You're impossible to resist

di totta_tomlinson99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 CAP ***
Capitolo 2: *** 2 CAP ***
Capitolo 3: *** 3 CAP ***
Capitolo 4: *** 4 CAP ***
Capitolo 5: *** 5 CAP ***
Capitolo 6: *** 6 CAP ***
Capitolo 7: *** 7 CAP ***
Capitolo 8: *** 8 CAP ***
Capitolo 9: *** 9 CAP ***
Capitolo 10: *** 10 CAP ***
Capitolo 11: *** 11 CAP ***
Capitolo 12: *** 12 CAP ***
Capitolo 13: *** 13 CAP ***



Capitolo 1
*** 1 CAP ***



Buona lettura! xx

POV CHARLOTTE


La voce squillante di una delle hostess annunciò l'atterraggio del mio aereo. Finalmente a Londra. Il sogno che avevo rinchiuso nel cassetto per molto, si stava realizzando. Sarei andata a studiare in quella grande città, sfruttando una delle tante possibilità offerte dal nostro liceo: quella di frequentare gli ultimi anni di lezioni fuori sede.
Quando incontrai la signora Monica, organizzatrice di tutto ciò, mi venne riferito che nella casa in cui avrei abitato ci sarebbero state altre cinque ragazze sicuramente inglesi. L'emozione che mi travolse quando misi piede a terra, nella pista d'atterraggio era indescrivibile. Questa presto si sostituì ad una sensazione di insicurezza che da sempre mi caratterizzava. Timida fin da bambina, non ero affatto cambiata, neanche a diciassett'anni.

Spesso negli anni avrei voluto essere una di quelle ragazze sfacciate, senza problemi, bellissime. Insomma, una di quelle ragazze che esistono solo nelle copertine dei giornali di moda, una di quelle ragazze che esistono solo nei libri. Solo crescendo ho imparato ad accettarmi.
Charlotte Moretti è altro, ripetevo a me stessa. Una ragazza cui hobby consistevano nel mangiare, dormire, dormire, e ancora mangiare. 
Una leggera picchiettata sulla mia spalla da parte di una delle assistenti di volo mi risvegliò dal mio stato di assortimento totale.

-Signorina...- Disse scuotendomi.

-Eh?!- Risposi io perplessa.

-La volevo avvisare che anche gli altri passeggeri vorrebbero mettere piede a terra.- La giovane ragazza mi fece girare. Notai con imbarazzo che più di venti persone se ne stavano bloccate sulle scale che dall'aereo portavano giù a terra a causa della mia presenza. 

-Ah sì, grazie mille!- Balbettai spostandomi.

Una volta giunta nell'edificio dell'aeroporto mi sentii del tutto spaesata.

-Scusa, sapresti dirmi come arrivare a questo indirizzo?- Chiesi ad una ragazza cui sorriso sembrava essere rassicurante.

-Certo! Se vuoi, ti ci posso anche accompagnare, tanto devo andare anche io da quelle parti!- Rispose questa guardando il foglietto che le avevo passato.

Alzò lo sguardo. Notai che i lunghi capelli castani voluminosi incorniciavano alla perfezione il suo viso dolce un po' tondeggiante.

-Sì, certo. Per me va benissimo. Grazie mille!- Affermai cominciando a seguirla, sorridendo felice.

Avevo trovato un'angelo di ragazza.
Nel giro di un'ora e un quarto giungemmo al posto desiderato chiacchierando nel taxi. Scoprii che anche lei, Eleanor, sebbene inglese, si trovava fuori sede proprio come me a causa dello studio. Ovviamente, tra un discorso e l'altro non mancarono mie figuracce. Infatti, anche se ero stata abituata sin da piccola a parlare inglese non solo a scuola, ma anche in casa,  poiché mia madre era originaria di Liverpool, sbagliai più volte la pronuncia di alcune parole.

-Penso sia proprio questo il tuo indirizzo.- Disse Eleanor non appena pagammo e scendemmo dall'auto.

-Lo credo anch'io- Risposi annuendo e sistemandomi la semplice maglietta multicolore che indossavo sopra dei jeans chiari.

Tutt'ad un tratto uno strano presentimento, indefinibile in altro modo, mi assalì.

-Ora non ti resta che bussare!- Mi incitò lei dandomi una leggera spintarella.

-Già...- Risposi continuando a fissare  terrorizzata il portone della mia nuova casa.

-Su, Charlie, vuoi restare qui finché non diventerai una vecchia barbuta?- La castana si avvicinò all'entrata.

-N-no.- Nervosa feci qualche cenno confuso con la testa.

-Bussa!- Eleanor usò un tono autoritario, cogliendomi di sorpresa.

-....- Non risposi, limitandomi a guardare il panorama intorno a me.

-Ok, l'hai voluto tu!- La ragazza neanche terminò la frase. Batté decisa tre pugni al portone in legno scuro.

-Perché l'hai fatto?!- Squittii io facendomi piccola piccola.

-Secondo te?!- Chiese lei sarcasticamente di rimando.

Passati due o tre minuti la porta della villetta in cui avrei abitato, si aprì lasciando intravedere tutt'altro da ciò che mi ero aspettata.


Ciao ragazze! Questo e' il mio primo capitolo, anzi nostro (una delle mie amiche, ovvero Lola mi sta aiutando in qualche dettaglio)!
Che dire, spero vi piaccia!
Vorrei ringraziare anche Giorgia, che ha creato il banner e mi sta dando una mano nella revisione finale dei capitoli.
Ciao! A presto!
Totta c:

 

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Capitolo 2
*** 2 CAP ***



Buona lettura! xx


POV CHARLOTTE


Quando la porta dell'appartamento si aprì, mi ritrovai davanti un meraviglioso ragazzo molto alto, dai ribelli ricci castani che venne ad aprire a torso nudo. Rischiai di morire sul momento, a causa della sua bellezza, a causa dei suoi occhi verdi, capaci di reggere il paragone con due smeraldi lucenti. La voce di quello che sembrava un dio greco mi distolse dai pensieri.

-Ehm ciao, come posso aiutarvi?- Chiese sorridendo. Scoprii che lo sconosciuto aveva due dolcissime fossette.

-Beh ecco...Io.. Mh...- Impacciata, risposi timidamente, mentre gicherellavo con le dita sudate a causa dell'agitazione.

Tutta colpa del mio carattere insicuro, che odiavo. Incominciai a maledirmi da sola mentalmente.
Per fortuna, Eleanor cominciò a parlare interrompendo quel silenzio a dir poco imbarazzante che si era creato a causa mia.

-Ciao, noi siamo Eleanor e Charlotte.- La castana sorrise al mio fianco.

-Piacere di conoscervi, sono Harry. Allora cosa vi porta qui?- Domandò il ragazzo curioso.

-Beh ecco io sono appena arrivata qui in città e...-Cominciai a parlare, ma non appena acquistai sicurezza, continuò lui per me.

-Aspetta! Tu dovresti essere la nuova coinquilina!- Harry quasi urlò nel pronunciare quelle parole per la felicità che sembrava invaderlo.

-Sì, penso proprio di sì!- Risposi ridendo sotto i baffi, dopo aver guardato l'espressione che il ragazzo aveva assunto in quel momento.
Mi soffermai ancora sulle sue fossette, tenerissime.

-Senti Charlie ora devo proprio andare! Ci risentiamo, tanto il numero già te l'ho dato!- El intervenne nel discorso, sorridendomi probabilmente con la speranza che questo suo gesto mi desse coraggio per andare avanti.

-Va bene e grazie per avermi accompagnata: non so cosa avrei fatto senza di te!- Abbracciai forte la ragazza per ringraziarla, e sperai che capisse il mio timore di restare sola con quello che sarebbe stato il mio nuovo inquilino.

-Ciao!- Eleanor salutò me ed Harry con un veloce movimento della mano per poi andarsene.

-Vieni che ti faccio conoscere gli altri quattro ragazzi!- Mi disse Harry non smettendo di sorridere, non appena rimanemmo soli davanti all'ingresso.
In quel momento mi si gelò il sangue nelle vene.

Avevo capito bene: altri quattro ragazzi come coinquilini! Lo ammetto, mi stavo sentendo svenire.
-Tutto bene?- Chiese Harry vedendomi probabilmente verde dalla preoccupazione.

-Ehm... Sì.- Risposi io agitata.

Il riccio, che si era accorto del mio stato di agitazione, mi rassicurò dicendomi che i suoi amici mi sarebbero piaciuti.
Sinceramente ero dubbiosa su questo.
Quando entrai finalmente in casa, la scena che vidi fu terribile. Un ragazzo biondo dagli occhi azzurri si stava ingozzando di nutella, un altro, dalla pelle ambrata e i capelli scuri, stava parlando con il suo riflesso nello specchio, un castano se ne stava spaparanzato sul divano a guardare Toy Story e infine, un ultimo ragazzo stava correndo per il corridoio urlando come un forsennato.

-Ehi ragazzi, lei è la nuova coinquilina!- Esclamò Harry e, in quel momento, da verde, divenni bianca come un lenzuolo.

Come il riccio parlò, i suoi amici si voltarono verso di me e mi sorrisero. Erano tutti bellissimi, capaci di abbagliare al primo sguardo, ma uno, il ragazzo che fino a poco prima correva per casa, mi ipnotizzò letteralmente con i suoi occhi azzurri, meravigliosamente azzurri, paragonabili ad un oceano immenso, con i suoi capelli castani e con il suo sorriso solare.
Era un qualcosa di indescrivibile!
Il ragazzo d'un tratto mi sorrise ed io inevitabilmente arrossii come un peperone...
Presi a maledirmi mentalmente a causa di quell'avvampare imbarazzante.
In quel momento, pero', il mal di testa, che mi aveva iniziato a tormentare poco prima, si fece sempre più forte. Ebbi paura di svenire, davvero. Difatti, non ero mai stata molto in salute. Sempre piuttosto debole fisicamente e non solo caratterialmente, svenire per me non era più una novità.
Il ragazzo si alzò poi dal divano in cui si era momentaneamente seduto, per avvicinarsi velocemente a me.

-Ciao, io sono Louis!- Mi disse porgendomi la mano che strinsi con delicatezza.

A quel tocco i suoi occhi si illuminarono.
Alcuni brividi attraversarono il mio corpo, lasciandomi gongolare in un'atmosfera paradisiaca.
Louis sembrava un angelo ai miei occhi, un angelo meraviglioso. Una strana aura luminosa avvolse il corpo tonico del ragazzo.
Quando mi accorsi che questa non era altro che un gioco di luce creatosi a causa dell'annebbiarsi della mia vista, era troppo tardi. Caddi inerme a terra, o meglio, lo avrei fatto, se non fossi stata salvata dalle braccia muscolose di Louis.

POV LOUIS

-Ciao, io sono Louis- Dissi alla nuova arrivata porgendole la mano destra che stinse delicatamente. I miei occhi brillarono al suo tocco.

Come avrei potuto reagire diversamente?
La ragazza era davvero bellissima, per me.
Più bassa di me di circa venti centimetri, con le curve al punto giusto, la nuova inquilina aveva due occhi color corteccia, in cui chiunque avrebbe potuto perdersi a causa della profondità. Il suo viso, dai lineamenti delicati, era incorniciato da luminosi capelli castani, che boccolosi, avevano una lunghezza media.
Avrei voluto che cadesse tra le mie braccia, avrei smosso mari e monti per conquistarla. Non feci in tempo a pensare questo che la castana, che stava per rispondere al mio saluto, cascò tra le mie braccia, letteralmente: aveva perso i sensi.

-Oddio ragazzi aiutatemi! È svenuta! Aiutatemi!- Dissi alzando improvvisamente il tono della voce e stringendo il suo corpo a me.

I ragazzi corsero subito in mio aiuto e così, insieme la stendemmo sul divano sul quale poco prima Liam stava vedendo Toy Story... A diciassette anni. Roba da matti.
Risvegliandomi dai miei pensieri mi soffermai sul volto della nostra nuova inquilina e pensai che fosse davvero perfetta, nelle sue imperfezioni.

Ma da quando ero diventato così romantico? Per un attimo pensai di aver subito un colpo di fulmine.

-Tutto bene Boo?- Mi chiese Harry, mio migliore amico, vedendomi in stato di trance.

-Eh sì, sì... È tutto ok... Dai aiutatemi a risvegliarla.- Gli risposi io, con l'agitazione che aumentava sempre di più a causa della situazione.

Cominciai così, a schiaffeggiarle delicatamente il viso e questo fece svegliare la ragazza che lentamente riprese a muoversi, con le guance imporporate da un dolce rossore.


Ebbene, ecco un nuovo capitolo! Ho aggiunto il banner, che spero vi piaccia! Che dire... Se volete, lasciatemi una recensione! Mi farebbe molto piacere leggerne qualcuna: è la mia prima Fanfiction in assoluto e sono piuttosto insicura!
A presto!
Totta c:

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Capitolo 3
*** 3 CAP ***



 

Buona lettura! xx



POV CHARLOTTE

Lentamente ricominciai a muovermi al tocco di una morbida, ma fredda mano di un ragazzo che vidi in modo sfocato. Cercai di aprire per bene gli occhi in modo da focalizzare meglio l'immagine ed inevitabilmente sentii le guance riscaldarsi nel riconoscere colui che poco prima si era presentato.

Il ragazzo dagli occhi color oceano, vedendomi un po' imbarazzata, mi prese delicatamente per un braccio e mi fece sedere sul divano. A quel punto decisi di parlare.

-Grazie per avermi aiutata- Dissi timidamente e frastornata ancora un po' per l'accaduto.

-Figurati Charlotte!- Mi rispose aprendo la sua bocca in un sorriso che trasmetteva sicurezza.

-Ehi, come fai a conoscere il mio nome?- Chiesi accigliandomi.

-Beh, me lo ha detto Harry poco fa...- Disse quella meraviglia di ragazzo grattandosi la nuca imbarazzato.

La sua voce melodiosa mi aveva completamente ipnotizzata, dal momento in cui aveva iniziato a parlare.

Un pensiero mi attraversò la mente: ero in una casa con cinque ragazzi con i quali avrei vissuto per un tempo indeterminato.

Credetti di aver sbagliato indirizzo, così mi alzai dal comodissimo divano in pelle bianca sul quale ero seduta e mi avviai verso la porta. I ragazzi mi guardarono dubbiosi non capendo cosa volessi fare.

-Scusate ragazzi, penso di aver sbagliato casa, come vi ho già detto sono nuova da queste parti...-Dissi sorridendo timidamente e un po' impacciata. Stavo per mettere piede fuori casa quando Louis mi prese per il polso bloccandomi delicatamente.

-Ne sei proprio sicura?- Questa volta fu Narciso, ovvero il ragazzo dal ciuffo perfetto, a parlare.

-Sì, credo proprio di sì, anche perché la signora dell'agenzia mi ha detto che dovrò abitare con cinque ragazze...- Dissi con un po' di un po' in certa a causa di un brutto presentimento.

-Ma non ti ha riferito nulla quella signora a riguardo del cambiamento?- Mi chiese il ragazzo che poco prima stava guardando Toy Story.

Di quale cambiamento stava parlando? Bah...

-Di quale cambiamento? Ragazzi di cosa state parlando, non riesco a capire...- Dissi con l'agitazione che aumentava sempre di più.

-Insomma... Hanno fatto un cambiamento improvviso. Tu non abiterai con delle ragazze... Ecco... Tu abiterai con noi!- Rivelò il riccio ancora a torso nudo emettendo quasi un urletto di gioia.

-C-che cosa?! No, non è possibile... Forse vi state sbagliando o meglio, forse mi state facendo uno scherzo che non mi diverte affatto...- Balbettai tremante cercando di convincermi che era solo uno scherzo, un fottutissimo scherzo.

-Charlotte pen...- cominciò Louis che fu subito bloccato da me.

-Ti prego, chiamami Charlie!- Gli dissi con aria sognante.

Lui curvò le labbra in un sorriso solare..

-Va bene... Charlie pensi davvero che saremmo in grado di fare degli scherzi così crudeli alla nuova inquilina? Noi non stiamo scherzando. Siamo rimasti scioccati inizialmente... Pensavamo fossi un ragazzo e invece ci siamo ritrovati di fronte a una magnifica ragazza che abiterà per non so quanto tempo!- Louis disse tutto questo con molta enfasi facendomi arrossire.

Reagii così perché quando andavo a scuola in Italia non ricevevo quasi mai dei complimenti da parte dei ragazzi. Proprio per questo motivo credevo poco in me stessa, nelle mie potenzialità.

-Quindi mi stai dicendo che non state scherzando e che dovrò abitare con cinque ragazzi?!- Chiesi improvvisamente tornata alla realtà.

-In un certo senso... Sì.- Rispose Louis lasciandosi sfuggire una risatina.

-Oh santissimo cielo aiutami tu! Come posso vivere io, Charlotte Bianchi, in una casa con cinque ragazzi niente male? Unica ragazza del gruppo e oltre tutto con un carattere troppo introverso?- Dissi disperatamente non rendendomi conto che ciò che stavo pensando in quel momento lo avevo urlato davanti ai ragazzi. Sbiancai non appena mi accorsi di ciò che avevo combinato...

Louis trattenendo una risata, vedendomi a disagio mi accarezzò il braccio per rassicurarmi. Notai subito lo scintillare delle sue iridi azzurre come un cielo limpido in estate...

-Allora Charlie, che ne dici se ti mostriamo un po' la casa?- Esclamò il ragazzo dalla pelle ambrata ponendosi tra me e Louis... Se avessi potuto lo avrei ucciso a morsi.

-Ah comunque sono Zayn, Zayn Malik- Mi disse con fare da agente segreto che scatenò le mie risate. Mi sembrò subito molto simpatico.

Il ragazzo mi prese per mano per portarmi al piano superiore. Lì c'era era un corridoio con tre stanze a destra e due a sinistra. Notai con un po' di ribrezzo che avrei dovuto condividere il bagno con cinque ragazzi.

Mr Ciuffo mi indicò le stanze di ognuno di loro, ovviamente disordinate. Non mi lamentai più di tanto, poiché neanche io conoscevo la parola “ordine”.

-Questa è la tua stanza, alla tua destra c'è quella di Liam e alla tua sinistra quella di Harry. Quella di Louis, invece, è questa di fronte alla tua, mentre quella mia e quella di Niall si trovano rispettivamente alla destra e alla sinistra di quella di Tommo.- Zayn, dopo il suo discorso sospirò.

-Grazie Zayn! Ora riprendi fiato però: non voglio che uno dei miei coinquilini muoia per soffocamento!- La risata di Zayn, alle mie parole, risuonò per tutto il corridoio.

-Charlie io intanto scendo, tu se vuoi cambiati: poi ti veniamo a chiamare per la cena, ok?- Mi chiese il ragazzo. Io annuii sorridendogli. Così, dopo avermi dato un bacio sulla guancia, Zayn scese e io rimasi sola nella stanza a cambiarmi. Ero davvero stanca... Il viaggio, la notizia e tutto il resto mi avevano completamente sconvolta.

* * * * *

Ore 20.15

Stavo ancora sistemando i vestiti nell'armadio quando sentii dei passi nel corridoio. Mi ricordai di ciò che mi aveva detto Zayn, così guardai l'ora nell'orologio appeso al muro: segnava le 20:19

-Wow come passa in fretta il tempo!- Esclamai.

Subito dopo sentii bussare.

-Posso?- Domandò una voce maschile.

-Certo, entra!- Risposi dandomi giusto una rassettata.

-Volevo avvisarti che è pronta la cena!- A varcare la soglia fu il ragazzo castano che poco prima era intento a guardare Toy Story.

-Ah, grazie mille, scendo subito!- Solare, sorrisi al ragazzo.

-Comunque sono Liam... - Mi disse imbarazzato.

-Piacere di conoscerti! Dai ora scendiamo che sicuramente saranno affamati!- L'insicurezza di Liam mi aiutò: capii che non ero la sola ad essere introversa in quella casa.

Una volta arrivati in cucina prendemmo posto a sedere: io mi sistemai tra Harry e Louis.

La vicinanza di quest'ultimo mi faceva uno strano effetto.

Tra di noi si era creato un silenzio alquanto imbarazzante, così il finto biondo prese parola.

-Charlie ti va di parlarci un po' di te? Noi ovviamente ricambieremo... Per conoscerci meglio!- Mi sentii in imbarazzo a quella richiesta. Non mi capitava spesso di dover raccontarmi.

Non so da dove, ma riuscii a trovare il coraggio.

La serata passò tra momenti di risate, scherzi e confessioni imbarazzanti, ma anche di momenti un po' tristi, soprattutto quelli in cui parlai del mio carattere. Si fecero le undici e io non riuscii più a restare sveglia, così mi alzai dal tavolo e augurai la buonanotte a tutti i ragazzi salutandoli con abbracci e bacetti sulle guance.

Una volta salita in camera misi il pigiama e mi distesi sul letto pensando alla giornata passata: mille emozioni passavano per la mia mente, ma una era la più forte. Il pensiero di Louis, dei suoi occhi, dei suoi tocchi sulla mia pelle mi provocavano dei formicolii nello stomaco e delle scariche che, partendo dalla schiena, percorrevano tutto il corpo.

Pensai subito di essermi presa una bella cotta e così, con Louis nella mia mente, caddi tra le braccia di Morfeo in un lungo sonno.



Ehi! Ecco qua il terzo capitolo... Spero vi sia piaciuto! Se vi va, lasciatemi una recensione. Questa è la mia prima Fanfic e vorrei sapere qualche parere...
A presto!
Totta c:

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Capitolo 4
*** 4 CAP ***


                                                                       

Buona lettura! Spero che il capitolo vi piaccia ;)        



-Ehi guarda chi si rivede, la balenottera azzurra in persona!- Esordì Christian prendendomi in giro davanti a tutti i ragazzi presenti nel corridoio della scuola, dopo essermi venuto incontro.

-T-ti prego lasciami in p-pace...- Dissi con le lacrime che minacciavano di scendere dai miei occhi.

-Oh ti prego lasciami in pace!- Mi imitò quell'arrogante ragazzo

 

che mi stava facendo vergognare davanti a tutti

-Sei così brutta che il tuo specchio si rompe non appena ti ci mostri!- Questa affermazione fece ridere tutti i presenti e provocò il mio pianto...

-Balenottera quando piangi sei orribile! Smettila che ci fai morire di paura! Ahahahah...- Continuò.

-Ti scongiuro, basta!- Urlai singhiozzando presa in preda alla disperazione.

 

Con questo urlo, mi svegliai tutta sudata, il viso gonfio e le lacrime che continuavano ad uscire dai miei occhi come un fiume in piena. Cominciai a piangere disperatamente, ricordando il sogno appena fatto... In Italia, ogni dannato giorno, questo Christian mi prendeva in giro mettendomi in soggezione e paragonandomi a una balena o addirittura a un'elefante. Tutta la scuola mi diceva: "Ecco la balenottera!" e ci stavo veramente male.

Ad un tratto, mentre con la mente rivivevo quei brutti momenti, vidi entrare nella mia stanza Louis.

-Ehi Charlie, cosa è successo?- Mi chiese preoccupato quell'angelo caduto dal cielo sedendosi accanto a me sul letto. Io intanto mi sistemai meglio, appoggiandomi sullo schienale con le gambe piegate al petto.

-L'ha fatto a-ancora...- Gli risposi tra un singhiozzo e l'altro, ma lui ovviamente non capì.

-Chi ha fatto ancora cosa?- Chiese Louis, visibilmente preoccupato.

-Quel lurido bastardo di Christian... Mi ha detto che sono una balena orribile!- A quel punto scoppiai in un pianto liberatorio, così Louis mi tranquillizzò avvolgendomi tra le sue braccia e baciandomi la fronte. Mi cullò, come se fossi la sua bambina e rimasi senza parole quando lo sentii cantare a bassa voce vicino al mio orecchio...

-You never want to know how much you weight, you still have to squeeze into your jeans but you're perfect to me... Charlie sinceramente non riesco a capire perchè dovevano prenderti in giro, ma sappi una cosa: sei una bellissima ragazza e ricordati che "bellezza" non vuol dire essere alta e magra e poi ,se non sei una di quelle ragazze alte uno metro e ottanta che pesano sessanta chili, qual è il problema? A me piaci così!- Alla confessione di Louis, all'interno del mio stomaco, sentii qualcosa di strano... Le cosiddette farfalle nello stomaco forse.

-A me piaci così?- Chiesi con un piccolo sorriso riferendomi a ciò che aveva appena detto.

-Sai Charlie...Io...Io ti devo confessare una cosa...- Mi disse torturandosi le dita. Per tranquillizzarlo mi avvicinai a lui prendendogli le mani e ricevetti come risposta al mio incoraggiamento un bellissimo e dolcissimo sorriso.

-Ecco... Da quando sei arrivata non faccio altro che pensare a te, ogni volta che mi parli o mi sorridi mi porti in paradiso, ma soprattutto ogni volta che mi sfiori la pelle sento dei brividi in tutto il corpo... Io penso di essermi innamorato di te Charlie, anzi no, sono completamente perso di te...- Le sue parole mi fecero scendere delle lacrime di gioia che lui asciugò con il pollice, per poi accarezzarmi la guancia ormai rossa con la sua mano calda. Non ci credevo... Così senza dargli una risposta mi buttai tra le sue braccia facendo scontrare le nostre labbra in un dolce e delicato bacio.

Attraverso le sue sottili labbra mi trasmesse tutto l'amore che provava nei miei confronti, ma soprattutto mi fece capire quanto tenesse a me nonostante ci fossimo conosciuti da poco.., A malincuore ci staccammo da quel bacio perfetto per riprendere fiato... Entrambi sorridemmo e notai subito negli occhi di Lou lo scintillare delle sue iridi azzurre.

-Questo bacio significa che tu provi le stesse cose che provo io?- mi chiese insicuro il ragazzo. Alla sua domanda risi sotto i baffi per il gioco di parole... Poverino, la sua agitazione stava aumentando sempre di più.

-Ehm penso di no!- risposi tranquillamente. Notai subito il viso di Louis rattristirsi alla mia risposta... Santo cielo, aveva creduto veramente alla battuta!

-Cioè, quindi... Insomma tu non sei innamorata di me... E...- cominciò a balbettare ed io non potendolo vedere così frustrato decisi di dirgli la verità.

-Lou guarda che stavo scherzando! Provo esattamente le stesse emozioni e sentimenti che tu provi nei miei confronti... Anche io dal primo giorno che ti ho visto non ho mai smesso di pensarti, sì sembrerà strano, ma io mi sono innamorata di te!- gli risposi arrossendo un pochino per l'imbarazzo. Gli occhi di Louis brillarono intensamente all'udire delle mie parole e un incantevole sorriso gli decorò il viso... Quanto era bello Louis con quei suoi occhi, quei capelli disordinati e con quel bellissimo pigiama blu con delle carote disegnate sopra... Molto chic, a dirla tutta!

-Stupida mi hai fatto prendere uno spavento enorme! Non puoi capire cosa ho provato nel sentirmi dire che non ricambiavi il mio amore!- mi rimproverò affettuosamente pizzicandomi i fianchi. Al suo tocco indietreggiai... I fianchi erano e sono il mio punto debole. Purtroppo, Louis scoprì la mia debolezza, così cominciò a farmi il solletico su tutte le parti in particolare sui fianchi. Avevo le lacrime agli occhi per quanto stavo ridendo... Mamma mia quante lacrime ho versato!

-Oddio Lou basta, non ce la faccio più! Mi è venuto il mal di pancia per quanto ho riso!- lo implorai facendo gli irresistibili occhi da cucciolo... Louis non riuscì a resistere alla tentazione tanto che mi diede un bacio a stampo per poi sdraiarsi accanto a me. Iniziò a massaggiarmi la pancia con la sua mano che confrontata con la mia risultava due volte più grande... Come per magia, il mal di pancia sparì improvvisamente. Mi girai sul fianco destro ritrovandomi di fronte il mio angelo preferito che mi sorrise non appena incrociai il suo sguardo... Ancora non riuscivo a credere che qualcuno potesse provare dei sentimenti così forti per me. Mi sentivo estremamente felice, finalmente avevo trovato una persona che teneva a me e che non mi giudicava per la corporatura.

La voce di Louis mi risvegliò dai miei pensieri...

-Ehi tesoro adesso scendo a preparare la colazione a tutti, tu vai a sciacquarti il viso che è gonfissimo per il pianto- detto questo, Occhi Blu mi lasciò un bacio sulla fronte per poi alzarsi e uscire dalla camera da letto. Rimasi distesa ancora un po' riflettendo su cosa era successo poco prima e una domanda spuntò nella mia mente: "Ma noi cosa siamo ora?", questa continuava a rimbombare.

Decisi, così, di andare a lavare il viso che era più gonfio di quanto pensassi... Lou aveva avuto ragione nel dire che era stragonfio. Dopo aver lavato frettolosamente i denti e aver raccolto i miei capelli mossi in una disordinata coda, scesi al piano inferiore dirigendomi poi verso la cucina dove trovai i ragazzi abbastanza assonnati... Erano davvero buffi: Harry aveva i capelli più scompigliati del solito, le guance di Niall erano così rosse da sembrare dei pomodori, Liam si era addormentato sul tavolo, il ciuffo di Zayn si era completamente afflosciato e poi c'era Louis con quel fortissimo pigiama blu con le carote, troppo cool! Entrai in cucina salutando tutti...

-Buongiorno ragazzi!- li salutai per poi accomodarmi tra Harry e Liam.

-Buongiorno Charlie!- rispose al saluto Harry mettendomi un braccio attorno alle spalle mentre da Liam ricevetti un mugugno che stava ancora dormendo sul tavolo.

-Che faccio... Lo sveglio?- Dico ai ragazzi riferendomi a Liam.

-Secondo me è la cosa migliore, ma fai piano altrimenti se si sveglia male potrebbe risultare abbastanza insopportabile per il resto della giornata!- questa volta fu Zayn a parlare e nella sua voce si poteva avvertire la preoccupazione. Feci cenno di sì con la testa e cominciai a scuotere delicatamente Liam che poco dopo cominciò a muoversi.

-Buongiorno dolce Payno- lo salutai dandogli un bacio sulla guancia.

-Giorno Charlie...- rispose con la voce impastata dal sonno per poi ricambiare il bacio. Louis lo fulminò con lo sguardo tanto che Liam lo guardò interrogativo.

-Charlie, però lo voglio anche io il bacetto sulla guancia quando mi sveglio!- si lamentò il dolce folletto irlandese facendomi gli occhi da cucciolo... Che tenero! Non seppi resistere...

-Certo Niall, basta che mi fai gli occhi da cucciolo. Sono irresistibili!- gli risposi con aria sognante.

-Va bene, affare fatto!- cominciai a ridere per la sua risposta.

Quei ragazzi mi fecero tornare il sorriso, erano come una medicina per me. Ma proprio quando mi ritornò il sorriso Liam mi fece una domanda alla quale non volevo proprio rispondere...

-Allora hai dormito bene stanotte Charlie?- Alla sua domanda mi paralizzai per poi guardare Louis che si era accorto del mio disagio.

-Beh ecco no... Cioè sì... ho dormito...-comincia a balbettare, segno della mia agitazione.

-Aspetta sì o no?- replicò non avendo capito la mia risposta... E non aveva tutti i torti.

-Sì ho dormito bene- risposi con un finto sorriso.

-Non ne sembri convinta...- mi agitai ancora di più ma per fortuna Louis cambiò discorso.

-Allora, dato che oggi è domenica andiamo tutti a fare una passeggiata... che ne dite?- Lo ringraziai con un sorriso che lui ovviamente capì.

-Per me va benissimo Boo!- disse Harry. Ma un momento, come lo aveva chiamato? Boo... Ma che nome è?

-Perfetto anche per noi!- risposero gli altri tre.

-Sì! Si esce!- Esclamai battendo le mani e saltellando come una cretina.

-Su, andiamoci a preparare!- Esortai i cinque ragazzi.

Fu così che salimmo tutti in camera ...Mi vestii velocemente mettendomi dei jeans, una felpa del mio colore preferito, il verde, e le mie adorate Vans, per poi mettermi la matita con un po' di mascara. Una volta vestiti uscimmo e ci dirigemmo verso il parco dove Liam parcheggiò la macchina. Passeggiammo per tutta la mattinata visitando negozi di abbigliamento e prendendoci un pezzo di pizza, che, costatai, non era buona come quella italiana, infine ci fermammo a pranzo da Nando's.

Verso le tre del pomeriggio ritornammo a casa esausti, io soprattutto.

-Ragazzi domani si va a scuola...- Dissi con un po' di preoccupazione.

-Eh già... tutto a posto Charlie?- Mi domandò il mio angelo.

-H-ho paura...- Confessai a testa bassa.

-Charlie devi stare tranquilla, non farti paranoie. Piacerai sicuramente agli altri. Ora vai a riposarti...- Louis riuscì a tranquillizzarmi e subito dopo mi diede un dolce bacio a stampo.

I ragazzi si accorsero del gesto, infatti ci chiesero spiegazioni.

-Quindi voi due state insieme?- Domandò Niall sorridendo con una faccia da ebete.

-Beh mi sembra chiaro... Volevo dirvelo stamattina ma non ho avuto l'occasione- Rispose imbarazzato Mr Carota. Io inevitabilmente diventai rossa come un peperone...

-Allora tanti auguri alla nuova coppia!- Esordì Zayn. Io in quell'istante sprofondai nella felpa per la vergogna e Louis, che si accorse del mio rossore, mi abbracciò.

-Grazie!- Risposi.

-Ora ragazzi vado a riposarmi, sono esausta... Penso che dormirò tantissimo quindi venitemi a svegliare per l'ora di cena.- Detto questo salii in camera e mi buttai direttamente sul letto, senza neanche cambiarmi... Per questo i miei genitori mi chiamavano e chiamano tutt'ora pigrizia! Non pensando al mio essere pigra, mi misi sotto le coperte coprendomi fino alla testa, per poi cadere in un lungo sonno...



Buonaseraaa!
Questo è il mio capitolo preferito perchè finalmente Mr Carota si dichiara a Charlie... Mi piacerebbe poter leggere cosa pensate della storia ;)
Un bacio!

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Capitolo 5
*** 5 CAP ***


                                                                          

 Buona lettura! ;)                                                                        


                                                                                   

POV LOUIS

Seguii con lo sguardo la fanciulla, di cui mi ero completamente innamorato in così poco tempo, salire le scale. Risamasi, così, in salotto con i miei quattro migliori amici che mi guardavano con un sorriso tanto strano in viso che mi cominciai un po' a preoccupare...

-Ragazzi tutto bene? Sembrate strani...-gli chiesi.

-Sì, perchè ce lo chiedi?- mi domandò Liam che parlò per tutti, dandomi una pacca affettuosa sulla spalla.

-Beh non saprei dirvi... Avete tutti un sorriso abbastanza inquietante per i miei gusti!- risposi con una risata alla quale si aggiunsero gli altri. Un mio pregio? La ristata contagiosa! Ma ritornando a noi... Vedevo Niall che si agitava sulla poltrona, sinceramente non capii il perchè ma qualcosa non quadrava.

-Brò io non riesco a trattenermi... Non ce la faccio!- esordì Niall rivolgendo ad Harry un gigantesco sorriso...Lo sapevo che c'era qualcosa sotto sotto! Harry per tutta risposta si portò le grandi mani al viso coprendolo completamente...

-Niall non far...-

-Ahhhh Lou ancora non ci credo! Cioè hai una ragazza, cavolo! Complimenti, sono super fiero di te!- mi saltò completamente in braccio quel finto biondo del mio migliore amico... Niall era un ragazzo molto sensibile e difficilmente teneva a bada le sue emozioni. A seguire, gli altri tre vennero ad abbracciarmi e si congratularono con me felici... Beh felici non quanto me! Finalmente avevo trovato la mia anima gemella che ha un carattere totalmente opposto al mio ma come si suol dire, gli opposti si attraggono! Mi staccai controvoglia dall'abbraccio di gruppo che poco prima mi avvolse completamente per poi dirigermi in cucina a prendere un bicchiere d'acqua e sedermi al tavolo lì presente... Cominciai a ripensare alla mattinata, alla fragilità di Charlie ma soprattutto al bacio. Il mio primo vero bacio l'avevo dato alla ragazza che amavo, sì perchè sono sicuro di amarla e il pensiero del dolce contatto tra le nostre labbra mi fa contorcere lo stomaco e rabbrividire contemporaneamente... Che sensazione meravigliosa! Poco dopo Harry entrò in cucina e si avvicinò a me...

-Boo...- mi risvegliò Harry dai miei pensieri. Notai nella sua voce un tono di tristezza e di preoccupazione... Non mi piaceva per niente, si stava toccando i ricci nervosamente.

-Sì Haz?- gli risposi di ramando sorridendogli per rassicurarlo dopo aver fatto un sospiro profondo.

-Io rimarrò sempre il tuo fratellino Hazza... Vero?- mi chiese il ragazzo. Tutto d'un tratto i suoi occhi cominciarono a riempirsi di lacrime... Non ci credo: stava piangendo! In quel momento era ritornato il bambino che avevo conosciuto alle elementari...

 

*FLASHBACK*

-Tanto non mi prendi!- mi disse il bambino dai riccioli castani che gli coprivano la fronte.

-Dai Hazza fermati! Non ce la faccio più a rincorrerti!- Harry stava ridendo, sapeva che stavo facendo una grande fatica a rincorrerlo. Mentre stavo correndo presi una storta e caddi a terra... Iniziai a piangere e dei lacrimoni cominciarono a scendere sulle mie guance rosse. Harry mi corse incontro preoccupato...

-Boo stai bene?- mi chiese Harry

-N-no, mi fa m-male la ca-caviglia- gli risposi piangendo impaurito.

-Vedrai che con il mio bacetto ti passerà tutto!- detto questo mi diede un bacetto sulla caviglia per poi alzare il viso e incontrare i miei occhi. Il dolore passò subito come per magia...

-Grazie Hazza ti voglio bene- Il ricciolino mi aiutò ad alzarmi in piedi. Istintivamente lo abbracciai.

-Hazza, tu sarai per sempre il mio fratellino, ricordatelo!- lui mi guardò con un sorriso grandissimo per poi stringermi a lui affettuosamente.

-Ti voglio tanto bene Boo- mi rispose Harry.

 

*FINE FLASHBACK*

Ripercorsi il periodo dell'infanzia vissuto con Harry in un tempo che mi era sembrato infinito. Anche i miei occhi si erano riempiti di lacrime e il mio viso si era tinto di rosso, non per la vergogna, ma per l'emozione che ho provato nel ricordare quel bellissimo periodo della mia vita.

Mi avvicinai ad Harry e lo strinsi forte a me come facemmo da piccoli e successivamente incrociai il suo sguardo.

-Hazza, tu sarai per sempre il mio fratellino, ricordatelo! E non ci sarà ragazza o qualche altra persona che ci separerà... MAI!- detto questo Harry riprese a sorridere come sempre.

-Dai ora basta piangere. Asciughiamoci queste lacrime e usciamo dalla cucina, altrimenti quei tre penseranno che stiamo facendo cose sconce!- incoraggiai il mio migliore amico.

-Lo so, ma sai come sono fatti! Sono dei pazzi pervertiti!- a quel punto cominciai a ridere come un matto. Uscimmo e raggiungemmo gli altri tre; passammo tutto il pomeriggio a parlare, scherzare, vedere film come facciamo solitamente la domenica..." A proposito oggi è domenica, quindi domani inizia scuola! Dio ti prego dammi la forza!" cominciai a pensare.

Si fecero le sette di sera e Charlie ancora dormiva... Che bradipo, anzi, che bradipa!

-Io vado a svegliare Charlie, tu Niall comincia a preparare la cena...- comandai a Niall che ovviamente no si voleva muovere...

-No Lou non mi va oggi!- rispose di rimando lamentandosi.

-Solo oggi non ti va? A me sembra tutte le volte che te lo chiediamo!- risposi ridendo. -Dai ordinate le pizze!- ordinai esasperato. -Siii le pizze yeee!- i ragazzi stavano completamente sclerando sotto i miei occhi.

-Ok ragazzi vado a svegliare Charlie- li avvertii cominciando a salire le scale.

 

POV CHARLIE

Sentii dei passi che si avvicinavano sempre di più fino a quando non riconobbi il profumo inconfondibile del mio amato Mr Carota... Istintivamente mi spuntò un piccolo sorriso sulle labbra ma Louis non se ne accorse in quanto ero sraiata sul fianco destro. Lou si sedette sul lato sinistro del mio letto per poi accarezzarmi il braccio e lasciare dei biccoli baci umidi sulla guancia e sul resto del viso... questo ragazzo è la dolcezza in persona! Piano piano comincai a muovermi e poco dopo riuscii ad aprire gli occhi... Che meraviglia! Il mio Lou assomigliava ad un angelo, un angelo caduto dal cielo. Lentamente mi girai sul fianco sinistro per osservarlo meglio e mi lasciai sfuggire uno dei miei sorrisi.

-Ehi dormigliona hai dormito per ben quattro ore! Penso che sia arrivato il momento di svegliarti!- mi disse ridendo Lou. Nel frattempo mi misi seduta a gambe incrociate come fanno solitamente i bambini mentre ascoltano il genitore parlare.

-Caro Lou devi sapere che sono un bradipo!- replicai sorridendogli.

-Carissima Charlie non avevo dubbi sulla tua pigrizia!- mi disse alzando le mani in aria con fare da innocente.

-Ehi!- lo sgridai affettuasamente dandogli un leggero schiaffo sul braccio per poi incrociare le mie sotto il seno facendo la finta offesa.

-Oh ti sei offesa principessa?-

-Sì- gli risposi mettendo il labbruccio e facendo gli occhi da cucciolo... Sapevo che non poteva resistermi!

-Cosa posso fare per farmi perdonare?- mi chiese speranzoso avvicinandosi sempre di più... Il miei battiti aumentarono velocemente mentre il mio corpo venne attraversato da una miriade di scosse.

-Ehm... Vediamo... Ecco, ci sono! Gradirei un bacio, Boo- vidi il mio angelo arrossire e abbassare la testa non appena lo chiamai "Boo", ma io gli alzai il viso con due dita.

-Come fai a sapere che mi chiamano "Boo"?- mi chiese un po' imbarazzato Louis.

-Beh ho sentito Harry chiamarti così... Mi spieghi per quale motivo i ragazzi ti chiamano con questo soprannome?- gli chiesi speranzosa e ridendo sotto i baffi per quel nomignolo... Evitai di farmi vedere da Louis per non procurargli un ulteriore aumento di imbarazzo.

-Beh... Ecco... Un giorno stavo facendo vedere delle mie foto di quando ero piccolo ai ragazzi e nella maggior parte di esse era presente un orsetto di peluche che si chiama Boo... Proprio per questo motivo i ragazzi ora mi chiamano con quel nomignolo. Oddio ti prego non ridere! E' abbastanza imbarazzante... - mi implorò il mio bellissimo angelo evidentemente imbarazzato. Non riuscii a trattenermi...

-... AHAHAH!- cominciai a ridere come una iena e subito notai il leggero fastidio che Lou stava provando in quel momento. Successivamente mi guardò con sorriso sghembo... mi stava facendo paura, molta paura.

-Charlie...- mi chiamò Mr Carota con quel sorriso da far venire i brividi, ma non di piacere, di paura! Cominciai ad allontanarmi quando vidi il Louis allungare le braccia verso di me per farmi il solletico... La situazione stava divendo abbastanza critica tanto che cominciai a ridere per il nervoso.

-Comincia a correre!- detto questo mi alzai subito dal letto correndo e saltando da una parte all'altra come fossi una lepre... Non volevo che mi facesse il solletico, lo soffro tantissimo. Ad un tratto sentii due mani afferrarmi per i fianchi per poi tirarmi all'indietro facendo scontrare il mio bacino con quello di Louis. Subito dopo Occhi Blu mi buttò sul letto, si mise a cavalcioni su di me e cominciò a solleticarmi da tutte le parti, soprattutto sui fianchi, mentre io mi dimenavo sotto di lui.

Avevo le lacrime agli occhi per le risate, non ce la facevo più.

-Lou, ti supplico basta!- dissi tra una risata e l'altra. A quel punto Louis si fermò poggiando le mani vicino alla mia testa sopra il letto... Mi stava guardando con degli occhi meravigliosi che brillavano più del solito.

-Allora me lo vuoi dare un bacio, sì o no?- gli chiesi speranzosa mettendo le mie mani attorno al suo collo e cominciando ad accarezzargli la nuca.

-Anche due principessa!- detto questo si fiondò subito sulle mie labbra eliminando lo spazio che si era formato tra di noi. Il bacio mi provò un mix di emozioni: felicità, eccitazione, brividi che stavano attraversando velocemente il mio corpo e contorsioni dello stomaco nel quale vi erano gli ippopotami che ballavano la Macarena... Fu il bacio più bello che abbia mai ricevuto, dolce e romantico, come piace a me! Purtoppo ci dovemmo separare per riprendere un po' di fiato... Successivamente cominciammo a guardarci e sorriderci come due cretini con le facce da ebbeti.

-Dai tesoro scendiamo se vuoi che la tua pizza sia sana e salva!- mi invitò Louis ridendo, io gli presi la mano e scendemmo le scale per poi arrivare in cucina in cui c'era Liam con le pizze in mano e Zayn che stava apparecchiando la tavola.

-Ah finalmente siete scesi!- ci disse il mio pakistano preferito venendoci ad abbracciare. Quanto era dolce quel ragazzo!

-RAGAZZI VENITE TUTTI A TAVOLA!-gridò Zayn per avvertire gli altri ragazzi che in una frazione di secondo si sedettero a tavola. Io mi misi tra Harry e Louis. Finimmo di cenare verso le 20:45 e dal momento che nessuno aveva intenzione di andare a dormire decidemmo di vedere un film... Non l'avessimo mai fatto! Louis voleva vedere a tutti i costi Grease che devo dire non è niente male, Liam voleva vedere Toy Story mentre Harry voleva vedere Love Actually e, poichè era nata una piccola discussione tra di loro, decisi io quale film vedere. Proposi Titanic e finalmente tutti furono d'accordo ma prima di infilare il DVD nel lettore andai in cucina a prendere i pop corn e le patatine. Ritornai in salotto per poi sederci tutti sul grande divano in pelle bianca... Io mi accoccolai su Lou il quale mi mise un braccio attorno alle spalle.

Inevitabilmente, verso la fine del film mi addormentai sul petto di Louis che avevo riempito di lacrime durante i momenti commoventi.

 

POV LOUIS

Finalmente quel film deprimente che aveva scelto Charlie era finito, per carità è una bellissima storia ma mi trasmette tanta angoscia! Girai la testa per guardare la mia ragione di vita e mi accorsi che si era addormentata come un ghiro... E' bellissima anche quando dorme! Cominciai a sentire la stanchezza aumentare sempre di più tanto che chiesi ad Harry che ore fossero...

-Hazza mi puoi dire che ore sono?- gli chiesi sbadigliando.

-Boo è mezzanotte e mezza... Ti serve una mano per portare sopra Charlie?- mi domandò sorridendomi... Sapevo che mi avrebbe aiutato volentieri.

-No, non ti preoccupare.- detto questo mi alzai dal divano facendo attenzione a non svegliare Charlie per poi prenderla in braccio nel modo in cui si prendono i bambini. Prima di salire le scale augurai la buonanotte ai ragazzi. Una volta salito al piano superiore, entrai nella camera da letto di Charlotte per poi stenderla sul lettone. Presi il pigiama che aveva preparato sulla sedia prima di cena e glielo infilai dopo averle totlo gli altri vestiti... Non mi feci problemi a spogliarla perchè prima di venire ad abitare qui vivevo con mia madre e le mie quattro sorelline. Una volta vestita la misi sotte le coperte per poi lasciarle un bacio sulla fronte... Sembrava avesse sorriso al contatto delle mie labbra con la sua pelle... Che cucciola! Successivamente lasciai la camera di Charlie per dirigermi verso la mia che si trovava proprio di fronte alla sua. Velocemente mi misi il pigiama e mi sdraiai sul letto ripensando alla giornata abbastanza movimentata che avevo appena trascorso per poi cadere in un lungo sonno...



Buonasera belle! Questo capitolo lo voglio dedicare a mia cugina Irene <3 Ti voglio bene Crazy Mofos! Vorrei anche ringraziare tutte coloro che seguono e recensiscono la storia... Grazie mille! <3
Mi farebbe piacere leggere cosa pensate di questa ff! Un bacio! ;)

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Capitolo 6
*** 6 CAP ***


Buona lettura! xx                                               


POV CHARLOTTE
La mattina seguente mi svegliai con il suono assordante della sveglia a forma di trifoglio che mi aveva regalato Niall... Devo ammettere che è meravigliosa quando non suona e funge solo da sopramobile! Cominciai a stiracchiarmi dopo aver spento quella sottospiecie di gallo meccanico, quando ad un certo punto la mia mente si soffermò su un fatto: come sono finita nel letto e oltretutto con il pigiama?! Sobbalzai al solo pensiero che i miei coinquilini mi avessero visto in intimo. Lasciai scivolare via quest'ultimo cercando di non far aumentare il rossore che era comparso sulle mie guancie per poi dirigermi nel corridoio per andare in bagno... Avevo impostato la sveglia circa dieci minuti prima proprio per averlo a mia disposizione!

Una volta entrata mi lavai prima i denti e poi il viso sporco di trucco dal momento che la sera prima non avevo avuto la possibilità di levarlo... Sembravo un panda per quanto era sbavato il trucco! Mentre stavo asciugando il viso sentii bussare alla porta del bagno...

-Occupato!- risposi al bussare con una voce così roca da far paura.

Dopo aver risposto alla persona che si trovava dietro la porta, la sentii correre forte e urlare per il corridoio allarmando tutti gli altri ragazzi che si erano svegliati per lo spavento.

-Ragazzi! Vi prego correte, c'è un ladro in bagno!- urlò impaurito colui che si trovava dietro la porta ... Avevo riconosciuto la sua voce: Niall stava impazzendo dalla paura! Tutto ad un tratto sentii Harry gridare "Vado a prendere la mazza da baseball! Tu Zayn vai a prendere quella da golf! Voi altri cercate di bloccarlo!". Sgranai gli occhi quando capii che Niall mi aveva scambiato per un uomo... Santo cielo, quanto è stupido di prima mattina il mio irlandese preferito! Prima che potessero sfondare la porta e aggredirmi mi scaraventai fuori dal bagno e, successivamente, rimasi allibita dalla scena che mi si presentò davavanti: tutti e cinque i conquilini alias dementi caduti dal seggiolone da bambini indossavano solo dei boxer chi bianchi, chi neri, e tenevano in mano diversi attrezzi... Certo, se volevano farmi morire bastavano solo i loro corpi scolpiti come quelli degli dei greci! Ok, a dir la verità in quel momento diventai rossa come un peperone ridendo sotto i baffi per le espressioni che avevano assunto i ragazzi quando mi videro all'interno del bagno non trovando ovviamente il ladro.

-No! Charlie non guardare!- subito Louis si pose davanti a me coprendo con la mano la visuale. Con una mossa veloce mi prese in braccio stile sacco di patate per poi trascinarmi nella mia camera da letto... Il povero Lou durante il brevissimo tragitto dovette sopportare i miei calci e i miei leggeri pugni sulla schiena.

-Dai Lou adesso puoi farmi scendere!- avvisai Louis che successivamente mi buttò sul letto... Mi aveva preso veramente per un sacco di patate! E che cavolo, Niall mi scambia per un ladro, Lou per un sacco di patate, altro?!

-Allora my princess vestiti e poi scendi a fare colazione con noi... Cosa ti preparo da mangiare?-

-Mh... Latte e caffè!- gli risposi facendo spuntare sulla mia bocca un piccolo sorriso.-Ah una cosa...-

-Dimmi tutto sweety.-

-Di' ai ragazzi di vestirsi altrimenti la ragazza qui presente potrebbe saltargli addosso in una frazione di secondo- lo avvisai con tono malizioso al quale rispose "minacciandomi"dolcemente.

-Tu non salti proprio su nessuno, altrimenti ti taglio le bellissime gambine che Madre Natura ti ha donato!- mi rispose Louis solleticandomi le gambe.

-Adesso esci fuori dalla camera... Non vorrai mica assistere al mio cambiamento di abiti, vero?- gli dissi con una voce molto simile a quella delle nonne mentre strapazzano le guance dello sfortunato nipote.

-Oh certo che... SI'- quasi urlò il ragazzo dagli incredibili occhi azzurri nel rispondermi... Che scemo di guerra!

-Louis sei un pervertito! Dai tempo alle cose!- gli risposi spingendolo con tutta la mia forza fuori dalla camera ma una volta uscito si bloccò davanti alla porta.

-Non dimentichi nulla mia amata?- mi chiese con fare teatrale. Capii cosa intendeva così mi avvicinai a lui e lo baciai facendo poi scontrare le nostre labbra; cominciai a sorridere su di esse non appena cercò di approfondire il bacio... Che guasta feste!

-Contento adesso?- gli domandai accarezzandogli la guancia sella quale spuntava un po' di barba...

- Oh sì!- mi rispose lui sospirando. -Oh l'amour!- va bene, in quel momento Louis si trovava nel suo mondo a fantasticare ma io lo risvegliai scrollandolo e dicendogli di andarsi a vestire. Una volta rimasta da sola nella stanza presi dall'armadio un paio di jeans, un felpone bianco e le Convers nere e succesivamente mi andai a truccare mettendo un filo di matita sfumata con l'ombretto marrone e passando sulle ciglia il mascara. A quel punto, una volta preparata, scesi al piano inferiore per andare a fare colazione trovando in cucina Louis e Liam che stavano preparando la colazione mentre Harry, Niall e Zayn erano già seduti a tavola.

-Buongiorno!- li salutai posando un bacio sulla guancia di ogni ragazzo eccetto Louis al quale regalai uno a stampo. I ragazzi ci guardavano come i bambini guardano i genitori baciarsi... Che belli! Li avrei strapazzai di abbracci da un momento all'altro ma meglio evitare...

-Ehm... Sì... Ragazzi è pronto!- disse Louis un po' imbarazzato... Io e Mr Carota avevamo quattro paia di occhi puntati addosso.

-Su mangiamo chè dopo dobbiamo andare a scuola...-ci ricordò Liam giustamente anche se in quel momento avrei voluto ucciderlo. Avevo paura di iniziare l'anno scolastico in una nuova scuola, temevo di non riescire a fare amicizie oppure di non risultare simpatica ai miei futuri compagni... Tutti problemi che una ragazza introversa e timorosa si crea senza nessun valido motivo.

Louis, che sedeva accanto a me, si accorse della mia inquietudine tanto da stringermi la mano destra che batteva continuamente sul tavolo... Riusciva a capire il mio stato d'animo senza che io gli dicessi cosa stessi provando.

-Ehi Charlie qualcosa non va?- fu Zayn ad intervenire che si accorse anche lui della mia agitazione e per tranquillizzarmi mi accarezzò la nuca. Qul ragazzo era la dolcezza in persona... Sembrava un badboy ma alla fine era più dolce dello zucchero filato!

-In realtà sì...- risposi un po' incerta. Volevo aprirmi con qualcuno, non riuscivo più a tenere tutto dentro...

-Ne vuoi parlare con noi piccola?... Magari ti farà bene sfogarti un pochino, che ne dici?-questa volta fu Harry a parlare. Esultai mentalmete e per ringraziarlo gli feci un sorriso al quale ricambiò con un occhiolino.

-Sì mi aiuterebbe molto! Allora... Dovete sapere che sono una ragazza molto timda e molto è dir poco! Non ho mai accettato il mio corpo soprattutto all'età di tredici o quattordici anni quando i miei compagni di classe mi prendevano in giro per le mie cosce che a quel tempo erano pienotte, quando mi chiamavano balenottera oppure quando mi definivano una secchiona asociale. Io ci rimasi così male che mi chiusi come un riccio tenendo tutte le mie emozioni e preoccupazioni dentro di me. Da quel bruttissimo periodo della mia vita ho sempre il timore di non piacere a nessuno, di non risultare simpatica oppure a non riuscire a fare amicizie... Mi considero una sfigatella che pensa solo allo studio e che non ha una vita sociale. Insomma sono un disastro...- finalmente mi ero liberata da un peso grandissimo che ho trascinato dietro per tre anni o poco più. In quel momento mi sentii sollevata e più leggera tanto che emisi un sospiro che fece capire ai ragazzi che stavo bene.

-A quanto pare ti sei liberata da un grande peso! Ricordati: non tenere mai tutte le tue preoccupazioni dentro perchè non fanno altro che peggiorare la situazione! Sappi che avrai sempre noi che ti aiuteremo, saremo disponibili ogni volta che vuoi per sfogarti... E devi sapere un'altra cosa molto importante: noi ti vogliamo bene! Sei la nostra sorrellina.- Liam mi fece venire le lacrime agli occhi... Istintivamente aprii le braccia e i ragazzi si buttarono su di me stringendomi forte. Sentivo il bene che mi volevano attraverso quel bellissimo abbraccio di gruppo che avrei voluto tanto immortalare con una fotografia.

-Grazie ragazzi... Vi voglio tanto bene anch'io!-

Successivamente ci sciogliemmo dall'abbraccio e ognuno prese in spalla il suo zaino per poi avviarci tutti insieme a scuola, che per mia fortuna non distava molto da casa.

Dopo un quarto d'ora arrivammo davanti un grandissimo edificio in mattoni colmo di ragazzi e ragazze di diverse età. Appena misi piede dentro l'istituto alcuni di essi cominciarono a fissarmi... Non mi piaceva affatto essere scrutata da capo a piedi, mi metteva in soggezione.

Louis, dolce com'era, mi prese per mano per poi avviarci all'interno della segreteria per ritirare il mio orario scolastico.Una volta ritirato gli diedi un'occhiata: alla prima ora avevo biologia, alla seconda storia, alla terza educazione fisica e infine alla quarta e quinta ora avevo matematica... Un orario abbastanza pesante per il lunedì mattina.Verso le 8:15 suonò la campana segnando l'inizio di una lunga mattinata.

-Charlie che materia hai alla prima ora?- mi chiese Louis sbirciando nel mio orario non lasciandomi mai la mano.

-Biologia, te?

-Uffa... Io ho storia dell'arte. Penso che anche Niall e Zayn abbiano biologia alla prima ora, quindi avrai compagnia!- mi disse sorridendo... Mi sentivo stranamente bene quando lo vedevo felice. Bah sarà l'amour come dice lui...

-Allora io vado... Buona giornata piccola- mi augurò stampandomi un bacio sulla fronte al quale ricambiai con uno più rumoroso sulla guancia.

Successivamente mi avviai verso l'aula di biologia e quando entrai vidi Niall che si sbracciava per farsi vedere; una volta raggiunto quel pazzo irlandere mi sedetti tra lui e Zayn ad uno dei pochi banchi a tre posti dell'aula. Fortunatamente la prima ora passò in fretta anche perchè biologia era una materia che insieme a scienze e matematica, mi piaceva tantissimo... Per Zayn fu completamente l'opposto in quanto ne approfittò per farsi un beato pisolino. Seconda ora: storia. Mi stavo preparando psicologicamente a quella che sarebbe stata l'ora più lunga della mia vita... Storia è la materia che in assoluto odio, è così pesante! Mettendo da parte le lamentele entrai nell'aula della relativa materia dove trovai il mio riccio preferito parlare con un ragazzo che molto probabilmente era un suo amico.

-Ehi Harry, anche tu storia?- gli dissi dandogli un bacio sulla guancia.

-Già... Non so se riuscirò a seguire la lezione, storia non mi piace per niente!- ah finalmente avevo trovato qualcuno a cui non piace questa materia!

-Dai sediamoci prima che arrivi la professoressa... E' insopportabile quanto la materia che insegna!- disse ridendo a gran voce ma nel bel mezzo della risata entrò la professoressa che si arrabbiò.

-Styles! Riesci a farti sgridare anche il primo giorno di scuola, complimenti!- si congratulò acidamente la signora "gallina spennacchiata". Come non detto... Quell'ora fu pesantissima! Fortunatamente le ultime tre furono abbastanza interessanti tanto che il tempo passò in fretta. Al suono dell'ultima campana alcuni studenti si diressero verso la mensa mentre altri se ne tornavano a casa... Tra quest'ultimi c'eravamo io e i miei meravigliosi coinquilini. Notai che erano un po' stanchi e dal momento che io ero l'unica a non esserlo decisi di preparargli il pranzo. Dopo aver percorso il tragitto scuola-casa entrammo dentro la nostra villetta e successivamente i ragazzi si stesero sul divano mentre io andai in cucina a preparare il pranzo. Mentre facevo bollire la pasta sentii due braccia cingermi i fianchi che,ovviamente riconobbi subito...

-Amore cosa prepari?- mi chiese Louis appoggiando la testa sulla mia spalla.

-Pasta al sugo!- dissi elettrizzata... E poi elettrizzata per cosa?

-Mh penso che verrà buonissima... Intanto preparo la tavola.-

Si fecero le 13.30 e io finii di preparare la pasta...

-Ragazzi è pronto!- urlai ai ragazzi che come bambini si sedettero a tavola in una frazione di secondo.

-Davvero buona!- mi disse Niall che aveva gli angoli della bocca sporchi di sugo... Che buffo!

-Allora com'è andata a scuola?- propose Zayn un po' assonnato.

-Abbastanza bene...- risposi tranquillamente

-Sono contento... Veramente!- esclamò Zayn sorridendomi.

Dopo pranzo decisi di mettermi subito a fare i compiti per avere il resto del pomeriggio libero...

Qualche ora dopo li finii, così decisi di andare da Louis... Volevo passare un po' di tempo con lui, da soli però.

Alzandomi velocemente dalla sedia della mia camera da letto mi diressi verso quella di Louis che si trovava prorio di fronte alla mia; bussai con delicatezza e successivamente si presentò davanti a me il mio amato che senza dire nulla mi trascinò dentro.

-Lou ti va di passare un po' di tempo con me?- gli chiesi facendo gli occhi da cucciolo. Sapevo che non poteva resistermi!

-E me lo chiedi pure?- mi rispose ridendo... La sua risata cristallina mi provocò dei brividi che attravesarono il mio corpo dalla testa ai piedi. Aveva una risata bellissima.

-Cosa ti va di fare?- mi chiese prendendomi le mani che erano particolarmente fredde... Le mie mani erano sempre e comunque dei ghiaccioli, anche in estate!

-Tante coccole Boo!- dissi in versione Teletubbies... Già, grazie a quei pupazzi che ripetevano mille volte le stesse parole ho imparato a parlare! Rendiamo grazie ai Teletubbies...

Non appena finii di parlare mi prese in braccio stile principessa stendendomi poi con delicatezza sul letto... Amavo quando faceva così! Louis invece si sistemò sul letto in modo diverso: prese la rincorsa per poi tuffarsi su di esso... Fortunatamente riuscii a spostarmi in tempo altrimenti mi avrebbe ridotto ad una sottiletta!

-Tesoro... Noi non ci siamo ancora raccontati delle nostre famiglie!- esclamò il mio angelo dopo essersi sistemato sul letto un po' piccolo per entrambi.

-In effetti hai ragione! Allora comincia tu a parlare... Sono troppo curiosa!- gli dissi battendo le mani davanti il mio viso come una bambina.

-Va bene, va bene! Allora... Mia madre si chiama Johanna e si è separata da quello che sarebbe dovuto essere mio padre, Antony. Dico "sarebbe dovuto essere" perchè non c'è mai stato per me...- emise un profondo sospiro segno di tristezza, così gli presi la mano facendola intrecciare perfettamente con la mia come se fossero due pezzi di un puzzle. Pensavo che con il contatto tra le nostre mani potessi trasmettergli sicurezza e così fu... -Dopo circa un anno dalla separazione mi madre conobbe e sposò successivamente Austin, un uomo a cui sono molto legato e dal quale sono nate le mie quattro sorelle di cui due gemelle.- non lo feci continuare poichè intervenii quasi urlando dalla gioia.

-Veramente hai quattro sorelle? Io ne ho sempre desiderata una, come si chiamano?-

-Si chiamano Felicitè, Phoebe, Daisy e Charlotte, proprio come te... L'unica differenza è che chiamo la mia sorellina Lottie- quando seppi che aveva una sorella che si chiamava esattamente come me lo strinsi forte riempendo il suo viso di bacetti.

-Ehi ehi! Mi stai soffocando!- affermò ridendo.

-Lou lo sai che amo alla follia la tua risata? E' magnifica...- non mi accorsi che avevo appena dato voce ai miei pensieri, difatti divenni subito rossa non appena me ne accorsi.

-E tu sai che amo alla follia le tue guancie quando arrossiscono?- mi domandò accarezzandomi una guancia... Quello che aveva appena detto provocò un aumento di rossore sul mio viso. Louis cominciò a ridere e io facendo la finta offesa mi sedetti sul letto e misi le braccia incrociate sotto al seno.

-Cattivo! Non lo sai che non bisogna mettere in imbarazzo le signore?!- gli dissi dandogli un piccolo pugno sulla spalla al quale rispose purtroppo con il tanto odiato solletico... La prossima volta sarà meglio evitare...

-Basta sono esausto!- affermò quel cretino del mio ragazzo buttandosi sopra di me. Il suo sguardo si posò sul mio viso scrutando ogni particolare... Io invece rimasi incantata dai suoi occhi azzurri come l'oceano.

-Sai Charlie ho capito una cosa...- cominciò a parlare Louis sorridendomi e successivamente lo incitai a continuare essendo molto curiosa e impaziente.

-Ho capito che ti amo!- quella frase mi scombussolò tutta. Sentii il cuore perdere alcuni battiti e una serie di brividi attraversavano incessantemente il mio corpo. Quelle semplici parole che solitamente vengono pronunciate nei film mi erano state dette con tutto l'amore che un ragazzo posso dare alla propria amata... Dovevo assolutamente riferirgli ciò che provavo.

-Louis ti amo anche io!- detto questo mi prese il viso tra le mani facendo scontrare le nostre labbra in un bellissimo bacio che non aveva precedenti. Con questo gli feci capire che lui era tutto per me, la mia vita, il mio sorriso, il mio ossigeno... Il mio tutto! Dopo quel momento bellissimo abbracciai forte Louis come per non lasciarlo andare.

-No... Non ci credo!- esclamò Luois meravigliato anche se io mi preoccupai un poco.

-Cosa c'è Lou?-

-Non ci crederai... Sono già le sei del pomeriggio! Non sembra ma abbiamo trascorso un mucchio di tempo insieme! E' praticamente volato!- disse alzando le mani al cielo.

-Ah l'amour!- esclamai imitandolo.

-Già... Dai scendiamo altrimenti quegli scemi dei miei migliori amici penseranno che abbiamo fatto cose sconce!- la sua affermazione provoco le mie risa.

Una volta scesi Louis andò da Niall e Liam che stavando giocando con l'X-Box mentre io mi diressi in cucina dove c'era Harry che stava preparando qualcosina per la cena. Mentre cucinava abbiamo parlato del più e del meno fino quando si fecero le otto e ovviamente era arrivata l'ora di mangiare.

Tutti ci sedemmo per poi gustare l'ottima cenetta che Harry aveva preparato. Fui la prima a finire e dal momento che stavo morendo dal sonno decisi di salutare tutti e andare a letto; una volta aver salito le scale mi diressi verso la mia camera da letto e dopo esservi entrata mi misi il pigiama rosa con gli orsetti che mi aveva regalzto mia nonna per poi stendermi sul letto sul quale pochi minuti dopo caddi tra le braccia di Morfeo...


Salveee!!!
Ecco qui il sesto capitolo... Lo so, ho impiegato molto tempo a scriverlo ma ho avuto tante cose da fare! Anyway... Avete sentito Story of My Life? Penso che sia supenda! :D Mi piacerebbe leggere cosa pensate della storia anche perchè ho visto che il quinto non ha ottenuto nessuna recensione :'(
Buonanotte belle, spero vi sia piaciuto! Un bacio
Totta :)

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Capitolo 7
*** 7 CAP ***


Buona lettura! :)
P.S.: leggete lo spazio autrice!

 

Erano già passati due mesi da quando Charlie era entrata in quella casa. La ragazza e Lou diventavano ogni giorno sempre più affiatati e non riuscivano a stare neanche un minuto a distanza. Charlie aveva acquistato un po' di sicurezza grazie all'angelo che aveva accanto e che l'aiutava sempre nel caso avesse bisogno di aiuto. La loro relazione andava a gonfie vele nonostante Louis fosse tanto preoccupato per l'imminente arrivo della sua ex nella scuola che frequentava insieme agli altri inquilini. Il ragazzo infatti aveva paure che Lucy potesse mettere a rischio il magnifico rapporto instaurato con Charlie. Per quanto riguarda gli altri ragazzi, Niall aveva conosciuto una ragazza della quale aveva una cotta mentre Zayn, Harry e Liam erano ancora alla ricerca. Come già detto le cose tra Louis e Charlie andavano sempre di più per il verso giusto. Per questo i due ragazzi non si aspettavano l'arrivo della sua ex, conosciuta ad una festa, sarebbe risultato un grande problema per la loro relazione.

 

 POV LOUIS

 Una volta che Charlie ebbe finito di mangiare, la vidi alzarsi barcollando per poi salutare tutti velocemente dicendo di andare subito a dormire per la stanchezza. Successivamente rimanemmo solo noi cinque ragazzi a tavola e cominciammo a parlare di vari argomenti tanto per passare il tempo: parlammo di sport, musica e altri del tipo ma quando introdussero quello sulle ragazze della scuola sobbalzai di scatto.

 -Ragazzi! Oggi in classe ho conosciuto una ragazza, ha degli occhi marroni meravigliosi e capelli biondi... E' fantastica!- Esclamò Niall alzando molto la voce che aveva degli occhi a cuoricino come quelli di Pollon. Vidi il suo petto alzarsi e abbassarsi velocemente e in quel momento credetti che sarebbe potuto scoppiare in una frazione di secondo.

-Razza di rimbambito irlandese, mi hai quasi rotto i timpani! E calmati chè potresti scoppiare da un momento all'altro!- lo ripresi principalmente per aver quasi urlato poichè volevo che Charlie dormisse tranquillamente, da un lato però mi sentivo in colpa... Infondo lo dovevo capire! E' successo anche a me.

-Niall, scusa se ti ho sgridato, è che... Vorrei che Charlie dormisse bene stanotte. Oggi non è stata molto bene... Scusami ancora.- mi scusai con il mio migliore amico che mi guardò sorridendo. Aveva capito perfettamente come mi sentivo, per questo mi diede una pacca sulla spalla. Ero fortunato ad avere degli amici così, li potevo considerare miei fratelli! La nostra era un'amicizia molto forte e credo, anzi sono sicuro che nessuno riuscirà mai a dividerci. Qualche minuto dopo Liam prese la parola ponendomi una domanda che mi fece sbiancare all'istante...

 -Louis, hai sentito che Lucy si è appena trasferita nella nostra scuola?- Lucy era la mia ex ragazza, un'oca di prima categoria che cambiava fidanzato ogni giorno. La differenza stava nel fatto che dall'anno scorso mi seguiva in continuazione nonostante le avessi detto più volte che non mi interessava più. Avevo paura che potesse compromettere la mia relazione con Charlie e che avrei potuto perderla ma avrei fatto qualunque cosa per tenerla al mio fianco. Lascia un profondo sospiro che fece capire ai ragazzi che ero abbastanza agitato...

 -Sì... A quanto pare le voci girano in fretta!- risposi arrabbiato sbattendo la mano sul tavolo. Mi presi il viso tra le mani e lo massaggiai un po' per cercare di calmarmi e poco dopo sentii la mano di Zayn passare sulla mia schiena per confortarmi.

 -Ehi Boo, hai parlato a Charlotte della tua ex?- mi chiese Zayn che tolse la mano dalla mia schiena.

 -Veramente no Zayn... E' proprio questo il problema!- gli risposi con voce tremante.

 -Non voglio che quella cretina possa rovinare la mia relazione con Charlie... I-io tengo troppo a lei e sinceramente non voglio perderla!-

 -Tu non la perderai Lou! E ricordati: non permettere a nessuno di rovinare la tua vita, chiaro?- mi ordinò severamente Zayn poggiando le mani sulle mie spalle per far scontrare i nostri sguardi.

 -Chiaro!- risposi sicuro a Zayn che mi avvolse in un abbraccio. In quel momento pensai che fosse strano che quel ragazzo non avesse ancora una fidanzata, ha tutte le qualità per esserlo: dolce, romantico, premuroso e chi più ne ha più ne metta! Quando vidi Harry sbadigliare mi accorsi che erano già le dieci così insieme agli altri salimmo ognuno nella propria camera. Prima di entrare nella mia mi soffermai davanti quella di Charlie che aveva la porta un po' aperta. Vi entrai silenziosamente e mi avvicinai alla ragazza stampandole un leggero bacio sulla guancia e sussurrandole la buonanotte per poi uscire ed entrare nella mia camera. Mi spogliai e mi misi i pantaloni del pigiama e un maglioncino per dormire. Una volta vestito, mi sdraiai lentamente sul letto mettendomi sul fianco destro con lo sguardo rivolto verso la finestra dalla quale potevo osservare il cielo riempirsi di nuvoloni grigi. Sicuramente sarebbe piovuto da un momento all'altro e così tra un pensiero e l'altro mi addormentai...

POV CHARLOTTE

 Il rumore assordante di un tuono mi fece svegliare dal mio lungo sonno ed ero sicura al cento per cento che non lo avrei ripreso... Avevo paura dei temporali e questo mi portava sempre a passare le notti in bianco dal momento che non c'era alcun modo per farmi riaddormentare. Un lampo seguito subito dopo da un tuono mi fece sobbalzare par la paura. Non riuscivo a stare da sola in camera mia, ero troppo agitata e volevo che Lou fosse vicino a me in quel momento e così, senza pensarci due volte, mi alzai dal letto e mi diressi nella sua stanza. Entrai piano piano e dopo essermi avvicinata abbastanza mi sdraiai con lentezza sul letto di Lou che si svegliò.

-Lou scusami, non volevo svegliarti...- gli dissi guardandolo nei suoi occhi capaci di illuminare la stanza buia.

-Ehi piccola, come mai sei sveglia a quest'ora?- mi domandò dolcemente accarezzandomi una guancia. Mi tranquillizzai al suo tocco... Ero davvero terrorizzata da quel temporale.

 -Lou, ecco, io ho paura dei temporali! Lo so è ridicolo...- mi coprii il viso con le mani per non guardarlo in faccia in quanto mi stavo vergognando di quello che avevo appena detto. Sentii Louis ridere leggermente non per la mia affermazione ma semplicemente per la mia reazione successiva. Un altro tuono mi fece balzare e Louis accortosi del mio tremore mi abbracciò e mi baciò la fronte mentre io poggiai la testa sul suo petto.

 -Tranquilla, ci sono io... Prova ad addormentarti.- mi disse accarezzandomi una guancia con il pollice. Nel frattempo smisi di tremare, cosa alquanto strana poiché nessuno, nemmeno i miei genitori, era riuscito a farmi calmare durante un temporale.

 -Grazie Lou, sei l'unico che è riuscito a calmarmi... Ti amo- gli dissi baciandolo dolcemente e poco dopo sentii la sua lingua chiedere accesso alla mia bocca. Mille farfalle svolazzavano nel mio stomaco e un'onda di brividi attraversò il mio corpo. Mi staccai per riprendere fiato per poi regalargli un bacio a stampo e stendermi vicino a lui per dormire.

-Ti amo anch'io piccola, buonanotte.-

Dopo avergli donato un grande sorriso mi addormentai tra le sue braccia attaccandomi a lui come fossi un koala.

La mattina seguente mi svegliai con l'odore del caffè misto a quello di Lou. Mi girai per vedere se era ancora nel letto ma non lo trovai così tornai nella mia stanza, mi lavai i denti e mi vestii per andare a scuola e successivamente scesi a fare colazione. Ovviamente trovai tutti i ragazzi assonnati che cercavano di mangiare... Che buffi! Tutti avevano i capelli arruffati, in particolare Harry che aveva un foresta al posto dei suoi ricci... Mi andai a sedere vicino a Niall che sembrava il più sveglio tra tutti e cominciai a consumare la colazione che mi avevano preparato.

 Dopo esserci completamente preparati, uscimmo di casa e ci avviammo verso scuola. Appena mettemmo piede dentro l'edificio suonò la campanella che segnava l'inizio delle lezioni. A quel punto Lou, che mi aveva tenuto la mano per tutto il tragitto, mi salutò con un bacio sulla fronte dicendomi che si saremmo visti per i corridoi. Passai la prima ora ad ascoltare la lezione di scienze sul corpo umano, un argomento particolarmente interessante e piacevole per i miei gusti, che proprio per questo motivo passò in fretta. Una volta terminata la lezione, uscii dall'aula e mi avviai verso il mio armadietto per posare i libri. Quando arrivai notai che una ragazza abbastanza alta, capelli castani e molto magra stava parlando, anzi stava facendo gli occhi dolci a Louis che sbuffava e girava la testa annoiato. Provai una strana sensazione all'altezza dello stomaco come se fosse un avvertimento e che sinceramente mi stava dando molto fastidio. Cercai di convincermi che fosse solo una semplice compagna di classe che stava chiedendo qualche spiegazione... Non potevo dubitare della fiducia di Lou! Così, una volta essermi autoconvinta, posai i libri nell'armadietto prendendo quelli dell'ora successiva, ma nel momento in cui mi girai per chiuderlo vidi la ragazza pendere con forza il colletto di Lou per poi posare sulle sue labbra un bacio abbastanza forzato. Non riuscii a vedere bene Lou che si divincolava dalla presa di quella perfida oca a causa delle lacrime che in una frazione di secondo cominciarono a scendere sulle guance come un fiume in piena. Sentii le gambe tremare e le mie mani non riuscirono più a sorreggere i libri presi tanto che mi caddero provocando un rumore tale da interrompere quella scena orribile. Louis immediatamente si accorse della mia presenza ma prima che potesse raggiungermi corsi in bagno disperata e una volta arrivata mi accasciai sul pavimento poggiando la schiena sul muro freddo. Le lacrime non volevano smettere di uscire dai miei occhi. Mi sentivo persa. Proprio grazie a Lou ero riuscita ad essere meno insicura e più aperta ma quel lurido bacio aveva fatto crollare tutto ciò che ero riuscita con difficoltà a creare. Faceva male vedere il proprio ragazzo bocca a bocca con un'altra che certamente era meglio di me: alta, magra, bella, mora... La ragazza perfetta, cosa che non ero io. In quel momento la mia autostima era pari a zero. Per la disperazione cominciai a singhiozzare forte, avevo la testa che pulsava tantissimi e avevo un bruciore immaginabile agli occhi. Poco dopo vidi entrare una ragazza che penso abbia avuto la mia stessa età, non molto alta, bionda, occhi tendenti al verde e un visino angelico che venne verso di me preoccupata.

-Ehi... Ti serve aiuto?- mi chiese gentilmente accennando un sorriso pieno di conforto.

-T-ti prego accompagnami a casa...- le risposi singhiozzando ancora. Solitamente non chiedevo al primo che capitava di accompagnarmi a casa ma la ragazza mi trasmetteva fiducia.

-Certo! Dai ora alzati e asciugati queste lacrime che sembri un piccolo panda!- mi invitò la bionda passandomi diversi fazzoletti e una volta uscite, dopo aver rimesso a posto i libri che poco prima mi erano caduti e preso lo zaino uscimmo dalla scuola e ci dirigemmo verso casa. Quando arrivammo la invitai a rimanere, anzi la pregai di rimanere poiché non volevo restare da sola e lei successivamente accettò. Ci mettemmo sedute sul divano per chiarire un poco, in effetti non mi ero ancora presentata e non le avevo spiegato il motivo del mio pianto, e così dopo aver preso un cuscino stringendolo poi al petto cominciai a parlare.

-Penso che tu voglia sapere qualche cosa su di me... In effetti non mi sono ancora presentata!- le dissi ridendo leggermente. La ragazza della quale non conoscevo il nome mi guardò sorridendo ampiamente e annuendo con veemenza. Quella ragazza mi stava già simpatica!

-Allora... Mi chiamo Charlotte, se vuoi puoi chiamarmi Charlie.- incominciai a presentarmi. Le parlai della mia età, del mio trasferimento a Londra e della mia nazionalità italiana. Subito dopo si presentò lei, mi disse che si chiamava Dea e che aveva la mia stessa età. Dopo le presentazioni cominciammo a parlare della scuola, dei compagni e degli hobby sempre per fare conoscenza. Passare del tempo con Dea non mi aveva fatto pensare a Lou e quello che era successo qualche ora prima ma mi ricordai che dovevo dare delle spiegazioni a riguardo del mio pianto in bagno e così come se mi avesse letta nel pensiero mi porse una domanda.

-Charlie, perdonami se te lo chiedo, cosa è successo oggi a scuola?- chiese con espressione preoccupata Dea. Sentii un bruciore provenire dai miei occhi ed ero sicura che mi sarei messa a piangere da un momento all'altro, così presi un profondo respiro e cominciai a parlare anche se con fatica...

-Questa mattina, al suono della campanella della prima ora, mentre mi stavo avviando verso il mio armadietto per fare il cambio dei libri vidi una ragazza alta, formosa e a dir la verità molto bella, che stava facendo gli occhi dolci mentre parlava al mio ragazzo, Louis... E fin qui può sembrare tutto normale, almeno fino quando non vidi quella specie di oca prendere per il colletto Lou e baciarlo nel corridoio. E' stata una sensazione orribile! Mi sentivo come se il mondo mi fosse caduto addosso.- non riuscii più a reggere il pianto che stavo faticosamente trattenendo e poco dopo sentii le lacrime scendere veloci sulle mie guance come un fiume in piena. Presi il mio viso tra le piccole mani in preda alla disperazione ma Dea me le tolse e mi abbracciò forte per consolarmi. Ricambiai il suo abbraccio perché in quel momento desideravo avere vicino a me una persona che mi consolasse e che mi dicesse 'vedrai Charlie che si sistemerà tutto'.

-Lou poi si accorse della mia presenza poiché mi caddero i libri dalle mani...-continuai piangendo più forte.

-Mi dispiace tanto, davvero. Vorrei aiutarti in qualche modo ma non so proprio cosa fare!- mi disse tristemente.

-Non ti preoccupare... Hai già fatto abbastanza!- le risposi con voce tremante per rassicurarla ma ovviamente non riuscii nel mio intento. Ci fu un breve silenzio che fu interrotto dal vibrare del mio telefono che presi sul tavolino di fronte al divano accorgendomi poi dei messaggi e delle telefonate che mi avevano mandato i ragazzi. In quel momento mi stava chiamando Harry, ero insicura sul rispondere poiché non volevo sentire nessuno a parte Dea. La ragazza mi chiese chi mi stesse chiamando e io le risposi preoccupata dicendole che era Harry e spiegandole che era uno dei miei cinque coinquilini. A quella dichiarazione rimase allibita...

-Come scusa? Tu abiti con cinque ragazzi?- mi chiese sbarrando gli occhi. Risi per la sua espressione stampata in faccia dopo che annuii leggermente con la testa.

-E chi sono? Frequentano la nostra stessa scuola?- cominciò a pormi tante domande in preda all'euforia.

-Non sono sicura che li conosci, si chiamano Harry, Liam, Niall, Zayn e Louis...- abbassai la voce quando pronunciai il suo nome. Mi aveva fatto molto male vederlo baciare un'altra ragazza, mi aveva reso impotente e fragile come una foglia in autunno. Dea si accorse subito della lacrima che era scesa e me l'asciugò con una carezza sul viso...

-Certo che li conosco! Sono i più belli della scuola per non parlare di Liam!-mi disse per sdrammatizzare e le si illuminarono gli occhi mentre parlava del ragazzo moro. Successivamente Dea si accorse che era arrivata l'ora di pranzo e le dissi che i ragazzi sarebbero arrivati poco dopo, così decise di tornare a casa sua, ma prima di uscire mi salutò con un caloroso abbraccio dicendomi anche che se avessi bisogno di aiuto sarebbe stata sempre disposta ad aiutarmi. Detto questo mi diede il suo numero di telefono e uscì dalla villetta. Una volta sola in casa, decisi di chiamare Harry per rassicurarlo...

-Pronto?!-

-Hei Harry sono Charlie...-

-Santo cielo Charlie! Stai bene? Dove sei?- potei sentire il tono di preoccupazione nella sua voce... Sinceramente avevo sbagliato a non chiamare nessuno per avvisare della mia uscita da scuola, ma non volevo sentire più nessuno.

 -Harry calmati, sto bene e sono a casa- risposi tranquillizzandolo.

 -Ti prego Charlie on farlo mai più... Ci siamo preoccupati tantissimo, ti abbiamo cercata in ogni angolo della scuola e Louis a momenti sveniva non trovandoti! Continuava a ripetere che è un cretino e che non lo aveva fatto apposta... Veramente non capivo di cosa stesse parlando, ne sai qualcosa Charlie?-

 -Già Louis...- risposi sospirando.

 -Tutto bene?- mi domandò dolcemente capendo che forse ne sapevo qualcosa.

 -No Harry, niente va bene! Sono distrutta, sono stata male tutta la mattina perché ho visto il mio ragazzo baciare un'altra e fidati, non è una bella sensazione!- gli risposi con la voce rotta dal pianto e da forti singhiozzi e detto questo chiusi la chiamata poiché non volevo riparlare della mattinata infernale che avevo appena trascorso. Corsi subito in camera mia accasciandomi sul letto e piangendo per dare libero sfogo a tutta la rabbia, la delusione e la tristezza che avevo dentro. Qualche minuto dopo sentii dei passi provenire dal corridoio facendomi capire che i ragazzi erano arrivati. Sperai tanto che non fosse Louis poiché avevo deciso di non rivolgergli la parola per un po' e come se qualcuno avesse ascoltato le mie preghiere, entrò Harry dopo aver leggermente bussato.

-Charlie posso entrare?-

-Vieni...- Harry si avvicinò a me sedendosi sul letto su cui ero ancora sdraiata.

-Hai il viso gonfio dal pianto... Mi puoi spiegare cosa è successo stamattina?- mi chiese dolcemente prendendo le mie mani fredde. Con il suo tocco potei sentire conforto e protezione, tutto ciò che in quel momento mi serviva.

-Allora... Stamattina, mentre stavo andando a fare il cambio dei libri ho visto Lou che stava baciando una ragazza e solo dopo che li feci cadere dalle mani si accorsero della mia presenza... Io scappai in bagno per la disperazione e qualche minuto dopo ho incontrato Dea, una ragazza che poi mi ha accompagnata a casa e che ha trascorso un po' di tempo insieme a me...-

-Charlie mi dispiace molto, ma non riesco a capire il motivo per cui Lou stava baciando un'altra ragazza... Insomma, ogni giorno mi parla di te e mi dice che è follemente innamorato! Non farebbe mai una cosa del genere...-

-Beh stamattina lo ha fatto!- gli risposi alzando improvvisamente la voce tanto che lo feci sobbalzare. Ripresi di nuovo a piangere e dissi ad Harry di uscire dalla mia camera perchè volevo stare da sola e che non volevo essere disturbata da nessuno. Tristemente annuì e poi uscì dalla camera. Quando finalmente rimasi da sola in camera, mi misi sotto le coperte cercando di rilassarmi e successivamente mi addormentai per il mal di testa scoppiato subito dopo aver smesso di piangere.

 

POV HARRY

Scesi di fretta le scale per poi arrivare nel salotto dove c'era Louis seduto sul divano che teneva il suo viso tra le mani. Andai a sedermi vicino a lui togliendole poi dal viso e ma mi accorsi che anche lui aveva gli occhi rossi e gonfi. In quel momento pensai che quella sarebbe stata una giornata a dir poco lunga.

-Boo...- appena mi vide mi abbracciò come facevamo da piccoli ma subito dopo cominciai a sentire delle lascrime bagnare il mio collo.

-Harry non voglio perderla, è la cosa cosa più importante che io abbia! Senza di lei non so vivere!- non avevo mai visto il mio migliore amico piangere così... Mi si stava stringendo il cuore.

-Ho saputo cosa è successo... Charlie è davvero distrutta, dovresti andarle a spiegare come è andata veramente e che non sei stato tu a baciare l'oca.-

-Sono un imbecille... Come ho potuto? Mi faccio schifo da solo...-si riprese il viso tra le mani nel tentativo di fermare le lacrime che ovviamente fallì.

-Louis, guardami! Non devi abbatterti per nessun motivo... Vedrai, lei capirà sicuramente.- cercai di tranquillizzarlo.

-Fai una cosa... più tardi vai a parlarle, ora non vuole vedere nessuno, e poi le spieghi tutto ok?- gli dissi sorridendo facendo intravvedere le mie fossette.

-Harry non so come ringraziarti, sei il migliore!- mi rispose abbracciandomi.

 

POV LOUIS

Harry mi aveva consigliato di andarle a parlare e così ebbi deciso di fare. Sarebbe stata la cosa migliore e le avrei fatto capire che non era assolutamente mia intenzione baciare quella cretina rifatta. Nel mio cuore c'era solo Charlie e avrei fatto qualunque cosa per averla sempre accanto. Così, con la bellissima immagine di Charlie stampata nella mia mente, mi addormentai come un bambino sul divano sul quale mi ero steso poco prima...



HOLA!
Ciao ragazze! Mi dispiace davvero tanto per avervi fatto aspettare tutto questo tempo... Non sono riuscita a trovare in questi giorni un momento per scrivere a causa della scuola! Spero che in futuro non si verifichi più una cosa del genere. Allora... Avete visto chi è entrata in scena? Già, le oche non mancano mai! Secondo voi ritornerà tutto alla normalità tra Lou e Charlie? Chi lo sa? Please lasciate qualche recensione! Spero vi sia piaciuto! Un bacio <3
Totta xx

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Capitolo 8
*** 8 CAP ***


Buona lettura xx                                                

 

POV NARRATORE

Passarono i giorni da quando Charlie e Louis avevano chiarito e messo le cose a posto. Nonostante questo però, Charlie era tormentata dentro dal fatto che Lucy si avvicinava sempre di più a Louis e che il ragazzo non facesse nulla per allontanarla. Di conseguenza, non sopportando più quella situazione straziante, decise di porre fine alla relazione che si trascinava ormai da mesi.

 

*FLASHBACK*

Non riuscivo più a sopportare di vedere il mio ragazzo insieme alla sua ex, Lucy, che me lo aveva portato via. La situazione che stavo vivendo mi faceva molto male e ogni volta che tentavo di parlarne con Louis, lui mi liquidava dicendo che era solo la sua ex e che non sarebbe nato nulla tra loro, poiché mi amava. Io, fidandomi del ragazzo del quale ero follemente innamorata, ci passai sopra e feci questo fino quando a scuola lo vidi avvicinarsi velocemente a Lucy e baciarla con trasporto. Potei sentire un "crack" provenire dall'interno del mio petto e subito dopo le lacrime cominciarono a scendere come un fiume in piena. Quando tornai a casa insieme ai ragazzi, non spiccicai parola e una volta finito di pranzare chiamai Louis con voce fredda per poi portarlo in una stanza appartata per non far sentire la nostra conversazione agli altri.

-Cosa c'è Charlie?- domandò Loris come se non fosse successo nulla.

-Cosa vuoi fare Lou? Vuoi continuare ad illudermi con i tuoi stupidi "ti amo"?- domandai fredda anche se poco dopo si formò un nodo alla gola.

-Non capisco di che cosa tu stia parlando...- disse nervosamente facendo il finto tonto.

-Louis non prendermi in giro... Ti ho visto questa mattina mentre baciavi appassionatamente quella battona di Lucy!- affermai a denti stretti. Potei notare il cambiamento di colorito del viso di Louis che cominciò a sudare freddo.

-Charlie, io... Io...- cominciò a balbettare come un bambino e quasi mi faceva pena.

-Tu che Louis, eh?! Tu cosa?!- risposi furiosa spingendolo via dal momento che si era avvicinato velocemente.

-Charlie... Aspet- non lo feci finire che scoppiai a piangere.

-Mi hai illusa Louis! Pensi che io non mi sia accorta degli sguardi che mandi a quella?- avevo la testa che pulsava per la rabbia ma non ci feci molto caso. Louis abbassò la testa e non disse più nulla, così decisi di uscire da quella camera che improvvisamente sentii vuota.

-Ah una cosa... Mi hai delusa e sappi che non avrai più la mia fiducia!- dissi asciugandomi le lacrime che poco prima avevano rigato il mio viso.

-Cosa? Tu... Tu mi stai lasciando?- Louis cominciò a piangere oltre a balbettare ma non mi feci addolcire da un paio di occhi rossi e gonfi.

-Louis, tra noi è finita.- mi ero stupita dalla freddezza con la quale avevo lasciato Louis, ma era quello che meritava. Uscita da quella stanza, lasciando solo Louis, i ragazzi mi videro e Liam cercò di bloccarmi per potermi parlare ma io gli urlai un "lasciami" per poi correre in camera singhiozzando come non avevo mai fatto prima.

*FINE FLASHBACK*

 

Da quel giorno i due ragazzi si evitarono e non si rivolsero neanche la parola... Erano dei perfetti sconosciuti. Charlie non lo mostrava, ma ogni giorno pensava a Louis, all'amore che provava ancora per il ragazzo e stava male per questo. A sua differenza Louis sembrava essere riuscito a superare il dolore provato dopo la rottura con Charlie fidanzandosi con Lucy e peggiorando così l'umore della povera ragazza. Ma le cose cambiarono anche per Charlie quando incontrò un ragazzo...

 

POV CHARLOTTE

I giorni dopo la rottura furono abbastanza stressanti per me: non mangiavo, mi rinchiudevo in camera uscendo solamente per andare in bagno e non facevo altro che pensare a Louis nonostante avessi perso la fiducia in lui. Il fatto che non riuscivo a sopportare era quello che Lou non aveva fatto nulla per riavermi al suo fianco anzi, si era fidanzato con quell'oca che me lo aveva portato via. Erano passate già tre settimane da quando dissi a Louis "tra noi è finita", settimane infernali, ma un giorno decisi di cambiare atteggiamento. Non potevo rimanere per altro tempo rinchiusa in camera e così, dopo essere stata svegliata da quella specie di gallo meccanico regalatomi da Niall, mi alzai dal letto e mi diressi verso il bagno scontrandomi poi con una figura abbastanza alta. Sperai con tutto il cuore che non fosse Louis, non sarei riuscita a guardarlo in faccia e fortunatamente si presentò davanti a me Liam che sorpreso mi abbracciò.

-Charlie! Finalmente sei uscita dalla tana!- esclamò mentre ero tra le sue braccia per poi baciarmi la fronte con fare fraterno. Poggiai, poi, la mia testa nell'incavo del collo ispirando il suo profumo.

-Dai sbrigati... Vai prima tu in bagno, così scendi prima per mangiare! Sai, sei dimagrita drasticamente... Dovresti riprendere qualche chiletto!- istintivamente abbassai la testa per guardarmi e in effetti Liam aveva ragione. Ero dimagrita moltissimo in queste tre settimane. Dopo essermi lavata scesi in cucina insieme a Liam, che avevo aspettato, notando che erano presenti tutti meno che Louis. Mi sentii messa in soggezione da tre paia di occhi che avevo puntati addosso. Niall e Zayn mi sorrisero appena mi videro mentre Harry si alzò e mi abbracciò calorosamente seguito poi da Liam e gli altri due rinchiudendomi così in un abbraccio di gruppo. Ringrazia i ragazzi con un "vi voglio un mondo di bene" ma il nostro abbraccio venne interrotto dall'entrata di un ragazzo dall'inconfondibile profumo che appunto avrei riconosciuto in un nanosecondo tra tanti. Un senso di tristezza mi travolse facendo scomparire il sorriso che era comparso poco prima. Appena mi vide sgranò gli occhi come se avesse visto un alieno e questo mi diede un po' fastidio.

-Charlie...- mi chiamò Louis accennando un piccolo sorriso ma io lo liquidai come faceva lui quando stavamo insieme con un semplice e freddo "buongiorno" per poi sedermi tra Niall e Zayn. In cucina cadde il silenzio ed aumentò notevolmente la tensione. Mi accorsi che i ragazzi si mandavano occhiate continue fino quando Harry schiarendosi la voce annunciò che era arrivato il momento di andare a scuola. Controvoglia, mi alzai pigramente dallo gabello sul quale mi ero seduta, per poi caricare sulle spalle lo zaino abbastanza pesante dopo aver indossato il cappotto regalatomi dai miei genitori prima della mia partenza. Arrivammo a scuola un po' in anticipo, così dopo aver salutato tutti i ragazzi eccetto Louis, al quale concessi solo una veloce occhiata, mi diressi verso Dea che stava molto probabilmente messaggiando. Quando mi vide mi saltò quasi in braccio...

-Migliore amica! Oggi come stai? Ti vedo un po' più sollevata rispetto agli altri giorni o sbaglio?- mi chiese passando una mano tra i miei capelli che sicuramente si erano arruffati con il vento. Dea era diventata la mia migliore amica, mi aveva sostenuta, sopportata e ascoltata durante quelle settimane strazianti.

-Diciamo che ho deciso di metterci una pietra sopra e di non pensare più a Louis. Devo recuperare tre settimane di divertimento ma soprattutto devo riprendere qualche chilo... Sembro un cadavere!-affermai facendola ridere. La nostra conversazione fu interrotta dal suono incessante della campana che segnò l'inizio delle lezioni. Dopo aver salutato Dea, andai nell'aula di storia preparandomi psicologicamente ad un'ora molto pesante. Dopo esservi entrata, mi sedetti ad uno degli ultimi banchi vuoti in modo tale da non poter essere vista dai professori durante il mio sonnellino. Subito dopo l'inizio della lezione, entrò in ritardo un ragazzo molto alto e robusto, capelli castani ed occhi del medesimo colore.

-Buongiorno professore, mi scusi per il ritardo!- disse di fretta quel ragazzo che, devo dire, era molto carino.

-La scuso e ora si vada a sedere vicino la signorina Moretti.- arrossii un poco quando incontrai lo sguardo del ragazzo che si avvicinò per poi sedersi al mio banco.

-Ciao! Piacere, sono Dustin!- mi disse porgendomi la mano con particolare entusiasmo.

-Charlotte, per gli amici Charlie e il piacere è tutto mio!- risposi con il suo stesso entusiasmo. Era davvero simpatico quel ragazzo tanto che parlammo per tutta l'ora che passò velocemente. Una volta terminata la lezione, ci scambiammo i numeri di telefono e successivamente mi salutò con un piccolo bacio sulla guancia che mi fece sorridere per l'imbarazzo...

Anche quella giornata scolastica terminò. Durante la ricreazione raccontai a Dea di Dustin, che ovviamente mi obbligò a farglielo conoscere. Una volta tornata a casa sentii vibrare il mio telefono così lo presi e subito dopo notai che mi era arrivato un messaggio da Dustin. Quando lessi il suo nome mi brillarono gli occhi e mi comparve un grande sorriso sulle labbra tanto che Harry se ne accorse. Il riccio mi strappò il telefono dalle mani ridendo ed io, improvvisamente arrossita, gli corsi dietro per riprenderlo non riuscendo però nel mio intento.

-Mh... Bella fanciulla, sapresti dirmi chi è questo Du...- non gli feci terminare la frase ché gli saltai addosso facendolo cadere sul divano per poi mettere una mano sulla sua bocca per non farlo parlare.

-Dai... Mi dici chi è?- mi disse a bassa voce per non farsi sentire. Amavo quando Harry voleva aiutarmi nelle situazioni amorose.

-Si chiama Dustin ed è molto carino.- gli risposi abbassandomi verso il suo orecchio. In quel preciso istante passò Niall con un pacchetto ancora chiuso di patatine in mano.

-Oddio ragazzi... Queste cose non si fanno in pubblico! Siete dei mascalzoni!- ci sgridò Niall coprendosi gli occhi con una mano. Il tonto come al solito capì male...

-Niall stavo dicendo una cosa all'orecchio ad Harry! Secondo te ci mettiamo a fare cose sconce in pubblico?- gli domandai ridendo.

-Ehm... Sì... Scusate, avevo frainteso!- si scusò Niall imbarazzato passandosi una mano sulla nuca.

-Niall, solo tre parole... Sei un cretino!- questa volta fu Zayn a parlare che uscì dalla cucina ricoperto dalla farina. La scena fu abbastanza buffa poiché vidi Niall sbiancare.

-Ehm... Oh Zayn hai visto che bella giornata? Sai dovresti proprio uscire... Beh... Sì... Ciao.-Niall scappò da Zayn che cominciò a rincorrerlo per tutta casa.

-Niall se ti pendo sei un uomo morto!-

-Scusami! Non mi sono ricordato di chiudere il pacco!- disse stanco Niall che aveva il fiatone per la corsa.

-Zayn sono stanco, non ce la faccio più a correre!-

-Sei mio! Preparati a soffrire!- gridò Zayn saltandogli addosso e facendo cadere entrambi sul pavimento. Sgranai gli occhi per la paura che si fossero fatti male ma dopo poco sentii le risa di Niall che mi tranquillizzarono. Erano davvero belli quei ragazzi, sembravano due bambini che giocavano. Infondo loro erano ancora dei bambini a livello psicologico anche se il fisico mostrava tutt'altro. Tornai da Harry sul divano che riprese l'argomento "Dustin". In quel momento lo vidi pensieroso.

-Ehi Charlie, come hai detto che si chiama il ragazzo che hai conosciuto oggi?- chiese tenendo lo sguardo su un punto fisso. Mi stavo preoccupando... Non era entusiasta come prima.

-Ho sentito parlare di un certo Dustin che si è portato a letto quasi tutte le ragazze della scuola...- non gli feci finire la frase perché intervenni.

-Harry non penso che il Dustin che ho conosciuto stamattina sia quel genere di ragazzo... Non so, oggi è stato carino con me!-

-Charlie ti chiedo solo una cosa... Stai attenta ai ragazzi che conosci! Mi raccomando- mi ordinò premuroso. Io l'abbracciai di istinto poiché ero felice del fatto che qualcuno si preoccupasse per me.

-Te lo prometto!- confermai dopo aver lasciato un bacio sulla guancia al ragazzo riccio che avevo di fronte.

-Così ti voglio scricciolo!- mi aveva chiamata scricciolo... Questo nomignolo non mi si addiceva per niente ma era assolutamente adorabile!

-Mi piace il nomignolo... Ma non s'addice per niente a me!- dissi abbassando il viso per non incontrare quei bellissimi occhi verdi. Harry lo alzò sollevandolo dal mento con due dita.

-Non dire così... Sei bellissima! Questa è l'ultima volta che ti sento dire queste cose, ok?- mi domandò sorridendomi.

-Sì... Harry, sappi che se non fossi il mio migliore amico ti sposerei subito!- risposi in una fragorosa risata che coinvolse anche Harry.

-Ma che problema c'è! Possiamo sposarci anche subito!- così, con fare teatrale si inginocchiò davanti a me prendendomi una mano.

-Charlotte Moretti, mi vorresti sposare?- in quel momento passò nuovamente Niall, questa volta con la maglia sporca di farina. Ovviamente il biondino essendo arrivato nel momento sbagliato, pensò veramente che Harry volesse sposarmi.

-Harry! Hai fatto bene a chiederglielo... Oggi chi si sposa più a diciassette anni? Dobbiamo assolutamente festeggiare!- disse esaltato Niall che ci prese a braccetto baciando prima me e poi Harry sulla guancia. Il riccio, esasperato, si girò verso Niall mettendo le sue mani selle spalle del biondo.

-Niall in questa casa non si sposa nessuno! Stavamo scherzando...- disse girando gli occhi. Poco dopo mi ricordai di non aver ancora risposto al messaggio che mi aveva mandato Dustin.

"Ehi Charlie, mi chiedevo se ti andrebbe di uscire con me domani pomeriggio... So che è un po' presto però mi piacerebbe conoscerti :)"- naturalmente comparve un piccolo sorriso sul mio viso del quale si accorsero Niall ed Harry. Inizialmente non seppi cosa rispondere, ero indecisa se accettare o meno il suo invito... Alla fine accettai poiché avevo l'intenzione di svagarmi un po' dopo aver passato tre settimane di stress.

"Va bene! Grazie per l'invito..."- risposi ancora un po' indecisa. Dopo circa tre minuti mi arrivò un altro messaggio.

"Perfetto! Sono contento che tu abbia accettato... Ti passo a prendere domani alle sei, ok?

"Ok! Ehm... Allora ci vediamo domani! Un bacio"

" Va bene! Un bacio piccola Charlie <3".

Con questo messaggio terminò la conversazione ed io, in preda alla gioia, sospirai con aria sognante. Harry e Niall aspettarono che io parlassi, così mi avvicinai a loro ed urlai un "esco con Dustin!" che li fece ridere. Nel momento in cui urlai, scese dalle scale Louis che mi guardò con sguardo arrabbiato.

-Con chi esci domani?- mi chiese freddo. Non capii la motivazione per cui mi aveva fatto quella domanda... Infondo non gli importava più nulla di me poichè in quel momento la sua dolce metà era quell'oca di Lucy.

-E a te cosa dovrebbe importare?- gli domandai con altrettanta freddezza non rispondendo alla sua domanda.

-Ti ho chiesto con chi uscirai domani. Rispondimi!- disse a denti stretti facendomi anche un po' paura. Nella sua voce si poteva notare un tono di gelosia e vidi i suoi occhi diventare sempre più cupi perdendo il loro colore intenso. Sentii Niall dire sottovoce ad Harry un "tra un po' passeranno alle mani".

-Ti ripeto: cosa te ne dovrebbe importare?- non mi feci intimidire da quegli occhi cupi anche se iniziai a tremare vedendo Louis avvicinarsi a me.

-Mi importa! Devo sapere con chi esci!-alzò la voce nel rispondermi. Credeva davvero di avere il diritto si sapere con chi sarei dovuta uscire il giorno seguente? Povero illuso...

-No! Non ti puoi interessare alla mia vita privata o almeno non più!- detto questo corsi nella prima camera che si presentava sul corridoio del piano superiore per poi buttarmi nel letto e soffocare il mio pianto con il cuscino. Per un momento pensai di aver eliminato dalla mia mente Louis e invece arriva e distrugge il mio momento di felicità... Perfetto! Mi sorse però un dubbio: perché voleva sapere con chi sarei dovuta uscire? Era molto strano il tono che aveva usato nel parlare con me... Sembrava geloso, fatto impossibile poiché nel suo cuore c'era solo Lucy, non più la sottoscritta. Così, bagnata da un'ultima lacrima amara che rigò il mio viso, mi addormentai in quella camera che molto probabilmente apparteneva a Zayn...
 



TADAAAA!
Ed ecco qui l'ottavo capitolo! Avete visto? Louis e Charlie si sono lasciati... So che alcune di voi vorrebbero uccidermi, ma non può essere tutte rose e fiori! Ringrazio tutte le lettrici e coloro che hanno recensito la storia! Siete fantastiche! Per favore lasciate qualche recensione! Un grazie in anticipo a coloro che lo faranno! Un bacio.
Totta xx

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Capitolo 9
*** 9 CAP ***


      

Ma... Ma... Io vi amo! 6 recensioni il cap 8! Grazie mille ragazze! Buona lettura e scusate il ritardo ;) 


Il giorno seguente mi svegliai con gli occhi gonfi e con delle occhiaie profonde che solcavano il mio viso pallido poiché avevo passato la notte piangendo in silenzio e non smettendo nemmeno un secondo di pensare a ciò che aveva fatto Louis il giorno precedente. Appena svegliata mi comparve un sorriso ricordandomi che quel pomeriggio sarei uscita con Dustin e facendo scomparire ogni traccia di tristezza e stanchezza. Prima di scendere a fare colazione mi diedi una sistemata al viso e raccolsi i capelli in una coda alta, per poi scendere in cucina dove erano presenti tutti i ragazzi. Li salutai con un "buongiorno" per poi cercare un buco di posto per fare colazione... Proprio l'ultimo rimasto era quello vicino a Louis, di conseguenza guardai supplicando Harry che non aveva alcuna intenzione di muoversi così come successe anche con gli altri ragazzi. Fui costretta così a fare colazione vicino alla persona che odiavo e amavo allo stesso momento, tanto che non gli rivolsi né parola né alcuno sguardo. Un silenzio alquanto imbarazzante si generò all'interno della cucina, spezzato solamente dal rumore di cucchiai che giravano all'interno delle tazze. Ad un certo punto, mentre provavo a spostarmi un po' da Louis, Zayn si strozzò con il thè cominciando a tossire forte, così mi alzai insieme a lui e lo portai verso il divano per aiutarlo. Lasciammo così i ragazzi da soli in cucina e solo dopo sentii delle voci, segno che stavano discutendo di qualcosa...

 

POV HARRY

Charlotte era uscita dalla cucina insieme a Zayn per aiutarlo dal momento che si stava strozzando con il thè e di conseguenza rimasi con Liam, Niall e Louis. Dal giorno in cui si era fidanzato nuovamente con quell'oca di Lucy, Louis era cambiato, ovviamente in negativo. Dal giorno della sua rottura cominciò a fumare, aumentando sempre di più la quantità di sigarette, quasi mai era a casa e non diceva a nessuno di noi da chi si rifugiasse anche se non era così difficile capire chi lo ospitasse. Io volevo indietro il vero Louis, il mio migliore amico, così come lo voleva Charlie nonostante stesse cercando un modo per dimenticarlo. Proprio per questo motivo decisi di parlargli in quel momento poiché non era presente Charlie.

-Ehm- mi schiarii la voce per attirare l'attenzione anche se ottenni quella di Liam e Niall e non quella di Louis.

-Louis- lo chiamai severo. Ottenni come risposta uno guardo annoiato da parte del mio migliore amico, cosa che non accadeva quasi mai. Successivamente spostò lo sguardo altrove per non incontrare i miei occhi. A quel punto lo sgridai.

-Cavolo Louis! Sto cercando di parlarti! Mi dici cosa ti prende?- gli dissi con un tono di voce abbastanza alto tanto che Niall sobbalzò facendo cadere il biscotto che aveva in mano completamente nel latte.

-Che diavolo vuoi Harry?- mi disse Louis girandosi nuovamente. Quando incontrai i suoi occhi notai che erano spenti, non brillavano di quell'azzurro che era loro parte integrante tanto che mi rattristii alla vista di quei strani pozzi...

-Mi dici cosa ti sta succedendo? Hai cominciato a fumare, esci la sera e non torni... Siamo sempre in pensiero per te! Per di più non vai nemmeno a scuola...- gli dissi abbassando il tono che comunque rimase severo.

-Davvero lo vuoi sapere Harry? Davvero... Davvero vuoi sapere cosa mi sta succedendo? La mia vita è un casino, va tutto storto. La cosa che più mi duole è il fatto di aver perso la fiducia e l'amore di Charlie... L'amavo e la amo ancora come non ho mai fatto prima. Sapere che esce con quel Dustin mi dà fastidio! Sì sono geloso! Ho paura che le faccia del male, che la faccia soffrire... Ma ho anche paura che Charlie si innamori di lui. A quel punto la perderei per sempre e...- Louis non riuscì a terminare poichè scoppiò in un pianto liberatorio. Odiavo vedere il mio Boo in lacrime e sapevo che l'unica cosa che lo avrebbe calmato fosse un mio abbraccio. Così mi alzai di fretta dalla sedia e lo raggiunsi per poi abbracciarlo teneramente. Lo sentii singhiozzare forte e così cominciai a cullarlo lentamente. Sembrava risicolo, abbastanza ridicolo, ma era l'unico modo per cullarlo. Sua madre lo faceva sempre quando Louis era un bambino. Nel frattempo Liam e Niall uscirono dalla cucina capendo che sarebbe stato meglio se fossimo rimasti da soli.

-Ehi Boo...-in quel momento stavo parlando con mio fratello, non con il mio migliore amico.

-Boo, calmati per favore. Mi sto sentendo male per te, davvero! Capisco quanto tu possa stare male per aver perso Charlie, potrei sembrare un uomo senza cuore e freddo, ma te la sei cercata. Mi spieghi perché hai ricominciato a frequentare Lucy? Eri anche fidanzato...-

-Non lo so Harry... Forse un attimo di debolezza- mi rispose continuando a piangere e lasciandosi andare sulla mia spalla. Forse non avrei dovuto dirgli quelle cose...

-Lou, dimmi... Cosa provi per Charlie?- gli chiesi sollevandogli il viso in modo da far scontrare i nostri sguardi.

-Harry farei qualunque cosa per averla al mio fianco, anche morire... Non ho mai amato nessuno come lei. Mi sento debole quando non sono con lei, Charlie è il mio punto di forza! Per questo mi sono rifugiato nel fumo e in Lucy. Giuro che non volevo, sono... Mi faccio schifo. Forse è vero, lei non mi merita. Io però la amo e l'ho persa solo per una mia debolezza.- mi confessò portandosi le mani tra i capelli. Gliele tolsi delicatamente per non permettergli di farsi del male.

-Ecco... Poichè la ami e faresti qualunque cosa pur di riaverla al tuo fianco, vai da lei, parlale e confessale tutto quello che hai detto a me adesso! Quindi alza il tuo bel sedere che mamma ti ha fatto e corri dai lei!- quando finii di parlare Louis alzò il viso e mi guardò sorridendo. Ritrovai quella lucentezza nei suoi occhi che mi fecero risollevare il morale.

-Grazie Harry... Grazie, grazie, grazie! Non ti ringrazierò mai abbastanza! Devo assolutamente sdebit...- non lo feci finire la frase ché un leggero schiaffo sulla nuca.

-Zitto cretino e va' da lei!- lo "sgridai" ridendo per poi abbracciarlo.

 

POV LOUIS

Dopo colazione ci preparammo e andammo a scuola. Durante tutta la mattinata non avevo avuto il tempo di parlare con Charlie e non riuscivo più ad aspettare. Per quanto riguarda l'oca alias Lucy, la lasciai quella mattina stessa anche perché la vidi insieme ad un ragazzo che la stava letteralmente mangiando... Un motivo in più per lasciarla! Dopo la scuola ritornammo tutti a casa anche se Charlie arrivò dopo di noi insieme a Dea, la sua migliore amica. Appena entrò in casa, la vidi ridere di cuore con l'amica: una scossa attraversò la schiena, l'aria cominciò a mancare e le gambe a tremare. Era possibile che una risata potesse farmi quell'effetto? Dovevo assolutamente trovare il modo per parlarle ma ogni volta che provavo ad avvicinarmi, lei si allontanava. Oltretutto quella sera sarebbe dovuta uscire con Dustin, il che non mi piaceva per niente. Avevo uno strano presentimento che mi preoccupava sempre di più, come se Charlie stesse andando incontro ad un qualcosa che le avrebbe fatto sicuramente male. Fui risvegliato dai miei pensieri dalla voce di Zayn che annunciò l'ora di pranzo...

 

POV CARLOTTE

-Ragazzi è pronto in tavola!- gridò dalla cucina Zayn indaffarato con la pasta. Io e Dea corremmo subito in cucina dalla fame. Quel giorno ero particolarmente felice, non vedevo l'ora di uscire con Dustin tanto che subito dopo aver pranzato salii insieme alla mia migliore amica in camera per preparare i vestiti e il trucco. E' vero, potrebbe sembrare ridicolo prepararsi circa quattro ore prima dell'appuntamento, ma l'unica cosa che volevo era che fosse tutto perfetto.

-Dea... Aiutami a scegliere un vestito, ti prego!- dissi con fare disperato.

-Certo! Dai guardiamo un po' dentro l'armadio...- cominciò a frugare in quel mobile non troppo vecchio. Cominciò a tirare fuori vestiti di vario tipo ma nessuno dei quali la convinceva e così insoddisfatta si sedette sul letto mentre io osservavo ancora gli ultimi vestiti rimasti nell'armadio. D'un tratto avvistai il vestito che per me sarebbe stato perfetto per l'appuntamento: di colore azzurro, scendeva morbido fino alle ginocchia e in vita era presente un cinturino di colore nero. Lo feci vedere a Dea che subito gridò eccitata "Abbiamo trovato il vestito! Abbiamo trovato il vestito!" ballando per tutta la camera. Cominciai togliermi i vestiti di dosso fino a rimanere in intimo mentre Dea continuava ad urlare contenta per la scelta del vestito.

-Dea, tappati quella bocca!-le dissi pensando che i ragazzi si sarebbero preoccupati. Questo pensiero si realizzò quando Liam fece irruzione in camera mia.

-Ragazze, tutto be...-

-Liam Payne esci subito dalla camera!- questa volta fui io a gridare... Liam era entrato in camera nel momento in cui indossavo solamente l'intimo nero. Cominciai ad arrossire inevitabilmente tanto che presi le lenzuola del letto per coprirmi... Liam però non voleva andarsene e non distoglieva lo sguardo dal mio corpo nemmeno due secondi.

-Liam vai via! Subito, now!- riprese ad urlare Dea, questa volta dalla rabbia, così forte che ovviamente fece preoccupare gli altri ragazzi che corsero nella mia stanza. La situazione risultò divertente per la mia migliore amica, non tanto per me. In quel momento avrei voluto ficcarmi sotto terra per la vergogna. Un coro di fischi si alzò nella mia camera che mi portarono all'esasperazione.

-Cavolo, ragazzi uscite! Via di qui!- urlai in preda al rossore che aveva colorato il viso. Dea rideva di cuore e i ragazzi insieme a lei. Dal momento che non avevano l'intenzione di muoversi presi un cuscino e lo tirai in direzione dei ragazzi, prendendo in pieno Niall che cercò di pararsi il viso, ovviamente non riuscendoci.

-Chi vuole essere il prossimo? Chi vuole un libro in faccia?- chiesi con un sorriso malefico. I ragazzi sbiancarono e corsero fuori dalla camera. Prima di richiudere la camera Harry si affacciò...

-Molto sexy la ragazza!- mi disse con un sorriso malizioso e con voce roca. Diventai viola dalla vergogna e non seppi più cosa fare.

-Harry! Sei un pervertito! Esci immediatamente dalla mia camera, oppure vuoi un libro in faccia?- non lo feci rispondere che presi il libro sul mio letto che non leggevo da un po' di tempo e glielo tirai. Fortunatamente non lo presi poiché chiuse la porta in fretta e potei sentirlo urlare da fuori "Tu sei matta!" che mi fece ridere di gusto. Poco dopo vidi l'ora sul telefono e notai che era passata già un'ora e mezza. Il tempo era completamente volato. Mancavano solamente due ore e mezza e l'agitazione cominciò a salire. A causa delle mie insicurezze, nella mia mente comparvero i soliti problemi e paranoie che mi creo: "No, ma dove vado vestita così... Sembro mia nonna!" oppure "Sono così brutta! Ora capisco perché non piaccio a nessuno". Dea come se mi avesse letta nel pensiero mi guardò e mi sorrise rassicurandomi.

-Charlie, sei bellissima!- mi disse questa frase con tale dolcezza che l'abbracciai forte a me, come se fosse una sorella. Le sussurrai un "Ti voglio tanto bene". Dopo il nostro bellissimo abbraccio, indossai il vestitino e le scarpe nere abbinate al cinturino e successivamente andai in bagno per sistemare i capelli che poi raccolsi in una coda alta. Passammo poi al trucco... Combinammo un pasticcio: Dea, mentre passava la matita sopra gli occhi, perse l'equilibrio segnando una lunga linea lungo la guancia per poi cadere a terra.

-Dea! Ti sei fatta male?- le domandai ridendo.

-Ma cosa ridi?!- le mie risa aumentarono, il che fece arrabbiare la mia migliore amica.

-Dai Dea... Stavo scherzando! Ti voglio bene!-

-Sì sì anche io. Adesso stai ferma ché ti tolgo questo orrore!- così mi afferrò il viso e lentamente mi tolse la linea di matita. Una volta finito, scendemmo in salotto nel quale i ragazzi erano seduti sul divano e sulle poltrone e una volta scesa, cinque paia di occhi mi squadrarono dalla testa ai piedi. Vidi Harry con la bocca aperta a forma di "o", Liam che si allargava il colletta della camicia che improvvisamente era troppo stretto, Niall con le mani sulle guance stile "L'urlo" di Munch, Zayn che sorrideva con una faccia da ebete e Louis i cui occhi, potei notare, brillavano di una lucentezza mai vista prima... Sembrava come abbagliato dalla mia figura. Mi sembrò così strano.

-Ehm... Ragazzi, faccio pena vero?- gli chiesi abbassando lo sguardo.

-Charlie, sei... Sei... Magnifica! Penso di avere le allucinazioni, oppure sto sognando! Ti prego Niall, dammi un pizzicotto!- Harry parlò in quel momento facendomi arrossire. Harry, che si accorse del mio rossore, si avvicinò stringendomi tra le sue forti braccia.

-Sei ancora più bella quando arrossisci.-mi sussurrò Harry vicino all'orecchio facendomi sorridere.

-Charlie sei bellissima!- affermò Zayn facendomi roteare per poi abbracciarmi e baciarmi la guancia.

-Ehi ehi non me la sciupate!- disse facendo il finto arrabbiato Niall.

-Sei un angelo caduto dal cielo piccola...- mi disse Liam con fare poetico. Era la dolcezza in persona. Infine Louis si avvicinò a me, portandomi ad irrigidirmi su me stessa.

-E' inutile che ti dica che sei perfetta... Non mi ascolteresti.- Louis mi lasciò senza parole, non riuscivo a credere a quello che mi aveva appena detto... Non riuscii a capire il perché di quella confessione dal momento che per lui non esistevo fino al giorno prima. Non risposi al suo strano complimento e gli concessi un piccolo ma falso sorriso.

-Ragazzi, avete finito di sbavarle addosso? Sembrate dei cagnolini impazziti!- cominciò a ridere Dea. In quel momento notai Liam cambiare completamente espressione: gli occhi brillarono e potei notare le sue gambe quasi tremare. Gli lanciai uno sguardo per poi indicare prima me, poi lui e infine feci roteare la mano come per dire "Io e te dopo parliamo". Successivamente annuì ed io gli sorrisi. Sbiancai non appena mi ricordare di guardare l'ora. Mancavano solamente cinque minuti all'appuntamento. L'ansia ricominciò a salire ed andai in iperventilazione.

-Allora... La borsa, l'ho presa, il telefono pure. Non mi manca nulla. Aspetta! Dea guarda come sta il trucco e i capelli!-

-Charlie stai tranquilla e calmati. Sei perfetta questa sera. Un unica cosa: non farti prendere dall'ansia e... Appena torni a casa chiamami! Devo assolutamente sapere come è andata!-

-Va bene Dea e... Grazie!- le dissi abbracciandola. Il nostro momento di dolcezza venne interrotto dal suono del campanello, così una volta staccate ci guardammo l'una di fronte l'altra e cominciammo a ridere.

-E' arrivato... Vado ad aprire!- Disse Harry contento.

-No vado io!- disse lui che superò velocemente Harry e ponendosi davanti la porta di ingresso.

-Louis?- gli chiesi incredula. Diventava sempre più strano così come il suo atteggiamento. Ripeto: sembrava geloso, ma non c'era alcun motivo. Lou aveva già un ragazza a cui concederle tutto il suo amore e della quale essere geloso. Fui risvegliata dai miei pensieri dal rumore della porta che veniva aperta.

-Ehm... Sono Dustin. Cercavo Charlotte.-

-E' dentro, arriva subito.- gli disse Louis.

-Stammi a sentire, tu prova solamente a mettere un dito addosso a lei e finirai male. Hai capito?- lo minacciò Louis.

-Ehi amico calmati! Non farò nulla a Charlie. Puoi dormire sonni tranquilli. E poi scusami, cosa importa a te? Non sei mica il suo fidanzato!- gli chiese Dustin guardando in faccia Louis.

-Forse tu non hai capito: lei è mia e se solo provi a toccarla, io ti faccio male.- riprese a minacciare Dustin.

-Eccomi! Ciao Dustin.- lo salutai dando un bacio sulla sua guancia.

-Ora possiamo andare... Piacere di averti conosciuto, ehm...- disse nervoso Dustin.

-A che ora ritorni stasera?- mi chiese severo Louis come se fosse mio padre.

-E a te cosa dovrebbe importare? Vai dalla tua oca che ti aspetta a casa sua...- gli dissi acidamente e con la sua stessa freddezza. Lo vidi rattristirsi e quasi mio sentii in colpa nell'avergli dato quella risposta. Così abbassando il viso rientrò in casa sbattendoci la porta in faccia. Arrabbiata presi sottobraccio Dustin e una volta presa la macchina ci avviammo per le strade di Londra. Durante il viaggio vidi Dustin muoversi nervosamente e nessuno dei due parlò. Cominciai a preoccuparmi...

-Ehi Dustin, tutto a posto?- gli chiesi guardando il suo bellissimo profilo... Niente in confronto a quello di Louis. Tutto ciò che osservavo di Dustin, mi portava a pensare a Louis...

-Eh, sì. Sai, prima il amichetto mi ha minacciato...- mi disse con uno strano sorrisetto in volto. Appena udii le sue parole sgranai gli occhi e cominciai a tossire rumorosamente poiché la saliva mi era andata di traverso.

-Charlie tutto ok?- mi chiese guardandomi e dandomi qualche botta dietro la schiena sempre stando attento altra strada.

-Louis ti ha minacciato?- chiesi incredula.

-Già... Mi ha detto "Tu prova solamente a metterle un dito addosso e finirai male" oppure "Lei è mia e se solo provi a toccarla, io ti faccio male"...- rimasi completamente allibita dalle sue parole. Non potevo crederci e non volevo. Louis Tomlinson che si importa di me? Come è possibile tutto questo interesse nei miei confronti? Queste domande cominciarono a riempire e girare senza sosta nella mia mente.

-Dustin, mi dispiace tanto... Non credevo potesse arrivare a questo.-

-E' stato il tuo ragazzo vero?- mi chiese sempre mantenendo lo sguardo sulla strada.

-Sì... Solo che l'ho lasciato perché l'ho visto baciare più di una volta la sua ex. Ti prego parliamo d'altro... Ho passato settimane infernali.- gli dissi poggiando il gomito sullo sportello della macchina.

-Certo. Scusami se ho toccato questo tasto dolente.-

-Non ti preoccupare... Quanto manca?- gli chiesi sorridendo nuovamente.

-Beh... Siamo arrivati!- mi disse con euforia.

Scendemmo dalla macchina e ci avviammo per le strade di Londra a piedi. Durante la passeggiata visitammo negozi, parchi ma soprattutto ci facemmo molte foto che raffiguravano me e lui abbracciati, lui che mi stampava un bacio sulla guancia o viceversa oppure io e Dustin che facevamo facce buffe e altre smorfie. Passare del tempo con lui mi faceva bene, mi sentivo felice con lui e avevo la sensazione che non fosse il tipo di ragazzo che porta delusioni... Di questo non ne ero ancora certa, però. Arrivò l'ora di cena, così mi porto in un piccolo ristorante non molto affollato e tranquillo. Durante la cena mi parlò un po' di se stesso, dei suoi gusti musicali ed altro e così feci anche io. Spesso mi perdevo nei suoi occhi come se fossero dei pozzi profondi e dentro di me, ogni volta che sfiorava la mia pelle con qualche carezza, provai delle strane sensazioni, non paragonabili ai brividi e alle farfalle che provavo quando ero con Louis... Erano strane. Non feci caso però a questo particolare tanto che pensai "Forse lui è il ragazzo giusto". Terminata la cena mi portò alla macchina tenendomi per mano e non lasciandomi mai come se non volesse perdermi. Una volta arrivati davanti casa mia, mi fece scendere dalla macchina aprendo lo sportello con fare da cavaliere. Risi per la scena e tenendomi per mano mi portò davanti il portone.

-Grazie Dustin per la bellissima serata...- lo ringraziai abbassando lo sguardo per la timidezza.

-E' stato un piacere Charlie! Grazie a te...- continuò Dustin accarezzandomi la guancia con la sua grande mano. Avevo la sensazione che qualcuno ci stesse osservando, ma non ci feci molto caso. Ad un tratto Dustin puntò i suoi occhi bellissimi sui miei per poi osservare la mie labbra. Sempre con la stessa mano, mi accarezzò i lato della mia bocca per poi avvicinarsi lentamente ad essa. In quel momento sentii le sue morbide labbra poggiarsi sulle mie ma nessuno dei due approfondì il bacio. Quando ci staccammo lo guardai sorridente e gli sussurrai un "Wow" che lo fece ridere. Però arrivò il momento di salutarci anche perché ormai erano le dieci di sera. Prima di andarsene mi salutò con un veloce bacio a stampo per poi sussurrarmi un “Buonanotte piccola” e rientrare in macchina. Una volta andato via rientrai in casa dove erano presenti Liam e Dea sul divano. Erano meravigliosi: Liam si era addormentato con sopra Dea accoccolata al suo petto. Il rumore delle chiavi li fece svegliare. Dea appena mi vide balzò in piedi tutta rossa e Liam cercava di nascondere il suo viso.

-Avanti ragazzi! Non vi dovete vergognare! Tanto non spiffero nulla a nessuno!- dissi elettrizzata anche se non capii per quale motivo Dea fosse a casa mia e dei ragazzi alle dieci di sera.

-No no tu non hai capito nulla! Adesso vieni con me e mi spieghi il motivo del tuo sorriso da ebete- mi disse sbadigliando.

-Subito!- così la presi per mano e la portai in camera dove una volta indossato il pigiama, cominciai a raccontarle della serata ma soprattutto del nostro bacio.

-Dea mi capisci? Mi ha baciata! Non puoi capire che sensazione bellissima!- dissi euforica ma poco dopo mi accorsi che la mia migliore amica si era addormentata come un ghiro sul letto.

-Buonanotte Dea...- le sussurrai per poi baciarle la fronte. Una volta infilata sotto le coperte mi lasciai attraversare la mente da mille pensieri fino quando non mi addormentai per la stanchezza.


CIAOOOOO
Ehilà! Finalmente ho postato il nono capitolo... Come vedete la situazione è abbastanza precaria tra Louis e Charlie :'( Non sta correndo buon sangue tra i due purtroppo. ci saranno prossimamente degli eventi abbastanza complicanti... Io non so nulla! XD. Ora vi lascio... Vado a dormire. Per favore lasciate qualche recensione, mi piacerebbe sapere cosa pensate del capitolo e della storia. Un bacio a tutte, buonanotte e sogni d'Horan ;)
Totta xx

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Capitolo 10
*** 10 CAP ***


Buona lettura! ;)

POV LOUIS

Al rientro a casa di Charlie, la sentii felice ed estremamente contenta del suo appuntamento con questo Dustin. Dustin... Quel ragazzo doveva assolutamente allontanarsi da lei. Il bacio che diede a Charlie provocò in me una tale rabbia da spaccare al muro qualunque cosa mi fosse capitata sotto mano. Ci mancò poco che venissi scoperto da Charlie mentre spiavo quella coppietta baciarsi di fronte casa. Una volta che salì in camera sua insieme a Dea, Liam mi raggiunse in cucina con aria addormentata.

-Ehi Lou... Hai visto tutto vero?- mi chiese avvicinandosi a me per poi poggiare la mano sulla mia spalla per confortarmi. Sbuffai al solo ricordo di quello che era successo poco prima. Ci fu un attimo di silenzio che confermò la domanda di Liam.

-Lou... Mi dispiace tanto!- mi disse venendomi ad abbracciare come se fosse il mio fratello maggiore. Avevo trattenuto le lacrime da molto tempo ma il dolore fu più forte di me tanto che cominciai a piangere come un bambino.

-Liam... Io non riesco a vedere la ragazza che amo più della mia stessa vita essere baciata da un altro. E' doloroso, credimi e io non riesco a sopportare tutto questo.- cominciai a sfogarmi con Liam, sapevo che mi avrebbe ascoltato e aiutato.

-Shh... Calmati.- disse sfregandomi la schiena con le sue braccia per calmarmi, dal momento che cominciai a singhiozzare forte.

-Ehi Lou, calmati altrimenti sveglierai tutti.- cercai di essere il più silenzioso possibile ma non riuscii nel mio intendo. Poco dopo vidi entrare in cucina Harry con occhi gonfi dal sonno e i capelli spettinati.

-Ma che...- cominciò Harry per poi sospirare rassegnato perché evidentemente aveva capito il motivo per cui piangevo.

-Liam, vai a dormire. Penso io a Louis, vai a dormire.- Harry invitò premuroso Liam che stava morendo dal sonno. Liam tentò di opporsi ma Harry ebbe la meglio.

-Allora vado... Buonanotte Boo- mi salutò scompigliandomi i capelli.

-Buonanotte- gli risposi balbettando e interrotto dai singhiozzi. Non appena Liam uscì dalla cucina, Harry si sedette di fronte a me e mi guardò con fare materno. Spesso mi chiedevo come un ragazzo più piccolo di me potesse sembrare più grande. Harry aprì le braccia e senza pensarci due volte mi fiondai tra le sue braccia ricominciando a piangere forte.

-Louis guardami.- disse Harry con voce ferma. Lo guardai stranito, non capendo le sue parole.

-Louis è inutile piangersi addosso. Devi essere più forte e smetterla di piangere, altrimenti non riuscirai a conquistare di nuovo Charlie.- continuò. Le sue parole mi infastidirono un poco anche se sapevo che aveva ragione.

-Harry...-

-Louis, basta!- ci fu un attimo di silenzio e poco dopo Harry riprese la parola.

-Boo, sono le dieci passate, andiamo a dormire...-

-Non ho voglia di dormire...- gli dissi sospirando.

-Non ci crederei nemmeno se mi dicessi che odi le carote! Dai alzati e andiamo.- mi invitò il mio migliore amico facendo ritornare il sorriso sulle mie labbra.

-Va bene, mi hai convinto.-

-Vedrai che si sistemerà tutto... Ne sono convinto.- mi disse Harry dandomi delle pacche sulle spalle. Dopo essere usciti dalla cucina, ci dirigemmo nelle nostre camere. Nel momento in cui arrivammo nel corridoio del piano superiore, io ed il mio migliore amico incontrammo Charlie. I miei occhi si sbarrarono non appena la videro, era dolcissima. Il suo viso assonnato le dava un'aria da cucciolo, così come i suoi capelli arruffati. Appena ci vide, stropicciò gli occhi e questo gesto mi addolcì tanto da volerla coccolare. Questo però non era possibile...

-Mhm... Cosa fate ancora in piedi?- ci disse trattenendo uno sbadiglio... Che bella. Quella domanda però ci spiazzò in quanto nessuno dei due non sapeva cosa rispondere.

-Va bene, non mi interessa. Io... Penso di ritornare a dormire.- continuò a sbadigliare, molto probabilmente non era del tutto sveglia. Prima di rientrare in camera, Charlie chiese ad Harry di abbracciarla.

-Harry, mi abbracci?- il riccio non se lo fece ripetere due volte e subito andò ad abbracciare Charlie, molto piccola rispetto al corpo di Harry. Mi infastidii un poco quell'abbraccio ma non potevo fare il ragazzo geloso... Non era più la mia ragazza e questo mi provocava inevitabilmente tanto dolore.

-Ehm... Louis?- mi chiamò Harry risvegliandomi da un momento di pausa.

-Uh?-

-Charlie si è addormentata su di me!- strabuzzai gli occhi quando me ne accorsi.

-Riportala in camera, buonanotte.- fu l'unica cosa che gli riferii sorridendogli per poi entrare in camera e buttarmi sul freddo letto...

Era arrivata la mezzanotte ma ancora non presi sonno... Ero troppo triste e arrabbiato e così, stufo di rimanere sdraiato sul letto, mi alzai ed uscii dalla camera per poi avviarmi in cucina. Avevo l'intenzione di bere un bicchiere d'acqua e di prendere un po' d'aria, magari mi sarebbero stati d'aiuto per riprendere sonno. Una volta entrato in cucina, mi accorsi della presenza di Charlie che molto probabilmente non era riuscita a prendere sonno come me.

 

POV CHARLOTTE

Quella sera non riuscii proprio a prendere sonno... Forse perchè ero ancora estasiata per il primo appuntamento con Dustin anche se mille pensieri vagavano liberamente nella mia testa...

D'un tratto vidi entrare in cucina Louis e subito persi un battito del mio cuore. Quel ragazzo ancora faceva scatenare brividi che attraversavano velocemente tutto il corpo e le farfalline nello stomaco. Ci fu un gioco di sguardi alquanto strani ma successivamente decisi di parlare per rompere il ghiaccio nonostante fossi ancora arrabbiata con lui per come si era comportato la sera stessa con Dustin.

-Ehi...- cominciai così, con un semplice "ehi"

-Ehi...- continuò lui imbarazzato tanto che si passò una mano sulla nuca. Cadde di nuovo un silenzio molto imbarazzante e l'aria era così tesa che si poteva tagliare col coltello. Successivamente Louis riprese la parola.

-Allora... Come mai anche tu sei sveglia a quest'ora?- mi chiese ancora un po' imbarazzato. Mi venne da sorridere nel vederlo così agitato

-Non riuscivo a prendere sonno... Troppi pensieri.- risposi cercando di non far incrociare i nostri sguardi perché sapevo che mi sarei persa nei suoi occhi.

-E tu... Perché sei di nuovo in giro per casa?- gli chiesi cercando di non guardarlo anche se mi risultò difficile. Lo vidi sospirare profondamente per poi sedersi al tavolo di fronte a me.

-Anche io ho molti pensieri nella mente, anzi ne ho uno fisso...- continuò guardandomi intensamente negli occhi... Sperai che il suo pensiero fisso non fossi io, ma qualcosa nella mia mente affermava il contrario, difatti arrossii un poco e per coprire il viso dall'imbarazzo lo strofinai con le mani.

-Charlie, non fare finta di non aver capito...- mi disse sorridendomi. Sinceramente, finsi solo a causa dell'imbarazzo che che si era impossessato di me.

-Lo sai benissimo che sei tu il mio pensiero fisso...- continuò successivamente. Rimasi allibita dalla sua confessione...

-Louis, come faccio ad essere sempre nella tua mente se sei fidanzato con Lucy, insomma...- gli risposi alterata. Le mie stesse parole mi fecero male perché il solo pensiero che il ragazzo che ancora amavo stesse con un'altra, mi distruggeva. Louis sbuffò un poco per poi passarsi nervosamente una mano tra i capelli.

-Non dovresti nemmeno dire queste cose!- continuai arrabbiata. Louis a quel punto scoppiò.

-Charlie! Ho lasciato di nuovo Lucy!- sputò quelle parole fuori dalla bocca con una tale rabbia che mi mise un po' di timore tanto che indietreggiai alzandomi dalla sedia. Mi aveva impaurita, e non poco. Appena si accorse del mio timore, cercò di avvicinarsi a me ma io continuai ad indietreggiare.

-Non avvicinarti.- gli ordinai e appena udì le mie parole si bloccò.

-Perdonami, non volevo spaventarti... Non voglio farti del male.- si scusò Louis rimettendosi seduto per poi coprirsi il viso con le mani. Lo vedevo distrutto e amareggiato, lo volli consolare ma qualcosa in me mi bloccava.

-Louis... E' meglio se andiamo a dormire. Buonanotte.- detto questo uscii dalla cucina ancora un po' scioccata dalle parole di Lou. Aveva davvero lasciato Lucy? Di questo non ne avevo la certezza ma il solo pensiero che Louis non fosse più tra le braccia di quell'oca mi sollevava. Cominciai a sentire di nuovo sonno così, una volta entrata in camera mi buttai sul letto facendo attenzione a Dea che dormiva come un angioletto...

 

Passò un mese da quando Louis mi confessò con rabbia che aveva mollato Lucy e dal mio primo appuntamento con Dustin... Il ragazzo mi faceva provare delle belle emozioni, farfalle nello stomaco e brividi, ma si trattavano di brividi diversi da quelli che mi provocava Louis. Dal nostro primo appuntamento ci sentivamo giorno e notte, uscivamo insieme una volta alla settimana e di conseguenza passavamo molto tempo insieme. Inevitabilmente mi innamorai di quel ragazzo che aveva riparato il mio cuore. Dustin mi faceva sentire bene tanto che mi portava a dimenticare tutto il dolore vissuto. Poi arrivò quel giorno indimenticabile, il giorno in cui mi chiese di essere la sua fidanzata. Le emozioni che provai erano indescrivibili: gioia, eccitazione, elefanti che correvano da una parte all'altra del mio stomaco, strane scosse... Ero incredibilmente persa di quel bellissimo ragazzo che però non riusciva a prendere il posto di Louis. Qualche volta tornavo a ripensare ai momenti vissuti con quel ragazzo dagli occhi azzurri e devo dire che mi mancavano così come mi mancava Louis. Comunque quel ragazzo mi faceva provare sensazioni straordinarie e una parte di me diceva che sarebbe stato il ragazzo giusto, tanto che accettai di diventare la sua ragazza.

Arrivò il fatidico sabato. Qualche giorno fa mi aveva proposto di andare a cena con lui in un ristorante non molto lontano da casa ed io inevitabilmente accettai... Come potevo fare il contrario? Non riuscivo a rimanere separata da lui nemmeno un giorno, era come una droga per me, ne avevo sempre più bisogno. Come tutti sanno, però, la droga fa male, molto male...

 

-Dea! Ti prego aiutami... I capelli non vogliono sistemarsi e tra venti minuti mi verrà a prendere Dustin!- chiamai disperata la mia migliore amica che si trovava in salotto con Liam, Zayn e Niall, mentre Harry e Louis erano andati a fare la spesa, poiché era stata invitata a cena da Liam... Quei due ragazzi cominciarono a frequentarsi non appena Liam fece il primo con Dea Ero molto contenta per entrambi, in particolare per il mio migliore amico che ebbe coraggio nel fare il primo passo con Dea... Lo capivo, era un ragazzo timido quasi quanto me. Ritornando a quel giorno...

-Per favore bloccatemi... Altrimenti vado di sopra la uccido a suon di spazzolate!- disse quell'esasperata ad alta voce tanto che riuscii a sentire e poco dopo udii le risate dei ragazzi.

-Ehi ti ho sentita!- gridai dalla mia stanza ridendo come una matta, rimanendo però in ansia a causa dei miei capelli ribelli.

-No ti prego! Aiutami! Non si sistemano, veramente...- mi affacciai dalle scale facendo intravvedere i miei capelli più scompigliati del solito.

-Ma... Ahahahah!- cominciò a ridere a crepapelle Zayn che appena mi vide strabuzzò gli occhi come se avesse avvistato un UFO.

-Zayn, evita di ridere... Quando sono arrabbiata posso risultare molto, ma molto acida! Non mi sembra il momento giusto per ridere di me, quindi evita.- nonostante il mio avviso Zayn continuò a ridere come un posseduto...

-Scusami ma non resisto! Ahahahahah- continuò a ridere fino quando scesi le scale, mi diressi in cucina per poi prendere un paio di forbici di grandi dimensioni. Una volta uscita dalla cucina, mi diressi verso Zayn che alla vista delle forbici sbiancò in un nanosecondo.

-Che... Che vuoi fare con quelle?- chiese balbettando il pakistano. Lo guardai con un sorriso sghembo, maligno...

-Ti avevo avvisato signorino Malik... Vieni qui ché taglio quel ciuffo!- gli dissi avvicinandomi velocemente a lui che per la paura indietreggiò gridando "No! Non lo fare, ti scongiuro! Chiedo venia"... Questo mi lasciò a bocca aperta tanto che pensai a quanto potesse essere demente quel ragazzo.

-Ehm... Charlie, che ne dici se andassimo a sistemare quella sottospecie di foresta? Mancano esattamente...- Dea si fermò sbiancando.

-Dea... Quanto manca?- chiesi cercando di capire quanto tempo avessi ancora a disposizione per sistemarmi.

-Mancano meno di cinque minuti!- si rivolse a me guardandomi impaurita.

-C-cosa? Meno di cinque minuti?! Aiutami a fare una benedetta crocchia che tra poco arriva...- non mi fece terminare la frase ché mi prese per il polso e mi tirò in bagno per sistemare quei capelli. Cominciò a fare lentamente la crocchia e con molta facilità terminò il suo lavoro dopo due minuti... Quella ragazza mi sorprendeva ogni giorno di più. Una volta terminato il lavoro, ringraziai la mia migliore amica con un bacio sulla guancia per poi scendere al piano inferiore di fretta per preparare la borsetta. Ad un tratto sentii suonare il campanello di casa.

-Vado io!- riferii ai quattro ragazzi in salotto, nonché i miei migliori amici.

-Oh sì vado io!- ripeté Zayn imitando la mia voce, non riuscendo però nel suo intento. Lo minacciai un'altra volta mostrandogli le forbici che avevo lasciato sul tavolo prima di andare in bagno con Dea.

-Zayn... Non devo ricorrere alle forbici vero?- chiesi con un sorriso malefico... Che cattiva!

-No no... Vai ad aprire la porta che il tuo fidanzato ti aspetta!- mi rispose con voce tremante. Una volta abbandonate le forbici, mi diressi verso la porta per poi aprirla. Il bellissimo ragazzo che si mostrò di fronte a me, era fantastico: indossava dei jeans scuri con una maglia bianca che non aderiva completamente al suo busto, un cappellino grigio che ricadeva morbido dietro la testa e una giacchetta di pelle nera.

-Ciao bellissima!- mi salutò baciando dolcemente le mie labbra come era solito fare.

-A dire il vero quello bello sei tu...- gli risposi timidamente. Nonostante fosse il mio ragazzo, non riuscivo a non arrossire nel momento in cui esprimevo un mio pensiero su di lui. Era abbastanza strano poiché non accadeva mai quando mi rivolgevo a Louis. Con Dustin mi sentivo ugualmente protetta, ma con una piccola differenza... Avevo come la sensazione essere in gabbia, di non essere libera, cosa che non accadeva quando mi trovavo con Louis.

-Noi andiamo!- dissi ai miei coinquilini e alla mia migliore amica che si era seduta sul divano vicino a Liam.

-Va bene! Ciao ragazzi!- ci salutò Liam anche da parte degli altri ragazzi. Dustin con un cenno della mano salutò mentre con l'altra prese la mia per poi portarmi in macchina. Durante il viaggio gli chiesi quale ristorante fosse, ma Dustin mi ripeté più volte che era una piccola sorpresa.

-Charlie, siamo arrivati!- esclamò scuotendo le mani in aria come per prendermi in giro.

-Ah finalmente, non riuscivo più ad aspettare! Sono troppo curiosa di vedere la sorpresa!- dissi battendo le mani velocemente. Non ero una ragazza molto paziente... Anzi sono l'esatto opposto!

-Charlie, non è una grande sorpresa...- mi disse prendendomi il viso tra le mani per poi lasciarmi un leggero bacio sulle labbra.

-Non mi importa quanto sia grande la sorpresa... L'importante è che l'artefice sia tu!- gli risposi accarezzando una guancia sulla quale si intravvedeva una leggera barba. Una volta scesi dalla macchina, ci avviammo verso l'entrata di quel ristorante e una volta entrati rimasi sbalordita dalla bellezza.

-Ma... Ma... E' bellissimo. Sono senza parole.- gli confessai abbracciandolo con tutta la forza possibile tanto che ad un tratto cominciò a boccheggiare scherzosamente.

-Sono contento che ti piaccia...- imbarazzato, si passò una mano sulla nuca e cominciò a dondolare su se stesso... Sembrava un bambino, un bellissimo bambino.

-Ora andiamo a sederci... Ho una gran fame!- cominciai a ridere contagiando anche il mi ragazzo che mi trascino verso il tavolo che si trovava accanto alla finestra che dava sulla città di Londra che, illuminata di notte, risultava meravigliosa. Il suo gesto era a dir poco romantico e adoravo tutto questo, mi sentivo come se fossi in una favola.

-Dustin... Tutto questo è magnifico!-

-Sbagliato, tu sei magnifica.- confessò una volta seduti al tavolo e prendendo la mia mano per poi accarezzarla dolcemente. Poco dopo la mia espressione si fece un po' triste tanto che Dustin se ne accorse.

-Tutto bene Charlie?- chiese preoccupato del mio stato d'animo.

-Sì è tutto perfetto, solo che... Non ho molti soldi per pagare la cena. Non immaginavo proprio di venire a cenare in un ristorante così bello e lussuoso.- risposi alla sua domanda con un tono timido nella voce.

-Non ti devi assolutamente preoccupare... Offro io la cena.- mi disse sorridendomi calorosamente e infondendomi sicurezza.

-No no... Non devi, veramente.-

-Zitta e goditi la serata.- continuò ridendo. Il resto della serata passò tranquillamente tra una risata e l'altra e anche qualche momento di malinconia poiché mi parlò della sua famiglia e di tutti i guai che hanno passato.

-Davvero buona la cena! Se fosse venuto Niall con noi avrebbe svuotato la cucina del ristorante, sicuro!- affermai facendolo ridere di cuore. Subito dopo mi ricordai che non gli avevo ancora parlato dei miei coinquilini e Dustin, come se avesse letto nei miei pensieri mi chiese di parlarmi un po' di loro.

-Ehi Charlie, non mi hai ancora parlato dei tuoi coinquilini...- incominciò il discorso mentre stavamo camminando verso il parco che si trovava a pochi passi dal ristorante.

-Cosa vorresti sapere?-

-Mhm... Parlamene in generale.- mi invitò continuando a camminare tenendomi per mano e facendo incastrare perfettamente le nostre dita.

-Allora... Niall è un po' tonto ma dolcissimo anche se il suo unico vero amore è il cibo. Ogni momento è buono per mangiare. Poi c'è Liam... Ancora mi ricordo il primo giorno in cui entrai in quella casa e vidi Liam guardare Toy Story sul divano. E' stato davvero scioccante credimi.- cominciò a ridere Dustin tanto che non sì fermava più. Appena si calmò mi chiese di continuare a parlargli dei cinque pazzi con i quali abitavo.

-Harry, invece, è un ragazzo speciale. Posso considerarlo il fratello che non ho mai avuto dal momento che mi aiuta nei momenti di difficoltà, è dolce con me e mi rivolge molte attenzioni. Harry è il ragazzo che comprende facilmente i miei sbalzi d'umore e il mio stato d'animo, per questo lo considero speciale. Passando a Zayn... Questo ragazzo è incredibile, si specchia su ogni superficie che mostra il suo riflesso. E' sempre intento a sistemare il suo alto ciuffo usando non so quanti chili di gel. Nonostante questo, gli voglio un gran bene. Infine c'è Louis e...- mi bloccai perché non volli ricordare tutti i bellissimi momenti vissuti con lui. Una piccola lacrima però sfuggì sul mio viso.

-Ho capito... Non c'è bisogno che mi parli di lui, so che a te fa male quindi evitiamo il discorso.- mi disse accarezzandomi il viso per poi asciugare la lacrima.

-Grazie Dustin...-

-Per te questo e altro... A proposito, dimenticavo!-

-Cosa?- chiesi incredula. Dalla sua giacca di pelle tirò fuori una scatolina.

-Vieni, apriamola insieme.- disse prendendo la mia mano.

-Ma cosa... Santo cielo Dustin, è meravigliosa!- gridai in quel parco solitario. Ad un tratto cominciai a piangere dalla gioia: finalmente avevo trovato il ragazzo giusto, sapevo che non mi avrebbe mai fatto del male. All'interno di quella scatola vi era un ciondolo a forma di cuore con le due metà. Lo spezzammo insieme per poi allacciarla al collo. Erano bellissime. Subito dopo cominciai a baciarlo e lui approfondì il bacio. Durante il nostro dolce contatto, infilai le mani nei suoi morbidi capelli mentre Dustin poggiò le sue sui miei fianchi per poi tirarmi a sé. Continuò a baciarmi passionalmente ma subito dopo si fermò.

-Vuoi rimanere questa notte con me?- mi chiese guardandomi dritta negli occhi.

-Certo!- gli dissi esaltata. Detto questo camminammo velocemente verso la macchina senza separare le nostre mani. Durante il viaggio avvisai Harry che non sarei tornata a casa quella sera. Una volta arrivati, mi fece scendere dalla macchina per poi avviarci insieme verso l'entrata. Appena mettemmo piede dentro casa riprese a baciarmi e, quando si fermò, mi prese in braccio portandomi nella sua camera da letto a dir poco spaziosa. Quella notte per la prima volta nella mia vita, Dustin mi rese sua... Fu una delle notti più belle che io abbia mai vissuto, nonostante Dustin fosse stato un po' forte nei movimenti tanto che mi aveva provocato del dolore che lentamente sparì. La stanchezza prese il sopravvento e le tante, anzi, troppe emozioni mi avevano completamente scombussolata tanto che mi addormentai esausta sul quel grande letto in compagnia del bellissimo ragazzo sdraiato accanto a me...



La nostra Charlie <3



Ecco qui Mr Carota <3



HOLAAA BABIES!
Ciao belle! 7 recensioni il nono capitolo... Ma io vi amo! Allora, mi voglio scusare un'altra volta per aver ritardato col postare il capitolo... I'm sorry! Avete visto? Charlie ha perso la verginità con Dustin... :S Sinceramente questo non mi va molto giù. Anyway, vorrei fare un grande ringraziamento alla recensitrice di fiducia, che ogni volta deve sopportare i miei momenti di pazzia e che mi ha aiutato a trovare le gif,
lilsmoldyswag, un ringraziamento anche a _ Giorgia _ e a tutte le lettrici che hanno inserito la mia storia tra le preferite, le seguite e le ricordate e tutte quelle che hanno recensito... Un thank you enorme! Spero vi sia piaciuto il capitolo... Lasciate qualche recensione please, mi fareste un piacere! <3 Un bacio.
Totta xx

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Capitolo 11
*** 11 CAP ***



Spero vi piaccia! Buona lettura! ;)


-Insomma... Hai capito? Certo è stato un po' doloroso ma spettacolare!- bisbigliai alla mia migliore amica nonché mia compagna di banco.

-Sì sì spettacolare... Dai Charlie lasciami dormire, poi me lo dici a ricreazione.- mi supplicò Dea poggiando la sua testa sulle braccia. Sbuffai un pochino per la sua risposta ma proprio nel momento in cui stavo per ribattere, quella vecchia della professoressa di geografia ci riprese.

-Signorine Moretti e Miller, volete riferire anche noi ciò di cui state discutendo? Sapete... Saremmo tutti curiosi di saperlo!- disse ironicamente quella vecchia decrepita con voce che assomigliava molto ad un'oca... Insopportabile, come la materia che insegnava d'altronde. In quel momento avrei voluto sotterrarmi per nascondere la vergogna che aumentò notevolmente quando sentii le risate di alcuni compagni. La mia amica, che si risvegliò dal pisolino, rispose a tono alla vecchia...

-Non credo che le interessi di cosa stavamo parlando... Insomma alla sua età non pen...- le tappai subito la bocca prima che potesse aggiungere altro ma fu troppo tardi poiché vidi la professoressa diventare rossa dalla rabbia.

-IN PRESIDENZA!- gridò con voce stridula per poi aggiungere un "TUTTE E DUE!". Sbiancai nell'immediato. Subito dopo ci alzammo dal nostro banco e un po' titubanti ci avviammo verso la presidenza. Fortunatamente il preside ci ammonì avvisandoci del fatto che non sarebbe dovuto più accadere... Dea lo aveva addolcito con le sue mille suppliche, furba la ragazza! Mentre camminavamo nel corridoio ci accorgemmo che mancavano pochi minuti alla ricreazione, di conseguenza ci fermammo un po' a parlare.

-Allora... Dicevi?- riprese il discorso che avevamo interrotto poco prima.

-Ti stavo dicendo... E' stato spettacolare, solo che è stato doloroso... Un bel po' doloroso.- dissi con un filo di voce. Notai che mi guardava in modo strano come se avessi detto chissà cosa.

-E' stata la tua prima volta?-

-Sì...- risposi abbassando lo sguardo.

-E ti sono già passati i dolori?- mi chiese sorridendomi.

-Questa mattina stavo bene... Ora un po' meno, però riesco a sopportarlo.- le dissi cercando di non pensare al dolore che avevo nel basso ventre.

-Mh... Quando torni a casa riposati, capito signorina?- mi ordinò Dea dandomi una spintarella e facendomi ridere.

-Certo capo!- ridemmo di gusto fino quando non suonò la ricreazione e vedemmo uscire i miei coinquilini, ciascuno da una diversa classe.

-Uh guarda chi si avvicina mia cara!- le dissi facendola sbiancare non appena vide chi si stava dirigendo verso di noi.

-Oddio come sto? Ho gli occhi neri?!- cominciò ad agitarsi così tanto da farmi ridere.

-Ahahah!-

-Smettila di ridere... Piuttosto dimmi come sto!- rispose un po' acidamente.

-Stai benissimo, scema! Oh ecco che sta arrivando con Harry...-

-Ehi belle!-ci salutarono Liam ed Harry con un leggero bacio sulla guancia che fece arrossire Dea. Molto probabilmente Liam si era accorto del rossore della mia migliore amica tanto che gli brillarono gli occhi.

-Charlie com'è andata ieri? Ti sei data alla pazza gioia?- mi chiese Liam facendomi vergognare tanto da voler sotterrarmi dopo averlo ucciso a suon di cucchiai.

-Zitto Payne!- lo sgridai provocando le risate di tutti.

-Scherzo... Sai che ti voglio bene!- continuò il ragazzo abbracciandomi anche se poco dopo venni separata da lui da parte del riccio che aveva messo un finto broncio.

-Ehi lei è solo mia!- disse scherzando Harry che mi teneva stretta tra le sue grandi braccia. Decisi di lasciare da soli Dea e Liam, così prendendo sottobraccio Harry, uscimmo nel cortile della scuola per chiacchierare su come avevo passato la serata.

-Bella bimba... Cosa hai fatto ieri sera per non tornare a casa, eh?- mi chiese ammiccando. La situazione stava diventando abbastanza imbarazzante.

-Ehm... Ho passato la notte con lui dato che me lo aveva proposto subito dopo aver cenato.- cercai di non mostrare il mio imbarazzo ma non fu così facile.

-Hai solo passato la notte con lui?- mi domandò marcando sulla parola "solo"... Stavo per sprofondare per la vergogna, sapevo che aveva capito cosa fosse successo quella notte. Mi guardò con un sorriso malefico sul viso che mi fece cedere.

-E va bene! Lo abbiamo fatto, contento ora?- chiesi esasperata per poi mettere le mani sul viso per non incontrare i sui occhi carichi di felicità. In un attimo mi trovai sospesa per aria sorretta dalle sue braccia.

-Styles fammi scendere! Ti sei impazzito?!-

-No sono contento per la mia migliore amica!- continuò facendomi roteare per poi fermarsi e stamparmi un piccolo ma sonoro bacio sulla tempia. Poco dopo mi fece scendere e un po' barcollante mi sedetti su un muretto insieme a lui. Stranamente non vidi Dustin nel cortile tanto che mi lasciò un dubbio... Solitamente passava la ricreazione insieme al suo gruppetto di amici che non era presente. Harry mi vide un po' preoccupata tanto che mi chiese cosa fosse successo.

-Tutto a posto Charlie?-

-Mh sì... Solo che non vedo né Dustin né il suo gruppetto di amici e questo è alquanto strano.-

-Dai non preoccuparti, forse hanno deciso di fare assenza tutti insieme!- lo guardai con una faccia del tipo "mi stai prendendo in giro?". Stranamente mi venne da domandargli come stesse Louis, mi mancava un po'... Ma chi voglio prendere in giro, mi mancava da morire quell'angioletto anche se non lo avevo ancora perdonato. Volevo indietro quel bellissimo rapporto di amicizia che ci legava prima che ci mettessimo insieme anche perché in quel momento Dustin era l'altra metà del mio cuore. Non so dove, ma riuscii a trovare la forza e la volontà di chiedere ad Harry di Louis.

-Harry... C-come sta Louis?- inizialmente mi guardò un po' sorpreso non aspettandosi ovviamente una domanda del genere. Successivamente mi guardò con dolcezza per poi rispondermi.

-Direi una grande bugia se ti dicessi che sta bene... Non è più il ragazzo iperattivo che salta da una parte all'altra della casa.- mi riferì abbassando lo sguardo e con un sorriso amaro sulle labbra. Feci un profondo sospiro, non volevo che stesse male.

-Harry, voglio che tra me e Louis ritorni quell'amicizia che ci rendeva inseparabili e...- fui però interrotta dalla sua risata che mi lasciò un po' perplessa.

-Charlie sei sicura di volere solo dell'amicizia?- mi chiese mantenendo sul suo bel faccino uno strano sorriso.

-C-certo...- risposi tremante. Non sapevo veramente cosa mi stesse succedendo in quel momento, ma il ripensare a Louis mi provocava gli stessi brividi e le stesse sensazioni che provavo quando ero al suo fianco. Cercai di scacciare quei pensieri... Stavo con Dustin e con lui mi sentivo serena, o almeno credevo.

-Charlie non dire sciocchezze... Sappiamo entrambi quanto tieni ancora a Louis. Anche se non lo hai perdonato, tu lo hai già fatto nel primo momento in cui è venuto a scusarsi con te, ma sei troppo testarda per ammetterlo.- continuò Harry lasciandomi spiazzata. Non sapevo cosa dire... Forse Harry aveva ragione. Il mio cervello entrò in un'infernale confusione.

-Harry cosa dici?! Io sono fidanzata con Dustin e sono più che felice con lui... E lo amo!-

-Forse stai confondendo l'amore con qualche altro sentimento Charlie... Non vedo i tuoi occhi brillare appena nomini Dustin, sei diversa dalla Charlie innamorata del mio migliore amico.- quelle parole furono dei colpi troppo forti da sopportare, come poteva insinuare una cosa del genere? Una lacrima minacciava di uscire ma cercai di trattenerla, non riuscendoci ovviamente... Stupida debolezza!

-Harry tu cosa sai di quello che provo io? Non puoi dire che confondo l'amore...- dissi emettendo un piccolo singhiozzo.

-Charlie, sei la mia migliore amica... Secondo te non mi accorgo dei tuoi turbamenti, del tuo stato d'animo? Io voglio solo che tu non soffra.- continuò abbracciandomi forte per poi baciarmi la guancia.

-Harry io... Ho bisogno di rimanere un po' da sola.- dissi mettendo le mani tra i capelli in segno di confusione. Harry mi accarezzò dolcemente la testa per poi lasciarmi sola su quel muretto. Prima di scomparire del tutto si girò un'ultima volta verso di me.

-Vedrai che si sistemerà tutto e riuscirai a mettere in ordine tutto quel caos che c'è nella tua testolina...- detto questo rientrò nell'edificio lasciandomi sola. Ripensai alle parole di Harry e cominciai a credere che forse aveva ragione, che forse avevo la vista offuscata dalla bellezza di Dustin e che forse ero stata troppo sciocca da non accorgermi di quanto Louis mi amasse. Ma subito mi corressi, ripensando alla notte passata con il mio ragazzo, a tutte le volte che siamo usciti e a tutte le volte che mi aveva dato delle attenzioni... Ripeto che il mio cuore apparteneva a Dustin, ma la certezza che prima avevo, sembrava debole, insicura. Il suono della campana mi risvegliò dai miei pensieri confusi per poi tornare in classe, ma camminando per i corridoi vidi Dustin parlottare col suo gruppo di amici e non appena mi notò, si rigirò verso gli amici con uno strano sorriso stampato sul viso. Quel sorriso non mi trasmetteva una sensazione piacevole, anzi... Era il tipico sorriso di chi è riuscito a vincere una gara o competizione. Non ci feci molto caso e gli passai davanti senza che lui mi degnasse di uno sguardo...

Le ultime due ore passarono velocemente come se il tempo fosse volato e mi preparai per uscire da sola dal momento che Dea aveva un impegno e, quindi, andava abbastanza di fretta. Mentre percorrevo il corridoio, vidi tra la folla un ragazzo che credetti fosse Dustin... Di fatti aveva la giacchetta rossa e la sua stessa corporatura. Mi accorsi però che avvinghiata a lui vi era Lucy e una sensazione rabbiosa prese il sopravvento. Cominciai a muovermi velocemente verso la coppietta al fine di staccare i capelli a quella gallina ma mi fermai di scatto pensando che forse quello con la giacchetta rossa non fosse Dustin poiché credevo non mi avrebbe mai fatto una cosa del genere. Sorpassai di fretta quella coppia che scomparì tra la folla. Una volta tornata a casa salutai tutti per poi sedermi in cucina e osservare Niall che preparava il pranzo. Nuovamente mi ritrovai a pensare al discorso che feci con Harry durante la ricreazione e alla coppia di ragazzi che avevo visto avvinghiati durante l'uscita. Quell'immagine stava creando in me strani dubbi: e se fosse stato veramente Dustin quel ragazzo? Cosa avrei dovuto fare? Ero scoppiata in un mal di testa così forte che non esitati a prendere un'aspirina.

-Non ti senti bene Charlie?- chiese preoccupato Niall mentre finiva di preparare il condimento della pasta.

-Eh?- chiesi come se fossi caduta dalle nubi. Il mal di testa si fece più forte nonostante avessi preso il medicinale.

-Mh... Meglio se vai a stenderti sul divano e ti rilassi un pochino, vedo che sei un bel po' agitata. Ti chiamo appena metto in tavola i piatti.

-Grazie Niall...- risposi massaggiandomi le tempie per cercare di attenuare quel fastidio terribile. Dopo di che mi diressi in salotto, dove non c'era traccia degli altri ragazzi poiché molto probabilmente ognuno era nella propria camera a cambiarsi, per poi stendermi su tutto il divano in posizione fetale e chiudere gli occhi nella speranza che potesse passare quel maledetto mal di testa.

 

POV LOUIS

No, non era possibile. All'uscita di scuola avevo avvistato Dustin baciare, per meglio dire mangiare, Lucy ma soprattutto avevo intravisto Charlie avvicinarsi a loro per poi fermarsi con lo sguardo perso nel vuoto e continuare a camminare verso l'uscita. In quel momento credetti che la mora non avesse riconosciuto il suo “ragazzo”. Il problema era: dirlo a Charlie? Non fui sicuro del fatto che mi avrebbe creduto, soprattutto dopo che aveva perso la mia fiducia. In ansia e in confusione, bussai alla porta della camera di Harry, il quale mi fece entrare e accomodare sul suo letto. Harry mi guardò interrogativo dal momento che non riusciva a decifrare l'espressione di paura e tristezza che avevo sul viso.

-Che succede Boo?- domandò avvicinandosi lentamente a me.

-Harry aiutami...- lo implorai.

-Certo che ti aiuto!- rispose sorridendomi per infondermi sicurezza.

-Allora... Oggi, all'uscita di scuola ho visto Dustin e Lucy baciarsi poco castamente.- Harry si bloccò non appena sentì le mie parole.

-Ma non è finita qui... Charlie li aveva visti ma molto probabilmente non aveva riconosciuto Dustin e così con tranquillità si è diretta verso l'uscita- continuai mordendo le mani.

-Oh cavolo... Lo sapevo che quello non era un ragazzo a posto.- disse Harry pieno di rabbia ma anche di tristezza. La sua rabbia non era paragonabile alla mia, che avevo cercato di reprimere.

-Harry, che faccio... Lo dico a Charlie?- domandai con gli occhi rabbiosi e già dentro di me stavo programmando una vendetta... La doveva pagare quello sciupa femmine! Vidi Harry un po' titubante, segno che non sapeva cosa rispondermi.

-Louis... Non so se... No! E' meglio se l'avverti di questo, non oso immaginare come possa rimanere quella creatura appena scopre che il ragazzo è proprio Dustin.- rispose sicuro.

-E dice di amarlo... Un bastardo così, deve solo marcire.- sputai quelle parole con veleno, non sopportavo l'idea che avesse illuso Charlie. Un pensiero ancora più struggente si piantò nel mio cervello e speravo con tutto il cuore che non lo avesse fatto: Charlie era andata a letto con Dustin? Lo so, non posso sapere cosa facevano quando stavano insieme ma immaginare che la ragazza che amavo avesse perso la verginità con uno schifoso del genere, davvero mi portava a compiere e formulare pensieri su come far pentire quel ragazzino viziato.

-Hai ragione... Ti consiglio di parlarle subito dopo pranzo, così prima le parli e prima riesci a salvarla da quel Dustin.- mi consigliò Harry ed io accettai senza pensarci su. Scesi di fretta in salotto dopo aver parlato con il mio migliore amico.

-Louis svegli Charlie per favore?- chiese urlando Niall dalla cucina mentre metteva i piatti in tavola. Senza rispondergli mi inginocchiai sul pavimento e cominciai ad accarezzarle la testa... Mi dispiaceva svegliarla, era così bella quando dormiva. La vidi muoversi lentamente per poi stiracchiarsi ed aprire gli occhi.

-Ehi come stai?- le chiesi regalandole un piccolo sorriso al quale rispose con uno più grande.

-Ora sto meglio... Grazie.- continuò stropicciandosi gli occhi un po' arrossati.

-Dai alzati ché Niall sta mettendo i piatti in tavola.- la sentii emettere un piccolo sbuffo e una volta alzato mi richiamò.

-Louis... Mi aiuti a tirarmi su?- mi chiese tendendomi entrambe le sue mani rimanendo sempre sdraiata. Annuii con una risata per poi prenderle le mani... Quel contatto fu devastante: nelle mie mani si generarono una serie di scosse e uno strano calore si stava propagando in tutto il mio corpo. Questo era l'effetto che mi faceva Charlie, la Mia Charlie. La tirai su con una tale forza da trovarla in piedi a pochi centimetri da me, con gli occhi puntati nei miei e le mani che non accennavano a separarsi come se nessuno dei due volesse interrompere quel meraviglioso contatto. Lo spazio tra noi cominciò a diminuire fino quanto non fummo interrotti dall'urlo di Niall che sempre dalla cucina mi chiese se avessi svegliato Charlie. Purtroppo ci separammo, rossi entrambi in viso.

-S-scusami, m-mi dispiace.- si scusò balbettando e abbassando il viso al pavimento.

-N-no s-sono io che mi devo scusare...- più imbarazzato del solito mi passai una mano sulla nuca.

-E' meglio se andiamo a mangiare.- continuò con un impercettibile sorriso sulle labbra.

-Già, andiamo... Ah Charlie!- la fermai poco dopo.

-Sì?-

-Ti devo parlare... Ma facciamolo dopo pranzo.- la vidi aggrottare le sopracciglia un po' preoccupata.

-Louis mi devo preoccupare?-

-Ragazzi vi volete muovere?! Sono tutti in tavola, mancate solo voi!- ci sgridò Niall.

-Va bene ma ora andiamo altrimenti Niall ci mangia vivi!- mi disse ridendo sotto i baffi.

Finito di mangiare, i ragazzi uscirono dalla cucina ed io rimasi da solo con Charlie.

-Allora... Di cosa mi dovevi parlare?- chiese un po' titubante.

-Charlie, oggi a scuola ho visto Dustin...- cominciai tremante.

-Anche io ho visto Dustin... E allora?- cominciò ad agitarsi e mi preoccupai su come avrebbe reagito non appena le avessi riferito che cosa avevo visto.

-Oggi ti ho vista e poco prima di uscire dalla scuola ti sei fermata ad osservare una coppia di ragazzi, uno dei quali era Lucy...-

-Louis dove vuoi arrivare?- mi chiese più agitata del solito.

-Inizialmente credevo che avessi riconosciuto l'altro ragazzo ma mi sono subito corretto non appena ho visto che sei uscita con tranquillità dalla scuola.- abbassai lo sguardo per non incontrare il suo.

-Louis dimmi cosa mi devi dire adesso perché la situazione comincia ad essere stressante.- dal suo tono capii che era abbastanza irritata e questo non mi aiutava molto.

-Non credo che ti piacerà quello che sto per dirti... Vedi, quel ragazzo con la giacchetta rossa era Dustin e stava baciando Lucy.- la vidi sbarrare gli occhi e paralizzarsi sulla sedia.

-C-cosa?- mi chiese con uno strano tono della voce. Poco dopo scoppiò in una risata isterica che mi fece innervosire.

-Louis, credi davvero che io creda a quello che hai appena detto? Non ho parole, veramente.- disse tornando seria. Le cose si stavano mettendo male.

-Charlie ti sto dicendo la verità!- gli risposi alzando la voce per la rabbia.

-Non credo Louis! Si vede che non sopporti Dustin ma ti devi rassegnare perché il mio cuore non ti appartiene più!- le sue parole furono così forti tanto da trafiggere il mio cuore.

-Louis devi smettere di intrometterti nella mia vita... Mi hai frantumato il cuore una volta e non voglio che tu lo rifaccia, finirei per odiarti.- continuò rabbiosa. A quel punto non ci vidi più.

-Charlie mi devi ascoltare...-

-Non ti ascolto per il semplice fatto che non ti credo.-

-Sai che ti dico?! Fai come vuoi! Ma sappi una cosa... Io non sarò lì da te ad asciugare le lacrime causate da quello schifoso!- sputai quelle parole con veleno ma dentro mi sentivo morire. Charlie rimase in silenzio per osservarmi impaurita. Fece per uscire fuori dalla cucina ma la bloccai con voce ferma.

-Charlie sei andata a letto con Dustin ieri sera?- domandai diretto sotto lo sguardo stupito della ragazza.

-Che razza di domande sono?! E poi cosa ti importa!- mi urlò in faccia.

-Ti ripeto: sei andata a letto con Dustin?- replicai con un tono di voce che intimorì Charlie. Non volevo che tutto quello accadesse.

-S-sì...- rispose abbassando lo sguardo. Sentii il sangue ribollire dentro di me e un senso di rabbia attraversò tutto il mio corpo. Dovevo allontanarmi assolutamente da Charlie altrimenti le avrei fatto del male involontariamente. Le lanciai uno sguardo di delusione per poi uscire dalla cucina e sbattere così forte la porta della stanza tanto da far sobbalzare tutti i ragazzi in salotto. Non li degnai di uno sguardo e senza parlare uscii di fretta da casa per poi cominciare a camminare senza alcuna meta. Ripensai alla discussione ma soprattutto a quanto fosse ingenua e testarda Charlie. Come poteva pensare che stessi mentendo?! Sarebbe stato peggio per lei. Una lacrima scese sulla mia guancia per poi abbandonarmi ad un pianto nervoso. Ad un tratto si presentò nella mia mente Dustin e subito un pensiero di vendetta si formulò: gliela avrei fatta pagare.



La perfezione in persona! *o*


Ecco qui quella testarda di Charlie! :D


Holaaa!
Scusatemi scusatemi scusatemi per questo immenso ritardo! Mi dispiace tantissimo :'( Allora... Cosa pensate del capitolo? Il povero Louis ha cercato in tutti i modi di avvertire Charlie, ma quella testarda accecata dall'orgoglio non gli ha dato retta... Harry è un amore, creso che tutti vorrebbero un migliore amico come lui! Liam e Dea, penso che siano fatti l'uno per l'altra. Anyway... Spero vi sia piaciuto! Un ringraziamento a tutte le lettrici in particolare alle 25 che hanno inserito la storia tra le preferite, alle 3 nelle ricordate e alle 27 nele seguite, ma soprattutto a
lilsmoldyswag  che mi sopporta nei momenti in cui sclero e _ Giorgia _. Se vi va lasciate qualche recensione, mi farebbe piacere leggere cosa ne pensate! ;) Un bacio e grazie per la lettura. Alla prossima!
Totta xx

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Capitolo 12
*** 12 CAP ***


Buona lettura! Spero vi piaccia ;)


-Dai rispondi... Ragazzi il telefono continua a squillare ma Louis non risponde. Comincio a preoccuparmi.- Harry continuava a sudare freddo spaventato dalla situazione. Da circa un'ora e mezza Louis era uscito arrabbiato dopo l'ennesima discussione con me. Tutto quello non sarebbe successo se Louis non mi avesse "avvisata" del fatto di aver visto Dustin con un'altra. Non volevo credere alle sue parole, mi fidavo ciecamente di Dustin o questo era quello che credevo...

-Ragazzi ho appena chiamato i genitori di Louis ma mi hanno detto che a casa loro non c'è...- intervenne Niall più disperato del solito e con le mani tra i capelli. Credevo che da un momento all'altra sarebbe scoppiato a piangere dalla paura di non riuscire a ritrovare il suo amico. In casa c'era una tensione da far paura: Zayn camminava con il cellulare tra le mani, Niall dai cui occhi si poteva leggere il terrore, Liam cercava di consolare Harry alquanto pallido e distrutto dalla paura e dalla disperazione. Poi c'ero io... Più passavano i minuti e più mi sentivo morire, mi trattenni dal piangere dal momento che non sarebbe stato molto d'aiuto un mio pianto isterico. Non solo la paura si era impossessata di me, ma la consapevolezza che non riuscivamo a trovare quel ragazzo mi stava completamente uccidendo. Iniziai a tremare e dei forti capogiri mi fecero perdere l'equilibro facendomi cadere a terra. Fortunatamente quella non era stata una caduta rovinosa, avevo solamente sbattuto il ginocchio ma nulla di grave. Zayn corse subito in mio aiuto facendomi rialzare e tenendomi per le braccia.

-Charlie ti sei fatta male?- mi chiese preoccupato. L'unica cosa che feci, però, fu abbandonarmi tra le sue braccia e iniziare a piangere silenziosamente e con dei singhiozzi strozzati. Zayn capì subito cosa mi stesse succedendo tanto che mi strinse al suo petto e mi accarezzò delicatamente la testa per rassicurarmi. Mi sussurrò un "vedrai che riusciremo a trovarlo... Stai tranquilla". Le sue parole mi tranquillizzarono un poco e subito dopo prese il mio viso bagnato tra le mani per poi stamparmi un bacio in fronte.

-Grazie Zayn...- lo ringraziai per essere stato così premuroso nei miei confronti. Zayn sorrise in risposta al mio ringraziamento.

-Ora vai a riposarti... Sei molto stanca.-

-No Zayn... Non posso andare a dormire con la consapevolezza che non riusciamo a trovare Louis e poi sono troppo agitata e impaurita, non riuscirei mai a prendere sonno.- Niall che aveva ascoltato la fine della nostra conversazione, sbucò dalla cucina chiedendomi se volessi anche io una camomilla per tranquillizzarmi, ma io non accettai.

-Basta così. Ragazzi io esco e lo vado a cercare. Nel caso non dovessi rientrare a casa, non preoccupatevi.- detto questo Liam prese la sua giacca e si avviò verso l'uscita.

-Aspetta Liam, vengo con te!- gli dissi raggiungendolo velocemente. Il ragazzo mi guardò con uno sguardo dolce per poi accarezzarmi un braccio.

-No Charlie rimani con loro...- mi invitò premurosamente.

-Liam voglio venire a cercarlo... Non riesco a stare ferma ad aspettare, devo trovarlo il prima possibile perché non so cosa farei senza di lui.- solo quando nella casa cadde un silenzio di tomba, mi accorsi di ciò che feci uscire dalla bocca involontariamente. Abbassai lo sguardo per non incontrare quello dei ragazzi che mi stavano fissando da qualche minuto. Poco dopo sentii delle braccia stringermi da dietro. Riconobbi subito Zayn che mi disse di andarlo a cercare, come se avesse compreso tutte le mie paure. Subito dopo presi la mia giacchetta e insieme a Liam lasciai la casa con la preoccupazione che mi uccideva dentro.

 

POV LOUIS

Ormai era un'ora che camminavo senza sosta per le strade di Londra, senza alcuna meta. Avvertivo il bisogno di sfogarmi e di eliminare tutta la rabbia che avevo dentro, ma anche una grande paura per Charlie. Dopo un po' intravidi un parco non molto affollato e dal momento che volevo far riposare i piedi, mi diressi lì. Una volta entrato, andai a sedermi su una panchina appartata e una volta seduto mi presi la testa tra le mani per trattenere di nuovo il pianto. Ero davvero distrutto, amareggiato, arrabbiato... Tutto questo per una ragazzina testarda che, appunto, non voleva ascoltare i miei avvisi. Peccato che tenessi troppo a quella ragazzina testarda, troppo da sacrificare la mia stessa vita pur di proteggerla. Mi lasciai andare sullo schienale di quella fredda e scomoda panchina mentre una lacrima era appena sfuggita, ma ad un tratto involontariamente presi il mio telefono. Mi accorsi delle venti chiamate perse e dei messaggi che mi avevano mandato i ragazzi anche se mi precipitai a leggere quelli di Charlie.

"Louis dove diamine sei?!"

"Louis ti prego siamo tutti in pensiero per te, rispondi alle chiamate..."

"Stiamo impazzendo... Louis rispondi!"

"E va bene... Mi dispiace Louis per la nostra litigata, non volevo farti arrabbiare ma cerca di capirmi. Ora Louis ti chiedo con tutto il cuore di rispondere ad almeno una delle chiamate dei ragazzi oppure ad un loro messaggio. Non ti chiedo di rispondere ai miei, so che sei arrabbiato con me ma per favore fatti sentire o almeno dicci se stai bene... Louis sono in gran pensiero per te, la preoccupazione mi sta portando alla pazzia."

L'ultimo messaggio di Charlie mi aveva lasciato letteralmente spiazzato: non immaginavo minimamente che si potesse preoccupare così tanto di me, d'altronde aveva il suo amato Dustin che le metteva le corna con quella battona della mia ex. Mi fermai a pensare su quella panchina fredda ed ero quasi tentato a chiamare Harry ma venni bloccato dall'immagine di una figura che avrei riconosciuto tra tante, camminare con sguardo spaesato.

 

POV CHARLOTTE

-Allora Charlie io prendo la strada a sinistra e tu quella a destra... Ci ritroveremo davanti quel bar nel caso non lo trovassimo.- mi comunicò Liam lasciandomi poi un bacio in fronte.

-Va bene... Nel caso lo trovassi, chiamami subito ti prego.- lo supplicai con le lacrime che minacciavo di uscire. Liam, che si accorse del mio pianto trattenuto, mi strinse tra le sue forti braccia.

-E' tutta colpa mia...- le lacrime ormai erano scese sulle mie guance provocandomi un bruciore agli occhi.

-Shhh non è colpa tua...- Liam cercò di tranquillizzarmi anche se non riuscì molto nel suo intento. Poco dopo però dovette separarsi da me e una volta avermi asciugato le lacrime mi ricordò di andare a cercare Louis. Incominciai a camminare entrando in ogni bar e o locale dove sarebbe potuto essere ma di Louis nessuna traccia. Stanca e amareggiata ma sopratutto preoccupata stetti per chiamare Liam quando vidi un parco non molto affollato in fondo alla strada. Decisi di entrarvi nella speranza di trovare Louis. Girai senza sosta tra le diverse aree del parco ma non riuscii a trovarlo... Mi sentivo persa, distrutta, stanca e in colpa dal momento che tutto quello era causato dalla nostra litigata e non me lo sarei mai perdonato. Continuai a camminare senza sosta pregando il cielo di riuscire a trovarlo e come se le mie preghiere fossero state ascoltate, scorsi su una panchina la figura di un ragazzo, anzi, del ragazzo che avrei potuto riconoscerlo senza dubbi tra tanti. Era piegato su se stesso con le mani che tenevano il viso. Cominciai a correre come se le mie gambe agissero autonomamente nella sua direzione mentre le lacrime, ora di gioia, rigavano il mio viso assai stanco.

-Louis!- gridai con tutta la voce che avevo mentre correvo verso di lui il più veloce possibile. Vidi Louis alzare lo sguardo e notai che sul suo viso spuntò un piccolo sorriso. Successivamente si alzò dalla panchina e dopo essersi passato una mano sugli occhi cominciò a venirmi incontro.

Continuai a correre fino quando lo raggiunsi buttandomi tra le sue braccia e stringendolo forte come se non volessi farlo scappare. Louis ricambiò l'abbraccio approfondendolo mentre io mi lasciai andare ad un pianto nervoso e liberatorio.

-Ti prego, non farlo mai più...- dissi tra un singhiozzo e l'atro supplicandolo. Sentii Louis rafforzare la presa mentre feci sprofondare la mia testa nel suo petto, ascoltando poi il suo battito accelerato proprio come il mio. La sensazione di freddo che prima provavo, in quel momento era scomparsa mentre i brividi investirono il mio corpo. Ero del tutto confusa: quelle sensazioni, le provavo solo Louis. Certo Dustin mi faceva stare bene ma non avrebbe mai potuto sostituire il mio angelo e questo pensiero mi creò una serie infinita di dubbi e incertezze, ma questo poco importava quel momento.

-Mi dispiace... Scusami tanto, non so cosa mi sia preso.- continuò a stringermi stretta a sé tanto che sentii il calore del suo petto invadermi. Continuavo a piangere a dirotto facendo scivolare via la preoccupazione, la tristezza e la paura e poco dopo Louis vedendomi in quello stato mi prese il viso tra le mani per poi asciugarmi lentamente le lacrime con le dita. Notai che anche i suoi occhi erano lucidi e un po' rossi, segno che aveva pianto.

-Ehi Charlie, tranquilla... Ora sono qui.- mi tranquillizzò dolcemente puntando i suoi occhi nei miei. Improvvisamente il mio sguardo cadde sulle sue labbra e una grande voglia mi spingeva a baciarlo. Mi accorsi che Louis fece lo stesso tanto che cominciò ad avvicinarsi lentamente verso le mie labbra che si posarono però sulla mia guancia, dal momento che girai il viso in preda ad una grande confusione. Nonostante tutto però, rimasi stretta a lui continuandolo ad abbracciare e a respirare quel profumo che amavo.

-Louis scusami se ti ho fatto arrabbiare...- gli dissi sinceramente abbassando lo sguardo a terra.

-In realtà non sei tu quella che si deve scusare... Credo proprio che lo debba fare il sottoscritto.- continuò ridacchiando un poco per scaricare la tensione che si era venuta a creare.

-Mi sono comportato come un bambino e non avevo il diritto di farti quelle domande, infondo non sono il tuo ragazzo...- una fitta alla stomaco mi colpì violentemente e un senso di tristezza e nostalgia mi investì. Perché stavo provando tutte quelle emozioni? Perché ero tentata di baciarlo? Perché non provavo le stesse identiche cose con Dustin? Non ero forse inna... No non poteva essere. Subito dopo mi ricordai che dovevo avvisare i ragazzi del fatto di aver ritrovato Louis...

-Oddio devo avvisare i ragazzi!- Louis fece una smorfia di disapprovazione per poi separarsi da me e sedersi sulla panchina. In fretta presi il cellulare e digitai il numero di Liam che mi aveva mandato qualche messaggio.

-Charlie! Hai trovato Louis?!- chiese speranzoso e con voce tremante.

-Sì ora è qui con me...-

-Santo cielo... Dimmi dove vi trovate e vi raggiungo subito!- lo sentii emettere un sospiro di sollievo e dopo avergli riferito la via attaccò il telefono. Con mio stupore Liam arrivò circa dieci minuti dopo la chiamata, e appena vide Lou lo abbracciò così forte che ebbi paura che morisse per mancanza di ossigeno.

-Louis ma che cosa ti passa per quella cavolo di testa?- chiese ridendo Liam e dando qualche giocoso schiaffo in testa a Louis. Louis come per dar risposta, si girò verso di me guardandomi con un dolce sorriso che mi provocò un leggero rossore sulle guance. Perché arrossivo ad un suo semplice sorriso? Perché mi sentivo la ragazza più felice del mondo non appena mi rivolgeva parola? Quelle domande continuavano a girarmi nella testa ma non riuscivo a trovare alcuna risposta... Queste però mi preoccupavano, e non poco. E se quelle sensazioni avrebbero messo a rischio la mia relazione con Dustin? Non credo che sarei riuscita a sopportare un'altra rottura, sarebbe stato devastante considerando che ero una ragazza "fragile"

-Dai ora andiamo, i ragazzi sono abbastanza preoccupati... Non può capire come sta Harry, è il più disperato!- continuò Liam mentre ci dirigemmo verso l'uscita del parco...

 

POV HARRY

Erano già passati tre quarti d'ora da quando Charlie e Liam sono usciti di casa per cercare Louis... Ma dove diavolo era finito? E perché quel cretino era scappato? Feci mente locale per un po' di tempo fino quando non ricordai delle urla provenienti dalla cucina. Arrivai alla conclusione che Charlie si era arrabbiata molto probabilmente con Louis per quello che le aveva detto. Niall, come stesse leggendo i miei pensieri, cominciò a parlare preoccupato.

-Scusate... Ma voi avete capito perché Louis è scappato?! Insomma, non è normale che uno esce arrabbiato senza avvisare dove stesse andando!- cominciò ad alzare la voce e nel suo tono arrabbiato notai anche una grande preoccupazione non paragonabile alla mia.

-Io non riesco più a capire quel ragazzo...- continuò Zayn esasperato. Infondo lo capivo: negli ultimi mesi Louis era silenzioso, non scherzava più come prima, rimane sempre chiuso in camera ed esce solo per mangiare. Per non parlare del fumo! Fumava come un treno tanto che ebbi paura che da un momento all'altro potesse morire per intossicazione.

-Ragazzi venite qui... -li chiamai teso e in una frazione di secondo furono davanti a me.

-Vedete... Da quando Charlie si è fidanzata con Dustin, Louis non è più lo stesso e questo credo che voi l'abbiate notato.- cominciai un po' titubante.

-Sì e sinceramente voglio indietro il vecchio Lou...- continuò Niall passandosi una mano tra i capelli biondi.

-Louis si comporta così perché è ancora innamorato di Charlie, e la cosa più brutta è che nonostante Louis si fosse scusato più volte e le abbia fatto capire che ancora tiene a lei, Charlie lo evita... E non riesco a capire il perché. Si vede lontano un miglio che anche Charlie è ancora innamorata del nostro Boo, ma lei non vuole ammetterlo e si limita a passare le giornate con uno che le mette le corna...- sputai le ultime parole con veleno. Non riuscivo a credere che quel ragazzo potesse essere così bastardo ma le parole di Lou potrebbero essere state solo delle frottole inventate per pura gelosia... No, non credo che siano delle frottole. Credevo in Louis e penso che non avrebbe mai fatto una cosa del genere, non avrebbe mai fatto del male a Charlie. Zayn e Niall mi guardarono stupiti e increduli non appena sentirono la parola "corna".

-Dustin le ha messo le corna?!- se ne uscì Zayn rosso in viso... Regola numero uno: mai far arrabbiare Zayn Malik. Annuii solamente senza dar alcuna risposta.

-Io lo uccido, quello stron...-

-No Zayn, non sono cose che ti riguardano.- lo fermo prima che potesse finire la frase.

-Ma la sta prendendo in giro Harry! Charlie per me è una sorella e sinceramente a me non piace che le mie sorelle vengano prese in giro e credo neanche a te.- in effetti Zayn aveva ragione ma quelli erano affari di Charlie e non potevamo di certo immischiarci nella sua vita sentimentale.

-Lo so Zayn ma non possiamo intrometterci nella sua vita sentimentale.- mentre parlavo cominciò a squillare il mio cellulare e subito notai il numero di Liam.

-Pronto Liam?! Hai trovato Louis?!- chiesi in ansia e con il cuore che batteva a mille. Sinceramente non sapevo cosa avrei fatto senza il mio migliore amico, sarebbe come perdere un pezzo di cuore. Nel frattempo Niall e Zayn si erano avvicinati per ascoltare la conversazione.

-Harry calmati, siamo riusciti a trovarlo, anzi, è riuscita a trovarlo!- continuò ridendo e alludendo a Charlie. Dentro di me sprizzai di gioia e mi sentivo come se mi avessero tolto un grande peso, ma un singhiozzo uscì dalla mia bocca e le lacrime cominciarono a scendere velocemente sul mio viso. I ragazzi non mi avevano mai visto così disperato, nemmeno per la rottura con la mia ragazza, Annie, che amavo alla follia. Il solo pensiero di perdere Louis mi faceva sentire male perché per me non era un semplice migliore amico, per era era un fratello con il quale condividere passioni, gioie e anche momenti di tristezza. Era il fratello che non avevo mai avuto. L'amico che ti consola in qualsiasi momento. Quell'amico che non ti abbandonerà mai...

-Ehi Hazza non piangere! Calmati che tra cinque minuti saremo a casa.- mi tranquillizzò Liam.

-Liam non... Non riesc...- non riuscii a parlare perché i singhiozzi non mi permettevano di farlo. Abbandonai il telefono sul divano per e subito dopo mi piegai su me stesso continuando a piangere. Niall cercò di calmarmi ma senza risultato, ormai ero entrato in crisi. L'unica che poteva calmarmi in quel momento era Charlie. Nel frattempo Zayn aveva preso in mano il cellulare e spiegò a Liam lo stato in cui ero e poco dopo mi ripassò il telefono dicendomi che mi voleva parlare Charlie. Non esitai a prenderlo e dopo che lo poggiai sull'orecchio, sentii la dolce voce di Charlie invadermi dentro.

-Ch-Charlie...- la chiamai con un tono disperato. In quel momento sarei potuto sembrare un bambino, ma nessuno poteva comprendere la mia paura, ad eccezione di Charlie.

-Ehi Harry devi stare tranquillo, ora Louis è con me e Liam. Adesso smettila di piangere, va bene? Tra cinque o dieci minuti saremo a casa.- mi rassicurò come se fosse una mamma. Ne avevo veramente bisogno...

-Grazie Charlie...- la ringraziai dopo aver asciugato gli occhi rossi a causa delle lacrime.

-Non mi devi ringraziare... Ti voglio bene.-

-Te ne voglio anche io.- e con quest'ultima dichiarazione chiusi la chiamata in attesa del ritorno del mio migliore amico.

 

POV CHARLOTTE

-Porca miseria... Harry è il più disperato! Credevo che da un momento all'altro potesse morire di crepacuore- mi passai una mano sulla fronte per poi guardare Louis pensieroso.

-Lou cosa c'è?- gli chiesi un po' preoccupata. Come se fosse ritornato nella realtà, scosse la testa per poi guardarmi.

-Charlie sono stato un cretino...-

-E meno male che lo sai!- intervenne Liam con un tono ironico.

-Liam taci.- lo fermai lanciandogli uno sguardo gelido al quale ricambiò con uno alquanto impaurito.

-Ho fatto preoccupare i ragazzi per una cavolata...- abbassò lo sguardo a terra per non incontrare né il mio né quello di Liam.

-Ti scuserai non appena metti piede dentro casa.- continuò il moro che poggiò una mano sulla spalla di Louis.

Dopo un po' arrivammo a casa. Io e Liam eravamo esausti e i piedi facevano male ad entrambi.

-Finalmente casa!- gridò Liam inginocchiandosi in giardino.

-Avanti entriamo...- continuai sorpassandolo e avvicinandomi al portone di casa. Prima che potessi infilare le chiavi nella serratura, la porta fu aperta da un Harry dai capelli scompigliati, gli occhi rossi e uno sguardo tra il felice e l'arrabbiato. Nonostante tutto, corse verso Louis per poi abbracciarlo e stringerlo così forte tanto che pensai di perdere uno dei miei cinque coinquilini...

-Harry, ti voglio bene anche io ma adesso staccati... Non respiro!- cercò di parlare Louis ma come risposta ottenne una sberla sulla nuca.

-Testa di carota non lo fare mai più! Mi hai fatto preoccupare!- lo guardò severo Harry.

-Lo so, mi dispiace...- abbassò nuovamente lo sguardo. Non riuscivo a sopportare di vederlo in quello stato, avrei voluto stringerlo a me. Poco dopo vidi che Harry gli sorrise per poi abbracciarlo di nuovo e una volta separati, entrammo tutti in casa in cui vi erano Niall e Zayn con visi pallidi.

-Louis...- cominciò Zayn più arrabbiato del solito.

-Che diamine ti è preso?! Ti sembra normale uscire e non tornare più a casa? Ti pare che noi siamo stati tranquilli durante la tua assenza?- Niall cominciò a sgridarlo come non aveva mai fatto prima e notai che Louis non accennava ad alzare lo sguardo da terra. Dentro mi sentii morire, avrei voluto difenderlo ma non potevo: aveva ragione Niall ad arrabbiarsi con quell'angelo.

-Ragazzi perdonatemi...- teneva ancora la testa bassa e ne approfittai per fare dei segni a Niall di smetterla credendo che gli fosse bastata la lezione. Louis, che non sentì alcuna risposta dagli amici, alzò lo sguardo ritrovandosi però tra le braccia di Zayn e Niall.

-Non farlo mai più...- continuò Zayn con un tono più dolce.

La serata passò in fretta e tutto era ritornato come prima della follia che aveva compiuto quel giorno Louis. Dopo aver cenato decidemmo di vedere un film tutti insieme e ovviamente la scelta venne affidata ad Harry che propose "Love Actually". Al sentire solo il nome tutti i ragazzi disapprovarono la scelta di Harry dicendo che quel film era una noia mortale e una lagna... Sinceramente in Italia non avevo mai sentito parlare di quel film, difatti accettai di vederlo nonostante le suppliche dei ragazzi.

-Ma dai ragazzi! E' un bel film...- cominciò Harry. I ragazzi lo guardarono con uno sguardo da omicida.

-Harry, santa pazienza quel film lo abbiamo visto minimo un migliaio di volte quest'estate! Non te ne sei ancora stufato eh?- commentò Liam con uno sguardo supplicante. Harry rispose scuotendo la testa. Dopo qualche battibecco ognuno prese posto, chi sul divano come nel mio caso e quello di Harry che si era letteralmente sdraiato e che aveva poggiato la testa sulle mie gambe, chi sulle varie poltrone come Niall e il resto della banda. Durante il film cominciai a vagare tra i miei pensieri, ma soprattutto a quello che era accaduto la mattina e il mio atteggiamento nei confronti di Lou. Tutti quegli abbracci, le lacrime versate per la paura di perderlo, i brividi che investivano il mio corpo non appena sfioravo la sua pelle erano davveri strani, come se fossi ancora innamorata di lui... Ma questo non poteva accadere perchè io amavo Dustin. Me ne ero veramente sicura? Oltretutto cominciai a dubitare un poco su Dustin credendo, quindi, alle parole di Louis. Quei pensieri vorticavano nella mia mente senza sosta tanto che caddi in uno stato di confusione. Cominciai a sentire la stanchezza sia fisica che mentale, e così dopo aver lanciato un ultimo sguardo a Louis interessato al film, mi addormentai sul comodo divano con la mano tra i morbidi capelli ricci di Harry...








Saaaaalvee!
Hola donzelle! Come state? Avete visto? Ho postato finalmente questo capitolo... Moooolto triste! Povero Harry, era davvero disperato! Mi scuso come sempre se non ho postato prima ma come al soliti i problemi sono la scuola, i compiti, la scuola, i compiti, la scuola, i com... Ok basta. Sto cominciando a delirare anche perchè è notte fonda ed io ho un occhio che lampeggia. Brutta sensazione, fidatevi. Mi piacerebbe molto saperve il vostro parere o giudizio oppure un vostro semplice pensiero riguardo questo capitolo... Quindi lasciate qualche recensione please! :3 Voglio fare un very big ringraziamento alle 28 lettrici che hanno inserito la storia tra le preferite, le 3 tra le ricordate e le 20 tra le seguite. Glassie glassie <3 Un grande ringraziamento a tutte le recensitrici, in particolare
lilsmoldyswag che mi sopporta sempre e tutte le mie altre recensitrici di fiducia! Ora mi dileguo... Ricordatevi di lasciare qualche recenssìone! :D Um bacio.
Totta xx


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Pictures of you
-Come farò senza di te.- disse Louis prendendomi le mani.
-Io sarò sempre con te, come tu sempre con me, perché tu sei qui.- indicai il mio cuore e allora lui mi abbracciò fortissimo.
-Facciamo questa promessa. La distanza non ci separerà mai, ci sentiremo ogni giorno, messaggi, chiamate, videochiamate...ogni modo possibile. Sempre e per sempre.- disse. Io e Louis ci volevamo un sacco di bene, ci conoscevamo da quando eravamo piccoli, non volevo tutto finisse così.
-Lo prometto.-
 
I only want her to be happy
Cassy ha diciotto anni, capelli scuri e un fidanzato, Josh, che l'ha lasciata da due mesi per un' altra.
Lei cerca in tutti i modi di riconquistarlo ma nessuno dei suoi "piani" funziona.
La soluzione però è lì dietro l'angolo: dovrà trovarsi un finto fidanzato per far ingelosire Josh.
Dopo un tentativo fallito con l'aiuto del suo migliore amico, Cassy si affiderà ad Harry. Lei sembra ancora interessata al suo vecchio fidanzato. E se Harry si interessasse a lei?
Leggermente ispirata al film "French Kiss"

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Capitolo 13
*** 13 CAP ***


Buona lettura! Leggete lo spazio autrice... It's important u.u



Sentii uno strano rumore provenire nella mia camera, come se la mia TV fosse stata accesa, così aprii gli occhi accorgendomi di non essere in camera bensì nel salotto insieme ai ragazzi. Solo dopo realizzai che sulle mie gambe c'era ancora Harry disteso sul fianco sinistro e con il viso rivolto al mio grembo. Sembrava un bambino mentre dormiva tanto che non volli svegliarlo... Era così rilassato. Così, spostai lo sguardo verso gli altri ragazzi ma mi soffermai sul viso di Louis dal quale non riuscivo a distoglierlo: aveva le braccia incrociate al petto e la testa poggiata sullo schienale della poltrona... Mi ritrovai a pensare a quanto fosse bello e dolce nello stesso momento. Appena realizzai che stavo pensando quelle cose, sgranai gli occhi per poi rientrare in quello stato confusionale presente la sera precedente. Di nuovo quella domanda mi ritornò in mente: e se Louis avesse regione? Cercai di convincermi che quella era solo una balla, ma non ci riuscii tanto che in quel preciso momento decisi che avrei parlato a Dustin per chiarire non appena fossi arrivata a scuola. Dopo essermi completamente svegliata, decisi di chiamare i ragazzi. Iniziai a massaggiare la testa di Harry arrotolando qualche suo riccio tra le mie dita e poco dopo sentii il ragazzo mugugnare qualche cosa che mi fece sorridere.

-Harry...- lo chiamai massaggiandogli un braccio. Harry si mosse leggermente senza però svegliarsi.

-Harry svegliati, dobbiamo andare a scuola...- continuai con calma dal momento che era presto.

-Mh... Cinque minuti.- biascicò sistemandosi meglio sulle mie gambe... Poi ero io quella pigra!

-Ma cosa ci fai in camera mia Charlie?- continuò a mugugnare incomprensibilmente, il che mi fece ridere.

-Harry non sono in camera tua, siamo tutti e sei in salotto...- gli dissi scompigliandogli i capelli. Dopo la mia affermazione Harry aprì gli occhi un po' incredulo, osservando poi tutti i ragazzi che dormivano beati, chi sulle poltrone e chi sull'altro divano. Harry una volta alzatosi dalle mie gambe, si strofinò gli occhi un po' rossi, per poi sorridermi.

-Siamo crollati tutti ieri sera...- constatò Harry stiracchiandosi.

-Già...- non seppi il perché ma mi ritrovai per l'ennesima volta a fissare Louis in tutta la sua bellezza ed Harry se ne accorse tanto che mi lanciò uno sguardo assai dolce.

-Charlie... Metti pace nel cervello.- mi disse per poi darmi un bacio sulla guancia ed alzarsi per andare a fare la colazione. A dir la verità mi lasciò un po' sorpresa e come risposta sospirai preoccupata. Decisi poi di svegliare gli altri ragazzi iniziando da Liam e poi passando a Niall, Zayn ed infine Louis. Quando mi avvicinai al ragazzo mi bloccai, ero completamente paralizzata dalla sua bellezza e un senso di benessere attraversò il mio corpo. Avevo la tentazione di baciarlo e stringerlo forte ma cercai di frenare le voglie concedendogli solo un bacio sulla fronte che scatenò mille emozioni in me. Con quel bacio Louis si svegliò e subito dopo mi fissò con un piccolo sorriso... Speravo che non se ne fosse accorto e così per non mostrare il mio rossore abbassai il viso per poi rivolgergli un "buongiorno”.

-Charlie... Mi hai dato un bacio sulla fronte?- chiese sorpreso e con uno strano luccichio negli occhi. Come potevo mentire? Non era nemmeno brava... Nonostante questo negai scuotendo la testa.

-N-no che dici?- mi maledii mentalmente per il tremore della voce... Come potevo dargliela a bere con il balbettio? Mah...

-Charlie, ti conosco meglio di quanto tu creda e fidati, non sai fingere!- mi disse ridendo. In quel momento volli sotterrarmi per la vergogna ma mi limitai a non incontrare il suo sguardo. Louis che notò il mio rossore, in una frazione di secondo mi prese il polso per poi tirarmi sopra di sè stringendomi in un grande abbraccio. Inizialmente ero un po' fredda ma alla fine mi lasciai andare. Poco dopo sentii le labbra di Louis baciare la mia guancia più volte e nello stomaco sentii quella sensazione così bella che provavo quando ero la sua fidanzata, le mitiche farfalline nello stomaco e avvertii un senso di protezione. Ovviamente quelli erano dei gesti da amico, giusto? Harry avrebbe fatto la stessa identica cosa, no? Perché cercavo di convincere me stessa di questo? Sapevo perfettamente che non era così...

Ovviamente chi non poteva mancare nel quadretto? Quel tonto di Niall fece la sua entrata trionfante in salotto per andare in bagno e, calcolando che si era svegliato da soli dieci minuti, poteva capire fischi per fiaschi.

-AHHH!- gridò Niall coprendosi gli occhi. La scemenza del ragazzo...

-Ragazzi se vi dovete accoppiare, fatelo da un'altra parte!- come supponevo... Niall aveva confuso i fischi per i fiaschi. Cosa è che non andava in quel ragazzo? Perché Madre Natura lo ha creato così bello ma con un cervello piccolo quanto quello di un criceto?!Altro che domande sul senso della vita... Qui nemmeno gli scienziati riuscivano a trovare risposta.

-Dimmi che non l'ha detto veramente...- sussurrai ancora tra le braccia di Louis che mi fece un occhiolino complice.

-Perché Niall? Ti scandalizzeresti se lo facessimo qui?- lo provocò Louis senza distogliere lo sguardo da Niall che nel frattempo era diventato tutto rosso. Mi fece tanta tenerezza che diedi uno schiaffetto sul braccio di Louis che come risposta mi buttò a terra... Ma bravo!

-Ehi!- lo sgridai con voce da bambina.

-Ma... Louis!- esclamò Niall aiutandomi ad alzarmi.

-Grazie Nialler...- regalai un sorriso a Louis che spinse me e Niall in cucina.

-Ehi! Ma io dovevo andare in bagno!- gridò Niall con voce acuta. Per un attimo credetti di aver perso per sempre i miei timpani.

-Niall... Sappi che mi vendicherò per questo urlo.- disse Louis con voce ferma e in un istante Niall cambiò colore dal rosso al bianco. Come faceva Louis a mettere paura durante il gioco? Dovevo ammettere che quando si arrabbiava sul serio metteva veramente paura. Dopo aver abbandonato Niall, insieme a Louis andai in cucina dove erano presenti Harry, Liam e Zayn che aveva il ciuffo afflosciato. Wow, che bello spettacolo.

-Buongiorno!- li salutai uno per uno con un veloce bacio sulla guancia e una volta salutato Harry, quest'ultimo ricambiò con ulteriori baci su tutto il viso che mi fecero ridere... Qualcuno avrebbe potuto benissimo scambiarci per fidanzati ma sapevamo entrambi che nessuno dei due provava più di una grande amicizia. Notai di sfuggita Louis irrigidirsi tanto che Harry gli rivolse uno strano sguardo per poi fargli segno di sedersi.

-Alla fine ieri sera ci siamo addormentati tutti come pere cotte...- commentò sbadigliando Niall dopo essere rientrato in cucina e aver preso posto a tavola.

-Già... Fortuna che mi sono svegliata, altrimenti saremmo rimasti distesi a dormire per non so quanto altro tempo!- dissi osservando uno ad uno i ragazzi. Di prima mattina assomigliano tutti a degli orsetti, a Winnie The Pooh per essere precisi. Notai Zayn mangiare nervosamente delle biscottate con la marmellata, cosa che non faceva mai del momento che considerava la colazione sacrosanta e quindi doveva farla serenamente.

-Zayn tutto bene?- chiese Liam poggiando una mano sulla spalla dello sgranocchiatore nervoso. Zayn lasciò andare la biscottata e si strofinò il viso borbottando.

-Oggi ho il test di matematica e non ricordo un cavolo...- le solite paure di Malik... Era bravo in matematica ma quando va nel panico è la fine.

-Dai che andrai bene... Come sempre del resto!- parlò Niall con la bocca sporca di Nutella. Scoppiai a ridere non appena notai i suoi baffi di cioccolato e subito dopo si aggiunsero gli altri quattro. Niall ci guardava stranito, non capendo il motivo di quelle risate...

-Perché ridete?-

-Hai i baffi di cioccolata! Ahahah- rispose Harry quasi strozzandosi con il cornetto. Niall arrossito per la vergogna, si pulì la bocca per poi continuare a mangiare e risporcarsi la bocca...

-Niall sei un caso perso...- commentai sorridendo amabilmente e come risposta ricevetti un'alzata di spalle indifferente da parte del ragazzo.

Dopo aver finito la colazione, uscimmo di casa per dirigerci verso scuola pronti a passare un'altra giornata stressante. Mentre camminavo mi venne in mente Dustin: era un bel po' che non lo sentivo, non mi aveva mandato nemmeno un messaggio per farsi vivo... Qualcosa mi turbava. La vista del grande edificio mi risvegliò dai miei pensieri e dopo essere entrati ci dividemmo. Io mi diressi verso Dea che si guardava intorno probabilmente alla mia ricerca. Non appena mi vide mi abbracciò e dopo esserci salutate cominciò a raccontarmi delle compere fatte il giorno precedente. Mentre mi parlava di strambi vestiti e scarpe non poco alte, il mio sguardo fu attirato da un ragazzo con una giacchetta rossa, che riconobbi in una frazione di secondo. Sentii come un colpo allo stomaco non appena vidi le sue mani poggiate sul sedere della ragazza che ormai odiavo e che aveva allontanato Louis da me, ma soprattutto le sue labbra su quelle di Lucy. In quel momento tutto era più chiaro... Louis non mi aveva mentito, aveva ragione. Il mio viso sbiancò a quella schifosa vista e sentii gli occhi pizzicare. Dea notò il mio turbamento tanto che spostò lo sguardo verso il punto in cui stavo guardando e subito dopo mi accorsi che la sua bocca aveva preso la forma di una "o". Mi trattenni dallo svenire e dopo essermi fatta forza camminai verso di lui. Vidi in lontananza i miei coinquilini osservarmi, chi con sguardi decisamente arrabbiati e chi con altri preoccupati e scioccati... Louis stringeva i pugni così forte che le nocche erano bianche mentre veniva tenuto da Harry. Una volta avvicinatami a Dustin lo chiamai con un filo di voce.

-D-Dustin...- il ragazzo si girò con un ghigno sul viso che definii orrendo, disgustoso, viscido.

-Ehi che vuoi?- domandò borbottando con ancora quell'espressione in viso.

-Non capisco... Che ci fa quest'oca con te?!- sbottai più arrabbiata che mai, contenendo la mia voglia di lanciarli uno schiaffo.

-Ehi bada a come parli sgualdrinella...- fece la sua entrata trionfante l'oca dalle uova d'oro... Patetica ragazzina viziata buona solo a rovinare relazioni.

-Mi guarderei allo specchio se fossi in te...- le lanciai uno sguardo di fuoco che la fece azzittire.

-Che cosa stai facendo con questa Dustin... Credevo che tu fossi diverso, che mi amassi...- tenni a bada le lacrime per non farmi vedere debole e devo dire che ci stavo riuscendo...

-Io? Amare te? Tesoro sei solo un'altra di una lunga lista.- le sue parole furono come un pugno allo stomaco. Erano passati mesi e mesi e lui mi aveva solo usata. Voleva solo portarmi a letto come tutte le altre ragazze della scuola. Era solo un bastardo e Louis aveva ragione. Come avevo potuto dubitare di lui? Le lacrime ormai avevano cominciato a scendere e io non riuscii a trattenere i singhiozzi. Mi aveva ferita e il dolore da sopportare era troppo, non avrei potuto resistere.

-Ops, dobbiamo andare! Ci dispiace tanto Charlie, oh scusa, sgualdrina.- non ebbi la forza di rispondere che caddi a terra in ginocchio e con le mani portate al viso. Il pianto irrefrenabile aveva preso il sopravvento, la testa pulsava e l'unica cosa che volli in quel momento era farla pagare a quel maledetto che mi aveva rovinato la vita. D'un tratto sentii delle braccia esili stringermi e subito la riconobbi.

-Shh Charlie...- tentò di calmarmi Dea ma non ci riuscii... La disperazione era troppo grande.

-D-Dustin...- balbettai ancora scioccata dall'accaduto.

-Calmati...- poco dopo sentii una serie di passi veloci venire verso di me e in una frazione di secondo mi ritrovai davanti i ragazzi. Louis senza parlare, mi prese tra le sue braccia e mi strinse a sé per cercare di calmarmi. Il suo dolce tocco fu come un tranquillante per me...

-Lou avevi ragione... Sono stata una stupida.- continuai a singhiozzare con il viso poggiato al petto del ragazzo.

-Shh...- mi accarezzò la testa dolcemente. Riuscii a sentire i borbotti dei ragazzi furiosi...

-Io lo uccido...- se ne uscì Harry più arrabbiato che mai...

-No, non lo farai... Perché lo farò io.- sentii la voce ferma di Louis entrare nella mia testa e per un attimo ebbi paura di ciò che avrebbe potuto fare a Dustin. In quel momento non sentii più il vuoto che prima avevo. Essere con Louis mi faceva stare bene, mi faceva dimenticare ogni tipo di dolore ma quello non riuscì a fermare le mie lacrime. Mi strinsi di più a Louis per non lasciarlo andare, non avevo alcuna intensione di staccarmi da quel dolce ragazzo.

-Charlie... Perché non mi hai dato ascolto?- mi chiese prendendo il mio viso tra le mani per far scontrare i nostri sguardi.

-N-non so... Credevo che mi stessi mentendo perché non sopportavi Dustin...- il ragazzo scosse la testa per poi sorridermi.

-Non farei mai una cosa del genere... Io ti avevo avvisata per il tuo bene. Non posso vederti soffrire.- abbassò lo sguardo un po' arrossito. Le sue parole scatenarono in me numerosi brividi e venni investita da una serie di farfalline nello stomaco. In quel momento, tutto mi fu chiaro: lui non aveva mai smesso di amarmi e io lo amavo ancora. Louis era la mia anima gemella, colui che riusciva a farmi felice con un solo sorriso, che mi faceva sentire amata... Capii però anche quanto fossi stata stupida a non accorgermi di ciò che mi faceva Dustin alle spalle. Il solo pensiero mi faceva troppo male. Accarezzai dolcemente la guancia di Louis che rialzò il viso per poi incatenarmi con il suo sguardo di ghiaccio. Improvvisamente caddi in un vortice di emozioni dal quale non riuscii ad uscire. Lentamente Louis si avvicinò a me poggiando una mano sul mio fianco. Nel momento in cui le nostre labbra si stavano sfiorando venimmo richiamati dal bidello. Avrei voluto uccidere quel vecchietto che non sopportavo... Aveva rotto il nostro momento, quello in cui avrei potuto far capire a Louis quanto lo amavo.

-D-dovremmo andare...- disse con un filo di voce Louis dopo essersi separato da me. Acconsentii con un cenno della testa e quando il ragazzo cominciò ad incamminarsi dietro gli altri quattro, lo raggiunsi di fretta prendendogli la mano. Louis rimase stupito del gesto tanto che mi regalò un dolce sorriso al quale ricambiai facendo intrecciare le nostra dita. Nonostante quello però non mi sentii completa, mi mancava qualcosa...

-Ragazzi dobbiamo sbrigarci... Altrimenti dobbiamo sentire le urla della prof!- esclamò Niall in preda alla panico... Diciamo che aveva un certo terrore della sua prof di lettere. Dopo alcune occhiate da parte di Harry che vide me e Louis per mano, entrammo nell'edificio per poi dirigerci ognuno nella propria classe pronti a sorbirsi la ramanzina dei professori. Io e Liam avevamo francese perciò ci dirigemmo verso l'aula del piano superiore. Appena entrammo ci accorgemmo che il professore stava facendo l'appello.

-Moretti e Payne... Vi sembra questa l'ora di entrare?!- ci sgridò il professore sotto lo sguardo divertito degli altri compagni. Prima che potessi rispondere male a quella sottospecie di bradipo, Liam prese la parola scusandosi gentilmente. Dopo che il professore finì di sgridarci, ci sedemmo negli ultimi due posti liberi.

 

POV LOUIS

La mia arrabbiatura piano piano stava finendo. Non riuscivo a credere a quello che era successo poco prima, anzi, a dire il vero me lo aspettavo. Non credevo che Dustin potesse essere così bastardo...

-Boo tutto bene?- mi chiese Harry mentre camminavamo verso la classe.

-Sì... Auguro a Dustin di non avere la nostra stessa lezione.- dissi avvelenato.

-Lou... Con la forza non concluderai nulla.- quelle parole mi irritarono un poco... Cosa ne sapeva lui della rabbia che provavo ad opprimere?

-Harry... Non dirmi cosa non devo fare.-

-Non ti sto dicendo quello che non devi fare... Semplicemente ti dico che non serve a nulla usare le mani.- non risposi per poi entrare insieme ad Harry in classe.

-Buongiorno ragazzi! Ora ci volete spiegare per quale motivo siete entrati così tardi?- chi chiese quella racchia della professoressa di geografia. Harry, conosciuto come il cocco di quella professoressa, si scusò dicendole di aver avere un contrattempo. Ringraziai il riccio mentalmente. Poco dopo vidi entrare Dustin con spavalderia seguito da colei che doveva essere la mia ex ragazza. Mi salì il sangue al cervello alla sola vista di quel ragazzo, per di più, sporco del rossetto rosa confetto che solitamente usava Lucy. Che schifo... Strinsi i pugni così forte tanto che le nocche divennero prima bianche e poi rosse, al fine di cercare di mantenere il mio istinto di saltargli addosso e riempirlo di pugni per fargli provare lo stesso dolore che aveva provocato a Charlie.

-Louis stai calmo...- cercò di calmarmi Harry poggiando una mano sulla mia spalla.

-Toglierò quel sorrisino che ha sulle labbra... Stanne certo.- dissi con voce ferma e arrabbiata. Harry stette zitto anche perché sapeva cosa potevo trasformarmi nel caso diventassi ancora più infuriato. Aspettai tutta l'ora impazientemente. Non riuscivo a condividere lo stesso ambiente con quel verme schifoso e l'unica cosa che in quel momento volevo era Charlie. Se non fosse stato per quel bidello, un'ora prima io e la mia piccola avremmo potuto baciati. Era l'occasione giusta per farle capire quanto l'amavo... Ovviamente era andato tutto a carote per colpa di quel vecchio. D'un tratto sentii il suono assordante della campana che mi riportò alla realtà e subito la rabbia ritornò. Tutti si alzarono per cambiare classe ma io aspettai... Dustin non poteva uscire intatto dalla classe. Harry era ancora con me ma, nonostante gli avessi imposto di andare via, lui rimase nella classe. Quando l'ultimo compagno se ne uscì, presi per il collo Dustin sbattendolo poi al muro con tutta la forza che avevo. Non avevo la minima intenzione di risparmiarlo, neanche se mi avesse pregato in ginocchio.

-Ma che cazzo fai?- chiese scioccato anche se, dopo aver realizzato chi fossi, fece comparire sul suo viso quel sorriso che tanto odiavo.

-Voglio farti provare ciò che hai provocato a Charlie.-





HOLAAAAAA!
I'm here! Come va bellezze? Io devo dire che questi giorni sono stati stressanti, molto... Per questo motivo ho un po' tardato con il postare il capitolo. Comunque spero vi sia piaciuto e vi dico che questo è uno tra i miei preferiti! :3 Allore... Cosa pensate di quello str***o di Dustin? Haroldo e Luigino?! Che dolciosi *o*. Niall il solito rimabambito >.< Solo... Povera Charlie! Fidatevi che ci sarà un qualcuno che le riparerà il cuore... Chi sarà mai questo qualcuno? Io non vi dico nulla u.u (non prendetemi per scema, so che lo avete capito xD). Allora... Vi volevo dire che sto traducendo una storia di Wattpad, che credo posterò una volta tradotti tutti i capitoli! ;) Spero facciate un salto per leggerla! Per favore, anche se piccola, potete lasciarmi una recensione per sprimere il vostro giudizio? Mi dite cosa ne pensate dei personaggi, se vi è piaciuto o meno e se vi va anche cosa vi aspettate dal prossimo capitolo! Un big grazie in anticipo! ;) Ed ora i ringraziamenti! Yeee. Un grande grazie a
lilsmoldyswag e a tutte coloro che recensiscono costantemente! Un grazie alle lettrici che hanno inserito la storia tra le preferite, ricordate e seguite. Mi avete stupita sul serio! Le lettrici sono aumentate in un modo incredibile e sappiatte che non sono contenta, di più! Ora vado... Alla prossima ragazze e ricordatevi di lasciare una recensione anche se piccina piccina! ;) Un bacio e alla prossima!.
Totta xx

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