RedXDarkness

di Hirimaru
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo - Un nuovo inizio ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1: Attese ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2: Solitudine spezzata ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3: Relazionarsi ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4: Una lunga settimana ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5: Amarezza di Ottobre ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6: RedXFrienship ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7: Morning ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8: Risveglio ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 : Devils Never Cry ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 : Timeless Memories ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 : Empty Days ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 : Rottura domenicale ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 - Mondey Puncher ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14: Dove eravamo rimasti. ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15: Choices ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16: Hare Hare Yukai ***
Capitolo 18: *** RedXDarkness 17 - Montly ego ***
Capitolo 19: *** RedXDarkness XX - Fine ***



Capitolo 1
*** Prologo - Un nuovo inizio ***


Red X Darkness - Light Novel - Harem/Shojo
Prologo - Capitolo 0
Erano passati 3 mesi da quando il 5 anno delle medie si era concluso. 4 da quando io e Lei avevamo chiuso. Sapevo che non l'avrei più rivista, ma il destino riserva strane sorprese.
Erano i primi giorni, tutti alla scoperta di nuovi amici, quasi come stare in un nuovo mondo.
La mia particolare capigliatura deve aver suscitato un po' di fascino.
In classe noto pochissime persone interessanti. Di fatto, c'è solo un mio amico d'infanzia che conosco.
*Entra l'insegnante
-Okey Ragazzi, benvenuti in una nuova scuola. Questo è un Liceo, ricordatevi che venite quì per studiare!
*Pensa: Perfetto, mi donerà una marea di insufficenze!
Arriva l'ora dell'appello:
-Mushinronsha Oshisage Rareta (Detto: Oshi - Ragazzo ateo alquanto depresso con cui avrei condiviso tante opinioni)
-Nanoko Sakutu (Ragazza "normale". Nasconde la sua indole oscura scrivendo stati su facebook)
-Karakawa Subete (Ragazzo a cui piace rendersi un pagliaccio. Mio amico d'infanzia, mi accompagnò a scuola finché non litigheremo.)
-Gema Nebukai (Detto Gen - Videogiocatore incallito, in seguito Otaku. Tante ore di Nerding condivise)
-Yume Yūtopia (Ragazzo strano, vive nel paese delle meraviglie tra principesse e film)
-Dendo Bochi (Ragazzo appassionato di Cimiteri e arredamento, col tempo sarebbemmo diventato ottimi amici)
-Kuro Yami (Io)
Il primo giorno finì in fretta. Sembrava tutto noioso. Ad un certo punto la vidi, era identica a Lei.
Alta, strana oltre il limite. Stupendi capelli rossi e ricci. Qualche lentigine. Era stupenda.
In un secondo è sfrecciata fuori dalla scuola, rossa come un peperone.
Un colpo di fulmine, un corto circuito al mio cuore. Per un istante tutto si è fermato.
Sentivo che dovevo conoscerla, ma avrei dovuto trovare il momento giusto. Ero spaventato. Da molto il mio cuore non impazziva.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1: Attese ***


RedXDarkness - Capitolo 1 - Attese
Era settembre, stava per finire l'esteta e iniziare l'autunno.
Ero pronto per il mio secondo giorno di scuola.
L'insegnante di ieri era gentilmente pronta a spiegare.
-Ragazzi, mi auguro che voi prendiate seriamente quest'anno, dovete impegnarvi!
*La fissai con aria di dissenso
Sedevo dietro Karakawa, vicino ad un ragazzo che aveva la faccia da Nerd, mi sembrava una persona interessante. Il suo nome era: Dendo Bochi.
Feci prontamente una pessima impressione, per qualche ragione tutti credevano che fossi un poco di buono, un fumatore. Lui si chiuse in se stesso rifiutando ogni mio approccio di conversazione.
Le sue risposte erano: Non lo so/Devo seguire la lezione.
In fondo mentiva entrambe le volte.Il secondo giorno passo, tra una chiacchierata e qualche bravata suonò la campanella della fine della scuola.
Ogni passo compiuto verso l'uscita aumentava il mio ritmo cardiaco. Non sentivo più il Chaos creato dai ragazzi che urlano, il trambusto, non sentivo alcun rumore. Tutto ciò che percepivo era il mio cuore che batteva.
-Eccola! *Pensai
Ancora una volta il mio cuore impazzì, smise di battere per qualche secondo.
Mi fermai a guardarla correre via.
Karakawa esclamò: -Che ti prende? Muoviti, mio nonno ci aspetta!
Io: Eccomi, tuo nonno non scappa mica per un solo secondo! (Suo nonno ci accompagnava a casa)
Indossai le cuffie e si avviò Chop Suei dei Soad.
L'ascoltai 3-4 volte durante il tragitto per casa.
Arrivato a casa sentivo di dover fare una cosa.
Scrissa a Lei: Sai... nella mia scuola c'è una ragazza che ti assomiglia.
Lei rispose: Wow!
Io risposi: Già.
La discussione si chiuse lì. Non avevo voglia di scrivere altro.
Non ricordo bene come passai il pomeriggio. Probabilmente lessì un po' Hunter x Hunter.
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2: Solitudine spezzata ***


RedXDarkness - Capitolo 2 - Giorni di Solitudine
I giorni del terzo anno iniziarono a scorrere, presto divenni conosciuto con l'appellativo di: Il ragazzo strano. In qualche modo feci amicizia con un ragazzo Mushinronsha Oshisage Rareta detto Oshi e di un suo amico: Gema Nebukai detto Gen. All'epoca furono i miei primi amici in classe. Parlavamo di videogiochi, serie, di ragazze ogni tanto. Di quest'ultimo argomento Oshi non spiccicava una sola parola.
Anche se a malincuore, continuavo a sentirmi solo. Solo e avvolto nell'oscurià.
Una ragazza era sempre al centro dell'attenzione in classe, il suo nome era: Nanoko Sakutu.
Una ragazza che, per qualche ragione mi faceva sentire molto triste, nonostante sembrasse felice, e al centro dell'attenzione. Nanoko di quà, Nanoko di là. Tutti erano lì per lei. Sembrava il mio opposto.
Io chiuso in me stesso, non prestando attenzione a nessuno, lei prestando attenzione a tutti, mostrando le sue facce, ma nascondendo se stessa.
I giorni passavano, avrei voluto avvicinarmi alla ragazza con i capelli rossi, ma non sapevo niente di lei. Avevo paura che lei non fosse come volevo. E poi, perché scappava sempre via correndo?
Un giorno, stavo origliando le conversazioni di alcuni miei compagni di classe che reputavo "Troppo normali" per prestarvi attenzione.
Fei: Jin, hai sentito?
Jin: Cosa?
Fei: Nella sezione C c'è una ragazza che assomiglia al Clown del McDonald!
Jin: Perché?
Fei: Ha i capelli rossi e cespugliosi, e la pelle bianca come il pagliaccio della pubblicità!
Mi bastò sentire "Clown del McDonald" per capire di chi stesse parlando. Avevo già sentito quell'affermazione una volta.Mi avvicinai a loro per la prima volta e chiesi:
-Hei! Di cosa state parlando?
Erano sconvolti, era la prima volta che mi avvicinavo a qualcuno per parlare.
Rispose Fei: Di una ragazza, Hana Itami, della prima C.
Avevo ricevuto la mia risposta, ma rimasi lì a parlare per qualche minuto. Poi era il momento di tornare a posto. Avevo scoperto qualcosa di interessante.
Finite le lezioni la guardai ancora una volta uscire da scuola pensando: Domani prometto che mi avvicinerò a te!
Karakawa come al solito mi disse di sbrigarmi.
Tornai a casa.
Passai il pomeriggio a pensare a cosa avrei dovuto dirle, come avrei fatto per avvicinarmi a lei.
Ad un tratto ricordai qualcosa, avevo sempre saputo come avrei potuto avvicinarmi, fu Lei a dirmelo.
Venne sera, andai a dormire, ero preparato al meglio per il giorno che sarebbe venuto.

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Capitolo 4
*** Capitolo 3: Relazionarsi ***


RedXDarkness - Capitolo 3 - Relazionarsi
Era finalmente giunto il giorno, ero carico di adrenalina, mi sentivo esplodere.
Quel giorno non socializzai molto, non feci nulla di strano, tutti mi fissavano con aria sospetta, aspettando che affermassi qualcosa di strano, o facessi qualche cavolata. Niente, passai le 5 ore di scuola in apperente tranquillità. In realtà dentro ero distrutto dall'ansia e della paura. Mi sentivo come il sole, in continua e perenne esplosione. Ogni secondo, ogni istante mi distruggeva. Tic Tac Tic Tac, 5 ore, 300 minuti, 18000 secondi. Finalmente... Driin!
Ero pronto, avevo colto l'attimo, mi stavo avvicinando a lei... quando qualcosa di inaspettato accadde.
Nanoko mi si avvicina, emanando la solita aria che mi mette tristezza, e inizia a farfugliare cose come:
-Smettila di essere così freddo, così strano!
Io la guardo negli occhi per qualche secondo.
Raccolte le parole giuste le rispondo:
-Ti importerebbe qualcosa se fossi diverso da così?
Nanoko: -Perché devi essere sempre così odioso, così serio? Non sai divertirti?
Io: -Vuoi sapere la verità?
Nanoko: Spara!
Io non ricordo di preciso cosa, so che farfugliai qualcosa riguardo l'insicurezza, il non desiderare d'essere accettato dagli altri e il mio stato d'animo.
Nanoko subito dopo divenne preda dell'imbarazzo e se ne andò via correndo, senza neanche salutare.
Avevo perso la mia occasione, Karakawa vedendomi "occupato" se ne andò via senza avvertire.
Di fatto non ero neanche riuscito a vedere Hana.
Indossai le cuffie, avviai i Nirvana e iniziai ad andare a casa a piedi.
Sentivo, però, che qualcosa stava per succedere.
La pressione e l'ansia iniziarono a bombardarmi
Boom! Eccola che appare! Hana era uscita più tardi, potevo solo immaginare il perché.
Improvvisamente tutto rallenta, l'adrenalina esplose, e mi avvicinai.
Non avevo corso, ma starle a quella distanza mi faceva affannarle, il mio cuore palpativa all'impazzata.
Inizia a furfugliare:
-Scusa, tu?
-Hei?
Non mi sentiva, non si girava, aveva anche le cuffie, e stava ascoltando qualcosa.
Presi coraggio e fiato, poi urlai:
Hana Itomi? Hana Itomi della 1C?
La pressione continuava a bombardarmi.
Lei si girò. Sembrava molto imbarazzata.
Kuro? Kuro Yami della 1D? -Disse
Subito mi chiesi come faceva a conoscere il mio nome.
Kuro -Come fai a c-conoscere il mio nome?
Hana -Potrei farti la stessa domanda!
*sorrise
Hana -E poi sei famoso per essere "il ragazzo strano". Tu invece?
Kuro -Beh, che domande! Non dimentico mai una rossa!
Subito mi tappai la bocca in preda all'imbarazzo per ciò che avevo appena detto.
Kuro -Scusa, emh... volevo dire, sei l'unica rossa, tutti sanno di te!
Mi avvicinai ad Hana. La guardai negli occhi. Rimasi colpito, Lei aveva gli stessi occhi.
Trovai forza e coraggio, così le dissi: Sai... emrhm... credo... che tu abbia dei capelli bellissimi... posso scattarti una foto? xD
Hana mi guardò sconvolta, come se avessi toccato qualcosa che non dovevo toccare.
Mi disse: Diventa mio amico e un giorno ti lascerò scattarmi la foto!
La guardai. Pensai: Cavolo, non sono un esperto nell'amicizie.
Le dissi: Vorrei, ma non credo che ci riuscirei, sono un tipo poco socievole... troppo serio... antipatico, e anche odioso!
Hana scoppiò a ridere. Era da molto che qualcuno non rideva per le cose che dicevo.
Hana - Al massimo sei un Dark! Dal modo di vestire, dal modo di parlare. I tuoi capelli. Anche il tuo nome!
In quel momento scoppiai a ridere. Mi sembrava di essere con Lei.
Anche se non credi di riuscirci, prova! Cos'hai da perderci? Continuò Hana.
Kuro: -Ok! Senti, posso chiederti dove abiti? Mi chiedevo, magari potremmo fare la strada per scuola insieme...
Scopriì che abitava dall'altro lato della città. Io ero all'estremo est lei all'estremo ovest. Per qualche ragione la cosa non mi stupì.
Guardai il vuoto per qualche secondo.
Lei esordì: Ascolta... che ne dici se sabato andiamo al Parco? Così potrai provare a diventare mio amico!
Subito risposi di si. Ci scambiammo i numeri di telefono per poter parlare.
Decidemmo di accordarci tramite cellulare. Lei mi salutò, stava per andare a casa.
Mi avvicinai e l'abbracciai. Non sapevo perché, sentivo solo che dovevo farlo.
Ero preda dell'imbarazzo, lo era anche lei. Dopo una manciata di secondi provai a staccarmi, ma lei mi stava stringendo. Così la strinsi anch'io. Rimanemmo fermi per quasi un minuto. Dopodiché ci salutammo.
Tornai a casa. Era Martedì. Mi aspettavano 4 giorni ricchi di ansia mortale.
Studiai un po', andai da un amico, Otokonoko Shinpuru (Detto Koton), per chiacchierare e giocare un po' a Kingdom Hearts. Dopodiché tornai a casa, cenai e andai a dormire.

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Capitolo 5
*** Capitolo 4: Una lunga settimana ***


RedXDarkness Capitolo 4 - Una lunga settimana
Era mercoledì. Avevo dormito come un ghiro, eppure ero stanco morto. Mi aspettavano 4 lunghi giorni. 4 stravaganti giorni. Karakawa venne a prendermi, c'era un ospite. Karakawa era riusciuto a convincere la ragazza che gli piaceva a farsi dare un passaggio da lui. In quel periodo sarei stato molto stretto in auto.
Gen e Oshi erano in ritardo, io decisi di entrare in classe, un po' per il freddo, un po' perché ero stanco e dovevo sedermi. Infondo era metà Ottebbre, le temperature iniziavano a calare.
In classe ero solo... solo con Nanoko. Era la prima volta che entrava presto.
Mi avvicinai, e con un sorriso finto le chiesi:
Kuro: -Noko (Le avevo dato un soprannome che le sarebbe durato per i restanti 3 anni), senti... Mi dici cosa c'è da fare oggi?
Nanoko: -Ma, non ne ho la più pallida idea.
Kuro: -Umh... Ok!
Con un po' di disinvoltura mi girai per andare a sedere, stava per entrare l'insegnante.
Nanoko: -Aspetta!
Sussurrò a bassa voce. Mi girai per chiederle cosa c'era, in un secondo Nanoko mi abbracciò, stringendomi forte. Il mio cuore iniziò a battere forte, mi chiedevo perché lo stesse facendo. Appartenevo ad un mondo completamente diverso dal suo.
Poggiò la testa sul mio petto. Sentiva il mio cuore battere. Provai ad accarezzarle i capelli, ma subito si scostò da me. Durante il resto del giorno non mi rivolse la parola.
Quel giorno Dendo mi si avvicinò. Iniziò a discutere con me. Come se la paura gli fosse passata.
Scoprii che Dendo aveva una passione per i cimiteri, l'architettura e gli impianti elettrici. Ci accordammo per andare al cimitero insieme. Io dovevo visitare mio nonno, lui doveva pulire la cappella, dove si trovavano i resti dei suo parenti e aggiustare l'impianto elettrico.
In qualche modo passò il pomeriggio. Mi sentivo meglio, un po' di ansia era stata eliminata.
Tornai a casa, mi misi sul letto, avvia un pò di musica. Per qualche ragione si avviavano continuamente "Hit Me Like a Man" Dei Pretty Reckless e "All Together Now" dei Beatles.
Passarono 30 minuti. Avevo il mal di testa, almeno così mentivo a me stesso. Erano le 21, pensai: Al diavolo! Non è scritto da nessuna parte che devo restare sveglio! Così andai a dormire. Non sapevo che mi stava aspettando un sogno orrendo. Avrei preferito 100 volte sognare di andare all'inferno, o una di quelle orrende creature che dovrebbero spaventare, invece mi divertiva ucciderle in sogno.

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Capitolo 6
*** Capitolo 5: Amarezza di Ottobre ***


RedXDarkness - capitolo 5-: Amarezza di Ottobre
Era Giovedì. Dovevo chiederle l'ora dell'appuntamento quella sera.
Entrai in classe chiacchierando con Gen e Oshi di videogames.
La mattinata passò in fretta, tra un'interrogazione ed un compito in classe. Appena uscii da scuola vidi Hana. Mi avvinai per salutarla, ma non mi notò e scappò avanti.
Triste tornai a casa. Karakawa era alterato per chissà quali ragione. Per la strada ascoltai i Red Jumpsuit Apparatus. Sceso dall'auto mi diressi a casa. Il vento e gli odori di Ottobre mi stavano riempendo la testa di ricordi malinconici e tristezza. Quel giorno non ebbi voglia di far nulla. Restai a casa contemplando la solitudine.
Erano le 20. Mandai un messaggio ad Hana chiedendole l'ora in cui ci saremmo dovuti incontrare. Non rispose. L'ansia mi colpì per tutta la notte. Quel giorno fu orribile.
Venne Venerdì.
Fu un lieto risveglio. Subito controllai il cellulare e lessi:
"Scusa se ti rispondo adesso, il cellulare era scarico! Che ne pensi delle 18? Un abbraccio, Hana~"
"Non preoccuparti! Per le 18 va benessimo! =)" Le risposi. Fissai il messaggio per un minuto.
Come può un Tilde far così male? Il Tilde... un simbolo strano... un inutile carattere che per essere scritto richiede il codice 126.
In fondo mi rese felice leggerlo, sapevo di non star sbagliando strada.
Mi alzai pronto per un'altro giorno di scuola. Ero alquanto stanco.
Quel giorno Karakawa non venne a scuola. Così mi incamminai per lo strazio che mi aspettava.
Un insegnante era assente, la giornata scolastica si alleggerì.
Nanoko continuava ad allontarsi da me, e come extra Gen e Oshi erano assenti.
Quel pomeriggio andai con Dendo al cimitero. Solo per perder tempo.
Tutto passò in fretta, per fortuna. Il giorno seguente sarebbe stato il gran giorno.

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Capitolo 7
*** Capitolo 6: RedXFrienship ***


Red for Darkness - Capitolo 6: RedXFrienship
Tic Tic Tic Tac. Questo suonava nel mio cervello mentre sognavo Lei e Hana. Fu un sogno strano. Alle 5 del mattino mi svegliai. Con quell'ansia mortale che gravava alle mie spalle, fu già molto riuscire a sognare.
La prima cosa che feci fu: Aggiornare il cellulare. Credo che aggiornare il cellulare appena sveglio rende più interessanti le giornate, e dovevo far felice il mio Defy.
Passai il tempo che restava prima di andare a scuola con la routine del mattino. Karakawa non venne a scuola. Non mi restava che prendere le cuffie e ascoltare un po' i Vocaloid per strada. Specialmente "Heaven" Di Hatsune Miku e "Requiem" di Gumi.
Arrivato a scuola fu tutto abbastanza normale. La prof che rompeva le scatole, Nanoko che non mi prestava attenzione, tutti che aspettavano che dicessi qualcosa di strano. Neanche oggi vidi Hana tornare a casa. Guardai il cielo mentre tornavo a casa, continuando ad ascoltare i Vocaloid.
Le 18 si stava avvicinando. Alle 16 ero già lindo e pinto, preparato per l'occasione. Avevo pettinato perfettamente la mia stramba capigliatura, indossavo la collana di L, e portavo in tasca i resti di quel maledetto braccialetto. Jeans, felpa grigia e maglietta nera. Alle 16:30 suona il cellulare.
"Da Hana" Il mio cuore smise di battere. Aprì il messaggio: "Brutte notizie :( Non riesco a venire per le 18"
In quel momento il mio cuore smise completamente di battere. Crollai a terra. Passai qualche minuto a guardare il soffitto, steso nel letto. Sentivo un vuoto che mi stava uccidendo, ma per qualche ragione dentro di me sentivo che dovevo restare calmo, e tranquillo. Driin! Suonò nuovamente il cellulare:
"Da Hana" In quel momento non avevo la forza di aprire il cellulare, ma trovai il coraggio.
"Va bene se usciamo alle 16?" Rimasi fermo a guardare il cellulare per qualche secondo, mi stavo chiedendo: Che diavolo sta succedendo? Mi sta prendendo in giro? Il recapito è arrivato in ritardo?
Driin! Ancora, sconvolto, lessi il messaggio. "Da Hana" - "Volevo dire le 19, scusami :(("
Mi calmai, subito risposi: "Ok xD No problem! Lol ^^'"
Circa 3 ore passarono. Giocai a TheWorldEndsWithYou sino alle 18:30. Misi le cuffie, avviai KK, e mi diressi verso il parco.
Odio la mia ansia, ogni passo sembrava infinto, questa tensione era odiosamente frustrante.
Per la strada misi le mani in tasca. Presi il braccialetto e lo guardai. Subito dopo esclamai:
Mi fido di te.
Stavo sudando, mi sentivo come al primo appuntamento. Insicuro, spaventato, titubante.
Finalmente arrivai. Eccola lì. Il mio cuore smise di battere. Presi coraggio, mi avvicinai e l'abbracciai. Subito dopo notai che non era sola, con lei c'erano le sue amiche. Ero molto imbarazzato per essere saltato ad abbracciarla, ma mi calmai in fretta, e Hana mi presentò alle sue amiche.
Erano le 19, una stupenda serata mi aspettava.
Mi disse che alle 21 doveva tornare a casa, i suoi genitori non volevano che restasse in giro il sabato sera. Le dissi che non era un problema.
Iniziammo a parlare della musica, le raccontai dei miei gusti: Rock, Metal, Pop, Punk, Emo, Disco e Dance 80'.
Subito mi disse che sua nonna possedeva un LP di Freddie Mercury, le dissi che aveva una nonna fortunata.
Le sue amiche sparirono. Mi feci coraggio, la presi per mano.
La trascinai ad una panchina, avevo bisogno di sedermi. Le chiesi un abbraccio, improvvisamente ero diventato un imbranato. Hana sorrise e accettò. La strinsi forte per un paio di minuti.
Mi sembrava che il tempo avesse smesso di scorrere. Sentivo di essere completo. Il vuoto che mi perseguitava da tempo era sparito.
Le misi una mano in testa, volevo spostarle i capelli. Le diedi un bacio sulla fronte.
Era diventata rossa come un peperone. Era bellissima.
Dopo l'abbraccio riprendemmo a parlare. Mi disse che era una Fan dei One Direction.
Risposi: I One Direction? i "successori" degli SHINee?
Fece una faccia molto arrabbiata e disse: Non paragonare i 1D agli SHINee! Gli SHINee sono stupendi!
Mi misi a ridere. Hana continuò: Come conosci gli SHINee?
Non risposi. Non volevo. "Sai, sei la ragazza più bella che abbia mai visto." Le dissi. (Dentro di me sapevo che era vero, perché era la copia esatta di Lei)
Lei divenne ancora più rossa, mi strinse a lei.
Restammo soli per tutta la serata. Fu stupendo, tra chiacchiere, coccole e carezze. Erano quasi le 9, le dissi:
-Sai... mi chiedevo... ti va un gelato?
Hana: Preferisco lo Yogurt... ma Ok!
-Che gusto vuoi?
-Cacao, ciocciolata fondente.
Una risposta che colpì il mio petto come una lama.
Le presi il gelato. Restammo ancora un po' a parlare. Venne l'ora in cui Hana doveva tornare a casa, insieme alle amiche. Le diedi un ultimo abbraccio e un bacio sulla fronte.
La salutai.
Mi preparavo a tornare a casa. Mi sentivo da Dio. Era da molto tempo che non mi sentivo così.
Tornai a casa. Presi il braccialetto e dissi: Grazie.
Ero stanco, andai a dormire.

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Capitolo 8
*** Capitolo 7: Morning ***


RedXDarkness - Capitolo 7 : Morning
Ero sveglio, dopo uno dei giorni che più avrei ricordato della mia vita, ero sveglio. Sapevo che, per quel fantastico sabato, avrei patito le pene dell'inferno. Per ogni cosa bella c'è qualcosa di brutto che sta per accadere.
Stavo per flashare l'aggiornamento del mio defy, ma non avevo abbastanza batteria. Erano le 07:16, misi il mio cellulare a caricare. Alle 07:30 aggiornai. Boom! Il cellulare partì in riavvio continuo. Dopo varie peripezie (Tra cui pc che non si accendeva per HD sistemato alla "vado di fretta") finalmente potei riutilizzare il cellulare all 08:57 del mattino. Mi sembrava di aver già buttato la metà del mio giorno Nerd dentro ad un cesso. Ripreso il controllo del cellulare, decisi di scriverle:
-Sai... grazie per ieri, è stato un pomeriggio fantastico!
Nessuna risposta. Tristemente tornai alle mie cose Nerd. Un po' annoiato iniziai a leggere "Liar Game", Manga fantastico.
Restai immerso nella mia lettura fino all'ora di pranzo, dove vengo "deliziato" dalla "fantastica" cucina di mia nonna. Quel pomeriggio andai a mangiare un gelato "Nocciola e Kinder Cereali". Consapevole che appena finito di mangiare sarei dovuto tornare a casa a studiare, per un fantastico compito di Greco che mi aspettava il giorno dopo.
Erano le 22:30, guardai il cellulare e ancora niente. Rattristato per la fantastica giornata andai a dormire, sperando in qualche piacevole sorpresa del giorno dopo.
Mondey Morning!
Si preannunciava un bel giorno, il mio cellulare aggiornato senza intoppi.
Più o meno rattristato andai a scuola, pronto per il compito.
Arrivato a scuola scopro la sua chiusura per atti vandalici.
Una massa incredibile di ragazzi a festeggiare un giorno senza scuola. Più o meno felice mi misi a sedere su una panchina in piazza.
Hana mi si avvicinò e mi abbracciò. Subito ricordato quando Lei mi stringeva, ogni volta che uscivamo.
Strinsi forte Hana, dandole un bacio sulla fronte.
Mentre la stringevo notai Nanoko che andava in giro con la classe, come un capitano e la sua brigata.
Karakawa tentava di entrare a far parte del gruppo, quindi la seguiva. Oshi era vicino ad una nostra compagna di classe a parlare. Gen si era assentato, dicendo di aver avuto "un presentimento".
Tutti mi salutaronono, tranne Nanoko, che, stranamente, camminava con aria minacciosa senza neanche voltarsi.
La cosa in fondo non mi importava. Restai lì, fermo a stringere Hana. Le baciai la fronte, e poi nell'orecchio le sussurrai: Ti voglio bene.
Lei sorrise e rispose: Anch'io. Mi spiace se ieri non ho risposto... non sapevo cosa scriverti. Mi sono divertita... forse anche troppo.
Cosa vuoi dire? - Non lo so.
Tagliai l'argomento e iniziammo a parlare di solite cose, tra cui: Don't Worry be happy - Bobby McFerrin o Bob Marley?
In ogni caso, la mattina passò in fretta. Anche troppo. Presto venne l'ora di tornare a casa, entrambi dovevamo andare. La salutai, forse in modo troppo freddo.
Era il 18 Ottobre, e io avevo freddo. Forse il freddo che sentivo non era una questione di clima.

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Capitolo 9
*** Capitolo 8: Risveglio ***


RedXDarkness : Capitolo 8 - Risveglio
Era Martedì. Mi svegliai, stanco per la solita routine del Martedì.
Un messaggio era arrivato sul mio cellulare. Mi apriì gli occhi, un po' scosso e lo lessi:
"Da Hana" - "Scusa per stamattina... Forse... mi sono spiegata male... voglio dire... a dire il vero... un ragazzo come te... mi ha fatto soffrire. Si è trovato a scegliere tra me ed i suoi sogni... E io ho sofferto."
Ero ancora assonnato, e soprattutto scosso. Subito le risposi: Sai... tu sei il mio sogno.
Appena inviato il messaggio gridai: Gyaaa Che diavolo ho appena scritto? Oh, cavolo!
La mia sorellina spalancò subito la porta e gridò: Kuro-nee san! Che diavolo succede?
Cacciai via mia sorella, ero un po' imbarazzato. Un 17enne imbarazzato perchè la sorella di 8 anni lo ascolta gridare dalla sua stanza. Sapevo di non essere un 17enne comune.
Seppur il freddo iniziasse a congelarmi, quel giorno ero colpito da una strana euforia. Era da molto che ad Ottobre non ero euforico. Sin da piccolo mi riempiva di un aria triste e malinconia.
Arrivato a scuola andai a parlare con Nanoko. Iniziò a rivolgersi a me con un falso sorriso.
Disse qualche parola molta vaga, riguardo quello che era successo ieri e sul fatto che stava bene.
Mi sembrava che mentisse a se stessa, più che a me.
Durante le lezioni suonò il cellulare. Presi un colpo. Era Hana.
"Da Hana" - "Sei l'unico che mi capisce... :)"
Il tempo si fermò.
Ebbì una discussione con me stesso. (Feels like psicopatic)
Yami: Sveglia!
Kuro: Cosa? Che ci fai quì?
Yami: Sono quì per te!
Kuro: Hai preso la mia anima, il mio corpo... e quel poco che mi resta... vuoi anche quello?
Yami: Lo sai che sono quì solo per proteggerti, il dolore ti attende.
Kuro: Per ora non mi importa. So benissimo che è uguale a Lei... Per questo sono cambiato, ti ho ceduto anima e corpo per non perderla nuovamente.
Yami: E sarà. Ma questa volta stà attento, se sbaglierai... Non potrai cedermi niente che basti a tenerti in vita.
Il tempo riprese a scorrere.
Mandai un messaggio ad Hana:
Kuro: Hana... puoi farmi una promessa?
Hana: Cosa? Cosa di preciso? La foto?
Kuro: Ma no! Lascia stare la storia della foto!
Hana: E cosa?
Kuro: Voglio che... tu non cambi mai... promettimi di restare per sempre così come sei.
Hana: ...Se cambiassi cos'accadrebbe?
Kuro: Cambierei anch'io... In qualcosa di terribile.
Hana: Non preoccuparti! Ti prometto che resterò per sempre "il tuo sogno"! :)
In quell'istante il professore d'inglese ci parlò dei club scolastici. La cosa mi interessava. Speravo di divertirmi.
Kuro: :) Tu a quale club ti iscriverai?
Hana: Non lo so...
Kuro: Neanch'io.
Quel pomeriggio mi misi a sfogliare la lista dei club.
Scartai velocemente i club sportivi, non perché mi annoiassero, ma sono un tipo pigro. Fare ogni giorno le stesse cose mi annoierebbero. Scartai un po' tutti i club, per la stessa ragione.
Erano tutti dannatamente noiosi. Mi ricordai degli anime che avevo visto di recente, così decisi di creare un mio club: LSE! (Life Style: Enjoyng!)
Ero un po' spaventato dalla possibile tamaraggine che avrei potuto attirare. Quindi scrissi una descizione:
Quì si svolgono ogni genere di attività! Dagli scacchi al Cosplay!
Diedi un tocco molto Nerd al club.
L'indomani sarei dovuto andare ad argomentarmi sulle regole di un club per essere registrare.
In quel momento ero stanco, quindi andai semplicemente a dormire.
 

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 : Devils Never Cry ***


RedXDarkness - Capitolo 9 - Devils never cry
Era Giovedì. Solita routine, al risveglio provo una forte sensazione di tristezza.
Inizio a messaggiare con Hana delle solite cose. Arrivato a scuola mi documentai sulle procedure per la formazione d'un club. Occorrevano 5 membri, in aggiunta un professore e un aula libera.
Dopo le lezioni mi misi a cercare membri.
Dendo, Oghi e Gen non avevano il tempo per queste cose, quindi gli chiesi solo di aggiungersi per fare numero, non aveva importanza la loro partecipazione.
Arrivai facilmente a 4 membri.
Chiesi ad Hana di iscriversi, mi disse che si era unita ad un club di letteratura. La cosa mi rattristò molto.
Quel pomeriggio cercai un aula e un professore. Il professore d'inglese fu lieto di fare da tutor, bastava che non combinassi guai. Trovai un aula usata da un vecchio club di Dio solo sa cosa.
Era un po' sporca, mi improvvisai bidello. Passai un ora a pulirla. Ero stanco morto.
Appena finito mi sedei.
Il tempo si fermo.
Yami: -Cosa speri di ottenere con questo club?
Kuro: -Non lo so.
Yami: -Cerchi di non sentirti solo, di eliminare la noia che ti opprime.
Kuro: -Forse.
Yami: -E quando avrai ottenuto ciò, cosa farai?
Kuro: -Non lo so.
Yami: -Credi che la finta felicità che otterrai con questo club basterà a proteggerti, quando il giorno arriverà?
Kuro: -Si, almeno vale la pena provare!
Yami: -Ricorda, i demoni piangono alla nascita e alla morte.
Kuro: -Lo so.
Yami: -Divertiti.
Il tempo riprese a scorrere.
Mentre mi riposavo una persona si affacciò alla porta.
Kuro: -Ciao! Senti, sei interessata al corso?
Gigì: -Kuro, non mi riconosci?
Kuro: -Ma tu sei Gigì? Sono... 3 anni che non ti vedo... da quando ti sei...
Gigì: -Trasferita! Da quando mi trasferii...
Kuro: -Credevo che non ti avrei più rivista...
Gigì: -Tutto quì? Neanche un abbraccio?
Mi avvicinai e la strinsi.
Kuro: -In questi 3 anni non sei cresciuta di un millimetro!
Gigì: -Idiota!
Kuro: -Comunque, ti sei iscritta quì?
Gigì: -Si!
Kuro: -Ho un favore da chiederti, ti iscriveresti al mio club?
Gigì: -Onore dei vecchi tempi? Ok!
Passai il pomeriggio con Gigì a parlare del club, dei nostri sogni, di come avevamo passato questi 3 anni.
Lei abitava vicino casa sia, quindi tornammo a casa insieme.
Prima di rientrare lei mi baciò. Anch'io la baciai, ma sapevo di star facendo qualcosa di sbagliato.
Eravamo entrambi imbarazzati, facemmo finta di niente e tornammo a casa.

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 : Timeless Memories ***


RedXDarkness - Capitolo 10 - Timeless Memories
Quello notte non riuscii a dormire. Ero ossessionato da cosa sarebbe successo il giorno dopo, come avrei dovuto comportarmi con Gigì?
Era circa mezzanotte quando finalmente riuscii a prendere sonno, inconscio del mio brusco risveglio.
Alle 7 sento un forte fracasso a casa mia. Era Gigì, i nostri genitori erano molto amici quindi lei la mattina veniva sempre a svegliarmi per andare a scuola.
Poco dopo il fracasso entrò nella mia stanza. Mi saltò addosso e iniziò ad urlare:
-Sveglia, Kuro-Kun! Altrimenti faremo tardi!
-Si, si, ok! - Fu la mia risposta, continuando a dormire.
Gigì si arrabbiò, mi infilò la mano sotto la maglietta. La sua mano era gelida come un ghiacciolo. Fui costretto ad alzarmi.
Appena fui pronto, Gigì mi prese la mano minacciando di far tardi. Le spiegai che andavo a scuola con Karakawa.
Gigì: -Karakawa? Frequenti ancora quel tipo?
Kuro: -Non è che lo frequento...
Gigì: -Sei suo amico?
Kuro: -Credo di si...
Gigì: -Non sei suo amico. Lui non ha amici, se non quelli che lo prendono in giro. In ogni caso è tardi, accetto il passaggio.
Quando Karakawa arrivò non fù lieto di rivedere Gigì. In ogni caso non c'era posto in auto, Gigì fu costretta a sedersi sulle mia gambe. Cosa che mi imbarazzò molto.
Gigì: -Kuro-Kun! Stringimi, potrei farmi male!
Sarei stato costretto a stringerla per molto tempo.
Arrivati a scuola mi diede un abbraccio e un bacio sulla guancia. Subito dopo corse per non entrare in ritardo al suo secondo giorno di scuola.
Quel giorno erano assenti un po' di professori, così che ebbi il tempo di dedicarmi all'ufficializzazione del club, e l'ideazione di un logo.
Un ragazzo, Yume Yūtopia, mi aiutò nella creazione del logo. Dopo i miei continui rifiuti sui suoi desideri di un simbolo rosa con una principessa, finalmente si decise a disegnare un logo adatto per me.
Commentò: -Questi colori scuri non esprimono nulla di divertente, alle persone non piacciono i colori scuri, nessuno si unirà a questo club.
Subito dopo compilò il foglio per l'iscrizione.
Ebbì una strana sensazione di Deja-vu. Forse avevo già creato un club. Il mio club delle medie. Quella volta fu Gigì ad creare il logo. Quando lei si trasferì il club divenne molto triste. Io, Koton e altri miei amici decidemmo di riaprirlo solo al suo ritorno.
Nanoko mi si avvicinò:
Nanoko: -Che stai facendo?
Kuro: -Niente d'importante.
Nanoko: -Forza, di qualcosa!
Kuro: -Sto creando un club!
Nanoko: -Forte, mi ci iscrivo!
Kuro: -Cosa?
Nanoko compilò velocemente il modulo. Ero spaventato da ciò che la sua presenza avrebbe causato.
Contando Nanoko il club divenne un po' grande, peccato che la metà dei membri non potessero frequentarlo.
Quel pomeriggio al club fummo: Io, Yume, Nanoko e Gigì.
Per qualche ragione nacque una forte rivalità tra Gigì e Nanoko, che continuavano a sfidarsi nei giochi più strani. Io ero sempre scelto come arbitro. Yume si sedette in disparte a guardare, nonostante i miei continui incitamenti di far qualcosa. Era strano, di solito quello lasciato in disparte ero io. Mi dispiaceva molto vederlo in quello stato.
In qualche modo riuscii a ravvivare la sua solitudine. Ma sentivo che nascondeva qualcosa.
Il pomeriggio passò. Tornai a casa e mi misi un po' a studiare, ma ero molto stanco.
Andai a dormire.

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 : Empty Days ***


RedXDarkness - Capitolo 11 - Empty Days
Era sabato. Mi svegliai. Restai con gli occhi aperti a fissare il soffitto.
Era ancora presto, Gigì non era ancora salita. Pensai: E oggì che succede?
Iniziai a chiedermi su cosa avrei fatto quel giorno. Volevo che fosse tutto divertente.
Decisi di organizzare qualcosa, non desideravo buttare quel sabato.
E il tempo si fermò:
Yami: -Ti crucci già a quest'ora, Kuro?
Kuro: -Cosa vuoi dire?
Yami: -Andiamo, non riconosci più gli amici dai conoscenti?
Kuro: -Qualche volta ricoprirsi di persone aiuta a sentirsi meglio.
Yami: -Peccato che quelle persone ti deluderanno.
Kuro: -Trovare è perdere, perdere è trovare. Dovresti averlo sentito, non credi?
Yami: -E cosa speri di trovare? L'Utopia in cui vivi non basta?
Kuro: -L'utopia non diverrà mai realtà, cerco un mondo ove i miei desideri possano realizzarsi.
Yami: -In fondo sai come andrà a finire.
Il tempo riprese a scorrere.
Presi il cellulare e scrissi ad Hana:
"Ciao Hana! Mi chiedevo... 'stasera ti andrebbe di uscire? Voglio presentarti i membri del club che ho creato... se ti va potresti anche unirti..."
Subito Hana rispose:
"Da Hana" - "Scusa, stasera non posso proprio! Ho Judo"
"Beh... Ok!"
"Da Hana" - "Se ti va puoi venire a vedermi... prendo la cintura marrone!"
"Ci penserò! In ogni caso buona fortuna!"
Passai il resto del giorno a chidere alle persone che conoscevo di uscire. Tranne Karakawa. Sentivo che non avrei dovuto.
Chiesi anche a Gigì di uscire, fu l'unica ad accettare.
Dissì a Gigì:
Kuro: -Senti ti va di andare a vedere qualcosa di diverso? Una mia amica ha un esame di Judo, e visto che siamo solo in 2 sarebbe carino fare qualcosa di diverso...
Gigì: Eh... Ok...
Non era molto entusiasmata.
Quel pomeriggo al club non venne nessuno, tranne me e Gigì. Sentivo un forte vuoto che iniziava ad opprimermi.
Non lo feci notare.
Abbracciai Gigì dicendole che ero felice che almeno lei fosse venuta. Lei di risposta mi baciò. Io ricambiai. Non avevo voglia di perdere l'unica persona che era rimasta con me. Pensai: Per ora non è un problema.
Quella sera andammo alla prova di Judo. Hana era molto imbarazzata, rossa come un peperone. Appena mi vide tra il pubblico si calmò. E si preparò per la prova.
Gigì mi prese un braccio e mi disse:
Gigì: -Quella ragazza... quella rossa è la tua amica?
Kuro: -Si, c'è qualcosa di strano?
Gigì: -Andiamo nella stessa classe. Siamo amiche... credo. Lei è la mia unica amica.
Rimasi sconvolto. Freddamente risposi:
Kuro: -Wow... emh... capisco...
Gigì: -Anch'io capisco.
Finita l'esibizione Hana raggiunse la cintura marrone. Prima di tornare a casa con i suoi genitori venne a salutarci.
Si avvicinò e mi strinse forte, anch'io la strinsi forte.
Lei guardò Gigì e disse:
Hana: -Mi avevi detto che eri occupata oggi!
Gigì: -Dobbiamo chiarire questa storia, ma non ora.
Qualcosa dentro di me mi rese molto triste.
Hana prima di andare mi strinse forte nuovamente, mi diede un bacio sulla guancia e andò via, non prima di aver provato su di me una nuova mossa di Judo. Mi fece sentire uno smidollato.
Hana andò via. Gigì per la strada era pensierosa e non disse una parola.
L'utopia che avevo creato era molto più pericolosa di qualcosa che non esiste. Avevo paura sul prezzo che avrebbe avuto.
Arrivati a casa Gigì mi diede un pugno nello stomaco e se ne andò a dormire.
Io tornai a casa, accesi un po' il pc e poi andai anch'io a dormire. Era sabato sera, ed ero stanco. Forse quella stanchezza era qualcos'altro, ma non riuscivo a definire cosa fosse.

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 : Rottura domenicale ***


RedXDarkness - Capitolo 12 - Rottura Domenicale
Era domenica mattina. Anche oggi Gigì era venuta a svegliarmi, ma era molto rattristata.
Abbastanza da fregarmi un pigiama (che la andava lungo) e entrare abusavamente nel mio letto.
Feci finta di niente, girandomi da un'altra parte.
Gigì mi mise le mani sull'addome e mi strinse forte.
Gigì: -Kuro-kun... Perché? Ti vergogni? Mi conosci da 17 anni! Giocavamo insieme fin da quando eravamo piccoli.
Non risposi.
Gigì: -Kuro-kun... lo so che sei sveglio. Ma infondo è meglio che tu non risponda.
Chiusi gli occhi. Non avevo voglia di svegliarmi. Ripresi a dormire.
Sognai dei capelli rossi e dei fantastici occhi, li avevo già visti, anche se non ricordavo dove.
Dopo pochi istanti di sogno si fecero le 9.
Accarezzai i capelli di Gigì. I miei genitori avevano portato mia sorella al parco, per questo decisi di prepararle una cioccolata calda. Alle medie amava quando le preparavo la mia cioccolata calda, diceva che era speciale.
Le portai la cioccolata, la sentii mormorare qualcosa come: "Oh... Kuro-Kun... sono piccola... ma sei vuoi posso diventare la tua ragazza! Come sei caldo... Kuro-Kun... si... stringimi!"
Stava abbracciando e abbracciando il mio cuscino. Si era completamente avvolta tra le lenzuola, a mo di sacco a pelo.
Ad un certo punto aprì gli occhi e mi guardò:
Gigì: -Ma io conosco quest'odore!
Kuro: -Dici?
Gigì: -Questa è... è... la tua cioccolata!
Gigì mi balzo su di me, facendo cadere metà della cioccolata sui miei vestiti.
Gigì: -Oh... mi spiace Kuro-Kun... lascia che ti aiuti a pulirti!
Kuro: -Oh... emh... lascia stare Gigì, non ti preoccupare!
Gigì: - Cattivo Kuro-Kun! Non vuoi che metta le mani sul tuo corpo!
Sorrisi con aria imbarazzata. Quel giorno avanzò con le continue avance di Gigì.
Convinse persino i nostri genitori a farla dormire nel mio letto. Sarebbe stato un grosso problema.
Decisi che il giorno dopo avrei dovuto parlarle. Subito dopo andai a dormire.

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Capitolo 14
*** Capitolo 13 - Mondey Puncher ***


RedXDarkness - Capitolo 13 - Mondey Puncher
Era Lunedì. Non avevo voglia di andare a scuola, così decisi di restare a casa.
Svegliai Gigì:
Kuro: -Sveglia nanerottola!
Gigì: -Papà... fammi dormire!
Mi aveva chiamato papà. La cosa mi infastidiva.
Kuro: -Ma che diavolo, sono Kuro!
Le saltai addosso iniziando a maltrattare la sua schiena sperando che si svegliasse:
Gigì: -Oh... si Kuro... non credevi che fossi così bravo nei massaggi!
Scoppiai a ridere.
Kuro: -Beh, ci sono tante cose che non sai di me! Comunque, svegliati. C'è qualcosa di importante di cui dobbiamo discutere.
Gigì: -Kuro-Kun... Non ora. So di cosa vuoi parlarmi... ma per favore... non ora. Non così presto. Lascia che sia io a a decidere cosa fare per una volta.
Rimasi in silenzio e andai a prepare la colazione, mi chiedevo dove fossero i nostri genitori.
Arrivati a scuola notai Hana ad aspettarci. Le chiesi di unirsi al club.
Hana: Ma perché? I Dark come te hanno anche un club?
Kuro: Chi o cosa io sia motiva la tua risposta?
Hana: Può darsi.
Kuro: Beh, se non ti va non entrare.
Dopo aver detto ciò andai in classe, un po' irritato.
Nanoko era lì ad aspettarmi.
Nanoko: Hai litigato con la tua ragazza?
Kuro: Di cosa stai parlando?
Nanoko: Credi che non ti abbia mai visto con lei?
Kuro: Quella volta... Avevo ragione, facevi finta.
Nanoko: Tsz. Sei un idiota.
In quel momeno Nanoko mi tirò un pugno nello stomaco, non sembrava molto felice.
Stava andando tutto al diavolo quel giorno. 
Discussioni ovunque, con Gen, con Oshi, anche con Yume.
Quel Lunedì stava diventando molto frustrante.
Almeno Gigì era dalla mia parte. Ma questa storia mi si stava rivoltando contro.
Quel pomeriggio, a mia sorpresa, al club c'erano Gigì, Hana e Nanoko. Yume era scomparso. 
Notai che erano impegnate in una discussione, un linguaggio in codice. Lingua a me sconosciuta.
Litigavano per un "Paio di scarpe".
Hana: Queste scarpe mi piacciono perché sono del mio colore preferito, il nero. Sono mie.
Gigì: Le ho viste prima io, molto prima che tu ne venissi a conoscenza, quindi lasciamele!
Nanoko: Beh, tenetevi pure le scarpe! Io prendo K...
In quel momento Hana prese Nanoko e la scaraventò a terra con una mossa di Judo. Capii che non avrei dovuto far arrabbiare Hana durante una discussione.
Il pomeriggio passò, io mi ero asocializzato, mettendomi in un angolino a leggere "La malinconia di Haruhi Suzumiya".
Prima di andare Hana si avvicinò a me:
Hana: -Sei uno stupido ed inutile Nerd.
Kuro: -Ma cos'hai oggi?
Hana mi scaraventò per terra con una mossa di Judo. Subito dopo mi abbraccio e mi strinse forte. Poi andò via.
Tutto divenne più calmo. Nanoko mi sfidò a Call Of Duty, diceva di essere esperta perché ci giocava suo fratello e suo cugino.
La distrussi, senza pietà. Mi menò un pugno dove non avrebbe dovuto. Finii a terra per il dolore.
Subito dopo mi baciò. Non avevo capito cosa stava succedendo.
Se ne andò via, prima chi Gigì iniziasse a protestare.
Credevo che il peggio fosse passato.
Gigì mi si avvicina e mi iniziò a tirarmi i capelli dicendo:
Gigì: Stupido idiota! Ti fai mettere K.O. da quelle 2! Sei uno stupido idiota.
Per fortuna Gigì era tappa. Calmatesi le acque andammo a casa, dovevo dormire e riprendermi.

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Capitolo 15
*** Capitolo 14: Dove eravamo rimasti. ***


RedXDarkness - Capitolo 14 - Dove eravamo rimasti.
Era Martedì. Mi svegliai e mi chiesi: Che diavolo sta succedendo?
Meditavo di prendere un nuovo PC.
Dopo la solita routine del mattino, arrivò il pomeriggio.
Avevo voglia di fare qualcosa di divertente. Il club era frequentato dalle solite 3 ragazze.
Kuro: -Cosa ne pensate di realizzare un volantino propaganda per il club?
Un sonoro e completo no mi attraversò, senza lasciarmi possibilità di convincerle.
Kuro: -Beh, trovate voi qualcosa di divertente da fare!
Iniziarono a mostrare un malefico sorriso.
Nanoko si fece avanti e disse:
Nanoko: -Tu sei il capoclub, giusto?
Kuro: -Beh... emh, si!
Nanoko: -Il tuo compito è quello di soddisfare la maggioranza degli iscritti, giusto?
Kuro: -Beh... credo di si. Ma dove vorresti arrivare?
Nanoko: -Oggi è Martedì, ci sono i saldi e noi ragazze vogliamo fare shopping. 
Kuro: -Emh, ok! Vorrà dire che il club chiude e torno a-
Nanoko: -No! Tu ci servi!
Kuro: -Per fare cosa?
Una risata collettiva mi fece sentire un brivido freddo. 
Andammo in giro a fare shopping. Io ero una valigia ambulante. Stavo diventando un esperto di moda, dato che mi riempivano la testa con le domande su cosa dovessero comprare.
Iniziò a piovere.
Gigì e Nanoko scomparvero. Restammo io ed Hana a parlare sotto il tetto di un negozio.
Si fece ora di andare a casa. Strinsi Haha, la baciai sulla fronte e poi ci baciammo.
Era tutto nel mio stile. Romantico, la pioggia che dava un effetto di calma e dolcezza. Nonostante eravamo zuppi fradici era bellissimo. Sentivo di provare davvero qualcosa per lei.
Restammo a baciarci per un minuto. Ero senza fiato, mi staccai per un secondo. Era da molto che baciare una ragazza non mi lasciava... così. Ero sconvolto.
Kuro:  -Sai  Hana... tu mi piaci davvero.
Hana: -Anche tu.
Restammo a baciarti per una decina di minuti. Era tardi, dovevamo andare.
L'abbraccia ancora per qualche istante.
Tornavo a casa. Ero felice. Mi sentivo nuovamente come Dio. Poi il tempo smise di scorrere.
Yami: Il conto alla rovescia è iniziato.
Kuro: Conto alla rovescia... di cosa stai parlando? 
Yami: Presto lo scoprirai.
Il tempo riprese a scorrere. Non riuscivo a dormire. Non riuscivo a pensare al altro che non fosse Hana.

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Capitolo 16
*** Capitolo 15: Choices ***


RedXDarkness - Capitolo 15 - Choices
Passò qualche settimana.
In questo periodo io ed Hana uscimmo qualche volta, ci baciammo, restando tutto il tempo da soli. Era tutto una favola. Mi sentivo Dio.
Un Lunedì mattina Hana mi mandò un messaggio:
Hana: Kuro... volevo chiederti... ma noi due stiamo insieme?
Kuro: Non lo so... dipende...
Hana: Dipende da cosa?
Kuro: Dipende da te.
Hana: Spiegati, non capisco :/
Kuro: Hai paura di farmi soffrire?
Hana: Perché? Perché dovrei farti soffrire?
Kuro: Non lo so... rispondi e basta...
Hana: Si.
Kuro: Io non ho paura di soffrire. Anzi, il dolore potrebbe essere ciò che sto cercando.
Hana: Sei il solito emo! :P
Kuro: Parlo seriamente. La scelta spetta a te. 
Hana: Ti prometto che non ti farò soffrire.
In quel momento sentii un dolore trafiggermi il petto.  Speravo che Yami apparisse lasciando una delle sue perle di saggezza, ma non apparve.
Kuro: Promesse... Ti credo. Ma sappi una cosa... Quando soffrirò apparirò come un fantasma. Tu mi dimenticherai, dimenticherai i momenti passati insieme, dimenticherai di aver riso alle mie battute, dimenticherai di avermi trovato divertente, interessante, affascinante.  E infine, dimenticherai di avermi amato.
Hana: Beh, non accadrà.
Kuro: Sai... tu mi piaci davvero. Al momento non ho parole per esprimerti ciò che provo...
Hana: Tutto ciò è asmdkasdsadasdasd ~
Kuro: Stiamo insieme quindi? 
Hana: Sto insieme ad un Dark... figo (?)
Kuro: I know what do you mean :P
Quando uscimmo da scuola andai a baciare e stringere forte Hana. Nanoko e Gigì non la presero molto bene, ma non mi importava.

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Capitolo 17
*** Capitolo 16: Hare Hare Yukai ***


RedXDarkness - Capitolo 16 - Hare Hare Yukai
Era passato un mese da quando ero entrato in quel mondo con Hana. Un mondo da cui non avrei mai voluto uscire. Mancava qualche giorno al nostro primo mesiversario. Quando uscimmo le chiesi: 
Kuro: -Hana... dimmi... tu conosci un gatto nero robot? Kuro-Chan?
Hana: -Certo che conosco Kuro-Chan! Lo guardavo sempre da piccola!
Hana fu la seconda ragazza che conoscevo a sapere chi fosse Kuro-Chan. Rimasi sconvolto. Era passato meno di un anno da quando feci una stupida promessa a me stesso: 
-Quando conoscerai una ragazza che conosce Kuro-Chan... devi stringirla forte, a tenerla con te per l'eternità. 
Anche se dentro di me restava qualcosa di lei di cui mai avrei potuto disfarmi, questa volta non volevo finisse nello stesso modo. In realtà pensavo: "Forse non dovrei dar peso ad una cavolata come uno stupido cartone animato. Ma io non volevo che una relazione fosse determinata da valori "normali", avevo bisogno dei miei criteri.
Fu in quell'istante che, prendendo per mano Hana, la spinsi contro il muro e la baciai con tutta la passione che avevo. Mi concessi anche qualche "libertà".
Hana non capì il mio gesto, ma le piacque molto.
Hana: -Sai... tra qualche mese... andrò in gita con la mia classe. 
Fù in quell'istante che mi sembrò di perdere la vita. Avevo voglia di fare qualcosa di doloroso.
Ma pensai: Al diavolo. Non può andare ancora così. Un mondo del genere non potrebbe essere reale.
Feci finta di nulla. La strinsi forte e l'abbracciai. Poi le sussurrai nell'orecchio:
Kuro: -Hana... Ti amo.
Lei mi guardò per qualche secondo. Dopo sorrise e mi disse: Anch'io ti amo, amore.
Quelle parole... mi fecero molto male.
Anche se sentivo un pugnale che mi trafiggeva il petto, e desideravo un'iniezione di droga e tanto alcool, con una faccia serena le dissi 
Kuro:-Conosci L'Hare Hare Yukai?
Hana: No... cos'è?
Kuro: -Un balletto. Mi chiedevo se ti andava di farlo... con me... sai... credo sia divertente.
Hana: -Agli emo come te piace anche divertirsi? 
Kuro: -Ai Dark come me piace fare tante cose, molte più cose di quanto gli esseri umani possano immaginare.
In qualche modo Hana distorse il discorso e iniziò a raccontarmi del suo manga Yaoi preferito.
Passai un bel pomeriggio. Anche se sentivo il desiderio di qualcosa di forte. Volevo dimenticarlo.
Era da un po' che Yami non appariva. Decisi il regalo da fare ad Hana per il nostro anniversario. Era il mio braccialetto preferito. Il quel braccialetto erano rinchiuse tutte le mie emozioni e i miei sentimenti. Immaginavo che lei avrebbe capito.
Subito dopo andai a dormire, dovevo preparare qualcosa di speciale per il nostro mesiversario.

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Capitolo 18
*** RedXDarkness 17 - Montly ego ***


Mi svegliai. Erano le 5 del mattino. Scrissi ad Hana.
"Non vedo l'ora di vederti oggi!"
La risposta arrivò alle 7 e mezza: "Anch'io, ho un'idea, che ne dici di vederci oggi alle 19 al parco?"
"Va bene!" - Risposi.
Quel giorno passò passivamente, come se il mondo intorno a me non esistesse.
Si fece sera. Andai all'appuntamento al parco. Hana arrivò in ritardo di 15 minuti. Appena la vidi corsi a salutarla, abbracciandola, stringendola, baciandola. Lei ricambiava allo stesso modo. La seratà passò tranquilla, alle 10 lei doveva tornare a casa, così poco prima presi il bracciale e le dissi: Questo voglio che lo tenga tu,  so che non è un fantastico regalo per il nostro mesiversario, ma ti per me davvero importante. 
Lei sorrise dicendo: Lo porterò sempre con me. Sai, presto dovrò partire, starò via per un po'.
I miei occhi si fecero cupi. Sentivo la sua assenza nonostante dovesse ancora partire. 
-Quando?
-Dopo domani...
-Domani ci saluteremo prima di non vederci per un po' quindi...
-Domani non potrò esserci.
-Capisco.
Le misi le mani sopra al collo e la bacia come se fosse l'ultima volta in cui ci saremmo visti.  
Infondo, dopo quel viaggio tutto cambiò. 

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Capitolo 19
*** RedXDarkness XX - Fine ***


Capitolo XX - Conclusione.
L'amore tra me ed Hana si concluse senza spiegazioni. Lei non riusciva a fidarsi di me ed io non riuscivo a dimostrarle il mio amore. Dopo la nostra rottura cambiò scuola. Poco dopo lei ha iniziato a frequentare un altro ragazzo. Lei non poteva capirmi, anche se é stata con me per poco tempo l'amavo. Lei mi aveva reso felice. Volevo che fosse felice. Anche se lo desideravo, le nostre strade non si sarebbero più incrociate. Non ci restava che perseguitarci l'un l'altro come fantasmi. Passai molto tempo nella freddezza e in un rapporto con Gigí. 2 anni. Al secondo anno qualcosa cambio. C'era una nuova rossa nella scuola. Bassa, dagli occhi azzurri. Capelli lisci. Sembrava una favola. Una favola che forse sarebbe diventata realtà. Avevo abbandonato l'idea del club da tempo.
Un giorno la incotrai ad un corso di filosofia, iniziammo a parlare. Si chiamava Yoko, condivideva le mie idee. Il mio pensiero. Ero molto cambiato dai tempi con Hana. Yami era sparito, con esso i miei sentimenti. Da quando i miei sentimenti erano spariti andavo in giro con una maglia che diceva : Looking for Yami under the rain.
Io e quella ragazza diventammo molto amici.
Era un giorno d' Ottobre, ero in strada, riparato sotto un negozio dalla pioggia
Yoko passò di lì, con un ombrello nero.
Mi guardò e disse: hai smesso di cercare l'oscurità sotto la pioggia?
Senza sapere cosa stessi facendo mi alzai e la baciai. Poi ci sedemmo entrambi sotto al negozio, poggio la testa sopra le mie spalle.
Le baciai la fronte e le dissi: -Si, ho smesso di cercare l'oscurità sotto la pioggia, perché l'ho appena trovata.
Fine.

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