Qualche capitolo in più, qualcosa in meno.

di Licetta12
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Le paure ***
Capitolo 2: *** Un vuoto ***
Capitolo 3: *** L'arrivo inaspettato ***



Capitolo 1
*** Le paure ***


Non so bene a cosa servisse, forse a vivere altre paure, forse a scoprire altre paure o forse per prendere in giro la persona che le aveva, una volta scoperto chi fosse; però potevo scegliere quattro persone e il test mi avrebbe mostrato le paure di una di queste così scelsi: Peter, Quattro, Christina e ... Eric. Non riflettei molto su cosa ci avrei fatto di paure altrui e iniettai l'ago nel collo, oramai ero immune sentivo solo un formicolio lungo la schiena ma tutto svaniva perchè mi sentivo svenire. Apro gli occhi. Sono in un cortile pieno di gente, comitive di ragazzi che scherzano, ridono e lanciano occhiatine a ragazze dall’altra parte della strada, gruppetti di 5/6 ragazzi che parlano privatamente, gruppi che giocano a calcio... Insomma, tutti si divertono in compagnia, non mi sembra come questa possa essere una paura: l’affollamento? Confusa provo ad andare avanti e a farmi spazio tra la folla ma questo non sembra far sparire lo scenario ciò vuol dire che non è questa la paura.. Continuo e mi accorgo che tutti mentre passo si allontanano, come fossi pericolosa, ma il pericolo non ero io: un gruppetto di 5 ragazzi muscolosi mi circondò in meno di 4 minuti, ero al centro da sola, tutti guardavano ma nessuno interveniva, cosa volevano? Il più grande mi diede una strattonata così forte da farmi perdere l’equilibrio e caddi a terra spaesata, nemmeno il tempo di riprendere conoscenza che mi sferrò un calcio dentro un fianco. Avevo capito la paura: bullismo. Ma io sono una divergente, posso batterla e poi non è davvero una mia paura quindi basta che mi alzo e mi mostro tranquilla... Basterà a farmi risvegliare da qualche altra parte; così fu. Aprii gli occhi: ero in un posto buio, completamente buio, non intravedevo nemmeno una piccola parte del mio corpo minuto; feci qualche passo ma niente: ovunque andavo non incontravo nulla ero sola in una stanza buia... Quale intrepido può aver paura del buio? Esclusi Christina perchè non aveva paura di esser picchiata, nemmeno Tobias poteva essere, il suo scenario l’avevo vissuto: Peter? Eric? Bastò così poco per distrarmi dalla sciocca paura che affrontai solo immaginando un interruttore proprio alla mia destra. Eccoci nel terzo scenario: che strano, mi trovo proprio nella sala pre-simulazione, è già finita? Non può aver solo tre paure... Che paura potrebbe essere? Entrò Tobias allora, mi gettai subito al suo collo dimenticandomi della simulazione e spaesato mi respinse, ha qualcosa in una mano che tiene dietro la schiena: una siringa. Che paure stupide penso... Un ago che per me è quasi normale può essere lo scenario di qualcuno, ma mi concentro pensando che qualcun’altro potrebbe pensare che la mia paura dell’intimità possa essere stupida altrettanto... Anche questo scenario lo passo velocemente e così gli altri tre successivi: paura di cadere nel vuoto, paura di avvoltoi e paura di diventare un Escluso. L’ultima mi spinge ad escludere Eric, ma Peter non può aver paura di essere picchiato oppure di un ago, non lui che è il più forte. Torno al mio dormitorio per riflettere su chi potesse essere ad avere questo genere di paure ma non mi viene niente in mente e pensandoci cado in un sonno profondo. La mattina seguente ricordai poco del mio sogno: avevo visto immagini dello scenario e me insieme ad un ragazzo che non riesco a ricorda chi fosse ma ricordo solo che stavo abbracciata a lui ma non era Tobias perchè non aveva i tatuaggi sulla schiena... Uscita dal dormitorio mi scontrai con Eric e mi ritornò in mente tutto il sogno completo ed era lui quel ragazzo e sicuramente era lui ad avere quelle paure.

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Capitolo 2
*** Un vuoto ***


Ignorai l’occhiataccia di Eric e proseguii fino alla mensa dove incontrai Tobias che mi salutò con un bacio veloce poi presi posto vicino Christina e mangiai qualcosa. Erano le 10 da poco e dovevamo uscire allora tornai in stanza per prendere un giacchetto ma una mano da una porta mi trascinò al suo interno. Era Eric. Lo fissavo impaurita, cosa voleva? Mi fissava ma non sembrava nè arrabbiato nè entusiasta... Mi veniva sempre più in contro e io mi allontanavo sempre più finchè non presi il coraggio e cominciai io la conversazione: «Ho fatto qualcosa che non va?» dissi con aria maliziosa... Eric aspettò a rispondere ma poi aggiunse: «Cosa facevi in piena notte nella simulazione delle paure?» non potevo dirgli che non avevo sonno o che era stata la prima cosa che mi passò per la mente quindi mi limitai ad un’altra domanda ingannevole «La stessa cosa che ci facevi tu, quindi cosa facevi?» Lui con un sorrisetto maligno quasi da sfida rispose «All’inizio ero solo di guardia ma poi vedentoti alla prova delle paure l’idea di conoscere le tue mi attirò quindi...» Non poteva conoscere le mie paure, come faceva a sapere che gli sarebbero capitate le mie? Vedendo che non rispondevo ma avevo solo un’aria incredula aggiunse «Non lo sai? Noi capi-fazione possiamo scegliere gli scenari di chi vogliamo» Rimasi attonita, sapeva le mie paure e le poteva usare contro di me. Ferma aspettai che cominciasse a prendermici in giro ma non fu così: delicatamente allungò una mano fino al mio mento, e mi sfiorò; aveva mani gelide, di solito mi sarei spostata ma non lo feci. Portò la sua mano alla mia guancia e rimase fermo a guardarmi negli occhi poi sospirò e disse: «L’intimità, che strana paura, quindi se io adesso mi avvicinassi tanto da eliminare ogni piccolo spazio tra noi e ti baciassi cosa faresti?» Era chiaramente una sfida, pensai.. Rimasi a fissare il pircing che aveva sul labbro e arrossii un po’ ma non ci fece molto caso perchè il freddore della sua mano mi mantenne pallida. Non rispondevo, non sapevo cosa rispondere. Eric allora avvicinò l’altra mano ad un mio fianco un po’ scoperto per via della maglia corta, mi strinse con così tanta forza da farmi male ma non lo fermai e lui mi attirò a se. Un brivido mi percorse la schiena, era la mano gelida o era lui? Questa domanda mi invadeva e mi mangiava dentro; sentivo il suo respiro sulla mia pelle e cominciai a tremare ma sapevo che non era paura: non mi avrebbe fatto del male, non gli poteva interessare il mio corpo. Sembrava fosse passata un immensità da quando mi aveva stretto a se ma sapevo che non era così; tolse la mano dal mio volto, prese la mia mano e la portò al suo petto. Sentivo il suo cuore correre ad un ritmo insolito. Poi mi lasciò la mano e sfiorò nuovamente il mio viso che avvicinò ancora di più al suo. Poi mi baciò. Sentii un vuoto dentro, come se mi avesse risucchiato l’anima, mi mancava qualcosa dentro, mi mancava lui. Si mise a giocherellare con il pircing che aveva sul labbro per poi appoggiarmi al muro e baciarmi di nuovo: stessa sensazione. Un vuoto nello stomaco che finora mi aveva portato solo lui. Un bacio passionevole e duraturo, non lo faceva per impaurirmi... Vorrei non smettesse più ci avrei vissuto di quei suoi respiri ma qualcosa ci interruppe, era vicina e stava mettendo la chiave nella serratura. La porta si spalancò e da dietro entrò Tobias.

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Capitolo 3
*** L'arrivo inaspettato ***


Tobias mi fissava, in tutto ció nemmeno una piccola parte della mia mente si è presa il compito di pensare a lui. Rimasi ferma mentre Eric mi faceva scudo, Tobias chiese spiegazioni che nessuno dei due sapeva dargli ma Eric rispose sfacciatamente «È venuta a trovarmi e non sono affari tuoi» non mi andava che gli rispondesse così, ma non l'ho fermato perchè infondo son davvero fatti miei di quello che faccio. Eric aveva preso l'arrivo di Tobias come una sfida, lo odiava,?così per farlo ingelosire, credo, si giró sbattendomi al muro violentemente e mi bació tenendomi stretta a lui. Non potevo fargli questo, allora mi tolsi da Eric spingendolo ma non troppo forte ma lui, lui era così forte che mi bloccó «cos'hai piccola? dispiaciuta per il povero Quattro?» così facendo mi prese di nuovo il volto e mi strappó un altro bacio ma Tobias gli sferró un pugno in una mascella... La paura di Eric, la paura di essere picchiato, non potevo permettere nemmeno quello quindi mi misi tra i due per fermarli, se si fossero picchiati avrebbero fatto male anche a me infatti stessero fermi. Tobias mi attiró a se stringendomi forte, Eric mi faceva provare qualcosa di concreto quando lo baciavo, ma Tobias mi faceva sentire a casa, protetta. Perchè? continuavo a ripetermi. Cosa ho di speciale per aver fatto partire la testa a due Capi-fazione? Anche più grandi di me! Non sono bella! Tornai alla realtà, Eric e Tobias erano lì, davanti a me e io dovevo scegliere tra le braccia di chi andare. Sarà vero quello che prova Eric? O vuole solo infastidire Tobias? Tobias invece mi ama? O sono la prima di tante, l'iniziata da illudere? Di Eric sapevo poco, di Tobias troppo.. Quel poco peró mi aveva lasciato senza fiato e pensando al primo bacio di qualche minuto prima mi tornarono i brividi, Tobias mi è piaciuto dal primo impatto ma baciandolo non avevo mai provato la mancanza di qualcuno dentro di me. Non potevo non dare una risposta nè andarmene e lasciarli lì quindi nell'arco di 30 secondi mi buttai nelle braccia di .... spazio dell'autore spero vi piacciano questi miei capitoli e aspetto qualche recensione per poter migliorare! Alla prossima <3

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