Schifosamente romantica, terribilmente angst, lievemente OOC.

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Drabble n°2: 110 parole.

Ambientazione: da qualche parte nella 3x02, uno dei vari compiti del Best Man.

Citazione iniziale: The Book of Love, Peter Gabriel.

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.:⁞:.I.Do.:⁞:.
 

ohyAnd I... I love it when you give me things.

And you... you ought to give me wedding rings.qwm

Seduto sulla poltrona, le gambe raccolte al petto, il mento su un ginocchio, le labbra modulano morbidamente due parole, i tuoi pensieri turbinano.

Fissi la scatolina nella tua mano, la apri. Due circoli lucidi, a schernirti con il loro brillio.

Sfiori appena con l'indice quello più grande, quasi potesse sgretolarsi. Ti chiedi come sarebbe se l'altro fosse per te.

Esiti, il polpastrello scorre incerto. Cedi, spinto da un bisogno oscuro, infilandolo.

L'immagine dell'anello al tuo dito ti sprofonda nel petto, capisci che quell'oro non si frantumerà mai: sei tu che ti spaccherai, quando dalla sua bocca scivolerà quella dichiarazione che vorresti essere tu a fare, tu a ricevere.

Lo voglio.

Ok, forse questa mi è uscita persino più ermetica delle precedenti. Le frasi sulla destra fanno parte del testo (tipo, non è una canzone). Mmh. Spero si capisca.

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Drabble n°3: 100 parole esatte.

Ambientazione: 3x03, Magnussen's murder.

Citazione iniziale: José Gonzàlez, Killing for love.

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.:⁞:.Kill.Or.Be.Killed.:⁞:.

ohyWhat's the point. If you hate, die and kill for love.

You've got a heart on fire.qwm

Fai l'unica domanda che ti serve.

Qual è il limite?

Fingere la tua morte, lasciare Londra, soffrire, provare paura, farsi torturare. Abbassi lo sguardo, ascoltando quell'uomo che ti fa ribrezzo risponderti, crede di averti in pugno.

Fin dove ti spingerai?

Alzi gli occhi su John, occhi pieni di... affetto? Dolore? È in questo momento che lo capisci, lo sai. Lo farai.

Cosa non faresti per John Watson?

Perdere il lavoro, finire in carcere, essere esiliato, morire. Afferri la pistola nella giacca di John.

Nulla.

Uccidere un uomo. "Merry Christmas!": il colpo esplode.

Non c'è nulla che non faresti per lui.

Nota:

Perché, parliamone, non so voi, ma io sono morta a quello sguardo (sì, quello della gif iniziale).
Bonus gif (con un altro sguardo angst)! 

Torniamo sullo "schifosamente romantico". No, non lo so cosa mi sia preso. >.<

Anche questa, un po' più lunga di una normale drabble. Ma oh, è colpa delle citazioni dalla puntata, e di Sherlock che be'... non la smette di pensare. u.u

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Drabble n°5: 170 parole.

Ambientazione: 3x01, verso la fine.

Citazione iniziale/finale: Tracy Chapman, Baby Can I Hold You (stavolta doppia perché ci stava perfettamente, quindi leggetela!).

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.:⁞:.Wrong.Words.:⁞:.




 

ohyIs all that you can't say.

Years gone by and still words don't come easily.

Like I love you… I love you.qwm

Quando pensavo fossi morto, sono andato alla tua tomba.

John, non continuare questo discorso.

Lo spero bene.

Ironizzo con leggerezza, scherzo sempre. È una ferita, lo vedi? Anche per me.

Ho fatto un piccolo discorso. Ti ho parlato direttamente.

Abbasso gli occhi. Cosa posso dirti, John? La verità?

Lo so. Ero lì.

Mi volto, sono serio mentre lo dico. Ti ho sempre tenuto d'occhio, anche se non potevi saperlo. Ci sono sempre stato per te.

Hai quell'aria rigida da militare, le labbra inclinate in una linea dura. Non ti fermerai. Oh, John.

Ti ho chiesto un ultimo miracolo. I asked you to stop being dead.

Non faccio miracoli. Eppure ho passato due anni con la tua voce accanto, a lottare per non morire, per poter tornare da te, per esaudire quella preghiera.

Ti ho sentito, John. Capisci?

I heard you.

No, credo non capirai mai.

Come io non capirò perché la testa mi urla che non è 'heard' che dovrei pronunciare.

Le parole, quelle giuste, non te le dirò mai.

ohyMaybe if I'd told you

the right words at the right time

You'd be mine. qwm

Grazie a tutti per aver recensito, inserito nelle seguite e nei preferiti! *.*

Questa è più una flash, meno breve delle precedenti... ma spero vi piaccia lo stesso! :D

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Drabble n°4: 199 parole.

Ambientazione: 3x02, fine matrimonio.

Citazione iniziale: Michael Jackson, You are not alone.

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.:⁞:.So.Sad.:⁞:.




 

ohyAnother day has gone, I'm still all alone.

How could this be, you're not here with me.

You never said goodbye, someone tell me why.

Did you have to go, and leave my world so cold.qwm

Le parole lo colpiscono dopo averle ormai pronunciate, come gli capita a volte, quando un'inaspettata deduzione si rivela vera.

La mano di John abbandona la sua spalla, e con essa sparisce l'ultimo conforto. Smette immediatamente di ridere, il sorriso che gli abbandona gli occhi, l'espressione che si fa scura.

I due sposi si allontanano, e nonostante il calore dello sguardo di Mary e delle battute di John, Sherlock sente freddo, troppo freddo.

Cerca di riscuotersi, si guarda intorno, ma basta un'occhiata per capirlo definitivamente: non c'è qualcuno per lui, non c'è più nessuno.

Più di questo, lo sconvolge il pensiero di sentirsi solo, di voler avere qualcuno. Non l'avrebbe mai creduto possibile.

Mentre si allontana dalla musica, dalle luci, dalla serenità, si infila il cappotto, il bavero alzato come unica e inutile difesa da un gelo che nulla ha a che fare con il tempo atmosferico.

Who leaves a wedding early?

Adesso lo sa, potrebbe rispondere a Mrs. Hudson: qualcuno che non avrebbe mai dovuto esserci, qualcuno che non vi appartiene.

Non sono più 'Sherlock e John soli contro il resto del mondo', e anche se sapeva che quel giorno sarebbe arrivato…

Soltanto, non credeva così presto.

So sad.

Grazie a chi segue, ha messo nei preferiti e commenta! Non pensavo che queste sciocchezzuole potessero piacere tanto! *.*

La prima e l'ultima frase in inglese, in corsivo, è la citazione di un botta-risposta Sherlock/John da A Study in Pink.

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Drabble n°6: 105 parole.

Ambientazione: 3x03

Citazione iniziale: This Beautiful Republic, Last second chance 

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.:⁞:.Very.Last.Few.Seconds.:⁞:.




 

ohyCome on and get up, show me what you're made of

When push comes to shove, come on and get up

Here comes another round, it's all come down

To your last second chance.qwm

In your very last few seconds, what would you say?

È tutto sbagliato.

Ho sempre saputo sarei morto da giovane, inseguendo qualche killer, risolvendo un enigma.

Non doveva andare così.

Allora non comprendevo, non sapevo di avere qualcuno per cui valesse la pena vivere.

Tu l'avevi capito, sarei morto per dimostrare di essere il più intelligente.

Ma adesso?

Non sono un uomo stra-ordinario, alla fine, John. Sto morendo.

Hai sempre avuto dannatamente ragione: le tue erano le parole giuste.

Ero un'idiota, non ci credevo, ora capisco.

Perciò ti prego, fammi esaudire la sua preghiera.

Non per me.

Per lui.

"Please God let me live."

Angst e Whitney Houston (di cui avrei citato tutta la canzone per quanto sia perfetta... ascoltatela!).

E niente, stavolta non sono riuscita a trattenermi dall'essere logorroica.

Sorry... not sorry. :)

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Drabble n°7: 200 parole.

Ambientazione: 3x01, "inizio"

Citazione iniziale: Whitney Houston, I Have Nothing

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.:⁞:.Back.Home.:⁞:.




 

ohyShare my life, take me for what I am

'coz I'll never change all my colors for you.qwm

È raro che desideri essere qualcosa che non sei.

Sei fiero di fregiarti del titolo di unico consultive detective del mondo, di sociopatico ad alta funzionalità.

Eppure ci sono volte che, molto in fondo, desideri essere come tutti gli altri.

Come adesso.

Vorresti davvero andare da John, mostrare il tuo pentimento, salutarlo e pronunciare finalmente il suo nome, chiedergli scusa, sentire di nuovo la sua voce, perdersi nel suo abbraccio...

Sarebbe un'emozione e un sollievo immensi.

Ma tu non sei fatto così.

Vorresti che scherzare non fosse l'unica arma di difesa, l'unica corazza per tentare di farti capire.

Vorresti chiedergli di accettarti come sei, di condividere ancora la sua vita con te.

Vorresti che tornasse tutto come prima, che quella donna bionda non esistesse, che gli ultimi due anni potessero essere cancellati come i tuoi baffi d'inchiostro.

Vorresti... e invece ti devi accontentare delle mani arrabbiate di John su di te, dei suoi pugni e delle sue testate, e pensare che dopotutto sei fortunato, perché puoi ancora sentire il suo tocco su di te.

Vorresti... ma non puoi dirgli che per te tornare a casa significava tornare da lui.

Vorresti... ma non puoi cambiare quello che sei, nemmeno per lui.

Perché continuo a scrivere roba così angst? Boh.

Prima o poi la smetto.

Forse.

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Drabble n°8: 155 parole.

Ambientazione: 3x02

Citazione iniziale/finale: AC/DC, Highway to hell

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.:⁞:.Dance.to.Hell.:⁞:.




 

ohyLeaving easy, loving free.

Season ticket for a one way ride.qwm

Le tue labbra sono tese, serrate. Distogli lo sguardo.

I tuoi gesti colmi di nervosismo, mentre ti appoggio la mano al mio fianco.

La tua spalla sotto le mie dita è contratta. La stringo, poco, mentre cominciamo a muoverci.

Ti guido, finché non acquisti sicurezza: ti sciogli, il volteggiare diventa leggero.

I tuoi occhi blu sono fissi nei miei.

Come possono essere tanto scuri, limpidi, espressivi?

Chiudo gli occhi, stretto in quest'abbraccio di finta appartenenza.

Vorrei rimanere così, per sempre, in questa complicità, con il tuo tocco che m'infiamma, i tuoi occhi che mi fanno sprofondare.

Ma la musica finisce, l'aria è immobile, fredda. Le mie mani afferrano il vuoto, nient'altro che il ricordo. Sono solo.

Tra poche ore farò da testimone al tuo matrimonio: non ci sarà nessun ballo per me.

Però adesso so come ci si sente ad averti tra le braccia.

E, Dio, la verità è che sto già andando dritto all'inferno.

ohyAnd I'm goin' down,

all the way on the highway to Hell. qwm

Drabble doppia completa di John's PoV.
Sorry per il ritardo.
Buona Pasqua a tutti!

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Drabble n°9: 200 parole.

Ambientazione: 3x01 (John) e 3x02 (Sherlock)

Citazione iniziale: Sir Arthur Conan Doyle, The Adventure of the Empty House

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.:⁞:.Two.Armchair.:⁞:.
 

So it was, my dear Watson, that at two o’clock to-day I found myself in my old armchair in my own old room, and only wishing that I could have seen my old friend Watson in the other chair which he has so often adorned.



 
 
 

Stoffa.

Nero.

Rosso.

Casi, deduzione, pistole, pericolo.

Pericolo, emozioni, passione, amore.

La tua mente non è più qui, con me. Non c'è più e io non so più come pensare.

Il tuo cuore non è più qui, al mio fianco. È lontano, e io non so più come provare qualcosa.

Mi hai insegnato che la logica è tutto, ed è orribile come questo, ciò che mi ricorda te, sia anche quello che mi distrugge: vorrei credere che tu non sia morto, ma la ragione non me lo permette.

Ho questo peso nel petto. La tua presenza mi ha mostrato che i sentimenti non sono uno svantaggio: perché darmi un insegnamento simile per poi demolirmi con la tua assenza?

Le ombre si insinuano su questo posto che hai lasciato.

Il vuoto che ti ha sostituito scuote la realtà.

Non posso, non posso accettare che tu te ne sia andato per sempre.

Non voglio riconoscere che non ti rivedrò più seduto lì, come è sempre stato.

È questo il dolore? Ti prego, fallo smettere.

Torna indietro, dimmi cosa devo fare.

Guardo la tua poltrona, vedo te.

È tutto ciò che non sono. Che mi completa.

Sei tutto ciò che mi manca.

Dopo due settimane fuori casa... torno e riesco finalmente ad aggiornare!
Questa è la decima, quindi per festeggiare una drabble un po' diversa dalle solite: non ha ambientazione specifica, ma sarebbe più un "sempre"; l'immagine l'ho scelta semplicemente perché è un abbraccio, e spero che il perché si spieghi dalla drabble ; nessuna citazione, ma invece una specie di sottotitolo.
Grazie a tutti quelli che leggono e seguono, grazie per il sostegno, grazie davvero, spero che questa possa piacervi e emozionarvi quanto me nel pensare a loro così. ;)


 

.:⁞:..:⁞:..:⁞:.

Drabble n°10: 150 parole

Ambientazione: always

Citazione: nessuna, sottotitolo

.:⁞:..:⁞:..:⁞:.

.:⁞:.Knock.Knock.:⁞:.

- ovvero: quello che succede ogni volta che sei vicino,

che sei qui, che mi sfiori soltanto -

La mente in subbuglio, scossa, martoriata da pensieri assordanti.

Droga, noia, casi, pistola, Mycroft, solitudine, pericolo, mostro, eccitazione.

Un vortice di nozioni, ricordi, deduzioni che si agitano senza sosta, senza respiro.

Sparo, corsa, ago, enigmi, mente, tristezza, adrenalina, Moriarty, incapacità, cocaina.

Vorresti che si fermassero, che ti lasciassero stare, vorresti essere capace di non pensare.

Magnussen, morfina, pazzia, problema, Mary, sconfitta, strano, aiuto, punto debole, solo, dolore.

E invece insistono, s'insinuano negli angoli più fragili della tua anima, aprendo crepe, provocando spasmi, facendoti afferrare con forza la testa fra le mani.

Pericolo, Moriarty, perdita, morte, sconfitta, Magnussen, droga, tristezza, punto debole, dolore dolore dolore male malemalemale.

Ti pieghi su te stesso, impotente, e urli silenziosi "Basta basta basta!"

Finché… una presenza dietro di te.

Un tocco leggero sulla schiena. Una mano calda, rassicurante, amica.

La mente si placa subito, ora solo invasa da quattro lettere.

J o h n .

Ed è subito pace.

Pensavate di esservi liberati di me, eh?
Eh invece! Ehehehehe eheheheh eheheh eheh eh e. -.-''
Be', non ci sono giustificazioni per questi mesi di assenza. Ma sapete, quando la Real Life chiama...
Che altro dirvi, voi che leggevate e seguivate e commentavate, se non "Sorry, I'm so sorry"? (sìsìsì, lo so, quello è un'altro fandom >.<)
E niente, vediamo se riesco a farmi perdonare... ^^'
 

.:⁞:..:⁞:..:⁞:.

Drabble n°11: 140 parole.

Ambientazione: tra la 3x02 e la 3x03

Citazione iniziale: Akon, Mr. Lonely

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.:⁞:.I’m.the.Only.One.:⁞:.

 

>

ohyLonely, I’m Mr Lonely

I have nobody, for my own. qwm

Notte, labbro spaccato, lingua che guizza a raccogliere il sangue.

Quasi arrivato al 221B.

Suoneria del cellulare: sms, Lestrade. Nuovo caso.

Fiotto d’eccitazione dritto al cervello.

Ignoro la telecamera CCTV che mi segue.

Salto i gradini, tre alla volta.

Spalanco la porta: “John, abbiamo un nuo-”

Mi risponde il silenzio.

L’eco di quel Just the two of us against the rest of the world.

Una volta, forse. Non più.

L’unico Consulting Detective esistente.

Niente amici, nessun legame. Solo lavoro.

Ciò che non fa morire la mia mente... tutto il resto è noia.

Va bene così, è quello che sembra. Quello che dico.

La verità è che... è solo una bella frase dietro cui nascondersi.

Una favola da raccontare prima di tutto a me stesso.

I'm the only one in the world.

E sai cosa fa di me, questo?

Uno solo.

Va bene, poche parole che già sto aggiornando con immenso ritardo.
Non ho potuto fare di meglio, sorry.
Questa è molto più di una drabble, è decisamente una flash, ma doveva essere così e non più corta.
Spero vi piaccia lo stesso.
Happy reading ~

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Drabble n°12: 300 parole.

Ambientazione: 3x02

Citazione iniziale: Elton John, Your song

.:⁞:..:⁞:..:⁞:.

.:⁞:.Learning.:⁞:.

 

ohyIt’s a little bit funny, this feeling inside.

How wonderful life is, while you’re in the world.qwm

È un’abitudine che hai preso da bambino.

Avrai avuto sì e no cinque anni. Era il periodo in cui sommergevi chiunque di domande, e di ogni risposta chiedevi il perché.

Finché Mycroft non si è stufato e - sbottando «Cercatelo da solo!» - non ti ha gettato tra le braccia esili un enorme vocabolario, tanto pesante che le gambe quasi ti hanno ceduto.

Ci hai passato sopra settimane intere, chiuso nella tua camera, anche di notte, leggendo a lume di candela per non farti scoprire.

Ti annotavi ogni parola nuova su un foglietto, copiando la voce e il significato, aggiungendo riflessioni personali tra parentesi. Poi te lo portavi in tasca e lo leggevi di tanto in tanto - anche dopo averlo imparato a memoria - finché non l’avevi interiorizzato e sapevi usare il vocabolo al momento giusto o fare una cosa nel modo corretto.

Alla fine facevi di tutto per dimostrare - casualmente - a Mycroft cos’avessi imparato. Aspettavi la sua gratificazione, che arrivava puntualmente, con un veloce luccichio nello sguardo e un lieve accenno di sorriso mentre pronunciava un’unica parola.

Quel breve moto di orgoglio ti è sempre bastato.

John e Mary stanno discutendo del colore dell’inchiostro da usare per gli inviti - nero di Prussia o nero fumo? - e non badano a te, seduto sul divano a Baker Street.

Tiri fuori un pezzettino di carta dalla tasca. Leggi le parole tremolanti scritte con un nero qualsiasi.

Amòre, s.m.: sentimento di affetto intenso e fortemente radicato verso una persona, che si manifesta come desiderio di ricercarne la compagnia e procurare il suo bene (e la sua felicità, anche a discapito della propria).

Fissi John con occhi scuri, lucidi, e senti la voce di Mycroft nella tua testa pronunciare il suo soddisfatto «Esatto».

Ma la morsa che senti al cuore, questa volta, non è affatto di gioia.

Grazie davvero a tutti per i commenti, i preferiti, le letture. Grazie! T.T
Sherlock & John, attraverso le loro mani.
Enjoy it ~

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Drabble n°13: 180 parole.

Ambientazione: 3x02

Citazione iniziale: The Script, Breakeven

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.:⁞:.Hands.:⁞:.
 

ohyWhat am I supposed to do when the best part of me was always you?

What am I supposed to say when I’m all choked up and you’re ok?qwm

Il primo un casuale sfiorarsi, mentre si passavano il cellulare.

Quindi la stretta di consuetudine davanti al 221B.

Poi tocchi fugaci sulla schiena per capirsi durante i casi, più amichevoli pacche sulle spalle, o persino rari abbracci.

Fino a quel “Take my hand!” nella folle corsa, che aveva fatto sghignazzare entrambi.

O anche tese nel vuoto, a comunicare, uno sul cornicione del Barts e l’altro in strada, metri più in basso.

Hanno sempre funzionato per loro. Si sono sempre compresi, così.

Ma su quella panchina, le mani di entrambi intrecciate sul grembo, sembra tutta un’altra cosa.

Sono immobili, mentre si parla del ‘precedente comandante Sholto’, e subito tese, quando si passa al ‘non cambierà nulla fra noi, Sherlock, lo sai’.

Piccoli scatti nervosi delle dita, che fendono l’aria - ‘se ti eri preoccupato’; si stringono fra loro, stritolando - ‘non sono preoccupato’.

Sono mani sole, non unite, non più comunicanti.

Quelle di John, che tentano di non muoversi.

Quelle di Sherlock, che spariscono.

John ha ragione, non cambierà nulla tra loro.

Lo spazio fra le loro mani lo dimostra.

È già cambiato.

Aggiorno relativamente in fretta, con i tempi dei bei vecchi tempi - scusate il gioco di parole :P
Fondamentalmente per due ragioni:
Uno, ringraziare voi che mi state seguendo e mi lasciate bellissimi commenti che davvero iononso *///*, un grazie speciale a Inathia Len, che mi legge e recensisce fin dall’inizio (e ancora non si è stufata! O.o) e a emerenziano, per la sua cascata di commenti sempre puntuali e profondi! Thanks ragazze T.T
Due, questa drabble è direttamente collegata alla precedente. Potrebbe essere considerata un sequel, una seconda parte… insomma, le ho pensate insieme, e quindi leggerle a distanza di troppo tempo sarebbe controproducente! ;)
Che dire… happy reading! ~
 

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Drabble n°14: 120 parole.

Ambientazione: 3x03

Citazione iniziale: 30 Second to Mars, Do or Die

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.:⁞:.Time.to.Do.or.Die.:⁞:.

ohyIn the middle of the night, when the angels scream,

I don’t want to live a lie that I believe.

Time to do or die.qwm

È il momento. Ora o mai più.

Ora o mai più.

Non avrò altre occasioni. Lo so. È adesso.

Ora o mai più.

Cos’è che dovevo - cos’è che volevo dirti?

Non lo so. Non l’ho mai saputo. Non lo so più.

Ma è ora o mai più.

‘John, there's something I should say. I've meant to say always and I never have…’

Fallo ora o muori.

Seduto in aereo, avvicino la mano destra alle labbra.

Quella che ha toccato la mano di John.

Prima ha stretto lui. Due secondi di calore. Poi ho stretto io.

Le nostre mani si sono sciolte, e non c’è stato null’altro da dire.

Era in quel momento o mai più.
 

E ho scelto di morire.

Hey there, it's been a while.
Non ci sono parole per scusarsi di questi mesi di vuoto... real life's a bitch. No time for fic.
Ma ho trovato due secondi di intensa nostalgia per questa raccolta... e quindi eccola qui.
Grazie a chi ancora avrà voglia di leggere!
See ya! ~

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Drabble n°15: 108 parole.

Ambientazione: 3x01

Citazione iniziale: Gary Jules, Mad World

.:⁞:..:⁞:..:⁞:.

.:⁞:.Marry.to.my.Work.:⁞:.

ohyAnd I find it kinda funny, I find it kinda sad 
The dreams in which I'm dying are the best I've ever hadqwm

I consider myself married to my work - dicevi.

Poi lui è entrato a far parte del lavoro.

Ti è entrato sottopelle, senza che te ne accorgessi.

Senza che il tuo cervello geniale l’avesse programmato.

Non sai cosa speravi succedesse al tuo ritorno.

O forse non lo sapevi prima del tuo suicidio.

Forse l’hai scoperto mentre eri lontano da Londra, lontano da lui.

Forse lo sai, ma non puoi permetterti di saperlo.

Lo sai nei tuoi sogni.

Lo sai perché lì lui è ancora accanto a te.

Ti ha reso migliore, in grado di amare.

E per questo, ti ha reso infinitivamente più solo e infelice.

Peggiore che mai.