezionarle minuziosamente.
Sorrisi.
Una ricetta di rustici e tartine varie.
Quella sera avrei avuto le mie amiche come ospiti, e quelle leccornie avrebbero di certo allietato le nostre partitine.
Avremmo passato una bella serata tra risate, pettegolezzi, partite a poker e pesanti drink.
Fortunatamente avevo i casa i migliori alcolici della città e mi ero ricordata di comprare del succo di mirtillo per Misa, visto che poverina non poteva bere.
I miei occhi si ridussero a due fessure, un piccolo lampo di tristezza mi invase.
Avrei tanto voluto un bambino anche io.
Io e mio marito Atsushi- che io chiamavo sempre Otani, cosa insolita per una moglie rivolgersi al marito usando il suo cognome- ci avevamo provato e riprovato, ma ancora non avevamo ottenuto risultati.
‘Sono sicuro che abbiamo bisogno solo di tempo, arriverà prima o poi.’ Aveva detto Otani.
Il mio dolce nanetto!
“Ah, se mi sentisse direbbe ‘Io ti ammazzo, gigantessa’, con quella sua vocetta stridula.”.
Questo pensiero mi fece sorridere.
Lo amavo moltissimo.
Eravamo davvero una coppia comica.
Un ragazzo alto solo 1,56 metri si era innamorato di una stangona di 1,72 metri, che l’aveva corteggiato senza arrendersi mai, uscendo dalla cosiddetta ‘friendzone’.
<< Sono tornato! >>,
mi voltai sorridendo,
mi avvicinai a lui saltellando e ondeggiando come una deficiente.
Gli schioccai un bacio sulla guancia, e con una voce da oca giuliva esclamai:
<< Ben tornato amoruccio!! >>,
mio marito alzò un sopracciglio, poi assunse un’espressione disgustata.
<< Che schifo .. >>,
<< COME SAREBBE A DIRE ‘CHE SCHIFO’? >> ringhiai furente,
<< GNAHAHAHAAHAH!!! >> rise con le lacrime agli occhi << Dovresti vedere la tua faccia!!! E’ spaventooosa! Oddio gnahahahahaha!! >>
<< LA TUA BASSEZZA E’ SPAVENTOSA, BRUTTO NANO!!! >>,
Otani smise di ridere e mi guardò in cagnesco:
<< CHE COSA HAI DETTO?? >>
<< SEI SORDO??? NELLA MINIERA PER I NANI DI BIANCANEVE IN CUI SEI ANDATO A LAVORARE, TI SI SONO FORSE INCASTRATE DELLE NANE-GEMME IN QUELLE NANE-ORECCHIE DA NANO??? >>
<< NON SONO UN NANO, BRUTTA GIGANTESSA!!! TE SEI COSI’ GROSSA PERCHE’ HAI MANGIATO LA TORTINSU’ DI ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE??? >>
<< SEI TALMENTE NANO CHE POTREI METTERTI IN UNA CASA DELLE BAMBOLE!! >>
<< BEH … TU! TU … TU NON CI ENTRERESTI MAI IN UNA CASA PER LE BAMBOLE!!! >>
<< IDIOTA! >>
<< RACCHIA! >>.
Sgranai gli occhi, e gli puntai un dito contro:
<< IO NON SONO RACCHIA, BRUTTO CATTIVO! RIMANGIATELO! >>
<< MAI! >>
<< Bene, come vuoi. Io vado a guardare la tv in camera. Ti ho preparato una pizza e le patatine fritte, strozzatici! >>.
Arrabbiata salii le scale e raggiunsi la nostra camera da letto. Quel cretino riusciva sempre a farmi arrabbiare.
Iniziai a fare zapping , non c’era nulla di decente in tv.
Rinunciai ed inserii un DVD, ‘Viaggio al centro della Terra’.
Mi piaceva molto quel film e i personaggi principali, poi erano simpaticissimi.
Presi un cuscino e mi accoccolai sul letto, stringendolo a me.

Riaprii gli occhi.
‘Mai visto un dinosauro?’, ‘Non con la pelle addosso!’ stavano urlando in tv.
Mi ero appisolata senza rendermene conto.
Mi strofinai gli occhi e mi passai una mano tra i capelli sbadigliando.
Sospirai, triste.
Quell’imbecille di Otani, non aveva alcuna intenzione di venire da me e scusarsi, a quanto sembrava.
<< Imbecille … >> mormorai a denti stretti, continuando a guardare il film.
Sentii bussare alla porta.
Quel cretino, aveva deciso di farsi vivo dunque!
<< Uhm … Chi è? >> risposi usando un tono freddo,
<< Babbo Natale! >> scherzò l’idiota al di là della porta,
<< Sei in ritardo, Natale è passato da un pezzo. E comunque non ti ho chiesto di portarmi un idiota patentato. >>.
Otani aprì la porta e mi guardò sbuffando:
<< Sei proprio incredibile, lo sai? E io che ero venuto qui per scusarmi. Ora ci ho ripensato. >>.
Mi misi a sedere a gambe incrociate, e feci spallucce.
<< Fai, come ti pare. Le azioni si sommano, non si sottraggono. Anche se ti scusi, nulla cancellerà ciò che mi hai detto prima. >>
<< Non volevo dire quelle cose! E poi sei stata tu a cominciare! >>
<< Che cosa? Avrei iniziato io?? Sei tu che al mio caloroso ben tornato hai detto ‘Che schifo’ e poi ti sei messo a fare il cretino, cretino! >>,
<< Non ti pare scemo usare ‘cretino’ due volte in un periodo? >> rise Otani,
alzai gli occhi al cielo:
<< Dico ‘cretino’ tutte le volte che mi pare, posso anche formare una frase usando solo la parola cretino o suoi simili. Cretino, cretino, cretino! Cretino incretinato di cretinaggine! >>.
Otani mi guardò stupito, ma non riuscì a trattenere una risata:
<< Ora è diventato strano, davvero strano! Non riesco nemmeno ad offendermi, perché è divertente! >>.
Come era carino quando rideva di gusto.
La mia espressione rude si addolcì, e scoppiai anch’io in una fragorosa risata.
In effetti, era davvero ridicolo.
Otani si sedette accanto a me continuando a sghignazzare, mi diede un bacio a fior di labbra, scusandosi.
Lo abbracciai affondando il viso nell’incavo del suo collo.
I suoi capelli però iniziarono a solleticarmi il naso, così dovetti spostarmi.
<< Non è vero che sei racchia .. ai miei occhi sei e rimarrai sempre la più bella di tu … >>
<< ETCIU’!!!! >> starnutii rumorosamente,
Otani mi guardò con la classica espressione stile ‘Seriously?’, rosso in viso:
<< Ma è mai possibile che .. tutte le volte che cerco di dirti qualcosa di carino, tu starnutisci come un vecchio con la sinusite?? >>,
<< Cosa stavi dicendo? >> sorrisi, scusandomi << Non l’ho fatto a posta, i tuoi capelli mi hanno fatto pizzicare il naso. >>
<< Non ho detto nulla .. >> mise il broncio,
<< Andiamo, ‘ai tuoi occhi rimarrò sempre la più bella di .. ’? >>
<< Se hai sentito, che cavolo me lo chiedi a fare? >>
<< Non hai finito la frase! >>,
<< Dovevo dire, ai miei occhi rimarrai sempre la più scema di tutto l’universo! >>
<< COME SAREBBE A DIRE ‘LA PIU’ SCEMA’? >>
<< SI, IDIOTA! >>
<< TACI, BRUTTO IDIOTA! >>
<< NON VALE! TI HO GIA’ CHIAMATA IO ‘IDIOTA’, NON PUOI CHIAMARE ME ‘IDIOTA’! >>
<< AH, SI? E CHI LO DICE??? >>
<< LO DICO IO! >>
<< I NANI NON POSSONO DETTARE REGOLE! >>
<< MI FAI SALTARE I NERVI!!! >> urlò isterico.
Ci guardammo in cagnesco per un po’, poi scoppiammo entrambi a ridere.
Eravamo più infantili di due bambini dell’asilo.
Mi baciò e mi fece distendere sul letto, posizionandosi sopra di me.
Era davvero bello fare gli scemi, starnazzare per un po’ e poi ridere di quanto fossimo idioti.
Questa era la nostra giornata tipo da quando avevo sposato Otani, anzi da quando l’avevo conosciuto.
Lui era decisamente, completamente un idiota.
Ma era il mio idiota.

Nota dell’autrice: Ecco il secondo capitolo, spero piaccia.
Anche se questa cross non sta riscuotendo molto successo, non importa :D. A me piace scrivere e continuerò a farlo, và che non esca qualcosa di buono XD.
Comunque per chi legge e volesse recensire, non vi ferma nessuno XD.
Sono indecisa se fare il prossimo capitolo sulla vita coniugale di Taiga, Bulma o Sakura. Mmm … non saprei proprio. Cooomuuunqueee …
Baciii
Jade

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