Tremava.
Uno scricciolo che a stento tratteneva le lacrime.
“No.”
La Signora Grassa sbuffò.
Era vero, dopotutto: ogni anno li facevano più piccoli.
“Succo di zucca?” balbettò il ragazzino guardandola con occhi da cucciolo disperato.
“No.”
Sempre, sempre più piccoli. Facevano tenerezza, però.
E doveva ammetterlo: crescevano molto bene.
Certo, non poteva lamentarsi. Erano dei cuccioli, sì, ma i suoi cuccioli.
“Caput Draconis?”
“Questa erano anni che non la sentivo, sai?”
Un luccichio di speranza illuminò invano lo sguardo spaurito del giovane studente.
“No.”
La Signora Grassa ridacchiò pacatamente, sforzandosi di ricordare.
Per Merlino, qual era la parola del giorno?
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