P.O.V AVRIL...

Era una giornata di sole, e quel giorno, avevo deciso di prendermi un momento per pensare a qualche traccia del mio nuovo disco. Era il terzo che registravo, e volevo che questo venisse meno dark e più allegro. Mentre camminavo per la strada, andai a sbattere contro un signore di mezz'età, alla quale chiesi scusa per averlo urtato. I miei occhi però, notarono qualcosa un po più distanti di strano...C'era Deryck...con un'altra ragazza?? Eh no..qui c'era qualcosa che non andava!  Nella mia mente però, cominciarono a formarsi delle frasi di senso compiuto sul fatto che odiavo la sua ragazza e pensavo che doveva trovarne una nuova e anche che volevo essere la sua ragazza. 

-Hey Hey you you I don't like your girlfriend, I think you need a new one, hey hey you you I know that you like me, you know it's not a secret, Hey Hey You You I want to be your girlfriend-  canticchiai a bassa voce e sorrisi, perchè, nonostante tutto, da quella situazione così frustrante, avevo tratto qualche suggerimento per la mia nuova canzone.

Quella sera, tornai nell'albergo per farmi un bagno caldo, e non appena entrai notai Deryck che mi sorrise. -Cos'hai da ridere? Non sai che mi hai ferito?- chiesi a lui puntandogli il dito contro. -Non hai ancora capito?? Era uno scherzo per farti venire in mente qualche idea dato che è da giorni che ti lamenti che non hai idee per le tue canzoni!- rispose lui. -Stupido...- dissi fingendo di picchiarlo. -Mi ami?- chiese lui. -Certo scemotto mio!- risposi io abbracciandolo. 

Qualche giorno dopo, andai a registrarlo e mi divertiii un sacco con il produttore, col quale, durante la registrazione, mi feci un sacco di risate. Secondo me devo aver bevuto un sacco di "Limoncello"!

P.O.V AVRIL...

Sono talmente nervosa che potrei spaccare tutto ve lo giuro! Come ha potuto farmi una cosa del genere? E meno male che gli avevo dato fiducia..."Mai dare fiducia a Deryck Wimbley (o come si scrive), Avril , mai". Così mi aveva detto Evan ed aveva ragione. Beh, poco male...un'altra canzone da aggiungere al mio album! Povera me...

-Deryck dimmi cosa sono queste foto...- gli dissi tremando con una foto in mano che ritraeva lui che baciava un'altra ragazza. -Ero ubriaco...- si giustificò lui  grattandosi la testa. -Ti prego Avril...- -TI PREGO AVRIL UN CAZZO! HAI IDEA DI QUANTO TI HO ASPETTATO IERI SERA??? E TU ERI A FARE IL FIGO CON QUESTA!!! NE HO ABBASTANZA DI TE DERYCK! Mi dispiace...ma tra noi è finita!- gridai e me ne andai sbattendo la porta. Mi faceva schifo. Tanto schifo da star male. Non dava abbastanza importanza alla nostra storia così come facevo io. Andai dentro allo stanzino nel quale c'erano delle bottiglie e ne afferai una di Limoncello. Aprì la bottiglia e la trangugiai, incurante del mio malessere dopo qualche ora. 

 Chi l'avrebbe detto che una bottiglia di Limoncello e un cuore rotto sarebbero stati protagonisti di un brano del mio nuovo disco? Beh...non lo sapevo nemmeno io ma è da qua che è nata la mia "I Can Do Better".

P.O.V AVRIL...

Dovete sapere, che io sono sempre stata "un'anima libera" e ho sempre amato essere "diversa" dalle altre popstar. Loro indossavano la gonna, io i jeans. Loro amavano parlare di divertirsi in discoteca, io invece di amare le persone dando tutte se stesse. Insomma...ho sempre inneggiato la libertà, ma la vita non è molto buona a volte. è un po, come posso dire..."stronza"  capace di darti tanto ma anche toglierti tanto. Vi chiederete cosa c'entra col brano "Runaway" che ho scritto. C'entra perchè la parola "Runaway" significa scappare via e io in quel brano ho voluto inneggiare il "lasciarsi andare e ridere fino a star male" ma anche il "alzare in aria le mani e urlare" lasciandosi per un pò, andare. A volte ti capita che sei molto sotto stress e allora ti dici:"Voglio solo essere libero e scappare via" ed ecco. Da lì è nata Runaway. Niente di più, niente di meno. Di esperienze del genere, non mi viene tanto in mente, sinceramente. Solo quella che vi ho detto prima perchè è quella a cui ognuno può ispirarsi o inserirsi.

P.O.V AVRIL...

-Ehi Avril sei molto stanca...ti va di andare a mangiare fuori qualcosa?- mi chiede Evan. Che dolce. Deryck in questi giorni è molto impegnato con la sua band, i Sum41 e io ho proprio bisogno di qualcuno che mi tiri un pò sù di morale dato che mi sento un pò giù di  morale. -Va bene dai...prendo la borsa e vengo- dissi io andando a prendere la mia borsa nera un po borchiata.

Arrivati nel locale, mi sedetti e gli cominciai a raccontare tutto quello che avevo fatto in quegli anni e anche lui mi raccontò della sua band. Mi disse che, nonostante aveva anche intrapreso una carriera da solista, andava tutto a gonfie vele. -Mi fa piacere- commentai. -Ecco a voi il conto- commentò il cameriere posando il foglio sul tavolino. Evan guardò dentro al suo portafoglio e disse:-I soldi...li ho lasciati a casa...porco giuda...non è che potresti pagare tu?- -Coooosa??? Ho pagato anche l'altra volta!- dissi io e posai i soldi al cameriere. -Grazie mille signori..- disse l'uomo storcendo il naso da quella scenetta che avevamo creato io e Evan. Appena si voltò, gli feci la linguaccia. -Davvero maturo Lavigne, davvero maturo- rispose lui ridacchiando.

Arrivata nella mia stanza d'albergo, l'ispirazione si fece sentire e composi "The Best Damn Thing". Arrivata a scrivere l'ultima strofa sorrisi, ripensando a Evan. -Che scemo!- mormorai sottovoce.

P.O.V AVRIL...

Lo ammetto. Sarò anche una menefreghista come tutti pensano, ma non è così. Perchè ho un cuore. Un cuore che in questo momento è rotto in mille pezzi. Mi manca troppo. Vorrei averlo qui perchè quando se ne va, ogni pezzo del mio cuore mi manca e il mio respiro si ferma. è come se fossi morta. Mentre camminavo per strada oggi, infatti, ho visto un sacco di coppiette felici e pensare che Deryck non sia qua con me fa male. Molto male. Io sento che malgrado tutti i momenti sì e no della nostra storia, noi ci vogliamo bene e ci capiamo. Sembra strano ma quando lui va via riesco a contare tutti i passi che ha fatto e mi viene da chiedermi se riesce a sentire e a vedere quanto mi manca. Oggi l'ho chiamato ma io ho anche bisogno di vederlo, di sentire il suo respiro, di sentire il suo profumo, di vederlo ridere. Di lui. Mai avevo provato una sensazione del genere. Mentre registravo "When You're Gone" sono scappata fuori dallo studio a piangere perchè non potevo andare avanti a cantare. Stavo troppo male. In quella canzone ci ho messo tutta me stessa. E l'ho scritta per lui, solo per lui. Lo amo da impazzire e per lui farei di tutto. Di tutto.

P.O.V AVRIL...

-Stai attenta Lavigne...- disse Evan quella sera in cui giocavamo a carte nel tavolino che avevo fatto mettere nell'albergo. -Dovresti stare attento tu, caro Ev! Ti stò per battere!- dissi gongolando dalla gioia. -No dico..stai attenta a Deryck..non è adatto a te...ti farà soffrire- disse lui seriamente. -Ma che dici? Ah ho capito...ti brucia il fatto che io non abbia deciso di sposarti eh?- dissi io alzando il sopracciglio. -Massè- disse lui sorridendo. Qualcuno bussò alla porta della camera. -Non avrai ordinato cibo cinese di nuovo a sbafo?- chiesi io sorridendo. -Ma anche no! Non ho ordinato proprio nulla!- ribattè lui scuotendo la testa. -Mmm...- mormorai io poco convinta e andai ad aprire la porta. -Avril Ramona Lavigne?- chiese il fattorino. -Sì sono io...ehi ma queste...sono rose!! Me le manda Deryck! Visto che è una persona a "a modo??- dissi. Mi voltai verso Evan e gli feci la linguaccia. Lui mi rispose col dito medio e io risi e firmai il foglio poi, salutai il fattorino e chiusi piano la porta. Saltellai verso il tavolo come una matta, e dal mazzo di rose cadde un foglietto. -E questo che cos'è?- dissi tirandolo sù da terra. Lo aprii e...-Ma che...- dissi sbalordita. Dentro al foglio c'era scritto:

I wish you were her

You left out the "E" 

You left without me 

-Ma che cosa significa sta roba!??- chiesi sbiancando in volto. -Fammi dare un'occhiata..- disse Evan quasi preoccupato che io stessi svenendo. Ed infatti mi lasciai trascinare sulla sedia. -Ah ah...abbiamo una brutta persona tra noi- disse Evan col sorriso sornione. -Non ti ci mettere anche tu! Io lo odio come può essere così stupido?-. Evan si sedette sulla sedia e disse tre parole che mi fecero venire voglia di prenderlo a calci nel sedere:"te l'avevo detto". -Ti conviene anche annusare il profumo del fogliettino- continuò lui. -Sai cosa ci farei con quel foglietto vero?- gli chiesi fulminandolo con lo sguardo. -Sì...ma prova...- mi disse lui allungandomi il foglietto. Io glielo strappai dalle mani e lo annusai. -Ma questo non è il suo profumo! è quello di una donna! Brutto stronzo...come ha potuto?? Questa non gliela faccio passare liscia!- urlai buttando a terra il foglietto. Mi diressi verso il divanetto dove avevo appoggiato il blocchetto e presi a scrivere qualche frase che mi era venuta in mente. Sorrisi e dissi:-Questa canzone la chiamerò "Everything Back But You" e così, ho messo in musica quello che provo per sto cretino!-  -Tu sei tutta matta Av- rispose Evan sorridendo. -Lo sò- risposi io sorridendo.