La mia vita

di AmateLokiLegolasNesli
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** L'inizio ***
Capitolo 3: *** La maglia ***
Capitolo 4: *** Boom ***
Capitolo 5: *** Rivelazioni ***
Capitolo 6: *** Amici nuovi ***
Capitolo 7: *** Felicità di tutti ***
Capitolo 8: *** Incontri ***
Capitolo 9: *** Domande su domande ***
Capitolo 10: *** Curiosità ***
Capitolo 11: *** Sei irritante, anche a cena ***
Capitolo 12: *** Giornata nera ***
Capitolo 13: *** Conosciamoci ***
Capitolo 14: *** Il sogno ***
Capitolo 15: *** La sfortuna. ***
Capitolo 16: *** La sorpresa ***
Capitolo 17: *** Finalmente ***
Capitolo 18: *** Il ritardo imbarazzante. ***
Capitolo 19: *** Partenza. ***
Capitolo 20: *** Pulizie interessanti. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Vita. Questa parola viene usata spesso da tutti, pur non sapendo che cosa significhi davvero.
" Ogni organismo vivente ha il proprio ciclo vitale, e all'interno di questo, si riproduce per perpetuare nel tempo la vita stessa.
Il termine "vita" si contrappone parzialmente a morte, ma anche a "non vita", in quanto la condizione della materia morta non coincide con quella della materia che non ha mai avuto vita.
Riguardo alla definizione di cosa sia la vita c'è ancora dibattito tra scienziati e tra filosofi." Questo é ciò che é realmente. Qualcosa di cui non si sa di preciso. E allora perché gli innamorati o gli amici si chiamano: "vita mia, amore della mia vita,vita?"Non mai capito il perché di queste espressioni.
Questo é un punto, dove ritenevo di dovervi mettere in conoscenza, anche se so che non vi interessa niente, ma per me é importante. E un'altra cosa mi ritengo anticonformista.Forse è proprio per questo che sono diversa dagli altri,per questo non ho ancora  fatto l'amore,dato il primo bacio,mai fumato o bevuto,non ho mai ascoltato tutti quei cantanti che tutti ascoltano,per questo ho solo due amiche le migliori che io abbia mai avuto o per questo amo il wrestling.Insolito,no?Diverso per una ragazza di 18 anni,no?Semplice sono anticonformista.Ma adesso è arrivato il momento che io vada,già la scuola mi aspetta. Io sono una ragazza che ha molti amici ma che non mi fida abbastanza. Tra tutti i miei amici l'unico che m'interessa é lui.

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Capitolo 2
*** L'inizio ***


 Finalmente. Finalmente ero lì. Dove tutto, che prima sembra impossibile, stava lì davanti a me. Ovviamente, come al solito, pioveva e la sfortuna era sempre con me. Ma non stavolta. Stavolta, ero lì, e qualunque cosa fosse successa, in quegli anni, non l'avrei reputata sfortuna. Anche se stava piovendo, non avevo il motivo di arrabbiarmi, mi bastava solamente il fatto che mi trovassi lì.Ero appena arrivata, che già mi sentivo felice, emozionata ed eccitata all'idea di restarci  per tre anni. Questo é stato il  mio sogno da tutta la mia vita, quando, per la prima volta, a otto anni, venni qui.Il ricordo mi fece sorridere all'idea, infatti il tassista, che mi stava aspettando, mi guardò stranito. Lo capivo, non capita a tutti di ritrovarsi una persona ridere da sola, per giunta mentre pioveva...Ero da sola, ma a me piace stare da sola. Mia sorella, non più piccola di me, aveva insistito che venisse con me, ma io volevo  godermi quei tre anni da sola. La mia famiglia, se é così che si definiscono le persone che si vogliono bene e che ti stanno vicine, mi ha incoraggiato a venire qui, poiché sapevano che se andavo, c'era poca speranza che non tornassi più. A me non importava l' incoraggiamento, penso che qualunque cosa avessi fatto, la stavo facendo per il mio bene e per sentirmi felice con me stessa. Nel mio paese non mi sentivo a mio agio, sì lo so che sembra impossibile, ma é la verità. Non mi piaceva e non piace stare lì. Tutti lì erano monotoni, abituari, non volevano cambiare né il suo modo di pensare né il modo di fare. Io odio che non si facciano cambiamenti , perché io li ami. Forse e per questo che ho cambiato l'idea di andarermene lì  a 14 quando una mia amica si é suicidata, riguardo al suo orientamento sessuale, poiché veniva presa in giro. Io mi ritengo solitaria, perché non mi piace quello che ci potrebbe essere nel cervello degli altri. A man mano che alzavo le barriere "solitarie", due intrusi si sono fatti una buca, le mie migliore amiche. Oramai, mi viene difficile chiamarle amiche perché io li ritengo la mia famiglia. Ci conosciamo da due anni e sette mesi, ho sempre tenuto il conto per non ne dimenticarmine mai. Loro si chiamano Gabriel e Lydia. Gabriel, o meglio Gabri come viene soprannominata da noi, é la ragazza più solare e carina che ci sia in tutto il mondo. Vi dico solo che una volta quando aveva otto anni, un bambino che le faceva la corte, li diede un anello di matrimonio rubato a sua nonna...Fu la cosa che mi colpì quando ci siamo conosciute, infatti non lo dimentico mai. Lydia? Semplice la ragazza con un pò di piercing e uno stile da punk, ma dentro di sè, potevi capire quanto fosse gentile e carina, ma anche un pò pazza, come la chiama la società, per i suoi cambiamenti di capelli. Sinceramente, non so come sono riuscite ad entrare dentro quelle "barriere", ma so per certo che non usciranno più.Adesso mi trovo a Londra con loro è sempre stato il mio sogno e finalmente si è avverato.Scendo e vado all'ingresso della scuola,che emozione.

Ma che?Ah Gabri e la sua allegria,il suo modo di esprimerla,saltandomi addosso.Ho sempre adorato questa ragazza.    


"Allora Aly eccitata per il tuo primo giorno?"mi chiede.


"Sì,certo non vedo l'ora!E vedo lo stesso per te".


"Ovvio.Un momento ma dov'è Lydia?". "Eccomi!!" dice la ragazza con i capelli colorati più belli che io abbia mai visto,verde-acqua."Finalmente!!!"gridiamo io e Gabri. "Bene quindi possiamo andare a cercare la nostra classe d'inglese,per cominciare la nostra avventura"dico emozionata al massimo e nel frattempo ci incamminiamo nel corridoio della nostra nuova scuola.  

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Capitolo 3
*** La maglia ***


Le prime due ore sono volate via ,abbiamo fatto Inglese che adoro,ma adesso c'è Matematica che in ogni parte del mondo rimane la materia più noiosa;per fortuna nel banco con me c'è Gabri che fa sempre ridere e a quanto pare si è già "innamorata" di un ragazzo dai capelli biondi e occhi neri se non ho capito male,beata lei.Anche quest'ora è finita così io,Gabry e Lydia ci siamo incamminate per la mensa scolastica,ho sempre sognato di mangiarci ma in Italia non ci sono mai state.Per pranzo prendo un pò di tutto come Lydia non ci teniamo particolarmente alla linea come Gabry,mentre vado al tavolo qualcuno mi assale e cado come una patata:ritrovandomi un ragazzo dai capelli neri addosso e come premio tutto il cibo sulla mia nuova maglia di Cm Punk.Il ragazzo mi aiuta ad alzarmi mentre Gabri e Lydia si sbellicavano dalle risate,mannaggia. "Scusami.Scusami.Scusami.Giuro che non ti ho proprio vista,andavo di fretta perchè cercavo un mio amico e non ti ho vista di nuovo scusami."Mi dice il ragazzo che mi ha rovinato la nuova maglia,ma sembra davvero dispiaciuto. "OK.OK.OK.Ti scuso però la prossima volta un pò di attenzione non farà male."
"Grazie. Sai sembri simpatica,io sono Angel e ti prometto che ti ripagherò per la tua maglia a quanto pare ne eri davvero affezionata."Mi dice facendo un gran sorriso,devo ammetterlo anche lui mi è simpatico.   "Già, sono molto affezionata a questa maglietta. Lo conosci?".Gli dico con un tono un pò infastidito. "No, mi dispiace, ma potresti dirmi chi é."Mi dice con un tono intimorito. "Lui é CM Punk come si fa chiamare "the best in the world". Il miglior wrestler del mondo, letteralmente. Lo amo!" "Beh, scusami, ma sinceramente non lo conosco. Non seguo il wrestling".  Rimango delusa, perché, avanti chi non conosce CM Punk?? A parte ovviamente lui, la mia famiglia e quasi tutto il mondo. "Comunque mi dispiace, ma devo proprio andare". Mi dice Angel, intimorito. "Ok, non ti preoccupare. Ciao."
Detto questo vado al tavolo, ovviamente senza niente da mangiare, poiché Angel me l'ha fatto cadere. Bene, questa giornata é iniziata proprio bene. "Ragazze, guardate, mi ha macchiato la mia maglietta preferita!". Gli dico dispiaciuta. Sì lo so può sembrare strano, ma per me no. Cavolo, io amo CM Punk e nessuno più permettersi il lusso di macchiare, come in questo caso, o dire soltanto una cosa su di lui. Mi innervosisco solo a sentire il suo nome che proviene da un'altra persona...  "Ma che sarà mai! É una maglietta."Mi dice Gabri "Per caso stai cercando di prendermi in giro? Perché se é così non lo stai facendo nel modo giusto! Lo sai chi é, quindi non provocarmi... Lo sai di cosa sono capace." Le dico in modo minaccioso, facendole arrivare il messaggio.  " Ok. Basta. Gabri ha sbagliato a provocati e, tu, calmati." Dice Lydia in modo da calmare le acque. Con sua fortuna ci riesce. Si, io e Gabri ci battibecchiamo, ma dopo tutto noi siamo sorelle, e le sorelle litigano. Quindi non ci trovo niente di strano. Dopo aver guardato tutto il tempo, letteralmente, c'è ne andiamo a casa nostra. Io e le mie sorelle viviamo insieme. Lo abbiamo deciso soltanto due mesi fa, ma non ci abbiamo fatto molto caso. Appena entriamo, vediamo Loki, venirci incontro. Vi ho detto che abbiamo un cane? No, penso di no, comunque lui si chiama Loki, é un hasky bianco e nero, con un occhio azzurro come il mare e uno marrone come la quercia di un albero. Io l'ho amato quando lo vidi per la prima volta al canile.

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Capitolo 4
*** Boom ***


Dopo aver accarezzato Loki, io mi preparo da mangiare. Scelgo di farmi un piatto di carne, semplice e salutare. Nel frattempo che io mangio, Gabri e Lydia studiano. Non so perché Gabri studia, avendo la media del nove, non capisco la motivazione. Si lo so che bisogna essere bravi a scuola, ma lei studia ogni giorno, intendo anche il sabato e domenica, non é molto normale... Se fosse per lei, i ragazzi della nostra età dovrebbero studiare almeno cinque ore al giorno e non stare per cinque ore davanti al computer. Io, invece, la penso diversamente da lei. Credo di dover studiare almeno due ore e mezzo, e poi leggere. Leggere fino a mezza notte. Io lo faccio nella settimana, escluso il fine settimana perché il sabato fino all'una o due di mattino e domenica non leggo, dormo. Leggere per me, é come dare energia alla mia mente. Non avete la minima idea di quanti libri possiedo. Saranno, forse, cento o anche di più. Sono la mia droga, non n'è potrei fare a meno. Già di domenica che non leggo mi sento debole, infatti lo rimpiazzo con il wrestling. Mentre mangio, Loki, mi chiede, piagnucolando, del cibo. Lo ottiene sempre, non so come faccia, forse perché usa quella vocina di pianto o perché ti guarda in modo convincente. Lui e suoi trucchi diabolici. Lo ha fatto anche quando lo abbiamo preso, ci ha guardato, letteralmente, con la faccia da cucciolo... che birichino. Loki, avendo ottenuto un po di carne, ovviamente, ne vuole ancora. Stavolta non mi ha con vita, non li do più niente, poiché lui ha il suo cibo. Finito di mangiare, mi siedo con Gabri e Lydia a ripassare e studiare un po di cose. Quando arriva il momento della materia Matematica, che odio con tutta me stessa anche prima che ci fossero lettere e numeri a mezz'aria, apro il quaderno e il libro. "Gabri mi potresti far copiare la matematica?". Le chiedo con una espressione da cucciolo. Nessuna sa resistere a questa espressione."Tieni stronza- mi chiama sempre così, non so il perché- tratta bene il mio amore". "Ok, Gabri..." É pazza, si ne sono certa, al cento per cento. Lei ama la matematica. Sì, non so come faccia, ma é la verità Finito di copiare la Matematica, scendo di sotto e vado a prendere, nella macchinetta, un pacco di patatine.Quando ritorno Loki mi salta adosso facendo cadere il pacchetto,fortunatamente chiuso.Lo abbiamo chiamato come il dio del caos degli "The Avengers" beh lui ne fa di caos eccome.Mi rialzo e faccio un giro della casa per vedere se è tutto a posto e che quel biricchino non abbia combinato nulla,per sua fortuna lo è.Amo questa casa la comprammo sei mesi fa:è grande,spaziosa e luminosa,perfetta.Ci sono sette stanze:le nostre camere da letto decorate di poster dei nostri idoli,poi un grande bagno,una grande cucina blu dove ci dilettiamo a fare le "cuoche",essa è collegata al soggiorno grazie ad un corridoio fantastico pieno di foto nostre,dei nostri famigliari e poi beh foto di catanti,supereroi,attori fantastici,wrestlers,alcuni calciatori e poi non manca di certo Loki,ma la cosa è fantastica è la nostra libreria piena di libridi tutti i generi.La parte migliore è il soggiorno multicolore e con un graffito,fatto dal fratello di Lydia, con la scritta "Don't you worry,be happy,drink Pepsi and be sexy" particolare no?E infine abbiamo una camera degli ospiti che ha voluto Gabri chissà a che fine.Finito il giro di ricognizione mi siedo sul divano rosso con il pacchetto di patatine,prendo il mio e-book e inizio a leggere "After" finchè non bussano alla porta e quando apro non mi trovo davanti quel bestia di...Angel ecco con un ragazzo a fianco.
"Ehi...oh aspetta,ma sei quella che ho investito oggi!Ciao..ehm noi siamo i tuoi nuovi vicini"dice imbarazzato.Un attimo cosa??Vicini??

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Capitolo 5
*** Rivelazioni ***


Oh mio Dio colui che mi é venuto addosso oggi,rovinandomi la maglia é il mio vicino.Ma che cavolo?Vedo che é molto imbarazzato e così lo faccio entrare.
"Prego accomodatevi" 
"Grazie. Certo che il mondo é piccolo. Chi lo avrebbe mai detto che la mia vicina di casa sarebbe stata la persona che oggi ho investito per la fretta? "
"Eh già,davvero strano. Comunque non abito da sola. Gabri!! Lydia!! Venite un momento!!"
Le sento correre per il lungo corridoio.
"Per quale motivo dovresti interrompermi dall'ascoltare Nesli??Mh? Oh Dio mio! Angel? Che ci fai tu qui?" Dice Gabri alquanto scioccata.Un attimo loro si conoscono? 
"Wowo voi due vi conoscete?"
"Ehm... Sì...ehm diciamo che era la mia fidanzata quando ero in Italia..."
 Dice il ragazzo dai capelli neri. 
"Ok un attimo,qui bisogna fare chiarezza subito."La cosa é particolarmente grave e confusa e la storia é lunga a quanto pare,infatti,ci sediamo tutti sul divano rosso pronti ad ascoltare e poi ancora non ho capito chi é il ragazzo biondo,occhi marroni e alto vicino ad Angel che non ha spiccicato parola e che sarà il nostro vicino.
"Ecco..io..." Inizia Angel.
"Avanti, dai!". Sono abbastanza curiosa su queste cose.
"Avevamo, quanto?Quattordici anni o meno? Comunque, quando sono andata in vacanza nel periodo estivo, l'ho conosciuto in spiaggia e da quel momento ci siamo frequentati. Ci siamo scambiati al massimo due baci e poi basta." Dice Gabri con tutta calma.
"Infatti, niente di più o di meno".Continua lui.
"Aspetta. Cosa? Tu mi hai nascosto una storiella? Non ci ha mai detto niente, di tutto questo? Perché?". Dice Lydia, guardandola con aria minacciosa.
"Infatti, perché?". Continuo io.
"Perché questa storiella non era molto importante".
"E perché non ce l'hai detto, anche se era una storiella non molto importante?".
"Beh, non gli ho dato molto importanza, quindi non ci ho mai fatto caso"
"Ok. Allora, dimmi. Perché vi siete lasciati? Lui é molto carino, perché mai vi siete lasciati?".
Dice Lydia, guardando prima Angel e poi Gabri.
"Sono gay".Interviene subito Angel, non permettendo di far parlare Gabri.
A quella affermazione, non mi sconvolge tanto, poiché lo avevo sentita già una volta.
"Oh". Dice meravigliata Lydia. "Allora, perché prima, a scuola, non vi siete salutati?"
"Non lo avevo riconosciuto". Dice Gabri.
"E poi perché andavo di fretta e stavo discutendo con qualcuno..." Dice Angel guardandomi."Ok". Dico io. "Lui? Lui chi é?"
"Oh, che sbadato, lui é il mio ragazzo. Si chiama Mark".
"Piacere. Noi siamo: Lydia, Gabriel e Alison". Dice indicandoci una per una.
"Mark. Piacere mio". Dice timido.
"Sai, é un bel ragazzo. Anzi siete dei bei ragazzi, entrambi." Dico molto imbarazzata.
"Cioè, intende che siete belli e che state bene insieme, giusto?". Dice Gabri, salvandomi da quel momento imbarazzante, indifferente.
"Si, esatto".
"Oh, grazie. Non capita spesso che qualcuno ci dica queste cose. Sai, spesso, ci mettono da parte, come se fossimo degli alieni".
Dice Mark sorridendoci. 
"Prego". Gli dico sorridendogli . Mi sembra di rivivere quel periodo in cui la mia amica si uccise a causa di questo problema. Che tristezza.

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Capitolo 6
*** Amici nuovi ***


Dopo averci raccontato come si sono conosciuti Angel e Mark, decidiamo di farli mangiare con noi, anche se, sono solo le 18:50. In Italia sarebbero le 17:50, quindi per noi é ancora presto.
"Allora, vi va di ballare a "Just Dance 2014?". Gli dico cercando di far socializzare un po tutti.
"No". Risponde Mark allo stesso tempo di Angel dicendo:"Sì".
"Sì!". Risponde Lydia accontentando tutti.
"Perfetto". Gli dico sorridendogli .
"Dunque, chi vuole iniziare?".
"Oh,oh calma ragazzi siamo in troppi!".
Dico ironicamente e cercando di spezzare quel momento di tensione, poiché non ho ricevuto neanche un sì. "Avanti dai!"
Mentre parlo con questi due Gabri é in bagno e Lydia, non ne ho la minima idea.
"Ragazze! Lydia? Dove cavolo sei?".Grido, sperando di farmi sentire in tutta la casa.
"Sono qui!". Risponde Lydia gridando.
"Dove qui?"
"Nella mia stanza, imbecille!"
"Oh". Decido di risponderle così perché non mi va di controbattere con: ma come cavolo facevo a saperlo?
Mentre gridavo con Lydia, ho acceso la Wii e la tv. Sul piano tecnologico me ne intendo, infatti lo montata io la Wii e credo di avercela fatta, anzi ce l'ho fatta: funziona!
Dopo aver deciso chi comincia per primo e aver chiamato 80 volte quelle due, finalmente te siamo pronte per il ballo.
Per primi giochiamo io e Gabri sulla canzone "In the summer time", a parere mio, é fantastica. Questo ballo é strano perché non ci sono delle persone che ballano ma della frutta vivente. Come al solito, scelgo la banana mentre Gabri la fragola. Come sempre, la vincitrice sono io. In questo ballo mi reputo la migliore! Andando avanti in ogni ballo, cinque partite le ho vinte io, mentre Angel tre.
Per finire chi vincesse questo raund, abbiamo scelto una canzone un po particolare, la canzone intitolata: Moscow. Il ballo più difficile del gioco. Con mia grande felicità, ho vinto. Non so come faccio, ma vinco quasi tutte le partite; forse perché facevo danza da piccola o perché mi diverto, vinco sempre io. Dopo aver riportato le gambe e aver bevuto tre bicchieri d'acqua, ci accorgiamo che si sono fatte le 20:15.
Ora arriva il dilemma: cosa mangiare?
L'unica salvezza che mi rimane è il freezer,visto che non facciamo la spesa da tre giorni.Apro e vedo i bastoncini di pesce.
"Allora...ragazzi l'unica cosa che abbiamo sono i bastonicini,vi vanno?"
"Sì."Rispondono tutti in coro.
"Bene allora apparecchiate."E così mentre friggo loro apparecchiano, appena finisco ci sediamo e ceniamo.Mangiando parliamo di quando eravamo in Italia,di cosa ha spinto Angel e Mark a venire qui e immediatamente si fanno le 23.00,cavolo il tempo sfugge.
"Bhe è arrivato il momento di andare,domani ci aspetta scuola e poi dobbiamo inaugurare casa nuova.Allora che dite domani andiamo insieme a scuola?"dice Angel.
"Per me va bene."dice Lydia ravvivandosi i meravigliosi capelli.
< "Ovvio,siete troppo simpatici."dico pensandolo davvero.
"E tu Gabri?" ma non trovo nessuna risposta,già è andata di là senza neanche dire qualcosa,a volte non la capisco.
"Andrà bene anche a lei,quindi a domani e buonanotte."
"A domani,notte ragazze!"dice Mark uscendo.
"Notte,Lydia!"
"Notte!"
Finalmente posso riposare,è stata una giornata piena sorprese,belle sorprese,abbiamo incontrato nuovi amici e avuto un assaggio del nostro futuro.E se continua così avremo un grande futuro,ma ora sono troppo stanca meglio dormire.


Note autrici:
Sì,autrici perchè questa storia è scritta a quattro mani da Stelllina*saluta* e Cofffee*moi* bene,inanzitutto ringraziamo le 118 visite,grazie mille.E che ne dite di lasciarci pure una mezza recensione?*occhi da cuccioli* se lo farete,vi faremo una statua anyway byeeee ,alla prossima

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Capitolo 7
*** Felicità di tutti ***


Uffa cos'é questo rumore? Ah già la sveglia,devo andare a scuola e non voglio fare tardi visto che abbiamo un appuntamento con Angel e Mark. Mi alzo e mi preparo,già potrei andare,ma Lydia e Gabri sono troppo ritardatarie infatti vanno correndo di qua e di là. Quando finalmente sono pronte usciamo e andiamo dai nostri nuovi amici e tutti andiamo in macchina di Lydia. Parliamo del più e del meno finché non arriviamo,purtroppo ci dobbiano separare e così vado a lezione di Storia e poi di Inglese,il tempo passa in fretta così ci ritroviamo in mensa. E questa volta nessuno mi ha rovinato la t-shirt.
"Allora ragazze vi va di uscire stasera?" Propone Mark.
"Sì , fantastico! É una vita che non usciamo!" Dice Gabri eccitata.
"Ok dai! Avevo intenzione di rimanere a casa a leggere,ma così rischio di diventare asociale perciò...a che ore é l'appuntamento?" Dico.
"Facciamo per le...19.00." Dice Angel sorridente.
"Evvai!!" Urla Lydia anche lei felice. Ma tutti ci fissano.
"Ssshh!" Le diciamo tutti e quattro in coro.
"Che c'è? Sono felice!".
"Anche io sono felice ma non vado urlando per tutta la mensa dicendo che stasera usciamo!". Commento.
"Ok, ho esagerato, ma, ehi, nessuno mi conosce, non sanno neanche chi sono, quindi perché preoccuparsi?"
"Nessuno ti conosce, infatti, ma conoscono me!"
Dice Gabriel un po infastidita.
"Ok...". Le risponde rassegnata.
"Allora, stasera, dove si va?". Domando curiosa.
"Discoteca!". Dice Lydia.
"No!" Rispondiamo io e Gabri. "Assolutamente, no! Non mi va di tornare a casa con la testa che mi scoppia." Continuo io avendo sul volto un'espressione infastidita.
"E non mi va di ritornare sbronza, perché domani c'è scuola." Dice Gabri con il mio stesso tono di voce.
"Chi é favorevole ad andare in discoteca, alzi la mano." Lydia e il suo menefreghismo...
Alla sua domanda due persone sono con lei: Angel e lei. Evvai, allora Mark non vuole andare in discoteca, fantastico.
"Chi non é favorevole ad andare in discoteca, alzi la mano." Continua Lydia sperando che Mark si austinui. 
Io e Gabri alziamo la mano, ma Mark no. Perfetto. 
"Mark, devi votare." Dico io sperando che risponda di no.
"Devo per forza?".
"Si!". Rispondiamo in coro.
"Allora, ehmm...."
"Ti prego, amore, viene con me in discoteca. Ci divertiremo!". Non é minimamente giusto la tecnica che sta usando Angel, così ci potrei cadere anche io in questa trappola, per giunta fa anche gli occhi da cucciolo...Che birbantello!
"Ok. Andremo tutti in discoteca!" Risponde Mark, con un sorriso stampato in faccia.
Ecco, quel minimo di speranza che dicesse di no, é andata a farsi fottere. Perfetto. Meravigliosamente perfetto!
Inconsciamente, non ci accorgiamo che tutti sono andati via e che si é fatto tardi.
Oh, bene. Proprio bene. 
                               ***
Dopo aver ripassato, poiché sicuramente domani non andrò a scuola, e si sono fatte le 18.00, decido di iniziarmi a preparare. Fare la doccia: fare la cosa più rilassante al mondo, dove puoi riflettere tanto. Entro nella doccia e mi inizio a lavare e sciacquarmi. Di solito mi lavo anche i capelli ma ora ho poco tempo. Dopo essere uscita dalla doccia e aver ancora l'accapatoio addosso, mi poni la domanda più tragica: che cosa mettermi?  Non mi piacciono quei vestiti striminziti, sembra che per starci devi trattenere il respiro. Non fa per me, infatti ho solo uno dei quei cosi, l'ho usato soltanto alla cresima di mio cugino: pessima serata.
Così deciso di mettermi dei leggins bianchi con delle forme ad occhio, accettabile per una serata in discoteca. Scarpe con il tacco? No, grazie, non riesco a camminarci-a parere mio sembrano dei trampolini- e poi non ne ho neanche un paio. Che fortuna! Ritornando all'argomento scarpe, decido di indossare un paio di bellerine nere, comode ed eleganti. Ora viene la vera domanda tragica: cosa indossare per il busto? 
Apro l'armadio, dove trovo: camice, camice, un maglione over-size e giubbotti. Non mi rimane molta scelta, quindi una camicia bianca- un po trasparente, ma di sotto gli metto un top- con sopra un cardigan dello stesso colore delle ballerine. Ok, presentabile.
Ora, i capelli. Ci penso su un attimo e decido di farmi una treccia laterale che mi ricade sulla spalla. Anche se i miei capelli sono un po ondulati, posso permette il lusso di farmi le treccie. Il bello dei miei capelli, é che sono biondi ma avendo come mamma la parrucchiera, mi sono permessa di farmi le punte blu e verdi. Bellissimi. Prendo il giubbotto e mi avvio verso il soggiorno,ma mi dimentico di mettere la matita sugli occhi e il lucidalabbra. Ecco, ora posso andare. Scendo in soggiorno e chiamo Lydia e Gabri, che come al solito ritardano sempre. Nel frattempo che le aspetto,  do da mangiare a Loki, perché come al solito nessuno gli dà da mangiare. Mentre guardo Loki ,suonano alla porta.

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Capitolo 8
*** Incontri ***


Apro e mi ritrovo davanti Angel e Mark vestiti di tutto punto,molto eleganti. Non posso negare che sono due bei ragazzi. Nel frattempo finalmente vengono anche Lydia e Gabri. La prima vestita con un bel abito nero e delle scarpe con il tacco mentre la seconda con degli shorts e una canotta colorata. Hanno buon gusto. "Siete bellissime,ragazze!" Dice Mark.
"Ahhaahha,grazie. Possiamo andare ora?! É mezz'ora che aspetto!". Dico.
"Si va!".Dice Gabri entusiasta.

Andiamo con l'auto di Angel. Decidiamo di andare al 'Narcissus'. Quando arriviamo,notiamo che é affollato,meglio così. Entriamo e subito prendiamo da bere,io ho scelto una Coca,non mi piace assuefarmi di alcolici.
Siamo qui da poco e già Gabri é scomparsa: è alla ricerca di nuove conquiste. Angel e Mark ballano avvinghiati,daltronde sono una coppia e io e Lydia ci stiamo scatendando a ballare ed é bello divertirsi senza ubriacarsi. É stato davvero divertente,ma si sono fatte le tre di notte così decidiamo di andare,ma non troviamo Gabri -era prevedibile- di sicuro sarà riuscita nella sua "missione". Stavolta per il ritorno guida Mark, Angel non è lucido.
Arrivati a casa, con la mia stanchezza assoluta, prendo Angel per un braccio e Mark per l'altro, portandolo a casa sua. É talmente ubriaco, che non riesce nemmeno a camminare. Facendo le scale, continua a dire cose un po' personali, del tipo: "Mark, non hai la minima idea di come sono le tue labbra...". Meglio non scendere nei particolari...
Dopo aver trasportato e trascinato Angel davanti a casa sua, gli mollo a Mark il suo amore. Menomale che non abito con loro.
"Dunque, buonanotte Mark. Mi raccomando, dormite stanotte!".Gli dico con gli occhi quasi chiusi mentre vado a casa mia.

Non immagino in che condizioni pietose sono adesso. Mi sento sudata e puzzolente. I miei capelli, che prima erano una treccia, invece ora sembrano un pasticcio bagnato e scompigliato. Orribilante. Il mio corpo, avendo ballato quasi tutta la sera, non fa più odore ma é puzzolente e accaldato. Sì, può sembrare strano essendo a settembre, ma io mi sono veramente scatenata. Non lo facevo da quando avevo compiuto sedici anni, dove sono andata per la prima volta in discoteca a festeggiare la veglia di Natale. Quella sera con me, c'erano i miei genitori e una mia amica. Sì, i miei genitori. Non volevo andarci da sola, mi spaventavo. Era la mia prima volta che andavo in una discoteca e non volevo che ci andassi da sola e poi mia mamma non voleva che io andassi in una discoteca da sola. Certe volte avevamo le stesse idee. Strano.

A interrompere i miei pensieri, é il rumore di una valigia che viene trasportata su per le scale. No, saranno ancora le mie orecchie a farsi dei flash, essendo state sottoposte a un rumore assordante per ben quasi cinque ore. Perché, avanti, chi é che salirebbe le scale alle tre di notte con una valigia in un condominio?
Lui. Mentre scendevo le scale e riflettendo sui miei pensieri, vedo un ragazzo.
"Sai per caso dove si trova la porta 4^B?". Mi chiede con il viso stanco e un po'  sudato.
Ma per caso non si chiede con gentilezza?
"Vorrei volentieri aiutarti, se solo me lo chiedessi con gentilezza".Sputo arrabbiata.
Non mi sono mai piaciute le persone maleducate, per giunta lui é un maschio, dovrebbe essere un gentiluomo, almeno, credo.
"Scusami, ma sono appena tornato da un lungo viaggio, quindi non ragiono molto".
Ok.(?) Voglio che me lo chiede con gentilezza.
"Allora?". Mi richiede speranzoso di una risposta.
No, mi dispiace. Devi essere gentile per poter parlare con me.
"Mi puoi, per favore, se lo sai, dove si trova la porta 4^B?". Mi chiede rassegnato, concludendo il discorso girando gli occhi all'insù.
"Al quarto piano, porta B?". Chiedo sarcastica.
"In che piano siamo?"
Mi giro e indico un numero su una porta vicino. Mi rigiro verso di lui e faccio un faccia una smorfia, del tipo: "Guarda che c'è scritto sulla porta!"
Oh, che imbranato, non l'avevo proprio visto, ma, sai, come ti ho appena detto, sono appena venuto da un lungo viaggio e sono le tre del mattino..."
"Ecco, ora l'hai visto, posso andare o ti serve altro?" Domando con gentilezza, dopo avermi calmato un po'.
"Sì, per caso conosci due persone gay, che si chiamano: Angel e Mark?".
"Sì, certo, siamo appena rientrati da un uscita in discoteca. Perché, che cosa vuoi?".Resto calma e respiro profondamente.
"Sono il fratellastro di Angel, mi chiamo Elijah. E tu chi sei?".
"Perché mai dovrei dire il mio nome a uno sconosciuto?" .Rispondo acida.
"Non sono uno conosciuto, conosci il mio fratellastro!".
Sul serio mi prende in giro?
"Alison é successo qualcosa, perché sento parlarti da un po'."
Interviene Mark dalle scale, guardandomi dal piano di sopra. Mentre sto per rispondergli, mi ritrovo con Mark che abbraccia questo qui. Oh, momento imbarazzante e affettuoso. Perfetto, amo questi momenti ambarazzanti.
"Da quanto tempo, Elijah! Finalmente! Tuo fratello é sbronzo fradicio, quindi non so come potrebbe prenderla...".Gli dice Mark, abbracciandolo ancora.

"Fidati, mi riconoscerà!".
Oh, modesto il ragazzo.
"Ok. Io vado ragazzi, buonanotte e buona fortuna!".
"Buonanotte, Alison. Ci vediamo domani mattina verso le 10 o 11". Mi dice Mark abbraciandomi.

"Alle 10 o 11? Stai scherzando vero? Massimo a mezzogiorno!" Gli dico mentre sciolgo l'abbraccio e mi avvio in casa.
"Oh, e ho appena scoperto come ti chiami, Alison!" Fantastico,
"Oh, ma non volevo non dirtelo, Elijah!".Rispondo acida facendomi guardare sorpresa. Mentre aspetto una sua risposta, noto che ha i capelli rossi e gli occhi di un verde che va a finire con una verde-acqua.
Oh, mio Dio! Lui ha i capelli rossi? Non ci posso credere! Oh mio Dio! Io ho una fissa per i capelli rossi! Ho sempre desiderato avere i capelli rossi! Io li amo! Mi succede sempre che, notandoli, resto fissa a guardarlo. Aspetta, cosa? Di fronte a me ho un ragazzo con i capelli rossi e io sono rincoglionita e puzzolente? Non può essere vero!
"Che hai, Alison? Ti senti bene?".Mi chiede il ragazzo rosso.
Non sapendo cosa rispondere, lo sorpasso e vado a casa, aspettando che qualcuno mi apra.

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Capitolo 9
*** Domande su domande ***


Non riesco ad alzarmi,sono troppo stanca,ma ho appena notato che sono le 13.00 di pomeriggio. Ho dormito abbastanza. Infatti mi alzo,infilo la mia felpa di Fibra e un paio di jeans,pettino i capelli e vado in cucina. Trovo Lydia che cucina con le cuffiette alle orecchie,ascolterebbe musica sempre.
"Giorno." Mi saluta sorridendo.
"Buongiorno." Dico stiracchiandomi.
"Cosa prepari di buono?"
"Pasta con il pesto,bisogna ritornare un pò alle origini."
Dice ridacchiando. "Buona! Mmmm!...Un attimo...ma dov'é Gabri?!"
"Tranquilla é in camera sua,é ritornata alle 6.00 ,piuttosto apparecchia!."
"Ok signor capitano!"
Dopo aver apparecchiato,vado nella camera di Gabri per svegliarla. Riesce a svegliarsi solo dopo dieci minuti.
"Giorno...maledette le mie avventure."
"Giorno! Forza pigrona che il pranzo é già pronto!"
Dico trattenendo le risate per Gabri che rischia di cadere.
Alla fine riusciamo a mangiare,e nel frattempo ci raccontiamo della serata trascorsa. Più tardi do da mangiare a Loki che anche lui ha dormito tutto il giorno. Dopo apro il pc e faccio una video-chiamata con mia sorella che ancora vive in Italia. Mi manca molto!
Visto che vado all'università,devo studiare molto. Così ho deciso di andare in biblioteca per ripassare un pò di Letteratura inglese. Sono qui da due ore e ancora non mi sono stancata di leggere. Un giorno di questi diventerò libro-dipendente di sicuro.
"Ehi." Mi saluta un ragazzo dai capelli rossi che ho già visto.
"Ehi."
Un attimo, ah,sì! Il fratellastro di Angel! "Va meglio adesso?" Dice con un gran sorriso sulle labbra.
"Sì grazie e Angel? Ancora vivo?"
"Sì per fortuna! É stato male tutta la notte,stamattina solo Mark é riuscito a farlo addormentare."
"Poveretto!"
Commento dispiaciuta, lasciano stare da parte il rossore che é salito, avendo di fronte un ragazzo. Non n'é che non avessi mai avuto un ragazzo di fronte, ma lui hai i capelli rossi!
"Non vai a casa a mangiare?". Mi chiede guardandomi sorridente.
"Cosa?". Lo guardo con un espressione disorientata, poiché mi ha interrotto nei miei pensieri.
"Dicevo, non vai a casa a mangiare? Sai sono le sette e mezzo".
"Come le sette e mezzo?".
Gli domando allibita.
"Sì, é l'ora esatta!".
Mi guarda con stupore, non capendo il perché della mia domanda.
"Oh, cazzo!". Dico piano sperando che non mi abbia sentito imprecare.
"Ehi, cos'è questo linguaggio scurrile, tra l'altro proveniente da una ragazza?"
. Ride alla sua "battuta" che secondo lui dovrebbe essere divertente. Mi dispiace per lui, ma a me non fa per niente ridere.
"Comunque, hai deciso cosa fare, anche se sono le sette e mezzo?". Mi chiede spezzando quel momento imbarazzante. Ne sono felice.
"Scusami, ma alle sei dovevo andare a prendere la spazzola per Loki al negozio degli animali, va bene vuol dire che lo farò domani".
Dico sbuffando e roteando gli occhi.
"Pensavo di essere qui, beh, da più o meno due ore, ma mi sono sbagliata." Continuo il discorso spiegandogli il perché del mio imprecò.
"Ok".
Risponde non molto interessato.
"Piuttosto tu che ci fai qui?". Gli chiedo e mi rendo conto che lui é seduto ancora vicino a me.
"Ehm...niente...stavo soltanto...ehm..."
Lo guardo interrogativa aspettando che continui il suo discorso, non molto sensato.
"Allora?". "Sinceramente, sono venuto in biblioteca per una ricerca su Pirandello perché sull'aereo ho conosciuto una ragazza che le piaceva Pirandello e dunque per fare colpo su di lei le ho detto che avevo fatto una tesi su di lui, così mi ha chiesto se le prestassi la tesi." Conclude il suo discorso con un pò di fiatone. A quella risposta mi metto a ridere di gusto. "Che c'è da ridere così tanto?". Mi sembra di capire nel suo tono di voce ci sia un pizzico di dispiacere e offesa.
"Scusami. Ha-ha-ha-ha-ha-ha-ha." Non riesco neanche a parlare dalle tante risate. "Chi farebbe mai una cosa del genere? Avanti, dai, scriveresti una tesi per una ragazza conosciuta sull'aereo, soltanto per fare colpo su di lei? Sul serio?".Gli domando sorridente, dopo essermi calmata del tutto sulle mie risate.
"Effettivamente, no. Non lo farei mai per delle ragazze che dimostrano il suo interesse con delle provocazioni, ma bensì lo farei volentieri con delle ragazze garbate e carine". Lo guardo sbigottita dal suo modo di pensare. Forse nessun maschio mi avrebbe risposto così. "Attenzione! Non ho mai detto che le ragazze se sono brutte non le voglio, perché secondo me ogni ragazza é lo splendore di ogni cosa. E poi sono sempre pur un maschio, no?". Nel frattempo mi ha proposto la sua mano per alzarmi in piedi e andare via.
"Hai ragione, sei sempre un maschio dopotutto." Gli rispondo neutra.
"Allora, hai visto la tua ricerca?".Mi stiro facendo alzare prima la gamba sinistra e poi quella destra.
"Fai streaching in biblioteca?"
Mi chiede abbastanza divertito dal mio comportamento.
"L'ho fatta io prima la domanda. Rispondi tu."
Gli dico sfacciata.
"T'interessa così tanto sapere se ho fatto una ricerca su un poeta o t'interessa sapere se avrò fatto colpo su quella ragazza?".
Mi chiede a sua volta non rispondendo alla mia domanda. Odio le persone che non mi danno le risposte. Menomale che siamo, anzi, sono fuori dalla biblioteca e che posso solamente lasciarlo stare. Cammino tranquillamente quando, sicuramente, il rosso sta venendo con me.
"Chi ti ha detto che potevi venire con me?".
Sputo acida guardando il marciapiede su cui sto camminando.
"Chi ti ha detto che sto venendo con te e che mi puoi parlare?". Mi risponde acido. Ecco la dimostrazione che se ne può andarsi a farsi fottere. Mi prendo il mio cellulare e le cuffiette dentro la tasca dove, come al solito li trovo sempre annodate. Mi succede sempre, ma ancora non soni riuscita a capire il perché di questa cosa. Ho un odio profondo per queste cose e lui. Sì, lo odio. Tornando al cellulare, lo accendo e vado sulla cartella con su scritto sopra D: depressivo. Lì dentro ci trovavo canzoni di Nesli, Fibra, One Direction, canzoni della saga di twilight o di the vampire diaries e molto altro. Ora sono nel mio mondo. Il mio bellissimo mondo.

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Capitolo 10
*** Curiosità ***


Cammino ancora su questo marciapiede da ben un quarto d'ora. Forse era meglio che prendevo il bus o la metro. Mi mancano più o meno quattro isolati per essere a casa. Il ragazzo rosso é ancora con me. Per tutto il tragitto ho ascoltato musica, dimenticandomi della sua presenza. Aspetto che il semaforo per i passanti si faccia verde per poter passare. Dopo 50 secondi, più o meno, le macchine sono diminuite, ma il semaforo é ancora rosso. -Perché devo aspettare che il semaforo si faccia verde? Non ci sono macchine!- penso, aspettando impazientemente. Decido di passare. Mentre faccio un passo, ho lo sguardo sulla strada e la mia mente é concentrata sulla musica. Sto per finire il secondo, quando una mano mi prende per il gomito e mi strattona indietro. Mi risveglio dalla mia trance, alzando gli occhi su chi avesse fatto questo gesto e mi tolgo frettolosamente le cuffie. Quel simpaticone del mio amico rosso. "Che fai? Stavo camminando. Non lo hai visto?". Gli chiedo infastidita dalla sua presa, non molto delicata. "Non ti hanno insegnato che quando si cammina, si guarda la strada?". Mi domanda serio. "Non ti hanno insegnato che quando si fa una domanda, si risponde con una risposta?". Prenditi questa! "Non ti hanno insegnato ad essere più gentile?". Per questa domanda non ho una risposta. "Comunque, perché mi hai fermato?". Meglio cambiare argomento. "Stava per passare una macchina e tu stavi per essere investita. Dovresti, come minimo, ringraziarmi." Mi risponde con l'aria da superiore. "Ok. Grazie". Sbuffo e mi assicuro che il semaforo sia verde. Ora, posso passare. "Vado al McDonald's, vuoi venire?". Mi chiede neutro, dietro di me. "Perché vuoi che venga con te?".Domando curiosa. "Perché ci deve essere un motivo se ti invito a mangiare?"Risponde anche lui curioso. "Beh, se mi invita un simpaticone come te, sì, ci deve essere un motivo. Per forza." Meno male che ho detto simpaticone invece di stronzo brutale. Forse si sarebbe offeso, ma mi sta proprio antipatico. "Se non vuoi venire non m'interessa. Sbrigati a darmi una risposta." Risponde infastidito, forse per le mie troppe domande. "Vengo. Ma ci vado per conto mio." Gli chiarisco, girandomi di scatto verso di lui, causando uno scontro tra il suo braccio e il mio petto. Imbarazzante. "Un ultima cosa, ti prego, poi non ti rompo più. Promesso." Mi dice mentre ritira il braccio e abbassando gli occhi sulle sue mani ma se ne pente subito, infatti ritorna a guardare i miei occhi. "Ok. L'ultima". "Sai per caso che autobus prendere?". A quella domanda sorrido perché me l'ha chiesto con la faccia da cucciolo. "Seguimi." Spero solo che durante il viaggio non faccia domande. Prendiamo finalmente quest'autobus benedetto. I posti sono quasi tutti pieni,ma per qualche scherzo c'é ne sono due liberi accanto. Ci sediamo,io dalla parte del finestrino,amo perdermi guardando le macchine,la gente che passeggia,i palazzi,i negozi. Amo osservare sopratutto con la musica come sottofondo. Sento qualcosa che punzecchia la mia spalla ,mi volto,é il ragazzo dai capelli rossi a quanto pare vuole chiedermi qualcosa. Uffa. "Allora. A che fermata dovremmo scendere? Mh? Sei tu l'esperta!" Mi irrita un pò troppo. "Bene. Quando arriviamo a Green Street possiamo scendere e poi non sono così esperta come dici tu! Sono qui da nemmeno un anno!". "Va bene,ok!". "Un attimo,sei qui per tuo fratello,ma com'é che ora ti trovi qui?" Ecco é arrivato il momento del bombardamento di domande,così impara! "Ecco io... E vabbé dai mi annoiavo Angel e Mark sono troppo innamorati per i miei gusti,troppo dolci! Troppo miele! E poi volevo fare un giretto e ti ho incontrato..." Interessante. "Quindi sei venuto a Londra per spassartela non per tuo fratello e tuo cognato?!". "No! Voglio davvero stare con loro,ma oggi non posso con Angel che é stato male Mark si è trasformato in dottore e perciò mi sono sentito il terzo incomodo. Ma ora perché mi stai facendo il quarto grado? E perché io mi sto giustificando?!" "Sei non lo sai tu e poi...in quache modo mi devo vendicare e credimi continuerò." "Uffa." Blatera. "Siamo arrivati finalmente! Ho tanta fame!" Dico sentendo il mio stomaco lamentarsi,poveretto. Mentre cammino sento lo sguardo del ragazzo ,dagli occhi verdi,fisso su di me. Perché mi sta guardando?! Un attimo il cellulare sta squillando,meglio rispondere. "Pronto?" "Ehi Aly ma che fine hai fatto?" É Gabri. "Non ti preoccupare sono stata in biblioteca e adesso vado al Mcdonald's ok?" "Mmm sola soletta?" Ah la sua maledetta curiosità. "No". "Chi c'è con te? Un bel ragazzo,vero?" Dice con un pizzico di malizia. "Poi ti spiego." "Ah,ah beccata! Allora ti lascio e avverto Lydia" "Bye! Vai che é meglio." Chiudo la chiamata e poso il cellulare. "Chi era?" Chiede Elijah. " Affari tuoi?". "Eh no! Non si risponde ad una domanda con un'altra." " Da che pulpito viene la predica." "Rimane il fatto che non hai risposto,tu mi hai fatto tante domande,tocca rispondere." "Sei stressante,troppo. Te l'hanno mai detto? Comunque era Gabri,la mia conquilina." "Capito,in molti mi hanno detto di essere stressante,ma non una bella ragazza come te." Un attimo...COSA? Imbarazzo profondo. "Mmm bene eccotene la conferma ora. E ti informo che dovremmo andare se non vogliamo arrivare quando chiudino,no?!" Meglio cambiare discorso. "Andiamo allora."

 

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Capitolo 11
*** Sei irritante, anche a cena ***


Spingo la porta per entrare. Non c'è molta confusione, poiché oggi é mercoledì. Il ragazzo rosso é ancora con me, ma io non lo voglio. Gli avevo detto che me ne sarei stata per conto mio. In lontananza vedo un piccolo tavolo a sinistra vicino la TV. In quel tavolo vi possono stare solo due persone perché vi sono soltanto due sedie. Mi affretto verso il tavolo sedendomi su una sedia e sulla sedia di fronte ci appoggio i piedi, così se qualcuno, come per esempio il ragazzo rosso,mi chiedesse se si potrebbe sedere, io rispondere di no perché é occupato. Sono un genio. Certe volte mi strabilisco delle mie idee. Ora, c'é un piccolo problema: come faccio a occupare il tavolo se mi devo alzare per ordinare? Ah, questa idea fa veramente schifo! Ne penso un'altra su cui ci potrei ragionare. Chiamo il ragazzo rosso, me lo tiene lui. "Ehi,ragazzo rosso vieni qui". Vorrei aggiungere anche bellissimo ma sarebbe troppo imbarazzante. Quando l'ho chiamato stavo facendo già la fila, ma ha abbandonato tutto. Mi dispiace. "Perché mi chiami ragazzo rosso? Sai, io ho un nome, mi chiamo Elijah!". Sta aspettando che tolga i miei piedi dalla sedia. Neanche morta. "Io mi chiamo Alison non 'perché'. Comunque, stai qui e non farti rubare i posti". Gli indico con la mano il posto tavolo. "Allora, la frase: 'Vengo. Ma ci vado per conto mio' non é più valida?". Sogghigna
"Hai sentito per caso la frase:' Ehi, ti vieni a sedere con me?' No, non credo proprio, quindi non ti sto invitando".Mi irrita abbastanza. Troppo abbastanza. "
Ok, Miss. Sonotroppointeligenteperstareconteesonoabbast anzairritante. Ti terrò il posto. Contenta?". Mi chiede alla fine sbuffando. "Contentissima come non mai." Gli faccio un sorriso falso. Ha cercato di insultarmi ma ha fallito completamente. Mi avvio verso la cassa per ordinare , ma a quanto pare ci starò molto.
"Un favore per il mio intrattenimento al tuo tavolo!" Grida, facendomi girare verso di lui. Tutti lo fissano. "Che vuoi?". Come mi irrita lui, non ci riesce nessuno. "Ordina anche a me da mangiare". Si credo so tutto io. Fastidiosamente fastidioso.
"Ragazzo rosso, cosa vuoi da mangiare?" 
"Ragazza del perché e dall'irritazione, vorrei un MC Toast con delle patatine, più un bicchiere di coca. Grazie."
"Oh, mi fa piacere. Dillo alla tua schiava personale. DEVI ESSERE GENTILE! Lo vuoi capire?".
Sono ancora girata verso di lui ed alcune persone mi sorpassano.
"Mi puoi fare questo favore, ti prego." Sembra che mi stia dicendo una poesia a memoria.
"Paghi tu!".
"Certamente".
Mi sorride come per addolcire la pillola. Manipolatore! Aspetto ancora il mio turno, mi mancano ancora altre quattro persone. Menomale. Quelle quattro persone che c'erano non erano sole, ma erano un gruppo di amici. Meno fila per me. Sono molto sollevata. Arrivato il mio turno, osservo sia la cameriera sia i tabelloni in alto. La cameriera si chiama Camille, così dice la targhetta sulla sua maglietta gialla. É alta, ha i capelli ricci che le arrivano a metà spalla, gli occhi color nocciola, e dalla sua postura, posso dedurre che faccia sport. Buon per lei. Camille appena mi vede mi sorride e mi pone la solita domanda:" Salve. Cosa prende?". Mhhh....Non saprei. Forse un MC CHICKEN o un CHEESRBURGER. Ci rifletto su e opto per un MC CHIKEN con delle patatine per il contorno, poi gli dico l'ordine del rosso. Dopo dieci minuti ecco i nostri pasti,li prendo e noto che hanno davvero un buon profumo. Arrivata al tavolo,poggio i vassoi. "Allora ecco il tuo toast,ora puoi andare."
"Oh andiamo,vuoi mangiare sola?"
"Sì. Problemi?!"
Come dice Lydia fa salire il nazismo. "Ok,ok vado. Visto che sono così tanto fastidioso."
"Finalmente lo hai capito,vai!"
Così il ragazzo rosso si alza e va al suo tavolo tutto sorridente. Ma perchè é così irritante,ma allo stesso tempo carino? Ah. Finalmente posso mangiare tranquillamente e senza intruso.
"Comunque stiamo mangiando lo stesso insieme." Un attimo che ci fa seduto in un altro tavolo difronte al mio? "Dannazione ,perché non torni al tuo posto?"
"Semplice é occupato,vedi?"
Dice indicando dei ragazzi seduti al suo tavolo di prima. Uffa. "Non puoi cercartene un altro?"
"Nah questo é più bello."
"Perché?"
"Ho una bella visuale."
"Su cosa,se c'é il muro?"
"Te!"
L'imbarazzo é salito all'ultimo livello. Così cade il silenzio per fortuna. Accedono la tv e mettono su 'MTV Music' adoro quel canale di sola musica. Fantastico. Capita 'Royals' di Lorde e inizio a canticchiare,mentre mangio. "Quella musica non é accettabile." Dice il ragazzo rosso. "Ah sì?! E quale sarebbe la musica accettabile?!" "Rap e Rock,ho detto tutto."
"Per tua informazione hai visto la mia felpa ,mh?"
"Sì e per questo potrei stimarti ,ma per i Lorde no!"
"Oh andiamo cosa hanno che non va?"
Discutiamo su quest'argomente per almeno mezz'ora dimenticando di mangiare,ma cavolo non può insultare i miei cantanti preferiti! Anche se ascolta Rap. Lascio perdere la discussione é una causa persa e ritorno a mangiare,ma noto che non ha smesso di guardarmi.

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Capitolo 12
*** Giornata nera ***


"Allora, quanto le devo signorina...Camille?" Perché la guardava come se non avesse mai visto una ragazza? Tra l'altro le stava guardando anche il seno 'per vedere come si chiamasse'. Patetico.
"Il suo conto é di £15,45." Gli sorride mentre lo guarda.
 "Ecco a lei. Un ultima cosa, il nostro appuntamento quando sarà?". Aspetta, cosa? Appuntamento? Sta seriamente invitando una ragazza ad uscire? Per giunta con la ragazza del MC Donald's? Conosciuta soltanto 20 minuti fa? Sta scherzando, spero. Sono troppo nei miei pensieri che non ho ascoltato la sua risposta.
"Arrivederci, Camille." Sorride. LE sorride.
"Ciao." Perché saluta solo lui? Io? Non conto? Fastidiosa! 
"Allora, mi devi £7,75. Mi sono fatto il conto." Mi dice mentre usciamo dal fast food.
 "Perché mi parli? La frase:"Sto per conto mio" , non ti é chiara?". . Gli spiego puntualizzando il concetto. Mhh....Allora, siamo nella Green street e per arrivare a casa a piedi ci starei tanto. Opto per la metro. Mi avvio verso la metro, ignorando il rosso come se non fosse con me. Ci sto soltanto 10 minuti ad arrivare. Busso alla porta. Mi ritrovo Lydia con del cibo in bocca. Ma che ora sarà?
"Ehi, che ore sono?". La sorpasso e vado nel divano, dove vi trovo Loki. Appena mi vede inizia a scodinzolare. É bellissimo.
"Ciao. Sto bene, grazie". Mi risponde, mettendo in braccio sulla vita.
"Comunque, sono le dieci." Continua mentre si gira e va in cucina.
"Aspetta, tu mangi alle dieci?" Le grido dal soggiorno.
"Perché ti dovrebbe interessare?". Mi risponde allo stesso modo.
"Perché iniziate tutti con 'perché'? É una nuova moda, per caso?".
"Giornata pesante e fastidiosa?".
"Abbastanza. Vado a letto e spero che tu abbia dato da mangiare a questo bellissimo cane!".
Mi alzo e mi avvio nella mia stanza.
"Frena. Una domanda. Con chi sei stata a mangiare?". Mi raggiunge, arrivando con i calzini che le scivolano nel pavimento.
"Con il fratellastro -so tutto io fastosamente irritante- di Angel, con i capelli rossi. Soddisfatta?"
.Ho il fiatone per aver detto tutta questa frase in brevissimo tempo.
"Assolutamente." Mi sorride e mi abbraccia dicendomi la buonanotte, poi se ne va. Non ho sonno. Non sono stanca. Voglio solo leggere dentro il letto, al calduccio. Mi spoglio, mi lavo i denti e mi metto il pigiama. Io amo i pigiami perché sono ampi e morbidi e profumati. Ahh, starei sempre con il pigiama. Entro nel letto e mi metto a leggere fino a tardi. Durante la notte mi viene sete, dunque mi alzo e vado nella cucina e bevo. Sono troppo addormentata che non capisco cosa é questo bagnato sotto i miei piedi. Mi abbasso e mi ritrovo con il mio piede dentro la ciotola da bere di Loki. Oh merda! No! Non può essere! Mi ritiro il piede e me l'ho asciugoMa perché non sto più attenta? Ma fondalmentamente cosa posso pretendere? Sono forse le 2 o 3 del mattino. Mi asciugo per bene i piedi e me ne ritorno a letto. So già che questa mattina sarà pessima.
                                                                                                                  ***                            
Mi sono svegliata con il braccio addormentato.... odio il formicolio. Sono le 7 del mattino. Sono sempre stata una persona mattineria, Lydia e Gabri mi odiano per questo. Scendo in cucina e mi faccio un toast con il burro. Mhhh... buono! Dopo aver finito di mangiare, gioco un pò con Loki. Mi lecca e mi salta addosso. Sempre proprio che la sua mattina é iniziata bene tutt'altro della mia. Vado nella mia stanza e mi lavo e mi vesto: jeans e felpa. Felpa con il cappuccio. Quando le mie giornate sono nere indosso sempre un cappuccio quindi tutti mi stanno alla larga. Sono già pronta ad andare all'università,ma ovviamente minimo devono passare quaranta minuti prima che possiamo andare così guardo la tv anche se ci sono programmi noiosi. Passata una mezz'ora arrivano Gabri e Lydia,finalmente.
"Giorno!! Allora tu! Hai avuto un appuntamento con un bel ragazzo? Bene,bene vogliamo tutti dettagli,subito!" Gabri e la sua curiosità,inizia il quarto grado proprio mentre scendiamo.
"Allora: 1°. Non era un appuntamento 2°. Era il fratellastro di Angel 3°. É assolutamente irritante 4°. Voglio picchiarlo 5°. Non rompere."
"Mammia certo che sei proprio di buon umore!"
Dice Lydia appena usciamo.
"Infatti." Mentre andiamo al garage incontriamo Angel e Mark mano nella mano,a volte sono proprio teneri. 
"Giorno ragazze!". Ci saluta Mark entusiasta.
"Good morning." Ricambia Lydia.
"Allora Angel,tuo fratello?" Domanda estremamente curiosa Gabri,dannazione. Le lancio un'occhiata truce e lei sghignazza.
"Oh non so dove sia finito,stamattina é uscito presto."
Chissà dov'é andato? Un attimo: a me non deve importare. Continuiamo a chiacchiare del più e del meno ,andando a scuola. Arrivati,ci separiamo,io vado a lezione di Matematica. Odioso.
                                                                                                            ****
Per fortuna il tempo passa velocemente,infatti dopo pranzo ritorniamo a casa. Appena arrivata vado a stendermi nel letto con la musica nelle orecchie. Paradiso. Dopo due ore mi sveglio e leggo un pò. Ma é meglio che vada a studiare,se voglio laurearmi. Così saluto tutti e vado in biblioteca. Decido di ripassare un bel pò di Francese. 
"Oh ma allora tu qui ci vivi!"
Non ci posso credere é di nuovo qua! Ma ora gli faccio vedere io! 
"Sì! Problemi?! Non mi pare che tu faccia diversamente,no?!"
"Beccato,amo i libri di Letteratura,che ci posso fare?"
" Sei stressante."
"Già detto."
"Meglio ripeterlo,in caso lo scordi,sai." 
" Non ti preoccupare. Piuttosto, ieri sera ti ho visto un pò irritata quando siamo usciti." 
" Ahahahah da cosa?!" 
"Da Camille ." 
"Non dire stupidaggini."
"Beccata! Non hai smentito."
"Non é vero! Invece sparisci,prima che mi metta a gridare in biblioteca."
Mi dà ai nervi.
"No!" 
"Sì!"
"Shhhhh!" Ci rimprovera la bibliotecaria.
"Ecco vedi!" Lo rimprovero.
"Non é stata colpa mia!"
"Oh sì,invece."

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Capitolo 13
*** Conosciamoci ***


"Ok. Finiamola.  Smettiamola di litigare." Lo guardo negli occhi mentre gli parlo con una faccia seria.
"Ok. L'ho ammetto ho iniziato io. Allora, propongo una cosa, perché non iniziamo da capo?". Mi porge la mano per con concordare con lui mentre mi sorride, spingendo le sopracciglia in su. Nel notare il suo sorriso c'é qualcosa d'argento. Notandoli attentamente, scopro che ha l'apparecchio. Wow. 
"Da quando porti l'apparecchio?". Gli chiedo. Gli stringo la mano per concordare.
"Oh,  ho questo fottutis- apparecchio da tre anni e mezzo." Si corregge non lasciando continuare la parolaccia. Parolaccia? O meglio una parola dispregiativa.
"Regola numero: 1° Devi dire le parolaccie, non mi scandalizzo. Numero 2° sono d'accordo con te a smettere di litigare. Numero 3°usciamo dalla biblioteca." Mia alzo e gli porgo la mano per alzarsi.
"D'accordo, mi piacciono le tue regole. Propongo un'altra cosa: conosciamoci."
Siamo fuori e stiamo ripercorrendo la stessa strada di ieri, soltanto che questa volta stiamo socializzando. 
Non ho capito la sua domanda, ma cosa intende per conosciamoci? Vuole conoscermi per amica o...? Ma perché cavolo mi faccio queste domande? Per giunta pensando a noi come fi- "Ehi, Alison, ci sei? Terra chiama Alison." Mi passa una mano davanti alla faccia, interrompendo i miei assurdi pensieri.
"Oh, sì, scusami, stavo soltanto pensando che strada prendere." Mi invento la bugia più banale che ci sia.
"Ma non é la stessa che hai percorso per venire alla biblioteca?" Mi domanda ironico.
"Sì, lo so, comunque non ti deve interessare." Riecco la mia parte acida, ma quando fa così mi innervosisco.
"Sì, é vero, non mi deve interessare. Hai ragione.
"Menomale che lo sai." 
Aspettiamo di nuovo, come ieri, che il semaforo sia verde. Sono odiosi questi cosi! Devi aspettare per forza che si faccia verde. Ma non ci sono macchine. 
"Come ti chiami?". Spezza il momento imbarazzante che si era creato, mentre aspettiamo quel fottuttissimo verde.
"Alison." Ma che domanda! "Tu?" Chiedo retorica.
"Elijah. Una volta una ragazza mi chiamava 'Il Ragazzo Rosso'. Lo odiavo." Finalmente quel fottuttissimo verde c'è. Cammino, riflettendo come rispondergli.
"Beh, a me piace il soprannome 'Il Ragazzo Rosso'. Sai, forse ti chiamava così perché hai i capelli rossi." Puntualizzo.
"Non mi piace quel soprannome. Non mi piace avere i capelli rossi." Spero solo che stia scherzando. Sono sbalordita dalla sua confessione. Non gli piace avere i capelli rossi? Meglio cambiare discorso, prima di iniziare una lunga discussione. 
"Qual é il tuo cognome?". Bellissima domanda che mi è venuta, interessante.
"Heavans. Elijah Heavans."  Siamo distanti da tre isolati. Ci manca poco per arrivare.
"Bene." Gli rispondo. "Tu?" Mi sta un pò  troppo accanto. Non mi piace. "Alison. Alison Learther." Cerco di spingerlo a sinistra, ma é pesante.
"Quanti anni hai? Dove sei nata? "Quando lo fai il compleanno? Perché sei qui? Hai dei tatuaggi? Il tuo secondo nome?" Mi domanda tutto in una volta. Perché?
"Ho vent'anni. Sono nata a Vittoria, piccolo paesino della Sicilia. Il 29 dicembre. Per studiare. Perché ti interessa? Jessie."  Siamo quasi arrivati a casa. Rispondo non capendo il motivo della penultima domanda. Perché mai gli dovrebbe interessare quanti tatuaggi ho?
"Tu? Invece? Che mi dici?". Ora tocca a lui rispondermi, ma non solo a queste domande, ne ho in serbo molte altre...
"Ho vent'anni. Sono nato a Seattle. Emhh... Quale era l'altra domanda?" Si é già scordato le domande che mi ha fatto. É un smemorato. In effetti se ci penso, non me la ricordo neanche io. Quale era?
"Ah, sì, quando faccio il compleanno. Lo faccio il 27 di dicembre. Ehh... Come già sai soni qui per stare con Angel. Sì, ho un tatuaggio. Joseph." Siamo arrivati a casa. Facciamo le scale. Ora tocca a me!
"Come venite fratellastri tu e Angel? Quando hai fatto il tuo tatuaggio? Che cos'è?" Lo bombardo  di domande.
"Mi devi una risposta, Jess." Mi ha chiamata Jess? Perché?
"Nessuno mi deve chiamare Jess!".
"Va bene, Jess!" Mi risponde mentre infilo la mano nel giubbotto per prendere le chiavi di casa. Come al solito le scordo sempre.  Ma comunque, perché continua a chiamarmi Jess?
"Ti ho detto di non chiamarmi Jess, cazzo." Sono molto arrabbiata perché così si ci chiamava mia nonna. Lei era una persona speciale, straordinaria e bellissima che ci sia mai stata nella mia vita.  Anche se quando é morta, io avevo soltanto 6 anni.
"Dammi la mano, Alison." Che cosa centra la mia mano? Il suo tono serio, mi preuccupa. Ti prego fa che non sia qualche insetto! Gli porgo la mano sinistra, poiché la mia mano destra tiene il cellulare in mano. La prende, la alza e la gira. Mi prende il mignolo... No, se n'è accorto.
"Hai scritto il tuo secondo nome sul mignolo? Originale." Mi chiede osservando attentamente il mio mignolo. Perfetto, ora sono costretta a dirglielo.
"Era il nome di mia nonna."
"Capito."
"E tu invece cos'hai tatuato?" 
Gli chiedo per cambiare discorso.
"Una rosa sull'avambraccio con il nome di mia madre. Ecco...vedi." Alza la manica della sua maglia ed ecco il tatuaggio: é molto bello e significativo.
"Mi piace molto." 
"Grazie...vorrei farne un altro,ma ancora non so cosa." 
"Una bella frase!"
 Nel frattempo, alzo il tappeto e vi trovo le chiavi, apro la porta e a quanto pare non c'é nessuno a parte Loki che mi viene incontro entusiasta. 
"Lydia?? Gabri??" Chiamo per capire se sono da sola a casa,visto che nessuno risponde,é sicuro.
"Ehmm...ok allora vado,meglio non fare preoccupare i piccioncini." 
"Ok allora...Ciao!" Mi saluta con la mano ed entra in casa sua.
"Amore!" Gioco un pò con Loki poi vado nella mia camera,metto il cellulare in carica ,poi prendo l'Ebook e leggo. Ma qualcuno suona alla porta. Strano chi può essere? Lydia e Gabri hanno le chiavi.
Apro e mi ritrovo il ragazzo rosso davanti parecchio imbarazzato.
"Ecco...vedi Angel e Mark non sono in casa e siccome tu...sei sola...ecco...io...noi...possiamo passare un pò di tempo insieme...?" Il suo stato di imbarazzo é estremamente divertente. Decido di accettare altrimenti rischio di fare fuori i miei occhi per il leggere troppo. Lo faccio entrare.
"Bene...quindi che facciamo?"
"Non lo so..." Dice impacciato. É carino così.
"Facciamo così...ti faccio fare un tour di casa nostra e poi parliamo,ok?"
"Sì,sono curioso."
"L'avevo notato!" 
" Allora questo é il nostro bel salone,poi...ecco la cucina." 
"Bello questo blu!"
"Eh già quindi...ecco il corridoio,particolare no?"
"Oh sì...tanto."
"Come dice Gabri 'Noi può'.Poi, bhe, queste sono le nostre camere...e poi il bagno."

Gli mostro tutte le stanze con orgoglio e lui sembra apprezzare." A noi si aggiunge pure Loki.
"Che bel cagnolone! Come si chiama?"
"Loki."
"Come il Dio del caos." 
"Sì, sì."

Quando ritorniamo in cucina lo faccio accomodare e gli offro del thé. 
"Perciò tu non hai ancora risposto alla mia domanda." 
"Quale? Ne hai fatte molte."
 
Sbuffo.
"Com'é che tu Angel siete fratellastri."
"Bhe...Allora dopo che sono nato io,i miei si sono separati e mia madre mi ha cresciuto da sola. Fino a quando non é arrivato Giorgio,il padre di Angel,e dopo due anni é nato Angel,poi si sono sposati e fino ad oggi siamo una bella famiglia."
 Parlandone noto che gli si sono illuminati gli occhi. Dolce.
"Ora é tutto chiaro."
"Bene io ti ho parlato della mia famiglia ,ora ,parlami della tue amiche." 
"Va bene! Allora con Gabri e Lydia ci conosciamo dalle medie,abbiamo cose in comune ,ma anche diverse. Ci accomuna una forte amicizia e quindi dopo il diploma abbiamo deciso di venire qui all'università e vivere insieme.  Ecco."
"Capito." Dice sorridendo.
"Un attimo se sai chi é Loki...quindi conosci 'The Avengers'?!"
"Ovvio,ho sempre adorato i supereroi."
"Un punto a tuo favore...il tuo preferito?"
"Thor! Il tuo?"
"Indovina..."
"Allora fammi pensare... Iron Man!!"
"Esatto!"
"Sono un genio,il caso é chiuso." 
"No,non lo sei." 
"Oh dai...ammettilo..."
"No!" 
"Sei testarda!"
"Lo so! Comunque ti va di vedere la tv?"
"Cosa c'é di interessante?"
"Se dico Sheldon a che pensi?"
"Nulla. Non mi ricorda nessuno."
 Oddio non lo conosce. Male!
"The Big Ben Theory! Meno male che sei un genio."
"Si può sbagliare..."

"Sì, sì, certo...Comunque adesso ti faccio una cultura." Così andiamo sul divano e guardiamo la mia sit-com preferita.
Angolo autrici:
Allora...intanto salve bella gente! Come va?Cosa ne pensate di questa storia? Vogliamo ringraziare tutte le visite che abbiamo avuto *---------* davvero grazie come ringraziamento ecco la foto della nostra bellissima Alison.Byeeee
Stelllina *colei che ha trovato questa bellissima foto *---------* 
Cofffe_20     ^-^ byee

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Capitolo 14
*** Il sogno ***


Abbiamo appena finito di discutere sulla serie TV. Lui crede che Sheldon nella vita reale abbia trent'anni, ma io so per certo che lui abbia quarant'anni all'incirca. Seguo questa serie TV da ben tre stagioni, lui é la prima volta, a quanto dice, che la vede. Scommettiamo che, cercando su internet, scopriremo chi ha ragione e che mi darà £20.
"Allora: nato a Houston, il 24 marzo nel 1973..." Finisce la frase a metà, perché sa già che ha perso. Nessuno può battermi sulle serie TV.
"Sgancia £20. La prossima volta, prima di scommettere con me, assicurati che non guardi quella serie TV." Spengo il cellulare e mi sistemo nel divano. Mi tolgo le scarpe con i piedi e me li metto sopra il divano. Elijah prende il suo portafogli e prende £20, che mette sopra il mio cellulare alla mia sinistra. Lydia e Gabri non ho idea di dove siano. Sono le 22:30 é non c'è traccia di quelle due. Ora gli mando un messaggio.                  
Per Lydia e Gabri:
"Si può sapere dove cavolo siete? Sono le 22:30.'    
'Scusaci ma stasera io e Lydia abbiamo la serata cinema e per caso te ne sei dimenticata?'.
Mi risponde lei. Giusto, loro ogni giovedì sera hanno la serata cinema, io non ci vado mai perché ogni volta che vado, torno con un mal di testa e con quelle due che litigano su come vada a finire il film o come si é finito.
 Per Gabri:
'Vero, scusami, me ne ero dimenticata. Buon film'. Le rispondo. Ora, é arrivato il momento che il rosso se ne vada a dormire.
"Allora, Elijah, mi dispiace mandarti via, ma domani ho l'Università. Spero che Angel e Mark ci sono in casa e ti auguro buona notte." Mi alzo dal divano mentre lui prende la sua giacca e va verso la porta. Si ferma e mi augura la buona notte anche a me.                                       Apro la porta della mia camera e prendo un elastico per attacarmi i miei lunghi capelli. Sento troppo caldo. Vado verso il cassetto dove vi trovo il mio dolcissimo amato pigiama. Mi spoglio e lo indosso. Alzo le coperte e mi metto dentro quel paradiso dove chiudo gli occhi e mi addormento.                                                                                                                                  ***                                                    Stava sulla riva del fiume guardando le pietre che servivano ad attraversarlo e, probabilmente, ricordandole una a una. C'era quella rotonda malferma, quella appuntita, quella piatta in mezzo- quella sicura, dove ti potevi fermare a guardarti in torno. La successiva non era altrettanto sicura, perché quando il fiume era in piena d'acqua la ricopriva e anche quando sembrava asciutta era scivolosa. Ma dopo quella pietra tutto diventava facile. La strada era molto più ampia di un tempo ma il lavoro era stato fatto male. Gli alberi abbattuti non erano stati portati via e i cespugli sembravano calpestati. Eppure era la stessa strada e lei la percorse straordinariamente felice. Era una bella giornata, una giornata azzurra. L'unica cosa era che il cielo aveva un aspetto vitreo. Svoltò l'angolo, vide che la vecchia pavimentazione era stata tolta, e anche qui la strada era molto più ampia, ma aveva lo stesso aspetto incompiuto. Arrivò agli scalini di pietra consunti che portavano alla casa. E incominciò a batterle il cuore. Spinse la porta, dove si mise a guardare la casa che era stata ampliata e dipinta di bianco. C'erano due bambini sotto il grande mango, delle bambine -notandole attentamente- che avevano una i capelli biondi e una i capelli castani, e li salutò con la mano dicendo "Ciao" ma loro non le risposero né volsero il capo. Erano le bambine che lei tanto amava.
L'erba era gialla sotto il sole caldo mentre si avvicinava a loro. Quando fu molto vicina disse di nuovo, sorridente:"Ciao". E poi:"Una volta ci siamo messi a pitturare questo, vi ricordate?". Le bambine a quel punto incrociarono lo sguardo verso quello della loro nonna. La loro bellissima amata nonna. Io ero la bambina bionda. Vederla di nuovo mi fece sorridere e istintivamente l' abbracciai. Averla di nuovo tra le braccia, mi fece sentire la cosa più importante del mondo.
A quel punto anche mia sorella si alzò e abbracciò la nonna. Ci era mancata tantissimo. Era partita per fare un controllo al suo polmone in Italia ed era stata via quasi tre mesi.                                                                                                                                                                                          
                                                                                                             ***    
Mi sveglio confusa e stordita, non capendo cosa centrasse la nonna Jessie nel sogno.Succedeva sempre, ogni volta che parlavo di lei, la sognavo sempre. Ma stavolta lei era molto più vecchia di quanto fosse morta. Sembrava che avesse settantacinque anni invece di cinquanta. Era come se fosse vero, soltanto che io e mia sorella eravamo piccole.
Mi scende una lacrima. La mia piccola lacrima. Io non piango mai. Mai. Neanche quando fanno scene romantiche in TV o che vedo delle cose commoventi. Non piango mai.
Vedo la mia sveglia e noto che sono le sette e mezzo. Questa volta, mi sono svegliata tardi. Succede sempre quando sogno la nonna.                      
Già prevedo una giorrnata buia. Non ho voglia di vedere nessuno,infatti,mi preparo velocemente ed esco di casa -ovviamente ho lasciato un post-it alle mie migliori amiche-. Così prendo il bus ,per fortuna la musica mi consola sempre. Arrivo a scuola e vado a Letteratura Inglese almeno mi distraggo un pò.         Dopo dieci minuti noto che qualcuno si é seduto accanto a me. Mi volto. E mi ritrovo Eljah seduto vicino a me.
 "No. Un attimo. Che ci fai qui?!"Bisbiglio. Sono troppo sorpresa e scioccata.
"Ehi. Niente. Volevo assistere ad una lezione,mi sono fatto accompagnare da Angel e Mark." Dice come fosse ovvio. Beh non lo é.
 "E perché proprio questa lezione?" 
"Che palle! Quante domande! Visto che mi piace leggere e la Letteratura era normale che scegliessi questa lezione,no? Poi ti ho riconosciuta e sono venuto a sedermi qui. Stop."                                    
"Bene. Non ti uccido solo perché c'é un professore che spiega e ci sono centinaia di ragazzi qui dentro!" 
"Ok ,ma sei troppo violenta."

 Mi giro e continuo a seguire la lezione,non mi va di discutere con il ragazzo rosso adesso. Passa un'ora e la lezione termina. Mi alzo e vado via. So che é da maleducati,ma non mi va di scherzare o dibattere con Elijah. Corro all'ultima lezione. Filosofia,per due ore.    
Finita la lezione. Gabri mi chiama.
"Ehi...Aly che succede?" 
"Lo so. Scusatemi. Ma non ce la facevo,ho passato una notte bruttissima e non dovevo rimanere un pò da sola. Capisci?"
"Va bene,sei perdonata però...adesso ritorni a casa,prima compri i pasticcini, e poi vengono Angel e Mark con il fratello. Dai! Su!"
"Va bene! Dai! Ma lo faccio solo per i pasticcini."
 "Ah bene grazie! A dopo!"
 
E chiude la telefonata. Esco dall'università e vado in pasticceria. Compro di tutto e di più. Voglio drogarmi di dolci. Per esattezza affogarmi dentro i dolci. Mi sfogo sempre così. Entro nella pasticceria e ordino un po di cose, ma niente cioccolato. Non mi piace cioccolato. Lo odio




 



Ecco a voi la bellissima Gabri che noi amiamo *----* <3.Baci. Grazie per tutte le visite. :*
Stelllina  *che trova sempre queste foto fantasticose*
Cofffe_20 ^-^ 

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Capitolo 15
*** La sfortuna. ***


Dopo l'acquisto ritorno a casa. Appena entro trovo: Gabri, Lydia, Angel, Mark e Eljah intenti a discutere,a quanto pare importante.
"Salve a tutti!" Saluto prima che Loki mi salti addosso per le solite coccole.
"Ciao! Allora cosa ci hai portato di buono?" Dice Gabri mentre mi viene incontro per prendere il vassoio.
"Allora...tanti tanti pasticcini,torroncini,fette di torta e...mini-gelati."
"Yep!!" Esulta Lydia.
"Ehi Alison volevo presentarti mio fratello...Eljah..." Dice Angel. Ma non sa che già ci conosciamo.
"Oh no caro fratello! Io e Jes...-Alison ci conosciamo..." Dice impacciatto Eljah.
"Mmmm...bene bene quì gatta ci cova!" Interviene Mark.
"Quello che dico anch'io,ma é tutto anonimo...Comunque lo volete tutto questo ben di Dio o sarò costretta a sacrificarmi per voi mangiando tutto?"
"Certo." Dicono in coro.
                                                    ***
Passiamo due ore a parlottare di tutto e di più mangiando dolci. Fino a quando non vedo Gabri e Mark parlare sottovoce e subito dopo fare l'occhiolino. Stanno architettando qualcosa di sicuro.
"Io Gabri,Angel e Mark dobbiamo uscire per una cosa urgente." Dice Lydia con aria fintemente dispiaciuta.
"Sì, sì!" Assente Angel. Mi hanno fregato di nuovo.
Tutti e quattro si alzano,si mettono i giubotti e sulla soglia della porta ci dicono:
"Divertitevi ragazzi! Mi raccomando Eljah..." 
Vedo il ragazzo rosso arrossire.
Cade il silenzio imbarazzante.
"Ci hanno incastrati." Commento dopo vari minuti.
"Oh sì!" Nel frattempo arriva Loki e si accocola ai piedi di Eljah. Cosa?! Mi ha tradito!
"A quanto pare ti vuole già bene...uffa." Scoppia a ridere.
" Che ne dici...di una passeggiata al parco...?" Dice impacciato.
"Solo se viene anche Loki."
"Certo signor capitano!" 
"Pretendo anche che tu mi offra un gelato che tu voglia o no."
"Va bene..." 
"E che--"
"Stop. Vuoi troppe cose. Dai prendi il giubotto e il guinzaglio."
"Sappi che comunque non comandi."
"Ok, ok, ok."
Dice sbuffando.
Prendo il mio giubotto e infilo il mio telefono dentro la mia tasca, ma tocco qualcosa. Lo prendo e vi trovo un bigliettino di carta. Lo apro e c’è scritto:” Metti il lucidalabbra alla ciliegia…”. Riconosco la scrittura di Gabri. So già che cosa significa. 
Avevamo fatto un patto in cui diceva che se avessimo mai avuto un appuntamento con un ragazzo, dovevamo mettere il lucidalabbra alla ciliegia. Era ed è ancora convinta che il sapore della ciliegia dava e dà la voglia di baciare. E’ proprio strana. 
Così vado in camera di Gabri e prendo il lucidalabbra. Lo applico sulle mie labbra. Odio questa cosa, ma la devo fare per forza. Si accorgerebbe subito, se non lo mettessi. Scendo in soggiorno in cui vi trovo Elijah che mi aspetta.
“Che fai? Non fai niente?”. Gli vado incontro, notando che ancora Loki è senza guinzaglio.
“Non è vero che non sto facendo niente. Ti sto aspettando, è qualcosa.” Apre la porta e aspetta che prendi Loki per portalo fuori. M a lui non sa come diventa Loki alla parola GUINZAGLIO.
“CHIUDI LA PORTA. PRENDI LOKI PER LA TESTA E BLOCCALO.” Gli comando mentre io prendo di nascosto il guinzaglio per non farlo vedere a Loki. Lui sembra aver capito qualcosa, infatti inizia a saltellare e scodinzolare. E’ troppo intelligente per un cane. 
Mettere il guinzaglio ad un haski, specialmente a Loki, è un impresa impossibile. E’ troppo euforico, corre e abbaia.
Sono passati dieci minuti per mettergli il guinzaglio. Mi ha fatto cadere due volte, rincorrendolo per tutta la casa e bloccarlo. Elijah si guardava la scena divertito. Non mi ha aiutato nemmeno una volta.
“Ora, dopo aver assistito a questa commedia, che ne dici di andarcene?”. Mi domanda con un sorriso divertito in faccia. Ride ancora e questa cosa mi dà fastidio.
“Prima, devo bere un bicchiere d’acqua, forse, anche due.” Mi alzo e vado in cucina e bevo. Finito di bere mi avvio in cucina dove il ragazzo rosso mi aspetta con Loki. Ha ancora quel sorriso magnifico ma mi irrita troppo. 
"Andiamo".  Chiudo la porta, ovviamente, dimenticandomi il cellulare dentro. Magnifico! 
Da quando c'è lui mi dimentico sempre qualcosa. Non va assolutamente bene.
"Ragazzo rosso, abbiamo un altro problema!" Sbuffo e mi maledico mentalmente.
"Vorresti dire: TU hai un problema. Di nuovo con la storia del 'Ragazzo rosso'? Ti piaccio così tanto?" Sussulto alla parola «piaccio». Come crede che mi potrebbe piacere? Sì, un pochino, per i suoi capelli rossi e per i suoi occhi, ma per il resto no. 
"Ho dimenticato il cellulare dentro. E, sì, mi pia- no, non mi piaci affatto! E smettila!" Mi complimento mentalmente per essere così stupida. Mi faccio pena da sola. Come posso aver detto sì?! Imbecille!
"Ok, prendi le chiavi e prendi il cellulare? E, lasciando stare quella frase, devo smettere di fare cosa?" Perché sorride ancora? Mi prende sicuramente in giro.
"Oh, é arrivato il genio della lampada! Complimenti!" Applaudo, facendo diventare un sorriso ad una risata, fragorosamente bellissima. "Ho dimenticato le chiavi dentro!" Lo odio.
"Bene, sei una imbranata! Ma, mi ricordo che, l'ultima volta, hai preso le chiavi da sotto lo zerbino." Alza le mani a mezz'aria, lasciando cadere il guinzaglio. Stupendo! Ed ecco che Loki scende correndo le scale! 
"Beh, scusami, se so per certo che l'ultima volta che le ho prese, non le ho rimesse più sotto lo zerbino." Mi affretto a seguire Loki per le scale.
Sto scendendo le scale, quando sento gridare, sicuramente, il ragazzo rosso.
"Beh, io le ho trovate! Tra l'altro sotto lo zerbino. E non vivo neanche con te!"
Ho preso il guinzaglio e salgo per il mio appartamento. Come cavolo ha fatto a trovarle? Io ero sicura che non ci fossero.
Appena arrivo, lo ritrovo già con il mio cellulare in mano e le chiavi.
"Andiamo." Mi dice porgendomi le mie cose. 
Spero solo che non succede niente mentre andiamo a questo benedettissimo parco!
 

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Capitolo 16
*** La sorpresa ***


Usciti fuori dal mio appartamento, Loki incomincia a tirare. Devo dire che é abbastanza pesante da sopportare. Elijah,sembra tra le nuvole. Questo, é uno dei momenti, che trovo imbarazzanti, perché c'è lui che cammina con la testa fra le nuvole ed io che vado dietro Loki, correndo. Ma, per spezzare questo momento, gli faccio alcune domande. "Perché prima Lydia ti ha fatto l'occhiolino?" Cerco di rallentare il mio passo e quello del Dio del cous.
"Ehm...eh...non lo so. Ti giuro" non mi guarda mentre mi parla e so già che questa é una bugia, perché prima di iniziare la frase sembrava che ci stesse pensando su.
"Bella bugia, ora, la verità, grazie."
"Te lo giuro,"
si ferma per grattarsi la nuca, "non era una bugia, era la verità. Non lo so." Altro segno, quello di grattarsi la nuca, che mi conferma che mi sta dicendo una bugia. Ne sono certa perché al liceo avevo fatto un corso exstrascolastico pomeridiano, che parlava del linguaggio del corpo.
"Ok." Meglio lasciare perdere, prima che perdo la pazienza. "Poco fa mentre parlavi con tuo fratello, hai di nuovo menzionato il nome Jess. Perché?" Sono cinque minuti che camminiamo e ci manca poco per arrivare. Loki si ferma ogni cinque secondi per fare i suoi bisogni su ogni albero che incontra. Marcare il territorio...
"Ho sbagliato, non dovevo, ma mi sono subito corretto. Ma Jess mi piace di più."
"Beh, te lo ripeto, non mi devi chiamare Jess. Mai. Fatti piacere Alison."
Sono abbastanza arrabbiata e irritata perché lui continua a chiamarmi Jess. Forse non l'ha capito che Jess mi ricorda mia nonna, o forse é insensibile e non l'ho capisce lo stesso.
"Va bene Jessie". Quale parte non ha capito del non chiamarmi Jessie?
"Non chiamarmi Jessie. Te l'ho già detto!" Siamo arrivati. Il parco, ovviamente é verde, é circondato da cancelli e all'entrata c'è scritto:'Welcome to the green park of memories'.
"No, mi hai detto di non chiamarti più Jess e non Jessie." Cammino, lasciandolo stare. Non voglio essere più sua amica, se é la parola esatta. Non voglio più conoscerlo.
"Elijah, non voglio essere più tua amica." Forse sono esagerata, ma glielo detto più di una volta di non chiamarmi così. Il parco é pieno di bambini e di cani. I bambini giocano,corrono e si divertono. I cani giocano e corrono. Penso che i cani siano come i bambini perché quando presi Loki, era piccolo ed ora sembra un pony. Io penso che per lui, sia come la sua seconda mamma, perché per i primi due mesi c'era la sua vera mamma, ed ora é qui con me per sempre. Io lo reputo mio figlio, da come certe volte mi fa disperare, stancare o oppure mi regala tanti bacini in faccia. Lo amo. Tante volte penso che lui potrebbe essere il mio vero fedele e sincero che mi sia mai stato accanto. Lo sciolgo e lui inizia a correre velocissimo. Mi sento prendere una mano e credo che sia Elijah. Ne sono sicura.
"Cosa? Non puoi non essere mia amica, é impossibile. Ti giuro che non ti chiamerò più Jess o Jessie, ma resta mia amica, ti prego." Ora siamo faccia a faccia. "Perché é così importante?" Posso sentire il suo fiato sulla mia bocca, siamo troppi vicini. Mi allontano un pò da lui.
"Perché ho un cosa da farti vedere." Mi trascina con lui, ma c'è qualcosa che dimentico. Ci fermiamo davanti ad un albero,dove scende un bigliettino appeso alla chioma. Lo guardo confusa non capendone il significato.
"Aprilo e leggilo. Prendilo e capirai tutto. Io vado a recuperare Loki, tranquilla." Oddio che stupida! Loki! Ecco cosa dimenticavo. Vorrei rispodergli ma é già andato via. Vorrei seguirlo ma non ci riesco, sono troppo curiosa per sapere cosa contiene questi bigliettino. Lo prendo e lo apro e c'è scritto: ' Se tu mi vorrai, dritto il sentiero percorrerai.' É una caccia al tesoro?
Percorro il sentiero del parco dove mi trovo una scritta, su un telo bianco, di blu dove  c'è scritto un'altra cosa: 'Sei arrivata fin qui, vieni avanti fino ad arrivare qui. Ti aiuterò se vorrai solo se mi vorrai.
Nel striscione che c'è davanti a me, c'è disegnato una freccia che indica di svoltare a destra. Questa cosa mi piace troppo.
Proseguo come dice lo striscione. Ci sto un bel po, prima di vederla. É seduta su una sedia. Alla mia sinistra c'è Gabry e alla mia destra c'è Lydia. Il ragazzo rosso é seduto su una panchina ma non tiene il cane. Loki ha un fiocco in testa rosso ed é accucciato vicino a lei. Isabella mi guarda sorridendomi ed io sono troppo entusiasta per fare qualunque cosa. Loki mi vede e mi salta addosso, leccandomi.
Io corro verso lei e ci abbraciamo fortissimo. Isabella é la persona più bella che conosca. "Ehi, ciao. Come stai?" Mi domanda ancora abbracciata a me.
"Bene, piuttosto che ci fai qui sorellina?" Mi staccò da lei e la guardo nei suoi occhi azzurro-grigi. Io amo i suoi occhi. I miei occhi sono solamente azzurri...Non é che non sia un bene ma penso che i suoi occhi sono i più belli di ogni altro essere umano. Notandola attentamente vedo che si é fatta bionda. Sta bene ma io preferivo castana.
 "Sono qui per vacanza studio e resto qui tre giorni e questo é il mio secondo giorno. Ieri ho dovuto visitare alcune scuole con la mia classe e non potevo venirti a trovare. Oggi, invece, ci hanno dato il pomeriggio libero e ho deciso di farti una bellissima sorpresa." Mi sorride sfoggiando i suoi denti bianchi e brillanti.
 "Sei sempre bellissima Bell." La riabbraccio di nuovo, ma sta volta più forte.
"Ehi, ahia, mi fai male. Mi soffochi, piano." Cerca di sciogliere l'abbraccio ma mo é mancata così tanto! "Aiutatemi!" Dice ironicamente rivolgendosi a quelle due. Sciolgo l'abbraccio e mi dirigono verso Gabry e Lydia ma tengo la mia mano appiccicata a quella di Bell.
Sono troppo felice. Appena sono vicina a Gabri e Lydia le abbraccio di slancio. Di solito non sono il tipo da gesti così affettuosi,ma questa é un occasione davvero speciale.
"Ti vedo molto contenta!" Dice Gabri stritolata dal mio abbraccio. "Ma ti prego lasciaci,altrimenti soffochiamo!" Continua e finalmente le lascio con un sorriso a trentadue denti stampato sul viso. Nel frattempo Eljah e Loki si avvicinano e noto che il ragazzo rosso é un pò imbarazzato.
"Oh ecco Eljah,ecco vedi Ali,lui ha contribuito alla nostra sorpresa quindi...dovresti ringraziarlo..."
Dice Lydia e noto che lo dice con...malizia. Mah.
"Allora grazie!" Lo ringrazio e gli do un bacio sulla guancia. E lui arrossisce,ma per non farsi notare si mette a giocare con Loki. É carino quando si imbarazza... ma adesso voglio chiaccherare con Bell,mi mancava molto ultimamente. Così ci incamminiamo per il sentiero pieno di fiori colorati.
"Allora sorellina raccontami tutto ciò che ti é accaduto." Dico entusiasta.
"Allora a scuola ho la media del nove perciò va tutto bene,poi a casa siamo tutti in esastasi visto che é finalmente nato Marc-"
"Sì! Finalmente! La zia Nadia é mamma! Che bello! La devo chiamare! Oh e poi voglio vedere le foto!" Che bella notizia!
"Ok, ok. Quindi ritornando al discorso iniziale. Ho conosciuto un ragazzo...castano...molto carino. Clara dice che io dovr-"
"Oh mio Dio la tua prima cotta! Ma é fantastico. Dannazione mi sto perdendo troppe cose." É imbarazzata,lo noto dal rossore sulle guance. Che dolce. "Cioé...ecco...quindi Clara dice che dovrei buttarmi e chiedergli un appuntamento,ma ecco mi vergogno di brutto perciò...."
"Fai finta che sia tuo cugino."
Le consiglio con disinvoltura.
"No, cioé Aly,mi spiace ma nostro cugino non é così fico." Passiamo un'ora discutere di questo ragazzo così fico. Poi decidiamo di ritornare dai nostri amici. Li troviamo che stanno tutti e tre mangliando un gelato e anche Loki.
"Pretendo un gelato pure io!" Protesto avvicinandomi.
"Te lo prende lui!" Gabri subito scarica il compito ad Eljah,indicandolo.
"Va bene. Lo vuoi pure tu,Isabel?" Chiede divertito il ragazzo rosso.
"No, grazie." Dice mia sorella e guarda Gabri. Cosa stanno architettando?
"Dai vieni che dobbiamo scegliere il gusto." E vado verso di lui. "Sì, sì. Ma non sono mica una bimba che dici così."
"Se lo dici tu..."
Così per protesta lo colpisco sul braccio.




ECCO LYDIA <3 <3 GRAZIE, PER TUTTE LE VISITE E PER AVERLA MESSA NELLE SEGUITE/RICORDATE/PREFERITE VI AMIAMO <3 <3

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Capitolo 17
*** Finalmente ***


"Allora, come lo vuoi il gelato?" sta usando il tono di voce che si usa quando parli con un bambina di cinque anni.
"Beh, dipende da come c'é!" Gli rispondo nello stesso modo.
"Allora, piccola, ti piace con il cioccolato?" Il mio stomaco diventa il rifugio delle farfalle alla parola 'piccola'. Nessuno mi ha mai chiamato così. Mi sembra davvero di essere piccola. Mi ha fatto venire i brividi. Wow.
"Non...mi piace il cioccolato." Esito all'inizio, perché ora dovrebbe arrivare la solita domanda:«Cosa? Non ti piace il cioccolato? Tu sei strana.»
"Come non ti piace il cioccolato? Sei strana..." Ed ecco qui. La solita risposta. Ma io non capisco proprio perché sarei io quella strana. Il cioccolato fa ingrassare e io sono super felice che non mi piaccia.
"Non mi piace e basta." Meglio se rifaccio la voce di una bimba. "Comunque, lo voglio nocciola e stracciatella". Gli sorrido e faccio gli occhi da cucciolo sbattendo velocemente le ciglia.
"Salve, voglio un gelato con nocciola e stracciatella." Gli dice al gelataio.
"Ecco a lei." Gli porge il gelato e lui lo passa a me.
"Sono £1,50." Paga e saluta il gelataio.
"Allora,piccola, ti piace il gelato?" Di nuovo piccola. Forse sta pensando di uccidermi.
"Buono. Ma smettiamola di fare i bambini. Ti volevo ringraziare per avermi comprato il gelato. E per avermi fatto quella magnifica sorpresa." Se in questo momento mi vedessi in uno specchio sarei ricoperta di gelato e le sicuramente averi le goti arrossate. Che imbarazzo.
"Di niente". Mi dice sorridendomi. Che bel sorriso che ha. Aggiunge il mio subconscio.
"Alison, mi dispiace che questa quasi settimana, l' abbiamo passata così. Tra litigi e discussioni. Domenica ritorno a Seattle. Mi dispiace che non hai conosciuto il vero me. Le mie passioni. I miei hobby. I miei vizi. Il mio me." Oh, no, siamo sui discorsi sentimentali. Sono pessima su questi genere di discorsi.
"Beh, almeno mancano due giorni a domenica. Esattamente un giorno." Lui alza un sopracciglio e mi guarda in modo strano. Io da lontano vedo Loki così mi affretto ad avvicinami a loro.
"Ehi, Ali, tutto bene?" Mi domanda Gabri seduta accanto a Bell.
"Sì, perché?" Perché pensa che io stia male?
"No, niente, così." Non me l'ha racconta giusta. Lei e tutti i suoi amichetti...
"Bene, Bell, ti va di venire a cena a casa?" Cambiare discorso é il mio forte.
"No, sono già fortunata che mi abbiano lasciato il pomeriggio, non credo e so che non potrei farlo. Mi dispiace." Mi dà un bacio sulla guancia e mi abbraccia. Forse avete capito che sono una persona che gli piace dimostrare amore o che ci tiene ad abbracciare persone, semplicemente non mi piace il contatto fisico. Faccio alcune eccezioni a partire da mia sorella a finire dalle mie amiche. Sono fortunate per ricevere attenzioni da me.
"Ok, allora, ci vediamo domani, giusto?" Spero con tutto il cuore che domani ci possiamo vedere. Mi é mancata così tanto.
"No, non posso. Domani visitiamo un'ultima scuola e poi ci prepariamo per partire. Stasera mi voglio riposare."
"No! Va bene, allora ci salutiamo oggi finché non arrivano le vacanze di Natale. Mi mancherai Bell. Salutami tutti. Dai un bacio a mamma e papà e al piccolo appena nato. E spero che riuscirai a conquistare quel ragazzo. Salutami anche Clara. Ti voglio bene, Bell. Mi mancherai un casino."
La abbraccio e le scende qualche lacrima. É sempre stata molto emotiva.
"Mi mancherai anche tu Alison. Ti voglio bene anch'io." Mi bacia le guancie e mi abbraccia più forte di prima. Si stacca da me e va a salutare Lydia e Gabri e in fine Elijah e Loki. Quando saluta Elijah gli dice qualcosa dall'orecchio. E lui le sorride diventando rosso in faccia. Chissà cosa gli starà dicendo.
"Ciao Bell, stai attenta." La saluto per l'ultima volta. Bell si incammina verso il lato opposto da dove sono venuta io. Ora devo assolutamente sapere cosa gli ha detto al ragazzo rosso.
"Tu,- indico il ragazzo rosso seduto,-che ti ha detto?" Mi incammino verso di lui e mi siedo accanto a lui.
"Mi ha detto che ti devo far vedere un'altra cosa". Si alza e mi porge la sua mano per farmi alzare anche a me. Mi trascina, attraversando quasi mezzo parco, prima di arrivare davanti ad un albero, il quale si trova al centro.
"Allora?" Cosa cavolo succede ora? Un'altra sorpresa? Chi stavolta? 
"Mi ha detto che ti devo mostrare una cosa." É serio in faccia ma posso intravedere che sta cercando di trattenere un sorriso.
"Cosa?" Ok, ora inizio a spaventarmi.
"Questo." Si avvicina pericolosamente alla mia bocca e cerca di baciarmi. Sta cercando di baciarmi? Io non so baciare. Non ho mai baciato nessuno. Lo spingo leggermente e lo stacco dalle mie labbra ancora chiuse.
"Che cosa stai cercando di fare?" Gli chiedo anche se so perfettamente cosa sta cercando di fare.
"Mi ha anche detto che ti saresti rifiutata e mi ha detto di fare questo e di lasciarti andare." Si riavvicina di nuovo alla mie labbra e vi si appoggia lentamente. Sta cercando di baciarmi di nuovo? Che devo fare? Nei film di solito sembra bello e molto facile, ma io sono troppo tesa per come si fa a baciare che non riesco proprio a lasciarmi andare. Lui mette le mani sul mio viso sopra le guancie e cerca di aprirmi la bocca con la sua. Ok, siamo a questo punto. Allora buttiamoci. Mi lascio andare e apro la bocca così che la sua lingua vi entra dentro. Il suo gusto sa di ciliegia, forse perché ho messo il lucidalabbra alla ciliegia, fatto sta che é buonissimo. La sua lingua rincorre la mia, intrecciandosi e girandosi tra la mia. Non ho mai baciato nessuno in questo modo. Mi sta facendo venire i brividi.
"Oh, finalmente. Alison sta baciando qualcuno." La voce di Gabri mi distrae dal bacio e mi stacco velocemente. Oddio, Gabri mi ha appena visto baciare il ragazzo rosso. Mi torturerà a vita, ne sono sicura. Mi giro e mi ritrovo lei che ci sta puntando il cellulare addosso. Che cavolo sta facendo?
"Gabri che cavolo stai facendo?!" Mi avvicino a lei ma scappa.
"L'ho inviato a tutto il mondo. A partire da tua sorella a finire da Clara". Sorride mentre corre ancora. Che qualcuno mi aiuti, per favore. Inizio a rincorrerla. Sembriamo pazze,ma voglio quel cellulare. Ora. Per fortuna arriva Lydia che blocca Gabri. Lydia é colei che risolve sempre problemi,é la nostra salvatrice. Appena le raggiungo,strappo dalle mani di Gabri il suo Iphone.
"Ti sembra normale spiare due persone,riprenderle e poi inviare il video a un mare di persone??!" La rimprovero ma sembra scivolarle addosso.
"Suvvia! Mica stavate facendo cose sconcie..." E mette su una faccia da pervertita.
"Grazie! Ma si chiama invasione della privacy altrui! E non hai chiesto neppure scusa."
"Ok. Scusa Ali." Si scusa ma non sembra abbasyanza convinta... Nel frattempo arriva Elijah e il mio imbarazzo sale di livello. Infatti cerco di non incontrare i suoi occhi.
"Gabri abbiamo lasciato Loki solo soletto,andiamo prina che ci faccia diventare nonni..." Lydia si trascina Gabri con una scusa per lasciarci soli. No cavolo. Cala un silenzio a dir poco imbarazzante. Nessuno dei due sa cosa dire.
"Ehi..." Alla fine mi chiama Elijah con dolcezza. E visto che mi ostino a guardare le mie scarpe,mi alza il mento con due dita. É così dolce. "Guarda che se ti ho baciato,l'ho fatto perché volevo. Non per Gabri e poi farlo vedere a tutti." É una dichiarazione? Non so cosa dire. Dannazione.
"Va bene. Ma...ormai devo buttare il gelato,si é sciolto,cazzo." Che stupida risposta. Ma sono estramamente imbarazzata. Elijah mi guarda e si mette a ridere. Prende il gelato dalle mie mani, si avvicina e mi dà un bacio dolce sulle labbra. Poi gira e va a buttare il gelato e io rimango interdetta con ancora la mano sporca. Sento le mie amiche ridere da lontano. Mi avvicino a loro ancora frastornata.
"Allora...cosa sta succedendo...mmm?" Allude Gabri mentre io mi pulisco la mano.
"Nulla." Le rispondo.
"Sì...certo come no."
"Muori."
"Gentile come sempre la ragazza!
" Si lamenta la ragazza dai capelli verdi. Nel mentre arriva Elijah con una margherita. Che ci deve fare?
"Bene ora possiamo andare anche perché ormai é sera." Annuncia Lydia prendendo Loki al guinzaglio. Così ci avviamo tutti verso l'uscità del parco. Mentre camminiamo Elijah mi si avvicina e mi dà la margherita.
"Questa é per te." Mi sussurra all'orecchio e poi si allontana.
                                                                                                  ***
Siamo già sul pianerottolo quando le mie migliori amiche sgattoiolano in casa e lasciano me e Elijah da soli. Bene perfetto. Stavolta non mi faccio prendere dall'imbarazzo.
"Beh grazie...della giornata." Gli dico e lui sorride.
"Già lo hai detto."
"Sono educata."

"Allora...prego!" E fà un passo avanti.
"Quindi ci vediamo domani...?"
"Forse." Come forse?! Un ghigno divertito compare sul suo viso. Mi dà un bacio sulla guancia e poi entra a casa di suo fratello. Posso consi derarmi introntita. Alla fine entro e scappo subito in camera altrimenti rischio il sesto grado da quelle pazze.




Ehi, ciaooo. Come va? Tutto bene? Qui sopra abbiamo il nostro bellissimo amato Mark. Lo stiamo guardando ancora e stiamo sbavando. :Q__________
Comunque grazie per tutte le visite e per averla messe nelle ricordate/seguite/preferite. Grazie <3 <3

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Capitolo 18
*** Il ritardo imbarazzante. ***


Ronzio. Ronzio per la seconda volta. 
Non mi voglio alzare, non voglio neanche aprire gli occhi. Tiro fuori la mia mano cercando invano di spegnere il cellulare, ma ho fatto cadere il telecomando. Mi alzo prendo il telefono ancora con un occhio chiuso ed un altro aperto e cerco di capire chi é che mi chiama di sabato mattina.
"Chi é che mi disturba di sabato mattina?" Dico a chiunque sia dall'altra parte del telefono con la voce ancora impastata dal sonno.
"Se  solo sapessi che é quasi mezzogiorno, ti renderesti conto che dovevamo vederci a pranzo, stronza." Gabri e il suo bellissimo modo di svegliarmi. L'unico giorno che ho voglia di dormire perché non ho l'Università, lei me l'ho rovina così. L'unico giorno in cui il mio cervello non decide che mi devo alzare presto. 
"Ok, rompi palle che non sei altro, sto arrivando." Mi dà un fastidio enorme essere disturbata mentre sto dormendo.
Mi rimetto sotto le lenzuola e cerco di rilassarmi. Vorrei stare così per molto tempo; così da non vedere quelle due, da non discuterci, da non dirgli niente di ieri, da non esprimere i miei sentimenti, da non parlare di lui. Ma chi sto prendendo in giro? Il motivo valido é che mi terrorizza già l'idea di parlargli o di vederlo. E se lui fosse con loro? E se mi stesse aspettando nelle scale? E se mi baciasse di nuovo? E se fosse più bello del solito? Una persona può essere più bella del solito? Mi faccio troppe paranoie.
Prendo di nuovo il telefono e la chiamo.
"G, c'è anche lui?" Le chiedo con voce terrorizzata.
"Chi lui?" Forse ho capito che a Gabri le piace innervosirmi. 
"Passami a Lydia." L'unica salvezza della nostra famiglia. Un giorno le farò una statua e la farò santa, sicuramente.
"Bella ragazza, quando vieni?" Mi chiede. Immagino già che ha un sorriso sulle labbra.
"C'è anche lui?" Ritento questa volta con la persona giusta.
"Ragazzo rosso? No, mi dispiace, ma se-"
"No, meglio così, grazie." Interrompo il suo discorso  e ne sono super felice che lui non ci sia. 
"Prego. E un'altra cosa, quando tempo pensi ci vuole per poter venire?" 
"Più o meno mezz'ora." No, molto di più di mezz'ora, tipo un'ora. Vorrei aggiungere, ma so che poi mi farà una delle sue sfuriate, quindi meglio tacere.
"Sii puntuale, Ali. Ti stiamo aspettando."
"Sì, sì, certo, puntuale. Ciao Lydia." Stacco e mi decido ad uscire dal paradiso caldo e accogliente dove mi trovo adesso.
Appena apro la porta delle mia stanza, mi ritrovo il cane più bello del mondo: Loki.
"Ehi, bellissimo, ciao. Hai dormito bene?" Io che parlo con i cani: il mio super potere. Ovviamente é impossibile ma io gli parlo, perché ti ascolta e non giudica. Lui sa cosa che nessuna altro sa. 
Mi abbasso e mi avvicino per accarezzarlo sulla testa per poi arrivare al tartufo. Oh, amo il naso del mio cane perché é nero e morbido.
Finito di accarezzarlo e grattarlo sulla schiena, vado in bagno a lavarmi le mani e ritorno in camera a prendere i vestiti. Ma ora viene il dilemma: che cosa mi dovrei mettere? Jeans ne ho già indossati abbastanza;gonne non né ho e poi fa freddo; tute le odio perché sono larghe e fastidiose; leggins potrebbero andare.
Così mi intrufolo nella stanza di Gabri e ne prendo una di colore blu e mentre ci sono le rubo anche le scarpe bianche delle 'Nike'. Io sono una ragazza che non ha moltissime paia di scarpe, ne ho 4 o 5 paia, al massimo. Ed ovviamente, tutte da ginnastica, se così si possono chiamare le converse o le vans.
Ritorno in camera e scelgo di mettere un maglione over-siz bianco con al centro una stella blu, come il colore dei leggins. Negli abbinamenti sono un genio. 
Vado in bagno e mi faccio una doccia né troppo veloce né troppo lenta. Mi lavo i capelli e mi insapono con il bagno schiuma alla ciliegia. Ha un buon profumo.
Finita la doccia, mi asciugo e mi vesto e poi asciugo i capelli, questa volta, ricci. Ci metto quasi mezz'ora; ed io che dovevo essere lì tra mezz'ora. 
Quando ritorno in camera vedo il mio cellulare acceso, così lo prendo e noto che ben due chiamate perse da quelle due. Meglio se la richiamo.
"Hei, Lydia, dimmi."Dico la cosa più stupida che mi viene in mente.
"DIMMI?! DIMMI?! E DA TRE ORE CHE TI ASPETTIAMO! DOVE CAVOLO SEI?!". Mi sembra un tantino nervosa, solo un pò.
"Sto arrivando, calmati." Meglio mentirle.
"Lo hai già detto quasi un'ora fa. Si può sapere che cazzo stai facendo?!" Siamo passati all'interrogatorio. Menomale.
"Niente. Mi sono lavata, mi sono fatta i capelli, mi sono vestita, mi devo truccare, devo uscire di casa. Le solite cose, insomma." Ora, sicuramente, sbraita.
"QUINDI SEI ANCORA A CASA?!" Utch.
"No, tranquilla, sono appena uscita dalla doccia..." Ahia. Sento già il nervosismo di Lydia a distanza.
La sento sospirare e sospirare di nuovo. La bomba sta per esplodere, me lo sento.
"Se tra dieci minuti non sei qua, chiamo il ragazzo rosso." Mi aspettavo che mi urlasse contro non che sembra molto calma. E poi mi ricatta in questo modo? Non sono di certo una bambina ma non lo voglio vedere.
"Ok, fai come vuoi." Io e il mio orgoglio non andiamo molto d'accordo.
"Allora, lo chiamo, va bene?" 
"Ok. Ma potremmo smetterla di parlare al telefono che spreco tempo e soldi?" Cambiamo discorso.
"Certo, certo, scusa." Stacco e mi avvio nel bagno dove vi trovo i miei trucchi. Questa volta voglio proprio esagerare non perché forse c'è lui ma perché... c'è lui. In fondo voglio che sia bella per...Ma che sto a dire? Io non devo essere bella proprio per nessuno, soltanto per me stessa. E lui. Aggiunge il mio bellissimo subconscio. Sembra che spunti solo quando parlo di lui. 
Fondotinta, cipria, fard, mascara, ombretto bianco, matita per gli occhi, eye-liner, rossetto rosso fuoco. Ora credo di essere apposto.
Quando sto per uscire dalla camera, mi dimentico di mettere il profumo. Ovviamente, se mi sono lavata von il bagno schiuma alla ciliegia, devo mettere il profumo dello stesso gusto. E da quando é successa quella cosa con lui, che la ciliegia mi fa impazzire. É letteralmente il mio frutto preferito.
Preparo le cose per Loki che dovrà stare a casa da solo e poi esco da casa. Non mi ricordo come si chiama. Era 'The Cinnamon Kitchen' o  'The Rules Restaurant'?
"Hei, G, ma dove siete? Chiamo al cellulare Gabri per farmi dire dove si trovano.
"Al ristorante?" Domanda ironicamente.
"Grazie, ma in qual- "Se non vieni entro 5 minuti ti stacco le tette e le faccio mangiare a Elijah!" Lydia mi interrompe e mi ricatta con queste affermazioni che sono irreali.
"Brava, ora in quale ristorante siete?" So che facendo così la farò innervosire di più.
"SIAMO AL  'TERRIOS', COGLIONA. CERCA DI SBRIGARTI CHE SONO QUASI L'UNA E MEZZA E TI STIAMO ASPETTANDO DA UN'ORA." Volevo salutare ma mi ha staccato in faccia.
Comunque, avevo completamente rimosso dalla mia mente, dove e come si trovava quel ristorante e avevo sbagliato pure il nome.
Non so neanche dove si trova questo ristorante. L'unica salvezza é il navigatore del mio cellulare. Digito su Google in nome del ristorante e vedo che si trova quasi al centro di Londra nella strada 5 Williams IV. Credo che prenderò la metropolitana. Se andassi a piedi Lydia mi farebbe fuori e poi fuori sta per i iniziare a piovere. Entrata dentro la metropolitana, mi siedo sopra ad uno dei sedili rossi graffiati e mal ridotti. Per fortuna che accanto a me non ci sia qualche vecchio che cerca di stuzzicarmi. Prima di arrivare, la metro si é dovuta fermare 3 volte nelle varie fermate e quasi nessuno vi é entrato a parte alcuni ragazzi, presumo, della scuola.
Quando spingo l'entrata del ristorante, mi ritrovo ad annusare l'odore di cibo Italiano, suppongo che sia odore di caffè. Ma caffè Italiano, di quello buono. Qui il caffè si fa con il tè o vi si aggiunge il latte, insomma, qualcosa che a me fa schifo. 
Alla mia destra vi si trova la cassa con accanto le vetrine con dentro tutte le delizie di dolci. La mia bava non ha più limiti. Sopra a esse vi si trova un cartello in legno appeso al tetto dove c'è scritto: Terrios in bianco. Il tetto é anche esso in legno.
"ALISON!" Quando mi giro mi ritrovo una Lydia fumante dove posso intravedere uscire il fumo dalle orecchie. Accanto a lei vi sono: Angel, Mark,Gabri, lei e lui.
Forse li dovrei salutare con un bacio sulla guancia o semplicemente con un semplice ciao. Forse é miglio la seconda opzione.
"Ciao..." Alzo la mano sinistra e la muovo. Angel mi sorride e si avvicina e mi bacia sulla guancia. Oh, no! Sicuramente partiranno tutti gli alti a baciarmi sulla guancia; infatti si avvicina Mark per baciarmi, poi Gabri e si avvicina anche lui...  Prego silenziosamente e spero che non mi bacia sulla bocca, spero che non si avvicini, spero che non mi guardi neanche. Spero che non ci fissano tutti. Che imbarazzo. 
Le mie preghiere si sono andate a farsi fottere, poiché lui si avvicina e cerca di fare quella cosa ma io mi giro e mi bacia la guancia. 
"Bene...-mi schiarisco la gola e continuo-  ci possiamo sedere?" Mi giro verso Lydia che sembra essersi calmata.
"Ovviamente, la signorina, deve dire se ci possiamo sedere o no!" Sembrava, essersi calmata.
"Cosa?! No, non volevo, cioè, io...Sì, no. Fa' come vuoi." Io non intendevo decidere se sederci o no, volevo solo sviare quel imbarazzatissimo momento con il ragazzo rosso.
Così si gira e vanno a sedersi; mentre raggiungiamo il tavolo il ragazzo rosso é dietro di me e io sento i suoi occhi incollati addosso. Quando stiamo per sederci , lui mi prende la mano e mi sposta in modo da sederci vicini.
Ormai credo che la mia faccia si sia colorata di tutte le sfumature di rosso,possibili. Con la coda dell'occhio,lo guardo e ogni volta lo trovo con lo sguardo puntato su di me. 
"Avete deciso cosa ordinare?" Interviene una cameriera dai capelli neri, é molto bella.
"Sì." Risponde Gabri.
"Tre piatti di pasta al sugo e tre di pasta al pesto." Lydia ordina dopo aver chiesto cosa prendiamo.
"Bene,arrivano subito."
Dopo dieci minuti,abbiamo tutti il piatto. Così iniziamo a mangiare. 
Durante il pranzo parliamo un pò di noi,ma noto che Eljah non ha spiccicato una parola e che continua fissarmi. 
Alla fine prendo coraggio e gli rivolgo la parola.
"Allora...ti é piaciuta la pasta al sugo?" Che domanda stupida,ma é l'unico modo per iniziare una conversazione.
Lui non mi risponde,ma si avvicina all'orecchio.
"Appena finisci di mangiare,andiamo al parco? Ti devo parlare." Me lo sussura in modo dolce e mi vengono i brividi. Sposto lo sguardo sulle mie amiche noto che riddacchiano così gli mando un'occhiata assassina.
Alla sua domanda non rispondo,annuisco e basta per l'imbarazzo e lui sorride.
Maledetto il suo sorriso che mi fa sciogliere. 
Dopo il dessert e dopo che Angel e Mark hanno insistito per pagare il conto,usciamo da Terrios per decidere cosa fare.
"Fermi,ma Angel e Mark?!" Domanda Lydia preoccupata. Infatti sono scomparsi,ma sono usciti con noi poco fà.
"Tranquille,guardate là ,sono in macchina che si sbaciucchiano." Risponde Gabri divertita.
"Oh,ma che dolciosii!" Dice Lydia,intenerita.
"Ehm...ragazze...noi dobbiamo andare!" Esclama il ragazzo rosso,prima di prendermi per mano e trascinarmi via,senza neanche avermi fatto salutare.
"Ciao piccioncini!!" Ci salutano urlando Lydia e Gabri.
"Piano dannazione." Lo rimprovero per la stretta forte.
"Scusa..." e si ferma. "É che avevo voglia di fare questo..."
Dice a bassa voce, poi si avvicina,posa le sua mani calde sulle mie guancie e mi bacia lentamente e dolcemente. Le sue labbra accarezzano le mie, é una sensazione bellissima.
"Ehi voi due! Non fate cose oscene qui in pubblico." Un vecchietto ci rimprovera e siamo costretti a staccarci l'uno dall'altra. Tutti e due imbarazzati scoppiamo a ridere.

  




   

Alloraaaaa, bella gente, come va? Qui abbiamo il bellissimo Ange!!
Vorrei soltando dire che, se volete, potete lasciarci qualche recensione, sia "belle" e sia "brutte"; ci farebbe mooooltoo piacere.
ALLA PROSSIMA! <3

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Capitolo 19
*** Partenza. ***


Ci mettiamo un bel pò, prima che smettiamo di ridere. Quel vecchietto mi ha proprio tolto l'aria con quella sua battuta. Non mi era mai capitato.
"Allora, andiamo al parco?" Mi chiede sorridendomi mentre intreccia le nostre mani.
"Dobbiamo proprio?" Non mi va di camminare, fa freddo e c'è una leggera pioggia.
"No, se vuoi. Ti capisco, c'è freddo." Oddio, i suoi occhi mi danno un energia immensa. Sono così blu ma anche così verdi. Sono bellissimi. Lui é bellissimo. 
Le sue labbra sono così carnose e così fottutamente belle. Vorrei baciarle fino allo sfinimento. Le fisso e immagino quanto sia bello poterle toccare, esplorarle, assaporarle.
"Non mi fissare le labbra." Dice, sconvolgendomi del tutto.
"Cosa?" Dico cercando di non rifissarle di nuovo, ma, ahimè, sono così belle; é impossibile non guardarle.
"Come se non lo sapessi." Mi prende la  mano e ci sediamo sopra delle scale con sopra un tettuccio che credo faccia parte della casa che sta dietro le scale. Le solite case londinesi con le scale e poi la porta. Siamo seduti un accanto a l'altro, posso dire quasi che i nostri ginocchi siano incollati; le nostre faccie, invece, sono una di fronte a l'altro.
"No, non lo so. Giuro." Faccio la finta tonta così da farglielo dire. Ho bisogno si sentirlo. Lo necessito.
"Sì, certo ,come no. Lo sai, tra l'altro anche bene, scometto." Sul suo viso si può intravedere un sorriso che sta cercando di sopprimere.  Siamo troppi vicini, io continuo a guardargli le labbra e a desiderare di nuovo le sue labbra sulle mie.
"Non mi tentare." Continua. "Lo vuoi sentire per forza, eh?" Il suo sorriso é ben evidente ai miei occhi.
Annuisco velocemente, non aspetto più nella pelle.
"Muoio dalla voglia di baciarti, perché sto quasi per impazzire."
Voglio che sia lui a fare il primo passo, ma io mi sono già fondata nella meraviglia delle sue bellissime e stupende labbra. 
Ciliegia. L'unico sapore e odore che posso sentire. Le nostre lingue si muovono sincronizzate, sapendo quello che fare. 
Finito il nostro meraviglioso bacio, durato più minuti e dopo averci fissato attentamente negli occhi, gli faccio un pò di domande.
"Allora, ieri mi hai detto che non ti conoscevo abbastanza, cosa intendevi?" Ho questa domanda da ieri  fissa nella mia mente.  É vero che non conosco niente ma per lo meno come so come si chiama, quanti anni ha e dove vive e che è il fratello di Angel; molto poco ma ci siamo già baciati più di una volta.
"Beh, intendevo le cose che mi piacciono, o che cosa studio o oppure se sono fidanzato..." Dice guardando profondamente negli occhi. All'ultima frase il mio cuore ha sentito un forte peso tirarlo giù. Io ora cosa dovrei dire? Doveri dire: 'Ah, allora sei fidanzato e mi hai sono illusa' o 'Bello, come si chiama la tua fidanzata?' O se non fosse fidanzato?
Mi sta mettendo in difficoltà. In difficile difficoltà. Mi sta facendo venire tantissime paranoie. Meglio iniziare da altre cose...
"Cosa ti piace fare?" Domando non smettendo di pensare al fatto che lui é forse fidanzato.
"Mi aspettavo un'altra domanda, ma a quella ci arriviamo dopo. Mi piace la fotografia, gioco a basket, adoro cucinare e se te lo stessi chiedendo, studio alla MPUS: Master in Psicologia Università di Seattle."
"Ok." Gli rispondo non molto interessata poiché la mia mente pensa ancora che lui é, forse, fidanzato.
"Tutto qui? Un 'ok', semplice. Mi aspettavo che mi facessi delle domande del tipo:' Wow fotografia, a me piace la fotografia' o oppure 'Adori cucinare? Meraviglioso; preparati a farmi i tuoi piatti migliori' non un semplice 'ok'." Rido perché nella sue domande di aspettative ha assunto in tono di voce femminile, facendomi il verso.
"Allora, cosa vuoi che ti dica? 'Stupendo' o tutte quelle cose lì che mi hai elencato? Perché a me sinceramente, non mi piace prendere in giro soltanto per entrare nelle tue grazie. So arrivarci da sola." Un'altra cosa del mio carattere é la tenacia e non arrendersi mai.
"Ben, lo so che ci sai arrivare da sola, ma se tu mi avessi risposto a uno di quelli elenchi, ti avrei detto se sono fidanzato o no..." Ancora con questa storia. Glielo chiedo così finiamola con questi giochini di merda.
"Sei fidanzato?" Dritta al punto, in fondo se non lo é sarò più felice e se lo é sarò ancora più felice di prima perché mi stavo innamorando di una persona bugiarda e codarda e mi sono resa conto che l'abbiamo finita così.
"Sì." Il mio cuore ha fatto 'crack', forse avete potuto sentirlo. Deglutisco e chiudo gli occhi sospirando e ispirando perché ora mi incazzo sul serio. 
Contafino a 15 AlisonContafino a 15. Mi ripeto nella mia mente. Prima di fare qualsiasi cosa che mi porterà ad incazzarmi ancora di più, conto sempre fino a 15. Mi aiuta a riflettere su qualsiasi mia mossa e pensare a come reagire.
"Da quanto tempo state insieme?" Tengo gli occhi chiusi e i miei pugni sono ben serrati allineati ai fianchi.
"Una settimana." 
"Cosa?!" Una settimana? Ho sentito bene? Cosa? Sul serio? É fidanzato da una settimana cioè equivale a quasi i nostri giorni passati insieme.
"Sì, una settimana. Si chiama Alison. Io la conoscerei se fossi in te. É bellissima, é ciliegiosa, alta, magra, e illegale." 
Wow, mi dice pure come si chiama e anche che é ciliegiosa e illegale. Ha pure il mio stesso nome! 
Non é che sta parlando di me? Sì, sta parlando di me! Sono la sua fidanzata? 
"Beh...forse la dovrei conoscere." Ho aperto gli occhi e lo fisso attentamente.
"Se vuoi ti posso mostrare come bacia questa ragazza..." Mi fissa le labbra e tiene le nostre mani intrecciate.
"No, non mi va." Gli dico seria perché io non voglio un bacio, voglio solo baciarlo fino allo sfinimento.
"Mh... Quindi se faccio questo - appoggia le sue labbra nelle mie - non succede niente?" 
Scuoto la testa negativamente.
"Alloro se faccio questo - mi morde il labbro inferiore succhiandolo- neanche?" 
Eccome se ci é riuscito, i brividi nella schiena sono molto eccessivi.
"Oddio!! Sono io!" Meglio se la smetto sennò qui va a finire che ci dobbiamo prendere una stanza.
"Sì, sì." Ed annuisce.
Ho un fidanzato. Ma adesso gliela faccio pagare per avermi fatto arrabbiare.
"Ma io non ho mica detto di volerti come fidanzato."  E noto che si sorprende.
"Ma io sì." Risponde a tono.
"E tu chi sei?" 
"Piacere Elijah! Il tuo fidanzato." 
"Ma io non ho ancora accettato."
"Mh...allora aspetta qui." Si alza e si mette a correre, lo vedo svoltare a destra in un vicolo e sparire. Dove sta andando? Uffa, mi ha lasciato da sola!
Dopo dieci minuti decido di seguire il suo percorso,ma prima di svoltare qualcuno che correva, sbatte contro di me e cade a terra.
É Elijah con dei palloncini in mano. Ne ha quattro.
"Che ci fai con i palloncini?" Gli chiedo mentre si alza da terra.
"Sono per te." 
" Per me?"

"Sì. Guarda dietro che c'é scritto." E fa una smorfia eloquente.
Prendo i palloncini, tutti blu, e leggo. Per ogni palloncino c'é una parola che compone: ' Fidanzati con me!' E una faccina con i cuori.
Che dolce.
"Allora?" 
"Ci devo pensare..." 

"Cosa?!" Chiede scandalizzato.
"É la vita." 
"Ah sì! Adesso vediamo." Si avvicina a me. Mi prende per la vita e mi bacia. Lentamente e appassionatamente. Sono in estasi.
"Ci ho ripensato...Accetto!" 
"Che bello!" Dice con un'espressione da bimbo che ottiene le caramelle. Gli do un altro bacio. É così tenero.
Iniziamo a passeggiare,  ho in una mano ancora i palloncini che non lascierò affatto e ho l'altra mano intrecciata alla sua. Chi lo avrebbe mai detto? 
Torniamo a casa e guardiamo un film 'The Avenges' -anche se tutti e due lo abbiamo visto minimo dieci volte- accocolati sul divano.
Finito il film Elijah sembra preoccupato.
"Ehi. Che succede?" Gli chiedo.
"Nulla..é che tra due ore parto."
Ah già vero,dannazione.
"Perché ritorni a Seattle?" 
"Perché ho la finale del campionato di basket, a cui non posso assolutamente mancare, e perché gioco."
"Oh. E quando ritorni?"
"Tra una settimana." 

"Uffa." Metto il broncio e sbuffo. Ed Elijah si mette a ridere.
"Mi mancherai, ragazza ciliegiosa." 
"Anche tu, ragazzo rosso." 
Così poggia le sue labbra sulle mie, dolcemente.  
Ci stiamo baciando,ma Gabri e Lydia entrando, ci fermano. 
"Ops." Dice Gabri ridacchiando.
"Eddai! Gabri!" La rimprovera Elijah.
"Ok. Ok. Pardon." 
"Angel e Mark sono a casa? Devo prendere la valigia ché  tra mezz'ora viene il taxi a prendermi." 
"Sì, sono rientrati. Anche se penso che siano impegnati..."  Dice Lydia con un'espressione allusiva. Ah, non cambieranno mai. Sempre pervertite. Elijah va a prendere la valigia, mentre Gabri vuole che io le racconti tutto. Sa minacciare bene.
Quando Elijah ritorna con Angel e Mark, ha un'espressione dispiaciuta.
"É arrivato il taxi, ci dobbiamo salutare." Così saluta Gabri, Lydia, Mark che gli fa l'occhiolino e Angel che gli sussurra qualcosa all'orecchio che lo fa ridere. Poi mi fa cenno di uscire con lui fuori.
Siamo nel marciapiede e so benissimo che i nostri amici ci stanno spiando.
"Allora...ci vediamo fra una settimana, pensami sempre,mi raccomando." Che stupido.
"Sì certo...ma non ho il tuo numero..."
"Giusto...che stupido!" E così lo scrive direttamente sul mio cellulare.
"Mi mancherai." Mi dice prima di baciarmi.
"Lo hai già detto..."
"Non importa..." Soffia sulle mie labbra. Un ultimo bacio e sale in macchina. Quando parte mi saluta con la mano e gli occhi da cucciolo. Mi mancherà.

Ciaoo! SCUSATE IL RITARDO! Questo capitolo era già stato scritto e ci siamo scordate di pubblicarlo! 
Sì LO SO, DUE TESTE PERSE. 
Purtroppo ancora non abbiamo scelto il nostro bellissimo ragazzo rosso perchè ne abbiamo due e siamo indecise. 
Se volete lasciateci cosa ne pensate ;)
CIAOO
E SCUSATA ANCORA IL RITARDO.



 

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Capitolo 20
*** Pulizie interessanti. ***


Ritorno in casa un pò triste, ma dovrò abituarmi per questi giorni.
Faccio una doccia, mentre Gabri e Lydia puliscono il salotto. Avanzano il lavoro per domani: pulizie generali. Che seccatura per fortuna fare le pulizie con loro è sempre divertente. Mentre faccio la doccia arriva una spiacevole sorpresa: il ciclo. Quanto lo odio. Così mi sistemo, metto il pigiama verde e sgranocchio qualcosa con le mie inquiline.
Alle 23.00 vado a letto. Sono troppo stanca pure per leggere, infatti Morfeo mi accoglie immediatamente nelle sue braccia.
Quella cazzo di sveglia non smette di suonare da mezz'ora. Prima o poi la tirerò al muro finché non si farà in mille pezzi. Alla fine mi alzo, oggi è giorno di pulizie nonostante sia domenica. Uffa. 
Al solito le mie amiche ancora dormono e per svegliarle tiro un pugno nelle porte delle loro stanze, ricevendo un bel ' Fuck you'. Che gentili. 
Mi lavo, inizio a preparare la colazione. Nel frattempo le belle addormentate si alzano, grazie al profumo delle uova e del bacon. 
"Allora pronte a pulire?" Chiedo loro anche se sono mezze addormentate.
"No." Risponde laconica Gabri mentre le metto la colazione davanti. E ricevo un dito medio da Lydia. 
"Wow. Troppo mattiniere. Complimenti." 
"Grazie." E iniziamo a mangiare, parlando dei nostri progetti di pulizia. 
Finito di mangiare io e Lydia prendiamo l'occorrente per lavare le finestre e Gabri spolvera il salotto. 
Mettiamo la musica nello stereo per rendere tutto più divertente e iniziamo a lavare le serrande cantando e ballando a ritmo.
Verso le undici decidiamo di prenderci una pausa, troppo stanche dopo aver fatto:  spolverare il salotto, lavare finestre, passare l'aspirapolvere; spolverare la cucina, il corridoio, la stanza di Gabri. Sfortunatamente ci manca ancora da spolverare: la mia stanza, quella di Lydia e i bagni.  Che palle!
"Ragazze, mi preparate qualcosa da sgranocchiare?" Dice Gabei mentre si sdraia sul divano.
"Assolutamente no!" Risponde Lydia guardandola come se fosse pazza.
"E Alison?" Ritenta.
"Certo,che no!" Le rispondo mentre accarezzò Loki.
"Complimenti! Davvero. Meritate un statua!" Si alza e va a prendere il cellulare messo a caricare.
Quando sto per chiudere gli occhi e rilassarmi, il campanello suona. Ed eccome come per magia che nessuno si trova in salotto. Gabri deve essere in camera sua e Lydia...non ne ho idea.
Mi alzo a malavoglia e vado a vedere chi é alla porta.
Davanti a me c'è una ragazza con i capelli castano chiaro, con dei occhi verdi, e dietro di lei c'è un ragazzo con i capelli castano chiaro con dei occhi azzurri come quelli di Isabella.
Loki, come é solito fare, si avvicina alla porta; a quella reazione la ragazza dagli occhi verdi si ripara dietro il ragazzo. 
Così prendo Loki per il collare e lo tiro indietro.
"Salve, posso esservi d'aiuto?" Domando ai due ragazzi di fronte a me.
"Sì, thank you." Risponde il ragazzo, metà in italiano e metà in inglese.
"We are your new neighbors downstairs."
Dice la ragazza, ora più rilassata.
"Wow, nuovi vicini. Fantastico. Voglio vivere per sempre in questa casa! Ci sono fighi ovunque." Gabri é appena scesa dalla sua camera ed eccola qui, sicuramente, immaginando il ragazzo nudo.
"Ciao, nice to meet you." Dice Gabri, guardando soltanto il ragazzo.
"Ciao, my name is Lucas." 
"Ciao, my name is Gabri and i'm single." Gabri e il suo modo di conquistare.
"Ciao, mi chiamo Alison." Gli porgo la mano e loro due la afferano.
"Ciao, my name is Ashlee." Dice la ragazza avanzando verso di noi.
Ora, ci guardiamo ed é uno dei momenti imbarazzanti.
"Prego, entrate." Li fa entrare Gabri.
"Sorry, Alison, but Ashlee si spaventa dei cani." Mi informa Lucas. 
Ashlee, infatti, si trova sempre dietro a Lucas ma, tendo Loki per il collare, é rilassata.
"Certamente, vado a metterlo nella mia stanza." Mi avvio e nel frattempo verdo la luce del bagno accesa.
"Lydia sei qui?" Busso alla porta ricevendo un "Mh-mh".
"Scendi che ci sono dei nuovi vicini e Gabri, come al solito, ci sta provando."
Lascio Loki e vado nel salotto trovando Gabri parlare con Lucas e Ashlee che si tortura le mani.
"Allora, che vi dite di interessante?." Chiedo sedendomi sul divano accanto ad Ashlee.
"Non lo so; da quando é iniziato a parlare gli guardo solo le labbra." Gabri gli fissa le labbra mentre mi risponde facendo finta di ascoltare. Non cambierà mai!
"Allora, voi siete i nuovi vicini?" Lydia é appena entrata nel salotto osservando la scena di Gabri e, anche lei fissando Lucas.
"Sì, lei é Ashlee e lui é-" vengo interrotta da Gabri: "MIO!" 
Bene, ed ecco a voi la battaglia che sta per nascere!
"Piacere, Lydia" si siede accanto a Lucas e gli sfoggia uno dei suoi sorrisi più belli.
"Ciao, io sono L-" 
"Mio! Lui é soltanto mio." Ed ora Gabri si arrabbia. Perfetto. 
Avete mai provato a mettere una mentis nella Coca-Cola e poi vederla scoppiare? Immaginatelo; perché é proprio quello che sta per succedere, ma cambia il fatto che vi si trova Lydia e Gabri litigare fino a poi scoppiare. Vi auguro di non starci mai accanto.
"Dimmi il tuo nome!" Lydia si sta arrabbiando...
"No, ti basta sapere che é mio. Non devi neanche guardarlo!"  Gabri é altrettanto furiosa.
"Dimmi il suo nome. Ora! Mi incazzo come una iena!" Ora, intervengo io. L'ho capito.
"Lucas, il suo nome é Lucas. Tu,- le dico indicando Gabri- basta. Non facciamo buona impressione e sicuramente ci stanno, anzi, vi stanno prendendo per pazze. E comunque lei é Ashlee e la state facendo sentire a disagio; non la considerate proprio." Io sono il giudice di pace.
"Ok, ma Gabri ha iniziato per prima!"
Alzo gli occhi al cielo e faccio staccare Lydia da Lucas e anche lo stesso per Gabri.
"Allora, Ashlee, quanti anni hai?" Cerco di spezzare quell'area tesa che si era creata.
"I'm 16 years old. You?" Mi sorride, noto che ha le fossette ai lati della sua bocca.
"I'm 20 years old." Pensavo fosse più grande, perché é una ragazza molto sviluppata. A partire dell'altezza, visto che é più alta di me, a finire del suo seno.
"Lucas, tu, invece?" Dice Gabri con un sorriso da abete in faccia.
"Ho 18 anni." 
"Ho sempre amato i ragazzi che sono più giovani di me, anche se io ho 21 anni. Comunque, sei single?" Ora, sono perfettamente consapevole che gli piace. Spero solo che non sarà uno di una notte, ma almeno che arrivi fin  all'indomani mattina. 
Gabri é sempre stata desiderata da tutti e, l'unico fortunato, é stato Nicholas. 
Sono stati insieme per un anno, fino a quando lui la tradita. Da quella notte, quando lo ha visto con un'altra, passa da un ragazzo all'altro facilmente.  Non vi dico che Gabri non é uscita di casa per un mese, non ha mangiato, ha perso tutta la sua energia, solarità, divertimento. Se ne stava chiusa in casa, non voleva parlare con nessuno, vedere nessuno, farsi consolare da nessuno. Poi sua mamma ha chiamato me e Lydia per sapere se potessimo fare qualcosa.
C'erano le vacanze estive, infatti, io ero a farmi una vacanza con i miei cugini, Lydia, invece, era in uno di quei campi estivi dove ti fanno fare escursioni, allenamento, fare il gioco della caccia al tesoro.
A quella chiamata eravamo corse, letteralmente; io avevo preso il primo treno e Lydia il primo volo. Arrivate lì, siamo subito andate da lei; é stato più difficile del previsto. Si era chiusa nella sua stanza  e per convincerla ad aprirvi fu un'impresa. Alla fine la convincemmo, e quello che ci fu presentato era immaginabile. L'unica finestra era chiusa, quindi non c'era luce; i suoi vestiti, erano ovunque; tutti i suoi libri, disparsi per tutta la sua camera; il suo letto era disfatto; la poltrona era buttata per terra come la sedia della sua scrivania; lei, non era lei. Lei era pallida, con gli occhi gonfi e rossi, puzzava ed era magrissima. Quando la vidimo, mi sembrava di avere un'altra persona, una persona completamente diversa. Quando finimmo di consolarla e abbracciarla, diedimo una pulita alla sua stanza fino a quando vidimo due pacchi da dieci di sigarette vuote. Da lì, capimmo che fumava da ben due settime. Lei odiava il fumo.
Dopo due giorni di consolamento, di farle tornare un sorriso e di farla mangiare, si alzò dal suo letto. Quello fu un bel cambiamento. 
"Sì, sono single e tu?" Qui stanno flirtando come se non ci fossero tre persone a guardarli.
"Ovviamente. Ti va di uscire insieme, pomeriggio?" Gabri non si é mai vergognata, mai sentita timida, sempre stata orgogliosa di se stessa.
"Perché no. Ma Ashlee deve venire con noi." 
"Perché?" Guarda prima lui e poi Ashlee con uno sguardo non molto amichevole, "e poi vivete insieme, cosa siete? Migliori amici? Amici? Amici di letto? Cugini? É tua figlia?" continua guardandola ancora, questa volta infastidita.
"No, we are brother and sister." Le risponde Ashlee, rassicurandola. 
"Oh" il suo stupore mi fa ridere.
"Perché non posso lasciarla da sola, e poi é in vacanza." Dice Lucas guardandola.
"La tengono Alison e Lydia, tranquillo." É così mi ritrovo a fare la babysitter. Fantastico! Non é che mi dispiace e che pomeriggio volevo dormire, leggere e far correre Loki.
"Giusto, Alison? La tieni tu pomeriggio?" Mi fa gli occhi dolci e sfoggia un sorriso falso. Odiosa!
"Sì, la teniamo noi." Dice Lydia altrettanto con uno sguardo odioso verso Gabri, forse perché voleva lei, passare un pomeriggio con Lucas.
"Ok, allora ci vediamo pomeriggio." Si alza e saluta tutte.
"Gabri, sbloccati. Dobbiamo finire di pulire!" Le grido all'orecchio perché lei sta davanti alla porta incantata.




Allorraaaaaa!! Scusate il ritardo!!! *si vanno a nascondere dietro una sedia* 
COSA NE PENSATE DI QUESTO CAPITOLO?? CREDETE CHE POSSA NASCERE QUALCOSA TRA GABRI E LUCAS? E VI E' MANCATO ELIJAH? TUTTO A TEMPO.
La vedete quell'immagine? Sono tutti i nostri protagonisti. *.* 
Speriamo di pogter aggiornare presto, CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!

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