7 giorni di follia

di Corvi1D
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lunedì ***
Capitolo 2: *** Martedì ***
Capitolo 3: *** Mercoledì (parte 1) ***
Capitolo 4: *** Mercoledì (2 parte) ***
Capitolo 5: *** Giovedì ***
Capitolo 6: *** Venerdì (1parte) ***
Capitolo 7: *** Venerdì (2 parte) ***
Capitolo 8: *** Sabato ***
Capitolo 9: *** Domenica Finale ***



Capitolo 1
*** Lunedì ***


                                                                                                                          Sette giorni di follia

 

1 Lunedì

 

Era un tranquillo lunedì mattina di vacanza e nelle camere di 4 nostri amici regnava il silenzio... ma non sarebbe durato molto. Infatti la sveglia di un certo biondino di nostra conoscenza suonò. Lui la spense e si alzò di malavoglia. Si sentiva dannatamente stanco ma doveva andare al Sonic Boom per incontrare Ally e scrivere la nuova canzone. Si preparò, fece colazione e si avviò verso il negozio dell'amica.

Quando arrivò, l'amica si trovava seduta sul bancone a scrivere sul suo quaderno.

-Ciao, Austin. Sei mattiniero.- lo salutò lei scendendo dal bancone e chiudendo il quaderno.

Lui si avvicinò e la strinse a sé.

-Ma cosa?- chiese lei venendo zittita subito.

Le fece fare un casché(?) seguito da una giravolta e un abbraccio.

-Wow. Sei in vena di ballare. Dovresti passare da Dez così inizierete il video della canzone.-

-Iniziamo a scriverla?-

-Va bene. Andiamo.-

Si avviarono verso la sala prove e si sedettero davanti al piano. Austin mise un braccio intorno alla vita e l'avvicinò a sé.

-Austin, ma che ti prende?-

-A me? Niente. Sono sempre il solito ragazzo che vuole solo pensare un po' di tempo con la sua migliore amica.-

Le diede un bacio sulla guancia facendola arrossire.

-Che stile vorresti per questa canzone?- chiese Ally.

-Che ne dici di uno stile romantico?-

-Come vuoi.-

-Ma per scrivere una canzone romantica bisogna stare vicini a una persona molto speciale e... guardarla negli occhi.-

Le mise un braccio sulla schiena e con l'altra mano la fece voltare verso di lui.

-Sai, forse hai ragione.- disse Ally avvicinandosi a lui.

Austin fece scendere la mano che aveva sulla schiena di Ally fino alla fine della maglietta e la passo sotto l'indumento della ragazza e fino farla arrivare alla chiusura del reggiseno.

-Austin.-

-Shh. Sai un altro modo per trovare l'ispirazione?-

La ragazza scosse la testa.

-Ballando.- rispose alzandosi e facendo uscire la mano dall'indumento dell'amica.

Si avviò verso lo stereo, mise un CD di musica classica- Quando partì si avvicinò a Ally invitandola a ballare.

-Io... non ballo.- balbettò la ragazza.

-Perché?-

-Perché non voglio.-

-Non ci credo.-

Si sedette vicino a lei.

-Perché non vuoi?- chiese Austin.

-Perché... perché non so ballare.-

-Tutto qui? Vieni che ti insegno.-

Ally tirò un profondo sospiro e si alzò.

-Allora, metti una mano sulla mia spalla e dammi l'altra. Pronta?-

Lei annuì obbedendo a quello che gli aveva detto Austin. Iniziarono ad ondeggiare lentamente.

-Impari in fretta.- si congratulò Austin.

Si avvicinò di più contro Ally, accarezzandole la schiena con fare sexy. Lei lasciò la mano dell'amico mettendole entrambe in torno al suo collo mentre lui le cinse la vita spingendo il proprio bacino contro il suo.

-Ti piace questa sensazione?- le chiese.

Lei annuì. Austin la spinse contro la parete mettendo il viso nell'incavo del collo della ragazza. Premé il proprio corpo contro il suo e mise le mani sotto la sua maglietta raggiungendo il seno. Ma prima che potesse toccarlo Ally lo spinse lontano.

-Ma che ti prende?- chiese lui arrabbiato.

-Che prende a te, caso mai.-

-A me?? Sono sempre il solito...-

-...cretino sessuale.- concluse Ally.

-Come?-

-Hai visto cosa stavi per fare?-

-Certo stavo per...-

-Per?-

-...-

-La risposta che volevo.-

-E allora? Non so spiegarlo ma so cosa fare.-

La spinse ancora contro la parete.

-Basta!! Rivoglio il mio Austin!!-

Le parole dell'amica riecheggiarono nella sua mente e lui cadde a terra lasciandola libera.

-Austin!!!- urlò correndo a soccorrerlo.

Lo scosse leggermente. Lui aprì gli occhi e si guardò in torno per poi fissare la ragazza spaventata. Lei lo abbracciò piangendo come una fontana.

-Ally! Ma... stai bene?-

Lei non rispose ma lo strinse ancora di più.

-Come ci sono arrivato qui? E perché hai quei segni sui polsi?-

-Non ricordi cos'è successo?-

Lui scosse la testa.

-Perché? Sono stato io a farti del male?-

-No! No! Era solo curiosità.- mentì.

-Ricordo solo che avevamo iniziato la canzone.-

-Bhe, abbiamo scelto il genere ma non l'abbiamo ancora iniziata.-

-Iniziamola!-

-Si!-

Si sedettero al piano e iniziarono a scrivere con più entusiasmo di prima anche se una domanda assilla Ally:

“Cos'è successo a Austin?”

 

 

(NEL POMERIGGIO)

 

I 4 amici dovevano incontrarsi da Mini's per parlare e mettersi d'accordo per la canzone e il video di Austin. La prima ad arrivare fu Ally che era sempre in anticipo di almeno un quarto d'ora. Pochi minuti dopo arrivò anche Austin, seguito da Dez che arrivò alle 3:00 spaccate- Mancava solo Trish che come al solito era in ritardo. Alle 3:30 arrivò con tutta calma e almeno 25 borse per braccio.

-Hello guys!- urlò sedendosi e posando le borse.

-Alla buon'ora.- commentò Ally.

-Meglio tardi che mai.- disse Austin.

-Trish! Dov'eri finita?- chiese Dez.

-Ero andata a cercare un lavoro.- spiegò la riccia.

-Cosa fai questa volta?- chiese Ally

-Disoccupata.-

-Come? Ti sei già fatta licenziare?- chiesero in coro.

-Cinque volte-. Rispose l'amica.

Ally si diede una pacca sulla fronte.

-Dove sei stata licenziata?- chiese Dez incuriosito.

-Allora... prima sono andata da “Mondo Moda” e mi hanno licenziata perché giudicavo le compere dei clienti, poi sono andata da “A Tutto Schermo” e mi sono messa a guardare il mio programma preferito, sono andata al “Mondo Del Mare” e mi sono messa a provare i costumi, sono andata alla “Casa delle Perline” ma ho rovesciato tutto, allora ho provato da Mini's ma dato che non so cucinare mi hanno...-

-...licenziata?- ipotizzò Ally.

-Esatto!-

-Quindi oggi non hai fatto niente.- disse Austin scoraggiato.

-Sbagliato. Sono rimasta 4 ore sotto la finestra di Jimmy Star per convincerlo a farti firmare un contratto per 4 anni.-

-Cosa?- urlarono gli altri.

-Ho detto...-

-Abbiamo capito! Sei una grande!- urlò Austin abbracciandola.

-Per così poco.-

-Tra quanto posso andare a firmare?-

-Tra circa una settimana. Ora devo andare a cercare un lavoro.-

La riccia si alzò, prese le borse e sparì in un altro negozio.

-Vado anch'io, ho un video da girare!- esclamò Dez alzandosi e tirando fuori dal nulla la telecamera.

-E voi due cercate di continuare la canzone.- disse prima di mischiarsi tra la gente.

-Vado anch'io, devo badare al negozio.-

Ally si alzò e fece per andare verso il negozio dei suoi ma non fece due passi che Austin la prese per il polso e la fece voltare verso di lui. Fece combaciare le loro labbra. Ally si lasciò leggermente andare a quel dolce bacio. Quando cercò di accedere all'interno della bocca dell'amica lei non glielo consentì. Allora lui le diede un pizzico al seno facendola sussultare quel poco che bastava per permettere alla sua lingua di entrare. Ally cercò di respingerlo ma ormai la passione di quel bacio aveva contagiato anche lei. Quando si staccarono Austin le sorrise, il sorriso più bello che avesse mai visto. Ally era stupita. Fece per dire qualcosa ma Austin la zittì con un gesto della mano per poi baciarla con foga ma allo stesso tempo con passione. Fece scivolare le mani nei suoi pantaloni e quando lei si accorse della loro presenza gli diede uno schiaffo lasciandogli le cinque dita sulla guancia. Lui non smise di toccarla andando oltre i suoi indumenti intimi e baciandola con più foga che passione. Ally si divincolò, tutti gli sguardi erano puntati su di loro. Riuscì a liberarsi e gli tirò un altro schiaffo per poi scappare via in lacrime. Austin rimase lì, immobile a guardare la ragazza che amava correre via.

-Ally!- urlò correndole dietro.

 

Nel frattempo nascosti in un negozio due persone assistevano alla scena.

-Non avremo esagerato con quel coso?-

-No, ne ho messo solo un pizzico in più.-

-Bhe, speriamo che non ci siano effetti collaterali troppo pericolosi.-

-Concordo. Adesso aiutami! Non so decidere se è più bello rosso o verde.-

 

 

Tornando hai nostri due eroi.

Ally era riuscita ad arrivare a casa e si era barricata in camera. Austin era arrivato pochi secondi.

-Ally!! Ally!! Ally! Apri!- urlò sbattendo i pugni sulla porta.

Lei si alzò dal letto aprì la porta e lanciò a terra la collanina con su scritto i suo nome che Austin le aveva regalato. Richiuse la porta e si sedette a terra appoggiandosi alla porta. Austin era lì, che fissava la collanina a terra. Due calde lacrime gli rigarono il viso. Raccolse l'oggetto e si sedette a terra appoggiandosi alla porta.

Ally prese il suo quaderno e si sedette di nuovo contro la porta. Fece per scrivere ma non sapeva cosa! Così iniziò a cantare.

(Le parti scritte in rosso sono cantate da Ally, quelle in blu da Austin mentre quelle in verde sono le parti cantate da entrambi. La canzone è di Laura Pausini e si chiama La Solitudine)

 

Marco se n'è andato e non ritorna più
Il treno delle 7:30 senza lui
È un cuore di metallo senza l'anima
Nel freddo del mattino grigio di città

A scuola il banco è vuoto, Marco è dentro me
È dolce il suo respiro fra i pensieri miei
Distanze enormi sembrano dividerci
Ma il cuore batte forte dentro me


Chissà se tu mi penserai
Se con i tuoi non parli mai
Se ti nascondi come me
Sfuggi gli sguardi e te ne stai

Rinchiuso in camera e non vuoi mangiare
Stringi forte al te il cuscino
Piangi non lo sai
Quanto altro male ti farà la solitudine

 

Austin iniziò a cantare la seconda strofa.

 

Marco nel mio diario ho una fotografia
Hai gli occhi di bambino un poco timido
La stringo forte al cuore e sento che ci sei
Fra i compiti d'inglese e matematica

Tuo padre e suoi consigli che monotonia
Lui col suo lavoro ti ha portato via
Di certo il tuo parere non l'ha chiesto mai
Ha detto un giorno tu mi capirai.

 

Austin si alzò e Ally fece lo stesso. Aprì la porta e si trovò davanti al ragazzo. Iniziarono a cantare insieme.

 

Chissà se tu mi penserai
Se con gli amici parlerai
Per non soffrire più per me
Ma non è facile lo sai

 

A scuola non ne posso più
E i pomeriggi senza te
Studiare è inutile tutte le idee
Si affollano su te

Non è possibile dividere

La vita di noi due
Ti prego aspettami
amore mio
Ma illuderti non so

La solitudine fra noi
Questo silenzio dentro me
È l'inquietudine di vivere
La vita senza te

Ti prego aspettami perché
Non posso stare senza te
Non è possibile dividere
La storia di noi due

 

La solitudine fra noi
Questo silenzio dentro me
È l'inquietudine di vivere
La vita senza te

Ti prego aspettami perché
Non posso stare senza te
Non è possibile dividere
La storia di noi due

 

La solitudine.

 

-Ally io...- iniziò Austin venendo zittito.

-Non rovinare questo momento.- disse lei abbracciandolo.

Lui ricambiò volentieri.

-Che ne dici di fare un giro al parco e dimenticare questa brutta avventura?- propose Ally.

Austin annuì. Si diedero la mano e uscirono dal negozio, avviandosi verso il parco. Arrivati si stupirono che non ci fosse nessuno. Guardarono l'orologio, le 04:30. Strano, di solito c'era un casino di gente. Smisero di pensarci e iniziarono a fare una passeggiata fino a quando non arrivarono a un campo di trifogli.

-Che bello!- esclamò Ally tutta contenta.

-Il secondo che trova un quadrifoglio offre il gelato!- urlò correndo alla ricerca di un quadrifoglio.

-Ti pentirai di avermi sfidato!- urlò di rimando Austin correndo anche lui a cercarli.

Qualche minuto dopo Austin riuscì a trovarne uno. Si girò per dirlo a Ally ma ci sbatté contro cadendole addosso. Si ritrovò sopra di lei con la gamba vicino al suo linguine e le mani accanto al suo seno. Pochi millimetri separavano i loro visi. Entrambi volevano che le loro labbra si toccassero, che i loro corpi si incastrassero come i pezzi di un puzzle. Purtroppo non potevano, la loro amicizia prima di tutto e finché solo Austin esprimeva quello che provava si poteva gestire. Se anche Ally si lasciava andare sarebbe stata la fine.

-Ally... il verde del trifoglio ti dona tantissimo.-

-Come a te l'azzurro del cielo.-

Non avevano mai sognato niente del genere ma ora sapevano di averlo desiderato.

-Austin...-

-Si?-

-Ti potresti alzare?- chiese Ally spezzando l'atmosfera magica che si era creata.

-Certo.- rispose un po' triste.

Si alzò e l'aiutò ad alzarsi.

-Ho trovato il quadrifoglio quindi voglio un gelato con gli smartis(?)!!- urlò Austin sventolando il quadrifoglio come una bandiera.

-Andiamo! Sei stato solo fortunato!- esclamò Ally.

-Allora se sono così fortunato questo non mi serve.-

Mise il trifoglio dietro l'orecchio di Ally.

-Grazie-

-Di niente. Andiamo a prendere il gelato?- chiese facendo gli occhioni da cucciolo indifeso.

-Si.-

Si avviarono verso la gelateria davanti al Sonic Boom ma non fecero due passi che Austin si fermò.

-Aspetta! Devo darti una cosa.-

Frugò nelle tasche dei pantaloni.-

-Cacchio, cacchio, cacchio!- esclamò correndo verso il punto in cui erano caduti.

Ally lo seguì.

-Cos'hai perso?- chiese vedendo Austin cercare in mezzo ai trifogli.

-La tua collanina.- rispose semplicemente il biondo.

-Cacchio!- urlò anche lei mettendosi a cercarla.

Passarono i minuti e dell'oggetto nessuna traccia.

-Hai trovato qualcosa?- chiese Ally senza ricevere risposta.

-Austin? Austin!- urlò vedendo che l'amico era sparito.

Sentì due braccia cingerli la vita.

-Shh, sono io.-

-...-

-Sai, ho trovato la ragazza perfetta.-

-Davvero?-

-Si, è bellissima! Ha due occhi color del cioccolato e i suoi capelli sono più morbidi della seta. È dolce, sensibile, fantastica, coraggiosa e non ha paura di tirare uno schiaffo a un ragazzo, è semplicemente... perfetta!! Sono sicuro che la conosci anche tu.-

-Non... non la conosco.-

Era delusa. Austin aveva trovato la ragazza perfetta ma non era lei.

“Perché?” si chiese ”Perché mi fa male il cuore? Non mi è mai importato delle ragazze di Austin, perché allora mi sento così?”

-Invece la conosci, è più vicina a te di quanto pensi.- le sussurrò all'orecchio.

-Non la conosco!- urlò cercando di nascondere le lacrime e abbassando il capo.

In questo momento si trova qui e... la sto abbracciando.-

Ally sussultò e alzò il capo. Le lacrime le rigavano il viso. Si girò verso di lui senza mai permettere che le braccia di Austin lasciassero la sua vita. Gli buttò le braccia al collo appoggiandosi al suo petto.

-Ally! Non piangere.- disse dolcemente lui.

-Non sto piangendo, è solo allergia.- disse lei asciugandosi le lacrime.

-Certo! Sei allergica a me.-

Ally rise e guardò negli occhi l'amico.

-Ally.-

-Si?-

-Possiamo andare a prendere il gelato, la mia pancia sta reclamando.-

Si misero a ridere entrambi. Si staccarono e andarono alla gelateria davanti al Sonic Boom. Presero il gelato e si sedettero su una panchina.

-Austin.-

-Si?-

-Mi chiedevo... se stasera... sei libero?-

-Si, perché?-

-Mio papà non c'è e Trish ha un impegno. Sono sola stasera e così ho pensato di invitarti per fare qualcosa.-

-Va bene.-

-Fantastico. Per le 8:00 va bene?-

-Cero. Devo andare. A stasera.-

Austin le diede un bacio sulla guancia e si avviò verso casa sua. Ally rimase lì a guardarlo fino a quando non sparì tra la gente. Si alzò ed entrò nel Sonic Boom.

 

(SERA)

 

Scoccarono le 8:00 e il campanello suonò. Ally aprì la porta, trovandosi davanti Austin con una rosa senza spine in mano. Lui si inginocchio come se dovesse fare una confessione amorosa.

-Ally... quando questa rosa appassirà io me ne andrò lontano da te.-

Le porse la rosa e quando la prese in mano un sorriso divertito si formò sul suo viso.

-Puoi anche piantarla con questa scena , la rosa è di plastica.-

-Si, per una ragione precisa. Questa rosa non appassirà mai quindi tu non ti libererai mai di me! Guarda cosa c'è dentro il bocciolo.-

Ally guardò dentro e trovò un bigliettino. Lo prese e lo aprì.

-Alla ragazza più bella che conosca. Con affetto Austin- lesse.

Fece per abbracciarlo ma inciampò in un gradino e gli cadde letteralmente addosso.

-Scusa, scusa, scusa!- urlò Ally alzandosi dall'amico.

-Che bomba!- Sei un pericolo pubblico, oggi!-

-Lo prendo come un complimento. Andiamo dentro.-

Austin la seguì dentro il negozio fino in camera sua.

La pizza arriva per le 8:30. Che ne dici di giocare a Just Dance 4?-

-Ti pentirai di avermi sfidato.-

-Come vuoi. Cosa cuoi ballare?- chiese lanciandogli un telecomando azzurro.

-Beuty and a Beat di Justin Bieber.- rispose prontamente Austin.

Iniziarono a ballare e non fecero altro fino alle 8:25 che, sfiniti, si sedettero sul divano.

-Ho vinto!- urlò Ally.

-Non... non è ancora detto.-

-Controlliamo!-

Presero il foglio con su scritto tutte le canzoni ballate e i rispettivi vincitori.

-Ho vinto!- urlò Ally.

-Di due punti.-

-Ho comunque vinto!-

-Allora aspetta che mi congratulo!-

La sollevò e la prese a mo di sposa mentre lei si dimenava e rideva come una pazza. Austin la fece cadere sul letto e si sdraiò vicino a lei. Si girò trovandosi a pochissimi centimetri dalle sue dolci labbra. Riusciva a specchiarsi nei suoi occhi e voleva assolutamente le sue labbra sulle proprie.

Fece per baciarla ma il campanello suonò.

-Arrivo!- urlò Ally alzandosi e correndo giù.

Austin rimase lì, a fissare il punto in cui un attimo prima c'era Ally.

-Si mangia!- urlò salendo le scale con le pizze in mano.

Diede a Austin la propria e iniziarono a mangiare. Finirono verso le 9:00.

-Che vuoi fare?- chiese Austin.

-Ci guardiamo un film?-

-OK-

Si sedettero sul divano. Ally a destra e Austin a sinistra. Ally accese la tele e guardò i programmi.

-Ferma, ferma!- urlò Austin.

Lei si fermò subito.

-Guardiamo questo?- chiese indicando “L'evocazione” un film horror.

-Va bene.-

Girò sul canale giusto.

-Sei sicura che non avrai paura?-

-Ma per chi mi hai presa? Per una fifona?-

-No, no. Se sei sicura allora guardiamolo.-

Il fil partì e non passarono 10 minuti che Ally si ritrovò appoggiata al petto di Austin mentre lui le accarezzava i capelli e la consolava quando aveva paura. Il film finì intorno alle 11:00. Ally si era addormentata tra le braccia del biondo. Delicatamente la prese in braccio e la mise a letto. Fece per andarsene ma lei lo fermò.

-Austin, ho paura, ti prego non andare.-

-Va bene, vado a sdraiarmi sul divano.-

-No, dormi qui, con me.-

Il cuore di Austin accelerò talmente tanto che pensava che sarebbe saltato fuori dalla sua cassa toracica. Si sdraiò vicino a lei e subito Ally si accoccolò tra le sue braccia.

-Grazie.- sussurrò prima di addormentarsi.

-Ricorda, ci sarò sempre per te.- le sussurrò all'orecchio prima di addormentarsi anche lui.




SPAZIO AUTRICE

Ciao ragazze, questo è l'inizio di una strana e fantastica avventura.
Non vi dirò nient'altro.
Bacioni e aspetto le vostre recensioni
Corvi1D







 

 

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Capitolo 2
*** Martedì ***


                                                                         Collegamento permanente dell'immagine integrata

                                         
                                                                       
2 Martedì

 

Ally si svegliò ritrovandosi tra le braccia di Austin. Gli sorrise e si alzò facendo attenzione a non svegliarlo. Prese i suoi vestiti e andò in bagno e si cambiò. Quando uscì guardò l'orologio, le 07:30.

-Austin, Austin,Austin. Svegliati.- sussurrò scuotendolo leggermente.

-Ancora cinque minuti, amore.-

“Amore? Chissà chi sta sognando?” si chiese Ally.

-Austin, dimmi chi sono?- chiese cercando di non sembrare troppo agitata.

-Amore, cucciola, Ally-

“Lui mi ama... ma no... che penso? Sta solo sognando, è solo un sogno.”

-Ally! No! Non andartene! No! Ally! Ally!- urlò mentre le lacrime gli rigavano il viso.

-No, ti prego! Ti prego! Rimani qui! Ally! Ally!! Ti amo, Ally! Ti amo, ti amo!-

Lei non sapeva cosa fare così si sedette vicino a lui e gli prese la mano.

-Sono qui, non piangere più.-

Lui si tranquillizzò stringendo la mano di Ally. Aprì leggermente gli occhi, si guardò intorno e poi fissò l'amica che era vicino a lei. La tirò nel letto con lui e l'abbracciò quasi soffocandola.

-Austin... mi stai soffocando.-

-Scusa... è che... che...-

-Stavi sognando che me ne andavo e ti lasciavo solo.-

-Ma... ma come hai fatto?-

-Continuavi ad urlare il mio nome e...-

-E cosa?-

-...ti amo. L'hai ripetuto più volte e... mi hai chiamato “amore”-

-Ally...io...-

-Non dire niente... era solo un sogno Un semplice sogno.- concluse delusa.

-Certo, perché io non ti amo.-

Qualcosa dentro Ally si ruppe. Non sapeva cosa ma qualunque cosa fosse faceva male.

-Ally... stai bene?-

-Certo, ma ti consiglio di prepararti. Se arriva Trish e ti trova ancora a letto si arrabbierà.-

-Giusto.-

Si alzò dal letto e fece per darle un bacio sulla guancia ma lei lo allontanò. Un po' deluso si avviò verso il bagno. Uscì pochi minuti dopo vestito e con i capelli asciutti e un po' di gel.

-Pronto.-

Scesero giù e trovarono Trish e Dez che giocavano a dama.

-Come siete entrati?- chiese Ally a Trish e Dez.

-Ti ricordo che hai fatto le copie delle chiavi di casa tua.-

Ally si diede una pacca sulla fronte.

-Pronti per il campeggio?- chiese Dez.

-Certo.- risposero tutti.

Uscirono dal negozio e salirono sulla Range Rover nera di Trish. Dez e Trish davanti e Austin e Ally dietro. Partirono e Ally si appoggiò al finestrino ripensando alle parole di Austin.

“Perché io non ti amo.”

Qualcuno dentro di lei stava cercando di aggiustare il suo cuore ma senza successo. Chiuse gli occhi e si addormentò ma venne subito svegliata da Austin.

-Appoggiati a me. Sono sicuramente più comodo del finestrino.-

Lei non se lo fece ripetere due volte, si accoccolò sul suo petto e si addormentò.

-Non mi piace vederti triste.- le sussurrò all'orecchio prima di addormentarsi anche lui.

 

 

-Austin! Austin! Sveglia!- gli urlò Trish.

Il biondo si svegliò e scosse leggermente la ragazza che dormiva beatamente sul suo petto.

-Hmmm?-

-Buongiorno bella addormentata in macchina.- le disse il biondo facendola ridere.

-Buongiorno. Siamo arrivati?-

-Si-

La ragazza ,a malincuore, si alzò dal petto caldo del biondo. Scese dalla macchina ma non fece neanche un passo che cadde a terra.

-Ally!- urlò Austin soccorrendola.

La prese a mo' di spose e la fece sdraiare in macchina.

-Ora tu stai qui e ti riposi.- le ordinò

-Ma...-

-Niente ma!-

-Ma...-

-Ho detto di rimanere qui!- urlò

-...-

-Non voglio che ti faccia del male.- le disse in tono dolce accarezzandole il viso.

-Va bene.-

-Brava ragazza. Stai tranquilla e presto starai maglio.-

-Grazie.-

Ally si sdraiò e si addormentò subito. Il suo sonno fu molto agitato. Il film della scorsa sera continuavi a tornagli in mente. Venne svegliata da un improvviso freddo al petto. Aprì gli occhi e si ritrovò davanti Austin. Si guardò intorno e quando vide la sua maglietta a terra e Austin sopra di lei iniziò a preoccuparsi.

-Austin, che stai facendo?-

Lui non rispose e fece scivolare la mano sul suo bacino fino al seno. Lei rimase secca e non riuscì a respingerlo fino a quando non fece scivolare la mano sotto il suo reggiseno. Lei gli tirò uno schiaffo ma venne bloccata da lui che le bloccò i polsi con una mano e con l'altra le tirò uno schiaffo talmente forte da farle sanguinare il labbro. Si avvicinò al suo seno ma lei gli tirò un calcio sulle palle. Austin si alzò di scatto, sbatté la testa contro il tettuccio della macchina e cadde all'indietro lasciandola libera. Lei ne approfittò, aprì la portiera dalla sua parte, prese la sua maglietta e scappò nel bosco. Austin non l'avrebbe mai cercata lì. Corse senza mai fermarsi o voltarsi indietro fino a quando non inciampò in una radice e cadde a terra. Si guardò intorno. Si trovava in una selva oscura. Si alzò ma cadde di nuovo a terra. La caviglia le doleva terribilmente.

-Dannazione!!- sibilò alzandosi lentamente e appoggiandosi alla caviglia sana.

Si pulì dalla terra e si mise la maglietta. Zoppicando si avviò verso la direzione sbagliata. Camminò per qualche minuto ma si fermò. Non riusciva a camminare, la caviglia le doleva troppo. Si sedette a terra, singhiozzando.

-Non rivedrò mai più Austin!- urlò tra le lacrime.

“Perché ho urlato Austin? È colpa sua se sono qui. Dovrei dire Trish, Dez, papà o Dallas. Perché io amo Dallas, vero?” si chiese.

Un fruscio la distolse dai suoi pensieri. Un'animale simile a un castoro e a un procione.

-Ciao, piccolo.-

L'animale mostrò i denti aguzzi e le saltò addosso.

 

 

Nel frattempo Austin stava aiutando Trish e Dez a montare le tende.

-Siamo sicuri che Ally sia andata a cercare la legna?- chiese il biondo.

-Certo.- rispose Trish.

-è da un po' che è via. Sono preoccupato.-

-Senti, per tranquillizzarti perché non cerchi una storia horror per stasera?- propose Trish.

-Va bene.-

Austin si sedette sul cofano della macchina, perché era l'unici punto in cui c'era un briciolo di connessione. Ci mise molte ore perché la connessione era bassa e le pagine da caricare molto pesanti. Lesse un sacco di pagine ma nessuna conteneva informazioni che potessero diventare una storia horror. Si mise a leggere la fauna e la flora del posto.

-Il castorocione è un animale mitologico che nell'era dei dinosauri. Si credeva estinto ma è sopravvissuto e si è sviluppato a vista d'occhio in questi boschi. Non si allontana mai dal suo territorio quindi per avvistarlo bisogna inoltrarsi i questi boschi ma non è consigliato. Non vi fate ingannare dal suo aspetto dolce in realtà è un predatore molto pericoloso. Se si viene morsi bisogna farsi un taglio dove c'è il morso e succhiare via il veleno.- lesse.

“Ally è in pericolo.”

-Trish! Dobbiamo salvarla!- urlò il biondo correndo dall'amica.

-Salvare chi?-

-Come chi?? Ally!!-

-Senti, se tra un ora non torna andiamo a cercarla.-

-Forse tra un ora sarà tardi e...-

-...E niente. Io e Dez andiamo a fare la spesa per stasera.-

Il biondo rimase schioccato dalla risposta della migliore amica di Ally. Dez e Trish salirono sulla macchina e Trish accese il motore.

-Se vuoi vai a cercarla da solo.- urlò Trish prima di partire lasciando dietro di se solo una nuvola di polvere.

“Mi pare ovvio. La vita della mia Ally dipende da me” pensò il biondo.

Prese la sua mazza da baseball, una pila e la sua giacca e si avviò verso la selva oscura dove si era smarrita Ally.

 

 

Nel frattempo Ally zoppicava cadendo a terra ogni due passi. La maglietta e i pantaloncini non c'erano più, un po' perché li aveva usati per fasciare i graffi e i morsi di quegli animali infernali usciti da chissà quale film.

E un po' perché quegli animali glieli avevano strappati. La testa le girava terribilmente e, un po' per il veleno che aveva in corpo ma non sapeva di avere, un po' per il buio, aveva completamente perso il senso dell'orientamento. Sentì un fruscio e si voltò di scatto. Una luce si vedeva in lontananza e si sentiva una voce gridare il suo nome.

-Austin. Austin!- urlò Ally piangendo dalla felicità. Corse come poteva verso il fascio di luce ma la vista si offuscò e cadde a terra, priva di forze. Fece per gridare il nome del ragazzo ma le parole le uscirono come un sussurrò, quasi impossibile da sentire.

-Austin.- sussurrò prima di svenire.

 

 

 

Austin aveva sentito qualcuno urlare il suo nome ma non ne era certo. Sentì un fruscio e si voltò, tenendo alta la mazza ancora sporca di sangue di castorocione. Era pronto a combatterne altri se sarebbe servito a salvare Ally. L'animale uscì da un cespuglio tenendo tra le fauci una cosa bianca sporca di sangue. Appena vide Austin lasciò cadere quello che aveva in bocca e scappò via. Austin si avvicinò all'oggetto a terra e lo prese in mano. Era il reggiseno di Ally. Corse nella direzione da cui era arrivato il castorocione e finalmente raggiunse Ally. Quando la trovò rimase nel vederla... nuda. Intorno al suo corpo c'era un lago di sangue che le dava un'aria lugubre. Si avvicinò a lei per osservarla meglio, mentre le lacrime si mischiavano con il sangue a terra.

-Sono arrivato tardi.- sussurrò chinando il capo.

Ally gemette.

-Austin.- sussurrò per poi ritornare immobile nella pozza di sangue.

La speranza crebbe dentro Austin. La prese in braccio a mo' di sposa, evitando di toccare parti che non avrebbe dovuto neanche vedere, e corse nella direzione giusta, guidato dall'amore, verso l'accampamento. Appena arrivò si fiondò nella tenda e posò l'esile corpo della ragazza a terra per poi coprirla con la sua coperta. Le accarezzò il viso.

“Che devo fare? Se aspetto Trish rischio che il veleno la uccida ma... sarebbe contenta se la toccassi in queste condizioni? Non posso rischiare di perderla, non vivrei, morirei dentro. Non voglio!”

Prese il coltellino che aveva nella tasca dei pantaloni e lo aprì. Si posizionò sopra di lei e le taglio la parte del collo dove c'era il morse e iniziò a succhiare via il veleno con delicatezza per poi sputarlo in una ciotola lì vicino. Passò al braccio e al bacino ma quando arrivò all'ultimo morso si fermò. L'ultimo morso era sul seno.

-Cosa faccio Ally?- le chiese sapendo che non avrebbe ricevuto alcuna risposta.

Ma la risposta arrivò. Ally aprì leggermente gli occhi, gli sorrise e svenne di nuovo.

-Ti ringrazio per la fiducia che mi dai. Non te ne pentirai. Te lo giuro.-

Tirò un lungo sospiro e si avvicinò al suo seno. Iniziò a succhiare via il veleno, prima con un'estrema dolcezza poi con più foga. Sputò il veleno e si tolse da sopra di lei. La coprì di nuovo e le accarezzò i capelli sorridendogli con estrema dolcezza. Lei dopo qualche minuto che per, Austin sembrarono anni, aprì gli occhi. Guardò il ragazzo che le sorrideva con le lacrime agli occhi.

-Cos'è successo?- chiese debolmente.

-Te lo spiego dopo, ora riposati.-

-Non riesco, Ho paura. Se chiudo gli occhi sento dei suoni, delle urla e vedo del sangue.-

-Siamo sicuri che non hai ancora in mente il film dell'altra sera?-

-No. Mi aiuti a mettermi seduta?-

-Certo.-

Austin l'aiutò ma nel farlo la coperta che aveva addosso scivolò facendo vedere il seno che lei con una velocità impressionante ricoprì. Diventò rossa come un peperone, come Austin.

-Perché sono nuda?- chiese spaventata e con una sola parola in testa:

“sesso”.

-Ti ho trovata così nel bosco. I castorocioni ti hanno ridotta molto male. I Tagli che hai sul collo, il braccio, il bacino e il...seno te li ho fatti io...-

-Cosa??!!- urlò Ally arrabbiata interrompendolo.

-Fammi finire. Te li ho fatti per succhiarti via il veleno e salvarti la vita.-

-Veleno? Salvarmi la vita?-

-Si. I castorocioni hanno un veleno nei canini e se ti mordono in poche ore svieni e successivamente muori.-

-Quindi... mi hai salvata dalla morte imminente?-

-Si.-

Ally scoppiò a piangere e l'abbracciò facendo però scivolare di nuovo giù la coperta che prontamente Ally tirò su.

-Vado a prendere i tuoi vestiti. Torno subito.-

-Mi porti qualcosa da mangiare?-

-Non c'era neanche bisogno di chiederlo.-

Uscì dalla tenda e tornò qualche minuto dopo con i suoi vestiti e un panino.

-Ti aspetto fuori.- disse il ragazzo uscendo dalla tenda.

Ally si cambiò, guardando i graffi che aveva si tutto il corpo. Uscì dalla tenda tenendo in mano il panino mezzo mangiato.

-Riesci a camminare?- chiese Austin vedendo che zoppicava.

-Si. Mi fa solo un po' male la...-

Non finì la frase che cadde tra le braccia di Austin che era vicino a lei. Si avvicinarono l'uno all'altra. Le loro labbra erano a pochissimi centimetri e non sarebbe stata Ally a rompere quel momento magico. Ma quando i nostri due innamorati si stavano per baciare una Range Rover nera parcheggio e scesero Dez e Trish con due borse piene di cibo. Ally si sciolse dalle braccia del biondo.

-Ally, dove sei stata? Perché non tornavi, cosa sono quei graffi e tagli?- la interpello curiosa l'amica.

Ally fece per aprire la bocca ma Austin si intromise togliendola delle spiegazioni. Sapeva che sarebbe scoppiata a piangere se avesse raccontato cos'era successo in quella selva oscura.

-Non lo sa neanche lei. Il veleno le ha fatto perdere la memoria di quello che le è successo.- mentì Austin.

-Oh, povera. Io e Dez andiamo a preparare la cena. Austin, tienila d'occhio.-

-Certo mio capitano.- disse in tono scherzoso il biondo.

Ally gli diede un bacio sulla guancia.

-Te lo sei meritato.- si spiegò Ally vedendo il ragazzo con una faccia stupita.

La serata passò velocemente e scherzando. Tutte le paure di poche ore prima sembravano completamente sparite, lasciando posto a un sentimento dolcissimo che legava Austin e Ally.

-Chi va a prendere i marshmallow?- chiese Dez.

-Vado io.- si propose Ally.

Si alzò e si diresse dietro la tenda dove tenevano i dolcetti. Stava per prenderli quando un castorocione saltò su sacchetto. Ally urlò e si allontanò mentre l'animale si avvicinava. Nel frattempo Austin aveva sentito Ally urlare e si era precipito subito da lei, seguita da Trish e Dez.

-Ally!- urlò Austin appena la vide. La prese per la vita e si mise davanti a lei facendole da scudo con il proprio corpo contro l'animale. Quest'ultimo fece per scagliarsi contro il biondo ,mostrando i canini sporchi di sangue, quando un altro castorocione non gli saltò addosso mettendolo al tappeto. L'animale a terra si mise in piedi e ringhiò contro il nuovo arrivato. In risposte l'avversario soffiò. Il primo castorocione diede un ultimo sguardo alla sua vittima ormai irraggiungibile e scappò del bosco. L'animale che era rimasto si voltò verso i ragazzi e si avvicinò tranquilla mente a loro. Dez e Trish si allontanarono mentre Ally cercava di fare allontanare Austin lui si era inginocchiato e aveva allungato la mano verso l'animale. Ally sentiva che se non fosse riuscita ad allontanare Austin per lui sarebbe statta la fine.

-Ciao piccolo.- disse Austin accarezzandolo e lasciando i suoi amici sbalorditi.

L'animale fece le fusa e gli lecco la mano.

-Tranquilli, non ci farà del male. L'ho salvato mentre venivo a cercarti.- spiegò.

-I suoi simili lo stavano attaccando, così io l'ho salvato da morte certa.-

-Ciao piccolo.- disse al castorocione Ally.

L'animale le annusò la mano e gliela lecco.

-Grazie per avermi salvato e per aver salvato i miei amici. Sei un animale davvero carino. Ci vediamo amico mio.-

Il castorocione emise una specie di squittio e si allontanò sparendo nel bosco.

-Grazie.- disse Ally a Austin.

-Per cosa?- chiese lui.

-Per avermi protetta facendomi da scudo. Nessuna aveva mai fatto niente del genere.-

-Ally, scommetto che avresti fatto la stessa cosa per me. Adesso andiamo di là a mangiarci queste delizie.-

Austin sollevò il bacchetto di caramelle facendo ridere Ally. Tornarono a sedersi intorno al fuoco mangiando i dolci.

-Bene, dopo tutte queste avventure è il momento di andare a dormire. Domani si ritorna a casa.- disse Trish qualche minuto dopo.

-Io voglio dormire con Austin!- urlò Ally prendendo a braccetto il biondo.

-Sempre che tu non voglia qualcun altro come compagno di tenda.- disse leggermente imbarazzata.

-Per me va benissimo.- rispose il biondo sorridendole.

-OK. Quindi io e Dez stiamo insieme a dormire.-

Tutti si ritirarono nelle loro tende e calò il silenzio. Venne interrotto poco dopo da dei singhiozza. I singhiozzi di Ally.

-Stai bene?- le chiese Austin che non sopportava vederla piangere.

-S...si.- rispose semplicemente lei.

-Non mi piace vederti triste, figuriamoci vederti piangere. Puoi parlare con me.-

-Ho paura.- disse voltandosi verso di lui.

-Di cosa?-

-Dei castorocioni, ho paura di quello che mi è successo oggi pomeriggio. Ho paura che se chiuderò gli occhi non li aprirò più. Ho paura che non ti vedrò più.-

-Ally, vieni qui.- disse annullando le distanze e facendole posare il capo sul suo petto.

-è la seconda notte che mi consoli e dormiamo insieme. Evitami di prendere questa abitudine.-

-Perché? MI piace sapere che sei al sicuro tra le mie braccia. Sapere che finché starai qui non potrà succederti niente.-

-Come farei a vivere senza di te?- gli disse prima di addormentarsi.

-Come io vivrei senza te.- le disse prima di addormentarsi anche lui.


 

SPAZIO AUTRICE
Come butta guys? Spero bene. Scusatemi se ho aggiornato dopo quasi un mese. Non avevo ispirazione. Ringrazio LoScandalo e la mia amica Diana per avermi fatto il banner. Mi dite quello che vi piace di più?
Ringrazio ancora LoScandalo per avermi aiutata a fare il capitolo. Tornando alla storia. Che cosa ne dite. Scrivetemelo in una recensione. Vi aspetto sempre con ansia.
Cosa succederà nel prossimo capitolo? Non lo so neanche io quindi se avete delle idee ditemele perché la mia sorgente delle idee si è praticamente esaurita.
Per chi mi ha seguita anche nelle avventure di You are my angel ho una buona notizia. Ho deciso che finita questa FF scriverò il seguito. E già, torneranno i miei angioletti preferiti. Sono anche i vostri?
Ora devo andare
Bacioni
Corvi1D
 

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Capitolo 3
*** Mercoledì (parte 1) ***


3 Mercoledì (parte 1)

 

Ally si svegliò a causa di una codina pelosa che le faceva il solletico.

-Ancora due minuti.- disse pensando fossero i suoi amici e si girò dall'altra parte.

La coda ricominciò a farle il solletico con più insistenza di prima, togliendole la voglia di dormire.

-Austin...- fece per dire ma si accorse che non era lui.

“è il castorocione di ieri, ma che ci fa qui?” pensò accarezzandolo.

Poi guardò Austin che dormiva beatamente stringendo il cuscino. Si alzò, prese la felpa e uscì. Fuori non c'era nessuno.

-Piccolo che ci fai qui?- gli chiese.

L'animale in risposta la indicò per poi fare finta di morderla. Poi indicò la tenda in cui dormiva il biondo e fece finta di morire.

-Scusa ma...non capisco cosa vuoi dire.-

L'animaletto abbassò la testa.

-Ti metti a parlare con lui invece di svegliarmi?- chiese in tono scherzoso Austin.

-Eri così tranquillo, e... non mi sembrava giusto svegliarti.- si giustificò la ragazza.

-Solo tranquillo?-

-No eri anche b... Che cos'è? Un interrogatorio?-

-B? Brutto, basso...-

-Bellissimo! Ecco, sei contento?-

Austin fece per darle un bacio sulla guancia ma lei si voltò di scatto facendo combaciare le loro labbra. Ally fece per allontanarmi ma Austin l'attirò di nuovo a se. Prese le sue mani, appoggiandole sul proprio petto e le cinse la vita. Quando si staccarono Ally abbassò lo sguardo arrossendo.

-Scusa. È da tanto che non bacio qualcuno, mi sono lasciato leggermente andare.- disse Austin.

-Fa niente.-

“Invece fa qualcosa.- pensò Ally.

Infatti voleva di nuovo le use labbra sulle proprie. Voleva che le sue mani le accarezzassero il suo corpo, che Austin le chiedesse di diventare la sua fidanzata e di fare sesso con l...

Dez e Trish uscirono dalla loro tenda, distogliendola dai suoi pensieri.

-Siete mattinieri.- disse Trish accendendo il fuoco.

Iniziarono a fare colazione. Austin guardava a terra, Ally e poi il fuoco e ricominciava. Ally coccolava in castorocione e lanciava occhiatine a Austin. I loro sguardi si incrociarono e Austin mimò un “ne parliamo dopo” e lei annuì.

Finita la colazione Austin e Ally si ritirarono in disparte per parlare.

-Austin...- iniziò la ragazza.

Lui la baciò e stavolta fu Ally ad approfondire il bacio mettendogli le braccia intorno al collo. Lui l'avvicinò e le cinse i fianchi. Quando si staccarono negli occhi di Austin c'era un velo di tristezza. Ally sapeva la domanda che Austin le avrebbe fatto così diede lei il colpo di grazia.

-Ha..hai provato qualcosa?- chiese titubante.

Austin tentennò e scosse la testa.

-Neanche io.- disse Ally.

Si notava una casino che se non si fosse allontanata da lui sarebbe scoppiata a piangere.

-V...vado ad...ad aiutare gli altri.- balbettò Ally.

Si voltò e, a passo svelto, si allontanò da lui. Quando fu sicura che lui non l'avrebbe ne sentita ne vista scoppiò in lacrime. Le faceva terribilmente male il petto, il cuore. Cosa doveva fare?

Tornare al campo e vederlo o scappare. Si voltò per guardarsi intorno, ma non trovò neanche un nascondiglio, ma c'era solo prato e... il bosco.

“Se Austin non mi ama io non posso vivere” pensò avviandosi verso il bosco.

Quello che la povera Ally non sapeva era che non era sola: tre misteriose figure non la perdevano mai di vista.

 

 

Austin non capiva perché Ally avesse avuto una reazione così strana. Si avviò anche lui verso il campo. Sentì qualcuno parlare da dietro un albero.

-Chi è la?- urlò.

Dez e Trish uscirono dal loro nascondiglio.

-Che ci facevate lì?- chiese.

I due tentennarono.

-Allora?- insisté.

-Stavamo cercando le...le... cuffie di Dez e per caso ho visto Ally correre nel bosco.- mentì Trish.

Ma Austin non aveva tempo per pensare alle menzogne di Trish. La sua Ally era in pericolo.

 

 

Ally correva tra i rovi, gemendo ogni secondo per i graffi che le stavano procurando. Quando uscì da quella foresta di spine era piena di graffi sanguinanti e i suoi vestiti erano strappati. Si incamminò verso dove le diceva l'istinto fino a ritrovarsi in una splendida raduna che sembrava uscita da una fiaba. Un ruscello scorreva tranquillamente e l'acqua era limpida. Si sedette a terra per riposarsi. Qualcosa in quel paesaggio la rendeva tranquilla e le faceva dimenticare tutti i suoi problemi.

-La, la, la.- canticchiò.

“Perché tornare a casa dove c'è un ragazzo che mi fa soffrire quando posso rimanere in questo paradiso?” si chiese.

Le arrivò un messaggio che la distolse dai suoi pensieri.

-Ally dove sei? È molto tempo che ti cerco. Rispondimi, chiamami, fai quello che vuoi ma dammi un segno di dove sei?- lesse.

Sentì la collera salirgli fino al cervello.

-Vuoi sapere dove sono, Austin? Per cosa? Per farmi soffrire ancora? Per spezzare il mio cuore in pezzi ancora più piccoli? Non voglio più vederti!-

Detto questo scagliò il cellulare a terra, frantumandolo. Si sentì subito meglio e la raggia nei confronti di Austin sparì. Ormai quella era la sua casa, la casa che non l'avrebbe mai fatta soffrire.

 

 

Austin era sul punto di una crisi di nervi. Ally non gli rispondeva.

“E se fosse morta?” si chiese.

Immaginò il suo fragile corpo spezzato a metà al centro di un lago di sangue con il cellulare tra le mani e il suo messaggio non ancora aperto e che non sarà aperto mai. Scosse la testa per levarsi quell'immagine orribile.

“Ma che dici Austin? Lei non è morta, non può morire, non deve morire!”

Le lacrime minacciarono di uscire ma lui le ricacciò dentro.

“Non devo piangere, non devo.”

Poi si ricordò di qualcosa, o meglio, di qualcuno.

“Il castorocione che ho salvato ieri. È sempre nel posto giusto al momento giusto e spero che questa volta faccia lo stesso.”

Sentì una soave voce provenire al di dei cespugli di rovi.

-Ally! Ally!- urlò.

La voce si fermò e calò il silenzio che successivamente venne squarciato da un urlo, un urlo femminile.

-Ally! No!- urlò Austin correndo in mezzo ai rovi senza badare alle spine che lo graffiavano e gli tiravano i vestiti.

 

 

Ally era spaventata a morte. Un gruppo di castorocioni l'aveva accerchiata. L'avrebbero uccisa, avrebbero mangiato le sue carni e bevuto il suo sangue. Uno di loro si scagliò contro di lei ma prima che potesse farle del male un pezzo di legno lo colpì. Gli animali si voltarono verso il luogo da dove proveniva.

-Lasciatela stare!!- urlò Austin correndo verso di loro con un bastone in mano e i vestiti lacerati e sporchi di sangue.

Alla vista del ragazzo tutti i castorocioni scapparono via, tutti tranne uno, Uno grosso, con i denti affilati e le unghie che avrebbero potuto lacerargli la carne. L'animale si scagliò contro di lui, che lo colpì con il bastone, gettandolo a terra.

 

Ally era spaventata e temeva, temeva per l'incolumità del ragazzo, non per la sua. Ma le faceva ancora male il cuore e voleva allontanarsi da lui. Corse via.

-Ally! Non scappare!! Ally!!- urlò.

La ragazza si fermò. Non per le parole del ragazzo ma per come le aveva dette. Stava piangendo, piangendo per lei.

-Austin.- sussurrò.

Il suo nome arrivò a Austin come un venticello facendolo voltare.

-Ally.- sussurrò Austin guardandola negli occhi.

-Austin!- urlò Ally, ma troppo tardi.

Il castorocione gli squarciò il petto facendo schizzare il sangue ovunque. Ally scoppiò in lacrime, vedendo il corpo di Austin cadere a terra. (SCUSA AMORE MA è PER LE OUDIENS BY ME) La testa iniziò a girarle, un fastidioso ronzio le impediva di sentire e la vista le si offuscò. Cadde con le lacrime che si mischiavano con il sangue a terra.

-L'ho perso... per sempre.-

Le parole uscirono come un debole suono, impercettibile. La vista si fece scura e svenne.

 

 

Austin si teneva il petto sanguinante . Aveva visto Ally svenire e perdere qualunque possibilità di correre a cercare aiuto. Si alzò, ignorando il dolore e pensando a una sola cosa:

salvarla a qualunque costo. Sarebbe morto pur di salvarla.

-Ehi!- urlò attirando l'attenzione del castorocione.

L'animale si voltò, mostrando i denti aguzzi. Ma prima che potesse saltargli addosso e finirlo, cosa molto probabile, il castorocione loro amico si parò davanti e gli morse l'orecchio facendolo cadere a terra. L'animale ferito soffiò contro di loro e scappò nel bosco.

-Ally!- urlò correndo dalla fid...dall'amica. Le prese in braccio e le diede un bacio sulle labbra e, seguendo l'animale, ritornò al campo. Arrivato adagiò Ally in macchina e si medicò le ferite. Gli ci vollero più di 5 minuti. Si cambiò e andò a vedere come stava Ally. La ragazza stava urlando e continuava a muoversi, sembrava terrorizzata. Austin le prese le mani.

-Tranquilla, ci sono io.-

Le diede un bacio casto che bastò a svegliarla. Austin le sorrise.

-Austin!- urlò la ragazza, abbracciandolo.

-Mi...stai...uccidendo...-

-Scusa, scusa, scusa. Stai bene? Sei vivo? Non ti ha ucciso? Come sono arrivata qui? Mi...-

Austin le tappò la bocca.

-Primo: si sto bene.

Secondo: se sono qui sono vivo, no?

Terzo: calmati. Ti ho portata qui io. Eri svenuta.-

-Oh, grazie, grazie!-

-Eccovi ragazzi, vi cercavamo. Che state facendo? State pomiciando?- chiese Dez aprendo la portiera della macchina per sedersi davanti.

I due si allontanarono subito e scossero la testa.

-Dez! Ti sembrano domande da fare?- lo sgridò Trish.

-Certo, e se stessero pomiciando veramente?-

-Lasciatelo perdere. Ha solo due neuroni tra i quali uno è mezzo bruciato. Comunque adesso partiamo. Siete pronti?-

-Certo.- risposero in coro.

Partirono e Trish accese la radio. La voce di Justin Bieber con As Long As You Love Me ruppe il silenzio.

-Cambia.- gli disse Dez.

-Non ci penso neanche. Justin è la mia anima gemella.- ribatte la riccia.

-Ma per piacere.-

-Tanto è finita.-

Justin cantò le ultime note e la canzone finì. Subito una musica allegra la sostituì.

 

She's so mean but I gotta love it, 
And I just can't let her go 
I'm so whipped on her tiny little 
She's a sexy animal 
Spends too much 
And I never tell her no 
Drives me nuts 
And she got me by the throat 
She's so mean but I gotta love it 
And I just can't let her go 

Ally si mise a cantare. Adorava Just Can't Let Her Go dei One Direction.

-Dai ragazze, che gusti avete?- brontolò Dez -prima Justin Bieberon e ora i One Kakescion.-

Ally lo fulminò con lo sguardo e Trish gli tirò uno scappellotto.

-Ahi! Che ho detto?-

Le ragazze non gli risposero. Il viaggio continuò, stranamente, senza altri battibecchi.

 

Passarono due ore e si fermarono in un auto-grill.

-Io e Dez scendiamo, voi venite con noi?- chiese Trish.

Austin scosse la testa.

-Noi rimaniamo qui.-

Trish e Dez entrarono nell'edificio, lasciandoli soli. Nella macchina calò il silenzio.

-Austin... stai bene?- gli chiese pochi minuti dopo.

Lui annuì.

-Sai, sei silenzioso, pensieroso e sembri completamente assente.-

Lui annuì.

-Appunto, ma che ti prende??-

Gli poggiò una mano sulla spalla.

-Mi rispondi?-

Lui con uno scatto la prese per i polsi e la sbatte contro la portiera.

-La pianti di scassare?!- sbraitò Austin.

La ragazza lo fisso negli occhi, due occhi spenti e pieni di rabbia.

-Cos'hai?- gli chiese.

Lui serrò la presa e si avvicinò al suo orecchio.

-Sai cos'ho e sai cosa voglio, voglio che tu sia mia, voglio farti mia.-

Il cuore della ragazza iniziò a batterle all'impazzata.

 

 

Si svegliò, urlando, con il viso e le mani sudate, il fiatoni e gli occhi colmi di paura.

-Piccola, stai bene?- le chiese Austin abbracciandola.

-Sei tu, sei tu! Non sei un maniaco sessuale!- pianse.

Austin s'irrigidì.

-Invece sei tu. Sei Austin, il mio Austin.-

-Tranquilla, non ti farò del male, non ti farò mai del m ale.-

-Grazie, mi sento rassicurata.- sbadigliò.

-Hai sonno?-

-Si, molto.

-Vieni.-

La strinse a se.

-Stai tranquilla, se gli incubi ti tormentano basta che mi chiami e sarò lì.-

-Grazie.-

Si accoccolò sul suo petto e si addormentò. Dez e Trish entrarono in macchina.

-Amico ha fatto colpo!- esclamò Dez.

-No, ha avuto un incubo e per rassicurarla l'ho abbracciata. Non è successo niente.- smentì Austin.

-Non è possibile che in cinque minuti sia successo tutto questo.- disse Trish.

-In cinque minuti? Siete stati via tre quarti d'ora!- esclamò il biondo.

-è vero.-

Ripartirono. Austin guardò il paesaggio che passava che passava fuori dal finestrino.

“Ally, se sapessi che io ho veramente fatto e detto quello che tu credi sia solo un sogno, chissà se saresti così tranquilla a dormire vicino a me” pensò accarezzandole i capelli.

-Chissà.- sussurrò.





SPAZIO AUTRICE
*Si nasconde dietro la sedia. Si accinge ad uscire ma le lanciano una scarpa addosso e si nasconde ancora*
SCUSATE!!!!! *scoppia a piangere* tutta colpa delle mie prof. e del mio povero cervellino che contiene solo pop corn, tra l'altro neanche buoni.
Comunque... ecco la prima parte del capitolo 3. L'ho pubblicata perché devo ricontrollare il resto e dato che è lungo ho deciso di dividerlo.
*Si mette un cerchietto con le orecchie da renna* BUON NATALE!!!!! (in anticipo) Per vostra fortuna mi regaleranno un nuovo cell. il Samsung trend e i capitoli arriveranno più velocemente. Evviva!!!! E voi cosa vorreste per Natale? Altra buona notizia... siete pronti per *rullo di tamburi* Austin & Jessie & Ally??? IO si!!!!!!!!  EVVIVA!!!! Va bon, ora mi eclisso.
Scusate ancora per il colossale ritardo e ringrazio chi segue, recensisce le mie storie.
Bacioni
Corvi1D

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Capitolo 4
*** Mercoledì (2 parte) ***


                                                                                         Collegamento permanente dell'immagine integrata







CAPITOLO 3 MERCOLEDÌ (parte 2)

Ally dormì per tutto il viaggio e quando arrivarono a casa non fu facile svegliarla.
-Ally? Ally. Ally! Sveglia!- la scosse Austin.
Lei si strinse a lui per mettersi comoda.
-Ally, siamo arrivati! Sveglia!-
La ragazza non dava segni di aver capito.
-Oh, no! Hanno rapinato il negozio.-
Ally si svegliò di scatto, picchiando la testa contro il tetto della macchina.
-Ahi!! Il negozio!- esclamò la ragazza.
Austin le cinse la vita per fermarla.
-Lasciami! Devo vedere cos'hanno rubato!-
-Non hanno rubato niente. Era solo per svegliarti.-
La ragzza si fermò.
-Ma sei scemo?- urlò.
-No!-
-Mi lasci?-
-No!-
-Austin, devo andare ad aprire. Mi lasci?-
Lui l'avvicinò.
-L-A-S-C-I-A-M-I!-
-Non voglio.-
Le infilò le mani sotto la maglietta e le accarezzò il bacino. Ally sussultò nel sentire le sue mani fredde a contatto con il suo corpo.
-Austin, ritorna in te.-
-Ma io sono in me.-
-Lasciami!-
Gli tirò uno schiaffo e Austin la fissò con uno sguardo confuso.
-Ma che...?- iniziò il biondo.
-Lasciami!-
Il ragazzo la lasciò e la fissò. Fece per accarezzarle la guancia ma lei si allontanò.
-A... Ally.-
Austin scappò fuori e Ally lo rincorse. Voleva delle spiegazioni.
-Austin! Austin!-
Il ragazzo si fermò.
-Vattene!- le disse.
-No, mi devi spiegare che ti succede.- ansimò.
-Vattene!-
-No!-
-Non... Non posso spiegare cosa mi succede, non lo so neanche io. Quando mi succede ho dei vuoti di memoria e se ricordo sono ricordi confusi.-
-Io...Io posso aiutarti, posso...-
-No! Non puoi! Non puoi.-
-Posso, ti aiuterò.-
Si avvicinò per abbracciarlo ma venne respinta.
-Stammi lontana, potrei stuprarti, potrei dire cose di cui mi pentirei, potrei farti del male... Come ieri e stamattina.-
-Stamattina? Era solo un sogno.-
-No, è successo e ti ho quasi stuprata.-
-Era un sogno, solo un sogno!-
-No, non era un sogno, era la realtà!-
-Bugiardo!-
-Se non mi credi quardati i polsi.-
La ragazza lo fece, e aveva dei segni.
-Questi non provano niente!-
-Torna a casa e dimenticami.-
Corse via e Ally rimase lì a fissarlo. Si voltò e corse al Sonic Boom. Trish e Dez non c'erano. Prese le sue cose ed entrò. Mise via lo zaino e decise di fare un bagno caldo per chiarirsi le idee. Fece scendere l'acqua, si svestì ed'entrò. Ma neanche quel bagno caldo riuscì a schiarirle le idee. Uscì dalla vasca e si vestì. Uscì dal bagno.
-Sai, eri più bella prima, in bagno.- le disse qualcuno alle sue spalle.
Ally si voltò. Dietro di lei c'era Dallas.
-D... Dallas, che ci fai qui?-
-Sono venuto a trovarti, non posso?-
-No, no. Di solito si bussa prima di entrare in una camera di una ragazza.-
-Scusa, ma ero molto bella in intimo.-
-M... Mi stavi spiando?-
-Si, che ne dici se la mia chiave entra nella tua serratura?-
La ragazza non capì.
-Facciamo così, aggiungiamo un letto, sottraiamo i tuoi vestiti, dividiamo le tue gambe e moltiplichiamoci.-
-Non.....-
-Voglio fare sesso con te.-
-Cosa?!-
-Hai capito finalmente.-
-D.. Dallas, io non posso, sono v....-
-Vergine? Perderai la tua purezza con me.-
Si avvicinò a lei, che si allontanava, ma la camera non era infinita e ben presto, Ally, si ritrovò con le spalle al muro.
-Avanti, Ally, lascia che accada, non fare la guastafeste.-
La ragazza saltò fuori dalla finestra alle sue spalle, ritrovandosi sulla scala antincendio. Ma prima che potesse scenere, Dallas le blocco la sua unica via di fuga. Ally fu costretta a salire all'ultimo piano del palazzo, ritrovandosi sul tetto, senza nessuna via di fuga.

Austin stava camminando verso il Sonic Boom. Voleva vederla e chiederle scusa. Quando arrivò trovò una folla sotto il palazzo dell'amica.
-Mi scusi, che succede?- chiese a un signore.
-Un ragazzo sta violentando la sua ragazza.- spiegò il signore.
-La sua ragazza, ma lei sa chi è?-
-Si dice che sia Ally Dawson.-
-Lei è la mia ragazza!!!!- urlò il biondo.
-Austin!!!!!!-
Il ragazzo avrebbe riconosciuto quella voce tra mille, Ally lo stava chiamando.
Il corpo della ragazza cadde dal palazzo e Austin si mise nel punto si cui sarebbe caduta. La ragazza gli cade addosso facendo finire entrambi a terra.

Ally aprì gli occhi e vide Austin accanto a lei.
-O mio Dio! Austin, Austin, rispondimi!-
Gli sollevò la testa e le mani si macchiarono di sangue, il suo sangue.
-A.... Austin, chiamate un'ambulanza! Presto!-
Un signore fece quello che la ragazza aveva detto. La ragazza piangeva, gli accarezzava il viso e i capelli, cercando di fermare l'emorragia.
-C'è la farai, apri gli occhi, aprili!! Ti prego!!-
Austin mosse leggermente la mano e aprì gli occhi.
-Austin! Austin, sei vivo! Sei vivo!-
-Mhhh, chi sei?-
-S.... Sono Ally, la tua m...migliore amica.-
-Io...n...non..ti...conosc...-
Chiuse gli occhi e svenne.
-N... Non sa chi sono, non si ricorda di me....-
L'ambulanza arrivò e portò via Austin, lasciano la ragazza lì da sola. La folla se ne andò, non trovando più interessante lo spettacolo. Ally si alzò e si avviò all'entrata di casa sua, dove trovò Dallas.
-Hey, baby, che è successo?- chiese con la sua voce da scemo.
-È successo, che è morto!-
-Chi è morto?-
-Austin!-
-E allora?-
Ally gli tirò uno schiaffo.
-E allora cosa? È morto l'amore della mia vita è morto! Per colpa tua!-
Dallas si massaggió la guancia.
-Ma che ti prende? Ci sono io, non ti serve quello lì!-
-Quello lì? Quello lì? Quello lì si chiama Austin e grazie a lui sono ancora viva! Non grazie a te!-
-Se tu non fossi scappata ora...-
-Mi avresti scopata!- urlò.
Una vecchia con una borsa la guardò male.
-Io non ti voglio scopare! Io voglio fare sesso!-
La stessa vecchia guardò male Dallas. 
-Sparisci!-
-No, voglio che tu sia mia.-
La sbatte contro il muro e le palpó il seno, ma prima che potesse fare chissà che cosa, la vecchia di prima gli tirò una borsata addosso.
-Ahi, la pianti!-
-Se ne vada e lasci stare sta povertà ragazza!-
Dallas scappò via.
-Grazie signora, le sarò per sempre debitrice.-
-Di niente, Ally.-
-Ma come fa a sapere il mio nome?-
-Bhe, ecco...io... Ciao.-
Si tolse la parrucca e la maschera.
-Giulia?!-
-Si, sono io.-
-Ma che che ci fai qui?-
-Facevo la stolker.-
-MI SPIAVI?-
-Si, per proteggerti. Scusa.-
-Ti perdono perché mi sei mancata un casino in questi tre anni e perché mi hai salvata.-
Ally fece per abbracciarla ma Giuly la bloccò.
-Sti vestiti non sono miei, non devo sporcarli. A proposito, perché sei sporca di sangue?-
La ragazza scoppiò a piangere e Giuly la consolò come poteva.
-Entriamo, ti cambi, tolgo questo vestito e mi racconti tutto. Va bene?-
Ally annuì. Entrarono e si cambiarono per poi sedersi sul letto.
-Allora, che è successo?-
In risposta la ragazza scoppiò in un pianto infrenabile. Calmatasi raccontò tutto, da lunedì fino a pochi minuti prima.
-Mi dispiace, Dallas è un cretino, non doveva.-
-Adesso per colpa  mia Austin è in fin di vita.-
-Non è colpa tua, ma di Dallas.-
-Ma io gli sono caduta addosso.-
-Ma è stato Dallas a spingerti.-
-Ma gli sono caduta addosso io.-
-Senti, la colpa è di Dallas che ti voleva scopare. Punto è stop.-
-Ora non rivedrò più l'amore della mia vita!-
-Andiamo a trovarlo.-
-Sarebbe fantastico ma non ho la macchina.-
-Ho la moto.-
-Ma...Non...Non posso lasciare incustodito il negozio.-
-Il negozio è chiuso, ho l'impressione che tu non voglia vederlo.-
-Cooooosa?!-
-Perché non vuoi?-
-Ho paura, ho paura che sia morto.-
-Cicciola, non ti preoccupare.-
Le ragazze uscirono e presero la moto di Giuly. In due minuti furono lì. Entrarono nel gigantesco ingresso.
-Mi scusi, cerchiamo il signor Austin Moon.- chiese Giuly a un infermiera.
-Camera 1D quarto piano.- rispose.
Le due ringraziarono e entrarono nell'ascensore.
-Mi dispiace!- urlò l'infermiera prima che le porte dell'ascensore si chiudessero.
-Che ha detto?- chiese Ally che non aveva capito.
-Ha solo ripetuto il numero e il piano.- mentì.
Arrivarono e Ally si fermò all'entrata della camera.
-Non ce la faccio, vai prima te, io devo prepararmi psicologicamente.-
-Va bene.-
Giulia entrò e Ally si sedette su una sedia lì vicino.
"Gli dirò tutto, che lo amo alla follia e che non posso vivere senza di lui. Avrei paura di perderlo se non lo avessi sempre al mio fianco. Si, gli dirò questo." pensò.
Giuly uscì senza proferire parola e incitando Ally a entrare. La ragazza, titubante, entrò e lo spettacolo che l'accolse le spezzò ancora di più il cuore. Austin era sdraiato su un lettino con molte flebo attaccate alle braccia. I suoi battiti 
cardiaci erano scansionati da una macchina che li rappresentava su un monitor. Ally cadde in ginocchio lasciando che le lacrime ricassero il suo pallido viso.
-A...Austin....no.-
Con le gambe che tremavano e minacciavano di cedere a ogni passo si avvicinò al biondo.
-C...cosa ti ho fatto, cosa è successo per causa mia?-
Un medico entrò e a sentire le sue parole decise di dirgli la situazione del biondo.
-Signiorina, Io suo amico è stato avvelenato da un veleno naturale. Era già debole e quando l'ha salvata ha picchiato molto forte la testa provocando un trauma cranico, ora è in coma e ha perso molto sangue. Mi dispiace per il suo fidanzato.-
-Avrei voluto tanto che lo fosse, ma non è successo. Ma si riprenderà?-
-Se rimane così, gli antibiotici dovrebbero eliminare il veleno e salvare il suo amico, ma se questo succedesse, non saprei quando si risveglierebbe.-
-È se non accadesse?-
-Dovremmo operarlo e rimuovere il veleno, e in questo caso se andasse tutto bene sarebbe salvo.-
-Grazie dottore, potrei rimanere qui per tutta la notte?-
-Si, se ci tiene.-
-Grazie.-
Il medico uscì, seguito da Ally.
-Tutto OK?- le chiese Giulia.
-Si, s...sto bene.-
-Vuoi andare a casa? Sono quasi le cinque e mezza.-
-No, vai tu, Io rimango con lui, se succede qualcosa ti avviso.-
-Come vuoi. Io domani parto e torno in Italia per due giorni, mia madre ha insistito e alla fine ho ceduto, lascerò da te la mia roba. Va bene?-
-Si, ora vai.-
-Un ultima cosa, porterò con me il mio fidanzato Cha....-
-Si, può stare da me. Ora vai e non preoccuparti.-
Giuly la salutò e uscì. Ally ritornò dal biondo e si sedetre su una sedia lì vicino. Gli strinse la mano e fece un sorriso tirato.
-D...dato che abbiamo tempo, pensavo che potremmo parlare di tutto, da quando ci siamo conosciuti, di tutti i momenti belli e brutti. Ti ricordi quando mi hai rubato la canzone e l'hai messa on line? O quella volta che hai voluto condividere con me la tua fama e ho 
distrutto l'"Helen Show" o quando....-
Ally parlò di tutte le loro avventure, da quelle più vecchia quelle più recenti.
-Prima che...che succeda qualcosa di irreparabile, voglio dirti una cosa, so che forse non mi sentirai...TI AMO!-
Gli diede un bacio che per una frzione di secondo la rese la ragazza più felice della terra, ma quando sentì che il biondo non ricambiava si staccò e appoggio la testa sul lettino, stringendogli la mano.
-Ti...amo.- sussurró prima di addormentarsi cullata dai BIP regolari della macchina.

Un rumoroso suono la svegliò dal suo sonno. Ci mise pochi secondi a realizzare che quel suono era prodotto dai battiti cardiaci di Austin che erano rappresentati sullo schermo. I suoi battiti accelleravano e diminuivano fino a quando un continuino BIP illustrato da una riga tritta venne visualizzato sullo schermo. Improvvisamente la mano del biondo divenne fredda e il suo viso pallido.
-No, no, NO! Non puoi morire, non puoi, io....Ti amo!-
L'Ultimo rintocco della mezzanotte scoccò.

SPAZIO AUTRICE.
Per prima cosa...Sorry per il ritardo. 
Allora, ecco un nuovo capitolo, come vi sembra? Voi lo sapete tutti che Io sono lenta come una lumaca con l'artrite a pubblicare, ma sappiate che la storia su carta è già finita e sto già iniziando You Are My Angel 2: Lost Paradise. Per incuriosirvi vi lascio la trama.
Austin & Ally ritornano su EFP sotto forma di angeli, innamorati e magici più che mai. Ma al culmine di tutto questo la gelosia e le tenebre si metteranno in mezzo. Cosa succederà in questa nuova avventura alla ricerca di una mistica pietra e di un paradiso perduto?
Spero di avervi incuriosito e scusatemi ancora.      
Bacioni.      
Corvi1D.        
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Capitolo 5
*** Giovedì ***


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-Austin!! Austin!!- urlava Ally con le lacrime che le rigavano il viso.
Delle infermiere e un dottore entrarono nella camera.
-Si allontani.- le disse un infermiera ma lei non si mosse.
Il dottore la spostò di forza e la spinse fuori.
-Mi lasci!! Devo..... Mi lasci!-
Pochi secondi dopo uscirono anche loro con la barella con su Austin.
-Dove lo portate?! Dove?-
Non le risposero ed entrarono in una sala, chidendo le porte dietro di loro. Anche Ally cercò di entrare ma la porta era bloccata. Una luce rossa risplendeva minacciosa sopra di lei rivelando la scritta "sala operatoria".
La ragazza si accasciò a terra, urlando il nome del biondo, ma non ottenne risposta. Si alzò e si sedette su una sedia lì vicino.
"È colpa mia, mia! Ora è morto, morto! Per colpa mia!"
Cercò di distrarsi premdendo gli auricolari e acceddendo la radio.
" Cerco la chiave del tempo
viaggio in silenzio
sospeso a metà...
Filtro la luce del mondo
nessun sentimento mi libererà.
Perché mai, soffro così,
rimpiangerò la libertà
non sarò più un uomo a metààà!

La notte è vicina
non lo sai
La fine è vicina
non lo sai
Sarò giudicato anch'io
e tu non lo saprai mai..."
Ally conosceva quella canzone e sapeva che parlava di morte. Cambiò stazione ancora e ancora ma tutte le canzoni le ricordavano Austin. Passò un quarto d'ora che per lei sembrarono anni e un'infermiera uscì dalla sala.
-Mi scusi, infermiera.- la chiamò Ally avvicinanadosi a lei.
-Si, cosa vuole?-
-Come sta...Austin Moon?-
L'infermiera abbassò lo sguardo.
-Gli abbiamo tolto il veleno ma l'intervento non è andato brillantemente e ora è in rianimazione. Se non si risveglia tra due, tre ore Non si sveglierà più. Mi dispiace.-
Ally si sentì cadere il mondo addosso e demette che le sue gambe e il suo cuore l'abbandonassero.
-Gr...grazie.- riuscì solo a dire.
L'infermiera di congedo con un sorriso e se ne andò. Ally si sedette e scoppiò in un pianto disperato. Decise di andare a casa, doveva staccare e riposarsi. Prese il cellulare e chiamò Giuly.
-Chase, mi hai rotto le scatole!! È l'una di notte, piantala di chiamarmi! Lo so che mi ami e che ti manco ma ora devi lasciarmi dormire!- urlò Giuly.
-S...sono Ally...mi verresti a prendere?-
-Certo tesoro. Arrivò tra due minuti.-
Mise giù e Ally si impressionò nel sentire Giuly un attimo prima furiosa del tipo "o stai zitto o ti uccido" e un attimo dopo dolce come lo zucchero filato. Un brivido le percorse la schiena e l'immagine di Austin in rianimazione le folgorò la mente. Si strinse a sé per scaldarsi, anche se c'erano almeno 40 gradi. Scoppiò di nuovo a piangere e continuò fino a quando non arrivò l'amica a prenderla. Le ragazze uscirono, salirono sul motorino e se ne andarono a casa. Ad'accoglierle sulla soglia della porta di casa c'era Dallas. Era appoggiato alla porta in una posizione sexy del tipo "lo so che sono sexy, vuoi una scopatina? Allora domani alle 10".
-Ciao Ally, come mai di ritorno così tardi?- chiese avvicinandosi a loro.
-Lasciami stare!- rispose brusca Ally.
-Ma che maniere, non mi presenti la tua amica?-
-Uno: Non mi interessi;
Due: Ci conosciamo già.- rispose Giuly.
-Non mi sembra di aver avuto il piacere di averti sotto di me.-
Sì avvicinò alla ragazza che non era minimamente spaventata.
-Avanti micina, vieni con me, ci divertiremo.-
Ally non sapeva se vomitare o prenderlo a sberle.Mentre Giuly aveva un'idea precisa. Tirò fuori la borsa che eveva usato quel pomeriggio per picchiarlo.
-Assomiglia alla borsa di una vecchia che mi ha picchiato oggi pomeriggio.- disse Dallas.
Giuly lo colpì facendolo finire a terra.
-Ma che fai??!- chiese Il ragazzo massaggiandosi la schiena.
-TI picchio.- rispose semplicemente dandogli un'altra borsata.
-O meglio ti prendo a borsate.- si corresse.
-Perché?- chiese Il ragazzo.
-Uno: Ci hai provato con me;
Due: Hai fatto del male a Ally;
Tre: Hai fatto del male a Austin;
Quattro: Ti sto anche facendo un piacere perché se lo avesse scoperto Chase di avrebbe disintegrato;
Cinque: Sono la vecchia di oggi.-
-WHAT!??-
Giuly gli tirò un'altra borsata con più forza delle precedenti.
-Piantala!- 
-No, è divertente! E ora sparisci!-
Dallas corse via.
-Per un po' non romperà più.-
Le due entrarono e si diressero in camera.
-Io torno a letto.- disse Giuly buttandosi a peso sul letto e addormentandosi all'istante. 
Ally si cambiò e si sdraiò sul letto.
-Austin...-
Furono le uniche parole che riuscì a dire prima di addormentarsi.

Il cellulare iniziò a suonare all'impazzata svegliando Ally. La ragazza prese il cellulare e rispose.
-Pronto?-
-Salve signorina Allyson.. La chiamiamo per il signor Austin Moon... Volevamo informarla che....- venne interrota la segretaria.
-Vengo subito!-
Mise giù la chiamata, si vestì in un lampo, lasciò un biglietto a Giuly che dormiva e uscì per prendere la macchina. Partì e in pochi minuti arrivò all'ospedale. Si fiondò nell'ascensore ma venne fermata da un'infermiera pacciocchina.
-Chi è?- le chiese.
-Devo vedere un vostro paziente, ieri era in rianimazione per avvelenamento.-
-Questo non sarebbe l'orario delle visite ma visto le condizioni la farò passare.-
Ally ringraziò e si diresse alla camera di Austin. Entrò e per poco non le venne un colpo. Austin era su quel lettino, senza flebo né niente. La ragzza si avvicinò, tremante.
-S...sono arrivata tardi.-
Gli strinse la mano e scoppiò a piangere.
-Che cosa ti ho fatto. Ti ho ucciso. E tutto perché ho rifiutato Dallas. Se non l'avessi fatto ora non saremmo qui, mi avrebbe stuprata, è vero, ma era meglio che vederti qui così... Perché non ho perso la verginità quel maledetto giorno con lui?-
-Tu non farai mai niente con lui, chiaro?-
Ally sentì stringersi la mano.
-No, non può essere vero, tu...tu sei morto.-
-Sei sicura?-
-Sto solo sognando, ora mi sveglio da questo sogno e ritorno all'incubo della realtà. Tu sei morto!-
-Se mi vuoi morto posso buttarmi dalla finestra.-
-Non ci provare!-
La ragazza si voltò di scatto, ritrovandosi gli occhioni di Austin a fissarla.
-Ciao mia dolce pessimista!-
-Sei vivo!- urlò buttandogli le braccia al collo.
Lui la strinse a sé e la fece sedere sulle sue gambe. Austin le accarezzo la schiena e piano piano le sollevò la maglietta e gliela tolse. La ragazza arrossì, imbarazzata. 
-Sei bellissima.- le disse Austin.
Le slacciò il reggisebo e fece per toglierlo quando Giuly entrò nella camera.
-Ho..Ho interrotto qualcosa?- chiese vedendo la scena.
-No...No.- rispose Ally scendendo dalle gambe del biondo.
Prese la sua roba e scappò via.

-Dannazzione.- imprecò Austin a bassa voce.
-Aaalora... Come stai?- chiese la ragazza che voleva togliesi da quella situazione imbarazzante.
-Be...-
-AND LET ME KISS YOU!-
-Scusa, è il mio cellulare.-
Là ragazza uscì e rispose.
-Pronto?-
-Allora, novità?- chiese la misteriosa voce al telefono.-
-Si, una.... Gliene avete data troppa!-
-No, forse, un pochino, si. Ma la dose era poca è così l'ho raddoppiata.-
-Evita di dargliene troppa, l'ha quasi svestita, in ospedale! Ora ti lascio, a dopo.-
Mise giù la chiamata e rientrò in camera.
-Quando ti timettono?-
-Ora, volevo aspettare Ally, se non mi avesse trovato si sarebbe preoccupata.-
Il ragazzo prese le sue cose e con Giulia uscirono da quel luogo di dolore.
-Dove ti porto?- chiese la ragazza.
-Da Ally. Le devo parlare.-
-Guai a te se la fai soffrire.-
-Perché queste valigie?-
-Ti lascio giù e parto per l'Italia. Torno a casa. Ritorno per il ballo. Chi ci porti?-
-Pensavo di invitare Ally, ma dopo tutto quello che è successo non sono più tanto sicuro che accetti.-
-Accetterà, fidati.-
Arrivarono al negozio, Austin scese, salutò Giulia, e entrò. L'amica era seduta dietro il bancone a scrivere sul quaderno.
-Hey.- la salutò
-Hey!-
-Mi dispiace per prima, non so cosa mi sia preso.-
-Non ti proccupare. Sei uscito da un coma mortale, è naturale che tu non sia al massimo della forma.-
-Devo farmi perdonare in qualche modo.-
-Non fa niente, tranquillo.-
-E no, devo farmi perdonare.-
Si sedette al piano e iniziò a suonare.
- No soy ave para volar,
Y en un cuadro no se pintar
No soy poeta escultor.
Tan solo soy lo que soy.

Las estrellas no se leer,
Y la luna no bajare.
No soy el cielo, ni el sol…
Tan solo soy.

Pero hay cosas que si sé,
Ven aquí y te mostraré.
En tu ojos puedo ver….
Lo puedes lograr, prueba imaginar.

Podemos pintar, colores al alma,
Podemos gritar iee eê
Podemos volar, sin tener alas…
Ser la letra en mi canción,
Y tallarme en tu voz.-
Ally iniziò a cantare con lui.
- No soy el sol que se pone en el mar,
No se nada que este por pasar.
No soy un príncipe azul…
Tan solo soy.

Pero hay cosas que si sé,
Ven aquí y te mostraré.
En tu ojos puedo ver….
Lo puedes lograr, (lo puedes lograr…)
Prueba imaginar.

Podemos pintar, colores al alma,
Podemos gritar iee eê
Podemos volar, sin tener alas…
Ser la letra en mi canción…

No es el destino,
Ni la suerte que vino por mi.
Lo imaginamos…
Y la magia te trajo hasta aquí…

Podemos pintar, colores al alma,
Podemos gritar iee eê
Podemos volar, si tener alas…
Ser la letra en mi canción…
Podemos pintar, colores al alma,
Podemos gritar iee eê
Podemos volar, si tener alas…
Ser la letra en mi canción…
Y tallarme en tu voz.- conclusero insieme.
-Non sapevo che sapessi lo spagnolo?- le disse Austin.
-Sinceramente non lo sapevo neanch'io. Ho lasciato che la tua voce mi guidasse.-
-Che ne dici di andare a pranzo? Sto morendo di fame.-
-Certo.- 
Ally mandò un messaggio a Trish e Dez per avvertirli che andavano a mangiare da Mini's e di raggiungerli li.

(dopo mangiato)
-A..Ally, devo chiederti una cosa.- le disse Austin.
Tirò un lungo sospiro e si inginocchiò prendendogli la mano.
-Ally.... Vuoi avere l'onore di venire con me al ballo sabato?-
-E c'era bisognio di chiedermelo come se dovessi chiedermi di sposarti?-
-Sì?-
-Certo che vengo con te!-
I due si abbracciarono.
-È voi con chi andate?- chiese Ally agli amici.
-Andremo insieme.- rispose Trish.
Ally sputò l'acqua che stava bevendo.
-Cosa??!!!-
-Che c'è di strano?-
-Niente, niente. Io vado, devo andare a prendere un vestito per il ballo. Ciao.-
Ally si congedò dagli amici e, seguita da Trish, entrò in un negozio.

Le ragazze avevano passato tutto il pomeriggio a fare shopping e quando tornarono a casa Eramo piene di buste.
Ally entrò in casa, posò i pacchetti e prese il telefono per ordinare una pizza, quando il campanello suonò.
-Arrivo!- urlò correndo ad aprire.
-Ciao.- la salutò Austin.
-Ciao, che ci fai qui?-
-Stavo tornando a casa e sono passato di qui, così ho pensato di venirti a salutare.-
-Ma casa tua è dall'altra parte, che ci facevi qui?-
-Bhe, ecco...per la verità...mi mancavi.-
-Davvero?-
-Si, pensavo di fare un salto a vedere come stavi.-
-Sei dolce, vuoi rimanere?-
-Se per te non è troppo disturbo.-
-No, sono da sola e mi sarei solo annoiata. Mio padre non c'è, è al funerale della zia Alfonsa.-
-Mi dispiace, allora resto con piacere.-
-Che ne dici se ordino due pizze e poi ci guardiamo un film, preferibilmente non horror?-
-Va bene.-
La ragazza ordinò le pizze e salirono in camera.
-Che vuoi fare mentre aspettiamo?- chiese la ragazza
-Monopoli?-
-Ci sto!-
Tirarono fuori il gioco e incominciarono la partita.
Dopo due ore la partita finì.
-E ho vinto, ho vinto!- urlò Ally.
-Pura fortuna.-
-Io direi fiuto per gli affari.-
-TI faccio vedere io chi sa fare un buon affare!-
La prese in braccio e la gettò sul letto, facendole il solletico.
-Basta! Non ce la faccio più!- urlò disperata la ragazza.
Austin si mise sopra di lei.
-Devi dire "Io non batterò più Austin a qualsiasi gioco".-
-Mai!-
Austin le si avvicinò con fare minaccioso.
-Dillo.-
-Mai!-
Austin era praticamente appiccicato al suo viso e Ally ebbe quell'impulso di abbracciarlo, e lo fece. Lo prese di sorpresa e Ausyin non ebbe il tempoateriale di prepararsi psicologicamente per quello cje stava succedendo. I due si ritrovarono abbracciati, con le gambe incrociate fra di loro. I loro bacini appiccicati e i loro visi separati solo da pochi centimetri. Austin fece per baciarla ma il campanello suonò, e Ally corse giù ad'aprire.
-Sono arrivate le pizze!-
I due mangiarono e si sdraiarono sul divano.
-Che film vuoi vedere?- le chiese Austin.
-Titanic.-
-Va bene.-
Misero il DVD e il film iniziò. Non passarono neanche due minuti che Ally si ritrovò su petto del biondo a piangere.

Il film finì e Ally si era addormentata placidamente sul petto del biondo. Austin sorrise e fece per portarla a letto ma era così tranquilla sdraiara sul suo petto con il viso vicino al suo. Le diede un bacio casto che la fece sorridere. Ally, nel sonno, si avvicinò al suo orecchio e gli bisbigliò due parole.
-Baciami ancora.-
Austin rimase leggermente impressionato da quello che aveva sentito, mentre Ally cercava le sue labbra. Quando le trovò permette le sue contro quello del biondo, dando vita a un bacio passionale. Contimiarono per un po', fino a quando anche Austin non si addormentò. Ma nel profondo di lui sapeva che Ally stava solo sognando e forse lui non era il ragazzo che voleva baciare.                                                                                                                   SPAZIO AUTRICE.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           Come va bella gente? Ecco il nuovo capitolo. Mi scuso per l'ennesima volta per il ritardo.Vi piace questo capitolo? Spero di sì, perché la storia sta per giungere al termine.                  
Bacioni.                                                  
Corvi1D

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Capitolo 6
*** Venerdì (1parte) ***


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Austin si svegliò con un profumo di rose. Aprì gli occhi e sorrise alla celestiale visione che aveva sdraiata sul suo petto.
-Buongiorno, amore mio.- disse accarezzandola.
Quello che non poteva sapere era che Ally era sveglia quanto bastava per sentire e capire, e a quella frase si svegliò del tutto.
"M...mi ha chiamato "amore mi...mio". Starà sognando, come martedì. Starà sognando, perché lui non mi ama come vorrei che mi amasse."
Una lacrima impercettibile le rigò io viso. Una lacrima minuscola ma tagliente come una lama. Decise di finirla e fece finta di svegliarsi.
-Buongiorno Austin!-
Il ragazzo arrossì.
-D...da quanto sei sveglia?- le chiese nervoso.
-Da adesso. Perché?-
Il ragazzo tirò un sospiro di sollievo.
-Niente.-
Là voce di Justin interruppe qell'atmosfera che si era creata.
- È il mio.-
Ally si alzò e prese il cellulare.
-Pronto?-
-Ciao Ally cara. Tu non sai niente vero?-
-Ciao Giuly. Di che parli?-
-Come, non ti ricordi?-
-Cosa?-
-OK, non sai e non ricordi. Ragazza stai più attenta quando vi addormentate così.-
-Ma di che cacchio parli??!!!-
-C'è qualcuno con te?-
-Si, perché?-
-Mandalo via. È una cosa importantissima.-
-Va bene. Austin, potresti andare giù? Mi cambio e arrivo.-
-Va bene, ma non metterci troppo, non posso stare tanto senza te.-
-Va bene.-
Si scambiarono un bacio talmente vicino alle labbra che se si fossero girati di pochi millimetri si sarebbe trasformato in un bacio passionale. Austin uscì e chiuse la porta.
-Basta con tutto questo mistero? Sputa il rospo!-
-Allora, cosa ti ricordi di ieri sera?-
-Solo Titanic e poi....O porca miseria. N..Non avrò detto qualcosa o pecchio fatto qualcosa...- 
Instintivamente si toccò il collo. No, non aveva segni di qualunque genere.
-Se ti stai toccando il collo non è successo quello.-
"Ma come fa a sepere cosa sto facendo?" pensò.
-Lo so e basta.- continuò Giuly.
-E allora cos'è successo?-
-Vi siete addormentati come due piccioncini e lui...-
-Lui cosa?-
-Come dirtelo.... Lui ti ha.... Ecco...-
-LUI MI HA COSA!!!?????-
-Sciallati. Lui ti ha baciato.... E.... Ally ci sei?-
Ma la ragazza era assente. Nel suo cuore si formarono un sacco di dubbi, di sentimenti confusi, di rabbia, e gioia ma sopratutto dolore, dolore perché Austin le aveva sempre mentito su tutto quello che provava. Lui l'amava, l'amava, ma le aveva sempre mentito. Chiuse la chiamata e lasciò cadere il cellulare seguito dalle lacrime. Cadde in ginocchio, schiacciata dal peso dei sentimenti che provava, dalle bugie che l'avevano sempre circondata. Dal peso dell'amore. Incominciò a piangere, come aveva fatto ad essere così ingenua? Come aveva fatto ad essere così ceca? Il suo cellulare vibrò, segno che era arrivato un messaggio. Lo prese titubante a aprì il messaggio di Giulia. Era un video, il video di quella sera. Non ebbe il coraggio di aprilo e lo lasciò lì.

Austin era giù ad aspettare Ally.
"Perché ci mette così tanto?" pensò salendo le scale e bussando alla porta semichiusa.
-Ally, ci sei?-
L'unica risposta che sentì fu un piccolo gemito di dolore.
-Ally, stai bene?-
Aprì la porta e la vide con un coltellino sporco di sangue in mano. Il braccio le sanguinava. Corse la lei è le strappò il coltello dalle mani.
-Ma che fai?- le urlò.
-Lasciami!! Non toccarmi!!-
-Cosa ti è saltato in mente?-
-Vattene!!!-
Austin lanciò uno sguardo al cellulare acceso di Ally e vide la sua immagine. Lo prese e aprì il video.
-Chi te l'ha dato?- chiese.
-Sono affari miei!-
-No!! Ci sono io in questo video. Dimmi chi te l'ha dato!-
-Prima rispondimi! Tu mi ami?-
La domanda lasciò spiazzato Austin. Cosa doveva risponderle? "No, non ti amo, ho solo sbagliato" o "Non mi sono mai innamorato che di te, voglio solo te." Spezzarle il cuore o....un'altra reazione che lui non poteva prevedere?
-Io...Io...ecco...Io...Io....non....-
-Allora??!!-
-....mi dispiace, non ti amo!-
Il mondo le crollò addosso e con esso la menzogna che aveva sentito.
-Bugiardo!!-
-Solo io conosco il mio cuore e tu in esso non ci sei!-
-Vattene.- sussurró.
-Come?-
-Vattene!-
-No! Se me ne vado ti farei solo del male!-
-Sei solo un bugiardo!-
-Ti taglieresti! E  io non lo permetterò!-
-Vattene dalla mia camera! Vattene dalla mia vita! Vattene dal mio cuore!!-
-Non posso!-
Si avvicinò per baciarla ma Ally gli tirò uno schiaffo.
-Non toccarmi!! Vattene!!-
Il ragazzo per una volta l'ascoltò. Le lanciò uno sguardo di scusa è se ne andò. Ally lo guardò uscire e chiudere la porta poi si lasciò sopraffarre dai suoi sentimenti e il dolore e cadde in ginocchio.

SPAZIO AUTRICE
Scusate per l'ennesimo ritardo. Questo è solo metà capitolo. Rongrazio tutti quelli che mi seguono. Ringrazio LoScandalo per queata idea geniale. Che FF volete che continui? 1Questa 2 I'm a Vampire....ecc. 3 You Are My Angel. Bacioni Corvi1D
e Buon San Valentino

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Capitolo 7
*** Venerdì (2 parte) ***


Austin stava camminando verso Mini's. Era quasi ora di pranzo così decise di pranzare lì e pensare sul da farsi. Finito di mangiare era ancora al punto di partenza. Cosa poteva dirle?
Qualcuno scostò la sedia davanti a lui è si sedette. Austin alzò lo sguardo ritrovandosi gli occhi marroni di Ally.
-Ciao, dobbiamo chiarire.- tagliò corto Ally. 
-Concordo. Non mi piace essere arrabbiato con te.-
-Ma stai zitto! Tu non vuoi avere i sensi di colpa!-
Austin si trattenne dal risponderle o avrebbe solo peggiorato la situazione. Ally, dal suo silenzio, dedusse di aver fatto centro.
-S...se non mi ami, perché mi hai baciata?-
Il ragazzo non l'ascoltò, si era perso nei suoi occhi.
"Oh, Ally, potrei rimanere ore a guardanti, con quegli occhi fantastici, e con quei fianchi perfette, e...e quelle labbra che mi dicono che vogliono essere baciato.... Quanto vorrei dirti che ti amo, dirti che sei mia e...e... E farti mia, farti mia per l'eternità."
-Allora?!- lo intimò Ally.
-Cosa?-
-Perché mi hai baciata se non mi ami?-
"E ora cosa le dico?"
"La verità, mio caro" disse la coscienza.
"No!"
"Così la perderai!"
"La perderei comunque!"
"Sai cosa ti dico? Fottiti! Non mi vuoi ascoltare!"
La coscienza se ne va.
-Allora?- lo intimò.
-Io.... Ecco... Io.....-
-Lo sapevo, non sai rispondermi, sei solo uno di quei ragazzi che baciano le ragazze per portarsele a letto!-
Si alzò e fece per andarsene ma Austin le prese il polso.
-T...TI... Ti ho baciata perché...perché ho immaginato un'altra ragazza al tuo posto....-
Il cuore di Ally si frantumò.
-Av...avevo ragione...tu guardi solo l'aspetto fisico delle persone... Perché non te ne vai dalla tua ragazza e te la scopi?? Vai da lei è fai quello che vuoi! Ma lasciami in pace!-
Fece per andarsene ma si fermò.
-Qualcosa dentro di me deve essersi rotto, altrimenti non mi sarei mai innamorata di uno come te.*-
Detto questo scappò via.
-Vorrei farlo, Ally, vorrei farlo.-
Austin se ne andò, ma il suo cuore distrutto e la sua mente offuscata lo portarono in un pub, un pub che lo avrebbe rovinato.

Ally se ne era andata a casa e si era chiusa  in camera. Aveva il cuore a pezzi. Trish venne da lei ma non riuscì a consolarla. Ally dopo varie ore rimasta a piangere prese il suo quaderno e iniziò a scrivere e a cantare.
- E ti sento ancora qui
come se tutto non fosse perso,
ma è così
quanto male mi fa
e cosa serve oramai
o se stai già pensando ad un altro
e mi dici che vai
ora è tardi e lo sai
guardami
sono qui e non so
se è giusto o sbagliato
scriverti
così per dirti che
nella mia mente
tu ci sarai
ovunque sei ovunque vai
com'è difficile parlare mentre piangi
e non sai che io ti amerò
e senza te come farò
e scusa se solo adesso ho capito
che non vivo se tu te ne vai

come un sogno che va via
ti svegli triste
vorresti chi ti portasse via lontano
ora non piangere
sento che sei ancora parte di me
sembra si facile
e dirti che nella mia mente
tu ci sarai
ovunque sei ovunque vai
com'è difficile parlare mentre piangi
e non sai che io ti amerò
e senza te come farò
e scusa se solo adesso ho capito
che non vivo se tu te ne vai...

ci sarai ovunque sei ovunque vai
com'è difficile parlare
mentre piangi e non sai che io
ti amerò
e senza te come farò
e scusa se solo adesso ho capito
che non vivo se tu te ne vai
se tu te ne vai...-
-Già, come faccio se Austin se ne va?-


Austin si era ritrovato in un pub poco conosciuto ma molto pericoloso. Entrò e si sedette al bancone.
-Una coca.- ordinò.
-Niente coca, solo alcool e droga.- rispose il barista.
-Dammi quello più forte che hai!-
Il barista gli porse un bicchire con dentro un liquido simile a birra, ma era molto peggio.
Ne bevve uno, due, tre e non so quanti altri. A ogni bicchiere l'immagine di Ally si offuscava nella sua mente lasciando spazio a un desiderio nuovo, voleva possederla, farla sua.
Pagò il conto e, barcollando, arrivò fino alla casa di Ally. Constatò, dato che erano le 11, che la porta fosse chiusa, e così era. Decise che sarebbe entrato dalla finestra e per sua fortuna era aperta. In una qulche maniera riuscì a entrare senza svegliarla. Si avvicinò al suo letto ma inciampò nel cavo del caricatore e finì a terra.
Ally si svegliò, prese il libro che c'era sul comodino e lo impugnò come se fosse un'arma. Lentamente accese la luce e quando notò che era Austin lo posò di nuovo al suo posto.
-Austin, che ci fai qui?- chiese.
-Al... Ally, devo dirti una cosa....mo....molto importante.-
-Cosa?-
Il ragazzo la baciò con passione, stringendola a sé. La rgazza si lasciò sopraffare da quella passione e intensificò il bacio. Lentamente Austin la spinse contro il muro. Con le labbra scese sul suo collo succhiando avidamente la pelle, lasciando piccoli segni viola. La ragazza gemeva di goduria è lo fece ancora di più quando Austin scene con le labbra nei punti del petto nudi. Sentì le mani del biondo passare sotto di essa è accarezzarle la schiena. In pochi attimi la maglietta era  a terra. Anche la camicia del biondo si ritrovò presto a terra. Austin fece scorrere le labbra sul suo petto e passò ai vestiti di sotto. La fece sdraiare sotto di lui e lentamente le tolse i pantaloncini. Ally face lo stesso con i jeans. Il ragazzo si alzò e si avvicinò alla porta.
-Che fai?- chiese Ally.
-Non voglio che qualcuno ci disturba.-
Detto questo chiuse a chiave e ritornò da Ally che lo aspettava sdraiata sul letto.
- Sei bellissima.-
La baciò con passione e le tolse il reggiseno. La ragazza non se ne accorse nemmeno. Ma no si sottrarsse a quello che le stava facendo Austin. La stava palpando, segnando e questo le piaceva. Ally decise di prendere lei l'iniziativa e gli tolse i boxer.
Austin fece lo stesso con gli slip di Ally. Si mise nella posizione giusta, pronto per entrare in lei, quando Ally lo fermò.
-Au....Austin, io, s...sono ver...vergine, e non credo, di essere pron....pronta a farlo.... Mi....mi dispiace...Ma non posso....Non ne ho la forza.-
Cercò di sottrarsi a lui ma Austin la bloccò.
-Non ho perso due anni a starti vicino per arrivare così vicino e perderti.-
-N..non capisco.-
-Semplice, per me sei solo una di quello stupide puttane che si trovano per le strade. E ora voglio soltanto fare sesso per divertirmi. Quindi smettila di opporre resistenza!-
Le parole del ragazzo la ferirono brutalmente.
-N..Non pensavo che tu fossi questo...-
Austin entrò con foga dentro lei e l'unica cosa che Ally sentì fu un dolore atroce, talmente atroce che le fece perdere i sensi. L'ultima cosa che sentì furono gli schiaffi di Austin che la intimavano a rimanere sveglia e poi più niente.            
SPAZIO AUTRICE    
Dedico questo capitolo a Giuly. Buon Compleanno pazzoide. Che ne dite del capitolo? La fine si avvicina. Due capitoli e bye bye. :-( La canzone che canta Ally è Se Tu Te Ne Vai dei Sonohra.
Bacioni
Corvi1D   
* frase detta da Federico ( Ruggero) in un episodio di Violetta 2

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Capitolo 8
*** Sabato ***


Austin si svegliò con un terriblie mal di testa. Si guardò intorno e notò di non essere a casa sua. E cosa peggiore di essere nudo nel letto di Ally con Ally...nuda. Solo allora capì che cosa le aveva fatto. Si alzò lentamente, cercando di non svegliarla.
-Mmm, Austin?-
La ragazza cercò l'altra parte di lei sul letto sporco. Lui appoggiò la mano sopra quella della ragazza che la strinse.
-Rimani, rimani con me, rimani con me per sempre.- balbettò.
A sentire quella frase il cuore di Austin si frantumò ancora di più. Anche se aveva un ricordo fioco di quello che era successo si ricordava come l'aveva chiamata e che l'aveva picchiata. Prese le sue cose, si infilò velocemente i vestiti e lasciò un biglietto per Ally. Uscì dalla finestra ma si scontrò contro Giuly.
-Ahi! Austin, che ci fai qui?- chiese la ragazza.
Austin la guardò per un secondo e corse via. Un terribile sospetto si fece largo nella sua mente. Entrò velocemente in camera, sempre passando dalla finestra, (dovremmo cementarla quella finestra. Nd. Me) ed entrò nella camera.
-Oh, Ally.- 
Si avvicinò all'amica addormentata.
-Cosa ti ho fatto, cosa ti abbiamo fatto, cosa vi abbiamo fatto?.- disse la ragazza spaventata.
-Austin....- sussurró Ally nel sonno.
-TU lo ami ugualmente? Oh, Ally, non lasciare che le sue menzogne ostacoloni(?) i vostri sentimenti.-
La coprì con le lenzuola, si gettò sul letto, che le era stato offerto qualche giorno prima, e si addormentò.

Ally si svegliò molto tardi, con una strana sensazione. Si guardò intorno e, con un tuffo al cuore, si ricordò tutto. Tutte le lacrime che non aveva versato la sera prima le innondarono il viso. Giuly si svegliò e corse ad'abbracciarla.
-Mi sono lasciata abbindolare!- urlò.
Giuly cercò di consolarla e vide un foglietto. Lo prese e lo porse a Ally.
-Ciao, come stai? Spero bene dopo quello che ti ho fatto. Mi dispiace. Non ricordo perché ma mi ero completamente alcolizzato. Spero che potrai perdonarmi. Tuo Austin.- lesse.
L'impulso di stracciarlo seduta stante fu enorme ma non ci riuscì.
-Ally, lo so che fa male, ma dobbiamo andare avanti. Adesso ti cambi, sistemi il letto, andiamo a fare colazione e poi apriamo il negozio. Va bene?-
-Si.-
Giuly le sorrise e uscì dalla finestra.
-Perché esci dalla finestra?- chiese Ally.
-La porta è chiusa a chiave. Non sono un fantasma! Non posso mica passargli attraverso!-
-La chiave è qui.-
Giuly rientrò, prese la chiave, aprì la porta e uscì di nuovo. Ally sorrise, che scena comica. Si recò in bagno con i vestiti puliti. Si osservò per qualche minuto. Come avrebbe nascosto i segni che le aveva fatto Austin. Decise di coprirli con una coda laterale. Si vestì, cambiò le lenzuole, ripromettemdosi di bruciare le altre e scese da Giulia.
La ragazza stava parlando con un ragazzo alto più o meno come lei, con i capelli corti marroni.
-Eccoti, Ally. Ti presento Chase!- esclamò Giuly.
-Piacere.- disse Ally stringendogli la mano.
-Piacere.- rispose Chase facendo altrettanto.
-Ora che vi sieti incontrati, andiamo a fare colazione!-
I tre si avviarono verso Mini's.
-Giuly, è per caso il tuo ragazzo?-
L'amica fece un sorrisetto e annuì.
-Sei veramente fortunata.-
-Lo so.-
Ally le sorrise, quanto avrebbe voluto che Aus... Un ragazzo fosse sincero con lei come lo era Chase con Giuly. Era talmente assorta nei suoi pensieri che andò a sbattere contro qualcuno. E indovinate chi era quel qualcuno. La ragazza si scontrò proprio contro Austin, che prontamente la prese al volo per impedire di farla cadere. 
-Ally! Stai bene?- chiese Austin.
Ally si allontanò immediatamente.
-Come se ti importasse!-
Quelle quattro parole lo ferirono brutalmente. Erano dette con rabbia e disprezzo.
-Si, mi importa, perché di voglio bene.-
-Si, come no! Non mi abbindoli più con queste parole! Hai avuto quello che volevi! Ora lasciami in pace!-
-Lo sappiamo entrambi che quello che è successo ieri è stato un..un incidente. Ero completamente alcoolizzato. Non mi sono neanche accorto di quello che ho detto e...neanche di quello che ho fatto. Ti prego, perdonami...-
-Come potrei perdonarti dopo quello che mi hai fatto?-
Austin abbassò lo sguardo e notò che Ally portava i capelli in un modo diverso dal solito. Si avvicinò e li scostò dalla spalla.
-No!- esclamò la ragazza allontanandolo.
-S..sono stato io?- chiese Austin con riluttanza.
-Si! Ma questi sono solo segni lievi rispetto a quelli che mi hai lasciato sul cuore.-
-Mi dispiace! Te lo ripeterò un milione di volte se è necessario pur di farmi perdonare.-
-Non basterà! Non ti perdonerò mai! Mai! Non voglio più vederti! Esci dalla mia vita!!-
Cercò di raggiungere Chase e Giuly che erano andati avanti ma Austin la prese per il braccio.
-Dimmelo!-
-Cosa?-
-Dimmi che non sei mia amica, che mi  odi e..e che non mi ami..-
-Io...io...-
Abbassò il capo. Non poteva dirlo, ma questo non voleva dire che quello che era successo non era mai successo.
-Non puoi, perché mi vuoi bene.-
Fece per abbracciarla ma Ally lo respinse.
-Solo perchè non riesco a dirlo non vuol dire che non lo pensi, chiaro? Stammi lontano. E questo è tutto. Buona giornata Austin.-
Si congedò in modo freddo e raggiunse gli amici che confabulavano a un tavolo.
-Di cosa parlate?- chiese sedendosi al tavolo.
-Stavamo scommettendo.- rispose Chase.
-Su cosa?-
- Sul re e la reginetta di quest'anno. Secondo me vincerete voi, mentre secondo sta qui- indicò Giuly- vinceremo noi.-
-Noi? Ma io non ho un cavagliere.- spiegò Ally.
-E Austin?- chiese Giuly.
-Non andrò certo con lui!-
-Ci andrai da sola?- chiese Chase.
-Si.-
-Fai come vuoi, contenta te. Ma lui lo sa?- chiese Giuly.
-No, ma credo che lo abbia intuito.-
-Se mi è permesso chiedere, Austin è per caso alto, biondo e....-
-Chase? Chase!-
Qualcuno lo chiamò da dietro e Chase si voltò.
-Austin! Sei proprio tu?-
Chase si alzò e corse ad abbracciare l'amico.
-Fammi capire bene, io mio ex migliore amico conosce il tuo fidanzato?- chiese confusa Ally.
-Già, chi lo immaginava?- rispose Giuly.
-Quanto tempo è passato? Due anni?- continuò Chase.
-Si due anni. Mi sei mancato.-
-Anche tu. Vieni a fare colazione con noi?-
-Certo.-
I due tornarono al tavolo e, casualmente, Austin si sedette vicino a Ally.
-Allora, che mi dici di nuovo?- chiese Austin a Chase mentre mangiavano.
-Niente di nuovo sotto il sole. Tranne una cosa che mi è successa...stavo camminando per Milano quando ho sentito qualcuno urlare "Attenzione!!!", ma prima che me ne rendissi conto mi sono ritrovato per terra con una ragazza sopra di me. La ragazza mi ha chiesto immediatamente scusa e solo allora mi sono accorto che era stupenda. Ci siamo scambiati i numeri e abbiamo iniziato a frequentarci.-
-E Bree?- chise Austin
-Non dovevate mica sposarvi?- continuò.
-Mi ha abbandonato all'altare, ha detto che non mi amava e che non voleva più vedermi.-
-Mi dispiace.- si scusò Austin.
-Era destino, in compenso sono riuscito a trovare l'amore una seconda volta.-
-Non mi hai ancora detto chi era quella ragazza.-
-Ero io.- rispose Giuly.
-Wow. Fate una stupenda coppia.-
-Grazie.- risposero Giuly e Chase.
-Anche io mi sono innamorato quando una ragazza mi è caduta addosso davanti a casa sua.- disse Austin.
Ally sapeva che si riferiva a lei.
-Devo andare.- disse Ally.
Non sarebbe rimasta un minuto di più con lui.
-Aspetta, vengo con te.- disse Austin.
-No, avrete tanto da raccontarvi, io vado.-
-Vengo con te.-
-Fai come ti pare.-
-Va bene. Ci vediamo in giro. Ciao!-
Austin seguì Ally che si era già incamminata verso il negozio e la raggiunse.
-Tutto OK?- le chise.
-Sei qui! Non va affatto bene!-
Le sbarrò la strada.
-TI ho chiesto scusa! Non ti basta?-
-No! Non riuscirà a ricucire la ferita che mi hai lasciato!-
La prese per il polso e l'attirò a sé. La ragazza riuscì a liberarsi dalla presa ma Austin continuav ad attirarla a sé. Ally scappò, seguita da Austin e pochi minuti dopo si ritrovò bloccata in un vicolo. ( e dalle. Devo eliminare le finestre e i vicoli. Sono troppo pericolosi. Nd. Me)
-Ally, non devi avere paura. Non voglio farti del male.-
Si avvicinò pericolosamente a lei è Ally era pronta a quello che Austin le avrebbe fatto. Si aspettava qualunque cosa, tranne questa. Austin l'abbracciò in un modo che più dolce non si può.
-Non volevo farti del male...non potrei farti del male.-
La ragazza a malincuore si staccò e corse via.
-Oh, Ally.- sospirò.

Ally era scappata al Sonic Boom. Doveva pur aprire il negozio. Arrivò lì pochi minuti prima dell'apertura. Lo aprì e si mise dietro il bancone. Non arrivò malta gente ma arrivò, con suo stupore, Dallas.
-Ciao Ally.- la salutò.
-Dallas, quanto tempo?-
I due si abbracciarono.
-Allora, come va?- le chiese.
-Tutto OK. Tu?-
-Il solito. Sono tornato perché volevo chiderti se volevi venire al ballo di stasera con me?-
-Dallas, grazie ma sono già occupata.-
-Ah e chi sarebbe?-
In quel momento entrò Austin e a vederli insieme si ingelosí.
-Elliot, un mio amico.-
-Ah, pensavo ci andassi con Austin. Si dice in giro che state insieme.-
-Non potrei mai stare con lui. Non è il ragazzo che tutti credono.-
-Ok. Va bon, vado. Ci vediamo stasera.-
Si scambiarono un bacio sulla guancia e un abbraccio e Dallas se ne andò. Ally sentì qualcuno applaudire alle sue spalle.
-Ma brava, adesso si mente anche agli amici.- le disse Austin.
-Che vuoi?-
-Tu non andrai con Elliot.-
-E tu cone lo sai?-
-Lo so, tu ci verrai con me.-
-Manco sotto tortura. Piuttosto ci vado da sola.-
-E allora perché hai rifiutato Dallas?-
-Non sono affari tuoi!-
-Sarà. Va bhe, io vado. Chiamami se mi perdonerai.-
-Non contarci troppo.-
Austin se ne andò e con lui anche le ore che mancavano al ballo. In men che non si dica arrivarono le 8 e Ally era pronta. Si era messa un vestito blu notte, con delle stelle ricamate vicino allo strappo. Abbinata c'erano le scarpe e la borsa. Qualcuno suonò al campanello e Ally si affrettò a scendere. Aprì la porta e si ritrovò Austin in smoking.
-Che vuoi?- chiese fredda Ally.
-Hai promesso che avresti fatto un ballo con me.-
"Dannazione" pensò.
Si era completamente dimenticata della promessa.
-Vogliamo andare?- la invitò.
-Un ballo e poi mi lascerai in pace tutta la sera.-
-Va bene. Ma scelgo io quale ballo.-
-Va bene.-
I due salirono nella macchina di Austin e partirono per arrivare alla palestra della scuola. All'entrata della palestra trovarono Dez e Trish con Giuly e Chase.
-Siete venuti insieme?-chiese Chase.
-Si, mi ha incastrata con una promessa.- rispose Ally.
I sei amici entrarono e si mischiarono con gli altri invitati. Ally si divise immediatamente da Austin. Le prime ore passarono tra balli e chiacchere e l'ora di annunciare la coppia che avrebbe vinto il titolo di re e reginetta si avvicinò.
-È ora, prima del gran finale accogliamo con un applauso il famoso Austin Moon!- annunciò il Dj.
Austin corse sul palco e prese in mano un microfono.
-Grazie. Dedico questa canzone alla mia amica Ally!- annunciò prima che un riflettore la illuminasse.
-Spero che capirai e mi perdonerai.-
Iniziò a cantare.
- Oh oh
Oh oh ooh
Oh oh

You sent out an S.O.S, I'm responding
Emergency unit's on the case
Another heartbreak has got you hurting
Hold on, the help is on the way

If there's a lifeline to, help you make it through
And lift you up every time you fall
I'll be the lifeline to, come and rescue you
If you need me, I will answer when you call

So say eh oh, eh oh
Come on and just let it go
I wanna stand with you against the odds
Let me be the one, that you can trust

Say eh oh, eh oh
Come on and let me know
We don't have to run against the odds
We have a lifeline right in front of us

Say eh oh, eh oh
Say eh oh, eh oh
Say eh oh, eh oh
Eh oh

All your hope and dreams came crashing down, down,
It's hard to face the day
Hold on and listen for the sound, sound, sound
Of my love it's on the way

If there's a lifeline to, help you make it through
And lift you up every time you fall
I'll be the lifeline to, come and rescue you
If you need me, I will answer when you call

So say eh oh, eh oh
Come on and just let it go
I wanna stand with you against the odds
Let me be the one, that you can trust

Say eh oh, eh oh
Come on and let me know
We don't have to run against the odds
We have a lifeline right in front of us

Yeah, no more hiding
I'm here to keep you safe, from the cold
I hear you crying, now I'm pleading
You don't have to walk this road all alone

So say eh oh, eh oh
Come on and just let it go
I wanna stand with you against the odds
Let me be the one, that you can trust

Say eh oh, eh oh
Come on and let me know
We don't have to run against the odds
We have a lifeline right in front of us

So say eh oh, eh oh
Come on and just let it go
I wanna stand with you against the odds
Let me be the one, that you can trust

Say eh oh, eh oh
Come on and let me know
We don't have to run against the odds
We have a lifeline right in front of us

So say eh oh, eh oh
Come on and just let it go
I wanna stand with you against the odds
Let me be the one, that you can trust.-
Un fragoroso applauso sostituì pa voce del biondo.
-Al...Ally, so che ne abbiamo passate veramente tante insieme e che ultimamente non ho fatto altro che farti soffrire ma, volevo chiederti, senza troppia giri di parole....Allyson Dawson, vuoi sposarmi?-
Dette queste parole aprì una scatolina che aveva tenuto in mano per tutta la canzone.
Tutti si voltarono verso di lei.
-Ecco io....-
La mezzanotte scoccò, e i rintocchi del campanile ruppero il silenzio che si era creato nella palestra.

SPAZIO DELLA PAZZA
Come butta? Io sono depressa. Niente concerto e meet and greet degli R5. Che delusione mastodontica. Va bhe. Questo è il penultimo capitolo. Spero che vi sia piaciuto. La canzone si chiama Against the Odds di Christopher. E scusate per l'hpm.
Bacioni
Corvi1D

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Capitolo 9
*** Domenica Finale ***


Collegamento permanente dell'immagine integrata

DOMENICA

-Ecco...io...-
Il panico l'assalì e corse via, piangendo.
-Ally! Aspetta!-
Austin si mise a cercarla ma sembrava essersi volatilizzata. La trovò qualche minuto dopo, nascosta in un angolo a piangere.
-Oh, Ally. Mi dispiace, non ne combino una giusta.-
La ragazza non gli rispose.
-Avanti, non piangere.-
-Mi guardavano tutti, è stato orribile.-
-Scusa, ho sbagliato, evidentemente non vuoi avere un rapporto matrimoniale.-
-Ma che hai capito?-
-Ho capito che mi dici di no.-
-Sei un idiota!-
-Sì lo so.-
-Sei un idiota perché credi in un no.-
-Questo vuol dire che.....-
Non lo lasciò finire che lo baciò, un bacio stupendo, il loro primo bacio da coppia.
-Quindi...-
-Si, ma prima non mi devi chiedere un cosa?-
-No, cosa?-
Ally fece gli occhi al cielo e il bip di un messaggio risuonò nell'aria.
-È il mio.-

Da Chase a Austin
L'ANELLO IDIOTA!!!

Austin si mise in ginocchio con l'anello in mano.
-Allyson Dawson, vuoi sposarmi?-
-Si.-
Austin le mise l'anello e Ally lo baciò.
-Ti va di tornare dentro?- le chiese.
-Si, ma se tu starai al mio fianco.-
Rientrarono e la luce abbagliante di un faro gli illuminò.
-Ally, vuoi ballare?-
Ally gli prese la mano, come gli aveva insegnato il lunedì precedente.
La voce di Christina Perri inondò la sala.

Heartbeats fast

Il cuore di Austin accelerò

Colors and promises
How to be brave
How can I love when I'm afraid to fall

Il corpo della ragazza cadde dal palazzo

But watching you stand alone
All of my doubt suddenly goes away somehow

Non posso rischiare di perderla, non vivrei, morirei dentro

One step closer

Si girò trovandosi a pochissimi centimetri dalle sue dolci labbra

I have died everyday waiting for you
Darling don't be afraid I have loved you
For a thousand years
I love you for a thousand more

Quanto vorrei dirti che ti amo

Time stands still
Beauty in all she is
I will be brave
I will not let anything take away

è semplicemente... perfetta!! 

What's standing in front of me
Every breath
Every hour has come to this

Non avevano mai sognato niente del genere ma ora sapevano di averlo desiderato

One step closer

Pochi millimetri separavano i loro visi

have died everyday waiting for you
Darling don't be afraid I have loved you
For a thousand years
I love you for a thousand more

Non puoi morire, non puoi, io....Ti amo!

One step closer
One step closer

I have died everyday waiting for you
Darling don't be afraid I have loved you
For a thousand years
I love you for a thousand more

Ti amo!

And all along I believed I would find you

vai a cercarla

Time has brought your heart to me
I have loved you for a thousand years
I love you for a thousand more

-Allyson Dawson, vuoi sposarmi?-
-Si.-


La canzone finì e i due si guardarono negli occhi.
-Hai visto anche tu i nostri ricordi?- le chiese.
-Ho visto di meglio, ho visto il nostro amore.-
Si baciarono e lo stesso fecero Dez con Trish e Chase con Giuly.
-Ti amo.- le sussurró Austin.
-Anche io.-
Dopo vari minuti la musica cessò.
-Ora è il momento di annunciare il re e la reginetta del ballo. I vincitori sono Austin e Ally! Avanti, venite su a fare un bel discorso.- urlò il presentatore.
Ma i due non erano più in sala. Infatti pochi minuti prima Ally aveva avvertito gli amici che tornava a casa, anche se Trish le aveva chiesto di aspettare per scoprire chi aveva vinto, ma la ragazza non voleva sentire ragioni.
-Ally, ti accompagno a casa.- le aveva detto Austin.
-No, torno a casa a piedi. Rimani pure. Vado da sola.-
-Insisto, ci sono persone pericolose di sera. Ti accompagno io. E poi la serata senza di te non sarebbe divertente.-
-Grazie.-
Il due avevano salutato gli altri ed erano saliti in macchina. Ma prima di partire Austin le aveva dato una cosa.
-Allora, Ally, vuoi venire con me in un posto?-
-V...va bene, a che mi serve la benda?-
-Devi bendarti, non voglio vedere dove andiamo.-
-O..ok-
La macchina era partita e dopo vari minuti si fermò. Austin l'aiutò a scendere e, mano nella mano, s'incamminarono verso un luogo per Ally sconosciuto.
-Siamo quasi arrivati. Aspetta...un secondo...ecco.-
Le tolse la benda, lasciandola completamente sbalordita. Si trovavano in una casetta in legno in un bosco.
-Che bella. Che cos'è?-
-È la mia casetta. Adoravo venire qui, solo, senza problemi, solo e senza che nessuno mi disturbasse.-
Ally deglutí più volte. L'impulso di scappare l'assalì e lei l'ascoltò. Ma prima che potesse scappare Austin le prese il polso e l'attirò a sé.
-Lo so che hai paura. Ma ti fidi di me?-
-Ecco...sì...sì.-
-Non devi avere paura. Non voglio farlo. Ti ho portata qui perché volevo farti sentire una cosa.-
-Davvero?-
-Si. Ti amo e darei la vita per te.-
Lo baciò.
-Io farei lo stesso.-
-Allora, vuoi sentire la canzone?-
-Si.-
- When the days are cold
And the cards all fold
And the saints we see
Are all made of gold

When your dreams all fail
And the ones we hail
Are the worst of all
And the blood's run stale

I want to hide the truth
I want to shelter you
But with the beast inside
There's nowhere we can hide

No matter what we breed
We still are made of greed
This is my kingdom come
This is my kingdom come

When you feel my heat
Look into my eyes
It's where my demons hide
It's where my demons hide
Don't get too close
It's dark inside
It's where my demons hide
It's where my demons hide

When the curtain's call
Is the last of all
When the lights fade out
All the sinners crawl

So they dug your grave
And the masquerade
Will come calling out
At the mess you made

Don't want to let you down
But I am hell bound
Though this is all for you
Don't want to hide the truth

No matter what we breed
We still are made of greed
This is my kingdom come
This is my kingdom come

When you feel my heat
Look into my eyes
It's where my demons hide
It's where my demons hide
Don't get too close
It's dark inside
It's where my demons hide
It's where my demons hide

They say it's what you make
I say it's up to fate
It's woven in my soul
I need to let you go

Your eyes, they shine so bright
I want to save their light
I can't escape this now
Unless you show me how

When you feel my heat
Look into my eyes
It's where my demons hide
It's where my demons hide
Don't get too close
It's dark inside
It's where my demons hide
It's where my demons hide-
-È stupenda. Quando l'hai scritta?-
-Quando ero solo e avevo litigato con te. Mi sentivo male e volevo starti lontano per proteggerti.-
-Per proteggermi devi starmi vicino.-
Austin la prese in braccio e l'adagiò su un paio di soffici coperte.
-Hai sonno?- le chiese.
-Si.-
Si sdraiò accanto a lei è l'abbracciò.
-Ora dormi, sei stanca.-
-Mi prometti una cosa?- gli chiese.
-Cosa?-
-Mi prometti che non mi lascerai mai.-
-Ally, mi stai prendendo in giro?-
-No. Perché?-
-Perché è la cavolata più grande che abbia mai sentito. Io non ti lascerò mai, neanche sotto tortura.-
-Ti amo.-
-Me too.-
Si scambiarono un bacio a stampo e si addormentarono.

La mattina dopo...

-Buongiorno amore.- le disse Austin scuotendola leggermente.
-Chi è morto?? Oh, giorno....ma che ci faccio qui? Con te? Che è successo??-
-Ally, stai calma. Che ti prende?-
-Che ci faccio qui?-
-Ti...  Aspetta, mi stai prendendo in giro.-
-Nooo...si.-
-Ci stavo quasi per cascare.-
-Di, che ci sie caduto.-
-No.-
-Si.-
-No.-
-Si.-
-Ho fame.-
-Anch'io.-
-Mangiamo?-
-Si.-
I due scoppiarono a ridere.
Si alzarono e s'incamminarono verso la macchina. Austin la portò a casa e anche lui, successivamente, se ne andò a casa a cambiarsi. Dopo essersi cambiato s'incammino verso Mini's, dove incontrò Ally.
-Un buon modo per iniziare la mattina, fare colazione a un ristorante.- disse Austin.
-Già.- rise Ally.
Arrivò, a passo svelto, Trish, che si sedette in malo modo.
-Ci...- iniziò Ally ma venne subito zittita da Trish.
-Ally, lasciamo i convenevoli a dopo. Devo dirvi una cosa molto importante.-
-Trish, stai calma. Sembra che qualcuno è morto.- continuò Austin.
-Ti abbiamo drogato.- esclamò tutto d'un fiato la riccia.
-Cosa???!!! Chi!!?? Io o lui/lei??!!- urlarono Austin e Ally.
-Austin....abbiamo drogato Austin.-
-Abbiamo?- chiese Ally.
-Si....io, Dez e Giulia...-
-Dez?- urlò Austin.
-Giulia?- urlò Ally.
-Si...loro, e una piccola parte Chase.-
-P...co....voi...gr....odd....ma...ecco...io...- balbetta Austin venendo zittito da Ally.
-Parla e arriva al punto, al perché e che cosa gli avete somministrato?-
-Austin era dannatamente pervertito perché gli ho somministrato una sostanza trovata nei libri di mia nonna. Ma dato che secondo me era troppa poca la dose così l'ho...triplicata... Allora Austin ti ha baciata e fatto quello che ha fatto solo per colpa nostra.-
-Quindi....tutti i baci...- Ally sentì le lacrime rigargli il viso.
-Ally, stai bene?- le chiese Austin circondandola in un abbraccio che lei evitò.
-Che hai Ally?-
-Lasciami stare...- urlò alzandosi dalla sedia e andandosene verso il Sonic Boom.
-Ally, aspettami!!- urlò Austin seguendola.
-Lasciami stare!-
-Che hai?-
Le si piazzò davanti.
-Che vuoi!-
-Ally, perché sei così scontrosa?-
-Perché?? Perché!!! Tu non mi ami, eri solo sotto l'effetto di quella...pozione... E tu eri solo sotto l'effetto. Non mi hai mai amato e mai lo farai!-
-Quello che provo per te è vero!-
-No...-
Ma non fece in tempo a parlare che Austin la baciò. Ma lei si staccò subito.
-Lasciami.-
Ma Austin non la lasciò.
-Lasciami!!-
Ma non ottenne quello che voleva. Sapeva che se avrebbe insistito Austin si sarebbe arrabbiato e le avrebbe fatto del male, ed era quello che voleva. Voleva dimostrargli che lui ora mai era quello è non sarebbe cambiato.
-Lasciami!- urlò.
Austin alzò la mano e Ally si aspettava già una sberla ma non arrivò. Austin aveva alzato la mano per avvicinarla di più a lui.
-Ally, io ti amo perché ti amo e non perché me lo dice una stupida pozione.

When it’s meant to be!
The stars seem to glisten!
Meant to be!
The clouds seem to part
When it’s meant to be!
That’s destiny callin!
And if you listen you’ll find your heart!-
-Non so se ti posso credere...-
-Se mi ami davvero lo farai.-
Ally abbassò il capo e subito dopo si fiondò sulle labbra del biondo, che fu felice di quella reazione.
-Che ne facciamo di quei quattro?- chiese Ally.
-Vendetta?- chiese Austin.
-Aggiudicato, ma ora non pensiamo a loro.-
Lo baciò di nuovo all'ombra di quell'albero mentre il sole saliva alto nel cielo.

Ally era tornata a casa e aveva trovato Giuly e Chase in camera sua a baciarsi. Diede un colpo alla porta facendoli sobbalzare.
-D...da quanto tempo sei qui?- chiese Chase arrossendo.
-Abbastanza per aver visto il necessario.- rispose fredda Ally.
-Ally, sei arrabbiata?- le chiese Giuly.
-Perché? Non dovrei esserlo?- rispose.
-Mi dispiace, ci dispiace. Non volevamo farti soffrire.-
-Bhe, l'avete comunque fatto.-
-Mi spiace. Va tutto bene con Austin? Trish mi ha detto che avete litigato.-
-Con Austin...tutto bene. Abbiamo chiarito e abbiamo deciso di rompre i contatti.-
Sia Giulia che Chase si alzarono in piedi increduli di quello che avevano sentito.
-S...stai scherzando, vero?- balbettarono i due.
-No! Il nostro non era amore. Vederci ci faceva solo soffrire. Abbiamo deciso di separaraci.-
-Ma non potete farlo....- iniziò Giulia.
-Vanificherete i nostri sforzi. Si il vostro aiuto non è servito a niente se non a farci del male. Non voglio più vederlo né sentirvi parlare di lui o farò come ho fatto con lui. Taglierò i contatti!-
Il cellulare della ragazza squillò e subito rispose mettendo in viva voce.
-Pronto?-
-Ally, per fortuna mi hai risposto!- urlò Austin con il magone.
"Evidentemente deve aver pianto." pensò Giulia.
-Non abbiamo niente da dirci noi due!-
-Ti prego, perdonami. Non avrei dovuto trascinarti da me e obbligarti a farlo. Ho sbagliato. Ero sotto l'effetto di quella pozione.-
-Non mi interessa. Non voglio più vederti!-
Gli mise giù.
-Quindi lui....- iniziò Chase venedo zittito da Giulia.
-Lo odio!- urlò Ally.
-Oh, Ally, mi dispiace tanto. Perdonami.-
-Va bene. Le vostre intenzioni erano buone. Ma smettiamola di pensare al passato. Che ne dite se stasera cenassimo tutti insieme! Io, voi, Dez e Trish. Che ne dite?-
-Per noi va bene!- esclamarono i due.
-Ma perché non a pranzo?- chiese Giulia.
-Ho un impegno. Mi vedo con una persona.-
-Una persona? Con chi?-
Ally arrossì.
-Con...Elliot, a casa sua. Anzi sono già in ritardo!-
Spinse i due fuori dalla camera e si preparò. Uscì dalla casa e si diresse verso una casa che conosceva fin troppo bene. Bussò due volte alla porta e subito Austin le aprì.
-Entra pure.-
La ragazza entrò e la porta si richiuse alle sue spalle.

Verso le 4:00 Ally era tornata a casa. Doveva avvertire sia Dez che Trish della cena di quella sera. Prese il telefono e chiamò l'amica.
-Pronto?- chiese la riccia.
-Ciao Trish, sono Ally.-
-Ally, come stai? Giuly mi ha detto tutto. Mi dispiace da morire.-
Non ti preoccupare. È una storia vecchia ormai. Vieni a cena da me stasera per le 8:00?-
-Va bene. Ci vediamo stasera.-
-Potresti avvisare anche il tuo fidanzatino?-
-Dez? Non è il mio fidanzatino!-
-Invece si!-
-No!-
-Si!-
-No!-
-Ok, ok... Lo puoi conunque avvisare?-
-Va bene. Ciao!-
-Ciao!-
Ally chiuse la chiamata con un sorriso malefico sul volto.

Intanto a casa di Austin....
-Davvero? Hanno accettato?- chise il biondo al misterioso mittente della chiamata.
-Sì, verranno tutti e quattro. Ci sarà da divertirsi.-
-Già, molto. Vado a preparare tutto.-
-Ok. Ti amo.-
-Me too.-
Austin mise e giù e il campanello di casa sua suonò. Il ragazzo corse ad aprire e si ritrovò Dez davanti.
-Ciao Austin. Ho saputo che tu e....- iniziò il rosso venendo bruscamente interrotto.
-Si! Ci siamo lasciati! Che ci fai qui?-
-Sono venuto a chiderti scusa e a invitarti stasera al Sonic Boom alle 8:00.-
-Al Sonic Boom? Perché?-
-Voglio che facciate pace!-
-No!-
-Avanti, tu la ami. Non puoi separartene. Moririresti!! Ti conosco.-
-OK. Verrò. Ma sia chiaro, se mi tratta male io me ne vado!-
-Va bene. Allora a stasera.-
-A stasera.-
Austin richiuse la porta con un sorrisetto malefico sul viso.

Alle 7:55 Dez, Trish, Giulia e Chase erano davanti al Sonic Boom. Ally li fece entrare e accomodare a un tavolo apparecchiato per sei.
-Chi è il sesto invitato?- chiese Trish.
-Elliot. Verrà anche lui.-
Detto questo il bip di un messaggio si propagò nell'aria.
-Vediamo chi è.- disse Ally prendendo il cellulare.

Elliot to Ally
Mi dispiace ma non posso venire.

Ally to Elliot
Non fa niente, sarà per la prossima volta

Elliot to Ally
Ok. Mi dispiace. Ti amo <3

-Ragazzi, Elliot non può ven....- 
Non fece in tempo a finire la frase che qualcuno bussò alla porta.
-Chi sarà?-
Ally aprì leggermente la porta e qualcuno la trascinò fuori, lasciando la porta spalancata.
-Ciao Micetta, ti sono mancato?- chiese Austin spingendola contro il muro.
-Che ci fai qui?-
-Volevo vedere la mia micina. Non posso?-
-No! Non puoi. Ora, se vuoi scusarmi...-
Cercò di fuggire da contro il muro ma non ci riuscì.
-Dove credi di andare?- chiese facendo scivolare la mano per tutto il fianco.
-Stammi lontano!- urlò Ally.
I quattro amici che erano dentro corsero fuori per aiutare l'amica.
-Austin!- lasciala stare!- urlò Dez.
-Ci stavamo solo divertendo.- rispose il biondo lasciandola andare.
-Ti ho chiamato qui per riconcigliarvi non per stuprarla!-
-Tu l'hai inviatato?- urlò arrabbiata la ragazza.
-Si. Volevo che faceste pace.-
-E dato che sono stato invitato prima ceniamo  e prima ti posso portare a letto.- disse il biondo lanciandole un sorrisetto malizioso.
-Io non verrò mai con te. E ora entriamo, si sta raffreddando tutto.-
I sei ragazzi entrarono e casualmente Austin si sedette vicino a Ally.
La ragazza si alzò subito e andò a prendere l'antipasto in cucina per tornare qualche minuto dopo.
Si risedette a tavola.
-Sai, ho saputo che esci con Elliot.- le sussurró Austin.
-Non sono affari tuoi!-
-Invece si, tu sei mia, ricordi?-
-Io non sono di nessuno. Chiaro? Lasciami stare!-
-Aggressiva la micetta.-
-Non chiamarmi micetta!-
-Come vuoi...micetta.-
Ally tirò un lungo respiro e, finiti gli antipasti, si alzò per prendere il primo. Entrò in cucina e ne uscì con una pentola piena di pasta.
-Ecco il primo, spero vi piaccia.-
Servì tutti e si risedette a tavola. Pochi minuti dopo sentí una mano appoggiarsi sulla sua coscia.
-Tira via quella mano.- gli ringhiò.
-Perché?-
-Perché mi dai fastidio.-
-E allora? Sei solo una Prost.....-
-Io non sono un prostituta!! Chiaro!!?-
-Si, calmina.-
La mora aspettò che tutti avessero finito per portare via i piatti e prendere il secondo.
-Qualcuno mi aiuterebbe a portare il secondo?- chiese.
-Vengo io.- si propose Austin alzandosi e seguendo la ragazza.
Appena arrivarono in cucina il biondo la spinse contro il tavolo e, prendendola per le cosce le fece sedere su di esso.
-Lasciami!- urlò Ally.
Austin iniziò a baciarle il collo e a palparle il sedere.
-Lasciami!!-
Ally si liberò e gli tirò uno schiaffo.
-E adesso prendi quella pentola e vieni di là.-
Austin eseguì. I due, dopo aver servito il secondo, si sedettero ai loro posti e per il resto della serata si divertirono come un tempo, ridendo e scherzando. L'arrivo del dolce arrivò prima di quanto Ally volesse. Le piaceva ridere con i suoi amici, soprattutto con Austin.
-Bene, adesso si mangia la torta!- urlò la ragazza sollevando il coltello.
Ma prima che potesse affettarla Austin le saltò addosso gettandola a terra.
-Austin!- urlò la ragazza cercando di levarselo di dosso.
Il ragazzo iniziò a baciarle ogni centimetro del suo collo. Ally cercòdi levarselo di dosso e, in preda da un attacco di panico, prese il coltello che le era caduto precedentemente e glielo conficcò nella schiena. Il ragazzo si accasciò dopra di lei, sporcandola di sangue. Ally scostò il corpo immobile di Austin.
-C...co...cos'ho fatto?-
Scoppiò a piangere mentre i suoi amici l'abbracciavano per consolarla.
-L....l....l'ho ucciso...come...come..come ho potuto?-
-Oh....Ally...ci disp....- disse Trish ma prima che potesse concludere la frase Ally scoppiò a ridere insieme a Austin.
-Ahahahahahahahahah. Non ci credo. Avete veramente creduto che avrei fatto del male a Austin?- rise Ally.
-Ma..ma...- balbettarono i quattro amici che che non avevano capito niente.
-Aspettate un momento, che è successo?- chiese Chase.
-Lasciate che ve lo spieghi io. Io e Ally non abbiamo mai litigato, non.ci siamo mai lasciati, non l'ho mai portata a letto, non ho mai voluto farle del male. Era solo una recita per farvela pagare.- spiegò il biondo.
-Voi......Siete stati grandi!! Una vendetta perfetta.- Si congratulò Trish.
-Non siete arrabbiati perché vi abbiamo presi in giro?- chiese Ally alzandosi.
-No, ce lo siamo meritati.- disse Dez.
-Sono felice che tutto sia risolto. Vi voglio bene! Abbraccio di gruppo!!!!-
Tutti si abbracciarono felici.
-E ora, alla torta!!- urlò Austin prendendo un coltello e affettando quella delizia.
Tutti ne presero una fetta e in pochi minuti la torta finì. Verso le 10:00 Dez, Trish, Giulia e Chase si congedarono dai fidanzati e tornarono a casa.
Rimasti soli Austin e Ally si chiusero nella camera della ragazza.
-Allora, come va?- le chiese la ragazza.
-Bene. Tu?-
-Bene. Sono stanca.-
-Hai sonno?-
-Si.-
-Che Bree dice se andiamo a dormire?-
-Va bene. Fammi cambiare e arrivo.-
Ally entrò nel bagno e ne uscì qualche minuto dopo in pigiama.
Si sdraiò a fianco del fidanzato, quasi marito, e lo abbracciò.
-Austin, posso dirti una cosa?-
-Cosa?-
Si avvicinò al suo orecchio.
-Ti amo.- gli sussurró.
-Anche io.-
La baciò e si addormentarono l'una stretta all'altro con una sola parola sulle labbra....Amore.


SPAZIO AUTRICEù

e anche questa storia è finita. mi dipiace...va bhe. adesso continuerò quella nuova e in contemporanea You are my angel 2.
spero che questa FF vi sia piaciuta. Ringrazio tutti per avermi seguita e sostenuta. Siete troppi per elencarvi.
Bacioni
Corvi1D
 

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