L'ASSASSINO SFIGATO

di Lost In Donbass
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** LETTERE DI MEZZANOTTE ***
Capitolo 2: *** NIALL, GIRA A DESTRA ***
Capitolo 3: *** UN MODO MOLTO POCO ORIGINALE DI UCCIDERE LIAM PAYNE ***
Capitolo 4: *** UN POSSIBILE INDIZIATO ***
Capitolo 5: *** CHE BRUTTA CERA, ZAYN MALIK! ***
Capitolo 6: *** LOUIS & HARRY, SIETE DEI BARI! ***
Capitolo 7: *** MA CHE ORSACCHIOTTO, NIALL HORAN! ***
Capitolo 8: *** NON MANGIARE COSI' PESANTE, HARRY STYLES ***
Capitolo 9: *** FANTASMI ***
Capitolo 10: *** VIOLA E' NEI GUAI! ***
Capitolo 11: *** NON GIOCARE CON IL FUOCO, LOUIS TOMLINSON! ***
Capitolo 12: *** LA GANG PIU' FIGA DEL BRONX (ma non siamo a Parigi?!) ***
Capitolo 13: *** GOODBYE, PARIS ***



Capitolo 1
*** LETTERE DI MEZZANOTTE ***


-Crazy crazy crazy till we see the sun …. -Harry!! Taci, plebeo! Non ho bisogno del tuo antipatico sottofondo quando mi pettino – sbuffò Zayn aggiustandosi il ciuffo. -Luly, sono agitatissimo! Domani iniziamo il Midnight Memories Tour … Oh, sono troppo nervoso! – disse Niall. Louis lo abbracciò –No, don’t worry Niall! Keep calm, Lally Irish bear! -Thanks, Lou! I love you! -Ragazzi, stavo pensando una cosa … -Zayn si accomodò sul divano – Potremmo portare Cla, Viola e Ana con noi in tour. Le andiamo a prendere domani, le facciamo una bella sorpresa e tutto è sistemato. Che ne dite? -Sììì! – urlarono Niall e Harry. -Potrebbe essere un’esperienza interessante – sorrise Liam – Folle ma interessante … -No, no, no e poi no! Fuori questione, ma siete matti?! In tour con quei 3 disastri io non ci vado! – si oppose Louis. -E basta, Lou … siamo 4 contro 1! Domani andiamo a prenderle, punto e basta! - ribattè Liam. -Non siete democratici! Qui si attenta alla libertà di pensiero e di opinione dell’individuo! Non è giusto! – poi quando vide che polemizzare non sarebbe servito a nulla, fece una faccina da cane bastonato e pregò: -Dai, per favore, risparmiatemi, Niall, almeno tu … - Louis sapeva come smuovere la coscienza del suo amicone irlandese, si ciucciava il labbro, spalancava gli occhioni blu, lacrimuccia … Niall si stava già per commuovere quando Zayn interruppe con voce dura: -No! Piantala di fare il cane bastonato! Non commuovi nessuno, Tomlinson!. E così Louis mise il broncio e cominciò a brontolare parole incomprensibili. Liam e Zayn lo canzonarono tutta la sera facendogli il verso e canticchiando: -Tommo è un bambino viziato! Bambino viziato! – e via di seguito. Giunse poi l’ora di andare a dormire e il povero Louis si ritrovò con Niall da una parte che si agitava nel sonno e gli accarezzava la pancia (stava sognando Viola, of course) e Harry dall’altra che russava sonoramente tirando calci. Si era appena assopito quando un urlo lo svegliò di soprassalto. -Lou! Louis Tomlinson! – Harry era a cavalcioni sopra di lui e lo scuoteva urlando: -Wake up! Wake up, wake up!!!! -Harry! Ma che c***o fai? Levati! Cosa vuoi? Niall aprì un occhio, sbadigliò e li guardò confuso -Ma cosa … ehi, ma cosa state facendo, voi due? In effetti per uno ancora addormentato la scena poteva sembrare un po’ equivoca … -Niente Lally, niente… è solo Harry che rompe. Dormi, Lally, dormi – lo rassicurò Louis. -Se lo dici tu – mormorò Niall mentre scivolava di nuovo nel sonno – buonanotte a tutti, allora … ronf E ricadde profondamente addormentato. -Harry, cosa vuoi? – Louis sbadigliò – Sbrigati che ho sonno … -Devo dirti una cosa importantissima! Davvero, fratello, riguarda tutti noi! Niall, svegliaaaaa!!! Il povero biondino riaprì un occhio e borbottò: -Ma devo stare sveglio o no? Decidetevi, voi due. Mi avete già rotto …. -Devi stare sveglio Niall! – tuonò Harry che continuò –Payne! Malik! Svegliaaa! Adunata generale, guys! Poco dopo apparve Payne con una faccia da zombie e Malik con uno sguardo assassino che sibilò: -Guarda, Styles, se non è un motivo assolutamente valido, ti butto nel Tamigi con una pietra appesa al collo! -E’ un motivo validissimo! Sedetevi ed ascoltate! I ragazzi si sedettero tutti sul letto sbuffando e sbadigliando e Harry cominciò a parlare: -Be’, qualche tempo fa’, una settimana o giù di lì, ho ricevuto una lettera molto misteriosa… A quelle parole, Louis si svegliò completamente, un sorriso gli illuminò il volto e poggiando il mento sulla spalla di Harry chiese: -Lettera? Che tipo di lettera? Ce l’hai dietro, vero? -Sì, ovvio! Dicevo, mi pareva uno scherzo idiota ma ripensandoci non ne sono poi tanto sicuro e così ve la volevo leggere e sentire cosa ne pensate. Il ragazzo prese una lettera stropicciata dalla tasca dei jeans e cominciò a leggere: -Cari 1D, complimenti! Davvero complimenti … siete stati bravi ad arrivare dove siete. E siete così carini, proprio dei bei ragazzi. Comunque, mi spiace dirvi che presto morirete. Oh, scusate, mi spiego meglio: durante il prossimo tour vi capiteranno degli incidenti e tutti voi, cari ragazzi, perderete tragicamente la vita. Poveri cari, così belli, così giovani, già all’apice del successo! Non potete sfuggirmi, 1D! La vostra morte è scritta col sangue nel vostro destino. E sono io, il vostro destino. Niente da fare, belli. Ormai siete finiti. Vi auguro una buona giornata. XYZ Harry mise giù la lettera e guardò i suoi amici –Ragga, siamo nei casini …. Niall a quel punto emise un lungo pigolio e nascose la testa sotto il cuscino pigolando: -Lou, ho paura! Ti prego, proteggimi! -Dai Horan! Pisciasotto, esci di lì – e Louis gli tirò una patta sul fondoschiena. -Ahiu! – Horan riemerse e si guardò intorno con gli occhi spauriti. Zayn deglutì a vuoto un paio di volte – Be’ … ma … ma, Lou, è uno scherzo, vero? -Ma sì, sì – balbettò Liam, cercando di apparire tranquillo – Certo, ce ne sono di pazzi megalomani al mondo! Il ragazzo guardò Louis per cercare conferma ma non la trovò. –Ehm, tu che ne pensi, Louis? – (Louis sarà anche uno schizzoide in crisi ormonale, però è l’unico che in casi simili non perde la calma e alla fine è anche l’unico che riesce sempre a trovare una soluzione adatta … VFC sì, con l’aiuto di una certa rossa …) -Non so … c’è qualcosa che non mi torna. Mi ricorda qualcosa, come se … boh, è solo una sensazione ma non mi sento di sottovalutarla. Comunque non vi angustiate, potrei anche sbagliarmi. -Sì – borbottò Harry – Peccato che riguardo a cose del genere, tu non sbagli mai …. -In tal caso, vorrà dire che gli renderemo pan per focaccia. Chiunque sia, non gli conviene provare a sfidarci se non vuole essere lui a far compagnia ai morti. Se proverà a farvi del male la mia vendetta sarà terribile –concluse Louis con voce spaventosamente calma e guardò i suoi amici con una luce da pazzo omicida tipo Shining negli occhi. -Mi fai paura quando fai così … - disse Zayn -No. Deve essere uno scherzo. Non voglio credere che ci sia qualcosa di vero. – Liam cercava di farsi coraggio e continuò – Ehm, allora domani andiamo a prendere le ragazze? -Sì – fece Zayn – sì. E’ senz’altro uno stupido scherzo. Buona notte, guys. Cerchiamo di dormirci su, tutti quanti. Liam e Zayn tornarono a dormire cercando di convincersi che era solo lo scherzo macabro di qualche idiota. Niall ricadde addormentato come un bambino, sepolto da 10 kg di coperte, Harry abbracciò Louis e mormorò: -Lou, ma secondo te è vero o no? -Non lo so, Hazza, ma ho paura che potrebbe esserlo -Luly, ho paura… non voglio morire né perdervi! -No, non avere paura, riccio. Finchè io sarò capace di intendere e di volere, nessuno potrà farti del male. E questa è una promessa. Non permetterò a nessuno di farvi del male. Ora dormi e non ci pensare. Magari è davvero solo uno stupido scherzo. Dormi Harry si girò dall’altra parte e presto si addormentò profondamente. Ma Louis non riusciva a dormire e continuava a pensare dov’è che aveva già visto quella calligrafia … e chi poteva mai firmarsi con XYZ? E certe frasi, perché gli suonavano familiari? Una ridda di interrogativi senza risposta affollavano la mente di Louis. Ma era inutile pensarci in quel momento, non avrebbe cavato un ragno dal buco. Si voltò e vide il ciuffo biondo di Niall spuntare dal cumulo di coperte e il viso di Harry, disteso e rilassato nel sonno. Louis li guardò e si addormentò pure lui pensando: “Se questa minaccia si rivelasse vera, salverò i miei amici anche a costo della mia vita…”

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Capitolo 2
*** NIALL, GIRA A DESTRA ***


-Ma che diamine, perché questo stupido furgonetto non parte?! – sbottò Zayn girando per l’ennesima volta la chiavetta dell’accensione. -Ma cosa vuoi, Zayn, dai! Ha trent’anni suonati, non puoi pretendere molto – disse Liam. Ore 5,30 am , cortile di casa Malik, i 5 erano a bordo di un vecchio camper T2 VW (avete presente quello di What makes you beautiful? Esatto, solo molto più scassato. Inoltre il letto dietro si è bloccato e non si può più ripiegare a sedile. La polizia non li ha ancora fermati …) e cercavano inutilmente di farlo partire. -Che ritardato che sei! Levati, paki, lascia fare al sottoscritto! – Louis prese il posto di Zayn che sbuffando strisciò al posto del passeggero –Sì, voglio vederti adesso … Il nostro best cominciò a smanettare, tirare calci, ingranare tutte le marce possibili ma senza risultati. -Ma porca t***a, schifoso bastardo di un catorcio ambulante, vuoi partire!? Il vecchio T2, con uno schianto, partì a tutta birra catapultando i ragazzi avanti e indietro tra urla e insulti. Louis acchiappò il volante, fece una giravolta di 360°, un’inchiodata, retromarcia a tutto gas, testacoda meglio di 007, curva secca, accelerazione al massimo, inserimento sulla corsia di marcia e impossessamento finale del posto guida da parte di Liam. Tutto ciò in 59 secondi netti. Li attendeva un lungo viaggio attraverso la Francia per arrivare a Genova. Evitiamo accuratamente di riportarlo per non scioccare gli animi più sensibili. Finalmente verso le undici di sera i ragazzi giunsero a Genova. -Ci siamo, guys! – urlò Harry – Meno male, ho il culo quadrato! -Yeahh!!! -Dobbiamo raggiungere vico dietro il coro di SS. Cosma e Damiano. Ora cerco la cartina, un attimo eh … -Liam buttò all’aria circa diecimila carte di ogni tipo. -Liam, - Sbadigliò Zayn – così non ce la faremo mai. -Invece è questione di un attimo … Dieci minuti dopo Harry si stufò, prese il cellulare, cercò con google maps e gridò: -Niall, gira a destra! Liam riemerse da tutte le mappe –Ehi, Harry, cosa stai dicendo? -Sinistra, biondo. Vai così -Harry! Esigo una spiegazione logica! -Liam , sto usando google maps, bello. Ecco, prendi quella strada, Niall. -Co… cosa? Mi avete tradito! Louis, anche tu, come hai potuto!? -Liam, sorry bro – fece Louis – ma se aspettavamo te e le tue cartine arrivavamo domani! -Sono profondamente offeso! Ferito nel mio orgoglio! – si lamentò Liam. -Ecco! – annunciò Harry – dovremmo esserci… Proprio in quel momento il furgonetto si fermò per protesta (stava scioperando per sfruttamento padronale) fortunatamente sotto il vecchio palazzo in cui abitavano le tre befanette. -Perfetto! – sorrise Zayn – Lou, chiamale. -E perché io? -Chiama! Il ragazzo compose il numero di Ana che rispose con voce assonnata –Sì? -Hi Anastasia, I’m mum… - fece Louis scimmiottando la voce di una madre apprensiva. -Ciao, Luly! – sorrise la ragazza. -Ehi, ma come hai fatto a capire che ero io? -Sai, Sherlock,la mamma non mi parla in inglese … -Ops … hai ragione! Errore tecnico da parte mia, temo. Comunque affacciatevi, svelte, avrete una bella sorpresa. -Come affacciatevi? Scusa Lou, ma … Louis però aveva già riagganciato. -Ana, ma chi era? -Louis … ha detto di affacciarsi che avremmo avuto una sorpresa. -Affacciarci alla finestra? – Viola spalancò gli occhioni azzurri. -Ha detto così … be’, affacciamoci! Le tre amiche aprirono la finestra e si affacciarono nel buio della sera e… li videro: 5 idioti e un furgonetto scassato ‘parcheggiato’ davanti al portone. -Aahh , Niall! – strillò Viola. -Ciao, amore! -Il portone è aperto – urlò Clarissa. Pochi minuti dopo poterono finalmente abbracciarsi. Dopo baci, abbracci, spiegazioni e urla varie Harry si fiondò in cucina per vedere se riusciva a trovare qualcosa da mettere sotto i denti seguito a ruota da Niall in cerca di patatine. Zayn chiese a Clarissa se poteva andare in bagno a mettersi i ordine e Liam si scusò per l’invadenza di Harry impegnato ad aprire tutti gli scaffali della cucina e della dispensa. -Ma figurati, - fece Ana – non sarebbe nemmeno Harry se no! Louis si era messo a frugare nella roba di Anastasia con estremo interesse. -Ehm, scusate, ma io sarei un po’ stanco …. – azzardò Niall – possiamo andare a dormire? -Ma certo, tesoro! Ormai è tardi e voi sarete tutti molto stanchi dopo questo viaggio! Ecco, tu dormirai qui! – e Viola gli indicò un vecchio divano-letto che intanto Ana e Clarissa stavano aprendo e preparando. -Ehm, certo .. magari metto la mia roba in camera tua, eh? – il biondino le diede un bacio sulla punta del naso e fece per allontanarsi. -No, no, Horan,tu dormi qui. Girati e torna indietro! -Ma amore, siamo fidanzati! Non mi vuoi più? -Lally, tu mi ami e mi rispetti, vero? -Certo, piccola! -Allora dormi qua. Niall fece per replicare ma Vì gli mise le braccia attorno al collo e lo baciò. Poi rimase lì abbracciata con la testa sulla sua spalla. Al ragazzo non restò che rassegnarsi e restare a dormire insieme agli ‘scapoli’. Alla fine quindi decisero che Liam, Harry e Niall avrebbero dormito sul divano, Zayn con Clarissa e Louis con Ana. A Louis non sembrava vero: un’intera notte senza Niall e Harry! Un’intera notte senza versi e calci! Wonderful!! -Abbiamo una notizia strepitosa – disse Zayn – Vi va di venire in tour con noi? -Sìììì – urlarono Vì e Cla che proseguì entusiasta –Well done, tesoro! Ottima idea! Ana era leggermente perplessa ma sorrise e disse – Perché no? Finalmente andarono tutti a dormire. Quella notte Liam capì come mai Louis di mattina era sempre isterico e intrattabile. Lullo invece era bello beato e si apprestava a passare una bellissima notte in pace; stava per addormentarsi quando una voce lo svegliò. -Lou… -Eh? -Lou? -Cosa? -Cosa è successo? -Cosa è successo quando? -E’ inutile che fai il finto tonto. Ho capito benissimo che è successo qualcosa di strano. Ebbene, cosa? -Ma non è successo niente!- il ragazzo l’abbracciò e la sbaciucchiò nel tentativo di distrarla ma con scarsi risultati (VFC Louis ma sei marcio!). Lei lo lasciò fare ma poi mormorò: -Be’, se non me lo vuoi dire, lo scoprirò da sola. Pensavo di contare qualcosa per te. Louis la maledisse in silenzio – Ve bene, strega. Te lo dico. E le raccontò tutto. A fine racconto Ana lo guardò perplessa. -Cosa ti fa pensare che non sia uno scherzo? -Non so, ma c’è qualcosa che torna. E’ una sensazione da cui non riesco a liberarmi. -Vorrà dire che ti guarderò le spalle. -Sì, tu …. Certo, figurati! Sono io che in teoria dovrei proteggere te, non il contrario! -Si da il caso che quello in pericolo sei tu! E io sono assolutamente in grado di cavarmela da sola! E comunque forse è meglio che vai a dormire con tuoi amici. Detto questo la ragazza si girò dall’altra parte. Louis ci rimase male ma perlomeno capì che era colpa sua così la abbracciò e mormorò – Scusa, scusa, scusa. E finalmente calò il silenzio nel vecchio appartamento, silenzio intervallato dai ronf di Harry. La mattina dopo si alzarono di buon’ora e partirono bello presto alla volta di Parigi. -Dovremmo salire sul quel coso? – disse Cla storcendo il naso e additando il furgonetto. -Non è un coso! E’ Nando! – urlò Niall. -Ma che bravo, tesoro! Hai dato un nome al …. al mezzo di trasporto! – disse Viola. -Ma no, cosa dici Niall! Si chiama Shadowfax! – intervenne Louis. Ana sorrise: - Me lo fate guidare? -No – dissero Cla e Vì – sei troppo spericolata! Louis trovò la cosa molto interessante. Partirono con Liam al volante e Viola vicino perché soffriva la macchina. Tutti gli altri dietro. -Scusate, ma per quanti è omologato Nando? – si preoccupò Clarissa. -Per 5, no? -Ma noi siamo in 8! -Ma chissene …. Dai, l’importante è che ci stiamo! -Liam, accellera! -Lou, si da il caso che sto andando al massimo. Più di 90 all’ora non ci va, lo sai benissimo. Viaggiarono e viaggiarono urlando, litigando, strillando, cantando. Si fermarono a mangiare a Digione in un autogrill per camionisti semi abbandonato, sotto la tempesta. Cla trascinò le sue amiche in bagno per rinfrescarsi come le vecchie signore. Liam cercava un posto in mezzo ai tir per parcheggiare. Rimasero quindi Louis, Niall, Zayn e Harry che in teoria sarebbero dovuti andare ad ordinare da mangiare. Entrarono nel tetro autogrill, assolutamente sfornito Una brutta megera sdentata gli chiese in malo modo e soprattutto in francese cosa volessero. -Che ha detto? – chiese Niall. -Boh, - rispose Zayn – Non so il francese. Avevo 5 a scuola. Ero convinto che tu lo sapessi, Lally. -Io? Ma scherzi? Figurati, avevo 4! Luly, cosa ha detto? -Ma che ne so… Io avevo 3 di questa lingua nemica. Immagino che Harry non ci sia d’aiuto, vero? -2 tirato tirato … Ma dove c*** è Liam quando serve?! -Aspetta, le ragazze dovrebbero saperlo. Vado a recuperarle. –Louis si avviò spedito verso il bagno delle signore con Harry ovviamente al seguito inseguiti dalle urla di Niall e Zayn : -Ma siete impazziti!? Non potete …. Due se ne fregarono altamente ed entrarono in bagno. Un coro di urla si levò. Pochi secondi dopo uscirono con Anastasia che scuoteva la testa: -Ma che capre che siete! Neanche il francese sapete … -Scusa Ana, non siamo riusciti a fermare questi due bifolchi – si scusò Zayn (VFC che signore che è il vecchio Zayn!) -Oh, va be’. E’ lo stesso. Bonjour Madame, nous voudrions ….. – e ordinò tutto facendosi capire alla perfezione (VFC perché lei aveva 9 in pagella!). -Grazie, Ana! Sei stata bravissima! – la lodò Niall. -Sì, grazie cara. Io e gli altri siamo un po’ impediti a parlare francese. – disse Zayn -Brava la mia Watson! – commentò Lou -Grande sorella! Così si fa, bella! – esclamò Harry. In quel mentre arrivò Liam. -Alla buon’ora! Quando servi, non ci sei mai! – sbraitò Harry. -Senti, tappo ricciuto, la prossima volta impari e posteggi tu! Uno strillo preannunciò l’arrivo di Cla e Vì. -Louis Tomlinson e Harry Styles, come vi siete permessi di penetrare nel bagno delle signore!? -E dai, Viola, non farla tanto lunga su! -Niall! Andiamo a mangiare! – Viola si voltò impettita. Andarono tutti a sedersi al tavolo e dopo pranzo ripartirono subito alla volta di Parigi.

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Capitolo 3
*** UN MODO MOLTO POCO ORIGINALE DI UCCIDERE LIAM PAYNE ***


Alle dieci di sera, dopo un viaggio massacrante, giunsero a Parigi, all’Hotel Le Chat Noire, di fronte agli Champes Elysees. -Figo! Hai visto, Lou? Guarda, guarda, guarda che bello! -Sì, Harry, bello. Sì, bellissimo … I nostri best entrarono, andarono alla reception e chiesero e chiavi delle loro camere e una stanza da tre per le ragazze su esplicito ordine di Viola che fulminò le amiche prima che potessero dire qualcosa di disdicevole. Quella notte nel’Hotel Le Chat Noire vi furono molti movimenti sospetti. La mattina l’urlo di Viola scosse tutti i poveri ospiti del quinto piano: era da sola in camera, aaargghhh! Niall si risvegliò in camera di Liam. -Ciao, Liam! – esclamò tutto giulivo. -Buongiorno, Niall … - gli rispose un meno giulivo Payne. Zayn e Clarissa erano gli unici in bolla. E gli altri tre? Be’ ….. -HARRYYYYYYY!!!! – l’inconfondibile urlo di Louis che si era svegliato con Ana avvinghiata da una parte e Harry dall’altra! Qualche grida dopo si ritrovarono a fare colazione in pace (VFC si fa x dire …). -Bene – iniziò Liam – oggi saremo tutto il giorno occupati, quindi fate pure quello che volete. Ci vediamo alle 13 per il pranzo e alle 18.29 per cena. -Ok, passatevi una buona giornata – E lasciamo le ragazze a girarsi Parigi per concentrarci invece sulle direzioni. Ok, che metro dobbiamo prendere per lo stadio? – si informò Zayn. -Ehm, be’ …. -Liam, stai bene? -Sì, più o meno. Cavolo, quale sarà? Ce ne sono ben 4 per lo stadio …. Oh, cappero! We are in a big trouble! -Naaa. Lascia fare a me! – disse Harry. –Oh, bella bionda, che metro …. Ma la bella bionda lo guardò inorridita e sparì tra la folla. -Ma che modi! Lou, dico, hai visto?! Proprio allora Louis strillò –Svelti, svelti! E’ quella! E’ quella! Corri, Niall! Senza nemmeno sapere cosa era successo i ragazzi si trovarono su una metro diretta chissà dove. -Louis William Tomlinson! Esigo una spiegazione per questo tipo di inadatto comportamento! – lo sgridò Liam. -Ma che cavolo ti è saltato in mente, Lou? – sbottò Harry. -Ecco – piagnucolò Niall – ci siamo persi! -Louis, rinuncio a capirti. – disse Zayn – Adesso chissà ‘sta metro dove va! Sei un imbecille! Lou fece un sorrisino e disse : -Be’ le altre metro passavano tra mezz’ora … questa era lì bella pronta! E poi per queste cose ci è sempre andata bene, perché questa volta non dovrebbe? Liam iniziò –Sì, ma non è che … Harry si voltò di scatto e chiese a un signore – Scusi, ma ‘sta metro va allo stadio? -Oui, garçon. Certament. Vous etes perdu? Voulez vous me aide? Harry spalancò i grandi occhioni verdi interrogativamente. -Liam, che c***o ha detto? Liam alzò gli occhi al cielo e rispose -Non, merci. Pardon, mais mon ami ne parle pas le française. Nous sommes anglais. -Oh, anglais. Tres interessante! I ragazzi passarono tutti i 30 minuti che li separavano dallo stadio chiacchierando con il tizio che si rivelò un vecchio signore molto affabile. Finalmente arrivarono allo stadio, stranamente in orario. -Visto? – sorrise Louis – Malfidenti! -Ragazzi!!! Eccovi, bene, siete pure in orario! – li accolse il manager. -Ehi! Mai sottovalutarci! In perfetto orario, cosa vuoi di più? – i ragazzi entrarono nel grande stadio per le prove. -Luly, ti ricordi quando siamo andati allo stadio insieme a Dublino? – domandò Niall all’amico. -Come potrei dimenticarlo, Lally! Dublin contro Chelsea. Che partita, gente. Memorabile. Forza Irlanda!!! -W l’Irlanda!!!! – gli fece eco Niall. -Tieni per il Dublin, Lou? – si stupì Zayn. -A parte il fatto che odio il Chelsea con tutta l’anima, poi Lally mi ha fatto innamorare dell’Irlanda. Che urla, vero biondo? -Pressione a 1000, battito cardiaco a 10000!!! -Manchester! – tuonò Harry. -Chelsea, alla faccia di tutti! – gridò Zayn -Aston Villa forever! – replicò Liam. -Dublin, Dublin, Dublin!! – inneggiò Niall -Doncaster! – se ne uscì fuori Louis. -Che?! Doncaster? E cos’è? – rise Harry prendendolo in giro. -di sicuro non è una società di oggetti smarriti – ironizzò Louis – Sarà pure una squadretta, ma è la mia squadra! Forza Donny! -Ma dai, Lou! Altro che squadretta … è una squadra da sfigati!- lo prese in giro Zayn. -Non capite niente di calcio – sbuffò Louis –Be’, ok, non è proprio una grande squadra … I ragazzi entrarono ridendo sul palco e iniziarono a provare. Dopo tre ore di urla, canti, risate, lotte e altre amenità che è meglio non approfondire, il manager li radunò: -Ok, ragazzi. E’ andata bene, direi. Well done! Per oggi basta. Ci vediamo stasera. -Ho fame! – esclamò Harry. -E te la tieni – lo rimbeccò Zayn. Niall si attaccò al cellulare per chiamare Viola, Louis e Harry facevano a gara su chi diceva più idiozie e Liam si incamminò verso l’uscita dal palco. Proprio in quel momento uno dei grossi neon appeso alla struttura di metallo proprio sopra la testa di Liam che ci stava transitando sotto, si staccò e cadde a terra. In quell’attimo Louis aveva alzato gli occhi e si era reso immediatamente conto dell’imminente tragedia. -LIAM!!!!!! – urlò scattando verso il suo amico per spostarlo dalla traiettoria del neon. Liam si voltò senza capire e un attimo dopo si ritrovò lungo disteso a terra con Louis sopra. Nel punto dove era un attimo prima, il neon giaceva in mille pezzi. -Liam! – ansimò Louis con gli occhi lucidi –Stai bene? -Sì … credo … ma cosa è successo? Louis rotolò giù dal corpo del suo amico ansando come un mantice. Furono circondati dalle altre direzioni e da tutta la band e la crew. Tutti urlavano e li subissavano di domande. Liam si tirò in piedi aiutato da Louis e spazzolandosi i vestiti sbottò: -Ma che c***o è successo? Louis? -Semplice, amico mio – disse Zayn pallido come un cencio –Il neon si è staccato proprio mentre ci passavi sotto e …be’ diciamo che il nostro Louis qui ti ha salvato la vita! -Co … cosa? – Liam sbiancò e finalmente vide i resti della grossa lampada e si rese conto di quello che era successo. Abbracciò Louis balbettando – Lou … Lou ….Lou … tu … io … sarei morto! Oh, Lou ti adoro! Ti sarò debitore per sempre! Ci dormirò io con le cozze, quando non c’e Ana ,così tu potrai riposare tranquillo! Oh my God, Louis … Il nostro eroe dagli occhi blu lo abbracciò a sua volta, anche lui ancora piuttosto scosso –Scherzi? – biascicò – Non avrei dovuto salvare uno dei migliori amici? Meno male che me ne sono accorto giusto in tempo … Tutti rabbrividirono pensando a cosa sarebbe successo se Louis non avesse alzato gli occhi … Niall si asciugò una lacrima e abbracciò i due amici. Harry saltò al collo di Liam e Louis dicendo con voce strozzata -Mi avete fatto venire un infarto … vi voglio bene, brothers, tanto, tanto … -Anche noi riccio, anche noi … Anche Zayn si unì all’abbraccio generale e chiese: -Comunque, ora state tutti bene, sì? -Tutto è bene quel che finisce bene – concluse con un sospiro Niall Louis si incupì –Sì, peccato però che è solo l’inizio … -Cosa vuoi dire? -Avete dimenticato la lettera? Il primo attentato è andato a buca, ma gli altri? Mi raccomando, state tutti molto attenti! -Aahh! Aiuto! – gridarono Niall e Harry saltando addosso al povero Louis che barcollò sotto il peso dei due amici. -Ragazzi! – Zayn li tirò via – Ci stanno guardando tutti! -Ops … - fece Harry –Be’, andiamo a casa, va… -Di filato! – rispose Zayn. E i ragazzi salutarono frettolosamente tutti e tornarono all’albergo con un taxi che aveva chiamato per loro il manager. In albergo trovarono le ragazze che li aspettavano e raccontarono tutto, compresa la lettera minatoria di cui Viola e Clarissa erano ancora all’oscuro. Viola svenne, Clarissa si appiccicò a Zayn tremante e Anastasia mormorò abbracciando Liam: -Tutto a posto adesso, Liam? Anche questa volta dovremo cavarcela noi 4, vero ragazzi? -Si, Ana, grazie. Dovremo ricominciare …. -Sììì – urlò Harry – Siamo i detective più bravi del mondo! Fondiamo un’agenzia investigativa? Dai, quando ci scioglieremo (spero mai) e Lou e Ana si sposano, andiamo a vivere noi 4 insieme e facciamo i detective!! Lou sorrise – Be’ riccio, visto che secondo te io e la strega ci sposeremo …. cosa molto improbabile … comunque, magari, vorremmo stare da soli, no? Ana arrossì lievemente e scosse la testa sorridendo ma Harry continuò imperterrito: -E allora non vi sposate! Dai, è più figo! Sherlock e Watson erano detective e vivevano insieme, no? Anche noi faremo così! Scoppiarono tutti a ridere: Harry riusciva sempre a portare il buonumore! (Bravo riccio!). -Glab … - Cla deglutì rumorosamente – Farete meglio a stare tutti molto attenti! -Stasera c’è il concerto … - si preoccupò Viola – Magari, non so, un’altra luce … -No, lo escluderei – disse Louis – Credo che non userebbe mai la stessa arma due volte. -Cioè, potremmo finire affettati come dei prosciutti o sgozzati come dei maiali? – domandò Harry. -Hai visto C.S.I. di recente? -Maratona completa dalle sette a mezzanotte. Tutto CSI Miami, a tutto volume! Prima di partire, ti ricordi? Tu sei andato a dormire. Non hai voluto vederlo con me, te lo sei perso … e mi hai lasciato da solo! -Dormire è un’altra cosa, Hazza. Urla e strepiti fino a mezzanotte, poi salti nel mio letto e cominci a raccontarmi tutte le puntate e per finire in bellezza ti addormenti di botto sopra di me russando come un trombone. Io non lo chiamerei dormire!! -Pignolo! Louis, stai invecchiando! -Dai, ah, ah, ah … cerchiamo di essere seri. – rise Liam. -Chi … chi sarà il prossimo? – Viola sgranò gli ochioni azzurri e si strinse a Niall. -Non possiamo saperlo, Vì. Non precipitiamo le cose – disse Ana. -Sentite, - propose Clarissa – Perché non facciamo un giro per la città, tanto per distrarci un po’? -Improbabile … -Perché? -Guarda fuori. Una folla di ragazzine urlanti stazionava davanti al portone dell’albergo. -Grrrr – ringhiò Viola – Le odio! -Anch’io! – confermò Clarissa. Anastasia sorrise e disse – Voi prima di conoscerli facevate uguale, se non ricordo male…. Le amiche arrossirono violentemente. -E’ tardi, accidenti! – esclamò Niall – Dobbiamo andare! Abbiamo l’intervista! -Oh, che palle! E i nostri best scomparvero di nuovo. CAPITOLO IV – IL CONCERTO Finalmente arrivò anche l’ora del concerto. -Speriamo vada tutto bene – sospirò Zayn, preoccupato. -Penso che per oggi gli attentati siano finiti – Harry scosse le spalle e urlò – W la vita! 1…2…3… E tutti incoro – Spacchiamo!!! Ed entrarono urlando sul palco. Le ragazze erano dietro le quinte: Viola applaudiva eccitatissima, Clarissa strillava: -C’è il mio fidanzato sul quel palco!!! Zayn, Oddio, non ci posso ancora credere! Oh, Zayn!!!! Anastasia cercava di leggere il suo libro in pace ma ogni tanto lanciava delle dolcissime occhiate a Louis. -Sapete una cosa – fece Viola – Dovremmo trovare una fidanzata per Liam. -Giusto! Bella idea… - approvò Clarissa. – Tu che ne dici, Ana? La ragazza la guardò assorta e si strinse nelle spalle – Be’ io credo che se la troverà da solo … scusa, ma sto cercando di pensare … -A cosa? Pensi a Louis, vero? A quando sarete sposati, avrete un figlio e … oh, che romantico! – fantasticò Viola. -Viola, ti prego, smettila con queste assurdità! – Ana si innervosì – Sto pensando a quella maledetta lettera e a quello che è successo a Liam! Viola arrossì e Ana si scusò per la brusca risposta –Scusa, Viola… non volevo essere sgarbata. Goditi il concerto, non pensare a me. Dopo tre ore di concerto, urla, autografi, etc. etc i ragazzi stravolti poterono tornare in albergo. Zayn prese in braccio Clarissa e le disse baciandola – Alla prossima intervista voglio portarti con me e ti presenterò al mondo come la mia nuova fidanzata! Addio per sempre, Perrie! A quel punto Cla emise un verso inarticolato e svenne dalla gioia. Niall disse lo stesso a Viola: -Oh sì, se vuoi puoi venire con me cos’ tutti sapranno che Niall Horan degli 1D è fidanzato con la bellissima Viola Garaventa! Sei contenta? -Iiiiiiiiiihhhhhh – squittì lei sorridendo a 32 denti. Anastasia guardò Louis con un sorrisetto ironico –Anch’io sarò presentata come tua …ehm … fidanzata? -Absolutely not! Ma scherzi??? Harry si intromise come al solito: -Be’ Ana, mia adorabile sorellina, se questo idiota si tira indietro puoi sempre contare su di me! La nuova ragazza di Harry Styles! Signori e Signore … ecco a voi Anastasia Vismara! Contenta di esserti messa col riccio più sexy del pianeta? Questa domanda te la faranno di sicuro, garantito alla carota! Ana scoppiò a ridere e pure Louis che però la abbracciò e disse -Si dà il caso, Mr. Styles, che la qui presente rossa sia già impegnata col sottoscritto. E io non mi metto certo a presentarla ai media, scherzi? E’ mia e solo mia … garantito alla carota! -Possessivo il ragazzo … -Molto. Ana baciò Louis (stranamente, in pubblico … di solito era molto riservata) e gli sussurrò: -Hai detto una cosa molto carina, sai Lou? -Yawn – sbadigliò Liam – Andiamo a dormire? Quella notte Viola pregò le amiche di stare a dormire con lei e per quella volta le due esaudirono il suo desiderio così il povero Louis si trovò nel letto, oltre alla cozza british (ospite quasi fisso) anche la cozza irish. Per lo meno la cozza irish cadeva addormentata all’istante, come un bambino, mentre la cozza british ci metteva un sacco ad addormentarsi. Dopo un’ora di movimenti inconsulti, Louis sbottò: -Senti Harold! O dormi o me ne vado! Mi sono rotto! Harry fece una faccia da panda e borbottò assonnato – Ma non te ne puoi andare … questa è camera tua. E poi non chiamarmi Harold … -Doooormiii! Il riccio finalmente si addormentò peccato solo che rotolò addosso al povero Tommo, già schiacciato dall’orso irlandese, e in più prese a russargli nelle orecchie. Allora Louis cercò di alzarsi il più delicatamente possibile per non svegliare i due, gli rimboccò le coperte, tirò su il peluche di Niall che era caduto e glielo mise vicino, si assicurò che fossero a posto e uscì in corridoio. Sapeva che Viola teneva la porta chiusa a chiave, quindi si diresse verso la camera di Liam. Toc toc … -Avanti - rispose una voce impastata. Lou entrò e vide Liam sepolto sotto un cumulo di coperte. -Niall, guarda, per piacere, lasciami … -Non sono Niall. Liam emerse preoccupato –Lou! Cosa succede? -Chiedo umilmente asilo politico! Niall e Harry si sono impossessati del mio letto e francamente non riesco a dormire. -Oh. Povero te … vieni, vieni. Louis si infilò sotto le coperte e si addormentò profondamente.

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Capitolo 4
*** UN POSSIBILE INDIZIATO ***


-Svelto! Svelto! -Oh, dove c***o sono i miei pantaloni? -Dammi la giacca, dai! -Molla le mutande! -Sbrigatevi deficienti! Siamo in ritardo!!! I nostri amici erano in crisi pre-prove, pre-interviste, erano in super ritardo, non capivano più niente e non sapevano cosa fare. -BASTA! – strillò Liam – Ok, siamo oscenamente in ritardo ma non è il caso di perdere la calma! La tranquillità regnò sovrana per circa 30 secondi, poi riscoppiò il caos più assurdo. Ad aggiungersi alla già tesa situazione ci pensò una cameriera che entrò in camera per rifare i letti e rimase impietrita avanti alla vista che le si parò davanti. Liam urlava saltando sul letto per ristabilire la calma, Zayn berciava come un’aquila mentre saltellava per la stanza alla ricerca delle sue scarpe, Niall, a torso nudo, strillava, Harry in mutande malediceva i suoi abiti scomparsi e Louis in mutande pure lui che cercava disperatamente i suoi jeans cristando a pieni polmoni. La giovane cameriera si riscosse quel tanto per mormorare – Excuse moi … je ne … -E chiudi quella stramaledetta porta! E che c***o! – urlarono i 5. Lei sbattè la porta e si allontanò pensando ‘e quelli sarebbero gli 1D …. Bah, idioti. L’unico leggermente più normale sembrava quel poveretto sul letto. Chissà chi è dei 5…’ e entrò in una camera da rifare pensando al nostro Liam che, ignaro di essere al centro dei pensieri della ragazza, era riuscito a far calmare i suoi scriteriati amici. Corsero giù in strada e Zayn si guardò intorno preoccupato: -Autobus non ce ne sono, e poi anche per la metro è troppo tardi … che si fa? -Rubiamo una macchina, no? – esclamò Louis che si stava già per slanciare verso una spider posteggiata lì vicino. -Fermo lì, ladro dei miei stivali, dove credi di andare? – lo rimbrottò Liam afferrandolo per il colletto della giacca. -TAXIIII – urlò Niall sbracciandosi come un pazzo e fischiando con le dita. -E come credi di starci, irlandese demente? – sbottò Harry finendo di abbottonarsi la giacca – Nessun taxi prenderebbe a bordo tutti e 5 … Louis lo guardò con uno sguardo folle – Vieni riccio, noi andiamo in moto! Loro che si arrangino come vogliono! I due scattarono verso una ragazzina che stava per mettere in moto una vespa. Gli altri tre sbuffarono e salirono sul taxi che si era appena fermato davanti a loro. Louis strappò dalle mani della ragazza le chiavi dicendole –Grazie, tesoro, te la riportiamo intatta qui sotto tra qualche ora. Parola di Louis Tomlinson! -E di Harry Styles, bellezza! – concluse il riccio saltando sul sellino dietro all’amico che partì sgommando come un pazzo. (VFC che idioti che siete …). La ragazzina rimase lì imbambolata emettendo un debole –Harry …. Louis ….1D … Oooh – e svenne lunga distesa sul marciapiede. -Lou! Rallenta!! Così ci ammazziamo! – urlò Harry cercando di sovrastare il vento che gli sferzava il volto. -Ma cosa dici?! Se arriviamo in ritardo stavolta Paul ci ammazza! Ci fa un mazzo che ce lo ricordiamo per tutta la vita! Al povero Harry non restò che aggrapparsi ancora più stretto a Louis in versione Fast and Furious nascondendo la testa dietro al collo del suo amico ma non prima di notare una coppia di anziani signori che stavano lentamente attraversando la strada proprio sulla loro traiettoria. -Louis!! Freenaaa!!!!! Oh, m***a! Lou fece una sterzata da paura (per poco non finirono dritti nella Senna) e dopo una decina di metri sul marciapiede, fortunosamente deserto, rientrò sulla carreggiata tagliando la strada al taxi sul quale viaggiavano le altre 3 direzioni. -Louis!! – urlò Niall sgranando gli occhi. Il taxista lo squadrò – Conosci quei dannati pirati della strada? Bastardi maledetti! -No … no .. ma cosa le viene in mente! – farfugliò il povero Liam bianco come un cencio. Intanto i due motociclisti pazzi avevano di nuovo perso il controllo e la vespa saltò sul marciapiede dove Lou zigzagava disperatamente tra le bancarelle del lungofiume. -AAAAAhhhhhhhh! Non voglio morire! – Harry urlava a pieni polmoni. -Non … c’è … problema … E’ tutto … sotto … controllo! – ansimò Louis (VFC se lo dici tu …) riuscendo finalmente a riportare la vespa sulla strada e proseguendo a velocità folle lungo l’infinito boulevard. -C***o, Louis! Rallenta! Ho paura! -Dai, coraggio, Hazza! Comunque, se ci schiantiamo, sappi che ti voglio un bene dell’anima, amico! -Vaff … Lou! Anch’io! – Harry stava riacquistando coraggio. Finalmente arrivarono davanti allo stadio con frenata degna di Fast & Furious, abbracci e urla dei due folli amici e due scappellotti da parte di Paul che però rideva insieme a quelli della band. Poco dopo arrivò anche il taxi da dove sbarcarono gli altri tre, furibondi. -Ok, bellezza, adesso arriva il mazzo dei tre matusalemmi …. -Sì, fratellino, prepariamoci. Infatti i tre matusalemmi fecero un mazzo terribile ai due pazzoidi, ma quelli ci erano abituati e non ci fecero molto caso. Va beh sorvoliamo questa parte di sgridate e urla e facciamoli concentrare a provare. Dopo ore di strilli,grida etc i 5 poterono finalmente rilassarsi x un po’ prima di raggiungere le ragazze x pranzo. Proprio mentre erano lì a far niente Harry vide qualcosa, o meglio, qualcuno. Ma non vi è dato sapere chi, lo scoprirete tra qualche riga. Comunque, quel qualcuno turbò molto il nostro riccio che corse subito da Louis. -Lou, vieni subito! -Cosa c’è Harry? Ti hanno rubato il panino? -Ma no, figurati! Non ti chiamerei per così poco …. Occhiata molto eloquente di Louis che disse –Dimmi allora, what happened? Harry si guardò in giro con circospezione – Non qui. Potrebbero ascoltarci. Muoviti! Harry acchiappò il suo amico per il polso e lo trascinò in bagno. -Ma proprio in bagno dobbiamo andare? -Almeno lì non ci ascolterà nessuno! -Dove andate? – li stava richiamando Niall. -In bagno! -Ah – Niall li guardò interdetto. I due ragazzi si chiusero a chiave dentro. -Allora, spara. -Sai, ho visto un tizio strano …. -Spiegati meglio. -E’ più una sensazione che altro … non so come dire ma mi è sembrato lo stesso tizio che ho visto correre via dopo che c’è stato l’attentato a Liam. -Ma chi hai visto correre via? -E che diavolo ne so! -Oh, stavo solo dicendoti di farmi un identikit. -Aaah … lungo, secco, trench, crapa pelata e …. Mi sembrava che zoppicasse leggermente Il cervello di Louis cominciò a lavorare febbrilmente. – Ah, OK. E ora dove lo hai visto? -Si aggirava sospettosamente nello stadio. -Andiamo da Zayn a farci fare l’identikit. Wonderful, cucciolo, sei stato bravo! Harry sorrise orgoglioso e i ragazzi si batterono un cinque. In quel mentre Liam stava giusto chiedendo: -Ma dove sono finiti Harry e Louis? -Sono in bagno – rispose Niall. -Eh? – Liam si insospettì alquanto. Acchiappò Zayn e Niall e li trascinò verso il bagno. Ma proprio allora la porta si spalancò dritta sul naso del povero Payno. -Ahiaaaa!!! Harold!!!! -Oh, sorry, Payno! -Ma cosa ci facevate in bagno? – domandò Zayn. -E secondo te? Svelto! Carta e penna: identikit! -Eh, cosa? No, calmino, cos’è ‘sta storia? -Mi puzza di losco – borbottò Niall -Ve la spieghiamo a casa, OK? Dai, muoviamoci. I nostri best tornarono all’albergo in metro. Vediamo cosa fanno le tre grazie nel frattempo. Ognuna era andata a fare qualcosa di diverso e si erano date appuntamento davanti a Notre Dame. Si erano appena incamminate verso l’albergo quando … -Ahhh Zayn! Quant’è bello! A sentire quel nome, Cla si voltò furibonda: chi aveva osato nominare invano il nome del suo fidanzato? Un gruppo di ragazze stava davanti alla vetrina di un negozio di dischi dove campeggiavano i poster dei 5 befani. -Oh, Niall!! Quanto vorrei sposarti! – urlò un’altra. Viola si irrigidì: -Dico! Avete sentito? Quella lì vorrebbe paragonarsi a me?! Insolente! Ana ebbe il suo bel da fare a trascinare via le due prima che compissero una strage. -Dai, raga, insomma! Pensate a come eravate prima di conoscerli. -Forse hai ragione, Ana. Però è fastidioso … -Bisogna farsene una ragione. -Esatto. Dai, andiamo. Si ritrovarono davanti all’albergo con i ragazzi e andarono a mangiare mentre loro raccontarono gli ultimi avvenimenti alle girls. -Il mistero si infittisce … - commentò Ana. -Ma noi lo risolveremo, vero? – disse Harry. -Certo cucciolo, nessun criminale può farla franca con noi. – sorrise Louis. -Speriamo – mormorò Liam. -Che c’è, Liam? Non vuoi indagare con noi? -Ma no, figurati… però ho un presentimento … -Eh, sì, vedo, prevedo, stravedo! – fece Harry ingozzandosi di crepes. -Stai tranqui, Liam, ce la faremo comunque! I ragazzi salirono nelle loro stanze.

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Capitolo 5
*** CHE BRUTTA CERA, ZAYN MALIK! ***


Zayn e Cla si infilarono in camera e mentre lei si metteva lo smalto, lui si metteva a posto i capelli davanti allo specchio quando vide uno strano barattolino di crema non sua sulla mensola dello specchio. -Cla? E’ tua? -No. – rispose lei lanciando un’occhiata di sfuggita alla confezione. -Ah. – il nostro best prese il barattolo e lo aprì, dentro c’era una crema gialla, simile a quelle per la pelle alla cera d’api. Zayn la studiò accuratamente per alcuni secondi, poi con aria soddisfatta stava per intingerci le dita quando… -Zayn! Mollala!! – urlò Clarissa Zayn fece un salto e la mollò immediatamente –Perché? Cosa c’è? -Guarda! C’è un teschio sulla confezione! Il ragazzo raccolse il barattolo delicatamente e, in effetti, c’era un piccolo teschio all’interno del coperchio. -Cla! Mi hai salvato la vita! Ti amo!!! – Zayn la prese in braccio e la baciò con passione. Clarissa era agitatissima. -Oh, mio dio! Stavi per morire! Oh, misericordia! Gli altri accorsero alle urla dei due. -Cosa è successo? State bene? I due spiegarono tutto. Louis e Ana presero il barattolo e ci misero dentro un bastoncino che bruciò immediatamente. -Crema corrosiva?! – esclamò Liam. -Mi … mi sarei… co..completamente bruciato? – balbettò Zayn – Oh, Allah! Clarissa, mi vuoi sposare? Zayn si inginocchiò davanti alla ragazza e incominciò a cantare They don’t know about us. Lei tremava come una fogliolina, era molto scossa. Dopo un po’ Ana mormorò: -Acido solfidrico … te la sei cavata. Brava, Cla. Sono fiera di te! Hai brillantemente salvato il nostro caro Zayn! Dopo essersi assicurato che stessero bene, Louis ringhiò: -Diamine, ci ha fregati! Fregati di brutto! Maledizione! Tutto è successo sotto il nostro naso e noi l’abbiamo lasciato agire indisturbato! Adesso basta! Che l’investigazione abbia inizio! -No, Louis, per piacere piantala di fare il bambino. Siamo in pericolo! Chiamiamo la polizia! – ribattè il Payno. -Ma … -Niente ma! Qualcuno chiami la polizia! -Dai Liam, - dissero Ana e Harry (i fratellini più sciroccati del pianeta) – sgranando gli occhioni verdi –Ce l’abbiamo sempre fatta! Pleaseeeeee! Liam li squadrò un po’ ma poi brontolò – Ok. Ma solo per Ana … -Grazie Liam! -Bravo, Payno! -Come on, guys! Ormai siamo nel sistema! (VFC Ma che ti sei, connesso alla rete? Sei un haker? Chi lo avrebbe mai detto?) e riusciremo a bloccarlo! – Louis si vedeva già sui giornali come il novello Sherlock Holmes. -Ehm …. – balbettò Niall – Scusa Luly, ma visto che noi 4 non ci acchiappiamo molto con le indagini, non potremmo … -Sì, ovvio. Voi siete dispensati. -Fiuuu – sospirò Cla. -Non fatevi male – si raccomandò Viola. -Buona indagine, allora. Qualunque cosa, noi ci siamo – dissero Zayn e Niall. -Perfetto! Si gioca! – i 4 detective della domenica si fiondarono giù nella hall e circondarono il povero portiere. -Cosa dobbiamo dire? – si informarono Liam e Ana. -Dite se per caso hanno visto un tizio corrispondente alla descrizione e se si è introdotto nella camera 300 a consegnare qualcosa. Liam e Ana tradussero tutto al portiere che rispose prontamente. Ragazzi uscirono. -Allora, che ha detto? -Good news. Ha detto che circa alle 11 del mattino un tizio corrispondente alla descrizione ha cercato Zayn. Aveva un pacchetto urgente da consegnare. Gli stata indicata la stanza e l’uomo ha effettuato la consegna, ritornando giù a mani vuote. -Oh, cavolo! Ma … è quello! – urlò Harry indicando un tizio tra la folla. Dopo un attimo di smarrimento i 4 scattarono all’inseguimento dell’uomo ma quest’ultimo li vide e riuscì a dileguarsi, confondendosi nella folla che a quell’ora invadeva gli Champs Elysees. -Maledizione! L’abbiamo perso! Proprio allora una folla di ragazzine urlanti li intercettò e li circondò urlando. Ana svicolò e si fermò un po’ più in là ad osservare la scena con una strana espressione. Quando vide due tizie saltare al collo di Louis allora entrò in azione e fingendo di essere una manager si avvicinò con aria gelida ed apostrofò i ragazzi: -Va bene, su ragazzi, sbrigatevi che dovete provare! Svelti! Liam soffocò una risatina e disse – Va bene, Miss, arriviamo subito. Louis e Harry si stavano sganasciando dalle risate. E Ana sempre gelida: -E piantatela di fare gli stupidi. Dovete lavorare. – Ana acchiappò Louis da una parte e Harry dall’altra e si fece largo tra la folla. Entrarono in albergo ed andarono dagli altri. Le tre direzioni ridevano ancora. -Ma cosa avete tanto da ridere? Raccontarono tutto e alla fine erano tutti lì a rotolarsi per terra. All’improvviso Liam urlò: -Siamo in ritardo! Le interviste! Cla e Viola sclerarono –Oddio! Dobbiamo prepararci! -Ma no, no. Siete bellissime così! Muoviamoci! Arrivate sul posto le nostre coppiette felici vennero sbattute dentro i camerini, sistemate e poi buttate dentro alla sala con tutti i giornalisti. Clarissa era totalmente a suo agio e cominciò a parlare del più e del meno davanti alle telecamere. A Viola venne invece un attacco di panico e per una volta non fu dovuto all’agitazione. Davanti a tutti quei paparazzi le venne in mente una cosa a cui non aveva pensato. Le venne in mente suo padre, a come gli avesse mentito e non raccontato di Niall, del matrimonio che quell’uomo cercava di combinarle insieme al figlio di un miliardario americano e il fatto che se l’avesse vista su qualche giornale l’avrebbe portata via. Si alzò di scatto davanti agli occhi stupiti di tutti e scappò via. Venne bloccata dal biondino che la prese per le spalle e le fece fare dietrofront. -Amore, che ti prende? – Su dai, dobbiamo rientrare. -No, Lally! Io non posso tornare là! Niall l’abbracciò e la baciò forte – Anch’io alle prime interviste ero agitato. Stai tranquilla! -Lally, non puoi capire! -Niall! – sbottò Paul alquanto arrabbiato dal fondo del corridoio. – Cosa state lì a sbaciucchiarvi? Prendi la ragazzina e filate dentro! Le coccole ve le farete dopo! Fila! L’irlandese la prese per il polso –Me lo dici dopo, andiamo! Viola si ritrovò quindi a forza nella sala e dopo l’intervista tenne un pochino il broncio a Niall ma poi quando all’uscita lui la baciò tornò apparentemente quella di sempre. Finalmente le interviste finirono e i ragazzi andarono a prepararsi per il concerto. Dopo mezz’ora …. -Zayn, sbrigati! Siamo in ritardo! – urlò Liam. -Un attimo, devo essere perfetto! – ridacchiò Zayn -Potresti essere perfetto anche facendo un po’ più veloce! -No. Punto e basta! E adesso, se non ti dispiace, fuori di qua …. Liam raggiunse gli altri rassegnato. –Cla, per favore, fai qualcosa! -Non dire altro! – Cla raggiunse la camera di Zayn e spalancò la porta: -Zayn, ti comunico che se non esci immediatamente da questa stanza ti mollo! Zayn appena sentì quelle parole si catapultò fuori dalla stanza e raggiunse gli altri. -Grande Cla! Così si fa! -Beh, modestamente … Arrivarono allo stadio, le ragazze si misero dietro alle quinte ed iniziò il concerto e come al solito Vì e Cla erano agitatissime. Il concerto era quasi giunto al termine, mancava solo una canzone e poi i ragazzi avrebbero potuto tornare in albergo. -Adesso è arrivato il momento di una canzone che per me significa molto, e la voglio dedicare ad una persona molto speciale. Questa è per Clarissa! Ti amo! – esclamò Zayn. A quelle parole Clarissa si commosse e cominciò a piangere seguita da Viola. -You and I, we don’t want to be like them, we can make it till the end, nothing can come between you and I ….. La canzone finì e i ragazzi scesero dal palco. -Allora, ti è piaciuto? Clarissa non rispose lo abbracciò e gli diede un bacio pieno di passione. -Lo considero un sì! -Ti amo tanto, ciuffetto! -Anch’io, tappetta! -Zayn, è stato magnifico! Mi sono commossa! – strillò Viola. -Già, mi sarei messo a piangere anch’io se non fossimo stati davanti a migliaia di persone – disse Niall cingendo le spalle di Viola. I ragazzi arrivarono all’hotel dove si fiondarono nelle loro stanze. Cla con Zayn, Vio da sola mentre Harry e Niall, cacciati da Louis che voleva dormire in pace con Ana, andarono da Liam che li fece entrare ma si pentì amaramente perché si rese presto conto che avrebbe passato una lunga, lunga notte (VFC ma dormire da soli, no, eh? Bah …).

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Capitolo 6
*** LOUIS & HARRY, SIETE DEI BARI! ***


Il mattino seguente si alzarono alle sette perché il tour prevedeva una tappa a Clermont-Ferrand (Cler per gli amici). -Ci andiamo in jet, veroooo? – strillò Cla tutta pimpante. Zayn aprì mezzo occhio –Sì, certo. Ma non possiamo dormire ancora un pochino? -Ma no! Dobbiamo prepararci! Alzati! Quando furono finalmente pronti si ritrovarono tutti attorno al tavolo della colazione. -Wow! – esclamò Viola, - Niall mi ha detto che andiamo in jet! Eccitantissimo! Vero, Niall?? Niall stava dormendo e sobbalzò –Eh, cosa? Sì, certo … Ana aveva un’espressione poco convinta e buttò lì: – Ma noi non possiamo andare in treno? (VFC eh…. La solita alternativa … maniman sfigura sul jet privato …) -Sì, dai, ci sto! Andiamo in treno! – approvò Louis. -Sì, dai dai dai trenotrenotreno! – urlò il solito Hazza con la bocca piena di cereali. Liam cercò di dire che magari lui avrebbe preso volentieri preso l’aereo con gli altri, ma, si sa, gli toccò andare in treno con i tre sciroccati. -Andiamo, muoviamoci! Ci vediamo a Cler! -Vi portiamo noi le valigie … - sospirò Zayn. I 4 si erano precipitati alla Gare d’Austerlitz dove saltarono a bordo del primo treno per Clermont Ferrand. -Giochiamo a carte? – propose Lou. -Sììì, giochiamo a cirulla! – si entusiasmò Harry. -Ok. Io e Ana, tu e Liam. Il treno fu scosso da urla disumane. -Molla quella carta! -Quale carta? -Sei un baro, Louis Tomlinson! -Io? Vogliamo parlare di te Harry Styles!? -Magari se abbassate i toni … - ci provò Liam. Anastasia tirò una sberla a Harry sibilando: -Non provare a fregare … -Io? E il tuo fidanzato, allora? Bara pure lui! – fece Harry offesissimo. Toc … scappellotto a Louis –Neanche tu! Alla fine la partita venne comunque vinta da Ana e Louis. -Cambiamo gioco .. – sospirò Liam. – Dai, Lou, gioco con te. Cambio coppie: Liam e Louis, Ana e Harry. Briscola! Harry fu molto felice e saltò vicino ad Ana, mettendole un braccio attorno alle spalle. -Dai, sorella, che li stracciamo! -Certo, fratello. Abbiamo già la vittoria in tasca! Cominciarono a giocare, fu una partita molto combattuta, costellata di -Non barare! -Ladro! -Strega! -Ma volete piantarla che ci cacciano giù dal treno! E via discorrendo … La partita si concluse con una super vittoria di Ana e Harry. -Grande sorella!Ti stimo troppo bella! – ululò avete capito chi stampandole un bacio sul collo a tradimento. A quel punto Lou, già furente per la batosta, acchiappò Ana e se la sistemò in braccio. Liam disse: -Bene, ora l’ultimo giro però lo facciamo io e Ana, e voi due pazzi. Ma non barate! Partita all’ultimo sangue. Sfida all’OK Corral, I Razziatori del rio Grande, Duello a Sole…. Vinsero Ana e Liam. Harry e Louis impazzirono e cominciarono a sbraitare. Liam sbottò –Basta! Non sapete perdere. Louis e Harry, siete dei bari. Liam had spoken. Ana disse: -Sherlock, cosa ne deduci? Prima partita: io e te, seconda partita IO e Harry, terza partita … IO e Liam. -Grr … solo fortuna. -Sì, sì .. come no, ti ho stracciato, bello. Sgnac…. Louis le azzannò il collo (VFC Oh, Lou è un vampiro? Nooooo….). Mentre Louis, Ana, Harry e Liam avevano deciso di viaggiare in treno, le nostre coppiette felici volevano viaggiare da veri VIP, soprattutto Cla, sul loro jet privato. -Wow, che figata! Vio, ma ti rendi conto, siamo sul jet privato degli 1D!!! – urlò Clarissa. -Scusatela, è un’esperienza nuova per lei …. Io ci sono abituata. Durante i viaggi di lavoro di mio padre … era il suo modo di comprare il mio affetto (VFC riccastra ….) – disse Viola rassegnata. -Sì, hai ragione piccola, mi ricordo quando abbiamo dato a clarissa i nostri numeri di telefono. Ha avuto una reazione abbastanza eccessiva .. – disse Niall scoppiando in una sonora risata, seguito dagli altri. -E’ per questo che la amo! – disse Zayn dando un bacio a stampo alla loro fan N.1. Durante il viaggio Lally era intendo a giocare con la Play, con una Vì addormentata sulle gambe. Cla ascoltava e cantava a squarciagola la sua canzone preferita, They don’t know about us, e Zayn la ascoltava. -Cla, ci vuoi stare zitta! C’è la mia principessa che dorme! - sussurrò il nostro Teddy Bear. Ma Cla a causa del volume troppo alto non lo sentì e continuò a cantare. -Cla! Cla! CLARISSAAA!! –urlò Niall. Finalmente lo sentì e si tolse le cuffie –Che c’è? -La vuoi smettere di cantare! Che cavolo! L’altra nostra best spalancò gli occhioni azzurro cielo e rivolse uno sguardo misto tra il dolce e l’incavolato a Niall. -Amore, stavo dormendo, cavoli! Dovevi proprio strillare? -ehm … ma io … Cla … lasciamo perdere, torna a dormire! -Va bene, - la ragazza gli diede un bacio, gli strinse la mano che lui le aveva preso e sprofondò nel sonno. Clarissa mormorò sottovoce – Ma non è un po’ strana Viola in questi giorni? E’ dall’intervista che sembra su un altro pianeta. Lally, sembra che abbia paura di perderti … guardala, è così dolce! C’è qualcosa che non va … -Allora se c’è qualcosa che turba il mio amore, le parlerò!- susurrò Niall. Poi calò il silenzio e i ragazzi, a parte Cla, che non cantò più, tornarono a fare le cose di prima. Atterrarono, svegliarono Vì e andarono alla stazione ad aspettare gli altri dopo aver lasciato i bagagli in albergo. Il terno scasso arrivò a Clermont. Le nostre coppiette felici li aspettavano sulla banchina. Quando li videro scendere urlando a squarciagola, Cla, Vì e Zayn scossero la testa e distolsero lo sguardo mentre il nostro amato Niall saltò al collo di Louis. -Luly, mi sei mancato un sacco! -anche tu, Lally, anche tu. La prossima volta vieni con noi. Ci siamo divertiti un mondo. – (VFC ehm …. A parte che vi stavate scannando , poi …)- disse Louis scompigliandogli i capelli. Niall sorrise e passò ad abbracciare gli altri e finalmente uscirono dalla stazione. Le coppiette felici condussero gli investigatori all’Hotel Le parroquette rouge dove avrebbero alloggiato. Harry cominciò a scocciare perché aveva fame. Allora per soddisfare gli impeti famelici del riccio andarono a cercare un ristorante e trovarono una creperie accanto alla cattedrale nera. Si fiondarono dentro, dietro a Harry. -Crepes per tutti! – questo era l’urlo di battaglia di Mr. Styles. Le tre andarono in bagno e videro un gruppetto di ragazze che si stavano truccando emettendo urletti del tipo: -Ah, hai visto? Ci sono gli 1D! Non posso crederci!!!!! Oppure: -Niall, oddio, quel ragazzo stupendo! -Oh, Zayn, pensi che io sia abbastanza bella per farlo innamorare di me? Clarissa si girò di scatto pronta ad attaccare e sibilò: -Non sarai mai abbastanza bella per lui, pidocchio! Mentre Viola stava già per strangolare la ragazza mora che aveva osato pronunciare il nome di Niall. Ana alzò gli occhi al cielo e acchiappò le due e le trascinò fuori ma prima di uscire sorrise seraficamente e disse a voce abbastanza alta da farsi sentire. -Let’s go! I ragazzi ci stanno aspettando. Al gruppetto cadde la mascella mentre Cla e Viola uscirono come due star hollywoodiane. Intanto di sotto i 5 stavano cercando di fare un’ordinazione decente. Liam cercava di rispondere ai suoi amici cge gli chiedevano gli ingredienti delle crepes. Harry baccaiava, Niall continuava a chiedere a Louis: -Lou, mi piace? Ehi, mi ascolti? Lou, Lou, mi piace? La posso mangiare? Per fortuna arrivò Viola e il biondo smise di importunare Lullo. Mangiarono le crepes (VFC non diciamo quante ne mangia Harry per decenza) e uscirono. Zayn disse: - Bene, tutti in albergo a lavarsi i denti! Clarissa approvò: - Well done, well done! Andarono al Parroquette Rouge per prepararsi per le prove e Niall e Viola si chiusero in camera a parlare. Zayn e Cla frugarono tutto il tempo il bagno per assicurarsi che non ci fossero strani vasetti. Liam si attaccò al telefono con sua madre. E i tre paciughi inseparabili? Ana provava a leggere un libro in pace ma con quei due scalmanati che si tiravano le cuscinate non era un’ impresa facile.

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Capitolo 7
*** MA CHE ORSACCHIOTTO, NIALL HORAN! ***


Torniamo da Niall e Viola. Il nostro best era seduto sul letto e la fissava preoccupato. -Amore adesso mi spieghi cos’hai. Stai tutto il tempo a guardarti intorno, tata. La ragazza si buttò sul letto con le lacrime agli occhi. -Lally, non voglio che tu ti preoccupi per me! Sto bene. Siamo finiti in prima pagina sul giornale, no? L’Irish boy se la sedette in braccio e si mise ad accarezzarle i capelli –Su, dimmelo, piccola. -No, per favore, non è niente! E’ che per alcune persone e vicende noi due non dovremmo stare insieme. -Chi ti ha minacciata? Aspetta, mi vuoi mollare? -No! Lally, aspetta! -Certo che vuoi! – Niall si mise a piangere e scattò in piedi. –Se è per le fans, guarda che io non sono interessato a loro. Amo solo te! Vedo questo orsacchiotto che mi hanno portato? Se ti fa soffrire, lo distruggerò! In quell’istante Viola notò che dal pancino dell’orsacchiotto protendeva una punta d’acciaio. -Niall!!!! Mollalo!!! -Ecco, vedi che sei gelosa! -No, amore! Stai attento, ti prego! C’è una punta di acciaio! – urlò Viola tremando. -Quale punta!? – il biondino si girò e vedendola svenne sul colpo. E Viola strillò: -Louis! Anastasia! Aiutoooo! 19 secondi dopo gli altri erano lì. -VAS HAPPENIN GUYS???? – urlò Zayn. La ragazza additò il peluche che venne raccolto prontamente da Ana che mormorò tra sé: -Una punta probabilmente avvelenata … uhm … interessante Dopo aver coccolato i due abbracciandoli e tranquillizzandoli, i nostri 4 detective della domenica si lanciarono a capofitto nelle indagini lasciando Cla e Zayn con i due. -Ok, raga, siamo nei guai fino al collo! – fece Harry. -Caspita, mica male l’idea: una punta di acciaio intinta nell’acido cloridrico nella pancia di un peluche …. Geniale! – disse Ana. -Allora, - attaccò Liam – magari a questo punto, una telefonata alla polizia ci starebbe anche, no? -No, fuori questione! Ormai ci siamo dentro e andremo fino in fondo! Proprio in quel momento i vispi occhi di Harry si posarono sul display del cellulare e gridò: -Fuck, guys! We are late!!! -Le proveeee! – gridò Liam di rimando – Oh my God, run, Horan, Malik, come on! Gli 1D si fiondarono fuori dall’albergo e raggiunsero lo stadio di Cler in taxi. Louis non riuscì a trattenersi dal gridare -Presto! Insegua quell’auto! – per fortuna lo gridò in inglese e il tassista non capì. Anastasia e Clarissa portarono la povera, piccola Viola per negozi per distrarla ma prima Ana chiese al portiere se fosse venuto un tizio corrispondente alla descrizione del loro sospetto no.1 a depositare qualcosa in camera di Niall e la risposta fu …. AFFERMATIVA!!!! -Ma avete idea di chi sia ‘sto qua?- chiese Clarissa - No,ma lo scopriremo presto!- -Oh, guarda- interruppe Vì – Una maglietta dell’ Abercrombie scontatissima!!!!- Cla si interessò immediatamente alla cosa e, mentre le due confrontavano roba e prezzi, Ana si mise a cercare notizie sul Web, senza risultati soddisfacenti. Le prove finirono e i 5 tornarono in albergo x cenare. Ana raccontò tutto agli altri riguardo alle sue scoperte -Brava, per essere una ragazzina alle prime armi, sei stata molto brava- Louis le fece pat pat sulla testa con aria condiscendente. –Certo che prima di avvicinarti al mio livello ne hai di strada da fare … Sgnackk!! - Ahiaaaaaaaaa!!!!!!-Lou la guardò torvo,ciucciandosi il pollice sanguinante - Ma sei impazzita!? -Così impari! Clarissa lo rimproverò: - Louis sembri un bambino e ti comporti come tale. A quel punto il nostro best se ne andò offesissimo e Ana, gelida, scomparve in camera a leggere un libro. Poi tutti andarono a prepararsi x il concerto. A fine concerto( che fu un mega successone) i ragazzi andarono a dormire. Viola fece tutte le coccole a Niall,ma poi fuori! Non si poteva dormire insieme fino al matrimonio! Il povero piccolo Lally, ancora terrorizzato, ripiegò da Louis e Harry chiedendo asilo politico x la notte. Gli fecero spazio ma Harry dovette migrare sul divano perché non ci stavano tutti nel letto. -Lou? E Ana, dov’è? -E’ arrabbiata, la strega. -Sei un po’ cattivo, con lei. – fece Niall. -Dormi! -Good nig…. – Harry non terminò neppure la frase e crollò russando come un corno da caccia. -Louuu…. -Dimmi, Lally… -Mi canti la ninna nanna …. Non riesco a dormire. -No! Sono le tre … ho sonno! (VFC ah, ah la nemesi di Louis …. Così impari a fare lo s****o con Ana) -Ti prego, ti pregooooo …. Voglio She moves thorugh the fair -Ma è lunga …. -Canta! E Louis cantò con Niall che lo stritolava. Perlomeno alla fine si addormentò, Lou se lo scrollò di dosso, gli rimboccò le coperte e si mise a dormire vicino a lui.

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Capitolo 8
*** NON MANGIARE COSI' PESANTE, HARRY STYLES ***


La mattina dopo un pallido sole illuminò il dolce volto di Harry che spalancò gli angelici occhioni verdi. L’angelo se ne andò appena il ragazzo si svegliò del tutto e aprì la sua boccaccia. -GOODMORNING EVERYBODY! GOODMORNING CLER!!! Lou e Lally si svegliarono di soprassalto e urlarono: -E che c***o Styels! Tappati quella fogna di bocca! Dalla camera accanto Liam tuonò: -Ma volete tacere, disturbatori della quiete pubblica?! Ma ormai tutto il terzo piano del Parroquette Rouge era sveglio. Si ritrovarono a fare colazione. Ana non degnò Louis di uno sguardo. Aveva le cuffie con i Nirvana a tutto volume, mangiava la sua brioche leggendo un libro. Louis le voltò le spalle tutto ingrugnito e gli altri si guardarono sconsolati. Vio sussurrò a Cla – E pensare che ha dormito tutta la notte con la schifosissima felpa di Louis. Che, detto fra noi, faceva veramente vomitare. Sarà un anno che non la lava! Clarissa annuì convinta: -Dovremmo fare qualcosa …. -Ma tanto non ci ascolta. Era ora di tornare a Parigi. Andarono in camera a fare i bagagli. Quando Harry entrò in camera vide qualcosa di strano. Un succulento panino al tonno campeggiava sul comodino. Il riccio famelico nonostante avesse appena finito di mangiare non disdegnava mai un buon panino al tonno, lo prese, lo annusò e stava già per addentarlo quando … -Harry! Harry! Vieni fuori! -Harry, ti amo! Ti voglio sposare! … Harry uscì sul balcone e mollò il panino per terra sbracciandosi per salutare le sue fans. Fece per tornare dentro quando l’occhio gli cadde sul panino che un piccione aveva iniziato a beccare. Stava per insultare il volatile quando quest’ultimo stramazzò stecchito. Lo guardò interdetto per un attimo e poi urlò: -LOUUUUIIIISSSS!!!! Immediatamente Louis entrò –Beh, che c’è? Harry gli indicò il piccione morto e il panino tremando, bianco come un cencio. Lou capì al volo e chiamò: -ANA! LIAM! I due arrivarono subito. -Cosa succede? – chiese Liam. Harry saltò in braccio a Louis –Stavo per morire, colpito nei miei affetti più cari! Ana e Liam scrutarono il panetto e il piccione ed Ana commentò: -Cianuro…. – poi abbracciò Harry. -Ahhh, Ana…. Lou …. Liam…Abbraccio! Bacino! Rifugio! Aaaaaahhh -Ok, ok…. Ma prima terzo grado! Dove l‘hai trovato? Cosa è successo esattamente? Harry raccontò l’accaduto dieci volte e Liam prese diligentemente appunti. Nel frattempo arrivarono le coppiette felici che furono informate subito degli ultimi avvenimenti. Viola e Cla si profusero in urletti vari e tutti abbracciarono il riccio. Liam riprovò a dire –Beh, ora forse sarebbe proprio il caso di avvertire la polizia! -Ma no, dai. Tanto manco solo io! Ormai è tardi! -Ma scusa, Louis, non ti sembra che magari potrebbe riprovarci anche con gli altri. – replicò Ana. L’interessato siccome lei aveva ragione non rispose. E Liam concluse: – Bene. Ora torniamo a Parigi e lì vedremo il da farsi. Louis acchiappò Ana di malo modo e la trascinò davanti al portiere per avere conferma che il sandwich fosse stato recapitato dal solito tizio. Il portiere confermò. Ana guardò il ragazzo con una strana espressione e mormorò: -Ora tocca a te. Anche se non te lo meriti, ti coprirò le spalle. -Strega… - e le mise un braccio attorno alle spalle. Finalmente partirono tutti sull’aereo. Per passare il tempo Liam propose: -Giochiamo a carte! – subito dopo se ne pentì amaramente. -Sì, figo! Io e Liam – urlò Harry di nuovo pimpante. Giocarono a cirulla. Gli altri quattro li guardavano male e ogni tanto, toc, coppetto di Zayn per ristabilire l’ordine. Vinsero di nuovo Louis e Ana. -Batti 5, strega – ma nulla di più. Erano in tregua armata. La partita successiva la vinsero Liam e Ana tra gli strepiti e le maledizioni di Harry e Louis. L’ultima manche fu vinta da … Ana e Harry. -Brava Ana!- strillò Cla -Sei la migliore! – Viola abbracciò la sua amica. Tutti si congratularono con lei, Harry osò persino prenderla in braccio. Louis dal canto suo sibilò: -Solo fortuna. Non credere di saper giocare meglio di me, ragazzina. Gli occhi di Ana si inumidirono leggermente e ferita come non mai si rifugiò a leggere nella cabina dei piloti. Vì e Cla stavano già per andare da lei ma Liam le fermò: -Forse è meglio che la lasciate da sola. Zayn intanto stava facendo una bella lavata di capo a Louis per aver trattato così male una così cara ragazza, che lui non meritava assolutamente.

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Capitolo 9
*** FANTASMI ***


Arrivarono a Parigi e si risistemarono a Le Chat Noire con gran terrore dei clienti. I ragazzi furono impegnati tutto il giorno nelle interviste mentre le ragazze andarono in biblioteca a fare ricerche sullo strano attentatore. Dopo un po’ però Cla e Viola si stufarono, presero Ana e la trascinarono fuori e dopo un lungo dibattito decisero di andare a vedere Le Ninfee di Monet con la speranza che Ana si tranquillizzasse. I meravigliosi quadri fecero il loro dovere e la ragazza si rasserenò. Sfortunatamente in biblioteca non riuscirono a trovare nulla di interessante ma in compenso si fecero tutti i negozi della Rive Gauche. Viola trovò un bel paio di decollete col tacco, Clarissa un adorabile vestito giallo e Anastasia una delle prime edizioni de Le Bateau Ivre di Rimbaud. Comprò anche una copia illustrata originale de Les Fleurs du Mal di Baudelaire che era destinata a Louis ma che poi decise di tenere per sé visto che ormai nutriva poche speranze che le cose tra lei e il ragazzo funzionassero. Clarissa comprò un Borsalino per Zayn mentre Viola un maglione per Lally. Andarono a mangiare in una brasserie e Viola chiese: -Anastasia, scusa, ma ci vuoi una buona volta spiegare cosa combinate tu e Lou? -Niente. Proprio niente …. Anzi, stavo pensando di tornare a Genova. Non ha senso che rimanga ancora qui. Clarissa strillò –Cosa? Dove credi di andare, tu? Tutto il locale si girò a guardare le tre ragazze. -Prima o poi capirà che sei la donna della sua vita! – proseguì Cla – E’ solo … solo uno stupido idiota orgoglioso. Tu resti qua! -Non penserai che ti lasciamo da sola proprio ora! – rincarò Viola. Ana arrossì e abbracciò le due amiche. Le ragazze finirono di pranzare e tornarono in albergo. Intanto i nostri best love erano alle prese con le interviste. Intervista tipo: Niall ride, sempre e comunque; Harry si agita e si cappotta dalle sedie; Louis fa il cretino in tutti i modi possibili e paciuga col pennarello tutto ciò che può; Liam parla senza fermarsi e Zayn cerca di ristabilire l’ordine nello studio messo a ferro e risa dai 4 dannosi ragazzi. Dopo tre interviste i poveretti cominciavano a stufarsi e finalmente furono lasciati liberi di tornare in albergo dove Clarissa e Viola distribuirono i regali ai loro fidanzati. Anastasia si tenne a distanza e si chiuse in camera a studiare. Harry partì alla sua ricerca e cercò di convincerla a tornare giù insieme agli altri con scarso successo. Lei lo abbracciò, gli diede un bacino sulla guancia (Ana trattava sempre bene il riccio) ma non volle scendere. -Come on, baby! Vieni giù con noi, dai, studierai dopo. Louis sente troppo la tua mancanza. Mi ha rotto tutto il giorno. Dai sorella, come with me. La rossa sapeva benissimo che Harry si stava inventando tutto per farla scendere e scosse la testa. Ma ormai era arrivata l’ora di cena e quindi, alla fine, seguì il tappo ricciuto in sala. Fu una cena ricca di risate e divertimento … ehm, non proprio per tutti. Finito di mangiare le coppiette felici andarono a fare una passeggiata romantica, i tre detective della domenica a bersi una birra e Anastasia se ne tornò in camera a studiare, nonostante Harry e Liam avessero cercato di convincerla in tutti i modi di andare con loro. Quando venne l’ora di andare a dormire, Lou si ritrovò il cucciolotto riccio lotto appiccicato perché era ancora scosso dal tentato omicidio. Si rifugiarono sotto le coperte ma dopo pochi minuti arrivò un orsetto biondo che si strinse vicino a loro in cerca di protezione. Louis l’abbracciò: -Buona notte Lally. Se hai bisogno di qualcosa, svegliami. -Sì, Luly, buonanotte. E state attenti, guys. – e Niall si addormentò profondamente stretto il più possibile a Louis. Harry si avvinghiò ai due amici stile piovra e mormorò assonnato: -Mi raccomando Lou, stai attentissimo. Oh, a proposito, dovresti essere un po’ più gentile con la rossa. Poi si deprime, e se Ana è depressa, lo sono anche io! -Lo so, hai ragione Haz, devo comportarmi un po’ meglio con la streghetta. Ora dormi, fai dei bei sogni e non ti preoccupare Harry continuò: -Ok, bravo. Comportati bene con lei. E stai attento, non voglio perderti per nessun motivo al modo. Buonanotte Luly. E anche il riccio sprofondò nel sonno. Louis gli accarezzò i capelli. -Non succederà nulla, stai tranquillo. Non ci perderemo mai. Quanto ad Ana, beh… oh, mai stai dormendo. Ma sì, dormi, bello, dormi. Il ragazzo aspettò una mezz’oretta, si assicurò che i due orsi dormissero sul serio, poi si alzò il più delicatamente possibile, si rivestì, rimboccò le coperte ai due amici, chiuse bene la finestra onde evitare infiltrazioni indesiderate, diede loro il bacio della buonanotte e uscì chiudendo la porta. Scivolò silenziosamente in camera di Viola e Anastasia e aprì lentamente la porta. Viola dormiva della grossa, non l’avrebbe svegliata manco un cannone. La rossa, al contrario, aprì immediatamente gli occhi e non appena si rese conto della presenza di Louis che incombeva su di lei borbottò: -Cosa vuoi? -Alzati, svelta. -Perché? Sono arrabbiata con te. Vai via – e nascose la testa sotto il cuscino. -E dai, strega. Alzati e cammina. – disse Lou e la tirò fuori dal letto. Lei si divincolò: -Lasciami stare! – sibilò. Ma lui aveva già afferrato i suoi anfibi e la spinse fuori dalla stanza senza tanti complimenti. -Muoviti. Mettiti le scarpe. -Ma perché?! Cosa sta succedendo? -Zitta, strega. Ah, e mettiti pure questa. – e le sbattè in mano una delle sue mega felpe lerce. La ragazza, un po’ frastornata obbedì, e si infilò la felpa. -Ma sono in camicia da notte! Dove vuoi andare? Mi vuoi spiegare … -E’ lo stesso. Tanto non ti guarda nessuno! -Lo dici tu! E poi … Ma Louis la acchiappò per un braccio e la trascinò fuori dall’albergo di corsa fino alla stazione della metro. -Louis! Ora basta! Si può sapere dove stiamo andando? Ma per tutta risposta venne scaraventata dentro a un vagone del treno che stava per partire in quel momento. Era vuoto, a parte una strana vecchina che sferruzzava. -Ma sei impazzito?! Cosa vuoi fare Louis? Me lo vuoi spiegare una buona volta?! – la ragazza lo fissava ansante. Louis fece una faccina da … beh, da Louis, con gli occhioni incredibilmente blu che scintillavano ed iniziò: -Stiamo andando alla tomba di Jim Morrison … -Al Pere Lachaise? – fece lei confusa -Sì, quello. Non posso andarmene da Parigi senza aver reso omaggio a Jim … e … beh, l’unica persona con cui ci sarei voluto andare, sei tu. Ana rimase a bocca aperta come un pesce lesso e farfugliò – Oh. Ma … io… Louis la prese in braccio. –Scusascusascusa. Ti voglio tanto bene. Io … ti amo, strega. Davvero. Mi spiace che … beh … insomma, mi spiace che mi comporto così ma io …. – la baciò tenendola stretta. Quando si staccarono gli occhi di lei erano lucidi. -Sì … ma, io … io non ce la faccio ad andare avanti così, Louis. Stavo pensando di tornarmene a casa con il treno di domani. Intanto tutte le volte tu … sniff, sniff, sembra che io ti dia fastidio, sembra che .. tu mi odi … sniff – La ragazza si guardava i piedi, sconsolatissima. Louis doveva inventarsi qualcosa di veramente convincente perché non aveva nessuna intenzione di lasciarla andare via. E così intonò: “so your friends’ve been telling me that you’re sleeping with my sweater …” La vecchina tremolò e svanì ma i due ragazzi non se ne accorsero perché Louis aveva preso Anastasia e la stava baciando appassionatamente. Dopo un bel po’, quando si staccarono, il ragazzo disse: -Ma dov’è finita la vecchietta? Non ci siamo fermati … credo… -Forse era un fantasma – mormorò Ana trasognata. La metro si fermò e i due ragazzi scesero sulla banchina ancora trasognati. Uscirono dalla stazione e arrivarono davanti ai neri cancelli del Pere Lachaise. Si arrampicarono agilmente e scavalcarono il cancello saltando all’interno del cimitero. Il terriccio era morbido e la falce lunare illuminava con i suoi freddi raggi le tombe e i salici piangenti che protendevano i loro rami sulle lapidi. Un’upupa emise il suo richiamo in lontananza. I ragazzi scivolarono davanti alla tomba dell’eterno Jim Morrison e si inginocchiarono. Anastasia recitò una sorta di preghiera in silenzio mentre Lou prese carta e penna, pronto a scrivere una canzone per il fu leader dei Doors. Scrissero e scrissero e alla fine ne uscì fuori una stupenda poesia che deposero solennemente sulla tomba. Rimasero ancora un po’ in silenzio, abbracciati, e poi, lentamente Lou e Ana si baciarono sotto gli occhi di centinaia di spiriti, inginocchiati sotto un salice, all’ombra di una lapide, protetti dai fantasmi che isolarono i due ragazzi dall’esterno, intonando un canto antico, vivo e morto. Mille sospiri si fusero in un unico istante, nelle note di un canto perduto da tempo. Dopo un lungo bacio, particolarmente significativo, Lou e Ana si staccarono guardandosi negli occhi con molta dolcezza. Louis abbracciò la ragazza che gli si accoccolò in braccio e mormorò: -Allora strega, cosa vuoi di più? Un amore suggellato dagli spiriti dei morti. Un legame più forte di qualsiasi matrimonio… -Suggellato dagli spiriti … - ripetè lei – Allora non dovremo più lasciarci, Lou. -No, Ana, mai più. Attesero ancora un po’, in silenzio, stretti l’uno all’altra e poi si alzarono e si avviarono verso il cancello. Il vecchio Jim sorrise, finalmente i due ragazzini avevano smesso di lottare contro se stessi ed erano in pace … I due riscavalcarono i cancelli e presero la metro per tornare a casa. Nella carrozza c’era di nuovo la vecchina sferruzzante, o meglio, il suo fantasma che li guardò con l’ombra di un sorriso sul volto rugoso prima di tremolare e svanire alle prime luci dell’alba. Finalmente giunsero all’albergo, si trascinarono stanchi morti in camera di Harry, visto che era vuota, e si misero a letto abbracciati stretti l’uno all’altra. -Buonanotte, Luly. -Buonanotte, streghetta. Ma i nostri best poterono dormire solo un’oretta perché alle 7 l’urlo di Harry li svegliò brutalmente: -GOODMORNING PARIS! -Ma dobbiamo proprio alzarci? -Uhm … sì, immagino di sì … yawn… Gli altri erano già tutti giù a fare colazione. -Ma dove sono Ana e Louis? - Si informò Zayn servendosi dell’uovo strapazzato su un toast. -E’ vero. Che strano, di solito sono sempre così mattinieri … - asserì Clarissa. -E lasciateli dormire, su! – urlò Harry ingozzandosi di cereali affondati nel latte e sbrodolandosi irrimediabilmente. Proprio in quel momento i due apparvero, mezzo addormentati e tenendosi stranamente per mano. -Buongiorno ragazzi! – li salutò un esterefatto Liam -Ciao a tutti … yawn … - risposero loro sistemandosi a tavola con gli altri. Sembravano due zombie, beh poveretti, non avevano praticamente dormito. -Sembrate due morti viventi! – commentò Harry addentando con gusto un panino al burro con salsiccia. -Che maleducato che sei, Styles! – lo rimbrottò Zayn. -Ana, però, uffa! Mi hai lasciata da sola stanotte! – sbuffò Viola, ma un sorriso le illuminava il visino. Aveva capito che, per lo meno, i due si erano riappacificati. -Ma perché avete quelle facce? – indagò Liam -Non abbiamo dormito niente … Harry aveva attaccato una brioche appena sfornata e biascicò: -Uhm … buona! Ma dove diavolo siete stati stanotte? No, perché a un certo punto mi sono svegliato. Dovevo andare in bagno… no, sapete, ieri avevo davvero bevuto troppo e così … -Sì, Harry, ok, non c’è bisogno che scendi nei dettagli, eh? -Ok, comunque, dicevo, mi sveglio e Lou non è a letto, mi alzo e non è manco in bagno. Allora penso che sia andato da Ana e che magari siano in camera mia o in quella di Niall ma non ci sono. Ne ho dedotto che eravate usciti. -Bravo, cucciolo, ottima deduzione… - sbadigliò Louis. -Ma allora dove siete stati? – chiese una curiosissima Clarissa. I nostri zombie si guardarono un po’ e poi Louis cominciò a raccontare cautamente la loro nottata omettendo parecchie cose che riguardavano soltanto loro due, fantasmi compresi. Harry bofonchiò tra un morso e un altro a un pain au chocolat : -Wow! Figo! La tomba di Morrison … ma perché non mi avete chiamato?! -Sai, magari volevamo stare un po’ da soli …. -Insomma! Al cimitero?! Di notte!? Siete proprio irrecuperabili – Zayn scosse la testa imitato da due scandalizzate Cla e Viola. -Ooh – fece Niall – Ma … ma c’erano mica i fantasmi? -Uhm … - Ana si era quasi addormentata con la testa poggiata sulla spalla di Louis che cercava senza successo di tenere gli occhi aperti. Così il Payno prese in mano la situazione: -Dai, Hazza, vieni. Accompagniamoli su a dormire … I due presero sottobraccio Lou e Ana e li portarono nella camera di Louis dove li lasciarono ormai già addormentati. Quando tornarono di sotto decisero di andarsi a fare un giro per la città in attesa che i nottambuli si fossero riposati. Dopo alcune ore Louis e Anastasia si svegliarono e per un attimo si guardarono attorno confusi. -Ben svegliata, streghetta. Dove saranno gli altri? -Saranno andati in giro … sono le undici passate. Dai, alziamoci…. Yawn – la rossa però invece di alzarsi abbracciò il suo Lullo Tommo. -Ma no, dai, restiamo ancora un po’ a letto. Non ho voglia di alzarmi … - il ragazzo la abbracciò a sua volta e cominciò a riempirla di baci. Poi si staccò un attimo e sorrise: -All right, baby, I’ve got a wonderful idea! -Really? -Yeah. Do you want to come and live with me in England? -Eh?! – la nostra best dai capelli rossi spalancò gli occhioni – Venire a vivere con te? Ora? Io… Davvero vuoi che venga a stare da te? -Sure, baby! Dai dai dai, dì di sì! Vieni a vivere con me, strega! Ci penso io a pagarti la retta dell’università migliore … quella che vuoi, promesso. Allora vieni? La ragazza non poteva credere alle sue orecchie: Louis le stava proponendo di trasferirsi con lui in Inghilterra! E sarebbe potuta andare lì all’università!! Si slanciò su di lui baciandolo con trasporto. -Oh, sì, sì , sì! Sono già lì, Lou! Il ragazzo scoppiò a ridere e poi i due detective ripresero a baciarsi e coccolarsi, etc. etc. Lou cingeva con un braccio le spalle di Ana che lo coccolava con tenerezza e parlavano di quando sarebbero andati a casa insieme, quando la porta si spalancò con violenza e sulla soglia apparve un uomo alto, dai capelli neri corti, gli occhi azzurri glaciali, l’espressione truce. Indossava un abito gessato dal taglio perfetto e in mano stringeva una copia del Sunday Mirror con in prima pagina la foto di Viola e Niall. (VFC e che è? Un boss mafioso?) Appena lo vide Ana smise per un attimo di respirare. L’uomo appena riconobbe la ragazza dai capelli rossi tuonò, furibondo: -ANASTASIA! Cosa stai facendo?! La rossa non riuscì ad articolare nessuna parola e si strinse il lenzuolo attorno alle spalle. Louis sgranò gli occhi blu e sbottò: -E lei chi c***o è? Esca immediatamente dalla nostra camera! -No, Lou, aspetta … - iniziò la ragazza – Lui è … -Tuo padre?! -Ma no, - suo malgrado ad Ana venne quasi da ridere (VFC ehm …. Il papà della rossa era agli antipodi del riccastro qui presente, avete presente gli ex-sessantottini, eskimo e pugno chiuso?)- No, figurati … E’ il padre di Viola!

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Capitolo 10
*** VIOLA E' NEI GUAI! ***


A Louis cadde la mascella: quello era il padre di Viola?! Ragionò per qualche secondo poi sorrise a 32 denti e balzò giù dal letto. Anastasia divenne verde e istintivamente si nascose sotto il lenzuolo per riemergere timidamente quando sentì il nostro super Tommo presentarsi con voce allegra: -Mi scusi, non sapevo … molto piacere, io sono Louis Tomlinson! Louis tese la mano al signor Garaventa. Dettaglio non proprio insignificante: aveva addosso solo i boxer! Il padre di Viola lo guardò sdegnato e ignorò la mano tesa. Poi sibilò: -Tre cose. Prima di tutto, ragazzo, mettiti qualcosa addosso e levati da qui; e tu rivestiti, sciagurata ragazza! E, terza cosa, DOV’E’ MIA FIGLIA?! DIMMELO SUBITO! Ana si era alzata trascinandosi dietro il lenzuolo e fissò furente il padre della sua amica: -Andrea, come vedi Viola non è qui. E’ uscita con Clarissa e tornerà a breve. Quanto a Louis, è il mio ragazzo. E se per cortesia esci, sarò felice di rivestirmi. -Bella gente ti scegli, Anastasia. Un inglese della working class… credevo avessi più buon gusto. -Perché, c’è qualcosa che non va nella working class? Lasciami perdere, Andrea. Non mi sembra il luogo adatto per discutere. Louis guardava Ana con malcelata ammirazione. Il padre di Viola era diventato scarlatto dalla rabbia: -Come ti permetti di parlarmi così? Ma ti rendi conto della mia reputazione? E’ stata rovinata appena si è saputo che Viola Garaventa, la figlia di un miliardario, usciva con una banda di stupidi ragazzini inglesi… e tu, guardati, l’amica affidabile di mia figlia, la brava studiosa a letto con un ragazzetto fuori di testa! Visto che l’uomo non accennava a uscire e lei si sentiva stupida con quel lenzuolo drappeggiato attorno, Ana si era nascosta dietro a Louis e si stava infilando i jeans. -Ehi, Mister, non è il caso di offendere – fece Louis infilandosi a sua volta un paio di jeans. Ana intanto era sbottata: -Ora basta! Louis non è un ragazzetto fuori di testa! E adesso …. Louis le mise una mano sul braccio e mormorò – Lascia stare … In quel preciso istante un’altra figura nota fece irruzione nella stanza, il nostro mitico tappo ricciuto! Il ragazzo entrò urlando: –Goodmorning guys! – e si slanciò ad abbracciare Ana dandole un bacino sulla guancia. La ragazza cercò di respingerlo onde evitare altri rimproveri e il riccio si voltò a guardare il signor Garaventa con curiosità. -Ragazzo, è arrivata Viola?? – gridò l’uomo con fare poco amichevole. Harry lo fissò e poi esclamò: -Aaah, ho capito chi è! E’ il nostro nuovo Manager francese! … Mmhh, troppo cattivo per i miei gusti! -Harry, piantala ed esci – sibilò Louis. Il riccio uscì poco convinto e raggiunse gli altri sulle scale borbottando: -Il nuovo manager è proprio antipatico…. Ma le coppiette felici e Liam non gli prestarono molta attenzione e frizzanti come sempre piombarono in camera. Apriva la fila Clarissa, abbracciata a Zayn , seguiti da Liam e poi proprio dalla nostra best dagli occhi color del cielo con Lally che, intenti com’erano a parlottare sottovoce, non si erano accorti di nulla. Clarissa, appena vide Mr. Garaventa sbiancò e si nascose dietro al suo ciuffetto, Liam guardò perplesso Ana e Louis entrambi piuttosto rossi in viso che cercavano di fare dei segni a Viola per avvertirla della presenza di suo padre. Ma i due innamorati erano in un altro universo e continuavano a ridere tra loro. Silenzio d tomba. Mr. Garaventa gridò: -Viola! Traditrice infame! Lei si girò di scatto e per poco non svenne. -Papà …. Ehm … loro sono alcuni ra…ragazzi della casa dove … ehm … studiamo (VFC Viola cosa stai dicendo? Sei in un albergo non in casa!) -Bambina, piantala! Sei su tutti i giornali di cronaca! – e le sbattè il Sunday Mirror in faccia – vieni con me a Genova! Non voglio che tu abbia niente a che fare con questi cantanti da quattro soldi. L’uomo la afferrò brutalmente per il polso. -No! Papà! Lasciami! La trascinò via sotto gli occhi esterefatti di tutti. La ragazza si divincolava ma senza risultati e i suoi amici erano impietriti e non osavano intervenire finchè Ana partì all’attacco urlando: -Andrea! Lasciala immediatamente! Ma Louis la trattenne a forza – Non ti immischiare, Ana. E’ sempre suo padre … Niall piangendo rincorse quella figura scura ormai lontana. Viola venne caricata a forza su una limousine parcheggiata lì sotto. -Papà mollami! -E piantala! Non lo capisci che lo faccio per te, ingrata! Altro che provare a combinarti un matrimonio col figlio belloccio di un miliardario americano! Io ti prometto n sposa a un figlio di un petroliere arabo che ti mette il velo e ti chiude in casa! E vediamo chi prova a fare le scappatelle, allora! Metti in moto, Stefano. -Sì, signore! Viola piangeva ma non poteva opporsi. Una brusca frenata interruppe l’andatura della vettura. -E ora che c’è?! -Un ragazzo, signore. Si è messo davanti alla macchina e non ha intenzione di muoversi. -NIALLLLLLL!!!!! – strillò Viola e fece per aprire la portiera ma il manager le tirò uno schiaffo. -No! Tu stai qui, me la sbrigo io col ragazzino! Il padre di Viola uscì e si mise testa a testa col nostro biondino (VFC Sì la corrida in confronto è uno scherzo. Qui abbiamo due tori di prima categoria). -Viola resta con me! -Conviene che ti levi pidocchio se non vuoi finire schiacciato! -Signore! Vuol bene a sua figlia? Preferisce vederla allegra com’era prima o sofferente come ora? Io e lei ci amiamo davvero e se sono i soldi che le interessano, sappia che sono disposto a darle tutto quello che ho … non la porti via, la prego! Il Signor Garaventa non ebbe la forza di replicare, lo guardò e si commosse: -Io volevo solo il suo bene. Sono un padre tremendo! -No, non faccia così! – il nostro Niall è sempre tenero. – Sono certo che sia un brav’uomo. -Prenditi Viola e torna dagli altri, ma promettimi di non farla MAI soffrire, capito? -Sissignore! Subito! Grazie! – Lally spalancò la portiera e la ragazza gli si buttò addosso disperata. -No, non piangere, piccola. E’ tutto a posto. Ora ti riporto su. -Oh, Niall! Ho avuto paura di perderti! Il nostro biondino mormorò – non potevo permetterti di andartene via da me … - poi le tirò su il mento e le diede un bacio dolcissimo. Infine la prese per mano e la trascinò dentro. La nostra best fece appena in tempo a voltarsi verso suo padre che la guardava e a sorridergli e poi venne inghiottita dai passanti. E gli altri? Come stavano reagendo? Ana imprecava contro tutto e tutti, Louis, una volta tanto, cercava di calmare lei e gli altri. Cla piangeva nella camicia di Zayn, Liam aveva avuto un attacco d’asma e Harry, beh, lui si aggirava per la hall senza aver capito una mazza. -Ehi ma perché ora Viola canta con noi? – ma nessuno lo considerava. Appena Viola e Niall rientrarono nell’albergo, pallidi come cenci e tremanti, Clarissa urlò e si slanciò verso l’amica. E tutti li abbracciarono e li sommersero di domande. La nostra povera Vì , con tutto quello che le era successo in così poco tempo, svenne sul colpo e fu portata in camera sua a riposarsi e Lally raccontò agli amici tutto quello che era successo. Quando la nostra best dagli occhi azzurri si svegliò era ormai notte fonda e un silenzio spettrale avvolgeva la stanza. Era sola, Cla era con Zayn ed Ana col suo Lullo. Sicuramente Liam ospitava le due cozze , così lei si alzò lentamente , uscì in corridoio e a piedi nudi raggiunse la stanza degli ‘scapoli’ (VFC Ehi, Vì, e le tue morali, dove sono finite? Non si fa così …), aprì lentamente la porta e vide Harry abbracciato a Liam con Niall lì vicino. Il nostro teddy bear era sovraeccitato per tutto quello che era successo e non riusciva a dormire e appena vide il visino della sua amata si illuminò (VFC furbacchione!) -Lally … - sussurrò lei – Ho paura di là, vuoi venire con me? -Certo! L’irlandese non se lo fece ripetere due volte , la prese in braccio e la portò in camera dove si addormentarono teneramente abbracciati, finalmente in pace con loro stessi.

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Capitolo 11
*** NON GIOCARE CON IL FUOCO, LOUIS TOMLINSON! ***


Il mattino seguente, a colazione (VFC non se ne perdono una, eh?) Clarissa fece una bella ramanzina a Viola visto che aveva dormito con Niall -Insomma Viola, - iniziò con voce finto stizzita, scimmiottando proprio l’amica stessa – Come hai potuto semplicemente pensare di dormire con Niall?! Non me lo sarei mai aspettato da te! Tutti scoppiarono a ridere, Viola compresa sebbene un lieve rossore le imporporasse le guance. Appena Harry ebbe finito di rimpinzarsi ben bene dal ricco buffet a loro disposizione i ragazzi andarono a provare mentre le girls si fecero un giro per Parigi. Intanto, nell’ombra, qualcuno osservava pronto ad agire…. Dopo un po’ che giravano Viola propose: -Ehi, perché non andiamo a vedere i ragazzi? Clarissa approvò entusiasta e Ana sollevò appena la testa dai libri che stava accuratamente esaminando e borbottò: -Come? Perché? -E dai, topo di biblioteca, muoviti! – e le due amiche trascinarono via un’Ana recalcitrante che lanciava occhiate bramose alla bancarella dei libri usati. Giunsero allo stadio dove i 5 ragazzi stavano provando sul palco più che altro intenti ad urlare e baccaiare. In teoria stavano provando ‘Midnight Memories’ ma sembrava più che stessero divertendosi e basta. Niall suonava la chitarra sghignazzando, Harry si rotolava per terra, Louis sparava idiozie a raffica, Zayn sfrecciava con lo skate sul palco mentre Liam era appena saltato sulle spalle di Louis e urlava. Cla e Viola erano esterefatte, Ana, invece, balzò agilmente sul palco, si appropriò dello skate di Louis e incominciò a girare per lo stadio facendo salti e acrobazie varie. Le prove proseguivano, Viola e Clarissa ballavano, Ana continuava ad andare su e giù con lo skate. Quando i ragazzi iniziarono a provare ‘Through the dark’, la rossa si era stancata ed era appena salita sul palco vicino alle sue amiche quando si avvide di un movimento sospetto. Si voltò e vide un uomo dalla crapa pelata e bulbosa con indosso un trench che stava puntando una pistola contro Louis. Istintivamente si slanciò verso il ragazzo frapponendosi tra lui e l’omicida. La detonazione scosse l’aria e la rossa cadde addosso a Louis con la pallottola a lui destinata conficcata nella spalla. Nella confusione che seguì il killer ebbe modo di dileguarsi senza lasciare traccia (VFC Bravo killer! Come omicida sei sfigato ma a dileguarti sei un asso!!). La maglietta di Louis si stava rapidamente inzuppando del sangue che Ana perdeva copiosamente dalla spalla. Lei stringeva i denti e cercava di rassicurare con un filo di voce Louis che la stringeva a sé incapace di sillabare anche una sola parola che non fosse il suo nome. Liam riuscì ad urlare: -Qualcuno chiami un’ambulanza! Un dottore! Presto! – prima che un Harry urlante e piangente gli saltasse addosso. Clarissa cadde in preda ad una crisi isterica mentre Viola svenne tra le braccia di Niall che era anche lui più di là che di qua per lo spavento e il dispiacere. Zayn si era accucciato vicino a Lou e Ana e cercava di tamponare il sangue che le sgorgava dalla ferita. –Dai sorella, coraggio, tra poco arriva l’ambulanza. Resisti, rossa, resisti. (VFC Zayn,sei il più grande di tutti!) Louis teneva stretta la ragazza e piangeva con il viso affondato tra i suoi capelli mormorando: -Pazza di una strega. Perché l’hai fatto? Doveva colpire me … me, non te, piccola mia… (VFC in effetti era meglio che colpisse te e non lei) La ragazza scosse appena la testa. Finalmente arrivò l’ambulanza e la ragazza venne caricata su una barella e caricata sul mezzo. Louis saltò dentro con lei e vista l’espressione da folle il medico a bordo pensò di lasciarlo stare. Zayn abbracciò Clarissa e la rassicurò: -Andrà tutto bene, tesoro, Ana è una tosta. Ci vuole altro per fermarla – disse, tentando di apparire convincente. Intanto Viola era rinvenuta e stava piangendo come una fontana allagando un Niall altrettanto in lacrime. (VFC Niall, vivi alluvionato!!). Liam cercava di calmare Harry che piangeva e bestemmiava. Appena furono tutti un pochino più calmi chiamarono un taxi e appena saliti Harry non riuscì a trattenersi dal gridare: -Segua quell’ambulanza!!! Liam diede il nome dell’ospedale al perplesso tassista che appena sbarcò i sei ragazzi davanti al pronto soccorso pensò bene di andarsene a casa in preda a un terribile mal di testa. Intanto Anastasia era stata portata d’urgenza in sala operatoria e Louis era rimasto davanti alle porte chiuse e nessuno era stato in grado di farlo spostare da lì perché appena qualcuno si avvicinava e cercava di convincerlo ad andare nella sala d’attesa incominciava a cristare e a tirare calci, pugni e morsi. Quando gli altri sei fecero irruzione nel corridoio urlando videro il loro amico dagli occhi blu al momento rossi e lo raggiunsero, abbracciandolo e chiedendogli notizie. Riuscirono a smuoverlo dal corridoio e si accamparono nella sala d’attesa cercando di consolarsi a vicenda. Niall e Viola cercavano di confortarsi seduti in un angolo, Zayn era alle prese con Clarissa che berciava come un’aquila, Liam aveva in braccio Harry che piagnucolava senza sosta. E Louis ancora sotto shock, stava seduto per terra, tremante, avvolto in una coperta che un’ infermiera gli aveva messo sulle spalle visto che non si era voluto togliere la maglietta zuppa di sangue. Finalmente la porta si spalancò ed entrò un dottore ancora vestito con gli indumenti da sala operatoria che li guardò un po’ interdetto prima di annunciare: -Sono il chirurgo che ha operato la vostra amica. Sta bene, state tranquilli. Tra una mezz’oretta uscirà dalla sala operatoria e potrete vederla. Louis scattò i piedi come una molla e l’abbracciò. -Thank you! Tutti gli altri saltarono i piedi e incominciarono ad ululare, abbracciandosi, ridendo e piangendo. Il chirurgo sorrise e prima di uscire si voltò: -Ah, chi di voi è Louis? -Sono io! Il medico tirò fuori qualcosa dalla tasca e lo porse al ragazzo dicendogli: -Questa è la pallottola che abbiamo estratto dalla spalla della tua amica. Prima che la addormentassimo ci ha chiesto di darla a te. – Poi gli strizzò l’occhio –Tienitela stretta, ragazzo. E’ una ragazza davvero speciale. Louis annuì, rimirando la pallottola –Certo,- mormorò – e chi la lascia più… Quando la barella uscì nel corridoio, i ragazzi le si affollarono intorno. Ana era pallidissima ma sorrideva e cercò subito Louis. Gli prese la mano e sussurrò: -Te l’avevo promesso che ti avrei guardato le spalle. -Sì, strega. Ma cerca di non farti ammazzare sennò muoio anch’io di infarto subito dopo. Non farlo mai più, streghetta, mai più. L’infermiera li scacciò come se fossero stati un branco di polli e trasferì Ana nella sua stanza sbattendo la porta in faccia ai poveretti. Dopo 10 minuti uscì e gracchiò: -Adesso potete entrare. Ma solo 5 minuti. Poi tutti a casa! I sette si precipitarono dentro e si profusero in baci, semi-abbracci, urletti vari da parte di Cla e Vì. L’infermiera tornò e cacciò tutti fuori ma Louis si oppose: -Io di qui non mi muovo! L’infermiera, un donnone giunonico dall’aria dura, stava già per acchiapparlo per un orecchio quando il chirurgo che aveva operato Ana si affacciò dalla porta: -Allora, come stai Anastasia? Ho consegnato la pallottola al tuo amico Louis come mi avevi chiesto. Ana sorrise: -Meglio, grazie mille. Grazie davvero, di tutto. Il medico le sorrise e Louis ne approfittò immediatamente per chiedergli: -Posso restare con lei questa notte? Non posso lasciarla qui da sola, per favore.. -Ma sì, certo. – il medico ghignò e rivolto all’infermiera paonazza continuò, prendendola sottobraccio: -Su, infermiera Duchamp, per una volta possiamo fare un’eccezione, che ne dice? Anche perché non credo che riuscire a liberarsi d questo giovanotto sia tanto facile. L’infermiera abbaiò: -Solo perché lo dice lei…. Così uscirono tutti lasciando i due ragazzi da soli. Lou sistemò la sedia accanto al letto e si sedette, poggiando la testa vicino a quella della ragazza. -Sai Luly, quando ho visto quel tizio che stava per ucciderti … è … è stato orribile, come se il mondo fosse mo.. morto, era tutto freddo e grigio e io … io ho pensato che .. che non avrei davvero potuto continuare a vivere senza … senza di te – mormorò Ana con un filo di voce e gli occhi lucidi. Il ragazzo la baciò e sussurrò: -Non lasciarmi mai, mai, mai, piccola. Proprio in quel momento l’infermiera piombò nella stanza con le medicine da somministrare alla povera Ana e li fulminò con un’occhiataccia da rinoceronte col mal di denti. Diede le medicine alla ragazza e scomparve guardandoli con disapprovazione. I due chiacchierarono un pochino ma la rossa era un po’ provata e prima di addormentarsi mormorò: -Luly, non puoi stare appollaiato su quella seggiolina come Maestro Yoda. Vieni qui con me… Lui si infilò accanto a lei nel lettino, abbracciandola piano per non farle male. La baciò delicatamente sugli occhi e si addormentò cullandola. La mattina furono svegliati dall’abbaio dell’infermiera: -Insomma!! Esci subito da quel letto! – poi, notando che Lou aveva ancora addosso la maglietta sporca di sangue, continuò a sbraitare: - E non ti sei neanche tolto quella lurida maglia! Bah! Ora esci, che qui si deve lavorare! Louis si alzò e di rimando sibilò: –I’ll never wash it, you fucking bitch Poi si chinò su Ana, la baciò e le promise che sarebbe tornato presto. Il ragazzo tornò in albergo e appena arrivò fu assalito da Harry: -Come sta, come sta, come sta???? -Bene, la dimettono oggi pomeriggio. Il riccio lo abbracciò ed esclamò: -Che c***o di giornata che è stata! Potevo perdere il mio migliore amico e la mia sorellina. I can’t believe it!!! Dobbiamo prenderlo quel maledetto bastardo! Louis approvò con sguardo omicida. Andarono in camera a segare la pallottola. Mentre Louis si faceva una doccia e si cambiava, Harry andò dal portiere a farsi dare un seghetto per il ferro. Ci misero un’ora ma alla fine riuscirono nell’impresa e confezionarono due collanine. Il pancino del piccolo Styles brontolava così il riccio si alzò e disse: -Forza Tommo, andiamo a far colazione. Per tirarsi su niente di meglio che un bel panino al burro con salsiccia! Nel frattempo anche gli altri erano scesi a fare colazione e così Lou venne assalito da Clarissa e Viola che strillavano, Zayn e Liam che gli davano delle gran pacche sulle spalle e Niall che gli saltò al collo piagnucolando: -Oh, Lou …sniff … come sta? E tu, stai bene? Lou lo abbracciò e gli scompigliò i capelli –Sta bene, Lally. Sta bene. E anch’io sto bene, adesso. Fecero colazione e poi si organizzarono per la giornata. La mattina doveva essere dedicata alle interviste, poi sarebbero andati tutti a mangiare all’ospedale per salutare Ana e al pomeriggio avrebbero avuto il concerto . E poi, finalmente, Ana sarebbe stata dimessa e i tre detective della domenica sarebbero andati a prenderla. -ANAAAAAAA!!!!! – Harry si fiondò sulla ragazza stritolandola in un abbraccio da gorilla. -Ahia! Sì, Harry, ti voglio bene, ma … ahi! La spalla, Harry …. Louis lo tirò via – Stai un po’ attento, Hazza! -Ops … scusaaaaa… oh, pazza di una sorella! Sei proprio unica, lo sai? Liam la abbracciò con più delicatezza –Insomma, rossa, cosa ci combini? Qui senza il nostro capo investigatore come facciamo? La lasciarono a prepararsi e finalmente la ragazza venne dimessa e tutto l’ospedale tirò un sospiro di sollievo quando Mr. Styles e co. uscirono dall’edifico. -Come è andato il concerto? -Discretamente bene, - fece Liam. –Eravamo tutti un po’ sottosopra. Soprattutto il nostro Tommo. Lou allora tirò fuori dalla tasca le due collanine che aveva confezionato con l’aiuto di Harry e ne mise una al collo di Ana dandole l’altra perché la mettesse a lui. Harry ghignò –Wow … sembra un matrimonio … invece degli anelli, la pallottola! Un matrimonio da gangsters! Liam divenne verde e gli tappò la bocca. Ana arrossì e Louis scoppiò a ridere abbracciandola teneramente.

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Capitolo 12
*** LA GANG PIU' FIGA DEL BRONX (ma non siamo a Parigi?!) ***


I nostri detective della domenica arrivarono in albergo e salirono al terzo piano chiamando a gran voce le coppiette felici. -Niall! Zayn! Siamo tornati! -Viola, Cla! Dove siete? Sono tornata! -Ehi, Niallino, orsetto, ci sei? -Guys!? Ma dove siete finiti? Nessuna risposta, non vi era traccia delle coppiette felici. I ragazzi spalancarono la porta della stanza di Niall ma non c’era nessuno. -Ma dove sono finiti? -Strano … - fece Ana bussando alla porta di Zayn e Cla – Non è da loro … Visto che non ottenne risposta provò ad aprire ma anche lì … nobody. Gli altri entrarono dopo di lei e mentre Harry notava : -Toh, com’è ordinata questa stanza! Louis urlò dal bagno: -Venite! Presto! Entrarono tutti di corsa in bagno e videro una sorta di scarabocchio fatto col rossetto sullo specchio. -Ah, un po’ di bratta anche qua, fortunatamente! …..Ahia! –Harry squadrò offeso Lou che gli aveva tirato un coppino sul collo. -Ma che bratta d’Egitto! – sbottò il ragazzo – Zayn ci ha lasciato un messaggio! Ana studiò accuratamente lo scarabocchio e commentò: -Sembra una pistola … Liam annuì e concluse - Vero … e, oh diavolo, questa è la Torre Eiffel! Lou si illuminò: - Ma certo!! Harry sollevò un sopracciglio e lo guardò preoccupato. Lou gridò: -Ma sì! Zayn ci vuole dire che il maledetto bastardo li ha rapiti e li ha portati sulla Torre Eiffel! Elementare, miei Watsons! Questa arguta deduzione gli valse un bacio di Ana (VFC, oh, prima lo avrebbe fulminato … e sì, ormai la rossa sta crescendo…) Liam tentò come sempre di chiamare la polizia ma gli altri erano già partiti a razzo giù per le scale e non gli restò che seguirli. -Ok, guys. Come ci arriviamo? – fece Harry gasatissimo. -Mi sa che dovremo prendere la metro. – rispose Liam che poi guardò preoccupato l’amica e continuò – Beh, Ana, io credo che tu debba stare qui. Sei appena stata dimessa e … Louis annuì – Ha ragione il buon vecchio Payno, Ana. E’ troppo pericoloso e ne hai già avuto abbastanza … aspettaci qui, streghetta. Ana li guardò gelida – Non se ne parla nemmeno. Io qui non ci resto. Ci sono le mie amiche là. Let’s go! – e la ragazza corse giù dalle scale della stazione della metro seguita dai suoi amici. Sul treno i 4 provarono a stilare un piano d’attacco. -Ok, so … first, he’s got a gun. Second, why did he fucking take them to the Tour Eiffel? Ana sbiancò – Oh, mio Dio … - balbettò – Per buttarli giù! -E … e se lo avesse già fatto? – Harry era bianco come un lenzuolo e sembrava sul punto di vomitare. -Non ci voglio neanche pensare – rabbrividì Liam. - E terzo, dobbiamo procuraci delle armi. – concluse Louis con gli occhi spiritati. -E dove, scusa? – fece Liam. La metro si fermò e i 4 balzarono fuori, corsero a perdifiato come se ne andasse della loro vita e arrivarono ai piedi della torre. Un orologio battè le dieci, seguito dai rintocchi delle campane di qualche chiesa lì vicino. Il cancello di ingresso era aperto, il lucchetto rotto sul selciato. -Eccole qui le armi! – Harry brandì delle spranghe di ferro abbandonate lì vicino e le distribuì agli altri. -Bravo, cucciolo ricciuto! Muoviamoci! -Ma io, veramente, ho l’asma …, soffro di vertigini e … è meglio chiamare la polizia, accidenti! Ana prese Liam per mano –Fidati di me, Liam! Andiamo, potrebbe essere già tardi !– e lo trascinò su per le scale dietro agli altri. Dieci, cento, mille gradini scivolavano via nel buio sotto i loro piedi e la meta era sempre più vicina. Quando arrivarono in cima Liam stava soffocando e Ana gli dovette spruzzare il cortisone in gola con la boccetta spray. Intanto una voce cavernosa parlava e parlava. -Sembra Voldemort – commentò Harry. -Shhhh!!!! – i 4 strisciarono nell’oscurità e girato l’angolo videro le coppiette felici impacchettate come salami, schiena contro schiena. Viola era svenuta, Clarissa piangeva, Niall pure e Zayn tirava maledizioni in pakistano mentre il bruto blaterava incessantemente: -Inscenerò un doppio omicidio-suicidio! Le vostre fidanzatine gelose vi uccidono e quindi, non reggendo al rimorso, si suicidano! Ih ih ih !!!!! Harry registrava. Zayn urlò –Nessuno ci crederà mai, brutto bastardo! E i nostri amici verranno a salvarci! -Lo credi? Siete spacciati, ormai, caro il mio bel pakistano. E poi toccherà pure a loro, non temere. In quel momento la voce di Louis Tomlinson risuonò nell’aria: -All’inferno ci andrai tu,maledetto bastardo! Il killer si voltò di scatto ma quando li vide scoppiò a ridere. -Ma bene, eccovi qui! Mi avete risparmiato la fatica di venirvi a cercare! E poi, tu, a chi credi di far paura con quel vocino da poppante!? Louis, indignatissimo, ribattè: – Bella la tua di voce, brutto str***o! Ma nello stesso istante Ana la furia con una sprangata fece volare via di mano la pistola all’uomo, cadendo in ginocchio subito dopo per il forte dolore alla spalla ferita. Harry intanto urlava: -Siamo la gang più figa del Bronx! Addosso, fratelli! Dagli al bastardo! E i tre si gettarono addosso all’uomo che poco dopo implorava pietà. Ana, si rimise in piedi e si precipitò a slegare i suoi amici così Niall e Zayn si gettarono nella mischia urlando inferociti. Clarissa piangendo chiamò la polizia e Viola sotto choc si appese al collo dell’amica innaffiandola a dovere. Quando la polizia arrivò in cima alla torre trovò l’individuo pesto e legato come un salame che biascicò: -Portatemi via da questi pazzi! Meglio la prigione! Sì, lo ammetto, sono stato io! Ho cercato di eliminare questi 4 babbei ma senza successo … e tutto per colpe di quelle tre p*****e! -Ma perché? Non sappiamo nemmeno chi sei? – domandarono Niall e Harry. A quel punto Louis strillò: -Ci sono!!!! Ecco cos’è che mi tormentava da quando abbiamo ricevuta quella stramaledetta lettera! Tu sei Nelson Clinton! Liam sgranò gli occhi – E’ vero! Zayn scosse la testa – Già … ma come ti sei ridotto male! Mentre andavano al commissariato i ragazzi spiegarono all’ispettore tutta la storia. Il tristo figuro era stato scalzato dalla finale di X-Factor ai tempi della loro iniziale formazione proprio per far posto al loro neo-gruppo e la cosa , evidentemente, non gli era andata giù , visto anche il successo planetario che avevano ottenuto da allora. L’ispettore si congratulò anche se li sgridò per aver voluto fare tutto da soli e non aver denunciato in tempo gli attentati. Vennero poi accompagnati in albergo con due volanti. Harry era gasatissimo di essere su un’auto della polizia e voleva che accendessero anche la sirena mentre Ana, al contrario, era piuttosto a disagio (VFC ehm, in patria frequenti i centri sociali, eh, rossa?!) e in più la spalla le faceva molto male e così ne approfittò per nascondere il viso nella felpa di Louis che se la teneva stretta e le accarezzava i capelli. -E ADESSO, TUTTI A NANNA!!!! – urlò avete capito chi. E così, dopo baci e abbracci, si diressero verso le loro stanze. Zayn e Clarissa si chiusero nella loro stanza dove una orgogliosa Clarissa immortalò col cellulare lo scarabocchio di Zayn con lui sorridente lì vicino prima di andarsene a dormire teneramente abbracciati. Liam trovò la sua Danielle ad attenderlo mentre Harry addocchiò una bella cameriera e non ci mise molto a convincerla a seguirlo in camera sua. Viola seguì Niall (VFC eh, eh … ormai Viola ha mandato in pensione le sue remore), e presto dormiva serena abbracciata al suo amato con la testa appoggiata al suo petto, come una bimba. Ma il ragazzo era sveglio, sveglissimo e continuava ad accarezzarle meccanicamente i capelli (segno che era preoccupato). -Viola, - la chiamò piano per non spaventarla – Viola, svegliati ti prego … -Uhm …. – mugolò lei ancora addormentata – No, Lally, mia mamma non mi cantava mai le ninnananne quando ero piccola, mi spiace, non ne so, ora dormi … -No, non voglio la ninnananna. Devo parlarti! -Amore, sono le due …. Non possiamo rimandare a domani? -No, Vì, fallo per me…. -Va bene, parla …. – la ragazza si appoggiò sui gomiti per non addormentarsi e si mise ad ascoltarlo. -Stavo pensando che … Vì, ascoltami, non dormire … ti ho vista rischiare due volte in due giorni per causa mia! E … se dopo il tour tu … tu tornassi a Genova potrei perderti del tutto! No, piccola, tu devi stare sotto la mia protezione, vieni a vivere con me! So che ti spaventerai ma io ti vorrei avere a Londra! Ti preeeego!! Viola era più addormentata che sveglia ma a sentirlo dire così andò come al suo solito nel panico: -Certo! Sì, sì, sì!!! Ma … ma le altre due? Come faranno? Sono sempre io che devo occuparmi delle faccende di casa perché loro sono .. ehm beh .. un po’ pasticcione! - E che si prendano una cameriera! E poi credo che Lou abbia già detto ad Ana che potrebbe trasferirsi da lui …Io la mia Vì la voglio tutta per me! E il nostro biondino le prese il viso tra le mani, se la rimirò per qualche secondo e poi iniziò a baciarla con trasporto in preda alla gioia. Vì si lasciava coccolare dal suo orsetto coccoloso poi però si addormentò stretta a lui e calò del tutto il silenzio nella stanza 130. Due stanze più in là Ana era molto dolorante così Lou le diede un antidolorifico, la spogliò, la mise a letto, si spogliò a sua volta e si sdraiò accanto a lei abbracciandola. -E anche questa volta ce l’abbiamo fatta. – mormorò lei stringendoglisi contro. -Siamo troppo bravi, cucciolo. – Louis la baciò – Vieni da me subito, strega, le tue robe le prenderemo dopo. Non mi va di lasciarti andare da sola a Genova. -Certo, Lou. Vengo con te e non mi muovo. Dopo una bella dose di baci e carezze si addormentarono profondamente, stretti l’uno all’altra.

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Capitolo 13
*** GOODBYE, PARIS ***


-Goodmorning friends!! – Mr. Styles si era svegliato e con lui tutto l’albergo. E’ proprio incorreggibile!! Si ritrovarono tutti al tavolo delle colazioni e Ana informò le sue amiche che non sarebbe tornata a Zena ma sarebbe andata a casa con Louis. Clarissa sorrise felice, approvò e disse che avrebbe fatto lo stesso con Zayn anche se si preoccupò: -Ma la casa? Non possiamo far sistemare tutto ai nostri genitori … -Ma no, certo. Appena posso torno a disdire l’affitto e raccattiamo tutta le nostre cose. Vì tirò un sopsiro di sollievo. –Fiuuu …. Meno male! Perché Niall mi aveva chiesto la stessa cosa ma non avevo il coraggio di dirvelo! Bene, ognuna di loro alla fine del tour avrebbe seguito la sua direzione! … Ma prima le aspettava Amsterdam. Si diressero all’aeroporto. Prima di salire sull’aereo Harry si voltò e guardò la torre Eiffel che si ergeva maestosa all’orizzonte . Louis si fermò con lui e lo abbracciò: -Qualcosa non va, Hazza? -No … è solo che … beh, quante emozioni ci ha riservato Parigi! Non posso ancora crederci… - sospirò e strinse forte l’amico – Ma soprattutto non ci siamo persi, Lou, non ci siamo persi. Il ragazzo gli scompigliò i ricci e mormorò –Non l’avrei mai permesso, amico mio, mai. Salirono sul jet che partì rombando mentre su Parigi sorgeva una nuova alba dorata ….

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