Tra passato e futuro

di saramichy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Bentornata a casa! ***
Capitolo 3: *** Spiegazioni ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

Prologo:


Rory era partita per seguire la campagna elettorale di Obama, dopo aver rifiutato la proposta di matrimonio di Logan e non si era pentita di quello che aveva fatto. Sua madre, invece, era rimasta a Stars Hollow a cercare di ricostruire un rapporto con Luke, dopo aver divorziato da Christopher.

Era stata dura per madre e figlia stare lontane così tanto tempo, ma in fondo si erano sempre tenute in contatto tramite cellulare e mail. Lorelai, però, aveva evitato di dire una cosa a sua figlia, ma sapeva che era meglio così: non doveva turbarla con quella notizia altrimenti Rory avrebbe finito per fare una sciocchezza.

Qualche tempo dopo che Rory era partita, Luke aveva ricevuto una telefonata urgente: Jess aveva avuto un terribile incidente ed era finito in ospedale. L'uomo era in compagnia di Lorelai in quel momento e si era precipitato subito al capezzale del nipote che lui considerava come un figlio e la donna si era ritrovata in ospedale anche lei.

Aveva visto il ragazzo che tanto aveva odiato al tempo della sua relazione con Rory, lottare per vivere e non voleva altro che lui si salvasse, ma aveva evitato di dirlo alla figlia, dopo gli ultimi avvenimenti che le erano capitati.

Lorelai sapeva di aver sbagliato, ma voleva solo che la figlia si concentrasse sul suo lavoro e non avesse altri problemi. Sapeva che tra Rory e Jess era successo qualcosa, sua figlia non glielo aveva raccontato per filo e per segno, ma lei lo sentiva che qualcosa non quadrava e non si sbagliava mai.

Rory aveva passato un anno in giro per l'America, mentre Jess aveva passato cinque mesi in ospedale e una volta risvegliato aveva finito per tornare in pianta stabile a Stars Hollow.

Lorelai si era chiesta parecchie volte cosa sarebbe successo una volta che la figlia fosse tornata, ma Jess sembrava essere più pacato rispetto agli anni della gioventù. Una volta che riuscì a rimettersi in piedi e camminare, ricominciò la sua vita: tornava molto spesso a Philadelphia dove aveva fondato la libreria con un suo amico, ma continuava a vivere a Stars Hollow, aveva persino preso una casa perché lì abitava la sua famiglia e lui voleva essere vicino a loro.

Era strano come tutti si fossero riabituati ad averlo intorno, persino Taylor non pensava che fosse più un teppista e lo aveva accolto come membro della comunità in maniera favorevole. Quello che però lasciava sbalorditi tutti era che Jess non menzionasse mai Rory e anzi era diventato persino amico di Dean, cosa che faceva rimanere a bocca aperta tutti gli abitanti della cittadina.

Lui e Dean avevano seppellito l'ascia di guerra e Jess lo stava aiutando a tornare con Lindsey, sua moglie. Dean aveva capito che era tempo di essere un uomo nuovo e che in fondo essere tornato assieme a Rory gli era costato molto, forse troppo.

Jess, invece, aveva capito fin dall'ultima volta che aveva visto Rory che lei non era più la ragazza di cui si era innamorato anni prima. Era cambiata, forse anche troppo per i suoi gusti ed aveva finito per cercare un nuovo amore. Il giorno in cui Rory era andata a Philadelphia e si era baciati, lei gli aveva detto che amava Logan e da al1ora Jess si era messo l'anima in pace, le aveva detto definitivamente addio o così pensava.

Rory stava per tornare a casa, ma non sapeva che grandi novità la stavano aspettando a Stars Hollow, a partire dai suoi ex-fidanzati: Jess, Dean e Logan.

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Capitolo 2
*** Bentornata a casa! ***


Bentornata

Bentornata a casa:


Il giorno del ritorno a casa di Rory, Jess si era alzato ed aveva deciso di non pensarci, ma le cose non andavano mai come lui sperava ed anche quel giorno il passato sarebbe tornato a bussare alla sua porta.

Il ragazzo aveva deciso da qualche mese di rilevare la libreria di Stars Hollow e, cosa non del tutto irrilevante, aveva preso come socio in affari proprio Dean.

Jess era sicuro che la società con il ragazzo sarebbe andata bene e che avrebbero potuto aprire la libreria molto presto, c'era comunque molto lavoro da fare e quella mattina si alzò deciso a risistemare gli scaffali ed aggiungerne dei nuovi.

Passò come tutte le mattine a casa di sua madre e telefonò alla sua ragazza: Julia. Era strano pensare di avere accanto un'altra persona che non fosse Rory, ma Julia era davvero la persona giusta al momento giusto.

Si erano conosciuti in ospedale, mentre Jess faceva riabilitazione ed erano diventati amici. Anche lei doveva fare riabilitazione perché si era rotta un braccio cadendo dalle scale ed era rimasta per un mese a riposo, non potendo allenarsi. Si, infatti Julia era una ginnasta e la riabilitazione doveva servirle per tornare alle competizioni in forma come prima.

Per i primi tempi i due si erano dati man forte nella riabilitazione ma, una volta che entrambi avevano finito, avevano continuato ad uscire come amici e con il tempo avevano trovato molte cose in comune e si era fidanzati da due mesi.

Julia era molto spesso fuori per le competizioni a livello internazionale; era una pattinatrice e aveva molte gare a cui partecipare, ma appena poteva tornava a Stars Hollow a trovare il suo Jess.

Quella mattina Julia si era accorta che qualcosa in Jess non quadrava, ma pensava che fosse solo teso per l'imminente apertura della libreria e lasciò perdere; non poteva immaginare che anche la sua vita sarebbe cambiata assieme a quella di Jess.

*****

Rory si era alzata quella mattina, finalmente contenta di poter tornare a casa sua. Le mancava tutto di Stars Hollow: sua madre, Luke, il caffè, Lane, Zach e i gemelli, Babette, Patty, Taylor, Sookie e Jackson assieme ai bambini e i suoi nonni.

Appena messo piede sull'aereo si rilassò, mancava poco e poi sarebbe arrivata e la cosa la mise di buon umore. Naturalmente, visto che sua madre non gli aveva detto niente di Jess in quell'anno, non pensava che avrebbe avuto un incontro dal passato che l'avrebbe turbata non poco.

Si mise seduta e tirò fuori dalla borsa un libro, anzi il libro! Esatto, era il libro che aveva scritto Jess, se lo era portato dietro per l'intera campagna elettorale e non smetteva di leggerlo e rileggerlo, c'era qualcosa che la attraeva come se fosse stato scritto apposta per lei e la cosa la lusingava.

Aveva pensato spesso al suo ultimo incontro con Jess a Philadelphia e al bacio che si erano scambiati. Era stata stupida in quel frangente: gli aveva detto che era innamorata di Logan e forse a quel tempo era vero, ma adesso sapeva di aver sbagliato, era stata solamente turbata e di nuovo troppo indifesa per cadere tra le braccia di Jess.

Ripensandoci a mente lucida, aveva capito che aveva solamente paura; paura di innamorarsi un'altra volta di lui e rimanere ferita di nuovo, forse più di anni indietro.

Gli era molto grata, lui era stato l'unico a motivarla a tornare a Yale, doveva a lui tutto quello che adesso aveva e si era sentita stupida per non averglielo detto e per averlo illuso.

I pensieri nella sua mente la distrassero dalla lettura del libro, talmente tanto che non si accorse di essere arrivata all'aereoporto: tra poco avrebbe potuto riabbracciare sua madre e la cosa le faceva molto piacere.

*****

Lorelai si era alzata quella mattina di buon umore: era il giorno del ritorno di Rory e la cosa la rendeva felice.

Era passata al lavoro ed aveva lasciato tutto nelle mani di Michel e in quelle di Sookie. Era lieta di avere dei collaboratori di cui potersi fidare e a cui poter affidare l'albergo in ogni momento, ma quella era una giornata dedicata solamente a sua figlia.

Mentre si dirigeva all'aereoporto, pensò a come poter dire a sua figlia che Jess adesso viveva a Stars Hollow. Ci era girata intorno parecchie volte al telefono, ma aveva finito per non dirle assolutamente niente del ragazzo perché Rory si trincerava sempre dietro ad un no-comment quando lei cercava di parlarne.

Arrivata in aereoporto, si rese conto che il volo di Rory era appena atterrato e si mise davanti all'uscita. Proprio come quando era appena tornata da Washington, Rory si lanciò tra le braccia della madre e le due finirono a terra sopra le borse della ragazza.

«Mamma, mi sei  mancata tanto!»

«Anche tu tesoro mio.»

«Sono in astinenza da caffé, mamma, che ne dici se andiamo da Luke e ce ne facciamo una tazza doppia?»

«Ma certo, lo sai una Gilmore non dice mai di no ad un caffé. Vieni ti aiuto a portare le valigie.»

Le due si diressero così verso la macchina di Lorelai e, dopo aver caricato i bagagli, andarono verso il caffé di Luke.

Mentre passavano davati alla libreria, Rory notò che c'erano dei lavori in corso. Vide persino Dean che attraversava la strada e si accorse che le cose non erano cambiate: lui era rimasto lo stesso ragazzo di anni prima ma a lei non faceva più alcun effetto vederlo.

«Mamma, perché non mi hai detto che la libreria è stata venduta?»

«Tesoro, credo che sarebbe meglio parlarne davanti ad una tazza di caffé bollente. Ti spiegherò tutto, lo giuro.»

«D'accordo, ma il tuo tono di voce mi sta spaventando. Non devo preoccuparmi, giusto? Va tutto bene?»

«Si, tesoro. Tranquilla, non c'è niente di cui preoccuparsi. Adesso, andiamo da Luke, anche lui non vede l'ora di vederti.»

Le due si diressero verso il caffé, senza accorgersi che Dean stava entrando nella libreria.

*****

Dean entrò in libreria, molto agitato e inizò a parlare con Jess.

«E' tornata, lei è di nuovo qui.»

Jess si girò verso Dean con un'espressione stralunata.

«Dean, ma di chi diavolo stai parlando e perché sei così agitato?»

«Lei è qui, l'ho appena vista, stava andando da Luke con sua madre. E' tornata.»

«Senti Dean, lo sapevamo entrambi che sarebbe tornata, quindi cerca di calmarti. Mi sbaglio o sei agitato? Tu non dovresti esserlo, devi stare calmo, soprattutto se vuoi tornare assieme a Lindsey, devi tenere a freno le tue pulsioni verso Rory.»

«Lo so, non sono preoccupato per me e Lindsey, sono preoccupato per te e per me. Insomma, non voglio dover iniziare a litigare di nuovo con te e con lei qui intorno mi sembra di essere tornato ad avere diciassette anni.»

«Tranquillo Dean, io e te non litigheremo. Io ho Julia adesso, non sono più innamorato di Rory e tu hai Lindsey quindi andrà tutto bene tra noi. E adesso aiutami che devo finire di mettere apposto gli scaffali e poi ce ne andiamo a prendere un caffé.»

I due finirono il loro lavoro, molto più tranquilli e dopo si diressero da Luke per prendere quel famoso caffé.

*****

Rory e Lorelai entrarono nel locale di Luke finalmente contente.

«Luke, due mega-tazze di caffé, la mia bambina è finalmente tornata a casa.»

Luke si girò verso Lorelai e Rory e salutò la ragazza.

«Ciao Rory, ci sei mancata. Tutto apposto? Il caffé arriva tra un secondo, intanto sedetevi.»

«Grazie Luke, è andato tutto a meraviglia. Mamma, adesso mi dici che cosa intendevi prima in macchina?»

Mentre Lorelai stava per parlare, la porta si aprì e Jess fece il suo ingresso al locale.

«Zio Luke, due caffé per piacere.»

«Jess, ma perché due, se sei da solo?»

Jess si girò verso la porta e si rigirò verso Luke.

«Diciamo che il mio amico ha deciso di non entrare. Fammeli da portare via, per piacere.»

«D'accordo, tra un attimo.»

Rory era rimasta senza parole e Lorelai cercava di farla riprendere. Jess si girò verso di lei e l'unica cosa che riuscì a dirle fu:

«Bentornata a casa!»

Subito prima di uscire con due caffé bollenti in mano. Rory pensò a quando era stata lei a dire le stesse identiche parole a lui e fu trasportata indietro fino all'età di diciasette anni.

Flashback

Era al matrimonio di Sookie e stava parlando con suo padre delle intezioni che aveva verso sua madre, quando ad un tratto il telefono di Christopher era squillato e lui aveva dovuto rispondere. Lei si era ritrovata da sola nel giardino del Dragonfly e poi lo aveva visto, vicino allo stagno e si era avvicinata per capire che cosa stesse succedendo.

«Tu che ci fai qui?»

«Non mi saluti prima?

«Va tutto bene?»

«Sei carina.»

«Grazie. Come mai sei qui?»

«Sono tornato.»

«Che cosa?»

«Sono tornato.»

«Ma... come... perché.»

«Solo perché volevo farlo.»

E poi istintivamente lei si era avvicinata; e lo aveva baciato per poi ritirarsi e sentirsi male per quello che aveva appena fatto.

«Oh mio Dio! Oh mio Dio!»

«Rory.»

«Non dire una parola.»

«Okay.»

«Devo andare.»

Poi mentre correva verso il matrimonio di Sookie si era girata indietro e glielo aveva detto.

«Bentornato a casa!»

Fine flashback

Le parole di sua madre la riscossero dai sogni ad occhi aperti che stava facendo.

«Tesoro, mi dispiace non avertelo detto prima, ma credo che dovremmo parlarne a casa. Jess non se ne andrà, lui è tornato per restare, la libreria l'ha acquistata lui.»

«Perché non me lo hai detto prima, mamma?»

«E' stato tutto molto complicato da quando sei partita. Ti va se ne parliamo a casa?»

«Va bene, andiamo.»

Le due uscirono dal locale di Luke dirette verso casa loro, ma le spiegazioni erano solo all'inizio e Rory non avrebbe preso molto bene le notizie che la madre le avrebbe dato.



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Capitolo 3
*** Spiegazioni ***


Spiegazioni

Spiegazioni:


Jess uscì dal locale di Luke imprecando contro se stesso. Continuava a ripetersi che avrebbe dovuto stare zitto, ma poi tutti lo avrebbero preso per un ignorante, d'altronde era cortese dare il bentornato alle persone. Non si accorse nemmeno di Dean, che continuava a seguirlo anche se non sapeva dove si stava dirigendo. Jess ripercorreva la prima volta in cui era stato lui a tornare e Rory gli aveva detto le stesse precise parole e che lui ne fosse o meno stato conscio, aveva ripetuto la stessa cosa a lei proprio due minuti prima.

Jess si chiedeva se anche lei aveva ricordato o se tra loro fosse tutto passato talmente in fretta da non aver lasciato alla ragazza il minimo ricordo della loro storia. Mentre continuava a camminare senza accorgersi di essere seguito, si avviò verso il pontile. Dean cominciava a preoccuparsi, non aveva mai visto Jess in quello stato prima di allora o forse era meglio dire che non lo aveva più visto in quel modo da quando cercava di portargli via Rory e la cosa non era promettente.

Appena messo piede sul pontile, Jess si sedette e Dean decise che era venuto il momento di spiegare le cose come stavano, anche lui sedette sul pontile e iniziò a parlare per primo.

«Che cosa è successo là dentro? Mi sembri abbastanza sconvolto.»

Solo in quel momento Jess si rese conto di tenere ancora in mano i caffé e ne porse uno a Dean, il quale lo prese, pronto ad ascoltare.

«Scusa, non mi ero accorto che mi stessi seguendo. Non è successo niente, ho solo dato il bentornato a Rory, ma la cosa mi ha fatto pensare ad alcuni momenti del passato: è per questo che ero sovrappensiero.»

Dean annuì, ma non era molto convinto della cosa.

«Senti, se a te piace ancora Rory non ci sono problemi d'accordo? Voglio solo che non ci sia del rancore tra noi per le vecchie faccende, soprattutto perché lavoriamo insieme e rischio di perdere il posto altrimenti.»

Jess rise, era tipico di Dean fare larghi giri di parole per arrivare al punto.

«Non so se Rory mi piace ancora, è stato solamente strano. Rivederla, rievoca in me strani pensieri, non solo quelli che mi hanno portato qui sopra.»

«Jess, ti va di dirmi perché sei venuto proprio qui?»

Jess ci pensò un minuto, lui aveva detto che non voleva vecchi rancori ma raccontargli che cosa era successo tempo fa avrebbe potuto scatenarli.

«E' strano, qui è iniziato tutto, cioè... Non so come dirti... Ricordi la vendita dei cestini e il nostro litigarci quello di Rory?»

Dean annuì e Jess continuò.

«Siamo venuti qui a mangiare. Persino a Rory è sembrato strano e proprio qui ha perso il braccialetto che le avevi regalato. Tutti avete pensato che glielo avevo rubato, in effetti a lei era caduto ed io mi sono limitato a raccoglierlo e mettermelo in tasca.»

Dean comprese che la cosa era seria, erano tornati indietro di tanti anni e sentire adesso che cosa realmente era successo, gli faceva capire che Rory non era stata mai realmente presente nella loro relazione fin da quando Jess aveva messo piede a Stars Hollow.

«Capisco, così lei lo ha perso e tu lo hai raccolto, ma come mai oggi sei venuto qui?»

Tanto valeva dire tutta la verità, in fondo erano passati tanti anni e Dean meritva di sapere, quindi Jess fece un respiro profondo e ricominciò a parlare.

«Ricordi la maratona di ballo?»

Pensieri infausti colpirono Dean, aveva voluto sentire la versione di Jess tante di quelle volte, ma non era mai stato realmente intenzionato a chiederglielo e adesso poteva sapere tutto e non gliene fregava più niente: strano ma pur sempre vero, lui era interessato solo a Lindsey adesso e a riconquistarla.

«Ricordo ogni cosa, vai avanti.»

«Dopo che tu le avevi fatto quella scenata, Rory è venuta qui ed io l'ho seguita. E' stato qui che è iniziata la nostra storia: quella sera ho lasciato Shane e il giorno dopo noi stavamo assieme.»

«Capisco, quindi sei venuto qui perché la ami ancora.»

«E' difficile da spiegare Dean, non credo di amarla, ma è stata la prima persona a credere in me e qualcosa a livello inconscio è rimasto lì. Oggi il suo ritorno mi ha solamente trasportato indietro nel tempo a diciassette anni, ma lei mi ha fatto male, talmente tante volte che non credo di amarla più, non come un tempo per lo meno.»

Dean cercava di seguire il ragionamente di Jess, ma non riusciva a seguirlo, era chiaro e lampante che lui ancora ci stava dentro, ma se voleva negarlo, allora lui lo avrebbe aiutato in un altro modo. Se le cose dovevano funzionare a livello di amicizia tra loro due, era tempo di aiutarsi a vicenda e forse sapeva come fare.

«D'accordo, così non la ami più. Bene, sono contento, iniziavo a preoccuparmi, se tu volessi tornare con lei non so se tra noi ci potrebbe più essere questo rapporto di amicizia. Rory non ne sarebbe entusiasta.»

«Io non dipendo da Rory, Dean. Ho una ragazza ed intendo portarle rispetto, ho imparato soprattutto questo durante la relazione con Rory e non voglio fare un torto a Julia.»

«Sei cresciuto, Magliano. Un tempo non saresti stato così diretto e sincero, mi piaci di più così.»

«Si, forse anche tu mi piaci di più Dean. Piuttosto, dobbiamo decidere come puoi invitare Lindsey fuori a cena venerdì sera.»

«Ho già un piano, che ne dici se ne parliamo in libreria, mentre continuiamo a lavorare? Sai c'è ancora molto da fare prima dell'apertura di sabato.»

«Hai ragione, andiamo a lavorare che è meglio, altrimenti la libreria rischia di non aprire mai più.»

I due si diressero verso la loro libreria per continuare il lavoro, ognuno pensando alla propria dolce metà, che per uno era molto vicina, per l'altro era lontana trattenuta da impegni di lavoro.

*****

Rory e Lorelai si diressero verso casa, erano state molto taciturne nella macchina e la donna già sapeva che si stava preparando un uragano appena messo piede in casa. Non sapeva perché aveva taciuto alla figlia così tante cose, ma di certo sperava che la ragazza tornasse a casa senza avere più problemi con Jess, cosa che era tutt'altro che semplice.

Appena varcata la soglia di casa, Rory chiese spiegazioni.

«Mamma, dimmi perché non mi hai detto che Jess era tornato ed aveva acquistato la libreria.»

Lorelai prese un respiro e cominciò a raccontare.

«Tesoro, fin da quando mi hai detto di essere stata a Philadelphia da Jess avevo già capito che era successo qualcosa, non ti ho chiesto niente e ti ho lasciato la tua privacy. Tu sembravi tranquilla, eri tornata assieme a Logan ed io non volevo turbarti, ma sapevo che c'era stato qualcosa. Jess è sempre stato il motore che ti accendeva e faceva fare strane cose, fin da quando avevi diciassette anni: sei andata a New York boiccottando il giorno del mio diploma solo per salutarlo!»

«Certo, così adesso la colpa sarebbe la mia? Andiamo mamma, dimmi la verità, queste cose le so già da sola.»

«Amore mio, è difficile spiegare. Quando Luke ha chiesto aiuto a Jess per farti tornare con i piedi per terra e tornare a Yale, sapevo che le cose tra voi sarebbero state complicate; c'era Logan e i nonni e tante altre cose... Ma lui non ha chiesto niente in cambio, capisci? Era solo lì e ti ha fatto tornare indietro, solo Dio sa come ed io mi sono sentita stupida ed era come se lui ti conoscesse meglio di me. Lui ha saputo toccare le corde giuste, solo lui e tu sei sempre stata diversa con lui attorno e forse ho capito che lui era quello che ti conosceva meglio e sono stata gelosa in principio perché avrei giurato di essere io quella che ti conosceva meglio di tutti.»

«Mamma, ma che dici? Tu mi conosci meglio di chiunque, sei mia madre, mi hai portato in grembo per nove mesi e mi hai cresciuta da sola per tutti gli anni seguenti. Jess è stato con me solo per un anno, come poteva conoscermi meglio di te?»

Lorelai sembrava sul punto di mettersi a ridere, sua figlia non capiva perché lei stesse cercando di aprirle gli occhi e la cosa iniziava a preoccuparla. Non voleva che i tira e molla tra Jess e Rory turbassero la quiete della cittadina e della sua relazione con Luke, dovevano assolutamente capire che cosa voleva fare Rory e lei essendo sua madre doveva aiutarla, ne aveva l'obbligo morale.

«E' così e né tu né io siamo mai riuscite a capirlo. Jess è stato il solo a farti capire che stavi sbagliando, perché tu e lui siete legati, che voi lo vogliate o meno. Non ti ho detto niente perché avevo paura che tu lasciassi il lavoro. Il fatto è che dopo due mesi dalla tua partenza, Luke ha ricevuto una telefonata: Jess aveva avuto un incidente, una macchina l'aveva messo sotto.»

«Mamma, perché non mi hai chiamato allora? Avrei dovuto saperlo, io sarei potuta andare a trovarlo, ero nei pressi di New York in quel periodo e avrei potuto vederlo.»

«Tesoro, è per questo che non te l'ho detto. Vedi quanto sei sconvolta adesso? Che cosa avresti fatto se solo te lo avessi detto in quel momento? Io so che tu avresti reagito d'impulso e avresti abbandonato la campagna elettorale di Obama ed io non volevo rovinarti la carriera che era appena cominciata.»

«Capisco, ma non credo che avrei lasciato perdere tutto. Sono grande abbastanza, forse avrei fatto tappa a New York e sarei andata a trovarlo in ospedale, ma non avrei lasciato il lavoro, mamma, credimi.»

«Tu non capisci, era tra la vita e la morte, Rory. Io ho accompagnato Luke ed ho sentito i medici, dicevano che non c'era più niente da fare per lui. Quando Luke è entrato, mi sono permessa di entrare assieme a lui. Mentre Luke parlava e cercava di riportarlo indietro, lui non si muoveva, non accennava nemmeno un tic, ma quando ha sentito la mia voce, qualcosa è cambiato: tu non puoi capire, non eri là, ma ha parlato. Lui ha detto il tuo nome, mentre io cercavo di spiegargli che doveva tenere duro perché sua madre e Luke non meritavano di perderlo e lui non aveva ancora aperto gli occhi e ha detto: Rory. Non so cosa sia successo, ma so che dopo quel giorno, i medici mi facevano entrare e ho parlato con lui tanto di quel tempo che non so nemmeno come sia potuto succedere. Gli raccontavo quello che mi scrivevi nelle lettere e lui piano piano a cominciato a ritornare in sé, fino a quando un giorno si è svegliato e mi ha guardato negli occhi, probabilmente chiedendosi che cosa diavolo facevo nella sua camera d'ospedale. Da quel giorno ho scoperto un altro Jess, non era più il bulletto di diciassette anni che faceva aspettare mia figlia, ma solo Jess. Ha dovuto rimanere qualche mese in riabilitazione e lì ha conosciuto una ragazza. Adesso è fidanzato e lei dovrebbe tornare per l'apertura della libreria, questo sabato.»

Lorelai voleva aprire gli occhi a sua figlia, ma si era accorta che quando aveva raccontato la degenza nell'ospedale di Jess a Rory scappava da piangere e che quando aveva nominato la fidanzata lei si era irrigidita: era un sintomo evidente che la ragazza provava ancora qualcosa per lui, ma fece finta di niente.

«Rory, io non ho la palla di vetro e non so come andrà a finire tra voi, voglio solo che tu stia attenta. Lui adesso ha una ragazza e tu potresti soffrire.»

«Mamma, tranquilla. Tra me e Jess è finito tutto anni fa o forse ho rotto ogni speranza quel giorno a Philadelphia e dovrei solamente biasimare me stessa per questo.»

«A proposito non mi hai detto che cosa è successo quel giorno.»

«Niente di particolare, lui mi ha fatto vedere la libreria e io ero così contenta del suo successo e del suo entusiasmo, poi ad un certo punto siamo rimasti soli e lui mi ha chiesto se tutto era tornato al proprio posto, io ho detto di sì, ma lui aveva capito che non esisteva più nessun Logan, così mi ha baciato ed io sono stata così stupida da dirgli che amavo ancora Logan, anche se lui mi aveva tradito. Così abbiamo litigato e da quel giorno non ci siamo più sentiti. Prima di uscire dalla libreria, lui mi ha detto che non si meritava quello che gli avevo appena fatto e da quel giorno non l'ho più visto, anche se ho continuato a biasimare me stessa per quel gesto. Se io avessi tenuto la bocca chiusa, forse avremmo potuto tornare assieme e adesso saremmo qui felici e contenti. Forse il nostro non era destino, forse tra noi non avrebbe funzionato comunque o forse ho solamente perso la mia seconda possibilità e adesso lui ha una nuova vita e una nuova ragazza ed io sono solamente in cerca di occupazione.»

Lorelai era stata zitta, sapeva che Jess amava ancora Rory. Lei credeva di no, ma le cose tra i due sarebbero state strane per i primi tempi. Non voleva forzare nessuno dei due, dovevano decidere da soli che cosa fare delle loro vite, ma sapeva che le loro strade si sarebbe incrociate di nuovo. Quello che non sapeva è che quel tempo era molto vicino.

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