-You're all I Need-

di Greta_Tommo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Amore Improvviso ***
Capitolo 2: *** Ciao, sono Harry Styles ***
Capitolo 3: *** Il suo Vero Nome ***
Capitolo 4: *** Gelosia e Amicizia ***
Capitolo 5: *** La Paura di un Bacio ***
Capitolo 6: *** Fidanzamenti ***
Capitolo 7: *** Dolce Come Il Miele ***
Capitolo 8: *** Caldo Inverno ***
Capitolo 9: *** Un dolce -Ti Amo- ***
Capitolo 10: *** Sentimenti e Sensazioni ***
Capitolo 11: *** Un Nuovo Amico ***
Capitolo 12: *** Una Casa in Due ***
Capitolo 13: *** Come Marito e Moglie ***
Capitolo 14: *** Baci e Scherzi ***
Capitolo 15: *** Scusa Se Ti Amo ***
Capitolo 16: *** Un Nuovo Lavoro ***
Capitolo 17: *** Modella e Modello ***
Capitolo 18: *** Visita di Famiglia ***
Capitolo 19: *** Tradimento ***
Capitolo 20: *** Disperazione ***
Capitolo 21: *** Decisione ***
Capitolo 22: *** Direzione: Felicità ***
Capitolo 23: *** Resterai la Mia Principessa ***
Capitolo 24: *** Lacrime di Gioia ***



Capitolo 1
*** Amore Improvviso ***


Io: -Papà, vai un po' più piano! Quante volte devo dirtelo! Rallenta, non me ne frega di arrivare in ritardo!-
Papà: -E che me ne frega se tu arrivi in ritardo... faccio tardi io a lavoro!-
Io: -Ah...- -.-" Continuai girandomi per guardare la strada, -Ma il mio cd!? Dove è andato a finire? Thomas!? Dove l'hai infilato?- mi rivolsi al mio fratellino nel sedile posteriore, aveva ben 7 anni meno di me, ed era in quinta elementare.
Thomas: -Guarda che io non l'ho toccato!-
Mi girai ed iniziai a cercare il cd sotto il sedile, quando papà frenò di colpo e sentii un boato assordante.
Mi girai di scatto e urlai: -Papà! Ma che faiii!??- scendemmo di corsa dall'auto, davanti a noi c'era un ragazzo che era caduto dal suo motorino e si stava alzando.
Papà: -Ehi, tutto ok? Mi sei apparso dal nulla e non ti ho visto!-
Ragazzo: -Niente, non si preoccupi, mi fa solo un po' male il braccio...-
Lo guardai attentamente. "Caspita che bello questo ragazzo!" pensai instantaneamente.
Quel figone si tolse la maglia, per pulirsi il viso sporco di terra, e si strofinò il braccio insanguinato. Io lo guardavo incantata.
Aveva dei pettorali a dir poco scolpiti e degli occhi che facevano invidia al sole, di un marrone quasi cioccolato, dello stesso colore dei capelli, tirati in un'alta cresta impregnata di gel.
Ragazzo: -Mi scusi per la macchina, le lascio il mio numero, così le pagherò i danni.-
Papà: -Non è necessario, non è nulla!-
Ragazzo: -Insisto!-
Papà: -Ok... ma piuttosto, stai bene?-
Ragazzo: -Sisi, tutto ok.-
Papà: -Ok, allora noi andiamo!- Papà salì in macchina ed io rimasi immobile a guardare quel ragazzo, lui mi guardò e mi accennò un sorriso per poi tirare su il suo motorino.
Papà: -Allora, Abbie!? Che aspetti a salire?- Salii in macchina ed andai a scuola.

Raccontai tutto alle mie amiche in ogni minimo particolare, e loro erano felicissime, soprattutto perchè dissi loro che era un ragazzo davvero bello.
Isabelle: -Sai come si chiama?-
Io: -Purtoppo no...-
Isabelle: -Dobbiamo scoprirlo!-
Alysha: -E subito!-
Isabelle: -E come?-
Io: -Io un'idea ce l'avrei... Alysha, se... facessi finta di conoscerlo e chiedi a mio papà come si chiama, visto che gli ha lasciato il numero?-
Isabelle: -Bell'idea!-
Alysha: -E va bene... Posso anche farlo...- All'uscita le mie amiche mi accompagnarono e mettemmo in atto il piano.
Alysha: -Emh... Ciao Carl... Abbie mi ha detto che è successo oggi e... da come l'ha descritto penso di conoscerlo, puoi dirmi come si chiama?-
Papà: -Ma ti riferisci a quel ragazzo...?-
Alysha: -Sì...!-
Papà: -Emh... qualcosa tipo... Dyan Layme... boh, ma che ne so...-
Alysha: -Ok! Grazie!-
-Il Giorno Dopo-
Alysha: -Allora Abbie!? L'hai trovato su Facebook?-
Io: -No... - dissi con una faccia affranta.

Volevo conoscere quel ragazzo, mi è piaciuto subito e volevo arrivarci in fondo.

Isabelle: -Dai... non mollare! Magari tuo babbo ha sbagliato nome!-

Isabelle è sempre stata una ragazza dolcissima, simpatica e affidabile. E' alta, magra e porta sempre i capelli raccolti in una lunga treccia. Ma non è una treccia qualunque, si è colorata la parte inferiore dei capelli di fucsia e biondo, e in contrasto con i suoi capelli castani è una meraviglia; quindi la treccia viene tricolore ed è uno spettacolo.
Io: -Spero...-
Prof.: -Quando le tre grazie finiranno di spettegolare...- esclamò ironica.
Alysha: -Forse quando lei finirà di parlare...- rispose.

Alysha invece è sempre stata la classica ragazza tutto pepe, non ha scrupoli per niente, ad eccezione dell'amore, quando si parla di ragazzi, è la ragazza più timida che abbia mai conosciuto.
Prof.: -Alysha, vuoi fare la simpatica? Vediamo se nei corridoi ti passa la voglia di scherzare!-





_SPAZIO AUTRICE_
SALVE PRINCIPESSE!!! VI PIACE COME INIZIO?
PENSO CHE VI SIATE GIA' IMMAGINATE CHI E' IL MISTERIOSO RAGAZZO CON GLI OCCHI MERAVIGLIOSI E I PETTORALI SCOLPITI...
DI SICURO E' UNO DEI CINQUE SCEMI CANTERINI, NO?
CHE NE PENSATE?
SPERO DI VEDERE MOLTE VISITE E ALTRETTANTE RECENSIONI!!
AGGIORNERO' PRESTO, SE LE VISITE SONO NUMEROSE, UN BACIONE :*
LA VOSTRA -TOMMO- ;)


 

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Capitolo 2
*** Ciao, sono Harry Styles ***


ALYSHA'S POV
"Ma fatti un giro!... Professoressa del cavolo!" uscii ed andai all'entrata, dove si riunivano le bidelle.
Io: -Ehilà Cindy! Com'è!? Sei in pausa?-
Cindy: -Eh già... Poi dovrò pulire l'aula magna!-
Io: -Che lavorone...-
Cindy: -Ti hanno buttato fuori di nuovo?-
Io: -Eheh... già...-
Cindy: -Ma cosa mi combini, Ally!-
Risi, divertita, e dei passi alla mia destra mi attirarono l'attenzione, mi girai e vidi un ragazzo bellissimo, con una camicia nera e i jeans piuttosto stretti.
Io: -Wow! Cindy, chi è quello?-
Cindy: -Penso si chiami Harry... E' nuovo, ma ha la tua stessa età.-
Io: -E' bello!-
Cindy: -Già, e lo dicono in tante! Fatti avanti Ally! Io vi lascio soli, che devo andare!- ridendo la guardai dirigersi verso l'aula magna, quando mi rigirai quel ragazzo era al mio lato.

Io: -Aaah! Ma che vuoi farmi paura?-
Harry: -Ahahaha scusami! Sono Harry!- esclamò porgendomi la destra.

Gliela strinsi e lo guardai dritto negli occhi.
Erano di un colore indefinito, bellissimo, un verde smeraldo unito ad una scintilla dorata.

Io: -Alysha...o Ally!- Harry sorrise e lasciò la mia mano.
Harry: -In che classe sei?-
Io: -Terza B.-
Harry: -Wow, ma allora sono in classe con te! Beh, allora ci si vedrà di sicuro! Ciao Ally!- e se ne andò, voltandomi le spalle.
"Alla faccia, che culo! Ritrovarmi un ragazzo così bello in classe, è una botta di fortuna!" pensai ridendo maliziosamente.

Forse da quel giorno, la scuola sarà migliorata, chissà.
Comunque, quell'Harry, aveva qualcosa di speciale, e volevo scoprirlo.

ABBIE'S POV
"Alysha ancora non rientra, che fosse scappata?! No... non è da lei... "
Prof.: -Signorina Abbie, vada a cercare Alysha...-
Io: -Subito, prof.!- esclamai alzandomi e dirigendomi all'uscita. Aprii la porta e successivamente la chiusi, quando mi girai tirai un urlo spaventata.

-Aaaah!!!!!- C'era un ragazzo davanti a me, perdipiù vestito di nero.
Lui: -Scusa! Non pensavo di essere così brutto! E' questa la terza B, vero?!- disse ridendo, annuii. "Brutto? Ma se sei bellissimo!"
Io: -Emh...- dissi appoggiandomi la mano al cuore, che per poco mi scoppiava per lo spavento -E, e tu? Che ci fai qui?-
Lui: -Sono nuovo, e questa sarà la mia classe, sei anche tu della terza B?- annuii, -Beh allora...- quel ragazzo mi porse la mano ed io gliela strinsi

-Harry, Harry Styles, e tu?-
Io: -Sono Abbie Roberts, piacere.- Harry fece un sorriso meraviglioso e risaltò l'apparecchio sui denti. Aveva un faccino da bambino, ma era estremamente bello.
Harry: -A dopo, Abbie!- aprì la porta ed entrò. Lo salutai con un sottile sorriso ed andai a cercare Ally.

HARRY'S POV
Io: -Buongiorno!-
Prof.: -Ragazzi, questo sarà il vostro nuovo compagno... Harry.-
Io: -Ciao! Sono Harry Styles!- tutti i ragazzi e le ragazze prima mi guardarono un po' perplessi, ma poi fecero un sorriso a tutta bocca. Una ragazza iniziò ad agitare un braccio e poi fece cenno di andare a sedermi vicino a lei, così andai.

ABBIE'S POV
Io: -Ally! Eccoti finalmente!-
Ally: -Ehi! Come mai qui?-
Io: -Devi rientrare, andiamo.-
Ally: -Bene...- Io ed Ally tornammo in classe, e notai che lei non faceva altro che guardare Harry, che si era seduto vicino a quella vipera di Marlene.
Io: -Ehi Ally, come mai guardi così Harry?-
Ally: -Non sto mica guardando quello!- disse posando lo sguardo sul diario.
Io: -Come no... L'hai conosciuto?-
Ally: -Diciamo di sì...- sorrisi e le diedi una pacca nella spalla, di sicuro le piaceva.
Io: -Ah... Ally Ally...- All'uscita mi affiancai a Isabelle, mentre Alysha camminava dietro di noi con lo sguardo nel vuoto.

ALYSHA'S POV
"Ah... come minimo, ora Harry si innamora di Marlene, e nemmeno gli interesserà rivolgermi la parola..." Mi sentii picchiettare in una spalla e mi girai, mi trovai davanti agli occhi un sorriso a 32 denti con un apparecchio luccicante.
Harry: -Ally!-
Io: -Che vuoi...- Continuai a camminare ma lui si mise al mio fianco.

Harry: -Ho visto che mi guardavi, durante la lezione...-
Io: -Ah, ma che cavolate vai dicendo...- dissi arrossendo.
Harry: -Sai, per ora ci vedo benissimo!-
Io: -Umh... per ora, penso che tu debba andare dall'oculista...- controbattei, per sviare il discorso.

Harry: -Ahahahah sei simpatica, sai?-
Arrossii e sorrisi leggermente.
 -Hai degli occhi bellissimi...- continuò.

Bellissimi. Aveva detto così.

Io ho sempre odiato i miei occhi, non hanno nulla di speciale, solo quel marrone cioccolato che cerco sempre di coprire con il
maskara.
Io: -Ma smettila.- dissi arrossendo, per poi distogliere lo sguardo dai suoi occhi smeraldo.
Harry: -No, davvero! Mi piacciono!- lo guardai e sorrisi.



_SPAZIO AUTRICE_
BUONSALVE!!! HO AGGIORNATO SUBITO, COSI' POTETE CAPIRE SE QUESTA STORIA VI PIACE DAVVERO OPPURE NO.
BEH, CHE DIRE, ANCORA NON C'E' NULLA DI PICCANTE, MA PRESTO L'ARRIVO DI UN BEL RAGAZZONE CAMBIERA' LA VITA A ABBIE, SPERO CHE LA MIA STORIA VI PIACCIA E CHE CONTINUAIATE A LEGGERLA!
UN BACIONE :*

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Capitolo 3
*** Il suo Vero Nome ***


ABBIE'S POV
Io: -Mamma io ho finito- esclamai alzandomi dal tavolo -Vado in camera!-
Thomas: -Vai ancora a cercare quel ragazzo su facebook?-
Io: -Tappati quella fogna Thomas!-
Papà: -Chi dovresti cercare?!- domandò ironico.
Io: -Sei tanto credulone da dar retta a quello gnomo?! Ma perfavore!- finii per poi andare in camera e accendere l'i-pad.

Entrai su facebook ed andai a vedere se trovavo quel Dyan Layme (o almeno così aveva detto papà) *che nome strano, è ridicolo... Di sicuro papà ha sbagliato... uff* pensai, mentre scrivevo quel nome per l'ennesima volta, ma niente.

Da quel giorno passarono mesi e mesi, ma nessuna notizia di quel ragazzo.

Intanto sia io che Alysha avevamo fatto amicizia con Harry, ed eravamo diventati amici per la pelle, ogni giorno uno di noi era a casa dell'altro, e sembrava che lui e Ally, fossero più che amici, chi lo sa.
Isabelle: -Ehi Abbie, come è stata questa settimana? E' venuta la befana da tuo fratello?-
Io: -Sì... e gli ha portato una vagonata di carbone!- esclamai ridendo, ed anche le altre si misero a ridere.
Isabelle: -Abbie, hai più rivisto quel ragazzo?-
Io: -No... però ho scoperto che va alla scuola del viale principale, ce l'avete presente?-
Isabelle: -Certo!-
Io: -E quindi ho chiesto a qualche mio vecchio amico se lo conosce, ma niente.-
Harry: -Di chi parli?-
Io: -Harry! Di un ragazzo che va al liceo tecnologico...-
Harry: -Davvero? Io vengo da lì, magari lo conosco... com'è!?-
Io: -Bello.-

Harry fece una faccia perplessa, e ironica -Alto, magro, con gli occhi color cioccolato e la cresta.-
Harry: -Sai di che classe è!?-
Io: -No... Se no te l'avrei detto, che ne dici?!-
Harry: -Umh... io ne conosco diversi così... Uno si chiama Scott McVine, uno Zayn Malik e uno Liam Payne. Non so se ti può servire...-
Io: -Umh... vedrò.-

Arrivata a casa scrissi su facebook i nomi che mi aveva detto Harry.
-Allora, ha detto... umh... Scott... McVine, vediamo un po'...No, non è lui... Poi Zayn Malik... Caspita che bello 'sto ragazzo! Ma comunque non è lui... e... Liam Payne... vediamo. Oh, madonna! E' lui!!! Si chiama Liam, Liam Payne! L'ho trovato, siiiiii!!!!!!- urlai per poi prendere in braccio la mia gattina Misty ed iniziare ad abbracciarla contenta.

Presi il cellulare e chiamai Harry.
Harry: -Dimmi tutto!-
Io: -Harry! Ma io ti amooo!!!-
Harry: -Lo sapevo già, ma cosa ho fatto di così bello?!- esclamò ironico.
Io: -Scemo...! Ho trovato quel ragazzo! E' Liam Payne, quello che mi hai detto tu!-
Harry: -Davvero!? Beh, allora ti dirò di più... E' un mio grandissimo amico!-
Io: -Che cooosaaa!???!- urlai.
Harry: -Già... vuoi che te lo...-
Io: -Fammelo conoscere ok?!-
Harry: -Ok, ok... poi vedrò che fare... Domani si esce alle 12, vero?-
Io: -Sì...-
Harry: -Ok, si va a fare un giro?-
Io: -Va bene...- l

La mattina dopo ero felicissima e raccontai tutto alle mie amiche.
Mi ero guardata tutte le sue foto e mi piaceva da morire. A

ll'uscita, io, Isabelle, Alyson, e Harry andammo a fare una passeggiata in centro.
Harry: -Ragazze, potete aspettarmi un attimo? Vado a salutare un amico!-
Isabelle: -Sì, però muoviti!- io e le altre ci sedemmo in una panchina lì vicino, e parlammo un po'.

Dopo qualche istante mi vidi arrivare Harry davanti, tirai su lo sguardo e spalancai gli occhi sorpresa.


Perfettamente davanti a me, avevo Liam.

Aveva un pallone sotto braccio, una t-shirt grigia, e i pantaloni della tuta.
Era una meraviglia.
Liam: -Allora Harry?! Questa bella ragazza è quella che dovevi presentarmi?- A
rrossii e mi sentii irrigidire i muscoli.

Harry mi tirò per la giacca e mi fece alzare.

Harry: -Liam Abbie, Abbie Liam.- esclamò indicandoci. L
iam mi prese la mano e me la strinse.
Liam: -Piacere bellezza!- *Madonna, com'è bello! E poi che voce!* pensai -Ma tu non sei quella dell'incidente di mesi fa?-
Io: -Emh... si...-
Liam: -Ahah, non mi ricordavo fossi così bella!- esclamò ridendo.
Harry: -Ma che gentleman abbiamo qui! Beh, allora noi possiamo andarcene!-

Non feci in tempo a guardare Harry, che lui e le ragazze iniziarono a correre e se ne andarono.

Liam: -Ahahah bene! Così siamo soli soletti! Andiamo?-
Io: -E,eh,emh... s, si...- balbettai imbarazzata. *ma tu guarda quelli scemi! E Harry è il più scemo di tutti!*

Camminammo un po' e poi ci sedemmo in una piazza, ed iniziammo a parlare.
Ci conoscemmo a fondo, e capii che Liam non solo era bellissimo esteticamente, ma che era un ragazzo dolcissimo ed altruista.


Mi piaceva, sì, me ne ero innamorata.



_SPAZIO AUTRICE_
BUONSALVE PRINCIPESSE!!
SCUSATE SE E' TANTO TEMPO CHE NON AGGIORNO... TROPPI IMPEGNI!
BEH, CHE DIRE... VI PIACE QUESTA STORIA?
SPERO DI SI', E SOPRATTUTTO SPERO DI VEDERE QUALCHE RECENSIONE! ;)
BEH, ORA ME NE VADO, SHAO BELLEZZE!
LA VOSTRA -TOMMO-

 

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Capitolo 4
*** Gelosia e Amicizia ***


*Caspita, com'è bello e dolce, e poi ha una voce a dir poco favolosa...* pensavo, mentre Liam continuava a parlare.

Lo guardavo e più lo guardavo più mi veniva voglia di conoscerlo.

Liam si girò e mi guardò sorridendo, -Come mai mi guardi così?!- domandò divertito dal mio sguardo incantato.
Io: -Sei molto bello, sai?!-
Liam: -E tu sai una cosa?!- disse sorridendo -Sei la prima che me lo dice...- Arrossii e sorrisi.
Io: -Ma allora sono matte le altre ragazze!-
Liam: -E perchè?- disse ridendo.
Io: -Perchè... sei un ragazzo bellissimo, come fai a non piacere alle ragazze?-
Liam: -E chi lo sa...- disse per poi abbassare lo sguardo e spegnere quel bellissimo sorriso.
Io: -Emh... Andiamo!?- domandai imbarazzata.
Liam annuì e si alzò, per poi mettersi al mio fianco e cominciare a camminare.

Raggiungemmo gli altri e ci avviammo per casa.
Liam: -Ehi Abbie!- mi girai e lui mi scoccò un dolcissimo bacio nella guancia -Grazie per avermi ascoltato, sei stata gentilissima!-
Io: -Emh...- diventai un peperone ambulante e mi sentivo calda come se fossi in ebollizione -E', è stato un piacere, Liam...- lui sorrise e se ne andò con in suoi amici.

Guardai Harry contenta e gli feci un sorriso a 32 denti.

Harry: -Scommetto che stai per dirmi la cosa di ieri...- disse ironico.
Alyson: -La cosa di ieri?-
Io: -Ti amo Harryyyy!!!!- esclamai per corregli incontro ed abbracciarlo fortissimo, lui ricambiò l'abbraccio e mi strinse a sua volta.
I miei lunghi capelli ricci svolazzavano dietro la mia schiena, ed intanto iniziai a giocherellare con quelli di Harry.
Alyson aveva un'espressione strana in volto, mentre Isabelle aveva un sorriso strabiliante.

ALYSHA'S POV
*E questo che significa? Ma che gioco che fai Abbie!? Harry è mio!*
Harry le stava accarezzando la schiena, mentre lei giocava con i suoi ricci.
Mi dava una noia incredibile, avrei voluto prenderla per i capelli e staccarla da Harry.

Squillò il cellulare a Abbie, così i due si mollarono.
Abbie: -Pronto?!-
X: -Abbie, ma dove sei!?-
Abbie: -Sono in centro, ora vengo a casa, mamma!-
Harry: -Vuoi che ti accompagni?!-
Abbie: -Non lo so, fai come vuoi!-
Io: -Harry, perchè non accompagni me che sono sola? Abbie può sempre accompagnarla Isabelle, dato che abitano vicine!-
Harry: -Va bene!-
Abbie: -Ok, allora a domani ragazzi!-

HARRY'S POV
*Come mai Alysha ha reagito così!? Sembra quasi gelosa...* -Ehi Ally! Come mai hai fatto così!? Non vuoi che stia con Abbie?!- domandai per saperne di più.

Abbie era solo un'amica, come Ally dopotutto, erano le mie migliori amiche, ci sono sempre state per me, ed io c'ero sempre per loro.

Ally: -Che?! Ma no! Solo che vengo sempre a casa da sola, e volevo un po' di compagnia!- Sorrisi e l'abbracciai dandole un bacio nella guancia.

ALYSHA'S POV
*Harry mi ha dato un bacio, un semplicissimo bacio nella guancia! Chissà quanti ne ha già dati a Abbie... Di sicuro gli piace... sarà di certo così...*
Sorrisi e continuammo a camminare.


-Il Giorno Dopo-
Abbie: -Ehilà Ally!-
Io: -Abbie posso parlarti?-
Abbie: -Sono tutta tua!-

ABBIE'S POV
Alysha doveva parlarmi, chissà di che cosa.

Mi portò lontano dall'entrata della scuola e mi spinse contro il muro.

Ally: -Abbie che stai facendo con Harry?-
Io: -H,harry...? Emh, io...-
Ally: -Cosa mi nascondi Abbie!?- iniziava ad urlare ed io a preoccuparmi.
Io: -Ally calma...-
Ally: -L'hai sempre saputo che mi piace Harry, perchè ci fai il cascamorto?! Eh!? Ma che intenzioni hai?-
Io: -Ally io...-
Ally: -Hai fatto finta che ti piacesse Liam per avvicinarti a Harry, non è vero?!- urlò infuriata.
Io: -Alysha non è vero niente!-
Ally: -Sì che è vero! Harry Ti Amo!- disse imitando la mia voce.
Io: -Ally finiscila! Non è...-
Ally: -Ti sembra normale dire Ti Amo ad un amico? Eh!? Non è per niente normale! Cos'è, a casa tua vi siete dichiarati? O l'avete fatto per telefono!? Rispondi Abbie!-
Io: -Stai dicendo una moltitudine di cavolate!-

Stavamo urlando entrambe ed intorno a noi, i ragazzi si fermavano a guardarci perplessi.

Tra di loro c'era anche Harry che ci guardava preoccupato e sorpreso per le parole di Alysha.

Ally: -Mi è piaciuto fin dal primo giorno, te l'ho sempre detto. Ci abbiamo entrambe fatto amicizia e tu mi hai anche aiutato a prepararmi un discorso per dichiararmi a lui! E ora te ne esci dicendogli che lo ami? Ma che razza di amica che sei!-
Io: -Ally mi stai stufando... Come cavolo devo farti capire che per me è solo un amico! E' il mio migliore amico, problemi?! Ti da noia anche che sia il mio amico per la pelle!? Eh!?-
Ally: -Sì, mi da noia, perchè siete sempre appiccicati come due fidanzati, e non te ne sei mai fregata di quello che provassi io, mai! Non ci hai mai fatto caso a come ci sto male quando vi abbracciate ed invece io non ricevo mai un abbraccio così amichevole!? Non l'ho mai ricevuto, e te invece Harry ti riempie di abbracci, non ci hai mai pensato a me!?- Le iniziavano a brillare gli occhi e il suo tono di voce stava calando.
Io: -Ally non devi...-
Ally: -Cosa vuoi dire... che non devo arrabbiarmi?! Non devo arrabbiarmi... Ah, ti sembra facile! Se solo provassi quello che provo io, ti arrabbieresti anche tu... Io amo Harry, per dirgli un solo Ti Amo mi ci vorrebbe tutto il coraggio del mondo, ed invece tu glielo dici come niente fosse... Come se un Ti Amo fosse una parola da niente...- guardò in terra e le scese una lacrima.
Io: -Ally...- mi avvicinai per abbracciarla, ma Harry mi precese.

La prese per le spalle e l'abbracciò.

Alysha spalancò gli occhi sorpresa e le lacrime le solcarono il viso.

Aveva le braccia lungo i fianchi, mentre le possenti braccia di Harry la stringevano al petto.

Li guardavo compiaciuta. Secondo me Harry ha sempre provato qualcosa per Ally, ma come lei non riusciva ad esternarlo.

Si era sistemato tutto alla meglio, ed io ero felicissima.




_BUONSALVE LETTRICI!!
COME VA?
FINALMENTE LE VACANZE NATALIZIE! CON I COMPITI COME SIETE MESSE? AHAH IO MALE... -.-"
COMUNQUE, SPERO CHE QUESTA STORIA VI PIACCIA, MA BEH, E' SOLO ALL'INIZIO... ;)
SPERO DI VEDERE MOLTE VISITE!
UN BACIONE :*

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Capitolo 5
*** La Paura di un Bacio ***


Harry strinse Ally per qualche istante, quando Alysha lo spinse.

Ally: -Harry... Hai sentito tutto?- disse affranta.
Harry: -Sì... E... credimi, sarebbe stato peggio se non lo avessi fatto.-
Ally: -Perchè dici così?!-
Harry: -Perchè hai ragione... Ci vuole tutto il coraggio del mondo per dire Ti Amo alla persona che ti piace...-
Ally lo guardava imbarazzata e speranzosa.
-Aspetta... Bisogna provarci prima o poi, no?!-
Ally annuì leggermente
-Emh... Allora...-
Harry arrossiva sempre di più
-Ally... Ti Amo!-

Alysha spalancò gli occhi incredula e tra i ragazzi intorno si alzò un "
Aaaawww!!!!" e Harry sorrise.
Ally:  -Ti, ti sei tolto l'apparecchio...- esclamò sorridendo leggermente.
Harry: -Eheh già...- disse poggiandosi la mano alla nuca ridendo.

Aveva un sorriso meraviglioso che faceva risaltare le sue fossette.

Ally: -Sei bellissimo.- Harry abbassò la mano, che successivamente portò al sottile viso di Ally.
Le accarezzò una guancia, mentre con l'altra mano le spostò una ciocca dei suoi biondi capelli dietro l'orecchio e si avvicinò lentamente. Ally socchiuse gli occhi e...

HARRY'S POV
Lentamente poggiai le mie labbra sulle sue.
Ci giocai un po' e poi approfondii il bacio, e lei lasciò che lo facessi.
Mi avvicinai a lei, e la tirai a me, facendo combaciare i nostri corpi.
Le misi le mani ai fianchi e lei al mio petto.
Nel mentre suonò la prima campanella.

Abbie se ne andò, mentre io e Ally rimanemmo un altro istante lì, a guardarci negli occhi.
Io: -Perchè le hai detto tutte quelle cattiverie... ci sarà rimasta malissimo...-
Ally: -Lo so benissimo... Ma, cavolo, sono diventata gelosa della mia migliore amica... sono spregevole...- sussurrò guardando in basso.
Io: -Non è niente vero. La gelosia è una brutta bestia, ma non devi essere gelosa proprio di lei. E poi, ora che lo sai, io amo solo te, perchè dovresti esserlo?- cercai di convincerla e lei mi sorrise.
Ally: -Hai ragione, andiamo.-

ABBIE'S POV
Harry e Alysha arrivarono da lì a poco, e dopo le lezioni, mentre stavo preparando lo zaino, Ally venne da me con un'espressione affranta che faceva pena.

Ally: -Abbie, non so come farmi perdonare... Davvero, scusami!-
Io: -Alysha...-
lei mi guardò triste, e le brillavano gli occhi
-Abbracciami, scema!- ci abbracciammo,
era la mia migliore amica e non mi sarei arrabbiata di certo con lei per una semplice scenata di gelosia.

Ally: -Sei meravigliosa Abbie, lo sai?!-
Io: -Si che lo so!- dissi ironica -Forza, perchè non vai dal tuo fidanzato!? Eh!?- Harry ci stava guardando sorridendo ed io gli strizzai l'occhio, poi mi girai verso Ally e mi pentii di avergli fatto quell'azione, -Ah, scusami Ally, non volevo!-
Ally: -Ahah non preoccuparti, puoi anche dirgli di amarlo, tanto... lui ama me!- esclamò ironica facendo un sorriso con la lingua fra i denti.

Ridendo uscimmo da scuola e con mia grande sorpresa all'uscita trovai...
Liam.

Harry: -Ehilà bello!- si batterono il cinque e poi Liam mi salutò con la mano.
Ricambiai e Isabelle mi diede una spinta come dirmi di andare da lui.

Mi bloccai, non volevo certo andare da lui, non avrei saputo che dire.

Mi girai verso Isabelle, ma mi trovai davanti Denny, quel ragazzo che aveva una cotta per me.
Io: -Emh... Ciao, Denny! Che... che ci fai qui?!- domandai imbarazzata, sentivo che Liam mi stava guardando.
Denny: -Emh... niente, volevo solo ridarti questa, ti è caduta poco fa...- la guardai e la presi di scatto.

Era una foto di Liam, che avevo stampato da Facebook.

Io: -Emh, grazie Denny!- mi girai di scatto, mi dispiaceva vedere la sua espressione affranta.
Cercai di mettermela in tasca, ma mi cadde, finendo proprio sotto gli occhi di Liam che la raccolse incuriosito.

Prima che la vedesse per bene, gliela strappai d'in mano e me la misi al petto, per non fargliela vedere.
Liam: -Sbaglio, o era una mia foto?-
Io: -Sbagli, sbagli! E' la foto di... mio fratello!- dissi ridacchiando imbarazzata.
Mi passò di fianco Denny, che guardò prima me e poi Liam.
Denny: -Ehi amico, credimi- si rivolse a Liam -E' una tua foto.-

rimasi sorpresa dalla sua azione, perchè mai avrebbe dovuto fare una cosa del genere? Lo guardai andarsene mentre mi strizzò l'occhio.

Liam: -Ehi...- mi si avvicinò sensualmente -Perchè hai una mia foto..?- arrossii e lo guardai con gli occhi sbarrati.
Io: -Emh... è una foto di Harry, l'ha persa in classe, gliel'ho presa e volevo ridargliela ora...-
Harry: -Non ho mai visto quella foto in un tutta la mia vita!- urlò da dietro Liam. A

rrossii ancora di più e Liam mi guardò sorridendo.

Liam: -Che ne dici di uscire con me?-
Io: -Em,emh... non so...-
Liam: -Adesso!-

Mi prese per mano e mi tirò, fino al quartiere dopo la scuola, -Qui non ci vedrà nessuno...-
Io: -Nessuno!? Ma che vuoi farmi?-
Liam: -Niente di male... Fidati...-

Mi aveva portato in un viottolo buio, fra due case disabitate.
Mi spinse contro il muro, mi prese i polsi e li mise sopra la mia testa.
Lo guardavo sbalordita. *Ma che vuole farmi questo matto? Non vorrà mica... Oddio!*
Chiusi gli occhi spaventata, chissà che voleva farmi.

Ma per mia sorpresa, sentii le sue dolci labbra sulle mie, e poi le sue mani premere sui miei fianchi.

Lasciai scendere le mie braccia e gliele misi alle spalle. Stette fermo lì per un dolcissimo istante, e poi si trasformò in un vero bacio. Aveva gli occhi chiusi e un'espressione soddisfatta.
Chiusi anch'io gli occhi e lasciai che mi baciasse delicatamente.
Mi faceva il solletico nei fianchi con le dita e mi faceva salire i brividi.
Dopo un minuto decisi di rompere quel bellissimo momento e lo spinsi, staccandolo dalla mia bocca.
Liam: -Che c'è piccola?!-
Io: -Emh... perchè l'hai fatto?-
Liam: -Perchè mi piaci... Perchè mai l'avrei fatto se no...- sorrisi e spostai il suo cappello rosso.

Gli tirai la visiera, come invitarlo a ridarmi un bacio e lui sorridendo mi ribaciò appasionatamente.


*Non posso credere a quello che sto facendo... Davvero quel ragazzo che ho tanto cercato, mi sta baciando? Davvero Liam è innamorato di me?* mi sembrava un sogno. E non avrei mai voluto svegliarmi.


_SPAZIO AUTRICE_
BUONSALVE DOLCEZZE!!! VI PIACE COME SI E' MESSA LA STORIA??
AHAHA PER LA NOSTRA ABBIE VA A GONFIE VELE!
SPERO DI VEDERE MOLTE VISITE, E ... BUON ANNO NUOVO!!
UN BACIONE :*

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Capitolo 6
*** Fidanzamenti ***


Continuammo a baciarci per non so quanto, fino a quando Liam infilò la mano sotto la mia maglia.
Mi staccai immediatamente e gliela presi.
Io: -Non provarci nemmeno, intesi?- esclamai irritata, stava correndo un po' troppo.
Liam: -Mi piaci, un po' troppo anche...-  arrossii a quelle parole. Ma che dolce!
Io: -E va bene...-
Liam sorrise maliziosamente, pensava che gli concedessi di toccarmi
-Ma... non correre!-
Liam fece una faccina cucciolosa e mi fece gli occhioni da cerbiatto
-Liam... Mi piaci anche tu, ma... Ahaha-
Liam sorrise guardandomi innocentemente
-Ma ci siamo appena dati il nostro primo...- non feci in tempo a finire che le carnose labbra di Liam si premettero sulle mie.

Approfondimmo il bacio, tenendoci per i fianchi a vicenda, le sue lunghe dita tenevano stretti i miei fianchi, mentre sentivo nella mia pelle leggermente scoperta, il metallo del suo anello. Mi sbattè nuovamente contro il muro, premendo i suoi pettorali contro il mio petto.
Disegnava delicatamente dei piccoli cerchi con il pollice nei miei fianchi, e mi veniva lentamente la pelle d'oca.
Premette sulle mie labbra per l'ultima volta, per poi staccarsi e guardarmi leccandosi le labbra lentamente.

Aumentò la distanza fra di noi, prima allontanando il viso e poi facendo un passo indietro. Si girò la visiera verso destra sorridendo leggermente, ed io osservavo ogni sua mossa.
Si avvicinò maliziosamente e mi baciò il collo delicatamente. Lo inclinai appena, lasciandolo fare. Iniziò a mordere la mia pelle morbida, alternando i morsi a delicati baci. Concluse col lasciarmi un delicato rossore sulla mia pelle, e trionfante si staccò e mi guardò sorridendo. Mi guardava con uno sguardo da modello, i suoi lineamenti erano particolari e mi piacevano tremendamente.

Appoggiò il braccio destro al muro dietro di me, e si avvicinò di nuovo al mio viso.
Liam: -Ecco... Adesso sei mia.- Non smettevo di guardarlo, e non fiatavo nemmeno lontanamente. Portai la mia mano al collo, dove la mia pelle era umida dei suoi baci, e sorrisi. Chiusi lentamente le dita e le portai al suo petto stringendo il cotone dalla sua maglia bianca in un pugno. Mi avvicinai e gli lasciai un delicato bacio nella guancia.
Io: -E tu sei mio.- sussurrai.

Lui mi sorrise e prese la mia mano, facendo incrociare le nostre dita. Uscimmo da quel vicoletto, dove con nostra grande sorpresa trovammo gli altri appoggiati all'angolo come se stessero assistendo a tutto.
Liam: -Ehilà, ragazzi!- esclamò euforico. Harry ci scrutò dall'alto al basso, e aveva un'espressione strana, soprattutto quando vide le nostre dita incrociate.
Harry: -Ehi Liam!- Liam lo guardò curioso, aspettando che Harry continuasse a parlare -E' la mia migliore amica, e voglio che tu la tratti bene, altrimenti... me la paghi.- Liam sorrise, e poi guardò me con uno sguardo che fa invidia al sole.
Liam: -Fidati Hazza. E' l'ultima cosa che farei.-
Arrossii a quelle parole e gli sorrisi.

"Ma che ragazzo dolce, non penso di averne mai conosciuti così romantici e carini... Non devo farmelo scappare, è più unico che raro...E sono sicurissima di essere innamorata di lui... sì, lo sono."

Isabelle: -Emh Harry!- Harry si girò verso di lei -Cosa aspetti a presentare un figone anche a me!?-
Ridemmo tutti di gusto, compresa lei -No, sul serio. Tu sei bello e Alysha è apposto, Liam è un gran figo- guardò me -niente di personale, Ab- e riguardò Harry -e Abbie è apposto... manco io!- Liam non smetteva di ridere, ed a vedere il suo sorriso mi veniva automaticamente da sorridere.
Harry: -Ehi Liam... Che GRAN.FIGONE possiamo presentarle?- disse scandendo bene le parole.
Liam: -Direi che Zayn è per lei...-
Harry: -Hai ragione!- *Zayn... l'ho già sentito... Ma sì! Era quello che mi aveva detto di andare a cercare su Facebook, effettivamente è proprio bello!*
Io: -Isa, credimi è bello quello Zayn!-
Liam: -Lo conosci?-
Io: -No... Me ne aveva accennato Harry...-
Liam: -Capisco...- esclamò sorridendomi dolcemente.
Gli sorrisi ed iniziammo a camminare. Io e Liam eravamo davanti, mentre parlavamo di noi, per conoscerci ancora di più. Al centro dietro di noi c'era Isabelle e in fondo c'erano Alysha e Harry che non smetteva di parlare al cellulare.
Ally era irritata dal comportamento di Harold, si vedeva dalla sua faccia.

Mi girai e vidi Ally con le braccia conserte che guardava Harry con uno sguardo fulminante, ma lui non se ne accorgeva.
Io: -Hey Harold! Guarda un po' dove vai!- Lui mi guardò e solo ora si accorse di Ally.
Harry: -A dopo bello, ciao!-
Alysha: -Cos'è... hai il fidanzato?- Harry fece una smorfia e si mise il cellulare in tasca.

Mi girai verso Liam che intanto mi stava guardando. Una ventata spostò i miei lunghi ricci dalle mie spalle e li fece andare nella schiena, facendo intravedere il collo. Liam mi guardò e mi sorrise.
Avvicinò il suo viso al mio collo e mi diede un leggero bacio, dove prima aveva lasciato il suo "marchio". Dopo di che mi guardò e mi sorrise.
Harry: -Eccolo là!- esclamò euforico, indicando un ragazzo dall'altro lato della strada.
Alysha: -Io l'avevo detto che ha il fidanzato...- esclamò ironica. Quel ragazzo venne verso di noi e battè il cinque sia con Harry che con Liam.
Harry: -Ti presento Alysha, la mia fidanzata e Abbie la fidanzata di Liam, lui è Zayn.-
Zayn: -Piacere!- "Altro che bello, è uno schianto!".
Harry: -Mentre lei è la tua futura ragazza!-
Zayn: -Cheee?!-
Harry: -Emh... volevo dire, Isabelle!- disse schiarendosi la voce.
Isabelle: -Piacere Zayn!- disse con un sorriso che le arrivava alle orecchie. Lui prima la guardò un po' perplesso e poi le sorrise.

Sembrava che per noi si mettesse tutto per la meglio, io adesso stavo con un ragazzo bellissimo e dolcissimo, finalmente Harry e Ally si erano dichiarati e Isabelle avrebbe agganciato Zayn; sembrava che la fortuna finalmente si mettesse dalla nostra parte.



_SPAZIO AUTRICE_
SALVE SALVINO!
E' INIZIATO BENE IL NUOVO ANNO? SPERO DI SI'
BEH, SPERO CHE IL CAPITOLO VI PIACCIA E DI VEDERE MOLTE VISITE!
UN BACIONE :*
-TOMMO-

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Capitolo 7
*** Dolce Come Il Miele ***


*TOC TOC!*
"Figured i'd hit it and quit it just one night, got so good to me doubled back twice, i musta been outta my mind, knowin' i don't wanna i'm about to nut up, guess it' too late..."
*
TOC TOC!*
 -Abbie! Abbie!-
Qualcuno irruppe in camera mia e mi tolse di colpo le cuffie dalle orecchie.
Io: -Ehi! Ma...-
Mamma: -Ma vuoi abbassare questa cavolo di musica!!?- mi urlò in un orecchio -E poi ascolti sempre le stesse...-
Io: -E allora!? Non sono cavoli tuoi! Ma non posso nemmeno ascoltare la musica che mi pare a me, in camera mia, in silenzio!??!- urlai di rimando.

Le strappai la cuffia d'in mano e me la rimisi all'orecchio, ristraiandomi nel letto, piegando le braccia dietro la nuca.
Vidi l'ombra di mia mamma andarsene e poi qualche parola, di sicuro stava borbottando fra sè e sè, ma avevo il volume troppo alto per capire che diceva.

Poco dopo, sentii qualcuno sedersi nel bordo del letto alla mia destra, ma non avevo voglia di aprire gli occhi.
Io: -Thomas, non ti ci mettere anche te... Sto studiando...- sentii che quella persona rideva, così mi decisi di aprire gli occhi.
-Liaaam?!? Ma che... che ci fai quii!??- urlai togliendomi le cuffie.

Lui rideva e mi guardava divertito.
Liam: -Che bel modo di studiare...!- esclamò ridendo.
Io: -Emh... sì, inglese... ihih...- dissi imbarazzata.
*Che cavolo, adesso Liam ha visto la scenata che ho fatto a mia mamma e di sicuro penserà che sia presuntuosa e permalosa, che cavolo!*mi lasciai scappare una smorfia scocciata e lui la notò.
Liam: -Ehi, a che pensi...?-
Io: -A,a niente...-
Liam: -Sei bellissima, sai?!-
Notai che mi scrutò dalla testa al bacino, ovvero fin dove arrivavano i suoi occhi, dato che era seduto al mio fianco.

Arrossii dopo aver realizzato che ero in reggiseno.

Quando faceva caldo e stavo in casa, tenevo solo pantaloncini e reggiseno, ero comoda in quel modo.

Mi misi le mani al petto e corsi a cercare una maglia nei cassetti.
Lui rideva, mentre seguiva ogni mio movimento.
Frugavo fra quella montagna di stoffa, per trovare una maglia che potesse coprirmi per bene, quando due possenti mani mi presero per i fianchi.
Affondò le sue calde dita nella mia pelle e sentii il freddo del suo anello metallico. Mi spostò i capelli dalla spalla destra a quella sinistra, per poi baciarmi il collo ripetute volte, per poi arrivare alla guancia e successivamente alle labbra.
Mi prese per le spalle e mi girò, alzandomi il mento verso il suo, per poi unirci in un dolce bacio.

Le sue muscolose braccia mi strinsero in un abbraccio, costringendomi ad alzarmi sulle punte per essere almeno all'altezza del suo mento.
Il cuore mi batteva all'impazzata e sentivo che anche il suo non era da meno.
Misi le mani al suo petto, stringendo la sua maglia nei pugni.
Lui abbassò le mani ai miei fianchi, mentre accarezzandomi saliva sempre più su, fino ad arrivare al laccio del reggiseno.

Con entrambe le braccia, lo bloccai e gli presi le mani allontanandolo. P
resi una maglia e la indossai, quando dietro di noi si sentì un sonoro "Eeetchiuu!!" ci girammo di scatto.

Mio fratello era a spiarci dallo spiraglio della porta.
Spalancai gli occhi e aggrottai le sopracciglia, lui notò che mi ero arrabbiata e scappò.
Io: -Thomas! Vieni subito qui! Ti strangolo brutto gnomo! Vieni!- urlai iniziando a rincorrerlo.
Liam ci seguiva ridendo, mentre iniziai a correre per tutta casa.
Thomas: -Non mi prendi brutta strega!-
Io: -Vieni qui! Liam bloccalo!- Liam mi guardò perplesso, per poi ricominciare a ridere.

Riuscii finalmente a prenderlo per la maglia e lo tirai a me alzandolo da terra, -Brutta peste, perchè non ti fai mai gli affari tuoi, eh!?-
Mamma: -Ma che succede qui!? Abbie! Mettilo subito giù!-
Io: -Mamma, non si fa mai gli affari suoi!-
Mamma: -Thomas che hai combinato!-
Thomas: -Io lo chiederei a lei che cosa fa, mamma...-
Io: -Thomas!- lo buttai in terra e lo fulminai con gli occhi, mentre Liam non mi toglieva gli occhi di dosso.
Mamma: -Allora!?-
Thomas: -Si stavano sbaciucchiando come due lumache!- esclamò ridendo maleficamente.
Io: -Brutto... se ti prendo!-
Allungai una mano per prenderlo per i capelli, ma lui si nascose prontamente dietro la mamma.
Mamma: -Di che ti arrabbi! Anzi sono felice- la guardai perplessa e Liam venne al mio fianco -Se vi baciate, vuol dire che vi amate, no?!- arrossii e notai che anche Liam lo era. Mia mamma rise e si avvicinò a Liam -Sei proprio bello, sai?!- Liam sorrise e si grattò la nuca con la mano sinistra.
Liam: -Aaaw... grazie!- ci guardammo e ci sorridemmo.
Mamma: -Beh, ora vi lascio soli...- Liam si girò verso di me -Però ricordate di chiudere a chiave la porta la prossima volta...- disse ironica.

Io e Liam spalancammo gli occhi increduli e imbarazzati, per poi iniziare a ridere di gusto.
Liam: -Mi piace tua mamma!- esclamò ridendo.
Risi e nel mentre ci sedemmo entrambi nel letto, -Ehi piccola...- lo guardai -Ti sei mai fidanzata?-
Io: -Sì... un anno fa...-
Liam: -Come mai... come mai vi siete lasciati?!-
Io: -Lui mi tradiva. Cioè... quando stava con me, sembrava amasse più me della sua vita, e invece un giorno lo sorpresi ad uscire con un'altra, lì per lì non gli diedi peso, ma lo vidi altre volte, e... non potevo stare con uno che faceva il doppio gioco... Mi faceva schifo, appena ci siamo lasciati, lo vidi che si baciava con una, che perdipiù non era quella con cui usciva...-
Liam: -Che stronzo.- lo guardai sorpresa -Le ragazze sono principesse, non si meritano un trattamento del genere.- aprii leggermente la bocca in segno di stupore, mentre lui si avvicinava lentamente -
E la cosa peggiore che un uomo possa fare, è voltare le spalle ad una donna che lo ama con tutto il cuore...- allungai una mano fino al suo viso e gli accarezzai una guancia.

Lui me la prese e baciò il dorso della mia mano. I
ncrociò le nostre dita e mi tirò a sè, -Tu sei la mia principessa, ok?!- lo guardai intenerita -E ti tratterò come tale.-
continuò prima di darmi un dolce bacio nelle labbra. Incrociai le braccia dietro al suo collo e lo strinsi a me.



_SPAZIO AUTRICE_
BUONGIORNO!! (O BUONASERA! XD) VI PIACE IL CONTINUO?
VI AVVERTO, E' UNA STORIA MOLTO TRANQUILLA, DOLCE E ROMANTICA, DA DIABETE INSOMMA! XD
SPERO SOLAMENTE CHE VI PIACCIA, E CHE CONTINUIATE A LEGGERLA! ;)
LOVE YOU ALL!

UN BACIONE :*
 

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Capitolo 8
*** Caldo Inverno ***


Ero tranquilla avvolta in una coperta di lana a studiare, quando mi squillò il cellulare.
Io: -Dimmi tutto!-
Liam: -Ciao amore mio! Che fai oggi?!-
Io: -Devo studiare...-
Liam: -Ok, vengo da te!-
Io: -Ma, ma...-
Liam: -Mi manchi!-
Io: -Ma... ci siamo visti... ieri!-
Liam: -Appunto, oggi non ti ho ancora vista! E poi ieri, non mi hai nemmeno dato un bacio!-
Io: -Che Tesoro... uff... e va bene, vieni!-
Liam: -Evvai! Sono subito da te!-
Appena chiusi la chiamata, sentii Thomas aldilà della porta imitare la mia voce: -Aaw tesoro, vieni da me, amore mio!-
Io: -Thomas, piantala immediatamente!-
Continuai a studiare quella che veniva chiamata Chimica ma che per me era Arabo Antico.

LIAM'S POV
Suonai il citofono e mi aprì Tania, la mamma di Abbie.
Tania: -Ciao tesoro! Entra, c'è un freddo polare fuori!-
Io: -Grazie Tania!- esclamai sorridendo.
Mi tolsi la giacca e la appesi al portapanni di fianco all'entrata, -Vado da Abbie.- continuai.
Camminai per il corridoi fino ad arrivare alla sua porta.

Amavo la sua piccola cameretta, così calda e accogliente. Anche solo da come si presentava la porta era adorabile, Abbie ci aveva appeso un cartello fatto da lei con scritto: "O stai Fuori O stai Fuori!" e poi c'era inciso il suo nome, colorato d'oro.

La aprii lentamente e sbirciai.
Lei era rintanata in una coperta appoggiata allo schienale del letto, illuminata dalla fioca luce di una lampada, mentre teneva sulle gambe piegate un libro.
Io: -Salve, principessa!- esclamai aprendo la porta.

Lei si girò verso di me e mi sorrise.

Mi chiusi la porta alle spalle e mi sedetti al suo fianco, -Che studi?- continuai.
Abbie: -Chimica... Te ne intendi?-
Io: -Sì, serve un aiuto?-

ABBIE'S POV
Liam mi spiegò un sacco di cose di chimica e ci capii molto meglio di come aveva spiegato la prof.
Misi via chimica e presi Storia dell'Arte, una più pallosa dell'altra.
Liam: -Eddai, ma devi studiare così tanto?!-
Io: -Mmm.- annuii.
Mi riavvolsi nelle coperte e questa volta ci si mise anche Liam, che intanto accese la tv.

Dopo circa un'ora, mi guardò mentre continuavo a leggere.
Liam: -Ehi...- disse dolcemente -Cucciola?-
Io: -Mmmm... Che c'è...-
Liam: -Eddai, voglio un po' di coccole!-
Io: -Smettila, devo studiare! Ho una verifica domani!-
Liam: -Eddai...- continuò, sfiorandomi il viso con il naso.
Io: -Liam.- esclamai per rimproverarlo.

Liam mi chiuse il libro e mi baciò. Lo spinsi per il petto e ripresi il libro. -Dai, finito qui, mi potrai coccolare!-
Liam: -Ma... uffi...- Mi lasciò fare e finii di studiare.
Mamma: -Ragazzi, volete un po' di cioccolata calda?!-
Liam: -Io sì, grazie!-
Mamma: -Tesoro, puoi anche non ringraziare! Ormai sei di famiglia!-
Liam: -Sì, ma...-
Mamma: -Abbie?- Annuii e mia mamma andò a farci la cioccolata che portò poco dopo.
La prese Liam e la tenette nelle sue gambe.
Liam: -Ehi cucciola, tieni.- Sorrisi e la presi. Chiusi il libro e lo buttai ai piedi del letto, -Finalmente!- continuò.

Finita di bere la cioccolata Liam si avvicinò a me, -Me la sapresti ripetere!?- disse scherzoso.

Io: -Cosa vorresti dire, eh!?- Sorrise e mi diede un bacio nella guancia, -Ora puoi coccolarmi.- dissi dolcemente. Lui sorrise e mi avvolse un braccio intorno ai fianchi, mentre iniziò a baciarmi il collo.

Mi lasciò diversi succhiotti e poi arrivò alle guancie.
Mi lasciò due delicati baci e poi mi sfiorò le labbra con le sue.
Nel mentre entrò mio papà.

Io: -Aaah!- urlai, spingendo Liam.
Papà: -Scusate il disturbo, volevo dirvi che noi usciamo.-
Io: -Papà...- sussurrai infuriata -Puoi bussare la prossima volta?- continuai trattenendo la rabbia.
   
    * * *

Liam: -Qui non può disturbarci nessuno...-
Io: -Va bene ma... ho freddo.- Liam mi aveva portata ad un lago ghiacciato, intorno a noi soffiava un vento polare e dalle nostre bocche uscivano nuvole di aria calda. Liam mi avvolse nelle sue braccia ed io lo guardai intenerita.
Liam: -Se hai freddo, andiamo via.-
Io: -No, voglio restare. Si può pattinare?-
Liam: -Sapevo che me l'avresti chiesto!- disse ridendo -Vieni, si possono prendere laggiù.- Liam noleggiò dei pattini e andammo nel lago ghiacciato, per nostro vantaggio, quel giorno nessuno stava pattinando.
Liam mi prese per mano ed iniziammo a pattinare.

       * * *

Mamma: -Ehi Liam, ti fermi a cena vero?-
Liam: -Ecco, io non saprei...- disse imbarazzato.
Nonostante fossero già cinque mesi che stavamo insieme, ancora si vergognava.
Papà: -C'è una tempesta di neve fuori, non conviene andare in macchina...-
Liam: -Già, ma...-
Io: -Può restare a dormire qui, vero papà? Veroo??- dissi con una voce da bambina, per convincerlo.

Chiedergli che un ragazzo potesse restare a dormire era un po' troppo, soprattutto perchè eravamo ancora giovani, ma dopotutto fuori diluviava e Liam non poteva rischiare di chiamare i suoi genitori con questo tempo.
Papà: -Va bene... Ma dormirà sul divano!-
Lo guardai delusa, ma perchè nel divano? Cosa pensava potesse farmi Liam?!
Liam mi guardò un po' deluso, ma poi mi sorrise.
Liam: -Va bene, vi ringrazio.-
Dopo cena andammo a dormire, io in camera mia, e Liam... nel divano.



_SPAZIO AUTRICE_
SALVE DOLCEZZE!!!
COME STATE?
IO OGGI DEVO SFARE L'ALBERO... ODIO SFARE L'ALBERO! >.<
VI E' PIACIUTO IL CAPITOLO?
BEH, ORMAI PENSO LO ABBIATE CAPITO, E' UNA STORIA TUTTA DOLCE E ROMANTICA,
SPERO VI PIACCIA!
UN BACIONE :*

 

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Capitolo 9
*** Un dolce -Ti Amo- ***


Liam: -Sogni d'oro piccola.-
Io: -Notte, Liam!- Ci baciammo e andammo a dormire.
03.45; -Uummh... Woowah, ma che ore sono!?- sbadigliai.

Guardai la sveglia e mi alzai in silenzio.

I miei piedi tremavano a contatto con il pavimento freddo, e la pelle d'oca si cospargeva in tutto il mio corpo.

Aprii lentamente la porta del salotto e sbirciai se Liam dormiva.

Chiusi la porta lentamente alle mie spalle e in silenzio mi diressi alla cucina, aprii il frigo e bevvi un po' di latte.

Attraversando il salotto per tornare in camera, mi cadde l'occhio su Liam.
Lo guardai intenerita, aveva la bocca leggermente aperta e respirava silenziosamente.

Mi avvicinai sempre in silenzio e mi accucciai vicino al divano e lo guardai per qualche istante.
Le sue ciglia erano lunghe e i capelli erano scompigliati.
Mi salì un brivido per la schiena che mi portò a fare un gemito strozzato.
Liam si girò, e aprì gli occhi. Provai a scappare silenziosamente, ma lui mi vide, -Abbie?-
Io: -Sì?-
Liam: -Che ci fai qui?-
Io: -Sono venuta a bere un po' di latte...-
Liam: -Vieni qui...-
Io: -No Liam, dopo papà si arrabbia.-
Liam: -Eddai...- m'implorò.

Guardai nella direzione della camera dei miei, e per fortuna, sentii che papà ronfava rumorosamente, nel bel mezzo del sonno. In punta di piedi andai da Liam e mi misi al suo fianco sotto le coperte.
Mi avvolse le sue braccia ai fianchi e mi diede un bacio nella fronte. -Ti amo piccola.- sussurrò, sorrisi.
Mi piaceva sempre un casino quando mi chiamava o piccola, o cucciola, e mi piaceva un casino quando mi sussurrava, amavo la sua voce è sempre stata qualcosa di speciale in lui, una cosa di cui avevo bisogno e che solo lui aveva.
Mi sfiorò il naso con il suo, e lentamente mi si chiusero gli occhi, fino a sprofondare nel sonno.

Liam: -Buongiorno dolcezza!- sorrisi, ero ancora fra le sue calde braccia, ed avevamo dormito tutta la notte uno abbracciato all'altra.
Papà: -Ech emh...-
Io: -Ah!- mi girai di scatto -Papà! Posso, posso spiegare! Io...-
Liam: -Lei aveva freddo, e allora l'ho convinta a venire da me... davvero Carl...-
Papà: -E va bene... Sappiate che vi controllo!-
Io: -Sìsì... soprattutto ronfando come un bue...!- dissi ridacchiando ed anche Liam rise.
Papà: -Oh signorina...! Volete la colazione?-
Io: -Sì!- saltai giù dal divano e mi seguì anche Liam.
Thomas: -Le gocciole sono miee!!- urlò correndo per tutto il salotto.
Io: -Non se ne parla nemmeno!- iniziammo a spintonarci e a schiaffeggiarci per prendere il posto a tavola, mentre Liam si godeva lo spettacolo già seduto al tavolo.
Mamma: -E finitela voi due! Abbie, ma sei grande! Vedi di finirla!- sbuffando, lasciai che Thomas andasse al mio posto, ovviamente quello vicino a Liam.

Mentre mangiammo Liam mi sorrideva e papà lo guardava sempre storto, ma lui non se n'era accorto.

Quando finimmo, ci alzammo ed io e Liam andammo in camera mia per cambiarci.
Scelsi che vestiti mettermi, e alla fine optai per i soliti Jeans e felpa.
Li poggiai nel letto e senza pensarci iniziai a tirarmi su la maglia, ma mi bloccai subito dopo che mi accorsi della presenza di Liam che invece si stava cambiando tranquillamente.

Rimasi incantata, con la maglia al petto e le braccia piegate pronte a sfilarla, mentre lo guardavo cambiarsi.
I suoi addominali erano scolpiti e la sua pelle era leggermente abbronzata.
Si sfilò anche la canottiera, rimanendo così in boxer.
Aprii la bocca sorpresa dallo spettacolo che mi trovai davanti e lasciai cadere le braccia lungo i fianchi.
Liam se ne accorse e mi guardò sorpreso, -Che... che c'è?!- chiese.
Io: -N.ni.niente... Proprio niente.- balbettai.

Il mio sguardo andava su e giù per il suo corpo e lui, consapevole dei miei pensieri, si guardò e con un sorrisetto malizioso si avvicinò pavoneggiandosi.
Mi allontanai imbarazzata finchè la mia schiena non fu contro l'armadio.
Posò le braccia dietro di me, e si avvicinò al mio viso. Mi diede un bacio nel collo e uno nelle labbra.
Mi prese le braccia e mi fece sfilare la maglia, così rimasi in reggiseno, nero in pizzo, che, purtroppo, traspariva.

Liam mi guardò spalancando gli occhi, per poi fissare lo sguardo sul mio, che lo guardava soddisfatto.
Si avvicinò, facendo sfiorare le nostre labbra, premette sui miei fianchi, e fece combaciare i nostri corpi.
Gli appoggiai le mani al petto e mi lasciai baciare dalle sue dolci e carnosi labbra, mentre sentivo le ossa del suo bacino toccare il mio ventre.
Allungai le braccia per avvolgerle al suo collo, quando si spalancò la porta. -Ragaz... Ma che state facendo?! Avete scuola, ve lo siete dimenticati?- Irruppe mio papà.
Imbarazzati, io e Liam ci spingemmo a vicenda, mentre le nostre guancie divennero rosse e calde.
Ci vestimmo velocemente, ed andammo a scuola.
        
* * *

-Amooore!! Ehi... alzati! Svegliaaa... Cucciola? Oooh... uff... Abbie! Madonna, ma quanto dormi?-
Io: -Uuummmh... ma che vuoi!?- dissi stiracchiandomi.
-Alzati! C'è una sorpresa per te!-
Io: -Aah... Liam, sei tu!-
Liam: -Chi pensavi che fossi!-
Io: -Uumh... non lo so, ma ho sonno!- dissi per poi sdraiarmi nel lato opposto, sprofondando nel piumone.
Sentii Liam ridere e poi mi saltò addosso, -Aaaaahh!!!! Nooo!!!- urlai con voce strozzata.

Mia mamma si affacciò e si appoggiò allo stipite della porta guardandoci.
Liam iniziò a farmi il solletico nei fianchi e a scompigliarmi i capelli.
Io: -Ahhaha no Liam! Basta!- urlavo ridendo.
Lui continuava a stuzzicarmi, tirandomi per le gambe e scoprendomi dalle coperte.
Alla fine riuscì a farmi cadere dal letto e lui cadde sopra di me.
Mi ritrovai distesa a terra, con un braccio sul mio ventre e l'altro lungo il fianco, Liam invece era fra le mie gambe, e si reggeva sui gomiti. I

n quel momento mia mamma se ne andò e accostò la porta.

Liam mi accarezzò una guancia e mi ci lasciò un lungo e delicato bacio.
Mi aprì lentamente la camicia, sbottonando lentamente ogni bottone, fino a mostrare il reggipetto.
Solo alla vista del solito pizzo nero, Liam sembrava s'eccitasse, e gli scappava sempre un sorriso soddisfatto.

Sfiorò le sue labbra con le mie e  mi accarezzò un po' il viso.

Liam: -Hai mai fatto una cosa del genere con un ragazzo?-
Io: -Sinceramente?- Liam mi guardò un po' perplesso e poi mi annuì -Mai...- Sorrise per poi affermare: -Bene.- e mi baciò appassionatamente.

Mi alzò una gamba, che mi accarezzò fino in fondo.

I suoi baci si alternavano a baci nel collo e a leggeri morsi.

Mi tirai su nei gomiti e lo baciai, lo spinsi per le spalle e lo feci girare.
La situazione si capovolse, ora ero io sopra di lui, ed ero io a lasciargli baci e morsi nel collo.

Gli sfilai la maglia, così rimase a petto nudo, mostrando i suoi portentosi muscoli.

Aveva una collana al collo, che mi attirò l'attenzione.

Era una catenella con un ciondolo a cerchio bianco. Lo presi in mano e lo guardai.
Liam mi osservava e si avvicinò al mio viso. Prese la mia mano e la spostò, facendo girare il ciondolo, non era semplicemente bianco, c'era una
A incisa sopra, con un cuore di lato.
Io: -La A, la A di...-
Liam: -...Abbie.- lo guardai intenerita e lasciai cadere il ciondolino, -Ti amo Abbie, ti amo davvero tanto.-
Io: -Oow, Liam... Io...-
Liam: -Ti prego, dimmi che... che anche te mi hai sempre amato...-
Io: -Sì Liam... Ti amo tantissimo.- sussurrai sorridendo, lui mi mise una mano al fianco, con l'altra mi accarezzava i capelli, mentre le nostre labbra si intrecciavano come se non volessero fare altro.
Gli misi le mani al petto e mi staccai, -E tu hai mai fatto una cosa del genere con una ragazza?- chiesi sensualmente.

Lui mi guardò tutta per poi sorridere.
Liam: -Emh...n...no...- sussurrò incerto.
Io: -Liam.-
Liam: -Beh, sinceramente con la mia ex... ho fatto una cosa... del genere... sì... è così...-
Lo guardai imbronciata e lui mi sorrise.
Io: -Emh... che, che ne dici se... se fai... la stessa cosa con me...?-




_SPAZIO AUTRICE_
SALVE SALVINO LETTRICI!
VI PIACE IL CONTINUO DELLA STORIA? DOLCE IL NOSTRO LIAM, VERO?
MAGARI SE NE TROVASSERO DI RAGAZZI COSI'.
BEH, RIPORTANDO I PIEDI PER TERRA... VI E' PIACIUTO IL CAPITOLO?
SPERO VIVAMENTE DI SI', E SOPRATTUTTO SPERO CHE CONTINUIATE A LEGGERLA!
UN BACIONE :*

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Capitolo 10
*** Sentimenti e Sensazioni ***


Io: -Emh... che, che ne dici se... se fai... la stessa cosa con me...?- titubai imbarazzata.
Liam mi sorrise e poi si girò verso la porta.
Liam: -Però... ci servirebbe un posto un po' più appartato...- disse sorridendo maliziosamente.
Io: -Emh.- mi alzai di scatto -Penso che abbia cambiato idea... già...- andai verso la porta e lui ridendo si alzò e corse verso di me.

Mi prese per un polso, e nel mentre sbattè la porta, per poi chiuderla a chiave.

Liam: -No no... ora mi hai stuzzicato...-
Spalancai gli occhi e Liam mi spinse per i fianchi fino al letto, facendomici cadere.
Io: -Liam, ci sono i miei di là...- sussurrai.
Liam: -Perchè cosa pensi che voglia fare?!- arrossii -Ahahah, beh... tu, lasciati andare...-
Io: -Va bene...- sussurrai.
Liam mi guardò sorridendo teneramente e poi mi baciò lentamente, mentre la sua mano destra saliva su per il mio ventre.
-Cosa stai per fare...?- chiesi timidamente.
Liam: -Un cosa che ti piacerà molto... di sicuro...-

Sorrise, per poi iniziare a baciarmi appassionatamente.

La mia pelle era a contatto con la sua, dopo che entrambi ci fummo disfatti delle nostre maglie.
Tenevo gli occhi chiusi così non vedevo nulla di quello che Liam potesse provare.

LIAM'S POV
Vedere Abbie distesa sul letto che respirava affannosamente mi faceva piacere.

Mi faceva piacere vedere le sue guancie rosse e la sue labbra distaccate dalle quali uscivano profondi sospiri d'attesa.

Forse per lei era troppo presto.
Dopotutto io avevo un anno in più di lei, come biasimarla.

Abbie aprì gli occhi, ritrovandomi così con due occhioni verdi che mi fissavano nei miei color cioccolato.
Io: -Abbie, io...-
Abbie: -Forza, che aspetti...?- sussurrò con tono dolce e timido.
Le lasciai diversi baci nel ventre salendo sempre più su.

Mise lentamente una mano dietro al mio collo, incrociando le sue dita ai miei capelli.
Respirava affannosamente e il suo petto si alzava e si abbassava velocemente.
Anche il mio respiro si fece più accelerato, eravamo entrambi imbarazzatissimi e tesi.

Le misi le mani dietro alla schiena cercando il laccio del reggiseno, mentre Abbie mandò indietro la testa, scompigliando i suoi lunghi ricci rossi.

Raggiunto il mio scopo, le sfilai lentamente l'indumento che lentamente scivolò dal letto.
La guardai e in quel momento lei mi strinse i capelli in un pugno, tirandomi leggermente la testa all'indietro.

La mia frangia mi scese negli occhi, quel giorno non mi misi il gel, così i capelli non si reggevano in una cresta.
Sembrò che lei lo avesse captato, infatti aprì gli occhi e me la spostò dagli occhi, per poi sorridermi e prendermi le braccia, me le fece avvolgere ai suoi fianchi ed io ne approfittai per baciarle il petto e giocherellare con la sua pelle nuda.

Intanto le solleticavo i fianchi, mentre le lasciavo baci e morsi nei seni.

Adesso il suo respiro si era placato, sembrava si fosse rilassata, ed invece la sua espressione diceva tutt'altro.

Era agitata, e non si decideva ad aprire gli occhi.
Ogni tanto un sottile gemito lasciava la sua bocca, mentre io non staccavo i suoi occhi dalle sue labbra carnose, che si mordevano ripetutamente il labbro inferiore.

Le mie gambe tenevano immobili le sue e i miei pettorali le sfioravano il ventre, facendole spesso venire i brividi, che poi si liberavano in un mugolio strozzato. Portai una mia mano al suo seno destro, quando lei mi spinse per le spalle e mi girò.

Adesso era lei sopra di me, e i suoi occhi brillavano soddisfatti.

Mi accarezzò il petto, per poi scendere fino al laccio dei jeans.
Passò gli indici nella mia V dei fianchi e poi disegnò le linee dei miei addominali.

Mentre lo faceva sorrideva e la sua lingua inumidiva spesso il suo labbro superiore.
Le ciglia le svolazzavano e le palpebre sembrava volassero, da quanto velocemente le muovesse.
Strusciò la mano dal mio collo al mio ventre e lentamente premette sul cavallo dei miei jeans, facendomi gemere affannosamente.

A quel gesto lei sorrise maliziosa e si avvicinò al mio viso.
Iniziò a baciarmi il collo e la guancia destra, amavo quando prendeva il controllo su di me, e sapevo che piaceva anche a lei.
Mentre le sue labbra inumidivano il mio collo, le sue mani mi allargavano le gambe per posizionarsi meglio fra di esse.

Le sue ginocchia ora, sfioravano il cavallo dei miei jeans, mentre i suoi fianchi arrivavano a stento ai miei.
Posò le braccia alle mie spalle, e poggiò le sue labbra sul mio petto in un lungo e tenero bacio.
Giocò un po' con la mia pelle e tornò al collo.
Dopo aver succhiato una parte di esso, posò le labbra sulle mie e approfondimmo il bacio.

Adesso le mie braccia erano strette ai suoi fianchi e le sue erano al mio collo.
Il suo petto premeva sul mio, e la sua pelle morbida mi scatenava un desiderio di averla tutta per me, in quel momento.

Le strinsi i fianchi e la feci girare.
Le nostre labbra non si staccavano un secondo, nemmeno per prendere fiato, mentre le mie mani erano indaffarate con i bottoni dei suoi pantaloncini.
Glieli slacciai e tirai giù la zip.
Buttai i pantaloncini nel pavimento e lei lasciò che io asplorassi il suo corpo.

I miei occhi ora erano fissi sulle sue curve e sulla sua biancheria, che era ciò che solo le era rimasto addosso.

Le baciai il ventre ed arrivai all'elastico degli slip.
Guardai i cuoricini di cui era ornato e poi guardai lei, che osservava ogni mia mossa.

Si morse il labbro inferiore, e per me, quello era il permesso di arrivare anche a quello.

Con la mano destra le sfilai gli slip, mentre con la sinistra le alzai la schiena per aiutarmi nell'intento.
Il suo respiro si affannò, le sue guancie erano rosse fuoco e i suoi occhi erano strizzati in un'espressione spaesata.

Di sicuro non sapeva se voleva farlo oppure no.
Se era convinta del tutto o pensava solo di esserlo.

Sta di fatto che i miei occhi rimasero fissi su di lei, mentre la mia mano destra le accarezzava il linguine delicatamente.
Il suo petto ricominciò ad alzarsi e abbassarsi velocemente, e quando aprì gli occhi mi venne un colpo al cuore.

Le brillavano di una luce propria, il verde sembrava diventasse giallo e le ciglia sembrava si muovessero.
Sembrava un angelo, illuminato dalla fioca luce della lampada nel comodino.


Feci forza sul mio braccio sinistro e mi alzai.
La guardai distesa nel letto, mentre la sua mano destra si tese verso di me, gliela afferrai e si fece tirare su.
Mise le mani al mio petto e si appoggiò ad esso.
Appoggiai le mani alla base della sua schiena quando...

ABBIE'S POV
Quando qualcuno bussò alla porta.
Panico.
Panico totale girava nella mia stanzetta buia. -E ora?- sussurrai a Liam.
Liam: -Vestiti, veloce!- sussurrò, per poi aiutarmi a raccogliere i miei vestiti abbandonati nel pavimento.
Mi legai il reggiseno, mi girai e Liam mi porse gli slip, stando girato dall'altra parte, per non guardarmi.

Lo guardai perplessa, ma poco prima non mi aveva forse già vista?
Data quell'azione, forse si era limitato ad accarezzarmi, ma forse, guardarmi del tutto non era nelle sue intenzioni.

Mi vestii velocemente ed anche Liam si rimise la maglia.
Aprimmo la porta e ci trovammo davanti: Harry.
Liam: -Che ci fai qui?-
Harry: -Mah... è un po' di tempo che non tornavo... Ormai mi ha rimpiazzato con te...- disse rivolgendosi a Liam scherzosamente.
Io: -Harry... ma sai benissimo che tu sei ineguagliabile!- esclamai per poi abbracciarlo.

Liam si appoggiò allo stipite della porta e ci guardava sorridendo.

Harry: -Ho interrotto un bel momento?- chiese sporgendosi verso la camera e notando il letto disfatto.
Io: -Emh... n, no...- risposi imbarazzata, mentre le mie guancie si tingevano di rosso.
Liam: -Beh, forse... qualcosina di intimo sì...- sussurrò maliziosamente, per poi tirare fuori la lingua e leccarsi l'angolo sinistro della bocca.
Io: -Liam!- protestai a denti serrati.

Harry rise e appoggiò la mano alla porta alla mia destra, avvicinandosi al mio orecchio.

Harry: -Se fa qualcosa di sbagliato, tiragli un calcio, e sentirai la sua voce alternativa...- sussurrò ridacchiando.
Ridacchiai anch'io, mentre Liam faceva cenno di no con la testa sorridendo.
Io: -Ma non abbiamo fatto nulla di male... Cose innocenti...-
Liam: -Ceerto... se fosse stato per te, sarei potuto andare avanti...- scherzò.
Io: -Liam!- esclamai, tirandogli un pugno nel braccio.
Liam e Harry iniziarono a ridere ed io li guardavo sorridendo.
*Ah, i maschi...* pensai. 
Appoggiai una mano nel fianco di Liam, quando mi accorsi che Thomas era appoggiato alla porta della sua camera e ci guardava con gli occhi spalancati.

Sbarrai gli occhi e lasciai Liam.

Io: -Thomas... Ti conviene entrare in camera e chiudere a chiave prima che ti uccida...- dissi tutto d'un fiato.


Di sicuro aveva capito cosa avevamo fatto e l'avrebbe detto alla mamma.

In una frazione di secondo era fuori dalla camera e correva verso il salotto.
Lo rincorsi urlandogli dietro, ma lui correva a più non posso ed aveva un gran vantaggio su di me, che ero invece distrutta e ancora sudata da quello che avevo fatto prima.
Thomas: -Mammaaaa!!!! Abbie e Liam fanno delle cosacceeee!!!! Mammaaaa!!!- urlava a più non posso.

Io e lui eravamo sempre in competizione e se dovevamo farla pagare all'altro, lo si faceva con una cattiveria quasi crudele. E lui si vendicava dei miei scherzi così, urlando alla mamma ciò che mi vedeva fare, soprattutto con Liam, anche se ci davamo un innocente bacio.

Mamma: -Ma che succede qui?!-
Thomas: -Mamma! Abbie e Liam fanno delle cosacce in camera, l'hanno detto a Harry!- urlò con un tono vendicativo. Io gli ero dietro e lo guardavo con uno sguardo che avrebbe fatto paura anche ad un drago.
Mia mamma mi guardò e mi sorrise.
Mamma: -Thomas...- disse per rimproverarlo -Lasciali fare... Sono grandi, e possono fare ciò che vogliono!- concluse per difendermi.
I muscoli si rilassarono e la guardai sorpresa.

Sorrisi e lei ricambiò.
Liam venne dietro di me, e mi strinse ai fianchi.
Liam: -Tranquilla Tania... Abbie è ancora vergine...!- scherzò ed io diventai rossa fino alla punta dei capelli.
Liam mi guardò sorridendo e si leccò l'angolo della bocca.

Ma come faceva a dire una cosa così delicata davanti a mia mamma così tranquillamente?
Io mi sarei vergognata tantissimo a dover dire a mia mamma anche solo: Tranquilla mamma, sono ancora vergine.

Lei rise e fece l'occhiolino a Liam. *Ma che?!* feci una smorfia, mentre Liam continuava a ridere.
Mia mamma se ne andò e Liam strinse le sue potenti braccia intorno alle mie spalle.
Liam: -... Anche se non lo sarai ancora per tanto...- sussurrò sbruffosamente.
Sbarrai gli occhi e lo guardai, mentre ridendo andava verso Harry.



_SPAZIO AUTRICE_
SALVE LETTRICI!!
VI PIACE IL CAPITOLO UN PO' PERVY? AHAHAH SI' DAI, E' SOLO UN POCHINO XD
BEH, SPERO COME AL SOLITO CHE VI SIA PIACIUTO E DI VEDERE MOLTE VISITE!
UN BACIONE ENORME :*
ALLA PROSSIMA!
-TOMMO-

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Capitolo 11
*** Un Nuovo Amico ***


Io: -Mamma, esco!-
Mamma: -Dove vai!?-
Io: -Da Liam...-
Mamma: -Salutamelo... E' un po' di tempo che non lo vedo! E mettiti un maglioncino, sei troppo leggera!-
Io: -Oh mamma, siamo a giugno che bisogno ce n'è! Ciao!- sbattei la porta dietro di me e salii nel mio motorino.
La mia treccia svolazzava dietro di me e il top aderiva spinto dal vento.
Arrivai a casa di Liam e mi aprì Nicola.
Nicola: -Ciao bella! Come va?!- mi accolse con un caloroso abbraccio e un bacio nella guancia.
Salii in camera di Liam, lui era a farsi la doccia.
Suonò il suo cellulare che era nella sua scrivania.
lo presi e lessi chi chiamava. Sullo schermo appariva il nome di: Mia.

*Chi cazzo è questa Mia?! Ora rispondo io!*

Accettai la chiamata ed iniziò a parlare la ragazza dall'altro lato.
Mia: -Ciao amore, che fai oggi?!- rimasi paralizzata da quelle parole, che per poco mi cadde il cellulare.

Ma come?! Che stava succendendo? Liam mi tradiva, dopo 6 mesi di fidanzamento?

La ragazza continuava a parlare, ed io la ascoltavo.
Mia: -Dai, lascia quella ragazza e vieni da me, Liam! Con me ti divertirai di sicuro! Allora, non rispondi?-
Io: -Emh...- mi feci coraggio -Stai parlando con la sua fidanzata.-
Mia: -Cooosa!? Tu saresti la ragazza di Liam? Com'è che ti chiami? Abbie?-
Io: -Sì, è il mio nome. E tanto per la cronaca, Liam è mio, intesi!?-
Mia: -Umh... non ci scommeterei più di tanto, dopotutto i ragazzi vanno accontentati e credo di sapere che tu Liam non possa soddisfarlo!- disse arrogante.

Rimasi paralizzata da quelle parole,
ma cosa voleva dire?
In preda al panico, buttai giù e buttai il telefono nel letto.

In quell'istante entrò Liam in accappatoio che si stava asciugando i capelli.
Liam: -Abbie! Ciao amore!- esclamò entusiasta.
Le lacrime sgorgavano veloci dai miei occhi e le mie mani si strinsero in un pugno.
Io: -Liam! Stai con un'altra?! Io non ti soddisfo abbastanza, vero?! Cosa vuoi di più da me?!- urlai contro di lui, mentre lui mi guardava perplesso.
Liam: -Ma che stai dicendo?!-
Io: -Ti ha chiamato una certa Mia, cos'è la tua amante?! Sei andato a letto con lei, vero?-
Liam: -Abbie hai risposto al mio telefono?- chiese un po' turbato e irritato.
Io: -Per quello ti chiedo scusa, ma quella mi ha detto che io non ti soddisfo, sapeva anche il mio nome! Ma che gioco stai facendo, Liam!??- Liam mi si avvicinò teneramente e buttò l'asciugamano nel letto.
Liam: -Amore mio... io non sto facendo nessun gioco... Lei è una mia compagna di classe, che ha sempre avuto una cotta per me. Ci prova in continuazione, ma io amo te e solo te!- disse accarezzandomi una guancia. -E se non mi credi, puoi chiedere agli altri... Tutti sanno di lei.- i miei muscoli si rilassarono e i pugni si sciolsero.
Io: -Sono stata una stupida...- lui sorrise -Sono stata una stupida a dubitare di te... scusami...- sussurrai mentre le ultime lacrime uscivano dai miei occhi gonfi.
Liam: -Non è vero... hai dimostrato che tieni molto a me... e mi fa piacere, perchè io tengo moltissimo a te...-
Mi guardò teneramente e mi accarezzò i capelli.

-Baciami.- gli ordinai fissandolo negli occhi.
Lui mi guardò curioso, forse per la mia reazione -Ho detto di baciarmi.- ripetei.

Lui sorrise e mi prese per un fianco, per poi far coincidere i nostri corpi e unirci in un dolce bacio.

Karen bussò alla porta e aprì, per poi guardarci teneramente mentre ci abbracciavamo baciandoci.
Le braccia di Liam erano il posto giusto in cui rifugiarmi ogni volta che mi sentivo triste o giù di morale, lui sapeva sempre come farmi sorridere anche solo con uno sguardo o una parola, un bacio o una carezza.
Lo spinsi e Karen si fece avanti.
Karen: -Liam, c'è Louis...-
Io: -Liam, chi è Louis?-
Liam: -E' un mio compagno di classe.- entrò quel ragazzo -Ciao Lou!- e si batterono il cinque.

Quel ragazzo aveva degli occhi meravigliosi, la camicia sbottonata che lasciava intravedere i possenti muscoli e un tatuaggio nel petto.
I capelli erano tenuti benissimo, con un sacco di gel; la bocca curvata in un sorriso, i jeans piegati alla caviglia e le scarpe bianche.

I miei occhi brillarono e le guancie si tinsero di rosso quando quel ragazzo venne verso di me e mi porse la mano.
Louis: -Tu devi essere Abbie, vero!? Liam è innamorato pazzo di te!- esclamò ridendo.
Mentre Liam lo guardava sorridendo timidamente.
Liam: -Vado a vestirmi... Lou non inventarti cose su di me!- concluse per poi chiudersi la porta alle spalle.
Louis: -Devi sapere che Liam si è innamorato di te fin dalla prima volta che ti ha vista!- sussurrò.
Liam: -Guarda che ti ho sentito!- urlò dal bagno e Louis rise divertito.

Louis si sdraiò nel letto, mettendo le braccia dietro alla nuca.
Louis: -Comunque non stavo scherzando... Forse lui non te l'ha mai detto, ma... ti ama davvero tanto... e non ti cambierebbe per nessun'altra...- arrossii e sorrisi timidamente -Tu lo ami, vero!? Non lo stai solo prendendo in giro, spero...-
Io: -No... non lo sto prendendo in giro... io lo amo più di me stessa...-
Louis: -Dimmi qualcosa di voi... puoi fidarti di me, solo che Liam è talmente timido che non ci racconta mai nulla...-
Io: -Beh... che vuoi che ti dica...-
Louis: -Bah non so... avete fatto qualcosa di... intricante?- sussurrò divertito.
Io: -Beh... qualcosa del genere... Liam è il ragazzo più dolce che io abbia mai conosciuto...- dissi ridendo.

LIAM'S POV
Pigiai sulla maniglia per aprire la porta, quando la voce di Abbie mi fece incuriosire, e rimasi ad ascoltare che dicevano.
Louis: -Cosa ti ha fatto innamorare di lui?-
Abbie: -L'ho visto per la prima volta quando fece l'incidente in motorino, e mi attrassero molto i suoi addominali, non voglio dire una bugia, ma anche i suoi occhi... mi fecero un effetto strano... da quel giorno pensavo solo a lui, fino a quando Harry me lo fece conoscere e beh... mi sono innamorata di tutto ciò che è e che fa... è fantastico...-
Louis: -Di cosa pensi si sia innamorato di te?-
Abbie: -Non saprei... forse gli sono stata simpatica di primo impatto e...-
Louis: -Umh, non direi... secondo me sei la sua ragazza ideale...-

Abbie arrossì e si sedette ai piedi del letto, mentre Louis si alzò sui gomiti

-Secondo me, gli sei piaciuta subito, forse hai avuto un impatto immediato su di lui, e di conseguenza si è innamorato...- continuò Louis.
Abbie: -Beh, se fosse così, è meglio per me, non credi?-
Louis: -Beh sì... E credimi, se fosse per lui, ti sposerebbe subito... Ti piacerebbe sposarti con lui?!-
Abbie: -Beh, siamo ancora troppo giovani per dire questo, ma... penso che se fossi più grande, beh... sì, mi piacerebbe sposarmi con lui... condividere la propria vita con una persona speciale come lui, penso sia il desiderio di ogni ragazza...-
Louis: -Credo di capire perchè si è innamorato di te...- Abbie lo guardò curiosa -Sei sincera, gentile e innocua... sei la classica ragazzina dagli occhi dolci...- sussurrò teneramente.
Abbie: -E' un'offesa?!- chiese leggermente irritata.
Louis: -Al contrario... Tientelo stretto, non lo trovi ovunque un tipo come Leeyum...- esclamò facendole l'occhiolino.

Io: -E menomale che avevo detto di non parlare di me...- dissi irrompendo in camera.

Abbie arrossì e strinse in un pugno il lenzuolo fra le sue gambe incrociate.

Mi avvicinai a lei, e cercavo disperatamente le sue iridi verdi, che invece rimanevano fisse sulle sue mani.
Le tirai su il mento delicatamente, costringendola ad incrociare il mio sguardo.
Io: -Ab...- Abbie annuì, come dirmi di continuare -Mi sono innamorato di te per tutto quello che sei... Completamente tutto.-

Abbie arrossì, mordendosi il labbro inferiore e curvando le sue sottili labbra in un innocente sorriso. -Ti amo.- finii.

Divise lentamente le labbra, lasciando scorgere una parte dei suoi denti bianchi.
Abbie: -Ti, ti amo anch'io...-
Unii le nostre labbra in un dolce bacio, mentre mi piegavo su di lei, poggiando le mani ai lati delle sue gambe sul letto.
Allungò le mani dietro al mio collo, stendendo la schiena leggermente.
Fece entrare decisa la sua lingua fra le mie labbra, e approfondimmo il bacio.


Lei è stata la prima ragazza che mi ha fatto provare tali emozioni.

La prima ragazza che ho amato davvero.

La prima ragazza con cui avrei condiviso il mio cuore.

La prima ragazza a cui avrei dedicato la mia vita.



_SPAZIO AUTRICE_
SALVE PRINCIPESSE!
VI PIACE IL CONTINUO?
AHAHAH DOLCE EH?!
SPERO VI PIACCIA, E CHE LASCIATE QUALCHE PICCOLA RECENSIONE!
UN BACIO
:*
 

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Capitolo 12
*** Una Casa in Due ***


-Amooore!-
Liam: -Dimmi!- esclamò Liam scherzosamente.
Io: -Ma quanto ancora devi studiare?!-
Liam: -Ab, devo dare un esame, quanto dovrò mai studiare?!-
Io: -Uffa, non ti facevi rimandare, ed avevamo un'estate tutta per noi... Stupido figliolo testardo!- 

Liam rise e mi guardò divertito.

Liam: -Sai cosa ho deciso?!-
Io: -No...-
Liam: -Quest'estate, quando farò 18 anni, andrò a vivere da solo...Vieni con me?!-
Io: -Beh, non saresti più solo!- scherzai e lui rise -Verrei volentieri, ma io ne avrei sempre 17, quindi...- Liam fece un'espressione irresistibile, che solo lui sapeva fare. -Uuumh... e va bene, proverò a convincere i miei!- conclusi sbuffando.

Liam posò il libro e venne da me, per poi baciarmi.
Liam: -Così avremo tutta una casa per noi due... da soli, senza che nessuno possa sentirci...- sussurrò malizioso.
Io: -Se la metti così, non ci provo nemmeno a convincerli...- scherzai spingendolo lontano da me.

Liam rise e si risedette alla scrivania a studiare.
Mi sedetti nel suo letto e presi il mio libro che lasciai a casa sua proprio per queste circostanze, se lui avesse avuto qualcosa da fare, io mi sarei messa a leggere.
Liam: -Ah!- si girò verso di me, facendo girare le ruote della sua sedia -Comincerò a lavorare, quindi... mi servirebbe una mano femminile nella mia nuova casa...- abbassai il libro dalla mia visuale e lo guardai. 
Io: -Dici sul serio!?-
Liam: -Beh sì... siccome non sono molto bravo nelle faccende di casa...-
Io: -E va bene... Ma devo pur sempre convincere i miei...-
Liam sorrise e tornò a studiare.

           * * *


LIAM'S POV
Nella stanza risuonò un "Auguri Liam!!!" che rimbombò in tutta la casa.
Per i miei 18 anni, decisi di fare una piccola festicciola in casa, per poi spassarmela da qualche parte con i miei amici e... la mia ragazza.
La mia torta era semplice, con una candelina a forma di 18.
Mia mamma e mio babbo mi riempirono di baci e abbracci, e anche Nicola e Ruth.

Uscimmo di casa alle 23, e Abbie si cambiò dietro la mia auto.
Riuscii a prendere la patente proprio nel giorno del mio compleanno e come regalo, i miei genitori mi diedero la chiave di quella che diverrà la casa mia e di Abbie.

Io, Harry, Alysha, Zayn, Isabelle, e Louis andammo in un pub, che quel giorno era piuttosto affollato e ci raggiunse un nostro vecchio amico irlandese, Niall.

Niall: -Ehilà diciottenne!- mi venne incontro ridendo, per poi stringermi in un abbraccio.
Io: -Abbie, ti presento Niall, un nostro vecchio amico!-

Niall le strinse la mano e lei ricambiò con un sorriso.

Louis: -Abbiamo fatto una bella rimpatriata, eh!?-
Zayn: -Già! Ma allora, si entra!?-
Zayn e Isabelle gironzolavano sempre insieme, ma non penso che si erano fidanzati, o che mai ci avessero pensato.

Presi Abbie per mano e la tirai all'entrata.

Mi accolse Max, il buttafuori, che ormai mi conosceva da una vita, dato che andavo lì per ogni festa.

Max: -Auguri Leeyum!-
Io: -Grazie Max! Ti ho già presentato la mia ragazza?!-
Max: -No ma... è davvero graziosa!- disse per poi baciare il dorso della mano di Abbie.
Abbie: -La ringrazio...- disse imbrazzata.
Max: -Dammi del tu, dolcezza! Entrate su!- ci fece passare e si sentì subito la differenza d'aria.

Dentro l'aria era calda e sudata, le persone all'interno ballavano tutte appiccicate, mentre il dj si divertiva con i dischi.
Diversi miei conoscenti mi fecero gli auguri ed io ringraziai ognuno di loro.
Arrivammo al centro della pista ed io e Abbie iniziammo a ballare.

Le misi le mani alla fine della schiena, dove una cinturina di pelle, le segnava i fianchi.
Io: -Sei molto bella con questo vestito...- le sussurrai nell'orecchio.

La musica ci rimbombava nelle orecchie e ogni tanto ci spostavamo per far riposare il cervello.
Ormai avevamo perso di vista gli altri, così ci sedemmo al balcone a bere.
Abbie mi guardava sempre e mi sorrideva, sembrava le piacesse quella situazione.

Tutte le persone attaccate, la musica altissima e i nostri corpi che si sfioravano ad ogni movimento.

Dopo qualche ora e qualche bicchiere in più, uscimmo un po' per prendere aria.

Abbie aveva la faccia cadaverica e gli occhi un po' rossi, forse aveva esagerato con l'alcool.
Abbie: -Ehi Liam, auguri amore!- balbettò singhiozzando.
Sorrisi.
Mi appoggiai al muro del retro, dove qualche ragazzo e ragazza fumavano.

Abbie mi venne incontro, il suo viso ora arrivava al mio, merito dei tacchi a spillo che decise di indossare.

Il suo vestitino nero era corto e scollato, e permetteva un'ottima visuale dalla mia posizione.
Lei lo notò e mi sorrise, per poi darmi un dolce bacio abbracciandomi al collo.

La strinsi ai fianchi e cominciammo a baciarci appassionatamente.
Quando lei, non staccando le sue labbra dalle mie, abbassò la mano destra e la fece scorrere fino al mio ventre.
La infilò sotto la maglia e giocò con l'elastico dei boxer.

Spalancai gli occhi e la spinsi per i fianchi. -Abbie, ma che fai!?!- protestai.
Lei mi sorrise, il suo sguardo era perso nel vuoto, era ubriaca fradicia.
Infilò la mano dentro i boxer, ma la bloccai in tempo.
Io: -Amore, sei troppo ubriaca, andiamo a casa...- le sussurrai nell'orecchio, prendendole il polso.
Lei borbottò qualcosa, ma poi lasciò che la prendessi per i fianchi e me la caricai nelle spalle.

La feci sedere nel seggiolino del passeggiero e le legai la cintura di sicurezza.
Poi passai nel posto del guidatore e partimmo.
Si teneva in bilico sul suo polso appoggiato al finestrino e gli occhi le si chiudevano affaticati.


Arrivammo alla nostra futura casa.

La presi in braccio e lei si resse al mio collo.
Presi le chiavi nella tasca posteriore dei miei pantaloni e aprii.

L'appartamento era buio e silenzioso.

Tutto profumava di nuovo e pulito e l'aria era fresca.

Lo girai tutto prima di trovare la camera da letto.
Aprii l'ultima porta e mi trovai davanti un letto matrimoniale con le lenzuola azzurre e i cuscini bianchi.
Ci appoggiai Abbie e la spogliai per poi metterle il pigiama.
Si addormentò appena toccò il cuscino ed io invece uscii dalla camera per esplorare un po' la nostra nuova casa.

Il salotto era piccolo e accogliente, con una tv  di 30 pollici appesa al muro e due divani bianchi di pelle, con al centro un tavolinetto di vetro.
La cucina era a sinistra del salotto ed aveva un tavolino di legno con le sedie dello stesso colore.
Aveva il piano di lavoro di marmo bianco e gli sportelli abbinati al tavolo.
Anche il bagno era piccolo e accogliente.

Mi buttai nel letto poco dopo, e Abbie quando sentì che anch'io ero a letto, si rannicchiò fra le mie braccia, abbracciandomi ai fianchi.




_SPAZIO AUTRICE_
SALVE A TUTTE! TUTTO OK? FINALMENTE DOMANI E' SABATO, UN PO' DI RIPOSO!
COME AVETE PASSATO LA SETTIMANA? SPERO BENE, ANCHE PERCHE' A ME CONTINUA PIUTTOSTO MALE... :'(
MA VABBEH!!! SORRIDI E GUARDA AVANTI! XD
OK, ORA BASTA.
VI E' PIACIUTO IL CAPITOLO?
AHAHA LEGGERMENTE PERVY, MA DOLCIOLOSO, NO?
AHAH SPERO CHE VI SIA PIACIUTO E CHE CONTINUIATE A LEGGERLO!
UN BACIONE E BUON WEEK-END! :*
-TOMMO-

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Capitolo 13
*** Come Marito e Moglie ***


Quando mi svegliai ero fra le braccia di Liam e lui dormiva beatamente.

La testa mi scoppiava, e l'ultimo mio ricordo, eravamo io e Liam che ballavamo, solo quello.

Ma allora come c'ero finita lì!? E dov'ero?

Mi alzai lentamente, dividendomi dalle potenti braccia del mio ragazzo diciottenne.
Barcollai un po', prima di stabilire l'equilibrio.
Aprii la porta della camera e mi affacciai nel salotto, che non avevo mai visto prima d'ora.
Avanzai, e a tastoni al muro esplorai la casa.

Non c'era nessuno, eravamo soli.


"Così avremo tutta una casa per noi due... da soli, senza che nessuno possa sentirci..." disse Liam una volta.

Io: -Sarà mica il nostro appartamento!?-
Liam: -Ehi piccola...- mi girai di scatto, Liam era appoggiato allo stipite della porta e mi guardava fra un sorriso e uno sbadiglio. -Ti sei ripresa?-
Io: -Ma che è successo ieri sera!?-
Liam: -Ti sei ubriacata alla grande...-

*Ubriacata? Oddio! Ma allora cosa avrò mai fatto?!* mi venne un attacco di panico.

Magari Liam aveva approfittato del fatto che fossi ubriaca e mi aveva fatto qualcosa!
Io: -E, e che è successo?- balbettai.
Liam: -Mah niente, ti ho portata subito a casa...- disse con un sorrisetto.
Io: -Non mi convinci...- dissi ironica, avvicinandomi a lui, mi puzzava il fatto che sorridesse.
Liam: -Non è successo niente, davvero!-

Gli misi le mani al petto nudo e gli diedi un pizzicotto al capezzolo destro, e lui mi guardò ridendo dopo aver fatto una smorfia di dolore.

-Ahahah e va bene!- lo guardai sorridendo e con un gesto della testa lo incitai a continuare -Hai provato a...-
Io: -A?- chiesi curiosa.
Liam: -A... a... mettere una mano... nei miei b...- gli misi la mano alla bocca per farlo stare zitto e lui sorrise.
Io: -B,boxer?- chiesi imbarazzata, non avrei mai fatto una cosa del genere!

Liam mi tolse la mano dalla bocca e cominciò a ridere di gusto.

-E' uno scherzo?- chiesi rossa come un pomodoro. Ma perchè rideva?
Liam: -Nono, è tutto vero! Ahah però, caspita, potevo anche lasciarti fare... dopotutto era il mio compleanno!- scherzò ridendo a crepapelle.
Gli diedi uno spintone e sbattè contro il muro.
Io: -Non mi ubriacherò mai più in vita mia!-
Liam: -Perchè scusa?! Mi avresti fatto il regalo più bello che mi sarei mai aspettato...- sussurrò malizioso, spingendomi delicatamente contro il muro e mettendo i palmi delle mani alla parete ai lati della mia testa.

Arrossii nuovamente e guardai a terra imbarazzata.

Io: -E allora... perchè mi hai fermato?!- sussurrai.
Liam: -Perchè... preferirei che lo facessi da sobria... così te lo ricorderesti!- esclamò malizioso.

Sbarrai gli occhi e lo spinsi, mentre lui continuava a ridere.
Andai in cucina e aprii ogni sportello alla ricerca di qualcosa da mangiare.


Ma niente. La cucina era totalmente vuota, non c'erano nemmeno piatti ne bicchieri.

Mi girai e Liam era appoggiato allo stipite della porta e mi guardava con un sorrisetto.
Frugò nei suoi pantaloni e mi mostrò un mazzetto di chiavi.
Liam: -Ti porto fuori principessa, preparati, su!- sorrisi ed andai in camera per cambiarmi.
    
    * * *

Stavo sorseggiando il mio cappuccino, quando notai che Liam mi stava guardando sorridendo.
Io: -C,che ho?-
Liam: -No, niente... Ero solo a pensare... Io dopo vado a lavoro, tu sistemati in casa, ok?-
Io: -Beh, se vuoi vado a fare la spesa...!-
Liam: -Buona idea! Quindi oggi cucinerai tu!-
Io: -A quanto pare... E poi, chi lo farebbe scusa?!-
Liam: -Quando sarò a casa, cucinerò io per te, promesso.- sorrise e allungò una mano verso il mio viso, per poi allungarsi e darmi un bacio.
    
    * * *

X: -Vuole una busta signorina?!-
Io: -Sì, la ringrazio.- imbustai la spesa e mi incamminai verso casa.

*Sembro una donna che fa la spesa per preparare il pranzo al marito... E invece, ho solo 17 anni!* pensai. *Chissà quando esce Liam... Sono appena le 11...* pensai guardando l'orologio. *Mi farò un giro al parco...*
Appoggiai le buste in una panchina e mi sedetti.

Guardai un attimo il cellulare e quando rialzai lo sguardo un pallone mi colpì dritto in faccia, facendomi cadere a gambe all'aria.
Io: -Ahiahi! Che botta!- dissi massaggiandomi la nuca.
Un ragazzo mi porse la mano ed io la strinsi.
Lui: -Mi dispiace, il mio fratellino ha tirato troppo forte il pal... ma tu sei Abbie!-
Io: -Niall?! Che ci fai qui!?-
Niall: -Sono con mio fratello, e tu?-
Io: -Sono andata a fare la spesa, poi torno a casa...-
Niall: -Vuoi una mano!? Sembrano piuttosto pesanti queste buste...-
Io: -Beh, sai...-
Niall: -Dai, non fare complimenti, andiamo!-
    
    * * *

Io: -Ti ringrazio Niall, vuoi restare a pranzo?-
Niall: -Ma no... Non importa! Ma vivi da sola?-
Io: -No... con Liam.- dissi mentre girai la chiave. -Forza, resta con noi!-
Niall: -E va bene... non ti faccio insistere!-

NIALL'S POV
La guardavo mentre armeggiava velocemente il cibo, era una ragazza molto indipendente, Liam è stato molto fortunato.
Sentivo che canticchiava serenamente, e poco dopo si sentì aprire la porta dell'ingresso.
Liam: -Tesoro, sono a casaaa!!- esclamò euforico. *Ma tu guarda, sembrano proprio marito e moglie!* pensai.
Liam: -Niall! Che ci fai qui!?- disse con un sorriso a 32 denti.
Abbie: -Mi ha aiutato a portare la spesa e si fermerà da noi...-
Liam: -Va benissimo!- disse mentre si sfilava la camicia, e nel mentre diede un bacio a Abbie, stavano proprio bene insieme.
Abbie: -Liam! Ma non stare a petto nudo adesso!-
Liam: -C'è caldo!-
Abbie: -Dobbiamo comprare un ventilatore...-
Liam: -Come darti torto...- concluse per sedersi di fianco a me ed iniziare ad armeggiare col suo cellulare.
Io: -Liam, ma che lavoro fai?!-

ABBIE'S POV
Ascoltai che cosa si stavano dicendo, ancora non glielo avevo chiesto, ed ero curiosa di sapere del lavoro di Liam.

Liam: -Emh, non so come spiegarti... E' una specie di assistente ingegnere... boh, però mi trovo bene! E poi c'è una segretaria!- mi girai di scatto e gli tirai una polpetta cruda in faccia e lui sobbalzò dalla sorpresa.
Niall iniziò a ridere di gusto e Liam si tolse l'impasto dal viso.
Liam: -Ehi! Ma che ti è preso!-
Io: -Che mi è preso? Perchè guardi le segretarie!?! Sbaglio o ce l'hai già la fidanzata!!?-
Liam iniziò a ridere e si alzò verso di me.


-Non me ne faccio niente di una segretaria, se al mio fianco ho una principessa...- sussurrò ed io arrossii.

Ma perchè con lui i pensieri mi uscivano dalla testa?! Con lui tutto era un mondo diverso, dolce e zuccheroso.

Mi accarezzò il viso e mi baciò appassionatamente, mentre le mie mani salirono al suo viso, sporcandolo di farina.
Quando ci staccammo sorrise malizioso, per poi girarsi verso Niall.
Liam: -Guardo le ragazze per trovarne una giusta per i miei amici... Ad esempio potresti proprio conoscere Veronica, secondo me, andrebbe bene per te...- scherzò riferito a Niall.
Niall: -Ah, ma guarda che le ragazze so trovarmele anche da solo! Non ho bisogno dal maritino che mi aiuta!- a quelle parole, Liam arrossì e spalancò gli occhi, ed io di scatto tornai a cucinare. -Che ho detto!?- scherzò.
Liam: -Mah, niente...-



_SPAZIO AUTRICE_
Salve Dolcezze!! Vi piace il capitolo sweet 13?
Ahahah spero di vedere tante e visite! Un bacione :*
-Tommo-

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Capitolo 14
*** Baci e Scherzi ***


Io: -Ehi Liam, io oggi esco con delle mie amiche, ok?!-
Liam: -Va bene!- rispose da sotto la doccia.
Io: -Vuoi che ti prepari il pranzo?-
Liam: -Nono, oggi pranzo a lavoro!-
Io: -Va bene, allora ricorda di chiudere le finestre! Io vado!-
Liam: -Dove vai!!!?- esclamò aprendo la porta.

Arrossii immediatamente a vederlo nudo e crudo come mamma l'ha fatto.

Io: -LIAM!!!!- urlai girandomi.
Liam: -Scusami, ma siccome non ti vedrò fino a stasera, volevo un bacio!- esclamò con la voce da offeso.

Sbuffai intenerita e mi girai per dargli un bacio.
Mi prese per il collo e mi tirò a sè, per poi penetrare la lingua fra le mie labbra.
Gli misi le mani al petto e lo spinsi.
Io: -Poi asciuga il pavimento, se no cadrai!-
Liam: -Va bene mamma!- scherzò per poi tornare sotto la doccia.

Ridendo uscii di casa ed andai da "Pazzè" la pizzeria dei genitori di Isabelle.
Isabelle: -Ciao bellissima! Com'è!?-
Io: -Tutto ok, te?!-
Isabelle: -Tutto apposto, entra, su!-

Ci sedemmo ad un tavolo dove c'era anche Alysha.

Ally: -Come va con Liam?!-
Io: -Tutto bene...-
Isabelle: -Avete già fatto qualcosa di...mlml...??-
Io: -Isabelle!!!!- Alysha iniziò a ridere e Isabelle mi guardò perplessa.
Isabelle: -Perchè scusa?! Io pensavo fosse scontato che lo aveste già...-
Io: -Isabelle!!!- Avrei voluto prenderla a schiaffi, ma eravamo in una pizzeria e non mi sembrava educato... -Apparte che se succedesse qualcosa ve lo direi... e poi, perchè mai dovrebbe provarci?!-
Isabelle: -Beh, è tanto che state insieme, siete già grandi, e magari lui lo vuole...-
Io: -Umh... - divenni di colpo curiosa -E se ci provasse, io cosa devo fare?!-
Alysha: -Beh dipende... Se sei disposta a lasciarlo fare...-
Isabelle: -Oppure puoi semplicemente dirglielo schiettamente...-
Io: -Beh io...non saprei...-
Alysha: -Quando sei sul punto... lo sentirai da sola...-
Isabelle: -E tu come fai a saperlo?!-

Alysha arrossì.

Alysha: -B,be,beh!... Emh... boh, mi è venuto da dirlo! Ehehe già...- Io e Isabelle ci guardammo e ci sorridemmo capendoci.
Io e Isabelle: -Che cosa hai fatto con Harryyy!!!??- dicemmo in coro con un tono da ebeti.

Alysha si irrigidì ed indietreggiò con la sedia.

Alysha: -Ahahah niente! Ma che andate a credere!-
Io: -Umh, io non le crederei.- esclamai rivolta a Isabelle.
Isabelle: -Ed io non ci credo.- esclamò rivolta a me.
Alysha: -Ma perchè non mi credete!??-
Isabelle: -Perchè i tuoi occhi dicono tutt'altro...-
Io: -Dicono che ti è piaciuto un casino....-
Alysha: -Aaah...- sbuffò -Caspita, siete peggio dell' F.B.I....- disse ridendo, ed anche noi ridemmo.
Io: -Racconta! Com'è successo?!-
Alysha: -E' successo e basta. Poi lo conosci Harry, è un pervertito...-
Isabelle: -Ma è stato sfacciato con te?-
Alysha: -No tutt'altro...- andammo avanti per ore a parlare di Alysha e Harry e dopo pranzo andammo a fare una passeggiata in centro e facemmo shopping.
Io finii tutti i soldi che mi aveva dato Liam, di sicuro si sarebbe arrabbiato...

Si fecero presto le 18 e dovemmo tornare a casa.
Io: -Liam, sono a casa!- urlai aprendo la porta.
Buttai la borsa nel divano e mi tolsi le scarpe per poi stare a piedi nudi.
-Liam?! Ma dove sei!?- sentii diversi sbuffi provenire dalla stanzetta vicino alla nostra camera.


Ancora non avevamo deciso che cosa metterci, così la lasciammo vuota.

Mi affacciai e trovai Liam disteso a terra con le cuffie alle orecchie e con le gambe sopra ad una sedia, mentre sbuffando continuava a contare -56... 57...58...- con le braccia alla nuca a fare gli addominali.
Mi appoggiai allo stipite della porta, era a petto nudo, così era ancora più attraente.

Arrivato a 100, si tolse le cuffie e si alzò.

Liam: -Abbie! Da quant'è che sei qui?-
Io: -Umh... dal... 56...- dissi ridendo.
Sorrise e mi venne incontro, probabilmente dopo essersi fatto la doccia non si era messo il gel, perchè i capelli gli scendevano negli occhi.
Gli accarezzai il petto e lui il viso.
Liam: -Ti sono mancato?!-
Io: -Umh... naah...- dissi ridendo.
Liam: -Menti.- rispose per poi unirci in un bacio.

Le sue potenti mani scesero fino alle mie cosce, per poi prendermi in braccio.
Avvolsi il suo bacino con le mie gambe, mentre con le dita giocherellavo con i suoi capelli.
Accarezzò accuratamente le mie curve e poi mi mise a terra.
Mi tolse le braccia dal suo collo e me le fece mettere lungo i fianchi.
Con la lingua assaporava la mia bocca, mentre passava le mani dal mio ventre al mio seno.
Gli poggiai le dita all'elastico dei jeans e li tenni stretti, lasciando Liam sulle spine.
Quando staccò le sue labbra dalle mie, lo guardai leccandomi le labbra e lui mi spinse la mano verso il bottone dei pantaloni.
Stetti al gioco ed infilai la mano fino al suo cavallo, lui chiuse gli occhi e gemette silenziosamente.
Aprii il bottone e tirai giù la zip con l'altra.
In quel momento il suo respiro si fece pesante e il suo petto si alzava velocemente.

Mi avvicinai al suo orecchio e diedi un leggero morso al suo collo, per poi sussurrare: -Scusami, ma devo cucinare per il padrone di casa...- e ridendo mi diressi in cucina.

Liam aprì gli occhi e ridendo divertito si tirò su la zip e chiuse il bottone.

Avevo già iniziato ad armeggiare quando Liam entrò in cucina ed apparecchiò la tavola.
Finito di fare ciò, venne dietro di me e mi strinse ai fianchi, baciandomi il collo.
Liam: -Finalmente abbiamo una casa tutta nostra...- mi sussurrò all'orecchio, per poi iniziare a succhiare la pelle delicata del mio collo.

Mi fece piegare leggermente la testa, per far spazio alla sua, che pian piano scendeva sempre più giù.
Mi fece girare per i fianchi e mi baciò il petto, mentre con le mani saliva dal ventre.

Io: -Liam... aspetta- ansimai, e lui mi rispose con un mugolio -Liam, un attimo...- ma lui continuò a baciarmi il collo e il petto -Liam!!!!- urlai per poterlo staccare, ma ormai era troppo tardi.
Liam: -Eddai, ma non posso nemmeno coccolarti!?- mi diressi verso il fornello, la carne era bruciata -Ooops...- esclamò sottovoce.
Io: -Liam...- ringhiai e lui rise imbarazzato. -Maiale che non sei altro!- urlai tirandogli un tovagliolo di stoffa.
Lui lo prese ridendo e ringhiò scherzosamente prima di scappare verso il salotto.

Sorrisi, lo amavo troppo quando faceva così.
Io: -Aah... Erano le ultime fette di carne...- sbuffai.



_SPAZIO AUTRICE_
SALVE LETTRICI? COME PASSA LA VITA? TUTTO BENE?
SPERO DI SIII, COME AL SOLITO... -.-" XD
CHE NE PENSATE DEL CAPITOLO? VI PIACE?
SPERO DI SI ANCHE PER QUESTO :P
BEH, GRAZIE A CHI LEGGE... UN BACIONE :*

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Capitolo 15
*** Scusa Se Ti Amo ***


Due anni volarono in un secondo, ed adesso sia io che Liam avevamo finito la scuola.
Nessuno dei due andò all'università. Liam trovò un posto fisso a lavoro e bastava per mantenerci entrambi.
Io: -Ehi Leeyum! Mi porti a fare shopping, oggi?-
Liam: -Ehi Abbie, oggi bisogna fare la spesa, ti ci porto un'altra volta...-
Io: -Ma ma... eddai!!- sussurrai con una faccina da cucciola.
Liam: -Non aggancia.- rispose per poi continuare a guardare lo schermo del computer.
Io: -Ma... uffi! Ma allora mi compri quello che voglio!-
Liam: -E va bene... ma tanto di vestiti ne hai da vendere...!-

Alla fine di quella stanzetta vuota, decidemmo di farne una cabina armadio tutta per me, fu Liam a farla, me la mostrò per il mio diciottesimo compleanno.
Colorò la parete di bianco con i pentagrammi neri, e ci attaccò mensole e scaffali con tutte le mie scarpe e vestiti.
E' inutile sottolineare che volevo fargli una grande sorpresa, ma fra di noi non era ancora successo nulla.
Avevo ancora la mia verginità, e mi andava bene così.
Finchè avevo Liam al mio fianco potevo affrontare ogni cosa.


Liam: -Ehi piccola, ti va di vedere un film?!-
Io: -Che film!?-
Liam: -Boh... scegliamo fra quelli che ho nell'hard-disk...-
Io: -Va bene!- preparai i pop corn e le coperte nel divano.
Ci sdraiammo e attaccammo il film, non mi ricordo il suo titolo, ma era tipo Horror, ma anche leggermente romantico.

Ero tutta accoccolata fra le braccia di Liam quando i due protagonisti si unirono in un rapporto nel loro letto.
Mi portai la coperta fino al naso imbarazzata, mentre invece Liam mi guardava malizioso.

Mi accorsi che mi stava guardando e mi girai.

Io: -Emh... non è che si può girare?!-
Liam: -No... è bello questo film...- sussurrò per poi sdraiarsi lentamente su di me.
Io: -No! Nononono.... che vuoi fare!!??-
Liam: -Voglio sentirti mia.- rispose deciso.
Io: -Scherzi!? No! Te stai fermo lì! Sono tua ugualmente!!- cercai di convincerlo.
La sua mano salì su per la mia coscia fino ad arrivare al linguine. Sobbalzai e toccai il telecomando, facendo spegnere la tv. *Cazzo! No!* pensai.
Ora era tutto buio.
C'erano solo la luce dello stand by e dell'orologio che illuminavano i nostri corpi.

Liam mi tolse la coperta di dosso e spinse il suo bacino verso il mio, facendomi sobbalzare nuovamente.
Passò la sua mano dalla mia intimità fino ai miei seni, per poi sfilarmi la maglietta del pigiama.
Ero senza reggiseno, così Liam dovette sfilarmi un indumento in meno, mentre lui non indossava la maglia.
Lentamente e delicatamente mi tolse anche gli slip rimanendo così con solo una collana addosso.
Me l'aveva ragalata lui per un nostro anniversario ed era un cuore con una
L sopra.
La guardò e poi prese la catenella con i denti.
Liam: -Lasciamo solo questa, ok?- annuii timida e lui portò la sua mano alla mia intimità, facendomi sobbalzare per l'ennesima volta.

Iniziò a stuzzicarmi, e un gemito uscì dalla mia bocca, che però fu chiusa dalle sue dolci e carnose labbra.
Mi lasciai andare ed iniziai a slacciare i suoi jeans.
Quando anche lui rimase senza nulla addosso, mi allargò le gambe, per poi appoggiare i palmi delle mani all'altezza del mio viso.
Io: -Aspetta!- urlai e lui mi guardò perplesso -Dimentichi... il preservativo...-

Liam alzò le sopracciglia sorpreso e poi annuì.
Liam: -Hai ragione, arrivo subito...- si alzò e si diresse verso la camera.

In quel momento mi venne l'istinto di scappare, avevo paura.

"Quando sei sul punto... lo sentirai da sola...", "Se sei disposta a lasciarlo fare...", "Oppure puoi semplicemente dirglielo schiettamente..." forse era troppo presto per me, ma sta di fatto che io sotto sotto volevo che Liam lo facesse con me.
Se quelle erano le sue intenzioni, allora voleva dire che non ero solo uno sfizio, ma che faceva sul serio.
Arrivò con una bustina blu in mano, si risdraiò su di me e la aprì con i denti, per poi iniziare a baciarmi appassionatamente.
Si infilò quell'affare e si preparò.
Mi accarezzò i fianchi, mentre le sue labbra non si staccavano dalle mie. Q
uando entrò in me, le mie unghie premettero sulle sue imponenti spalle, lasciando un gemito dalle mie labbra socchiuse.
Ora le sue labbra erano posate sul mio collo, mentre muoveva il bacino lentamente e delicatamente.

Quella notte passò in fretta e fu decisamente una delle mie notti migliori.

LIAM'S POV
Stavo preparando la colazione per Abbie, rimasi in boxer, oramai non avevamo motivo di vergognarci l'uno dell'altra.
Quella notte è stata meravigliosa.
Fare l'amore con Abbie non è stato un semplice sfizio, ma è stato un desiderio venuto dal cuore, aspettavamo di farlo entrambi, aspettavamo semplicemente il momento giusto.
Quando lei si svegliò mi accucciai ai piedi del divano con il vassoio in mano e lei appena mi vide mi sorrise -Buongiorno amore...- sussurrò per poi rilasciarsi andare fra le coperte disfatte.
Io: -Ehi... alzati dormigliona... Ti ho preparato la colazione...- a quelle parole, Abbie si girò e agguantò il vassoio allestito di dolci e biscotti.
Abbie iniziò a mangiare ed io mi alzai, dirigendomi al bagno. -Mi faccio un bagno... ah, e... scusa se ti amo...- sussurrai.

ABBIE'S POV
"Scusa se ti amo..." forse si riferiva al mio dolore e alle mie lacrime della notte prima, non lo so.
Sta di fatto che l'avrei anche rifatto, Liam aveva un tocco d'angelo e per me era stato bellissimo.
Finito di mangiare mi alzai e ancora senza alcun abito, mi diressi alla cucina e appoggiai il vassoio.
Tornai in sala e raccolsi i miei slip, me li infilai e arrivata ai fianchi mi afflisse un dolore lancinante che mi fece sobbalzare.
Avevo dei segni neri all'altezza delle ossa del bacino, e al solo sfiorare il dolore affliggeva tutto il mio corpo.
Li osservai attentamente e controllai anche il resto del corpo, ma niente... i segni erano solo lì.

Non ricordavo tutte le azioni di Liam di quella notte, l'unico ricordo ben fondato nella mia mente erano le sue labbra che sfioravano le mie e sussurravano parole dolci.
Andai in camera e mi vestii.
Quando Liam uscì dal bagno con solo i boxer, lo guardai sorridendo e lui ricambiò. -Cosa volevi dire...?- chiesi timidamente.
Liam: -Con cosa?!-
Io: -Cosa volevi dire prima?! Quello che hai detto prima di farti la doccia... che intendevi?!-
Liam ci pensò un po' sù e poi con un'espressione affranta in viso si avvicinò a me, mi alzò la maglia ed indicò i fianchi.
Liam: -Mi sono scusato di questi...- arrossii, e lo guardai compiaciuta -Sono stato troppo rude con te, non lo farò più... scusa...- gli appoggiai le mani al petto e gli sorrisi -Il fatto è che ti amo troppo...- ridacchiai e lui mi sorrise affranto.
Io: -Liam va tutto bene...!- risi -Non devi scusarti... Io... nemmeno me ne ero accorta, l'ho visti poco fa... Non preoccuparti...- gli accarezzai il viso e lui mi prese la mano e lasciò una scia di baci dal suo dorso fino alla spalla.
Lasciò il mio braccio e mi baciò il collo.
Liam: -...Ti amo...- sussurrò fra un bacio e l'altro.
Poggiai le mani ai suoi fianchi, incitandolo a continuare.
Si staccò velocemente da me e mi guardò, per poi dirigersi verso la camera. -Devo lavorare, ho dormito fin troppo...- sussurrò.
Io: -Potevo preparare io la colazione, Liam...-
Chiuse la porta alle sue spalle e sentii che apriva e chiudeva i cassetti.
Andai in cucina e preparai qualcosa da mangiare per il pomeriggio.
Liam: -Torno per pranzo, ciao Abbie!- esclamò passando dalla cucina.

Mi affacciai e lo osservai in tutto il suo splendore.

I suoi lunghi pantaloni neri gli stringevano i fianchi e la sua camicia bianca metteva in risalto i suoi potenti muscoli.
Si stava legando la cravatta, nel mentre si metteva un gilè.
Di sicuro stava facendo tardi a lavoro, e in un certo senso era colpa mia.
Finito di preparare da mangiare mi preparai ed andai fuori a fare un giro.
Presi un po' di soldi, nel caso avessi trovato qualcosa da comprare.



_SPAZIO AUTRICE_
SALVISSIMO BELLEZZE!
ECCO IL CAPITOLO PERVY, VE GUSTA?
SPERO DI SI, COME AL SOLITO.
NON SO MAI COSA SCRIVERE NEGLI SPAZI AUTRICE, SE NON CHE SPERO CHE CONTINUIATE A LEGGERE!
UN BACIONE :*
-Tommo-

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Capitolo 16
*** Un Nuovo Lavoro ***


Ero incantata ad una vetrina, dove si mostrava un lussurioso ed elegante vestito da sposa.
Fantasticai su chi sa che cosa, e provai ad immagirarmi dentro quell'abito bianco.
Scossi la testa e tornai fra i terrestri, mi girai alla mia destra, dove un'altra vetrina metteva in mostra dei bei vestiti e magliette.
Decisi di entrare anche solo per fare un giro.
Mi provai diverse maglie e vestitini.

Me ne provai uno piuttosto provocante e mi guardai soddisfatta allo specchio.
Io: -Chissà come piacerebbe a Liam...- sussurrai.
Quando un'ombra apparve alle mie spalle, facendomi girare di scatto. -Ah!- esclamai vedendo un imponente uomo fare ombra su di me con la sua altezza.
Lui: -Sei molto bella, sai?!-
Io: -C,che cosa vuoi!?- balbettai in preda al panico.
Lui: -Mi chiamo George Devine... Sono un datore di un negozio di moda... Conoscerai Louis Vuitton, vero?!- annuii -Potresti fare la modella per me!?- spalancai la bocca incredula di quello che quell'uomo mi aveva appena chiesto.
Io: -Dice sul serio?!- Lui annuì ed io mi sentii sopra alle nuvole. -Aaaah!!!!! Siiii!!! Sarebbe un sogno!-
George: -Bene... Tieni- mi porse un biglietto -Questo è il mio numero, quando deciderai di iniziare, chiamami.-
Io: -Posso iniziare anche ora...- finii per poi sussurrare,

*A Liam andrà bene che io faccia la modella?!*

George: -Beh, per me va bene...-
Io: -Nono... devo prima sentire il mio ragazzo... la ringrazio...- sorrisi.
George: -Spero di rivederla... signorina.- concluse per poi baciarmi la mano.
Sorrisi ed uscii da quel negozio più euforica che mai.

Quel giorno è stato qualcosa di indimenticabile.
La mia prima volta con Liam, e la proposta di lavoro da modella, mi sembrava un sogno, ma non era destinato a continuare...

    
    * * *

Liam: -Tu non farai la modella!-
Io: -Perchè no?! E' un lavoro come altri!- risposi seguendolo per la casa ansiosamente.
Liam: -Non è per niente così- si stava alterando sul serio ed iniziavo a preoccuparmi -Non voglio vederti su cartelloni e riviste, intesi?! Non lo farai! Basto io a lavorare!-
Io: -Liam, ma voglio darti una mano e... mi pagheranno bene, potremmo vivere felici... comprarci una casa più grande...-
Liam: -Non voglio una casa più grande! E non voglio che tu inizi a lavorare! E' molto più stancante fare la modella che lavorare in ufficio!- urlò per poi sbattere la porta della camera.
Io: -Liam...- sussurrai appoggiando la fronte al legno duro -Perchè non vuoi appoggiarmi... a me piacerebbe tantissimo, perchè non me lo permetti...- sussurrai con le lacrime agli occhi.


Il ragazzo dei miei sogni non voleva permettermi di fare il lavoro dei miei sogni, altro che sogno, era il più brutto degli incubi.

Appoggiai le mani alla porta e sussurrai il suo nome con una lontana speranza che si calmasse.
Aprì la porta lentamente ed io alzai lo sguardo per incrociare i suoi meravigliosi occhi luccicanti.
Mi prese i polsi e mi tirò delicatamente a sè.
Liam: -Davvero vuoi fare la modella?- annuii leggermente -Davvero vuoi stare lontana da me per giorni?!- sussurrò.
Io: -Non starò lontana da te per giorni Liam... Dormirò nel letto con te, mangerò con te e vivrò per sempre con te... non sarà di certo un lavoro a dividerci...- sussurrai abbassando lo sguardo.
Lui poggiò le sue lunghe dita nel mio mento e me lo alzò verso il suo, accarezzandomi il labbro inferiore con il pollice.
Liam: -Sei ancora giovane...-
Io: -Se non mi piacerà, smetterò subito, te lo prometto.- dissi decisa. Liam sorrise e mi baciò.
   
     * * *

George: -Ehilà! Sei Abbie, vero!?-
Io: -Sì...- dissi imbarazzata.
George: -Hai convinto il tuo ragazzo?-

Spalancai gli occhi sorpresa, non mi aspettavo tutte queste attenzioni.

Annuii e lui mi sorrise -Forza, vieni.- continuò.
Mi portò in una stanza, dove c'erano diverse ragazze, molto belle direi.
Mi venne incontro una donna piuttosto avanti con l'età, ma sempre molto attraente.
Il suo ombretto nero costrastava con i suoi occhi azzurri e il ticchettio dei suoi tacchi risuonava nella stanza. -Piacere, sono Mandy, la stilista.-
Io: -Abbie.- esclamai porgendole la mano, che lei mi strinse subito dopo.
Mandy: -Devo ammettere che George ha sempre un buon occhio a trovare le belle ragazze!- scherzò, per poi ridere a George che dietro di me le stava facendo delle smorfie. -Hai davvero degli occhi molto belli, so già che colore abbinare a quel verde... seguimi!-
        
* * *

Era tardissimo, e perdipiù non avevo avvertito Liam, da tanto ero indaffarata.
L'orologio in salotto segnava le 23.15, e nella nostra casa regnava il buio.
Avanzai con i tacchi in mano fino alla camera, Liam dormiva beatamente, appoggiai la borsa e le scarpe ai piedi del letto, ed iniziai a spogliarmi.

Liam: -Abbie...- sussurrò con tono addormentato.
Io: -Liam, sei ancora sveglio?- sussurrai. 
Qualcosa mi fece capire che stava sorridendo e d'impulso mi girai, per non farmi vedere mentre mi cambiavo.
Era una cosa piuttosto impossibile, visto che la stanza era completamente buia, tranne uno spiraglio di luce che proveniva dalla finestra dietro al letto, ma lo feci ugualmente.


Finito di cambiarmi mi misi sotto le coperte e Liam mi tirò per un fianco, dimenticandosi dei miei segni sui fianchi, spingedomi a gemere dal lieve dolore.
Liam: -Scusa, ti ho fatto male?!- sussurrò appoggiando il viso nell'incavo del mio collo.
Io: -No...- sussurrai prima di sprofondare nel sonno.
Quando mi svegliai Liam non era al mio fianco.
Il cuscino aveva la forma della sua testa e le coperte sfioravano il pavimento.
Mi girai e mi lasciai andare sul suo cuscino. 
Respirai il suo dolce profumo, il profumo di Liam.

Misi le braccia sotto di esso e lo strinsi a me.
Sonnicchiai ancora un po' quando il mio cellulare vibrò, per poi iniziare a squillare. -Pronto...- dissi ancora assonnata.
Mandy: -Tesoro, il turno inizia ora, vieni?!-
Io: -Che cooosa!?- mi svegliai di colpo e andai nel panico. Ma come ora?! -Mandy, me ne sono dimenticata! Oddio, scusami! Ora arrivo!-
Mandy: -Non preoccuparti, fai con calma... ci sono già le altre tanto...- disse rassicurante.


Mandy è stata dolcissima con me fin dal primo momento, e mi piaceva un casino.

Uscii dalla camera in mutande mentre mi infilavo i pantaloni e le spalline del reggiseno.
Stavo saltellando per il salotto quando arrivata davanti alla porta della cucina, Liam, Niall, Harry, Louis e Zayn mi guardavano sorridendo.

Arrossii ed uscii dalla loro visuale, ed andai in camera.
Mi misi una camicetta a quadri e i jeans bianchi.
Mentre mi mettevo gli stivali sentii Harry urlare -Grazie dello spettacolo, amore!- e poi le risate degli altri.
Presi la borsa e di corsa tornai in cucina.
Liam mi sorrise per poi chiedermi: -Come mai sei così di corsa?- mi sentivo imbarazzata dai continui sguardi e risatine dei ragazzi, ma cercai di non dargli troppo peso.

Presi una brioche e diedi un bacio a Liam.
Io: -Sono in ritardo! Torno per pranzo, ciao!- esclamai per chiudere la porta alle mie spalle.
Il primo giorno iniziava tremendamente male, e speravo in meglio ad ogni mio passo verso il negozio.


_SPAZIO AUTRICE_
Salvissimo bellezze (?)!!!
Come va?? Tutto ok??
Spero di sì, e spero anche che... *rullo di tamburi* vi piaccia il capitolo!
Come al solito...-.-"
Spero di vedere molte visite e qualche recensione, per sapere che ne pensate! ;)
un bacione enorme :*
-Tommo-

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Capitolo 17
*** Modella e Modello ***


Io: -Mandy?!- dissi spingendo la porta dell'entrata.
-Inizi male, dolcezza!- esclamò una ragazza bionda con un tono arrogante.
Mandy: -Martina, piantala di fare l'arrogante, povera Abbie, non è colpa sua...-
Io: -La ringrazio signora Mandy...- sussurrai imbarazzata.
Martina: -Secondo me, se l'è spassata col suo ragazzo, è per quello che ha fatto tardi!- continuò sempre col suo tono arrogante.
Io: -Veramente no... Il mio ragazzo mi ha lasciato dormire... è per quello che non mi sono svegliata...- risposi prendendola in giro e Mandy si lasciò sfuggire una risatina.
Mandy: -Andiamo Abbie.-

Quando tornai a casa, Liam non c'era, era sicuramente a lavoro.
Così accesi lo stereo sotto la tv e misi il cd dei Maroon 5, amavo quella band.
Iniziai a fare qualche faccenda di casa, a ritmo di musica, mentre canticchiavo serenamente.

Armeggiavo con l'aspirapolvere, isolandomi dal mondo esterno.



La musica risuonava nella stanza, il rombo dell'aspirapolvere copriva ogni rumore, ed io ero immersa nei miei pensieri.

Pensavo ad un futuro da modella professionista e m'immaginavo come sarebbe stata la mia vita con Liam.

Ero immersa in questi pensieri quando due potenti mani mi avvolsero i fianchi.
Spaventata lasciai cadere l'aspirapolvere e tirai una gomitata nello stomaco a quello dietro di me con tutta la forza che avevo in corpo. 
La spina dell'aspirapolvere si staccò, così cessò l'assordante rombo.
Mi girai e trovai Liam piegato in due dolorante dal mio colpo.
Io: -Liam!!! Oddio scusami... Non volevo! Amoore, stai bene?!- mi piegai e lo guardai preoccupata.

Lui iniziò a ridere e mi guardò divertito.
Liam: -Beh... non ti fai prendere di sorpresa con dei riflessi del genere...- ammiccò.
Io: -Scusami, davvero... Non pensavo fossi tu...-
Liam: -Motivo in più per cui non devi attaccare la musica quando sei sola...-
Abbassai lo sguardo affranta, aveva ragione -Quando non ci sono io, potrebbe entrare chiunque, ed io non posso proteggerti se sono a lavoro, capito?!-
Io: -Hai ragione...- sussurrai con una vocina da bambina e lui sorrise.
Liam: -Abbie... sono cose serie...- disse trattenendo la risata.

Sbattevo continuamente le ciglia e gli accarezzavo il busto, e lui non riusciva più a trattenere la voglia di ridere.
-Ahahah basta Abbie!- esclamò ridendo.
Io: -Io fra poco devo tornare a lavoro... Però Mandy mi ha dato questa...-
Gli porsi una mia foto che avevo appoggiato sul tavolo, era una di quelle che mi facevano in studio, Liam la guardò prima a bocca aperta, poi arrossì e poi aggrottò le sopracciglia. -Non ti piace?-
Liam: -Non mi piace il tuo lavoro!- esclamò irritato.
Io: -Liam...- dissi dispiaciuta.
Liam: -Ti si vedono le tette, non ti vergogni?!- iniziai a ridere, mentre lui era più serio che mai -Non sto scherzando... Dì a questa Mandy, che se non ti fa foto diverse, vengo lì e...-
Io: -E le parlerò io...- dissi mettendogli le mani al petto -Non ti devi arrabbiare, anche se mi vedranno chissà quanti ragazzi...- Liam strinse i pugni -Io sono solo tua, e questo lo sai...-
Liam: -Lo so... ma mi da una noia immensa pensare che...- non lo feci finire di parlare che lo baciai.


Volevo sentirlo mio.
Non mi dava un vero bacio da circa due giorni, e mi mancava già infinitamente.
Due giorni sono roba da niente, ma nonostante vivessimo nella stessa casa, avevamo iniziato a vederci di rado a causa del lavoro.
Sia a lui che a me ancora non avevano stabilito un orario definitivo, e il tempo da dedicare a noi si era ristretto immensamente.
Mi strinse ai fianchi e mi prese in braccio.
Gli avvolsi le gambe ai fianchi e lui le braccia alle mie gambe tenendomi in equilibrio.
Mi fece sbattere delicatamente contro il muro, mentre le nostre labbra si assaporavano impazienti.

     
  * * *

Mandy: -Abbie, abbassa un po' il braccio destro...-
*Chissà se davvero a Liam da noia il fatto che faccia la modella...*
-Abbie, abbassa il braccio...-
*Magari non vuole che la mia faccia sia su giornali e cartelloni, o magari non vuole che venga messo in evidenza il mio corpo, forse è quello...*
-Abbie!!! Ci seeei!!??- urlò Mandy.
Io: -Ah! Oddio scusami! Stavo pensando...-
Mandy: -L'ho notato... abbassa il braccio destro.- feci come mi aveva detto e mi concentrai sul mio lavoro.
Sarebbe uscito un numero della rivista fra tre giorni, e ne avrebbero data una anche a me.

       * * *

Liam: -Te l'ho detto che non mi piaceva...-
Io: -Liam... ma perchè fai così...-
Liam: -Boh... io non le capisco le stiliste...- risi e Liam mi guardò divertito.
Appoggiò la rivista sul tavolo, mostrando la mia foto in copertina.

Eh già, non mi sarei mai aspettata che fossi stata messa in copertina, proprio io.

Liam: -Domani posso accompagnarti io? E' il mio giorno libero e devo ancora conoscere la gente che lavora con te...-
Io: -D'accordo.- sorrisi.
Mandy: -Ma chi è questo bel ragazzo!?- esclamò guardando Liam con un sorriso a 32 denti -Scommetto che è il tuo ragazzo.- annuii timidamente e lei sorrise -Un ragazzo stupendo per una ragazza stupenda... Non ho ragione George?!- continuò ridendo.
Liam mi strinse un fianco ed io lo guardai.
Mi sorrideva e notai un lieve rossore nelle sue guancie.
-Davvero carino. Complimenti Abbie.- risi ed anche Liam.
Ci accompagnò nella sala dove venivano fatte le foto e Liam si guardò intorno incuriosito.
Liam: -Woow. E devi stare sotto tutti questi riflettori e fotocamere?!-
Io: -Perchè non provi!?-
Liam: -Cheee?! Sei impazzita?-
Io: -No!- iniziai a spingerlo per la schiena, mentre tutte le ragazze presenti lo fissavano incantate -Forza, l'ha detto anche Mandy, sei bello, perchè non provare!!?-
Liam: -I,io... No!-
Mandy ci venne incontro con in mano un gilet di jeans e una maglia bianca, e come se mi avesse letto nel pensiero li porse a Liam.
Mandy: -Forza, provateli...-
Liam: -Nono, la ringrazio.-
Io: -Quello che dice Mandy è legge. Prendili su!-
Liam li prese e lo accompagnai fino ai camerini, lo aspettai che si cambiasse e quando uscì rimasi allibita. -
Sei uno splendore.- ammiccai e lui sorrise.
Andammo da Mandy, mentre tutte le modelle lì presenti fissavano gli occhi su Liam, e la cosa mi dava alquanto fastidio.
Mandy: -Al lavoro!-
Portarono Liam in una stanzetta e quando ne uscì era rosso e stanco.
Io: -Allora?! Com'è fare il modello!?- scherzai.
-Stancante.- fu la sua risposta.



_SPAZIO AUTRICE_
Ma shaao dolcezze! Come trovate il capitolo?! Spero bene, perchè ci ho messo tutta me stessa per scrivere le mie fan fiction e spero vivamente che vi piacciano!
Un bacione a chi la legge! :*
-Tommo-

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Capitolo 18
*** Visita di Famiglia ***


Stavo dando una spolverata al salotto, mentre Liam dormiva ancora.
Notai una busta appoggiata sul davanzale interno della finestra.
La presi e l'aprii.
C'erano diverse foto di Liam del giorno passato da Mandy.

C'era lui appoggiato ad un'auto, un suo primo piano, una appoggiato al muro e una che mozzava il fiato in primo piano anche quella.

Gliele aveva date di sicuro Mandy.
Le sfogliai diverse volte fra le mie mani e decisi di attaccarmele nella mia stanzetta.
Non era solo una cabina armadio, ma lì ci andavo per ascoltare la musica, per guardare le foto scattate a lavoro, e diverse foto me le ero attaccate al muro con le puntine, lo stesso lo feci con quelle di Liam.
Andai nella stanzetta bianco e nera e mi immersi in quel lavoro.
Era il mio giorno libero e avrei dedicato un po' di tempo a Liam.
Staccai alcune mie di quelle che c'erano già e le unii a quelle di Liam, per attaccarle in modo che facessero un cuore.
Era venuto un capolavoro, e me ne uscii soddisfatta.
Preparai la colazione e la portai a letto a Liam.

LIAM'S POV
-Ehiii...- sussurrò dolcemente -Liam, alzati...- sbuffai e lei sospirò, -E' pronta la colazione...- mi girai e la vidi sorridente davanti a me.

Era un'ingiustizia trovarsela davanti così la mattina, quando ancora devi svegliarti.

Ed ogni volta era un colpo al cuore, era troppo bella per i miei gusti.

I suoi occhi sapevano come scintillare anche al buio e il suo profumo si spargeva lievemente in tutta la stanza.


Le sfiorai la guancia, che al mio tocco divenne calda.
Lei sorrise e mi porse il vassoio.
Feci colazione e poi la seguii in cucina.
Era piegata e stava mettendo i piatti nella lavastoviglie, quando si alzò le avvolsi le braccia intorno ai fianchi e lei me le strinse da davanti.
Abbie: -E' da un po' di tempo che non mi coccoli...-
Io: -Fin troppo...- sussurrai nel suo orecchio, per poi iniziare a baciarle il collo.


Aprì leggermente le labbra, e rilassò i muscoli, non aspettava altro che un po' di mie attenzioni.
Le mie mani andavano su e giù nei suoi fianchi mentre le sue erano distese a cingere il mio collo.
Si mordeva ansiosamente il labbro inferiore, mentre io ero indaffarato a succhiare la sua pelle delicata, fresca e profumata.
La feci girare, ma lei non lasciò la presa del mio collo.
Si alzò sulle punte e mi accarezzò il viso, mentre le nostre labbra si univano in un innocente bacio.
Indossava una mia maglia che le copriva fino a mezza coscia.
Gliela alzai, fino arrivare a sfiorare la sua intimità.
Lei gemette, stringendo i miei capelli in un pugno.
Le spinsi le coscie, facendole aprire le gambe e le accarezzai entrambe.
Feci salire la mano fino al ventre e sembrava che lei godesse.
Il suo petto spingeva ansiosamente sul mio, facendomi sentire quanto forte battesse il suo cuore.
Mi piaceva il fatto che le provocassi del piacere, ma non volevo spingermi oltre, non in quel momento.


La lasciai e le premetti le mie labbra sulle sue in un ultimo bacio.
Dalla sua espressione sembrava dispiaciuta, ma io le sorrisi e mi diressi al salotto, dove mi buttai nel divano e accesi la tv.
Si legò la maglia ad un fianco, prima di venire in salotto da me, si appoggiò allo stipite della porta e mi guardava sorridendo.

Spostai lo sguardo verso di lei e mi scappò un sorriso.

Suonarono il citofono e lei si diresse verso la porta per aprire.
Mi alzai velocemente e lo corsi incontro, quando la raggiunsi la strinsi ai fianchi e la tirai a me.
Abbie: -Liam, ma che c'è?!-
La girai verso di me e le slacciai il nodo della maglia, coprendole le gambe.
Lei sbuffò leggermente ma poi fece un'espressione apprensiva, dopotutto le si vedevano anche gli slip e non poteva di certo mostrarsi così.

ABBIE'S POV
Dopo che Liam mi ebbe slacciato la maglia aprii la porta e mi trovai davanti: Thomas.
Era cresciuto, ma era ancora un ragazzino.
Sorrisi e lui fece lo stesso.
Dietro di lui apparvero la mamma e il papà. -Si può!!!??- esclamò euforica la mamma.
Annuii e risi.
Li feci entrare, Liam era in boxer spamparanzato nella poltrona, mentre con la tv accesa sonnecchiava un altro po'.
La mamma sorrise appena lo vide e lo stesso fece papà.

Sorrisi, sembrava un bambino, soprattutto perchè si era fatto la barba la sera prima.

Mio papà mi strinse ai fianchi da dietro e mi tirò a sè.
Papà: -Siccome è tanto che non ci sentiamo... E' successo qualcosa?!- sussurrò, è sempre stato un tipo protettivo, e ogni cosa che facevo doveva saperla.

E' sempre stato come un migliore amico e ci raccontavamo tutto.
Ricordo che lui una volta mi raccontò di come convinse la mamma ad andare a letto con lui, e con me non si vergognava di raccontare certe cose.

Arrossii e spalancai gli occhi. -Questa azione mi fa capire che è già successo...- gli presi i polsi e lo spinsi via da me, ridendo.
Io: -Papà! Ehi, Liam, sveglia! Guarda chi c'è...- esclamai.
Liam si girò stiracchiandosi e quando realizzò chi c'era si alzò velocemente dal divano, arrossendo.
Liam si guardò dai piedi in sù e arrossì appena realizzò che aveva solo i boxer.
Liam: -Emh... posso spiegare, mi sono alzato ora e...-
Mamma: -Non importa che spieghi!- esclamò andando in cucina sorridendo. Sorrisi e la seguii.

LIAM'S POV
Thomas: -Dormi in mutande?!- Annuii sorridendo -E non ti vergogni di Abbie?!-
Io: -Perchè... dovrei...-
Carl: -I nostri ragazzi sono cresciuti ormai!- esclamò dandomi una pacca nella spalla.

Arrossii e sorrisi timidamente.
Ma come faceva a capire sempre tutto?!
Io: -Eheh... già...- ammiccai imbarazzato.
Lui sorrise e si portò le braccia alla nuca, appoggiandosi allo schienale del divano.
Carl: -Liam.- chiuse gli occhi -Parliamo da uomo a uomo.-
Thomas sbuffò e mi fece scappare una risatina, per poi tornare a fissare Carl -Non le hai fatto male, vero?!-

Sbarrai gli occhi, non mi sarei mai aspettato una domanda del genere.

Io: -Emh... io...- Carl aprì gli occhi e li fissò su i miei, non era arrabbiato, ne irritato, era sereno, tranquillo.
Anzi, sembrava felice che io lo avessi fatto con sua figlia.
Carl: -Se no, conosci Abbie. Ti avrebbe tirato un calcio nei gioielli!- scherzò ridendo.
Risi anch'io e mi alzai.
Io: -Arrivo subito, sarà meglio che mi vesta...- risi ed anche lui.
Andai in camera ed indossai la prima cosa che mi trovai sotto tiro.
Abbie si affacciò entusiasta dalla cucina e appoggiò una mano allo stipite della porta -Volete il caffè!?- esclamò.
Carl annuì ed anche Thomas.
Abbie: -Thomas... sei ancora un bambino!-
Thomas: -Io!? Portamelo anche a me, Abbie!-
Abbie: -No!- scherzò, Thomas si alzò ed iniziarono a scherzare e a spintonarsi come da ragazzi. Li guardavo sorridendo e Carl guardava me.
  
      * * *

Carl: -Beh, noi andiamo, grazie della giornata, ragazzi! E la prossima volta vogliamo una bella sorpresa!- Abbie mi guardò maliziosa ed io sorrisi.
Appena se ne andarono io e Abbie cenammo per poi buttarci nel divano a guardare un po' di tv.
Le avvolsi le braccia al petto e la tirai a me, facendola posizionare fra le mie gambe.
Ora la sua schiena era premuta sul mio petto ed io le appoggiai il mento su una spalla.
Voltò il viso verso di me e mi diede un bacio nella fronte, provocando il mio sorriso.
Abbie: -Sei sempre più bello, lo sai!?- sussurrò accarezzandomi una guancia.
Sorrisi e le baciai la guancia, per poi riappoggiarmi e socchiudere gli occhi e sprofondare nel sonno.



_SPAZIO AUTRICE_
SALVE LETTRICI, COME VA LA VITA???
CHE NE PENSATE DEL CAPITOLO? QUESTO E' TRANQUILLO, PERCHE' SI PREPARA UNA TEMPESTA!
AHAAH EH GIA', NEL PROSSIMO CI SARA' UNA SORPRESINA! ;)
ALLA PROSSIMA! :*
-TOMMO-

 

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Capitolo 19
*** Tradimento ***


22 anni.
Erano già 6 anni che vivevo con Liam, e con lui andava sempre meglio.
Sembrava che per lui crescere significasse diventare sempre più bello, mentre per me riguardava solo il cambiamento fisico.
Sta di fatto, che ogni volta che andavo a trovare i miei o loro venivano da me, mia mamma sperava che Liam mi chiedesse di sposarmi con lui.
Ma chi la capisce.
Ero ancora troppo giovane per sposarmi.

Per il suo 23esimo compleanno Liam fece una piccola gita con gli altri ed io rimasi a casa con le amiche.
Liam: -Tornerò probabilmente questa sera o domani mattina, ciao amore!- finì prima che attaccassi.
Verso le 24 mi buttai nel letto e mi misi le cuffie attaccando una musica lenta e armoniosa.

Stavo per addormentarmi quando mi venne sfilata una cuffia lentamente, mi girai e sorrisi. -Liam, sei arrivato...- sussurrai assonnata.
Mi mise le mani ai fianchi e si piegò su di me, per iniziare a baciarmi appassionatamente.
Lo tirai a me e gli incrociai le dita nei capelli, ma non erano i suoi.
Non erano i capelli di Liam.
Lo spinsi e velocemente strisciai fino ad arrivare all'interruttore, e la luce mi mostrò il volto di...
Niall. -Niall! Che, che fai qui!? Che cosa hai fatto!?-
Lui sorrise e si allungò verso di me, cingendomi fianchi.
Niall: -Sto facendo quello che ho sempre voluto fare...-
Io: -Niall... Niall sei ubriaco?! Niall!!!-

Pigiò le sue labbra sulle mie ed iniziò a baciarmi, mentre in uno scatto felino mi tolse la maglia.

Mi guardò soddisfatto, i suoi occhi non erano più del colore dell'oceano,
anzi.

Sembravano neri e scuri, pieni di gelosia e rabbia, quanto dolci e innamorati.
Mi salì dallo stomaco una paura indescrivibile, non mi importava che cosa mi avrebbe fatto, ero preoccupata per la reazione di Liam.
Si sarebbe infuriato e per Niall si sarebbe messa male.

Non era più il dolce Niall che conoscevo, mi baciava arrogantemente il collo, mentre con le mani mi accarezzava il corpo.
-Niall! Fermati!!!- urlai spingendolo -Se la smetti subito, non dirò nulla a Liam, ma smettila!-
Niall fece prima un'espressione soddisfatta e poi affranta. -Hai ragione... Non dire nulla a Liam, perdonami...- sussurrò -Vado a prenderti da bere... scusami Abbie...- si alzò e si diresse alla cucina.
*Per fortuna... Di sicuro voleva solo sfogarsi, e siccome gli altri non c'erano si è buttato su di me... E' capibile, povero Niall... Ma mi chiedo, come abbia fatto ad entrare... Non vorrei aver lasciato la porta aperta...! Che incoscente che sono!*
Niall venne con due bicchieri in mano, si sedette al mio fianco e mi porse uno di quei bicchieri.
Lo bevvi tutto d'un sorso ed iniziò a girarmi la testa.
-Me ne dai un altro po!?- sussurrai e Niall mi porse anche il suo bicchiere con un sorrisetto stampato in faccia.
Quella sostanza mi fece salire l'adrenalina e i pensieri svanirono dalla mia testa.
Chissà che mi aveva dato da bere.
Sbattei diverse volte gli occhi e Niall si tramutò in Liam, facendomi istintivamente sorridere.
Allungai una mano e gliela misi al collo tirandolo verso di me, unendoci in un bacio.
Quel dolce gioco impazzì, ed io, sotto l'effetto dell'alcool, mi lasciai andare a Niall e lui ne approfittò per soddisfare i suoi desideri.

LIAM'S POV
*Arrivato! E' tre giorni che non vedo Abbie, chissà se sarà sveglia... beh, ma sono le 9 del mattino... di sicuro dorme...*
Nella casa regnava il buio e dalle finestre leggermente aperte soffiava un venticello fresco.
Entrai in camera, ma non accesi la luce.
Mi accucciai vicino al letto e poggiai una mano sul fianco di Abbie. -Abbie... Ehi amore, sono arrivato...- sussurrai.

Feci scorrere la mano, ma quello non era il suo fine e esile fianco, non era di quella forma magra e snella, era diverso.
Mi alzai e aprii le tende della finestra, e per mia sorpresa trovai Niall abbracciato a Abbie.

Ma quella non fu l'unica cosa che la fioca luce mi mostrò, intorno a me c'erano i loro vestiti sparsi nel pavimento ed un imponente odore d'alcool.

Gli occhi iniziarono a prudermi e la rabbia stava facendo gonfiare le mie braccia.
-Niall!- ruggii, ma lui non si girò, anzi. Strinse ancora di più Abbie col suo braccio destro.
Allungai un braccio e lo feci girare con forza, allora aprì gli occhi e se li stropicciò con le mani. -Liam... ciao!- sussurrò.
La mia mano voleva prenderlo e riempirlo di pugni, ma la voce di Abbie fece fermare tutto.
I pensieri di annullarono e gli occhi si succhiusero mentre le sopracciglia spingevano in basso infuriate. -Sei anni... sei fottuti anni e tu mi tradisci col mio amico!? Abbie!!- urlai.

Lei si girò e la sua risposta fu un urlo sorpreso per poi prendere le coperte e coprirsi il petto nudo. -Liam, che, che ci fai qui?!- disse spaventata.
Io: -Già, hai ragione sono d'intralcio... Scusami Abbie, me ne vado dalla NOSTRA casa!- esclamai scandendo bene le parole.
Uscii dalla camera sbattendo la porta alle mie spalle.
*Che cazzo di vita... ed io che stavo pensando di chiederle di sposarmi...*
le lacrime solcarono il mio viso, mentre dalla camera mi raggiungevano le urla di Abbie che portavano il mio nome.

Uscii di casa, più infuriato che mai.
Entrai nella mia auto e misi in moto.
Non sapevo dove andare, dovevo solo allontanarmi da quella casa, da quella ragazza.
Passai da Louis Vuitton e Mandy, che era a sistemare la vetrina attaccando foto di Abbie, mi riconobbe e mi salutò con la mano ed io riuscii a forzare un sorriso.

Abbie era diventata una modella molto famosa, tra le migliori, era molto ricercata da case di moda, ma lei continuava a lavorare con Mandy.

Nemmeno a chilometri da quell'appartamento potevo non pensare a quella ragazza, le strade avevano sue foto ovunque, sia in veste di modella che di ragazza casual.
Le lacrime uscivano impazienti dai miei occhi e mi appannavano la vista.
Così mi fermai, per evitare di fare un incidente, dato che gli occhi erano appannati dall'acqua salata.
Ero arrivato ad un parco, davanti a me si estendeva una pianura verde contornata da alberi verdi e profumati d'estate, e la mente si colmò di vecchi ricordi.

Una volta io e Abbie avevamo fatto l'amore in quel prato, una notte di luna piena, mentre i petali dei fiori primaverili sfioravano continuamente i nostri corpi.


Ormai il mio viso era umido e appiccicoso, e anche se mi strofinavo in continuazione gli occhi, le lacrime non si decidevano a smettere.
Mi lasciai andare a terra e mi sdraiai, mentre i sottili fili d'erba si facevano spazio fra i miei capelli.
Chiusi gli occhi, mentre l'ennesima lacrima usciva dalle mie palpebre serrate, quando qualcuno fece ombra su di me, costringendomi ad aprire gli occhi.
Trovai davanti a me, o meglio sopra di me, una ragazza con gli occhi azzurri e i capelli biondi con le punte marroni, indossava una camicetta bianca e dei pantaloncini rossi. -Come mai un ragazzo così bello sta piangendo!?- disse con una voce melodiosa.

Mi asciugai le lacrime e mi alzai, trovandomi alla sua altezza.

Aveva dei lineamenti fini e sembrava una ragazza per bene. -Mi chiamo Lizzie.- continuò.
Io: -Liam.- sussurrai, dovendomi ancora riprendere dallo schock.

Se c'era una cosa che non volevo fare in quel momento era proprio conoscere un'altra ragazza.

Io avrei dato la mia vita a Abbie, le avrei dedicato ogni istante dei miei giorni, e lei invece mi ha tradito appena io non ero in casa.


Prima di mettere a fuoco le sue labbra che si muovevano, i miei occhi erano impalati sui suoi, mentre la mente vagava in un mondo lontano, lontano da quel giorno, lontano da sei anni, lontano da molti sentimenti. Lei si fermò un po' e poi si avvicinò al mio viso -Ehi Liam... quanti anni hai!?- esclamò scandendo bene le parole, chissà quante volte me lo aveva già detto. -2, 23...- fu la mia risposta, mentre scuotevo la testa nel tentativo di rimettere i piedi per terra.
Lei sorrise -Io 22.- rispose, feci un sorrisetto forzato, e sono sicuro che si vedeva lontano un miglio che non avevo affatto voglia di sorridere.

Però quella ragazza m'ispirava fiducia, forse lei avrebbe preso il posto di Abbie, non volevo affatto darle un'altra possibilità.

Già il fatto che mi avesse tradito mi faceva spezzare il cuore, e in più il fatto che lo abbia fatto con un mio grande amico era un motivo in più per non perdonarla.


Mi invitò a pranzo e pranzammo insieme. Verso le 17 la invitai a casa mia e lei venne volentieri.
Sinceramente non mi aspettavo una risposta così decisa, la prima volta che invitai Abbie a casa mia era titubante e timida.
Comunque mi seguì volentieri ed io speravo con tutto il cuore che Abbie non fosse in casa.

Ma non fu così.
Girai lentamente la chiave e spinsi la porta.

A destra dell'entrata c'era una borsa nel pavimento.
La guardai, c'era scritto "
Louis Vuitton" era sicuramente di Abbie.
Spostai lo sguardo in avanti e poi in alto, e trovai davanti a me lei.
Abbie.

Il mio sguardo si spostò velocemente verso sinistra per non incrociare i suoi occhi lucidi. -Liam...- sussurrò.
Io: -Vattene, ti prego.- Lei si avvicinò e allungò una mano verso di me. -Ho detto di andartene!- urlai, e lei si spaventò per la mia reazione, lentamente indietreggiò per poi prendere la sua borsa e passare vicino a Lizzie. -Chi è questa?!- esclamò altezzosa Lizzie.
Io: -Non ho idea di chi sia...- sussurrai.
Abbie ridacchiò, ed io mi girai curioso, perchè faceva così!?
Abbie: -Brava Lizzie... Fatti anche Liam, così hai un ragazzo da aggiungere alla lista...- sibilò piegando la testa verso Lizzie, ma si conoscevano!?
Lizzie: -Beh, come vuoi tu... Ah, ma aspetta...- sputò altezzosa con fare di sfida -Ma è lui il ragazzo con cui ti sei fidanzata ben sei anni fa?! Oooh... mi dispiace, ma ora è mio!- concluse sibilando.
Notai che ad Abbie brillavano pesantemente gli occhi e aveva un'espressione strana in viso, sembrava molto affranta ma anche arrabbiata.
Abbie: -Fottiti.- concluse per poi sbattere la porta alle sue spalle.
Lizzie si girò e mi guardò sorridendo, la sua espressione ora era diversa, era serena, e non più altezzosa come poco fa.


_SPAZIO AUTRICE_
BANGA!! (AHAHA AUSTIN XD)!! SOPRESA!! VE LO ASPETTAVATE? SCOMMETTO DI NO, NON E' COSI'?!?!?!
AHAHAH :P
SPERO VI SIA PIACIUTO E VI ANTICIPO CHE SI METTERA' MEGLIO... UN BACIO :*
-Tommo-

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Capitolo 20
*** Disperazione ***


Presi un taxi e tornai a casa dai miei.
Quando mia mamma aprì la porta, le lacrime iniziarono ad uscire forzatamente dai miei occhi strizzati.
Mia mamma sospirò appena ed io, lasciando cadere la borsa, mi buttai fra le sue braccia, scoppiando in un pianto disperato. -Non dirmi... non dirmi che, che è finita fra te e ...- mia mamma non finì che la spinsi e corsi in casa.
Thomas e papà mi guardarono perplessi, ma io non diedi loro peso ed andai in camera mia correndo.

L'ultima volta che dormii lì, è stata più di sei anni fa, era tappezzata di poster, foto con le mie amiche, con la mia famiglia, ma la maggior parte, erano foto con Liam.

Mia mamma si affacciò preoccupata e si fermò allo stipite della porta, mi guardai intorno spaesata e singhiozzando iniziai a strappare tutte le nostre foto.
Ce n'erano a centinaia.
Incorniciate, attaccate con lo scotch, con le puntine, i suoi biglietti, una sua lettera ed anche un cartellone con altrettante foto.
Strappai tutto, riducendolo a migliaia di pezzetti.


Ora la mia camera era un disastro, mi girai verso il letto.
Quante cose dolci che avevamo fatto fra quelle coperte, lo guardai con riluttanza, quando al mio sguardo apparve il suo cuscino.
Un morbidissimo cuscino rosso fatto a cuore, con la sua foto ricamata sopra.
Mi girai di scatto e cercai fra tutte quelle scartoffie e cassetti un paio di forbici, le trovai in una mensola, le impugnai e strappai quel cuscino con tutta la forza che avevo in corpo.

Ero inginocchiata nel letto, circondata da carte e pezzi di cotone, disparsi nel pavimento e nelle coperte, mi guardai intorno e poi sotto di me.
Il cuscino era completamente distrutto, ma la sua foto non voleva affatto essere scucita.
Rimaneva intatta anche se provavo a tagliarla in qualsiasi modo e punto.


Ero totalmente disperata, soprattutto sapendo che quella vipera di Lizzie, ora voleva agganciarlo.

Era una delle migliori amiche di Marlene, la mia rivale del liceo.
Erano le classiche ragazze che si facevano tutti i ragazzi che capitavano a loro tiro, ed ora una di loro aveva messo gli occhi su Liam.

Sentivo che il mio cuore lo desiderava in qualsiasi modo, lo voleva a tutti i costi.

Rivolevo il mio Liam, e non volevo certo che proprio Lizzie me lo portasse via.
Ma ormai era finita, non mi avrebbe mai perdonato.

Se fosse stato un semplice bacio, probabilmente mi avrebbe perdonato, ma quello che avevo fatto era proprio imperdonabile.

Non solo era stato un suo grande amico ad avermi portata a letto, ma io, mi ero lasciata abbindolare da lui e non ho saputo resistergli.
Le lacrime uscivano prepotenti dai miei occhi e le mie labbra tremavano come fossi esposta al ghiaccio.
I brividi passarono in ogni minimo angolo del mio corpo, e le forze mi abbandonarono.

Mi lasciai andare nel letto e mi addormentai, mentre anche in sogno, le lacrime mi appannavano gli occhi.

"Io: -Ehi Liam, mi ami vero?!-
Liam: -Scherzi?! Certo che ti amo...- i nostri corpi si toccavano mentre centinaia di petali profumati ci sfioravano e il loro profumo arrivava ai nostri polmoni come se non volesse fare altro. Liam mi spostò una ciocca di capelli e mi baciò il collo. -Ci sposeremo... Devo pianificare tutto... ma giuro che tu sarai la mia sposa, per sempre.- mi sussurrò all'orecchio. Gli appoggiai le mani al petto nudo e gli baciai il collo.
Io: -Io ti sposerei anche ora, adesso, in questo preciso momento. Non m'interessa di fare una grande cerimonia, voglio solo avere quella fede al dito.- sussurrai. Liam mi prese un polso e mi fece alzare. -Vieni.- sussurrò. Mi portò vicino ad un albero e rimanemmo lì immobili, lui ora era davanti a me, vedevo a malapena il suo viso, c'era solo la luna a fare luce su di noi.
Liam: -Vuoi tu, Abbie Louise Roberts prendere me, Liam James Payne come tuo futuro sposo?!- chiese con un pizzico di sarcasmo, soffocando la sua risata.
Io: -Lo voglio.- sussurrai e lui sorrise -E vuoi tu, Liam James Payne prendere me, Abbie Louise Roberts, come tua futura moglie?! Ah, ho sbagliato!- risi ed anche Liam.
Liam: -Continua...- sussurrò.
Io: -Vuoi che io sia tua sposa!?- risi.
Liam: -E' l'unica cosa che voglio.- sussurrò. Sorridendo si avvicinò al mio viso e mi accarezzò una guancia.
Io: -Puoi baciarmi, Liam.- sussurrai e le sue labbra si posarono sulle mie, per poi trasformarsi in un dolcissimo bacio, mentre le nostre mani sfioravano i nostri corpi seminudi."

-Abbie... Ehi Abbie... è pronta la cena, vieni?!- sussurrò mia mamma.
Mugolai un po' e poi mi alzai a malavoglia. -Ne vuoi parlare?!- continuò.
Io: -No.- risposi schietta.
Mi sedetti a tavola, e papà e Thomas mi guardavano perplessi.
Thomas: -Perchè non ci hai nemmeno salutato?!- chiese.
Lo guardai e sempre masticando gli feci il gesto di salutarlo con la mano e lui fece una risatina prendendomi in giro.
Papà: -Thomas, non è il momento di prenderla in giro, piantala!- lo sgridò.

Ripoggiai lo sguardo sul mio piatto e pensai al sogno di poco prima, così gli occhi si annebbiarono, per poi trasformarsi in lacrime, che scesero lente giù per le mie guancie.
Papà: -Ehi Ab...- sussurrò dolcemente, accarezzandomi un braccio -Ne parliamo!? Ti va?!- feci cenno di no, e lui capì il mio dolore.
Non finii nemmeno di mangiare e senza spiccicare una sola parola, andai a dormire.

Rimasi chiusa in camera per tre giorni, bevvi a malapena e non parlai mai con nessuno di loro.

L'unica cosa di cui avevo bisogno era solo e unicamente Liam.
Non chiamai nemmeno Alysha e Isabelle, non volevo affatto parlare della nostra rottura.
Papà e mamma bussavano a ore alla mia porta chiusa a chiave, ma io non rispondevo mai ad ogni loro urlo di imploro.
Pensavano che stessi per morire a quanto pare, le loro voci erano sempre preoccupate e spaventate.

Dopo quattro giorni di isolamento, mi decisi di uscire dalla camera e mi diressi in salotto dove mi sedetti nel divano, quando mio papà mi notò venne verso di me e mi strinse alle spalle.
Papà: -Abbie! Non devi mai più farmi preoccupare così, ok!? Forza... dimmi che è successo...- sussurrò. Mia mamma si affacciò dalla cucina e compiaciuta ci guardava. Vidi che a papà brillavano gli occhi e quello mi diede un minimo di forza per parlare.
Io: -L.lui... mi ha...- singhiozzai.
Papà: -Perchè?! Che è successo?-
Io: -I,io... ero a casa nostra, e lui... lui era via con gli altri. Un suo amico e venuto da me e mi ha fatto ubriacare per poi... per poi...- singhiozzai, e papà capì subito.
Papà: -E lui ti ha scoperto...- annuii e lui mi mise una mano nella spalla dispiaciuto, una lacrima solcò il suo viso, mentre il mio ne era completamente fradicio.
Io: -Io lo amo papà... Non lo avrei mai fatto! Mai!- lui annuii ed io continuai -Tutte... tutte le volte che io stavo male e lui si faceva dare dei giorni liberi a lavoro per starmi accanto... Tutte le volte che c'era il temporale, io avevo paura e lui mi stringeva nelle sue braccia forti... Tutte le volte che cucinava per me e lo faceva con tutto il cuore... Tutte le volte che litigavamo e dopo facevamo l'amore... Non ci sono più... è tutto finito!- piansi in preda alla disperazione e papà mi abbracciò.
Papà: -Che vuoi fare...- sussurrò.
Io: -Andiamocene.-



_SPAZIO AUTRICE_
Salve bellezze!! Vi piace questo capitolo? Molto sentimentale, non è così?
Spero vi sia piaciuto e che continuate a leggere la mia storia!
un bacio :*
-Tommo-

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Capitolo 21
*** Decisione ***


Preparai le valigie ed eravamo pronti per partire.
Uscii dalla mia camera mentre trascinavo il mio trolley fucsia.
Mi girai per guardare per l'ultima volta la mia casa, che presto avremmo venduto.
Sorrisi e sussurrai un "Addio." strozzato, mentre i miei e Thomas mi stavano aspettando alla porta.

Salimmo in macchina e ci avviammo verso l'aereoporto.

Io: -Aspetta! Fermo papà! Devo prendere una cosa!- uscii velocemente d'in macchina e salii velocemente le tre rampe di scalini di marmo.
Porta 23, bussai e mi aprì Liam, a petto nudo, mentre dietro di lui apparve Lizzie in intimo.
Io: -Scusami... mi sono dimenticata una cosa nella... mia... nella cameretta...- sussurrai guardando il pavimento.


Speravo mi aprisse la porta e mi facesse entrare, ma non fu così.

Accostò la porta dietro di sè, come se non volesse farmi entrare.
Liam: -Cosa ti sei dimenticata...- *Ma no... io volevo entrare e salutare per l'ultima volta quella dolce e profumata casa...*
Io: -Emh... una cosa...-
Liam: -Abbie, perchè sei venuta a prenderla proprio oggi?!-

Lizzie aprì leggermente la porta e si mise ad ascoltare.
Io: -Perchè me ne sono ricordata adesso.- risposi fredda.

Lui mi guardò e mi alzò il viso con sue dita.

Liam: -La terrò io quella foto.-
Io: -No. E' mia, la voglio io...- sussurrai.
Liam: -Scommetto che in camera tua le avrai tutte rimpiazzate, quindi non avresti più spazio...-
Io: -Non voglio metterla in quella camera, non è più la mia cameretta.-
Liam spalancò leggermente gli occhi e poi si avvicinò a me.
Liam: -Perchè!? Dove vai!?!-
Io: -Mi trasferisco a Stratford.-
Liam: -E perchè!?- il suo tono era preoccupato e il viso pure.
Io: -Papà ha avuto un problema a lavoro e ne ha trovato uno là.-
Liam: -Non è niente vero! E tua mamma, cosa dovrebbe fare a lavoro?! E te? Non puoi piantare Mandy!- mi prese per le spalle e mi tirò a sè.
Io: -Questi non sono affari tuoi! Fammi prendere quella foto!-
Liam: -Tu vuoi andare via da qui, solo per non vedermi più, non è così...!?-
Io: -Pensi che io faccia una cosa del genere!? Per uno scemo che nemmeno ha saputo ascoltare la sua ragazza?!-
Liam: -Ah, bella questa... cosa vorresti dire, che ho fatto male?! Fino a prova contraria sono stato io a trovare te a letto con un altro!-
Io: -Liam, Niall mi ha fatto ubriacare! Non l'avrei mai fatto, e tu lo sai bene!-

Liam scosse la testa e poi mi guardò irritato.

Liam: -E tu pensi che io ti creda?!-
Io: -No... io lo speravo... e l'ho sempre sperato, ma a quanto pare, non mi credi... quindi è inutile... ah, tieni.- gli porsi la copia della chiave -Puoi darla a Lizzie, tanto vedo che mi hai rimpiazzato velocemente....- feci per girarmi ma lui mi prese per un polso e mi tirò a sè. -Lasciami! Devo andare!-
Liam: -Tu non vai da nessuna parte! Resta qui...- il suo tono era dolce, mi veniva voglia di prenderlo e abbracciarlo forte a me, risentire il suo profumo, il suo respiro, il suo cuore battere forte per me.

Tirai il braccio e misi il piede nel primo scalino.

Io: -Liam lasciami!- urlai, ma lui mi tirò a sè nuovamente.
Liam: -Abbie, io ti amo.- spalancai gli occhi, non era possibile che l'avesse detto sul serio -Io, te lo giuro, io ti amo ancora. Non so perchè non ti ho creduto, ma io ti voglio con me.- tirai il polso e mi rigirai.
Io: -Addio Liam.- iniziai a correre per le scale e lui mi seguì.
Liam: -No ferma Abbie! Fermati!- corsi più veloce che potevo e salii velocemente in macchina, e dissi a papà di accelerare.

LIAM'S POV
Corsi giù per le scale e mi bloccai privo di forze.

L'ultima cosa che vidi era Abbie seduta in macchina con il viso piegato sulle ginocchia che piangeva.

L'auto partì ed io rimasi lì immobile. -Abbieeeee!!!- urlai col fiato che mi rimaneva in gola.
Ma l'auto correva veloce verso l'aereoporto.
Corsi di nuovo su per le scale ed andai in casa mia.
Mi misi una maglia, mentre Lizzie mi guardava perplessa.
Lizzie: -Liam dove vai!!!!?-
Io: -Scusami Lizzie... Ma... io amo lei.- mi chiusi la porta alle spalle e corsi fino alla mia auto.
Misi in moto e mi diressi all'aereoporto.

Iniziai a correre e cercare fra quell'immensa folla quegli occhi smeraldo e quei capelli morbidi come la seta.
Ma nulla.
Non vidi nemmeno Carl, ne Tania, ne Thomas.
Correvo e sbattevo contro ogni persona che mi trovavo davanti, i miei occhi cercavano disperatamente quella ragazza e il mio corpo non rispondeva a ciò che volevo fare.

Uscii dalla parte dove i passeggieri imbarcavano le valigie e cercai anche lì.
Sopra di me il megafono risuonò "
Per Stratford partenza fra 5 minuti."
Io: -No, cazzo! Nooo!!! Abbiee!!!! Dove sei, Abbiee!!!-

I cinque minuti stavano per scadere, quando i miei occhi s'illuminarono.
Avevo trovato Abbie, era laggiù, a decine di metri da me, mentre tirava la sua pesa valigia.
Corsi verso di lei e quando Abbie mi notò, si girò e provò a camminare più veloce ma la folla glielo impediva.


La raggiunsi e le presi i polsi tirandola a me.
Abbie: -Liam lasciami, ti prego, lasciami!-

Carl mi stava guardando perplesso ma anche un po' preoccupato.

Mentre Tania aveva le lacrime agli occhi.

Io: -Abbie... Ti prego ascoltami!-
In quegli ultimi 10 minuti avevo attirato l'attenzione di tutti, e le telecamere di sicurezza erano puntate su di me, trasmettendomi a grandi televisori all'interno dello stabile e anche all'esterno.
-Io, io, io sono stato uno stronzo con te, dovevo crederti fin dall'inizio! Io... ero cieco dalla rabbia che non ti ho nemmeno dato il tempo di spiegare... Ho... anzi abbiamo fatto una promessa tempo fa, io ti dissi che dovevo pianificare ancora, ricordi?!-
Abbie annuì -Beh, il mio piano è concluso, se mi dai la possibilità di mostrartelo, io...-
Abbie sorrise e annuì leggermente.

Frugai nella tasca dei miei jeans e mi inginocchiai davanti a Abbie.
-Abbie... vuoi sposarmi?- le porsi un anello di diamanti bianchi e alla sua vista, Abbie iniziò a piangere e anche sua mamma, che si avvolse alle braccia di Carl.

Abbie: -Liam... io...-

Intorno a noi, tutte le ragazze e donne presenti urlarono un sonoro
"Siiii!!!" e solo adesso ci rendemmo conto che tutti i presenti all'aereoporto avevano assistito alla mia richiesta.
Abbie rise e mi guardò, mentre mi alzai.
-Liam, ti amo.- sorrisi e per me quello era il Sì che tanto sognavo.

Presi la sua mano e le misi l'anello.

Lei mi guardò, mentre una sottile lacrima le scendeva nella guancia.

Gliela asciugai e delicatamente poggiai le mie labbra sulle sue.

La strinsi a me e lei chiuse i pugni, afferrando lo stemma si superman nella mia T-shirt.

Approfondimmo il bacio e quello era il bacio che desideravo da tanto, desideravo il bacio che ci avrebbe uniti per sempre, il bacio che simboleggiava il nostro Sì, il bacio che dimostrava il nostro amore.


_SPAZIO AUTRICE_
SALVEE!! VI PIACE QUESTO CAPITOLO?
VE L'AVEVO DETTO CHE SI SAREBBE MESSA MEGLIO! XDXD
UN BACIO A CHI LEGGE, GRAZIE MILLE A TUTTE! :*
-Tommo-

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Capitolo 22
*** Direzione: Felicità ***


Ci stringemmo ai fianchi, mentre ci baciavamo intensamente.

Lo desideravamo entrambi, desideravamo di stare insieme di nuovo, di stare insieme per sempre.

Quando ci staccammo Liam mi tenette per i fianchi e mi sorrise. -Adesso, sei mia per sempre... e nemmeno il diavolo potrà portarti via da me.- sussurrò.
Io: -Tu, fidati di me... promettimelo.-
Liam: -Te lo prometto.- sorrisi e Liam mi diede un leggero bacio nelle labbra.
Papà: -Beh, noi siamo felici per voi... Ma noi, allora, ci facciamo una bella vacanzina!- scherzò ed io risi, guardando Liam.
Mamma: -Liam...- Liam la guardò e sorrise, lei gli si avvicinò e lo abbracciò -Voglio avere un bel nipotino, ok?!- gli sussurrò in un orecchio e Liam rise di gusto.
Io: -Mamma ti ho sentito!- urlai ironica e lei rise.
   
    * * *

Io: -Finalmente di nuovo a casa mia!- esclamai buttandomi nel divano.

Mi tolsi le scarpe ed iniziai a saltare da una divano all'altro.

Liam portò la mia valigia in camera e quando tornò gli saltai al collo, aggrappandomi alle sue spalle e lui saltò dalla sorpresa. -Ehi!- esclamò ridendo.

Liam mi prese per i fianchi e mi tirò a sè, iniziando a baciarmi.
Mise la mano sotto la mia maglia e giocò con i miei fianchi.
Mi prese per le cosce ed io gliele avvolsi al bacino, mentre giocavo delicatamente con i suoi capelli.
Iniziò a camminare verso la camera da letto, mentre con le dita giocherellava alla base della mia schiena.

Dal buio della mia stanzetta pentagrammata apparve Lizzie con un'espressione a dir poco spaventosa. -Aaah!- urlai, spingendo Liam.
Lizzie: -Liam, che significa questo?!-
Liam: -Te l'ho detto... Mi dispiace Lizzie, ma non ho mai provato nulla per te...-
Lizzie: -Ma quindi quella notte... tu... ti stavi solo divertendo?-
Guardai Liam imbronciata e lui spalancò gli occhi.
Liam: -Ma che cazzate vai dicendo!???-
Lizzie: -Ah, peggio per te... Quella non può darti tutto quello che posso darti io!- concluse per poi prendere la sua borsa e sbattere la porta.
Io: -Liam... devi spiegarmi qualcosina!- dissi con un tono di rimprovero. Liam si girò e mi fece un sorrisetto ironico. -Brutto...! Se ti prendo! Maledetto maiale che non sei altro!-

Liam iniziò a correre per la casa ed io lo rincorrevo cercando di tirargli qualche pugno.
Liam: -Abbie! Non è successo nulla! Si è inventata tutto!- esclamava ridendo.
Si fermò di colpo ed io scivolai nel tappeto finendo con la schiena a terra fra le gambe di Liam.

Lui guardò in basso verso di me e si mise a ridere.

Gli presi i pantaloni all'altezza del ginocchio e glieli tirai, facendolo rimanere in mutande.
Mi alzai velocemente e presi un cuscino del divano ed iniziai a tirarglielo in testa, mentre lui cercava di tirarsi su i jeans.


In quel momento avevo bisogno di sentirmi una ragazzina, una bambina e il modo migliore per farlo, era giocare.

Liam capì le mie intenzioni e prese un cuscino anche lui.
Nel giro di dieci minuti, eravamo nel nostro letto a saltare tirandoci cuscinate e spintoni.

Verso le 20 mi buttai nel letto esausta e Liam andò in cucina.
Tornò con un piatto di pasta e insalata e sotto braccio aveva una chitarra.
Mi diede il vassoio col cibo e si sedette ai piedi del letto ed accordò la chitarra. -Questa l'ho scritta per te... Volevo cantartela per chiederti di sposarmi, ma il piano è fallito...- esclamò ridendo.

Iniziò a suonare e poco dopo cominciò a cantare.

<>

Rimasi a bocca aperta.

Sapevo che Liam aveva una voce ineguagliabile, bellissima, indimenticabile, ma non pensavo fosse così perfetta.
Io: -Liam...- Liam mi guardò e posò la chitarra. -E', è...-
Liam: -Piace?! Solo che non sapevo come- non lo feci finire che lo baciai.
Nessuno mi aveva mai dedicato una canzone, perdipiù così bella.
Gli misi le mani al collo e lo tirai a me, facendo cadere il vassoio con tutta la roba sopra.

Non ci curammo di quello, perchè infatti Liam iniziò a baciarmi il collo, mentre con le mani mi accarezzava i fianchi.
Mi sfilò la maglia e lo stesso feci io.
In quella notte ci coccolammo e baciammo ed entrambi non vedevamo l'ora di ripassare una notte così.

-La mattina dopo-
-Ehi Amore, alzati... Dai... E' pronta la colazione...- mi sussurrò dolcemente Liam in un orecchio.

Amavo quando mi svegliava sussurrando, perchè amavo la sua voce, la amavo fin troppo. -Ehi... sai cosa si fa oggi?!- feci cenno di no con la testa, ma ancora non avevo voglia di aprire gli occhi -Ti porto a fare shopping!- spalancai gli occhi e guardai Liam.
Io: -Sul serio!?- esclamai entusiasta e lui annuì sorridendo.
Mi alzai velocementissimo dal letto e mi diressi in bagno, iniziando a canticchiare.

LIAM'S POV
Risi, mi mancava davvero un casino.
Mi mancava la sua voce, la sua pelle liscia, le sue labbra, il suo profumo.

Mi mancava lei.

Quel mese è stato troppo lungo, e sembrò un anno, senza Abbie.
Uscì dal bagno trionfante con un paio di leggins con una fantasia strana, una canottiera azzurra e una camicia di jeans sopra; i capelli raccolti in una treccia di lato e gli stivali bianchi, era uno splendore.
Sorrisi e lei fece un giro su se stessa -Allora?! Andiamo?!- chiese euforica, iniziai a ridere ed anche lei.
Finalmente la nostra vita era tornata felice e allegra come una volta, e questa volta non sarebbe mai finita, mai.



_SPAZIO AUTRICE_
SALVEE!! SONO APPENA TORNATA DA MILANO DA UNA GITA DI SCUOLA, E' STATO BELLISSIMO! XD
ED INVECE VOI? COME E' ANDATA LA SETTIMANA? FINALMENTE IL WEEKEND!
SPERO CHE IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO, ALLA PROSSIMA! :*
-Tommo-

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Capitolo 23
*** Resterai la Mia Principessa ***


-Liam, vieni qui!- 
-Wooow!!!! Guarda quel vestito!- 
-Liaaaaam!!!! Ehi, ma dove sei?! Come mi stanno questi pantaloni?!-
-Ehi Amore, questo ti piace?!-


Abbie continuò a parlare per tutte le 3 ore in cui siamo stati al centro commerciale.
E' sempre stato il suo paradiso, e non ci voleva un genio per capirlo.
Io l'ho sempre amata per questo, la sua spontaneità, la sua ingenuità e sincerità.

Uscì dal camerino con un completino intimo rosso, e a quella vista arrossii quasi quanto tale.
Abbie: -Piace...?- chiese sensualmente.
Annuii timido, quando una voce alla mia destra attirò la nostra attenzione -Ma ciiiao Abbie!!- risuonò una voce femminile falsa e maliziosa.
Abbie: -Marlene, che sorpresa...- disse ironica.
Marlene: -Che ci fai con quel completino...?- e poi guardò me, per poi sorridere altezzosa -Capisco... Ma non è il ragazzo di Lizzie?! Adesso rubi anche i fidanzati delle altre!?-
Abbie: -Marlene, vattene prima che...- ringhiò a denti stretti, trattenendo la rabbia.

Mi alzai e spinsi via quella ragazza mentre lei mi guardava sempre con quel fare altezzoso.
Io: -Lasciala stare... Ah, e... riferisci a Lizzie... che fra poco ci sposiamo!- conclusi per girarmi e tornare da Abbie.
Lei mi guardò perplessa per poi girarsi e andarsene.

ABBIE'S POV
Nella mia testa risuonava la canzone della sera prima, nei miei pensieri sentivo nient'altro che la sua voce, nient'altro che le sottili corde della chitarra che venivano toccate e strusciate.

Quella canzone si sarebbe incisa nella mia vita, ne ero perfettamente a conoscenza.

Ogni volta, ogni sua nuova azione mi faceva innamorare sempre più di lui, chi l'avrebbe mai detto che sarebbe arrivato addirittura a scrivermi una canzone!?


Mi rivestii ed uscii, Liam mi venne incontro sorridendo, reggendo le buste delle altre compere. -Ehi, adesso andiamo dove vuoi tu... Hai sopportato abbastanza...- sussurrai avvicinandomi a lui.
Liam: -Macchè... Se tu sei felice lo sono anch'io... Anche se si parla di ore e ore di shopping sfrenato in tutti i negozi di abiti...- lo guardai intenerita -E poi, non mi dispiace osservarti mentre ti cambi...- scherzò malizioso.
Risi e gli tirai un debole pugno nel braccio. -Allora non ti scoccia se andiamo dalla kiko...- scherzai, andando alla cassa per pagare la mia nuova scelta.
Liam sbuffò dietro di me, e poi mi diede un delicato bacio nel collo, per poi uscire dal negozio ed aspettarmi all'entrata.
     
   * * *

Stavo provando ogni mio nuovo acquisto nella mia cabina-armadio.


Mi piaceva un casino.

Alla mia destra avevo un armadio a tutta parete pieno zeppo di abiti, e alla mia sinistra un alto scaffale sul quale erano posate scarpe, tacchi e quant'altro poteva reggere, mentre dietro di me avevo tre menzole con tutti i miei gioielli, dagli orecchini ai bracciali, dalle collane ai cerchietti, dalle mollette agli anelli.

Mi guardavo compiaciuta allo specchio, fiera di ogni mia scelta, Liam si affacciò alla porta e si appoggiò con le mani allo stipite. -Che ne dici di inaugurare il completino rosso?!- esclamò malizioso. Arrossii leggermente e poi sorrisi.
Feci cenno di no con la testa e allora Liam spinse la porta e venne verso di me.
-Era un'affermazione.- mi sussurrò in un orecchio.

Mentre con la mano destra mi alzava la gonna, mi baciava appassionatamente.

Gli misi le braccia intorno al collo e mi alzai sulle punte, ora le sue braccia erano intorno al mio bacino e giocavano con la cinturina di cuoio.

Spinse le sue dita sulla mia pelle, stringendomi al suo bacino.

Fece strisciare le mani fino a metà coscia e poi mi sollevò da terra, stringendomi bene per entrambe le gambe.

Gliele avvolsi al bacino e lui mi resse ai fianchi, stringendomi in un abbraccio.

Con la mano sinistra cliccai l'interruttore della stanzetta, mentre con l'altra giocavo coi suoi capelli.

Mi buttò nel letto e successivamente si sdraiò su di me.
Dopo che ci fummo disfatti dei nostri indumenti, Liam allungò un braccio verso il suo comodino e aprì un cassetto, prese la solita bustina blu e la strinse nelle sue dita.
Gli presi il braccio e lo spinsi. -Che fai?- sussurrai.
Liam: -Devo prendere il...-
Io: -No...- sussurrai -Non metterlo questa volta...- Liam annuì appena, e riniziò a baciarmi, lasciando cadere il preservativo nel cassetto.
   
     * * *


<>
Io: -Liam puoi rispondere!? Mi sto facendo la doccia!-
Liam: -Sì!- rispose dalla cucina. Sentii che iniziò a parlare con non so chi ed uscii dal bagno con un asciugamano avvolto al petto, mentre mi asciugavo i capelli.
Vidi che gironzolava nervosamente per il salotto e mi sembrava alquanto strano quel suo comportamento.

Di solito quando stava al telefono si sdraiava nel divano e chiacchierava tranquillamente, ma quella volta non era così.
Rimasi ferma immobile ad osservarlo quando chiuse la chiamata -La ringrazio, arrivederci...- e si girò verso di me.
Io: -Che c'è amore?!-
Liam: -Niente d'importante...- sorrise.

Ma non era un vero sorriso, lo conoscevo bene ormai.

Lo seguii in cucina e battei la mano sul tavolo, facendo suonare il metallo della fede d'oro.

Ci eravamo sposati da qualche mese, e in quell'inverno Mandy mi fece rimanere a casa, non mi ricordo per quale motivo.

Io: -Menti. Parla, Liam.- Liam si girò perplesso, sembrava gli brillassero gli occhi. -Liam, che succede...- sussurrai avvicinadomi a lui.
Liam: -Abbie ha chiamato il dottore... E...- lo guardavo perplessa, perchè esitava tanto?! -Ha detto che tu non puoi avere figli... I test sono risultati tutti positivi e... Sono arrivati alla conclusione che tu non puoi rimanere incinta...- chiuse gli occhi e soffocò il pianto, cosa che non feci io.

Iniziai a singhiozzare rumorosamente e mi avvinghiai al petto di Liam, mentre lui mi strinse in un caloroso abbraccio.

E' per quello che nonostante ci avessimo provato tantissime volte, la mia pancia non cresceva, è per quello che risultava sempre negativo, io non potevo avere figli.

A mia mamma, papà, Thomas, ma soprattutto Liam, sarebbe piaciuto tantissimo avere dei bambini correre per casa, ma quello risultò non possibile. -Che ingiustizia... Io voglio un figlio... Voglio essere mamma, poter crescere un bambino... Liam...- sussurrai, mentre anche lui iniziò a piangere.
Liam: -Non disperarti... Troveremo una soluzione... Non sarà di certo questo a bloccare il nostro amore...- sussurrò rassicurante -Per questo non vuol dire certamente che io non ti ami più... Resterai la mia principessa, con o senza figli...- lo guardai intenerita e lui mi asciugò le lacrime dalle mie guancie -Ti amo Abbie.-


_SPAZIO AUTRICE_
SALVE PRINCIPESSE! COME VA? TUTTO OK?
VI ASPETTAVATE QUESTA FINE? AHAH ANCHE QUESTA COME "The Girl Of The Darkness" FINIRA' BENE, QUINDI NON ASPETTATEVI CHISSA' COSA ;)
UN BACIONE A CHI LEGGE :*
-Tommo-
 

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Capitolo 24
*** Lacrime di Gioia ***


#ULTIMO CAPITOLO#


-Hilary lascia lavorare papà!-

-Ma mamma, io voglio giocare!- esclamò con quella sua vocina da bambina.

Sorrisi e le andai incontro.
Le spostai una ciocca di ricci neri e gliela spostai da sopra i suoi occhi azzurro cielo.


Io e Liam adottammo una bambina, Hilary, che era rimasta orfana a soli 4 anni, nonostante non ci assomigliasse per niente, sembrava fosse davvero nostra figlia, si affezzionò a noi dal primo giorno e Liam l'amava più della sua vita.

Liam: -Lascia stare Abbie, posso giocare un po' con la mia principessina!- esclamò per poi prenderla in braccio e farla saltare.

Lei rideva e il suo sorriso era ormai diventato la ragione del nostro.
Io e Liam ci guardammo e ci sorridemmo a vicenda.

"Io: -Ehi mamma! Lui è Liam!- Papà apparve dal nulla e lo scrutò.
Papà: -Sono Carl.- esclamò deciso porgendogli la mano e Liam gliela strinse timidamente.
Mamma: -Sei il fidanzato di Abbie?!- chiese euforica e Liam annuì timidamente -Oooh, ma che ragazzo carino e attraente! Mi piace, brava Abbie!-"


-Alysha: -E' stato bellissimo, quando Harry mi strinse a sè non capivo più nulla, una volta che ci sei dentro non vuoi più uscirne, è un sogno!-
Isabelle: -Pensi che anche Abbie e Liam lo faranno!?-
Io: -Ehi! Guarda che ti ho sentita benissimo!-
Isabelle: -Ahahah beh, non è una presa in giro, anzi lo spero!-
Io: -Ma che...
-.-" -"

Liam: -Auguri diciottenne!- aprì la porta della stanzetta e rimasi a bocca aperta.
Io: -Liam, è... è... una meraviglia! Ma come hai fatto!?-
Liam: -Mi ci sono messo d'impegno!- esclamò ridendo.
Nella cameretta vuota, ci aveva messo un armadio enorme, scaffali e mensole e ci aveva messo i miei abiti, scarpe e tutto il resto.
I muri erano bianchi con pentagrammi neri, era una favola.
Io: -Liam... sei meraviglioso, lo sai!?-"


"Mamma: -Non sai quanto sono felice per te Abbie...-
Io: -Lo vedo benissimo mamma...- sorrisi.
Mamma: -La mia piccola Abbie si sposa... Oh mio Dio, non mi sembra vero!- risi -Mi sembra solo ieri che mi hai presentato Liam...-
Liam: -Si parla di me, qui?!- scherzò.
Mamma: -Sì, e stavo giusto per dire quanto sei meraviglioso...-
Io: -Ehi mamma, queste cose dovrei dirgliele io!- scherzai e Liam rise.
Mamma: -Sì hai ragione, ma sono cose talmente ovvie, che voglio ripetergliele io...-"

"Liam: -Ti piacerebbe avere un figlio?!- sussurrò.
Io: -Sì... sarebbe un sogno, a te?! A te piacerebbe diventare padre?!- sussurrai, mentre la mia mano saliva per la sua schiena nuda.
Liam: -Sì... ce la faremo Abbie... Sei pronta?!-
Io: -Pronta...- sussurrai. Le potenti mani di Liam divisero le mie gambe, per posizionarsi meglio fra esse."


Hilary: -Ehi papà!-
Liam: -Dimmi piccola...!-
Hilary: -Tu ami solo la mamma vero?! Non t'interessa nessun'altra donna, non è così?!- mi affacciai dalla cucina,
ma che bambina pestifera!
Liam: -No piccola mia... Ad essere sincero ci sono due donne nel mia vita... Già...- mi rizzai le orecchie, che cosa avevo appena sentito?!

Appoggiai l'asciugamano e il bicchiere che avevo in mano e mi appoggiai allo stipite della porta, Liam mi notò e mi sorrise -Sono tua madre e la bellissima principessa che ho davanti agli occhi... Sono loro le due donne della mia vita...- sussurrò sorridendo.
Lo guardai intenerita e lui mi guardò di nuovo.


Il suo sguardo, per un momento, non era più quello del padre premuroso, del marito gentile e pieno di attenzioni, ma era lo sguardo del ragazzino sbruffone, del ragazzo innamorato.

I suoi occhi erano fissi sui miei e sembrava volessero dirmi qualcosa.
Mi avvicinai e Hilary mi guardò sorridendo. -Mamma, perchè non dai un bacio a papà!?- esclamò con un sorriso da un orecchio all'altro, la guardai e le sorrisi.
Liam: -Mamma, perchè non dai ascolto a tua figlia?!- scherzò.
Risi e avvolsi le mie braccia intorno al collo di Liam, lui mi mise le mani ai fianchi e ci unimmo in un dolce bacio, mentre la nostra piccola bambina ci guardava entusiasta.

Le lacrime segnarono il mio viso, mentre gli occhi chiusi, mi facevano sentire la ragazzina nel viottolo buio coccolata dal popolare ragazzo col cappello rosso e la t-shirt bianca, che accarezzava la mia pelle e baciava le mie labbra.

#FINE#

_SPAZIO AUTRICE_
ED ECCOCI CON LA FINE! VI ASPETTAVATE UNA FINE DEL GENERE? O ALTRO?
SPERO CON TUTTO IL CUORE CHE NON VI ABBIA DELUSO, E CHE SOPRATTUTTO VI SIA PIACIUTA!!
CHE NE DITE DI LASCIARE UNA PICCOLA RECENSIONE CON LA VOSTRA OPINIONE?
E ANCHE QUESTA FF FINITA, RINGRAZIO TUTTE LE LETTRICI CHE L'HANNO RECENSITA, MESSA FRA LE PREFERITE, E SEGUITE...
LE VOSTRE RECENSIONI SONO SEMPLICEMENTE FANTASTICHE, PERCHE' SIETE VOI FANTASTICHE, GRAZIE DI TUTTO!
GRAZIE DI AVER LETTO LA MIA FAN FICTION! :* xx
-Tommo-

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