All I Ever Wanted Is You

di SweetPandemonium
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo - I can’t have you, but I can’t Leave you ***
Capitolo 2: *** Primo Capitolo – Too Much to Lose ***
Capitolo 3: *** Secondo Capitolo – I Love You Too ***
Capitolo 4: *** Terzo Capitolo - Two Teenagers ***
Capitolo 5: *** Quarto Capitolo - I Will Never Leave You Alone ***
Capitolo 6: *** Quinto Capitolo - Where Are You Bert? ***
Capitolo 7: *** Sesto Capitolo - Best Friends ***
Capitolo 8: *** Settimo Capitolo - What I Want Is You... ***
Capitolo 9: *** Ottavo Capitolo - I Trust You ***
Capitolo 10: *** Epilogo - Love Is The Answer ***



Capitolo 1
*** Prologo - I can’t have you, but I can’t Leave you ***


It Is Worth Of It

Allora...che dire. è una FF che ha preso spunto da un dettaglio di un mio sogno e poi l'ho fatta praticamente diventare un'intera storia!!

Naturalmente niente di quello che ho scritto è reale…è tutto decisamente frutto della mia testolina malata.

Mi stupisco sempre di cosa faccio uscire fuori da un piccolissimo dettaglio! Vabbè…che ci posso fare.

Il Pov è del dolce Quinn…e…basta…buona lettura!

Baci

Vale

 

All I Ever Wanted Is You

 

 

Prologo -  I can’t have you, but I can’t Leave you

 

- Bert! Apri questa cazzo di porta! – urlo da dietro la porta di casa del mio testa di cazzo di un cantante.

- Quinn, vattene a fanculo! –

- Neanche per sogno! Dio santo…apri Bert! –

- VAI-A-FARE-IN-CULO! –

Ok, anche se mi ero ripromesso di non usarla, non me ne frega assolutamente nulla. Non lo lascio un secondo di più solo in quella casa.

Prendo la chiave che mi sono duplicato tenendolo allo scuro (sicuramente non me lo avrebbe permesso che glielo avessi chiesto) e apro la porta.

Il soggiorno è completamente immerso nell’oscurità, le tapparelle sono tutte abbassate e si sente un inconfondibile odore di alcool e di aria viziata.

Mi guardo intorno poi lo vedo. Se ne sta li, rannicchiato sul divano con una bottiglia di qualcosa che non riesco a leggere, poggiata sul pavimento.

- Quinn? Come cazzo sei entrato?! –

- Non è importante. Dio Bert. Come ti sei ridotto? -  chiedo guardandolo.

Non riesco a vederlo cosi…

- Senti, non rompere il cazzo. Sono grande e vaccinato e faccio quello che cazzo voglio. –

- E io sono un tuo amico che ti vuole bene e che non vuole vederti cosi. –

- Beh, se non vuoi vedermi cosi basta che tu esca dalla porta dalla quale sei entrato, anche se non ho capito ancora come hai fatto. –

Dio, queste sono le volte in cui vorrei o picchiarlo a sangue o baciarlo fino a smettere di respirare, per fargli capire che, cazzo, io ci tengo da morire a lui e odio vederlo in queste condizioni!

- Alza il culo da li – gli ordino.

- Vaffanculo – sento i miei occhi inumidirsi. No Quinn, non devi piangere. Devi essere forte.

Mi inginocchio accanto al divano. Bert mi da ancora le spalle.

- Bert. Te lo chiedo per favore. Se ci tieni a me e a Jeph. Alzati da questo divano e fatti aiutare. –

Lui si gira lentamente verso di me e mi guarda negli occhi.

- Perché vi preoccupate ancora per me? –

Perché ti amo e morirei solo al pensiero di perderti.

- Perché io ti voglio bene…e anche Jeph te ne vuole. Sei nostro amico e il nostro cantante e vogliamo aiutarti. –

Si tira su, incrocia le gambe sul divano e mi guarda. Ora riesco a vederlo meglio.

Ha la barba di due giorni, quelli che Jeph mi ha consigliato di aspettare prima di andarlo a cercare.

Io avrei voluto andare subito da lui appena dopo che aveva ricevuto la notizia della morte di suo padre. Mi ero gia immaginato che sarebbe successo qualcosa del genere e avevo paura potesse farsi del male.

Poi ha tutti i capelli scombinati, ma quello più o meno è normale.

I suoi occhi sono rossi e lucidi. Bert ha pianto.

Ma…aspetta, ha anche gli stessi vestiti di due giorni fa.

Non ha fatto altro che bere per 48 ore filate?

Amore mio…

- Io non ho motivi di reagire cosi. Non ho motivo di finire tutta la scorta di alcool che avevo in casa. Io non avevo nessun rapporto con lui. Me ne sono andato di casa a 17 anni e l’ho deluso con il mio comportamento e con la mia vita. Non ne ho il diritto. – mi dice guardando in basso. Di slancio lo abbraccio.

- Bert. Era sempre tuo padre e nonostante tutto gli volevi bene. Hai tutti i motivi per stare male. –

- Avrei voluto parlargli prima che se ne andasse. Ma sono stato troppo codardo. –

Io lo prendo per le spalle e lo scuoto delicatamente cercando il suo sguardo.

- Smettila! Smettila di piangerti addosso! È inutile. Servirà solo a farti stare peggio. Basta per favore. –

Questa volta è lui ad abbracciarmi e scoppia improvvisamente a piangere. Anche a me scende una lacrima.

- Grazie Quinn. Sei un amico. –

Gia…sono solo un amico.

- Dai, non piangere – lui annuisce e si asciuga le lacrime con la manica della maglietta.

Mi sembra così fragile in questo momento. Non sembra più Bert; o forse è semplicemente una parte di lui che non aveva mai permesso a nessuno di vedere.

- Che ne dici ora di farti una bella doccia, raderti e far rivedere al mondo il tuo bel faccino?! – dico sorridendo leggermente. Lui ne imita uno alla ben e meglio e annuisce.

- Bene. Tu vai mentre io do una sistemata qui dentro. -  si alza e va verso il bagno.

Io lo imito alzandomi dal pavimento ma urto una bottiglia di vetro vuota che cade.

Vado verso la finestra, alzo le tapparelle e le spalanco per far cambiare l’aria.

Appena mi giro verso l’interno della stanza rimango un po’ sorpreso. Non mi immaginavo davvero tutto questo. Ci sono bottiglie vuote di ogni genere di alcolico sparse per tutto il soggiorno.

Prendo una busta e inizio a raccoglierle ad una ad una. Poi le vado a buttare nel secchio dell’immondizia appena fuori la casa.

Appena rientro vedo Bert uscire dal bagno con solo un asciugamano in vita mentre si tampona i lunghi capelli bagnati con un altro.

Rimango quasi incantato a guardarlo fino a che, presi i vestiti puliti, non si richiude in bagno.

No, Quinn. Tutto questo dovrà finire prima o poi, ma so che è dannatamente difficile.

 

I see, I can’t have you but I can’t leave you…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Primo Capitolo – Too Much to Lose ***


It Is Worth Of It

 

Primo Capitolo – Too Much to Lose

 

Quando esce dal bagno io sono seduto sul divano e mangiarmi le unghie come ogni volta che sono nervoso.

- Tutto bene Quinn? –

- S-si, si tranquillo. Tutto bene. Andiamo da Jeph? – lui annuisce e ci avviamo verso la macchina.

Circa 20 minuti dopo arriviamo a casa di Jepha.

Bert si siede sul divano e inizia a fissare lo schermo spento della televisione.

- Quinn. Vieni con me in cucina. -  annuisco e lo seguo.

- Allora? – mi chiede.

- Allora cosa Jeph? L’ho trovato immerso nelle bottiglie vuote e con i vestiti di due giorni fa! –

- Cosa possiamo fare? –

- Non lo so. Però non voglio lasciarlo solo a casa. Può stare qui da te per un po’? Finché non si riprende un po’... –

Dì di si! Dì di si per favore!

- Mi dispiace Quinn. Ma viene Korby da me per qualche giorno. Mi sembra di avertelo già detto no? –

Oh cazzo. È vero. Ragazzi che settimana di merda.

- Oh, si è vero Jeph. Scusa. Me n’ero dimenticato. –

- Tranquillo. Quinn. Lo so che potrebbe essere difficile per te avere Bert in casa. Ma anche io penso che non bisogna lasciarlo solo. E poi…magari…riuscirai anche a dirgli quello che provi. –

Jeph è il mio migliore amico, per questo quando ho capito di provare qualcosa di diverso dall’amicizia, per Bert è stato il primo e l’unico con cui mi sono confidato

Mi ha cercato di convincere più volte a confessargli i miei sentimenti. Ma io non me la sono mai sentita. Rischio troppo grande, dicevo io. Ed è vero. Rischio si la solidità del gruppo, ma soprattutto la sua amicizia e il suo rispetto. No davvero.

Se gli confessassi i miei sentimenti potrei avere si, molto da guadagnare, ma se le cose non andassero come vorrei, avrei troppo da perdere.

Ma Jeph ha ragione e io ho già deciso che a casa da solo non ce lo lascio.

- Ok. Lo porto da me. Vado di la a dirglielo.  

Ritorno in soggiorno. Bert non ha cambiato posizione. Dio, lui era quello che non stava fermo un attimo neanche se aveva la febbre a quaranta, vederlo cosi mi fa star male.

- Bert. Ehi Bert. – lui alza la testa, come se lo avessi svegliato e mi guarda.

- Ora passiamo da casa tua e ti fai una valigia veloce. Vieni a stare da me per un po’. –

- Cosa!? No Quinn. No, io…-

- No, zitto. Decido io. Da solo in casa a ubriacarti dalla mattina alla sera non ti ci lascio. Mi dispiace se avevi questo programma. Ma è cambiato. –

- Quinn. Non sono un bambino. So cavarmela da solo. –

Io lo guardo glaciale. Mi dispiace ma questa volta non cederò davanti ad i tuoi bellissimi occhi blu.

Lui mi guarda e cede.

- Ok. Va bene. Andiamo. – dice sconsolato.

Io faccio un mezzo sorriso soddisfatto.

Salutiamo Jepha e torniamo a casa di Bert.

 

***

 

Appena entriamo e io chiudo la porta dietro di noi, si gira e mi guarda.

- Quinn. Senti. Non c’è bisogno che io venga a stare da te. Starò bene…dav…- io lo interrompo.

- No Bert, senti tu. Io sono tuo amico no? – lui annuisce – bene. E come amico – deglutisco e tengo chiusi gli occhi per un secondo. Ho sentito la minaccia delle lacrime che stavano per uscire dai miei occhi – voglio aiutarti e non ti aiuterei di certo se ti lasciassi a te stesso in questa cazzo di casa. Quindi ora falla finita e va a prepararti questa fottutissima valigia-

Lui annuisce docile e cammina verso la sua camera.

Ok, forse sono stato troppo duro. Ma sono nervoso. Tutta questa situazione mi rende nervoso.

Scusa amore…

Pochi minuti dopo torna con un borsone in mano.

- Sono pronto. Possiamo andare. – annuisco ed usciamo dalla sua casa.

 

Quando arriviamo a casa mia gli dico di seguirmi.

- Questa è la tua stanza. Puoi metterti comodo. Io ordino una pizza ok? –

- Si, va bene – io faccio per uscire dalla stanza, ma lui mi afferra un polso.

- Quinn. Grazie davvero per tutto quello che stai facendo. –

È cosi dolce in questo momento. Il suoi occhi sono lucidi e le sue labbra tirate in un sorriso. Quanto vorrei baciarle quelle labbra.

Non so cosa dire così mi limito a sorridergli, ma rimango piacevolmente sorpreso quando lui mi abbraccia. Lo stingo a me.

Rimaniamo per qualche minuto cosi poi si stacca da me e dopo avergli accarezzato leggermente una guancia vado in bagno. Appena mi ci chiudo dentro, scoppio a piangere.

No Quinn! Basta! Smettila di piangere Quinn!!

Sento bussare alla porta.

- Quinn? Tutto bene li dentro? – sento urlare a Bert da fuori la porta del bagno.

- Si Bert, tutto bene. Ora esco. – mi sciacquo la faccia e mi guardo allo specchio. Cazzo, sono stravolto.

- Vuoi che la ordini io la pizza? –

- Si grazie. Visto che ci sto mi faccio una doccia. –

- Va bene –

Non posso uscire in queste condizioni.

Mi faccio una doccia e lascio che l’acqua tiepida mi rilassi.

Esco dal bagno con un asciugamano in vita e vado verso la mia camera.

- C’è l’hai fatta ad uscire da quel bagno finalmente. La pizza è arrivata. – mi giro e c’è Bert dietro di me. Ora riesco a riconoscere un po’ del mio vecchio Bert nei suoi occhi.

- Si, scusa. Mi vesto e arrivo. –

- Puoi anche rimanere cosi. Per me non c’è problema – dice sorridendo. Sbaglio o leggo malizia in quel sorriso? Ah ma che dico!

 - Mmh…invece io preferirei mettermi qualcosa addosso –

Lui fa spallucce e va verso la cucina.

- Fai in fretta. Ho una fame da lupi. –

Vado in camera e mi chiudo la porta alle spalle. Mi ci appoggio e prendo un lungo e profondo respiro. Poi mi metto la mia maglia dei Misfits, una tuta ed esco.

Appena entro in cucina vedo Bert addentare un pezzo di pizza.

- Grazie per avermi aspettato eh Bert! – dico sarcastico.

- Scusa amico, ma ci stavi mettendo troppo –

Ma se c’ho messo cinque minuti! Vabbè va…lasciamo perdere.

Finiamo presto di mangiare e ci mettiamo davanti alla tv.

- Vuoi una birra? – gli chiedo ad un tratto.

- No, grazie –

- Cosa? Cosa hanno sentito le mie orecchie? Il mio cantante, Bert McCracken ha appena rifiutato una birra? – mi guadagno uno sguardo truce.

- Il cantante Bert McCracken vuole dimostrare al suo chitarrista Quinn Allman che se vuole, può benissimo fare a meno di qualsiasi forma di alcool. – sorrido.

- Il chitarrista Quinn Allman è davvero molto orgoglioso del suo cantante Bert McCracken. – dico scoppiando a ridere.

 

Passiamo circa una mezz’oretta a guardare stronzate in tv.

- Quinn io sono stanco. Me ne vado a dormire. Tu che fai? –

- Si, vado anche io. – dico spegnendo la tv.

- Buona notte Bert. A domani. Dico aprendo la porta della mia camera.

- Notte Quinn. – lui entra nella sua.

Mi metto sotto le coperte, ma il sonno non si decide a prendermi.

Per circa mezz’ora mi giro e mi rigiro nel letto non riuscendo a trovare una posizione e quindi il sonno.

Sentendomi quasi oppresso dalle coperte mi libero e mi metto seduto.

Ad un certo punto sento un rumore di sottofondo. Cosa cazzo è?  Trattengo il respiro.

Sembrano…singhiozzi. E vengono dalla stanza accanto alla mia.

Bert!

 

 

Ecco il seguituzzo…allora…vorrei ringraziare:

 

Insult: Ciao! Grazie per la recensione! Io sn un’appassionata della coppia Bert/Quinn! li adoro insieme! Sono dolcissimi e in qst FF mi sono decisamente sbizzarrita con loro due!

E poi è vero che purtroppo, Bert beve decisamente troppo e mi fa preoccupare! Spero ti piaccia anke qst capitolo. Baci!

 

Chemical Lady: Ciao! Io adoro Quinn…e in questa FF ke ho scritto, gli faccio rispecchiare al massimo quello che lui mi ispira, cioè tnt tnt dolcezza e simpatia!! Io non so chi sia il mio preferito xke mi piacciono tutti e quattro per motivi diversi. (anke se Branden è sempre nel mio cuore! Ci manchi Bran!)  Cmq spero continui a piacerti! Grazie!

Baci!

 

Vale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Secondo Capitolo – I Love You Too ***


It Is Worth Of It

Attenzione Lemon e tanto tanto amore…io ho avvertito xD baci

 

 

Secondo Capitolo – I Love You Too

 

Esco subito dalla mia camera e poso piano la mano sulla maniglia poi faccio pressione cercando di non fare tanto rumore.

Ora posso sentire i singhiozzi forti e chiari. Mi avvicino e mi siedo sul materasso accanto a lui.

È tutto rannicchiato contro se stesso e mi da le spalle.

- Bert…- sussurro. Lui si gira verso di me. Lo abbraccio.

- Shh. Piccolo. Non piangere. –

- Mi sento così in colpa Quinn…- lo stingo ancora più forte.

- Non devi sentirti in colpa. Bert. Lui era tuo padre e sono sicuro che ha continuato a volerti bene per tutta la sua vita e che ora non vorrebbe che tu soffrissi. Hai già sofferto tanto…troppo. Più di quanto ti meritavi. – sentendo le mie parole mi stringe le braccia intorno al busto e continua a piangere sul mio petto.

Dopo qualche minuto sento che fa un profondo respiro e si allontana un po’ per poter puntare gli occhi nei miei.

- Cosa farei se tu non ci fossi? – mi dice con un piccolo sorriso.

Oh mio Dio. Aiutami tu. Il desiderio di baciare quelle labbra è troppo forte.

Io gli sorrido e gli accarezzo i capelli.

- Ci sarebbe qualcun altro al mio posto – gli rispondo facendo un mezzo sorrido.

Lui inclina la testa rimanendo un attimo in silenzio.

- No. Non è vero. Tu sei speciale. – si avvicina a me pericolosamente. Cosa stai facendo Bert? – Si, tu sei speciale Quinn. – Sei troppo vicino Bert.

Chiude gli occhi, io faccio lo stesso poi le sento. Sento quelle labbra, che sogno da anni, sulle mie. Inizia a baciarmi, mentre io sono ancora troppo sorpreso per fare qualsiasi cosa.

Sento poi lui portarmi una mano sotto la mandibola.

- Baciami Quinn – come risvegliato da quelle parole, gli passo una mano intorno alla vita e prendo parte anche io al bacio.

Sento la sua lingua accarezzarmi sulle labbra. Le apro e la sento insinuarsi nella mia bocca cercando la mia.

Lo assecondo per qualche istante facendo giocare le nostre lingue, poi riprendo il controllo di me, anche se vorrei semplicemente continuare a sentire le sue labbra su di me, ma non posso. Devo sapere.

- B-bert…Bert fermo per favore – dico io cercando di fermarlo.

- Cosa c’è? – mi chiede guardandomi attentamente.

- Perché lo stai facendo? –

- Perché lo voglio. Perché mi piaci Quinn. E perché vorrei che fossimo qualcosa di più di semplici amici. –

- Lo fai solo perché ora hai bisogno di conforto? Perché…devi sapere…che io…beh insomma…oddio… - non c’è la faccio! Cazzo!

- Tu cosa Quinn? – basta. Ora o mai più.

Abbasso lo sguardo.

- Io…I-o…io ti amo Bert. Non saresti una scopata tra le altre…sarebbe qualcosa che ho sognato per tanto…troppo tempo. Capisci? –

Rimane, per qualche secondo, zitto a fissarmi.

Ecco cazzo! Lo sapevo. Ora mi dirà qualcosa del tipo < Ah scusa! Non credevo! E io che volevo solo farmi un’allegra scopata per dimenticare che mio padre è morto e io mi sento fottutamente in colpa per  non avergli parlato per tutti questi anni >

Invece, come a cancellare tutte le mie idee, vedo un sorriso lieve comparire sul suo viso.

- Non sei solo una scopata per me, se è questo che stai pensando Quinn. Sei importante per me. – non riesco a trattenere un sorriso.

Dio, dimmi che ora non mi sveglierò e l’unica cosa che vedrò sarà il soffitto della mia camera! Ti prego!

Ma le labbra che sono tornate a reclamare le mie, sono vere, tangibili. No, non è un sogno.

Questa volta non mi faccio pregare. Lo faccio stendere sul letto e mi porto sopra di lui.

Inizio a baciargli il collo, ma lui non rimane fermo, anzi, inizia ad insinuare le mani sotto la mia T-Shirt dei Misfits e mi accarezza la schiena. Inizio a sentire il mio amico laggiù prendere vita.

Di cosa mi stupisco? Lui mi ha sempre fatto questo effetto!

Sento Bert sfilarmi la maglia e attaccare i miei pantaloni della tuta che cedono all’istante.

Io, anche se ancora preso nella magia delle sue labbra, afferro il bordo della sua maglia e la sfilo quasi con violenza. Lo desidero da troppo tempo.

Inizio a baciargli il petto, per scendere poi sul suo stomaco mentre sento le sue mani accarezzarmi i capelli e la sua bocca emettere gemiti. Gli sfilo i pantaloni del pigiama e i boxer insieme e circondo la sua eccitazione, già decisamente sveglia, con la mano. Inizio il mio movimento prima lentamente, poi sempre più veloce.

- Dio Quinn…aah…- sorrido soddisfatto, ma, preso alla sprovvista mi ritrovo sotto di lui.

- Ora è il mio turno…- dice con un sorrisino. Maledetto! ^^

Nah! Come se mi dispiacesse!

Mi libera velocemente dell’ultimo indumento rimasto e tracciato un percorso di baci sul mio petto, accoglie la mia eccitazione tra le labbra.

- Aah! Cristo Bert! –

Continua ancora per qualche secondo, mi sta facendo impazzire.

Poi però, improvvisamente, si ferma.

Io emetto un gemito di disappunto e lui ride.

Due volte maledetto!

Sento una sua mano scendere e stuzzicare la mia apertura e poi penetrarmi con un dito. Io inarco la schiena e lui sale a baciarmi.

- Posso? – mi chiede sulle labbra.

- S-si – oddio certo che puoi! Continua!

Lo vedo sorridermi e poi introdurre un altro dito.

- Ah…c-continua…aaah…B-Bert…-

Lui coglie il mio desiderio, voglio di più. Così si sistema tra le mie gambe, che apro per accoglierlo e piano inizia a penetrarmi.

Spalanco gli occhi. La prima sensazione che sento e un forte dolore. Lo vedo guardarmi preoccupato.

- N-non…fermarti…continua – gli dico interpretando il suo sguardo.

Annuisce leggermente e inizia a spingersi ancora dentro di me.

Ancora dolore.

Ora passa…ora passa. Mi dico, facendomi coraggio.

Entra completamente in me e inizia a muoversi dolcemente.

Sento le sensazioni cambiare.

Inizio a gemere di piacere e cerco sostegno nelle sue spalle.

- Aaah…Quinn…sei meraviglioso…-

Non riesco a rispondere. Credo di stare per impazzire dal piacere.

Dopo alcune poche spinte viene dentro di me e io tra noi due.

Si lascia cadere su di me. Ma quel peso che tante volte ho sentito su di me, anche se in situazioni diverse, non mi è mai sembrato cosi dolce.

- Ti amo anche io Quinn – quelle parole mi riportano alla realtà. Porto gli occhi sui suoi che sono già puntati su di me. 

Le ha dette. Non le ho sognate. Le ha dette.

Gli sorrido dolcemente e, dopo che è scivolato accanto a me, mi accoccolo sul suo petto mentre lui mi stringe tra le sue braccia.

Sono mai stato più felice di ora?

 

 

 

 

 

Il mio spazietto! Vi metto il nuovo capitolo prima di partire…mi assenterò per qualche giorno quindi per l’aggiornamento si parlerà verso mercoledì/giovedì…I’m so Sorry!

 

Cmq volevo ringraziare:

Chemical Lady: beh Jess avevi ragione! xD cmq io sn una fan anche della coppia Quinn/Jepha infatti ho una FF su di loro in cantiere (ma shhh! Nn lo dire a nessuno! xD)

A presto! Baci!

 

Insult: qst capitolo è la risposta a tutte le tue domande e speranze?? Lo spero!

Mi ci sono sentita malissimo a descrivere un Bert cosi triste, ma la situazione lo richiede purtroppo! Lui che è sempre cosi iperattivo!

Cmq la convivenza non si rivelerà cosi semplice…

Al prossimo capitolo! Baci!

 

Niamh15: oooh! Che piacere Fede! Io sono una tua fan lo sai?? Ho letto tutte le tue FF!! <3<3 quindi mi fa ancora più piacere che ti piaccia!!

Anche io adoro Quinn fino all’inverosimile e me lo immagino cosi dolce e cucciolo che descriverlo tale mi è venuto totalmente spontaneo! xD poi anke x il mio gene romantico xD

Spero ti piaccia anche qst capitolo!

Baci!

 

Spero di non aver deluso nessuno! -///-

 

A presto

 

Vale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Terzo Capitolo - Two Teenagers ***


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Terzo Capitolo – Two Teenagers

 

La mattina dopo mi sveglio già con il sorriso sulle labbra.

L’ho addirittura sognato questa notte!

Faccio per alzarmi ma sento un peso sul petto.

È lui. Il mio amore.

Gli accarezzo i capelli e la guancia e lui mi risponde con qualche mugugno senza senso.

- Buongiorno piccolo – gli sussurro piano all’orecchio.

- Mmmh – lo vedo aprire piano gli occhi ma sistemarsi meglio sul mio petto. Sorride e poi alza lo sguardo su di me.

- Buongiorno – dice stampandomi un bacio sulle labbra.

- Dormito bene? – gli chiedo sorridendo.

- Se quello può definirsi dormire. Si, ho dormito davvero molto bene. – mi risponde e scoppiamo entrambi a ridere.

Però dopo pochi secondi divento serio.

- Bert? – lo chiamo per essere sicuro di avere la sua attenzione visto che mi si è accoccolato sul petto.

- Si? –

- Tu lo pensi davvero quello che hai detto ieri sera? –

- Certo che lo penso Quinn. Non devi dubitarne neanche per un secondo. –

Gli faccio un bel sorriso per rassicurarlo e lui mi da un bacio.

- Vado a farmi una doccia. Vieni con me piccolo? – mi chiede, sorridendo malizioso.

- Ci puoi scommettere! –

Ci alziamo e lasciamo una scia di vestiti lungo il corridoio.

Sembriamo due adolescenti in piena crisi ormonale.

Sono io il primo ad entrare nella doccia e subito il mio collo subisce l’attacco delle labbra di Bert, che mi mandano dolci scosse lungo la schiena.

Mi girò tra le sue braccia e rimango quasi incantata a seguire ogni piccola gocciolina d’acqua che compie il suo percorso sul suo petto.

Sento le sue mani appoggiarsi sulla mia vita e le sue labbra che prendono possesso delle mie per qualche secondo.

- Cosa c’è? Non ti piace ciò che vedi? –

Sbalordito da quella stronzata che ha appena sparato, porto gli occhi sul suo viso, ma quando vedo che sta sorridendo mi rilasso.

- Vuoi scherzare vero? – dico sorridendo, guadagnandomi un bel succhiotto sul collo che sarà il ricordo di queste ore meravigliose.

Poi, senza dargli il tempo di fare qualsiasi cosa, lo prendo per la vita e lo metto letteralmente con le spalle al muro.

Mi inginocchio davanti a lui e prendo a baciargli il basso ventre per poi iniziare a stuzzicare la sua eccitazione con la lingua.

- Aah Quinn…! – capisco la sua urgenza e la accolgo tra le labbra iniziando prima lentamente, poi sempre più velocemente, a farlo godere. Il suo sapore mi piace. L’ho sempre immaginato cosi il sapore della sua pelle.

- Aaah! Dio…si! – adoro sentire la sua voce impregnata di piacere, sentire il suo corpo sotto le mie attenzioni scosso da brividi. Adoro sapere che sono io a farlo sentire cosi.

- Quinn…Quinn…oddio…io sto per….aaah! – sento improvvisamente il suo sapore invadermi la bocca e scendermi per la gola.

Mi alzo e lui, dopo che il suo respiro torna a farsi regolare, mi guarda estremamente soddisfatto e mi bacia mettendo tutta la passione di cui è capace.

Rimaniamo nella doccia per qualche altro minuto a stuzzicarci e poi usciamo per andarci a vestire.

 

Quando esco dalla mia stanza, vestito di tutto punto, lo vedo seduto sul divano.

- Ehi…tutto bene? – gli chiedo, preoccupandomi della sua espressione completamente diversa da quella di qualche minuto prima.

- Si…vieni qui dai. – dice posando una mano sul divano.

Vado a sedermi e dopo essersi sdraiato, posa la testa sulle mie gambe.

- Ti do fastidio? – sorrido. Sembra cosi innocente.

- Per niente. Tranquillo. –  mi rivolge un mezzo sorriso e poi si guarda le mani posate sullo petto che si alza e si abbassa ritmicamente. Inizio ad accarezzargli piano i capelli.

- Voglio andare da mio padre. Mi accompagni? – mi chiede improvvisamente, dopo qualche minuto di silenzio.

- Vuoi andare da tuo padre? Ma ne sei sicuro Bert? –

- Si…ne sono sicuro. Allora? Verrai con me? –  mi chiede portando la testa indietro e guardandomi negli occhi.

- C-certo. Certo che vengo con te. –

- Grazie. –

- Vuoi andare subito? –

- No, aspetta. Voglio rimanere un altro po’ cosi. – gli sorrido dolcemente.

Quanto si può amare una persona?

 

Sooo!! l'inizio si può spiegare solo se vi dico che con loro i miei ormoni sono impazziti! xD xD hihi skerzo dai. Era solo xke dovevo trovare un modo originale per poi fargli finire sul divano a parlare di quella cosa che poi avrà un importanza centrale! Infatti nel prossimo capitolo si parlerà del vero problema.

Grazie a Insul ( Don’t Worry, i sentimenti di Bert sono sincerisinceri! Anche perché non c’è l’avrei fatta a far soffrire cosi tanto il piccolo Quinn ç_ç) , Chemical Lady (spero che il tuo ragazzo non si sia arrabbiato xD) e Niamh (nel prossimo capitolo avrai la risposta ai tuoi dubbi)

Baci baci

Vale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Quarto Capitolo - I Will Never Leave You Alone ***


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Quarto Capitolo – I Will Never Leave You Alone

 

Passiamo tutto il tragitto verso il cimitero in silenzio.

Per quanto mi sforzi non riesco ad immaginarmelo Bert un mormone.

Quando, anni fa, me lo disse per poco non scoppiavo a ridere, sicuro che mi stesse prendendo in giro, ma la sua faccia mi fece capire che no, non stava scherzando.

Quando arriviamo, entriamo nel cimitero e lui inizia a cercare tra le numerose lapidi quella del padre. Io mi limito a seguirlo. (se dico stupidate sui mormoni perdonatemi e facciamo finta  che sia cosi ok ^_^? xD sorry NdSweet) 

Quando la trova rimane in piedi davanti essa. La fissa. I minuti passano. Lui non cambia espressione, non si muove. Gli prendo una mano e la tengo stretta.

- E tu cosa ci fai qui? – mi giro verso il punto da dove proviene la voce e vedo una donna sulla sessantina, capelli grigi e un viso, che nonostante le numerose rughe, fa intravedere che un tempo doveva essere stata davvero bella. Poi noto quegli occhi e capisco. Cecily McCracken (se qlc sa il vero nome della santa donna che ha messo al mondo il mio Bertuccio bello, me lo dica ^. Tanks. NdSweet)

Guardo Bert che invece non si muove dalla sua posizione e continua a fissare la lapide.

- Con quale coraggio di presenti davanti alla sua tomba? Hai dato solo dispiaceri a me e a tuo padre!- continua la donna con un tono alterato.

Sento Bert stingermi forte la mano e io stringo la sua per fargli capire che ci sono.

- Sono venuto perché nonostante tutto era mio padre e gli volevo bene. – risponde pacato il mio Bert girandosi lentamente verso la madre.

- E qual è stato il tuo modo di dimostrarlo eh? Andandotene di casa e vivendo la tua vita nel peccato!? – poi la vedo passare gli occhi su di me e sulle nostre dita incrociate.

- E lui chi è? – gli chiede facendo come se io non ci fossi.

- Lui è il mio ragazzo mamma. Quinn. – io lo guardo sorpreso. Ma che cazzo dici Bert? Così peggiori solo la situazione!

Lui mi guarda rassicurante come per dirmi di stare tranquillo.

Prendo un profondo respiro e porto lo sguardo sulla donna aspettando la sua reazione.

- Bene. Allora sei anche…così – dice fingendosi calma. So però, che se in questo momento fosse sola inizierebbe ad urlare e a pregare per la salvezza dell’anima di suo figlio. Lo vedo dal suo sguardo. È espressivo. Come quello di Bert.

- Non poteva capitarmi figlio peggiore – dice poi – dovresti vergognarti. -

No! Questo è troppo!

- MA COME…! – inizio facendo una passo in avanti, sto per urlargli contro che è una donna spregevole, che è impossibile dire queste cose alla stupenda creatura che ha messo al mondo e che è lei a doversi vergognare, quando sento l’altra mano di Bert sul petto. Lo guardo sorpreso.

- Shh. Tranquillo. È tutto ok. – mi dice in un sussurro, poi si rivolge alla madre.

- Ero solo venuto qui a vedere la tomba di mio padre. Ora me ne vado mamma. – detto questo inizia a camminare per il piccola stradina che porta ai grandi cancelli neri del cimitero e mi porta con se.

Cosa? È finisce cosi? No! Devi dire qualcosa Bert!

- Bert ma…non puoi andartene cosi! Dovevi rispondergli! Lei non può…- ma non riesco a finire la frase perché lui mi interrompe.

- Va tutto bene piccolo. Basta. – mi dice calmissimo mentre guarda fisso davanti a se. Non sembra provare sentimenti. Ma io so che non è cosi.

- Ma…-

- No Quinn. Ho detto basta! Per favore…-

Annuisco piano.

Ok amore. Come vuoi tu.

 

***

Arrivati a casa preparo qualcosa da mangiare, ma che rimane li dov’è perché nessuno dei due ha fame.

Rimaniamo in silenzio per gran parte della serata. Io a suonare piano la mia chitarra e lui steso sul divano a fissare la tv senza però prestarci la minima attenzione.

Quella situazione è pesante, vorrei rompere il silenzio ma temo che lui non sia proprio in vena di conversazioni, quindi poco dopo le dieci mi alzo.

- Bert, io sono stanco. Vado a dormire. Buona notte- dico, ma mentre mi sto avviando verso la mia camera sento la sua voce, resa roca da tutto quel tempo in silenzio.

- Posso dormire con te? – mi giro piano verso di lui, lo vedo sporgersi da sopra il bordo del divano come un bambino curioso. Un bambino triste.

Gli sorrido dolcemente.

È cosi tenero.

- Certo. Andiamo? – annuisce, spegne la tv e mi segue in camera.

Ci mettiamo in pigiama e ci copriamo con il caldo piumone del mio letto (piumoni rulez! NdSweet).

Appena sotto mi da un dolce bacio.

- Grazie per essermi stato accanto oggi – ora tocca a me posargli un casto bacio sulle labbra.

- Non ti avrei mai lasciato solo. Non ti lascerò mai solo. Ti amo…lo sai. – mi sorride e si accuccia sul mio petto.

Attento Bert, potrei abituarmici molto facilmente a questo lato di te.

- Ti amo anche io. – mi sussurra sul petto.

Poi cadiamo entrambi in un sonno profondo.

 

 

 

 

Ecco qui il nuovo capitoletto! Questo è quello chiave!! Dal prossimo……..non ve lo dicoo!! xD

Niente spoiler! Lo scoprirete presto!

Naturalmente io non conosco la cara mammina di Bert e non so in che rapporti siano (anche se non credo che siano tanto buoni) e quindi questo comportamento l'ho usato solo ai fini della storia. Anche perchè io non potrei mai pensare male di lei visto che lo ha messo al mondo!!  

 

 

Chemical Lady: ahah! Ti capisco…anche i miei amici sono preoccupati! xD beh…la scena della doccia è molto HOT!! Tra Quinn e Bert non so chi sia più sexy! xD spero che anche questo chapter ti piaccia!!

 

Niamh15: Fedee! Tranqui, non esagero…(umm xD) nel prox capitolo potrai verificare se qll che succede è quello che pensi tu! Al prossimo capitolo!

 

Insult: Sono felicissima che ti sia piaciuto! Nel prossimo capitolo vedrai cosa succederà! Giuro che non vi farò aspettare troppo!

 

Fatemi sapere cosa ne pensate di questo!

Baci!

 

Vale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Quinto Capitolo - Where Are You Bert? ***


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Quinto Capitolo – Where are you Bert?  

 

 

La mattina dopo, quando mi sveglio, mi sento stranamente freddo. Ieri sera io e Bert ci siamo addormentati abbracciati e il suo calore mi confortava. Invece ora…sono freddo.

Apro piano gli occhi per accorgermi che non c’è nessuno accanto a me.

- Bert? Bert dove sei? – lo chiamo, ancora con la voce resa roca dal sonno. Nessuna risposta

Mi alzo di scatto rischiando di prendere l’equilibrio a causa del movimento troppo veloce e improvviso. Vado a cercarlo in cucina, in bagno e nella sua camera. Ma non c’è.

Calma Quinn, forse è semplicemente uscito. Ma no, questo non mi tranquillizza neanche un po’. Allora vado in cerca di un qualche messaggio che potrebbe avermi scritto per avvertirmi. Ma niente. Neanche l’ombra.

Inizio a preoccuparmi.

Prendo il cellulare e cerco di rintracciarlo. Sbaglio più volte il numero a causa delle dita che non si decidono a smettere di tremare. Poi ci riesco e avvio la telefonata.

< Questa è la segreteria telefonica…> oh! Fanculo!

Bert! Dove cazzo sei??

Prendo subito il telefono e compongo il numero di Jeph.

- Pronto? – mi risponde con voce assonnata dopo qualche squillo. Troppi per i miei gusti.

- Jeph! Sono Quinn! Bert è li da te? –

- Bert? No Quinn. Non è qui. Perché? – mi chiede confuso.

- Stamattina mi sono svegliato e non c’era. Jeph sto per impazzire. Dove può essere andato?! Ho paura che possa farsi qualcosa! Oddio, non voglio neanche pensarci! –

- Ehi calma Quinn. Perché dovrebbe farsi del male? –

- Perché ieri siamo andati al cimitero e abbiamo incontrato la madre che gli ha detto delle cose orribili. Se io fossi stato in lui, molto probabilmente, quelle parole mi avrebbero distrutto dette dalla persona che mi ha messo al mondo! –  dico tutto ad un fiato.

- Senti, ora mi vesto e vengo da te, poi andiamo a cercarlo ok? Ma ora calmati. –

- Si  è una buona idea. Ma fai in fretta per favore. Ti aspetto – dico. Sento che sto per piangere.

Metto giù il telefono e mi siedo sul divano prendendomi la testa tra le mani, cercando di calmarmi, ma con poco successo perché le lacrime iniziano a scivolare lungo le mie guance.

Dio, fa che stia bene.

 

Circa quindici minuti dopo suona il campanello e vado ad aprire.

Mi trovo davanti Jeph, con delle occhiaie molto profonde, come se non dormisse da giorni. Non mi sono guardato allo specchio quando mi sono lavato ma non penso di essere in condizioni migliori delle sue.

- Andiamo su! – mi dice con un po’ di fiatone. Afferro la giacca e il cellulare, in caso chiamasse, e saliamo in macchina.

- Forse è a casa sua. Iniziamo da li – lui annuisce e preme sull’acceleratore.

Cinque minuti dopo ci fermiamo davanti a casa di Bert. Quasi neanche aspetto che la macchina si fermi del tutto che scendo e corro verso la porta.

Senza perdere tempo per bussare prendo le chiavi, che ho aggiunto a quelle di casa mia.

- Bert?? Bert sei qui? – urlo entrando. È tutto buio. Come lo abbiamo lasciato quando è venuto da me.

- Bert!?! – nessuna risposta. Passo in rassegna tutta la casa. Neanche l’ombra.

Esco, correndo verso la macchina che Jeph ha intelligentemente lasciato in moto.

- Non c’è. Dove possiamo cercarlo? – chiedo, completamente nel panico.

- Stai calmo Quinn. Vedrai che lo troveremo e che starà bene. – mi dice mettendomi una mano sulla spalla.

- Non sono calmo Jeph. Ho paura. Ho una fottutissima paura. –

- Lo so. Anche io sono spaventato. Ma…senti possiamo andare a controllare tutti i bar che frequenta di solito, che ne dici? –

- Sisi, buona idea. Iniziamo da quello dove siamo andati la settimana scorsa. – lui annuisce e parte.

Arriviamo quasi subito ma vediamo che il bar è chiuso.

Beh, sono le dieci di mattina e quello è un bar notturno, normale che sia chiuso.

- è chiuso. Allora andiamo…- mi interrompo cercando di ricordare il nome di quell’altro pub. Cazzo! Ci si è anche picchiato con un tipo li dentro. 

Jeph mi capisce al volo.

- Ho capito a quale stai pensando. Quello dove ha preso a pugni il barista vero? –  annuisco.

- Andiamo. – dice partendo nuovamente con la macchina e prendendo per la fretta, tutti i buchi che ci sono sull’asfalto.

Arriviamo davanti al pub. Perché non ci ho pensato prima? Sono un idiota! E quello più vicino a casa mia!

Entriamo dentro e riconosco il barista. Guardo in giro ma c’è solo un gruppo di signori anziani che chiacchierano. Il resto del locale e vuoto.

- Mi scusi. Stiamo cercando una persona. Capelli neri, occhi blu, alto intorno ad un metro e settanta, magro. Lo ha visto? –

- Beh si, deve essere quello che è entrato in bagno qualche minuto fa. Anzi, pensandoci è da un bel po’ che è li dentro. Era completamente ubriaco. –

Spalanco gli occhi e sento la mano di Jepha posarsi sulla mia spalla prima di iniziare a correre verso i bagni.

Appena entriamo lo vedo riverso a terra con le spalle al muro. Privo di conoscenza.

Bert!

 

 

 

Beh, ragazze, anche io mi sono innervosita un sacco solo scrivendolo quel capitolo…ma ci voleva, ai fini della storia! Vi piace la suspance?? Xke ve ne ho messa un po’…xD

Ma io non sono cattiva e che mi disegnano così!

D’oh scusate, ma ieri ho visto Chi ha Incastrato Roger Rabbit! >.> xD

 

 

 

Fede hai ragione i cattivi hanno sempre il culo peloso! ù__ù xD e le testate se le è meritate tutte! xD baci!

 

Grazie Meggy! Mi fa piacere che ti piaccia. E non preoccuparti…non è mai troppo tardi per le recensioni! xD (e per questo che non vorrei essere la madre di Bert ma Quinn, o Gee, o tutti quelli che ha baciato…oddio, volevo essere anke Kelly Osborne!! Meno male che poi sono rinsavita appena si sono lasciati! xDxD)

 

Insul! Non è troppo carino Bert che ferma Quinn che lo stava per difendere dicendo “tranquillo piccolo”??? io ho adorato scrivere quella scena! È un tesoro il mio Bert! E mi è piaciuto per una volta fare un po’ il cambio di caratteri tra i due (xke se lo avessi lasciando fare Quinn mi avrebbe picchiato la madre a  sangue, come Bert con il barista! xD)

 

Baci!

 

Vale

 

 

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Capitolo 7
*** Sesto Capitolo - Best Friends ***


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Sesto Capitolo – Best Friends

 

 

- Oh mio Dio! Bert! Bert rispondimi ti prego! – urlo, con le lacrime agli occhi, inginocchiandomi davanti a lui scuotendolo per le spalle.

Jeph si abbassa vicino a me e gli controlla il battiti, è nervosissimo, vedo le sue dita tremare sotto il suo collo.

- è vivo. È solo svenuto. Ma dobbiamo portarlo subito all’ospedale. Chissà quanto cazzo ha bevuto!- c’è preoccupazione ma anche rabbia nelle sue parole. La provo anche io quella rabbia solo che ora è oscurata dal terrore di perderlo. 

Io, ormai tra le lacrime, gli metto una mano intorno alla vita e un suo braccio sulle spalle e lo alzo, mentre Jeph fa lo stesso dal lato opposto.

Usciamo dal bar tra gli sguardi preoccupati dei vecchietti e quello indifferente del barista. Se quando Bert lo aveva preso a pugni io lo avevo rimproverato, dicendo che non poteva picchiarlo solo perché non voleva dargli un'altra birra, ora lo avrei molto volentieri picchiato io a sangue.

Lo adagiamo sul sedile posteriore. Io gli siedo accanto e appoggio la sua testa sulle mie ginocchia, come ieri mattina e gli accarezzo piano i capelli mentre una mia lacrima cade sulla sua fronte madida di sudore.

Dio, ti prego, non posso perderlo proprio ora che l’ho trovato. Proprio ora che posso amarlo.

Penso che Jeph stia superando tutti i limiti di velocità, ma sinceramente non mi interessa. Voglio che arrivi il più presto possibile.

In poco tempo arriviamo all’ospedale e entrando nella hall iniziamo ad urlare cercando l’attenzione di qualcuno. Arrivano subito alcuni infermieri con una barella.

- Cosa è successo? – ci chiede uno di loro.

- Si è ubriacato, ma non so se abbia presto anche qualcos’altro! L’abbiamo trovato privo di sensi qualche minuto fa. – dice Jeph mentre li aiuta a sdraiare il mio Bert sulla barella.

- Come si chiama? – chiede un’infermiera con una cartellina in mano.

- Bert. Bert McCracken. – risponde ancora una volta Jeph.

Io sono troppo sconvolto per fare qualcosa e rimango impalato in mezzo all’entrata mentre lo portano dietro una porta bianca.

Jeph vieni verso di me e mi abbraccia. Io lo stringo forte e inizio a piangere convulsamente sulla sua spalla.

- Vedrai che andrà tutto bene Quinn. Andrà tutto bene – mi sussurra all’orecchio.

- Non posso perderlo ora Jeph. Non posso perderlo. – dico tra i singhiozzi.

Non mi risponde ma sento le sue braccia stringermi ancora più forte.

Ora non resta che aspettare.

 

Mi siedo su un divanetto della sala d’aspetto prendendomi la testa tra le mani.

Sento Jeph venirmi vicino e appoggiarmi una mano sulla schiena.

- Ehi Quinn. Vedrai che andrà tutto bene. Bert ha la pellaccia dura. –

Alzo lo sguardo su di lui.

- Glielo detto Jeph. Glielo detto che sono innamorato di lui. –

- Si, lo avevo capito. –

- Mi ha detto che anche lui mi ama e che sono importante per lui.  – dico mentre le lacrime iniziando a fare capolino.

Jeph sorride leggermente asciugandomi una lacrima con un dito.

- Abbiamo fatto l’amore. È stato…è stato semplicemente stupendo. Pensavo che sarei riuscito a farlo stare meglio, ma a quanto pare non faccio nessuna differenza. – dico scoppiando in singhiozzi. – Ehi! Non dire stronzate! Non è cosi! Io credo che sia davvero innamorato e che tu sia importante per lui…ma ora sta passando un momento difficile e stava cercando di non pensarci riempiendosi il sangue di alcool. Ma tu…tu Quinn, non devi abbandonarlo ok? Non dobbiamo abbandonarlo a se stesso. Dobbiamo aiutarlo…capito? –

Io annuisco. No, io non posso abbandonarlo

- Lo amo troppo per farlo…Ma tu mi aiuterai a stagli accanto? – gli chiedo.

So che da solo non potrei mai farcela. Ho bisogno di Jeph. Adesso.

- Certo che ti aiuterò. Sei il mio migliore amico no? –

Io annuisco e sorrido.

Ti voglio bene Jeph.

 

 

Ecco il nuovo capitoletto…scusatemi se è vergognosamente corto ma mi piace dividere i capitoli nel momento che mi sembra più giusto…quindi sorry.

Cmq…ringraziamentiii!

 

-_Crystal_Heart_: ogni tanto un po’ si suspence ci vuole no?  Cmq…davvero?? E dove precisamente?

 

- Niamh15: si infatti…tutta colpa della madre >_< ma certo che c’è il piccolo Quinn sempre con lui e anche Jepha! Ke gruppo affiatato! xD

 

- Insult: eheh Jeph Jeph! Quel ragazzo sembra tnt bravo e buono….ma è un diavoletto!!! xD d’oh!

 

- Chemica Lady: eeeh…adesso adesso…….questo capitolo e incentrato molto sui pensieri di Quinn e sull'amicizia tra lui e Jeph…ma dal prossimo….

 

Tranquille….c’è Quinn!! xD

 

And remember…LOVE IS THE ANSWER!

 

BaciBaci

 

Vale

 

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Capitolo 8
*** Settimo Capitolo - What I Want Is You... ***


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What I want Is You

 

Apro gli occhi, sentendomi il collo completamente indolenzito. Non so quanto devo aver dormito su questo cazzo di divanetto scomodo. Mi volto e vedo Jeph accanto a me, profondamente addormentato. Guardo l’orologio. Le undici. Mi sembra di aver dormito per ore, invece è passato solo un quarto d’ora.

Ma perché non viene nessuno a dirci come sta!? Non c’è la faccio più con questa ansia addosso.

Mi alzo per sgranchirmi un po’ le gambe. Sento la mia testa che sta per scoppiare. Che male cazzo!

Inizio a fare nervosamente avanti ed indietro per la sala d’attesa senza però togliere gli occhi dalla porta bianca dietro la quale ho visto sparire il mio Bert.

Dopo qualche minuto ne esce un uomo sulla cinquantina, con degli occhiali neri sul naso, il camice bianco ed una cartellina in mano.

- Mi scusi. Lei ha portato quel ragazzo svenuto? – mi chiede guardandomi da sopra il bordo degli  occhiali.

- Si, mi dica che sta bene la prego! – chiedo io stringendomi al petto le braccia conserte, per non far notare il lieve tremore che le percuote.

- Era in coma etilico, ma, grazie a Dio, l’avete portato qui in tempo e siamo riusciti a salvarlo. –

Sento il mio cuore liberarsi dalle migliaia di spine che lo avevano attraversato durante questo incubo e tiro un profondo respiro.

- Posso vederlo? – chiedo speranzoso. Tutto quello che voglio è poterlo prima stringere tra le braccia, poi picchiarlo per tutto quello che mi ha fatto passare.

- è meglio di no per ora. Sta riposando, l’abbiamo messo sotto sedativi. Si sveglierà tra qualche ora. Torni più tardi – dice con un sorriso di scuse prima di salutarmi cordialmente e di andarsene.

Mi metto una mano sugli occhi. Ho avuto cosi tanta paura che l’unico modo ora per mandarla via definitivamente è lasciarmi andare alle lacrime.

Ma mi calmo e scuoto piano la spalla di Jeph.

- Ehi. Jeph…Jeph svegliati…- lui salta in piedi con gli occhi sbarrati.

- Cos’è successo? Bert! Come sta Bert? – non riesco a non ridere della sua reazione. È troppo buffo.

- Stai tranquillo. Sta bene. Ha detto il medico che lo abbiamo portato qui in tempo e che sono riusciti a salvarlo. –

Jeph si mette una mano sul petto e sospira profondamente.

- Sia ringraziato il cielo! Ma giuro, su quello che ho di più caro al mondo, che appena si rimette c’è lo rifaccio tornare all’ospedale tanti saranno i calci nelle palle che gli darò! – scoppio a ridere e lui con me.

Poi però sospiriamo guardando il pavimento.

- Jeph...dobbiamo fare qualcosa. Io non voglio rischiare di perderlo di nuovo per colpa dell’alcool. Io lo amo. – dico io, spezzando il silenzio.

Jeph mi abbraccia e mi sussurra piano all’orecchio.

- Lo so Quinn e neanche io voglio perderlo. Ma non ti preoccupare. Te lo detto. Noi lo aiuteremo e la smetterà di rovinarsi. Ok? – io annuisco sulla sua spalla.

- Ma possiamo vederlo? –

- No, ha detto il medico che è sotto sedativi e che si sveglierà tra qualche ora. –  rispondo sciogliendo l’abbraccio.

- Ah. Ok. Vuoi andare a mangiare qualcosa nel frattempo? –

 - No grazie. Non ho fame. Resto qui…e aspetto. –

Lui riflette un attimo.

- Senti, ti dispiace se torno un attimo a casa? C’è Korby da solo e stamattina sono uscito di corsa senza avvertirlo di nulla. –

- Ma no. Non ti preoccupare vai. Ci vediamo più tardi… –

- Sicuro? –

- Si. Sicuro. Vai tranquillo – dico con un sorriso rassicurante.

- Bene. Allora torno dopo pranzo. Ciao! – dice mentre gia si sta avviando verso l’uscita.

- Ciao. -

Mi risiedo sul divanetto e rimango a fissare le mattonelle del pavimento.

Ma scusate...che fastidio posso dare se mi siedo vicino al suo letto mentre aspetto che si sveglia?

Nessuno...

Mi alzo e vado al banco delle informazioni.

- Mi scusi. Mi sa dire la camera di Bert McCracken? L’ho portato io qui circa un ora fa. –

- Ah si certo. Stanza 117, lungo il corridoio. – mi dice l’infermiera sorridendo cordialmente.

- La ringrazio. – dico e percorro velocemente il corridoio che mi ha indicato.

Stanza 115,116…ecco…117.

Abbasso piano la maniglia ed entro. Lui è li, pieno di tubi e nelle braccia, pallido e addormentato.

Mi avvicino piano, prendo una sedia e mi accomodo li vicino al letto.

- Sei bello anche cosi sai? – sussurro pianissimo mentre gli accarezzo i capelli.

- Ma per favore…non farmi mai più prendere uno spavento del genere. – gli stingo la mano e appoggio la testa sul materasso. Chiudo gli occhi e mi addormento, adesso finalmente tranquillo.

 

Vengo piano svegliato da una mano leggera sulla testa. La alzo e li vedo. I suoi occhi. Aperti. Che mi guardano.

- Ehi…- mi dice con voce roca.

- Bert...come ti senti? – chiedo. Lui tossisce mentre io riprendo la presa della sua mano persa durante il sonno.

- Come se fossi stato preso sotto da un tir, grazie. – mi dice con un sorriso.

Io sono serio e non rispondo.

- Cosa è successo? – chiede, muovendo piano il pollice sul dorso della mia mano. Io abbasso lo sguardo per osservare quel movimento.

- Quando stamattina mi sono svegliato e non ti ho trovato, mi sono preoccupato, cosi ho chiamato Jeph e ti abbiamo iniziato a cercarti. – alzo lo sguardo su di lui. è uno sguardo freddo, nervoso, arrabbiato. Lui se ne accorge perché si morde il labbro.

- Ti abbiamo trovato svenuto per terra in un cazzo di bagno di un locale e ti abbiamo portato qui dove ti hanno salvato il culo per puro miracolo testa di cazzo che non sei altro. – se il mio tono prima era atono ora ho decisamente alzato la voce. Quella che prima era preoccupazione e sofferenza ora sta diventando rabbia.

Rabbia verso la sua stupidità, verso la sua irresponsabilità…verso il suo egoismo.

- Scusami Quinn…davvero…- appoggio il gomito sul materasso e mi sostengo la testa con la mano.

- Quinn...capisco...- inizia, ma io lo interrompo.

- No Bert! Tu non capisci! – dico saltando in piedi con le lacrime che ormai scendevano libere sulle mie guance. – Non puoi capire come mi sono sentito! Rischiare di perderti dopo che ero stato tra le tue braccia, dopo che c’è lo fatta a dirti che ti amo e dopo aver appena capito che la mia vita senza di te non avrebbe avuto senso! Non puoi capire…- dico infine, sussurando e nascondendomi il volto tra le mani.

- Tu non ti meriti questo…- dice dopo qualche minuto di silenzio, rotto solo da qualche mio sighiozzo.

Alzo il viso e lo guardo.

- Hai ragione, non me lo merito…ma neanche tu Bert. Devi smetterla. Devi smetterla di farti del male e di farlo a me, Jeph e Dan. –

Lui abbassa lo sguardo. Io mi avvicino e gli prendo il viso tra le mani. Quegli occhi sembrano così limpidi.

- Bert. Io e gli altri ti staremo accanto. Noi non suoniamo solo insieme…siamo un gruppo a tutti gli effetti. Il mio cantante Bert McCracken può benissimo fare a meno dell’alcool e Quinn Allman lo sa. – concludo sorridendo tristemente.

Vedo sorridere anche lui. Mi siedo sul materasso e gli stringo una mano, forte, fortissimo.

- Sei sicuro che è quello che vuoi? Non preferiresti, che ne so, avere un ragazzo normale...che non…- lo zittisco immediatamente con un bacio. Quante stronzate dice questo ragazzo!

- Quello che voglio sei tu. Tutto quello che ho sempre voluto sei tu. –

Mi guarda…poi sorride. Quel sorriso che mi ha rivolto quella notte, la nostra notte.

- Ti amo Quinn –

- Ti amo anch’io. -

 

***

 

 

 

Ecco il new capitolo!

Ma ditemi, quanta cucciolosità si racchiude in quell’uomo che è Quinn?!? xD

 

Essi Isult il nostro Bertie è fortunatissimo ad avere amici così! E Jeph è davvero un uomo da sposare! =) con Quinn è stato dolcissimo (quindi Fede, mi unisco a te per l’abbraccio di gruppo xD)

 Meggy, Albano l’ho gia sentito, non so esattamente dove sia ma penso che io vivo dalla parte opposta, in una cittadina che si chiama Monterotondo, (non è male, ma certe volte vorrei prendere un aereo e volare in Finlandia!)

 

Cmq…grazie a tutte x le recensioni!

 

Spero che questo capitolo vi piacca…

A presto!

Bacioni :*

 

Vale

 

 

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Capitolo 9
*** Ottavo Capitolo - I Trust You ***


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I Trust You

 

Dopo qualche giorno di ricovero Bert viene dimesso.

Certo non è dell’umore migliore, ma almeno posso riaverlo in casa.

La sera cucino qualcosa ma che rimane nei piatti perché io non ho molta fame e lui sembra mangiucchiare qualcosa, ma più che altro sta giocando con il cibo.

- Io sono stanco Quinn, vado a dormire. – dice alzandosi.

- Ma non hai mangiato nulla Bert. Non dimenticare…-

- Sisi, non dimenticare cosa ha detto il medico. Cazzo è da quando sono stato dimesso che non dici altro. A questo punto me lo portavo dietro il medico. – mi dice scocciato.

- Scusa, non volevo farti arrabbiare. – sussurro alzandomi. L’ultima cosa che voglio fare è litigare con lui.

- Oddio. No Quinn, scusami tu. Sono un po’ nervoso. Scusa. –

- Non fa nulla. Se sei stanco vai a dormire. Buona notte. – dico girandomi verso il tavolo e iniziando a togliere di mezzo i piatti pieni.

Poi sento i suoi passi sul pavimento e le sue braccia stingermi da dietro. Unisce le mani sul mio stomaco e io chiudo gli occhi, beandomi di quel contatto.

- Non volevo risponderti male, davvero. Scusami. –

- è tutto ok. Tranquillo. – dico girandomi tra le sue braccia e mettendo le mani sul sua vita.

Mi bacia, non un bacio a fior di labbra come quelli a cui eravamo costretti all’ospedale per non traumatizzare i vecchietti, ma uno dei nostri.

Sento la sua lingua farsi strada tra le mie labbra leggermente schiuse. Trova subito la mia e iniziano a giocare lentamente.

Ci stacchiamo dopo un po’, bisognosi d’aria.

- Mi sono mancati i nostri baci – dico, ancora sognante.

- Anche a me – afferma lui con un sorriso.

- Veni a dormire con me? – mi chiede dopo.

- Si - rispondo senza perdere un secondo.

Andiamo in camera mia dove c’è il letto matrimoniale e ci mettiamo sotto le coperte.

Mi accuccio contro il suo petto e respiro forte il suo odore.

- Buona notte amore – mi dice baciandomi la testa.

- Aspetta Bert…-

- Dimmi –

- Mi prometti che domani mattina, quando mi sveglierò, sarai ancora qui? –

Gli chiedo ancora contro il suo petto.

- Te lo prometto amore. Sarò qui. –

Passo un braccio sul suo stomaco e lo stingo forte.

- Buona notte Bert. –

- Buona notte. –

Poi chiudo gli occhi.

Me lo ha promesso. Posso stare tranquillo. Mi fido di lui.

 

 

 

Ecco il nuovo capitolo...

e vi farà piacere sapere che il prossimo è l'ultimo! così non vi rompo più! (ç_ç)

grazie per le recensionii! vi adoro!

bacibaci!

 

Vale

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Capitolo 10
*** Epilogo - Love Is The Answer ***


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Love Is The Answer

 

Un Mese dopo

 

È passato un mese ormai da quando Bert è stato male. Le cose più o meno si sono stabilizzate.

Ha traslocato a casa mia, quindi ora viviamo insieme a tutti gli effetti.

In più devo dire che è da quando è entrato in ospedale che non beve un goccio d’alcool. Non dico che è stato facile per lui, ma io, Jeph e Dan gli siamo stati vicini e lui ha una buona forza di volontà.

Ma è anche vero che questa astinenza dall’alcool lo ha portato a fumare qualche sigaretta in più, ma pensandoci non fa molta differenza visto che fumata tanto anche prima, e…beh si, a voler fare l’amore MOLTO più di prima.

- Quinny…tesoro…- Mi dice comparendomi alle spalle e iniziando a baciarmi il collo. Odio quel soprannome ma i suoi baci mi fanno sempre dimenticare di rimproverarlo.

- Bert, ti prego, abbi pietà di me, lasciami riposare! Stanotte lo abbiamo fatto per chissà quante volte! –

- Quattro amore, quattro volte…le ho contate io – dice ridendo.

Oh mio Dio, che tipo che mi sono scelto!

- Però non mi pare che ti sia dispiaciuto cosi tanto. –

Mi giro e lo bacio dolcemente.

- No che non mi è dispiaciuto, ma mi hai distrutto e non mi hai fatto dormire! –

- Ma io ti amo – mi dice mettendo su un musetto in Bert-Style adorabile.

- Anche io tesoro, ma mi dispiace, ricordati che oggi abbiamo le prove. Ricordi sei il cantante di un gruppo? I The Used? Ti ricorda qualcosa questo nome? – dico sarcastico.

- Ah-Ah. Davvero molto divertente Allman. È sia. Andiamo a queste prove, anche se io non ne ho bisogno perché sono fenomenale. – sbuffo sonoramente. Sempre il solito testa di cazzo, ma lo amo anche per questo ^^.

- Faccio finta di non aver sentito. Comunque, dicevo, che quando torneremo da queste cazzo di prove, dovrai recuperare…con gli interessi, è chiaro. – dice guardandomi malizioso.

Io scoppio a ridere. È davvero incredibile!

- Ok, quello che vuoi, ma ora andiamo che Jeph ci aspetta. –

 

LA SERA

 

Non faccio in tempo ad aprire la porta di casa che Bert ha già preso d’assalto il mio collo.

- Santo Dio Bert! Lo so che sono bello, stupendo e affascinante…ma dammi il tempo di entrare! – dico tra le risate.

- No amore, sei troppo bello, stupendo ed affascinante per resisterti…-

Ok forse essere bello, stupendo ed affascinante può essere un’arma a doppio taglio. Ma visto che vuole giocare…giochiamo.

Mi giro e lo metto con le spalle contro la porta d’entrata. Lui mi guarda divertito.

- Il piccolo Quinn si è risvegliato a quanto pare. –

- Shh…zitto – gli dico prima di attaccare le sue labbra. Mi risponde subito con tutta la sua solita passione.

Gli sfilo la maglietta e lui fa lo stesso con la mia, poi iniziamo ad indietreggiare piano verso la camera da letto lasciando a terra una scia di vestiti.

Lo faccio sdraiare sul materasso e mi siedo sul suo bacino. Inizio a muovere il mio facendo incontrare le nostre eccitazioni separate solo dalla stoffa dei boxer.

- Aah…Quinn! –

- Sei impaziente amore mio? – chiedo sadico.

Di tutta risposta mi sento prendere per la vita e mi ritrovo sotto di lui.

- Bastardo! -

- Sei stupendo anche tu amore…- mi dice sorridendo.

Inizia a baciarmi e succhiarmi il collo lasciandomi, sicuramente, dei segni.

< Non nasconderli > mi disse una volta quando stavo cercando in giro per casa la mia sciarpa < Quello è il segno che deve far capire che tu…amore…sei solo mio. > da quel momento, non ho più tentato di nasconderli.

Vedo i miei boxer scivolarmi lungo le gambe e Bert buttarli indietro. Sorrido vedendo che sono andati a finire proprio sopra il manico della mia chitarra.

Bert fa lo stesso con i suoi e io apro le gambe per crearli un posticino.

Mette le mani ai lati dei mie fianchi e mi guarda.

- Sei davvero…davvero…bellissimo…- sorrido. Adoro quando ha questi attacchi di dolcezza acuta.

- Anche tu lo sei…- mi sorride. Oddio, l’ho caricato ancora di più.

Infatti mi bacia appassionatamente, quasi violentemente.

Mi alza una gamba portandosela su un fianco e, senza smettere di baciarmi, si fa strada dentro di me.

Soffoca un mio primo gemito con le labbra, poi si alza iniziando a spingere più forte.

Il volume dei miei gemiti sale insieme alla velocità delle sue spinte.

- Aaah…sii…Bert! – vengo dopo poco col suo nome sulle labbra.

Qualche spinta dopo di me viene anche lui, dentro di me.

- Quinn!! Sii…aaah!! –

Dopo aver ripreso un po’ fiato esce da me e si stende al mio fianco.

- W-o-w! Non ho altro da dire – io scoppio a ridere.

- Beh, grazie per il wow allora – dico sorridendo e appoggiando la testa sul suo petto.

Lui mi stringe mettendomi una mano sulle spalle.

- Te lo meriti amore – mi risponde sorridendo sornione.

Rimaniamo per qualche minuto in silenzio. Sento il suo respiro regolare ma so che non sta dormendo. Riesco a capirlo quando dorme, ora è sveglio…sta pensando.

- Bert? –

- Si piccolo? –

- Volevo solo dirti che sono fiero di te – alzo lo sguardo su di lui, lo vedo sorridere dolcemente.

- grazie amore. Ma, lo sai, che senza di te…non c’è l’avrei fatta. –

- Si invece, perché Bert McCracken può fare a meno dell’alcool. – dico sorridendo e riappropriandomi del mio posto sul suo petto.

- Ora si Quinn. Ora davvero Bert McCracken può fare a meno dell’alcool. Perché con Quinn Allman è felice come non lo ero mai stato prima. Non ha più motivo di bere. –

Sento i miei occhi inumidirsi. Questa è forse una delle cose più belle che mi abbia mai detto.

- Ti amo amore mio. Tu hai reso completa la mia vita – dico alzandomi su un gomito e guardandolo nei suoi occhioni blu. Lui si sporge e mi bacia.

- Ti amo anche io Quinn –

Già. Ci amiamo.

L’ho capito finalmente.

È l’amore. È semplicemente l’amore che ci rende completi.

È l’amore che ti aiuta quando ti senti cadere giù, quando senti che tutto va male.

L’amore vero, quello che non ti abbandona quando sei ferito, ma ti cura e ti rimette in carreggiata. 

È cosi…È l’amore la risposta.

 

 

The End

 

 

Ed ecco l’ultimo capitolo! L’epilogo!

La frase filosofeggiante alla fine mi è venuta in mente quando, qualche tempo fa sono entrata nella Terranova e ho visto una maglietta esposta con scritto sopra “Love Is The Answer!” ed ecco trovato il modo per far finire questa ff!

Spero davvero, ma davvero, ma davvero tanto di non aver deluso nessuno!

Fatemi sapere!

E grazie mille a tutti quelli che hanno letto, commentato e messo tra i preferiti la mia FF.

Grazie davvero! -///- sn commossa!

Grazie a Fede, Isult, Monia, Jess, Meggy…tutti tutti!

Baci

 

Vale

 

 

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