SuperQuarkSchool di pIkKoLa_EmO (/viewuser.php?uid=50585)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Homo secchionus ***
Capitolo 2: *** Smaltus truccus ***
Capitolo 3: *** Homo proffus ***
Capitolo 4: *** Homo la-schedinus-del-lottus-mi-sputus-in-faccius ***
Capitolo 1 *** Homo secchionus ***
SUPERQUARKSCHOOL
Dopo
aver tentato tutti i generi ora passo al comico! Spero che vi piaccia qst ff …
se siete una delle specie di cui parlo non ve la prendete scherzo!
Si
ringrazia Piero Angela che ha gentilmente ha prestato la voce per qst
ff
Ogni
riferimento a fatti, cose o persone è puramente casuale, a meno ke non vi odio e
voglio farvi fare 1 figura di merda, in quel caso siete obbligati dall’articolo
157 della costituzione italiana a venire a casa mia e a rendermi omaggio,
supplicandomi di smettere.
A
settembre, i personaggi della mia ff saranno disponibili in tutte le confezioni
di merendine Kinder e Ferrero.
Baci da
pIkKoLa_EmO
HOMO
SECCHIONUS
Le
biblioteche della scuola. Luoghi desolati e impervi, dove pochi audaci animali
si sono spinti. Ed è lì che scorgiamo un HOMO SECCHIONUS intento a penzolare per
le sue mutande a fiorellini rosa su sfondo giallino da un attaccapanni.
Tali
animali si esprimono con versi, per la maggior parte ancora incompresi. Ne sono
stati decifrati solo pochi, tra cui “donna piacente” che secondo i nostri studi
significa “gran fica” oppure “sei dotata di una bella cornice della terminazione
del tuo apparato digerente” ossia “che culo!”. Uno dei versi più comuni, non
ancora decifrato è “studio” oppure “libro”.
L’homo
secchionus gode di grande popolarità e stima tra gli altri animali, e per tale
motivo questi lo hanno appeso per le mutande. Ma addormentiamo un’esemplare
maschio per esaminarlo più da vicino.
Dopo
aver sparato il sonnifero ci avviciniamo all’individuo. Studiamo la sua
anatomia.
La
peluria del capo è cosparsa di olio extravergine di oliva, probabilmente per
renderlo impermeabile. Grazie a questo affascinante marchingegno della natura,
infatti l’acqua scivola, non bagnando così l’animale.
La vista
non è molto sviluppata, gli occhi sono di una sostanza simile al vetro e
sporgono per circa 1m dalla testa.
Il
mantello è piuttosto insolito. Nella zona superiore è costituito dal maglione
fatto a maglia dalla nonna per Natale, mentre sotto da un pantalone, il quale
inizia dai piedi e termina in prossimità del collo.
Possiamo
trovare questi affascinanti [ehm ehm] animali nei laboratori extrascolastici o
nelle loro tane abituali, costituite da contenitori solitamente neri con
all’interno carte di merendine, bucce di banane e gomme da masticare. Spesso le
tane vengono assegnate dagli altri animali, che trasportano con delicatezza
[ceerto] gli homus secchionus nelle rispettive tane, denominate “cestini della
monnezza”
Ora vi
lasciamo, ci vediamo alla prossima puntata di SUPERQUARKSCHOOL, in cui parleremo
dello SMALTUS TRUCCUS.
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Capitolo 2 *** Smaltus truccus ***
SUPERQUARKSCHOOL
SMALTUS
TRUCCUS
Buon
giorno a tutti e bentornati ad una nuova puntata di SuperQuarkSchool, oggi
parleremo dello SMALTUS TRUCCUS.
Lungo la
foce di un fiume che sta per straripare [qualcuno ha lasciato i rubinetti
aperti] un’esemplare femmina di smaltus truccus cerca di evitare l’acqua. Con
passi piccoli ma veloci e con le braccia alte per non bagnarsi questa riesce a
ripararsi.
Una
volta complemente salva controlla se le provviste invernali nella sua borsa di
marca sono intatte.
Apre la
borsa e con uno scatto felino si rifugia nella sua tana, una struttura
solitamente bianca, sempre munita di specchi, detta “cesso”, l’animale controlla
nella sua borsa le provviste. Tutto intatto, i 15 specchi non sono rotti e
neanche le 9 trouse.
Ma in
quel luogo stava per consumarsi una tragedia.
Lo
sguardo dell’animale si posa sulle sue mani. L’animale lancia un grido d’allarme
disperato, incomprensibile “mi si è spezzata un’unghia!”.
Con un’
agile corsa, l’esemplare si precipita fuori dalla sua tana, alla disperata
ricerca di un paio di forbici ed una lima per unghie.
L’animale
è in agguato dentro alla tana di un’homo secchionus [di cui abbiamo parlato
nella puntata precedente] quando scorge un branco di individui della sua stessa
specie, di cui uno munito di set per la cura delle unghie. Questo si allontana dal resto del gruppo.
Grave errore.
Con uno
scatto felino la nostra femmina balza sullo sfortunato animale.
Ora lo
smaltus truccus protagonista del nostro documentario è quasi salvo, quindi corre
nella sua tana per poter finalmente usufluire delle sospirate fobicine e
lima.
Termina
qui la puntata di oggi, ma non mancate al prossimo appuntamento con l’HOMO
PROFFUS
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Capitolo 3 *** Homo proffus ***
SUPERQUARKSCHOOL
HOMO
PROFFUS
Un verso
acuto [la campanella] risveglia gli animali dal loro sonno […] , essi si
precipitano di corsa fuori dall’enorme caverna senza uscita nel quale sono
intrappolati [la classe].
Essi
scappano così in fretta per sfuggire all’HOMO PROFFUS, uno dei predatori più
pericolosi sulla faccia della terra.
Quando
le prede di questo animale sono intrappolate in classe esse cercano di
sfuggirgli solitamente fingendosi morte[una dormita sul banco], ma questo non fa
che attirare l’attenzione del predatore che con uno scatto felino li raggiunge e
li azzanna, altre volte invece essi annuiscono mentre l’homo proffus si aggira
pericolosamente nella classe incutendo terrore.
La
caccia di questo animale si svolge la mattina e dura, solitamente dalle 5 alle 6
ore.
Il
metodo di caccia è estremamente ingegnoso, consiste nello spingere con la forza
la preda ad avvicinarsi alla tana del predatore, chiamata cattedra. Una volta
giunta lì, la preda viene uccisa lentamente e
dolorosamente.
L’unica
salvezza delle prede sono le cosidette circolari [dal latino circolus, cir=morte
+ colus=ai prof]. Esse consistono in versi emessi dal re della foresta
[preside], che , tramite gli homo bidellus, arrivano agli homo proffus [per
questo gli homo bidellus sono amati]. Mentre questi sono occupati a portare il
messaggio, la preda di turno può fuggire, finalmente
salva.
Gli homo
proffus si dividono in diverse categorie, vediamole
insieme:
-
Sbarazzinus,
il cui mantello non copre l’ombelico
-
Decrepitus,
i cui occhi sono di vetro e a mezzaluna
-
Terronus,
i quali emettono versi sconosciuti
-
Psicoticus,
i quali torturano le prede prima di ucciderle
-
Depressus, il cui fabbisogno energetico richiede5
kg di pillole al giorno è [non si sa
perchè]
-
Amicus,
i quali sono erbivori e quindi non mangiano gli altri
animali
-
Interessatus,
i quali non sono sono felici delle torture che compiono, ma crededono che agli
altri animali interessino i versi che emettono.
L’unico
luogo in cui gli homo proffus non possono praticare l’attività di caccia sono le
tane dove gli altri animali si riposano, dette gabbicessi [dal latino
gabbuscessus, gabbus=luogo + cessus=sacro]
Ed anche
per oggi la puntata termina qui, ma vi diamo appuntamento alla prossima
avventura, con l’HOMO
LA-SCHEDINUS-DEL-LOTTUS-MI-SPUTUS-IN-FACCIUS
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Capitolo 4 *** Homo la-schedinus-del-lottus-mi-sputus-in-faccius ***
SUPERQUARKSCHOOL
HOMO
LA-SCHEDINUS-DEL-LOTTUS-MI-SPUTUS-IN-FACCIUS
Benvenuti
ad una nuova puntata di SuperQuarkSchool.
Dinanzi
ai nostri cameramen si mostra uno spettacolo mai visto prima d’ora: un habitat
ricco di cornetti rossi e gobbi sottoforma di portachiave. Specchi fatti di
plastica, scaccia-incubi indiani.
Ed è lì
che scorgiamo un HOMO LA-SCHEDINUS-DEL-LOTTUS-MI-SPUTUS-IN-FACCIUS [dal latino
“uomo che possiede una cazzo di sfiga”], ma seguiamo una tipica giornata di
questo affascinante animale:
Viene
svegliato dal suono della sveglia, ma per poterla spegnere alza un braccio e
tenta di premere il pulsante “off” ma la sua mano s’imbatte in un cactus nano,
regalatogli per natale da zio Caloreggero.
Con la
mano dolorante va in bagno, dove lo accoglie un olezzo delicatissimo. Si avvicina al cesso, ma
urta contro lo skate con tanto di teschio sopra e scritta “Bad Boy” appartenente
a suo nonno Giangervasio [per gli amici giangi], così la sua collanina d’argento
portafortuna gli cade nella tazza. Per recuperarla abbassa la testa ed urta
contro lo spigolo della finestra. Per il dolore si china di scatto, cadendo e
trovandosi così incastrato nel water a testa in giù. Nel divincolarsi urta con
una mano lo sciaqquone, e così rimedia anche una bella
bevuta.
L’animale
torna nella sua stanza, dove apre l’armadio per vestirsi, ma tutti i suoi abiti
sono stati divorati da uno sciame di api assassine del congo [ne esistono solo
200 in
tutto il mondo] così è costretto a vestirsi con la trapunta a fiori del suo
letto adibita a vestitino [calcolare che parliamo di un esemplare maschio,
immaginate quindi la scena].
Dopo
aver fatto colazione ed avere così ingoiato la sorpresa dalla scatola dei
cereali, si reca a scuola. Ci prova. Perde l’autobus, con invidiabile velocità
vi corre dietro, ma viene a piovere, passa un’auto e del fango gli arriva in
faccia.
Arrivato
in classe becca la sua ragazza a scoparsi il suo peggior nemico sotto al banco,
con tanto di gridolini di piacere.
Si
siede, apre la cartella, e ne esce un bue omosessuale in calore, che subito lo
sceglie come compagno e gli salta addosso. Almeno ha fatto ingelosire la sua
[ormai ex] ragazza.
Tornato
a casa, riceve una telefonata e si ritrova due piccoli buoi a carico.
Quella
sera da una festa per il suo compleanno, invita tutti i suoi compagni, che
vengono però colpiti da un virus contagioso, così si trova alla festa con
16 kg di
torta. L’eccesso è dovuto al fatto che il pasticciere era triste perché suo
figlio si era scopato una ragazza già fidanzata sotto uno squallido banco di
scuola [suona familiare …].
L’unica
invitata è sua nonna che gli regala l’inestimabile sciarpa fatta a maglia con
incise le iniziali del nome. Sottolineamo che è il giorno 6
Giugno.
L’homo
la-schedinus-del-lottus-mi-sputus-in-faccius si appresta ad andare al letto, ma
trova la sua camera invasa da una colonia di nani cannibali che non mangiano da
circa un mese, così si apposta sul divano per passare la notte, ma prima deve
masticare un pezzo di torta per la nonna che non si può permettere la
dentiera.
L’animale,
finalmente si distende, attendendo un altro giorno, e sprofonda così nei suoi
sogni di morte, dolore e sofferenza.
Quella di oggi era l'ultima puntata di SuperQuarkSchool, arrivederci e grazie di averci seguito e di aver recensito
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