Tra passato e futuro di saramichy (/viewuser.php?uid=113160)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Bentornata a casa! ***
Capitolo 3: *** Spiegazioni ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
Prologo
Prologo:
Rory era partita per seguire la campagna elettorale di Obama, dopo aver
rifiutato la proposta di matrimonio di Logan e non si era pentita di
quello che aveva fatto. Sua madre, invece, era rimasta a Stars Hollow a
cercare di ricostruire un rapporto con Luke, dopo aver divorziato da
Christopher.
Era stata dura per madre e figlia stare lontane così tanto
tempo, ma in fondo si erano sempre tenute in contatto tramite cellulare
e mail. Lorelai, però, aveva evitato di dire una cosa a sua
figlia, ma sapeva che era meglio così: non doveva turbarla
con
quella notizia altrimenti Rory avrebbe finito per fare una sciocchezza.
Qualche tempo dopo che Rory era partita, Luke aveva ricevuto una
telefonata urgente: Jess aveva avuto un terribile incidente ed era
finito in ospedale. L'uomo era in compagnia di Lorelai in quel momento
e si era precipitato subito al capezzale del nipote che lui considerava
come un figlio e la donna si era ritrovata in ospedale anche lei.
Aveva visto il ragazzo che tanto aveva odiato al tempo della sua
relazione con Rory, lottare per vivere e non voleva altro che lui si
salvasse, ma aveva evitato di dirlo alla figlia, dopo gli ultimi
avvenimenti che le erano capitati.
Lorelai sapeva di aver sbagliato, ma voleva solo che la figlia si
concentrasse sul suo lavoro e non avesse altri problemi. Sapeva che tra
Rory e Jess era successo qualcosa, sua figlia non glielo aveva
raccontato per filo e per segno, ma lei lo sentiva che qualcosa non
quadrava e non si sbagliava mai.
Rory aveva passato un anno in giro per l'America, mentre Jess aveva
passato cinque mesi in ospedale e una volta risvegliato aveva finito
per tornare in pianta stabile a Stars Hollow.
Lorelai si era chiesta parecchie volte cosa sarebbe successo una volta
che la figlia fosse tornata, ma Jess sembrava essere più
pacato
rispetto agli anni della gioventù. Una volta che
riuscì a
rimettersi in piedi e camminare, ricominciò la sua vita:
tornava
molto spesso a Philadelphia dove aveva fondato la libreria con un suo
amico, ma continuava a vivere a Stars Hollow, aveva persino preso una
casa perché lì abitava la sua famiglia e lui
voleva
essere vicino a loro.
Era strano come tutti si fossero riabituati ad averlo intorno, persino
Taylor non pensava che fosse più un teppista e lo aveva
accolto
come membro della comunità in maniera favorevole. Quello che
però lasciava sbalorditi tutti era che Jess non menzionasse
mai
Rory e anzi era diventato persino amico di Dean, cosa che faceva
rimanere a bocca aperta tutti gli abitanti della cittadina.
Lui e Dean avevano seppellito l'ascia di guerra e Jess lo stava
aiutando a tornare con Lindsey, sua moglie. Dean aveva capito che era
tempo di essere un uomo nuovo e che in fondo essere tornato assieme a
Rory gli era costato molto, forse troppo.
Jess, invece, aveva capito fin dall'ultima volta che aveva visto Rory
che lei non era più la ragazza di cui si era innamorato anni
prima. Era cambiata, forse anche troppo per i suoi gusti ed aveva
finito per cercare un nuovo amore. Il giorno in cui Rory era andata a
Philadelphia e si era baciati, lei gli aveva detto che amava Logan e da
al1ora Jess si era messo l'anima in pace, le aveva detto
definitivamente addio o così pensava.
Rory stava per tornare a casa, ma non sapeva che grandi
novità
la stavano aspettando a Stars Hollow, a partire dai suoi ex-fidanzati:
Jess, Dean e Logan.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Bentornata a casa! ***
Bentornata
Bentornata a casa:
Il giorno del ritorno a casa di Rory, Jess si era alzato ed aveva
deciso di non pensarci, ma le cose non andavano mai come lui sperava ed
anche quel giorno il passato sarebbe tornato a bussare alla sua porta.
Il ragazzo aveva deciso da qualche mese di rilevare la libreria di
Stars Hollow e, cosa non del tutto irrilevante, aveva preso come socio
in affari proprio Dean.
Jess era sicuro che la società con il ragazzo sarebbe andata
bene e che avrebbero potuto aprire la libreria molto presto, c'era
comunque molto lavoro da fare e quella mattina si alzò
deciso a
risistemare gli scaffali ed aggiungerne dei nuovi.
Passò come tutte le mattine a casa di sua madre e
telefonò alla sua ragazza: Julia. Era strano pensare di
avere
accanto un'altra persona che non fosse Rory, ma Julia era davvero la
persona giusta al momento giusto.
Si erano conosciuti in ospedale, mentre Jess faceva riabilitazione ed
erano diventati amici. Anche lei doveva fare riabilitazione
perché si era rotta un braccio cadendo dalle scale ed era
rimasta per un mese a riposo, non potendo allenarsi. Si, infatti Julia
era una ginnasta e la riabilitazione doveva servirle per tornare alle
competizioni in forma come prima.
Per i primi tempi i due si erano dati man forte nella riabilitazione
ma, una volta che entrambi avevano finito, avevano continuato ad uscire
come amici e con il tempo avevano trovato molte cose in comune e si era
fidanzati da due mesi.
Julia era molto spesso fuori per le competizioni a livello
internazionale; era una pattinatrice e aveva molte gare a cui
partecipare, ma appena poteva tornava a Stars Hollow a trovare il suo
Jess.
Quella mattina Julia si era accorta che qualcosa in Jess non quadrava,
ma pensava che fosse solo teso per l'imminente apertura della libreria
e lasciò perdere; non poteva immaginare che anche la sua
vita
sarebbe cambiata assieme a quella di Jess.
*****
Rory si era alzata quella
mattina,
finalmente contenta di poter tornare a casa sua. Le mancava tutto di
Stars Hollow: sua madre, Luke, il caffè, Lane, Zach e i
gemelli,
Babette, Patty, Taylor, Sookie e Jackson assieme ai bambini e i suoi
nonni.
Appena messo piede sull'aereo si rilassò, mancava poco e poi
sarebbe arrivata e la cosa la mise di buon umore. Naturalmente, visto
che sua madre non gli aveva detto niente di Jess in quell'anno, non
pensava che avrebbe avuto un incontro dal passato che l'avrebbe turbata
non poco.
Si mise seduta e tirò fuori dalla borsa un libro, anzi il
libro!
Esatto, era il libro che aveva scritto Jess, se lo era portato dietro
per l'intera campagna elettorale e non smetteva di leggerlo e
rileggerlo, c'era qualcosa che la attraeva come se fosse stato scritto
apposta per lei e la cosa la lusingava.
Aveva pensato spesso al suo ultimo incontro con Jess a Philadelphia e
al bacio che si erano scambiati. Era stata stupida in quel frangente:
gli aveva detto che era innamorata di Logan e forse a quel tempo era
vero, ma adesso sapeva di aver sbagliato, era stata solamente turbata e
di nuovo troppo indifesa per cadere tra le braccia di Jess.
Ripensandoci a mente lucida, aveva capito che aveva solamente paura;
paura di innamorarsi un'altra volta di lui e rimanere ferita di nuovo,
forse più di anni indietro.
Gli era molto grata, lui era stato l'unico a motivarla a tornare a
Yale, doveva a lui tutto quello che adesso aveva e si era sentita
stupida per non averglielo detto e per averlo illuso.
I pensieri nella sua mente la distrassero dalla lettura del libro,
talmente tanto che non si accorse di essere arrivata all'aereoporto:
tra poco avrebbe potuto riabbracciare sua madre e la cosa le faceva
molto piacere.
*****
Lorelai si era alzata
quella mattina di buon umore: era il giorno del ritorno di Rory e la
cosa la rendeva felice.
Era passata al lavoro ed aveva lasciato tutto nelle mani di Michel e in
quelle di Sookie. Era lieta di avere dei collaboratori di cui potersi
fidare e a cui poter affidare l'albergo in ogni momento, ma quella era
una giornata dedicata solamente a sua figlia.
Mentre si dirigeva all'aereoporto, pensò a come poter dire a
sua
figlia che Jess adesso viveva a Stars Hollow. Ci era girata intorno
parecchie volte al telefono, ma aveva finito per non dirle
assolutamente niente del ragazzo perché Rory si trincerava
sempre dietro ad un no-comment quando lei cercava di parlarne.
Arrivata in aereoporto, si rese conto che il volo di Rory era appena
atterrato e si mise davanti all'uscita. Proprio come quando era appena
tornata da Washington, Rory si lanciò tra le braccia della
madre
e le due finirono a terra sopra le borse della ragazza.
«Mamma, mi sei mancata tanto!»
«Anche tu tesoro mio.»
«Sono in astinenza da caffé, mamma, che ne dici se
andiamo da Luke e ce ne facciamo una tazza doppia?»
«Ma certo, lo sai una Gilmore non dice mai di no ad un
caffé. Vieni ti aiuto a portare le valigie.»
Le due si diressero così verso la macchina di Lorelai e,
dopo
aver caricato i bagagli, andarono verso il caffé di Luke.
Mentre passavano davati alla libreria, Rory notò che c'erano
dei
lavori in corso. Vide persino Dean che attraversava la strada e si
accorse che le cose non erano cambiate: lui era rimasto lo stesso
ragazzo di anni prima ma a lei non faceva più alcun effetto
vederlo.
«Mamma, perché non mi hai detto che la libreria
è stata venduta?»
«Tesoro, credo che sarebbe meglio parlarne davanti ad una
tazza
di caffé bollente. Ti spiegherò tutto, lo
giuro.»
«D'accordo, ma il tuo tono di voce mi sta spaventando. Non
devo preoccuparmi, giusto? Va tutto bene?»
«Si, tesoro. Tranquilla, non c'è niente di cui
preoccuparsi. Adesso, andiamo da Luke, anche lui non vede l'ora di
vederti.»
Le due si diressero verso il caffé, senza accorgersi che
Dean stava entrando nella libreria.
*****
Dean entrò in
libreria, molto agitato e inizò a parlare con Jess.
«E' tornata, lei è di nuovo qui.»
Jess si girò verso Dean con un'espressione stralunata.
«Dean, ma di chi diavolo stai parlando e perché
sei così agitato?»
«Lei è qui, l'ho appena vista, stava andando da
Luke con sua madre. E' tornata.»
«Senti Dean, lo sapevamo entrambi che sarebbe tornata, quindi
cerca di calmarti. Mi sbaglio o sei agitato? Tu non dovresti esserlo,
devi stare calmo, soprattutto se vuoi tornare assieme a Lindsey, devi
tenere a freno le tue pulsioni verso Rory.»
«Lo so, non sono preoccupato per me e Lindsey, sono
preoccupato
per te e per me. Insomma, non voglio dover iniziare a litigare di nuovo
con te e con lei qui intorno mi sembra di essere tornato ad avere
diciassette anni.»
«Tranquillo Dean, io e te non litigheremo. Io ho Julia
adesso,
non sono più innamorato di Rory e tu hai Lindsey quindi
andrà tutto bene tra noi. E adesso aiutami che devo finire
di
mettere apposto gli scaffali e poi ce ne andiamo a prendere un
caffé.»
I due finirono il loro lavoro, molto più tranquilli e dopo
si diressero da Luke per prendere quel famoso caffé.
*****
Rory e Lorelai entrarono
nel locale di Luke finalmente contente.
«Luke, due mega-tazze di caffé, la mia bambina
è finalmente tornata a casa.»
Luke si girò verso Lorelai e Rory e salutò la
ragazza.
«Ciao Rory, ci sei mancata. Tutto apposto? Il
caffé arriva tra un secondo, intanto sedetevi.»
«Grazie Luke, è andato tutto a meraviglia. Mamma,
adesso mi dici che cosa intendevi prima in macchina?»
Mentre Lorelai stava per parlare, la porta si aprì e Jess
fece il suo ingresso al locale.
«Zio Luke, due caffé per piacere.»
«Jess, ma perché due, se sei da solo?»
Jess si girò verso la porta e si rigirò verso
Luke.
«Diciamo che il mio amico ha deciso di non entrare. Fammeli
da portare via, per piacere.»
«D'accordo, tra un attimo.»
Rory era rimasta senza parole e Lorelai cercava di farla riprendere.
Jess si girò verso di lei e l'unica cosa che
riuscì a
dirle fu:
«Bentornata a casa!»
Subito prima di uscire con due caffé bollenti in mano. Rory
pensò a quando era stata lei a dire le stesse identiche
parole a
lui e fu trasportata indietro fino all'età di diciasette
anni.
Flashback
Era al matrimonio di Sookie e stava parlando con suo padre delle
intezioni che aveva verso sua madre, quando ad un tratto il telefono di
Christopher era squillato e lui aveva dovuto rispondere. Lei si era
ritrovata da sola nel giardino del Dragonfly e poi lo aveva visto,
vicino allo stagno e si era avvicinata per capire che cosa stesse
succedendo.
«Tu che ci fai
qui?»
«Non mi saluti
prima?
«Va tutto
bene?»
«Sei
carina.»
«Grazie. Come
mai sei qui?»
«Sono
tornato.»
«Che
cosa?»
«Sono
tornato.»
«Ma... come...
perché.»
«Solo
perché volevo farlo.»
E poi istintivamente lei
si era
avvicinata; e lo aveva baciato per poi ritirarsi e sentirsi male per
quello che aveva appena fatto.
«Oh mio Dio!
Oh mio Dio!»
«Rory.»
«Non dire una
parola.»
«Okay.»
«Devo
andare.»
Poi mentre correva verso
il matrimonio di Sookie si era girata indietro e glielo aveva detto.
«Bentornato a
casa!»
Fine flashback
Le parole di sua madre la riscossero dai sogni ad occhi
aperti che stava facendo.
«Tesoro, mi dispiace non avertelo detto prima, ma credo che
dovremmo parlarne a casa. Jess non se ne andrà, lui
è
tornato per restare, la libreria l'ha acquistata lui.»
«Perché non me lo hai detto prima,
mamma?»
«E' stato tutto molto complicato da quando sei partita. Ti va
se ne parliamo a casa?»
«Va bene, andiamo.»
Le due uscirono dal locale di Luke dirette verso casa loro, ma le
spiegazioni erano solo all'inizio e Rory non avrebbe preso molto bene
le notizie che la madre le avrebbe dato.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Spiegazioni ***
Spiegazioni
Spiegazioni:
Jess uscì dal locale di Luke imprecando contro se stesso.
Continuava a ripetersi che avrebbe dovuto stare zitto, ma poi tutti lo
avrebbero preso per un ignorante, d'altronde era cortese dare il
bentornato alle persone. Non si accorse nemmeno di Dean, che continuava
a seguirlo anche se non sapeva dove si stava dirigendo. Jess
ripercorreva la prima volta in cui era stato lui a tornare e Rory gli
aveva detto le stesse precise parole e che lui ne fosse o meno stato
conscio, aveva ripetuto la stessa cosa a lei proprio due minuti prima.
Jess si chiedeva se anche lei aveva ricordato o se tra loro fosse tutto
passato talmente in fretta da non aver lasciato alla ragazza il minimo
ricordo della loro storia. Mentre continuava a camminare senza
accorgersi di essere seguito, si avviò verso il pontile.
Dean
cominciava a preoccuparsi, non aveva mai visto Jess in quello stato
prima di allora o forse era meglio dire che non lo aveva più
visto in quel modo da quando cercava di portargli via Rory e la cosa
non era promettente.
Appena messo piede sul pontile, Jess si sedette e Dean decise che era
venuto il momento di spiegare le cose come stavano, anche lui sedette
sul pontile e iniziò a parlare per primo.
«Che cosa è successo là dentro? Mi
sembri abbastanza sconvolto.»
Solo in quel momento Jess si rese conto di tenere ancora in mano i
caffé e ne porse uno a Dean, il quale lo prese,
pronto ad ascoltare.
«Scusa, non mi ero accorto che mi stessi seguendo. Non
è
successo niente, ho solo dato il bentornato a Rory, ma la cosa mi ha
fatto pensare ad alcuni momenti del passato: è per questo
che
ero sovrappensiero.»
Dean annuì, ma non era molto convinto della cosa.
«Senti, se a te piace ancora Rory non ci sono problemi
d'accordo?
Voglio solo che non ci sia del rancore tra noi per le vecchie faccende,
soprattutto perché lavoriamo insieme e rischio di perdere il
posto altrimenti.»
Jess rise, era tipico di Dean fare larghi giri di parole per arrivare
al punto.
«Non so se Rory mi piace ancora, è stato solamente
strano.
Rivederla, rievoca in me strani pensieri, non solo quelli che mi hanno
portato qui sopra.»
«Jess, ti va di dirmi perché sei venuto proprio
qui?»
Jess ci pensò un minuto, lui aveva detto che non voleva
vecchi
rancori ma raccontargli che cosa era successo tempo fa avrebbe potuto
scatenarli.
«E' strano, qui è iniziato tutto,
cioè... Non so
come dirti... Ricordi la vendita dei cestini e il nostro litigarci
quello di Rory?»
Dean annuì e Jess continuò.
«Siamo venuti qui a mangiare. Persino a Rory è
sembrato
strano e proprio qui ha perso il braccialetto che le avevi regalato.
Tutti avete pensato che glielo avevo rubato, in effetti a lei era
caduto ed io mi sono limitato a raccoglierlo e mettermelo in
tasca.»
Dean comprese che la cosa era seria, erano tornati indietro di tanti
anni e sentire adesso che cosa realmente era successo, gli faceva
capire che Rory non era stata mai realmente presente nella loro
relazione fin da quando Jess aveva messo piede a Stars Hollow.
«Capisco, così lei lo ha perso e tu lo hai
raccolto, ma come mai oggi sei venuto qui?»
Tanto valeva dire tutta la verità, in fondo erano passati
tanti anni e Dean meritva di sapere, quindi Jess fece un respiro
profondo e ricominciò a parlare.
«Ricordi la maratona di ballo?»
Pensieri infausti colpirono Dean, aveva voluto sentire la versione di
Jess tante di quelle volte, ma non era mai stato realmente intenzionato
a chiederglielo e adesso poteva sapere tutto e non gliene fregava
più niente: strano ma pur sempre vero, lui era interessato
solo
a Lindsey adesso e a riconquistarla.
«Ricordo ogni cosa, vai avanti.»
«Dopo che tu le avevi fatto quella scenata, Rory è
venuta
qui ed io l'ho seguita. E' stato qui che è iniziata la
nostra
storia: quella sera ho lasciato Shane e il giorno dopo noi stavamo
assieme.»
«Capisco, quindi sei venuto qui perché la ami
ancora.»
«E' difficile da spiegare Dean, non credo di amarla, ma
è
stata la prima persona a credere in me e qualcosa a livello inconscio
è rimasto lì. Oggi il suo ritorno mi ha solamente
trasportato indietro nel tempo a diciassette anni, ma lei mi ha fatto
male, talmente tante volte che non credo di amarla più, non
come
un tempo per lo meno.»
Dean cercava di seguire il ragionamente di Jess, ma non riusciva a
seguirlo, era chiaro e lampante che lui ancora ci stava dentro, ma se
voleva negarlo, allora lui lo avrebbe aiutato in un altro modo. Se le
cose dovevano funzionare a livello di amicizia tra loro due, era tempo
di aiutarsi a vicenda e forse sapeva come fare.
«D'accordo, così non la ami più. Bene,
sono
contento, iniziavo a preoccuparmi, se tu volessi tornare con lei non so
se tra noi ci potrebbe più essere questo rapporto di
amicizia.
Rory non ne sarebbe entusiasta.»
«Io non dipendo da Rory, Dean. Ho una ragazza ed intendo
portarle
rispetto, ho imparato soprattutto questo durante la relazione con Rory
e non voglio fare un torto a Julia.»
«Sei cresciuto, Magliano. Un tempo non saresti stato
così
diretto e sincero, mi piaci di più
così.»
«Si, forse anche tu mi piaci di più Dean.
Piuttosto,
dobbiamo decidere come puoi invitare Lindsey fuori a cena
venerdì sera.»
«Ho già un piano, che ne dici se ne parliamo in
libreria,
mentre continuiamo a lavorare? Sai c'è ancora molto da fare
prima dell'apertura di sabato.»
«Hai ragione, andiamo a lavorare che è meglio,
altrimenti la libreria rischia di non aprire mai
più.»
I due si diressero verso la loro libreria per continuare il lavoro,
ognuno pensando alla propria dolce metà, che per uno era
molto
vicina, per l'altro era lontana trattenuta da impegni di lavoro.
*****
Rory e Lorelai si diressero
verso casa,
erano state molto taciturne nella macchina e la donna già
sapeva
che si stava preparando un uragano appena messo piede in casa. Non
sapeva perché aveva taciuto alla figlia così
tante cose,
ma di certo sperava che la ragazza tornasse a casa senza avere
più problemi con Jess, cosa che era tutt'altro che semplice.
Appena varcata la soglia di casa, Rory chiese spiegazioni.
«Mamma, dimmi perché non mi hai detto che Jess era
tornato ed aveva acquistato la libreria.»
Lorelai prese un respiro e cominciò a raccontare.
«Tesoro, fin da quando mi hai detto di essere stata a
Philadelphia da Jess avevo già capito che era successo
qualcosa,
non ti ho chiesto niente e ti ho lasciato la tua privacy. Tu sembravi
tranquilla, eri tornata assieme a Logan ed io non volevo turbarti, ma
sapevo che c'era stato qualcosa. Jess è sempre stato il
motore
che ti accendeva e faceva fare strane cose, fin da quando avevi
diciassette anni: sei andata a New York boiccottando il giorno del mio
diploma solo per salutarlo!»
«Certo, così adesso la colpa sarebbe la mia?
Andiamo
mamma, dimmi la verità, queste cose le so già da
sola.»
«Amore mio, è difficile spiegare. Quando Luke ha
chiesto
aiuto a Jess per farti tornare con i piedi per terra e tornare a Yale,
sapevo che le cose tra voi sarebbero state complicate; c'era Logan e i
nonni e tante altre cose... Ma lui non ha chiesto niente in cambio,
capisci? Era solo lì e ti ha fatto tornare indietro, solo
Dio sa
come ed io mi sono sentita stupida ed era come se lui ti conoscesse
meglio di me. Lui ha saputo toccare le corde giuste, solo lui e tu sei
sempre stata diversa con lui attorno e forse ho capito che lui era
quello che ti conosceva meglio e sono stata gelosa in principio
perché avrei giurato di essere io quella che ti conosceva
meglio
di tutti.»
«Mamma, ma che dici? Tu mi conosci meglio di chiunque, sei
mia
madre, mi hai portato in grembo per nove mesi e mi hai cresciuta da
sola per tutti gli anni seguenti. Jess è stato con me solo
per
un anno, come poteva conoscermi meglio di te?»
Lorelai sembrava sul punto di mettersi a ridere, sua figlia non capiva
perché lei stesse cercando di aprirle gli occhi e la cosa
iniziava a preoccuparla. Non voleva che i tira e molla tra Jess e Rory
turbassero la quiete della cittadina e della sua relazione con Luke,
dovevano assolutamente capire che cosa voleva fare Rory e lei essendo
sua madre doveva aiutarla, ne aveva l'obbligo morale.
«E' così e né tu né io siamo
mai riuscite a
capirlo. Jess è stato il solo a farti capire che stavi
sbagliando, perché tu e lui siete legati, che voi lo
vogliate o
meno. Non ti ho detto niente perché avevo paura che tu
lasciassi il lavoro. Il fatto è che dopo due mesi dalla tua
partenza, Luke ha ricevuto una telefonata: Jess aveva avuto
un incidente, una macchina l'aveva messo sotto.»
«Mamma, perché non mi hai chiamato allora? Avrei
dovuto saperlo, io sarei potuta andare a trovarlo, ero nei pressi di
New York in quel periodo e avrei potuto vederlo.»
«Tesoro, è per questo che non te l'ho detto. Vedi
quanto sei sconvolta adesso? Che cosa avresti fatto se solo te lo
avessi detto in quel momento? Io so che tu avresti reagito d'impulso e
avresti abbandonato la campagna elettorale di Obama ed io non volevo
rovinarti la carriera che era appena cominciata.»
«Capisco, ma non credo che avrei lasciato perdere tutto. Sono
grande abbastanza, forse avrei fatto tappa a New York e sarei andata a
trovarlo in ospedale, ma non avrei lasciato il lavoro, mamma,
credimi.»
«Tu non capisci, era tra la vita e la morte, Rory. Io ho
accompagnato Luke ed ho sentito i medici, dicevano che non c'era
più niente da fare per lui. Quando Luke è
entrato, mi
sono permessa di entrare assieme a lui. Mentre Luke parlava e cercava
di riportarlo indietro, lui non si muoveva, non accennava nemmeno un
tic, ma quando ha sentito la mia voce, qualcosa è cambiato:
tu
non puoi capire, non eri là, ma ha parlato. Lui ha detto il
tuo
nome, mentre io cercavo di spiegargli che doveva tenere duro
perché sua madre e Luke non meritavano di perderlo e lui non
aveva ancora aperto gli occhi e ha detto: Rory. Non so cosa sia
successo, ma so che dopo quel giorno, i medici mi facevano entrare e ho
parlato con lui tanto di quel tempo che non so nemmeno come sia potuto
succedere. Gli raccontavo quello che mi scrivevi nelle lettere e lui
piano piano a cominciato a ritornare in sé, fino a quando un
giorno si è svegliato e mi ha guardato negli occhi,
probabilmente chiedendosi che cosa diavolo facevo nella sua camera
d'ospedale. Da quel giorno ho scoperto un altro Jess, non era
più il bulletto di diciassette anni che faceva aspettare mia
figlia, ma solo Jess. Ha dovuto rimanere qualche mese in riabilitazione
e lì ha conosciuto una ragazza. Adesso è
fidanzato e lei
dovrebbe tornare per l'apertura della libreria, questo
sabato.»
Lorelai voleva aprire gli occhi a sua figlia, ma si era accorta che
quando aveva raccontato la degenza nell'ospedale di Jess a Rory
scappava da piangere e che quando aveva nominato la fidanzata lei si
era irrigidita: era un sintomo evidente che la ragazza provava ancora
qualcosa per lui, ma fece finta di niente.
«Rory, io non ho la palla di vetro e non so come
andrà a
finire tra voi, voglio solo che tu stia attenta. Lui adesso ha una
ragazza e tu potresti soffrire.»
«Mamma, tranquilla. Tra me e Jess è finito tutto
anni fa o
forse ho rotto ogni speranza quel giorno a Philadelphia e dovrei
solamente biasimare me stessa per questo.»
«A proposito non mi hai detto che cosa è successo
quel giorno.»
«Niente di particolare, lui mi ha fatto vedere la libreria e
io
ero così contenta del suo successo e del suo entusiasmo, poi
ad
un certo punto siamo rimasti soli e lui mi ha chiesto se tutto era
tornato al proprio posto, io ho detto di sì, ma lui aveva
capito
che non esisteva più nessun Logan, così mi ha
baciato ed
io sono stata così stupida da dirgli che amavo ancora Logan,
anche se lui mi aveva tradito. Così abbiamo litigato e da
quel
giorno non ci siamo più sentiti. Prima di uscire dalla
libreria,
lui mi ha detto che non si meritava quello che gli avevo appena fatto e
da quel giorno non l'ho più visto, anche se ho continuato a
biasimare me stessa per quel gesto. Se io avessi tenuto la bocca
chiusa, forse avremmo potuto tornare assieme e adesso saremmo qui
felici e contenti. Forse il nostro non era destino, forse tra noi non
avrebbe funzionato comunque o forse ho solamente perso la mia seconda
possibilità e adesso lui ha una nuova vita e una nuova
ragazza
ed io sono solamente in cerca di occupazione.»
Lorelai era stata zitta, sapeva che Jess amava ancora Rory. Lei credeva
di no, ma le cose tra i due sarebbero state strane per i primi tempi.
Non voleva forzare nessuno dei due, dovevano decidere da soli che cosa
fare delle loro vite, ma sapeva che le loro strade si sarebbe
incrociate di nuovo. Quello che non sapeva è che quel tempo
era
molto vicino.
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=2481264
|