Addiction.

di needlukeshug
(/viewuser.php?uid=212272)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Heroin. ***
Capitolo 2: *** Claire. ***



Capitolo 1
*** Heroin. ***


Eroina.

"Eroina." dissi ad alta voce. La sala venne riempita da un "ohw" di massa.
"Ma tesoro- disse una donna sulla sessantina- quanti anni hai?" 
"Sedici, Signora." un altro ohw riempì la sala. 
Mi alzai senza dire una parola e lasciai la parola a un dipendente da non so che cosa. La signora che mi chiese l'età, ad esempio, beveva alcol di continuo dopo che suo marito la tradì con una più giovane di ventanni.

"Mamma, ti prego non lasciarmi qui!" implorai al telefono.
"Claire, ci sei dentro ormai. Devi disintossicarti." la freddezza gelava le sue parole.
"Tu ti stai sbarazzando di me. Non puoi abbandonarmi in questo centro di pazzi. Ci mettiamo in cerchio e iniziamo a parlare dei nostri problemi ma vaffanculo! Che ne sanno di me? Fammi tornare a casa."
Per un attimo sentii solo un suo sospiro.
"Non puoi, Claire, resta lì e leva quella merda dal tuo corpo." iniziò ad alterarsi.
Chiusi il telefono con tutta la forza possibile e scivolai per terra. 
"E' già la terza chiamata che fai oggi, Richards." eccolo, il dipendente da hashish più coglione del mondo.
"Voglio un buco, Clifford." lui sorrise. 
"Giusto, tu sei solo un fumato, che ne devi sapere di noi, bucomani." lui rise.
"Ti stai mica vantando di essere una bucomane, Richards?"
"Io sono una bucomane e me ne vanto!" gridai.
Scivolò accanto a me e poggiò la testa sulla mia spalla.
"Scappiamo, Richards?" per un attimo mi sorprese e ci credetti davvero a quello che diceva poi ricordai che Michael è comunque uno che preferisce non mettersi nei guai. E' stata una delusione quando ha iniziato a fumare per i suoi genitori per questo hanno pensato al centro. Ma che coglioni, pensai. C'è bisogno di rinchiudere il proprio figlio per un po' di roba leggera?
"Dico sul serio, Richards. Voglio evadere. Uno di quelli che lavorano qui in mensa è mio amico, mi passa pasticche di nascosto. Ci può aiutare." faceva sul serio.
Gli sorrisi.
"Stasera si evade, Richards! Andiamo a fumarci un po' di marjiuana!" 
Lui pensava alle canne, io pensavo esclusivamente al buco che mi sarei fatta e alla magnifica sensazione di essere completamente sballata. 

L'amico di Michael era un tipo veramente forte, prima di farci uscire dalla prigione ci diede un po' di hashish e Michael se lo fumò tutto d'un botto, non me ne diede neanche un po'.
Pensavo mentre camminavamo che era da un sacco che non stavo a rota e che nel momento in cui avrei di nuovo fatto un buco, sarebbe cominciata ancora tutta la merda. Ma non mi importava, volevo quell'eroina ed ero disposta a fare di tutto per averne un po' e non mi sarei mai più disintossicata, sarei morta con la siringa al braccio, il destino di tutti i bucomani. 
Io e Michael andammo al Soft, la discoteca dove potevi entrare in qualsiasi giro, potevi fumarti e infilarti nelle vene qualsiasi sostanza. 
Io e Michael  eravamo piuttosto amici, una volta lui si era sniffato l'ero che mi era rimasta ed era completamente sballato e voleva fare sesso con me, io gli dissi di no ma poi mi feci un buco e allora gli feci solo un pompino.
Michael era un tipo troppo forte e tutti gli andavano dietro ma solo io ero veramente sua amica. Mia madre lo odia perché pensa sia stato lui a farmi finire nel giro dell'ero ma non è vero, io ci sono voluta finire.
Michael la sniffava solo a volte quando era troppo triste o troppo felice ma niente dipendenza. Solo io ero la cogliona che c'ero finita dentro nel giro dell'ero.
Mi feci quella maledetta pera e finalmente andai al centro della pista tutta sballata. Ballavo come una tossicodipendente e ridevo da star male per le coglionate di Michael che s'era fatto di hashish.
Pensai che il centro di disintossicazione avrebbe chiamato mia madre domattina e lei mi avrebbe trovata subito perché sapeva i posti dove andavo a farmi i buchi quindi dovevo trovare un posto sicuro. 
Mi avvicinai al bancone degli alcolici ma non mi andava niente, volevo riuscire a pensare qualcosa.
"Porca troia, sei completamente sballata." disse un ragazzo, biondo, capivo solo questo. 
"Non rompere, devo trovare un posto in cui dormire o domani mia madre mi ammazza di botte."
"Mi dispiace."

Lo guardai per bene.
"Quanti anni hai?" gli chiesi.
"Se stai pensando di venire nel mio appartamente, non si può. Anzi questa discoteca fa schifo."
"Porcodio, stai calmo, dormirò per strada, se è questo che ti preoccupa."
"Per strada?" 
"Ah-ah"
"Prendi il tuo cappotto, stasera dormi da me."
 
Presi l'eroina che mi rimaneva dal quartino che avevo comprato così domattina me ne sarei fatta un'altra e il mio cappotto. 


Buongiorno, amici miei! Che primo capitolo di merda, non trovate? Ma vi prego, recensite, mettete tra i preferiti, qualsiasi cosa ma fatemi capire che vi è piaciuto, voglio assolutamente continuare. 
Image and video hosting by TinyPic
CLAIRE RICHARDS, AH.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Claire. ***


Claire.

"Claire." risposi alla sua domanda gelando.
Forse tremavo più per il fatto che l'eroina che avevo stava nel cappotto e il biondo lo aveva posato non so dove, che per il freddo. L'idea di aver perso la mia dose mi spaventava e mi gelava il sangue.
"Hai freddo, Claire. Vuoi una coperta?" chiese poi.
"Voglio dormire." non volevo chiedergli di portarmi il cappotto, avevo paura che scoprisse l'ero e che la buttasse.
"Non vuoi sapere come mi chiamo prima di andare a letto?" 
"No."
mi guardò un secondo e poi abbassò lo sguardo indicandomi la stanza.
Non vedevo quel ragazzo come un aiutante ma solo come un ostacolo tra me e la mia eroina e lo odiavo, odiavo i suoi occhi e il suo sorriso, odiavo tutto ciò che fosse lui, così puro e pultio e buono.

La notte mi svegliai e a punta di piedi entrai nel salotto, lui dormiva nel divano senza una coperta, quella l'avevo io.
Mi chiesi dove potesse essere il mio cappotto.
Lo trovai e Cristo quanto ero felice quando trovai quel bianco.
Non feci molta fatica a trovare una siringa, presi un cucchiaio e un limone e mi infilai l'ago nelle vene con tutta la forza possibile.
Ero sballata e mentre mi alzavo dalla sedia ne feci cadere un'altra.
"Claire.." sentii dal divano.
Porca la puttana.
"Claire cosa cazzo stai facendo?" si alzò e mi raggiunse. Toccò la siringa, mi prese il braccio e notò la puntura, mi guardò negli occhi un sacco spaventato e gli risi in faccia.
Si mise le mani tra i capelli e mormorò qualcosa.
"Amico, cos'è che ti preoccupa?" mi accomodai sul divano e accavallai le gambe. "Non sei tu sul punto di morire" dissi e non so perché iniziai a piangere dopo che lo dissi, piangere fino a scoppiare.
Lui si avvicinò senza dire una parola, mi strinse forte, appoggiai la testa sul suo petto e mi addormentai.
"Tu non morirai, Claire." disse piangendo.

La mattina dopo mi sentivo relativamente bene, mi alzai dal divano e trovai lui ai fornelli. 
Mi chiesi se avessimo dormito insieme e sperai di no.
Mi misi a sedere vicino a lui, stava cucinando delle uova.
"Come stai, Claire?" mi chiese.
"Abbiamo dormito insieme stanotte?" dissi subito.
"Oh. No, Claire, appena hai chiuso gli occhi, ho aspettato un po' e mi sono alzato, non ho dormito io."
"Quanto un po'?"
"20 minuti, che ne so, Claire."
"Mi hai guardata dormire?"
"Cristo. Non sono uno psicopatico! Me ne sono andato nella mia stanza e ho letto dei libri lì."

Stetti in silenzio. Ma mi piaceva farlo innervosire, lo sentivo mio, lo sentivo come una delle mie pedine.
"Comunque stasera devo tornare al Soft e comprare altra ero sennò rischio di andare a rota, lo so."
"Non sei ancora dipendente fisicamente. Ti prego pensaci. Prova a disintossicarti."
disse neanche guardandomi.
"Ma porca puttana, ma tu chi sei che mi vuoi aiutare? Voglio diventare dipendente e andare a rota e poi provare quella sensazione magnifica di iniettarmi l'ero, quant'è bello."
"Non resterai qua se ti buchi ancora."
disse questa volta guardandomi negli occhi. E che occhi.
"Mi dici perché ti importa?"
"Ho un amico, lui sta provando a disintossicarsi, per adesso è in un centro e ho combattuto tanto per riuscire a mandarlo lì, non voglio che lui muoia. E non voglio che muoia nessun'altro, non solo tu."

A me quella storia commovente non toccò per niente, mi fece solo pensare a Michael che s'aggirava per la città da solo perché solo lo avevo lasciato io, cazzo.
"Quanti anni hai?" 
Mi disse 20 e allora gli chiesi di aiutarmi a cercare Clifford e lui obbedì.

Lo trovammo alla stazione completamente fatto d'hashish come sempre.
Salì in macchina e lo portammo a casa, a casa del biondo.
Quando arrivammo a Michael l'effetto dell'hash era già passato e riusciva a comprendere.
"Michael resta qua." affermai mentre salivamo le scale.
"Sei pazza? Questo non è un rifugio di tossicodipendenti, non se ne parla."
"Se va Michael, vado anch'io." il biondo annuì e gli diedi un bacio in guancia, non so perché ma sia io che lui arrossimo e ci sbrigammo a raggiungere il piano.
Dissi a Michael che lui e il biondo avrebbero dormito insieme perché io volevo essere comoda e lui mi prese per il braccio e si avvicinò.
"Ho un regalino." aprì la mano e aveva tipo tre quartini di ero.
"Così tanta?" chiesi tremando dall'emozione.
"Questa volta mi buco pure io, Claire." mi incazzai un sacco per quell'affermazione. Solo io potevo farmi del male, gli altri no. 
"Sei pazzo? Non se ne parla." presi la roba e la posai in un cassetto.
Michael non osò contraddirmi e mi seguì in cucina.
Aprì il frigo e prese delle birre.
"Molto educato il tuo amico." disse il biondo che stava al cellulare sul divano, mi misi accanto a lui e ogni tanto leggevo i messaggi che scriveva.
"Volete?" chiese poi Michael.
Io dissi che se avessi accettato, avrei vomitato mentre il biondo accettò senza indugi.
Mi capitò un attimo di chiudere gli occhi e mi addormentai, come facevo quando ero a casa e stanca.

Cari! Questo capitolo fa schifo, ma un sacco ma insomma avevo voglia di scrivere che neanche c'ho riflettuto molto a quello che dovevo scrivere di preciso così ho buttato quello che serviva perché il prossimo sarà una bomba e pieno di sorprese, awi. Insomma vi prego recensite almeno questo perché sennò che senso ha continuare? Vi amo, baci.
 

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2484857