Can't Love, Can't Hurt

di startariot
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. It wasn't about you ***
Capitolo 2: *** You’ll never know, hot to make it on your own. ***
Capitolo 3: *** 3. Don't let it break you ***
Capitolo 4: *** 4. It's time for me to fall apart ***
Capitolo 5: *** 5. My kiss can mend your broken heart ***
Capitolo 6: *** 6.You'd destroy me, and I'd let you ***
Capitolo 7: *** piccolo avviso. ***



Capitolo 1
*** 1. It wasn't about you ***


Ciao! Ho letto questa piccola fan fiction il mese scorso, l'ho trovata carina e fortunatamente l'autrice mi ha dato il permesso per tradurla per cui ho pensato di pstarla qui su efp! :) Spero piaccia anche a voi. Ha 12 capitoli, ed è già conclusa, quindi cercherò di postare almeno un capitolo alla settimana :)




 “A volte nella vita vuoi semplicemente cose che non dovresti volere. Ti convinci che non dovresti volerle. Provi ad andare avanti come se tutto andasse bene, come se non ci fosse una tempesta dentro di te che si prepara a fuoriuscire da un secondo all’altro. Fingi di non sentire un opprimente bisogno di qualcosa che non puoi avere. O qualcuno. Vai semplicemente avanti.”!

Sentiva Louis che lo stava guardando dal posto in cui era seduto dall’altro lato rispetto a Niall. Sapeva che doveva girarsi e controllare il suo compagno di band. Sapeva senza guardarlo che c’era preoccupazione impressa sul volto di Louis ma semplicemente non poteva guardarlo. non ci riusciva.

Perché Louis era ‘la cosa’ di cui aveva bisogno. Così disperatamente che poteva sentirlo nelle sue ossa. in ogni cellula. E sapeva di non poterlo avere.
Così guardò dritto, verso l’intervistatrice che lo stava guardando con occhi spalancati e la bocca leggermente aperta. Ignorò lo sguardo e sorrise educatamente sperando che lei abbandonasse l’argomento e parlasse dell’album o dello stupido video che avevano girato, ragioni per cui stavano facendo quell’intervista.

Sentì una mano sulla sua spalla e vide Zayn guardarlo, visto che era seduto dietro di lui. Lui guardò in basso con la sua espressione che per il resto del mondo potrebbe sembrare pura nonchalance ma i ragazzi sapevano bene leggere le espressioni l’uno dell’altro. E Harry sapeva che Zayn gli stava dicendo silenziosamente che sapeva. 

Harry non sapeva di preciso cosa Zayn sapeva ma il modo in cui la sua mano si era delicatamente stretta sulla sua spalla quando si era girato verso di lui, gli aveva suggerito che Zayn sapeva.

Anche Niall e Liam lo stavano guardando con facce preoccupate, se ne era accorto. E poi tutti si girarono per un secondo verso Louis- sperando che lui sapesse di cosa harry stesse parlando - prima che un rumore riportasse la loro attenzione all’intervista.

Harry vide Ronald vicino alla sedia, appena caduta, con uno sguardo annoiato in vico. Sapeva che sarebbe stato rimproverato dopo questa intervista. Ancora una volta.

Allontanò tutti questi pensieri dalla sua mente per tornare all’intervistatrice che ancora stava guardando verso di lui con uno sguardo indescrivibile. Sapeva che aveva fatto una stronzata. ma non gli interessava, non più.

“Um. Scusami, sono un pò..Non mi aspettavo questo. Dovrei-uh, stavamo parlando di persone importanti. Per cui, sei single allora, Harry?”

“Si.”

Questo è tutto quello che dice stavolta. Rovinare tutto una volta è sufficiente.

“Io, solo.....scusami se ti chiedo tutto questo ma quello che hai detto era così..- non so proprio cosa dire. Mi scuso per non essere professionale”

“E’ tutto ok.” Disse lui con quel suo facile fascino che era ormai diventato il suo tratto distintivo in qualche modo.

“Sapevo che fossi una persona intelligente, solo che non mi aspettavo di sentire tutto questo da un giovane ragazzo che sta vivendo il suo sogno nella più grand boyband. Non era qualcosa che mi aspettavo di sentire da un teenager.”
“A dire la verità, ha appena fatto venti anni.”

“Si, l’ho fatto.”

“Oh colpa mia, è vero. Ma sei ancora giovane”

“si, lo sono.”

E questo è tutto quello che dice su quello che si è lasciato sfuggire prima, nonostante senta tutti gli occhi puntati su di lui, come se i suoi amici volessero assicurarsi che stesse bene. Come se sentissero il constante bisogno di guardarlo e controllare che lui era lì. Si sentiva in colpa per farli stare male. !

“Allora Harry, vivi a Londra al momento, giusto?”

“No, non ho una casa in questo momento”

“E allora, dove vivi?

“Vivo sul divano di mia sorella per ora. Sto cercando un appartamento però”

“Cosa è successo tra te e Louis? Non vivevate insieme?”

“Si, noi..”

“Non più ormai”

Fermò Louis prima che potesse iniziare la frase e, oltre la testa di Niall, poteva vedere che Louis lo stava fissando. Continuò a guardare la donna, i cui occhi si erano soffermati su Louis. Per fortuna, andò avanti.

“Zayn, complimenti per il tuo fidanzamento. Come sta Perrie?”

“Sta molto bene. Grazie”

“Bene, e Niall tu che mi dici? stai ancora cercando una fidanzata?”

“Si, dopo che Zayn è andato via spezzandomi il cuore, sto cercando qualcuno. Harry è piuttosto carino, non credi?”
Harry sorrise impacciatamente a Niall e si girò verso di lui per fargli un occhiolino quando vide Louis cercare di rubargli un’occhiata, così immediatamente si girò, come se si fosse ricordato improvvisamente delle parole di Ronald prima dell’intervista. ‘e qualsiasi cosa facciate, voi due, non vi guardate. leggono i vostri sguardi quindi evitate di guardarvi, okay?’

“Visto che ci siamo, come procede la ‘bromance’ tra Harry e Louis? Le fans sono state piuttosto tranquille ultimamente, non parlano più molto di ‘Larry Stylinson’. Cosa ne pensate?”

“Penso abbiano capito che Louis ha una relazione seria. Voglio dire, lo abbiamo sempre detto ma è come se finalmente lo stiano accettando.” 

Liam entrò nel discorso e rispose alla domanda come se sapesse che Harry non ne avrebbe parlato, come sempre. E Louis, per qualche ragione era come se non avrebbe risposto poi così velocemente.

“Louis?”

“Si, penso che finalmente se ne siano accorte. Intendo..non mi ha mai annoiato più di tanto quello che pensavano. A volta, ci sfuggivano le cose di mano ma d’altronde tutti i nostri fans a volte vanno un pò oltre. Sono felice che ci apprezzino ancora.”

“Perchè non dovrebbero?”

“Voglio dire, non siamo più adolescenti. Ma sembrano averla presa abbastanza bene. Ho visto alcune cose sul nostro essere adulti adesso, ma togliendo questo sono starai fantastici.”

Si inserì Niall nella discussione, “Migliori fan al mondo”

“Beh questo è abbastanza vero, i vostri fans sono più che leali. Come pensate che reagiranno al nuovo video, allora?”

“Penso sia uscito davvero bene, vedrete semplicemente ragazzi che si divertono e che... beh..creano dei ‘ricordi di mezzanotte’.

Liam ha preso il controllo, ora che ha notato che harry non è il solito chiacchierone e Louis sembrava aver preso piede nel programma.

“Ho appena visto il video e la parte sul London Bridge sembra fantastica e terrificante allo stesso tempo. Come è stato per voi girarla?”

“E’ stato assolutamente fantastico. Avevo sempre voluto farlo, lo stesso Niall, erravo così elettrizzati all’idea di girare quella parte. Nialler?”

“Si, voglio dire...ci siamo divertiti. Perfino Lou, che ha un pò paura dell’altezza, rideva e si divertiva quando eravamo lì su”

“Si, eravamo un preoccupati per Harry. Goffo com’è, ero preoccupato inciampasse in qualcosa e cadesse giù”

Suggerì Zayn con la sua lenta pronuncia e tutti lo trovarono divertente. Anche Harry fece un sorriso impacciato per mantenere la facciata.

L’intervistatrice -Jessy- sembrò piuttosto soddisfatta dalle loro risposte e chiuse l’intervista con un ‘grazie per essere venuti’. Tutti iniziarono a camminare verso la porta d’uscita dello studio dove Ronald li stava aspettando.

Harry camminava dietro di loro come se avesse impostato la guida automatica, Zayn rallentò il passo per camminare vicino a lui ma non diceva nulla. Harry lo apprezzò.

“E’ stata buona, per la maggior parte. Harry, tu stai bene?”, disse Ronald guardandolo con tono accusatoria e Harry voleva solo andare a casa.

“Si, sto bene”

“Di che cosa stai parla-”

“Non ne voglio parlare”

“Senti, ne abbiamo discusso. Non puoi dir-“

“Non ne voglio parlare. Abbiamo finito qui?”

Si era accorto che tutti lo stavano guardando. Di solito era lui quello calmo del gruppo, quello che non perdeva il controllo. Ma adesso, manteneva questo tono minaccioso.


Lui voleva andare solo a casa da Gemma e guardare stupidaggini in Tv prima di addormentarsi. Lei era stata fantastica in questo periodo. Anche se non sapeva cosa c’era di sbagliato. Non aveva chiesto nulla. E se lo avesse fatto, lui non sarebbe stato in grado di rispondere.

“Va bene, sembrate tutti davvero stanchi. Vi faccio tornare a casa adesso. Domani è il vostro giorno libero quindi ci vediamo giovedì ragazzi. Saluti!”

E così Harry pronto ad andare via quando la voce di Liam lo fermò.

“Harry, amico stai bene?”

“Si, sto bene. Solo sono un pò stanco.”

“Non sembri stare bene, va tutto bene a casa’”

Una risata sommessa gli scappa dalle labbra prima di rispondere, “quale casa?”

Tutti gli altri sobbalzano quando gli sentono pronunciare quelle parole e lui sis ente un pò in colpa per averle dette.

“Hazza, ne vuoi parlare amico?”!

“No Niall, va tutto bene. Ho solo bisogno di dormire un pò”!

“Okay. Ci vediamo domani allora. Devo alzarmi presto domani per il programma radiofonico. Zayn, Li ragazzi venite vero?”!

“Si.”

“Si.”

Tutti si avvicinano alle loro macchine dopo un giro di abbracci e saluti. Harry intelligentemente evita di avvicinarsi a louis e cammina lentamente verso la sua macchina quando sente dei passi che lo stanno seguendo. Continua a camminare, sperando che la fortuna lo risparmi. Solo per una volta. Non succede.!


“Haz”

E’ tutto quello che serve. I suoi piedi smettono di camminare e la sua mano si blocca sulla macchina come le parole rimaste sospese nell’aria. E’ tutto quello che gli serve per fermarsi esattamente nel punto in cui si trova. Sperava di essere abbastanza forte da combatterlo. Sapeva di non esserlo.

“Sei arrabbiato con me?”!

Sperava di poter entrare in macchina e correre via ma sapeva di non poterlo fare.

“No”

“Cos’era quella cosa lì dentro?”

“Cosa era che cosa?”

“Sai cosa. Sei-“

silenzio.

“Harry, che cosa intendevi?”

Non riuscì a parlare.

“Perchè mi stai facendo questo? Non posso, sai che non posso-"

“Non riguardava te”

Rimase ad ascoltare, aspettando una risposta..che non arrivò.

E poi “Cosa intendi? Che cazzo significa che non riguardava me? Haz, guardami. Che cosa stai dicendo?”!


Riusciva a sentire il calore oltrepassare la sottile stoffa della camicia, nel punto in cui Louis era aggrappato al suo braccio. Sentiva i suoi occhi blu fissi sul suo viso, cercando per un’espressione. Una qualsiasi espressione. Harry non gliene diede una. !

“Harry, che significa che non riguardava me?”


"non riguardava te."

Questo è tutto ciò che Harry riesce a dirgli!

 

Sentì la mano di Louis scivolare lentamente via dal suo braccio, e lo sentì fin dentro le sue ossa ma andò avanti. Si aggrappò a quell’amaro e familiare sentimento che sentiva nel suo petto e che stava diventando parte di lui.!

Louis rimase lì a guardarlo ma Harry sapeva di non poter ricambiare lo sguardo. Sapeva di combattere una battaglia persa in partenze. Sapeva di non poterlo guardare e trattenersi. Lo sapeva da anni ormai. Solo ora, il bisogno è troppo forte. E lui è debole. Ha perso tutta la sua forza. !

Si gira e sale in macchina prima che Louis possa fermarlo di nuovo. Non allaccia nemmeno la cintura di sicurezza nella fretta di andare via da lì. Uscendo dal parcheggio, vede Louis fermo nel punto in cui era prima attraverso lo specchietto retrovisore e deve trattenersi dal tornare indietro e correre da lui. !

Torna a guardare dritto e accelera fin quando non raggiunge un distanza di sicurezza in cui sa che non tornerà indietro. Rallenta poi per allacciare la cintura di sicurezza. Ma anche in quel momento, non si ferma, troppo spaventato di quello che potrebbe fare se si fermasse. Correre da Louis.!

Sbattè gli occhi per allontanare le lacrime ma non le lasciò cadere. No, è più forte di questo. O almeno è bravo a fingere.!
 

Quando torn a casa, Gemma sta guardando la tv e mangia del gelato direttamente dalla confezione. Lei lo guarda e gli rivolge il sorriso rassicurante a cui lui è ormai abituato da due anni a questa parte. Quando erano giovani erano come cane e gatto, ma da quando lui è stato scaraventato in questa nuova vita ed è stato costretto a crescere all’improvviso, hanno smesso di discutere. Quasi sempre ormai, sono sempre lì l’uno per l’altro. In particolare, Gemma c’è per lui. Perché lei è forte, è la sua rocca, e ‘non ho bisogno di nessun uomo, harry’.!

Lui toglie i suoi stivali e si siede sul divano accanto a lei. Lei porta instintivamente il suo braccio intorno a lui e gli offre un pò di gelato. Quando lui rifiuta, lo guarda per un secondo lei lo invita ad stendersi ed appoggiare la testa sulle sue gambe. Lui aspettava di sentire quelle parole da tutto il giorno. !

Guardano le repliche di The Big Fat Quiz fino a notte fonda con le scatole del Take Away distribuite su tutto il tavolo. Harry sente una fitta di dolore quando ricorda come il tavolo a casa sua e di Louis era sempre pieno di scatolette del Take Away. Ma la caccia via come tutto il resto. La seppellisce.!
Ad un certo punto della notte si sveglia quando sente Gemma che lo copre con una coperta e sorride calorosamente quando apre gli occhi.!

“Io vado a letto, ci vediamo domani mattina fratellino”!

“Notte, Gem. Ti voglio bene”!

“Ti voglio bene anche io, Harry”!

Gli da un bacio sulla fronte spegnendo poi le luci, avviandosi verso la sua stanza. Gli viene in mente quando qualcun’altra era solito dargli un bacio sulla fronte prima di dormire. Sente una lacrime scivolare dai suoi occhi e scendere giù lungo la sua guancia prima di arrivare sulla sua mano, poggiata sotto la sua testa. Chiude gli occhi e si addormenta.!





Beh, 
Questo è il primo capitolo! Fatemi sapere cosa ne pensate se vi va :) 

 
 

 

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Capitolo 2
*** You’ll never know, hot to make it on your own. ***


Sorpresa!
Avevo il secondo capitolo quasi del tutto tradotto per cui ho pensato che potesse aiutarvi a capire un pò meglio le cose. :) 



Louis si sveglia a causa di un forte rumore fuori dalla finestra ma fuori è buio, ed è il silenzio mortale a svegliarlo, piuttosto che il rumore. Gira un pò la testa per guardarsi intorno e gli ci vuole un second per realizzare di non essere nel suo letto. E’ in quello di Harry. Tiene stretto un suo vecchio maglione che non era più venuto a riprendere.

Riabbassa la testa e si gira per stendersi a pancia all’aria, stringendo ancora la lana di quel maglione e fissando il soffitto. Sono passate poche settimane ma riesce ancora a sentire il profumo di Harry sul cuscino e sente quasi un tocco ‘fantasma’ della sua pelle.

Ma non c’è. Louis lo sa. E’ da solo nell’appartamento. Nel loro appartamento. 

E’ per questo che si trova in quella camera piuttosto che nella sua. Si sente solo. Semplicemente, gli manca il suo migliore amico. 

Si costringe a chiedere gli occhi e riaddormentarsi sognando di giocare a calcio con Harry come facevano durante XFactor quando tutto non era così complicato.

 

 

***

 

Louis si sveglia quando il suo cellulare suona incessantemente. Caccia fuori un braccio bruscamente e riesce a raggiungere il telefono senza aver prima fatto cadere le bottigliette vuote sul comodino. 

“..iao?”

“Lou, non dirmi che sei ancora a letto. Dovresti essere qui tra quindici minuti per l’intervista”

“Ugh, okay mi alzo. Dammi solo due minuti”

“No, non hai due minuti, Louis. Ronald ci taglia la testa se l’intervista non andrà bene. E’ ancora arrabbiato per quella piccola discussione tra te e Harry. Porca il tuo culo qui subito.”

Zayn chiude la chiamata appena finsice di parlare senza dare a Louis la possibilità di rispondergli. Lui borbotta e rotola fuori dal letto,. 

Fa una doccia e corre in giro per la stanza per prepararsi, non rallenta fino a che non raggiunge lo studio dove trova Lou ad aspettarlo con un paio di piastre in mano e una espressione corrucciata in volto.

“Avresti dovuto essere qui per trucco e capelli dieci minuti fa, Louis. Se Ronald mi urla contro per questo, darò la colpa a te”ì

Lui annaspa portando la sua mano al petto. “Non lo faresti”

“Adesso siediti, Tommo”

Le rivolge un sorriso e  si siede per farle fare le sue magie per trasformare i suoi capelli in un cespuglio attentamente studiato che ha iniziato ad amare. Con l’angolo degli occhi, intravede Liam e Niall camminare e chiacchierare riguardo qualcosa con Zayn subito dietro di loro.

“Tutto bene ragazzi?”

“Lou! Ce l’hai fatta. Pensavo di ricevere un’altra predica. 

“Per l’amor di dio, Niall”

“Se solo Harry arrivasse presto”

Prima che potesse chiedere qualcosa a qualcuno, ci fu una raffica di movimento poiché Harry Styles entrò seguito dal capo dell’agenzia PR Ronald Green. Sembrava arrabbiato.

“Avresti dovuto essere qui un’ora fa. E ora non avremmo tempo per trucco e-“

“Penso di essere apposto. Tutto bene ragazzi?”

“harry, non puoi continuare così. So che hai avuto dei problemi ma questo è inaccettabile. E per l’amor di Dio smettila di camminare!”

“Vado fuori a fumare, volete unirvi a me?”

Louis alzò lo sguardo improvvisamente cercando di evitare di guardare verso Harry. Non riusciva quasi a credere a quello che aveva appena detto. Lui odia fumare.  Ne faceva sempre un problema quando Zayn usciva a fumare, o quando lo faceva Louis qualche volta. 

“Da quando fumi?”, Ronald sembrava non sopportare più nessuno e sembrava fosse sul punto di urlare da un secondo all’altro. 

“Da adesso”, sbottò Harry sbattendo contro la sua spalla e uscendo fuori dalla porta di ingresso.

Louis riusciva a sentire quattro paia di occhi puntati su di lui ma lui decise di continuare a leggere l’articolo sull’interessante mondo dei ‘Runaway Looks’.

Riuscì a percepire il cambiamento nell’aria quando Harry rientrò nello studio. Tutti gli altri erano in piedi a guardare il più giovane. 

“Stai bene Haz?”

“Sto bene, voi ragazzi?”

“si, stiamo bene. questa storia del fumo, quindi?”

“Dovevo togliermelo dalle scatole in qualche modo”

“quindi non fumi?”

Louis guardò nella loro direzione per vedere cosa Harry avrebbe risposto. Tutto quello che rivolse a Zayn fu un occhiolino prima che Ronald li chiamò per l’intervista. 

Louis era più che confuso.

 

***

 

Automaticamente Louis andò a sedersi vicino ad Harry, ma appena si sedette, il più giovane si alzò e si spostò alla sedia successiva.

Louis alzò lo sguardo per indirizzare verso di lui tutta la sua rabbia e fastidio, ma tutto quello che Harry fece fu rivolgergli un piccolo sorriso e indicò nella direzione di Ronald che era seduto proprio dietro il camera man.

Avevano sempre voluto che Harry e Louis si sedessero l’uno lontano dall’altro. Ma questo non li aveva mai fermati prima. Ora, invece, Harry li seguiva alla lettera, apparentemente. 

Bene, okay allora. Non gli interessava.

Era questo che continuava a ripetersi durante tutto il tempo mentre l’intervistatrice parlava di qualunque cosa dalle loro famiglie ai loro capelli, e poi la bomba. 

“Allora, Louis..come sta la tua fidanzata? State insieme da parecchio adesso, come si incastra con tutti i viaggi e la fama?”

prima che potesse anche solo aprir bocca, i suoi occhi vagarono d’istinto verso sinistra, verso Harry. Sembrava come se non gli potesse importar di meno di Louis. 

Sapeva che non era così. 

Ma faceva male vedere Harry fingere di ignorarlo e essere così indifferente. Louis andò avanti. 

“SI, sta bene. Va tutto bene, adesso si è abituata al non avermi sempre intorno quindi sta andando bene. Si”

“E tu, Harry? Sei interessato a qualcuno? Non ho visto il tuo volto su nessun magazine ultimamente, ti stai sistemando quindi? Sei stato piuttosto tranquillo nelle ultime settimane. C’è un motivo in particolare?”

 

 A volte nella vita vuoi semplicemente cose che non dovresti volere. Ti convinci che non dovresti volerle. Provi ad andare avanti come se tutto andasse bene, come se non ci fosse una tempesta dentro di te che si prepara a fuoriuscire da un secondo all’altro. Fingi di non sentire un opprimente bisogno di qualcosa che non puoi avere. O qualcuno. Vai semplicemente avanti.”

Non sapeva cosa pensare. Non sapeva cosa fare. I suoi occhi erano puntati su Harry e non riusciva a distogliere lo sguardo. Voleva solo avvolgere le sue braccia intorno ad Harry e stringerlo a sè. Lo voleva davvero. 

Ma Harry non lo calcolava per niente. Rimasero così per il resto dell’intervista. Come se non fossero insieme nella stessa stanza. Fingendo di non sentire la connessione che era sempre stata lì dal primo momento in cui aveva incontrato gli occhi del piccolo ragazzo riccio tre anni prima. 

Gli fu chiesto del Larry Stylinson -da cui nacque questo casino- ma cercò di trattenere le sue emozioni e rispose comunque. Harry non disse una parola, come normalmente faceva quando l’argomento veniva tirato in ballo. Solo ora Louis capiva perchè. 

 

 

 

 

 

****(flashback)

 

“Non ce la faccio più, Louis”

 

 

“Di che stai parlando, Haz? Torna qui e dammi un bacio.”

 

Louis ridacchiò, allungando un braccio per riportare Harry seduto sul divano accanto a lui dove stavano giocando a ‘obbligo o verità’ e Niall stava per mangiare una disgustosa combinazione di uva e gelatina. Lui ed Harry si scambiavano coccole sul divano, quando all’improvviso Harry si alzò respingendo il braccio di Louis che aveva appena raggiunto il collo di Harry. 

 

“No, ti ho detto che non ce la faccio più”

 

“A fare cosa? Sei ancora arrabbiato con me per i vestiti? Ti prometto che li metterò in lavatrice domani mattina”

 

“Tu proprio non ci arrivi, Louis. Non ci arrivi mai”

 

“Arrivo a cosa?”

 

“Me ne vado”

 

Harry si girò e uscì dal salotto facendosi largo tra la folla per il party e raggiunse la sua stanza con Louis che lo seguiva subito dopo. 

 

“Harry, cosa c’è? Perché sei così arrabbiato?”

 

“Non ce la faccio solo più, Lou. Non riesco a portare avanti tutto questo”

 

“portare avanti cosa, piccolo?”

 

“Questo. Tu ed io. in questo modo.”

 

“Mi sono perso, Harold.”

 

“Loro lo vedono, Tutti loro riescono a vederlo. Perché tu non ci riesci?”

 

“Harry..cosa-”

 

“Tutti vedono il modo in cui ti guardo. E di come non riesco a smettere di toccarti, continuano a dire che sono pazzo di te, e io-“

 

“Oh dio, non di nuovo. Quante volte ti ho detto che devi smetterla di ascoltare quelle persone. Vogliono solo intrattenimento, Harry. A nostre spese. E’ una stronz-“

 

“Non dirlo, Lou. Per favore. Non farlo”

 

“Cosa?”

 

“Parlano sempre del fatto di quando Simon ci formato come band e passammo. Di come tu saltasti tra le mie braccia e io ti strinsi forte anche se non ci conoscevamo.”

 

“Harry-“

 

“Quel giorno, quello è stato il momento in cui mi sono innamorato di te. Mi dissi che era solo un periodo. Che l’avrei superato. Ma poi tu sei entrato in quel modo nella mia vita. Tu..hai semplicemente reso impossibile che io non mi innamorassi di te. Ogni piccolo tocco, ogni piccola carezza e sentivo il cuore in gola. Ma sono andato avanti, dicendo, pensando, sperando che avresti provato lo stesso. Un giorno. 

Altrimenti perché avresti continuato a toccarmi in quel modo e a guardarmi tutte le volte? Perché avresti fissato i ragazzi ogni volta che si avvicinavano a me? Perché avresti ballato cone in quel modo al party AnchorCert? E Wellington? Perché avresti tatuato una bussola dopo che io avevo fatto la nave? Perché avresti continuato a venire nel mio letto ogni notte? Ho continuato ad aspettare ed ora non posso più”

 

Non sapeva cosa dire. Non avrebbe mai pensato che Harry potesse dire una cosa del genere. Perche dovrebbe? Sono migliori amici. 

 

“Hazza, hai letto di nuovo quei blog su Larry Stylinson? Ti ho detto che sono solo delle teenagers—“

 

Sono innamorato di te. Lo sono da tre anni. Ma non posso più andare avanti.”

 

Non diceva nulla. Non ci riusciva. 

 

“Va bene, ho ricevuto. Solo non pensavo che mi avresti visto in modo così superficiale.”

 

“Haz, aspe-“

 

“No. Solo..non farlo”

 

“Pensavo non fossi pronto ancora. Che avevi bisogno di tempo. Continuavi ad uscire con Eleanor durante il giorno e poi piombavi nel mio letto la notte e pensavo ‘ha solo bisogno di tempo’. Continuavi a bere e ballare con me ai party e ogni notte pensavo ‘Stasera. stasera te lo dirà’. Ma ogni mattina mi svegliavo con una altra copertina di te e la tua fidanzata a qualche party. 

Ogni volta che mi toccavi, perdevo me stesso. Sono stato così vicino a crollare molte volte ma ho tenuto duro. Ho controllato il mio bisogno per aspettare. Ma non posso più. Con tutti i party in casa e le notti trascorse nel letto abbracciati e i baci da ubriachi che non sono nemmeno sicuro siano davvero accaduti a questo punto. Semplicemente…non riesco a starti intorno. non più.

Hai reso chiaro che tu non provi nulla. L’ho sentito. E andrà tutto bene. Farò funzionare tutto questo. Dobbiamo lavorare insieme, d’altronde, e il tour. Ne uscirò.”

 

Louis continuava a guardare il tappeto sotto i suoi piedi mentre Harry parlava così lentamente che sembrava si stesse sforzando di far uscire quelle parole, per il dolore. 

 

“Mi trasferisco”

 

Guardò improvvisamente in alto per assicurarsi di averlo sentito davvero, harry loaveva detto sottovoce. 

 

“Me ne vado e non tornerò indietro.”

 

Louis reagì male e non pensò quando il suo braccio bloccò Harry mentre si stava girando. 

 

“Lasciami andare, Louis”

 

ma lui non vuole. 

 

“Non ferirmi più”

 

Non riesce a trattenerlo dopo questo. Lo lascia andare. 

 

 

 

 

*****(fine flashback)

 

 

 

Louis rimase in disparte ad ascoltare Ronald mentre rimproverava Harry per quello che aveva detto durante l’intervista. Non riusciva a non sentirsi in colpa. 

Harry aveva lasciato l’appartamento da due settimane, e non era mai tornato. Louis non era ancora sicuro di quello che era successo. Aveva perso il suo miglior amico. E non era sicuro su come fosse successo. 

Harry rispondeva a Ronald e tutti, incluso Louis, erano lì scioccati ad ascoltare il tono aggressivo della sua voce. Non era mai stato aggressivo, parlava sempre lentamente anche quando la sua pazienza andava via via svanendo, ma adesso guardava Ronald rabbiosamente come se aspettasse che lo sfidasse. Ma non lo fece.

Quando Ronald andò via, i ragazzi immediatamente si girarono verso Harry e Liam iniziò a chiedergli se stesse bene. Louis riusciva a mala pena a stare attento a quello che dicevano, Tutta la sua attenzione era rivolta a Harry. 

Non era stato con lui per settimane. E non era abituato a stare lontano dal suo migliore amico per così tanto. Che fosse a casa o in tour, non era mai stato lontano da Harry per così tanto e non sapeva come gestire questa distanza. 

Non sapeva come gestire il non potersi allungare per toccarlo ogni volta che voleva. Non sapeva come non stare vicino a lui, sedersi vicino a lui e sussurrargli cose all’orecchio ogni momento. Semplicemente…non sapeva. 

Ma Harry nemmeno lo guardava, la sua testa è piegata e dice solo che è stanco e ha bisogno di dormire. Louis si chiede se anche Harry avesse problemi a dormire come lui. Se restava sveglio nel letto sentendo caldo e freddo allo stesso momento e se gli mancava la sua pelle sulla sua. Se lo domandava ma non disse nulla. 

Harry dissolse la loro preoccupazione e presto tutti stavano camminando verso il parcheggio macchine. Louis non era sicuro di quello che i ragazzi si erano detti, era troppo impegnato a guardare Harry e aspettare qualche segno di riconoscimento. Qualche tipo di risposta che si, lui esiste per Harry. Che a Harry ancora importa di lui. 

Tutti camminavano verso le proprie macchine e cercò di fare lo stesso. Cercò di camminare verso la sua macchina e non seguire Harry come aveva fatto negli ultimi tre anni- seguire Harry ovunque lui vada, nessun’altra domanda. 

La trovava un’abitudine difficile da spezzare, in più oggi aveva delle domande. 

“Haz”

Fu riempito da una piccola sensazione di piacere quando vide Harry fermarsi, nel momento in cui le parole lasciarono la sua bocca. Gli importava, allora. 

Voleva dire tante cose, voleva avvolgere le sue braccia intorno al suo ragazzino riccio ma sapeva di non poterlo fare. Non poteva dire ‘andiamo a casa, Haz. Ti prego, torna a casa. Non posso vivere così. Non ce la faccio senza di te’

Invece scelse di fargli la domanda che gli riempiva la testa da un pò 

“Sei arrabiato con me?”

“No”, lui dise ma louis lo conosceva bene e sapeva che Harry non avrebbe mai risposto ‘si’ a quella domanda, non importava chi la faceva. Non era da Harry.

“Che cosa è successo lì dentro?”

Harry decise di fare finta di nulla e questo urtava la sua pazienza. Louis voleva solo che si girasse e stringerlo tra le braccia e dirgli di tornare a casa. Ma non poteva. 

Harry non avrebbe ascoltato. Non lo aveva fatto l’ultima volta. O quella ancora prima. E Louis non poteva continuare ad essere ferito in quel modo, perché ogni volta che Harry diceva no al tornare a casa, Lui tornava in quell’appartamento vuoto e rimaneva per ora nella doccia così poteva fingere che non stava piangendo. 

Non poteva ricevere un altro no. 

Quindi non glielo avrebbe chiesto ma aveva bisogno di sapere che Harry stava bene. E a cosa si riferisse durante l’intervista. 

“Non riguardava te.”

Louis non sapeva cosa aspettarsi ma non era di certo questo. Rimase lì al buoi cercando id mantenere la sua faccia assente mentre sentiva la tempesta che si stava scatenando dentro di sé.Quella piccola voce nella sua testa che lo derideva ‘Pensavi ti avrebbe aspettato? Solo perché sei un perdente che deve dormire con il suo maglione tutte le notti non significa che lui non può andare avanti con la sua vita senza di te. Era questo che pensavi?’

E non riusciva più a sentire quella voce. E’ sempre stata lì a dirgli che non era abbastanza per tutta la sua vita. ‘Non abbastanza a scuola, falliti i tuoi test, fallito. Non abbastanza a calcio, ti tengono lì come extra. Non abbastanza nel canto, sembri un dodicenne, ti tengono lì solo per i ritornelli’

Ma non poteva sentire quella voce dirgli che Harry non lo voleva. Non ce la faceva. 

“Cosa intendi? Cosa cazzo significa che non riguarda me? Haz, guardami. Cosa stai dicendo?”

“Non riguardava te.”



Non aveva mai avuto così tanta paura di nulla di quella che provava ora nel sentire quelle parole uscire dalla bocca di harry nei due secondi che gli servirono per rispondere.

La sua mano, che non sapeva nemmeno di aver aggrappato al braccio di Harry, scivolò via e si bloccò un attimo mentre i suoi occhi percorsero quel viso che era stata la cosa a lui più familiare della sua vita negli ultimi tre anni. 

Non ha la forza di muoversi o di fare qualsiasi altra cosa mentre Harry salta in macchina e parte correndo via. Lui rimane lì incollato sentendo uno strano calore sulle sua guance. Solo quando il gelo sparisce dal suo volta realizza che qualche lacrima sta scivolando lungo le sue guance. 

Le asciuga con il braccio e fa un bel respiro prima di camminare verso la sua macchina e partire senza pensarci un attimo. 

Strong parte alla radio e lui la colpisce senza esitare un attimo. 

Tornare a casa in una stanza vuota e fredda è adesso la sua realtà. In quell’appartamento che prima era il suo paradiso, dopo poteva sempre ascoltare le chiacchiere emozionate del suo migliore amico e le lente parlate di Harry di domenica mattina mentre cucinava e Louis rimaneva seduto sul tavolo della cucina mezzo addormentato. 

Guardò tutte le foto nel corridoio, di loro come band. E poi tutte quelle che le fans avevano scattata a lui ed Harry che erano così vicini che nemmeno l’aria poteva passare tra i loro corpi. Tutte quelle che in cui si sorridevano o si indicavano le cose a vicenda. 

Se sentiva una fitta al cuore, la ignorò lasciando il posto ad una lunga doccia calda. 

Si infilò nel suo letto esausto abbastanza da potersi addormentare da un secondo all’altro ma non lo fece. 

Un’ora dopo era ancora sveglio a fissare il soffitto. Ma poi si arrese e si infilò nell’altra stanza da letto dell’appartamento. Era come entrare in un altro mondo, Il suo odore si sentiva nel secondo successivo in cui Louis mise piede nella stanza.

Questa era la stanza che avevano condiviso per anni anche se era tecnicamente di Harry, e Lousi aveva la sua. E ora non riusciva ad addormentarsi finché non sentiva il profumo di Harry sulle lenzuola e aveva il suo maglione tra le mani. 


Era come se non riusciva a vivere senza Harry. 




Beh..cosa ne pensate? Spero che adesso le cose siano un pò più chiare. Credo che adesso sia molto più chiaro il motivo per cui Harry si comporta in questo modo con Louis. E beh...a Louis manca Harry, è chiaro. 
Fatemi sapere cosa ne pensate, se vi va. Ne sarei contenta :)
Alla prossima.! :) 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** 3. Don't let it break you ***








Ciao a tutti! 
Eccoci con il terzo capitolo della storia! Qui vedremo un personaggio molto importante per Harry, che cercherà di aiutarlo durante l'intera storia! E' un personaggio che io personalmente ho adorato; spero sia lo stesso per voi! 

Grazie mille a tutti quelli che stanno leggendo la storia, a chi mi ha messa tra i seguiti/preferiti :) 







Harry si svegliò la mattina seguente con Gemma che gira nel salotto, mormorando qualcosa sottovoce, probabilmente per non disturbarlo. 

 

“Gem?”

 

“Oh, hey, Harry scusami se ti ho svegliato. Non riesco a trovare il mio dannato blocco di appunti, ho letto la scorsa notte e penso di averlo lasciato qui sotto. Ora farò tardi per la lezione di nuovo”

 

“Hai controllato sotto il divano?”

 

“Aha”

 

Si rialzò con il libro proprio sulla sua testa e una smorfia vittoriosa in viso. 

 

“Cosa farei senza di te, Curly?”

 

Quando sentì come lo aveva chiamato, le sorrise ma non riuscì ad ignorare il senso di pesantezza che sentì all’altezza del petto. Lei lo aveva notato e si mise a sedere accanto a lui con il libro sulle gambe. 

 

“Dovremmo parlarne. Stasera, va bene? Ora devo scappare ma stasera quando torno facciamo una chiacchierata”.

 

Lui annuì e le offrì un sorriso che sperò non sembrasse quello di un serial killer che cercava di rubare una corda in un magazzino per attrezzi. Lei gli scompigliò i capelli mentre andava via e quando la porta si richiuse, si stese di nuovo sul sofà sospirando. 

 

 

 

****

 

 

Successivamente si risvegliò al suono di uno squillo proveniente da qualcosa vicino ai suoi piedi. Il sole fuori era sorto e la luce entrava attraverso le piccole fessure della finestra. Sbuffò un pò quando non riuscì a raggiungere il telefono nonostante si stesse sporgendo parecchio, perciò fu costretto a sedersi. 

 

Quando finalmente riuscì a prenderlo, lo schermo era illuminato da un nome familiare. 

 

“Harry! Mi chiedevo se ce l’avresti fatta! Appenna sveglio, suppongo..?”

 

“Si, ho la giornata libera”

 

“Beh, non per molto. Devo andare ad un party in un club stasera e verrai con me”

 

“Nick, non so….”

 

“Harry, voglio che mi ascolti attentamente. Mi stai ascoltando?”

 

“Si.”

 

“Sei stato brillo per un pò, vero? Penso solo che…dovresti uscire. Soltanto per un po’. Esce anche John, vieni per un pochino…vero? Un drink o due”

 

“Ok, verrò. Scrivimi quando e dove”

 

“Benissimo. Ascolta Harry, starai bene. E’ solo un intoppo.”

 

“Grazie Nick”

 

“Quando vuoi, amico. Allora ci vediamo stasera.”

 

“Si, saluti”

 

Ricadde sul divano e chiuse gli occhi per un momento. Nick aveva ragione. Era solo un momento. Starà bene. Andrà tutto bene. Aveva solo bisogno di distrarsi un pò. E quale miglior modo per un drink con Nick e John. Beh, sarebbe stata una serata divertente. 

 

 

****

 

Beh, trascorrere la giornate su Tumblr non era stata proprio la migliore delle idee. Era stato su twitter per un pò, per vedere cosa avesse scatenato l’intervista del giorno prima quando si era imbattuto in un video che uno dei suoi followers gli aveva inviato su lui e Louis. 

 

E aprire qualcosa con il titolo ‘Larry Stylinson’ sicuramente non era stata una delle sue migliori decisioni. Ma era proprio lì davanti a lui ed era curioso. 

 

Avrebbe dovuto fermarlo nel momento in cui la prima foto era apparsa. Avrebbe dovuto fermarlo quando le parole ‘Won’t stop till we surrender' apparvero sullo schermo. Avrebbe dovuto fermarlo quando la familiare fitta al petto era comparsa. Avrebbe dovuto fermarlo quando aveva sentito le lacrime scorrergli sul viso. 

 

Ma non lo fermò finché Gemma non lo trovò per terra ancora con il telefono in mano mentre guardava quel video per la quinta o dio solo sa quante altre volte. Era bloccato lì, nessun movimento oltre a quello dei suoi occhi che seguivano tutte le volte in cui Louis lo toccava, gli sorrideva o lo guardava in quel video. 

 

 

****

 

 

Gemma non fu molto clemente quando trovò suo fratello steso per terra con gli stessi vestiti della notte precedente e così smarrito che non la sentì nemmeno rientrare. 

 

“Oh Harry, vieni qui tesoro”

 

Poggiò lontano il telefono e si mise a sedere accanto a lui. 

 

“Vuoi dirmi di cosa si tratta? Anche se ho già una mia idea”

 

Si girò a guardarlo quando Harry non rispose e tutto quello che vide fu il piccolo che stava guardando dritto verso il muro, non sbatteva nemmeno le palpebre e il suo volto era una maschera vuota. 

 

“Hazza? Hai mangiato qualcosa oggi?”

 

Lo scosse un pò per vedere se rispondeva; fu come se se fosse appena uscito da uno stato di trance. I suoi occhi vagarono per la stanza prima di guardarla e lui sembrava sorpreso. Come se non avesse realizzato che Gemma era lì.

 

“Okay, alzati. Andiamo, prima mangi qualcosa e poi dobbiamo parlare.”

 

Fu quasi un impresa alzare far alzare Harry dal pavimento e portarlo al tavolo della cucina. Lui obbedì facilmente, ma era come se fosse sotto una sorta di ipnosi per cui lei era costretta a ripetere le cose due volte per farsi sentire da lui. Mettendo da parte tutte le discussioni, vedere il suo fratellino così la stava uccidendo. 

 

Non aveva mai realizzato di essere protettiva nei suoi confronti, ma erano lì. Lei sapeva che avrebbe ucciso per mantenere Harry al sicuro senza pensarci due volte. Sperava non ce ne fosse bisogno però. 

 

“Okay, allora non ho chiesto nulla fino ad ora perché non volevo curiosare. Ma tutto questo non è più sano, Haz. Mamma è preoccupata per te e continua a chiedermi cosa c’è che non va e non so cosa dirle. Parlami, per favore.”

 

“Pensavo provasse lo stesso. Pensavo mi amasse anche lui, Gem.”

 

“Oh Harry tesoro, cosa è successo?”

“Non prova nulla. Niente. Mi ha detto che ero un illuso perché leggevo tutti quei blog.”

 

“Harry, tu sai che a volte vanno oltre nelle cose e a volte-“

“Ho vissuto con lui, Gem. Per tre anni. E ho aspettato, pensavo lo sapesse.”

Lei non sapeva cosa dire. Un’ondata di colpevolezza la colpì mentre pensava a tutte le volte in cui Harry si lasciava trasportare dal tocco di Louis o quando lo fissava e sorrideva segretamente pensando che nessuno lo vedesse. Gemma se ne era accorta da un pò ormai. Si era accorta che Harry era innamorato di Louis. Ma pensava che Louis ricambiasse. Era quello il motivo per cui non ne aveva mai parlato con Harry. Pensava che avessero risolto. 

 

E ora lui era lì, con la voce strozzata mentre cercava di trattenere le lacrime.

 

“Siamo migliori amici, ma tutti i migliori amici condividono il letto? Tutti i migliori amici si toccano non appena ne hanno l’occasione? Tutti i migliori amici fanno tatuaggi combinati? Io sto impazzendo. Dice che siamo solo ottimi amici, I…mi sento solo come se questi tre anni sono stati solamente una bugia. Sono un illuso, Gemma?”

“No, non lo sei. Sei solo innamorato.”

“Che cosa faccio? Come lo faccio smettere? Mi sento come se stessi annegando, come se mi sentirò sempre in questo modo e non ci fosse una via d’uscita. So che non è così ma che cosa faccio? Voglio solo che smetta di fare male. Solo per un momento, voglio che smetta.”

 

“Hai bisogno di distrarti da lui, Harry. Conosco Louis e non prenderla male eh; gli voglio bene ma lo conosco. E conosco te. Stai ferendo te stesso perché stai aspettando. Stai sperando. Devi smettere di aspettarti qualcosa da lui.”

 

“Non posso, non ci riesco. Non so cosa fare. C’è stato per così tanto tempo e adesso sono solo. E io-“

 

“Ehi, tu non sei solo. Gli altri ragazzi? Sanno cosa sta succedendo?”

 

“Io non l’ho detto a nessuno, e neanche lui credo. Sanno solo che mi sono trasferito”

 

“Okay, onestamente penso che devi uscire un pò. Non per lavoro, ma con gli amici a bere qualcosa. Non so se voi due volete metter in mezzo i ragazzi ma tu hai bisogno di una distrazione”

 

“Nick e John stasera vanno ad un party. Ho detto che sarei andato ma-“

 

“Ci andrai. Non voglio costringerti Harry ma fidati, devi smetterla di pensarci tutto il tempo. Esci per un pò, prendi un drink o due e smettila di pensare a tutto questo. So che non è facile. Ci hai convissuto per tre anni ma devi lasciarlo andare adesso. Non lasciare che questo ti distrugga.”

 

Lui annuisce ma i suoi occhi continuano a fissare il tavolo, lei si sporge per raggiungerlo e avvolge le sue braccia in torno a lui sperando che lui capisca di avere qualcuno al suo fianco. Anche se non è chi lui vorrebbe. 

 

“Starai bene, Haz. Te lo prometto. Devi darti una possibilità. Permetti a te stesso di dimenticare.”

 

Restarono così per un po’, la mano di Harry la avvolse stringendola a sè e Gemma passò la mano tra i capelli del più piccolo baciandogli la fronte quando lui la lasciò andare. 

 

“Grazie Gem, vado a prepararmi”

“Oh si vai, così finalmente avrò un pò di pace senza il tuo muso fastidioso”

Sembrò come se il sole splendeva dietro le nuvole quando lui le sorrise con le sue fossette e lei non poté non ricambiare il sorriso. 

 

 

 

starà bene, pensò.

 

 

 

 

*******

 

 

 

Nick sembrava aver già buttato giù qualcosa quando John aprì la portiera per far salire Harry nei sedili posteriori. Si mosse un pò per mettersi comodo mentre Nick coprò Harry completamente ridendo nel suo collo. 

 

“Harry! Amico mio, amore della mia vita. Allora, come stai?”

 

“Sto bene, Nick. Tu sei piuttosto felice, vedo”

 

John ghignò dal sedile anteriore e li guardò dallo specchietto retrovisore; salutò Harry e gli fece segno dicendogli che Nick era piuttosto brillo. 

 

“E’ tutta una maschera, amico. Siamo tutti perdenti infelici. Ecco perché staio uscendo stasera. Ho intenzione di farti bere e probabilmente anche fumare. Avanti John”

 

Finì proprio come Nick aveva promesso che sarebbe andata. C’erano paparazzi ovunque quando uscirono dalla macchina e continuavano  a chiedergli se stesse bene, se qualcuno gli avesse spezzato il cuore.

 

Cercò di non pensare a quelle domande quando entrò con Nick ubriaco al suo fianco e finse un enorme sorriso stampato in volto, con le fossette e tutto il resto. Andò dritto al bar e prima ancora di guardarsi intorno, aveva già mandato giù due cicchetti. 

 

Nick sembrò piuttosto soddisfatto quando John li portò in un angolo lìpiù appartato del locale e infine riuscirono a parlare. Era da un pò che usciva con persone che non erano Louis. O i ragazzi. Gli piaceva la libertà, il fatto che poteva fare molte cose senza che nessuno li riprendesse. 

 

“Sembri stranamente cordiale”

 

“Ho appena ricevuto un pompino, non molti uomini si lamenterebbero dopo questo”

 

“Oh dio, non volevo saperlo”

 

“disgustoso, Grimshaw!”

 

“Siete solo gelosi perché non en avete ricevuto uno. A proposito..perchè no? E dov’è il tuo ‘protettore della verginità e virtù di Harold?’”

 

Nick doveva aver notato il suo cambiamento di umore perché gli si avvicinò e portò un braccio intorno alle sue spalle.

 

“E’ per questo che sei così triste e depresso? Non ti chiederò cosa è successo ma ti dirò questo, ho sempre odiato quel bastardo, non ti merita”

 

“Nick-“

 

“No davvero, posso anche essere ubriaco e non molto coerente ma Harry, meriti di meglio. Quel coglione, scusa il francesismo, non ti merita. Io non intendo curiosare o mettermi in mezzo ma ho visto il modo in cui lo guardi. E se lui non lo vede, si sta perdendo una delle cose più importanti. E tu, devi andare oltre. 

So che può sembrare un cliché, vai avanti. Ma fidati, per esperienza personale, nessuno ti blocca più di te stesso. “

 

Nick gli sorride in un modo così serio che Harry, per un secondo, crede di vedere del dolore in quegli occhi sempre felici. Ma tutto svanisce appena con un battito di ciglia. Poi Nick gli offre un altro drink alla frutta quando John torna sedendosi accanto a lui con il suo drink in mano. 

 

Harry pensa a quello che Nick gli ha detto. A quello che Gemma ha detto. E prende una decisione

 

“Vuoi ballare, Grimmy?” 

 

“Maledizione si!”

 

 

E non ricorda molto dopo questo. Numeri infiniti di shorts e balli con sconosciuti, e dopo John, che era ormai il loro autista, che lo portava fuori. Nick al suo fianco e lui non sa nemmeno perché ma stava ridendo di alcuni paparazzi che gli chiedevano se era gay. Beh, stava uscendo da un club gay. Quel pensiero lo fece ridere ancora di più- 

 

Non si ferma quando gli chiedono foto o commenti. Continua a camminare con Nick accanto a sé che ride per qualcosa che lui ha appena detto. Arriva alla macchina e si addormenta immediatamente. 

 

 

Quando si sveglia, la mattina dopo, è a causa dell’irritante luce che filtra dalla finestra e lo colpisce in viso e per colpa di quella specie di musica proveniente dalla cucina in cui Gemma sta cantando ad alta voce qualcosa. 

 

“Puoi stare zitta?”

 

“Guarda chi ci grazia della sua presenza! Quando ti ho detto di uscire per un drink, non intendevo di tornare a casa ubriaco e di vomitare sulle mie scarpe da allenamento sull’uscio della porta”

 

“Gemma ti prego smettila di urlare”

 

“Adesso alza il culo e vieni in cucina. Un certo Ronald Green, o Blue, o qualcosa del genere ha chiamato dicendo che devi essere in studio tra un’ora”

 

“Cosa?”

 

“Un certo Ronald Green o- “

 

“Ti ho sentita” 

 

“Allora perché chiedi?”

 

“Lo stai fecondo apposta, vero? Ti comprerò le scarpe nuove, dio…”

 

“..se lo farai. Ma comunque devi alzarti, non sembrava contento”

 

“Ovvio che non lo era.”

 

“Voi teenager con le vostre sbronze e le vostre pietose vesciche”

 

“Ho vent’anni.”

 

“Allora comportati da tale, gestisci la sbornia da adulto.”

 

 

 

“Gemma?”

 

“SI?”

 

“Per favore, stai zitta!”












Eccoci a fine capitolo, cosa ne pensate? penso abbiate capito tutti a quale personaggio mi riferivo :) 
Beh Harry è uscito con Nick e John, se da quello che avete ve lo state chiedendo, tra Nick e Harry non è successo nulla al party :) 
Adesso inizierete a vedere come Harry cercherà di reagire a questa situazione. 
Nel prossimo capitolo ci sarà Louis, e vedrete cosa Ronald ha da dire ad Harry. 


vi lascio un piccolo spoiler del prossimo capitolo: 



"Aspetta, sei ubriaco?Non hai una bella cera."

"Un pò si. Lui è qui?"

"Lou, penso che dovresti andare a casa."

"Ho bisogno di vederlo Gem, ti prego"

Alla prossima :) Fatemi sapere cosa ne pensate se vi va. Se avete domande e/o critiche o altro sono qui :)
p.s. un ringraziamento speciale ad Anna che mi supporta, come al solito :) 

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Capitolo 4
*** 4. It's time for me to fall apart ***




Ciao a tutti! 
Sono riuscita a tradurre il quarto capitolo piuttosto velocemente perciò eccolo qui! 
Come vi avevo detto in questo capitolo sarà su Louis e vedrete anche cosa Ronald dirà a Harry :) 
Ringrazio chi continua a leggere la storia, chi mi ha messa tra i preferiti/seguiti e chi ha iniziato ora a leggere la storia, mi fa davvero piacere :) 
Ci vediamo a fine capitolo...con lo spoiler dal quinto capitolo! xx









-E’ perso in questo strano mondo in cui Harry sta in piedi vicino alla linea di centrocampo dello stadio Keepmmoat con un bimbo sulle sue spalle, entrambi indicano qualcuno. Harry inciampa a volte oscillando e il piccolo si aggrappa ai suoi capelli ancora più forte e ridacchia mentre indica qualcuno sul campo. Ci sono persone sconosciute che giocano e poi vede un volto che riconosce. Il suo.

Harry e il bimbo lo stanno salutando. Sta giocando per i Doncaster Rovers - e non è una partita di beneficienza, se ne è accorto- e Harry è sul campo a fare il tifo per lui. E ha un bimbo sulle sue sue spalle, che sta guardando verso di lui e gli urla qualcosa. 

 

Sente un strano senso di serenità pervaderlo completamente.-

 

E ovviamente è quello il momento in cui si sveglia quando il suo telefono prende a squillare sul comodino. 

 

“Louis, devi venire allo studio, adesso.”

 

Si chiese se Zayn fosse diventato una persona più mattutina di lui. Non fraintendetelo, non ha mai amato i risvegli mattutini ma ai tempi di XFactor avevano dovuto decidere a chi toccasse andare a svegliare Zayn. E ora era lui a chiamarlo e svegliarlo. Lui è sicuro che Zayn non stesse urlando, ma era come se lo stesse facendo. O forse erano i postumi della sbornia. 

 

Perché Louis non è più se stesso. Non esce più con gli amici, non organizza party a casa sua e non gioca più a FIFA con i ragazzi. 

No, si siede da solo a casa e inizia a bere alle 11, continuando per tutto il giorno mentre si deprime per il suo appartamento vuoto. Era quello che aveva fatto proprio il giorno prima, aveva comminato da una stanza all’altra fissando i muri e svuotando la bottiglia che Harry aveva lasciato lì. 

 

Harry

 

Era questo il motivo per cui stava succedendo tutto questo in primo luogo. Perché a Louis non piace vivere da solo. 

Ed era per questo che aveva distrutto quel posto. 

Era per questo che crollava sul letto di Harry e teneva stretto il suo maglione tutta la notte. 

 

“Lou, ci sei? Senti, Ronald è qui e sta dando di matto”

 

“Quando non lo fa?”, borbottò cercando di affievolire il dolore alla testa massaggiandosi le tempie. 

 

“Ascolta, ha detto che è un incontro d’emergenza. Harry è uscito ed ha fatto qualcosa. Ronald ci ha riunito tutti qui e ha chiamato Gemma chiedendole di far venire Harry qui e tu—“

 

“Lui che ha fatto?”

 

“Solo…vieni qui, lo farai?Te lo dirò-“

 

“E’ STYLES AL TELEFONO? Digli di venire qui subito.”, sentì Ronald urlare in sottofondo, riferendosi a Harry per cognome. Non  prometteva nulla di buono. 

 

“Zayn qual è il pr-“

 

“Vieni qui, Louis. OKay? Non è poi così grave ma guida piano ok?”

 

“Ok, ci vediamo tra quindici minuti”

 

“No Louis, non avere fr-“

 

Chiuse la chiamata prima che Zayn potesse rimproverarlo sulla guida sicura. Harry era uscito e aveva fatto qualcosa abbastanza grave da organizzare un meeting d’emergenza, la guida sicura poteva essere messa da parte per ora. 

Non sa come ma dieci minuti dopo è in macchina che sta guidando. Non è mai stato uno che è per il nervosismo si mangiava le unghie- era il lavoro di Niall, quello- ma adesso lo stava facendo. 

 

Oh Dio Harry, cosa hai combinato adesso?’

 

Tutto quello a cui riusciva a pensare era la faccia di Harry la notte in cui lasciò l’appartamento. Sembrava così arrabbiato, ma anche triste e sconfitto allo stesso tempo. 

Come se avesse appena perso qualcosa di molto importante e non potesse riaverla indietro, cosa a cui Louis adesso non avrebbe dovuto pensare. C’era già tanto a cui pensare. 

Parcheggiò la sua macchina ed entrò trovando i ragazzi e Ronald nella sala conferenze, senza Harry. 

 

“Ah! Eccoti, Louis. Spero tu non abbia guidato troppo veloce”

 

“Dov’è Harry?”

 

“Non è al domanda dell’ultim’ora, mh? Dovrebbe essere qui adesso. La cosa sta diventando ridicola.” Ronald non sembrava molto allegro. 

 

“E’ per strada, me lo ha appena scritto”, disse Niall dalla sua postazione. Zayn e Liam annuirono, prima che Louis potsse chiedere se aveva mandato un messaggio anche a loro, Ronald iniziò a girare per la stanza. 

 

“Allora, cosa è successo?”, non poteva aspettare oltre, la curiosità lo stava uccidendo.

 

“Perchè non guardi tu stesso?”, non si era ancora seduto quando gli arrivò un giornale sul tavolo di fronte a lui, in modo piuttosto duro. Si alzò per cercare di raggiungere il giornale ma la porta della sala si apriì ed Harry entrò.

 

Solo, non è lo stesso Harry che aveva visto due giorni prima in studio. Non aveva il colletto abbottonato e i capelli sistemati. 

Aveva una camicia scura con le maniche rialzate con delle spille e i suoi capelli erano tirati indietro con una fascia, che sembrava grigia. Louis sentì qualcosa battergli nel petto ma combatte l’urgenza di alzarsi e andare incontro ad Harry. Non sapeva se il suo tocco sarebbe stato gradito ancora. 

Il ‘vecchio’ Harry lo avrebbe raggiunto e gli avrebbe fatto passare le sue mani tra i ricci. ‘Questo’ Harry lo avrebbe probabilmente spinto via se avesse provato a toccargli i capelli.

Si era perso così tanto a guardare ‘lo sconosciuto’- ancora la persona più familiare nella stanza- che quasi aveva perso l’inizio della conversazione. 

 

“Styles! Grazie per essere apparso. Come se ci stessi quasi facendo un favore.”

 

“Arriva al punto Ronald”

 

“Non credo che dovresti essere tu quello arrabbiato”

 

“Senti, non mi serve tutto questo. Dimmi perché hai chiamato. E smettila di urlare, per favore, ho un pò di mal di testa”

 

“E perché? Forse perché hai abbattutto l’intero bar la notte scorsa..?”

 

“Qualcuno mi dice di cosa si tratta?”, non poteva stare lì seduto e guardare, doveva sapere cosa aveva fatto harry. 

 

“Si tratta di questo.”

 

Louis rimase confuso per un attimo quando Ronald disse quella frase, non dando una spiegazione, ma poi vide un movimento all’angolo degli occhi e si girò a guardare il proiettore e sperò di non averlo fatto. 

C’era un enorme foto sullo schermo di Harry- un Harry molto ubriaco- con Nick Grimshaw accanto a lui. Nick lo teneva stretto; come un cazzo di polipo, pensò Louis. 

Non riuscì a non fare una smorfia alla vista. Gli occhi di Harry erano rossi e guardavano la fotocamera come se non gli desse fastidio il flash. Ma al centro di tutto questo, c’era un enorme sorriso sul suo volto. Sembrava fosse felice. Soddisfatto. Louis non lo aveva visto così dalla notte in cui lasciò l’appartamento. O da settimane prima di quello. O da mesi.

Sentì qualcosa di caldo sulla sua mano e guardò in basso trovando la mano di Zayn sulla sua che era diventata bianca sulle nocche perché stringeva forte il tavolo di fronte a lui. 

Lo lasciò andare subito. 

 

“Ti piacerebbe spiegare? Che cazzo è questo?”

 

“Sono uscito con alcuni amici, qualche drink. Qual è il problema? E’ legale.”

 

“Qual è il problema? Me lo stai chiedendo davvero?”


“lo sto facendo, si”


“Okay. Allora vediamo, tu e Louis avete insistito per andare a vivere insieme. Il management non voleva ma ve lo abbiamo lasciato fare. Sei uscito da quell’appartamento alle due di notte. Te lo abbiamo lasciato fare. Ti abbiamo detto di non dire che dormi sul divano di tua sorella, lo hai fatto. Ti abbiamo detto di non dire nulla riguardo interessi romantici, e tu hai fatto una specie di sonetto sull’aver bisogno delle persone e lasciare andare e tanto altro. Ti abbiamo detto di non andare in club gay e ti sei fatto vedere con Nick Grimshaw in un locale gay. Vedi qualcosa adesso?”

 

“Onestamente, penso che dovresti vedere tu qualcosa. Cercare di controllare la mia vita personale, questo è qualcosa.”

 

“Okay, ho smesso di essere educato Styles. Questo è il patto, ai capi non piace quando vieni visto con Grimshaw. A e loro non piace quando vieni visto in locali gay.”

 

“Bene allora a loro non piacerà che stasera andrò alla Prima di Free Fall con Nick. Oh, e ho anche un adorabile accompagnatore.”

 

“Col cazzo che ci vai”

 

“Ci vado”

 

“Sei legato da un contratto a seguie le istruzioni che ti diamo. Non puoi farlo, possiam-“

 

“Non lo farete. Avete bisogno di me, avete bisogno di tutti noi. Quindi facciamo così, io seguirò le regole per quanto riguarda muscia e eventi PR, ma la mia vita personale non è affare vostro. Ne ho abbastanza. Andrò dove voglio e con chi voglio e non potete fermarmi.”

 

Harry era in piedi petto a petto con Ronald che era poco più basso di lui e lo guardava accigliato. Harry lo guardava con tono di sfida, sguardo cupo e determinato e Louis non lo aveva mai visto prima. 

La stanza era in silenzio se non per Ronald che batteva i denti. Harry guardava Ronald finchè il più grande non si tirò indietro passandosi frustratamente una mano tra i capelli mentre girava per la stanza.

Harry uscì senza dire una parola e Louis si alzò per seguirlo automaticamente ma poi si ricordò di non poterlo fare. I suoi occhi tornarono alla foto di Harry della sera precedente proiettata sullo schermo. 

In un momento successivo si ricordò del sogno che aveva fatto quella mattina. Harry e il piccolo bimbo che facevano il tifo per lui a lato del campo. Sentì una strana sensazione allo stomaco ma la ignorò per tornare a sedersi e finse che non fosse mai accaduto. 

Trovò i ragazzi intenti a fissarlo incuriositi, come se gli stessero chiedendo perché non avesse seguito Harry. E non aveva una risposta. 

 

 


*****

 

Le cose si calmarono per l’ora di pranzo. Ronald non sembrava intenzionato ad uccidere Harry. E Harry- che era sparito per un pò- sembrava non volesse distruggere tutto quello su cui posava lo sguardo. La fiamma nei suoi occhi si era affievolita ma faceva ancora bruciare qualcosa sotto la pelle di Louis. Ignorava quel senso di ‘annegamento’ che sentiva ogni volta che Harry lo guardava. 

Alla fine andò tutto bene. Registrarono qualcosa fino alle cinque quando Harry annunciò che doveva andare via per prepararsi in tempo per la Prima. Tutti si irrigidirono. Ronald andò verso di lui e poggiò una mano sulla sua spalla ma Harry velocemente si ritrasse. 

 

“Perchè lo fai? Eh? Vai a vedere qualcos’altro”

 

“Voglio vedere questo”

 

“Ascolta, so che sei in cattive condizioni in questo momento. Le cose non vanno alla grande, ma tu devi smetterla con tutto questo. Non puoi pentirtene una volta fatto.”


“Grazie per la comprensione ma non sono in cattive condizioni, Ronald. Le cose vanno alla grande”

 

“Non andrai a quella Prima, Styles”

 

“Sta a vedere”

 

Tutti si immobilizzarono sul posto quando Harry uscì dalla sala di registrazione senza guardare nessuno una seconda volta. Louis era diviso tra il seguirlo e l’andare a casa ad ubriacarsi. 

Sapeva di dover seguire Harry e cercare di fargli cambiare idea.. Non sapeva molto di questo film ma sapeva che era un controverso film tedesco che sicuramente avrebbe fatto notizia, soprattutto se Harry si presentava a quella Prima. Con Nick Grimshaw. 

Louis odiava Nick. 

Non voleva che Harry ci andasse con lui.

Un attimo, non aveva detto di avere un accompagnatore?

Ma come?

Harry era single. Non aveva nessuno da portare. 

Allora chi avrebbe avuto con sé?

Louis iniziò a camminare raggiungendo la porta prima di realizzare che non poteva chiedere questo a Harry. Ne aveva perso il diritto

E non aveva le risposte che Harry voleva da lui. 

Quindi invece di seguire Harry, si mise in macchina  e tornò a casa. 

L’appartamento era vuoto, ‘certo che lo è’, rise amaramente prima di raggiungere la credenza dove tenevano gli alcolici. Tirò fuori una bottiglia chiusa di Vodka e si andò a sedere sul sofà con una coperta a coprirlo. 

 

Non pensò a Harry che rideva con Grimshaw nella foto della notte prima. 

Non pensò a Harry in un club gay con Nick Grimshaw.

Non pensò a Harry sarebbe andato ad una prima conlui e un accompagnatore. 

 

 

E certamente non pensò a Harry con le maniche arrotolate sui suoi tatuaggi e i suoi capelli tirati indietro con una fascia. 

 

 

 

 

 

 

 


****

 

Si svegliò con l’oscurità intorno a  lui e ci mise un minuto a capire che era a casa sul sofà con una bottiglia di vodka accanto a lui. Si alzò con un pò di sforzo e cammino per accendere la luce quando si accorse che era eccitato. 

La sua mente tornò ad Harry che girava per la stanza arrabbiato e sprezzante e il suo membro si contrasse ancora di più contro la sua coscia. Un gemito scappò dalle sue labbra prima che lui possa fermarlo e un brivido gli attraversò la spina dorsale. 

Rimase lì con la mano accanto al pulsante della luce sul muro della stanza buia. Si girò e raggiunse la doccia senza accendere nessuna luce. 

Se faceva una doccia fredda con i vestiti addosso, non erano affari di nessuno se non suoi. 

 

****

 

 

 

Dopo aver ordinato un take away indiano, si butta sul divano di nuovo con una birra fredda e le scatole del cibo sparse sul tavolo. Le sue mani esitanti sul telecomando prima che cambia il canale su quello delle news e vede un volto familiare sullo schermo. 

 

 

La superstar degli One Direction Harry Styles è stato visto arrivare sul Red Carpet prima con un amico intimo e conduttore radiofonico Nick Grimshaw. Ma non è questa la parte scioccante. A quanto pare, Styles aveva un accompagnatore questa sera con sè. E al contrario delle sue precedenti conquiste, questo era una conquista maschile. L’uomo sembrava-

 

La birra gli uscì dal naso e il pollo al burro che aveva in braccio cadde sul pavimento quando si alzò all’improvviso dallo shock per quello che la giornalista aveva detto. 

Non poteva credere alle sue orecchie. 

 

 

-sono stati visti sorridersi e posare per i fotografi. Mentre Styles era noto per aver frequentato donne molto più grandi di lui, questa è stata davvero una gran sorpresa per le sue fan-girls, molte delle quali hanno invaso twitter per esprimere il loro amore e supporto al da poco ventenne rubacuori. Mentre Styles non ha commentato se la compagnia maschile è più di un amico, ha solo detto che era li per il film e la compagnia.

 

Louis era completamente smarrito. Non riusciva a respirare. C’era un video sfocato sullo schermo e riusciva a vedere Harry e Nick, ma nessun’altro, finchè non lo vide. 

C’era un ragazzo, un uomo che camminava accanto a Harry.

Aveva la sua mano sulla schiena di Harry. Louis senti l’improvviso bisogno di scansare quella mano. 

Si smosse quando la giornalista riprese a parlare. 

 

I nostri informatori sul red carpet hanno confermato che Styles è stato di certo visto con il suo braccio intorno al suo ‘amico’. I due sono stati visti sussurrarsi l’un l’altro e condividere risate ‘private’ mentre attraversavano il red carpet. Styles Ha un’inclinazione per essere affascinante visti i suoi precedenti affairs e ora lo vediamo avvolgere possessivamente il braccio intorno al suo accompagnatore, ci azzardiamo a dire. Questo è certamente un interesante sviluppo degli eventi soprattutto dopo che Styles ha detto ‘A volte vuoi cose che non dovresti volere’ nella recente intervista. Era questo a cui Styles si riferiva? Di più su questa storia più tardi.

 

 

Si Sentì come se l’aria fosse stata portata via da lui. Come se qualcuno avesse raggiunto il suo cuore, lo avesse preso e portato via con sè. 

Perché si sentiva senza fiato? 

Perché non c’era aria nella stanza? 

 

Saltò quando il telefono nella tasca squillò e lo raggiunse in un secondo per vedere se era Harry a chiamarlo per dirgli che era tutta una bugia. 

Non era Harry. 

Louis non rispose. 

Il telefono continuò a suonare ed era così annoiato che lo portò all’orecchio senza neanche vedere chi era. 

 

“Louis, hai visto?”

 

Era Zayn. 

 

“Lou?”

 

“L’ho fatto.”

 

“Stavamo guardando anche noi, io e i ragazzi. Vuoi che veniamo lì?”

 

“No.”

 

“Stai bene?”

 

“Sto bene.”

 

“Sono sicuro che lo sta facendo pe-“

 

“Sto bene, Zayn. Devo andare”

 

“Lou-“

 

Manda un messaggio a Zayn dicendo che sta bene e che sarebbe andato a letto così loro non sarebbero andati da lui. 

Non vuole che vadano da lui. Non vuole che lo vedano così. 

Raggiunse il sofà e si sedette con la bottiglia di Vodka, senza curarsi del cibo per terra. Continuò a fissare la tv mentre la giornalista continuava a parlare di cose non importanti. 

Non si accorse di quanto tempo passò quando un’ altra foto di Harry apparve sullo schermo di nuovo. Alzò il volume e si sedette anche se la testa gli girava un pò. 

 

- il film è finito adesso e abbiamo avuto l’occasione di parlare con Harry Styles prima che era qui con Nick Grimshaw e un suo amico. Styles sembrava davvero soddisfatto del film e ci ha detto che ‘è stato tragicamente bello. Trovo davvero snervante che  di questi tempi, la società non accetti l’amore, se lo trovano inconvenzionale. Credo nei diritti uguali per tutti. Penso che dio ci ami tutti.’, Oh che dolce. Beh, sembra che il film gli sia piaciuto. E la compagnia anche dal braccio che scivola via dal suo petto adesso.’ 

 

Louis sentì le lacrime pungergli gli occhi mentre buttava giù un altro sorso di Vodka. Guardò lo schermo ancora una volta anche se Harry non era più sullo schermo. 

 

Non poteva sopportarlo

 

 

****

 

 

Non realizzò nemmeno quello che sta facendo quando si trovò di fronte ad una porta familiare e 

bussando insistentemente. Aveva la mano ferma a mezz’aria pronto a bussare di nuovo quando la porta si aprì e non era chi si aspettava. 

 

“Louis. E’ così tardi, che ci fai qui?”

 

“Io-“

 

“A dire la verità, non rispondere. Aspetta, sei ubriaco? Non hai una bella cera”

 

“Si un pò lo sono. Lui c’è?”

 

“Lou, penso che dovresti andare a casa.”

 

“Ho bisogno di vederlo, Gem. Ti prego”

 

“Non è qui. Non è ancora tornato dalla prima del film”

 

Louis non sentì il suo stomaco sobbalzare. No. 

 

“Dovresti andare a casa”

 

Louis non si sentì in fiamme e congelato allo stesso tempo. No. 

 

“Ho bisogno di vederlo.”

 

“Louis, io penso che tu dovresti andare via. E’ già abbastanza ferito. Non puoi portarlo di nuovo a tutto questo. So che non vuoi ferirlo perciò vai. Per favore.” 

 

Louis non si sentì come se qualcuno lo avesse accoltellato e stesse spingendo il coltello sempre più a fondo prima di estrarlo e riaccoltellarlo di nuovo. No. 

 

“E’ mio fratello e gli voglio bene, so che gliene vuoi anche tu ma non puoi dargli quello che vuole. Ed ha aspettato pazientemente per anni. Ora sta finalmente andando avanti, non puoi fargli questo. Se tieni almeno un pochino a lui, va a casa. Non farti vedere in questo stato da lui, lo distruggeresti”

 

Louis non sentì nulla. 







Ed eccoci a fine capitolo. Beh Louis non sta decisamente bene, gli manca parecchio Harry e non sa come gestire tutto questo. E forse la sta gestendo nel modo sbagliato, o forse no. Harry sta reagendo a modo suo e più avanti scoprirete chi è questo misterioso ragazzo con cui è andato alla prima di Free Fall. 
Cosa pensate del loro modo di reagire alla situazione? Stanno sbagliando oppure no? Fatemi sapere cosa ne pensate! 
Vi lascio un piccolo spoiler dal capitolo 5:



-"Allora cosa direbbe il tuo migliore amico di tutto questo?"

"Non gli interesserebbe"

"Non ne sarei così sicuro. Non sarò un 'directioner' ma ho visto interviste e cose simili. Quel ragazzo è totalmente preso da te"

"Proprio no. Gliel'ho chiesto. Ha detto no."-



Alla prossima xx 
p.s. solito ringraziamento alla mia bestie, Anna xx 

 

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Capitolo 5
*** 5. My kiss can mend your broken heart ***


Ciao a tutti! 
Oggi parto e starò via per un paio di giorni, e non potrò andare avanti con la traduzione, per cui volevo postarvi il quinto capitolo prima di partire! 
Dovrei poter ricominciare a tradurre appena tornerò, per cui il sensto capitolo dovrei postarlo la prossima settimana :) 
Grazie ancora a tutti per chi sta leggendo la storia e chi l'ha aggiunta tra i preferiti e le seguite, ne sono davvero felicissima :) 











Harry entrò nella stanza aspettandosi le domande di Ronald sulla serata precedente, per poi passare alla registrazione. Scoprì che non
era quello che Ronald aveva in mente. Al contrario, ottenne un intero interrogatorio sul perché era uscito con i suoi amici. 

Harry cercò di restare calmo ma perse la pazienza quando Ronald gli fece capire che non doveva essere visto con Nick o altri vicino club gay. 

Avevano sempre adottato questa politica del ‘non ci interessa se sei tutto fuorché etero basta che non lo mostri in pubblico’. E a lui stava bene perché pensava che a Louis sarebbe stato pronto presto e poi lo avrebbero combattuto insieme. Ma visto che era andato tutto male, Harry era stanco di nascondere e fingere. 

Fu per questo che non appena lesse il messaggio di Grimmy che gli chiedeva se voleva andare alla prima di Free Fall, disse subito si. 

Ed era il momento giusto per comunicar a Ronald che lo avrebbe fatto. Che al management piacesse o meno. 

Ma lo farà tranquillamente. Come il suo solito, e gentilmente. Solo che Ronald distrusse i suoi propositi dicendogli che non ci sarebbe andato. E lui perde la pazienza. 

Beh, fanculo il Management.

Ed è per questo che, seduto nella sua macchina, era al telefono con Gemma che le raccontava l’accaduto. Lei gli chiede se davvero aveva un accompagnatore e lui fu sincero dicendole che no, quella parte l’aveva inventata sul momento. 

Allora Gemma- la piccola diabolica Gemma se ne esce con un’idea brillante. 

Gli disse di aspettare e passò il telefono a Daniel, che fu educato come sempre. 

“Ehi Harry, Gemma mi ha detto che hai qualche problema.”

“Si, lo sono. Mi chiedevo se potessi aiutarmi”

“Cosa posso fare?” 

“Ti andrebbe di vedere Free Fall con me stasera alla prima? Dovresti anche camminare sul Red Carpet con me”

“Ok, posso farlo. Puoi aspettare un attimo, ho bisogno di urlare per l’emozione. Ecco, parla con tua sorella”

 

Harry ride quando sente Daniel dire a Gemma che la ama e che l’avrebbe sposata se non fosse stato gay. 

Ad Harry piace. Daniel lo aveva aiutato parecchio. Si erano incontrati la prima volta quando Harry era andato a casa di Gemma in piena notte, quasi in preda ad una crisi. Era stato così paziente con lui e non impazzì perché era famoso. Era quella la cosa che gli piaceva di più di Daniel. Trattava Harry come se fosse un tipo normale e non uno famoso. 

“Sono una grande amica e una sorella fantastica. Non posso credere che si sia risolto tutto. Parlava di questo film dall’anno scorso.”

 

 

 

*****

 

Lo so. Sarà bello averlo intorno. Potrebbe essere una cosa un po' brusca ma mi prenderò cura di lui”

“Senza offesa Haz, ma credo che sarà lui a prendersi cura del tuo culo.”

“Oh ah ah, lo vedremo”

“Va bene, ora devo andare, inizia la lezione. Divertiti in studio e non pensare a tutto questo. Si sistemerà tutto.”

“SI, grazie Gem”

“Ci sentiamo dopo”

 

 

Restò seduto lì pensando a quello che stava per fare. Sapeva che questa era una discesa scivolosa ma sapeva anche che non poteva più nascondersi e fingere. E se qualcuno era intenzionato ad aiutarlo, quello era Daniel. 

Sapeva del problema di Harry e ed era quello a cui Harry si era rivolto per ogni consiglio ultimamente. Avevano già avuto un paio di conversazioni a cuore aperto fino ad ora e Daniel gli piaceva. Ed era anche carino. 

A dire la verità, era piuttosto in forma se Harry ci pensava. Chissà magari quella serata sarebbe andata meglio di quel che sperava. 

Ma ovviamente, Ronald doveva distruggere tutte le sue speranze. Ma ormai doveva sapere che il modo per far fare ad Harry qualcosa era dirgli di non farla. 

Ed è per quello che Harry lasciò lo studio dicendogli ‘sta a vedere’ quando gli disse che non poteva andare alla prima. Beh, non si sarebbe tirato indietro ora. 

 

 

******

 

Daniel sta ancora meglio del solito quando sono ormai pronti per uscire ed Harry era sicuro che sarebbe andato benissimo sul red carpet. Lo dice e vede il viso di Daniel illuminarsi ancora di più e lo fa sembrare ancora più bello, pensò Harry. 

 

Okay, territorio pericoloso, la mente. 
 

Il posto è pieno quando finalmente riescono ad arrivare, riescono a sentire le persone urlare dall’interno della macchina, Daniel sembrava un pò a disagio perciò fu Harry ad uscire per primo ed gli porse il braccio. 

Guardò Harry con un piccolo sorriso che gli ricordò qualcuno ma spinse via quel pensiero. Mentre si avvicinavano alle telecamere, Daniel si rilassò un po’ e la sua mano era intorno ad Harry. Si avvicinò a lui e gli disse di’guardare e imparare’. Questo fece ridere Harry rumorosamente e ci furono flash ovunque. 

Avevano posti fantastici e Daniel risplendeva in quel momento perché era emozionato per il film. Harry si sentì più felice solo stando accanto a lui, come se la sua agitazione fosse contagiosa. Se sentiva un accenno di rimorso, lo ignorò. Oltre tutto, non poteva aspettare per sempre. 

****

 

 

 

Il film era fantastico e lui non si divertiva così da tempo, dopo che le interviste furono fatte e furono in macchina, Daniel lo guardò e gli chiese se gli andava un gelato. 

 

Appena si sedettero su una panchina in un parco, un parco vuoto mentre Daniel mangiava un gelato cacciò l’argomento di cui ancora non avevano parlato. 

 

 

“Allora come la prenderà il tuo migliore amico?”

Non riuscì a controllare lo sbuffo che fuoriuscì in seguito alla frase. 

“Non gli interesserebbe.”

“Non ne sarei così sicuro. Potrei non essere un ‘directioner’ ma ho visto interviste e cose del genere. E quel ragazzo è totalmente preso da te.”

“Proprio no. Gliel’ho chiesto e ha detto no”

Sentì un braccio circondarlo e si avvicinò un pò. Faceva un pò freddo e Daniel era caldo. 

Harry non riusciva a non sentirsi protetto quando Dan lo stringeva in quel modo. Lasciò fuoriuscire tutto. Il braccio di Daniel lo strinse più forte quando gli raccontò di tutti gli sguardi persistenti, dei tatuaggi e dei tocchi, fuori e sul palco. 

“Cosa dice dei tatuaggi?”

“Dice che abbiamo solo dei pensieri affini. E che i migliori amici fanno sempre tatuaggi simili”

Daniel sbuffò e lo avvicinò a sé.

“Questa è una stronzata”

Harry non potè non rabbrividire, era la parola che odiava di più. 

Daniel lo notò e gli lasciò un piccolo bacio sulla fronte. Harry non si sentiva così tranquillo da tempo. Sorrise a Daniel che ricambiò prima di dire,

“Ci penso io a te”

 

Ed è l’ultima cosa a cui pensa Harry prima di addormentarsi sul divano. 

 

 

 

****

 

Il giorno seguente è una ‘tempesta di merda’, se ne esistesse una. Nel momento in cui entrò nello studio, notò alcune persone guardarlo in modo diverso. Nessuno disse nulla, ma sentì gli sguardi addosso ovunque lui andasse. 

Quando entrò nella sala di registrazione, c’erano tutti tranne Louis; il che fu una specie di sollievo e scocciatura allo stesso tempo. Non avrebbe dovuto affrontarlo mentre faceva tutto questo ma probabilmente avrebbe dovuto affrontarlo in privato. 

“tutto bene ragazzi?”

“Harry! Come stai?”

“Sto bene, Nialler. Tu?”

“Sto bene. Allora ti sei divertito ieri sera?”

Si guardò intorno e vide tutti che lo stavano gaurdando. Potrebbe anche essere. 

“Bene. Allora, sono andato alla prima con Grimmy e Daniel. E’ un amico di Gemma, l’ho conosciuto a casa sua. E’ un tipo figo. E’ si, è stato divertente. Il film è stato fantastico ma speravo foste lì ragazzi”

Vide Liam sciogliersi a quella frase. Anche Zayn si sciolse ma cercava di mantenere l’immagine da ‘sono un duro ragazzo di Bradford’ e Niall sogghignava. Ronald sembrava infelice ma almeno non stava cercando di strangolarlo per cui Harry la prese come una vittoria. 

Quattro fatti, ne mancava uno. 

Poteva finalmente avere l’opportunità di parlare con Louis quando arrivo con mezz’ora di ritardo con i vestiti del giorno prima. Harry era sul punto di chiedergli se stesse bene ma Zayn lo anticipò e lo portò in bagno mormorando qualcosa su un idiota testardo. Scrollò le spalle finché non poté parlare con Louis. 

Fu una giornata strana perché a volte sorprese Louis a guardarlo, ma poi spostava lo sguardo. era inquietante soprattutto perché Harry era ancora fortemente innamorato di Louis. Le sue dita gli pizzicavano dalla voglia di raggiungerlo e toccarlo. Di avvicinarsi a lui e stare lì. 

 

Ma sapeva di non poterlo fare. Non dopo aver detto a Louis che lo amava. 

Non sapeva se si pentiva di averlo detto o meno. Perché ora non poteva toccare Louis. Ora, non potevano tornare a quello che erano. Beh, potevano e forse lo avrebbero fatto ma aveva bisogno di tempo per disabituarsi da Louis. 

 

Era dipendente da Louis. 

 

 

 

****

 

Scoprì poi che non aveva bisogno di parlare con Louis da solo, come aveva voluto fare tutto il giorno. Ronald aveva indetto un incontro a fine giornata e Harry sapeva che era un incontro su qualche evento PR.

“Okay, allora alla luce degli ultimi eventi, abbiamo alcune cose di cui preoccuparci. Harry, visto che ti sei quasi outtato ieri sera dobbiamo agire velocemente. Ora, non ti sto chiedendo di negare qualcosa ma di rimanere in silenzio per ora. La gente ha ricominciato a fare domande su te e Louis e non abbiamo bisogno di questo adesso”

Non potè non guardare verso Louis quando sentiì quella frase e si accorse che lo stava già guardando. Ma distolse lo sguardo senza calcolarlo. 

“Allora questo è quello che dobbiamo fare. Louis tu devi uscire con Eleanor e trascorrere una bella serata romantica. Rendila speciale. Harry tu devi uscire con quel tizio, Daniel ma mantieni tutto tranquillo, avremmo un pò di problemi a costringerti a nasconderti. Dobbiamo dargli qualcosa ma senza esagerare, per favore. Ti sto pregando. Mantieni la cosa amichevole.”

Harry non sapeva come reagire. Sul fatto di uscire con Dan ma come amico. Stanno cercando di regolare di nuovo la sua sessualità? Vorrebbe smetterla con tutto questo. 

“Voi altri dovete organizzare un uscita con Harry. Le persone si chiedono se voi supportiate Harry in tutto questo. Ovviamente, non negheremo o ammetteremo nulla. Semplicemente uscite per un drink o una cosa del genere”

“E Louis?” 

“E’ meglio se questi due non si facciano vedere insieme per un po’. Un paio di giorni e faremo tornare le cose alla norma. Va bene?” 

Tutti annuirono e uscirono dallo studio. Non avevano una scelta. 

 

Tutti i ragazzi lo abbracciarono prima di raggiungere le loro macchine e Harry si sentì come se stesse tornando alla sua vita normale. Lentamente ma ci stava arrivando. E poi c’era Louis. Che era lì di fronte a lui con le spalle incurvate, che lo facevano sembrare ancora più piccolo di quel che era e Harry dovette mettersi a giocare con i suoi anelli per non raggiungerlo e stringerlo a sè.

“Allora..Daniel..huh?”

“Si, è carino”

“Hmmm, sembra carino.”

“Si”

 

Gli faceva così male che una conversazione con il suo migliore amico fosse così innaturale. Come se non avessero vissuto insieme per tre anni, come se non avessero dormito nello stesso letto per più o meno lo stesso tempo, come se non lo conoscesse affatto. 

“Allora come è stato il film?” 

“E’ stato fantastico, si”

“Stavo pensando di portare Eleanor a vedere un film. Qualcos’altro però, Ronald potrebbe avere un arresto cardiaco se la portassi a vedere quello”

Non riuscì a non ridere per quello, come se non riuscisse a non ridere per qualcosa di lontanamente simpatico che usciva dalla bocca di Louis. Non è una risata serena comunque. Questa nasconde il suo dolore. Come tutte le volte in cui Louis parla di Eleanor. Ma Harry lo nasconde bene, lo aveva fatto per anni. 

Si, potreste vedere qualcos’altro.”

“Si, beh , devo andare a programmare la mia uscita romantica con Eleanor. Tu dovresti programmare la tua con Daniel”

Harry avrebbe voluto sotterrarsi e non riemergere più. Lo feriva così tanto sentire Louis parlare di Eleanor in quel modo. Avrebbe dato tutto per poter andare a quell’appuntamento  al posto suo. Ma lui era lì a programmare di chiedere a Daniel di uscire con lui. Daniel, che era stato così carino e gentile con lui, e lui lo stava usando per i suoi scopi. Perché aveva pensato che sarebbe stata una buona idea? 

“Si, dovrei andare a farlo. Potremmo andare al bowling, penso.”

“Oh, sembra bello”

Gli sembra di sentire risentimento in quelle parole ma era stata una lunga giornata e non era in ottimo stato per pensarci per cui lasciò perdere. Rimasero lì nel parcheggio macchine per ancora un minuto, in silenzio. 

Probabilmente volevano trascorrere un altro minuto insieme, ma non sapevano come chiederlo. 

Harry sapeva di esser diventato matto senza Louis intorno a sè tutto il giorno. Sentiva che era sbagliato non tornare a casa da lui, o non stare intorno a lui ogni momento. Era insostenibile a volte ma manteneva duro perché sapeva che sarebbe stato cento volte peggio stare in quell’appartamento con Louis. Voleva solo un altro momento per stare accanto a lui. 

E fu tutto quello che gli fu concesso perché Louis fece un passo indietro, andando via. 

“Ok, meglio che vado ora, ci vediamo domani quindi”

“Domani.”

 

Scacciò la lacrima che fuoriuscì con la manica e camminò verso la sua macchina. Perché mai aveva pensato che Louis potesse ricambiare? Perché si era innamorato di Louis?

 

 

*****

 

 

Daniel fu utile come sempre. Quando lo chiamò e gli chiese di raggiungerlo, arrivò in dieci minuti e diede ad Harry un enorme sorriso che rese le cose ad Harry ancora più difficili, visto quello che stava per dire. 

“Tutto bene, Harry?

“sto bene, tu?”

“Sto bene anche io. Sono un pò una celebrità all’università da oggi visto l’accompagnatore hot che avevo. In verità sono stato chiamato ‘rapinatore di culle’ una o due volte ma sono andato avanti. allora…cosa ti serve?”

Sobbalzò al nome e anche per il fatto che Daniele pensava gli servisse qualcosa. Pensava che harry lo chiama solo quando gli serviva qualcosa? Beh, in verità lo faceva. 

 

“MI dispiace. Mi dispiace che hai dovuto sentirlo. Io sol-“

“Ehi, va tutto bene. Ho sentito di peggio. In più, sono solo gelosi che esco con te. Non ti preoccupare.”

“Okay, in realtà avrei un altro favore da chiederti ma penso che non sia giust-“

“Ehi, va bene. So che è difficile avere a che fare con quello che stai attraversando, solo che tu lo senti in modo ancora peggiore. Ti ho detto che ci pensavo io, vero? Ora, cosa ti serve tesoro?”

 

Gli raccontò dell’incontro e della sua idea di andare al bowling e nel momento in cui lo disse, il volto di Daniel si illuminò. Scompigliò i capelli di Harry e andò in cucina, dove Gemma giocherellava con gli avanzi della sera prima. 

“Tuo fratello si preoccupa troppo. Dovrebbe prendere esempio da te”

“E’ quello che continuo a dirgli. Dice che devo essere più seria. Te lo immagini?”

“Non posso proprio. Tu seria? Londra cadrebbe.”

“Maledetto stai lontano.”

 

Harry era davanti la soglia della cucina a guardare quei due bambini di cinque anni che si sarebbero laureati dopo tre mesi e sarebbero entrati nel mondo reale. Scosse la testa quando Gemma colpì Daniel con una rotella di pane in faccia. Bambini. 

 

 

 

*****

 

Il piano del bowling fu geniale. Non furono solo fotografati mentre entravano ma fu anche divertente fare tutto questo con Daniel. Erano entrambi terribili al bowling e fecero semplicemente stupidaggini per ore. Si ricordò di quando lui e i ragazzi andarono al Bowling ai tempi di XFactor. 

Ricordava quando Louis andava in giro senza permettere a nessuno di giocare seriamente. Per ore, avevano semplicemente scherzato e corso per la corsia da bowling, rimanendo anche stesi per terra. E poi perfino troppo stanchi per uscire dalla macchina. Scosse qualcosa in lui che gli faceva venire voglia di distruggere tutto solo per alleviare la frustrazione. 

La frustrazione che non poteva fare più tutto questo con Louis. Che quei tre anni erano andati via. Dovevano ricominciare. E questa volta non poteva sbagliare. Semplicemente, non poteva. 

 

Sentì una mano calda sulla spalla e trovò Daniel a sorridergli. 

“Possiamo andare via se vuoi. So di essere uno schifoso giocatore, perciò possiamo andare”

“No, stiamo ancora un pò. E facciamolo per bene, okay? Guarda e impara.”

Tornò sulla corsia, prese una palla e la fece scorrere lungo il canale, Daniel rideva rumorosamente e corse verso di lui il secondo dopo. Finirono sul pavimento  a spingersi l’un l’altro. Nessuno dei due fece uno strike. Non era così male dopo tutto. 

 

****

 

 

 

Daniel era come al solito felice e Harry era sicuramente più allegro dopo tutte le stupide battute che gli erano state dette durante le ultime ore. Gemma lo chiamò proprio mentre stavano andando via e gli disse di prendere qualcosa da mangiare. 

Mentre aspettano in macchina che l’ordine sia pronto, iniziano a parlare di argomenti vari. Televisione e cose simili, Harry non chiacchierava da tanto. Gemma era impegnata con l’università, visto che quello era il suo ultimo semestre. I ragazzi erano un pò preoccupati per le loro vite private perché il tour sarebbe iniziato il mese successivo. E Louis, beh…lui e Louis non avevano molto da dirsi al momento. 

“Allora cosa fate tu e i ragazzi per divertirvi? Voglio dire oltre agli eventi pubblici, tipo sul tour bus?”

“Stiamo semplicemente lì seduti e chiacchieriamo. E’ così difficile a volte stare seduti e parlare. Andiamo anche a vedere film, ma a me piace quando restiamo dentro e guardiamo la tv. O giochiamo a FIFA anche se faccio schifo a quello”

“Beh, posso immaginare che a volte diventi tutto troppo. Cosa guardate in tv?”

“Beh, quando siamo a casa io e Lou guardiamo Gogglebox ed è-“

Si zittì quando realizzò cosa aveva detto. 

“Mi piace abbastanza Gogglebox a dire la verità. E’ allegro e divertente. Anche se preferisco Sherlock anche se equivale a dolore senza fine e anni d’attesa.”

Apprezzò che Daniel iniziò a parlare di qualcos’altro. Sapeva che lo stava facendo apposta e lo apprezzò.

“Ricordo di aver provato a guardarlo con Gemma l’anno scorso. Scoppiò a piangere appena iniziò l’episodio. Dovetti tornare indietro e riguardarlo, senza di lei però”

Daniel scoppiò a ridere aggrappandosi a Harry per reggersi in piedi. Harry si rese conto che non gli dispiaceva.

“Gesù, la sfotterò per questo. Mi ha chiamato ‘pollo’ per aver pianto per il finale di stagione. E quello era davvero triste.”

“Dovrei davvero vederlo allora. Magari in tour, forse.”

“Non chiamarmi quando piangerai nel bel mezzo del nulla su un bus. Ti dico che è dannatamente bello ma ti lascia in lacrime. Sano avvertimento.”

“non ti chiamerò.”

Si guardarono per un attimo. Non sembrò giusto. Lui voleva chiamare Daniel. 

“Mi dispiace che non-“

“Va bene no-“

E non seppe cosa lo portò ad avvicinarsi e far scontrare le sue labbra con quelle di Daniel. Non ci pensò quando la sua mano raggiunse il suo collo per avvicinarlo a sè. Daniel fece un suono ingolfato nella sua bocca ma non spinse. Fu Harry ad aprire la bocca e leccare il labbro inferiore di Daniel.

Non realizzò quello che aveva fatto finchè non sentì bussare al finestrino e si separarono. Nemmeno Daniel sembrò averlo realizzato. 

La persona con la loro cena in mano bussò di nuovo e Harry abbassò il finestrino e prese il cibo. Ringraziò la persona e uscì dal parcheggio in un attimo. Daniel era in silenzio accanto a lui. 

Harry guidò verso casa di Gemma in silenzio, e Daniel manteneva un silenzio tombale al suo posto. C’era tensione nella macchina, tutti e due lo sapevano ma facevano fina di nulla. Dopo aver guidato per altri cinque minuti, non ce la faceva più e fermò la macchina davanti a Tesco spegnendola. 

Rimasero lì per qualche secondo finché il silenzio fu troppo. 

“Non avrei dovut-“

“mi dispiace-“

bene. 

“Harry, mi dispiace per averlo fatto. Non avrei dovuto, avrei dovuto fermarti. Sei carino e mi piaci. Dio, mi piaci davvero. Ma sappiamo entrambi che ami qualcun’altro. Quindi, mi dispiace.”

“Non scusarti. Io ti ho baciato, dovrei essere io a scusarmi. Tu mi hai aiutato così e tanto e adesso io-“

“Va tutto bene”

Rimasero seduti in silenzio, e non era più un silenzio scomodo. 

Harry pensò a quello che Daniel gli aveva appena detto ‘mi piaci. Dio mi piaci davvero’. Si domandò quando sarebbe stato diverso se Louis-

 

Louis.

 

Louis non lo ama. No. 

 

Allora perché doveva pensare a Louis prima di fare qualsiasi cosa? Perché doveva considerare lui prima di prendere ogni decisione? Perché doveva essere parte di questa decisione? 


“Mi piaci anche tu.”

Lo disse sotto voce e vide Daniel girarsi subito verso di lui ad occhi sgranati. 

“Harry-“

“No, lo penso davvero. Voglio dire Louis è..non proverà mai lo stesso per me. E lo sto accettando. Non l’ho ancora dimenticato, non ci sono nemmeno vicino. Ma ci sto arrivando. Ma davvero, mi piaci davvero Daniel”

“okay”

“Okay?”

“Okay”

 

E fu come se avessero concordato qualcosa senza sapere cosa in realtà. Ma non sembrò più difficile o innaturale, l’interazione tra loro. Ora che avevano ammesso che c’era qualcosa. 









Bene! Eccoci a fine capitolo. Che ne pensate? 
Quando io ho letto la storia inizialmente un pò me la sono presa con Harry, lo ammetto ma poi ci ho pensato e ho capito che Daniel in questo momento è quello di cui ha bisogno. Aveva bisogno di sentirsi protetto da qualcuno, ora che è così fragile. Ha bisogno di 'sostituire' Louis, è stato abituato per tre anni alla sua presenza costante e non avere più nessuno, specialmente la persona che ami, accanto a te è difficile. Siete d'accordo con la scelta di Harry? 
Fatemi sapere se viva, e se avete domande o perplessità scrivetemi pure :) 
Purtroppo non ho lo spoiler da lasciarvi perchè ero impegnatissima con l'università e non ho potuto tradurre nulla dal prossimo capitolo! 
Alla prossima.
C. x



 

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Capitolo 6
*** 6.You'd destroy me, and I'd let you ***



Ciao a tutti! 
Ho tardato un pochino rispetto agli altri aggiornamenti perchè non ho avuto molto tempo per tradurre, però l'ho appena finito e rivisto quindi ve lo posto subito!
Non vi faccio aspettare oltre :) Grazie ancora a chi segue la storia, a chi l'ha messa tra le preferite e chi mi ha messa tra gli autori preferite. Un grazie anche a chi si limita semplicemente a leggere la storia! 
Buona lettura, ci vediamo a fine capitolo! x






Il resto del ritorno a casa fu facile, cantarono entrambi, in modo pessimo, le canzoni di Taylor Swift e Daniel gli disse che non aveva mai creduto alla faccenda ‘Haylor’. 

Harry fece solo una smorfia e continuò a canticchiare. 

 

“Non posso credere che ti pagano per cantare. Posso raggiungere note migliori di te.”

 

“Se questa cosa ti fa dormire la notte”

 

E continuarono a cantare in modo terribile. 

 

Gemma gli fu addosso nel momento in cui entrò in casa e dovette fare un passo indietro e reggersi al muro per mantenere l’equilibrio. 

 

“Ma dove cazzo eravate finiti? Sto morendo di fame”

 

“Uh, abbiamo fatto una…deviazione?”

 

Harry guardò il pavimento grattandosi il collo per l’imbarazzo mentre Daniel rispondeva a Gemma. Vide un accenno di biondo con l’angolo degli occhi prima di vedere Niall.

 

“Che tipo di deviazione, Haz?”

 

“Oh dio, perché voi due sembrate intenzionati a saltarmi in braccio oggi? E perché tu sei a casa di mia sorella a quest’ora della notte mentre io non ci sono?”

 

Glielo chiese mentre Niall era ancora attaccato a lui come se non lo avesse visto un paio di ore prima. 

 

“Un gentiluomo non dice queste cose.”

 

“Oh santo dio, per favore dimmi che non stai contaminando Niall. Niall, che è il mio compagno di band ed è quattro anni più piccolo di te.”, borbottò Harry dirigendosi in cucina dove Gemma stava portando fuori il cibo e lo riponeva in un enorme piatto. 

 

“Per favore Haz, non c’è nulla da contaminare. E parli proprio tu..”

 

“Sta zitto Niall”

 

“No davvero fratellino, non sta mentendo sulla contaminazione.”

 

“Oh dio, devo andare a svuotarmi il cervello”

 

Daniel sorrise ad Harry, apologeticamente, mentre lui si alzava per andare in bagno al piano di sopra. 

 

“Mia sorella e il mio compagno di band!”

Imprecò per le scale e sentì tre risate. Non ci aveva pensato molto ma l’idea di Gemma e Niall insieme gli piaceva abbastanza. Ma non lo avrebbe ammesso, mai. 

Quando, alla fine, scense giù di nuovo dopo essersi messo un paio di pantaloni sportivi, li trovò seduti sul divano a mangiare riso al curry. 

 

“Dov’è il mio cibo?”

“In cucina”, gli rispose Gemma con la bocca piena e gli occhi incollati alla tv. 

 

“chiudi la bocca”

 

“Chiudi la bocca tu”

 

“Matura.”, alzò gli occhi al cielo mentre entrava in cucina. 

 

Era tutto in disordine, come se fosse stato sfamato un esercito. Non fece molta attenzione a quello che gli stava intorno quando raggiunse il frigo e mise il curry in una ciotola. Come fa probabilmente  qualcuno che non ha un grande equilibrio, mise troppo peso sul vecchio mobile perché l’ultima cosa che seppe facendosi indietro verso il mobile fu che si trovò a terra con il frigo su di lui e tutti che erano corsi in cucina. Gemma stava imprecando e Daniel era vicino a lui che cercava di rialzare il frigorifero. 

Non si sentì per niente bene quando Gemma gli mise le mani sotto la testa cercando di rialzarlo fino a che non si tirò su e sentì qualcosa di umido sul viso e quando si toccò, la sua mano divenne rossa. 

 

“Non riesco a credere che la Selezione naturale ancora non si sia liberata di te Haz. Sei così dannatamente impacciato. Cosa stavi facendo con il frigo?”

 

“Fallo respirare Gemma e prendi un asciugamano o qualcosa per il suo naso”

Daniel parlò da qualche parte dietro di lui e sentì un braccio intorno alla vita che lo guidava verso il divano. La sua testa girava, decisamente. E vedeva due Niall. 

 

“Sto bene”

 

“Stai steso qui, tesoro e tieni la testa sul cuscino. Deve restare alta”

 

“Sei un dottore carino”

“ma che cazzo?" Sentì dire a Niall da qualche parte dietro il ragazzo con i capelli scuri che stava davanti a lui.

 

"Probabilmente ha una commozione celebrale. Gemma, porta qui il tuo culo"

 

Ci furono molte urla e movimenti improvvisi e la sua testa girava una pò. In più, Harry sentiva Justin Bieber cantare da qualche parte. 

Non è mai un buon segno, pensò. Cercò il bel dottore e quando non lo vide,provò a sedersi per trovarlo. 

 

E fu l'ultima cosa che ricordò prima che la luce si spense.

 

****

 

 

Louis non sapeva cosa stava succedendo. Ricordava di aver guidato fino a casa di gemma per vedere Harry a causa di quello che aveva visto in televisione. Harry era andato a vedere il film con quell'uomo. Perché l'aveva fatto?

 

E poi quand'era arrivato lì, Gemma gli aveva detto di tornare a casa. Perché vederlo così avrebbe ferito Harry e lui non voleva farlo. Non avrebbe mai ferito Harry.  Ma lo aveva già fatto.

 

Non ricordava di aver guidato e sicuramente non ricordava di essere tornato all'appartamento. Tutto quello che sa è che fa freddo nel posto in cui si trova e la sua testa fa male. Quando apre gli occhi, la luce lo colpisce e  li chiuse immediatamente. 

 

Quando controllò intorno a sè per vedere dove si trova tutto quello che sentì sotto la sua mano fu un palo di qualche tipo e qualcosa di morbido. Quando prese coraggio e aprì gli occhi, realizzò di essere sul pavimento.

 

Quando lentamente si mise a sedere e si guardò intorno, gli fu chiaro che doveva essere collassato ad un certo punto della sua evidente bevuta ed era svenuto sul pavimento. C'erano bottiglie e scatole di cibo sul tavolo e sul pavimento. E c'era un'enorme macchia gialla sul divano e anche un pò di cibo sparso.

 

Passò le mani tra i capelli mentre si dirigeva verso il bagno cercando di ricordare e dimenticare allo stesso tempo la serata precedente.

 

Cercava di respingerlo il dolore che compari a ogni volta che pensava ad Harry e quell'uomo. Di come avesse un braccio intorno ad Harry. Di come si avvicinasse a lui per sussurrargli qualcosa all'orecchio, facendolo ridere. Di come lo avesse sfacciatamente toccato affinchè il mondo lo vedesse. Il suo Harry.

 

Quel pensiero lo colse di sorpresa, perse l'equilibrio e finì per terra vicino alla tazza del gabinetto a vomitare. Quando chiudeva gli occhi tutto quello che vedeva era Harry che rideva e si stringeva a quell'uomo e quel pensiero lo fece vomitare.

 

Rimase lì abbracciato al gabinetto con le lacrime che gli scorre vanno sul volto e non era sicuro se fossero dovute solo al vomito o anche al vuoto che sentiva dentro di sé.

 

Dopo un pò realizzò che era una giornata lavorativa e doveva andare in studio. Poteva chiamare e dire che era malato ma voleva vedere Harry. E lo studio era l'unico posti in cui poteva vederlo ultimamente.

 

Lo trattenevano dall’impazzire quelle poche ore in cui lui era in quella stanza, nonostante non avesse fatto un tentativo per parlare con Louis e faceva male. Faceva male non essere l’uno vicino all’altro perché erano abituati a gravitarsi intorno anche in uno stadio pieno di centinaia di persone. Faceva male non trovare gli occhi di Harry quando alzava lo sguardo, perché, solitamente,  ogni volta che che alzava lo sguardo i suoi occhi incontravano quelli di Harry. Faceva male non vivere più insieme e andava a letto da solo in una casa vuota, perché di solito si svegliava accanto ad Harry, tutto coperto e assuefatto dal suo profumo e non sul pavimento con bottiglie vuote e cibo accanto a lui. 

 

Così si mise velocemente un nuovo paio di jeans perché quelli vecchi erano macchiati di curry e non gli importa nemmeno cambiare la maglia o farsi una doccia. Uscì di corsa dall’appartamento senza nemmeno sistemare il disastro che aveva combinato la notte precedente. Perché sentiva il bisogno di vedere Harry. Solo di vederlo. 

 

***

 

Ha fatto già mezz’ora di ritardo quando arriva alla sala di registrazione. Harry stava benissimo, come se non avesse preoccupazioni al mondo. Comunque Le sue sopracciglia sussultarono quando vide Louis e sentì una fitta di dolore proprio all’altezza del petto. 

 

Harry solitamente era felice di vederlo, il suo sorriso si sarebbe illuminato nel momento in cui i suoi occhi avessero visto Louis e ora sussultava. Louis si incazzò parecchio. Spostò lo sguardo da Harry, anche se ci mise tutta la forza che aveva per farlo. Prima che potesse uscire e nascondersi da qualche parte, Zayn lo raggiunse e lo portò in bagno. 

 

“Cosa ti stai facendo, Louis? Hai bevuto ancora ieri notte?” 

 

Non sapeva cosa dire. Poteva sentire una punta di delusione nel tono di voce di Zayn e non riusciva a guardarlo e  sostenere il suo sguardo. Continuò a guardare il pavimento. 

 

“Perchè lo stai facendo, eh? Sei tu che lo hai allontanato e ora ti fai del male. Deciditi, Louis”

 

“Non so di cosa stai parlando”

 

“Certo che no. Continua a negare quanto vuoi, amico ma tu ed io sappiamo che lo stai facendo ‘a causa sua’ ”

 

“Zayn, sol-“

 

“Comunque, vuoi farti del male? Buona fortuna. Ma sappi questo: stai ferendo anche lui. E tutti noi”

 

“Perchè a tutti importa così tanto solo di lui? Ed io? Sono io quello che deve tornare in un appartamento vuoto. Sono io quello che resta sveglio la notte a fissare il soffitto. Sono io quello che deve vederlo andare in giro con qualcuno e fare il carino. Di questo cosa importa, eh? DI ME COSA IMPORTA?”

 

“Ascolta le tue parole, amico. Se quello che hai appena detto non te lo fa capire, non so cosa potrebbe farlo.”

 

Louis non riusciva a muovere un muscolo mentre guardava Zayn che ricambiava il suo sguardo, e poi si avvicinò per un abbraccio. 

 

“Andrà tutto bene, Lou. Dagli un pò di tempo”

 

Tornò nella stanza, dopo essere rimasto dieci minuti a ripetersi che lui doveva uscire dalla sua testa. Aveva bisogno di lavorare e cantare, fare quello che amava. Il resto doveva rimanere fuori finché non tornava a casa e apriva una nuova bottiglia di Vodka. 

 

*****

 

 

La giornata trascorse bene nonostante alcuni momenti di debolezza in cui senza accorgersene fissava Harry e quando se ne accorgeva doveva distogliere lo sguardo. E’ solo che i suoi avevano sempre trovato quelli Harry in mezzo ad una folla e non sembravano capire che non lui non aveva più quel privilegio. 

 

Ronald richiese un meeting dopo che avevano finito e lì poi si ruppe tutto. Gli disse che aveva bisogno che Louis uscisse con Eleanor facendolo sembrare speciale. Non sapeva quando la sua relazione con Eleanor fosse diventata una comodità pubblicitaria ma era così da un pò adesso. Amava stare con lei ma preferiva farlo in privato che sfoggiarlo per il beneficio delle vendite. Ronald disse ad Harry che doveva uscirà con Daniel di nuovo. Daniel. 

 

Harry concorda un po' troppo impazientemente e il resto dei ragazzi decidono di programmare una giornata con Harry a cui Louis non è invitato perché lui e Harry devono restare separati per un pò. Beh, non è che stavano nella stessa stanza insieme al di fuori del lavoro di recente. 

 

Respinse il bisogno di guardare Harry e pensò alla notte precedente. Non sarà quel tipo di amico, Non gli chiederà di questo Daniel.

 

Le sue preoccupazioni si rompono quando gli altri ragazzi vanno verso le loro macchine lasciando lui e Harry soli nel parcheggio macchine. Cercò di non chiedere e di andare semplicemente via ma Harry gli mancava così tanto che avrebbe approfittato di ogni secondo che poteva ottenere. 

 

Louis fece una battuta sul suo appuntamento con Eleanor e fece ridere Harry, ma per la prima volta Louis realizzò che quella risata era differente dalla solita che faceva quando Louis diceva qualcosa di umoristico. Notò che non era la risata falsa che Harry faceva per le telecamere. Era sincera ma c’era quella tristezza negli occhi che non riusciva a nascondere a Louis anche se non si stavano guardando e lui cercava di evitarlo volutamente. Si chiese quante volte Harry avesse fatto questa risata. Si chiese quante volte aveva ferito Harry senza saperlo. 

 

E poi Harry iniziò a parlare dei suoi piani con Daniel. Sarebbero andati al bowling. 

 

questa era una cosa vostra. Tua e sua e ora tu hai distrutto tutto. Ora va al bowling con Daniel. Poi andranno a fare sesso in macchina, si sposeranno e avranno bambini. E tu sarai il miserabile stronzo che sei sempre stato. Ben fatto

 

Represse il bisogno di vomitare e respinse la voce nella sua testa. Se la sua risposta giunge un pò titubante e Harry lo aveva notato, non aveva detto nulla. E Louis sentiva il bisogno di avvicinarsi e toccare Harry. Di chiedergli di tornare a casa. Di tornare da lui. 

 

Ma non poteva, così andò via. Con la promessa di rivedere Harry l’indomani, andò via. 

 

 

****

 

 

 

 

L’appartamento era uno schifo, tutto in disordine. C’era cibo e bottiglie vuote ovunque, le tende tirate da settimane. Sembrava un bar. I vasi nell’ingresso e nel salotto ridotti in pezzi sul pavimento, le foto buttate a terra. 

 

Louis andò dritto in camera sua e saltò in doccia, si sentiva sporco e se una doccia poteva aiutarlo a sentirsi meglio, l’avrebbe fatta. Solo che non lo aiutò.

 

Eleanor arrivò un’ora dopo e le disse di aspettarlo giù. Aveva programmato di andare al ristorante con lei e poi di fare due passi per farsi vedere. Non aveva proprio voglia di uscire, quello che voleva davvero era stare a casa e bere fino a svenire di nuovo ma sapeva che poteva cacciarsi in guai seri se non seguiva le istruzioni di Ronald su questo. 

 

Il tragitto per il ristorante fu silenzioso, lui guardava dritto la strada e Eleanor rimaneva in silenzio. 

 

“Stai bene, Louis?”

 

“Si, sto bene”

 

“Non sembri star bene, se non te la senti possiamo uscire un altro giorno”

 

“Sto bene, El. Ho solo alcune cose per la testa.”, di nome Harry. 

 

Dopo quello, lei rimase in silenzio. Il ristorante era pieno e Louis era un po' ansioso ad andarci ma sapeva di non avere opzioni. Parlarono allegramente mentre aspettavano il cibo. Louis sentiva che la sua mente non era lì del tutto, in fatti non rispose ad El più di un paio di volte e lei sembrava preoccupata. 

 

Ma non era colpa sua se non riusciva a concentrarsi. Tutto quello a cui pensava era Harry che usciva con quel Daniel. Ma chi era? Come conosceva Harry? Gli altri ragazzi sapevano qualcosa che lui non sapeva? 

 

El continuava a parlare di qualche Sfilata di moda o qualcosa di simile e menzionò Zayn e Perrie dicendo che ci sarebbero andati. Louis pensò alla sua conversazione con Zayn di quella mattina. Non sapeva cosa pensare. Zayn diceva che lui stava negando qualcosa, che Louis lo sapeva bene quello che intendeva ma lui sapeva di non star negando nulla. 

 

Gli mancava Harry, si. Ma perché erano migliori amici e avevano vissuto insieme per tre anni. Quella era tutta la storia. 

 

Mentre era impegnato a lottare con il suo cervello, El si alzò e si scusò perché doveva andare in bagno. 

 

Louis capì che doveva smetterla di pensare a Harry mentre era ad un appuntamento con la sua fidanzata. Twitter sarebbe stata una buona distrazione e iniziò a manovrare  sul suo cellulare. Da quando i social media gli avevano portato buone notizie? 

 

C’era un elenco di tweet in cui era taggato, tutti su Harry. Poi i sui occhi caddero sul tag. 

 

#Harryandhotguyfromredcarpetcaughtsnogging

 

Fu come se qualcuno lo avesse colpito in petto e i suoi polmoni fossero collassati, non riusciva a respirare. Il suo cervello partì ed immaginò infinite immagini di Harry e un ragazzo senza faccia che si baciavano contro un muro e si aggrappavano l’uno all’altro in qualche piccola e povera strada. 

 

Le sue manitremavano e la sua mente elaborava un unico pensiero: ILMIOHARRY ILMIOHARRY ILMIOHARRY. 

 

Continuò a scorrere e leggere altri tweet perché era un bastardo masochista che amava il dolore. I suoi occhi si fermarono quando vide che Niall ne aveva retwittato uno con una stupida faccina. 

Chiamò Niall e il bastardo non rispose prima del seconod squillo e ebbe il coraggio di dirgli di richiamarlo prima che Louis potesse anche solo parlare. 

 

“Lou, posso richiamarti?Sono—“

 

“Niall, è vero?”

 

“Cosa? Cosa è vero? Senti sono nel bel mezz-“

 

“NIALL, CHE CAZZO STAI FACENDO A TELEFONO? HARRYM NO TI ALZARE STAI SANGUINANDO E DOVE CAZZO E’ DANIEL?”

 

Gemma stava urlando in sottofondo ma Louis sentì ogni parola, il suo cervello si fermò dopo aver sentito dire ‘Harry’

 

“Cosa è successo a Harry?”

 

“Um, lui è-“

 

“NIALL, GIURO SU DIO, CHIUDI IL CAZZO DI TELEFONO E AIUTAMI A FAR STENDERE QUESTA GIRAFFA”

 

“Scusa Lou, devo andare”

 

“Aspett-“

 

Niall chiuse prima che Louis avesse l’opportunità di dire qualcosa. Il suo cervello agì da solo mentre si alzava correndo verso i bagni. Non ci pensò nemmeno quando entrò nel bagno delle donne e trovò Eleanor di fronte allo specchio che si stava guardando. Ignoròi lamenti e le urla delle altre persone nella stanza e corse da lei. 

 

“Devo andare, tesoro. Harry non sta bene”

 

“Lou-“

 

“Ti chiamo io”

 

Le lasciò un bacio sulla tempia e corse fuori dal ristorante verso la sua macchina. Non seppe nemmeno quanto andò veloce perché il suo cervello pensava solo ‘HarryHarryHarryHarryHarry’ in quel momento. Quando arrivò di fronte la casa, non si preoccupò nemmeno di chiudere la macchina e corse al portone bussando. 

 

Nessuna risposta.

 

Poteva sentire Gemma urlare all’interno e stava perdendo la testa a stare lì fuori fuori con quella porta che lo separava da Harry. 

 

“GEMMA APRI QUESTA CAZZO DI PORTA! NIALL APRI LA PORTA MALEDIZIONE!”

 

La porta ancora non si apre e stava avendo davvero problemi a respirare. Poi sentì urlare dall’interno. 

 

“Perche cazzo glielo hai detto? NIALL SEI UN COGLIONE!”

 

Non gli interessava che Gemma fosse incazzata con lui in quel momento. Poteva dire quello che voleva. In quel momento era Harry la cosa importante. 

Stava per ricominciare ad urlare di nuovo quando finalmente la porta si aprì e Gemma gli fu davanti a bloccargli la strada. Cercò di guardare all’interno con la testa ma lei chiuse  la porta facendo un passo in fuori. 

 

“Gemma per favore, fammelo vedere. So quello che hai detto ma non mi interessa adesso, ho solo bisogno di-“

 

“Sta bene, Louis. E sta riposando”

 

“Hai detto che stava sanguinando. Potrebbe aver perso troppo sangue. Hai chiamo un dottore? Chiamo un’ambulanza. Permettimi di vederlo, ti prego. “

 

 

“Louis, sta bene. Non sanguina più, perdeva solo sangue dal naso. Sta bene”

 

“Allora perché non me lo fai vedere? Ti prego, Gem”

 

“Perchè lo distruggeresti di nuovo. Sai quanto è difficile farlo aprire? La notte in cui ti si è presentato qui, nel bel mezzo della notte tremando e vicino ad un attacco di panico. Se pensi che ti permetta anche solo di avvicinarti a lui, pensa ancora. Ascolta, so che tieni a lui, ma ora non è il momento. Va a casa Louis. Lo vedrai a lavoro domani”

 

“Fammelo vedere una volta sola, Gemma. E’ tutto ciò che chiedo, ti prego”

 

“Lous, perchè lo stai facendo? A lui e te stesso? Te lo ha detto, no? E’ pazzo di te e tu lo hai respinto. Ora, che si sta lasciando andare finalmente, eccoti qua. Deciditi Louis, non puoi avere entrambe le cose.”

 

“Ti prego, Gemma”

 

“Va bene. E’ sul divano ma sta dormendo. Hai dieci minuti.”

 

“Grazie Gem.”

 

Corse all’interno ma si bloccò quando vide il corpo addormentato di Harry steso sul sofà.  C’era un asciugamano insanguinato sul suo petto e qualcosa in Louis si spezzò alla vista. Non riuscì a trattenersi quando le sue ginocchia cedettero e cadde sul pavimento vicino ad Harry. 

 

Sentì un brivido percorrere la sua spina dorsale quando la sua mano toccò quella di Harry e fece scontrare le loro dita. Desiderava quel tocco da così tanto. Non riusciva a pensare ad un solo motivo per cui non lo aveva semplicemente fatto nelle settimane precedenti-

 

Harry non si mosse per un po’, poi Luis sentì il suo cuore perdere un battito quando la mano che stava tenendo, strinse la sua. Si sentì a casa, finalmente. 

 

Louis non aveva idea di quanto tempo era passato, poi sentì una mano sulla sua spalla e vide Niall stare vicino a lui con un sorriso debole in viso. Sapeva cosa significava. Ma non voleva lasciarlo andare. 

 

“Va a casa Lou, sta bene”, Gemma era dietro Niall con uno sguardo determinato in volto. Lousi che era inutile discutere con lei. Gli Styles erano persone cocciute, non avrebbe avuto possibilità. specialmente perché Gemma aveva attivato il suo lato protettivo. 

 

Strinse la mano di Harry un’ultima volta e si alzò. Niall lo strinse in un abbraccio e non realizzò di piangere finché non sentì le dita di Niall sul suo viso che gli asciugavano le lacrime.  

 

“Rimettiti in sesto Louis. Non puoi continuare così. Deciditi”

 

Gli disse Gemma mentre lo accompagnava alla macchina. Non capì quello che stava accadendo,  era ancora bloccato nella sua mente realizzare il resto. 

 

“Sta bene Lou. Hai bisogno di andare a casa e riposarti. Sono preoccupata per te”

 

“Non so cosa sto facendo Gem.”

 

Finalmente lo aveva ammesso, lo aveva detto e sapeva che era vero. 

 

“Lo so. Ma hai bisogno di capirlo da solo. Non puoi continuare a fare avanti e indietro. Lui è molto fragile in questo momento e anche tu. Non voglio vedere stare male nessuno dei due. Quindi vai a casa e riposati. E pensa a quello che vuoi.”

 

Harry. 

 

Fu in quel momento che capì di essere nei guai. Fu allora che capì di essere rotto. 

 

 

******

 

 

Gemma si sedette con Niall e Daniel dopo che Louis andò via, entrambi la guardavano come se conoscesse tutti is egregi dell’universo. Harry era ancora addormentato sul divano e lei voleva solo che lui fosse felice.

 

Aveva visto i tweet di qualcuno che aveva visto lui e Daniel baciarsi in macchina quando Niall glieli aveva mostrati prima. Conosceva e voleva bene a Daniel, e sapeva che lui e Harry non avrebbero mai funzionato. Perché Harry era innamorato di Louis e sapeva con certezza che lui era uno di quelli che amava per tutta la vita una persona. E non voleva che Daniel soffrisse in mezzo a tutto questo. 

 

Ma sapeva anche che Daniel poteva rendere Harry felice. Forse non quanto Louis, perché quei due erano semplicemente un’anima divisa in due. 

 

E poi c’era la parte in cui Daniel era stato innamorato del suo migliore amico per anni. Gemma non era certa che lui se ne fosse accorto ma aveva visto il modo in cui si illuminava quando Stan chiamava. Sapeva che Daniel amava Stan ed era per questo che era preoccupata che queste due persone irrimediabilmente innamorate di altre stavano trovando conforto l’una nell’altra. Ma la verità era che altre persone avevano i loro cuori anche se lentamente li stavano lasciando andare. 

 

Quindi lei non sapeva se questo avrebbe potuto distruggerli entrambi o avrebbero potuto curarsi l’un l’altro, ma gli avrebbe dato un’occasione. E poi c’era Louis. Louis, i cui occhi raccontavano un’altra storia oggi, rispetto a quella che andava dicendo da settimane. Gemma aveva sempre pensato che fosse innamorato di Harry, non aveva mai avuto dubbi. Ma poi aveva negato tutto. E oggi, quando era in ginocchio sul pavimento e stringeva la mano di Harry, sembrava l’uomo distrutto che Harry era stato nelle settimane precedenti. 

 

Sperava che Louis prendesse la sua decisione prima che perdesse Harry per Daniel o peggio. 

 

Così si sedette e gli disse di non dire ad Harry che Louis era stato lì. Era la cosa migliore. 

 

“Penso che dovrebbe saperlo, voglio dire…Lou sembrava piuttosto spaventato”

 

“Ni, so che era spaventato ma ci sono cose tra loro due che non vi hanno ancora detto. E penso sia la cosa migliore se per ora non diciamo questa cosa a Harry.”

 

“Come dici tu, Gem.”








Eccoci a fine capitolo! 
Beh Harry sta bene tranquille, è stato solo un pò distratto e non avrà altri problemi. Gemma ha permesso a Louis di vedere Harry e avete visto come ha reagito, e avete anche visto che anche Louis inizia a essere un pò confuso.
Vi dico che siamo esattamente a metà storia con questo capitolo. Cosa pensate che succederà ora? 
Cercherò di aggiornare il più presto possibile. A presto. 

p.s. vi lascio un piccolissimo spoiler dal prossimo capitolo:


"E nel secondo in cui i suoi occhi puntarono le sue labbra, ricordò Daniel che baciava Harry. Fu come se l'incantesimo si fosse rotto e fece un passo indietro. Harry si accasciò contro il muro e rilasciò un sospiro profondo mentre fissava ancora Louis come se fosse in cerca di qualcosa sul suo viso."

ALLA PROSSIMA. X 

 

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Capitolo 7
*** piccolo avviso. ***


Ciao a tutti! 
No non è un nuovo capitolo, e mi dispiace molto di questo. Volevo scusarmi per tutto questo ritardo ma ho avuto due esami da preparare e mi hanno tolto molto tempo ed energie. La storia non è assolutamente sospesa. Adesso con le vacanze di Pasqua spero di avere il tempo necessario per tornare a tradurre il settimo capitolo, che ho già iniziato! 
A presto, e scusatemi ancora :) Ovviamente l'avviso sparirà appena posterò il capitolo :)

P.s. ho scritto una piccola storia di sette capitoli che inziierò a postare a breve, non appena avrò tempo di rivederla e correggere gli ultimi dettagli. Mi farebbe piacere se passaste a dare un'occhiata, e mi diceste cosa ne pensate. xx 

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