Per la barba di Merlino, cos’è un Glee Club?

di Hana_Weasley
(/viewuser.php?uid=398981)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ron, what are you doing? ***
Capitolo 2: *** Magic! ***
Capitolo 3: *** A cup of alcohol, please. ***
Capitolo 4: *** The New Direction's chess dance. ***



Capitolo 1
*** Ron, what are you doing? ***


Per la barba di Merlino, cos'è un Glee club?






Erano finalmente arrivate le vacanze di Natale e come ogni anno, Harry ed Hermione le passavano con la famiglia Weasley. In particolare con gli amici Ron, Ginny, Fred e George.
Quest’anno si era aggiunta anche la famiglia Lovegood, in particolare l’amica Luna. Ragazza un po’ bizzarra ma di buon cuore.
I sette ragazzi erano rintanati da ore nella camera dei gemelli a parlare del più e del meno.
“Mi raccomando ragazzi, se volete stare qui non dovete avvicinarvi alla scrivania!” ripetè forse per la milionesima volta, George.
“Io non ho ancora capito cos’è quella roba” sbottò Ron.
“Oh, sono sicura che centri con i Nargilli” esclamò Luna con il suo solito tono ovattato e svampito.
“E’… un esperimento. Ma evitate di toccare, può essere pericoloso” buttò lì Fred.
 
Dopo un po’, curioso, Ron si avvicinò all’intoccabile scrivania e curioso cominciò ad osservare quegli strani intrugli che i suoi fratelli stavano preparando.
Mai mossa fu tanto fatale.
“RON! Ma che diamine stai facendo!?”
Troppo tardi.
Il liquido viola esplose e tutti si ritrovarono completamente bagnati da quella strana pozione.
 
I sette ragazzi cominciarono a vorticare, come delle trottole. Intorno a loro era tutto un tripudio di colori e figure che non si distinguevano. Quando tutto finì, i ragazzi si fermarono di botto a 10 centimetri dal pavimento e poi caddero.
 
In un modo o nell’altro, i ragazzi si alzarono, si ricomposero e cominciarono a guardarsi intorno.
“Ma questa non è la vostra camera!” esclamò sbalordito Harry.
“Non è neanche la tana, se per questo…” commentò Hermione guardandosi sempre intorno.
La stanza assomigliava ad un’aula scolastica. Con l’unica differenza che non c’erano banchi ma solo sedie davanti a dei gradini in legno. Inoltre c’erano vari trofei, una lavagna, un pianoforte e altri strumenti.
“Ma allora dove siamo? Che diavolo hai fatto Ron? E perché voi due avevate in camera una cosa così pericolosa?! Forza, dove siamo?” sbraitò Ginny.
 
“Ma cos’è tutto questo casino?!” esclamò poi una voce sempre più vicina.
“Arriva qualcuno…” esclamò Fred.
I passi si fecero sempre più vicini e i ragazzi notarono che era più di una persona che stava entrando nell’aula.
“…e quindi pensavo che alle nazionali potevamo port…” si interruppe Blaine.
“E voi chi diavolo siete!?”






 
Spazio autrice!!!
 
Salve gente! Sono sempre io, Weasley!! Questa storia è nata semplicemente perchè cercavo una storia simile da leggere e da un momento di sclero xD
Ormai mi sto specializzando in Crossover,bah! (Ovviamente mi riferisco a Un viaggio nel mondo della fantasia)
Che dire, questo era solo l'inizio, l'incontro. Ne prossimo capitolo ne vedremo delle belle!!
Aggiorno il prima possibile e mi raccomando, se qualcuno volesse recensire per dirmi un po' il suo parere non si faccia problemi!! C:
Alla prossima, Weasley

 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Magic! ***


“Ehm… noi siamo… ehm…” cominciò insicura Ginny.
“Tranquilla Ginny, puoi dire tutta la verità. Questo è un mondo parallelo e quindi il Ministero della Magia non può punirci” rispose pronto George.
“Okay… Allora, non ci prendete per malati, ma noi siamo… maghi” disse con un filo di voce la rossa.

Ci fu un istante di silenzio molto preoccupante nella sala, che piano piano si era riempita sempre più di gente. Subito dopo tutti cominciarono a ridere sguaiatamente.
“Si certo, e io sono Superman, allora!” esclamò divertito Sam.
“Superman? Chi è?” chiese Ron
“Non stiamo scherzando. Veramente, so che può sembrare strano e assurdo. E forse lo è anche, ma è la verità. Possiamo dimostrarvelo!” disse decisa Hermione.
I ragazzi del Glee annuirono, aspettando la ‘grande’ dimostrazione.
Hermione, così prese la bacchetta e la puntò ad uno degli spartiti appoggiati al piano.
“Vingardium Leviosa”

Il foglio cominciò, proprio come se fosse una magia, a librarsi e tutti i ragazzi rimasero a bocca aperta.
“M-ma allora siete veramente magici!” esclamò sorpreso Finn.

“Buon giorno ragazzi! E voi chi siete?” chiese con voce cordiale il professor Schuester.
“Noi… ehm… siamo…” balbettò Harry.
“Sono miei amici! Sono venuti a trovarmi dall’Irlanda!” esclamò d’un tratto Rory.
“Oh, allora piacere! E benvenuti nelle Nuove Direzioni!”
“Grazie!” dissero in coro i maghi.

“Bene ragazzi, ormai manca pochissimo alle Nazionali, e così… ho pensato ad un nuovo compito per la settimana…”
Il professore si avvicinò alla lavagna e scrisse “Magic”
“Sono molti gli artisti che nelle loro canzoni hanno introdotto il loro concetto di magia, e beh, questa settimana tocca a voi scegliere quelle che vi piacciono di più!” spiegò Schue.
“Professore, io avrei già un canzone in mente per iniziare!” disse Mercedes.
“Bene, Mercedes. Illuminaci!”

Un motivetto cominciò a riempire l’aula canto e subito dopo Mercedes iniziò a cantare.

Oh, oh, oh
It's magic, you know
Never believe it's not so
It's magic, you know
Never believe, it's not so
 
Gli ospiti si guardarono un po’ a disagio.
Com’era possibile che il tema di quella settimana fosse proprio la magia?

Never been awake
Never seen a day break
Leaning on my pillow in the morning
Lazy day in bed
Music in my head
Crazy music playing in the morning light

Intanto, mentre Mercedes cominciava la strofa, qualcuno si alzò dalla sua sedia.
Luna cominciò a ballare e la cosa era piuttosto imbarazzante.
Perché Luna non ballava come le normali persone. No, lei ballava in quel modo così strano, così stupido.
Neanche a dirlo i ragazzi del Glee, osservarono perplessi la bionda che ondeggiava e muoveva le mani in un modo strano.

I love my sunny day
Dream of far away
Dreaming on my pillow in the morning
Never been awake
Never seen a day break
Leaning on my pillow in the morning light

I ragazzi erano ormai del tutto rapiti dall’esibizione della ragazza che stava dando il meglio di se. A poco a poco tutti imitarono Luna e raggiunsero il centro della stanza cominciando a ballare.

Oh, oh, oh
It's magic, you know
Never believe it's not so
It's magic, you know
Never believe, it's not so

La musica sfumò e I ragazzi cominciarono ad applaudire e urlare. Anche i maghi erano rimasti molto colpiti dalla performance.
Loro, non avevano quei tipi di canzoni. Il massimo era Do the Hippogriff!
Nonostante la musica fosse finita da diversi minuti, Luna continuava a gironzolare per l’aula persa nei suoi pensieri mentre accarezzava i suoi orecchini di rapanello.
Così fu inevitabile se Puck, proprio quel Puck esclamasse.
“Ma sei fatta?”

La campanella suonò e il professore non ebbe neppure il tempo di salutare i suoi alunni che questi ultimi si erano già fiondati dai loro preziosi ospiti a presentarsi come si deve.
“Piacere, sono Rachel! Leader e stella indiscussa di questo gruppo!” si presentò un’emozionatissima Rachel Berry. Una ragazzina con una gonna scozzese, un paio di calze fin sopra il ginocchio e un maglione con una renna.  
“Zitta un po’ Berry! Salve ragazzi, sono Santana. Sicuramente avrete sentito parlare di me, sono quella stronza. La lesbica. Cheerleader. Quella che ha sverginato quel facocero sudaticcia che vedete lì. Chiamatemi come volete!” esclamò Santana, una ragazza ispanica molto bella con una divisa rossa e un ghigno stampato in faccia.
Oh, che simpatica. Pensarono un po’ tutti i poveri malcapitati, eccetto Luna-ancora occupata a danzare con gli orecchini-rapanelli-.
“Ehi! Così mi offendo!” Sbottò un Finn piuttosto stizzito.
“Comunque io sono Finn!” si presentò così, un ragazzo tanto alto quando buono.
“Il mio fidanzato!” precisò Rachel spuntando da chissà dove.
“Mi regalate un unicorno?” chiese un’innocente Brittany.
“C-cosa?” esclamò una sconvolta Ginny.
“Beh si. Siete magici, potete procurarmi un unicorno. Ho sempre voluto averne uno!”
Stava scherzando, vero?
Potrebbe avere figli con Lord Tubbington” disse Brittany, più parlando a sé stessa che agli altri.
“Ehm… lei è Brittany. E’ molto… ehm… innocente” disse un ragazzo dai discutibili gusti nel vestire. Portava un pantalone color cachi che arrivava fino alle caviglie, dei mocassini rigorosamente senza calze, una polo nera e un papillon del medesimo colore del pantalone. In più, aveva i capelli completamente impastati da gel.
“Io sono Blaine e questo qui- disse indicando un ragazzo accanto a lui, con degli aderenti pantaloni, una semplice camicetta azzurra e i capelli tenuti in alto dalla lacca- è Kurt, il mio ragazzo”
“Piacere” sorrise Kurt.
Poco a poco si presentarono tutti gli altri: Artie, un ragazzo con l’aria da nerd ma molto simpatico.
Tina, una simpatica ragazza asiatica, e il suo ragazzo Mike.
Sam, un biondo con la passione per lo spogliarello.
Mercedes, una specie di Beyoncè dei poveri.
La bella Quinn e l’irlandese Rory.
Sugar e Joe.

Infine si avvicinò l’ultimo membro che doveva presentarsi.
Noah Puckerman, il membro del club, forse più ambiguo.
Sembrava tanto uno di quei duri che prendono in giro gli sfigati, eppure lui era tra quel branco di sfigati.
“Io sono Noah Puckerman, chiamato anche Stallone, Super Dotato e altri nomignoli che non sto ad elencare, ma che se volete proprio sapere, ve li può dire una delle tante ragazze con cui sono stato…”
La faccia di Hermione era semplicemente allibita.
“…Ma ho bisogno di chiedervi qualcosa. Potete chiedere a quella lì- disse indicando Luna, che al momento stava apparentemente guardando qualcosa di fronte a sé- che tipo di erba usa? Sapete, sto finendo le scorte e quella mi sembra buona…” disse più serio che mai.
“PUCK!” sbottò all’unisono tutto il Glee Club.















Angolo Autrice!!!
Salve! Prima di tutto mi scuso per il ritardo, non era mia intenzione farvi aspettare più di un mese! Ma in questo periodo la scuola ha portato via molto del mio tempo e non ho avuto molto tempo per scrivere! >.<
Ma cominciamo con il commentare il capitolo: Qui i nostri cari maghetti conoscono quegli sclerotici delle New Directions, in particolare Rachel, la sempre carina Santana, Finn, Brittany *my love*, Blaine *altro love*, Kurt *altro love* e il mitico Puck!
Poi vediamo una Luna che si mischia già bene con la pazzia delle ND (Sto pensando a che coppia scoppiata che farebbero Luna e Brittany! Quasi quasi ci scrivo su un Shot hahaha!).
Poi c'è Rory che para il sedere a tutti e Mercedes che ci canta una bella cazone che a proposito, è questa qui
--->
 
https://www.youtube.com/watch?v=f2Q_fO7fhJI
Prima di cominciare con i ringraziamenti però, volevo precisare che la storia è ambientata durante la 3° stagione di Glee (Anche se probabilmente uno dei capitoli conterrà una vicenda della 2°).
Detto questo, parto con i ringraziamenti!!

Grazie a 
Vivien3450 e life is a concert per aver recensito lo scorso capitolo. <3
E grazie alle due che hanno messo la storia tra le seguite e alla ragazza che l'ha messa tra le ricordate <3
E grazie anche a quelli che leggono in silenzio!


Al prossimo capitolo, Weasley :D

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** A cup of alcohol, please. ***


“Allora” cominciò Puck.
“Che ne dite di organizzare una bella festa?”
“E perché mai dovremmo organizzare una festa, Puckerman?” chiese scettica Rachel.
“Ma mi sembra ovvio! Dobbiamo dare il benvenuto ai nostri nuovi amici” finì lui con tono saccente.
“Io credo che non sia una buona idea. Vi ricordate com’è andata a finire lo scorso anno a casa di Rachel?” disse Quinn.
“Oh ma dai! Quello è stato un’incidente”
“Oh questa volta te la scordi casa mia!” disse subito Rachel.
“Io sono d’accordo con Puck. Una festa non è una cattiva idea” disse Tina.
“Chi è d’accordo per la mia festa alzi la mano, allora!”
La maggior parte delle mani si alzarono.
“Bene, è deciso. Stasera tutti a casa mia alle otto in punto!” sentenziò Puck.
“Ehm… noi non sappiamo dove andare, adesso” si intromise Hermione.
“Oh, nessun problema piccola, venite da me” rispose subito pronto il ragazzo.
Piccola?! Ti ha chiamato piccola?” disse a denti stretti, Ron.
“Ehm… Ron, calmati.”
**
La musica alta riempiva la casa, gran parte dei ragazzi erano già arrivati e si stavano già dando da fare.
C’erano Santana e Brittany che pomiciavano in un angolo della casa, su un divanetto.
Puck, Blaine, Mike e Sam che ballavano come dei pazzi, tutti già sudati e con dei grandi sorrisi sul volto.
Poi su un divanetto c’erano Kurt, Mercedes, Tina, Quinn e Finn che chiacchieravano con i loro bicchieri rossi in mano.
C’erano Artie, Rory, Joe e Sugar occupati a raccontarsi squallide barzellette.
E infine c’era Rachel.

“Ragazziiii” chiamò lei allegra.
Inutile dire che nessuno le prestò un minimo di attenzione.
“Chi vuole fare il Karaoke?” riprovò.
“Dai ragazzi, sarà divertente! Ehi, maghi” chiamò i ragazzi.
“Quella ragazza è inquietante” sussurrò Ron all’orecchio di Harry.
“Già. Guardate come si è vestita” continuò George.
Rachel infatti aveva un vestitino azzurro con i pois bianchi, che finiva appena sopra le ginocchia con un fiocco legato in vita.
Le solite calze che arrivavano fin sopra i polpacci e un cerchietto posato sui capelli sciolti.
“Fossero solo i vestiti… Guardate la sua faccia! E’ completamente pazza” esclamò Fred guardando la ragazza che osservava il gruppetto con uno sguardo molto inquietante. Gli occhi spalancati, uno strano sorrisetto sul volto mentre scuoteva in segno di assenso la testa e li chiamava a salire sul palco.

I ragazzi così si avvicinarono cauti a Rachel.
“Ragazzi, vi va di cantare con me? Se sapete farlo potete mettervi a fare il coro degli “Ahh”, se non sapete cantare vi mettete comunque dietro e muovete le bocche” disse la ragazza con quel sorrisetto da maniaca.
I ragazza cosi si posizionarono dietro di lei, leggermente sconvolti.
La musica a palla che riempiva la sala finì e venne sostituita da un nuovo motivetto, che richiamò parzialmente l’attenzione degli altri invitati.

She's got the magic touch
 And you're walkin' around in a dream
 She's got the magic touch
 Oh no, but it ain't what it seems

La voce da soprano cominciò a cantare la canzone. Mentre tutti si sistemavano meglio per ascoltare la splendida voce di Rachel.

She's got the magic touch
 And you're under a spell that she's cast
 She's got the magic touch
 Oh no, but it ain't gonna last

Tutti cominciarono a ballare, seguendo il ritmo della musica che cresceva, ognuno con il loro bicchiere rosso che piano piano si stava svuotando, oppure nel caso di Puck, che ne aveva non si sa come tre in mano.

Until the night in the bright
 She'll be there
 As she prances by your arms
 While your dreams fade away

Rachel era sempre più presa dalla canzone, i ragazzi in pista sempre più ubriachi e gli alunni di Hogwarts invece erano scioccati. Loro ovviamente non conoscevano la canzone e non avevano bevuto.

She's got the magic touch, I really want her

“Ragazzi!” Rachel si girò verso il suo ‘coro’
“Vi avevo detto che dovevate starmi dietro. Voglio sentire le vostre vocine cantare di sottofondo!” sbraitò la ragazza, probabilmente già brilla.

 She's got the magic touch, and I still need her
 She's got the magic touch, I really want her
 She's got the magic touch, and I really want her
 She's got the magic touch, and I still need her

La canzone sfumò fino a finire con un coretto di Ohh improvvisato.
“E adesso datemi della vodka!” urlò esaltata Rachel saltando giù dal palco, mentre rideva come una pazza.

I ragazzi erano in imbarazzo e sconvolti dalla piega che stava prendendo la festa e dal comportamento dei ragazzi di fronte a loro.
C’erano Santana e Brittany in reggiseno e Sam senza maglietta sopra un tavolo che si esibivano in uno sconcio streap, che comprendeva Santana che sculacciava il sedere di Sam o Brittany che si metteva a cavalcioni del biondo e urlava “Portami oltre l’arcobaleno, unicorno!”
Sotto di loro c’erano Artie, Rory, Mercedes e Tina che urlavano manco fossero ad un concerto.

Spostandosi verso la pista da ballo c’era chi si scatenava a passi di danza, e quelli al centro dell’attenzione al momento erano Kurt e Blaine. I due innocenti ragazzi, al momento si stavano pericolosamente strusciando l’uno sull’altro, mangiandosi la faccia a vicenda e dalle loro bocche uscivano dei gemiti veramente molto imbarazzanti.
Intorno a loro c’erano Rachel, Luna che si era già ambientata, Mike, Joe e Sugar che li incitavano.  In particolare Rachel che era proprio partita di testa che urlava “Fatemi eccitare, bei maschioni”
Gli unici sobri erano Finn e Quinn, probabilmente gli autisti della serata.

Puck invece si avvicinò a loro.
“Ehi! Perché non avete un bicchiere in mano? Non ditemi che siete sobri” disse con voce strascicata.
“Qui ci vuole un po’ di roba pure per voi. Ma non avete l’alcool  dove vivete voi?” continuò ridacchiando.
Poi diede ad ognuno due bicchieri rossi pieni di un liquido all’apparenza simile all’acqua.
I ragazzi si guardarono un attimo e poi bevvero.

Tempo venti minuti e altri tre bicchieri di vodka, e anche loro erano partiti.
Erano tutti a saltare e dire cose cose completamente senza un senso logico.
Ron aveva la sbronza molesta, seguiva Hermione ovunque e le urlava frasi tipo “voglio vedere la tua camera segreta” o “ impugna la mia bacchetta”
Fred e George, neppure a dirlo, avevano la sbronza allegra. Andavano in giro a braccetto ridendo come delle iene.
Harry aveva la sbronza triste. Era accanto a Finn e piangeva, raccontandogli la sua vita.
“Cioè, perché proprio io? Sono uno sfigato, senza genitori e i miei amici mi odiano e la Umbridge continua a comportarsi come una dittatrice, e Silente mi evita, capisci? MI EVITAA!”
Ginny aveva la sbronza cattiva.
Continuava a placcare tutti come un giocatore di Rugby e li insultava a caso, senza neppure sapere ciò che diceva.
Infine c’era Hermione, che probabilmente non reggeva molto l’alcool, visto che andava ogni cinque minuti in bagno.
La festa quindi era un completo delirio, anche peggio di quella dello scorso anno.
**
La mattina dopo, Ginny si svegliò con un dolore lancinante alla testa. Si guardò intorno.
Fred e George dormivano sulla poltrona, Harry era rannicchiato sul tappeto, Hermione e Ron erano abbracciati sul tavolo che la sera avevano usato per lo streap. Lei era a terra e Puck, non sapeva neppure come, era nella credenza.
La casa era un casino, festoni, cibo, bottiglie vuote, e bicchieri sparsi per tutto il pavimento.
Maledetti bicchieri rossi, non avrebbe mai più bevuto giurò la rossa prima di lasciarsi andare e riaddormentarsi.









Angolo Autrice!!

Ehi, guardate chi si rivede! Sicuramente starete esclamando.
Bene, mi scuso per non aver aggiornato tutti questi mesi, ma ho avuto un po' di problemi.
Spero di farmi perdonare appena un po' con questo capitolo!
Qui abbiamo i nostri bei pazzi ad una festa, e sappiamo tutti come vanno a finire le feste che organizzano le New Directions xD
Infatti anche qui ci vanno giù di brutto, e coinvolgono anche quei poveracci.
Ora, leggendo il capitolo avrete sicuramente notato che contiene 'sconcerie', quindi vi chiedo: Devo cambiare il rating? 
Comunque, dovrei pubblicare più velocemente il prossimo capitolo, e facendo un po' di calcoli sono arrivata alla conclusione che probabilmete i capitoli saranno in tutto sette.
Infine, volevo segnalarvi una fanfiction nuova he ho scritto, in memeoria di Finn/Cory. Se volete passare e vedere se vi piace mi farebbe piacere, la trovate sul mio profilo autrice :)
Ah, la canzone che canta Rachel è questa: 
https://www.youtube.com/watch?v=jUu_okmplnM#!
Grazie a chi segue/ricorda e ha messo tra i preferiti la storia, chi la recensisce e i lettori silenziosi!
Al prossimo capitolo, Weasley :D

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** The New Direction's chess dance. ***


 
Riunione di emergenza. In Auditorium. SUBITO!!”

Così recitava il messaggio di Rachel, che aveva mandato a tutti i membri delle New Directions.
“Cos’è successo, Rachel?” chiese finalmente Finn, quando tutti presero posto e cominciarono a fissare la ragazza.
“Ti conviene che sia un motivo valido, Berry. Hai interrotto la mia pomiciata delle 14 con Brittany!” disse sprezzante Santana.
“L’altro giorno ero al Lima Bean, ero in fila per prendere il mio solito cappuccio. Sapete com’è quando non lo bevo comn-“
“Okay Rachel, non ce ne frega niente del tuo cappuccino.” La interruppe subito Kurt.
“Ah si, già. Allora, poco distanti da me, c’erano alcuni dei Warblers. Quel biondino e l’asiatico”
“Jeff e Wes” disse subito Blaine.
“Si! Proprio loro!”
“Va avanti, Rachel” la esortò Sam.
“Stavano parlando, e io per purissimo caso ho ascoltato la loro conversazione.”
“Stai dicendo che hai origliato?” chiese sbalordito Blaine.
“No! Non potrei mai fare una cosa d- Si okay, ho origliato! Ma meno male!”
“Perché, che hai sentito?” chiese interessata Tina.
“I Warbler hanno intenzione di fare una coreografia molto elaborata e di mettere su dei grandi costumi e scenografie” rispose seria Rachel.
“Oh no! Anche loro la teatralità, no” disse subito Mercedes.
“Ma i Warblers vanno sempre in scena con le loro divise” disse Blaine, confuso.
“Questa volta no. Dobbiamo preparare l’artiglieria pesante, ragazzi. Dobbiamo pensare al contrattacco”
I ragazzi così cominciarono a parlottare in modo confuso, l’uno sopra l’altro. Senza ascoltare davvero quello che dicevano gli altri.
Ad un certo punto, si alzò una mano.
“Ragazzi, aspettate. RAGAZZI!” Urlò Rachel con la sua voce da soprano.
“Vai Harry”
“Ehm… noi, nel mondo dei maghi abbiamo un gioco. Si chiama Scacchi dei Maghi. Potresti ispirarvi a quello per il numero delle regionali.”
“Spiegati meglio” esortò, Puck.
“Ron, è l’esperto di mosse, e può insegnarvi le basi su cui basare la coreografia. I costumi sono belli e di scena ma comunque semplici, e con la nostra magia, uscirebbero perfetti. Ci serve solo della stoffa rossa, bianca e dei ferri per fare i vestiti.”
I ragazzi così cominciarono ad organizzare tutto, questa volta convinti che avrebbero vinto, grazie all’aiuto dei loro nuovi amici.
**

“Muovete quei sederi su, scansafatiche!” stava sbraitando Sebastian contro i suoi compagni, che erano ormai completamente sfiniti da quelle prove così lunghe e mai perfette, secondo il francese.
“Sebastian, sono sei ore che proviamo questa coreografia! Non ce la faccio più” disse con tono strascicato Jeff.
Il ragazzo stava per dire una delle sue cattiverie, quando la porta dell’aula si aprì e fecero capolino nella stanza dei ragazzi che non avevano mai visto.
“E voi chi diavolo siete?” chiese Sebastian.
“Siamo venuti qui per dirvi che non vincerete mai le regionali” disse Ron, con solennità.
“E chi lo dice? Voi?” chiese con un ghigno il Warbler.
“Già. Proprio noi, damerino da quattro soldi! Le New Directions sono molto più avanti di voi” rispose Fred.
“Come più forti?” chiese curioso Nick.
“Non possiamo rivelarvi nulla, ma hanno la vittoria in tasca. La loro idea è geniale. Quindi vi conviene farvene da adesso una ragione. Soprattutto tu!” disse Ginny per poi puntare il dito su Sebastian.
“Chi ti credi di essere, ragazzina?! Con chi credi di parlare?” chiese adirato Sebastian.
“Ma per favore, abbiamo affrontato maghi malvagi, basilischi, draghi, sirene e quant’altro, non ci fai paura bello” continuò George.
“Ma di che diavolo state parlando?!”
“Il nostro lavoro è finito. Preparatevi a perdere, Warblers” disse Hermione per poi voltarsi e andare via, seguita dagli altri.
“Stavano sicuramente bluffando. Insomma, noi abbiamo le canzoni di Madonna, e quei costumi! Non potranno mai batterci!”
I Warblers erano estremamente confusi. E spaventati.
E anche Sebastian in verità lo era. Doveva fare qualcosa.

**

“Quindi ci alterniamo per due strofe, il ritornello insieme e anche il resto?” ricapitolò Blaine.
“Giusto. Inoltre sarete a coppie, dovete vedere tutta la coreografia come una una grande lotta. Sul campo deve rimanere solo un colore, deve vincere solo uno. E il vostro partner è il nemico” spiegò Ron.
“Ron, noi andiamo a prendere da mangiare” dissero in coro i gemelli.
“Si, andate”

I gemelli uscirono dall’auditorium e si avviarono per i corridoi del McKinley che non erano più così popolati a quell’ora.
Stavo chiacchierando, l’uno accanto all’altro, quando si imbatterono in qualcosa. O meglio, in qualcuno.
“Oh, guarda chi c’è Gred”
“Oh, ciao scoiattolino” salutò George.
“Come mi hai chiamato?” chiese Sebastian, che aveva già un leggero tic all’occhio.
“Qual buon vento ti porta in una scuola pubblica?” chiese Fred, ignorando la domanda del ragazzo di fronte a lui.
“Fred, questa la so io!” disse George, alzando un dito in aria, come a richiamare l’attenzione.
“Illuminami, fratellino”
“Il caro Sebastianuccio è venuto qui, per spiare i suoi rivali. Gli abbiamo messo la pulce all’orecchio l’altro giorno, così vuole controllare di persona se le New Directions sono davvero imbattibili.”
“Oh, dovevo immaginarlo, mi sembra giusto” concordò Fred.
“Voi due mi date sui nervi” disse d’un tratto Sebastian, già stanco di trovarsi lì.
“Lieto di saperlo. La cosa è reciproca” disse George, con un ghigno sul volto.
“Ora se non ti dispiace, te ne devi andare. L’auditorium è strettamente sorvegliato per non permettere ai curiosoni e sleali come te di spiare la concorrenza. Torna dai tuoi canarini a vantarti di quanto tu sia grande e non scomodarti a farti rivedere più qui” disse serio Fred.
Sebastian era stato scoperto e umiliato. Per di più da dei semplici provincialotti, rozzi e stupidi. Sapeva che non sarebbe potuto tornare. Doveva arrangiarsi e credere nelle capacità della sua squadra. O meglio nelle sue capacità.
Così si voltò e cominciò a camminare verso l’uscita della scuola, se così si poteva chiamare.
“Ah Sebastian?” lo chiamò George e il francese si voltò seccato.
“Bel sedere” disse Fred.

Sebastian abbassò lo sguardo verso il suo stupendo, e grazie tante lo sapeva già, sedere e rimase scioccato.
Lì sopra c’era una coda, marroncina e pelosa. Il ragazzo provò a sfilarla pensando a quando gliel’avessero messa, ma essa era come incollata e Sebastian cominciava ad essere allarmato dalla cosa.
“Così sarai un perfetto scoiattolo!” disse George, facendogli l’occhiolino e sparendo insieme al fratello.

**

“Va bene ragazzi, è arrivato il nostro momento. Saremo fantastici, ne sono sicura. E grazie a voi, Ginny, Hermione e Ron, e anche voialtri, per l’aiuto. Vinceremo!” disse Rachel.
“Ragazzi, cerchio” disse il professore Schuester.
Tutte le New Directions si avvicinarono abbracciandosi. Misero le mani nel centro, l’una sopra l’altra e urlarono in coro
Vincere, vincere, vincere!

**

I Warblers alla fine fecero un Midley di varie canzoni di Madonna, con dei vestiti simili a quelli usati dalla stessa cantante in Vogue.
“E adesso, acclamiamo dal Liceo McKinley, Lima, Ohio… Le New Directions!” disse poi la voce che annunciava il gruppo che si esibiva.
Le New Directions partirono con il mash up tra Fly e I Believe I Can Fly. Le ragazze avevano un vestito nero molto semplice, mentre i ragazzi una camicia e dei pantaloni neri. Con un papillon oro.
Poi tutti si andarono a cambiare tranne Rachel, che rimase in scena per il suo assolo, Here’s To Us.
Finita la canzone , Rachel uscì subito per mettere il costume già pronto per lei, con l’aiuto di Hermione, Ginny, Luna e un po’ di magia.
Poi, tornarono tutti in scena.
Finn, Santana, Blaine, Mercedes, Sugar, Mike, Quinn, Artie e Joe erano vestiti di bianco. Furono i primi ad entrare e appena cominciò iniziarono a muoversi con sincronia mostrando già da subito una coreografia ben articolata mentre Finn cantava la strofa.

B-B-B-Baby come on over,
I don’t care if people find out.
(Da da, da da da, da da da da)
They say that we’re no good together, and it’s never gonna work out.
(Da da, da da da, da da da da)

Rachel, Kurt, Brittany, Sam, Rory, Tina e Puck e due cheerleader erano vestiti di rosso.
E quando entrarono in scena tutti applaudirono il gruppo che si mise accanto all’altro.
I bianchi smisero di ballare e rimasero in varie pose, che ricordavano un po’ gli scacchi; Finn smise di cantare e così Rachel attaccò con la seconda strofa, mentre il suo gruppo cominciava a muoversi.

But Baby you-oo-oo
Got me moving too fast
Cause I-II-II
Know you wanna be bad.
And gi-ii-iirl
When you lookin like that
(Da da, da da da)
I can’t hold back

I vestiti erano bellissimi, di varie forme e chiunque poteva capire benissimo che stavano simulando una partita di scacchi. Finita anche questa strofa, il gruppo formò le coppie, si misero l’uno di fronte all’altro e cominciarono a cantare tutti insieme e ballare.

Cause you, you got this spell on me
I don’t know what to believe
Kiss you once, now I can’t leave
Cause everything you do is magic
Yeah everything you do is maa-ah-ah-gic.

I movimenti, erano un continuo punzecchiarsi, una specie di fusione tra la scherma e lo scacchi; fuggivano e si ritrovavano. Lottavano e si rialzavano.
Finito il ritornello, i due schieramenti si divisero, ma contrariamente a prima, questa volta ballarono tutti insieme mentre le voci di Kurt e Santana riecheggiavano intorno all’auditorium.

So le le let em’ take a picture,
spread it all around the world now.
(Da da, da da da, da da da da)
I wanna put it on my record
I want everyone to know now.
(Da da, da da da, da da da da)

Dopo ripartì il ritornello, e tutti riformarono le loro coppie.

Cause you, you got this spell on me
I don’t know what to believe
Kiss you once, now I can’t leave
Cause everything you do is magic
Yeah everything you do is maa-ah-ah-gic.
Oh, oh oh, oh oh, oh
Oh, oh oh, oh oh, oh
Oh, oh oh, oh oh, oh
Everything you do is magic.

E da qui partirono gli acuti di Mercedes e la voce di Blaine completò il tutto, mentre tutti gli altri erano a terra, continuando la coreografia, nella parte dove gli scacchi erano pronti a rialzarsi per continuare la loro battaglia.

Everything you do is magic
Everything you do is magic
Everything you do is magic
Everything you do is magic
Oh everything you do is ma-ah-ah-gic.

Il pubblico era estasiato, entusiasta da questa magnifica performance. I maghi avevano osservato tutto dalle quinte, ed erano felicissima del fantastico lavoro che le New Directions avevano fatto. E anche fieri di sé stessi.
I Warblers applaudivano felicemente stupiti e sbalorditi, la performance dei loro rivali, tranne Sebastian che era scioccato, per la prova magistrale che aveva fatto quel gruppo.
Successivamente, tutti e tre i Glee club furono chiamati sul palco per la premiazione.

“E i vincitori delle regionali sono…”
E partirono i rulli di tamburi.
“Le New Directions!”
Il gruppo esultò, felice di questa vittoria.
Sarebbero tornati alle Nazionali, questa volta per vincere.
Ed era tutto merito di quei ragazzi che erano finiti nelle loro vite, da un momento all’altro.











Angolo Autrice!!!
Ehilà!
Prima di tutto, mi scuso con il ritardo di pubblicazione. Sono stata via, ed ero senza pc...
Ma ora sono di nuovo qui!
Cosa abbiamo qui?
Le solite New Directions sclerate, il ritorno dei Warblers (che io adoro **) e sopratutto di Sebastian (che non so se avete capito, non lo reggo. Cioè, mi fa ridere e venero Grant, ma Sebastian si mette in mezzo alla Klaine, quindi è aiutomatico il suo nome sulla mia lista nera ù.ù).
In questo capitolo, i nostri cari maghetti, aiutano le ND a vincere le regionali con questa cosa degli scacchi. (Grazie Silvia, per averli tirati fuori al momento giusto :'D)
E alla fine vincono.
Ammetto che volevo decrivere i vestiti, ma era troppo difficile, quindi mi sono limitata a dire la coreografie a grandi linee (si nota che insegno danza? ahaha).
E niente, probabilmente ci saranno altri tre capitoli e poi la storia sarà terminata. Inizialmente volevo che fosse una long, ma poi ho preferito accorciarla. Spero che non vi dispiaccia.
Poi, inizialmente avevo anche questa mezza idea di un sequel, ma non sono sicura. Mi deve venire l'ispirazione, sennò niente. In caso, in un non troppo vicino futuro, decidessi di scriverlo vi avviserò!
Alla prossima, Weasley :)

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2492580