Un Serpeverde tutto mio

di arrylove
(/viewuser.php?uid=526107)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** AVVISO ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo



Aveva sempre pensato che i mezzosangue erano gente da evitare ma lei, lei  era così…. così pura, innocente e incosciente di esserlo. Non si accorgeva di essere una bellezza incredibile, di essere così ordinsria da essere unica e rara. Si diede mentalmente dello stupido sentimentalista. Cazzo, era un Malfoy non un cretino qualsiasi. Però da qualche tempo quella riccia Grifondoro lo attirava. Aveva un bel fisico certo.  I capelli che un tempo erano crespi e indomabili si erano trasformati lentamente in boccoli biondo cenere tendente al castano, un colore particolare tutto suo. I denti sporgenti davanti erano stati ridemensionati e le curve al posto giusto erano evidenziate dalla divisa della misura giusta. Ok, Hermione Granger era unabella ragazza ma restava un saccente So-Tutto-Io, Grifondoro, mezzosangue e per di più amica di Potter. Queste erano cose da cui un Malfoy si era sempre allontanato. Per la prima volta in vita sua Draco Lucius Malfoy si sbagliava e l’avrebbe scoperto molto presto.


Questa è una prova fatemi sapere che ne pensate.......

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1
Il sole illuminò il dormitorio femminile di Grifonforo. Hermione Granger sorrise nel sonno per poi aprire gli occhi e lanciare uno sguardo alla sveglia magica che segnava le 06:30. “Dormo un altro po’…” pensò la giovane riccia. Mezz’ora dopo la sveglia suonò e così la Grifondoro si alzò e, dopo una doccia veloce, infilò la divisa. Mentre usciva dalla stanza si soffermò sull’immagine che lo specchio accanto alla porta le rifletteva. Era cambiata negli ultimi sette anni : era più alta, i denti ridimensionati, i capelli una volta crespi si erano trasformati in morbidi boccoli biondo cenere e le gambe erano morbide e sinuose. L’unica cosa rimasta immutata erano gli occhi. Dorati, fieri e brillanti. Soddisfatta del proprio aspetto, Hermione sorrise e scese le scale diretta in sala comune. Ma un rumore l’attirò dalla camera di Ginny. Arrivata alla porta vide Ronald Weasley che urlava contro la sorella la quale lo guardava furiosa. “ Sei una ragazzina. Non puoi fare certe cose!!” La rossa si voltò verso Harry che se ne stava in un angolo a guardare la scena. “Pensala come ti pare, Ronald. Con me hai chiuso, esci da questa stanza!Immediatamente!” Ron passò lo sguardo disgustato dalla sorella al migliore amico per poi uscire dalla stanza come una furia. La riccia entrò nella camera dell’amica chiedendo “Bè? Avete intenzione di far capire anche a me?” I due piccioncini, seduti sul letto, si voltarono e poi Harry parlò “Ieri sera io e Ginny siamo stati insieme e stamattina quando Ron non mi ha trovato in camera è venuto qui. Ci ha beccati mentre ci vestivamo ed è scoppiato un cazzo di casino” Hermione capì qual era il problema di Ron: si era ritrovato solo dopo la morte di Lavanda e la rottura con Hermione quindi si accaniva con le coppie felici e se poi si aggiungeva la tremenda gelosia nei confonti di Ginny….
“Capisco. Senti Harry, va a parlare con Ronald. Voglio restare sola con Gin.” Harry annuì e uscì dalla camera. Dopo un attimo di silenzio imabarazzante Ginny spezzò il ghiaccio “ Di cosa volevi parlarmi?” “Di quello che è successo una settimana fa. Con Blaise” La rossa sbuffò “ Te l’ho già detto. Non significa niente per me, è stata una svista e solo perché avevo appena litigato con Harry ma come puoi ben capire abbiamo chiarito.” La riccia la guardò stupita “ Vuoi dire che hai detto a Harry che sei stata con Blaise?” “NO!Ma che sei matta? Certo che no!”
Hermione scosse la testa contrariata e disse “Mah… Forza vestiti e fila in Sala Grande che andiamo in biblioteca alla prima ora”  Ginny sorrise e disse “Dieci minuti e arrivo” Hermione annuì e si avviò in Sala Grande a fare colazione. Quando arrivò trovò Harry che discuteva animatamente con Ron. “Non capisci? Io la amo più di ogni cosa come a non capire! Non le farei mai del male!” Ronald lo guardò male “ Sei tu che non capisci. Lei è troppo piccola! Non puoi portatela a letto!” Quando si accorse che i due stavano per venire alle mani Hermione li divise “ BASTA! State dando spettacolo, sedetevi immediatamente e parlate come persone civili!”
 
Nel frattempo due occhi argentati si spalancarono. Il primo pensiero di Draco Lucius Malfoy fu “Questa sarà veramente una brutta giornata”. Si alzò di malavoglia e si accese una sigaretta per scacciare il nervoso. Sempre innervosito cominciò a vestirsi con la sigaretta che gli pendeva dalle labbra. Una volta infilati i pantaloni e la camicia della divisa si guardò allo specchio rimirando la visione del suo fisico. I capelli biondo platino ricadevano provocanti sugli occhi grigi, il petto muscoloso ricoperto dalla camicia di lino bianca di cui i primi tre bottoni erano stati lasciati aperti. Le gambe sinuose e forti grazie all’allenamento da Cercatore di Quidditch. Draco ghignò soddisfatto e compiaciuto al pensiero dei sogni peccaminosi che tutte le ragazze della scuola avrebbero fatto su di lui. Perché in effetti sì, il ragazzino pallido e magrolino dei primi anni aveva lentamente ceduto il posto a un giovane uomo che attirava l’attenzione di più della metà della fauna femminile di Hogwarts. Decise di scendere in Sala Grande senza indossare né la cravatte verde argento né il maglione. Tanto nessuno avrebbe fatto caso a quei piccoli e futili dettagli.  La cravatta era ormai fuori moda,metà scuola già non la indossava da anni ed era decisamente troppo caldo per portare il maglione. Afferrò la borsa con i libri preparandosi mentalmente ad aspettare Astoria, Daphne e Pansy in Sala Comune per almeno mezzora come di consueto. Si trovò molto sorpreso da quello che lo aspettava nella saletta tetra e cupa che era il luogo di ritrovo dei Serpeverde. Tutti i suoi amici lo aspettavano seduti suoi divanetti verdi. Pansy Parkinson accanto al fidanzato Theodore Nott e Daphne Greengrass accocolata sulle gambe di Blaise Zabini il quale guardava in terra. L’unica in piedi era Astoria che lo guardava con la sua solita aria di indifferenza. Draco aggrottò le sopracciglia. Che stava succendo? Cos’era quel comportamento così serio da parte di tutti? Perfino Theo che era il più scherzoso del gruppo se ne stava zitto a guardarlo con uno sguardo serio negli occhi. Sempre più confuso il biondo tentò di smorzare la tensione “ Bè? Si può sapere che succede?” Nessuno dei cinque rispose, solo Astoria mosse qualche passo verso di lui con rabbia e rancore negli occhi azzurri. Draco, non facendo in tempo a prevedere quello che sarebbe accaduto, non riuscì a impedire il movimento fulmineo della ragazza. Lo schiaffo lo colpì in pienò sulla guancia con forza lasciandogli un brutto segno rosso. Senza riuscire a muovere un muscolo il Serpeverde sgranò gli occhi. Astoria continuò a guardarlo negli occhi fino a che Daphne si alzò e affiancò la sorella “ Bè lo dico io! Ma si può sapere che cazzo ti è successo? Da quando è iniziata la scuola ti comporti come un vero stronzo. Non ti accorgi come tratti i tuoi amici e non ti si può dire neanche  buongiorno che scattì come una molla, pianti una scenata e te ne vai gran carriera. Perché hai tratto in quel modo Astoria, eh? Come ti permetti di darle della troia quando l’unico che se la porta a letto qui dentro sei tu?” Nel frattempo anche Blaise si era alzato e aveva afferrato Daphne per spalle per evitare alla fidanzata di dare addosso a Draco che aveva ormai chinato la testa consapevole degli errori. Per la prima volta Blaise parlò. Lui conosceva da più tempo Draco e non riusciva comunque a capire che cosa gli passasse per la testa. “Draco è successo qualcosa che non ci vuoi dire?” Il ragazzo alzò lo sguardo e senza dire una parola si avviò verso la sua capera per ricomparire pochi minuti dopo con una busta in mano. Blaise, Daphne e Astoria si sedettero su un divanetto accanto a Pansy e a Theodore a leggere tutti insieme la lettera:
Caro Sig.Malfoy, si è svolta ieri l’ultima udienza per il processo di suo padre Lucius Abraxas Malfoy e di sua moglie Narcissa Black in Malfoy. Le condanne sono le seguenti:
Il sig. Malfoy:
-attività da Mangiamorte e collaborazione con Tom O. Riddle alias Lord Voldemort
-evasione dalla prigione di Azkaban
È condannato a 9 mesi di isolamento ad Azkaban e al Bacio del Dissennatore in data 5 giugno 1999.
La sig.ra Malfoy :
-possesso del Marchio Nero inattivo da 17 anni
-collaborazione con Tom O. Riddle alias Lord Voldemort
È assolta da tutte le accuse a causa della sua azione di salvataggio nei confronti di Harry J. Potter
   Cordiali saluti
Il Ministero della Magia
                                                                                                                                                                                                                     M.D.M
Le cinque Serpi alzarono contemporaneamente lo sguardo dalla pergamena. La prima a reagire fu Pansy che si alzò e raggiunse Draco che era rimasto in piedi con gli occhi bassi. Gli sollevò il mento con due dita. Lo guardò negli occhi e lo abbracciò di slancio. Draco rimase qualche secondo interdetto per poi ricambiare l’abbraccio affondando il viso nel collo della ragazza e chiudendo gli occhi. Gli altri quattro rimasero bloccati ancora sconvolti dalla notizia poi piano piano Blaise, Theo e Daphne si alzarono e coinvolsero Draco in un abbraccio di gruppo. Astoria invece rimase seduta con gli occhi spalancati e le unghie della mano destra conficcate nel bracciolo del divano verde scuro. Ascoltava in un silenzio tombale le parole sussurate da Pansy e Daphne  poi chiuse gli occhi e si piegò su se stessa portandosi le mani al viso in un gesto di evidente disperazione. Quando i ragazzi sciolsero l’abbraccio il biondo Serpeverde fu il primo ad accorgesi che Astoria singhiozzava in silenzio piegata in due da un dolore che solo lei e Draco potevano comprendere. Draco le si avvcinò, si sedette accanto a lei e le sollevò il viso. La ragazza aveva il viso privo di imperfezioni inondato di lacrime. Draco stese le labbra in un sorriso triste. “Astoria, stai tranquilla. Non ce l’ho con te lo schiaffo me lo sono più che meritato!” La bionda parve rasserenarsi e riprese la sua aria fredda e distaccata di sempre. Si alzò dal divano e disse “ Bè, andiamo in Sala Grande?” Blaise,Theo, Daphne e Pansy annuirono mentre Draco disse “ Voi andate vi raggiungo tanto abbiamo la prima ora libera no? Anzi vediamoci in biblioteca fra mezzora,ok?” Gli altri annuirono e uscirono dalla Sala Comune attraversando il muro di pietra. Il sorriso svanì dal volto di Draco. Era tornato il solito stronzo. Era strano che si lasciasse andare a sentimentalismi che lui riteneva disgustosi e per lo più aveva riso, sorriso e pianto solo in compagnia di Theodore,Blaise,e negli ultimi anni,Pansy, Daphne e Astoria. Draco tornò nella sua camera da Caposcuola e ripose la lettera nel cassetto a doppio fondo del comodino. Prima di uscire dalla stanza però qualcosa oltre il letto catturò la sua attenzione. Aldilà del letto in fatti appoggiato con malagrazia sul tappeto si trovava un libro alquanto antico riguardante la famiglia Malfoy. Sua madre glielo aveva mandato la sera prima con un biglietto che lo aveva non poco stupito. Le uniche parole scritte da Narcissa erano : “ Sono certa che ti servirà”. Sbuffando il biondo Serpeverde raccolse il tomo da terra e,sedendosi sul letto, lo aprì cominciando a sfogliarlo. Dopo poche righe sollevò il capo e pensò “Sarà decisamente una brutta giornata”
 
Hermione finì di fare colazione con calma. Harry e Ron continuavano a guardarsi in cagnesco e Ginny… bè non si poteva proprio dire che fosse di compagnia. La prima ora i Grifondoro erano miracolosamente liberi. Mentre Hermione si accingeva a leggere la Gazzetta del Profeto fecero il loro ingresso in Sala Grande le Serpi ovvero: Pansy Parkinson, la quale aveva perso l’aria da carlino e acquistato un viso grazioso, le sorelle Greengrass sempre belle nella loro semplicità e nel loro caretteristico viso di porcellana, Theodore Nott e Blaise Zabini. Le tre ragazze avanzavano a braccetto verso il tavolo verdeargento e dietro di loro chiaccherando gli altri due. L’unica Serpe mancante era la punta di diamante della casata Serpeverde, il Principe delle Serpi. Draco Malfoy quel giorno ancora non si trovava in Sala Grande. Hermione sentì l’amica al suo fianco irrigidirsi alla vista delle Serpi, o forse solo una. Si voltò verso di lei. Ginny Weasley, la donna forte che non si piegava mai, era ora con gli occhi pieni di tristezza.  Capendo il malumore dell’amica Hermione si alzò in piedi e annunciò “ Io vado in biblioteca. Gin, vieni con me?” La rossa annuì e la seguì fuori dalla Sala senza degnare di uno sguardo gli altri due che, troppi presi dai loro bisticci, non si erano accorti della tensione. Una volta davanti alla biblioteca Hermione si voltò e disse “ Avanti Ginny. Vuoi dirmi che diavolo ti sta succedendo?”. La ragazza rispose senza guardarla negli occhi “ Niente. Sono solo un po’ stanca e un po’ stressata per lo studio” L’altra alzò gli  occhi al cielo “ Mi prendi in giro? La scuola è iniziata da appena un mese e non hai toccato libro.” Vedendo che non rispondeva riprese con più calma “ Ginny… siamo amiche da una vita vuoi dirmi che ti succede? Lo sai che ti puoi fidare di me.” Ginny la guardò “ D’accordo ma andiamo in Sala Comune. Qui ci sono troppe orecchie indiscrete” Le due ragazze si allontanarono dalla biblioteca in silenzio.
 
 
 
 
 
 
Ciao a tutti. Per prima cosa voglio scusarmi enormemente per il ritardo di cinque mesi o più ma ho avuto dei problemi. Internet  che non c’era, ispirazione sotto zero e esami di fine anno che mi hanno impegnato non poco. Lo so cosa si prova a legggere una storia lasciata a metà e mi dispiace ma non ho potuto fare altrimenti. Passando al capitolo che vi sembra? Personalmente lo trovo un po’ corto ma prometto che farò del mio meglio per scriverne di più lunghi. A presto.
arrylove
 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** AVVISO ***


Salve a tutti. Per prima cosa voglio scusarmi dell'attesa di mesi ma i problemi di internet e impegni scolastici non mi hanno impedito di continuare questa storia. Non mi sembra giusto tornare senza un capitolo ma il capitolo non è ancora pronto e ha bisogno di qualche revisione MA vi dico già da adesso che l'1 Gennaio 2015 intorno alle ore 17:30 verrà pubblicato il capitolo secondo con una sorpresa che spero vi farà piacere. Mi scuso ancora per il ritardo(moooolto lungo) e spero che siate ancora in tanti a seguirmi. Un bacio e,già che ci sono, buone feste e buon Natale!!!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2489006