Dark Shadows Around Us...
Seguito di ‘The Black Parade Will
Never Die...”
Capitolo cinque: Fail
is Foul and Foul is Fair….
“non posso crederci che Gee
mi abbia scaricato per l’altro Frank”
Ray e Raymond si scambiarono uno sguardo strano poi il
primo disse “Frank.. io e te non siamo in grado di combattere ok? Mikey è un arcere sensazionale,
anche se la cosa non ha molto senso, e Gee se la sa
cavare bene. Era logico che non avrebbe portato noi ma qualcuno di questo mondo
no?”
Frankie sbuffò sonoramente mentre guardava il cunicolo
sopra la loro testa.
Gee, Frank e Mikey erano
spariti li sopra da un po’ ormai… si chiedeva che
stesse succedendo.
“ok, abbiamo atteso abbastanza miei signori” disse
Robert alzandosi “a questo punto seguiamo il piano di Frank in tutte le sue
forme.”
“ovvero?” chiese Ray
“andiamo ad aspettarli ai cavalli, per facilitare la
fuga a tutti”
“li lasciamo qui?” chiese Ray a occhi sgranati “non se
ne parla!”
“questi sono gli ordini” disse Raymond avviandosi “non
possiamo cambiare i piani dei nostri signori… andiamo
coraggio… se così non facciamo le sorti della missioni potrebbero cambiare in modo
sfavorevole”
Robert e Bryan lo seguirono subito, seguiti a loro
volta da Bob che si voltò a guardarli in attesa. Se loro fossero rimasti li non
li avrebbe lasciati di certo soli.
Ray porse la mano a Frankie “dai andiamo…
dobbiamo confidare in Gerard…”
Il chitarrista annuii afferrando la mano del amico e
seguendolo fino all’uscita del puzzolente cunicolo….
Dovevano solo aver fede.
Un uomo alto e magro, con un mento aguzzo e piccoli
occhi neri entrò nella cella con in mano una piccola borsa di pelle.
“allora cosa abbiamo qui?” chiese con voce viscida
chinandosi su Micheal che giaceva a terra.
Lo voltò a pancia in su guardandogli il viso “cosa è
successo di preciso?” chiese poi rivolto ad Eryn che
se ne stava in piedi, trattenuta dalla guardia.
La ragazza lo guardò parlando concitata “non lo so!
Stava bene, parlavamo e poi puff!... è svenuto!”
Micheal si trattenne a stento dal ridere. Aveva talento
almeno quanto lui, nell’arte teatrale.
“capisco… guardia, libera
questa ragazza, deve aiutarmi ad alzarlo a sedere voglio sentire il battito
cardiaco se è regolare o no”
La guardia ubbidì immediatamente così Eryn si chinò su Micheal,
aiutandolo il dottore ad alzarlo fino a metterlo a sedere.
L’uomo poi aprì la piccola borsa di pelle nera
estraendo uno strano marchingegno che si rivelò essere uno pseudo stetoscopio
che subito egli si portò alle orecchie.
La ragazza intanto guardò con cura dentro alla borsa e
lo vide.
Piccolo e lucente era lì, e brillava invitandola ad
afferrarlo.
Ma doveva attendere il momento in cui il dottore era
il più concentrato possibile e la guardia distratta al punto giusto.
Osservava ogni gesto che egli compiva in attesa, come Micheal le aveva detto di fare…
E poi accadde. Il momento giusto arrivò.
Vide il dottore corrugare la fronte “non mi sembra ch
ci sia nullla che non va…”
lo vide chinarsi di più su Micheal così con un gesto
veloce la ragazza afferrò il bisturi dalla borsa conficcandolo nel collo del
uomo.
Un fiume di sangue uscì falla ferita mentre quello
cadeva a terra con gli occhi sgranati, portandosi inutilmente una mano al
collo.
La guardia si lanciò su di lei ma Micheal
si alzò di scatto mollandogli un sonoro pugno e spingendolo, facendolo così
cadere a terra.
Poi afferrò un grosso seghetto (di quelli che
servivano per amputare gli arti) e lo mise sulla gola della guardia, premendo
fino a quasi staccargli la testa.
Eryn rimase immobile con le mani macchiate di sangue,
inorridita dalla scena “andiamo!!!”
disse Micheal prendendola per un braccio e
costringendola ad alzarsi “Ora non è il momento per il rammarico dobbiamo
fuggire!” prese le chiavi dalla cintura del cadavere e rapidamente aprì la
serratura prendendo la ragazza per mano e correndo rapidamente lungo i
corridoi.
Dovevano essere veloci, o sarebbero morti subito.
Frank uscì facendo forza sulla braccia come se nulla
fosse, mentre invece Gee e Mikey
trattennero a stento conati di vomito e espressioni di schifo.
Dopotutto stavano uscendo da un cesso, o latrina, o
con qualsiasi nome lo si volesse chiamare quel buco fetido.
“che schifo” commentò il piccolo Way “nemmeno una
doccia nel acido potrebbe levarmi via tutta questa merda di dosso…”
“nel senso letterale” disse Gerard guardando Frank che
invece si guardava attorno.
“andiamo coraggio, dobbiamo essere rapidi e leggeri
come foglie portate dal vento…”
Gerard alzò gli occhi al cielo. Non era il momento per
le metafore, rischiavano il linciamento… ed erano
coperti di escrementi!
“Ok io vado avanti... Mikey
voi ci farete da copertura per le spalle e voi, Gerard, prendete la spada e
tenete alta la guardia… mi raccomando…
dobbiamo essere silenziosi…”
Frank prese la spada, imitato poi da Gee. Mikey invece si mise dietro
di loro, prendendo una freccia dalla faretra e mettendola nel arco,
preparandosi a tenderla istantaneamente in caso di necessità.
“Le celle dovrebbero essere qui…”
disse Frank prima di spiare un corridoio lunghissimo. Vide le porte spalancate
così corrugò la fronte “quale prigione lascia la porta di accesso aperta a
tutti?”
“una prigione di pazzi” disse Mikey
continuando a guardare dietro di loro, bisbigliando “andiamo coraggio…”
“Non c’e nessuno” disse Gerard “non ci sono guardie?”
“guardate” Frank spiò dentro una cella “ è una
mattatoio questo…”
Un uomo riverso in una pozza di sangue era accanto a
un altro uomo, decisamente più alto e quasi decapitato “è già fuggito?” chiese
incredulo Mikey
“dobbiamo trovarlo e uscire subito!” disse Frank
correndo lungo il corridoio, seguito dagli altri due. Dove potevano essersi
cacciato Micheal??
Micheal ed Eryn nel frattempo erano
risaliti dalla prigioni dei sotterranei fino al primo livello di quella
fortezza.
“dobbiamo trovare una via di fuga” disse l’uomo
guardandosi attorno mentre la ragazza ancora faticava a riprendersi dallo schock.
Vide il cancello principale ma era troppo sorvegliato
per essere facilmente aggirato.
“Laggiù” disse poi indicando innanzi a loro “ c’è un
canale di scolo da cui passa il fiume… sono certo che
non vi è una grata a bloccarlo perché il fiume si getta direttamente nelle
acque di un grande lago… il lago di Pece… sapete nuotare mia signora?”
Lei annuì appena senza però emettere fiato. L’uomo si
guardò attorno, poi si voltò verso di lei prendendola per le spalle “dobbiamo
essere veloci e silenziosi… ma se voi non vi
riprendete, mia signora… non possiamo esserlo… ascoltatemi, quale è la cosa che maggiormente vi
turba? Non avete mai visto morire un uomo?”
Lei scosse il capo “io… io ho… ucciso…”
“no, voi siete semplicemente sopravvissuta…
vince il più forte…” disse scuotendola appena “ora
dobbiamo tornare a casa…. Ok? Non importa cosa è
stato fatto… o uccidi o sei ucciso qui…”
Lei lo guardò attentamente poi prendendo un po’ di
forza annuì “ok, andiamo allora”
Lui le sorrise “bene, dobbiamo arrivare a quel muro laggiù… e poi dobbiamo correre per tutto quello spiazzo… arrivati li ci vedranno di certo e tenteranno di fermarci… forse ci punteranno anche provando a trafiggerci
con delle frecce ma noi dobbiamo arrivare al fiume e buttarci dentro di esso… la corrente è fortissima, dobbiamo solo star attenti
a non annegare che essa ci condurrà al salvo in tempo brevissimo…
ok?”
Lei annuì un po’ spaventata, ma risoluta.
“se io dovessi esser preso e cadere…
non vi fermate” concluse poi l’uomo riprendendole la mano “ok ora dobbiamo
strisciare lentamente lungo le mura … andiamo…”
Frankie accarezzò il muso del cavallo, preoccupato.
Bob guardò l’orologio che portava al polso e che
subito destò l’interesse di Brian “è passata quasi un’ora… non dovevano entrare
ed uscire subito?”
“dovremo correre in loro ausilio probabilmente” disse
Robert guardando il suo omonimo, il cui braccio era oggetto di uno studio
accurato da parte del mago.
“no” disse Ray scambiandosi uno sguardo di intesa con
Raymond “aspettiamo…”
Frank lo guardò incazzato nero “ma come possiamo
aspettare?? Potrebbero essere in pericolo e noi siamo qui!!”
“Non possiamo muoverci…
forse ci stanno già raggiungendo!”
Il ragazzo lo guardò ancora, deluso, poi si diresse
verso il lago e si sedette su di un masso, accanto alla sponda portandosi la
testa fra le mani.
Le acque scure sembravano ribollire.
Così come il suo sangue.
Micheal arrivò assieme ad Eryn al
muro.
Li si acquattò contro di esso spiando la situazione e
vide che era più tragica del previsto… le guardie
erano molte…
E loro erano disarmati…
Eryn si appoggiò con la schiena contro il muro e chiuse un
attimo gli occhi.
Non poteva credere a quello che stava succedendo, era
solo un incubo, si ripromise di non studiare mai più così tanto prima di andare
a letto. Era nocivo.
Micheal intanto continuava a pensare sperando di trovare una
soluzione quando qualcuno lo afferrò per le spalle e una mano gli si posò sulla
bocca.
Li avevano scoperti…
Cercò di dibattersi per liberarsi da quella morsa ma
tutto fu inutile… era troppo forte.
Stessa sorte toccò a Eryn
che fu colta di sorpresa.
Il panico si impossessò di lei così fece di tutto per
mordere la mano del suo aggressore…
“Eryn, amore…
shh… zitta e ferma o ci scopriranno…”
La ragazza sgranò gli occhi riconoscendo al istante la
voce. Intanto lui la lasciò libera “Gee…”
“shh…” le disse lui
guardandola sconvolto “cosa ci fai tu qui?” disse accarezzandole i capelli.
“non lo so” rispose sei stringendolo a se “mi sono
svegliata qua…”
Gerard guardò verso Micheal
che lo guardava con un sorriso sulle labbra “vi aspettavo messere, sapevo che
non ci avreste lasciato qui a morire…”
Gerard annuì guardando verso Frank “quale è il piano?”
“non lo so” rispose prontamente l’uomo guardando oltre
il muro “sono troppi per tentare di aprire il cancello”
“infatti non è quella la via di fuga, signori miei”
disse Micheal con un sorrisetto “dobbiamo solo
arrivare la fiume e da li esso ci poterà rapidamente a valle”
“al lago?” gli chiese Mikey,
poi vedendolo annuire aggiunse “è dove ci aspettano gli altri con i cavalli”
“perfetto… allora impugnamo le armi e facciamoci strada con la forza” disse
Frank passando l’arco che teneva sulla schiena a Micheal
“voi due arcieri ci proteggerete le spalle
mentre noi due ci facciamo avanti… Lady Eryn starete in mezzo a noi quattro se non potete
combattere”
“No, lei non può” disse Gerard “ci penso io a proteggerla…”
“e allora andiamo” disse Micheal
“cerchiamo ti portare a casa la pelle, prima di tornar qui a far pagare questi
vili con il loro stesso sangue!”
Continua
…
Note di
Fine Capitolo:
Dopo quasi un anno ecco l’aggiornamento!
Scommetto che molti dei miei vecchi lettori non la
leggeranno nemmeno ahah!
In effetti ci ho messo troppo…
scusatemi ma la mia ispirazione è molto ballerina!
Passo a ringraziare chi a recensito:
Ka i
ElfoMikey (mon amour <3)
Misshellfire
Rou (<3333 )
Mcr_Girl
CrazieAngie
E anche a chi ha aggiunto tra I preferiti la storia e
ha avuto la pazienza di aspettare la mia ispirazione!
A prestooooooo
Jee