Scambio di persona

di Aranel_
(/viewuser.php?uid=51070)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quando Bill diventa Tom ***
Capitolo 2: *** 1 ora ***
Capitolo 3: *** 2 ora ***
Capitolo 4: *** 3 ora ***
Capitolo 5: *** Ricreazione ***
Capitolo 6: *** 4 ora ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** The End ***



Capitolo 1
*** Quando Bill diventa Tom ***


Scambio di persona
 Bill sentiva dei passi avvicinarsi sempre di più alla sua camera e, più questi si avvicinavano più il ragazzo si inabissava tra le calde coperte del suo letto, quando sentì una mano leggera posarsi  sulla maniglia un brivido lo percorse interamente... ormai lo sapeva... era arrivata la sua ora!
Sentì girare piano il pomello color oro della porta e, da quest'ultima capì che era entrata la propietaria di quei passi... finchè...
"Bill! Svegliati tesoro, se no farai tardi a scuola!" Disse con tono gentile mamma Simone, che come risposta ricevette un grugnito soffocato, proveniente da sotto il piumino che ricopriva l'esile corpicino del figlo e, prima di lasciare la cameretta gli disse che se non avesse fatto in fretta avrebbe perso nuovamente l'autobus.
Bill non aveva proprio voglia di alzarsi, ma l'idea di aspettare un sacco di tempo alla fermata, sotto al freddo, attendendo la seconda filo, che per di più lo avrebbe fatto ritardare a scuola, lo allettava ancora meno... quindi raccolse tutte le sue forze e tutta la sua buona volontà e si alzò, lasciando a malincuore il caldo tepore del suo letto.
Appena appoggiò il primo piede sul pavimento rabbrividì a causa del freddo, a suo parere le temperature durante la notte erano scese sotto lo 0, regalando così una bella e gelida mattinata.
Il ragazzo si preparò abbastanza velocemente, almeno rispetto al solito, quindi si decise a raggiungere la madre e il fratello in cucina, dove li avrebbe sicuramente trovati seduti a tavola per la colazione.
Scese le scale in fretta e appena fece la sua entrata in cucina, accolto da un: "Buongiorno tesoro!" Proveniente dalla madre, notò una cosa che lo lasciò un po perplesso... infatti il fratello non era seduto al solito posto a trangugiare la sua colazione... poi pensò che sarebbe arrivato giù a momenti, quindi, tranquillo si sedette e cominciò a mangiare.
Poco dopo però, stufo di aspettare, si decise finalmente a domandare alla madre dov'era, lei con tono naturale gli rispose che quando era entrata in camera sua per svegliarlo lo aveva trovato moribondo, per colpa di qualche linea di febbre e di un mal di testa... a queste parole Bill sbarrò gli occhi e, abbandonata la forchetta nel piatto si diresse a grandi passi verso la stanza del gemello, lasciando sua madre un tantino basita, colpa del comportamento da lui assunto.
*  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *
Bill aprì con forza la porta della camera di Tom facendola sbattere, ma non se ne curò, in fatti entrò come una furia e cominciò ad urlare:
"TOMII!!!! é vero  che oggi non vieni?!"
"Si!" Questa fu la risposta secca del gemello, leggermante irritato dall'entrata troppo rumorosa del fratello
"Cavolo! Eppure sapeva che ho mal di testa!" Pensò Tom
Ma Bill non aveva alcuna intenzione di arrendersi e quindi ricominciò ad assillare il povero malato ( -.-' )...
"E perchè non vieni?"
"Perchè non sto affatto bene!"
"M... ma non mi puoi lasciare da solo! Lo sai che ho bisogno di te!"
"Te la caverai per un giorno!"  Controbattè Tom fiducioso
"NO! Lo sai che mi trattano tutti male e mi prendono in giro, ho paura senza di te..."
Disse in tono supplichevole il moretto ma, a quest'ultima frase non ricevette alcuna risposta, però potè sentire il ronfare tranquillo di Tom provenire da sotto le coperte... a quel punto Bill sbottò, urlò il nome del fratello talmente forte che fece balzare l'interessato giù dal letto, facendolo cadere rovinosamente sul pavimento gelido...
"Stai bene?" Domandò Bill leggermante preoccupato, vedendo il gemello massaggiarsi li dove aveva sbattuto cadendo...
"Ti ho già detto di No! Sei sordo per caso?!" Rispose irritato dal risveglio non propio desiderato e dolce, Tom.
"Ma Tomi..." Provò a dire Bill, ma fu interrotto bruscamente da una cuscinata del fratello.
Ormai, il moretto aveva capito che era il caso di dire che il suo adorato gemellino, quella mattina non si era semplicemente alzato con la luna storta, ma per Tom l'intero sistema solare era capovolto! Però preso coraggio cercò di terminare la frase che aveva incominciato solo un attimo prima, ma, appena il rasta lo vide aprire bocca, lo interruppe nuovamente
"Non mi interessa niente di quello che stai per dire! Sei uno scemo! Lo sapevi che avevo mal di testa, ma tu ai dovuto per forza venire qui ad urlare, facendomi venire una forte emicrania!"
"Scusa..." bisbigliò Bill con aria colpevole, ma Tom continuò il suo discorso senza ammettere alcuna interruzione...
"Zitto! Ti ho già detto che non mi interessa ciò che dici! Ora, non so come fai ma riesci a trovare sempre il modo di rovinarmi la vita!!!" Urlò in preda alla rabbia il biondo
"Non è vero!" Cercò di replicare Bill
"E invece si! Mi sei sempre appicicato, non ti stacchi mai! Non ti sopporto Bill! Quindi ora evapora!!!"
Bill rimase senza parole ed uscì dalla camera del gemello prima che questo potesse scorgere delle lacrime fare capolino dai suoi occhi.
Il rasta si pentì quasi subito di ciò che aveva appena detto al fratello, ma decise comunque di rimandare le scuse a più tardi, ora era troppo stanco e desiderava solo tornare nel suo letto e riassopirsi coccolato dal calore prodotto dalle coperte.
*  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *
Bill scese in fretta e furia, dalle scale che aveva già percorso quella mattina, salutò la madre dicendo che andava a scuola e uscì sbattendo nuovamente  la porta.
Subito fuori deviò per la cantina, arrivato li cercò degli scatoloni con dei vecchi vestiti di Tom, che comunque avrebbero dovuto stargli, mentre tra se e se si ripeteva:
"A si? Io trovo sempre il modo per rovinarti la vita? Allora vedrai cosa ti combinerò oggi! Me la pagherai caro fratellino!".
Bill estrasse dallo scatolone una maglia taglia XXL e un paio di pantaloni della medesima misura, si affrettò ad indossarli, dopodichè estrasse dal solito scatolone una cuffia e, dopo averla osservata con orrore se la infilò, quell'obrobio gli schiacciava tutti i suoi magnifici capelli, ma purtroppo era necessario, dato che copriva l'assenza dei rasta.
Si guardò velocemente nel piccolo specchio impolverato, togliendosi le ultime tracce  del trucco che era resistito alle lacrime di poco prima.
Ora era pronto! Anzi... ORA ERA TOM!
Afferrò di corsa lo zaino e si diresse alla fermata dell'autobus. Mentre aspettava, una vecchietta gli si posizionò davanti al viso, cominciando a dire:
"Giovanotto! Mi aiuteresti, per favore, a portare le borsine della spesa fino all'uscio di casa? Sono troppo pesanti per me e quindi faccio molta fatica!"
Bill Stava per dire di si, quando si ricordò che il suo obbiettivo non era di aiutare la vecchiette ma quello di distruggere la reputazione di Tom, quindi, anche se gli dispiaceva un po per la signora, visibilmente stanca ed affaticata, le rispose scortese:
"No! Non vede che sto aspettando l'autobus?"
"Si, ma io abito qui, ti ci vorrà soltanto un minuto!"
"Ho detto di no! Non rischierò di perdere l'autobus solo perchè lei non riesce a portare due borsine!"
"CAFONE!!!" Disse di rimando la vecchietta che se ne andò offesa e oltraggiata.
"E una è fatta!"
Pensò orgoglioso Bill; dato che sapeva bene che suo fratello la aiutava sempre in cambio di qualche caramella o dolcetti vari, ora l'anziana donna le caramelle gliele avrebbe buttate come minimo in faccia!!!.
L'autobus arrivò e Bill si affrettò a salirci, si sedette in un posticino vicino al finestrino, guardava fuori distratto, finchè sentì una mano appoggiarsi sulla sua gamba e cominciare a muoversi, Bill si girò di scatto per vedere a chi appartenesse quella mano e, si trovò davanti una bella ragazza, non molto alta, magra, con gli occhi azzurri e i capelli biondi, la ragazza si sedette direttamente in braccio al moretto e gli stampò un bacio sulla bocca...
"Allora ci vediamo questa sera da me? Disse lei con voce maliziosa
"E perchè dovremmo?" Rispose freddo Bill
"Ma come perchè... lo sai che ho sempre voglia di te... come tu di me!" Gli sussurrò lei avvicinandosi al suo orecchio.
"Ti sbagli tesoro! Tu non mi piaci per ninte! Ti ho sempre e solo usata per i miei scopi personali! Ora mi hai stufato! Quindi sparisci!"
"T... Tom, ti senti bene?" Chiese titubante lei
"Mai stato meglio! Ed ora ecclissati!"
"Sei un idiota! Ti odio! E non ti voglio vedere mai più!" Urlò la ragazza presa da un attacco isterico
"Ma che peccato..." Rispose Bill in tono ironico, facendo scappare via la giovane in lacrime.
* * * * * * * * * * * * * * * * FINE (per ora...) * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
Salve a tutti! Questa è la prima fan che  scrivo e spero di aver fatto bene a pubblicarla! Questo è solo l'inizio dei danni che provocherà Bill a Tom! Bhè! spero che vi piaccia e ringrazio quelli che hanno avuto la pazienza di arrivare a leggere fino a qui! A presto!
EriLi

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 1 ora ***


Prima ora
10 minuti dopo  l'autobus si fermò di fronte al suo istituto, il moro scese e si diresse verso la sua classe, si trovò presto di fronte  alla porta, quella porta bianca con solo un cartellino che avvisava che quella era la 2 D del primo piano, quanto l'aveva odiata e quanto ancora la stava odiando... dopo un piccolo respiro si decise ed entrò, ma appena ebbe varcato la soglia...
"Kaulitz! ti devo ricordare che questa non è più la sua sezione?"
A queste parole Bill ebbe un mezzo infarto, aveva riconosciuto subito quella voce, infatti apparteneva al suo insegnante di tedesco, un uomo sulla cinquantina, basso, capelli bianchi e con qualche chlio di troppo, caratteristiche principali: estremamente noioso e tradizionalista, in poche parole uno di quelli che non lo aveva mai accettato.
"Perchè resti li impalato? Come saprai quella sottospecie di gemello .... gemella ... o comunque quello che è, non è presente oggi e, noi non richiediamo davvero la presenza di un secondo fenomeno da baraccone, quindi fammi il piacere e vattene! Io ho una lezione da proseguire!"
Bill sentiva il sangue ribollirgli nelle vene e,  dando voce al suo istinto e al fatto che tanto la colpa sarebbe ricaduta interamente su Tom, decise di dire al suo insegnante ciò che pensava di lui
"Per sua informazione, Bil è un maschio in tutto e per tutto, piuttosto, lei si è mai guardato allo specchio? Dato che è ancora vivo credo proprio di no! E poi, chi è il vero fenomeno da baraccone? Un ragazzo alla moda o un vecchio che le discese se le fa rotolando?"
La faccia di Bill era contorta in un ghigno che fece perdere all'insegnante la pazienza...
"Tom Kaulitz! Fuori dalla mia aula!"
Il moro lasciò l'aula  senza neanche cercare di controbattere... in quel momento però una brutta parola gli invase la mente... CONSEGUENZE... già propio loro, come avrebbe reagito il vero Tom alla scoperta della sua piccola vendetta? Ma sopratutto, cosa gli avrebbe fatto? Va bhè! Ormai le danze erano incominciate e interromperle non sarebbe stato affatto carino! Propio in quel momento gli occhi di Bill scivolò sullo schermo digitale del suo orologio, che segnava le 8:20, era in un tremendo ritardo... corse verso il secondo piano rialzato, cercò velocemente con lo sguardo  la 2 B, trovata, si affrettò ad entrarci, appena dentro salutò l'insegnante di scienze con un:
"Giorno!"
A quel saluto poco cortese, il professore riprese l'alunno
"Tom, per prima cosa avresti dovuto bussare prima di entrare, ottenuto l'invito per accedere all'aula,  poi dovevi rivolgerti a me dicendomi: buongiorno professore! Mi scusi per il ritardo, dopodichè avresti dovuto voltarti verso i tuoi compagni e porgergli un saluto cordiale! Dai, provaci!"
Bill era sconvolto e, si insinuò in lui una domanda piuttosto comprensibile: Ma è normale?
"Allora?" insistette impaziente l'insegnante...
Bill decise di esaudire la richiesta, ma ovviamente a modo suo!
Uscì dall'aula richiudendo la porta alle sue spalle, pochi istanti dopo cominciò a bussare in modo frenetico e pesante, tanto che il profe per timore che il ragazzo buttasse giù la porta, si affrettò a dire la parolina magica:
"Avanti!"
Bill spalancò la porta che, rimbalzando contro il muro si richiuse sbattendo.
Entrato si rivolse all'insegnante, dicendo:
"Buon giorno Nebbia!..." qui fece una breve pausa per dare il tempo all'insegnante di capire come l'avesse appena chiamato, questo infatti non tardò...
"Nebbia?" Disse perplesso il docente...
"Scusi, ma sa, lei mi ricorda tanto il cane di Heidi... mi deve credere! Siete davvero simili! Entrambi pigri e con un sacco di peli!"
Poi, si rivolgendosi alla classe continuò...
"Approposito di Heidi! Qualcuno di voi l'ha vista passare oggi?" Disse apparentemente serio Bill
"No, perchè? Chiese ingenuamente un compagno
"Cavolo! Ma dimmi tu! Oltre ad essersi persa il cane si è persa anche tutte le caprette!!!"
Poco dopo un ragazzo si alzò di scatto urlando indispettito:
"Insinui forse che noi siamo delle capre?!"
"Ma noooo! Cosa te lo fa pensare??" Rispose ironico Bill.
Intanto, alle sue spalle, il professore scriveva una nota ad ogni parola che usciva dalla bocca del ragazzo, per l'appunto lui odiava ogni sorta di negligenza o mancanza di rispetto, cercava comunque di non sbraitare però, l'ultima battuta, abbastanza offensiva lo irritò parecchio, per cui afferrò saldamente il registro e lo scagliò con forza contro cattebra.
Il moretto si voltò di scatto, guardando stupito l'insegnante, infatti lui non lo sapeva, ma il docente di scienze era un vero campione nel fare sbattere all'improvviso e molto rumorosamente, qualsiasi oggetto gli capitasse a tiro! Basta pensare che l'anno passato aveva spinto un ragazzo per terra e, si era pure arrabbiato perchè il tonfo del malcapitato non era stato sufficentemente forte!
Bill osservava, leggermante intimorito, l'insegnante mentre si alzava dalla cattebra e gli si avvicinava, lentamente, bisbigliando qualcosa di incomprensibile.
Il docente arrivato davanti a Bill, lo afferò per un orecchio e, lo buttò in malo modo sulla sedia che stava di fronte ad un banco un po distanziato da tutti gli altri, dopodichè gli si mise davanti con un aria incavolata nera ma, appena stava per iniziare, quella che sarebbe un interminabile romanzina,  la campanella che segnava la fine della prima ora si mise a suonare.
A quel punto l'insegnante si vide costretto a concludere temporaneamente, dicendo:
"Fai ancora una cosa del genere e io quell'orecchio te lo stacco! Chiaro? Il discorso avrà seguito domani!"
Finita la frase uscì daall'aula e, salutò gli altri ragazzi scusandosi di avergli fatto perdere, per colpa di un solo membro del gruppo un ora di "interessantissima" lezione.
Bill si appoggiò delicatamente una mano sull'orecchio ancora caldo, arrossato e leggermente gonfio, gli faceva perfino male e, questo non avrebbe potuto scaricarlo al gemello, ora però doveva concentrarsi per fronteggiare un nuovo problema: la seconda ora!
* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
Salve a tutti! Grazie per avere letto il secondo capitlo! Spero che vi sia piaciuto!
RINGRAZIAMENTI:
vumeter313: Sono molto felice che ti piacca, sei stata la prima a recensire e, devo ammettere che appena ho visto che era arrivata la prima recensione mi tremavano le mani!!
ylime: Grazie 1000 anche a te, ma non esagerare se no poi mi monto la testa!!
Sissymissy91:  Danke (ho variato per non ripetere sempre grazie...) !!! Spero di aver aggiornato abbastanza presto!
Nana Blart93: 
Thank you! Non ti preoccupare che Bill avrà una ferbida immaginazione!
Dimenticavo! Se avete qualche suggerimento lo accetterei volentieri!!! A presto!
EriLi

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 2 ora ***


Seconda Ora
Bill stava pensando che infondo la sua classe, dove per di più era entrato erroneamente poco prima e quella di Tom non erano poi così diverse, i compagni erano sempre molto e forse, anche troppo chiassosi e gli insegnanti tutti saccenti e irritabili.
Il moretto continuava a guardarsi intorno, per cercare di capire meglio perchè il suo banco fosse distanziato dagli altri... ma neanche una delle supposizioni che faceva era paragonabile alla realtà, stufo di pensare a cose insensate, si girò e diede un occhiata veloce a quelli che dovevano essere i compagni di Tom, dodpo poco l'occhio gli cadde su una delle poche ragazze della classe, aveva i capelli castani e lunghi che lasciava cadere lisci sulle spalle, un paio di occhiali con le lendi spesse e la testa china su un libro scolastico.
Il ragazzo si alzò lentamente e si diresse verso di lei, appena le fu davanti le sfiorò una spalla con la mano per richiamare la sua attenzione, certo, avrebbe preferito chiamarla con la voce ma non conosceva il suo nome.
Lei alzò lo sguardo, trovandosi davanti davanti un ragazzo che la guardava sfoggiando un meraviglioso sorriso a 32 denti e che ben presto cominciò a parlarle:
"Scusa, mi sapresti dire perchè il banco di T... em no! Perchè il mio banco è isolato dal resto della classe?"
"Come? te lo sie già dimenticato?" Chiese lei perplessa
"Emm... bhè... Si! Sai, la mia memoria è piuttosto precaria!" Bill cercava di sembrare il più convincente possibile...
"Ah... ok! Se lo dici tu! Ti hanno spostato  li gli insegnanti perchè i maschi non ti sopportavano e quindi non volevano starti vicino e le ragazze avevano pura che tu allungassi troppo le mani!"
"Ma siii! Ceeerto! Ora ricordo!" Affermò Bill con convinzione, per poi tornare al propio banco... confermò quello che aveva pensato prima, le due classi erano fin troppo simili!
Bill fu riportato alla realtà sentendo un compagno, che avvisava che il professore di arte stava per arrivare, i ragazzi infatti, fecere appena in tempo a ritornare ai loro posti, che un uomo (più o meno) che avrà avuto si e no 40 anni, fece la sua comparsa...
"Buon giorno ragassi!" Esordì l'uomo che si diresse alla cattebra, camminava in un modo strano... metteva un piede davanti all'altro, muovendo a ritmo fianchi e spalle, mentre sulla sua testa, quasi rasata, brillavano degli enormi occhiali da sole neri, ovviamente quell'entrata meritava un sonoro commento da parte di Bill
"Ei prof! é in un aula scolastica non su una passerella per miss Germania!"
"Lo so, sciocchino! é che lo sapete, io ci tengo molto alla mia reputassione!"
"Si! La reputazione da prima donna!"
"Ma no caro! Su! Ora smetti di parlare e lavora! Su! Forssa!"
Bill lo guardava incredulo... non se l'era presa neanche un po! Anzi, ne sembrava orgoglioso!
"Bo... forse per farlo arrabbiare dovrei dirgli che è virile ed un vero Uomo..." pensò il moretto...
"oppure che la giacca stona con i pantaloni... ba... chissà!"
Finito, fece una smorfia divertita poi, prese in mano la matita e cominciò a disegnare qualche pasticcio, così! Tanto per passare l'ora! Finchè vide il professore avvicinarsi al suo banco.
Il docente arrivato a destinazione si sedette sul banco del vocalist, accavallò le gambe e infine, mise le mani sulle ginocchia.
Bill pensava che fosse rimasto inorridito dal suo disegno, in fondo era tutto nero con qualche teschietto bianco...
"Tesoro..." Disse il professore
"Si?" Chiese Bill aspettandosi una bella lavata di capo...
"Questo disegno è bellissimo! Ci scommetto che hai dato voce a tutta la tua interiorità e ai tuoi sentimenti più profondi e intimi per farlo! Ho ragione, vero?" Chiese l'insegnante che a momenti si metteva a saltellare felice per tutta la classe...
Il moretto era schoccato... come poteva esistere una persona tanto idiota?
"A dire la verità sono dei ritratti realistici!" Disse Bill allegro
"Davvero? E di chi?" Chiese nuovamente l'insegnante visibilmente emozionato...
"Di tutti voi fra un po di tempo" Rispose il moretto facendo una vaccia terrificante
"Oh no Tomiii!!! Non fare così che mi spaventi!"
"Solo mio fratello mi puo chiamare Tomi, lei NO!" Affermò insolente Bill (era molto geloso dei suoi privilegi...)
"Va bene Tommuccio!"
"Non è possibile..." Pensò Bill esterrefatto.
Il docente scese dal banco con un piccolo balzo, il vocalist tirò un sospiro di sollievo, pensando che il profe se ne stesse andndo, pochi istanti dopo, però, si sentì stringere da dietro e poi vide una mano molto più grande della sua impugnare la matita con lui.
Bill perse un battito e si fece "scappare" una domanda delle sue:
"Ei! Ma lei lo sa che un po di tempo fa hanno inventato i deodoranti?!"
"Ma io..." Cercò di dire l'insegnante...
"E anche le mentine!!!" Lo interruppe Bill.
Il professore si staccò imbarazzato e, nel frattempo lo guardava scandalizzato.
Nella classe si era creato uno strano silenzio... era quasi inquietante... finchè non  sentirono qualcuno che bussava alla porta, dopo poco entrò un ragazzo che apparteneva alla quinta in fondo al corridoio del loro stesso piano
"Scusate ragazzi, avete per caso un phon?"
"Non penso che quallcuno abbia un p..." Cercò di dire l'insegnante
"Parli per lei, profe pelato!" Esclamò Bill estraendo un phon (ultimo modello, ovviamente) Dallo zaino e porgendolo al ragazzo, che poi l'asciò l'aula.
"Ah... ok... bene! Ora però studiamo un po, mettete via i disegni che facciamo storia dell'arte! Tutti a pagina 192!" Annunciò risoluto il professore;
dopodichè nella classe si sentì il fruscio delle pagine dei libri e il "Che palle!" Di Bill, che si guadagno un occhiataccia dal docente.
"Allora... gli Etruschi, pirati e navigatori, conquistarono il controllo del Tirreno nell' VIII secolo a.c. circa, inse..." L'insegnante si bloccò con ancora la bocca spalancata
"Scusi profe se la interrompo ancora, ma volevo chiedere ai suoi alunni se hanno della lacca!" Tornò a chiedere il ragazzo dell'ultimo anno...
"Ma a che diamine potrebbe servire la lacca? A scuola poi!" Chiese il docente sconcertato
"Ma che benemerito cavoletto di  Bruxelles vuole capirci lei? Ma si dia all'ippica!"
Affermò bill irritato dall'ignoranza dimostrata dal professore, poi, naturalmente, estrasse da quello che ormai non era più il suo zaino ma la borsa di 
Mary Poppins, un flacone formato famiglia di lacca a presa rapida (manco fosse cemento...) e lo consegnò al ragazzo, che poi se ne andò nuovamente.
"... ora che avete finito lo scambio merci, andiamo avanti! Allora... insediandosi soprattutto in Toscana e nell'alto Lassio. In seguito il loro dominio si estese e... che cavolo ci fai tu ancora qua?!" Urlò al solito ragazzo che si era rintrufolato per l'ennesima volta nell'aula interrompendo così la lezione sull'arte etrusca
"Bhè... io sono venuto a riportare le cose che mi ha prestato al ragazzino..." Disse lo studente un po inimorito dal tono di voce utilizzato dal docente...
"Allora muoviti! E sappi che finita la mia ora parlerò con il tuo insegnante, quindi sarai fortunato se ti ritrovi un 2 nel comportamento in pagella!"Sbottò l'insegnante.
Il ragazzo ora spaventato dalle minaccie del professore, si affrettò a depositare il phon e la lacca sul banco di Bill e a sparire nel nulla.
Appena la porta si chiuse, il profe ricominciò a spiegare ma, il suono della campanella lo zittì.... tutti i ragazzi esultavano per la fine di quella lezione ultra noiosa, a parte il vocalist che non era per niente felice, ovviamente non perchè erano finiti gli aneddoti sugli Etruschi, ma perchè non era ancora riuscito a farlo arrabbiare o sbraitare contro di lui, finchè ad un certo punto una scintillante lampadina, gli si accese in test... afferrò di fretta lo zaino/ borsa di Mary Poppins e vi frugò per bene, finchè ne estrasse ciò che cercava... del lucido per palle da bowling.
Con una breve corsetta si portò davanti all'isegnante...
"Profe..." Disse Bill sfoggiando i soui due occhioni in tutta la loro magnificenza
"Dimmi..."
"Ho un regalo per lei!"
"DAVVERO?" Chiese meravigliato l'insegnante.
"Ma certo!"
"Allora dammelo! Dammelo! Su dai! Dammelo! Non farti pregare! Dammelo! Ti prego!"
"Va beeene!" Concluse Bill, estraendo la scatolina di lucido e porgendola all'insegnante, lui la guardò, per poi chiedere a cosa potesse servirgli... lui a bowling non ci giocava nemmeno!
"Così si può lucidare per bene la pelata!!!" Rispose Bill ridendo maligno...
"Ora si arrabbierà di certo... forse è anche meglio che mi copra le orecchie... non si sa mai!" Pensò il moretto entusiasta.
Invece purtroppo per lui...
" Oh! Grazie figliolo! Che pensiero carino..." Le ultime 3 parole quasi gliele sussurrò all'orecchio, dopodichè afferrò la sua mistica cartelletta formato delux, con i bordini verde evidenziatore e, fece per uscire, ma passando dietro Bill, con una mano gli diede una pacca sul di dietro.
Il moretto rimase immobile e, per la prima volta in quella giornata e in tutta la sua vita rimase senza parole... l'unica cosa che gli venne in mente oltre ad un infinita auccessione di:
SCHIFO - SCHIFO - ORRORE - SCHIFO -ORRORE - SCHIFO - ORRORE - ORRORE- ecc...
Fu:
"Forse i professori non sono poi tutti uguali..."
* * * * * * * * * * * * * * * * FINE 3 CAPITOLO * * * * * * * * * * * * * * * *
Salve a tutti... per prima cosa vorrei scusarmi per aver usato dei termini che avrebbero potuto urtare la vostra sensibilità come storia dell'arte o arte Etrusca...
Questo capitolo mi è uscito più stupido degli altri, è solo che mi sono ispirata al mio profe di arte, infatti alcune situazioni sono storia vera, tipo il ragazzo di quinta che interrompe la lezione per chiedere in prestito delle cose... 
Le Z sustituite dalla doppia SS non sono errori ortografici ma difetti di pronuncia dell'insegnante... va bo! Ora è meglio che passi ai ringraziamenti!
vumeter313: Grazie 1000 per aver recensito anche questo capitolo, mi fa sempre piacere sapere cosa pensi sulle cavolate che scrivo! Spero che recensirai anche questo capitolo!
GinevraMalfoy90: Non ti preocupare che quello che mi hai scritto basta e avanza perchè io ti rompa, lo sai che è uno degli scopi principali della mia vita! Comunque
non temere, prima o poi riuscirò a farti diventare una fan dei Tokio!!! muah! Muah! Muah!

Infine ringrazio tutti quelli che hanno letto senza recensire e quelli che hanno aggiunto la fan tra i preferiti!
A presto!
EriLi

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** 3 ora ***


Terza ora
La mente di Bill ancora non reagiva... infatti era immobile, di fronte alla cattebra, con gli occhi sgranati e la bocca aperta.
"Kaulitz, va al tuo posto!"
Si sentì ordinare dall'insegnante che neanche aveva visto entrare;
senza dire niente si avviò al suo banco e, appena si fu seduto la professoressa cominciò a parlare:
"Allora ragazzi, oggi comincerò a spiegare il racconto horror!"
"Ma non c'è ne bisogno profe! Abbiamo già qui rasta-man e il suo gemellino! La coppia di frocetti più spaventosa del pianeta!" Interruppe un ragazzo seduto in uno degli ultimi banchi...
Bill stava per rispondere, ma fu preceduto dall'insegnante
"Langhi! Nessuno ti ha dato il permesso ne di parlare ne di giudicare il compagno! Quindi se non vuoi una bella notachiudi la bocca e non ci riprovare! é chiaro?" Disse la profe severa.
Il ragazzo si limitò a fare cenno di si con la testa.
Certo, l'insegnante lo aveva difeso, era stata gentile, ma Bill non era convinto... infatti il volto della donna più che arrabbiato era... stanco... come se avesse appena detto una cosa già ripetuta 100 volte.
"Ora continuiamo la lezione! Tirate fuori i libri e... ops! Che sbadata! Ho dimenticato il libro in aula professori... qualcuno me lo va a prendere?"
A quella domanda le mani di mezza classe si alzarono, ma l'insegnante chiamò Bill che, oltretutto non si era neanche offerto...
"Vai  giù in aula insegnanti, li troverai tanti cassetti, aprili e in uno troverai il libro e, se qualcuno ti dice qualcosa digli che ti ha mandato la professoressa di tedesco Gilio... va bene?" Chiese gentile la donna.
Come risposta Bill uscì dall'aula chiudendo stranamente piano la porta alle sue spalle.
Il ragazzo scese velocemnte le scale e presto si ritrovò nella deserta aula insegnanti, si voltò in cerca dei cassetti e appena li vide rimase stupito, infatti dovevano essere più di 50...
Aprì il primo, poi il secondo e il terzo senza trovare nulla, finchè nel quarto trovò ciò che cercava...
per una volta era stato fortunato!
Si affrettò a chiudere il cassetto e a ritornare nella sua aula, ma appena vi fu di fronte si fermò per cercare di capire di cosa stesse parlando l'insegnante...
"Ragazzi, dovete portare pazienza con Tom! Ormai lo sapete che è un ragazzo molto particolare..."
"Ma profe, è insopportabile! Ho sentito che vuole anche farsi un pircing al labbro!"
"E che ci posso fare io? Evidentemente la sua famiglia ha un modo di pensarla un po diverso dal nostro!"
"Diverso? Ma ha visto anche il fratello che gli è sempre attaccato?"
"Si... deve essere un ragazzo davvero molto fragile se non riesce a cavarsela da solo..."
Bill ormai aveva capito che il libro era solo una scusa per farlo allontanare dall'aula... così avrebbe potuto parlare con tanquillità agli altri ragazzi... però in fondo li stava difendendo, anche se lui non era neanche un suo alunno...
"sarà pure che è molto fragile, ma secondo noi è un vero egoista!"
"Dite?"
"Certo! Stando sempre attaccato a suo fratello gli impedisce di farsi una vita sociale! He! He! He! Tom è propio un tonto! Io lo avrei già mandato a quel paese un fratello del genere!"
Bill abbassò gli occhi dispiaciuto... non ci aveva mai pensato...
"Ora basta... Tom potrebbe tornare da un momento all'altro, comunque non pensate che a me non dia fastidi... anzi, è molto difficile avercelo in classe e doverlo anche difendere..."
Ecco... lo sapeva che quell'insegnante aveva qualcosa di poco convincente.
Dopo pochi istanti Bill si decise ed entrò...
"Mi hai portato il libro! Grazie!"
Bill sentì una forte rabbia far aumentare il suo battito cardiaco... non poteva sopportarlo...
i suoi professori lo odiavano, ma almeno avevano il coraggio di dirglielo in faccia, mentre quella tipa si nascondeva dietro un sorriso falso e tirato... no... era troppo per lui! Infatti non aveva mai sopportato le persone ipocrite e false... sentiva anche le risatine dei compagni... strinse forte il libro tra le mani... intando fissava con odio mal cerato l'insegnante...
"C'è qualcosa che non va Tom?" Chiese falsamente preoccupata lei.
A quella domanda Bill non ci vide più e lanciò il libro contro l'insegnante...
l'oggetto mancò di pochi centimetri l'obbiettivo, finendo a terra con un tonfo.
"Ma sei pazzo?!" Sbottò lei
"Evidentemente si..." Risposse beffardo il moretto
"FUORI! Vai a farti un giro!" Ordinò l'insegnante risoluta
Bill guardò per un ultima volta il volto arrabbiato della profe e quelli divertiti dei compagni, poi abbandonò l'aula chiudendo la porta con tutta la forza che aveva, infatti questa uscì da uno dei tre cardini che la tenevano ferma.
"Forse ho un po esagerato, però mi ha fatto davvero uscire di testa!... Ora che ci penso, forse è stato meglio che Tom oggi non sia venuto... ci sarebbe rimasto malissimo..." Pensò Bill con una nota malinconica...
Gli rivennero in mente le parole dette dal gemello solo quella mattina
"Riesci sempre a trovare il modo per rovinarmi la vita... e se fosse vero? Se avesse ragione?" Ci pensò un po su...
"No... non puo essere così... forse dovrei chiederglielo... ma si! Così almeno faremo anche pace!"
Quando sfilò il cellulare dalla tasca per chiamare il gemello sbiancò di colpo, il suo meraviglioso telefonino nuovo era tutto rigato... e, guardandolo più attentamente notò una piccola scritta: "Scusa fratellino, colpa mia!"
"Al diavolo la pace! Io quello lo rovino!" E proprio mentre Bill giurava vendetta atroce, con occhi ignettati di sangue (ora si che faceva paura!) suonò la campanella che dettava la fine dell'ora di tedesco e dava inizio alla ricreazione...
* * * * * * * * * * * * * * * * FINE (per ora...) * * * * * * * * * * * * * * * * * *
Salve a tutti! Mi scuso per il tremendo ritardo, è solo che ripensare alla scuola mi fa tornare in mente i miei amici che sono stati bocciati... (Francy... Nico... perchè??????) è anche per questo che il capitolo non mi è uscito tanto allegro, ma se volete lo riscrivo! Ditemi voi! Anticipo che per la ricreazione ho in mente qualche cosa di terribile per il nostro povero Tomi! Ora passo ai ringraziamenti:
vumeter313: Sono felice che ti sia piaciuto! E ti ringrazio ancora di più dato che hai la santa pazienza di leggere e recensire ogni capitolo!!!
GinevraMalfoy90: Anche se hai cercato di affogarmi in piscina ti ringrazio ugualmente... per gli errori che posso dire... lo sai che sono mezza ceca e che faccio fatica a leggere sullo schermo i caratteri piccoli, per cui non vedo gli errori... vorrà dire che domenica mi dirai tu dove sono! Che tu abbia riconosciuto la scena del ragazzo non mi sorprende, anche perchè quel tipo è in classe con uno dei tuoi amori!!!
ArY_EnGeL: Bhè, di sicuro il profe normale non è... (ma senti chi parla! Nb profe) Cosa farà Tom, ti dico la verità, non l'ho ancora deciso, però per quello che accadrà nel prossimo capitolo Bill dovrà ringraziare che ancora Tom non aveva la Cadillac o gli sarebbe passato sopra... bhè... però c'è sempre l'auto della madre... em! Comunque! Dimmi che sospetto hai, così magari mi aiuti a trovare qualche buona idea per il finale! E grazie per aver commentato!
Infine ringrazio chi ha soltanto letto e chi l'ha aggiunta nei preferiti!
Dimenticavo! Provabilmente potrò aggiornare solo a fine agosto... non so se riesco prima, bhè, comunque ci proverò! Però non prometto niente!
A presto.
EriLi

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Ricreazione ***


Ricreazione
Bill era davvero furioso, nessuno poteva permettersi di rovinare le sue cose...
questa volta non si sarebbe limitato a qualche nota o ad un rimprovero di un insegnante... no...
questa volta voleva di più!
Però cosa? Bill non aveva idee, ormai era ricreazione e a lui serviva qualcosa di semplicemente diabolico....
Con aria assente si appoggiò alla parete, guardava tutto quello che lo circondava in cerca dell'illuminazione celestiale...
"Mmm... a che cosa tiene di più Tom? Uff... lo conosco alla perfezione ma in questo momento ho come l'impressione di avere il cervello in sciopero... manco stessi pensando ad uno sconosciuto!" Pensò il moretto leggermente infastidito.
Ad un certo punto Bill si vide passare davanti la ragazza di quella mattina, lei non lo degnò neanche di uno sguardo, però il vocalist riuscì a "captare" ciò che dicevano lei e le amiche...
"Hey! Ma hai visto che li ce Tom?" Le chiese una del gruppo
"Si che l'ho visto, allora?" Rispose indifferente la ragazza dell'autobus
"Come allora? Di solito appena lo vedi gli salti addosso!" Controbattè l'amica incuriosita e stupefatta nello stesso momento
"Mpf! Ora non mi interessa più! é solo un lurido verme! Di sicuro quello con me ha chiuso!" Disse la ragazza sicura al 100%.
Nel sentire queste parole Bill si accese come una lampadina...
"Ci sono! Ci sono! Ho avuto l'illuminazione!" Pensò entusiasta il moretto.
Il vocalist raggiunse velocemente la cattebra del  bidello Aldo, che si trovava propio al centro del corridoio, si affrettò a salirci, l'impresa fu ardua dato che tutte le X dei "suoi" vestiti sembravano contro di lui, facendolo continuamente inciampare.
Appena terminò la scalata, si alzò in piedi e cominciò a gridare...
"Ho un annuncio molto importante! Ascoltatemi tutti!"
I ragazzi lo guardavano perplessi e, appena Bill ebbe la certezza di avere tutti gli occhi puntati su di se proseguì
"Io sono Tom, Tom Kaulitz!"
"A James Bond! Ti conosciamo! Vedi di muoverti!" Lo interruppe uno dei ragazzi
"Ok... allora vengo subito al punto! Voi avete sempre indicato mio fratello bill come gey, bhè, vi sbagliavate! Lui è perfettamente etero, quello gey... SONO IO!!" Concluse solenne (come i preti) Bill.
Su molte ragazze si poteva leggere in faccia una forte delusione,
invece molti ragazzi iniziarono a guardarlo maliziosamente, Bill si accorse di questo per cui volle aggiungere ancora un piccolo post scrittum...
"Per favore le ragazze si tengano alla debita distanza di minimo 5 metri da me, mentre ai ragazzi che vogliono farsi avanti comunico che le iscrizioni saranno aperte da domani! E mi racomando, non siate timidi! Io vi amo già tutti quanti!"
terminò definitivamente Bill lanciando baci con le mani.
" He! He! He! Ora lo voglio propio vedere come il granze Sex Gott ne viene fuori!" Pensò il moretto divertito prima di scendere dal suo "palcoscenico" e di dirigersi nuovamente in classe, imitando scrupolosamente la camminata del profe di arte, per prepararsi alla lezione che stava per avere inizio...
******** FINE 5 CAPITOLO***********
Salve a tutti, spero che questo capitolo non vi abbia lasciati ne interdetti ne schifati (la speranza è l'ultima a morire!). Per questioni di tempo oggi faccio un ringraziamento unico a tutti quelli che hanno recensito, salvato tra i preferiti o che hanno sola mente letto la storia: DANKE!!!
Dato che devo partire non potrò aggiornare per un po.
P.S. Sonohra il vostro concerto di ieri  (23-07-08) a Colgne è stato mitico!!! (scusate, so che non centra niente!!)
A presto e buone vacanze a tutti!!
EriLi

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** 4 ora ***


5 ora
Appena entrato in classe Bill si accorse che i compagni raccoglievano le sacche di fisica e che si avviavano verso la palestra che si trovava nel seminterrato, a quel punto il moretto connettè... sacca + palestra= ora di fisica, si, ok, però lui la sacca non c'è l'aveva, quella mattina aveva ricordato di prendere la cartella di Tom, ma la sacca propio l'aveva scordata... però ora non aveva tempo per riflettere, per cui scese velocemente verso la palestra ma la sua corsa giù dalle scale non gli evitò di ritardare, infatti scorse i compagni allineati sulla famigerata linea gialla pronti per l'appello, Bill allora si diresse sulla linea per evitare un rimprovero.
Poco dopo l'insegnante fece la sua comparsa e, seduta alla cattebra cominciò l'appello, appena arrivò alla K e quindi alzò la testa per vedere se c'era Tom, rimase interdetta...
"Kaulitz, perchè non ti sei cambiato?" Chiese lei scocciata
Bill riflettè un momento sulla risposta da dare, finchè decise di cogliere l'occasione per proseguire il suo piano di distruzione
"Perchè mi dovrei cambiare?" Chiese il moretto alzando le sopracciglia con falso stupore, aggiungendo poi:
"Non vado bene così?"
L'insegnante non sapeva se l'alunno la stesse prendendo in giro, ma l'espressione ingenua che il ragazzo aveva assunto la portò a pensare il contrario...
"Bhè... perchè così non sei libero nei movimenti e poi ti sporchi..." Spiegò gentilmente lei
"Se la mette così allora provvedo subito!"
Bill davanti a tutti si sfilò lentamente maglietta e pantaloni, rimanendo solo in boxer, a quella vista i compagni esplosero in una fragorosa risata dato che il moretto indossava un paio di mutande con il faccione sorridente di Keroro e di sottofondo la scritta: Sono davvero invincibile! Kero!
In mezzo a tutte quelle risate Bill non potè fare a meno di sentirsi in imbarazzo, anche se sapeva benissimo che la figuraccia la stava facendo Tom.
La profe sapalancò gli occhi incredula...
"Vado bene così? Ora sono libero nei movimenti e non mi sporco!"
La voce di Bill la fece rinsavire, cercò di comprre una frase logica...
"Bhè... vedi... io non intendevo questo..." Riuscì a dire
"E che cosa intendeva? Cosa devo fare ancora?" Insistette il vocalist
"Io... ecco... volevo dire che... bhè... devi finire!" Esordì la profe
"Finire?" Disse perplesso il moretto
"Si, ora devi metterti la tut..."
L'insegnante non potè finire la frase che vide il suo alunno calarsi i boxer, rimanendo così completamente nudo (però la cuffia ancora c'è l'aveva).
"Ma che cavolo fai?!" Sbottò l'insegnante perdendo la pazienza
"Lei ha detto di finire!"
"Ma io intendevo che ora dovevi finire di metterti la tuta!"
"Aaah! Poteva anche essere più chiara!" Disse lui beffardo
"Sentimi bene. Io ora esco e quando torno voglio trovarti rivestito, chiaro?"
"Va bene, però..."
Bill fece una pausa per portarsi dietro ad un ragazzo che, aveva notato, lo guardava più intensamente degli altri, attaccandosi sempre più contro di lui riprese a parlare
"Si porti via anche le ragazze, mi da fastidio che mi guardino! Io sono solo per i maschietti!"
L'insegnante lo guardò schifata...
"Razza di scostumato! Andiamo ragazze!"
Le ragazze uscirono sghignazzando insieme all'insegnante, che di ridere non aveva propio voglia.
Appena si chiusero la porta alle spalle, Bill si staccò dal ragazzo portandosi davanti a lui e guardandolo fisso neglio occhi gli chiese...
"Sai dove abito, vero?"
Il ragazzo rispose con un timido si.
Allora il moretto gli schioccò un bacio sulla guancia per poi sorridergli maliziosamente e, ignorando gli sguardi attoniti degli altri ragazzi riprese a vestirsi.
Poco dopo rifecero il loro ingresso la professoressa e le ragazze.
Appena l'insegnante si sedette alla cattebra Bill riprese a parlare
"Ora vado bene?" Disse spavaldo
"Ora non è più un problema mio, se vuoi presentarti davanti a tua madre nudo, fai pure!" Rispose con un sorrisetto lei
Il moretto sgranò gli occhi
"M... mia madre?!"
"Si, mentre ero fuori ho pensato di chiamarla e dirle di venirsi a riprendere quello scostumato di suo figlio!"
"Le ha raccontato tutto?" Chiese il vocalist preoccupato
"No, ancora no. Ah tom..."
"Si?"
"Hai dimenticato la zip aperta... sai come si dice? Gabbia aperta uccello morto!" Disse ironica lei
Bill si sistemò e poi riprese a guardarla, non aveva affatto voglia di scherzare.
"Finiscila di guardarmi e attendi tua madre sedutto sulla panchina ai lati!"
Il moretto ubbidì senza fiatare...
"Santo cielo... alla mamma propio non ci avevo pensato... si arrabbierà un casino!" Pensò Bill.
15 minuti dopo la lezione fu interrotta dall'entrara in palestra di Simone.
L'insegnante vedendola si alzò e le andò incontro
"Salve signora! Lei deve essere la madre di Tom!"
"Salve a lei, si sono io la madre di TOM!"
Marcò bene l'ultima parola affinchè arrivasse forte e chiara alle orecchie di Bill, infatti lei aveva capito già tutto dalla chiamata di poco prima...
"Signora, mi dispiace molto averla disturbata, ma era necessario" Riprese l'nsegnante
"Ne sono certa! Infatti potrebbe gentilmente spiegarmi?"
"Ma certo! Allora, suo figlio..."
La profe raccontò tutto per filo e per segno e Bill potè notare tutte le facce fatte da sua madre che non promettevano nulla di buono.
"Ho capito. Mi scuso davvero da parte di mio figlio!" Disse Simone
"Non si preocupi, piuttosto pensi  a come punirlo!"
"Lo farò di certo!" Disse sicura la madre
"Ne sono sicura! Ora la saluto!" Concluse l'insegnante
"Salve e a presto! Tom! Muoviti!"
Bill si alzò incerto e si diresse verso la madre che lo osservava con sguardo severo, appena le fu vicino lei lo spinse fuori dall'aula in modo non tanto delicato.
Quando fu fuori sentì i compagni ridere ma, per una volta non ci diede peso... aveva altro a cui pensare in quel momento...
*************
Bill salì in macchina, dove regnava uno spaventoso silenzio che provò ad interrompere ...
"Hai già detto tutto a Tom?" Chiese timoroso il vocalist
"No! Sarebbe troppo semplice! Glielo dirai tu!" Rispose lei glaciale
"E che cosa gli hai detto quando ha chiamato la scuola e sei dovuta venirmi a prendere?"
"Che non stavi bene... si è perfino preoccupato per te!" Disse lei alzando gli occhi al cielo
"Si arrabbierà molto..." Bill non sapeva se quello che aveva detto era un affermazione o una domanada quindi attese la reazione della madre
"Ovvio, è stato grave quello che gli hai fatto, per cui non reagirà bene!"
Bill abbassò gli occhi colpevole poi continuò...
"E tu?"
"Io cosa?"
"Sei arrabbiata?"
"Secondo te?"
"Si!
"Ti sbagli..."
Bill sorpreso la guardò speranzoso
"Sono semplicemente infuriata!"
"Ma..."
"Non osare dire niente! Il tuo comportamento è stato riprovevole! Ti sei perfino spogliato davanti a tutti!"
Bill diventò rosso... bhè, di quello si vergognava però i compagni pensavano fosse Tom per cui l'aveva fatto... a mali estremi, estremi rimedi!
"Ora ti darò io un buon motivo per stare col sedere al vento!" Concluse secca Simone
Bill cercò delle parole per controbattere ma queste non arrivarono
"Ora si che sono a posto!" Pensò rassegnato
*********************FINE 6 CAPITOLO**************
Salve a tutti! L'inizio di questo capitolo l'ho scritto con l'aiuto di mia cugina, qui registrata come GinevraMalfoy90, quindi se avete degli insulti sappiate che la colpa non è solo mia!!!
Ormai Bill è stato scoperto e nel prossimo capitolo probabilmente ci sarà la reazione di Tom, dico probabilmente perchè non avendolo ancora scritto non posso dire nulla con certezza!
Ringrazio chi ha recensito, messo tra i preferiti e letto! E auguro a chi ci va un buon anno scolastico!
A presto
EriLi

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Capitolo 7:
Il viaggio proseguì in totale silenzio, che, a volte veniva interrotto dagli sbuffi spazientiti di Simone.
Circa mezz'ora dopo furono a casa, entrati Bill potè di nuovo sentire la voce della madre
Simone: "Ora te la vedi tu con tuo fratello..." E detto questo la donna si voltò per poi sparire attraverso la soglia di casa.
La porta sbattè con forza e questo rumore attirò l'attenzione di Tom, che, velocemente corse giù dalle scale ritrovandosi davanti suo fratello...
Al momento Bill potè leggere nei suoi occhi una nota di stupore, bhè, sicuramente era colpa del suo abbigliamento.
Il moro cominciò ad aver paura che il gemello avesse già capito tutto... vide Tom avvicinarglisi lentamente e quando fu a pochi centimetri da lui, Bill chiuse gli occhi per paura di essere colpito da un pugno ma, invece si sentì stringere in un dolce abbraccio...
Tom: "Scusami fratellino, non avrei mai voluto dirti quelle cose, sono stato un vero idiota, quando la mamma mi ha detto che aveva chiamato la scuola mi sono sentito morire... per un momento ho creduto che ti avessero fatto del male, non sai quanto sono felice di vederti! Allora? Mi perdoni? Ti prego..."
A quelle parole Bill sentì una fitta al cuore... ora come avrebbe potuto dirgli quello che aveva fatto?
Tom:"Bill, dai, ti supplico, rispondi... dimmi qualcosa!"
Bill:"Ah... si... va bene, ti perdono!"
Tom:"Grazie mille piccolo!!" Disse Tom dandogli un bacino sulla guancia, pochi secondi dopo si era già stravaccato sul divano...
Tom:"Ma allora come mai sei tornato prima?"
Bill:"Emm... io... io..."
"E ora ke gli dico? Non voglio davvero rovinare questo momento" pensò il moro
Bill: "Io ero preoccupato per te!"
"Ti prego, fa che ci caschi! Fa che ci caschi! Fa che ci caschi" Continuava a ripetersi il più piccolo
Tom: "per me?"
Bill: "Si... ecco, tu avevi detto di stare male...!"
Tom:"Aaah! Sisi, certo! Mi dispiace che tu ti sia preoccupato per me anche dopo quello che ti ho detto! Comunque ora sto molto meglio, tanto che domani verrò a scuola con te, sei contento?"
Bill: "Ceeerto! Emm... io allora vado a fare una doccia! A dopo!"
Tom: Bye!
Bill si precipitò nella doccia, l'acqua calda lo avrebbe sicuramente aiutato a pensare
"Oddio... ora mi sento terribilmente il colpa... non so neanche come comportarmi, oggi è stato molto dolce e non voglio e non voglio che questa giornata finisca com'è cominciata... va bhè, magari glielo dico dopo..."
Dopo questa piccola riflessione uscì dalla doccia e dopo essersi vestito raggiunse il gemello più convinto che mai a togliersi quel peso che tanto lo affliggeva, Tom era in camera con la chitarra imbracciata che suonava qualche accordo...
Bill: "Tomi... ti posso parlare?"
Tom: "Certo! Però senti, per sta mattina davvero mi dispiace, spero che nessuno ti abbia fatto qualcosa di male, se no domani, chiunque sia, lo pesto a sangue!!"
Bill: "No Tomi... non è successo niente, a parte che..."
Tom: "Che? Dai fratellino, lo sai che a me puoi dire tutto"
Bill: "Si... ecco..."
Tom: "Va bene! Ho capito! Sei ancora sotto shock, ma non ti preocupare, ora io e te c'è ne andiamo a fare un bel giro, così ti distrai!"
Bill: "No... io non me lo merito Tom!" Dicendo queste parole, il moretto non riuscì più a trattenere delle lacrime che a tradimento scesero rigandogli il viso...
Tom gliele asciugò delicatamente per poi riprendere a parlare...
Tom: "Non devi dirlo neanche per scherzo! E poi il più grande sono io, per cui decido come mi pare! Quindi ora alzi il tuo bel culetto e vieni con me!"
Bill: "Ma..."
Tom: "PUNTO"
Bill: "Va bene...!" Accettò in finalmente il moro, regalando al fratello un piccolo sorriso.
I due gemelli allora uscirono, passarono una giornata insieme, tornando a casa solo quando ormai era calata la sera...
quando entrarono in casa trovarono un biglietto lasciato dalla madre che diceva che la donna ha dovuto uscire all'improvviso e che i due avrebbero dovuto arrangiarsi con la cena, i due gemelli ne approfittarono per ordinarsi una pizza che si divorarono davanti al televisore.
Arrivate le 22 Bill e Tom decisero di andare a dormire... si immersero entrambi sotto le coperte calde...
Bill: "Tomi... io..."
Tom: "Cosa?"
Bill: "Niente..."
Tom: "Sicuro?"
Bill: "Tomi?"
Tom: "Si?"
Bill: "Ti voglio bene..."
Tom: "Ah... bhè si, anche io te ne voglio Bibi..."
Detto questo i due piccoli Kaulitz chiusero gli occhi abbandonandosi al sonno.
******* FINE CAPITOLO 7
*******
 Salve a tutti! Chiedo scusa per il ritardo ma la mia ispirazione era andata a pesca... -_- e in più la scuola mi sta distruggendo ç_ç!! Comunque, non vi preocupate la storia non è finita qui (e chi si preocupava? Anzi noi ci speravamo! ND tutti) infonodo Tom a scuola ci dovrà tornare...!!
Ringrazio tutte le persone che leggono scrivono e recensiscono!! Danke!!!!!
Prima di salutarvi vorrei chiedervi un consiglio, Tom come prenderà lo scherzo di Bill: preferite bene o male? Non riesco a decidermi >_< !!
A presto
EriLi

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** The End ***


Bill fece molta fatica ad addormentarsi, infatti fino alle 3 non riuscì a chiudere occhio però dopo essersi rigirato tra le coperte una cinquantina di volte, le braccia di morfeo lo accolsero, infondo era inutile piangere sul latte versato, quello che aveva fatto non poteva essere cancellato per cui non gli restava altro che vedere come si sarebbe evoluta la situazione.
La mattina arrivò velocemente, i due gemelli come ogni giorno vennero svegliati dalla madre, si prepararono e si trovarono in cucina per la colazione, Bill era stranamente silenzioso, Tom però non ci fece troppo caso preso com'era all'idea di rivedere le belle ragazze che lo attendevano a scuola, Simone invece lo guardava con aria di rimprovero  ma senza comunque interferire tra i due.
Verso le 7 e 20 i gemelli erano già alla fermata dell'autobus e immancabilmente si presentò dopo alcuni minuti la solita signora che trascinava pesantemente le sue fidate borsine della spesa, appena fu arrivata davanti ai fratelli notò Tom già in piedi che aspettava solo di essere chiamato, ma questa volta la vecchietta gli si parò davanti con aria minacciosa, il rasta non capiva il motivo, sfoderò il suo classico sorrisetto cercando di convincere la donna a comportarsi come ogni mattina, ma questa in tutta risposta gli pestò il piede utilizzando proprio la parte più dolorosa della scarpa, il tacco e dopo avergli dato un ultimo scappellotto dietro la testa se ne andò stizzita.
Tom restò allibito, gurdò il gemello in cerca di spiegazioni ma questo scosse le spalle per fargli capire che non ne sapeva niente, in verità il motivo lo sapeva benissimo ma preferì tacere.
Il chitarrista lasciò perdere l'episodio appena accaduto distratto dall'arrivo dell'autobus, appena salì un grosso sorriso gli schiuse le labbra da qui a poco era sicuro che avrebbe visto una di quelle graziose signorine in grado di tirarlo su di morale alla perfezione.
Si sedette al suo solito posto e Bill lo seguì mettendoglisi in parte, Tom nel frattempo si perse con lo sguardo fuori dal finestrino finchè sentì un peso sulle sue gambe, istintivamente cominciò ad accarezzargli la schiena per poi mettere a fuoco la figura adagiata su di lui, la prima cosa che notò furono dei capelli corti neri, c'era qualcosa che non andava, la ragazza di sempre era bionda, in un secondo momento gli sembrò di avere capito di chi si trattava
TOM: "Bill torna a sederti sul sedile, aspetto visite"
BILL: " ma io sono seduto sul sedile"
A quelle parole Tom sgranò gli occhi e tolse subito le mani dalla schiena di quella persona, guardò meglio e si accorse di avere in braccio un ragazzo ma che voleva questo qua? Bill non riuscì a trattenere qualche risatina sommessa come del resto le altre persone sul mezzo, intanto il gemello si era levato di dosso il povero corteggiatore mandandolo via in malo modo.
Tom era allibito, continuava ad imprecare incredulo contro quella che sembrava una giornata che non avrebbe potuto cominciare in modo peggiore.
Meno di mezz'ora dopo il mezzo arrivò a destinazione.
Entrato nell'istituto il chitarrista cominciò a sentire un vociare a cui non era abituato, ma le lancette dell'orologio della scuola gli fecero notare che era già ora di entrare, infatti anche le varie voci si stavano dilatando tenendo però il loro sguardo insistente su Tom.
Entrato in classe il rasta vide il profe di arte seduto con le gambe accavallate su un angolo della cattebra, con una mano a sorreggergli la testa e stampata in volto un espressione sognante, appena però gli passò davanti per raggiungere il suo banco si sentì chiamare da quest'ultimo
PROFE ARTE: "Tommuccio caro ben arrivato!!"
A queste perole il rasta si girò basito, guardò per un momento il professore con un'aria di puro ribrezzo per poi proseguire insensibile verso il suo banco.
La lezione stava per cominciare ma fu interrotta sul nascere dall'entrata in scena della profe di italiano, Tom odiava quella donna era noiosissima e aveva paurosi schizzi d'ira degni di un pazzo psicopatico, questa salutò il collega e poi si rivolse alla classe
Profe Ita: "Salve ragazzi, volevo parlarvi di quello che è successo ieri, dato che mi è stato riferito tutto dagli altri insegnanti e io come coordinatrice di classe non posso passarci sopra senza avere avuto una spiegazione valida"
Il chitarrista a queste parole si tranquillizzò, lui ieri non c'era per cui per una volta neanche volendo avrebbero potuto dargli la colpa
PROFE ITA: "Quindi Tom per favore seguimi dal preside"
Ok, adesso il rasta aveva un'espressione sconcertata, come potevano dargli la colpa?
TOM: "ma profe che ho fatto?"
A queste parole l'insegnante abbandonò il suo tono tanto dolce da cariare i denti e cominciò a camminare nervosa avanti e indietro, sembrava un orso...hehe forse l'avevano chiamata Bruna proprio per questo
PROFE ITA: No! Io non so più che fare con te! Ti abbiamo visto tutti ieri! Come fai a dire "cosa ho fatto?" Dovresti vergognarti ora in piedi e vieni con me!"
Tom dopo un sonoro sbuffo si alzò e si diresse con l'insegnante dal preside, non riusciva davvero a capire questa volta cosa aveva potuto combinare.
Il preside era un uomo sulla sessantitna, mediamente alto e con degli occhiali con delle lenti scure sfumate di arancione, per di più era seduto alla sua scrivania con le mani giunte e l'arioa tetra, bhè se avesse avuto in braccio un gatto avrebbe potuto fare concorrenza al padrino!
L'uomo cominciò a parlare elencando al rasta tutte le cose per cui era stato incolpato, Tom ascoltava in silenzio, non riusciva a copire come poteva essere possibile
PRESIDE: "non fare l'incredulo! Anche le registrazioni della sorveglianza possono dimostrarlo, ho giusto qui la registrazione dell'ora di fisica ti va di vederla com me? Così magari ti si rinfrescano le idee e capisci meglio cosa hai fatto"
TOM: "o...ok..."
Nella sala calò il silenzio mentre il dirigente avviava la registrazione, nel giro di pochi secondi il video cominciò a fare scorrere le immagini, ma già dalle prime scene Tom capì che quello era suo fratello, quando vide le ultime scene sbiancò, come cavolo aveva potuto fargli questo Bill? Ah già, per come era stato trattato la mattina prima.
Il video terminò e il silenzio tornò a dominare la stanza per alcuni minuti
PRESIDE: "oltre a questo anche la dichiarazione della tua omossessualità non è stata gradita, ma di questo abbiamo già discusso prima, quindi adesso dimmi tu"
Si, infatti anche quello era stao un duro colpo, ora riusciva a spiegarsi tutti gli strani avvenimenti della giornata sia di oggi che di ieri, ma adesso i riflettori erano puntati su di lui il vero Tom e doveva dire qualcosa.
Il ragazzo abbassò lo sguardo colpevole e cominciò a parlare
TOM: "I...io ecco... si lo so, mi dispiace tantissimo è solo che ieri ero un po agitato... non so che altro dire oltre che a porgervi le mie scuse...scusatemi..."
Il preside guardò Tom leggermente sorpreso ma poi si schiuse in un sorriso appena accennato
PRESIDE: "va bene ragazzo, avrai solo le note disciplonari che ti sono date dagli insegnanti e un richiamo, non ti sospenderò perchè ti sei pentito chiedendo subito scusa, ma non fare più niente di simile o le conseguenze saranno pesanti"
TOM: Grazie signore, non succederà più, lo prometto
Detto questo il rasta si alzò e se ne andò diretto verso la classe del fratello.
Arrivato chiese all'insegnante se Bill poteva uscire un attimo e così poco dopo si trovarono faccia a faccia, Tom lo prese per il braccio e lo trascinò in bagno dove gli tirò un forte schiaffo
BILL: "mi dispiace Tom, mi sono pentito subito ma ormai era troppo tardi..".
Gli occhi di Bill si riempirono di lacrime che presero a percorrergli il viso mentre lui continuava a scusarsi, il fratello però strinse forte il pugno e colpì lo stomaco del moro, questo si piegò in due per il dolore ma invece di cadere si sentì sorreggere dalla esili ma forti braccia di Tom
TOM: "sei stato un vero vretino e se riproverai a fare qualcosa di anche lontanamente simile non te la caverai con così poco, però per questa volta ti perdono perchè anche io mi sono comportato male...pace?"
BILL: "p...pace..."
TOM: "Ah! Però per i prossimi due mesi mi farai il letto e i compiti!"
BILL: "COSA?"
TOM: "e si! Me lo devi! Io mi sono preso la colpa di tutta la tua genialata!!"
BILL: "uffa...ok..."
TOM: "bene! Noi ci vediamo dopo, ora ho qualcosa da smentire, un ulyima cosa, non ti spogliare più sotto mio nome, mi screditi con quel cosino!!"
Detto questo Tom sparì dal bagno diretto nella sala dei microfoni per cercare di mettere bene in chiaro che lui amava solo ed unicamente le ragazze e che se qualche ragazzo gli si fosse avvicinato avrebbe avuto seri problemi anche sua madre a riconoscerlo
***FINE***
Salve! Chiedo umilemente scusa ma l'ispirazione per questa fan non riusciva proprio a venirmi ma l'ora di poesia di oggi era talmente noiosa che pur di non doverla seguire ho obbligato il mio neurone ad impegnarsia a scrivere!
Comunque la fanfiction è ufficialmente finita, spero di non avervi delusi^^
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito, messo tra i preferiti e anche solo letto
EriLi

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=248789