I 75esimi Hunger Games

di HanMarin99
(/viewuser.php?uid=596427)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La ragazza del distretto 12 ***
Capitolo 2: *** Non perdere mai la speranza ***
Capitolo 3: *** Solletico ***
Capitolo 4: *** Destinazione: Capitol City ***



Capitolo 1
*** La ragazza del distretto 12 ***


Abbiamo vinto.
Io e Peeta siamo tornati a casa, sopravvissuti agli Hunger Games.
Sembra incredibile, generalmente i tributi del dodici sono i primi ragazzi a morire, deboli come sono. Mentre i favoriti si allenano fin da subito per poi offrirsi volontari, vincere e rendere orgogliosa la propria famiglia, i distretti più poveri lottano contro la miseria.
Noi invece ce l'abbiamo fatta, siamo riusciti a tornare a casa e ho mantenuto la promessa di vincere fatta a mia sorella Prim.
E adesso? Saremo dei mentori fino al resto della nostra vita.
Guideremo dei ragazzi che conosciamo, perché appartengono al nostro stesso distretto, ci affezioneremo a loro e faremo di tutto per portarli alla vittoria. Adesso capisco come si senta Haymitch. Lui lo fa da anni e non riesce ancora ad affrontare questa realtà.
Potremmo essere dei buoni mentori, o forse no. Potrei perfino fare da guida ad alcuni miei amici o parenti.
Penso che tutto questo sia così ingiusto e privo di logica, penso che Capitol City sia un mostro.
Sfortunatamente non posso farci nulla. Potrei affogare i miei pensieri nell'alcol, ma poi mi sentirei ancora peggio. Quindi decido di andare avanti e di concentrarmi su quello che mi aspetta.
"Katniss è pronta la colazione." Mi avvisa Peeta dolcemente e io mi siedo alla grande tavola che si trova in mezzo all'imponente salone della nostra casa dei vincitori.
È tutto buonissimo come sempre, grazie alle badanti che cucinano squisitezze e puliscono perfettamente la casa.
Afferro un cornetto al cioccolato e comincio a masticarlo lentamente, avvolta nei miei pensieri.
"Ragazzi fra pochi giorni ci sarà la nuova mietitura. Dovete imparare il vero ruolo dei mentori e quindi ci ritroveremo ogni giorno in sala alle cinque del pomeriggio. Alle otto sarete liberi di andarvene e di fare quello che volete." Esordisce Haymitch con sguardo cupo, stanco ma finalmente sollevato di venir sostituito dal suo duro incarico.
"Certo Haymitch, ci saremo" risponde Peeta mentre io continuo a mangiare indisturbata il mio adorato cornetto senza alzare lo sguardo.
"Katniss?" Il nostro ex mentore alza un sopracciglio aspettando una risposta e io mi limito ad annuire tristemente.
La colazione continua in un silenzio imbarazzante ed infine io mi alzo e mi ritiro in camera seguita da Peeta che cammina a passo veloce nel tentativo di raggiungermi.
Mi sdraio sul letto, ma prima che la porta si chiuda il ragazzo entra in camera e la spinge istintivamente.
"Qual è il problema, Katniss? Perché non rispondi, non parli quasi mai e sei sempre così triste? Pensi che io mi sia dimenticato che fra pochi giorni dovremo tornare a Capitol City e assistere a tutti quei disastri? Soltanto che io, al contrario di te, affronto il problema, sorrido anche e vado avanti. Non serve a niente fare in quel modo."
Continuo a fissare i bellissimi motivi del cuscino sul quale sono appoggiata e non rispondo.
"Dovresti farlo anche tu" ribadisce Peeta, ed esce dalla stanza.

Dopo giorni di lezioni su come ottenere sponsor per un tributo e come spronarlo a vincere arriva il giorno tanto atteso.
Tutti gli abitanti del distretto si riuniscono in piazza e io e Peeta ci posizioniamo di fianco ad Effie Trinket, più felice che mai. Se una volta voleva lavorare al distretto uno, adesso è stra contenta poiché è riuscita a portare alla vittoria non uno, ma addirittura due tributi del suo distretto. Ora è diventata ancora più ricca e famosa. Il suo nome, oltre al nostro e a quello di Haymitch, è sulla bocca di tutti.
Indossa una parrucca blu mare abbinata al suo strambo vestito dello stesso colore, le ciglia sono lunghe almeno dieci centimetri per l'occasione e gli occhi sono pesantemente truccati ma le danno un aspetto quasi normale.
"Come sempre, prima le signore!"trilla con la sua acutissima voce e immerge la mano nell'enorme boccia di fianco a lei in cerca di un bigliettino che l'attiri. Finalmente si decide a tirarne fuori uno, mentre tutte le ragazze del distretto trattengono il respiro.
Decido di non ascoltare il nome che viene ripetutamente chiamato e osservo la ragazza a me molto familiare camminare a testa alta e raggiungere il palco.
"Vieni pure cara".
Solo pochi secondi dopo realizzo chi sia quella ragazza.

ANGOLO DELL'AUTRICE : Salve! Eccomi qui con un'altra storia di Hunger Games!(adoro questa saga se non si è capito!). Avete mai pensato a che cosa sarebbe successo se non ci fosse stata quella particolare edizione della memoria, ma un'altra e se i nostri protagonisti avessero dovuto fare da mentori (come sarebbe stato giusto) e se non ci fosse stata nessuna rivolta? Beh a me è venuto in mente proprio oggi e spero che questa storia vi piaccia!! Fatemi sapere se apprezzate la mia idea magari con una piccola recensione :)
Byee

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Non perdere mai la speranza ***


Ricordo il nome pronunciato da Effie:"Primrose Everdeen".
Mia sorella è stata estratta. Di nuovo. L'unico cambiamento è che ora non posso più offrirmi volontaria per salvarla! Mi sento svenire al solo pensiero che possa uccidere qualcuno. Non riesce ad ammazzare degli animali, figuriamoci dei ragazzi... È troppo buona e fragile perché le accada tutto questo.
Mi guarda terrorizzata mentre mia madre piange e io spero che qualcuno la salvi. É inutile. Nessuno muove un dito e Prim sale sul palco e mi abbraccia. La stringo più forte che posso e poi la lascio ad Effie.
"Beh cara! Sembra che la fortuna non sia stata a tuo favore! La seconda volta... povera piccola." la signora con la parrucca blu mare questa volta sembra davvero dispiaciuta.
"Vabbé non perdiamoci in chiacchiere! Sorteggiamo il tributo maschio di quest'anno!"esclama e si dirige verso la boccia alla sua destra.
"Il ragazzo che parteciperà agli Hunger Games è..."
Stringo la mano a Prim e attendo, ansiosa.
Osservo tutti i ragazzi del mio distretto fissare il bigliettino tanto prezioso e mi fermo a guardare i dodicenni, i più impauriti perché partecipanti per la prima volta agli Hunger Games. "Gale Hawthorne".
Il mio respiro si ferma, paralizzato.
"No! Proprio Gale no!"urlo dentro la mia testa pensando di non poter reggere la sua morte. Non posso tenere in vita due persone, ma Gale potrebbe farcela.
È stato lui che mi ha insegnato a cacciare e se ho vinto il merito è soltanto suo.
Scorgo Hazelle stringere a sé Rory, Vick e Posy cercando di calmarli.
Gale sale sul palco a testa alta, con lo sguardo fisso nel vuoto. Poi mi guarda: "Sapevo che sarei stato scelto. Ho tantissimi biglietti lá dentro. Sono pronto agli Hunger Games, gli farò vedere di cosa sono capace." Non lo dice ma riesco a leggerglielo negli occhi. In fondo lo conosco meglio di chiunque altro.
"Primrose Everdeen e Gale Hawthorne sono i tributi dei 75esimi Hunger Games!"grida la Trinket.

PRIM POV
Parteciperò agli Hunger Games insieme a Gale e lui vincerà. Ne sono certa. Farò di tutto per farlo vincere, deve tornare per Katniss.

La mietitura si conclude e ci incamminiamo verso al palazzo della giustizia. Devo salutare mamma, dirle che andrà tutto bene, ma non ci credo neanch'io. La abbraccio e mi stringe forte, la sua stretta è identica a quella di Katniss, rinchiude tutto il suo amore e il coraggio.
Anche Hazelle viene a salutarmi seguita dai tre fratellini di Gale e mi porta delle fragole, saranno costate almeno tre giorni di caccia, ma sembra felice di darmele e io le accetto gentilmente.
Infine arriva Katniss e dice tutto di un fiato: "Mi dispiace Prim, mi dispiace così tanto. Avrei voluto davvero sostituirti ma sono immune ai Giochi, ormai. Tranquilla ti insegneró tutto su come sopravvivere agli Hunger Games, ma tu promettimi che non perderai la speranza. È l'unica cosa che Capitol City non può strapparci via". Detto questo sta per avvicinarsi a me e accarezzarmi la guancia, ma un pacificatore la prende e la porta via gridando che è finito il tempo.
Riesco a sussurrare un piccolo "Lo prometto" e poi la porta si chiude.

ANGOLINO AUTRICE:
Ciao a tutti! Spero che la mia storia vi stia piacendo! Ho pensato molto a cosa sarebbe successo se Prim avesse partecipato ai Giochi e questo è quello che secondo me sarebbe uscito fuori!
E poi vedere Gale e Katniss davvero insieme era il mio sogno! Devo dire che lo preferisco un pochino di più a Peeta, forse perché è arrivato prima e perché la capisce di più.
Inoltre hanno gli stessi interessi e sono convinta che proteggerà Prim.
In un primo momento avevo deciso di far entrare Madge nell'arena, ma poi ho cambiato idea pensando che sarebbe stato più bello impersonare Prim. D'ora in poi metterò molti POV perché credo sia importante far vedere gli Hunger Games dal punto di vista di tutti (o quasi).
Fatemi sapere cosa ne pensate!!
PS Nella mia storia Gale ha un anno di meno (e quindi diciotto anni) e può ancora partecipare agli Hunger Games, sfortunatamente per lui... :) Byeee
-HanMarin99

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Solletico ***


Gale Pov
Dopo aver salutato la mamma, Rory, Vick e Posy io e Prim veniamo scortati da Effie verso il treno che ci porterà a Capitol City.
La capitolina ci fa salire per primi e ci accompagna fino ai nostri vagoni con un grande sorriso.
Prendo la mano di Primrose e passando per un lungo corridoio arriviamo davanti le nostre cabine.
"Allora ragazzi, siete così fortunati ad essere stati estratti! Adesso andate a prepararvi; ci sono dei vestiti magnifici fatti apposta per voi e alle otto dovrete venire a cena!" esclama Effie indicando l'immenso tavolo nel vagone 8.
"Gli chef stanno cucinando dalle quattro del pomeriggio! La cena sarà FAN-TA-STI-CA."
Io e Prim ci guardiamo trattenendo una risata perché la situazione è così comica ed Effie è fin troppo eccitata per la situazione.
"Su, su andate a farvi un bel bagno caldo nel frattempo. Vi aspetto a tavola." Detto questo si ritira camminando velocemente nel lungo corridoio alla sua destra. Chissà dove sta andando?
Guardo Prim e lei mi sorride. La faccio salire sulle spalle e andiamo nella mia camera. Si sdraia sul letto e si gira dall'altra parte, avvolta nei suoi pensieri. Decido di tirarla su di morale e così comincio a farle il solletico sotto al collo mentre lei si gira prima a destra e poi a sinistra cercando di scacciare la mia mano.
"S-MET-TI-LA GALE!" cerca di urlarmi non riuscendo a trattenere le risate, ma io non mi fermo e continuo a torturarla.
"Me la pagherai! Vuoi la guerra?"riesce a togliere la mia mano dal suo collo e inizia a farmi il solletico sulla pancia."E guerra sia!!" Rimaniamo a solleticarci per una buona mezz'ora e poi lei mi prega di smettere e io accetto.
Sono riuscito a farla sorridere e a non farla pensare alla realtà per tutto questo tempo!
Alzo leggermente il labbro superiore accennando ad un sorriso scoprendo che ha funzionato anche su di me.

Decido di farmi un bagno e mi immergo lentamente nella vasca.Tantissime bollicine di sapone sono appoggiate sul mio corpo. Ne scoppio una all'altezza del cuore e penso a Katniss. Non le ho ancora detto cosa provo per lei. Ti amo. Come possono due piccole parole racchiudere un significato così grande? Come possono cinque lettere esprimere questo sentimento immenso che è l'amore?
Non bastano, Katniss. Queste due parole non bastano per esprimere tutto quello che provo per te. Ti ricordi il primo giorno in cui ci siamo incontrati?
Quando pensavo che mi stessi rubando il coniglio dentro la trappola? In realtà ne eri solo curiosa e ammirata.
Condividiamo un segreto, un dolore e forse un amore.
Forse tu non ti sei accorta che nei tuoi bellissimi occhi grigi io rinasco. Ogni giorno. Che appena ti vedo comincio a sorridere istintivamente. Che mi concentro a guardarti mentre cacci, mente punti con l'arco la tua preda. Hai quello sguardo così serio e concentrato. E alla fine l'animale cade a terra morto, colpito dalla tua freccia che non sbaglia mai.

Farò vedere a tutti chi è il vero Gale Hawthorne.

Arrivano le otto e dopo essermi asciugato e rivestito mi siedo a tavola accanto a Prim.
Davanti ai miei occhi si estendono almeno una decina di piatti tutti destinati a me. Non riesco a crederci,non ho mai visto così tanto cibo tutto insieme in vita mia. Dall'altra parte del tavolo sono seduti Effie e Peeta.
-Dov'è Katniss?-chiede Prim fissando negli occhi la nostra accompagnatrice e Peeta.
-Ha detto che non ha fame... ma arriva dopo cena, tranquilla piccola cara.- la rassicura Effie e punta il suo sguardo sulla coscia di pollo estremamente ricoperta d'olio. Non riesce ad accettare la situazione, è questa la verità.
-Allora ragazzi, cominciamo a parlare degli Hunger Games. Cosa sapete fare?- domanda Peeta.
-Non c'è bisogno che ti sforzi di fare il buon mentore.- gli dico scocciato.
-Beh, sono brava a curare le ferite.- dice Prim esitante.
-È già qualcosa!- esclama Peeta incoraggiando Prim e ignorando la mia affermazione.
Quanto lo odio.
Detto questo il ragazzo si zittisce e, senza rivolgermi lo sguardo, continua a mangiare.
Effie ci guarda attentamente e alza la testa al cielo, rassegnata.

Dopo la cena andiamo in salotto e la nostra accompagnatrice accende la televisione per vedere le repliche della mietitura.
Nel distretto uno una donna sulla quarantina in completo dorato saluta la folla calorosamente e riceve un discreto applauso, dopo il solito video sui Giorni Bui estrae una ragazzina magrolina di tredici anni che viene subito rimpiazzata da una volontaria. Quest'ultima sale sul palco decisa e fissa le telecamere soddisfatta.
Il ragazzo estratto non viene sostituito perché tutte le mani dei volontari si sono abbassate velocemente dopo che la ragazza è stata scelta.
Devono avere molta paura di lei. Devo starci attento.
Nel distretto due vengono volontari un ragazzo alto e molto muscoloso di nome Cedric e una ragazza con i lunghi capelli rossi chiamata Clary. Hanno tutti e due un aspetto spaventoso e, se avessero potuto, si sarebbero già messi ad uccidere la loro accompagnatrice, giusto per riscaldarsi.
I tributi del distretto tre sono due ragazzi di tredici anni molto spaventati.
Il quattro ha come volontari due ragazzi entrambi diciottenni di nome Trevis e Jeana.
I tributi dal cinque al dieci sono per lo più sedicenni e diciassettenni e non vi sono volontari.
Nei distretti undici e dodici si può notare la vera miseria che c'è all'interno.
Ragazzi magrissimi e denutriti che si mettono in fila per farsi prendere il sangue e che, rassegnati, raggiungono il centro della piazza sperando di non essere i prescelti. Il distretto undici offre due ragazzi di dodici anni che tristemente salgono sul palco sapendo di dover morire. E infine il nostro distretto appare sullo schermo e Effie viene inquadrata mentre estrae il nome della piccola Prim. La stringo a me nel momento in cui comincia a tremare. Mi rivedo mentre cammino fiero verso il palco e mentre fisso Katniss. Stranamente non sembro affatto impaurito.
Infine io e Prim ci stringiamo la mano e il programma si conclude con il sigillo di Panem.
Abbraccio di nuovo Prim e poi andiamo nelle nostre camere a dormire.
Mi addormento quasi subito sperando di non avere incubi nel corso della notte.

ANGOLINO AUTRICE :
Salvee! Ed ecco a voi un altro schif... ehm capitolo!
Ci tenevo molto ad esprimere i sentimenti di Gale per Katniss che trovo così dolci... :') e poi (perché forse non l'avete capito) volevo spiegarvi questa frase che ho scritto: "Codividiamo un segreto, un dolore e forse un amore." Per segreto intendevo la caccia e quindi il non rispetto per le regole di Capitol City, mentre per il dolore parlavo della perdita dei padri avvenuti entrambi nella stessa esplosione della miniera. L'amore credo si capisca hahahaha :). Vabbé vado a studiare algebra, fatemi sapere cosa ne pensate!
Ciauu ;)

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Destinazione: Capitol City ***


Un forte rumore metallico mi fracassa i timpani e mi fa svegliare di soprassalto riportandomi bruscamente alla realtá. Il treno deve essersi fermato per qualche minuto.
Lentamente, e ancora confuso dal risveglio, d'improvviso scosto la tendina ai piedi del letto ed abbagliato dalla forte luce mi ritraggo per poi ritornare a guardare: un'innumerevole sussiguirsi di grattacieli dalle forme piú stravaganti si estende davanti ai miei occhi. Tutto ció significa solo una cosa: siamo arrivati a Capitol City.
In televisione appare molto piú normale ed affascinante di quello che è realmente.
Edifici e costruzioni si trovano in posizioni disordinate, senza alcun senso logico e sono tanto grandiose quanto orribili.
Con non poca fatica decido di alzarmi e di recarmi verso la cabina adibita ad i pasti che si trova almeno qualche corridoio piú in là dalla mia stanza e rimango sorpreso di trovare tutta la comitiva giá a tavola.
« Potevate svegliarmi! » protesto sedendomi a tavola.
« Prima di tutto si dice "buongiorno" Gale, e poi avevi bisogno di dormire, oggi sará una grande giornata! » la voce di Effie sembra un tantino scocciata, ma non ha ancora perso la sua famosa spensieratezza alla "Sorridi alla vita e la vita ti sorriderá."

« Ciao Gale, mangia ne avrai bisogno. Siamo quasi arrivati a destinazione e lí incontrerete i vostri stilisti» mi dice Katniss sorridendomi dolcemente quel poco che basta per rassicurarmi. Lei e Peeta si trovano in un momento difficile, non si amano ma devono farlo credere a tutti altrimenti rischieranno dei seri guai.
Do un bacio sulla fronte a Prim e rivolgo uno sguardo al ragazzo prima di iniziare a mangiare. Tutti sono ormai sazi e mi osservano mentre cerco di bere in santa pace la mia cioccolata calda; una specie di "silenzio imbarazzante" aleggia nell'aria ma io non mi sforzo minimamente per ravvivare la conversazione, preso come sono dalla mia cioccolata.
Bisogna ammettere che Capitol City un vantaggio ce l'ha: il cibo è fantastico! Per una volta posso dire di aver veramente mangiato fino a riempirmi e mi alzo dal tavolo nel momento in cui Prim si affaccia alla finestra. Deve aver sentito le forti urla dei capitolini che gridano i nostri nomi; probabilmente sanno che non ce la faremo e forse si stanno già chiedendo se sopravviveremo o meno al bagno di sangue alla Cornucopia.
Guardo la bambina salutarli con un timido movimento della mano e mi chiedo se dovrei fare la stessa cosa, ma mi ritrovo a scuotere energicamente la testa...
Io non faccio spettacolo, non mi avrete cosí.

Fuori da quella finestra la gente si sbraccia per vedere i Nuovi Tributi del distretto 12, come fossimo delle star, delle celebritá famose. Non hanno mai vissuto gli Hunger Games in prima persona e mai lo faranno, non hanno nemmeno idea di cosa si provi a vedere morire un parente, un amico, ma anche solo una persona che conosci di vista e pensare "era cosí giovane, non meritava di morire in questo modo".
Scaccio via i miei pensieri negativi e tutto il mio rancore verso Capitol City sentendo la voce di Peeta che mi intima di prepararmi poichè la destinazione ormai è vicinissima. Corro in camera a vestirmi ed indosso i primi abiti che trovo; mi guardo allo specchio e osservo la mia figura nei minimi dettagli: grandi occhiaie mi solcano il viso, simbolo della mia preoccupazione, ma uno sguardo fiero e combattivo si é ormai impossessato di me e finalmente sento di essere pronto a tutto questo.
Faró di tutto per salvare la mia piccola Primrose.
É quel che merita.

Cercando di farci spazio fra la folla urlante scendiamo dal treno ormai fermatosi da tempo e ci dirigiamo verso il grande palazzo in cui si trovano i nostri stilisti.
Il nostro sarto sarà Cinna; l'uomo che aveva contribuito, almeno in parte, al trionfo di Katniss e Peeta. Dopo il suo grande successo, gli avevano offerto un posto come sarto nel distretto uno, ma aveva preferito restare nel dodici a dare una mano come poteva.
Scortati da Effie, io e Prim entriamo nel lussuoso ascensore che ci porterá fino al dodicesimo piano.
Dopo una veloce salita di pochi secondi l'ascensore si ferma e, aperte le porte, vediamo spuntare il rassicurante volto di Cinna, con quella sua aria bizzarra per via dell'eyeliner dorato che borda i suoi grandi occhi.
«E così ecco la famosa piccola Everdeen!»
«Ciao Cinna»
«Ho in mente un vestito fantastico per te! Naturalmente anche tu, Gale, farai la tua bella figura!» Dicendo questo prende Prim per mano e si dirigono nella grande stanza là accanto.
Intanto io aspetto il mio turno e comincio a parlare con Effie del più e del meno cercando di smorzare l'ansia che mi attanaglia lo stomaco.
Dopo almeno tre ore Cinna esce dalla stanza facendo fare delle giravolte a Prim ed io ringrazio il cielo: per quanto Effie possa essere simpatica tre ore con lei sono da suicidio!
Mentre lo ringrazio mentalmente lui mostra il foglio dello schizzo dell'abito ad Effie, faccio per guardare, ma loro mi fermano dicendo che dovró vederlo con i miei occhi.
Molto, molto tempo dopo Effie ci informa che il vestito di Prim é finalmente pronto e lei emette un gridolino di gioia.
Va nel camerino e indossa il vestito, quando esce rimango senza fiato: un lunghissimo abito nero le circonda l'esile corpicino ed ad ogni passo viene percorso da alcuni sfavilli stupendi, pezzettini scuri di carbone le increspano il corsetto donando un senso di serenità all'abito ed un velo candido come la neve le ricopre il volto.
La bambina è al settimo cielo ed io sono rimasto senza parole dalla bellezza del vestito... Effie applaude felice mentre i suoi occhi divengono lucidi.
«Fai una giravolta tesoro!» esclama Cinna dopo averla abbracciata; la bambina inizia a ruotare su se stessa e lo strascico posteriore lentamente si solleva fino a formare una specie di stupendo fiocco bianco e candido.
Nota: in collaborazione con Darckprincess_courtney131

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2432519