L'amore e una casa sull'albero

di maryku
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** captolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** 9: Shock e baci ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** 11: Decisioni ***
Capitolo 12: *** Una conversazione interessante ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** 1 ***


Eccomi tornata con una nuovo fanfic, stavolta su inuyasha. La fanfic parla di incesto, l'amore fra uno zio e sua nipote. è corta, circa 12 capitoli. Spero che commenterete in tanti ^^ A chi seguisse le altre ff, voglio dire che non me ne sono dimenticata, solo che in questo momento ho poca ispirazione, le riprenderò al più presto, ma state comunque attenti, potrei aggiornare quando meno ve lo aspettate.

Buona lettura, Maryku.


Capitolo 1

Mio fratello stasera mi ha invitato a cena. Ho chiesto a Kikyo di venire con me, ma lei ha declinato l’invito, dicendo che si sente stanca. Ma non credo sia quello il motivo, forse perché ogni volta mio fratello dice che lei non è adatta a me e io sono troppo preso a scappare dalle loro critiche per confortarla come si deve e ribattere, anche se dopo le dico che non ascolterò mai quello stupido del mio fratellone.

Mi sono dimenticato di dirvi che io mi chiamo Inuyasha e sono un hanyou, un mezzo demone.

Kikyo è la mia fidanzata dai tempi del liceo, la prima amica che mi si è avvicinata, l’unica che non ha guardato se io fossi umano, demone o spirito. È molto affascinante come donna, ma a volte le manca qualcosa… o forse sono io troppo superficiale.

Come dicevo stasera vado da mangiare da mio fratello Sesshomaru e da sua moglie Rin. Io e lui non siamo mai andati molto d’accordo e mio padre mi dice sempre “Fai come Sesshomaru” “Guarda quanto è bravo Sesshomaru” e via dicendo, solo perché adesso è il capo delle aziende No Tashio e la borsa va a gonfie vele. L’unico motivo per cui ancora sono in contatto con loro, tranne durante gli affari, è per mia nipote, Kagome.

È un hanyou come me, ma è molto carina e affascinante. Recentemente sta con un demone lupo più grande di lei, mi sembra si chiami Koga…

Oggi è il suo compleanno, compie 17 anni, ormai è una donna vera e propria.

Come sempre andremo a rifugiarci insieme nella casetta sull’albero, mentre mio padre e mio fratello parlano di affari. L’ho costruita insieme a Sesshomaru quando lei aveva solo 4 anni. Ci siamo messi e in una giornata l’abbiamo finita tutta, uno dei pochi momenti felici passati insieme a mio fratello, avevo solo 13 anni ma me lo ricordo ancora.

Sono arrivato davanti alla casa, scusate, volevo dire villa principesca di mio fratello, con tanto di piscina, che per altro vicino c’è anche un tempio, sempre appartenente alla mia famiglia.

Il cancello è aperto, entro e suono il campanello aspettando che qualcuno venga ad aprire.

 

Sto preparando la tavola, come mi ha chiesto mia madre. Ho appena finito di mettere l’ultimo tovagliolo che sento il campanello.

-Vado io- urlo mentre lei sta in cucina.

Apro la porta di scatto, guardando in faccia mio zio che è rimasto sorpreso.

-Non dovresti aprire senza guardare, e se invece di me ci fosse stato un mania…-

Non lo faccio neanche finire che mi lanciò su di lui abbracciandolo. Traballa un po’ ma riesce a tenermi.

-Non fare come papà-

-Come sta la mia nipotina preferita?-

-Zio, ormai non sono più una bambina, ho 17 anni-

-Però sarai sempre più piccola di me- sorride, mentre mi guarda con quegli bellissimi occhi ambrati.

Ho sempre avuto un debole per mio zio, per le sue orecchie canine bianche così simili alle mie, solo che le mie sono nere. È affascinante come uomo, molto attraente, ricco ed è molto simpatico, anche se un po’ scontroso a volte. Io però riesco a capirlo benissimo, la sua scontrosità è dovuta al suo stato di mezzo demone e alla sua madre morta. Morì nel darlo alla luce e si è sempre sentito in colpa si questo, me lo ha detto mio padre. Invece la mia nonna, la ex moglie di mio nonno, è una ricca possidente, il loro era un matrimonio combinato e quando sono diventati autonomi e i genitori sono morti si sono lasciati. Sono tutt’ora le famiglie più potenti sul mercato e anche molto amiche, qui tutti li temono.

-Purtroppo niente regalo oggi, ma giuro che la prossima settimana te lo porto-

Troppo presa dai miei pensieri non lo ascoltavo, quindi ci metto un po’ a capire che non mi ha portato il regalo.

-Il regalo, capisco… aspetta un secondo, tu vieni alla mia festa senza regalo? Zio, per la tua unica nipote dovevi portare qualcosa- gli urlo contro quasi a sgridarlo, nonostante abbia 26 anni è ancora un bambino. Mio padre invece ne ha 39 e mia madre 38.

-Lo so, ma mi avete avvertito tardi di questa cena e tu compi gli anni domani, pensavo di passare domani e comprare il regalo- la sua espressione abbattuta mi fa perdere la rabbia. Come faccio ad arrabbiarmi con mio zio?

-Zio, dovrei presentarti una persona- sono in eccitazione, voglio sapere cosa ne pensa di Koga.

-Va bene, ma non chiamarmi più zio, mi fai sentire vecchio-

Lo lascio brontolare sulla vecchiaia e lo invito ad entrare. Lui mi segue e raggiungiamo la cucina.

-Ecco, zio, lui è Koga, il mio ragazzo- li avvicino guardando la sua reazione. Koga è un bel ragazzo, è più grande di me, ma non è quello l’importante. Lui mi adora, anche se io mi sono messa assieme a lui nonostante non provi quella scossa di quando sei innamorata.

-Buonasera- vedo chiaramente il viso di Koga farsi strano, penso che non gli piaccia Inuyasha. Stà quasi per ringhiare. D’altronde io ho parlato tantissimo di lui che pensa che me ne sia innamorata e vedendolo adesso si accorge di quanto sia affascinante. Non è stata una buona idea invitarlo qui stasera.

-Ciao, ho sentito che sei il ragazzo di Kagome, rendi felice mie nipote- questa frase mi scoglie il cuore, adoro vedere mio zio preoccupato per me.

Koga lo guarda strano ma poi annuisce.

Ci sediamo tutti a tavola, mangiando di gusto i piatti cucinati da mia madre.

-Rin, i tuoi piatti sono sempre i migliori-

-Grazie Inuyasha, sono felice di sentirtelo dire-

-Inuyasha, mangia più decentemente- mio nonno e il suo tatto, ora sicuramente cominceranno a litigare loro tre e parleranno di Kikyo. Lo so che gli stiamo antipatici, ma non riesco a capirne il motivo.

-Papà ha ragione, come puoi diventare il capo di metà azienda se ti comporti così?- si intromette mio padre.

-Papà, Sesshomaru, è il compleanno di Kagome, volete litigare anche oggi?- la sua domanda li lascia zitti per alcuni secondi poi ricominciano tutti e tre a mangiare più lentamente.

La serata passa così, tra giochi e risate. Senza accorgermene mi ritrovo a passare molto tempo con Inuyasha lasciando Koga un po’ da parte, ovviamente lui se ne accorge e decide di andarsene. Sono un po’ triste, ma non lo do a vedere. Il resto della sera senza di lui è meno divertente, ma tanto lo vedrò tra una settimana, mi deve dare il regalo.

 

Noto che Kagome non mi molla un attimo e Koga mi guarda mostrando i denti. È un demone lupo e tiene molto alla sua donna. Monto una scusa, dicendo che è tardi e che Kikyo mi starà aspettando a casa, non voglio che scoppi una rissa a causa mia.

Esco salutando tutti e mi avvio a casa.

Penso a mia nipote. Koga avrà sui 23 anni, forse troppo grande per lei, ma ci penserà Sesshomaru, io più di dirgli quello che ho fatto non posso. È lui il padre.

Ma allora perché sento un peso sul cuore?

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Capitolo 2
*** 2 ***


Ohh, che bello ragazze, addirittura 11 recensioni, sono cokmmossa nel profondo. Mi sono sbrigata a pubblicare il nuovo capitolo per voi, siete grandi. I ringraziamenti a fine capitolo. Vedete, oggi sono un pò sottosopra, fortuna che avevo già controllato il capitolo senno non credo che sarei riuscita a aggiornare oggi. Mi dispiace che nel precendente ci fossero errori, cercherò di non farne più. Un saluto.
Buona lettura.

Capitolo 2

È mattina. Mi sveglio stiracchiandomi e guardo la sveglia. Sono le 7, strano che io mi sia svegliata prima che suonasse. Mi alzo e mi preparo per andare a scuola, oggi festeggio il compleanno con i miei amici, andiamo in un locale che ha aperto da poco, molto carino, ormai è il ritrovo dei giovani, ci sono stata un paio di volte.

Saremo io, le mie 3 amiche, Hojo e altri 2 o 3 compagni, una cosa molto intima. Ovviamente anche Koga.

Scendo a fare colazione e vedo la tavola già apparecchiata.

-Come mai così presto Kagome?- dice mia madre sorridendo, ma con una nota di sarcasmo.

-Di solito fai sempre tardi e esci con la colazione ancora in mano- mio padre non ha un minimo di tatto ed è sempre sincero. Mia madre però dice che prima di dichiararsi ci ha messo moltissimo. Ogni volta mio padre fa finta di niente ma lei dice che in realtà si vergogna da morire. Mia madre e mio padre sono entrambi affascinanti, lui scuro e tenebroso, lei allegra e vivace. Uno completa l’altro.

Ho finito di fare colazione, saluto i miei e esco di casa sorridente. Oggi sento che sarà una giornata da non dimenticare.

Prendo la bici posata sull’albero. Alzo la testa e vedo la casa di legno che mi hanno fatto mio padre e Inuyasha. È bellissima. Ormai ci vado poco, è diventata stretta, ma quando salgo dimentico i miei problemi. Il mio sogno sarebbe quello di stare abbracciata con il mio fidanzato lì sopra.

Parto in direzione della scuola.

Si, sento che oggi niente può rovinare il mio umore.

 

Sono a casa sveglio da un po’. Nel letto sono solo, Kikyo è andata a lavorare. Penso alla  serata scorsa, ero agitato e non mi fermavo un attimo. Forse non vedo bene Kagome con Koga, ma è lei a decidere della sua vita e io non ci posso fare niente.

Sento il telefono squillare. Sbuffo, mi alzo e rispondo.

-Inuyasha, non è che oggi mi aiuti al locale?-

La voce è inconfondibile, non posso sbagliarmi, è quella peste di Ayame.

-Mi hai chiamato solo per questo?-

-Eddai, oggi ci sarà tantissima gente. Sango e Miroku da soli non possono fare miracoli-

-Quindi non ho scelta-

-Porta anche Kikyo, ovviamente non la faccio lavorare, vieni alle 7 allora, ci vediamo dopo-

-Aspetta, non so se…- non mi lascia finire la frase che già mi ha attaccato in faccia.

Non mi dispiace passare la serata in compagnia dei miei migliori amici, ma non so come la prenderà Kikyo, spero che venga.

Mi vesto e sono pronto. Oggi non lavoro.

Chiamo Kikyo e decide di venire al locale con me. Se può darà una mano, ma conoscendo Ayame la farà lavorare.

Il locale è molto bello e sta facendo fortuna. Sango e Miroku fanno i turni da barristi a posa-giacche mentre Ayame da il benvenuto. Il locale l’hanno preso tutti e 3 insieme, dividendo le spese. È uno di quei posti dove bevi, balli e ti diverti senza pensare a nient’altro. Ci sono anche dei tavoli per mangiare.

Per passare il tempo decido di andare per negozi a trovare il regalo adatto per mia nipote. Devo fare il bravo zio. Oggi è il suo compleanno e non voglio deluderla. Anche se avevo detto che andavo fra qualche giorno sarà una bella sorpresa per lei.

Mi guardo attorno, non vedo niente di bello. Passo davanti a una gioielleria con scarso entusiasmo ma decido comunque di entrare.

Negli scaffali ci sono collane, braccialetti, orecchini, ma niente che mi ispiri. Esco e mi guardo attorno, perché non trovo un regalo adatto?

A un certo punto mi viene in mente che la sua casa sull’albero avrebbe bisogno di una rinfrescatina, una sistemata e di più spazio, quando entro finisco sempre per sbattere la testa in continuazione. La sta trascurando e ha bisogno di mobili nuovi, non solo i cassetti per le bambole e quel divanetto nel quale non centra più.

Se Sesshomaru partecipa, farò un regalo sensazionale a Kagome.

 

Sono le 6 e mezza, tra un’ora dobbiamo andare al locale tutti insieme, ma io e le mie amiche non siamo ancora pronte. A Eri mancano i pantaloni, Arumi si deve truccare e ancora non ha scelto le scarpe e l’altra non ha ancora niente addosso, a parte la biancheria intima. Io sono pronta, un jeans, maglietta nera poco scollata e ballerine nere. Semplice ma carina.

Quando hanno finito mi guardano tutte e 3.

-No, Kagome, non puoi andare alla tua festa conciata così. È il tuo compleanno e sei vestita come per andare fuori in una serata qualunque-

-Perché non metti il vestito che ti abbiamo regalato?-

-Brava Arumi, ottima idea-

Senza poter ribattere mi trovo in biancheria intima, mi mettono il vestito nero con scollo a V e mi truccano. Adesso sono soddisfatte del loro lavoro. Io stavo bene anche prima, ma guardandomi allo specchio noto che mi piaccio, la gonna arriva al ginocchio, il trucco è leggero ma si vede. I capelli sono sciolti, volumizzati.

-Non siete affatto male come stiliste- dico io.

-Noi siamo le migliori-

Usciamo ridendo. Ci accompagna Koga. Mi fa i complimenti per il vestito. Ha una macchina e in una decina di minuti siamo lì. Gli altri ci aspettano all’ingresso.

-Entriamo?- chiede Eri.

Diamo le giacche a un ragazzo moro con un codino che non fa altro che guardare e toccare le ragazze. Quando cerca di toccare me Koga ringhia e lui si calma.

Balliamo un po’, tutti insieme. Mi diverto, ma sento che manca qualcosa o qualcuno.

-Ehi, Kagome, lì c’è una identica a te- Hojo mi indica una donna che non avrà più di 25 anni che parla con un ragazzo vestito da cameriere. I suoi capelli argentati mi ricordano mio padre.

Quando si gira vedo i suoi occhi ambrati e non mi posso sbagliare. Cosa ci fa mio zio qui?




Ed ora ecco i ringraziamenti a tutti:

StRaNge_GiRl: elly, ma guarda, sei venuta a recensire, che bello *.* (ma se mi hai chiesto tu di recensire e leggere… comunque io sto ancora aspettando l’altra storia nd ellly) emh… scusa ma non è vero che ti ho copiato lo stile, il tuo computer sta con me, evvaiiii. A proposito, ho corretto l’errore. Grazie di avermelo fatto notare ^^

Kagome_chan89: Grazie mille per il commento, ti piace anche questo capitolo? Spero che recensirai anche questo =>

Ary22: grazie mille per i complimenti, fammi sapere che ne pensi di questo capitolo.

Kaggy_Inu91: si, è una Inu/Kaggy mi piace quella coppia, ma dato che sono un po’ sadica volevo complicargli le cose, ihih

Cry_91: ti ringrazio per i complimenti, spero che recensirai ancora ^^

MARTY_CHAN94: Ah, si lo so che ti piacciono i genitori di Kagome xD avranno il loro peso… d’altronde devono mettere in chiaro le cose con Inuyasha, mica è così facile per lui stare con la nipote.

Daygum: ti ringrazio per il commento e spero recensirai ancora

BebyChan: ti ringrazio, mi hai fatto arrossire >///////< spero che ti piaccia anche questo capitolo.

BChan: no, mi dispiace, niente adozioni, ma sarà sempre una storia Inu/Kaggy vedrai… le cose si faranno interessanti sin dal prossimo capitolo.

Demetra85: ti ringrazio per il commento e per averla inserita tra i preferiti, spero che la seguirai ancora ^^

Stella 86: ti ringrazio mille per il commento, ho aggiornato e spero che recensirai anche ora ^^

 

Ringrazio chi ha messo la storia fra i preferiti:

1 - baby_dark
2 - Bchan
3 - BebyChan
4 - chachy
5 - cri_91
6 - daygum
7 - demetra85
8 - felpy
9 - ka chan
10 - stella86
11 - Toru85

 

Un bacio e recensite.




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Capitolo 3
*** 3 ***


Allora, aggiornamento super rapido oggi. Si capirà molto dal capitolo. L'unica cosa che volevo dirvi e che non riuscirò ad aggiornare in fretta, vado in vacanza e ad agosto non ci starò molto, mi dispiacedi non poter neanche recensire, cmq appena torno vi metto il capitolo subito subito. Mi mancherete voi e le vostre bellissime storie ç-ç i ringraziamenti alla fine e adesso leggete e commentate.

Capitolo 3

Mi giro e vedo una ragazza che somiglia tantissimo a Kikyo. Ha un bellissimo vestito nero, gli arriva alle ginocchia e mette in risalto le sue gambe. Lo scollo è a V. incrocio il suo sguardo e noto che viene verso di me. I suoi occhi nocciola mi rapiscono e mi ricordano qualcuno. Solo quando mi abbraccia nel suo stile, buttandosi addosso a me facendomi per poco cascare il vassoio capisco che si tratta di mia nipote.

Vedo dietro di lei alcuni ragazzi che mi guardano interrogativamente.

-Zio, ma cosa ci fai qui?- mi chiede.

Solo quando dice quelle parole gli altri mi guardano ancora più stupiti, tranne Koga ovviamente.

-I proprietari sono miei amici, mi hanno chiesto aiuto e sono venuto- le rispondo.

Lei mi sorride, quando Kikyo si alza.

-Ciao Kagome, auguri per i tuoi 17 anni-

-Grazie-

Kikyo guarda strano Kagome, so che non gli va a genio, ma almeno il giorno del suo compleanno potrebbe essere un po’ più socievole.

Kagome mi presenta e dopo la sorpresa iniziale sono risultato simpatico a tutti, soprattutto alle ragazze che mi guardano strano, Koga sta sempre per le sue.

Saluto tutti e lascio anche Kikyo, io sono qui per lavorare, purtroppo.

Servo a un po’ di tavoli senza tanto entusiasmo. Mi viene da pensare a Kagome. Non mi sembrava lei. Mi sembrava una donna e anche molto bella. Sento il bisogno di proteggerla. È cresciuta senza che me ne rendessi conto, è accettata molto di più di quando io avevo la sua età, ha molti amici, nonostante sia un hanyou, e sono contento.

Mi avvicino a Sango, non ho più ordinazioni.

-È tua nipote?-

Annuisco.

-Non sembra andare d’accordo con Kikyo- Miroku è arrivato alle mie spalle toccando il di dietro di Sango, ricevendo uno schiaffo come risposta.

-Già, ma non capisco perché-

-Secondo me è carino il demone lupo- una cascata di capelli rossi mi fa capire che Ayame è arrivata.

-Si, è vero- risponde Sango.

-La nipote di Inuyasha è molto bella-

-Se la tocchi ti fracasso Miroku-

-Ti va male- gli dice Ayame.

-Tua nipote è davvero carina, le andrò a parlare- senza poter fermare Sango, lei cammina spedita verso Kagome, anche Ayame la segue.

-Ovviamente tocca a noi lavorare- dice Miroku rimettendosi all’opera.

Scuoto la testa sperando che non dicano niente di strano a mia nipote.

 

Stavo chiacchierando con Arumi, quando mi sono sentita afferrare la spalla e vedo una ragazza carinissima sulla ventina. Dietro di lei un’altra con i capelli rossi che mi sorride.

-Tu devi essere Kagome, io sono Sango e lei Ayame-

Non so perché ma mi stanno già simpatiche.

-Si-

-Sei la nipote di Inuaysha, noi siamo sue amiche- dice Ayame.

-Davvero?-

-Certo. Devi sapere che Inuyasha ci ha parlato molto di te. Ma non credevamo che fossi così carina-

-Hai ragione e inoltre è proprio vero che somigli… cioè…- un’occhiataccia di Kikyo ha fatto fermare Ayame. Lei crede che io non l’abbia vista, non capisco cos’ha contro di me, non le ho fatto niente.

-Ciao, io sono Miroku- mi accorgo che Koga lo guarda storto.

-Il pervertito dei cappotti- dice Eri.

-Ti hanno già conosciuto a quanto pare, torna a lavoro-

Mio zio lo prende per la spalla, facendogli male.

-Inuyasha, ma quante storie, solo tu vuoi conquistare queste giovani bellezze?-

-Sono le amiche di mia nipote e tu le lasci in pace, altrimenti te la faccio vedere io-

Inuyasha mi stupisce sempre, soprattutto quando si preoccupa per me. Mi sembra di essere protetta e amata, anche se so che è solo l’amore di uno zio. Questi pensieri ce li ho da un po’, ho paura di potermi innamorare di lui, sarebbe un incesto e metterei in difficoltà mio zio… lui non si interesserebbe mai di me, una ragazzina. Ha Kikyo, è più bella, più matura, più affascinante e attraente di me.

Quando mi rendo conto dei miei pensieri è troppo tardi, sono innamorata di mio zio, non c’è altro da dire o aggiungere. E non posso neanche andare lì e dirglielo, sarebbe imbarazzante e conoscerei già la risposta.

Mi viene da piangere, ma non voglio. È il mio compleanno e voglio divertirmi. Ricaccio indietro le lacrime e sorrido.

Vedo Ayame provarci con Koga e non mi scompongo, mi sono accorta in questo momento di non amarlo, provo solo un grande affetto per lui.

Miroku cerca di palpare Sango ma lei lo schiaffeggia con forza. Eri e le altre parlano e io sono rimasta in piedi a guardare il vuoto.

Un scena che non vorrei vedere mi si presenta davanti agli occhi. Kikyo e Inuyasha che si baciano. Anzi, lei lo bacia mentre lui le dice che deve lavorare. È una tortura. Chiedo scusa e vado in bagno, stavolta le lacrime escono, non sono riuscita a essere forte.

Il trucco è rovinato e io sono un disastro. Il compleanno è stato uno schifo. Non voglio più vedere nessuno, ma gli altri sono di la che mi aspettano. Non esco perché non ce la faccio.

Spero solo di non dover assistere a un’altra scena così o penso che esploderò.




Ringraziamenti:
ary22: lo so, anche io che lo scrivo mi suona strano zio, ma in questo universo parallelo è così. Non ti preoccupare che comunque succederà qualcosa fra loro.
FlyingSquirrel: mi fa molto paicere che ti dia una bella senzazione e non ti preoccupare che non ti reputo pazza ^^ Fammi sapere che ne pensi anche di questo.
Kaggi_Inu91: il lieto fine... io sono tipa da happy end ma chi lo sa... non ti posso rivelare niente sono contenta che ti piaccia, continua a seguirla ^^
MARTY_CHAN94: societta miaaaaaaa, lo sapvo che Kikyo ti stava antipatica, ne ero sicura xD ti conosco. Rin e Sesshomaru avranno più peso alla fine, comunque per ora il caro sesshi si vede (se provi a chiamarmi così un'altra volta ti spezzo nd sesshomaru) emh... cmq non posso dirti che faranno alal fine, sappi solo che sono per gli happy end.
Bchan: Si, Kagome aveva già conosciuto Kikyo e sapeva che era uguale a lei, solo che all'inizio non l'aveva riconosciuta. ^^
Kagome_chan89: ecco fatto, ho aggiornato e puoi vedere la  reazione di tutti ^^
daygum: grazie per il commento speroc he recensirai anche questo ^^
Selhin: grazie mille per i complimenti, ora aggiorno velocemente, ma, come ho detto prima, per il prossimo dovrete aspettare ^^
StRaNge_GiRl: mi sembra di sentir parlare la mia vecchia prof di italiano che ormai è andata in pensione... U.u ma che fai la predica?? Sai che ai primi capitol non si è ancora nel vivo della stria, hai letto questo, no?? adesso devi recensire dato che ormai sei la mia carissima beta xD
demetra85: ti basta seguire la storia per rispondere alla tua domanda. xD so di essere perfida ma se poi parlo a te gli altri mi trucidano. FAmmi sapere che ne pensi anceh di questo capitolo.

Un enorme grazie a chi ha messo la fanfic fra i preferiti:
1 - baby_dark
2 - Bchan
3 - BebyChan
4 - chachy
5 - cri_91
6 - dany chan
7 - daygum
8 - demetra85
9 - felpy
10 - FlyingSquirrel
11 - hina
12 - jessy101
13 - ka chan
14 - Onigiri
15 - Selhin
16 - stella86
17 - Toru85
Al prossimoc apitolo ^^

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Capitolo 4
*** 4 ***


Allora, prima di tutto mi scuso per il mio tremendo ritardo, ma se anche voi foste stati un mese lontano dal pc e i pochi giorni che siete tornati la vostra beta non può darvi i capitoli corretti come potete fare?? Per fortuna elly (alias strange_girl) ieri mi ha dato il capitolo e, con quello, la possibilità di aggiornare, anche se sono sicura che sarò sbranata viva da voi. purtroppo non riesco a rispondere alle recensioni, ma voglio farvi sapere che i vostri commenti mi riempiono di gioia ^^ sempre, e il fatto che 27 persone abbiano aggiunto la storia nei preferiti mi rende felicissima. volevo solo dirvi che non è strano che Kagome abbia capito subito di essere innamorata, se non ricordo male quei due sono parenti e si vedono sempre, Kagome è innamorata, ma non l'aveva mai capito sul serio. Ho seguito il consiglio di mettere il testo più grande, spero che così leggerete meglio ^^ ditemi se lo devo mettere ancora più grande.
Adesso aggiungo solo: Buona lettura.

Capitolo 4
Kagome è in bagno da più di mezz’ora. Sono preoccupato, dopo che Kikyo mi ha baciato lei non si è fatta più vedere. Chiedo a Sango di andare a controllare, ma mi dice che ora non può, la gente è aumentata, così come il lavoro.
Ayame si dà da fare con Koga e non è molto d’aiuto. Le ho detto di farla finita, ma non mi ascolta. Kikyo chiede attenzioni, Miroku fa il pervertito con le amiche di Kagome e io sono sfinito. Oggi è il suo compleanno e lei non se lo gode.
Ripenso al suo vestito e alla sua espressione. Così solare, bella. Mi piace pensare a lei, è divertente vederla arrabbiata e non vedo l’ora di accompagnarla a casa per farle vedere il mio regalo. Sono stato tutto il pomeriggio a sistemare la casetta sull’albero, insieme a Sesshomaru e Rin.
Quando gli ho parlato della mia idea erano entusiasti. L’ avrebbero portata lì solo quando ci sarei stato anch’io, d’altronde è il mio regalo e voglio vedere la sua faccia quando lo vedrà.
-Inuyasha, sono stanca, andiamo a casa?- -Kikyo, Inuyasha ci serve qui, per aiutarci, non puoi andare a casa da sola?- il tono di Sango è acido, lo attribuisco allo stress accumulato in questi giorni. Kikyo annuisce, senza troppa convinzione, alzandosi e prendendo la borsa.
-Non fare troppo tardi, ci vediamo a casa- e se ne va. Io guardo gli amici di Kagome che si chiedono dove sia la festeggiata.
-È tardi e domani c’è scuola. Se non arriva tra 5 minuti noi ce ne dobbiamo andare da soli- dice Hojo.
-Ma come farà a tornare a casa?- dice Eri.
Il ragazzo ci pensa un po’ e poi dice -Lui è lo zio, può accompagnarla quando ha finito il turno-
-Ottima idea, che ne dice lei?-
-Non mi dare del lei, comunque si, la posso accompagnare io, se voi dovete andare-
-Grazie, puoi spiegargli che noi siamo dovuti scappare e le faccia di nuovo tanti auguri da parte nostra-
Li saluto e vedo Koga che scappa da Ayame sulla sua macchina accompagnando le ragazze.
-Dì a Kagome che mi dispiace tantissimo- dice e poi parte velocissimo, sgasando.
-Ho fatto un buon lavoro?-
-L’hai fatto scappare…- ribatto io.
-Infatti- risponde lei entrando.
Non ho capito cosa voleva dire, ma è tempo di chiudere e trovare mia nipote.
 
Da quant’è che sono qui? Il tempo è volato e io sono ancora rinchiusa a piangere, come una bambina a cui si è rotto il giocattolo. Come una stupida mi sono illusa e non ho visto la realtà. Mi sono innamorata di mio zio, o meglio, mi sono finalmente resa conto di essermi innamorata di mio zio. Lui è affascinante, muscoloso e può avere tutte le donne che desidera.
Sento la porta aprirsi e cerco di non singhiozzare.
-Kagome sei qui?- la voce di Sango si sente chiaramente.
Prendo un profondo respiro, mi accarezzo le orecchie canine e rispondo cercando di sembrare calma.
-Si- la voce è strozzata ma poteva andare peggio. -Posso entrare?-
Apro la porta, non so come, ne perché mi ritrovo a piangere nel suo abbraccio mentre mi coccola come una mamma premurosa.
-Che ti è successo?-
Io la guardo in silenzio. Non posso dirgli che mi sono innamorata di mio zio, oltretutto un suo amico. -Problemi di cuore?-
La sua perspicacia mi stupisce, decido di dirgli qualcosa. –Si, mi sono innamorata, ma il mio è un amore impossibile-
-L’unico amore impossibile per te sarebbe quello verso Miroku, ma non credo che sia quello-
Io la guardo, sembra seria. Senza capire il perché scoppio a ridere come una scema e lei dietro. Mi sento bene e mi è passato un po’ il malumore. È una ragazza eccezionale.
-Torniamo di la, il locale ha chiuso e i tuoi amici se ne sono andati-
-Mi hanno lasciata sola?-
-No, era tardi e dovevamo chiudere, hanno chiesto a Inuyasha di riaccompagnarti a casa-
Annuisco e arrossisco. Lei sicuramente crede che tra i miei amici ci sia il ragazzo che mi piace e questo mi mette un po’ di sollievo e un po’ di fastidio. Se avesse capito tutto potrei parlare liberamente.
-Fai conquiste-
Mi strizza l’occhio e mi sciacquo la faccia. Esco dal bagno incontrando lo sguardo preoccupato di Inuyasha. Adesso non mi sembra mio zio ma solo un 26enne qualunque. Kikyo non c’è e questo mi rincuora un po’. Inuyasha mi fa una ramanzina da genitore preoccupato, che non può che farmi piacere, anche se non è quello che speravo. Devo aspettare e forse un giorno quando sarò più grande si accorgerà di me, è un po’ lento a volte.
Salutiamo tutti e saliamo in macchina. Durante il tragitto lui è silenzioso, sembra quasi che non voglia parlarmi. Arriviamo a casa, mi accompagna fino alla porta e dopo averlo salutato la chiudo.
Corro verso la mia stanza e mi butto sul letto. Piango la mia perduta innocenza e mi addormento così, con il mio vestito nero, sul mio letto, che ormai mi sembra troppo piccolo e poco soffice.  

L’ho accompagnata con la macchina, senza rivolgerle nemmeno la parola. Non sapevo che dire, lei aveva pianto, i suoi occhi erano testimoni, ma non mi ha detto il perché, solo scusa.
Sono andato fino alla porta e sono risalito in macchina. Ora è mattino, Kikyo dorme ancora vicino a me. L’altra sera non sono riuscito a far vedere il mio regalo a mia nipote, ma meglio così, non è ancora tutto pronto.
Mi alzo e vado al lavoro, prima però scrivo un biglietto a Kikyo dicendole si essere uscito.
La giornata passa lenta, i colleghi sono tutti impegnati e non posso parlare con nessuno. Vedo a volte Sesshomaru che passeggia per i corridoi, fiero come sempre. Il capo qui è lui, io sono di qualche grado inferiore, ma la società è a metà quindi tutti mi trattano un po’ come il vice-capo.
Sono stufo di starmene senza far niente, entro nell’ufficio di mio fratello durante la pausa.
-Cosa ci fai qui, Inuyasha?- chiede con la sua voce roca senza un minimo di sentimento. E dire che quando Kagome era piccola lo vedevo ridere e scherzare insieme a lei.
-Il regalo, secondo te fra quanto posso farglielo vedere?-
-Oggi è rimasta a casa dicendo che era stanca, Rin ha un cuore troppo gentile-
-Quindi non credi che sia il momento adatto?-
-Meglio di no, faglielo vedere la prossima volta-
-Come vuoi tu, allora torno a lavoro- mi allontano e arrivo alla porta.
-Inuyasha voglio che mia figlia sia felice, ieri mi hanno detto che l’hai incontrata, aveva gli occhi rossi stamattina, è successo qualcosa che devo sapere?-
Non sembrerebbe, ma Sesshomaru è molto affezionato a sua figlia, le vuole molto bene.
-Nulla… io non so nulla- me ne vado lasciandolo solo con le sue domande. Se sapesse che ha pianto in bagno per quasi tutta la festa, potrebbe decidere di non farla più venire e io non voglio che accada. Non so perché, ma la voglio vicina. È come un’amica ormai.

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Capitolo 5
*** 5 ***


accidenti a me, ci ho messo tanto per mettere online questo capitolo, eppure era pronto da un pò... però, sapete com'è, adesso ho così poco tempo che il computer è una cosa che uso poco e, se la uso, mi metto a scrivere e non riesco ad aggiornare perchè si fa tardi. VI posso dire che è cominciata scuola, la vita normale, tutto ricomincia, ma non è una scusa abbastanza credibile, la verità è che sono una sbadatona. Ma, almeno, questo capitolo è stato betato dalla mia granduissima beta Elly, (alias StRaNgE_GiRl) i ringraziamenti dopo. Che dite?? è meglio se metto la scrittur più grande?? Adesso, vi lascio alla lettura.


Capitolo 5

È mattina. Sono 2 giorni che non vado a scuola e oggi devo tornarci per forza. Guardo la sveglia e vedo che è tardissimo. Mi vesto velocemente, scendo, saluto i miei genitori, prendo la colazione e il sacco del pranzo, e poi esco correndo.

Arrivo al suono della campanella, giusto in tempo per il saluto al professore. Le mie amiche sono felici che io sia tornata e mi raccontano tutto quello che è successo a scuola mentre io non c’ero.

Hojo viene durante l’intervallo nella mia classe, quando non c’è Koga, e mi fa una corte che sfinisce.

Mi rifugio sul terrazzo con l’intento di stare sola con i miei pensieri. Voglio vedere Inuyasha, abbracciarlo, stare con lui, come quando eravamo piccoli.

Il tempo passa e arriva l’uscita. Mi sento più libera. Vedo Koga davanti scuola che mi sorride e agita una mano. Dovrei lasciarlo, ma ho troppa paura di ferirlo.

Vorrei che ci fosse un’altra persona lì, ma lo saluto ugualmente e gli chiedo di accompagnarmi ai grandi magazzini. Lui sa che qui ritrovo il buon umore. Qualcuno mi guarda per le mie orecchie, ma non ci faccio neanche caso.

Giro, entro per i negozi, provo vestiti, compro oggetti che non mi serviranno mai e poi mai e alla fine ci ritroviamo seduti sui tavolini del bar a mangiare un gelato. Quello che ho comprato è dentro le buste, appoggiate sul pavimento.

-Ti sei divertita, Kagome?- mi chiede Koga.

-Si, molto. Mi ha aiutato a non pensare- ovviamente non gli dico a cosa o sarebbe capace di andare da Inuyasha e iniziare una rissa.

- Ne sono felice, l’altra volta credevo che ti fossi offesa per Ayame, ma ti assicuro che io guardo solo te- queste parole mi colpiscono molto e non possono che farmi piacere, ma vorrei che me le avesse dette qualcun altro. Sorrido e finiamo il gelato. Mi riaccompagna a casa e, dopo averlo salutato, metto a posto ciò che ho comprato.

 

Oggi di nuovo al locale. Sango, Miroku e Ayame se ne approfittano perché non riesco a dirgli di no e lavoro gratis... che begli amici! Ho litigato anche con Kikyo che voleva passare la serata insieme. Se devo fare un favore agli amici come faccio a stare con lei? Penso sia gelosa di loro e della mia famiglia, non capisco il perché. Sbuffo contrariato e servo ai tavoli sorridendo di circostanza. Non ce la faccio più e anche i clienti se ne accorgono.

Cerco di farmi tornare il buon umore pensando a qualcosa, ma non mi viene in mente nulla.

Sango mi chiama dicendo che c’è un’altra ordinazione. Mi manda in un tavolo dove vado alcuni degli amici di Kagome, li saluto e loro si ricordano di me. Mi chiedono di mia nipote e io gli rispondo che non ho più sue notizie da qualche giorno, ma l’ho riaccompagnata a casa l’altra volta.

Ritorno al lavoro dopo la piccola chiacchierata e penso al regalo che dovrò fare a mia nipote. Devo pulire ancora un po’, ma tra poco potrò fargli vedere quello che ho fatto per lei.

Sono curioso della sua espressione, voglio vederla sorridere: quando sorride mi sento bene. Sembro uno scemo con la faccia da ebete, le orecchie si muovono energicamente, ma non ci posso fare niente.

Ho finito e torno a casa. Kikyo mi saluta chiedendomi scusa, mi abbraccia e mi bacia.

La perdono e lei mi prepara qualcosa di caldo da bere, sono esausto.

Quando torna la guardo sorridere e noto per la prima volta quanto somigli a Kagome. I capelli sono uguali, i tratti del viso anche, gli occhi solo un pochino più stretti, la fisionomia del corpo è identica… l’unica cosa è l’espressione. Kagome è allegra, vivace e solare, mentre Kikyo è chiusa.

Vorrei che somigliasse un pochino di più a mia nipote.

Dopo aver formulato il pensiero, scuoto la testa e mi do del deficiente da solo. Kagome è mia nipote, accidenti! Non devo fare questi pensieri su di lei, sarebbe un incesto e non posso permettermelo, per lei, ma soprattutto con Sesshomaru di mezzo... mi spellerebbe vivo! Rin non so come la prenderebbe...ma sinceramente non dovrei nemmeno pensarci.

Andiamo a dormire. Kikyo dorme beata accanto a me. Sento di nuovo un peso sul petto. Mi giro e mi rigiro, ma non riesco ad addormentarmi. 

Kagome, sei forse tu a farmi questo effetto?


Allora, vi è piaciuto?? Ringraziamenti:
MARTY_CHAN94MSl, che bello, mi commenti ancora ^^ spero proprio che la scuola ti vada bene, è da un pò che non ci sentiamo. Ti mando un forte abbraccio, Ciaoooo!!!!
zero2757: mi fanno molto piacere questi complimenti ^^ hai prorpio ragione su inu, è un baka ed è lento... ma anche per questo Kagome lo adora, non ti preoccupare per lei, vedrai ceh si sistemerà tutto.
ChocolaKagome: grazie mille per i complimeti ^^ e scusami se non ho postato tanto in fretta questi capitoli ^^''''''
Bchan
:  Bhe, si, si può chiamare capitolo di transizione, ma anceh quelli servono, no?? anche a te, come a tutte le altre, chiedo scusa per non aver aggiornato in fretta.
demetra85: mi fa molto piacere la il tuo commento ^^ Inuyasha è moooltooo lento... e... forse è vero che Kagome  un pò piagnucolona, ma accorgendosi di essere innamorata dello zio che non la degnerà mai di uno sguardo... chi non piangerebbe??? fami sapere che ne pensi di questo capitolo. ^^
cri_91: grazie mille per i complimenti, sono felice ceh la ff continui a piacerti, fammi sapere che ne pensi di questo capitolo ^^
BebyChan,: mille grazie per la tua recensione, nonostante non abbia aggiornato presto, spero che continuerai a seguirmi ^^
Selhin: eheh, per il regalo... ancora manca un pò... sono perfida ihih ma per quanto riguarda inu... è molto lento, questo l'hanno capito tutti xD spero che continuerai a leggere.

Un grande grazie anche a chi ha messo la ff tra i preferiti:

1 - Ame chan
2 - baby_dark
3 - Bchan
4 - BebyChan
5 - chachy
6 - ChocolaKagome
7 - cri_91
8 - Danda93
9 - dany chan
10 - daygum
11 - demetra85
12 - felpy
13 - FlyingSquirrel
14 - Gemellina Dolly
15 - giggio
16 - hina
17 - jessy101
18 - ka chan
19 - Kabubi
20 - Kagome_chan89
21 - laretta
22 - Nancy95
23 - Nayma85
24 - Onigiri
25 - Roxy
26 - Selhin
27 - stella86
28 - Toru85
29 - zero2757

E adesso un saluto a tutti, prometto solennemente di aggiornare prima, questa volta ^^
Ciaooooo!!!!!!!!!!

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Capitolo 6
*** captolo 6 ***


Allora, siete felici che non ho fatto passare un altro mese per aggiornare??? xD scommetto di si (ma chi ti vuole sentire, comincia con la storia e basta nd voi) povera me =.= però, vi avverto che, anche se sono piena di impegni (la scuola mi prende completamente) cercherò di aggiornare il più presto possibile. Un enorme grazie alla grande beta che mi ha corretto il capitolo... elly, grazie mille, mi inchino.
Bene, i ringraziamenti alla fine, adesso:
Buona lettura.

Capitolo 6

Sono a casa di mio fratello ad aspettare il ritorno di Kagome.

Il regalo è finito. Non vedo l’ora che arrivi. I minuti sembrano non passare mai e Rin cerca di distrarmi chiacchierando del più e del meno. Non riesco proprio a seguirla e se ne accorge.

-Inuyasha calmati. Vedrai che il tuo regalo le piacerà- non capisco come abbia fatto, ma ha centrato in pieno il problema.

Vedendomi così stupito si mette a ridere e io dietro di lei. La moglie di mio fratello è molto simpatica, adesso capisco da dove ha preso il carattere Kagome.

Sentiamo la sua voce che ci avvisa di essere tornata e quando mi vede rimane un attimo ferma, impalata davanti alla porta, ma poi mi abbraccia di slancio come ogni volta.

-Zio, ma che ci fai qui?- mi chiede dopo essersi staccata.

-Uno zio non si deve dimenticare il regalo alla propria nipote-

Vedo che è confusa, allora la prendo per mano e la porto fuori. Non so perché è arrossita, ma non mi importa.

La porto fino all’albero e le lascio la mano.

-Ora devi chiudere gli occhi- lei fa come ho detto.

Per portarla su devo prenderla in braccio e quando sente le mia mani sotto le ginocchia e dietro il collo si spaventa, ma, forse grazie alla sua natura di hanyou, in poco tempo si acquieta.

Faccio un salto e mi arrampico fino alla casetta. Controllo che abbia ancora gli occhi chiusi e per fortuna è così.

Glieli faccio aprire e mi godo il suo stupore, sorridendo e porgendole le chiavi.

 

Non mi aspettavo di trovare Inuyasha. Quando l’ho visto mi è preso un colpo, non sapevo come comportarmi. Ho deciso di non pensarci e mi sono comportata come sempre, abbracciandolo forte. Quando mi ha detto del regalo ero felicissima che se lo fosse ricordato. Siamo usciti e mi ha chiesto di chiudere gli occhi ed io ho ubbidito.

Quando mi ha presa ho avuto un po’ di paura, ma è passata subito. Mi sentivo protetta fra le sue braccia.

Mi ha poggiato a terra e ho aperto gli occhi ed ora devo sembrare una scema perché sto con la bocca spalancata e lui ridacchia.

La casetta dei giochi sull’albero che mi ricordavo, si è trasformata. C’è un piazzale prima della porta dove siamo ora. È molto più alta, prima ci dovevo entrare accucciata e non potevo stare in piedi.

Mi giro e vedo che lui ha in mano delle chiavi. Le prendo e apro la porta in legno. Noto che è molto resistente.

Entro e mi trovo in una camera con un letto, un comodino, un armadio, un divanetto a 2 posti, un frigorifero di quelli piccoli al lato, vicino un piccolo ripiano cucina, un tavolino e le sedie intorno. I muri sono dipinti di verde-acqua e il pavimento è in parquet.

I cassetti dove c’erano le bambole sono ancora lì, ma sono vuoti.

-Le bambole sono in garage, non credo che ci giocherai ancora-

Sento la sua voce e mi viene voglia di baciarlo.

-Non ti piace?- vedo la sua espressione afflitta visto che io non ho ancora detto niente, ma sono troppo contenta per parlare.

-No, non è questo, è solo che non me lo aspettavo, zio, grazie- lo abbraccio e lui ricambia. Mi sento felice a stargli vicino e vorrei che il tempo si fermasse, ma non si può.

-Sono contento. Guarda, ti abbiamo fatto anche il bagno, abbiamo messo l’acqua corrente e la luce- dicendo questo fa scorrere l’acqua e accende una lampadina. Mi fa vedere il bagno, è piccolino, c’è anche la vasca, ma è molto bello –La puoi usare come seconda camera-

-Grazie tantissimo, sono davvero felice, mi fa davvero piacere-

-Ovviamente le spese sono soprattutto a carico di tuo padre, mi ha aiutato a costruirla per un pezzo, ma, sai com'è fatto, si è stufato- ridiamo insieme e ci sediamo, parliamo della scuola e mi chiede se va tutto bene.

-Si è fatto tardi, devo andare al locale-

-Posso venire con te? Voglio salutarli- mi guarda strano ma annuisce e mi dice di essere pronta fra 20 minuti.

Mi preparo in fretta, stavolta mi metto un jeans e una maglietta semplice. Mi trucco leggermente e sono pronta.

-Stai benissimo, andiamo, Sango sarà felice di vederti-

Saluto mia madre dicendo che farò tardi e esco. Arriviamo e mi salutano tutti calorosamente.

Ayame mi chiede di Koga e Sango la sgrida.

Miroku  ha cercato 2 o 3 volte di palparmi ma Inuyasha lo ha sempre fermato, di questo sono cotenta.

La serata passa velocemente e io mi trovo benissimo. Sono tutti simpatici. Scopro che Miroku e Sango sono innamorati, non lo dicono, ma si vede che, anche se un po’ libertino, Miroku non ha occhi che per lei. Ayame invece ha preso una bella cotta per Koga ed è intenzionata a rubarmelo.

Restiamo sole io e Sango e io so che lei chiederà qualcosa sulla serata dell’altra volta.

-Allora, sei riuscita a conquistare il tuo lui?- lo sapevo.

-Mi sono avvicinata, sono felice quando sto con lui, ma so che non mi guarderà mai-

-Per questo stai ancora con Koga. Ma se non lasci Koga, visto che non sei innamorata, e non ti butti, come puoi saperlo?-

-Fidati Sango, non è minimamente interessato e me-

-Io però preferisco te a Kikyo-

-Forse....-

Ehi, fermate tutto, cos'ha detto??? Ha parlato di Kikyo... o sto forse sognando?? Questo vuol dire che lei aveva capito tutto fin dall'inizio? Oppure se n'è accorta dopo??

-Ma cosa dici, che c’entra Kikyo?-

-Si vede lontano un miglio che ti piace Inuyasha, smettila di pensate che siete zio e nipote e digli tutto ciò che pensi-

-Io… non lo so. È un incesto e non voglio metterlo in difficoltà. Poi conoscendo mio padre lo farebbe a fettine-

-Non sei più una bambina, puoi fare quello che vuoi.-

-Bhe... in effetti...-

-Mi è venuta un'idea! Che ne pensi di venire a lavorare qui? Potrai vedere tuo zio e stare con me, mi sei molto simpatica-sorride e mi sento come mai prima d’ora. Potrei avere finalmente un’amica vera, una di quelle persone che non ti giudicano anche se fai la cosa peggiore del mondo, anche se uccidi tutti. Potrebbe essere davvero la persona con cui andare più d'accordo, eccetto Inuyasha, ovviamente.

Ehi, ma sto ancora qui a rimurginarci sopra??

-Quando comincio?-



Allora, piaciuto?? Io non so, forse avrei cambiato qualche pezzo....
Ma non ci pensiamo, adesso passiamo ai ringraziamenti:
zero2757: wow, accidenti che recensione, mi fa molto piacere che tu la pensi così, ogni autore vorrebbe sentire queste parole. Una tua ff l'ho letta e commentata ^^, vedrò che posso fare con le altre, io non sono molto esperta con gli altri fandom, purtroppo ^^'''' bhe, al prossimo capitolo.
Aquarion89: che bello, una new entry (in questo capitolo addirittura 3 *_*) mi fa piacere che la storia ti piaccia ^^  e ti assicuro che non sei l'unica a pensarla così sul caro inu xD Bhe, in questo capitolo lo hai scoperto, continua a seguirmi.
demetra85: in questo capitolo sono stata brava,non vi ho fatto aspettare troppo ^^ anche se per quello di prima... ehm... lasciamo perdere, fammi sapere che ne pensi!!
kaggy95: new entry a commentare ^^ ho aggiornato, visto?? anche se ti avevo detto venerdì (tempo infame, accidenti ai compiti, grr) alla fine sono riuscita a fare abbastanza velocemente ^^ ci sentiamo su msn, ciaoo!!!!!
BebyChan: grazie mille, sono felice che la pensi così ^^ continua a seguirmi!!!!!!
Bchan: per la tua felicità (?) ho aggiornato il prima possibile, anche se impegni vari mi hanno tenuta lontano dal pc..... continua a seguirmi!!!!
Selhin: allora, volevo fare la cattiva, ma alla fine l'ho messa la casetta xD dici che è l'età?? in effetti in questa ff è abbastanza grande.... bha, secondo me non vuole ammettere di provare dei sentimenti per la nipote, non vuole fare un incesto e vuole proteggere lei... (oltre al fatto che Sesshomaru probabilmente lo ucciderebbe xDDD) grazie mille per i complimenti e un grande abbraccio anche a te!!!^^
daygum: già, tutti mi ricordano che ho fatto tardi ^^''' colpa mia, lo so. Però questo capitolo l'ho messo presto ^^ continua a seguirmi!!!!!!!
hachi22: arriviamo alla terza new entry ^^ sei stata fortunata, questa volta ho aggiornato presto per i miei standard. I tuoi complimenti e le tue considerazioni sono molto gradite (inchino) ti rngrazio tantissimo, fammi sapere se ti piace anche questo capitolo ^^

e ora, un ringraziamento a chi ha messo la storia fra i preferiti:
1 - Ame chan
2 - baby_dark
3 - Bchan
4 - BebyChan
5 - chachy
6 - ChocolaKagome
7 - cri_91
8 - Danda93
9 - dany chan
10 - daygum
11 - demetra85
12 - felpy
13 - FlyingSquirrel
14 - Gemellina Dolly
15 - giggio
16 - hachi22
17 - hina
18 - jessy101
19 - ka chan
20 - Kabubi
21 - kaggy95
22 - Kagome_chan89
23 - laretta
24 - lilysol
25 - nanakoGS
26 - Nancy95
27 - Nayma85
28 - nitibotu
29 - Onigiri
30 - Roxy
31 - Selhin
32 - stella86
33 - Toru85
34 - zac
35 - zero2757

E anche un grande grazie a chi solo legge. siete fantastici/che
Al prossimo capitolo, vedrò di non postarlo troppo tardi xDDD.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Che bello, ho trovato il tempo di scrivere questo capitolo nei tantissimi impegni della scuola… abbiate fiducia che la finisco questa storia, è tuta nella mia testolina, devo solo tirare fuori i capitoli ^^ Volevo solo spiegare una piccolissima cosa che in molti mi hanno fatto notare… la casa sull’albero di Kagome non è tanto grande e io pensavo ad un albero secolare come quello a cui Inuyasha è rimasto in un sonno per 50 anni (non ricordo il nome) quindi un albero abbastanza grande per una piccola casetta… poi questa è pur sempre una fanfic e io adoro le cose un po’ assurde xD

Alla fine del capitolo i ringraziamenti.

Buona lettura!

Capitolo 7

Ormai è qualche giorno che lavoro al locale. Io e Sango ci siamo avvicinate molto. Koga viene a trovarmi quasi ogni sera ma è costretto ad andarsene per il corteggiamento insistente di Ayame. Miroku mi ha palpato qualche volta, ma si è ritrovato la mia mano stampata in faccia. Nonostante questo ci riprova.

Inuyasha si fa vedere qualche volta, infatti quando c’è io lavoro meglio e Sango se ne accorge. Ormai lo invitano spesso.

Faccio la barista e ho imparato il mio lavoro. Sorridere ai clienti, parlare se hanno voglia o essere indifferente se mi dicono qualcosa, soprattutto se ci provano. Ma tutte le volte che si spingono troppo oltre Inuyasha li accompagna all’ingresso.

Quando viene pure Kikyo sento il suo sguardo indagatore su di me. Mi mette i brividi.

Mi pagano bene e sono contenta, mio padre è felice che comincio a pensare ai soldi e mia madre sembra aver capito molto più di quello che da a vedere. Spero solo che stia dalla mia parte.

Ormai mi sono trasferita sulla casa sull’albero, è diventata la mia stanza.

-Kagome puoi andare adesso, stiamo per chiudere- mi dice Sango mentre manda via gli ultimi clienti.

-Non ti preoccupare Sango, ti aiuto-

-Kagome, oggi se vuoi posso riaccompagnarti a casa io- Inuyasha mi coglie inaspettata, ma io accetto.

Sango mi fa l’occhiolino e mi viene voglia di ucciderla.

Salgo in macchina e arriviamo presto a casa. Inuyasha decide di accompagnarmi fino a su per controllarmi, sembra un fidanzato premuroso.

Arrossisco ma fortunatamente la notte nasconde il mio rossore.

-Kagome, non è che mi puoi dare un bicchiere d’acqua?-

-Certo zio- sorrido e lo faccio entrare.

Prendo il bicchiere e lo riempio d'acqua, lui si siede sul letto, stanco e affaticato.

-Grazie- prende il bicchiere e lo beve in poco tempo.

-Non torni da Kikyo?- chiedo. Non volevo fare questa domanda ma mi è scappata.

-Abbiamo litigato e se n’è andata di casa- lo vedo triste e abbattuto. In effetti oggi non aveva una bella cera.

-Mi dispiace- non è del tutto vero, ma non potevo certo dirglielo.

-Ti sto disturbando, devo andare- si alza e posa il bicchiere.

-No, resta ancora un po’-

Lui mi guarda strano, ma fa come ho detto e si siede sul divano.

Parliamo un po’, poi esco per andare al bagno. Quando ritorno lui dorme. È così carino che non ho cuore a svegliarlo. Indosso il pigiama, lo guardo e mi avvicino, gli do un piccolo bacio sulla fronte e gli scosto i capelli dalla faccia. Lo osservo dormire, poi decido di andare anch’io a riposare.

 

Mi sveglio con i dolori alla schiena. Apro gli occhi e non riconosco il posto. Mi spavento e cado dal divano.

Osservo il letto davanti a me e vedo Kagome.  I ricordi del giorno prima ritornano. Mi sono addormentato mentre lei era in bagno.

Decido che ormai sono lì e le preparo la colazione, ormai farà tutto in quella casetta, è controllata dai genitori, ma allo stesso tempo si sente più libera. Le ho fatto davvero un bel regalo.

Mentre mi elogio da solo, mia nipote si sveglia.

-Buongiorno, che ci fai ancora qui?-

La guardo e mi sembra bellissima. Ha i capelli arruffati, il pigiama sgualcito e lo sguardo vacuo di chi si è appena svegliato. Mi viene da saltarle addosso ma calmo i miei istinti. È mia nipote, la figlia di mio fratello, devo controllarmi.

-Mi sono svegliato adesso e ho deciso di fare colazione. Scusa se mi sono addormentato qui-

Lei fa un gesto della mano per farmi capire che non ci sono problemi.

-Zio, che farai con Kikyo?-

La sua domanda non ci voleva proprio.

-Non lo so. Penso che non tornerà-

Lei mi da una pacca sulla spalla, sorridendo gentilmente, e va in bagno a prepararsi. Esce con la divisa della scuola.

Quella gonna è troppo corta, vorrei che la allungassero. Non può andare in giro così, gli altri ragazzi la vedrebbero.

Geloso di mia nipote, sono incredibile.

-Io vado a scuola, se vuoi resta-

Io deglino l’invito.

-Che ne dici se ti accompagno a scuola?-

Lei sorride e accetta.

-Certo zio, mi farebbe piacere-

 

Mi accompagna a scuola con la macchina e non faccio tardi. Lo saluto e vedo le mie amiche fare mille domande, per me risponde Eri dicendo che è mio zio. Invece di calmarsi mi chiedono tutto su di lui e la giornata passa velocemente, fra la curiosità delle mie compagne e le noiose lezioni.

E adesso le risposte ai commenti. Siete semrpe molto carine/i con me ^^

daygum: sono molto felice che ti sia piaciuto il regalo di Inuyasha ^^ in effetti Inu in questa fanfic l’ho fatto un po’ stupidotto xD vedrai che prima o poi si metteranno insieme…

zero2757: certo che ho msn, scusa se non te l’ho detto prima ma non mi sono accorta che me lo avevi chiesto… ti manderò un messaggio a breve ^^ (prima che posso, s enon te l’ho già mandato…) comunque sono molto contenta dei commenti che mi fai ogni volta, sono arrossita, mi reputi troppo brava. ^^

kaggy95: non ho aggiornato prestissimo (la scuola, colpa sua…) ma non la lascerò mai la fanfic. Sisi, inuyasha deve proprio metterci un po’ di coraggio, ma nemmeno ha capito di essersi innamorato di Kagome xD invece lei ormai ha le idee chiare, anche se è semrpe stata innamorata dello “zio” un bacio e ci sentiamo su msn, mi raccomando, commenta!

Bchan: Sanguccia ha i poteri soprannaturali per averlo capito, no? xD cmq, scherzi a parte, sono felice che tu continui a commentare questa fanfic ^^

Selhin: Non ti preoccupare, hai ragione a dire che Inuyasha è lento, molto, molto lento… xD ma c’è da dire che lui non si sarebbe mai immaginato di potersi innamorare della nipote… chi mai lo penserebbe? Ovvio che Sango se ne accorge subito, penso che anche Ayame lo sappia, ma non so dirtelo… Ora manca solo che Inu lo capisca e sono tutti felici e contenti xD continua a seguirmi, mi fanno molto piacere i tuoi commenti (soprattutto per i commenti sull’età del povero Inu che avanza xD)

hachi22: Adorare… che parolone ^///^ sono imbarazzata, grazie… mi avete proprio sopravvalutata… cmq, la casa sull’albero ho già spiegato tutto sopra, mentre Sango… si, ci sa proprio fare e penso che solo il diretto interessato sia all’oscuro di tutto xD bhe, in questo capitolo parlo poco di loro, forse qualche spazietto glielo dedicherò ma questa fanfic è nata come una cosa corta (se si può chiamare corta…) spero di non averti fatta aspettare troppo per questo capitolo, aspetto un commento ^^

demetra85: non so se con questo capitolo ho risposto alle tue domande, su questi punti volevo un po’ sbrigarmi… spero di non averti delusa con questo capitolo e speroc eh continuerai a seguirmi ^^

Ame chan: il tuo commento mi ha fatto un po’ arrossire, ecco un’altra persona che mi sopravvaluta un po’… ti ringrazio tantissimo, mi hanno fatto piacere i tuoi “COMPLIMENTI” xD spero che continuerai a seguire la storia!

 

E adesso un saluto generale a tutti quelli che leggono e che mettono la storia fra i preferiti, mi fa sempre piacere ^^

Al prossimo capitolo, che si spera arrivi il prima possibile! xD (scusate se solo lerisposte ai commenti sono grandi, ma ho avuto problemi con l'html)

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Sono mortificata! Non volevo far passare così tanto tempo fra un capitolo e l'altro e, ormai, sapete perfettamente che la scuola mi sta dando da fare! Metteteci pure che l'ispirazione è completament andata via, mi aiuta solo a volte, sempre per la scuola! Ma una cosa buona c'è, la trama la ho tutta in mente, quindi non sarà troppo difficile scrivere i capitoli, a meno che non mi impazzisco e rendo questa storia lunga, che vi assicuro, era nata come una storia corta, poi mi sono lasciata prendere la mano. All'inizio i capitoli non dovevano superare i 7, adesso siamo addirittura all'ottavo, e le cose non finiscono qui!
Quindi, questa fanfic non verrà abbandonata! Forse ci metterò un pò a finirla, ma state sicuri che vedrete la fine! Prima o poi... xD
E adesso vi lascio leggere, come al solito, alla fine le risposte ai commenti!

Capitolo 8

In questi giorni mi capita spesso di accompagnare a casa mia nipote, entrare per un bicchiere d’acqua e addormentarmi sul divano quando lei va a cambiarsi in bagno.

Mi rilassa stare insieme a Kagome. Sono più simpatico, a detta di Miroku. Sango invece vorrebbe lei al posto di Kikyo, ma è mia nipote, non si interesserebbe mai a uno come me, per non parlare del piccolo problema chiamato Sesshomaru e le sue unghie affilate...

Pensieri strani mi vengono in mente e sento che mi avvicino a lei ogni giorno che passa. Cerco di pensare a Kikyo ma è un ricordo lontano. È tornata a casa ma non ci sta quasi mai. La notte è al lavoro e io sto con Kagome. Non facciamo niente di strano, non sono quel tipo di persona io, parliamo e basta come due buoni amici.

Lei è fidanzata ancora con quel Koga, che ogni volta che mi vede ringhia. Mi ha confessato di volerlo lasciare e lui si vede che sta accettando piano piano Ayame. Sono molto simili e vanno d’accordo. Lei poi è innamoratissima, oltre che una grande testona, spero che i suoi sforzi non siano vani.

Visto che ormai sono a casa sua, ogni mattina la accompagno a scuola, e le sue amiche la circondano, facendole mille domande. Secondo lei sono molto popolare. A me non sembra.... Tsk, chi le capisce le ragazze?

Ora sono a casa, sistemo un po’ le cose. Vorrei parlare con Kikyo e capire. Se tornassimo insieme non penserei più a mia nipote e sicuramente Kagome vivrebbe meglio senza uno zio impazzito che ha bisogno di sfogarsi. Inoltre quella ragazza da un pò di giorni sembra strana, ad essere sinceri è dal giorno del suo compleanno che c'è qualcosa di strano nell'aria...

Rin ogni volta che mi vede scappa in cucina, mentre Sesshomaru si comporta come al solito, freddo e distaccato.

Il mondo sta impazzendo e io non ci capisco più nulla!

 

Anche oggi Inuyasha mi ha accompagnato a scuola. Le mie amiche mi hanno circondata e chiesto se tra di noi ci fosse un incesto. Fortunatamente Eri si mette sempre in mezzo e io scappo in classe. Adoro quella ragazza! La sera lavoro al locale e Inuyasha mi riaccompagna a casa. Si addormenta sempre. È molto stanco in questi giorni.

Oggi ho intenzione di chiarire con Koga. Voglio lasciarlo e consigliargli di mettersi con Ayame. Starebbero bene insieme.

Come al solito lo vedo all’uscita da scuola e gli sorrido. Andiamo al bar a prendere un gelato e ci sediamo su una panchina.

-Kagome, ti dovrei parlare- la sua voce si incrina, sembra indeciso, con un peso da sopportare più grande di lui.

-Ti ascolto- rispondo decisa, osservandolo.

-Sai che io ti ho sempre voluto bene, ma…- non lo lascio finire che gli metto una mano davanti la faccia. lui mi osserva smarrito, quando fa così è molto tenero.

-Ti sei innamorato di Ayame- lui spalanca gli occhi e annuisce piano, la sua espressione mi atterrisce, davvero pensava che non l'avessi capito?.

-Credo sia meglio per tutti se ci lasciamo- suggerisce lui, abbassando gli occhi a terra.

Sembra davvero triste, ma io gli sorrido.

-Hai ragione, spero che tu sia felice con Ayame, è una brava ragazza, e poi se ci lasciamo non è detto che non dobbiamo restare amici- mi alzo, ma mi afferra il braccio, senza stringere.

-E tu sii felice con Inuyasha-

Non ci credo, l’ha capito anche lui!! Lo guardo e mi sorride. Lo abbraccio forte, dicendogli tutto quello che non riesco ad eprimere a parole con quella stretta, e lui ricambia. Ridiamo insieme del nostro ultimo giorno da fidanzati, sapendo entrambi che saremo sempre amici, nonostante tutto.

Sembrava che tutto andasse per il meglio, ma non mi aspettavo di certo di sentirmi malissimo quella sera.




Allora, vi è piaciuto? Lo so che è solo un capitolo di transizione, ma spero di fare in fretta a postare il prossimo capitolo!
Non ci sperate troppo, non credo di riuscirci prima del 2009, ma non ci sa mai... Quindi, voglio augurarvi Buon Natale e Buona anno nuovo, acneh se in largo anticipo! xD Chissà se avrò occasione di ridiverlo! ^^
Rubo questo spazietto per dire un ENORME GRAZIE alla mia beta Elly! Senza di lei sarei persa! Voi non avete idea di tutti gli errori che faccio ^^'''
E adesso le risposte ai commenti!
Selhin: Io sono del parere che Inu sia lento e basta! xD Ma anche l'età non lo aiuta granchè... Non ti preoccupare se commenti in ritardo, guarda io quanto ci metto ad aggiornare ^^'''' Vabbe, passiamo oltre... E questo è un altro capitolo di semi-transizione, d'altronde qui qualcosina è successo X3 Spero che continuerai a seguirmi, e a commentarmi, adoro i tuoi commensull'età di Inu! XD
zero2757: Mi fa sempre piacere i tuoi complimentonissimi! Mi fai sempre imbarazzare ^///^ Spero davvero tanto che la storia continui a paicerti! Fammi sapere che ne pensi!
lady_inuyasha: Ekiiiiii, tu non sai quanto mi manchi! ç-ç Mi ha fatto così piacere il tuo commento che davvero mi ha commosa! Ti ringrazio tantissimo! Spero di risentirti presto! Un bacio!
Bchan: Kikyo? Secondo me se n'è andata solamente perché il locale era troppo affollato U.u (xDDDD) Scherzi a parte, grazie per il tuo commento! Spero che la storia continui a piacerti ^^
Kaggy95: Al solito, non sono riuscita ad aggiornare troppo velocemente .__. Accidenti a me e al mio computer scassato! Nonchè alla mia ispirazione che se ne va ogni due minuti! Vabbe, scusami, piccolo sfogo. Peccato per il computer, ma ormai avrai risolto! Ti rivedo su msn! Anche se parliamo poco... o.O Comunque, chi lo sa... Prima o poi Inuyasha potrebbe non controllarsi ^^ (non sono abituata a fare la maliziosa ._.) Un saluto grande! Ci sentiamo!
demetra85: grazie per il commento! Ihih, è già, Inuyasha non si è controllato, ma vedremo, forse prima o poi si lascerà andare... xD Come hai detto, si vedrà con il proseguire dei capitoli! Ormai dovremmo essere vicini alla fine... Un saluto! Spero che continuerai a commentare!
Kagome19: ti ringrazio! Spero continuerai a comemtnare ^^ Un saluto!

E adesso un grande grazie a chi mette la fanfic fra i preferiti (Addirittura 45 persone, sono stupita! O.o e anche molto felice! <3) e a tutti quelli che leggono soltanto!
Continuate a seguirmi!
Un saluto a tutti! Al prossimo capitolo!

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Capitolo 9
*** 9: Shock e baci ***


Secondo me mi sparate, mi trucidate, mi fate in pezzettini piccoli piccoli e poi, forse, in un atto di magnanimità mi rimettete insieme, solo per farmi finire la fanfic.... Ok, smetto di sclerare! Questo capitolo è stato abbastanza difficoltoso, non potete capire la beta , me ne ha dette di tutti i colori! E ha ragione! Le mie costanti ripetizioni, i miei errori nei tempi verbali... Tutto! Sono una frana! Quindi, per il fatto che mi segue sempre e che è una Santa se riesce ancora a correggere i miei capitoli, senza mandare tutto all'aria, io dedico questo capitolo alla mia beta, StRaNgE_GiRl. Anche se non è tanto, hai la mia completa ammirazione, fiducia e riconoscenza.
Non voglio rubarvi altro tempo, parlerò di più a fine capitolo, quando tutti si sono stufati di ascoltarmi e ognuno andrà a leggere semplicemente la risposta al commento! xD
Buona lettura!


 

Se vi dicessero che vostra nipote si è lasciata col ragazzo che secondo voi l'amava, e, nonostante non approvaste, vi sembrava adatto a lei, e ne siete felici, non sareste... frastornati?

Beh, è quello che sta accadendo a me. Kagome e Koga si sono lasciati. La cosa più strana di tutta questa faccenda e che entrambi non sono tristi, anzi! L'hanno annunciato come se fosse una notizia da mettere in prima pagina. all'inizio mi aspettavo che lui le avesse chiesto di sposarlo viste le loro facce! Ma poi mi sono reso conto della realtà, e Ayame se n’è resa conto prima di me.

Senza che nessuno potesse farci nulla, è corsa verso il demone lupo, che per poco non cadeva per colpa del suo abbraccio e del suo bacio.

Kagome, il viso leggermente arrossato e le labbra curvate in un’espressione tenera e buffa al tempo stesso, è scoppiata a ridere guardando la faccia tra il disgustato e il sorpreso del suo ex-ragazzo.

Si, perché ormai Koga è storia vecchia, l’ex, quello che non darà più fastidio a...

Mi do una pacca sulla fronte così forte da far voltare Sango verso di me, che mi guarda stranita. Ma come posso andare a pensare queste cose di mia nipote? Accidenti...

- Che ti prende, Inuyasha? – mi chiede lei, afferrandomi per il braccio.

In quel momento vedo Miroku che si avvicina, ovviamente è curioso di vedere perché i suoi due amici “litigano”, almeno questa è la scusa che si inventerà dopo, visto che la sua mano va dritta sul fondoschiena di Sango. Uno schiaffo risuona per tutto il locale e il segno rosso sulla guancia di Miroku non lascia dubbi: mai farla infuriare.

- Bene, io torno a lavoro – sussurro, defilandomi verso un tavolo, mentre Sango, ne sono più che sicuro, si ripromette di ritornare alla carica appena avrò finito il turno, ma mai disturbarmi mentre lavoro, eh no. Approfittatrice!

Mi avvicino al tavolo che devo servire, sorridendo alla coppia che sta ancora scegliendo. Per fortuna devo solo prendere le ordinazioni, così posso pensare...

Non mi sarei aspettato che mia nipote e Koga rompessero; quel ragazzo sembrava tenere veramente tanto a lei, ma forse mi sbagliavo. Oppure è cambiato qualcosa. Certo, era stato geloso di me il primo giorno, me la ricordo quella visita a casa di mio fratello, Kagome ci presentò e lui quasi mi ringhiò! Certo, non ho mai sopportato il suo odore, come lui mal sopporta il mio, eppure stava con mia nipote. Bah, chi lo capisce è bravo.

E adesso Ayame non lo lascia un momento, sembra un carcerato... Cerca di aiutarci perché Sango l’ha costretto, per poco non gli metteva il grembiulino rosa, ma se ha un orgoglio che si possa definire tale, e qui solo Miroku non ce l’ha, avrebbe fatto il giro del mondo quaranta volte su un piede piuttosto che mettersi un indumento del genere.

Kagome... Mia nipote sa entrare con prepotenza nei pensieri degli uomini e non farli ragionare più, cosa che sta accadendo anche a me. La situazione con Kikyo, grazie a lei, mi sta pesando sempre meno, anche se devo ammettere che mi sento in colpa. Ogni sera la accompagno e, sfinito, non riesco a tornare a casa, quindi finisco per addormentarmi sul divano. Quel mobile finirà per avere la mia forma!

Vado verso un altro tavolo, passando l’ordinazione in cucina, e mi soffermo su tutto quello che ho pensato. Mi viene un altro colpo. Accidenti a me e ai pensieri su Kagome... No, è una sfortuna che in questo lavoro si possa pensare tanto.

 

 

La notizia che io e Koga non stiamo più assieme ha fatto il giro del locale. Ayame ne era felicissima, e sono sicura che lo è anche Koga, ma il suo orgoglio gli fa fare quelle facce schifate e sorprese che la rossa adora.

Inuyasha mi è sembrato abbastanza colpito dalla novità. Forse sta  pensando a cosa gli farebbe mio padre se lui ci andasse di mezzo, chissà se sapesse che mi sono innamorata del suo fratellino, nonchè mio zio, cosa mi farebbe... Salverebbe me, forse, e sicuramente ucciderebbe lui.

Una cosa abbastanza strana è l’espressione di Sango, pensierosa oltre ogni dire. Starà architettando qualcosa, e io sono in mezzo ai suoi pensieri scomposti. Ah, si, quella ragazza è un tesoro.

La gente stasera è molto cordiale e simpatica. Per mia fortuna non ci sono stati grossi problemi a lavoro e posso tornare a casa con serenità, a parte quello sguardo di Sango, che continua a seguirmi ad ogni mio più piccolo movimento.

- Sango, che ti succede? – le chiedo, abbastanza scettica.

- Studio – mi risponde e, nonostante non mi piaccia, capisco che non andrà oltre.

- Vogliamo studiare insieme? – le chiede Miroku, la mano che quasi le tocca il fondoschiena.

Inuyasha appare dietro il pervertito e gli ferma entrambe le mani, l’altra stava andando pericolosamente vicino al mio, di fondoschiena.

- Miroku, la pianterai mai di fare il maniaco? – gli chiede esasperato mio zio.

- È come chiedere alle api di smettere di fare il miele – dice distrattamente Sango, continuando ad osservare Inuyasha e me – Kagome, posso chiederti un favore? –

- Cosa c’è? – Sono titubante, lei ha sicuramente in mente qualcosa e il suo sguardo quasi implorante non è che mi piaccia molto, anzi, mi rende nervosa e per questo la mia voce esce quasi tremolante.

- Posso... Per favore... Non ti dico che lo devi fare per forza, dimmi se non vuoi, ma... Sai... Ho sempre desiderato... Potertoccareletueorecchie! – le ultime parole le dice così velocemente che se non avessi un udito così sviluppato non le avrei mai capite. La guardo stupita e lei continua a ciarlare sussurrando qualcosa su mio zio e sul fatto che a lui non piace che le sue “orecchie perfettamente normali”, come le chiama lui, vengano toccate da mani esterne.

Io scoppio a ridere e mi siedo, trascinando le mani della mia amica sulla mia testa, un po’ imbarazzata.

Sento quelle mani delicate che accarezzano le mie orecchiette, si muovono quasi da sole, non è naturale per me lasciarmele toccare, solo mia madre osa tanto, ma a poco a poco mi rilasso. Il suo tocco quasi non si sente e mi piace la sensazione di pace che mi dà. Se avessi la coda non mi stupirei se scodinzolasse.

- Non... Ti da fastidio? – mi chiede abbastanza titubante, e per poco non allontana le mani.

- No, anzi... Mi rilassa... –

Sospira di sollievo, la sento, e me le accarezza di nuovo, gentilmente.

Guardo verso Inuyasha, e lo vedo sorpreso. Lo so che non sopporta che qualcuno gli tocchi le orecchie, mio zio è sempre stato piuttosto permaloso e suscettibile su questo argomento, quindi ci credo che Sango era così restia a chiedermelo!

Lei si ferma, allontanando le mani e facendomi alzare con uno scatto, che per poco mi fa cadere.

- Erano davvero soffici! – ridacchia vedendo la mia espressione frastornata.

- Uffa però, era rilassante! – mi fermo a guardare lo sguardo ancora più stupita di Inuyasha e rido con Sango.

- Adesso va, Inuyasha è stanco e lo sei anche tu, dobbiamo chiudere si o no il locale? – mi spinge fuori e per poco non le mordo la mano.

Mio zio scuote la testa, sembra quasi esasperato. Mi accompagna a casa come ogni sera, senza perdersi in chiacchiere inutili.

Mi ritrovo a guardarlo di sottecchi, spero che non sia così orgoglioso e permaloso da arrabbiarsi se mi sono fatta toccare le orecchie. Sbuffo, sapendo perfettamente che non mi dirà mai nulla, e sto per salire, quando sento una mano che mi toglie qualcosa dai capelli, e fa una carezza al mio orecchio.

- Che... – balbetto, senza capirci molto, e per mia fortuna la notte copre bene il lieve rossore che ho sulle gote.

- Avevi una foglia sui capelli – per rendere più veritiera la sua tesi, alza la foglia incriminata, mettendomela fra le mani – E poi volevo anche dirti che Sango si scusa nuovamente per averti quasi costretta a farle accarezzare le tue orecchie – di nuovo, la sua mano sfiora quelle piccole sporgenze soffici che stanno sulla mia testa, facendomi arrossire ancora di più.

Si gira, e non ne sono sicura, ma penso che anche lui sia leggermente rosso e non parla più.

- Beh, dille che non ha bisogno di scusarsi, non mi ha dato fastidio... –

- Puoi dirglielo domani tu – si volta e mi sorride. Trattengo il fiato. Da quando è successa tutta quella storia con Kikyo non aveva mai sorriso così apertamente, di sicuro è rimasto molto colpito da Sango, in pochi sanno che le orecchie sensibili non vanno strofinate ma massaggiate... E lei era stata molto brava, forse anche quell’irascibile di mio zio prima o poi le avrebbe permesso di accarezzarle.

- Ok... – lo dico sussurrando, ma tanto lui mi sente lo stesso. Sorride di nuovo e, per scherzare, fa un piccolo inchino e mi indica la scala, per farmi salire prima.

Ridacchio e mi inchino leggermente, per poi passargli avanti, sorridendogli felice.

Salgo velocemente, essendo un hanyou questa per me è tutt’altro che fatica.

Prendo le chiavi dallo zaino, che porto sempre quando vado a lavoro, e apro leggermente la porta.

Appoggio le dita sul pulsante per accendere la luce e sento una sostanza appiccicaticcia incollata alla mano. Spingo il pulsante, osservandola . Noto che quella sostanza ha un colore rosso. La annuso. Sembra quasi... Vernice...

Alzo la testa per osservare il resto della casa e per poco non mi prende un colpo.

I mobili sono tutti spostati. Il divano ha un grande squarcio e le piume fuoriescono quasi con prepotenza, andando a inondare di bianco il pavimento. La mia camera, che più per abitudine che per altro chiudo sempre a chiave, ha la porta spalancata, non sembra che sia stata toccata, a parte il cuscino, caduto a terra, ma il letto è rifatto e io ero uscita troppo di corsa stamattina, lasciandolo così com’era. Come se qualcuno, troppo ripugnato da se stesso, avesse voluto sistemare almeno il posto dove dormo.

Per fortuna il cibo e le bevande non sono state aperte o rovesciate.

Vedo Inuyasha entrare e rimanere sbigottito come me. Stringe i pugni e per poco le nocche non gli diventano bianche. Sta guardando verso i mobili spostati. Sono abbastanza curiosa per natura e, anche se me ne pento subito, volgo lo sguardo verso il punto che lo ha interessato e mi sento morire.

Alcune scritte, rosse come la sostanza che ho sulle dita, dicono questo: “incesto”.

Le parole sembrano scritte con rabbia, frustrazione.

Com’è possibile capire che mi piaccia Inuyasha? Beh, non è che il mio sguardo lasci molti dubbi, ma, diamine! Mi sento morire...

Le gambe non mi aiutano, le sento molli, completamente andate, e le braccia mi cadono sui fianchi, anche loro non riescono a sopportare questo peso.

Ormai lo sento, le gambe non reggono. Mi ritrovo per terra, a fissare il pavimento.

Mi sento confusa e vuota. Capisco ciò che succede, so che dovrei essere arrabbiata, delusa, triste, o quantomeno fare qualcosa per ripulire questo caos, ma non ci riesco. Non adesso che credevo che la vita stesse andando meglio. No, l’unica cosa che riesco a fare per non cadere nell’oblio è essere frastornata e confusa.

All’improvviso le braccia sembrano riprendere vita e me le porto al petto. Mi abbraccio da sola, mentre vedo una stilla cadere sul pavimento che continuo a fissare.

Vuota.

Strano, non mi ero accorta che stavo piangendo. Porto una mano sulla guancia e la sento bagnata.

Eh, già, sto proprio piangendo. Sarà che inconsciamente sono più triste di quel che penso, ma forse lasciandole andare avrò qualche reazione oltre a questa confusione...

Ah, eccolo, eccolo il sentimento che non aspettavo. Sensi di colpa. Eh già, mi sento in colpa, e mi vergogno che qui accanto a me ci sia mio zio. Non voglio che mi veda mentre piango e mi “dispero”, mi dispiace anche che lui debba vedere la casa per cui ha faticato tanto ridotta così.

Le lacrime escono più prepotenti di prima, mi sento uno straccio nel vero senso della parola.

Inaspettatamente sento delle braccia che mi avvolgono. Dei capelli bianchi mi cadono sulla spalla e capisco a chi appartengono. Sarebbe strano non sapere a chi appartengono. Mi esce un singhiozzo strozzato, e mio zio se ne accorge.

Mi volto, non rendendomi conto bene di ciò che faccio. Penso che anche lui sia completamente ignaro delle mie intenzioni, che non sono chiare nemmeno a me. Sono in balia dei suoi occhi dorati, in testa la confusione più totale. ho solo un pensiero, e le sue labbra sono molto invitanti...

Così invitanti, che mi sporgo verso di lui e sento il contatto con le mie. Sono persa, mi accorgo troppo tardi di quel che sto facendo, ma la cosa più incredibile è che lui... sta rispondendo al bacio!

Mi alzo di scatto, non sapendo bene che pensare, faccio la cosa che avrei dovuto fare dall’inizio, invece di incasinare tutto, e cioè: sistemare.

Sposto il divano, piegandomi per raccogliere le piume. Di sottecchi, lancio un’occhiata a mio zio, che si è alzato e mi lancia un sorrisino, grattandosi la testa.

Poverino, è imbarazzato! Gli sorrido, indicandogli gli altri mobili. Non sono così pesanti per me, ma lui farà meno fatica, e almeno non penserà a ciò che è successo.

Lui capisce, si avvicina ai mobili e in due minuti è tutto al proprio posto, a parte il divano, ormai da buttare, e ovviamente il muro ricoperto di scritte.

- Credo che sarà meglio portarlo fuori, poi penseremo a buttarlo – parla come se non fosse presente, forse se ne accorge perché scuote la testa e guarda le scritte sul muro – Quelle sarà un po’ più difficile toglierle, ma penso che ridipingendo ce la faremo –

- Zio, posso chiederti un favore? – guardo in basso, mentre lavo per terra con lo strofinaccio.

- Cosa succede? –

- Non dire nulla a mio padre, sai come reagirebbe… -

Lo guardo negli occhi e mi risponde uno sguardo serio e leggermente... Arrabbiato?

- Visto che lo so glielo dovrei dire, così troverebbe chi ti ha fatto soffrire! Non sopporto questa storia… -

- Ti prego, no! È proprio quello che voglio evitare! –

- Perché?-

- Devo sistemare le cose da sola, non posso sempre chiedere a mio padre, potrebbe anche uccidere qualcuno per come è fatto… Ti prego, promettimelo!-

Guardo di nuovo in basso, finendo di pulire per terra.

- E va bene, lo prometto, non dirò una parola a Sesshomaru! – si mette la mano sul cuore, come da copione, e sbuffa, per poi alzare il divano, con poca difficoltà.

Mi alzo da terra, posando lo straccio sul tavolo, e lo aiuto a portare fuori il divano, anche se credo che non gli servisse così tanto il mio aiuto.

Arrivati al cassonetto più vicino, lo prende con una mano, io lo lascio titubante, e lui, sbuffando per il peso del mobile, e lo butta dentro con un tonfo.

Nel frattempo ha cominciato a piovere e sento che la camicetta si è appiccicata a me come una seconda pelle. Infastidita vado verso casa, seguita a ruota da mio zio. Busso alla porta e mia madre mi apre, guardandomi con sospetto.

- Che è successo? – chiede, lasciandomi entrare. Per poco non chiude la porta in faccia a Inuyasha, che la saluta con un cenno, evidentemente imbarazzato. Sono sicura che mia madre è arrivata alla conclusione sbagliata, ma è pur sempre una donna intelligente, anche se un po’ stramba.

- Il divano si è rotto, visto che lo zio mi aveva accompagnato mi sono fatta aiutare a portarlo, ma ha cominciato a piovere. Ho pensato di prestargli dei vestiti asciutti, casomai dormirà qui stasera... D’altronde è stato così gentile da aiutarmi – il sorriso e la spiegazione rifilata a mia madre sembrano convincerla, così sale le scale di corsa, andando a frugare fra i vestiti di Sesshomaru, tutti e tre speriamo che non se ne accorga.

- Cosa farai con il divano? – mi chiede lei, dando i vestiti a Inuyasha, che si sbriga ad andarsi a cambiare nel bagno.

- Posso prendere quello in sala che non si usa più? D’altronde è un divano letto, e lo potrei usare nel caso un’amica volesse dormire da me –

- Sono d’accordo. Ma non puoi spostarlo adesso, fuori piove. Domani con calma ti aiuterà tuo padre, sperando che non faccia storie – mi sorride e mi fa l’occhiolino. Non capisco bene l’ultimo gesto, ma annuisco, più tranquilla.

- Adesso vado a dormire, sono esausta, è stata una giornata lunga... Buona notte, mamma – le do un leggero bacio sulla guancia, cercando di non bagnarla troppo. Lei mi accarezza il viso, per poi passare alle orecchie, che non smettono di muoversi, agitate.

- Buona notte, Kagome –

Inuyasha esce dal bagno, ha una faccia inorridita, segno che non gli piace molto l’idea di mettersi i vestiti del fratello.

Lasciandomi sbigottita, ringrazia mia madre senza fare le solite storie, lei lo guarda severa, per poi dargli una leggera pacca sulle spalle e porgergli un ombrello e un futon, che sembra essere troppo pesante per quelle braccia sottili.

- Ciao ragazzi, e fate i bravi! –

Il suo ammonimento mi lascia sbigottita, cosa pensa che potrei fare con mio... zio?

Mia madre capisce sempre troppo!

Inuyasha mi accompagna dentro alla svelta. vado decisa verso l’armadio, che è rimasto intatto, e prendo il pigiama. Mi rifugio in bagno, cambiandomi senza dire una parola, mentre mio zio prende il futon e lo apre per terra. Lo sento sbadigliare e mettersi a dormire.

Esco svelta dal bagno, distendendomi sotto le coperte.

- Buona notte, e grazie, zio – sbadiglio, e in poco tempo una piccola e solitaria lacrima scivola sul cuscino. Mi lascio andare nel mondo dei sogni, ma prima mi è parso di sentire la voce di Inuyasha che mi da la buona notte.

Allora, piaciuto? Sinceramente, al contrario di altri capitoli, questo mi ha quasi soddisfatta, a parte alcuni (molti) pezzi. E per farmi perdonare, non so se l'avete notato, ma è leggermente (?) più lungo di altri... Spero solo che lo apprezzerete!
E adesso i ringraziamenti:
demetra85:
Purtroppo non sono riuscita a far arrivare il capitolo prima del 2009, sono stata incasinata. Non ti preoccupare, sono felice se nei capitoli ci si lascia andare, sentiti libera di dirmi quello che vuoi, senza offendere, ovviamente xD E poi dici cose giuste! Inuyasha dovrebbe fare il primo passo, e i suoi istinti maschili sono abbastanza svegli, ma quella è sua nipote, hai pensato a cosa gli farebbe Sesshomaru se lo venisse a sapere? Secondo me sarebbe morto ancora prima di poter dire una sillaba xD Per Kagome, eh no, quella ragazza non lo respingerebbe mai ^^ Sono riuscita finalemente a commentare la tua fanfic, dopo un po' cha mancavo e che mi ero persa gli aggiornamenti! Spero che la continuerai, ma non ti metto fretta, prenditi tutto il tempo che ti serve!
kaggy95:
Anche tu sei molto dolse (Con la s, proprio come quando ti parlo su msn xD) Anche volendo, non potrei aggiornare troppo presto, i capitoli sono un inferno ed è già tanto se la beta riesce a correggerli! xD Che poi tu hai letto anceh quello peggiore, quello che ho dovuto cestinare per non spaccare il computer! Aiuto... Allora, ho già visto il tuo entusiasmo qaundo l'hai letto, e tu sai più di altre mie grandi lettrici, sentendoci su msn mi sembra anche naturale, quindi, acqua in bocca xD E hai promesso di commentare nonostante tutto... (Si capisce che è implicito il fatto che vorrei che tu commentassi? xD Scherzo, fa come vuoi) Spero che la storia ti continui a piacere!
Bchan: 
Solo adesso sono riuscita ad aggiornare, scusa... Ho la vita abbastanza incasinata in questo periodo! Sono contenta che la fanfic continui a piacerti!
zero2757: 
Wow, quanto entusiasmo! Grazie mille per i complimenti, mi sento in imbarazzo... ^////^ ma ne sono felicissima! Si, anche io faccio il tifo per la coppia Inu/Kaggy, è troppo carino vedere quando litigano xD Spero che la storia continui a piacerti!
Selhin: Non preoccuparti se ritardi, io ritardo sempre! xD Alla fine l'importante e se riesci a commentare, e tu ci riesci! Poi come farei senza i tuoi commenti sull'età di Inuyasha che ormai non gli lascia scampo? =) Vecchiaccio stordito è proprio la parola giusta! Chissà, potrei cominciare a farlo chiamar così anche da Kagome... Mi tenti... E comunque qui qualcosa è successo, anche se è stata lei a prendere l'iniziativa! Che dici, ci mettiamo a ballare la Hola? xD Anche se farò vedere la cosa dal cervellino di Inuyasha solo dal prossimo capitolo =3 

Ringrazio di cuore tutte le 52 presone che mi hanno messo fra i preferiti. E ringrazio tanto anche chi solo perde un po' del suo tempo per leggere la mia fanfic. Vi adoro, tutti!
Ci vediamo al prossimo capitolo!

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Mi scuso con tutti! Non avendo più internet e non riuscendo a contattare la beta (se lo leggi elly scusami se non ti ho detto nulla, ma non riuscivo a contattarti!) ho fatto molòto, molto tardi con la pubblicazione. Mi dispiace fdavvero tanto! Il peggio è che non so nemmeno quando riuscirò a pubblicare l'altro, ma è già in lavorazione. 

Scusate, ma non riesco a ripondere alle recensioni. Sappiate solo che dico una marea di grazie a chi ha recensito e anche chi ha aggiunto la fanfic fra le preferite o le seguite, siete favolosi! Scusate se non riesco nemmeno a commentare, appoena riavrò internet mi rimetterò in paro!

Adesso vi lascio al capitolo, alla prossima, spero che sarà presto!

Buona lettura!


Capitolo 10

 

Stavo sognando beato fino a poco fa, quando la sveglia di mia nipote ha trillato senza sosta. Lei era addormentata profondamente, quindi mi sono dovuto alzare io per andare a svegliarla, ma, quando sono entrato nella sua camera, ho notato che aveva un’espressione stanca, nonostante stesse dormendo.

Per questo adesso sono qui a cucinare una colazione abbondante per quella dormigliona.

La stanza è in ordine, ieri sera abbiamo faticato un po’ per rimetterla a posto, però è meglio di niente. Il divano si è rotto, anzi, l’hanno rotto, e io ho dovuto dormire su quello scomodissimo futon. Almeno Rin è stata gentile a darmelo, sennò non avevo nemmeno quello.

Le scritte sui muri ci sono ancora, macchie indelebili che mi ricordano ogni attimo che qualcuno ha capito... cosa? Be’, sinceramente non lo so nemmeno io. O forse lo so?

Rosse come il sangue, è come se mi urlassero dentro le orecchie quella parola che si legge e non ho il coraggio di pensare. Sarebbe troppo.

Pensavo che il mio profondo affetto per Kagome fosse solo dovuto al fatto che siamo parenti stretti e, nonostante l’età, siamo sempre andati d’accordo. Mi ricordo ancora di quando scappavamo via dalle noiose riunioni di famiglia. Lei era una bambina piccola, ingenua, che si annoiava a stare ad ascoltare i grandi, io invece ero un adolescente che amava trasgredire.

Sorrido, poggiando sulla tavola la colazione, finalmente pronta.

Sì, io e Kagome abbiamo sempre avuto un legame speciale, fatto di amicizia e complicità, ma anche di bisticci continui.

Lei è la persona di cui mi posso fidare, quella che mi ha capito nonostante io non le abbia detto nulla. Solo Miroku riesce a fare qualcosa di simile, però non arriva mai ai livelli di Kagome.

Quella con lei è una complicità che si ha poche volte con le persone, forse una volta nella vita.

Lascio cadere il bicchiere che stavo per posare sul lavello. Stavo pensando alla complicità, per caso? Oppure all’amicizia? Sono uno scemo! Un baka!

Sento il petto dolorante, l’aria mi manca mentre capisco una verità fondamentale che, nella mia mente, ho voluto cancellare, eliminare, eppure era lì, in bella mostra per tutto questo tempo, però era troppo strana e scomoda per capirla.

Sono innamorato.

Innamorato dell’ultima persona di cui dovrei innamorarmi. Innamorato di una ragazza che non dovrei nemmeno guardare in quel senso. Innamorato dell’unica che mi sia rimasta accanto nonostante tutto, e di quella che non mi guarderà mai più di un amico.

Mi piego, raccogliendo i vetri.

Oh, Kagome, perché sei tu la persona giusta per me? Perché sei nata da mio fratello? Perché?

E, soprattutto, perché non posso averti? Cos’è l’incesto, dopotutto? Prima ci si sposava sempre con parenti, soprattutto le famiglie reali che, per tenere la loro stirpe, facevano sposare fra loro i cugini. Ma siamo in tempi diversi, e le famiglie reali sono ben poche.

Già, Inuyasha, tu vuoi solo trovare un modo per capire ciò che è successo, vero? Sì, lo voglio trovare, ma per l’amore non c’è una logica o una spiegazione, è tutto inconscio.

Dannazione!

Spero ardentemente che nessuno se ne accorga e, se proprio devono, che nessuno lo vada a dire a Sesshomaru, o io finirò arrosto.

Però... adesso che ci penso c’è anche un’altra cosa da dire. Io amo anche Kikyo...

Kikyo... Be’, forse la amavo, anzi, sicuramente la amavo. Per circa tre anni è stata la persona che mi riempiva, ma non era quella giusta per me. È stata lei che mi ha aperto, nonostante tutto, e io le voglio ancora bene, ma come un’amica.

L’amore è sparito.

Soprattutto adesso che ho capito che lei c’entra qualcosa con questa faccenda... dell’incesto.

Tks. La mia mente ancora fa fatica a pensare quella parola. Meglio smettere di riflettere su qualcosa che non posso controllare, mia nip... Kagome si starà per svegliare e io devo fare come se non fosse successo nulla.

Non deve sapere che quella frase è diretta a me!

Mi alzo, buttando nel cestino i vetri. Mi sento una domestica o una casalinga... Non fa per me! Non mi piace mettere a posto, però cucinare non è così male...

Mi levo dalla traiettoria di un “missile umano” appena in tempo per non essere travolto. Kagome si è alzata così velocemente che non ho avuto il tempo di sentirla.

Mi giro ad osservarla, ridacchiando. Ha la faccia stralunata e si guarda in giro biascicando che è in ritardo e che deve preparare la colazione in fretta.

Forse è meglio se la avviso, anche se è troppo buffa.

«Kagome, ti pregherei di smetterla di parlare senza capire nulla e mangiare la tua colazione. Farai tardi solo se non ti calmi» sorrido e non posso fare a meno di scoppiare a ridere quando lei fa cadere la farina - perché l’aveva presa, non lo so.

Credo di averla spaventata, non mi aveva nemmeno visto. Deve essersi davvero agitata al pensiero di arrivare tardi.

«In... Zio! Ma che ci fai ancora qui? Non hai un lavoro?» mi chiede, rimettendo la farina a posto. Per fortuna la busta non si è aperta.

«Grazie tante, io mi preoccupo per te e questa è il ringraziamento? Se vuoi me ne vado così senza macchina ci metti il doppio ad arrivare a scuola» incrocio le braccia, alzando il sopracciglio. Lei si gira, mordicchiandosi il labbro inferiore.

«Scusa, è che pensavo che dopo il disastro di ieri... No, niente, lasciamo stare. Però sono davvero preoccupata, cosa ti faranno a lavoro se arrivi tardi?» si siede e comincia a mangiare. Finalmente, pensavo che non si sarebbe mai arresa.

«Sono il capo, o una specie di vice visto che c’è Sesshomaru, non mi faranno nulla» le sorrido, mentre lei si strafoga con quello che ho cucinato.

«Capito. Adesso vado a prepararmi, vedi di non scappare» mi fa l’occhiolino e scappa praticamente il bagno.

Che strana ragazza.

 

Sposto leggermente il fumetto, per non farlo vedere, da dietro il grosso libro che fingo di leggere. Sono arrivato al momento cruciale in cui il protagonista sta per sconfiggere il nemico, quando in basso mi accorgo che la battaglia finirà solo nel prossimo numero.

Sbuffo, infilando entrambe le cose nel mio cassetto. Oggi è una giornata particolarmente calma qui a lavoro, sono due ore che cerco disperatamente qualcosa da fare per non pensare a Kagome – alla fine l’ho accompagnata in orario – ma non trovo nulla e ogni cosa in questa maledettissima stanza mi ricorda che dovrei lavorare.

Facile a dirsi.

Mi passo la mano sui capelli lunghi. Stasera devo anche aiutare Sango al locale. Be’, almeno c’è Kagome...

Scuoto con insistenza la testa. Diamine, non riesco proprio a pensare ad altro. Mi serve un buon tè o una camomilla...

La verità è che sono preoccupato sempre per la stessa cosa. Quella frase rossa sul muro.

Non mi va che mia nipote la veda ogni volta che sta lì, vorrei poter fare qualcosa, ma non so cosa. Sono relegato qui senza un fine.

«Inuyasha!» esclama Sesshomaru, col tono scocciato.

Faccio un segno con la mano per fargli capire che ho sentito. Non mi va di rispondergli male.

«Inuyasha, vattene» mi dice, indicando con un gesto svelto la porta.

«Ma... Cosa... Perché?» sono rimasto così spiazzato da dimenticare come si formano delle frasi corrette.

«Non riesci a concentrarti e non c’è nulla da fare. Non voglio qualcuno che faccia il peso morto qui in ufficio, soprattutto se si tratta di te. Meglio se vai via, ne hai bisogno. Hai la testa completamente da un’altra parte» sussurra, per non farsi sentire dagli altri.

Sono scioccato. Mio fratello, il freddo in persona, che capisce che ho altro per la testa... Il mondo sta proprio cambiando. Sarà che mi vuole bene, per una volta? Anche se non gli piacciono le persone che non fanno nulla. Oppure non vuole me tra i piedi?

«Ok. Allora a domani, Sesshomaru» mi avvio verso la porta, dopo che mi ha risposto, seccamente che ci saremmo visti quella sera per portare il divano nella casetta di Kagome.

Penso di avere un lavoretto da sbrigare... Rin mi dovrà aiutare.


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Capitolo 11
*** 11: Decisioni ***


Capitolo 11


Oggi a scuola mi sono annoiata a morte. Non facevo altro che pensare a Inuyasha, a come era calmo nonostante il disastro, anzi, a come volesse sembrare calmo. Come se non lo conoscessi…
Ho avuto l’impressione che non volesse avere pensieri... E forse è stato meglio così.
L’unica mia ancora di salvezza è il lavoro, anche se devo vedere lui non m'importa... Però, quando entro, vedo Sango che va da una parte all’altra, saltellando di gioia.
Cosa succede, qui?
«Finalmente, può essere che aprano gli occhi!» urla, infischiandosene che non entra gente al locale per colpa sua.
«Sango...» prova a calmarla Miroku – o comunque a capire cosa succede – , ma non riceve la benché minima attenzione.
«Miroku... Che sta succedendo?» chiedo, notando che Ayame si diverte più di Sango; e ha anche cominciato a saltellare con lei!
Ma che amiche mi sono andata a trovare? Anzi, che datrici di lavoro?
Questa è tutta colpa di Inuyasha!
«Non lo so... è così da quando è entrata al locale» dice, con tono triste, forse perché nessuno lo sta rendendo partecipe di quello che sta accadendo.
Però anch’io mi sento esclusa... Che caspita sta succedendo? E quante volte ancora dovrò chiedermi che succede prima di chiederlo alle dirette interessate?
Mi sa che devo decidermi...
«Kagome... Puoi anche toglierti il cappotto, sai?» ridacchia Sango.
Cos... Ops! Il cappotto... Ma bene, quelle due mi hanno così presa che mi sono anche dimenticata di togliermi questo ingombrante cappotto...
«Sango! Ayame! Mi spiegate che sta succedendo?» mi decido a chiedere, poggiando il cappotto su una sedia. Tanto il locale resterà vuoto fino a che quelle due non si calmeranno.
«No, segreto!» rispondono in coro, però almeno si sono fermate... per tre secondi, adesso stanno di nuovo saltellando.
«Voi due siete proprio andate fuori di testa...» mi lamento, conscia che non mi ascolteranno.
«Sono d’accordo con te!» esclama con enfasi Miroku. «Però sono carine...» si avvicina di soppiatto alle due e, come il grande maniaco che è, riesce a mettere le mani su entrambi i fondo schiena delle due, per poi venire schiaffeggiato e calciato.
Ah, dimenticavo, Sango gli ha anche dato un pugno, oltre al calcio...
Però, almeno, Miroku è riuscito nell’intento!
«Allora, adesso mi spiegate?» richiedo, anche se sarà inutile.
«Lo scoprirai stasera, dopo il lavoro!» dice Ayame, sorridendo furbetta.
«Che lavoro se adesso, per colpa vostra, non c’è nessuno?»
«Suvvia, arriverà qualcuno! È ancora presto, e abbiamo lasciato il cartello con su scritto chiuso» spiega Sango.
Cartello... Chiuso...
Non me n’ero accorta...
«Per caso non ti senti bene, Kagome?»
«No, mi sento bene! Sono in perfetta forma! Su, che possiamo fare?»
«Non fingere, per favore...» Ayame mi si avvicina e mi porge un fazzoletto. Perché... Perché mi sono uscite le lacrime proprio adesso? Ho resistito per tutto il tempo, a scuola, e anche davanti a Inuyasha... Forse sono arrivata al limite.
Sango mi si butta addosso e mi stringe, io per poco non resto soffocata; ma mi fa piacere che si preoccupi per me.
«Abbiamo saputo tutta la storia da Inuyasha. Ha detto di non dirti nulla, ma non potevamo fingere...»
«Allora come mai saltavate per tutto il locale?» sussurro, le lacrime per fortuna sono già finite, ma la tensione c’è ancora.
«Lo scoprirai molto presto! Però non hai ancora pensato a chi potrebbe essere stato?»
«Stato a fare cosa?» incredibilmente, Miroku si riprende giusto in tempo per ficcare il naso.
«Tu non c’entri nulla!»
«A entrare in casa mia e scrivere incesto sulle pareti» rispondo in un soffio. Anche lui ha diritto di sapere, tanto, ormai, l’hanno scoperto tutti.
«Chi è stato?» per una volta lo vedo davvero serio. Non sembra il solito farfallone maniaco, ma un amico...
«Grazie...»
«Non ho mai sentito uno che si chiama grazie...»
Scoppio a ridere, mentre Sango lo sgrida. Forse è anche colpa mia che l’ho ringraziato in un momento strano, però ne sentivo il bisogno.
«Comunque, davvero... chi può essere stato?»
«C’è solo una persona...»
«Sì, solo una...»
Si può sapere di chi parlano? E perché fanno tutti i misteriosi? Non ci capisco più molto, ma non voglio pensare a chi è stato. Non voglio saperlo perché non voglio pensare male di qualcuno. O forse, semplicemente, non voglio saperlo perché non sono in grado di capire chi può essere... Eppure... Eppure la mia stanza era in ordine.
Forse, chi l’ha fatto, si è pentito...
«Kikyo» esclamano tutti e tre.
«Cosa?»
«Pensaci bene, Kagome. Solo lei può averlo fatto, perché solo lei aveva qualcosa contro di voi» mi spiega Sango, come se fossi una bambina di due anni.
«Però... La camera era in ordine...»
«Cosa significa questo?»
«Voglio parlare con Kikyo!»
«Cheee?» esclamano in coro tutti e tre. Be’, lo so, è colpa mia che dico le cose all’improvviso, ma oggi va così.
«Voglio parlare con Kikyo. Se è stata lei, voglio saperlo. Io... La stimo, e non posso credere che abbia fatto questo senza motivo. In fondo, è una brava persona» nascondo il viso, per non osservare le loro facce. Non ce la faccio a pensare che possano andare contro la mia decisione. Non voglio che si mettano in mezzo, non voglio ferirli, né che si preoccupino troppo per me.
Voglio affrontare la mia vita.
E voglio affrontare la mia più grande paura: che Inuyasha mi lasci sola – anche se non stiamo insieme – per lei, e che provino tutti pena per me. Non voglio essere quella che si tira indietro, anche se c’è un incesto di mezzo.
Ho capito, finalmente, che non posso stare senza sapere cosa pensa Inuyasha di me. Non posso stare senza sapere cosa potrebbe fare Kikyo per Inuyasha. Non posso stare nell’incertezza.
Se devo farmi da parte, voglio saperlo; così, forse, smetterò di soffrire.
«E sia, ti accompagno da Kikyo. Oggi il locale resterà chiuso!» esclama Sango.
Ayame la guarda confusa, poi annuisce.
«Sì, accompagnala. Avrà bisogno del sostegno di un’amica!»
Ma perché devono sempre decidere tutto per me?
«Posso venire anch’io?»
«No!» dicono in coro Ayame e Sango.
«Grazie ragazze, ma sento che è una cosa che devo fare da sola.»
«E come arrivi a casa sua senza moto? Con l’autobus a quest’ora? Eh no, signorinella. Non ti lascio andare da sola!»
Uh… Mi serve il passaggio.
Mi sa che non posso rifiutarmi.


Kagome sarà sicuramente al locale, mentre io sono qui che la aspetto a casa sua.

Oggi non mi va di lavorare. Non mi va di stare con gli amici. Non mi va di andare a casa. Non mi va nemmeno di indispettire mio fratello!

Il che è assai strano…

Mi va solo di stare qui, ad aspettare.

Mi sento quasi come quelle mogli che aspettano il marito che torna a casa dal lavoro o da una vacanza. Aspettano anche fino a notte inoltrata e si sentono tradite perché lui non torna, perché le ha lasciate per l’ennesima volta a casa, perché pensano che abbia una storia con un’altra e sono gelose; ma alla fine quando arriva sono così felici che le arrabbiature, i dubbi e le incertezze passano come un soffio, per poi tornare quando dovranno aspettarlo nuovamente.
Sì, mi sento proprio come una di quelle mogl…

CHE STAVO PENSANDO? MOGLIE, IO?
Ma sto impazzendo, per caso? Sì, mi sa proprio di sì. Sto diventando definitivamente pazzo.
D’altronde, ne sono successe così tante che ormai una persona normale ne avrebbe abbastanza, ma io no!, continuo a cercarmele.
Una persona
sana di mente si sarebbe allontanata dalla nipote di cui è innamorato…
Ma io non sono affatto sano di mente.
Forse è questo il vero problema.






E, dopo un tempo incredibilmente lungo, torno anch'io! Questo capitolo non è stato difficile da scrivere, quando è arrivata l'ispirazione... ^^'''
Comunque, non ho troppo tempo per parlucchiare. Passiamo subito alle risposte ai commenti!

Xx Kagome_Chan xX: Non ho aggiornato presto, e i prossimi aggiornamenti non credo saranno rapidissimi, ma piano piano aggiorno anch'io! Mi fa paicere sapere che la storia ti piace. E ci stiamo avvicinando alla fine! Tra poco potrò metterla fra le storie concluse, e non aspetterete più i miei aggiornamenti... ^^
zero2757: Si, finalmente l'ha capito di essere innamorato della nipote! Ah, Sesshomaru è un duro dal cuore tenerissimo!  E ci stiamo avvicinando alla fine... Spero che questo capitolo ti sia piaciuto!
Kagome 87: Si, in effetti quando creo una storia non do a tutti un'infanzia felice... Anzi, spesso sono catastrofica! Ma in fondo sono romantica, e mi piacciono gli Happy end... Anche se per arrivarci ci metto parecchio! Mi fa paicere che la storia ti piaccia, anche se non è troppo convenzionale. Spero che ti piaccia ancora!
cicca_: Continuata! Spero che ti piaccia anche questo capitolo.
demetra85: Sto diventando sempre più lenta con gli aggiornamenti... Ma almeno arrivano! XD Oh, sì... Con Inu che ha capito i sentimenti, ce ne saranno di cose... Ma ci avviciniamo alla fine, e non so quanto riescirò a scrivere. Non ho più così tanta ispirazione per questa ff, e poi le voglio mettere la parola fine! XD Ah, chissà se si consumerà... Ma lo spero anch'io! XD Nessuno può far concorrenza al nostro monaco preferito come maniaco!
coco_: Sì, l'ha capito! Finalmente! Però era divertente scrivere dei suoi pensieri confusi XD Spero che ti piaccia anche questo capitolo.

E siamo alla fine delle mie note d'autrice. Vi avviso che siamo nell'ambito finale della fanfic. Ancora qualche capitolo e finisce, se non impazzisco e mi viene qualche idea, ma non credo.
Spero di aggiornare presto, ma non ci contate troppo! ^__-

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Capitolo 12
*** Una conversazione interessante ***


Non vi ho fatto aspettare troppo troppo stavolta, rispetto al solito! XD 
Questo capitolo segna un momento cruciale per Kagome tanto per un'altra persona. Chi di voi riuscirà a non uccidermi? Credo nessuno. ^^''' I personaggi ormai sono OCC al massimo, quindi sto affrontando tutto con calma e non come farebbe la takahashi XD Non so scrivere come fa lei i manga. ^^
Adesso vi lascio al capitolo. Buona lettura!


Capitolo 12

Luogo: Sotto casa di Inuyasha e Kikyo.

Perché: Sto andando al patibolo.

Come: Su una moto guidata da una pazza isterica che corre troppo e mi fa venire un infarto dopo l’altro.

Ore… Non me ne frega nulla delle ore!

E non me ne frega nulla nemmeno del perché, del luogo o del come ci sto andando.

Solo una cosa conta: cosa devo fare.

E lì sono guai.

Incontrare Kikyo è stata la decisione che dovevo prendere. Ma era anche quella che volevo prendere?

Credo di sì.

Però questo non rende le cose più semplici.

Tra due curve saremo arrivate. Sto stringendo tantissimo la vita della povera Sango, che per ora non si lamenta. Vorrei fuggire.

In fondo, non sono ancora matura.

Ecco, abbiamo svoltato l’angolo. Manca una sola curva.

E io che ci sto a fare qui? Non dovrebbe parlarci Inuyasha con Kikyo? O no?

Oddio! ODDIO! Abbiamo svoltato anche l’ultima curva!

Vedo casa di Inuyasha. Si avvicina… Sempre di più…

«Non voglio più farlo!»

«Lo dici solo perché sei spaventata. Calmati.»

«E ti pare poco!»

«Se non ci parli te ne pentirai amaramente.»

«Meglio essere amari che finire a fettine.»

«Sai che quello che stai dicendo non ha senso?» Sango ha appena fermato la moto sotto il cancello di casa di Inuyasha. E io la sto ancora stringendo.

Le cose non vanno benissimo.

«Kagome, lasciami, o finisce che mi spezzo!»

«Scusa!» la lascio immediatamente e per poco non perdo l’equilibrio. Per fortuna che sono ancora seduta sulla moto.

«Scendi!»

«Come?»

«Scendi dalla moto!»

«Ah, va bene» eseguo l’ordine lentamente, tutto pur di rimandare il momento dell’incontro.

«Adesso va’ a suonare il campanello. Non accetto obiezioni!»

«Sì…» mi giro e vado al cancello; mi spavento quando sento il rombo della moto.

«In bocca al lupo!» urla Sango, per poi partire.

«No, non andare!» sono costretta a urlare, ma non serve a molto. È già andata.

E adesso sono sola.

Bene.

Benissimo.

Perfetto!

È un disastro…

«Sì?» all’improvviso sento la voce gracchiante del citofono. Sobbalzo, quasi urlo, ma mi trattengo.

«Sono Kagome. Kikyo, sei tu?» forse la mia voce ha tremolato un po’, ma non me ne preoccupo troppo perché non si dovrebbe capire dal citofono.

«Sì. Sali, ti stavo aspettando» il cancello si apre e entro nella palazzina di mio zio.

Come faceva ad aspettarmi? Allora… è davvero lei? Oh, non ci capisco più nulla!

Però tra poco saprò.

Arrivo davanti alla loro porta, lei è lì davanti che mi accoglie.

Non sorride, ma non mi guarda nemmeno male.

Almeno è qualcosa…

«Entra pure. Ho fatto un po’ di tè, ne vuoi?»

Sembra gentile. Di solito con me non è così, per nulla.

«Sì, grazie» rispondo con un po’ di imbarazzo.

«Accomodati dove vuoi, tanto la casa la conosci. Io arrivo subito» indica la sala, poi va nell’altra stanza. Nel frattempo mi guardo intorno. Qui è rimasto tutto uguale. Mobili moderni accostati a mobili antichi nel giusto ordine creano una sensazione di casa vissuta; il divano è di un colore acceso, in contrasto con i colori tenui delle pareti. Non manca di certo il televisore moderno e lo stereo, disposti nella libreria di fronte al divano.

Come si vede che Inuyasha non ci ha messo mano.

Questo devo ammetterlo: Kikyo ha molto senso estetico.

Mi siedo sul divano giusto l’attimo prima che arrivi Kikyo con due tazze colme di tè.

Le appoggia sul tavolo, poi mi guarda.

«Zucchero?»

«Sì, grazie. Due cucchiaini» guardo in giro mentre lei prepara le tazze, non sapendo bene come cominciare. Non posso certo dirle che credo che sia stata lei a rovinarmi casa, non sarebbe educato. E non posso nemmeno dirle subito cos’è successo, sembrerebbe sempre che l’accusi. Non so che fare… Aiuto!

«Ehm… La casa è sempre bellissima…» ma cosa mi metto a dire? Aiuto…

«Kagome… Sappiamo entrambe che non è una visita di cortesia, la tua, quindi puoi anche arrivare subito al punto. Sappi, però, che Inuyasha non è qui» dice con tono calmo.

Rimango per un attimo spiazzata, prima di rispondere.

«Meglio così. Volevo parlare sola con te. Io… Credo di doverti delle scuse, per il fatto che Inuyasha non…» alza la mano e non mi lascia finire la frase. Io mi azzittisco subito.

«So benissimo che viene tutte le sere da te e resta a dormire dopo il lavoro al locale; non sono certo stupida. Più che altro lo sei tu, adesso. Non chiedermi scusa per una cosa che ti fa piacere. Se non volevi che succedesse, già dalla prima sera lo dovevi cacciare. Adesso, parlami di ciò che vuoi realmente dire» sorseggia il tè, poi mi guarda negli occhi.

Ha ragione, sono stata un’ipocrita a dirle così. Adesso sarà arrabbiata, quindi addio buone maniere.

Però potrebbe almeno mettermi un po’ a mio agio…

Su, Kagome, forza e coraggio!

«Ieri sera… Sono andata a casa e ho trovato tutto in disordine… Tutto… Incasinato» la mia voce è un po’ incerta, ma non balbetto, per fortuna.

«Continua.»

«E… C’erano delle scritte… Sulle pareti… Mi chiedevo se tu ne sapessi qualcosa.»

«Cosa vuoi che ti dica? Che sono stata io? Che non ti sopporto?»

«No, no… Io…» balbetto, ritenendomi stupida fino all’inverosimile.

«Senti, Kagome… So perfettamente che mi odi, così come la tua famiglia. Sono sempre stata vista come una stupida da tutti voi, e la cosa non è stata per nulla piacevole, ma mi bastava restare accanto a Inuyasha per essere contenta.»

«Ma no, non è così…» sto cercando di rimediare a una cosa che sanno tutti. Ma posso davvero fare qualcosa?

«Non prendermi in giro, non sono scema. Devo ammettere che non mi sta particolarmente simpatico tuo padre, per il suo modo da signor uomo-gelo, e tuo nonno è leggermente troppo attaccato al lavoro, anche se si nota che vuole bene alla sua famiglia» prende un respiro profondo, poi continua. «Però ho sempre cercato di avvicinarmi almeno a te e a Rin. Pensavo che avremmo potuto almeno conversare civilmente, anche se non saremmo diventate ciò che s può definire una famiglia unita. Invece…» si ferma di nuovo. Mi guarda negli occhi come se fosse un’inquisizione.

«Non stare così rigida. Non mordo mica» ha scherzato… Kikyo ha scherzato! Non lo credevo possibile… E ha cercato di mettermi più a mio agio.

Forse è vero che non le abbiamo mai dato nemmeno una possibilità.

«Hai tutte le ragioni per essere arrabbiata…» sussurro, pentendomi subito delle mie stesse parole.

Kikyo poggia la tazza sul tavolo, poi alza gli occhi.

«Non sono arrabbiata. Sono solo triste perché nessuno ha mai capito che non sono cattiva, solo un po’ fredda. Solo Inuyasha l’ha capito. E di questo gli sono grata…»

«Sì, lo zio è una brava persona…»

«Però non trovi che a volte sia un po’ lento?»

«Come?» la mia voce esce stridula, credo di non aver capito bene.

«Massì, ci ha messo due anni per capire che era innamorato di me, e un altro per chiedermi di uscire. Stavo per perdere le speranze!» fa una mezzo sorriso.

Alt! Fermi! Fermate il tempo!

STOP!

Questa è Kikyo? Lei? Sicuri che non sono in un universo parallelo?

«Mi sembri ancora rigida. Forse è vero che siamo incompatibili.»

«No! Aspetta… Io… Sono solo stupita. Non ti avevo mai sentito parlare così» alzo lo sguardo senza rendermene conto. Non ho più le spalle piegate in avanti, non ho nemmeno le guance rosse, ho solo una grandissima curiosità. Forse si può pensare che sia dovuto più al fatto che voglio conoscere com’è Inuyasha con Kikyo, ma non è così.

«Se mi avessi sentito parlare qualche volta, avresti capito di più.»

«Vero…»

«Non te ne sto facendo una colpa, Kagome. Sei stata abituata e cresciuta dalla tua famiglia a vedermi come un’estranea perché non venivo alle riunioni e perché non ero stata accettata come possibile moglie di uno dei due capi dell’azienda No Tashio. Alle riunioni di famiglia screditavano Inuyasha davanti a me, su di me, o parlavano di lavoro e mi lasciavano fuori dai loro discorsi. Tu eri piccola, e non te ne accorgevi, ma eri l’unica della tua famiglia, esclusa Rin, che non mi guardava con ribrezzo» finisce sospirando. Solo adesso sto capendo che è dura per lei parlare di queste cose. Non ha vissuto una bella vita, forse anche per colpa della sua apparenza fredda, perché non è stata capita.

«Io… Avevo una certa stima e allo stesso tempo timore. Non osavo rivolgerti la parola, però mi avvicinavo a Inuyasha e gli chiedevo di te…» arrossisco furiosamente al ricordo. Da bambina Kikyo mi impauriva, però mi affascinava. Come quando vuoi capire com’è fatto un ragno, ma hai paura di avvicinarti. Anche se lui è così piccolo che non ti farebbe nulla.

E poi, a me sono sempre stati simpatici i ragni.

«Sì, me lo raccontava. Spesso fantasticavo sul fatto che tu fossi mia nipote di sangue… Eri molto carina da piccola, e crescendo sei migliorata. Ma ti allontanavano sempre da me» il suo sguardo si fa vacuo. Vorrei poter dire qualcosa, ma ho paura di spezzare tutte queste confidenze che sta facendo. È il mio mondo di bambina che viene capovoltato, e, anche se non mi piace, voglio restare ad ascoltare e capire.

«Come mai non sei mai stata accettata?» lo chiedo tutto d’un fiato per non fermarmi a metà e perdere il coraggio. So che succederebbe, sennò.

«Perché non ero uno youkai, per prima cosa. Poi perché non ero ricca, né bellissima. Ma questo potevo anche capirlo. Credo che la cosa che mi ha resa più fastidiosa sia il mio voler entrare negli affari della società. Rin non se n’è mai interessata perché adora le faccende di casa e non sopporta questi lavori di alta società, anche se sarebbe in grado, invece a me sempre piaciuti, ma le mie idee li hanno sempre lasciati un po’ scioccati. Credo sia colpa del loro orgoglio maschile.»

«Sì! Gli uomini sono molto orgogliosi, soprattutto sul lavoro!» ridacchio.

«Infatti. E si arrabbiano soprattutto se è una donna a sorpassarli.»

«O se ha idee migliori…» mi fermo un attimo. Non avevo idea che Kikyo fosse così. Forse perché, se ci penso, non ci ho davvero mai parlato seriamente.

Eppure è abbastanza simpatica. Inuyasha me lo diceva sempre, Kikyo va solo presa e capita, così saprai che è una bravissima persona. Ma io non ci avevo creduto.

Adesso vorrei sprofondare. Perché non si apre un buco sotto di noi quando vogliamo? E perché non c’è nessuno youkai contro il quale combattere quando vogliamo sfogarci?

Bah!

Ingiustizie della vita.

«Comunque, non devi più preoccuparti di me. Presto avrai Inuyasha tutto per te.»

«Come?» è la seconda volta che mi fa dire così, con una vocetta stridula che non sopporto. Forse un po’ ci prova gusto.

«Io sto andando via. Ho trovato un’altra sistemazione, e forse anche un altro uomo.»

«Ma… Perché?»

«Semplicemente la mia storia con Inuyasha è giunta a un punto di non ritorno. Ci consideriamo solo amici… E poi, lui ormai guarda te.»

«No, non è vero. Inuyasha non mi guarda nemmeno come donna, pensa a me come a una piccola nipote da proteggere…» sospiro. Non so perché ho detto questo a Kikyo, ma mi andava di sfogarmi.

«Allora hai qualcosa sugli occhi… Inuyasha ha sempre avuto un’attenzione particolare per te. Anche se mai così forte da infatuazione… ma quando il suo inconscio ha capito che ti eri innamorata di lui, ha cominciato a considerarti una donna. Forse, se tu non avessi provato nulla, lui nemmeno… Ma non posso certo dirlo io.»

«Cioè… lui… Innamorato?»

«Te lo sto dicendo da prima. Sì, è cotto.»

«Ma… Ecco, non sapevo… Io…» mi fermo. Prendo un respiro, poi scuoto la testa per calmarmi. «Vorrei davvero crederti, ma… Non lo ritengo possibile.»

«Perché non hai fiducia in te stessa. E credi troppo nelle formalità…»

«Un incesto è pur sempre un incesto» sussurro.

«Però fra animali è accettato. Perché fra noi uomini no? Forse vogliamo solo fermare l’istinto, oppure crediamo che la famiglia sia più importante dell’amore per una singola persona. Fatto sta che non puoi manovrare i sentimenti come vuoi. Loro prendono direzioni strane, a volte assurde… E anche adesso. Credevo di non potermi mai più affezionare a un componente della famiglia di Inuyasha, invece mi affeziono alla persona che me lo porterà via… Il mondo è strano» sorseggia il tè, come a dirmi che abbiamo finito il discorso.

E io devo avere una faccia ebete, perché appena mi guarda deve simulare una smorfia con un colpo di tosse. Forse voleva ridere…

«Mi sa che devi andare a casa. È tardi.»

«Aspetta, ancora non mi hai risposto!»

«A scrivere incesto sulle pareti è stato qualcuno che non voleva. E si scusa con entrambi. Adesso va’ a casa, Inuyasha si starà preoccupando per te come una mogliettina, me lo sento…» poggia la tazza e si alza. Io faccio altrettanto.

Mi ha congedata. E completamente spiazzata.

Vorrei chiederle altro. Vorrei farle altre domande, parlarle, urlarle, sgridarla, capire… ma non so bene come mi ritrovo fuori dalla porta, completamente paralizzata. Guardo per un tempo che mi sembra infinitamente lungo la porta davanti a me.

I miei pensieri sono come una stanza bianca. Non c’è nulla dentro,  solo stupore.

Quando mi riprendo sbatto più volte gli occhi.

Ho capito che devo fare. Una cosa sola. Una.

Ma prima devo chiamare Sango…

Non posso certo tornare a casa a piedi!

 

 

 

Devo essere impazzito, perché sono in una stanza bianca con una torta al cioccolato; ma in fondo non mi dispiace, mi piace il cioccolato. La mangio tutta, anche le briciole. È buonissima.

Mi sono macchiato tutto… E non me ne importa nulla! Ma, a un certo punto, comincia a farmi male lo stomaco. Molto male.

Tanto male che sono costretto a rimanere a letto, e non vado a lavoro.

A un certo punto sento un rumore. Come se un pugno battesse sul legno. In quell’istante la porta si spalanca e entra Sesshomaru che impersonifica il male assoluto.

Ho paura! Scappo, scappo… Ma non posso! Sto male, a letto…

E lui si avvicina sempre di più.

«Inuyasha, come hai osato innamorarti di mia figlia?» urla.

«Ahh! Non mi picchiare, ti scongiuro! Pensavo fossi arrabbiato perché non ero venuto al lavoro!»

«Inuyasha…»

«Non mi picchiare!»

«Inuyasha!»

«Cos…?» apro gli occhi. Sono per terra.

«Inuyasha, va tutto bene?» chiede una voce familiare. Annuisco, giusto per non far preoccupare nessuno, e alzo gli occhi.

«Ka-Kagome! Che… Che ci fai qui?» chiedo, cercando di ricordare.

«Questa è casa mia…» mi guarda strano, come se fossi impazzito. Be’, dopo aver visto mio fratello come male assoluto, mi sento parecchio spaventato…

 «Ah, sì giusto… Ecco, io mi sono addormentato…» se avessi detto che lei ha i capelli neri avrei fatto una figura più dignitosa, me ne rendo conto.

«Sì, l’ho notato. Ho aperto la porta e ti ho visto agitato, quindi ti stavo chiamando, ma hai iniziato ad urlare. Che stavi sognando?» la sua voce è calma, ma i suoi occhi sembrano molto preoccupati. Per me. E questo, anche se non dovrei, mi fa sentire importante.

«Stavo facendo un incubo. Tuo padre che mi sgridava perché non ero andato a lavoro. Sembrava l’impersonificazione del male…»

«Sì, quando si arrabbia fa molta paura» ridacchia, un po’ più tranquilla. Ne sono contento.

«Piuttosto, hai notato?» le chiedo, con un sorrisino ebete stampato in faccia.

«Cos…? Oh…»

«Allora?» il sorriso ebete sembra che non si voglia più scollare dalla mia faccia mentre lei osserva le pareti beige. Niente più rosso, niente più bianco.

«Grazie! Inuyasha, sei davvero il migliore!» mi abbraccia come se non potesse fare altro. Mi fa piacere. È davvero…

Fermi! Mi ha chiamato per nome? Non l’aveva mai fatto prima.

«Come mi hai chiamato?» chiedo, da deficiente quale sono. Ma potevo starmene zitto? A quanto sembra no.

«Inuyasha… Posso chiamarti per nome, vero?»

«Lo faresti anche se ti dicessi di no» sospiro io.

«Vero. Ma voglio una risposta» dice fissandomi negli occhi; e, quel punto, capisco che dalla mia risposta lei capirà qualcosa che solo le ragazze, anzi, il genere femminile è in grado di capire – ma soprattutto che notano solo loro.



Enorme ritardo, ma voglio lo stesso rispondere alle chi mi ha commentato, anche se sono stanchissima e tra poco mi sa che ucciderò il computer. XD

Bchan: Stavolta sono riuscita ad aggiornare abbastanza in fretta per i miei standard! XD Spero che la tua curiosità sia in parte stata appagata...
zero2757: Sì, immaginavo che avresti adorato Ayame e Sango. XD Ah, ma mancano almeno due capitoli per finire, non ti preoccupare, ancora un po' dura. ^^ Fammi sapere che ne pensi di questo capitolo!
cicca_: grazie mille! Mi fa paicere sapere che ti è piaciuto! E di questo che mi dici? XD
Xx Kagome-Chan xX: Ah, la concluderò, tranquilla. Tu continua a leggere, poi si vedrà quel che succederà... Non spoilero! ^^ Spero davvero che ti sia piaciuto anche questo capitolo. Ciao!
demetra: Posso dirlo con certezza, adoro i tuoi discorsi strambi! XD Mi fai capire perfettamente quello che vorresti dalla fanfic, e a volte ci azzecchi, altre no... Fra Inuyasha e Kagome si vedrà... Invece per quanto riguarda Sesshomaru c'è un punto che nessuno ha pensato... Ma si vedrà anche quello, forse prorpio col prossimo capitolo, se non fra due XD Spero che ti sia pèiaciuto anche questo!

E adesso, vi saluto! Al prossimo capitolo! ^^


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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Capitolo 13

 

Ho chiesto a Inuyasha se potevo chiamarlo per nome, e adesso mi sta guardando come se fossi pazza. Ho un bruttissimo presentimento.

«Perché dovresti chiamare tuo zio per nome?» dice con tono sommesso, non guardandomi negli occhi.

No, non mi piace affatto questa domanda.

«Non hai risposto» biascico con fatica. Nemmeno io ho più il coraggio di guardarlo. Mi sento impotente, senza forze… Mi interessa tantissimo la sua risposta, ma se non fosse quella che vorrei… Sento il bisogno impellente di scappare, ma dopo la chiacchierata con Kikyo non posso. Non posso proprio.

«Be’…» temporeggia. So che sta prendendo tempo, che vuole capire dove voglio arrivare. Ma io non ho nessun secondo fine… Ok, è vero, ho un secondo fine, ma non è per nulla cattivo! Credo...

«Allora?»

«Sarebbe meglio di no. Così non mi affezionerei di più a te… Devo prendere le distanze, o tuo padre mi ucciderà» sorride senza gioia, come se pensasse a qualcosa di ironico.

«Perché dovrebbe ucciderti?»

«No, adesso rispondi tu alla mia domanda. Perché vuoi chiamarmi per nome?»

«P-perché non potrei v-volerti chiamare per nome?»

«Perché sono tuo zio. E perché tu balbetti?» chiede. Sembra quasi più deciso. Che abbia capito qualcosa? Spero proprio di no, o sono fritta! No, frena! Io dovrei farglielo capire, così almeno potrei mettermi il cuore in pace… Ah, che casino!

«Basta con tutte queste domande inutili!» urlo, quasi senza accorgermene; ma lui se ne accorge, perché si azzittisce subito. Mi guarda apprensivo.

«Sicura di star bene?» mi chiede, visibilmente preoccupato.

«No che non sto bene! Sono diversi mesi che sono innamorata di una persona che sicuramente non mi ricambierà mai, e il peggio è che non se ne accorge!» sbotto all’improvviso, stupendomi delle mie parole. Ma non sono l’unica stupita. Anche Inuyasha lo è.

«Non sapevo che stessi così…» bisbiglia. Ha al testa reclinata in avanti, non riesco a vedergli gli occhi, ma so che i miei tra poco saranno inondati di lacrime.

«Scusa… Mi sono sfogata con te.»

Baka, baka, baka, baka, baka, sono una vera baka! Che mi costava adesso dirgli la verità e farla finita? Ma nooo, io devo complicarmi la vita!

«No, fa nulla. Siamo… amici, no, parenti, sì, zio e nipote… vabbe’, il concetto è che puoi sfogarti con me. Però ti capisco. Anche io sono innamorato di qualcuno che non mi ricambierà mai…» sospira e guarda a terra. Nessuno dei due riesce a guardare l’altro negli occhi. Sembriamo due scemi che non sanno far altro che guardarsi le scarpe. Ma bene.

«Ma come puoi esserne certo?» ecco, mi sono buttata. Completamente. Spero solo che l’acqua non sia troppo fredda…

«Ci sono alcuni motivi che non ci permetterebbero di stare bene assieme…»

«Caratterialmente?»

«No… Credo più… socialmente.»

«Ma quello è solo un problema degli altri, se tu l’ami dovresti dirglielo…» già, l’acqua non è fredda. È gelida. C’è un’altra oltre a Kikyo, ma non credo ch…

Oddio. ODDIO. O-D-D-I-O. Sono labbra quelle che sento, vero? Labbra sulle mie. Un bacio. Come l’altra volta. Però stavolta è diverso, non sono in lacrime, non è costretto a ricambiare…

Ehi, ma che fa? Si è staccato?

«Ma che fai?»

«Scusa, non avrei dovuto baciarti… Be’, però tu hai detto che dovrei dirglielo, e mi è venuto in mente solo questo modo e…»

Gli metto un dito sulle labbra. Ok, ho formulato male la domanda.

«Perché hai smesso di baciarmi?»

«Come?» chiede, quasi urlando per lo stupore.

«Hai capito bene.»

«Quindi la persona di cui sei innamorata… Sarei io?» si indica, come se non credesse a ciò che dice. Ma… Ma mi ha baciato! Forse ci è arrivato anche lui! Sono così felice che potrei mettermi a ballare!

«Finalmente ci sei arrivato! Sono mesi che cerco di non pensare a te, però ormai ho capito che è inutile. Soprattutto dopo aver parlato con Kikyo…»

«Ferma. Tu hai parlato con Kikyo?»

«Sì, giusto prima di venire qui» dico, come se fosse naturale.

«Che caos… Sono innamorato di mia nipote e anche ricambiato!»

«Meglio, no?»

«Una parola: Sesshomaru» esclama, mettendosi le mani nei capelli.

«Ma scusa, ci siamo riscoperti innamorati e tu pensi a mio padre!» dico, per poi capire. «No, cancella tutto, hai ragione tu…»

«Ah, sono un uomo morto! Anzi, morto sarebbe meglio, Sesshomaru mi friggerà e mi farà a fettine… E il fatto che sono suo fratello non lo toccherà minimamente!»

«Ma con Koga non ha fatto così tante storie…» provo a dire, ma vorrei subito tapparmi la bocca. Ma brava Kagome, gli ricordi che tuo padre non lo sopporta granché… Ma questo va anche a tuo discapito, no? Ok, sto parlando a me stessa come se fossi la mia coscienza! Però il danno è fatto.

«Perché lo stava valutando. Se ti avesse fatto qualcosa, lo avrebbe squartato vivo… Con me, però… Sì, mi squarterà subito.»

Butta la testa all’indietro, facendo muovere i capelli argentati. Si vede che è preoccupato… però è strano. Non mi ha ancora detto molto… Ci siamo dichiarati, ci siamo baciati, e parliamo di mio padre?

«Troveremo un modo. E, sai, sospetto che mia madre…»

«Rin! Giusto, ottimo Kagome! Hai ragione! Rin potrebbe evitare che mi uccida, forse che mi torturi no, però sarò ancora in questo mondo! Mezzo morto, però…»

Mi abbraccia di slancio, come faccio io quando gli apro la porta. Sono contenta che sia così felice solo per il fatto che adesso abbiamo, credo, un’inaspettata alleata!

 

 

 

L’ho abbracciata di slancio senza pensarci due volte, senza pensare che ormai la vedo come una donna, senza pensare a cosa potrebbe dire o pensare, senza ricordarmi che ormai non siamo più bambini con un ingenuo velo sopra gli occhi. Siamo adulti e, purtroppo, vaccinati… Lei è pure maggiorenne, ormai! Però adesso non posso certo mandarla via. Ci rimarrebbe troppo male… e, sì, mi piace stare abbracciato a lei. Ma non credo che lo ammetterò mai, se non nella mia testa.

Siamo ancora abbracciati dopo quello slancio iniziale. L’idea che Rin possa essere in qualche modo favorevole mi ha entusiasmato. Quella donna può far fare qualunque cosa a mio fratello. Qualunque. Ricordo persino che, una volta, aveva voglia di mangiare un gelato su una spiaggia tropicale… E noi eravamo in montagna. Nemmeno a dirsi, fu portata subito su una spiaggia tropicale. Ma poi no, non ne aveva più voglia, adesso voleva mangiare fragole nella tenuta in campagna a più di tremila chilometri dalla spiaggia… E via dicendo. Ma la cosa più impressionante era che mio fratello non si era lamentato una volta, anzi, aveva acconsentito a ogni più piccolo capriccio immediatamente. Una cosa spaventosa da parte sua, se si pensa che si lamenta di tutto, o quasi.

All’improvviso, Kagome si muove appena. Accidenti, tutto questo pensare a mio fratello mi ha distratto da… da lei. Ho appena scoperto di essere ricambiato da mia nipote. È una cosa fantastica e paurosa al tempo stesso.

«Kagome, senti…» balbetto, non scostandola da me. Ho troppa paura di vederla in viso. Non riuscirei più a parlare per l’imbarazzo. Tutto questo mi sembra solo un sogno!

«Sì, Inuyasha?»

Dice il mio nome senza tentennamenti. Io invece a sentirlo ho un sobbalzo, ma lei sembra non accorgersene… oppure fa finta.

«Ecco, volevo solo dirti che…» prendo fiato. Adesso lo dico. Ma… Cos’è questo rumore?

«INUYASHA, ALLONTANATI DA MIA FIGLIA!»

Adesso muoio.




Scommetto che non vi sono mancata, però qualcuno aspettava questo capitolo, quindi ho dovuto finirlo! Annuncio che mancano solo 2 capitoli alla fine della storia. Vedrò di nonfarvi aspettare troppo. Il problema è che sono arrivata a un punto in cui non mi va più di scrivere questa fanfic, perché non mi piace e perché devo scrivere la fine, situazioni difficili devono essere risolte, tutto deve chiudersi, finire, non devo lasciare nulla all'incertezza, e questo mi rende un po' ansiosa... Ce la farò? Be', non mi importa più, ho deciso che devo metterela prola fine a questa fanfic! Se lo farò, sarò più contenta. Sarà la prima che finirò e, nonostante non mi piaccia più, la ricorderò comunque con contentezza. 
Ringrazio tantissimo cicca_ e kittyna87 per i commenti. Scusate se ci ho messo tanto, ma vi assicuro che la finirò!!! Un mega grazie alla mia beta, senza di lei sarei fritta! XD
Al prossimo capitolo! ^^

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Capitolo 14

Prendo la tazza di tè poggiata sul tavolo. Lo sorseggio un pochino, senza molta convinzione – è possibile sorseggiare il tè con convinzione? Annuso quell’aroma dolce e inebriante, finché la porta non si spalanca di botto. La tazza per poco non mi sfugge di mano, e un po’ del liquido cade sul mio vestito.

«Io non sarei così tranquillo. Ricordati che non ti ho ancora ucciso solo perché non me lo hanno permesso» ringhia il mioamatissimo fratellastro, sbattendo la porta dietro di sé. Non l’ho mai visto così arrabbiato. L’ira sembrava uscirgli anche dalle scarpe.

«Infatti non sono affatto tranquillo. Ma so che non farai niente perché Kagome ti odierebbe, sennò» ribatto, ostentando una calma che non ho. In realtà ho paura, e vorrei rispondergli per le rime, arrabbiandomi come al solito, ma mia nipote mi ha espressamente richiesto di non farlo, o andrà tutto a monte.

«Mia figlia non sa quel che pensa, ma quando tornerà in sé…» la sua minaccia velata mi fa venire i brividi lungo la schiena. No, proprio non mi piace parlare così a mio fratello senza poter ribattere urlando e sfogandomi…

«Allora spero che non torni in sé».

… Ma una battuta me la posso permettere, no?

Sesshomaru evita di rispondermi. Ha riacquistato una certa calma e compostezza, anche se sono passati pochi secondi dalla porta sbattuta. Forse il fatto che Rin gli abbia lanciato un’occhiataccia ha aiutato.

Quando ci ha visti abbracciati non ha capito più nulla. Mi è saltato letteralmente addosso, però prima si è premunito di staccarmi da sua figlia, che non voleva lasciarmi per nessun motivo. Almeno, questo ha detto lei, poi non so se sia la verità. Più che altro, credo che avrebbe avuto un morto sulla coscienza, sennò… Ma, ovviamente, il mio fratellone adorato non si è fermato lì. Ha cercato in ogni modo di staccarci, menandomi e graffiandomi in più punti  mi ha fatto ben ventitre lividi!   ed è solo grazie al prodigioso intervento, quasi subitaneo per un’umana, di Rin che sono ancora vivo, anche se non completamente vegeto. Lo sapevo che quella donna era l’unica che potesse fermare quella furia. L’unica!

Kagome, per prima cosa, ha abbracciato la madre. Credo di aver visto scendere una lacrima, ma non potrei giurarci. Sesshomaru si è dovuto fermare per forza, anche se stava ancora stringendomi un po’ troppo forte il braccio. Penso che... Sono sicuro che se non ci fossero state loro due davanti mi sarei trovato con un arto in meno, lacerato nel peggiore dei modi: a suon di morsi.

«Mamma, papà… Dobbiamo parlarne?» chiede con una vocina flebile Kagome, trovando molto attraente il pavimento.

«Mi sembra ovvio che dobbiamo parlarne» risponde pacata Rin. Nonostante abbia fermato Sesshomaru, non è detto che sia dalla nostra parte. Già, mi era sfuggito questo particolare.

Kagome si siede accanto a me. Sembriamo due criminali interrogati dal poliziotto buono e da quello cattivo.

«Da quanto va avanti questa storia, precisamente?»

No, ho sbagliato, dal poliziotto violento e da quello furbo.

«Be’… un’ora fa».

Sospiro.  Non c’è nulla di peggio dell’interrogatorio di una madre, e siamo solo all’inizio.

 

 

«Come? Solo da un’ora? Certo che siete lenti…»

Mia madre sospira, come se fosse delusa. Ma… Ma cosa si credeva? Che le avessi nascosto tutto? A lei non avrei mai potuto tenere nascosta una cosa del genere! Beh, probabilmente a papà sì…

«Mamma! Cosa pensavi?» chiedo sbalordita, guardandola di traverso.

«Be’, viene tutti i giorni, ti riaccompagna e state assieme fino a mattina…»

Sento lo sguardo assassino di mio padre su Inuyasha. 

«Non è mai successo nulla» dice Inuyasha, con la voce ferma e decisa. Ma noto perfettamente che la presa sulla tazza è troppo stretta. Pensavo fosse più sbalordito… «Ma, Rin… Come fai a non essere arrabbiata?» Ah, ecco, mi sembrava strano. 

«Perché ti conosco. So che non ti piace far soffrire le donne, con Kikyo è andata male perché l’amore fra voi due si era spento, anche se cercavate di ignorare la cosa…» spiega con semplicità.

«Rin…»

«Pensaci, Sesshomaru, se farà soffrire Kagome saprai già dove trovarlo, non potrà nascondersi!»

Vedo le goccioline di sudore di Inuyasha alla vista dello sguardo di mio padre. Non è contento, ma si capisce che sta soppesando l’idea.

«Ma è…»

Mia madre nemmeno lo fa finire, alza semplicemente la mano con fa sempre quando vuole parlare senza essere interrotta.

«Se due si amano, che differenza fa? Ricordi quanto ho spinto mio padre per fargli accettare il matrimonio con un demone?»

«Sì, ricordo».

Mia madre sorride. Si vede che Inuyasha sta pensando la stessa cosa che penso io, me lo dice anche col labiale, attento a non farsi vedere: Sesshomaru è capitolato!

 

 

Sorrido incoraggiante guardando mio marito. Se lo ricorda sicuramente anche lui, i problemi che ci ha dato mio padre per farci mettere assieme. Non avevamo problemi di parentela, semplicemente riteneva i demoni esseri infimi senza nessuna umanità e inadatti a portare avanti una famiglia felice. Quanti pregiudizi aveva! Ricordo ancora che quando gli presentai Sesshomaru, la prima volta, fece una faccia orripilante. Lui era alto, austero, sembrava senza sentimenti, proprio come nei stereotipi di mio padre, e non sorrideva. Il colmo! Non volle accettarlo. Essendo a capo di una ditta famosa, aveva altri piani per me. Voleva farmi sposare al figlio di un suo socio, purtroppo demone, diceva, per il bene mio e dell’azienda, secondo lui. Fece di tutto per mandarmi in sposa a quel figlio del socio, e ci riuscì. Io ero rabbiosa. Sulla carta ero sposata a uno sconosciuto, che aveva messo la sua firma senza sapere a chi andava in moglie.

Quando lo dissi a Sesshomaru, vidi un sorriso nascere su quelle labbra. Mi aveva già sorriso, ma quella vola era vero. Lo vidi così sgargiante solo anni dopo, alla nascita di Kagome.

Mi diceva stai tranquilla, andrà tutto bene. Domani incontrerai quel ragazzo e sono sicuro che ti piacerà.

Quel giorno gli diedi il primo schiaffo della mia vita.

Il giorno dopo gli diedi il secondo, per poi finire, piangente, fra le sue braccia, le braccia dell’uomo che avevo sposato.

E mio padre rimase fregato.

«Che ne pensi?» mi chiede mio marito.

«Falli provare. Sai anche tu che tuo fratello non è malvagio».

Ringhia appena alla parola fratello, ma non commenta.

«Se provi a stare oltre le sei di sera insieme a mia figlia da soli, allora giuro che non risponderò di me. Non mi interessa se è maggiorenne, vive ancora sulla mia proprietà!»

«Papà?»

Sesshomaru si alza senza dire un’altra parola, apre la porta e la richiude. Ma non la sbatte.

 

 

«Sango, che ne dici di fare, finalmente, un figlio con me?»

«Taci!»

Gli tiro uno schiaffo appena sento la sua mano sul mio fondoschiena. È un maniaco e basta, ecco!

«Ma hai accettato di diventare la mia ragazza…» piagnucola.

«Il fatto che abbia accettato non significa che io debba venire a letto con te!» esclamo, dandogli un pizzicotto sull’altra mano.

«Piuttosto, hai detto a qualcuno del fatto che hai accettato da ben tre giorni?» chiede stizzito, e sembra anche un po’ arrabbiato.

«No, nessuno, per ora…»

«Appena quei due si mettono assieme, diglielo!»

«Quei due chi? Ne abbiamo due di coppie che non si sbrigano!»

«Che lenti».

All’improvviso sento una vibrazione. Guardo male Miroku, che sorride con fare innocente. Ma… Vedo le mani bene in vista, che può essere?

«Ti squilla il cellulare, cara Sango» ridacchia, capendo ciò che pensavo.

«Lo sapevo! Adesso rispondo, zitto!»

Prendo il cellulare dalla tasca e lo porto all’orecchio. La prima cosa che sento è un urlo.

«SANGO! Sango, devo dirti tutto! Novità su novità, e poi mio padre, ma no, mia madre, e no, la casa… Ah, sì, l’abbraccio! Capito?»

Guardo Miroku in cerca di un aiuto, pregandolo silenziosamente. Lui ridacchia. Deve aver capito chi è.

«Kagome, come pensi che io possa capire a parte che tua madre e tuo padre si sono abbracciati? Sono felice, ma non mi sembra avessero una crisi o altro…»

Kagome sbuffa. Ah, mi sbuffa anche! Ma che tipa…

«Ma no, mia madre ha messo sotto bacchetta a mio padre!»

«E perché?»

«Perché ho abbracciato Inuyasha! E mio padre mi ha scoperto proprio in quel momento… Probabilmente, ha sentito anche la dichiarazione, oppure gli ha detto qualcosa mamma…»

«STOP! Che dichiarazione?»

«Dichiarazione?» chiede curioso Miroku. Adesso viene ad aiutarmi.

«Be’, sì, la sua dichiarazione… E mamma ha accettato la cosa! Papà non molto, ma mia madre l’ha messo sotto!»

Quindi quei due testoni stanno davvero assieme? Sicuri? Non è che sto sognando?

«Sango, che dichiarazione?»

Guardo Miroku come se non lo vedessi realmente. Poi comprendo. QUEI DUE STANNO DAVVERO ASSIEME!

«Miroku, si sono dicharati!» di slancio, lo abbraccio, troppo felice per la mia migliore amica e per quel testone di Inuyasha.

«Ah, Miroku è lì con te…» dice Kagome, un po’ imbarazzata.

«Ah, come noi!» dice, per poi mettere la sua mano sulla mia schiena. Uno schiaffo non gli basta? Be’, finché non scende troppo potrei anche rimanere così…

«Anche voi? Che significa?»

«Poi ti spiego. Kagome, sono così felice per voi! Dì a Inuyasha che domani daremo una festa!»

«Dice di no, si vergogna».

«Sciocchezze!» commenta Miroku, prendendomi il telefonino.

«Se non si presenta, lo chiudo fuori dal ristorante mentre ti faccio conoscere dei bei ragazzi!»

«Che brutta punizione» ridacchio, riprendendomi il telefonino.

«Sango, adesso devo andare. Mamma dice che devo assolutamente fare la brava con mio padre e fargli gli occhi dolci tre volte al minuto, o non si ammorbidi  mai… Ci sentiamo!»

Attacca e scoppio a ridere. Occhi dolci ogni tre minuti! Suo padre dev’essere davvero severo… Però potrei anche capirlo, in fondo suo fratello sta sposando sua nipote… Ma io sono dalla loro parte, e non posso che esserne felice!

«Quei due sono una bella coppia…»

«Già, come noi» dice Miroku, sorridendomi.

«Miroku…» sussurro, guardandolo negli occhi. Quasi quasi potrei almeno baciarlo… Se non fosse per quella mano…

«Ahi! Ma perché?»

«Ti meriti lo schiaffo!»

«Povero me…» piagnucola.

Certo che sarà dura, avere un ragazzo così. Ma non mi interessa.

«Su, andiamo a mangiare un po’ di dolce».

Lui annuisce, strofinandosi un po’ il rosso che gli ho lasciato sulla guancia.

 




Ciao ragazzi! Stavolta niente note all'inizio, tutto alla fine! Perché? Non so... Mi andava di fare così! ^^ 
Forse qualcuno già lo saprà, ma io lo ridico: il prossimo è l'ultimo capitolo! Dopo, nulla! Nada! Niente! Finito! E io terrò questa storia nel cuore, come prima long-fic a cui metto la parola fine! Sono emozionata, sapete? Pensare di non scrivere più su di loro un po' mi dispiace, ma sono anche felice di completare questa fanfic che è cominciata, pensate un po', a giugno del 2008! E' tanto... Ma il discorso finale ve lo risparmio per il prossimo capitolo, nel quale piangerò e vi saluterò per bene!
Purtroppo, però, ho qualche piccolo dubbio qull'ultimo capitolo, quindi probabilmente non aggiornerò prestissimo, come invece ho aggiornato questo. Quando mai vi ho fatto aspettare solo tre settimane? XD
Adesso, le mie care risposte ai commentatori! Adoro rispondervi! ^^

Selhin
: Sono felice di rivederti fra i commentatori! ^^ Mi sono mancati i tuoi commenti sulla perspicacia di Inuyasha XD Be', finché la leggi, sono felice! XD La fine rende sempre un po' tristi, ma se pensi che finalmente non avranno più così tanti problemi... E' un buon traguardo! XD (Se non avranno più problemi...) Spero che mi seguirai ancora, manca porprio poco alla fine! ^^
marrion: Sono felice che la mioa fanfic ti sia piaciuta! ^^ Ho scritto il capitolo più fin fretta che potevo, e ho fatto anche molti errori, la mia beta si è messa le mani nei capelli nel leggerlo! XD Be', se non vi metto suspance, come posso farvi continuare a leggere? ^.^ Spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo!
Demetra85: anche io sono un po' triste che finisca, ma non ho altre idee per questa storia! ^^ Sono contenta di sentirti dire che ti sei affezionata alla storia! Bello l'orribile destino di Inuyasha, vero? XD Spero che ti sia piaciuto questo capitolo! ^^
Kittyna87: Come vedi, non ho fatto passare troppo tempo! ^^ Spero che la storia continui a piacerti!
cicca_: Visto che è successo? XD Dai, se l'è cavata, per fortuna! ^^
Bchan:  Sì, quattro mesi per aggiornare il capitolo precedente, ma solo tre settimane per questo! XD Il prossimo chissà... Sì, fra loro si sono chiariti, ma adesso devono chiarirsi con Sesshomaru. XD

Un grande grazie anche a chi ha messo la fanfic fra le preferite e fra le seguite. Sono felice che mi seguiate in tanti! ^^
E un grazie speciale per il 100! 100 recensioni, sono così contenta! *__*
Al prossimo capitolo!

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Capitolo 15
*** Epilogo ***


Salve! Come vedete, sono riuscita a finire questa storia. Sì, è stata molto dura, ma ce l'ho fatta! Mi dispiace avervi fatto aspettare così tanto tempo, non oso andare a vedere la data dell'ultimo aggiornamento. O.o Però questo capitolo non voleva proprio farsi scrivere! L'ho cominciato un centinaio di volte. L'ho anche finito, altre volte, ma non mi soddisfava MAI. Scrivere la fine di una storia è ben complicato... Invece, l'altro giorno, ho aperto la pagina di Word e in mezz'oretta sono riuscito a finirlo! O.o I misteri della vita... anzi, dell'ispirazione! .-.
In questo momento, devo ammetterlo, odio questa storia. Perché ormai sono un po' migliorata (modestia sotto zero ^^'''), soprattutto dai primi capitoli. La trama ha molti "buchi" e forzature, i personaggi sono un po' se non completamente OCC, lo stile dei primi capitolo è pessimo, ecc... Insomma, ci sono varie cose che non mi soddisfano! Ma questa è stata la mia prima long su Inuyasha, all'epoca non avevo mai letto il manga e avevo visto pochissime puntate dell'anime, l'avevo conosciuto soprattutto attraverso le ff, quindi mi ritengo leggermente giustificata! XD Questa ff è stata anche la mia prima sperimentazione di scrittura in prima persona! E' più difficile di quel che si creda... Però mi sono divertita! Insomma, ci sono vari motivi per cui odio e amo questa ff. So che andrebbe rivisionata del tutto e cambiato qualcosa nei vari capitoli, ma non ho tempo né voglia di farlo, mi dispiace. Però questa ff segna anche un altro traguardo: è la prima che finisco! *.* Vi assicuro, per una come me, che lascia spesso le storie a metà, finire una ff è una cosa bellissima!
Però una cosa la devo dire: GRAZIE! Grazie a tutti quelli che mi hanno sostenuto, a quelli che mi hanno ascoltata, a chi ha commentato, a chi ha solo letto, anche a chi ha storto il naso e ha chiuso subito la pagina del primo capitolo senza continuare, perché almeno ha provato a leggerla. Vi ringrazio perché, senza voi, questa storia non ci sarebbe stata!
Ora, senza altri indugi, vi lascio all'epilogo. Sotto farò dei commenti al capitolo, non posso metterli qui, o vi spoilero tutto! ^__-
Buona lettura!



«INUYASHAAA!»

SBAM!

Aaargh! Ma... che... Ahia. Ho sbattuto il naso sul pavimento... Fa male.

Ma chi è il pazzo che urla di prima mattina? Per di più... Ah, sì, giusto. Facciamo finta di nulla, dai, gambe, alzatevi. Con un po’ di sforzo ce la faccio e... di nuovo sotto le coperte. Cerchiamo di dormire almeno un altro po’, sono stanca...

Peccato che gli urli dal piano di sotto siano troppo forti per ignorarli. Sbuffo sonoramente e mi stropiccio un po’ gli occhi, cercando di recuperare quel bellissimo sogno di un mare in tempesta che stavo facendo... Ecco, sembra che gli urli siano di meno! Che bello. Finalmente. Si sentono appena... Mi porto la coperta fin sopra la testa, chiudo per bene gli occhi e spero che non vengano a litigare nella mia camera...

E poi...

Urlano...

trop...

SBAM!

«Fuori dal letto!»

Che? Cosa?Io volevo dormire! Mi stavo per riaddormentare, ce l’hanno tutti con questo Sbam! Ehi, ridatemi la coperta! Uffa...

«Forza, alzati! Kagome, non vorrai rimanere tutto il giorno a letto… Abbiamo tantissime cose importanti da fare!»

Tengo gli occhi chiusi per non guardare male mia madre che cerca di togliermi anche le lenzuola. Non ce la farai mai! Io dormo e basta!

«Kagome! Oggi bisogna andare a scegliere il vestito!»

Chissene frega del vestito. Io dormo. Ieri sera per aiutare Sango al locale ho fatto tard…

«È DAVVERO OGGI?»

Mia madre sospira: sembra che si aspettasse che mi alzassi di scatto, urlassi e cominciassi a girare per la stanza in cerca di qualcosa di decente da indossare come sto, effettivamente, facendo.

«Te l’avevo detto di non fare tardi… Insomma, per quanto ancora dovrò ricordarti le cose?»

Evito di rispondere sennò mi rinfaccerà il sicuro ritardo a vita. Stringo i denti e infilo una maglietta, mentre le urla dal piano di sotto ricominciano.

«Inuyasha voleva venirti a svegliare… Tuo padre si è opposto, ancora non si è abituato.»

«Ma ormai è passato tanto tempo! Papà dovrebbe calmarsi…»

«Vedrò di parlare con lui.»

Il sorriso di mia madre è magico, soprattutto con papà. Le sorrido anch’io, ma mi esce un urlo strozzato dalle labbra quando guardo verso l’orologio.

«Ah! È tardissimo! Mamma, sai se Sango è disposta a venirmi a prendere?»

«Sta suonando da un po’ il clacson, se non scendi andrà senza di te…»

«Ciao mamma!»

Mi fiondo al piano di sotto, saluto velocemente Inuyasha e mio padre, che quasi non mi sentono, e esco di casa. Mi guardo attorno, sperando che ci si… Eccola! Oh, Sango, per fortuna che ci sei ancora… Ho appena incontrato i suoi occhi. Mi sorride. Oh, che bello…

Accende il motore e parte.

«Cos… No, aspetta. Sango, aspettaaaaaaaaaaa!»

È complicato avere un’amica vendicativa.

 

 

 

Sono circa due ore che sto discutendo con il mio adorato fratellone. Vuole a tutti i costi rovinarmi la vita, lo so, ma potrebbe fare a meno di rovinarla anche a Kagome!

«Hai accettato!»

«No, dovevi venire prima da me!» ruggisce quasi.

«Siamo nel ventunesimo secolo, non all’età della pietra!» urlo, l’unico modo per non farsi ignorare da mio fratello e... futuro suocero.

«Non ti darò mai questa casa!»

«Caro…»

La voce di Rin interrompe il nostro litigio. Mi guardo attorno e non vedo Kagome: strano, dovrebbe esssere… uscita. Già, probabilmente non l’ho notata, accidenti!

«Adesso non posso, devo prima distruggere qualcuno.»

«Caro, che ne dici se andassimo a farci una lunga chiacchierata?»

Sesshomaru sospira, ma non dice nulla. Mi lancia uno sguardo omicida, gli occhi ridotti a due fessure, poi segue la moglie.

Mi siedo sul divano. Non ce la faccio più a litigare con Sesshomaru! È dal matrimonio di Sango e Miroku che va avanti così! Solo perché le ho fatto la proposta quel giorno – fortunatamente Miroku e Sango non si sono arrabbiati, anzi, erano contenti –, non può essere così arrabbiato! Non devo mica chiedere il suo permesso, quello che conta è ciò che pensa Kagome!

Idiota di un fratello…

Lo squillo del telefono mi distrae dai miei pensieri, lo prendo e lo porto all’orecchio.

«Sì?» chiedo: numero privato.

«Sono io.»

 

 

 

«Non lo trovo! Sango, tu come hai fatto?» chiedo, disperata, aggrappandomi all’abbraccio della mia migliore amica. Sospira. Devo averla stressata parecchio, oggi, ma dovrebbe ricordarsi lei cos’ha fatto quand’era il suo matrimonio…

«Sembri quasi Ayame il giorno della scelta vestito.»

«Oh no!»

«Oh sì. Stai facendo esattamente come lei.»

La guardo, completamente disperata. È convinta di ciò che dice e il dubbio comincia a impossessarsi di me. Che faccio? Che posso fare per calmarmi? Anzi, come posso calmarmi senza un vestito da sposa se il matrimonio è solo fra una settimana?

«Dovevo pensarci prima…»

«Ecco, adesso copia pure tua madre. Forza, alzati, sfaticata. Andiamo cercare quest’abito.»

«Ma abbiamo già girato tutti i negozi!»

Sango resta un attimo interdetta, sta per rispondere qualcosa, quando sento la mia tasca vibrare. Prendo il telefono e rispondo.

«Inuyasha, ho un grandissimo problema!» biascico, sicura che mi sgriderà.

«E io ho la soluzione.»

Sgrano gli occhi e Sango mi osserva, incuriosita.

«Cosa?»

«Vieni a casa, subito. Ho la persona che fa per noi.»

 

 

«Sa cucire abiti?» chiede, con gli occhi sgranati. Sango è ancora accanto a lei che cerca di calmarla in tutti i modi possibili, ma non è un’impresa facile.

«Non parlare come se non ci fossi.»

«Io… scusa Kikyo, ma mi sembra impossibile che tu… voglia cucire il mio abito da sposa.»

Kikyo sorride appena.

«Da quando tu e Inuyasha state assieme, mi sono legata a questa famiglia. Non ti sembra strano? Comunque, prendilo come il mio regalo di matrimonio, l’ho già fatto vedere a Rin…»

«E mi hanno proibito di vederlo» sbuffo, ricordando il momento in cui Kikyo è arrivata a casa, trafelata, con un enorme pacco in mano. Mi ha sorpassato ed è andata alla ricerca di Rin. Fortuna che si è ricordata almeno di salutarmi…

«Hanno fatto bene!» mi sgrida Sango.

«Io… Grazie Kikyo. Anche noi ci siamo legati a te.»

Kagome si gira e corre in camera sua, seguita da Sango. Mia nipote ha lasciato la casa sull’albero perché Sesshomaru la voleva “controllare” di più…

Kikyo mi guarda.

«Sei arrabbiata?»

«Ho la mia vendetta: hai un suocero che non ti lascerà un attimo in pace.»

Sapevo avrebbe detto così… Mi dirigo verso il divano, però mi fermo non appena sento la sua voce.

«Però hai anche una brava moglie…» mormora. Se non fossi un hanyou, non l’avrei sentita.

«Grazie.»

Le sorrido, grato. La mia vita sembra andare per il verso giusto, una volta tanto.

Spero solo che Sesshomaru non decida di uccidermi proprio adesso.





Bene, sono molto felice che avete finito di leggere! Mi dispiace non rispondere ai commenti del capitolo precedente, ma non ho tempo. Però risponderò a quelli sull'epilogo! Un ringraziamento speciale a chi ha commentato, voi più di tutti mi avete fatta andare avanti! ^.^
Questo capitolo non risolve tutti i dubbi sulla trama, purtroppo. Ci sono milioni di questioni lasciate aperte, ma cercherò di spiegare qualcosina qui, il resto lo lascio alla vostra immaginazione! ^^'''
Inuyasha e Kagome si stanno per sposare, sì, avete capito bene! Non ho specificato quando, potrebbe essere un mese dopo il precedente capitolo così come tre o cinque anni; ho voluto lasciare alla vostra fantasia questo dettaglio. ^^ Lui gliel'ha chiesto al matrimonio di Sango e Miroku, ma i due non si sono arrabbiati. (Sto dicendo l'ovvio, ma meglio specificare!) Anche Ayame si è sposata, io l'ho immaginata vicino a Koga, ma se voi preferite immaginare qualcun altro va bene lo stesso, visto che non l'ho spiegato. ^^ Kikyo non è scomparsa, anzi, adesso è più legata a Kagome e alla sua famiglia, soprattutto a Rin. Uno dei tanti epiloghi che avevo scritto era dal punto di vista di Kikyo, che spiegava come si era riavvicinata alla famiglia di Kagome e riassumeva un po' tutto ciò che sto dicendo qui, ma non ho usato quello perché non mi soddisfava (e anche perché non so caratterizzare bene Kikyo!). Come avete notato, adoro gli happy ending, però mi sa che Sesshomaru non darà mai pace al povero Inuyasha! ^.^
Bien, purtroppo ho finito il tempo a mia disposizione. Spero vi basti questa piccola spiegazione, anche se ho detto solamente l'ovvio... Se avete domande, potete farmele! Ma non credo che farò mai un continuo o che riprenderò in mano questa ff.
Grazie a tutti, di nuovo. Vi auguro un buon Natale e un felice 2011!

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