How the things start... and continue

di Lily_26
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Le ragazze e i Malandrini ***
Capitolo 2: *** Discorsi ***
Capitolo 3: *** Incontri e.. scontri ***
Capitolo 4: *** Inaspettato ***
Capitolo 5: *** Trovarsi ***



Capitolo 1
*** Le ragazze e i Malandrini ***


Ciao, questa è la mia prima storia e spero vi piaccia. recensitemi così da capire se commetto errori o se la storia non rispecchia i vostri gusti.Grazie e spero vi piaccia :D

-Ei Lily!!- esclamarono due ragazze tra la folla in attesa di prendere il treno.
-Ciao Mary! Emmeline ci sei anche tu! Che bello rivedervi!- rispose di rimando Lily.
Era una bellezza, di quelle da togliere il fiato: era magra e snella, di altezza normale. I capelli lunghi e rosso scuro le ricadevano sulle spalle facendo risaltare quegli occhi verdi che poi sarebbero diventati tanto famosi.
Tutti si accorgevano della sua bellezza, tutti eccetto lei stessa, che non ci badava poi molto.
Emmeline e Mary invece, molto carine anch’esse, erano una bionda e una mora. La prima alta e magra, con il tipico fisico agile di un cacciatrice di quidditch, l’altra bassina con i lineamenti addolciti che rispecchiavano a pieno la sua personalità.
-E’ ora di salire sul treno! Altrimenti non riusciremo più a trovare nemmeno uno scompartimento libero- disse Mary.
Davanti a loro si stagliava l’Hogwarts Express, il treno che le avrebbe portate alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Le ragazze avrebbero iniziato il loro sesto anno, ma non sarebbero state le uniche.
Quattro ragazzi, I malandrini, come venivano chiamati da tutti, erano i ragazzi più in voga di tutta la scuola. Ogni ragazza avrebbe ucciso per stare con loro, con tutti loro tranne con Peter che nessuno teneva mai in gran considerazione, a parte gli amici. Infatti era timido e piuttosto grassottello, i suoi occhi erano di un grigio topo non molto avvenente e i suoi capelli erano di un biondo spento, non era nemmeno molto bravo nelle materie scolastiche, infatti si faceva sempre aiutare da Remus.
Quest’ultimo era un ragazzo alto e con il fisico asciutto, molto intelligente e forse l’unico che potesse dare un frenata al quartetto, anche se ne combinavano sempre delle peggiori.
Questo ragazzo, all’apparenza gentile e tanto tranquillo, nascondeva un segreto: era un lupo mannaro.
Così i restanti malandrini impararono a diventare animagus ( non registrati per proteggere Remus dal ministero) trasformandosi Peter in un topo, Sirius in un cane e James in un cervo.
Il gruppetto si rincontrava dopo tutta l’estate, a parte Sirius e James.
Sirius, membro della “nobile casata purosangue Black”, era scappato da casa quell’estate per rifugiarsi poi dai Potter, che lo accolsero a braccia aperte.
La famiglia Black, soprattutto la madre, non lo perdonò mai per quell’affronto, ma quello che non compresero mai a fondo era che in realtà il figlio non avrebbe mai accettato di seguire le idee di quell’uomo che ormai andava acquistando sempre più potere: Voldemort.
Naturalmente la famiglia Potter lo fece sentire come un membro della famiglia e James era per lui come un fratello.
I due ragazzi erano molto belli. Sirius, anche se rinnegava la sua famiglia, aveva ereditato la bellezza della sua casata: capelli neri, un viso dai lineamenti un po’ duri, ma che non potevano stargli meglio, e due occhi di un marrone scurissimo. Era muscoloso, era per l’appunto un battitore, e ciò sembrava attirare molto le ragazze.
James d’altro canto era alto e con un fisico affascinante per qualsiasi ragazza, gli occhi erano color nocciola, i capelli castano scuro e costantemente spettinati, ma anche quello sembrava contribuire a renderlo fantastico agli occhi di ogni ragazza, tranne a quelli di Lily Evans.

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Capitolo 2
*** Discorsi ***


Le tre ragazze salirono sul treno e si sedettero in uno degli scompartimenti.
-Allora Lily come hai passato l’estate?-
-Niente di speciale Emm, ho fatto i compiti, sono stata al mare con i miei e litigato con Petunia.. non si è ancora decisa a trattarmi come una persona normale.-  La voce di Lily era come spenta quando parlava della sorella che la trattava come un mostro, come un’emarginata.
- Con Severus hai più parlato da dopo i G.U.F.O.?-  Chiese Mary rompendo il silenzio.
A quella domanda Lily scosse solo il capo, la risposta non voleva pronunciarla, non voleva dire ad alta voce che il suo migliore amico l’aveva umiliata davanti a tutti e che da quel momento qualcosa tra loro si era rotto irrimediabilmente, faceva troppo male.
-Vado a cercare Remus, dobbiamo andare nella carrozza dei prefetti- disse infine Lily, prima di sparire nel corridoio del treno.
Intanto anche i Malandrini avevano trovato un scomparto tutto per loro.
-Allora come avete passato le vacanze?- chiese Remus
-Oh bhe sai, dal momento che non sono più tra i Black molto bene, finalmente non sono più costretto a stare tra quella feccia-
-Sirius io non avrei mai avuto il tuo coraggio- disse Peter con ammirazione.
- Lo sappiamo Peter, non sei molto famoso per il tuo coraggio- rispose Sirius ridendo con la sua tipica risata simile ad un latrato e continuò – avanti Potter chi sarà tra i tuoi obbiettivi quest’anno?-
-Tra i miei obbiettivi?- rispose con stupore James.
- Oh avanti James ti sei portato a letto più della metà delle ragazze della scuola- rispose dandogli una pacca sulla schiena il battitore.
James si appoggiò al finestrino e sospirò – Forse quest’anno sarà diverso-, infatti nella sua testa solo una ragazza era tra “ i suoi obbiettivi “, ma non di certo nel modo in cui pensava Sirius.
-James dobbiamo credere che tu stia diventando improvvisamente un ragazzo serio?- questa volta fu Remus a parlare in tono sarcastisco.
-Dopo lo scherzo a Mocciosus dell’anno scorso, dopo che Lily mi ha guardato in quel modo sprezzante, non credo di aver molta voglia di essere quello per il quale lei mi disprezza, capite?-
Gli amici di lui rimasero esterrefatti. Era chiaro che aveva dovuto pensarci tutta l’estate per arrivare ad una conclusione del genere. I Malandrini avevano sempre pensato che Lily per James fosse solo un altro dei suoi obbiettivi, ma evidentemente si sbagliavano e ne erano rimasti stupiti.
-Ramoso, non ti sarai mica innamorato? Quella ragazza ti ha sempre disprezzato!- Esclamò Peter.
-In effetti James, Lily ti detesta davvero molto, soprattutto dopo l’accaduto con Piton, l’anno scorso prima della fine della scuola mi ha detto che se ti avrebbe visto in giro non ci avrebbe pensato due volte a schiantarti o a buttarti giù dalla torre di astronomia- disse Remus, che era l’unico dei Malandrini ad essere amico di Lily, con sincerità.
-Allora quest’anno cercherò di rimediare!- esclamò James con un lampo di speranza negli occhi
Gli altri si guardarono increduli e si misero a ridere.
In quel  momento entrò Lily:
-Ciao Remus!!- disse la ragazza abbracciando l’amico
-Ciao Lily!!- esclamò Remus ricambiando l’abbraccio e abbozzando uno sguardo di scuse verso James.
-Black, Minus- continuò Lily e in risposta Sirius e Peter la salutarono con un cenno della mano.
Per un attimo gli occhi di Lily indugiarono su James. Poi si voltò verso Lupin e si avviarono verso la caarrozza dei prefetti.
-Ormai sono senza speranze- e così James si abbandonò sul suo sedile in preda allo sconforto.
 

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Capitolo 3
*** Incontri e.. scontri ***


 Lily e Remus erano di ritorno dalla carrozza dei prefetti, chiacchieravano del più e del meno, lei sembrava di buon umore così Lunastorta provò ad azzardare una domanda su James.
-Lily, sai, James è molto dispiaciuto per quanto accaduto dopo i G.U.F.O., non voleva ferirti in alcun modo-
-Oh Remus, sei molto dolce a scusarti per lui, ma Potter per me rimarrà sempre il solito arrogante, menefreghista, incurante, stupito e sbruffone. È stata colpa sua se Severus mi ha detto quelle cose, è stata colpa sua se mi ha umiliata davanti a tutti- questo Lily lo pensava davvero, se James non avesse infastidito Piton, lei avrebbe ancora il suo migliore amico. Forse cercava di vederla in questo modo per non ammettere che Severus in realtà volesse ferirla e basta e che il suo tanto odiato Potter non c’entrava nulla.
-Sai, lui non è così come pensi, dovresti dargli una possibilità, infondo non gliene hai mai dato davvero una…-
-Darò una possibilità a Potter quando gli ippogrifi cammineranno su due zampe- rispose decisa Lily.
Remus così decise di non continuare e ritornare nel suo scomparto, per cui salutò la ragazza e si avviò.
La rossa rimase a guardare per un po’ il paesaggio che andava trasformandosi scorrendo, quando sentì qualcuno che la chiamava, non poteva credere ai suoi occhi
-Ei Lily-
-Piton-, rispose lei senza entusiasmo.
-Non ci siamo sentiti per tutta l’estate, volevo chiederti scusa, non pensavo quelle  cose sul serio, non ero in me-
-Non mi interessano le tue scuse, non c’è perdono per quello che mi hai fatto. Dopo averti difeso per 5 anni, dopo esserti stata accanto, questa è il modo in cui tu ricambi?- ora Lily si tratteneva a stento. Un misto di rabbia, delusione e tristezza la stava pian piano colmando e lei non voleva piangere davanti a lui, non voleva lasciarsi andare, così fece per andarsene, ma il ragazzo la trattenne
-Possiamo riavere la nostra amicizia Lily, ti prego non voltarmi le spalle! È stata colpa di Potter e dei suoi amici! Io non ti avrei mai detto nulla di tutto ciò!-
-Lasciami andare! Lasciami! Sei solo un vile codardo che non è capace di prendersi le sue responsabilità, che non è capace di rendersi conto nemmeno di quello che dice! Mi fai pena!-
Questa volta la ragazza disse quelle parole con un disprezzo enorme, come se davanti a sé avesse la creatura più orripilante e mostruosa dell’intero mondo magico.
A quello sguardo e a quelle parole Severus sconvolto la lasciò andare.
La Evans cominciò a correre a più non posso, corse fino a raggiungere un scomparto vuoto, dove entrò e si sedette. Un attimo dopo cominciò a piangere. Perché non poteva essere una persona felice? A casa la situazione con sua sorella era arrivata ai minimi storici, non la considerava mai come una ragazza, ma come un abominio, e ora lo stesso aveva fatto Severus. Non l’avrebbe mai perdonato, questo è certo, come avrebbe potuto? Ma di certo non avrebbe mai perdonato Potter, infondo Piton aveva ragione.. o forse no?
***
Remus aprì la porta dello scomparto  e, con sua sorpresa, vide che Mary ed Emmeline erano lì con i Malandrini.
-Ah ah ah, molto divertente Sirius- disse Emmeline con voce sarcastica –Ei Remus! Ma dov’è Lily?-
-Si è fermata in corridoio- .
Dopo altri 20 minuti di chiacchiere James si alzò –Vado a fare un giro- disse e così uscì.
Vagando per il treno senza una meta, vide uno scomparto vuoto, ma appena lo scorse per intero, notò una macchia di capelli rosso scuro riversati su un sedile: per lui erano inconfondibili. Aprì piano la porta e la ragazza alzò lo sguardo, i suoi occhi erano rossi e gonfi e James capì che dovevano aver versato molte lacrime.
Lei cercò di tirarsi su, le sue emozioni apparvero sul suo viso nitide come un film: stupore, vergogna e poi arrivò la rabbia che la fece scattare contro James
-Io ti odio! Ti odio! Ti odio! Sei la persona più perfida, meschina e arrogante che conosca! Come hai potuto?! Come hai potuto?!- Lily urlò quelle parole con tutto il fiato che aveva nei polmoni scagliando pugni contro il petto di James, il quale restò lì fermo e sconvolto, ma capì che stare lì era la cosa migliore.
Dopo che la ragazza si fu calmata un po’, James le chiese
-Si può sapere il perché di quella sfuriata? Cosa ti ho fatto?-
-Hai rovinato l’amicizia migliore che avevo!-
-è per questo?! Per Mocciosus?!! Ammetto di non essere stato cortese con lui! Ma quello che è uscito dalla sua bocca è partito dal suo cervello, non dal mio!- il ragazzo stava perdendo la calma –non puoi incolparmi degli insulti di altri anche se mi odi!- e fece per andarsene quando lei lo fermò
-hai ragione, e credimi Potter mi costa dirlo, ma è la verità. Credo di aver sempre saputo che la colpa delle cose dette da Severus non fosse tua, ma era più facile per me pensarlo per non ammettere di averlo perso-
Detto questo lei si sedette e così fece anche lui.
-scusami per la scenata, ma questo non significa che da domani noi due diventeremo amici. Ti ho chiesto scusa solo perché era giusto, tutto qui-
Nonostante le parole della ragazza, i due parlarono per ore fino a che Lily esausta non si addormentò.
James rimase estasiato dalla sua bellezza, era così dolce e tanto forte, ma in quel momento desiderava solo tenerla tra le sue braccia e farla sentire al sicuro. E così fece.
Lily, in dormiveglia, si sentì stringere in un abbraccio dolce e caldo, si sentiva bene, si sentiva al sicuro.
In un momento i pensieri tristi di dissolsero e tutto quello che rimaneva era l’estasi di quel momento perfetto.
Dopo un’ora di sonno lei fu la prima a svegliarsi. Capì quel che era accaduto, James Potter, quel  James Potter la stava abbracciando dolcemente. Lei lo guardò e si accorse di quanto era bello. L’aveva visto tante volte, ma mai guardato veramente. Non c’era nulla di malizioso in quel momento, James era davvero dolce e, anche se lei sapeva che avrebbe dovuto odiarlo per quel gesto, non ci riuscì. Si sentiva bene e non avrebbe voluto staccarsi da lui.
“ma cosa mi sta succedendo? Non lo capisco proprio! Dovrei aver voglia di scappare urlando, ma invece rimango qui ferma, contenta che le braccia di Potter mi avvolgano! Sono forse impazzita? Ma questo momento sembra perfetto..” pensando questo Lily si strinse un po’ a lui e quando tornò con lo sguardo agli occhi di James che, per sua sorpresa, questa volta erano aperti, divenne rossa come i suoi capelli e si alzò di scatto.
-Dovremmo  tornare.. nei.. nostri scomparti Potter- e così dicendo, la rossa sparì lasciando James lì impalato sul sedile che non poteva ancora credere a quello che era appena successo.

Spazio Autore: Ciao ragazzi! spero che questi tre capitoli siano di vostro gradimento. Vorrei che recensiste per sapere se continuare la storia o meno, perchè visto che è la prima volta che scrivo vorrei sapere se ci siano cose sbagliate o da modificare. Grazie mille :) a presto

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Capitolo 4
*** Inaspettato ***


–Emm, forse ora dovremmo ritornare nel nostro scomparto, ormai ci siamo quasi e dobbiamo ancora indossare le nostre divise- disse Mary mentre Emmeline annuiva.
-Ci vediamo dopo ragazzi- dissero le due ragazze e i malandrini le salutaro di rimando.
Quando le due arrivarono nel loro scompartimento ci trovarono Lily con l’aria di una che non sa più che pesci prendere.
La bionda la guardò e le parlò –per le mutande di Merlino Lily, hai visto un troll?-
-Non proprio..- e così la rossa raccontò l’accaduto alle amiche che, ad ogni parola, si meravigliavano sempre più.
-Non ci credo! E.. e ti è piaciuto??- chiese Mary tra lo stupefatto e la gioia
-No! Cioè non lo so! Come potrebbe piacermi Potter? Insomma mi ha assillato per 5 anni solo per portarmi  a letto. Non credo proprio che ora di punto in bianco io per lui sia qualcosa di più- disse la Evans
-Non ti ho chiesto cosa pensasse James, ma quello che pensi tu!- disse Mary divertita
-Non lo so e non intendo pensarci ora, ora vestiamoci.-
Così le ragazze si infilarono la divisa e si risedettero aspettando di scorgere Hogwarts.
Nel frattempo anche James era tornato nel suo scomparto, ma a differenza di Lily, non raccontò nulla ai suoi amici, voleva che quel momento perfetto rimanesse inalterato nella sua mente, senza essere stravolto dai pensieri maliziosi dei malandrini.
Giunti alla stazione di Hogsmeade, gli studenti di Hogwarts, rimanevano ogni anni meravigliati dalla bellezza del castello: incastonato su un monte, come una gemma preziosa, se ne stava lì maestoso e statuario, con tutte le sue torri e guglie che lo rendevano diverso da qualsiasi altra cosa esistesse sia nel mondo magico che in quello babbano. Il riflesso della fortezza si allargava sulla superficie del lago nero, ai piedi del monte, che con le luci emanate dalla fortezza sembrava brillare di luce propria.
I ragazzi del primo anno, con il guardiacaccia Hagrid, lo attraversavano a bordo di piccole imbarcazioni, mentre gli studenti degli altri anni venivano portati fino ai cancelli della scuola da carrozze che apparentemente si muovevano da sole, ma che in realtà erano trainate da Thestral, creature dotate di ali molto simili a cavalli, ma con la pelle dura e con il muso simile a quello di un drago. Molti però erano portati a pensare che le carrozze si muovessero da sole perché queste creature erano visibili solo a chi aveva visto la morte.
Le ragazze e i Malandrini si sedettero nella stessa carrozza, Lily era in forte imbarazzo e parlò del più e del meno solo con Remus, mentre James cercò di non farci caso, quando in realtà non faceva che ripensare al fatto che lei si era veramente stretta a lui, ma se fosse stata una cosa dettata da un riflesso inconscio oppure dalla volontà non riusciva a capirlo.
Arrivati a scuola tutti gli studenti assistettero alla cerimonia dello smistamento nella quale, grazie al cappello parlante appartenuto a Godric Grifondoro, smistava gli alunni del primo anno in una delle case della scuola: Corvonero, Grifondoro, Tassorosso e Serpeverde.
Dopo essersi abbuffati durante il banchetto, tutti gli studenti furono invitati dal preside, Albus Silente, a raggiungere i loro dormitori, così visto che Lily e Remus erano i prefetti, accompagnarono i nuovi studenti nella sala comune dei Grifondoro, la casa dei coraggiosi.
“finalmente questa giornata è finita” pensò Lily accoccolandosi su una poltrona davanti al camino. In sala comune ormai non era rimasto nessuno, o così almeno lei credeva.
Ad un certo punto sentì un singhiozzo provenire da una poltrona in penombra, vicino alla finestra, così si avvicinò e vide con suo grande stupore che la persona che stava piangendo era Sirius Black.
Non sapendo bene cosa fare, la rossa si avvicinò a lui e chiese: -Sirius stai bene?-
-No Evans.- disse asciutto Felpato.
-Lo so che non siamo molto in confidenza, ma vuoi parlarne?-
-No, non credo-
Lei lo guardò come solo lei poteva fare: aveva uno sguardo penetrante, che sembrava riuscirti  ad analizzare a fondo, più di quanto tu stesso potessi mai immaginare. Dopo qualche istante fu proprio lei a rompere il silenzio:- E’ per la tua famiglia vero?-
Sirius rimase un po’ stupito che lo sapesse, ma d’altronde sua cugina Bellatrix Black, Serpeverde, si era vantata già con tutti dal momento in cui aveva messo piede sul treno, che il suo “amato” cugino fosse stato ripudiato come un verme dai Black.
-Hai sentito Bella che lo sbandierava in giro?-
-Si, ma credimi, posso capirti. Mia sorella riesce a farmi sentire insignificante e orribile ogni volta che torno a casa, tanto che ogni vacanza diventa un incubo. Credimi ti capisco sul serio, ma sai una cosa? Tu non sei come loro! Tu non sei un vile che abbraccia le regole di un folle!-
Era strano, quelle parole le aveva sentite tanto dire da James, ma non ci aveva mai creduto poi così tanto: lui aveva una famiglia, aveva dei genitori fantastici, come faceva lui a capire pienamente cosa stesse passando lui? E’ pur vero che agli occhi di chiunque non sarebbe mai sembrato che l’affascinante e il grande rubacuori Sirius Black potesse soffrire così tanto, ma lui usava piangere da solo e in silenzio.
-Evans, ti prego non dire nulla a nessuno. non voglio che nessuno sappia che mi sento così-
-Certo Black. Comunque non ti mangio mica se inizi a chiamarmi nome-
-Non vorrei prendermi troppa confidenza signorina Evans- i due scoppiarono a ridere insieme e nella sala comune riecheggiò la risata che somigliava ad un latrato di Sirius.
-Grazie…Lily- disse tra le risate il Black rinnegato.
-Oh, mi hai chiamato per nome, quale onore! Comunque di niente. Quando vuole signor Felpato.-
Restarono lì ancora per parecchi minuti, a parlare e basta. Chi avrebbe pensato che quello sarebbe stato l’inizio di un’amicizia talmente forte da sconfiggere persino l’ultimo nemico: la morte?

Spazio Autore: eccomi qui con un altro capitolo, spero che vi sia piaciuto. Volevo ringraziare chi mi segue e chi legge la mia storia, ma perfavore recensite, solamente per capire se sia di vostro gradimento. Al prossimo capitolo!

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Capitolo 5
*** Trovarsi ***


Era passato già un mese dall’inizio della scuola. I ragazzi erano già alle prese con lo studio e con la marea di compiti che i professori davano loro e non avevano mai tanto tempo libero.
Una domenica soleggiata Lily era andata a fare una passeggiata in riva al lago. Il sole riflettendosi  sull’acqua creava uno spettacolo fantastico. La ragazza si sedette all’ombra di un albero e restò lì ad ammirare il paesaggio.
Dopo alcuni minuti qualcuno le si sedette accanto: Severus.
-Lily dobbiamo parlare-
-Ancora?! Non ti è bastato quello che ti ho detto un mese fa? Non voglio più aver nulla a che fare con te e con le tue scuse! L’avermi chiamato SCHIFOSA MEZZOSANGUE non ti è ancora bastato? Vediamo se riesco a farti capire veramente come stanno le cose: NON VOGLIO Più VEDERTI O SENTIRTI! Non osare avvicinarti!- la rossa era davvero furiosa, ma Piton provò ugualmente ad avvicinarsi a lei
-vieni con me ad Hogsmeade questo sabato e vedrai che tornerà tutto come prima-
-non verrei con te ad Hogsmeade nemmeno se io avessi sete e tu fossi l’ultimo bicchiere d’acqua sulla faccia del pianeta! Vattene!-
Piton provò un ultimo, disperato gesto.. avrebbe voluto abbracciarla, così ci provò, ma lei non ne volle sapere:-Non toccarmi! Metti giù le mani!!-
James, che stava andando al lago come sua abitudine, vide tutta la scena da lontano e quando Piton provò a mettere le mani su di lei, si precipitò subito su il ragazzo scaraventandolo a terra:
-Non hai sentito Mocciosus? Non osare toccarla!-
-Adesso è lui che ti protegge? Sei diventata anche tu una delle sue cagne? Forse allora non devo più scusarmi di quello che ti ho detto, sei davvero una LURIDA e SCHIFOSA MEZZOSANGUE!-
A quelle parole James gli tirò un calcio nelle costole e il serpeverde restò sdraiato a terra senza fiato.
Lily era esterrefatta, sconvolta e disperata, ma non riusciva a muoversi, se ne stava lì impalata con gli occhi lucidi.
-Lily vieni, andiamocene- disse Potter trascinandola per un braccio. Camminarono fino a raggiungere l’inizio della foresta e lì si sedettero su di un ceppo.
La ragazza era scossa, tremava e non riusciva a dire una parola, a quella visione James le mise il suo mantello sulle spalle e le si sedette davanti.
-Perché lo fai?- chiese Lily con un filo di voce
-Fare cosa?- rispose James guardandola di sbieco
-Insomma, sei venuto in mio soccorso, mi hai difesa.. ma perché? Potresti avere tutte le ragazze che vuoi, tutta la popolazione femminile di Hogwarts muore per te, sarebbero disposte a tutto per averti, ma tu non ne guardi nemmeno una. L’anno scorso non ti comportavi così.-
-Ma non è chiaro? Insomma Lily, sei sempre così sveglia, ma quando si tratta di sentimenti non comprendi nulla..-
-Sentimenti? Hai mai provato sentimenti per quelle ragazze che ti portavi a letto?-
-Non parlavo di loro..- e James detto questo, la riaccompagnò al castello.
Più tardi le ragazze si trovarono nel dormitorio:
-Ragazze devo dirvi una cosa- disse Lily
-Spara- rispose Emmeline
-Oggi Severus ha cercato di parlarmi, di nuovo..-
-E che è successo?!- chiese Mary preoccupata
-Nulla, a parte il fatto che quando ha cercato di abbracciarmi e io tentavo di staccarmi, è arrivato Potter intimandogli di lasciarmi andare, Sev mi ha insultata di nuovo e James gli ha tirato un calcio..-
-James è proprio innamorato! Perché non vai con lui ad Hogsmeade Sabato?- chiese Emmeline
-No, non voglio, non credo che lui sia interessato a me è solo uno sbruffone- disse Lily pensando però alle parole che James le aveva detto quel giorno: ma come poteva essere che Potter fosse cambiato? Non era possibile.
Lily continuò –andiamoci in gruppo, ho proprio voglia di passare un po’ di tempo a rilassarmi con voi ragazze-
-Ma come siamo sentimentali- Disse ridendo Mary, e così le ragazze si distesero nei loro letti e si addormentarono.
Intanto però, nel dormitorio di un'altra casa..
-Devo fargliela pagare a quel Potter!- disse furioso Severus
-Tranquillo, ci penso io e so già come fare- a rispondere fu Mulciber, un ragazzo alto e snello, biondo con il viso aguzzo e gli occhi verdi. Si capiva con uno sguardo che era un tipo da cui stare lontani e, come Piton, faceva parte della cerchia dei Mangiamorte.
-Va bene Mul, mi fido di te- così dicendo anche Severus si rimise a dormire.
Sabato arrivò in fretta, le ragazze si erano svegliate presto apposta per l’occasione: Lily aveva sparpagliato tutto il contenuto del suo baule sul suo letto nel tentativo di trovare qualcosa di carino da mettere, Emmeline stava armeggiando con i suo lunghi capelli biondi e Mary cercava di decidere se mettere un rossetto rosa o rosso.
Dopo un’ora Lily aveva optato per dei Jeans attillati e un maglione lungo verde, come i suoi occhi, Emmeline era riuscita a farsi una treccia e Mary aveva scelto il rossetto rosa.
Tutti i ragazzi di Grifondoro che dovevano andare a Hogsmeade si affrettarono a raggiungere in cortile la McGranitt, una volta che ebbero consegnato i permessi, si avviarono.
Arrivate nella cittadina, le ragazze si diressero ai Tre Manici di Scopa, si sedettero ad un tavolo e ordinarono tre burrobirre. Le tre ragazze passarono il pomeriggio a parlare del più e del meno, quando Lily si ricordò di dover finire una relazione per Lumacorno.
-Ragazze devo proprio tornare al castello, non posso rimandare!-
-Oh Lily ma mancano ancora quattro giorni per la consegna e tu l’hai già quasi finita? Mi fai sentire malissimo- disse Mary mettendo su un finto broncio.
-dai, poi al massimo vi aiuterò con le vostre- dicendo questo lanciò anche uno sguardo ad Emmeline che, anche se non aveva detto nulla, sapeva che era indietrissimo con i compiti.
-Allora io vado! Ci vediamo al castello!- Così Lily si avviò.
In un altro tavolo, dietro le tre Grifondoro, Mulciber e altri due Serpeverde ascoltavano in silenzio.
Quando videro Lily alzarsi e avviarsi verso il castello la seguirono.
La ragazza era solita prendere, per tornare alla scuola, una piccola strada, isolata, vicino la Stamberga Strillante, a lei quel posto non faceva in paura, ne era affascinata.
In realtà nessuno sapeva che gli urli provenienti dalla stamberga, altro non erano che gli ululati del giovane Remus quando si trasformava: i malandrini avevano trovato numerosi passaggi segreti nella scuola dal momento in cui James possedeva il mantello dell’invisibilità, uno di questi passaggi infatti era quello che conduceva da Hogwarts, attraverso il Platano Picchiatore, alla Stamberga Strillante.
Lily camminava quando le tre serpi le tesero un agguato: si erano divisi, due venivano verso di lei e Mulciber le era alle spalle.
-Ciao cara Evans, che ci fai qui da sola in questo sentiero? Qualcuno potrebbe aggredirti- a queste parole Lily sobbalzò spaventata
-Cosa vuoi Mulciber?- intanto la ragazza aveva già tirato fuori la bacchetta
-Sai, sei molto carina e, ho notato che piaci molto a Potter, perciò come poter ferire meglio quello sbruffone se non provarci con te… e RIUSCIRCI?- detto ciò la disarmò così velocemente che non se ne rese nemmeno conto, gli altri due furono subito su di lei bloccandola a terra e il terzo le salì sopra.
-Sei un vigliacco! In tre contro uno! Mi fai schifo- e la ragazza gli sputò in faccia.
Il ragazzo sorrise, si asciugò il viso e le sussurrò ad un orecchio –l’hai voluto tu rossa-, così inizio a sbottonarsi i pantaloni e, per quanto Lily provasse a muoversi, a calciare ed urlare sbottonò anche i suoi.
 
***
James e Sirius stavano andando ad Hogsmeade, erano stati tutta la notte alla stamberga con Remus, e ora avevano voglia di farsi una camminata.
-Perché Peter non è voluto venire?- chiese Ramoso
-Non è che non è voluto venire, non gliel’ho nemmeno chiesto, dormiva come un ghiro!-
I due amici scoppiarono a ridere, ma sentirono delle voci venire dal sentiero che portava alla città
-Cosa vuoi Mulciber?- di certo era la voce di Lily
-Sai, sei molto carina e, ho notato che piaci molto a Potter, perciò come poter ferire meglio quello sbruffone se non provarci con te… e RIUSCIRCI?- a queste parole James iniziò a correre, con al seguito Sirus, quandò arrivarono Mulciber era sopra di lei con i pantaloni slacciati: tutto fu molto rapido.
Sirius schiantò i ragazzi che tenevano ferma Lily, James pensò a Mulciber
-LEVICORPUS!- esclamò James
-Oh Potter questo è il meglio che sai fare?- lo beffeggiò il ragazzo a testa in giù
-No, è solo l’inizio, non dovevi proprio farlo-
Potter lasciò cadere la serpe, quando toccò il suolo fu sopra di lui e gli diede un pugno sul naso.
-Basta..- Lily era lì, stesa ancora a terra e guardava supplicante James, aveva visto fin troppe violenze quel giorno, così James lo lasciò andare, e il ragazzo con il naso rotto scappò, seguito a ruota dagli altri due messi in fuga da Sirius.
Lily fece per alzarsi quando James le fu vicino e dolcemente la prese in braccio.
-Io torno in fretta al castello Ramoso, vedo se riesco a trovare quei tre, giuro sulla barba di Silente che se gli metto le mani addosso gli faccio fare la fine di Nick quasi senza testa!- Sirius sparì poco dopo.
I due rimasero da soli:
-E’ riuscito a farti qualcosa?-
-No, sei arrivato giusto in tempo, dove andiamo?-
-Ti porto alla stamberga, lì starai al sicuro-
La ragazza si sentiva già al sicuro, tra le sue braccia, sarebbe voluta rimanere così per sempre.
Quando arrivarono nella vecchia casa Remus e Peter se n’erano già andati.
James la fece sdraiare su un vecchio divano e le si sedette accanto.
-Grazie- disse lei guardandolo negli occhi
-Come abbia potuto farti una cosa del genere io non me lo spiego, come avrebbe potuto farti del male?-
Lily notò che James era rimasto davvero turbato dall’accaduto, anche se prima non l’aveva dato a vedere, lo guardò ancora come lo aveva guardato sul treno: era bello, e, confessò a se stessa, che le piaceva molto.
-Lily, non mi sarei mai potuto perdonare se ti fosse successo qualcosa..-
La ragazza si tirò su, ora i loro volti erano a pochi centimetri l’uno dall’altra
-Grazie per esserci stato- disse Lily in un sussurro, ora le loro labbra erano a pochi centimetri l’uno dall’altra
-Sei molto importante per me Lily..- ora ciò che li divideva era un respiro
-Credo di averlo capito- le loro labbra finalmente si incontrarono. Il bacio parve durare secoli, come se quelle due anime lo stessero aspettando da sempre, era appassionato e dolce allo stesso tempo.
Quando si staccarono si guardarono negli occhi, non c’era altro da dire, erano perfetti l’uno per l’altra.
Allora si baciarono ancora e ancora, tutto il resto non contava, si erano trovati e tutto il mondo che li circondava non esisteva più.

Spazio Autrice: Ciao a tutti!! mi spiace davvero molto per il ritardo della pubblicazione, ma tra esami e lezioni non ho trovato proprio il tempo. Spero di farmi perdonare con questo capitolo, assai più lungo dei precedenti. Grazie alle persone che mi seguono e a chi ha messo la mia storia tra le preferite. Per favore recensite. Buona lettura!

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