Pioggia congelata nel tempo

di yuzuki chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La forte, debole pioggia ***
Capitolo 2: *** Lacrime celesti e terrene ***
Capitolo 3: *** Illusioni e Speranze ***
Capitolo 4: *** Abbattimento ***
Capitolo 5: *** Ultime forze per un futuro migliore ***
Capitolo 6: *** Epilogo-Pioggia congelata nel tempo ***



Capitolo 1
*** La forte, debole pioggia ***


“Gray-sama, dovremmo girare a destra”
“Sicura?”
Annuì “Juvia è l’acqua, riesce a percepire una cascata anche distanze molto elevate”
“Quanto ci vorrà ancora?”
“Un’ora circa”
“Allora muoviamoci”
                                          
*** 
 
2 giorni prima
 
“Natsu, Happy, Lucy dirigetevi a Est. Gajil, tu Levy e Lily andrete all’isola Garuna. Gray e Juvia vi sposterete verso Ovest. Io, Wendy e Charle cercheremo di metterci in contatto con Edoras e Mystogun. Dobbiamo capire cosa sta succedendo! Siete pronti?” tuonò Titania.
“AYE!!” risposero in coro le voci dei maghi di Fairy Tail.
Acnologia si era mostrato nuovamente, seminando il terrore in tutta Fiore. Era arrivato il momento di agire.
 
***
 
Sentirono un rumore sinistro provenire dalla loro destra. Un fruscio di foglie innaturale si avvicinava a loro. Rimasero in attesa, i nervi saldi e le menti preparate ad una possibile lotta.
“Resta calmo Gray, sono io” disse una voce femminile e sensuale, rimanendo nascosta tra gli alberi.
Il ragazzo si bloccò, guardando davanti a se con uno sguardo ricco di stupore.
“Cosa ci fai tu qui?” chiese serio, ma con una leggera inclinazione nella voce.
“State cercando informazioni su Acnologia dico bene? Sono venuta qui per aiutarvi”
Dal fitto fogliame emerse una figura sinuosa alta e snella, con un seno generoso e lunghi capelli corvini che le ricadevano delicatamente sulle spalle. Un cerchietto con un fiocco bianco le ornava la capigliatura.
“Chi ti ha informata?”
“Jellal… Ci siamo divisi in modo da poter aiutare ogni vostra squadra.”
“Tu sei l’amica di Meredy, vero? Come sta?” si intromise Juvia, preoccupata per l’amica dai capelli rosa.
L’altra ragazza le sorrise, colpita dalla sua tenerezza “Sta bene, tranquilla, ha raggiunto Gajil e gli altri” “Bene, ora direi di procedere no?” disse avanzando per il sentiero “Juvia la direzione è quella giusta?”
“Sì” rispose sicura la ragazza annuendo.
Ma la presenza della figlia di Ur la inquiteva alquanto…
 
***
 
I due procedevano spediti davanti a lei. La parola non le veniva rivolta se non per aver conferme sulla direzione. Gray gesticolava vivacemente intrattenendosi con Ultear. Era felice, non l’aveva mai visto così sorridente.
Juvia li guardava impotente. La gelosia e la disperazione le attanagliavano il cuore. I
l cielo si rannuvolò in fretta.
Non riusciva a sopportare quella donna. Non la odiava, non era capace di provare quel genere di sentimento, ma avrebbe preferito la sua assenza alla sua presenza.
Continuò a seguirli, sempre più a rilento. Il petto le doleva terribilmente. Cadde in ginocchio, senza forze. Gray e Ultear non si accorsero subito della sua mancanza, se non quando si girarono per avere indicazioni. Gray si fiondò verso di lei mentre Ultear lo seguiva a distanza, lentamente.
“Juvia, stai bene?!” chiese Gray preoccupato.
In risposta ebbe solo uno scuotimento di testa. La maga non riusciva a parlare.
“Se non riesci ad andare avanti riposati qui e poi torna alla Gilda, non ho bisogno di pesi morti tra i piedi”
Le parole diffamanti di Ultear le caddero addosso come un pesante macigno. Non poteva permettere che quella rimanesse da sola con Gray. E non riusciva a tollerare il tono di superiorità con cui le si era rivolta. Si rimise in piedi nonostante il dolore lancinante all’alto costato. Aveva raggiunto la posizione eretta quando una fitta improvvisa le fece perdere nuovamente l’equilibrio. Solo le calde braccia di Gray riuscirono ad evitarle la caduta.
“Juvia se non ti senti bene ci possiamo fermare, non è un problema…”
“No… Dobbiamo… Devo andare avanti” rispose la ragazza divincolandosi dalla sua presa. Avanzò di qualche passo, ma le gambe cedettero ancora. Le braccia di Gray erano lì ad aspettarla.
Ma lo sguardo deciso della ragazza non svanì. Cercò nuovamente di mettersi in piedi, ma la salda presa del mago glielo impedì.
“Ti porto io” le disse dolcemente.
“Gray-sama no! Ce la faccio da sola!” replicò cercando nuovamente la posizione eretta. Ma era troppo debole per riuscire nel suo intento e non potè ribellarsi alla forza di Gray che la portava a sedersi sulle sue spalle.
“Gray-sama…”
“Da che parte dobbiamo andare?”
“… Sinistra…” rispose debolmente la ragazza.
Il gruppo svoltò verso la direzione indicata dalla ragazza. Una pioggerella fine iniziò a scendere dal cielo, coprendo il volto di Juvia e mescolandosi con le sue lacrime.
 
 
 
 
 
Nota dell’autore: Ed ecco a voi il primo capitolo della nuova storia! Questa volta non ci sarà Lyon ma Ultear a frapporsi tra Gray e Juvia (e si mi piace che la porti sulle sue spalle :3). Per il momento non avete nulla per cui odiarmi (o almeno spero) ma presto giungeranno i motivi^^”
La storia sarà inoltre un po’ più corta della precedente, anche perché divisa in capitoli un po’ più lunghetti. Per il momento spero vi piaccia :)
A presto! :)

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Capitolo 2
*** Lacrime celesti e terrene ***


Raggiunsero la cascata dopo due ore di cammino. La pioggia li rallentava e Gray voleva fermarsi periodicamente per controllare lo stato di Juvia. Sapeva che il cambiamento improvviso del clima era stato causato dai suoi sentimenti, ma aveva preferito non informarsi sulle motivazioni di ciò.
Il viaggio fu prevalentemente silenzioso, una nube di imbarazzo era scesa sul gruppo. Solo Juvia la ruppe quando chiese a Gray di lasciarla camminare, ma la risposta negativa del mago bloccò ogni altro genere di conversazione.
Era ormai scesa la notte e perciò decisero di accamparsi in una pianura nei pressi della cascata. Gray preparò il giaciglio per tutti, mentre Ultear esplorava la zona circostante. Juvia sedeva sull’erba fresca avvolta in una coperta datale dal mago. Guardava fisso davanti a se per evitare il suo sguardo. La pioggia infatti non scendeva unicamente dal cielo. Piccole gocce cristalline scorrevano leggiadre sulle guance della ragazza, mischiandosi con le più impure lacrime celesti. Il cuore le doleva ancora ma non era quello il motivo del suo pianto . Aveva paura di perdere il ragazzo, per sempre. L’improvviso arrivo di Ultear aveva alzato una barriera tra di loro, anche se lui sembrava non essersene accorto, regalandole momenti di dolcezza infinita. Ma al cuore viene più facile analizzare i momenti bui del soffermarsi sugli aspetti piacevoli, enfatizzando il dolore.
Le speranze di potersi avvicinare a lui andavano affievolendosi. Ma non riusciva ad immaginarsi priva di quella presenza poichè con la sua assenza non sarebbe mai stata completa. Il suo cuore ormai si era fuso con il corpo del ragazzo e non sarebbe tornato indietro, mai più.
La pioggia si infittiva. Ormai non riusciva più a trattenere le lacrime. Juvia si alzò, dirigendosi ai margini della radura.
“Juvia! Dove stai andando!?” le disse Gray correndole incontro.
“Non seguirmi!”
“Juvia… cosa…”
“Voglio stare da sola, lasciami in pace!” urlò correndo via.
Gray rimase immobile a fissarla mentre si allontanava da lui.
Ultear arrivò in quel momento. Fissò contrariata la fuggitiva ed iniziò il suo resoconto. “Qui intorno è tutto tranquillo, nessun segnale della presenza del drago. Dietro alla cascata ho trovato il suo nido. Era freddo quindi deve esser passato molto dall’ultima volta che è stato qui. Domani direi di esplorare la caverna… Gray! Gray, mi stai ascoltando!?”
“Scusa, devo andare un attimo…”
“Hai intenzione di seguirla?” gli chiese secca.
“Non sono affari che ti riguardano” le rispose freddo, avviandosi nella direzione in cui era sparita l’altra ragazza. Ultear fissò per un attimo il corpo muscoloso del mago, poi si girò, sbuffando.
“Sono arrivata troppo tardi, eh? Ormai hai donato ad altri il tuo cuore…”
 
***
 
Aveva corso disperatamente senza una meta, il sentiero dietro di sé segnato dalle sue lacrime. L’istinto l’aveva guidata fino ad un laghetto naturale e qui, sedendosi sulla riva, cercò di recuperare la calma con un iniziale successo. L’acqua sortiva da sempre un effetto calmante sul suo spirito. Ma ora si volse indietro, nella speranza di vederlo.
“Non gli importa niente di me… è inutile che mi illuda… Non mi seguirà, rimarrà da solo con Ultear e… e…”
Stava per perdere nuovamente il controllo quando sentì la sua voce chiamarla. Era ancora distante, ma il suo timbro trasmetteva un tono preoccupato. Voleva rispondergli, informalo della sua posizione ma una parte di lei le impediva di farlo. Rimase ferma,con la voce dell’amato che le rimbombava in testa. All’improvviso un nuovo richiamo, questa volta più vicino. A breve l’avrebbe trovata. Presa dall’angoscia si alzò si scatto dalla pietra su cui si era adagiata, scivolando al contatto con il muschio bagnato. Cadde all’interno del laghetto, ma la pronta presa di una mano la fece rimanere a galla.
“Si può sapere cosa ti è preso?!” Gli occhi scuri e profondi di Gray la scrutavano intensamente, ma senza rabbia.
 Fu allora che, esasperata dalla situazione, gli raccontò tutto.
 
 
 
 
 
 
Nota dell’autore: Ed eccoci al secondo capitolo :3 I motivi per odiarmi non ci sono ancora, ma prima o poi arriveranno x’D Questa volta sono stata un po’ più clemente nei confronti di Ultear, ma non la perdonerò mai per il suo comportamento nei confronti di Juvia ù.ù
Bhe detto questo vi ringrazio per aver letto anche questa parte di follie xD
A presto ;)

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Capitolo 3
*** Illusioni e Speranze ***


La pioggia si fermò di colpo, il cielo sempre cupo. Tuoni rimbombarono nelle vicinanze dei due, quando la ragazza prese la parola, fissando i suoi profondi occhi blu in quelli del ragazzo.
“Gray, credo che tu abbia ormai capito i miei sentimenti. Ma nonostante ciò non mi hai mai detto niente… Da ciò posso dedurre che io non ti interessi… Eppure continui a comportarti normalmente con me, a volte dolce e premuroso, altre freddo e distaccato… Mi dai delle speranze che alla fine non si avvereranno… Io non voglio più esser illusa, se per te non sono importante dimmelo, non lasciare che io continui a cadere nell’ingenuità. Il mio cervello riesce a capire questo genere di cose ma il mio cuore no, continua a sperare, per quanto ciò sia inutile. Quindi ti prego… Dimmi una volta per tutte che non sono niente per te… Che sei innamorato di Ultear e facciamola finita qui… Sono stanca di soffrire… Anche se questo distacco all’inizio potrà farmi male riuscirò a farci l’abitudine… Almeno credo che ciò avverrà… Questa separazione non mi porterà mai a rinnegare il mio amore per te… Questo continuerà per sempre… Ma ti prego di non fare troppo caso a ciò, non voglio più sogni infranti…” Lacrime scendevano copiose lungo le sue guance. Non avrebbe mai creduto di riuscire a fare ciò che aveva appena compiuto. Gli aveva detto di rifiutarla, gli aveva detto tutto quello che aveva nel cuore, non aveva tralasciato niente. Ora si sentiva più libera e allo stesso tempo vuota. Sapeva già la risposta che le avrebbe dato il ragazzo, sapeva le lunghe ore di tristezza e disperazione che sarebbero seguite… Perché in fondo non avrebbe mai smesso di sperare in un miracolo. Era fatta così, come la sua pioggia sperava sempre di diventare un arcobaleno. Ma senza luce tutto ciò era inattuabile…
 
*** 
 
Ultear era seduta sul giaciglio che Gray aveva preparato. Con le gambe incrociate ripensava ai rapporti appena ricevuti da Jellal e Meredy. Acnologia non si era mostrato in nessuno dei luoghi indicati. Era in volo, l’ultimo posto in cui aveva sostato era stata l’isola di Galuna e ora molto probabilmente era diretto verso la cascata. Aveva richiamato tutti i membri di Fairy Tail in modo che li raggiungessero. Rimanevano unicamente 2 giorni di tempo per prepararsi al suo attacco. Dovevano sconfiggerlo, o almeno riuscire ad indebolirlo, nonostante la forza sovraumana che possedeva. Si alzò sospirando. Doveva preparare un piano, e per farlo aveva bisogno dell’aiuto di Gray. Si diresse nella direzione in cui erano svaniti lui e la donna della pioggia, quando un ruggito potente percosse l’aria.
 
***
 
Gray la fissò per istanti lunghi ore il viso della giovane donna che si trovava di fronte a lui. In quel pianto contenuto in una serietà senza limiti i suoi tratti divenivano particolari, aventi una linea fluida e allo stesso tempo scattante. Era la ragazza più bella che avesse mai visto, e lui non aveva fatto altro che farla soffrire… Certo se avesse saputo prima dei sentimenti della ragazza si sarebbe dichiarato, la amava da sempre e forse per questo aveva sempre preferito evitare di illudersi, pensando che lei non ricambiasse i propri sentimenti. Ripensandoci capiva di esser stato uno stupido a non accorgersene. E ora stava per perdere ciò che aveva di più prezioso al mondo. Le si avvicinò portando una mano tra i capelli blu di Juvia, muovendo il pollice sul suo viso per asciugare le lacrime che le scorrevano incessantemente sulle guance. L’altra mano l’adagiò delicatamente sul fianco di lei, facendola rabbrividire.
“Juvia, ti sbagli… Io ti …” mormorò avvicinando le labbra alle sue. Ma l’atterraggio di Acnologia di fronte a loro impedì al ragazzo di terminare la frase.
 
 


 
 
 
Nota dell’autore:  Eccomi di ritorno ^^ E dopo lo sfogone di Juvia Gray capisce finalmente i suoi sentimenti (sarà anche sveglio il ragazzo ma per ‘ste cose niente da fare ^^”) Comunque proprio nel momento clou arriva Acnologia ç.ç Ma non poteva svolazzare ancora un po’, sto rompiscatole!? Comunque nel prossimo capitolo vedremo cosa combinerà questo draghetto ù.ù
Per il momento ringrazio tutti coloro che stanno seguendo questa storia, in particolare Luxus99chan, fairy ice e CrazyLoL102 che da sempre mi recensiscono :*
Buona domenica a tutti! :)

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Capitolo 4
*** Abbattimento ***


Prima che vi spaventiate i poteri di Juvia in questo capitolo sono o presenti fin da subito nel manga o di mia invenzione, nessuno spoiler ;)



Acnologia li fissava attraverso i suoi occhi vitrei. Il suo sguardo non conteneva un briciolo di razionalità. Era come una macchina creata per uccidere e portare dolore e distruzione. Gray spinse Juvia dietro di se, con fare protettivo.
“Juvia, scappa… Ti copro le spalle” mormorò.
“Non ci penso minimamente! Se neanche il Master è riuscito a fermarlo non hai speranze di farlo!”
“Juvia, ti prego, va via… Non sopporterei l’idea che ti accada qualcosa… So come fermarlo…” Juvia capì le intenzioni del ragazzo. “ Vuole usare l’Iced Shell…” Lo afferrò per un braccio fino a portarlo al suo fianco.
“Se hai intenzione di morire qui lo farò con te” disse la maga fissandolo intensamente. Prese poi lo slancio e iniziò ad attaccare il drago. Sapeva che non sarebbe riuscita a vivere con l’assenza di Gray, ed in quel momento era lei l’unica a poter permettersi di morire. Era sempre stata sola, nessuno avrebbe sofferto a causa della sua mancanza. Aggredì il mostro utilizzando Water Jigsaw e successivamente Sierra. Tornò nella sua posizione iniziale per riprendere le forze e scatenare la sua seconda origine. Fu allora che il mostro cercò di colpirla con un colpo di coda. Ma il suo corpo acquatico le impedì di ricevere dei danni. La pioggia iniziò a scendere minacciosa e fulmini cominciarono a cadere intorno alla belva. La sua magia ora le permetteva di controllare i fenomeni atmosferici ma lo sforzo la provò più ti quanto pensasse, costringendola a terra. Fu allora che Acnologia lanciò il suo ruggito di drago verso la ragazza.
Solo l’intervento provvidenziale di Gray le salvò la vita.
“Juvia” iniziò appoggiandola a terra “Erza una volta ha detto che doveva vivere per i suoi compagni e non morire per loro… La stessa cosa vale per te!” disse guardandola con un misto di rabbia e preoccupazione.
“Anche per te Gray-sama” rispose la ragazza a tono.
La fissò stupido, poi portando lo sguardo verso il loro nemico annuì.
 “Allora sconfiggiamolo insieme.”
 
***
 
Ultear correva con tutte le forze che aveva in corpo. “Sono in pericolo, devo aiutarli!” Improvvisamente udì il rumore dei fulmini schiantarsi al suolo e si fermò a fissare interdetta le scariche elettriche che raggiungevano il terreno. “È stata quella ragazza a fare questo?” L’aveva sottovalutata reputandola una debole, nonostante fosse riuscita a sconfiggere Meredy. Si rendeva conto di quanto si fosse sbagliata sul suo conto.
“È la donna più forte che io conosca. Per questo non mi piaceva, mi faceva paura... Lei è in grado di controllare le sue emozioni, per quanto siano potenti… A differenza mia…” Ma non era il momento di rimuginare sulle proprie scelte di vita. Quello che ora importava era il futuro, loro e di tutta Fiore.
Riprese la sua corsa fino a che un muro invisibile le impedì di continuare. Provò a spingerlo con tutte le sue forze, ma non ottenne nulla. Toccò delicatamente l’impercettibile strato. La magia di Juvia lo permeava. “Possibile che…?” Il potere della sua seconda origine era troppo forte e doveva erigere una barriera per impedire che la sua energia magica passasse, distruggendo ciò che vi era intorno. Ultear non poteva colpire lo sbarramento con la sua magia, altrimenti avrebbe provocato lo svenimento della ragazza. Non aveva modi di intervenire nella battaglia. Si sentiva perfettamente inutile.
 
*** 
 
Iniziarono ad attaccare Acnologia con tutte le loro forze. Sembrava incredibile ma il drago cominciava ad indebolirsi sotto i loro colpi. Ad un certo punto crollò, gli occhi vitrei e spenti di chi è in fin di vita.
“Gray-sama!”
“Si Juvia, ora!”
Si presero per mano si concentrarono e liberarono la loro magia più potente, l’Unison Raid.
Il drago fremette sotto il ghiaccio, fino a liberare un urlo di disperazione e dolore, un urlo umano. Poi il suo enorme corpo nero cadde inerme a terra.
Erano riusciti a sconfiggere Acnologia.
 
 
 
 
 
 
 
Nota dell’autore: Mi dispiace dirvelo ma purtroppo anche questa storiella sta giungendo al termine, anzi è venuta più lunga del previsto D: Ebbene sì, l’amore tra Gray e Juvia è riuscito a sconfiggere anche il temibile Acnologia! E Ultear si è rivelata inutile ù.ù (forse sto demoralizzando troppo quel personaggio ^^”) Juvia invece è troppo spaccac**i :3. Comunque non so ancora se dividerò l’ultima parte in due capitoli o no, ma a differenza della precedente storia non ho alcuna idea per la prossima ^^”
Perdonatemi e godetevi questo gran finale (?).

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Capitolo 5
*** Ultime forze per un futuro migliore ***


No… non poteva esser sconfitto… Non ora!
Acnologia riaprì lentamente gli occhi vitrei, cercando di reggersi, per quanto debolmente sulle zampe anteriori prima e posteriori dopo. Non ci riuscì, scivolò senza rumore sull’erba bagnata.
“Solo… solo un anima… Poi avrò la redenzione dei miei peccati… Devo farcela…”
Preparò un ultimo ruggito del drago, cercando di colpire i due ragazzi che, ignari, gli volgevano le spalle. Doveva essere silenzioso, il più possibile.
Quando capì di aver raccolto il giusto quantitativo di energia spalancò le sue nere fauci e liberò il suo immenso potere.
 
***
 
“Juvia…”
“Si, Gray-sama, ci siamo riusciti” rispose sorridendo la ragazza.
“Juvia… Io… Io ti amo!” L’aveva detto, era finalmente riuscito a dichiararle i suoi sentimenti. Ma la risposta della ragazza non fu quella che sia aspettava…
 
***
 
Juvia scorse con la coda dell’occhio ciò che stava accadendo. Acnologia era ancora vivo,per quanto sembrasse vicino al tracollo. Udiva indistintamente le parole di Gray al suo fianco e quando vide il mostro spalancare le sue fauci si gettò sopra il ragazzo, sperando di proteggerlo.
 
***
 
Non si accorse subito del perché la ragazza avesse reagito in quel modo. Solo quando vide un raggio nero passare ad un soffio della sua testa e udì il tonfo di un corpo dietro di se intuì cos’era successo. Acnologia aveva usato le sue ultime forze per colpirli, ma Juvia l’aveva protetto. Juvia!
“Juvia! Stai bene?”
“Gray-sama… Puoi ripetere le tue ultime parole…?” rispose con un filo di voce
“Ti amo Juvia, io… ti…” disse tra le lacrime, mentre il corpo della ragazza scivolava inerme sul suo, cadendo a terra. Solo allora potè notare la grande macchia rossa situata sulla sua schiena. Il colpo era fatto di magia nera, il suo corpo non era riuscito a rigenerarsi…
“Anche io ti amo… Gray…” sussurrò chiudendo gli occhi. Sorrideva, di una felicità mai provata in tutta la sua vita. E ora correva inconsciamente verso la morte.
 
***
 
Improvvisamente la barriera che la divideva dai due maghi si dissolse. Un terribile presentimento la avvolse. Corse a perdifiato alla ricerca dei due, e quando trovò Gray in lacrime con il corpo di Juvia inerme e stretto tra le sue braccia capì di aver avuto la giusta intuizione. Acnologia era morto, ma aveva portato con se anche la ragazza…
 
***
 
C’era riuscito, finalmente era riuscito a redimersi dai suoi peccati. Ora la sua anima poteva tornare umana.
O almeno così credeva… Quella ragazza, il legame con il suo corpo era troppo forte, opponeva una resistenza incredibile e lui andava indebolendosi inesorabilmente. Le forze per tenerla legata a se vennero a meno e dovette desistere dal suo intento.
“Sono sempre stato un debole… E questa sarà la mia condanna eterna” pensò spirando.
 
***
 
Gray la fissava disperato. Chiamava il suo nome, ma non otteneva alcuna risposta. Piangeva, come non aveva mai fatto in tutta la sua vita. Aveva pensato di poter esser felice, ma si era illuso. Il dolore era sempre dietro l’angolo pronto ad aspettarlo e portargli via le cose a cui teneva di più.
Ma un azzurro indistinto gli passò davanti al volto e un calore etereo gli si posò sulla guancia. Una mano, la mano di Juvia. Il sole ricominciò a splendere.
 

 
 
 
 


 
Nota dell’autore: Eccomi di ritorno! Perdonatemi la lunga assenza ma aveva un progetto di fisica da portare avanti ^^ Allora vi avviso che ho deciso di dividere la parte finale in due capitoli, di cui uno è questo. :) Sono un po’ più brevi ma mi piace da morire tenervi sulle spine :3 *risata diabolica che parte* Comunque il prossimo sarà l’ultimo capitolo (ç.ç) Spero che vi piaccia la conclusione :)
Buona serata a tutti!! :)
P.S. Trollzuki non ha ancora finito il suo operato ù.ù

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Capitolo 6
*** Epilogo-Pioggia congelata nel tempo ***


Juvia era lì, davanti a lui. I suoi occhi blu come il mare lo fissavano intensamente, rivelando ciò che il suo cuore aveva cercato di dimostrargli per lungo tempo. Amore. Ma non vi era solo quello. Le sue iridi cristalline erano velate da tristezza mista a felicità. Ciò donava al suo sguardo una profondità immensa, sembrava di esser sul fondo marino, si annegava in quegli occhi. Il suo tocco leggero sulla guancia gli scaldava il cuore e la sua vicinanza gli faceva capire come non avesse desiderato altro che quel momento di intimità. La ragazza portò lentamente le mani sul suo collo, appoggiandosi al suo petto. Gray l’abbracciò, facendo passare le mani sotto i capelli per sentire la pelle di lei. Il suo profumo l’avvolgeva delicatamente. Era tutto perfetto, dannatamente perfetto.
“Gray-sama…”
“Dimmi, Juvia…”
“Perdonami…” lacrime cominciarono a scorrere sulla sua pelle diafana. Esatto diafana… Solo ora se ne era reso conto… Il corpo di Juvia era steso a terra senza vita, quello che stringeva a se era più simile ad un fantasma che a una persona.
“Juvia, cosa…?”
“Gray-sama perdonami… Acnologia mi ha uccisa, non ha conquistato la mia anima ma ormai non posso più tornare nel mio corpo… E non ho il potere di rimanere qui come Mavis… Questo sarà il nostro ultimo momento insieme… Io…” non riusciva più a trattenersi. Le lacrime scendevano selvagge lungo le sue gote e singhiozzi la facevano sussultare senza darle tregua. Stringeva sempre più forte la figura del suo amato, come per imprimere per sempre nella sua essenza il suo tocco. Iniziò anche lui a versar gocce di pianto, all’unisono con lei.
 
***
 
Ultear vide Gray stringere a se qualcosa di immateriale. Stava per avvicinarsi a lui ma capì che quello era il momento di lasciarlo solo. Tornò sui suoi passi dirigendosi verso l’accampamento, nella speranza del suo imminente rientro.
 
***
 
La sua anima procedeva inesorabilmente verso la sparizione. Ormai non era altro che un miraggio.
“Ehi… Juvia… Che ne diresti di rimanere così per sempre?”
“Sarebbe bellissimo” rispose la ragazza sempre più prossima alla disperazione “Ma non possiamo…”
“Ti sbagli” disse alzando il volto della ragazza portandolo all’altezza del suo “Noi insieme possiamo tutto” affermò sorridendole e regalandole il loro primo e ultimo bacio, un bacio eterno.
 
***
 
Erano passate ore da quando aveva visto Gray per l’ultima volta. Era preoccupata, dannatamente preoccupata. Si alzò e si diresse verso la radura. Una volta giunta in quel luogo ciò che vi trovò la lasciò senza parole.
 
***
 
“Juvia rimani stretta a me”
“Gray-sama, cosa vuoi fare?”
“Rimarremo insieme, per sempre”
Si alzò in piedi, sorreggendo l’anima di Juvia che era appoggiata a lui. Mise le braccia davanti a se, incrociandole.
“Iced Shell”
***
 
Al centro della radura non vi era traccia di Gray. Eppure riusciva a percepire la presenza della sua magia. Fu allora che notò nei pressi di un laghetto una goccia ghiacciata. Era molto piccola, misurava all’incirca 2 pollici. Si avvicinò e la prese tra le sue mani. Fu allora che capì. Sfiorò delicatamente una sfaccettatura della lacrima e la fece volare alta in cielo. Non aveva bisogno di alcun incantesimo per garantire l’eternità di quel cristallo di ghiaccio. Gray e Juvia si sarebbero stretti in quell’abbraccio, per sempre.
 
 
 
 
 
 
 




Nota dell’autore: Buahahhahahahahhahahahhahah TAT
http://www.youtube.com/watch?v=qYs9o1iHoGE

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