L'amore e una casa sull'albero di maryku (/viewuser.php?uid=38499)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** captolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** 9: Shock e baci ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** 11: Decisioni ***
Capitolo 12: *** Una conversazione interessante ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Epilogo ***
Capitolo 1 *** 1 ***
Eccomi
tornata con una nuovo fanfic, stavolta su inuyasha. La fanfic parla di
incesto, l'amore fra uno zio e sua nipote. è corta, circa 12
capitoli. Spero che commenterete in tanti ^^ A chi seguisse le altre
ff, voglio dire che non me ne sono dimenticata, solo che in questo
momento ho poca ispirazione, le riprenderò al più
presto, ma state comunque attenti, potrei aggiornare quando meno ve lo
aspettate.
Buona lettura, Maryku.
Capitolo 1
Mio fratello stasera mi ha invitato a
cena. Ho chiesto a
Kikyo di venire con me, ma lei ha declinato l’invito, dicendo
che si sente
stanca. Ma non credo sia quello il motivo, forse perché ogni
volta mio fratello
dice che lei non è adatta a me e io sono troppo preso a
scappare dalle loro
critiche per confortarla come si deve e ribattere, anche se dopo le
dico che
non ascolterò mai quello stupido del mio fratellone.
Mi sono dimenticato di dirvi che io
mi chiamo Inuyasha e
sono un hanyou, un mezzo demone.
Kikyo è la mia fidanzata
dai tempi del liceo, la prima amica
che mi si è avvicinata, l’unica che non ha
guardato se io fossi umano, demone o
spirito. È molto affascinante come donna, ma a volte le
manca qualcosa… o forse
sono io troppo superficiale.
Come dicevo stasera vado da mangiare
da mio fratello
Sesshomaru e da sua moglie Rin. Io e lui non siamo mai andati molto
d’accordo e
mio padre mi dice sempre “Fai come Sesshomaru”
“Guarda quanto è bravo
Sesshomaru” e via dicendo, solo perché adesso
è il capo delle aziende No Tashio
e la borsa va a gonfie vele. L’unico motivo per cui ancora
sono in contatto con
loro, tranne durante gli affari, è per mia nipote, Kagome.
È un hanyou come me, ma
è molto carina e affascinante.
Recentemente sta con un demone lupo più grande di lei, mi
sembra si chiami
Koga…
Oggi è il suo compleanno,
compie 17 anni, ormai è una donna
vera e propria.
Come sempre andremo a rifugiarci
insieme nella casetta
sull’albero, mentre mio padre e mio fratello parlano di
affari. L’ho costruita
insieme a Sesshomaru quando lei aveva solo 4 anni. Ci siamo messi e in
una
giornata l’abbiamo finita tutta, uno dei pochi momenti felici
passati insieme a
mio fratello, avevo solo 13 anni ma me lo ricordo ancora.
Sono arrivato davanti alla casa,
scusate, volevo dire villa
principesca di mio fratello, con tanto di piscina, che per altro vicino
c’è
anche un tempio, sempre appartenente alla mia famiglia.
Il cancello è aperto,
entro e suono il campanello aspettando
che qualcuno venga ad aprire.
Sto preparando la tavola, come mi ha
chiesto mia madre. Ho
appena finito di mettere l’ultimo tovagliolo che sento il
campanello.
-Vado io- urlo mentre lei sta in
cucina.
Apro la porta di scatto, guardando in
faccia mio zio che è
rimasto sorpreso.
-Non dovresti aprire senza guardare,
e se invece di me ci
fosse stato un mania…-
Non lo faccio neanche finire che mi
lanciò su di lui
abbracciandolo. Traballa un po’ ma riesce a tenermi.
-Non fare come papà-
-Come sta la mia nipotina preferita?-
-Zio, ormai non sono più
una bambina, ho 17 anni-
-Però sarai sempre
più piccola di me- sorride, mentre mi
guarda con quegli bellissimi occhi ambrati.
Ho sempre avuto un debole per mio
zio, per le sue orecchie
canine bianche così simili alle mie, solo che le mie sono
nere. È affascinante
come uomo, molto attraente, ricco ed è molto simpatico,
anche se un po’
scontroso a volte. Io però riesco a capirlo benissimo, la
sua scontrosità è
dovuta al suo stato di mezzo demone e alla sua madre morta.
Morì nel darlo alla
luce e si è sempre sentito in colpa si questo, me lo ha
detto mio padre. Invece
la mia nonna, la ex moglie di mio nonno, è una ricca
possidente, il loro era un
matrimonio combinato e quando sono diventati autonomi e i genitori sono
morti
si sono lasciati. Sono tutt’ora le famiglie più
potenti sul mercato e anche
molto amiche, qui tutti li temono.
-Purtroppo niente regalo oggi, ma
giuro che la prossima
settimana te lo porto-
Troppo presa dai miei pensieri non lo
ascoltavo, quindi ci
metto un po’ a capire che non mi ha portato il regalo.
-Il regalo, capisco…
aspetta un secondo, tu vieni alla mia
festa senza regalo? Zio, per la tua unica nipote dovevi portare
qualcosa- gli
urlo contro quasi a sgridarlo, nonostante abbia 26 anni è
ancora un bambino.
Mio padre invece ne ha 39 e mia madre 38.
-Lo so, ma mi avete avvertito tardi
di questa cena e tu
compi gli anni domani, pensavo di passare domani e comprare il regalo-
la sua
espressione abbattuta mi fa perdere la rabbia. Come faccio ad
arrabbiarmi con
mio zio?
-Zio, dovrei presentarti una persona-
sono in eccitazione,
voglio sapere cosa ne pensa di Koga.
-Va bene, ma non chiamarmi
più zio, mi fai sentire vecchio-
Lo lascio brontolare sulla vecchiaia
e lo invito ad entrare.
Lui mi segue e raggiungiamo la cucina.
-Ecco, zio, lui è Koga, il
mio ragazzo- li avvicino
guardando la sua reazione. Koga è un bel ragazzo,
è più grande di me, ma non è
quello l’importante. Lui mi adora, anche se io mi sono messa
assieme a lui
nonostante non provi quella scossa di quando sei innamorata.
-Buonasera- vedo chiaramente il viso
di Koga farsi strano,
penso che non gli piaccia Inuyasha. Stà quasi per ringhiare.
D’altronde io ho
parlato tantissimo di lui che pensa che me ne sia innamorata e
vedendolo adesso
si accorge di quanto sia affascinante. Non è stata una buona
idea invitarlo qui
stasera.
-Ciao, ho sentito che sei il ragazzo
di Kagome, rendi felice
mie nipote- questa frase mi scoglie il cuore, adoro vedere mio zio
preoccupato
per me.
Koga lo guarda strano ma poi
annuisce.
Ci sediamo tutti a tavola, mangiando
di gusto i piatti
cucinati da mia madre.
-Rin, i tuoi piatti sono sempre i
migliori-
-Grazie Inuyasha, sono felice di
sentirtelo dire-
-Inuyasha, mangia più
decentemente- mio nonno e il suo
tatto, ora sicuramente cominceranno a litigare loro tre e parleranno di
Kikyo.
Lo so che gli stiamo antipatici, ma non riesco a capirne il motivo.
-Papà ha ragione, come
puoi diventare il capo di metà
azienda se ti comporti così?- si intromette mio padre.
-Papà, Sesshomaru,
è il compleanno di Kagome, volete litigare
anche oggi?- la sua domanda li lascia zitti per alcuni secondi poi
ricominciano
tutti e tre a mangiare più lentamente.
La serata passa così, tra
giochi e risate. Senza
accorgermene mi ritrovo a passare molto tempo con Inuyasha lasciando
Koga un
po’ da parte, ovviamente lui se ne accorge e decide di
andarsene. Sono un po’
triste, ma non lo do a vedere. Il resto della sera senza di lui
è meno
divertente, ma tanto lo vedrò tra una settimana, mi deve
dare il regalo.
Noto che Kagome non mi molla un
attimo e Koga mi guarda
mostrando i denti. È un demone lupo e tiene molto alla sua
donna. Monto una scusa, dicendo che è tardi e che Kikyo mi
starà aspettando a casa, non voglio che
scoppi una rissa a causa mia.
Esco salutando tutti e mi avvio a
casa.
Penso a mia nipote. Koga
avrà sui 23 anni, forse troppo
grande per lei, ma ci penserà Sesshomaru, io più
di dirgli quello che ho fatto
non posso. È lui il padre.
Ma allora perché sento un
peso sul cuore?
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Capitolo 2 *** 2 ***
Ohh, che bello ragazze, addirittura 11 recensioni, sono cokmmossa nel profondo. Mi sono sbrigata a pubblicare il nuovo capitolo per voi, siete grandi. I ringraziamenti a fine capitolo. Vedete, oggi sono un pò sottosopra, fortuna che avevo già controllato il capitolo senno non credo che sarei riuscita a aggiornare oggi. Mi dispiace che nel precendente ci fossero errori, cercherò di non farne più. Un saluto. Buona lettura.
Capitolo 2
È mattina.
Mi sveglio stiracchiandomi e guardo la sveglia. Sono le 7, strano che
io mi sia svegliata prima che suonasse. Mi alzo e mi preparo per andare
a scuola, oggi festeggio il compleanno con i miei amici, andiamo in un
locale che ha aperto da poco, molto carino, ormai è il
ritrovo dei giovani, ci sono stata un paio di volte.
Saremo io, le mie 3
amiche, Hojo e altri 2 o 3 compagni, una cosa molto intima. Ovviamente
anche Koga.
Scendo a fare
colazione e vedo la tavola già apparecchiata.
-Come mai
così presto Kagome?- dice mia madre sorridendo, ma con una
nota di sarcasmo.
-Di solito fai sempre
tardi e esci con la colazione ancora in mano- mio padre non ha un
minimo di tatto ed è sempre sincero. Mia madre
però dice che prima di dichiararsi ci ha messo moltissimo.
Ogni volta mio padre fa finta di niente ma lei dice che in
realtà si vergogna da morire. Mia madre e mio padre sono
entrambi affascinanti, lui scuro e tenebroso, lei allegra e vivace. Uno
completa l’altro.
Ho finito di fare
colazione, saluto i miei e esco di casa sorridente. Oggi sento che
sarà una giornata da non dimenticare.
Prendo la bici posata
sull’albero. Alzo la testa e vedo la casa di legno che mi
hanno fatto mio padre e Inuyasha. È bellissima. Ormai ci
vado poco, è diventata stretta, ma quando salgo
dimentico i miei problemi. Il mio sogno sarebbe quello di stare
abbracciata con il mio fidanzato lì sopra.
Parto in direzione
della scuola.
Si, sento che oggi
niente può rovinare il mio umore.
Sono a casa sveglio
da un po’. Nel letto sono solo, Kikyo è andata a
lavorare. Penso alla serata scorsa,
ero agitato e non mi fermavo un attimo. Forse non vedo bene Kagome con
Koga, ma è lei a decidere della sua vita e io non ci posso
fare niente.
Sento il telefono
squillare. Sbuffo, mi alzo e rispondo.
-Inuyasha, non
è che oggi mi aiuti al locale?-
La voce è
inconfondibile, non posso sbagliarmi, è quella peste di
Ayame.
-Mi hai chiamato solo
per questo?-
-Eddai, oggi ci
sarà tantissima gente. Sango e Miroku da soli non
possono fare miracoli-
-Quindi non ho scelta-
-Porta anche Kikyo,
ovviamente non la faccio lavorare, vieni alle 7 allora, ci vediamo dopo-
-Aspetta, non so
se…- non mi lascia finire la frase che già mi ha
attaccato in faccia.
Non mi dispiace
passare la serata in compagnia dei miei migliori amici, ma non so come
la prenderà Kikyo, spero che venga.
Mi vesto e sono
pronto. Oggi non lavoro.
Chiamo Kikyo e decide
di venire al locale con me. Se può darà una mano,
ma conoscendo Ayame la farà lavorare.
Il locale
è molto bello e sta facendo fortuna. Sango e Miroku
fanno i turni da barristi a posa-giacche mentre Ayame da il benvenuto.
Il locale l’hanno preso tutti e 3 insieme, dividendo le
spese. È uno di quei posti dove bevi, balli e ti diverti
senza pensare a nient’altro. Ci sono anche dei tavoli per
mangiare.
Per passare il tempo
decido di andare per negozi a trovare il regalo adatto per mia nipote.
Devo fare il bravo zio. Oggi è il suo compleanno e non
voglio deluderla. Anche se avevo detto che andavo fra qualche giorno
sarà una bella sorpresa per lei.
Mi guardo attorno,
non vedo niente di bello. Passo davanti a una gioielleria con scarso
entusiasmo ma decido comunque di entrare.
Negli scaffali ci
sono collane, braccialetti, orecchini, ma niente che mi ispiri. Esco e
mi guardo attorno, perché non trovo un regalo adatto?
A un certo punto mi
viene in mente che la sua casa sull’albero avrebbe bisogno di
una rinfrescatina, una sistemata e di più spazio, quando
entro finisco sempre per sbattere la testa in continuazione. La sta
trascurando e ha bisogno di mobili nuovi, non solo i cassetti per le
bambole e quel divanetto nel quale non centra più.
Se Sesshomaru
partecipa, farò un regalo sensazionale a Kagome.
Sono le 6 e mezza,
tra un’ora dobbiamo andare al locale tutti insieme, ma io e
le mie amiche non siamo ancora pronte. A Eri mancano i pantaloni, Arumi
si deve truccare e ancora non ha scelto le scarpe e l’altra
non ha ancora niente addosso, a parte la biancheria intima. Io sono
pronta, un jeans, maglietta nera poco scollata e ballerine
nere. Semplice ma carina.
Quando hanno finito
mi guardano tutte e 3.
-No, Kagome, non puoi
andare alla tua festa conciata così. È il tuo
compleanno e sei vestita come per andare fuori in una serata qualunque-
-Perché
non metti il vestito che ti abbiamo regalato?-
-Brava Arumi, ottima
idea-
Senza poter ribattere
mi trovo in biancheria intima, mi mettono il vestito nero con scollo a
V e mi truccano. Adesso sono soddisfatte del loro lavoro. Io stavo bene
anche prima, ma guardandomi allo specchio noto che mi piaccio, la gonna
arriva al ginocchio, il trucco è leggero ma si vede. I
capelli sono sciolti, volumizzati.
-Non siete affatto
male come stiliste- dico io.
-Noi siamo le
migliori-
Usciamo ridendo. Ci
accompagna Koga. Mi fa i complimenti per il vestito. Ha una macchina e
in una decina di minuti siamo lì. Gli altri ci aspettano
all’ingresso.
-Entriamo?- chiede
Eri.
Diamo le giacche a un
ragazzo moro con un codino che non fa altro che guardare e toccare le
ragazze. Quando cerca di toccare me Koga ringhia e lui si calma.
Balliamo un
po’, tutti insieme. Mi diverto, ma sento che manca qualcosa o
qualcuno.
-Ehi, Kagome,
lì c’è una identica a te- Hojo mi
indica una donna che non avrà più di 25 anni che
parla con un ragazzo vestito da cameriere. I suoi capelli argentati mi
ricordano mio padre.
Quando si gira vedo i
suoi occhi ambrati e non mi posso sbagliare. Cosa ci fa mio zio qui?
Ed ora ecco i ringraziamenti a tutti:
StRaNge_GiRl: elly,
ma
guarda, sei venuta a recensire, che bello *.* (ma se mi hai chiesto tu
di
recensire e leggere… comunque io sto ancora aspettando
l’altra storia nd ellly)
emh… scusa ma non è vero che ti ho copiato lo
stile, il tuo computer sta con
me, evvaiiii. A proposito, ho corretto l’errore. Grazie di
avermelo fatto
notare ^^
Kagome_chan89:
Grazie
mille per il commento, ti piace anche questo capitolo? Spero che
recensirai
anche questo =>
Ary22:
grazie mille per i
complimenti, fammi sapere che ne pensi di questo capitolo.
Kaggy_Inu91:
si, è una
Inu/Kaggy mi piace quella coppia, ma dato che sono un po’
sadica volevo
complicargli le cose, ihih
Cry_91: ti
ringrazio per
i complimenti, spero che recensirai ancora ^^
MARTY_CHAN94:
Ah, si lo
so che ti piacciono i genitori di Kagome xD avranno il loro
peso… d’altronde
devono mettere in chiaro le cose con Inuyasha, mica è
così facile per lui stare
con la nipote.
Daygum: ti
ringrazio per
il commento e spero recensirai ancora
BebyChan: ti
ringrazio,
mi hai fatto arrossire >///////< spero che ti piaccia
anche questo
capitolo.
BChan: no,
mi dispiace,
niente adozioni, ma sarà sempre una storia Inu/Kaggy
vedrai… le cose si faranno
interessanti sin dal prossimo capitolo.
Demetra85:
ti ringrazio
per il commento e per averla inserita tra i preferiti, spero che la
seguirai
ancora ^^
Stella 86:
ti ringrazio
mille per il commento, ho aggiornato e spero che recensirai anche ora ^^
Ringrazio chi ha messo la storia fra
i preferiti:
1 - baby_dark
2 - Bchan
3 - BebyChan
4 - chachy
5 - cri_91
6 - daygum
7 - demetra85
8 - felpy
9 - ka chan
10 - stella86
11 - Toru85
Un bacio e recensite.
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Capitolo 3 *** 3 ***
Allora, aggiornamento super rapido oggi. Si capirà molto dal
capitolo. L'unica cosa che volevo dirvi e che non riuscirò
ad aggiornare in fretta, vado in vacanza e ad agosto non ci
starò molto, mi dispiacedi non poter neanche recensire, cmq
appena torno vi metto il capitolo subito subito. Mi mancherete voi e le
vostre bellissime storie ç-ç i ringraziamenti
alla fine e adesso leggete e commentate.
Capitolo 3
Mi giro e vedo una
ragazza che somiglia tantissimo a Kikyo. Ha un bellissimo vestito nero,
gli arriva alle ginocchia e mette in risalto le sue gambe. Lo scollo
è a V. incrocio il suo sguardo e noto che viene verso di me.
I suoi occhi nocciola mi rapiscono e mi ricordano qualcuno. Solo quando
mi abbraccia nel suo stile, buttandosi addosso a me facendomi per poco
cascare il vassoio capisco che si tratta di mia nipote.
Vedo dietro di lei
alcuni ragazzi che mi guardano interrogativamente.
-Zio, ma cosa ci fai
qui?- mi chiede.
Solo quando dice
quelle parole gli altri mi guardano ancora più stupiti,
tranne Koga ovviamente.
-I proprietari sono
miei amici, mi hanno chiesto aiuto e sono venuto- le rispondo.
Lei mi sorride,
quando Kikyo si alza.
-Ciao Kagome, auguri
per i tuoi 17 anni-
-Grazie-
Kikyo guarda strano
Kagome, so che non gli va a genio, ma almeno il giorno del suo
compleanno potrebbe essere un po’ più socievole.
Kagome mi presenta e
dopo la sorpresa iniziale sono risultato simpatico a tutti, soprattutto
alle ragazze che mi guardano strano, Koga sta sempre per le sue.
Saluto tutti e lascio
anche Kikyo, io sono qui per lavorare, purtroppo.
Servo a un
po’ di tavoli senza tanto entusiasmo. Mi viene da pensare a
Kagome. Non mi sembrava lei. Mi sembrava una donna e
anche molto bella. Sento il bisogno di proteggerla. È
cresciuta senza che me ne rendessi conto, è accettata molto
di più di quando io avevo la sua età, ha molti
amici, nonostante sia un hanyou, e sono contento.
Mi avvicino a Sango,
non ho più ordinazioni.
-È tua
nipote?-
Annuisco.
-Non sembra andare
d’accordo con Kikyo- Miroku è arrivato alle mie
spalle toccando il di dietro di Sango, ricevendo uno schiaffo come
risposta.
-Già, ma
non capisco perché-
-Secondo me
è carino il demone lupo- una cascata di capelli rossi mi fa
capire che Ayame è arrivata.
-Si, è
vero- risponde Sango.
-La nipote di
Inuyasha è molto bella-
-Se la tocchi ti
fracasso Miroku-
-Ti va male- gli dice
Ayame.
-Tua nipote
è davvero carina, le andrò a parlare- senza poter
fermare Sango, lei cammina spedita verso Kagome, anche Ayame la segue.
-Ovviamente tocca a
noi lavorare- dice Miroku rimettendosi all’opera.
Scuoto la testa
sperando che non dicano niente di strano a mia nipote.
Stavo chiacchierando
con Arumi, quando mi sono sentita afferrare la spalla e vedo una
ragazza carinissima sulla ventina. Dietro di lei un’altra con
i capelli rossi che mi sorride.
-Tu devi essere
Kagome, io sono Sango e lei Ayame-
Non so
perché ma mi stanno già simpatiche.
-Si-
-Sei la nipote di
Inuaysha, noi siamo sue amiche- dice Ayame.
-Davvero?-
-Certo. Devi sapere
che Inuyasha ci ha parlato molto di te. Ma non credevamo che fossi
così carina-
-Hai ragione e
inoltre è proprio vero che somigli…
cioè…- un’occhiataccia di Kikyo ha
fatto fermare Ayame. Lei crede che io non l’abbia vista, non
capisco cos’ha contro di me, non le ho fatto niente.
-Ciao, io sono
Miroku- mi accorgo che Koga lo guarda storto.
-Il pervertito dei
cappotti- dice Eri.
-Ti hanno
già conosciuto a quanto pare, torna a lavoro-
Mio zio lo prende per
la spalla, facendogli male.
-Inuyasha, ma quante
storie, solo tu vuoi conquistare queste giovani bellezze?-
-Sono le amiche di
mia nipote e tu le lasci in pace, altrimenti te la faccio vedere io-
Inuyasha mi stupisce
sempre, soprattutto quando si preoccupa per me. Mi sembra di essere
protetta e amata, anche se so che è solo l’amore
di uno zio. Questi pensieri ce li ho da un po’, ho paura di
potermi innamorare di lui, sarebbe un incesto e metterei in
difficoltà mio zio… lui non si interesserebbe mai
di me, una ragazzina. Ha Kikyo, è più bella,
più matura, più affascinante e attraente di me.
Quando mi rendo conto
dei miei pensieri è troppo tardi, sono innamorata di mio
zio, non c’è altro da dire o aggiungere. E non
posso neanche andare lì e dirglielo, sarebbe
imbarazzante e conoscerei già la risposta.
Mi viene da piangere,
ma non voglio. È il mio compleanno e voglio divertirmi.
Ricaccio indietro le lacrime e sorrido.
Vedo Ayame provarci
con Koga e non mi scompongo, mi sono accorta in questo
momento di non amarlo, provo solo un grande affetto per lui.
Miroku cerca di
palpare Sango ma lei lo schiaffeggia con forza. Eri e le altre parlano
e io sono rimasta in piedi a guardare il vuoto.
Un scena che non
vorrei vedere mi si presenta davanti agli occhi. Kikyo e Inuyasha che
si baciano. Anzi, lei lo bacia mentre lui le dice che deve lavorare.
È una tortura. Chiedo scusa e vado in bagno, stavolta le
lacrime escono, non sono riuscita a essere forte.
Il trucco
è rovinato e io sono un disastro. Il compleanno è
stato uno schifo. Non voglio più vedere nessuno, ma gli
altri sono di la che mi aspettano. Non esco perché non ce la
faccio.
Spero solo di non
dover assistere a un’altra scena così o penso che
esploderò.
Ringraziamenti:
ary22: lo
so, anche io che lo scrivo mi suona strano zio, ma in questo universo
parallelo è così. Non ti preoccupare che comunque
succederà qualcosa fra loro.
FlyingSquirrel: mi
fa molto paicere che ti dia una bella senzazione e non ti preoccupare
che non ti reputo pazza ^^ Fammi sapere che ne pensi anche di questo.
Kaggi_Inu91: il
lieto fine... io sono tipa da happy end ma chi lo sa... non ti posso
rivelare niente sono contenta che ti piaccia, continua a seguirla ^^
MARTY_CHAN94:
societta miaaaaaaa, lo sapvo che Kikyo ti stava antipatica, ne ero
sicura xD ti conosco. Rin e Sesshomaru avranno più peso alla
fine, comunque per ora il caro sesshi si vede (se provi a chiamarmi
così un'altra volta ti spezzo nd sesshomaru) emh... cmq non
posso dirti che faranno alal fine, sappi solo che sono per gli happy
end.
Bchan: Si,
Kagome aveva già conosciuto Kikyo e sapeva che era uguale a
lei, solo che all'inizio non l'aveva riconosciuta. ^^
Kagome_chan89: ecco
fatto, ho aggiornato e puoi vedere la reazione di
tutti ^^
daygum:
grazie per il commento speroc he recensirai anche questo ^^
Selhin: grazie
mille per i complimenti, ora aggiorno velocemente, ma, come ho detto
prima, per il prossimo dovrete aspettare ^^
StRaNge_GiRl: mi sembra di sentir parlare la
mia vecchia prof di italiano che ormai è andata in
pensione... U.u ma che fai la predica?? Sai che ai primi capitol non si
è ancora nel vivo della stria, hai letto questo, no?? adesso
devi recensire dato che ormai sei la mia carissima beta xD
demetra85:
ti basta seguire la storia per rispondere alla tua domanda. xD so di
essere perfida ma se poi parlo a te gli altri mi trucidano. FAmmi
sapere che ne pensi anceh di questo capitolo.
Un enorme grazie a chi ha messo la fanfic fra i preferiti:
Al prossimoc apitolo ^^
|
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Capitolo 4 *** 4 ***
Allora, prima di tutto mi scuso per il mio tremendo ritardo, ma se anche voi foste stati un mese lontano dal pc e i pochi giorni che siete tornati la vostra beta non può darvi i capitoli corretti come potete fare?? Per fortuna elly (alias strange_girl) ieri mi ha dato il capitolo e, con quello, la possibilità di aggiornare, anche se sono sicura che sarò sbranata viva da voi. purtroppo non riesco a rispondere alle recensioni, ma voglio farvi sapere che i vostri commenti mi riempiono di gioia ^^ sempre, e il fatto che 27 persone abbiano aggiunto la storia nei preferiti mi rende felicissima. volevo solo dirvi che non è strano che Kagome abbia capito subito di essere innamorata, se non ricordo male quei due sono parenti e si vedono sempre, Kagome è innamorata, ma non l'aveva mai capito sul serio. Ho seguito il consiglio di mettere il testo più grande, spero che così leggerete meglio ^^ ditemi se lo devo mettere ancora più grande. Adesso aggiungo solo: Buona lettura.
Capitolo 4
Kagome è in bagno da più di mezz’ora. Sono preoccupato, dopo che Kikyo mi ha baciato lei non si è fatta più vedere. Chiedo a Sango di andare a controllare, ma mi dice che ora non può, la gente è aumentata, così come il lavoro.
Ayame si dà da fare con Koga e non è molto d’aiuto. Le ho detto di farla finita, ma non mi ascolta. Kikyo chiede attenzioni, Miroku fa il pervertito con le amiche di Kagome e io sono sfinito. Oggi è il suo compleanno e lei non se lo gode.
Ripenso al suo vestito e alla sua espressione. Così solare, bella. Mi piace pensare a lei, è divertente vederla arrabbiata e non vedo l’ora di accompagnarla a casa per farle vedere il mio regalo. Sono stato tutto il pomeriggio a sistemare la casetta sull’albero, insieme a Sesshomaru e Rin.
Quando gli ho parlato della mia idea erano entusiasti. L’ avrebbero portata lì solo quando ci sarei stato anch’io, d’altronde è il mio regalo e voglio vedere la sua faccia quando lo vedrà.
-Inuyasha, sono stanca, andiamo a casa?-
-Kikyo, Inuyasha ci serve qui, per aiutarci, non puoi andare a casa da sola?- il tono di Sango è acido, lo attribuisco allo stress accumulato in questi giorni.
Kikyo annuisce, senza troppa convinzione, alzandosi e prendendo la borsa.
-Non fare troppo tardi, ci vediamo a casa- e se ne va.
Io guardo gli amici di Kagome che si chiedono dove sia la festeggiata.
-È tardi e domani c’è scuola. Se non arriva tra 5 minuti noi ce ne dobbiamo andare da soli- dice Hojo.
-Ma come farà a tornare a casa?- dice Eri.
Il ragazzo ci pensa un po’ e poi dice -Lui è lo zio, può accompagnarla quando ha finito il turno-
-Ottima idea, che ne dice lei?-
-Non mi dare del lei, comunque si, la posso accompagnare io, se voi dovete andare-
-Grazie, puoi spiegargli che noi siamo dovuti scappare e le faccia di nuovo tanti auguri da parte nostra-
Li saluto e vedo Koga che scappa da Ayame sulla sua macchina accompagnando le ragazze.
-Dì a Kagome che mi dispiace tantissimo- dice e poi parte velocissimo, sgasando.
-Ho fatto un buon lavoro?-
-L’hai fatto scappare…- ribatto io.
-Infatti- risponde lei entrando.
Non ho capito cosa voleva dire, ma è tempo di chiudere e trovare mia nipote.
Da quant’è che sono qui? Il tempo è volato e io sono ancora rinchiusa a piangere, come una bambina a cui si è rotto il giocattolo. Come una stupida mi sono illusa e non ho visto la realtà. Mi sono innamorata di mio zio, o meglio, mi sono finalmente resa conto di essermi innamorata di mio zio. Lui è affascinante, muscoloso e può avere tutte le donne che desidera.
Sento la porta aprirsi e cerco di non singhiozzare.
-Kagome sei qui?- la voce di Sango si sente chiaramente.
Prendo un profondo respiro, mi accarezzo le orecchie canine e rispondo cercando di sembrare calma.
-Si- la voce è strozzata ma poteva andare peggio.
-Posso entrare?-
Apro la porta, non so come, ne perché mi ritrovo a piangere nel suo abbraccio mentre mi coccola come una mamma premurosa.
-Che ti è successo?-
Io la guardo in silenzio. Non posso dirgli che mi sono innamorata di mio zio, oltretutto un suo amico.
-Problemi di cuore?-
La sua perspicacia mi stupisce, decido di dirgli qualcosa. –Si, mi sono innamorata, ma il mio è un amore impossibile-
-L’unico amore impossibile per te sarebbe quello verso Miroku, ma non credo che sia quello-
Io la guardo, sembra seria. Senza capire il perché scoppio a ridere come una scema e lei dietro. Mi sento bene e mi è passato un po’ il malumore. È una ragazza eccezionale.
-Torniamo di la, il locale ha chiuso e i tuoi amici se ne sono andati-
-Mi hanno lasciata sola?-
-No, era tardi e dovevamo chiudere, hanno chiesto a Inuyasha di riaccompagnarti a casa-
Annuisco e arrossisco. Lei sicuramente crede che tra i miei amici ci sia il ragazzo che mi piace e questo mi mette un po’ di sollievo e un po’ di fastidio. Se avesse capito tutto potrei parlare liberamente.
-Fai conquiste-
Mi strizza l’occhio e mi sciacquo la faccia. Esco dal bagno incontrando lo sguardo preoccupato di Inuyasha. Adesso non mi sembra mio zio ma solo un 26enne qualunque.
Kikyo non c’è e questo mi rincuora un po’. Inuyasha mi fa una ramanzina da genitore preoccupato, che non può che farmi piacere, anche se non è quello che speravo. Devo aspettare e forse un giorno quando sarò più grande si accorgerà di me, è un po’ lento a volte.
Salutiamo tutti e saliamo in macchina. Durante il tragitto lui è silenzioso, sembra quasi che non voglia parlarmi.
Arriviamo a casa, mi accompagna fino alla porta e dopo averlo salutato la chiudo.
Corro verso la mia stanza e mi butto sul letto. Piango la mia perduta innocenza e mi addormento così, con il mio vestito nero, sul mio letto, che ormai mi sembra troppo piccolo e poco soffice.
L’ho accompagnata con la macchina, senza rivolgerle nemmeno la parola. Non sapevo che dire, lei aveva pianto, i suoi occhi erano testimoni, ma non mi ha detto il perché, solo scusa.
Sono andato fino alla porta e sono risalito in macchina.
Ora è mattino, Kikyo dorme ancora vicino a me. L’altra sera non sono riuscito a far vedere il mio regalo a mia nipote, ma meglio così, non è ancora tutto pronto.
Mi alzo e vado al lavoro, prima però scrivo un biglietto a Kikyo dicendole si essere uscito.
La giornata passa lenta, i colleghi sono tutti impegnati e non posso parlare con nessuno. Vedo a volte Sesshomaru che passeggia per i corridoi, fiero come sempre. Il capo qui è lui, io sono di qualche grado inferiore, ma la società è a metà quindi tutti mi trattano un po’ come il vice-capo.
Sono stufo di starmene senza far niente, entro nell’ufficio di mio fratello durante la pausa.
-Cosa ci fai qui, Inuyasha?- chiede con la sua voce roca senza un minimo di sentimento. E dire che quando Kagome era piccola lo vedevo ridere e scherzare insieme a lei.
-Il regalo, secondo te fra quanto posso farglielo vedere?-
-Oggi è rimasta a casa dicendo che era stanca, Rin ha un cuore troppo gentile-
-Quindi non credi che sia il momento adatto?-
-Meglio di no, faglielo vedere la prossima volta-
-Come vuoi tu, allora torno a lavoro- mi allontano e arrivo alla porta.
-Inuyasha voglio che mia figlia sia felice, ieri mi hanno detto che l’hai incontrata, aveva gli occhi rossi stamattina, è successo qualcosa che devo sapere?-
Non sembrerebbe, ma Sesshomaru è molto affezionato a sua figlia, le vuole molto bene.
-Nulla… io non so nulla- me ne vado lasciandolo solo con le sue domande. Se sapesse che ha pianto in bagno per quasi tutta la festa, potrebbe decidere di non farla più venire e io non voglio che accada. Non so perché, ma la voglio vicina. È come un’amica ormai.
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Capitolo 5 *** 5 ***
accidenti
a me, ci ho messo tanto per mettere online questo capitolo, eppure era
pronto da un pò... però, sapete com'è,
adesso ho così poco tempo che il computer è una
cosa che uso poco e, se la uso, mi metto a scrivere e non riesco ad
aggiornare perchè si fa tardi. VI posso dire che
è cominciata scuola, la vita normale, tutto ricomincia, ma
non è una scusa abbastanza credibile, la verità
è che sono una sbadatona. Ma, almeno, questo capitolo
è stato betato dalla mia granduissima beta Elly, (alias
StRaNgE_GiRl) i ringraziamenti dopo. Che dite?? è meglio se metto la scrittur più grande?? Adesso, vi lascio alla lettura.
Capitolo 5
È mattina.
Sono 2 giorni che non vado a scuola e oggi devo tornarci per forza.
Guardo la sveglia e vedo che è tardissimo. Mi vesto
velocemente, scendo, saluto i miei genitori, prendo la colazione e il
sacco del pranzo, e poi esco correndo.
Arrivo al suono della
campanella, giusto in tempo per il saluto al professore. Le mie amiche
sono felici che io sia tornata e mi raccontano tutto quello che
è successo a scuola mentre io non c’ero.
Hojo viene durante
l’intervallo nella mia classe, quando non
c’è Koga, e mi fa una corte che sfinisce.
Mi rifugio sul terrazzo
con l’intento di stare sola con i miei pensieri. Voglio
vedere Inuyasha, abbracciarlo, stare con lui, come quando eravamo
piccoli.
Il tempo passa e arriva
l’uscita. Mi sento più libera. Vedo Koga davanti
scuola che mi sorride e agita una mano. Dovrei lasciarlo, ma ho troppa
paura di ferirlo.
Vorrei che ci fosse
un’altra persona lì, ma lo saluto ugualmente
e gli chiedo di accompagnarmi ai grandi magazzini.
Lui sa che qui ritrovo il buon umore. Qualcuno mi guarda per le mie
orecchie, ma non ci faccio neanche caso.
Giro, entro per i
negozi, provo vestiti, compro oggetti che non mi serviranno mai e poi
mai e alla fine ci ritroviamo seduti sui tavolini del bar a
mangiare un gelato. Quello che ho comprato è dentro
le buste, appoggiate sul pavimento.
-Ti sei divertita,
Kagome?- mi chiede Koga.
-Si, molto. Mi ha
aiutato a non pensare- ovviamente non gli dico a cosa o sarebbe capace
di andare da Inuyasha e iniziare una rissa.
- Ne sono felice,
l’altra volta credevo che ti fossi offesa per Ayame, ma ti
assicuro che io guardo solo te- queste parole mi colpiscono molto e non
possono che farmi piacere, ma vorrei che me le avesse dette qualcun
altro. Sorrido e finiamo il gelato. Mi riaccompagna a casa e, dopo
averlo salutato, metto a posto ciò che ho comprato.
Oggi di nuovo al
locale. Sango, Miroku e Ayame se ne approfittano perché non
riesco a dirgli di no e lavoro gratis... che begli amici! Ho litigato
anche con Kikyo che voleva passare la serata insieme. Se devo fare un
favore agli amici come faccio a stare con lei? Penso sia gelosa di loro
e della mia famiglia, non capisco il perché. Sbuffo
contrariato e servo ai tavoli sorridendo di circostanza. Non ce la
faccio più e anche i clienti se ne accorgono.
Cerco di farmi tornare
il buon umore pensando a qualcosa, ma non mi viene in mente nulla.
Sango mi chiama dicendo
che c’è un’altra ordinazione. Mi manda
in un tavolo dove vado alcuni degli amici di Kagome, li saluto e loro
si ricordano di me. Mi chiedono di mia nipote e io gli rispondo che non
ho più sue notizie da qualche giorno, ma l’ho
riaccompagnata a casa l’altra volta.
Ritorno al lavoro dopo
la piccola chiacchierata e penso al regalo che dovrò fare a
mia nipote. Devo pulire ancora un po’, ma tra poco
potrò fargli vedere quello che ho fatto per lei.
Sono curioso della sua
espressione, voglio vederla sorridere: quando sorride mi sento bene.
Sembro uno scemo con la faccia da ebete, le orecchie si muovono
energicamente, ma non ci posso fare niente.
Ho finito e torno a
casa. Kikyo mi saluta chiedendomi scusa, mi abbraccia e mi bacia.
La perdono e lei mi
prepara qualcosa di caldo da bere, sono esausto.
Quando torna la guardo
sorridere e noto per la prima volta quanto somigli a Kagome. I capelli
sono uguali, i tratti del viso anche, gli occhi solo un pochino
più stretti, la fisionomia del corpo è
identica… l’unica cosa è
l’espressione. Kagome è allegra, vivace e solare,
mentre Kikyo è chiusa.
Vorrei che somigliasse
un pochino di più a mia nipote.
Dopo aver formulato il
pensiero, scuoto la testa e mi do del deficiente da solo. Kagome
è mia nipote, accidenti! Non devo fare questi pensieri su di
lei, sarebbe un incesto e non posso permettermelo, per lei, ma
soprattutto con Sesshomaru di mezzo... mi spellerebbe vivo! Rin non so
come la prenderebbe...ma sinceramente non dovrei nemmeno pensarci.
Andiamo a dormire.
Kikyo dorme beata accanto a me. Sento di nuovo un peso sul petto. Mi
giro e mi rigiro, ma non riesco ad addormentarmi.
Kagome, sei forse tu a
farmi questo effetto?
Allora,
vi è piaciuto?? Ringraziamenti:
MARTY_CHAN94: MSl, che bello, mi commenti
ancora ^^ spero proprio che la scuola ti vada bene, è da un
pò che non ci sentiamo. Ti mando un forte abbraccio,
Ciaoooo!!!!
zero2757:
mi fanno molto piacere
questi complimenti ^^ hai prorpio ragione su inu, è un baka
ed è lento... ma anche per questo Kagome lo adora, non ti
preoccupare per lei, vedrai ceh si sistemerà tutto.
ChocolaKagome:
grazie mille per i
complimeti ^^ e scusami se non ho postato tanto in fretta questi
capitoli ^^''''''
Bchan: Bhe, si, si può
chiamare capitolo di transizione, ma anceh quelli servono, no?? anche a
te, come a tutte le altre, chiedo scusa per non aver
aggiornato in fretta.
demetra85: mi fa molto piacere la il tuo
commento ^^ Inuyasha è moooltooo lento... e... forse
è vero che Kagome un pò piagnucolona,
ma accorgendosi di essere innamorata dello zio che non la
degnerà mai di uno sguardo... chi non piangerebbe??? fami
sapere che ne pensi di questo capitolo. ^^
cri_91:
grazie mille per i
complimenti, sono felice ceh la ff continui a piacerti, fammi sapere
che ne pensi di questo capitolo ^^
BebyChan,:
mille grazie per la tua
recensione, nonostante non abbia aggiornato presto, spero che
continuerai a seguirmi ^^
Selhin: eheh,
per il regalo... ancora manca un pò... sono perfida ihih ma
per quanto riguarda inu... è molto lento, questo l'hanno
capito tutti xD spero che continuerai a leggere.
Un
grande grazie anche a chi ha messo la ff tra i preferiti:
1 - Ame
chan
2 - baby_dark
3 - Bchan
4 - BebyChan
5 - chachy
6 - ChocolaKagome
7 - cri_91
8 - Danda93
9 - dany
chan
10 - daygum
11 - demetra85
12 - felpy
13 - FlyingSquirrel
14 - Gemellina
Dolly
15 - giggio
16 - hina
17 - jessy101
18 - ka
chan
19 - Kabubi
20 - Kagome_chan89
21 - laretta
22 - Nancy95
23 - Nayma85
24 - Onigiri
25 - Roxy
26 - Selhin
27 - stella86
28 - Toru85
29 - zero2757
E adesso un saluto a tutti,
prometto solennemente di aggiornare prima, questa volta ^^
Ciaooooo!!!!!!!!!!
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Capitolo 6 *** captolo 6 ***
Allora, siete felici che non ho fatto passare un altro mese per
aggiornare??? xD scommetto di si (ma chi ti vuole sentire, comincia con
la storia e basta nd voi) povera me =.= però, vi avverto
che, anche se sono piena di impegni (la scuola mi prende completamente)
cercherò di aggiornare il più presto possibile.
Un enorme grazie alla grande beta che mi ha corretto il capitolo...
elly, grazie mille, mi inchino.
Bene, i ringraziamenti alla fine, adesso:
Buona lettura.
Capitolo 6
Sono a casa di mio
fratello ad aspettare il ritorno di Kagome.
Il regalo è
finito. Non vedo l’ora che arrivi. I minuti sembrano non
passare mai e Rin cerca di distrarmi chiacchierando del più
e del meno. Non riesco proprio a seguirla e se ne accorge.
-Inuyasha calmati.
Vedrai che il tuo regalo le piacerà- non capisco come abbia
fatto, ma ha centrato
in pieno il problema.
Vedendomi
così stupito si mette a
ridere e io dietro di lei. La moglie di mio fratello è molto
simpatica, adesso capisco da dove ha preso il carattere Kagome.
Sentiamo la sua voce
che ci avvisa di essere tornata e quando mi vede
rimane un attimo ferma, impalata davanti alla porta, ma poi mi
abbraccia di slancio come ogni volta.
-Zio, ma che ci fai
qui?- mi chiede dopo essersi staccata.
-Uno zio non si deve
dimenticare il regalo alla propria nipote-
Vedo che è
confusa, allora la prendo per mano e la porto fuori. Non so
perché è arrossita, ma non mi importa.
La porto fino
all’albero e le lascio la mano.
-Ora devi chiudere gli
occhi- lei fa come ho detto.
Per portarla su devo
prenderla in braccio e quando sente le mia mani sotto le ginocchia e
dietro il collo si spaventa, ma, forse grazie alla sua natura
di hanyou, in poco tempo si acquieta.
Faccio un salto e mi
arrampico fino alla casetta. Controllo che abbia ancora gli
occhi chiusi e per fortuna
è così.
Glieli faccio aprire e mi godo il suo stupore,
sorridendo e porgendole le chiavi.
Non mi aspettavo di
trovare Inuyasha. Quando l’ho visto mi
è preso un colpo, non sapevo come comportarmi. Ho deciso di
non pensarci e mi sono comportata come sempre, abbracciandolo forte.
Quando mi ha detto del regalo ero felicissima che se lo fosse
ricordato. Siamo usciti e mi ha chiesto di chiudere gli occhi ed io
ho ubbidito.
Quando mi ha presa ho
avuto un po’ di paura, ma è passata subito. Mi
sentivo protetta fra le sue braccia.
Mi ha poggiato a terra
e ho aperto gli occhi ed ora devo
sembrare una scema perché sto con la bocca spalancata e lui
ridacchia.
La casetta dei giochi
sull’albero che mi ricordavo,
si è trasformata. C’è un piazzale prima
della porta dove siamo ora. È molto più alta,
prima ci dovevo entrare accucciata
e non potevo stare in piedi.
Mi giro e vedo che lui
ha in mano delle chiavi. Le prendo e apro la porta in legno. Noto che
è molto resistente.
Entro e mi trovo in una
camera con un letto, un comodino, un armadio, un divanetto a 2 posti,
un frigorifero di quelli piccoli al lato, vicino un piccolo ripiano
cucina, un tavolino e le sedie intorno. I muri sono
dipinti di verde-acqua e il pavimento è in parquet.
I cassetti dove
c’erano le bambole sono ancora lì, ma sono vuoti.
-Le bambole sono in
garage, non credo che ci giocherai ancora-
Sento la sua voce e mi
viene voglia di baciarlo.
-Non ti piace?- vedo la
sua espressione afflitta visto che io
non ho ancora detto niente, ma sono troppo contenta per parlare.
-No, non è
questo, è solo che non me lo aspettavo, zio, grazie- lo
abbraccio e lui ricambia. Mi sento felice a stargli vicino e vorrei che
il tempo si fermasse, ma non si può.
-Sono contento. Guarda,
ti abbiamo fatto anche il bagno, abbiamo messo l’acqua
corrente e la luce- dicendo questo fa scorrere l’acqua e
accende una lampadina. Mi fa vedere il bagno, è piccolino,
c’è anche la vasca, ma è molto bello
–La puoi usare come seconda camera-
-Grazie tantissimo,
sono davvero felice, mi
fa davvero piacere-
-Ovviamente le spese
sono soprattutto a carico di tuo padre, mi ha aiutato a
costruirla per un pezzo, ma, sai com'è fatto, si
è stufato- ridiamo insieme e ci sediamo, parliamo della
scuola e mi chiede se va tutto bene.
-Si è fatto
tardi, devo andare al locale-
-Posso venire con te?
Voglio salutarli- mi guarda strano ma annuisce e mi dice di essere
pronta fra 20 minuti.
Mi preparo in fretta,
stavolta mi metto un jeans e una maglietta semplice. Mi trucco
leggermente e sono pronta.
-Stai benissimo,
andiamo, Sango sarà felice di vederti-
Saluto mia madre
dicendo che farò tardi e esco. Arriviamo e mi salutano tutti
calorosamente.
Ayame mi chiede di Koga
e Sango la sgrida.
Miroku
ha cercato 2 o 3 volte di palparmi ma Inuyasha lo ha
sempre fermato, di questo sono cotenta.
La serata passa
velocemente e io mi trovo benissimo. Sono tutti simpatici. Scopro che
Miroku e Sango sono innamorati, non lo dicono, ma si vede che, anche se
un po’ libertino, Miroku non ha occhi che per lei. Ayame
invece ha preso una bella cotta per Koga ed è intenzionata a
rubarmelo.
Restiamo sole io e
Sango e io so che lei chiederà qualcosa sulla serata
dell’altra volta.
-Allora, sei riuscita a
conquistare il tuo lui?- lo sapevo.
-Mi sono avvicinata,
sono felice quando sto con lui, ma so che non mi guarderà
mai-
-Per questo stai ancora
con Koga. Ma se non lasci Koga, visto che non sei innamorata,
e non ti butti, come puoi saperlo?-
-Fidati Sango, non
è minimamente interessato e me-
-Io però
preferisco te a Kikyo-
-Forse....-
Ehi, fermate tutto,
cos'ha detto??? Ha parlato di Kikyo... o sto forse sognando?? Questo
vuol dire che lei aveva capito tutto fin dall'inizio? Oppure se
n'è accorta dopo??
-Ma cosa dici, che
c’entra Kikyo?-
-Si vede lontano un
miglio che ti piace Inuyasha, smettila di pensate che siete
zio e nipote e digli tutto ciò che pensi-
-Io… non lo
so. È un incesto e non voglio metterlo in
difficoltà. Poi conoscendo mio padre lo farebbe a fettine-
-Non sei più
una bambina, puoi fare quello che vuoi.-
-Bhe... in effetti...-
-Mi è venuta
un'idea! Che ne pensi di venire a lavorare qui? Potrai vedere tuo zio e
stare con me, mi sei molto simpatica-sorride e mi sento come mai prima
d’ora. Potrei avere finalmente un’amica vera, una
di quelle persone che non ti giudicano anche se fai la cosa peggiore
del mondo, anche se uccidi tutti. Potrebbe essere davvero la persona
con cui andare più d'accordo, eccetto Inuyasha, ovviamente.
Ehi, ma sto
ancora qui a rimurginarci sopra??
-Quando comincio?-
Allora, piaciuto?? Io non so, forse avrei cambiato qualche pezzo....
Ma non ci pensiamo, adesso passiamo ai ringraziamenti:
zero2757:
wow, accidenti che recensione, mi fa molto piacere che tu la pensi
così, ogni autore vorrebbe sentire queste parole. Una tua ff
l'ho letta e commentata ^^, vedrò che posso fare con le
altre, io non sono molto esperta con gli altri fandom, purtroppo ^^''''
bhe, al prossimo capitolo.
Aquarion89: che
bello, una new entry (in questo capitolo addirittura 3 *_*) mi fa
piacere che la storia ti piaccia ^^ e ti assicuro che non sei
l'unica a pensarla così sul caro inu xD Bhe, in questo
capitolo lo hai scoperto, continua a seguirmi.
demetra85:
in questo capitolo sono stata brava,non vi ho fatto aspettare troppo ^^
anche se per quello di prima... ehm... lasciamo perdere, fammi sapere
che ne pensi!!
kaggy95: new
entry a commentare ^^ ho aggiornato, visto?? anche
se ti avevo detto venerdì (tempo infame, accidenti ai
compiti, grr) alla fine sono riuscita a fare abbastanza velocemente ^^
ci sentiamo su msn, ciaoo!!!!!
BebyChan: grazie
mille, sono felice che la pensi così ^^ continua a
seguirmi!!!!!!
Bchan: per
la tua felicità (?) ho aggiornato il prima possibile, anche
se impegni vari mi hanno tenuta lontano dal pc..... continua a
seguirmi!!!!
Selhin: allora,
volevo fare la cattiva, ma alla fine l'ho messa la casetta xD dici che
è l'età?? in effetti in questa ff è
abbastanza grande.... bha, secondo me non vuole ammettere di provare
dei sentimenti per la nipote, non vuole fare un incesto e vuole
proteggere lei... (oltre al fatto che Sesshomaru probabilmente lo
ucciderebbe xDDD) grazie mille per i complimenti e un grande abbraccio
anche a te!!!^^
daygum:
già, tutti mi ricordano che ho fatto tardi ^^''' colpa mia,
lo so. Però questo capitolo l'ho messo presto ^^ continua a
seguirmi!!!!!!!
hachi22:
arriviamo alla terza new entry ^^ sei stata fortunata, questa volta ho
aggiornato presto per i miei standard. I tuoi complimenti e le tue
considerazioni sono molto gradite (inchino) ti rngrazio tantissimo,
fammi sapere se ti piace anche questo capitolo ^^
e ora, un ringraziamento a chi ha messo la storia fra i preferiti:
1 - Ame
chan
2 - baby_dark
3 - Bchan
4 - BebyChan
5 - chachy
6 - ChocolaKagome
7 - cri_91
8 - Danda93
9 - dany
chan
10 - daygum
11 - demetra85
12 - felpy
13 - FlyingSquirrel
14 - Gemellina
Dolly
15 - giggio
16 - hachi22
17 - hina
18 - jessy101
19 - ka
chan
20 - Kabubi
21 - kaggy95
22 - Kagome_chan89
23 - laretta
24 - lilysol
25 - nanakoGS
26 - Nancy95
27 - Nayma85
28 - nitibotu
29 - Onigiri
30 - Roxy
31 - Selhin
32 - stella86
33 - Toru85
34 - zac
35 - zero2757
E anche un grande grazie a
chi solo legge. siete fantastici/che
Al prossimo capitolo, vedrò di non postarlo troppo tardi
xDDD.
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Capitolo 7 *** Capitolo 7 ***
Che
bello, ho trovato il tempo di scrivere questo capitolo
nei tantissimi impegni della scuola… abbiate fiducia che la
finisco questa
storia, è tuta nella mia testolina, devo solo tirare fuori i
capitoli ^^ Volevo
solo spiegare una piccolissima cosa che in molti mi hanno fatto
notare… la casa
sull’albero di Kagome non è tanto grande e io
pensavo ad un albero secolare
come quello a cui Inuyasha è rimasto in un sonno per 50 anni
(non ricordo il
nome) quindi un albero abbastanza grande per una piccola
casetta… poi questa è
pur sempre una fanfic e io adoro le cose un po’ assurde xD
Alla
fine del capitolo i ringraziamenti.
Buona lettura!
Capitolo 7
Ormai
è qualche giorno che lavoro al locale. Io e Sango ci siamo
avvicinate molto. Koga viene a trovarmi quasi ogni sera ma è
costretto ad andarsene per il corteggiamento insistente di Ayame.
Miroku mi ha palpato qualche volta, ma si è ritrovato la mia
mano stampata in faccia. Nonostante questo ci riprova.
Inuyasha
si fa vedere qualche volta, infatti quando
c’è io lavoro meglio e Sango se ne accorge. Ormai
lo invitano spesso.
Faccio
la barista e ho imparato il mio lavoro. Sorridere ai clienti,
parlare se hanno voglia o essere indifferente se mi dicono qualcosa,
soprattutto se ci provano. Ma tutte le volte che si spingono troppo
oltre Inuyasha li accompagna all’ingresso.
Quando
viene pure Kikyo sento il suo sguardo indagatore su di me. Mi mette i
brividi.
Mi
pagano bene e sono contenta, mio padre è felice che comincio
a pensare ai soldi e mia madre sembra aver capito molto più
di quello che da a vedere. Spero solo che stia dalla mia parte.
Ormai
mi sono trasferita sulla casa sull’albero, è
diventata la mia stanza.
-Kagome
puoi andare adesso, stiamo per chiudere- mi dice Sango mentre manda via
gli ultimi clienti.
-Non
ti preoccupare Sango, ti aiuto-
-Kagome,
oggi se vuoi posso riaccompagnarti a casa io- Inuyasha mi coglie
inaspettata, ma io accetto.
Sango
mi fa l’occhiolino e mi viene voglia di ucciderla.
Salgo
in macchina e arriviamo presto a casa. Inuyasha decide di
accompagnarmi fino a su per controllarmi, sembra un fidanzato premuroso.
Arrossisco
ma fortunatamente la notte nasconde il mio rossore.
-Kagome,
non è che mi puoi dare un bicchiere d’acqua?-
-Certo
zio- sorrido e lo faccio entrare.
Prendo il
bicchiere e lo riempio d'acqua, lui si siede sul letto, stanco e
affaticato.
-Grazie-
prende il bicchiere e lo beve in poco tempo.
-Non
torni da Kikyo?- chiedo. Non volevo fare questa domanda ma mi
è scappata.
-Abbiamo
litigato e se n’è andata di casa- lo vedo triste e
abbattuto. In effetti oggi non aveva una bella cera.
-Mi
dispiace- non è del tutto vero, ma non potevo certo
dirglielo.
-Ti
sto disturbando, devo andare- si alza e posa il bicchiere.
-No,
resta ancora un po’-
Lui
mi guarda strano, ma fa come ho detto e si siede sul divano.
Parliamo
un po’, poi esco per andare al bagno. Quando ritorno lui
dorme. È così carino che non ho cuore a
svegliarlo. Indosso il pigiama, lo guardo e mi avvicino, gli do un
piccolo bacio sulla fronte e gli scosto i capelli dalla faccia. Lo
osservo dormire, poi decido di andare anch’io a
riposare.
Mi
sveglio con i dolori alla schiena. Apro gli occhi e non riconosco il
posto. Mi spavento e cado dal divano.
Osservo
il letto davanti a me e vedo Kagome. I
ricordi del giorno prima ritornano. Mi sono addormentato mentre lei era
in bagno.
Decido
che ormai sono lì e le preparo la colazione, ormai
farà tutto in quella casetta, è controllata dai
genitori, ma allo stesso tempo si sente più
libera. Le ho fatto davvero un bel regalo.
Mentre
mi elogio da solo, mia nipote si sveglia.
-Buongiorno,
che ci fai ancora qui?-
La
guardo e mi sembra bellissima. Ha i capelli
arruffati, il pigiama sgualcito e lo sguardo vacuo di chi si
è appena svegliato. Mi viene da saltarle addosso ma calmo i
miei istinti. È mia nipote, la figlia di mio fratello, devo
controllarmi.
-Mi
sono svegliato adesso e ho deciso di fare colazione. Scusa se mi sono
addormentato qui-
Lei
fa un gesto della mano per farmi capire che non ci sono problemi.
-Zio,
che farai con Kikyo?-
La
sua domanda non ci voleva proprio.
-Non
lo so. Penso che non tornerà-
Lei
mi da una pacca sulla spalla, sorridendo gentilmente, e va in
bagno a prepararsi. Esce con la divisa della scuola.
Quella
gonna è troppo corta, vorrei che la allungassero. Non
può andare in giro così, gli altri ragazzi la
vedrebbero.
Geloso
di mia nipote, sono
incredibile.
-Io
vado a scuola, se vuoi resta-
Io
deglino l’invito.
-Che
ne dici se ti accompagno a scuola?-
Lei
sorride e accetta.
-Certo
zio, mi farebbe piacere-
Mi
accompagna a scuola con la macchina e non faccio tardi. Lo saluto e
vedo le mie amiche fare mille domande, per me risponde Eri dicendo che
è mio zio. Invece di calmarsi mi chiedono tutto su di lui e
la giornata passa velocemente, fra la curiosità delle mie
compagne e le noiose lezioni.
E
adesso le risposte ai commenti. Siete semrpe molto carine/i con me ^^
daygum:
sono
molto felice che ti
sia piaciuto il regalo di Inuyasha ^^ in effetti Inu in questa fanfic
l’ho
fatto un po’ stupidotto xD vedrai che prima o poi si
metteranno insieme…
zero2757:
certo
che ho msn, scusa
se non te l’ho detto prima ma non mi sono accorta che me lo
avevi chiesto… ti
manderò un messaggio a breve ^^ (prima che posso, s enon te
l’ho già mandato…)
comunque sono molto contenta dei commenti che mi fai ogni volta, sono
arrossita, mi reputi troppo brava. ^^
kaggy95:
non
ho aggiornato
prestissimo (la scuola, colpa sua…) ma non la
lascerò mai la fanfic. Sisi,
inuyasha deve proprio metterci un po’ di coraggio, ma nemmeno
ha capito di
essersi innamorato di Kagome xD invece lei ormai ha le idee chiare,
anche se è
semrpe stata innamorata dello “zio” un bacio e ci
sentiamo su msn, mi
raccomando, commenta!
Bchan:
Sanguccia
ha i poteri
soprannaturali per averlo capito, no? xD cmq, scherzi a parte, sono
felice che
tu continui a commentare questa fanfic ^^
Selhin:
Non
ti preoccupare, hai
ragione a dire che Inuyasha è lento, molto, molto
lento… xD ma c’è da dire che
lui non si sarebbe mai immaginato di potersi innamorare della
nipote… chi mai
lo penserebbe? Ovvio che Sango se ne accorge subito, penso che anche
Ayame lo
sappia, ma non so dirtelo… Ora manca solo che Inu lo capisca
e sono tutti
felici e contenti xD continua a seguirmi, mi fanno molto piacere i tuoi
commenti (soprattutto per i commenti sull’età del
povero Inu che avanza xD)
hachi22:
Adorare…
che parolone
^///^ sono imbarazzata, grazie… mi avete proprio
sopravvalutata… cmq, la casa
sull’albero ho già spiegato tutto sopra, mentre
Sango… si, ci sa proprio fare e
penso che solo il diretto interessato sia all’oscuro di tutto
xD bhe, in questo
capitolo parlo poco di loro, forse qualche spazietto glielo
dedicherò ma questa
fanfic è nata come una cosa corta (se si può
chiamare corta…) spero di non
averti fatta aspettare troppo per questo capitolo, aspetto un commento
^^
demetra85:
non
so se con questo
capitolo ho risposto alle tue domande, su questi punti volevo un
po’ sbrigarmi…
spero di non averti delusa con questo capitolo e speroc eh continuerai
a
seguirmi ^^
Ame chan:
il
tuo commento mi ha
fatto un po’ arrossire, ecco un’altra persona che
mi sopravvaluta un po’… ti
ringrazio tantissimo, mi hanno fatto piacere i tuoi
“COMPLIMENTI” xD spero che
continuerai a seguire la storia!
E adesso un saluto generale a tutti
quelli che
leggono e che mettono la storia fra i preferiti, mi fa sempre piacere
^^
Al prossimo capitolo, che si
spera arrivi il prima possibile!
xD (scusate se solo lerisposte ai commenti sono grandi, ma ho avuto problemi con l'html)
|
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Capitolo 8 *** Capitolo 8 ***
Sono mortificata! Non volevo far passare così tanto tempo
fra un capitolo e l'altro e, ormai, sapete perfettamente che la scuola
mi sta dando da fare! Metteteci pure che l'ispirazione è
completament andata via, mi aiuta solo a volte, sempre per la scuola!
Ma una cosa buona c'è, la trama la ho tutta in mente, quindi
non sarà troppo difficile scrivere i capitoli, a meno che
non mi impazzisco e rendo questa storia lunga, che vi assicuro, era
nata come una storia corta, poi mi sono lasciata prendere la mano.
All'inizio i capitoli non dovevano superare i 7, adesso siamo
addirittura all'ottavo, e le cose non finiscono qui!
Quindi, questa fanfic non verrà abbandonata! Forse ci
metterò un pò a finirla, ma state sicuri che
vedrete la fine! Prima o poi... xD
E adesso vi lascio leggere, come al solito, alla fine le risposte ai
commenti!
Capitolo 8
In questi giorni mi capita spesso
di accompagnare a casa mia nipote, entrare per un bicchiere
d’acqua e addormentarmi sul divano quando lei va a cambiarsi
in bagno.
Mi rilassa stare insieme a Kagome.
Sono più simpatico, a detta di Miroku. Sango invece vorrebbe
lei al posto di Kikyo, ma è mia nipote, non si
interesserebbe mai a uno come me, per non parlare del piccolo problema
chiamato Sesshomaru e le sue unghie affilate...
Pensieri strani mi vengono in
mente e sento che mi avvicino a lei ogni giorno che passa. Cerco di
pensare a Kikyo ma è un ricordo lontano. È
tornata a casa ma non ci sta quasi mai. La notte è al lavoro
e io sto con Kagome. Non facciamo niente di strano, non sono quel tipo
di persona io, parliamo e basta come due buoni amici.
Lei è fidanzata ancora
con quel Koga, che ogni volta che mi vede ringhia. Mi ha confessato di
volerlo lasciare e lui si vede che sta accettando piano piano Ayame.
Sono molto simili e vanno d’accordo. Lei poi è
innamoratissima, oltre che una grande testona, spero che i suoi sforzi
non siano vani.
Visto
che ormai sono a casa sua, ogni mattina la
accompagno a scuola, e le sue amiche la circondano, facendole
mille domande. Secondo lei sono molto popolare. A me
non sembra.... Tsk, chi le capisce le ragazze?
Ora sono a casa, sistemo un
po’ le cose. Vorrei parlare con Kikyo e capire. Se tornassimo
insieme non penserei più a mia nipote e sicuramente Kagome
vivrebbe meglio senza uno zio impazzito che ha bisogno di sfogarsi.
Inoltre quella ragazza da un pò di giorni sembra strana, ad
essere sinceri è dal giorno del suo compleanno che
c'è qualcosa di strano nell'aria...
Rin ogni volta che mi vede scappa
in cucina, mentre Sesshomaru si comporta come al solito, freddo e
distaccato.
Il mondo sta impazzendo e io non
ci capisco più nulla!
Anche oggi Inuyasha mi ha
accompagnato a scuola. Le mie amiche mi hanno circondata e chiesto se
tra di noi ci fosse un incesto. Fortunatamente Eri si mette sempre in
mezzo e io scappo in classe. Adoro quella ragazza! La sera lavoro al
locale e Inuyasha mi riaccompagna a casa. Si addormenta sempre.
È molto stanco in questi giorni.
Oggi ho intenzione di chiarire con
Koga. Voglio lasciarlo e consigliargli di mettersi con Ayame.
Starebbero bene insieme.
Come al solito lo vedo
all’uscita da scuola e gli sorrido. Andiamo al bar a prendere
un gelato e ci sediamo su una panchina.
-Kagome, ti dovrei parlare- la sua
voce si incrina, sembra indeciso, con un peso da sopportare
più grande di lui.
-Ti ascolto- rispondo decisa,
osservandolo.
-Sai che io ti ho sempre voluto
bene, ma…- non lo lascio finire che gli metto una mano
davanti la faccia. lui mi osserva smarrito, quando fa così
è molto tenero.
-Ti sei innamorato di Ayame- lui
spalanca gli occhi e annuisce piano, la sua espressione mi atterrisce,
davvero pensava che non l'avessi capito?.
-Credo sia meglio per tutti se ci
lasciamo- suggerisce lui, abbassando gli occhi a terra.
Sembra davvero triste, ma io gli
sorrido.
-Hai ragione, spero che tu sia
felice con Ayame, è una brava ragazza, e poi se ci lasciamo
non è detto che non dobbiamo restare amici- mi alzo, ma mi
afferra il braccio, senza stringere.
-E tu sii felice con Inuyasha-
Non ci credo, l’ha
capito anche lui!! Lo guardo e mi sorride. Lo abbraccio forte,
dicendogli tutto quello che non riesco ad eprimere a parole con
quella stretta, e lui ricambia. Ridiamo insieme del nostro
ultimo giorno da fidanzati, sapendo entrambi che saremo sempre amici,
nonostante tutto.
Sembrava che tutto andasse per il
meglio, ma non mi aspettavo di certo di sentirmi malissimo quella sera.
Allora, vi è piaciuto? Lo so che è solo un
capitolo di transizione, ma spero di fare in fretta a postare il
prossimo capitolo!
Non ci sperate troppo, non credo di riuscirci prima del 2009, ma non ci
sa mai... Quindi, voglio augurarvi Buon Natale e Buona anno nuovo,
acneh se in largo anticipo! xD Chissà se avrò
occasione di ridiverlo! ^^
Rubo questo spazietto per dire un ENORME GRAZIE alla mia beta Elly!
Senza di lei sarei persa! Voi non avete idea di tutti gli errori che
faccio ^^'''
E adesso le risposte ai commenti!
Selhin:
Io sono del parere che Inu sia lento e basta! xD Ma anche
l'età non lo aiuta granchè... Non ti preoccupare
se commenti in ritardo, guarda io quanto ci metto ad aggiornare ^^''''
Vabbe, passiamo oltre... E questo è un altro capitolo di
semi-transizione, d'altronde qui qualcosina è successo X3
Spero che continuerai a seguirmi, e a commentarmi, adoro i tuoi
commensull'età di Inu! XD
zero2757:
Mi fa sempre piacere i tuoi complimentonissimi! Mi fai sempre
imbarazzare ^///^ Spero davvero tanto che la storia continui a
paicerti! Fammi sapere che ne pensi!
lady_inuyasha:
Ekiiiiii, tu non sai quanto mi manchi! ç-ç Mi ha
fatto così piacere il tuo commento che davvero mi ha
commosa! Ti ringrazio tantissimo! Spero di risentirti presto! Un bacio!
Bchan:
Kikyo? Secondo me se n'è andata solamente perché
il locale era troppo affollato U.u (xDDDD) Scherzi a parte, grazie per
il tuo commento! Spero che la storia continui a piacerti ^^
Kaggy95:
Al solito, non sono riuscita ad aggiornare troppo velocemente .__.
Accidenti a me e al mio computer scassato! Nonchè alla mia
ispirazione che se ne va ogni due minuti! Vabbe, scusami, piccolo
sfogo. Peccato per il computer, ma ormai avrai risolto! Ti rivedo su
msn! Anche se parliamo poco... o.O Comunque, chi lo sa... Prima o poi
Inuyasha potrebbe non controllarsi ^^ (non sono abituata a fare la
maliziosa ._.) Un saluto grande! Ci sentiamo!
demetra85:
grazie per il commento! Ihih, è già, Inuyasha non
si è controllato, ma vedremo, forse prima o poi si
lascerà andare... xD Come hai detto, si vedrà con
il proseguire dei capitoli! Ormai dovremmo essere vicini alla fine...
Un saluto! Spero che continuerai a commentare!
Kagome19:
ti ringrazio! Spero continuerai a comemtnare ^^ Un saluto!
E adesso un grande grazie a chi mette la fanfic fra i preferiti
(Addirittura 45 persone, sono stupita! O.o e anche molto felice!
<3) e a tutti quelli che leggono soltanto!
Continuate a seguirmi!
Un saluto a tutti! Al prossimo capitolo!
|
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Capitolo 9 *** 9: Shock e baci ***
Secondo me mi sparate, mi trucidate, mi fate in pezzettini piccoli
piccoli e poi, forse, in un atto di magnanimità mi rimettete
insieme, solo per farmi finire la fanfic.... Ok, smetto di
sclerare! Questo capitolo è stato abbastanza difficoltoso,
non potete capire la beta , me ne ha dette di tutti i colori! E ha
ragione! Le mie costanti ripetizioni, i miei errori nei tempi
verbali... Tutto! Sono una frana! Quindi, per il fatto che mi segue
sempre e che è una Santa
se riesce ancora a correggere i miei capitoli, senza mandare tutto
all'aria, io dedico questo capitolo alla mia beta, StRaNgE_GiRl. Anche
se non è tanto, hai la mia completa ammirazione, fiducia e
riconoscenza.
Non voglio rubarvi altro tempo, parlerò di più a
fine capitolo, quando tutti si sono stufati di ascoltarmi e ognuno
andrà a leggere semplicemente la risposta al commento! xD
Buona lettura!
Se
vi dicessero che vostra nipote si è lasciata col ragazzo che
secondo voi l'amava,
e, nonostante non approvaste, vi sembrava
adatto a lei, e ne siete felici, non sareste...
frastornati?
Beh,
è quello che sta accadendo a me. Kagome e Koga si sono
lasciati. La cosa più strana di tutta questa faccenda e che
entrambi non sono tristi, anzi! L'hanno annunciato come se fosse una
notizia da mettere in prima pagina. all'inizio mi aspettavo che lui le
avesse chiesto di sposarlo viste le loro facce! Ma poi mi sono reso
conto della realtà, e Ayame se n’è resa
conto prima di me.
Senza
che nessuno potesse farci nulla, è corsa verso il demone
lupo, che per poco non cadeva per colpa del suo abbraccio e del suo
bacio.
Kagome,
il viso leggermente arrossato e le labbra curvate in
un’espressione tenera e buffa al tempo stesso, è
scoppiata a ridere guardando la faccia tra il disgustato e il sorpreso
del suo ex-ragazzo.
Si,
perché ormai Koga è storia vecchia,
l’ex, quello che non darà più fastidio
a...
Mi
do una pacca sulla fronte così forte da far voltare Sango
verso di me, che mi guarda stranita. Ma come posso andare a pensare
queste cose di mia nipote? Accidenti...
-
Che ti prende, Inuyasha? – mi chiede lei, afferrandomi per il
braccio.
In
quel momento vedo Miroku che si avvicina, ovviamente è
curioso di vedere perché i suoi due amici
“litigano”, almeno questa è la scusa che
si inventerà dopo, visto che la sua mano va dritta sul
fondoschiena di Sango. Uno
schiaffo risuona per tutto il locale e il segno rosso sulla guancia di
Miroku non lascia dubbi: mai farla infuriare.
-
Bene, io torno a lavoro – sussurro, defilandomi verso un
tavolo, mentre Sango, ne sono più che sicuro, si ripromette
di ritornare alla carica appena avrò finito il turno, ma mai
disturbarmi mentre lavoro, eh no. Approfittatrice!
Mi
avvicino al tavolo che devo servire, sorridendo alla coppia che sta
ancora scegliendo. Per fortuna devo solo prendere le ordinazioni,
così posso pensare...
Non
mi sarei aspettato che mia nipote e Koga rompessero; quel ragazzo
sembrava tenere veramente tanto a lei, ma forse mi sbagliavo. Oppure
è cambiato qualcosa. Certo, era stato geloso di me il primo
giorno, me la ricordo quella visita a casa di mio fratello, Kagome ci
presentò e lui quasi mi ringhiò! Certo,
non ho mai sopportato il suo odore, come lui mal sopporta il mio,
eppure stava con mia nipote. Bah, chi lo capisce è bravo.
E
adesso Ayame non lo lascia un momento, sembra un carcerato... Cerca di
aiutarci perché Sango l’ha costretto, per poco non
gli metteva il grembiulino rosa, ma se ha un orgoglio che si possa
definire tale, e qui solo Miroku non ce l’ha, avrebbe fatto
il giro del mondo quaranta volte su un piede piuttosto che mettersi un
indumento del genere.
Kagome...
Mia nipote sa entrare con prepotenza nei pensieri degli uomini e non
farli ragionare più, cosa che sta accadendo anche a me. La
situazione con Kikyo, grazie a lei, mi sta pesando sempre meno, anche
se devo ammettere che mi sento in colpa. Ogni sera la accompagno e,
sfinito, non riesco a tornare a casa, quindi finisco per addormentarmi
sul divano. Quel mobile finirà per avere la mia forma!
Vado
verso un altro tavolo, passando l’ordinazione in cucina, e mi
soffermo su tutto quello che ho pensato. Mi viene un altro colpo.
Accidenti a me e ai pensieri su Kagome... No, è una sfortuna
che in questo lavoro si possa pensare tanto.
La
notizia che io e Koga non stiamo più assieme ha fatto il
giro del locale. Ayame ne era felicissima, e sono sicura che lo
è anche Koga, ma il suo orgoglio gli fa fare quelle facce
schifate e sorprese che la rossa adora.
Inuyasha
mi è sembrato abbastanza colpito dalla novità.
Forse sta pensando a cosa gli
farebbe mio padre se lui ci andasse di mezzo, chissà se
sapesse che mi sono innamorata del suo fratellino,
nonchè mio zio, cosa mi farebbe... Salverebbe
me, forse, e sicuramente ucciderebbe
lui.
Una
cosa abbastanza strana è l’espressione di Sango,
pensierosa oltre ogni dire. Starà architettando qualcosa, e
io sono in mezzo ai suoi pensieri scomposti. Ah, si, quella ragazza
è un tesoro.
La
gente stasera è molto cordiale e simpatica. Per mia fortuna
non ci sono stati grossi problemi a lavoro e posso tornare a casa con
serenità, a parte quello sguardo di Sango, che continua a
seguirmi ad ogni mio più piccolo movimento.
-
Sango, che ti succede? – le chiedo, abbastanza scettica.
-
Studio – mi risponde e, nonostante non mi piaccia, capisco
che non andrà oltre.
-
Vogliamo studiare insieme? – le chiede Miroku, la mano che
quasi le tocca il fondoschiena.
Inuyasha
appare dietro il pervertito e gli ferma entrambe le mani,
l’altra stava andando pericolosamente vicino al mio,
di fondoschiena.
-
Miroku, la pianterai mai di fare il maniaco?
– gli chiede esasperato mio zio.
-
È come chiedere alle api di smettere di fare il miele
– dice distrattamente Sango, continuando ad osservare
Inuyasha e me – Kagome, posso chiederti un favore? –
-
Cosa c’è? – Sono titubante, lei ha
sicuramente in mente qualcosa e il suo sguardo quasi implorante non
è che mi piaccia molto, anzi, mi rende nervosa e per questo
la mia voce esce quasi tremolante.
-
Posso... Per favore... Non ti dico che lo devi fare per forza, dimmi se
non vuoi, ma... Sai... Ho sempre desiderato...
Potertoccareletueorecchie! – le ultime parole le dice
così velocemente che se non avessi un udito così
sviluppato non le avrei mai capite. La guardo stupita e lei continua a
ciarlare sussurrando qualcosa su mio zio e sul fatto che a lui non
piace che le sue “orecchie perfettamente normali”,
come le chiama lui, vengano toccate da mani esterne.
Io
scoppio a ridere e mi siedo, trascinando le mani della mia amica sulla
mia testa, un po’ imbarazzata.
Sento
quelle mani delicate
che accarezzano le mie orecchiette, si muovono quasi da sole, non
è naturale per me lasciarmele toccare, solo mia madre osa
tanto, ma a poco a poco mi rilasso. Il suo tocco quasi non si sente e
mi piace la sensazione di pace che mi dà. Se avessi la coda
non mi stupirei se scodinzolasse.
-
Non... Ti da fastidio? – mi chiede abbastanza titubante, e
per poco non allontana le mani.
-
No, anzi... Mi rilassa... –
Sospira
di sollievo, la sento, e me le accarezza di nuovo, gentilmente.
Guardo
verso Inuyasha, e lo vedo sorpreso. Lo so che non sopporta che qualcuno
gli tocchi le orecchie, mio zio è sempre stato piuttosto
permaloso e suscettibile su questo argomento, quindi ci credo che Sango
era così restia a chiedermelo!
Lei
si ferma, allontanando le mani e facendomi alzare con uno scatto, che
per poco mi fa cadere.
-
Erano davvero soffici! – ridacchia vedendo la mia espressione
frastornata.
-
Uffa però, era rilassante! – mi fermo a guardare
lo sguardo ancora più stupita di Inuyasha e rido
con Sango.
-
Adesso va, Inuyasha è stanco e lo sei anche tu, dobbiamo
chiudere si o no il locale? – mi spinge fuori e per poco non
le mordo la mano.
Mio
zio scuote la testa, sembra quasi esasperato. Mi accompagna a casa come
ogni sera, senza perdersi in chiacchiere inutili.
Mi
ritrovo a guardarlo di sottecchi, spero che non sia così
orgoglioso e permaloso da arrabbiarsi se mi sono fatta toccare le
orecchie. Sbuffo, sapendo perfettamente che non mi dirà mai
nulla, e sto per salire, quando sento una mano che mi toglie qualcosa
dai capelli, e fa una carezza al mio orecchio.
-
Che... – balbetto, senza capirci molto, e per mia fortuna la
notte copre bene il lieve rossore che ho sulle gote.
-
Avevi una foglia sui capelli – per rendere più
veritiera la sua tesi, alza la foglia incriminata, mettendomela fra le
mani – E poi volevo anche dirti che Sango si scusa nuovamente
per averti quasi costretta a farle accarezzare le tue orecchie
– di nuovo, la sua mano sfiora quelle piccole sporgenze soffici che stanno sulla mia
testa, facendomi arrossire ancora di più.
Si
gira, e non ne sono sicura, ma penso che anche lui sia leggermente
rosso e non parla più.
-
Beh, dille che non ha bisogno di scusarsi, non mi ha dato fastidio...
–
-
Puoi dirglielo domani tu – si volta e mi sorride. Trattengo
il fiato. Da quando è successa tutta quella storia con Kikyo
non aveva mai sorriso così apertamente, di sicuro
è rimasto molto colpito da Sango, in pochi sanno che le
orecchie sensibili non vanno strofinate ma massaggiate... E lei era
stata molto brava, forse anche quell’irascibile di mio zio
prima o poi le avrebbe permesso di accarezzarle.
-
Ok... – lo dico sussurrando, ma tanto lui mi sente lo stesso.
Sorride di nuovo e, per scherzare, fa un piccolo inchino e mi indica la
scala, per farmi salire prima.
Ridacchio
e mi inchino leggermente, per poi passargli avanti, sorridendogli
felice.
Salgo
velocemente, essendo un hanyou questa per me è
tutt’altro che fatica.
Prendo
le chiavi dallo zaino, che porto sempre quando vado a lavoro, e apro
leggermente la porta.
Appoggio
le dita sul pulsante per accendere la luce e sento una sostanza
appiccicaticcia incollata alla mano. Spingo il pulsante, osservandola . Noto che quella
sostanza ha un colore rosso. La annuso. Sembra quasi... Vernice...
Alzo
la testa per osservare il resto della casa e per poco non mi prende un
colpo.
I
mobili sono tutti spostati. Il divano ha un grande squarcio e le piume
fuoriescono quasi con prepotenza, andando a inondare di bianco il
pavimento. La mia camera, che più per abitudine che per
altro chiudo sempre a chiave, ha la porta spalancata, non sembra che
sia stata toccata, a parte il cuscino, caduto a terra, ma il letto
è rifatto e io ero uscita troppo di corsa stamattina,
lasciandolo così com’era. Come se qualcuno, troppo
ripugnato da se stesso, avesse voluto sistemare almeno il posto dove
dormo.
Per
fortuna il cibo e le bevande non sono state aperte o rovesciate.
Vedo
Inuyasha entrare e rimanere sbigottito come me. Stringe i pugni
e per poco le nocche non gli diventano bianche. Sta guardando verso i
mobili spostati. Sono abbastanza curiosa per natura e, anche se me ne
pento subito, volgo lo sguardo verso il punto che lo ha interessato e
mi sento morire.
Alcune
scritte, rosse come la sostanza che ho sulle dita, dicono questo:
“incesto”.
Le
parole sembrano scritte con rabbia, frustrazione.
Com’è
possibile capire che mi piaccia Inuyasha?
Beh, non è che il mio sguardo lasci molti dubbi, ma,
diamine! Mi sento morire...
Le
gambe non mi aiutano, le sento molli, completamente andate, e le
braccia mi cadono sui fianchi, anche loro non riescono a sopportare
questo peso.
Ormai
lo sento, le gambe non reggono. Mi ritrovo per terra, a fissare il
pavimento.
Mi
sento confusa e vuota. Capisco ciò che succede, so che
dovrei essere arrabbiata, delusa, triste, o quantomeno fare qualcosa
per ripulire questo caos, ma non ci riesco. Non adesso che credevo che
la vita stesse andando meglio. No, l’unica cosa che riesco a
fare per non cadere nell’oblio è essere
frastornata e confusa.
All’improvviso
le braccia sembrano riprendere vita e me le porto al petto. Mi
abbraccio da sola, mentre vedo una stilla cadere sul pavimento che
continuo a fissare.
Vuota.
Strano,
non mi ero accorta che stavo piangendo. Porto una mano sulla guancia e
la sento bagnata.
Eh,
già, sto proprio piangendo. Sarà che
inconsciamente sono più triste di quel che penso, ma forse
lasciandole andare avrò qualche reazione oltre a questa
confusione...
Ah,
eccolo, eccolo il sentimento che non aspettavo. Sensi di colpa. Eh
già, mi sento in colpa, e mi vergogno che qui accanto a me
ci sia mio zio. Non voglio che mi veda mentre piango e mi
“dispero”, mi dispiace anche che lui debba vedere
la casa per cui ha faticato tanto ridotta così.
Le
lacrime escono più prepotenti di prima, mi sento uno
straccio nel vero senso della parola.
Inaspettatamente
sento delle braccia che mi avvolgono. Dei capelli bianchi mi cadono
sulla spalla e capisco a chi appartengono. Sarebbe strano non
sapere a chi appartengono. Mi esce un singhiozzo
strozzato, e mio zio se ne accorge.
Mi
volto, non rendendomi conto bene
di ciò che faccio. Penso che anche lui sia completamente
ignaro delle mie intenzioni, che non sono chiare nemmeno a me.
Sono in balia dei suoi occhi dorati, in testa la confusione
più totale. ho solo un pensiero, e le sue labbra sono molto
invitanti...
Così
invitanti, che mi sporgo verso di lui e sento il contatto con le mie.
Sono persa, mi accorgo troppo tardi di quel che sto facendo,
ma la cosa più incredibile è che lui... sta
rispondendo al bacio!
Mi
alzo di scatto, non sapendo bene che pensare, faccio la cosa che avrei
dovuto fare dall’inizio, invece di incasinare tutto, e
cioè: sistemare.
Sposto
il divano, piegandomi per raccogliere le piume. Di sottecchi, lancio
un’occhiata a mio zio, che si è alzato e mi lancia
un sorrisino, grattandosi la testa.
Poverino,
è imbarazzato! Gli sorrido, indicandogli gli altri mobili.
Non sono così pesanti per me, ma lui farà meno
fatica, e almeno non penserà a ciò che
è successo.
Lui
capisce, si avvicina ai mobili e in due minuti è tutto al
proprio posto, a parte il divano, ormai da buttare, e ovviamente il
muro ricoperto di scritte.
-
Credo che sarà meglio portarlo fuori, poi penseremo a
buttarlo – parla come se non fosse presente, forse se ne
accorge perché scuote la testa e guarda le scritte sul muro
– Quelle sarà un po’ più
difficile toglierle, ma penso che ridipingendo ce la faremo –
-
Zio, posso chiederti un favore? – guardo in basso, mentre
lavo per terra con lo strofinaccio.
-
Cosa succede? –
-
Non dire nulla a mio padre, sai come reagirebbe… -
Lo
guardo negli occhi e mi risponde uno sguardo serio e leggermente...
Arrabbiato?
-
Visto che lo so glielo dovrei dire, così troverebbe chi ti
ha fatto soffrire! Non sopporto questa storia… -
-
Ti prego, no! È proprio quello che voglio evitare!
–
-
Perché?-
-
Devo sistemare le cose da sola, non posso sempre chiedere a mio padre,
potrebbe anche uccidere qualcuno per come è
fatto… Ti prego, promettimelo!-
Guardo
di nuovo in basso, finendo di pulire per terra.
-
E va bene, lo prometto, non dirò una parola a Sesshomaru!
– si mette la mano sul cuore, come da copione, e sbuffa, per
poi alzare il divano, con poca difficoltà.
Mi
alzo da terra, posando lo straccio sul tavolo, e lo aiuto a portare
fuori il divano, anche se credo che non gli servisse così
tanto il mio aiuto.
Arrivati
al cassonetto più vicino, lo prende con una mano, io lo
lascio titubante, e lui, sbuffando per il peso del mobile, e lo butta
dentro con un tonfo.
Nel
frattempo ha cominciato a piovere e sento che la camicetta si
è appiccicata a me come una seconda pelle. Infastidita vado
verso casa, seguita a ruota da mio zio. Busso alla porta e mia madre mi
apre, guardandomi con sospetto.
-
Che è successo? – chiede, lasciandomi entrare. Per
poco non chiude la porta in faccia a Inuyasha, che la saluta con un
cenno, evidentemente imbarazzato. Sono sicura che mia madre
è arrivata alla conclusione sbagliata, ma è pur
sempre una donna intelligente, anche se un po’ stramba.
-
Il divano si è rotto, visto che lo zio mi aveva accompagnato
mi sono fatta aiutare a portarlo, ma ha cominciato a piovere. Ho
pensato di prestargli dei vestiti asciutti, casomai dormirà
qui stasera... D’altronde è stato così
gentile da aiutarmi – il sorriso e la spiegazione rifilata a
mia madre sembrano convincerla, così sale le scale di corsa,
andando a frugare fra i vestiti di Sesshomaru, tutti e tre speriamo che
non se ne accorga.
-
Cosa farai con il divano? – mi chiede lei, dando i vestiti a
Inuyasha, che si sbriga ad andarsi a cambiare nel bagno.
-
Posso prendere quello in sala che non si usa più?
D’altronde è un divano letto, e lo potrei usare
nel caso un’amica volesse dormire da me –
-
Sono d’accordo. Ma non puoi spostarlo adesso, fuori piove.
Domani con calma ti aiuterà tuo padre, sperando che non
faccia storie – mi sorride e mi fa l’occhiolino.
Non capisco bene l’ultimo gesto, ma annuisco, più
tranquilla.
-
Adesso vado a dormire, sono esausta, è stata una giornata
lunga... Buona notte, mamma – le do un leggero bacio sulla
guancia, cercando di non bagnarla troppo. Lei mi accarezza il viso, per poi passare alle
orecchie, che non smettono di muoversi, agitate.
-
Buona notte, Kagome –
Inuyasha
esce dal bagno, ha una faccia inorridita, segno che non gli piace molto
l’idea di mettersi i vestiti del fratello.
Lasciandomi
sbigottita, ringrazia mia madre senza fare le solite storie,
lei lo
guarda severa, per poi dargli una leggera pacca sulle spalle e
porgergli un ombrello e un futon, che sembra essere troppo pesante per
quelle braccia sottili.
-
Ciao ragazzi, e fate i bravi! –
Il
suo ammonimento mi lascia sbigottita, cosa pensa che potrei fare con
mio... zio?
Mia
madre capisce sempre troppo!
Inuyasha
mi accompagna dentro alla svelta. vado decisa verso
l’armadio, che è rimasto intatto, e prendo il
pigiama. Mi rifugio in bagno, cambiandomi senza dire una parola, mentre
mio zio prende il futon e lo apre per terra. Lo sento sbadigliare e
mettersi a dormire.
Esco
svelta dal bagno, distendendomi sotto le coperte.
-
Buona notte, e grazie, zio – sbadiglio, e in poco tempo una
piccola e solitaria lacrima scivola sul cuscino. Mi lascio andare nel
mondo dei sogni, ma prima mi è parso di sentire la voce di
Inuyasha che mi da la
buona notte.
Allora,
piaciuto? Sinceramente, al contrario di altri capitoli, questo mi ha
quasi soddisfatta, a parte alcuni (molti) pezzi. E per farmi
perdonare, non so se l'avete notato, ma è leggermente (?)
più lungo di altri... Spero
solo che lo apprezzerete!
E adesso i ringraziamenti:
demetra85: Purtroppo non sono riuscita a
far arrivare il capitolo prima del 2009, sono stata incasinata. Non ti
preoccupare, sono felice se nei capitoli ci si lascia andare, sentiti
libera di dirmi quello che vuoi, senza offendere, ovviamente xD E poi
dici cose giuste! Inuyasha dovrebbe fare il primo passo, e i suoi
istinti maschili sono abbastanza svegli, ma quella è sua
nipote, hai pensato a cosa gli farebbe Sesshomaru se lo venisse a
sapere? Secondo me sarebbe morto ancora prima di poter dire una sillaba
xD Per Kagome, eh no, quella ragazza non lo respingerebbe mai ^^ Sono
riuscita finalemente a commentare la tua fanfic, dopo un po' cha
mancavo e che mi ero persa gli aggiornamenti! Spero che la continuerai,
ma non ti metto fretta, prenditi tutto il tempo che ti serve!
kaggy95:
Anche tu sei molto dolse (Con la s, proprio come quando ti parlo su msn
xD) Anche volendo, non potrei aggiornare troppo presto, i
capitoli sono un inferno ed è già tanto se la
beta riesce a correggerli! xD Che poi tu hai letto anceh quello
peggiore, quello che ho dovuto cestinare per non spaccare il computer!
Aiuto... Allora, ho già visto il tuo entusiasmo qaundo l'hai
letto, e tu sai più di altre mie grandi lettrici, sentendoci
su msn mi sembra anche naturale, quindi, acqua in bocca xD E hai
promesso di commentare nonostante tutto... (Si capisce che è
implicito il fatto che vorrei che tu commentassi? xD Scherzo, fa come
vuoi) Spero che la storia ti continui a piacere!
Bchan: Solo
adesso sono riuscita ad aggiornare, scusa... Ho la vita abbastanza
incasinata in questo periodo! Sono contenta che la fanfic continui a
piacerti!
zero2757: Wow,
quanto entusiasmo! Grazie mille per i complimenti, mi sento in
imbarazzo... ^////^ ma ne sono felicissima! Si, anche io faccio il tifo
per la coppia Inu/Kaggy, è troppo carino vedere quando
litigano xD Spero che la storia continui a piacerti!
Selhin:
Non preoccuparti se ritardi, io ritardo sempre! xD Alla fine
l'importante e se riesci a commentare, e tu ci riesci! Poi come farei
senza i tuoi commenti sull'età di Inuyasha che ormai non gli
lascia scampo? =) Vecchiaccio stordito è proprio la parola
giusta! Chissà, potrei cominciare a farlo chiamar
così anche da Kagome... Mi tenti... E comunque qui qualcosa
è successo, anche se è stata lei a prendere
l'iniziativa! Che dici, ci mettiamo a ballare la Hola? xD Anche se
farò vedere la cosa dal cervellino di Inuyasha solo dal
prossimo capitolo =3
Ringrazio di cuore tutte le 52 presone che mi hanno messo fra i preferiti. E ringrazio tanto anche chi solo perde un po' del suo tempo per leggere la mia fanfic. Vi adoro, tutti!
Ci vediamo al prossimo capitolo!
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Capitolo 10 *** Capitolo 10 ***
Mi
scuso con tutti! Non avendo più internet e non riuscendo a
contattare la beta (se lo leggi elly scusami se non ti ho detto nulla,
ma non riuscivo a contattarti!) ho fatto molòto, molto tardi
con la pubblicazione. Mi dispiace fdavvero tanto! Il peggio
è che non so nemmeno quando riuscirò a pubblicare
l'altro, ma è già in lavorazione.
Scusate,
ma non riesco a ripondere alle recensioni. Sappiate solo che dico una
marea di grazie a chi ha recensito e anche chi ha aggiunto la fanfic
fra le preferite o le seguite, siete favolosi! Scusate se non riesco
nemmeno a commentare, appoena riavrò internet mi
rimetterò in paro!
Adesso
vi lascio al capitolo, alla prossima, spero che sarà presto!
Buona
lettura!
Capitolo 10
Stavo
sognando beato fino a poco fa, quando la sveglia di mia nipote ha
trillato senza sosta. Lei era addormentata profondamente, quindi mi
sono dovuto alzare io per andare a svegliarla, ma, quando sono entrato
nella sua camera, ho notato che aveva un’espressione stanca,
nonostante stesse dormendo.
Per
questo adesso sono qui a cucinare una colazione abbondante per quella
dormigliona.
La
stanza è in ordine, ieri sera abbiamo faticato un
po’ per rimetterla a posto, però è
meglio di niente. Il divano si è rotto, anzi,
l’hanno rotto, e io ho dovuto dormire su quello scomodissimo
futon. Almeno Rin è stata gentile a darmelo,
sennò non avevo nemmeno quello.
Le
scritte sui muri ci sono ancora, macchie indelebili che mi ricordano
ogni attimo che qualcuno ha capito... cosa? Be’, sinceramente
non lo so nemmeno io. O forse lo so?
Rosse
come il sangue, è come se mi urlassero dentro le orecchie
quella parola che si legge e non ho il coraggio di pensare. Sarebbe
troppo.
Pensavo
che il mio profondo affetto per Kagome fosse solo dovuto al fatto che
siamo parenti stretti e, nonostante l’età, siamo
sempre andati d’accordo. Mi ricordo ancora di quando
scappavamo via dalle noiose riunioni di famiglia. Lei era una bambina
piccola, ingenua, che si annoiava a stare ad ascoltare i grandi, io
invece ero un adolescente che amava trasgredire.
Sorrido,
poggiando sulla tavola la colazione, finalmente pronta.
Sì,
io e Kagome abbiamo sempre avuto un legame speciale, fatto di amicizia
e complicità, ma anche di bisticci continui.
Lei
è la persona di cui mi posso fidare, quella che mi ha capito
nonostante io non le abbia detto nulla. Solo Miroku riesce a fare
qualcosa di simile, però non arriva mai ai livelli di Kagome.
Quella
con lei è una complicità che si ha poche volte
con le persone, forse una volta nella vita.
Lascio
cadere il bicchiere che stavo per posare sul lavello. Stavo pensando
alla complicità, per caso? Oppure all’amicizia?
Sono uno scemo! Un baka!
Sento
il petto dolorante, l’aria mi manca mentre capisco una
verità fondamentale che, nella mia mente, ho voluto
cancellare, eliminare, eppure era lì, in bella mostra per
tutto questo tempo, però era troppo strana
e scomoda per capirla.
Sono
innamorato.
Innamorato
dell’ultima persona di cui dovrei innamorarmi. Innamorato di
una ragazza che non dovrei nemmeno guardare in quel senso. Innamorato
dell’unica che mi sia rimasta accanto nonostante tutto, e di
quella che non mi guarderà mai più di un amico.
Mi
piego, raccogliendo i vetri.
Oh,
Kagome, perché sei tu la persona giusta per me?
Perché sei nata da mio fratello? Perché?
E,
soprattutto, perché non posso averti?
Cos’è l’incesto, dopotutto? Prima ci si
sposava sempre con parenti, soprattutto le famiglie reali che, per
tenere la loro stirpe, facevano sposare fra loro i cugini. Ma siamo in
tempi diversi, e le famiglie reali sono ben poche.
Già,
Inuyasha, tu vuoi solo trovare un modo per capire ciò che
è successo, vero? Sì, lo voglio trovare, ma per
l’amore non c’è una logica o una
spiegazione, è tutto inconscio.
Dannazione!
Spero
ardentemente che nessuno se ne accorga e, se proprio devono, che
nessuno lo vada a dire a Sesshomaru, o io finirò arrosto.
Però...
adesso che ci penso c’è anche un’altra
cosa da dire. Io amo anche Kikyo...
Kikyo...
Be’, forse la amavo, anzi, sicuramente la amavo. Per circa
tre anni è stata la persona che mi riempiva, ma non era
quella giusta per me. È stata lei che mi
ha aperto, nonostante tutto, e io le voglio ancora bene, ma come
un’amica.
L’amore
è sparito.
Soprattutto
adesso che ho capito che lei c’entra qualcosa con questa
faccenda... dell’incesto.
Tks.
La mia mente ancora fa fatica a pensare quella parola. Meglio smettere
di riflettere su qualcosa che non posso controllare, mia nip... Kagome
si starà per svegliare e io devo fare come se non fosse
successo nulla.
Non
deve sapere che quella frase è diretta a me!
Mi
alzo, buttando nel cestino i vetri. Mi sento una domestica o una
casalinga... Non fa per me! Non mi piace mettere a posto,
però cucinare non è così male...
Mi
levo dalla traiettoria di un “missile umano” appena
in tempo per non essere travolto. Kagome si è alzata
così velocemente che non ho avuto il tempo di sentirla.
Mi
giro ad osservarla, ridacchiando. Ha la faccia stralunata e si guarda
in giro biascicando che è in ritardo e che deve preparare la
colazione in fretta.
Forse
è meglio se la avviso, anche se è troppo buffa.
«Kagome,
ti pregherei di smetterla di parlare senza capire nulla e mangiare la
tua colazione. Farai tardi solo se non ti calmi» sorrido e
non posso fare a meno di scoppiare a ridere quando lei fa cadere la
farina - perché l’aveva presa, non lo so.
Credo
di averla spaventata, non mi aveva nemmeno visto. Deve essersi davvero
agitata al pensiero di arrivare tardi.
«In...
Zio! Ma che ci fai ancora qui? Non hai un lavoro?» mi chiede,
rimettendo la farina a posto. Per fortuna la busta non si è
aperta.
«Grazie
tante, io mi preoccupo per te e questa è il ringraziamento?
Se vuoi me ne vado così senza macchina ci metti il doppio ad
arrivare a scuola» incrocio le braccia, alzando il
sopracciglio. Lei si gira, mordicchiandosi il labbro inferiore.
«Scusa,
è che pensavo che dopo il disastro di ieri... No, niente,
lasciamo stare. Però sono davvero preoccupata, cosa ti
faranno a lavoro se arrivi tardi?» si siede e comincia a
mangiare. Finalmente, pensavo che non si sarebbe mai arresa.
«Sono
il capo, o una specie di vice visto che c’è
Sesshomaru, non mi faranno nulla» le sorrido, mentre lei si
strafoga con quello che ho cucinato.
«Capito.
Adesso vado a prepararmi, vedi di non scappare» mi fa
l’occhiolino e scappa praticamente il bagno.
Che
strana ragazza.
Sposto
leggermente il fumetto, per non farlo vedere, da dietro il grosso libro
che fingo di leggere. Sono arrivato al momento cruciale in cui il
protagonista sta per sconfiggere il nemico, quando in basso mi accorgo
che la battaglia finirà solo nel prossimo numero.
Sbuffo,
infilando entrambe le cose nel mio cassetto. Oggi è una
giornata particolarmente calma qui a lavoro, sono due ore che cerco
disperatamente qualcosa da fare per non pensare a Kagome –
alla fine l’ho accompagnata in orario – ma non
trovo nulla e ogni cosa in questa maledettissima stanza mi ricorda che
dovrei lavorare.
Facile
a dirsi.
Mi
passo la mano sui capelli lunghi. Stasera devo anche aiutare Sango al
locale. Be’, almeno c’è Kagome...
Scuoto
con insistenza la testa. Diamine, non riesco proprio a pensare ad
altro. Mi serve un buon tè o una camomilla...
La
verità è che sono preoccupato sempre per la
stessa cosa. Quella frase rossa sul muro.
Non
mi va che mia nipote la veda ogni volta che sta lì, vorrei
poter fare qualcosa, ma non so cosa. Sono relegato qui senza un fine.
«Inuyasha!»
esclama Sesshomaru, col tono scocciato.
Faccio
un segno con la mano per fargli capire che ho sentito. Non mi va di
rispondergli male.
«Inuyasha,
vattene» mi dice, indicando con un gesto svelto la porta.
«Ma...
Cosa... Perché?» sono rimasto così
spiazzato da dimenticare come si formano delle frasi corrette.
«Non
riesci a concentrarti e non c’è nulla da fare. Non
voglio qualcuno che faccia il peso morto qui in ufficio, soprattutto se
si tratta di te. Meglio se vai via, ne hai bisogno.
Hai la testa completamente da un’altra parte»
sussurra, per non farsi sentire dagli altri.
Sono
scioccato. Mio fratello, il freddo in persona, che capisce che ho altro
per la testa... Il mondo sta proprio cambiando. Sarà che mi
vuole bene, per una volta? Anche se non gli piacciono le persone che
non fanno nulla. Oppure non vuole me tra i piedi?
«Ok.
Allora a domani, Sesshomaru» mi avvio verso la porta, dopo
che mi ha risposto, seccamente che ci saremmo visti quella sera per
portare il divano nella casetta di Kagome.
Penso
di avere un lavoretto da sbrigare... Rin mi dovrà aiutare.
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Capitolo 11 *** 11: Decisioni ***
Capitolo
11
Oggi
a scuola mi sono annoiata a morte. Non facevo altro che pensare a
Inuyasha, a come era calmo nonostante il disastro, anzi, a come volesse
sembrare calmo. Come se non lo
conoscessi…
Ho avuto l’impressione che non volesse avere pensieri... E
forse è stato meglio così.
L’unica mia ancora di salvezza è il lavoro, anche
se devo vedere lui non m'importa... Però, quando entro, vedo
Sango che va da una parte all’altra, saltellando di gioia.
Cosa succede, qui?
«Finalmente, può essere che aprano gli
occhi!» urla, infischiandosene che non entra gente al locale
per colpa sua.
«Sango...» prova a calmarla Miroku – o
comunque a capire cosa succede – , ma non riceve la
benché minima attenzione.
«Miroku... Che sta succedendo?» chiedo, notando che
Ayame si diverte più di Sango; e ha anche cominciato a
saltellare con lei!
Ma che amiche mi sono andata a trovare? Anzi, che datrici di lavoro?
Questa è tutta colpa di Inuyasha!
«Non lo so... è così da quando
è entrata al locale» dice, con tono triste, forse
perché nessuno lo sta rendendo partecipe di quello che sta
accadendo.
Però anch’io mi sento esclusa... Che caspita sta
succedendo? E quante volte ancora dovrò chiedermi che
succede prima di chiederlo alle dirette interessate?
Mi sa che devo decidermi...
«Kagome... Puoi anche toglierti il cappotto, sai?»
ridacchia Sango.
Cos... Ops! Il cappotto... Ma bene, quelle due mi hanno così
presa che mi sono anche dimenticata di togliermi questo ingombrante
cappotto...
«Sango! Ayame! Mi spiegate che sta succedendo?» mi
decido a chiedere, poggiando il cappotto su una sedia. Tanto il locale
resterà vuoto fino a che quelle due non si calmeranno.
«No, segreto!» rispondono in coro, però
almeno si sono fermate... per tre secondi, adesso stanno di nuovo
saltellando.
«Voi due siete proprio andate fuori di testa...» mi
lamento, conscia che non mi ascolteranno.
«Sono d’accordo con te!» esclama con
enfasi Miroku. «Però sono carine...» si
avvicina di soppiatto alle due e, come il grande maniaco che
è, riesce a mettere le mani su entrambi i fondo schiena
delle due, per poi venire schiaffeggiato e calciato.
Ah, dimenticavo, Sango gli ha anche dato un pugno, oltre al calcio...
Però, almeno, Miroku è riuscito
nell’intento!
«Allora, adesso mi spiegate?» richiedo, anche se
sarà inutile.
«Lo scoprirai stasera, dopo il lavoro!» dice Ayame,
sorridendo furbetta.
«Che lavoro se adesso, per colpa vostra, non
c’è nessuno?»
«Suvvia, arriverà qualcuno! È ancora
presto, e abbiamo lasciato il cartello con su scritto chiuso»
spiega Sango.
Cartello... Chiuso...
Non me n’ero accorta...
«Per caso non ti senti bene, Kagome?»
«No, mi sento bene! Sono in perfetta forma! Su, che possiamo
fare?»
«Non fingere, per favore...» Ayame mi si avvicina e
mi porge un fazzoletto. Perché... Perché mi sono
uscite le lacrime proprio adesso? Ho resistito per tutto il tempo, a
scuola, e anche davanti a Inuyasha... Forse sono arrivata al limite.
Sango mi si butta addosso e mi stringe, io per poco non resto
soffocata; ma mi fa piacere che si preoccupi per me.
«Abbiamo saputo tutta la storia da Inuyasha. Ha detto di non
dirti nulla, ma non potevamo fingere...»
«Allora come mai saltavate per tutto il locale?»
sussurro, le lacrime per fortuna sono già finite, ma la
tensione c’è ancora.
«Lo scoprirai molto presto! Però non hai ancora
pensato a chi potrebbe essere stato?»
«Stato a fare cosa?» incredibilmente, Miroku si
riprende giusto in tempo per ficcare il naso.
«Tu non c’entri nulla!»
«A entrare in casa mia e scrivere incesto sulle
pareti» rispondo in un soffio. Anche lui ha diritto di
sapere, tanto, ormai, l’hanno scoperto tutti.
«Chi è stato?» per una volta lo vedo
davvero serio. Non sembra il solito farfallone maniaco, ma un amico...
«Grazie...»
«Non ho mai sentito uno che si chiama grazie...»
Scoppio a ridere, mentre Sango lo sgrida. Forse è anche
colpa mia che l’ho ringraziato in un momento strano,
però ne sentivo il bisogno.
«Comunque, davvero... chi può essere
stato?»
«C’è solo una persona...»
«Sì, solo una...»
Si può sapere di chi parlano? E perché fanno
tutti i misteriosi? Non ci capisco più molto, ma non voglio
pensare a chi è stato. Non voglio saperlo perché
non voglio pensare male di qualcuno. O forse, semplicemente, non voglio
saperlo perché non sono in grado di capire chi
può essere... Eppure... Eppure la mia stanza era in ordine.
Forse, chi l’ha fatto, si è pentito...
«Kikyo» esclamano tutti e tre.
«Cosa?»
«Pensaci bene, Kagome. Solo lei può averlo fatto,
perché solo lei aveva qualcosa contro di voi» mi
spiega Sango, come se fossi una bambina di due anni.
«Però... La camera era in ordine...»
«Cosa significa questo?»
«Voglio parlare con Kikyo!»
«Cheee?» esclamano in coro tutti e tre.
Be’, lo so, è colpa mia che dico le cose
all’improvviso, ma oggi va così.
«Voglio parlare con Kikyo. Se è stata lei, voglio
saperlo. Io... La stimo, e non posso credere che abbia fatto questo
senza motivo. In fondo, è una brava persona»
nascondo il viso, per non osservare le loro facce. Non ce la faccio a
pensare che possano andare contro la mia decisione. Non voglio che si
mettano in mezzo, non voglio ferirli, né che si preoccupino
troppo per me.
Voglio affrontare la mia vita.
E voglio affrontare la mia più grande paura: che Inuyasha mi
lasci sola – anche se non stiamo insieme – per lei,
e che provino tutti pena per me. Non voglio essere quella che si tira
indietro, anche se c’è un incesto di mezzo.
Ho capito, finalmente, che non posso stare senza sapere cosa pensa
Inuyasha di me. Non posso stare senza sapere cosa potrebbe fare Kikyo
per Inuyasha. Non posso stare nell’incertezza.
Se devo farmi da parte, voglio saperlo; così, forse,
smetterò di soffrire.
«E sia, ti accompagno da Kikyo. Oggi il locale
resterà chiuso!» esclama Sango.
Ayame la guarda confusa, poi annuisce.
«Sì, accompagnala. Avrà bisogno del
sostegno di un’amica!»
Ma perché devono sempre decidere tutto per me?
«Posso venire anch’io?»
«No!» dicono in coro Ayame e Sango.
«Grazie ragazze, ma sento che è una cosa che devo
fare da sola.»
«E come arrivi a casa sua senza moto? Con l’autobus
a quest’ora? Eh no, signorinella. Non ti lascio andare da
sola!»
Uh… Mi serve il passaggio.
Mi sa che non posso rifiutarmi.
Kagome sarà sicuramente al locale, mentre io sono qui che la
aspetto a casa sua.
Oggi non mi va di lavorare. Non mi va di stare con gli amici. Non mi va
di andare a casa. Non mi va nemmeno di indispettire mio fratello!
Il che è assai strano…
Mi va solo di stare qui, ad aspettare.
Mi sento quasi come
quelle mogli che aspettano il marito che torna a casa dal lavoro o da
una vacanza. Aspettano anche fino a notte inoltrata e si sentono
tradite perché lui non torna, perché le ha
lasciate per l’ennesima volta a casa, perché
pensano che abbia una storia con un’altra e sono gelose; ma
alla fine quando arriva sono così felici che le
arrabbiature, i dubbi e le incertezze passano come un soffio, per poi
tornare quando dovranno aspettarlo nuovamente.
Sì, mi sento proprio come una di quelle mogl…
CHE STAVO PENSANDO?
MOGLIE, IO?
Ma sto impazzendo, per
caso? Sì, mi sa proprio di sì. Sto diventando
definitivamente pazzo.
D’altronde,
ne sono successe così tante che ormai una persona normale ne
avrebbe abbastanza, ma io no!, continuo a cercarmele.
Una persona sana di mente si sarebbe
allontanata dalla nipote di cui è innamorato…
Ma io non sono affatto
sano di mente.
Forse è questo il vero problema.
E, dopo un tempo incredibilmente lungo, torno anch'io! Questo capitolo
non è stato difficile da scrivere, quando è
arrivata l'ispirazione... ^^'''
Comunque, non ho troppo tempo per parlucchiare. Passiamo subito alle
risposte ai commenti!
Xx Kagome_Chan xX:
Non ho aggiornato presto, e i prossimi aggiornamenti non credo saranno
rapidissimi, ma piano piano aggiorno anch'io! Mi fa paicere sapere che
la storia ti piace. E ci stiamo avvicinando alla fine! Tra poco
potrò metterla fra le storie concluse, e non aspetterete
più i miei aggiornamenti... ^^
zero2757: Si,
finalmente l'ha capito di essere innamorato della nipote! Ah,
Sesshomaru è un duro dal cuore tenerissimo! E ci
stiamo avvicinando alla fine... Spero che questo capitolo ti sia
piaciuto!
Kagome 87: Si,
in effetti quando creo una storia non do a tutti un'infanzia felice...
Anzi, spesso sono catastrofica! Ma in fondo sono romantica, e mi
piacciono gli Happy end... Anche se per arrivarci ci metto parecchio!
Mi fa paicere che la storia ti piaccia, anche se non è
troppo convenzionale. Spero che ti piaccia ancora!
cicca_:
Continuata! Spero che ti piaccia anche questo capitolo.
demetra85: Sto
diventando sempre più lenta con gli aggiornamenti... Ma
almeno arrivano! XD Oh, sì... Con Inu che ha capito i
sentimenti, ce ne saranno di cose... Ma ci avviciniamo alla fine, e non
so quanto riescirò a scrivere. Non ho più
così tanta ispirazione per questa ff, e poi le voglio
mettere la parola fine! XD Ah, chissà se si
consumerà... Ma lo spero anch'io! XD Nessuno può
far concorrenza al nostro monaco preferito come maniaco!
coco_:
Sì, l'ha capito! Finalmente! Però era divertente
scrivere dei suoi pensieri confusi XD Spero che ti piaccia anche questo
capitolo.
E siamo alla fine delle mie note d'autrice. Vi avviso che siamo
nell'ambito finale della fanfic. Ancora qualche capitolo e finisce, se
non impazzisco e mi viene qualche idea, ma non credo.
Spero di aggiornare presto, ma non ci contate troppo! ^__-
|
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Capitolo 12 *** Una conversazione interessante ***
Non vi ho fatto aspettare troppo troppo stavolta, rispetto al solito!
XD
Questo capitolo segna un momento cruciale per Kagome tanto per un'altra
persona. Chi di voi riuscirà a non uccidermi? Credo nessuno.
^^''' I personaggi ormai sono OCC al massimo, quindi sto affrontando
tutto con calma e non come farebbe la takahashi XD Non so scrivere come
fa lei i manga. ^^
Adesso vi lascio al capitolo. Buona lettura!
Capitolo 12
Luogo: Sotto casa di Inuyasha e
Kikyo.
Perché: Sto andando al
patibolo.
Come: Su una moto guidata da una
pazza isterica che
corre troppo e mi fa venire un infarto dopo l’altro.
Ore… Non me ne frega
nulla delle ore!
E non me ne frega nulla nemmeno del
perché, del
luogo o del come ci sto andando.
Solo una cosa conta: cosa devo fare.
E lì sono guai.
Incontrare Kikyo è stata
la decisione che dovevo
prendere. Ma era anche quella che volevo prendere?
Credo di sì.
Però questo non rende le
cose più semplici.
Tra due curve saremo arrivate. Sto
stringendo
tantissimo la vita della povera Sango, che per ora non si lamenta.
Vorrei
fuggire.
In fondo, non sono ancora matura.
Ecco, abbiamo svoltato
l’angolo. Manca una sola
curva.
E io che ci sto a fare qui? Non
dovrebbe parlarci
Inuyasha con Kikyo? O no?
Oddio! ODDIO! Abbiamo svoltato
anche l’ultima
curva!
Vedo casa di Inuyasha. Si
avvicina… Sempre di più…
«Non voglio
più farlo!»
«Lo dici solo
perché sei spaventata. Calmati.»
«E ti pare
poco!»
«Se non ci parli te ne
pentirai amaramente.»
«Meglio essere amari che
finire a fettine.»
«Sai che quello che stai
dicendo non ha senso?»
Sango ha appena fermato la moto sotto il cancello di casa di Inuyasha.
E io la
sto ancora stringendo.
Le cose non vanno benissimo.
«Kagome, lasciami, o
finisce che mi spezzo!»
«Scusa!» la
lascio immediatamente e per poco non
perdo l’equilibrio. Per fortuna che sono ancora seduta sulla
moto.
«Scendi!»
«Come?»
«Scendi dalla
moto!»
«Ah, va bene»
eseguo l’ordine lentamente, tutto pur
di rimandare il momento dell’incontro.
«Adesso va’ a
suonare il campanello. Non accetto
obiezioni!»
«Sì…»
mi giro e vado al cancello; mi spavento
quando sento il rombo della moto.
«In bocca al
lupo!» urla Sango, per poi partire.
«No, non
andare!» sono costretta a urlare, ma non
serve a molto. È già andata.
E adesso sono sola.
Bene.
Benissimo.
Perfetto!
È un disastro…
«Sì?»
all’improvviso sento la voce gracchiante del
citofono. Sobbalzo, quasi urlo, ma mi trattengo.
«Sono Kagome. Kikyo, sei
tu?» forse la mia voce ha
tremolato un po’, ma non me ne preoccupo troppo
perché non si dovrebbe capire
dal citofono.
«Sì. Sali, ti
stavo aspettando» il cancello si apre
e entro nella palazzina di mio zio.
Come faceva ad aspettarmi?
Allora… è davvero lei?
Oh, non ci capisco più nulla!
Però tra poco
saprò.
Arrivo davanti alla loro porta, lei
è lì davanti
che mi accoglie.
Non sorride, ma non mi guarda
nemmeno male.
Almeno è
qualcosa…
«Entra pure. Ho fatto un
po’ di tè, ne vuoi?»
Sembra gentile. Di solito con me
non è così, per
nulla.
«Sì,
grazie» rispondo con un po’ di imbarazzo.
«Accomodati dove vuoi,
tanto la casa la conosci. Io
arrivo subito» indica la sala, poi va nell’altra
stanza. Nel frattempo mi
guardo intorno. Qui è rimasto tutto uguale. Mobili moderni
accostati a mobili
antichi nel giusto ordine creano una sensazione di casa vissuta; il
divano è di
un colore acceso, in contrasto con i colori tenui delle pareti. Non
manca di
certo il televisore moderno e lo stereo, disposti nella libreria di
fronte al
divano.
Come si vede che Inuyasha non ci ha
messo mano.
Questo devo ammetterlo: Kikyo ha
molto senso
estetico.
Mi siedo sul divano giusto
l’attimo prima che
arrivi Kikyo con due tazze colme di tè.
Le appoggia sul tavolo, poi mi
guarda.
«Zucchero?»
«Sì, grazie.
Due cucchiaini» guardo in giro mentre
lei prepara le tazze, non sapendo bene come cominciare. Non posso certo
dirle
che credo che sia stata lei a rovinarmi casa, non sarebbe educato. E
non posso
nemmeno dirle subito cos’è successo, sembrerebbe
sempre che l’accusi. Non so
che fare… Aiuto!
«Ehm… La casa
è sempre bellissima…» ma cosa mi
metto a dire? Aiuto…
«Kagome…
Sappiamo entrambe che non è una visita di
cortesia, la tua, quindi puoi anche arrivare subito al punto. Sappi,
però, che
Inuyasha non è qui» dice con tono calmo.
Rimango per un attimo spiazzata,
prima di
rispondere.
«Meglio così.
Volevo parlare sola con te. Io… Credo
di doverti delle scuse, per il fatto che Inuyasha
non…» alza la mano e non mi
lascia finire la frase. Io mi azzittisco subito.
«So benissimo che viene
tutte le sere da te e resta
a dormire dopo il lavoro al locale; non sono certo stupida.
Più che altro lo
sei tu, adesso. Non chiedermi scusa per una cosa che ti fa piacere. Se
non
volevi che succedesse, già dalla prima sera lo dovevi
cacciare. Adesso, parlami
di ciò che vuoi realmente dire» sorseggia il
tè, poi mi guarda negli occhi.
Ha ragione, sono stata
un’ipocrita a dirle così.
Adesso sarà arrabbiata, quindi addio buone maniere.
Però potrebbe almeno
mettermi un po’ a mio agio…
Su, Kagome, forza e coraggio!
«Ieri sera…
Sono andata a casa e ho trovato tutto
in disordine… Tutto… Incasinato» la mia
voce è un po’ incerta, ma non balbetto,
per fortuna.
«Continua.»
«E…
C’erano delle scritte… Sulle pareti… Mi
chiedevo se tu ne sapessi qualcosa.»
«Cosa vuoi che ti dica?
Che sono stata io? Che non
ti sopporto?»
«No, no…
Io…» balbetto, ritenendomi stupida fino
all’inverosimile.
«Senti,
Kagome… So perfettamente che mi odi, così come
la tua famiglia. Sono sempre stata vista come una stupida da tutti voi,
e la
cosa non è stata per nulla piacevole, ma mi bastava restare
accanto a Inuyasha
per essere contenta.»
«Ma no, non è
così…» sto cercando di rimediare a
una cosa che sanno tutti. Ma posso davvero fare qualcosa?
«Non prendermi in giro,
non sono scema. Devo
ammettere che non mi sta particolarmente simpatico tuo padre, per il
suo modo
da signor uomo-gelo, e tuo nonno è leggermente troppo
attaccato al lavoro,
anche se si nota che vuole bene alla sua famiglia» prende un
respiro profondo,
poi continua. «Però ho sempre cercato di
avvicinarmi almeno a te e a Rin.
Pensavo che avremmo potuto almeno conversare civilmente, anche se non
saremmo
diventate ciò che s può definire una famiglia
unita. Invece…» si ferma di
nuovo. Mi guarda negli occhi come se fosse un’inquisizione.
«Non stare
così rigida. Non mordo mica» ha
scherzato… Kikyo ha scherzato! Non lo credevo
possibile… E ha cercato di
mettermi più a mio agio.
Forse è vero che non le
abbiamo mai dato nemmeno
una possibilità.
«Hai tutte le ragioni per
essere arrabbiata…»
sussurro, pentendomi subito delle mie stesse parole.
Kikyo poggia la tazza sul tavolo,
poi alza gli
occhi.
«Non sono arrabbiata.
Sono solo triste perché
nessuno ha mai capito che non sono cattiva, solo un po’
fredda. Solo Inuyasha
l’ha capito. E di questo gli sono grata…»
«Sì, lo zio
è una brava persona…»
«Però non
trovi che a volte sia un po’ lento?»
«Come?» la mia
voce esce stridula, credo di non
aver capito bene.
«Massì, ci ha
messo due anni per capire che era
innamorato di me, e un altro per chiedermi di uscire. Stavo per perdere
le
speranze!» fa una mezzo sorriso.
Alt! Fermi! Fermate il tempo!
STOP!
Questa è Kikyo? Lei?
Sicuri che non sono in un
universo parallelo?
«Mi sembri ancora rigida.
Forse è vero che siamo
incompatibili.»
«No! Aspetta…
Io… Sono solo stupita. Non ti avevo
mai sentito parlare così» alzo lo sguardo senza
rendermene conto. Non ho più le
spalle piegate in avanti, non ho nemmeno le guance rosse, ho solo una
grandissima curiosità. Forse si può pensare che
sia dovuto più al fatto che
voglio conoscere com’è Inuyasha con Kikyo, ma non
è così.
«Se mi avessi sentito
parlare qualche volta,
avresti capito di più.»
«Vero…»
«Non te ne sto facendo
una colpa, Kagome. Sei stata
abituata e cresciuta dalla tua famiglia a vedermi come
un’estranea perché non
venivo alle riunioni e perché non ero stata accettata come
possibile moglie di
uno dei due capi dell’azienda No Tashio. Alle riunioni di
famiglia screditavano
Inuyasha davanti a me, su di me, o
parlavano di lavoro e mi lasciavano fuori dai loro discorsi. Tu eri
piccola, e
non te ne accorgevi, ma eri l’unica della tua famiglia,
esclusa Rin, che non mi
guardava con ribrezzo» finisce sospirando. Solo adesso sto
capendo che è dura
per lei parlare di queste cose. Non ha vissuto una bella vita, forse
anche per
colpa della sua apparenza fredda, perché non è
stata capita.
«Io… Avevo una
certa stima e allo stesso tempo
timore. Non osavo rivolgerti la parola, però mi avvicinavo a
Inuyasha e gli
chiedevo di te…» arrossisco furiosamente al
ricordo. Da bambina Kikyo mi
impauriva, però mi affascinava. Come quando vuoi capire
com’è fatto un ragno,
ma hai paura di avvicinarti. Anche se lui è così
piccolo che non ti farebbe
nulla.
E poi, a me sono sempre stati
simpatici i ragni.
«Sì, me lo
raccontava. Spesso fantasticavo sul
fatto che tu fossi mia nipote di sangue… Eri molto carina da
piccola, e
crescendo sei migliorata. Ma ti allontanavano sempre da me»
il suo sguardo si
fa vacuo. Vorrei poter dire qualcosa, ma ho paura di spezzare tutte
queste confidenze
che sta facendo. È il mio mondo di bambina che viene
capovoltato, e, anche se
non mi piace, voglio restare ad ascoltare e capire.
«Come mai non sei mai
stata accettata?» lo chiedo
tutto d’un fiato per non fermarmi a metà e perdere
il coraggio. So che
succederebbe, sennò.
«Perché non
ero uno youkai, per prima cosa. Poi
perché non ero ricca, né bellissima. Ma questo
potevo anche capirlo. Credo che
la cosa che mi ha resa più fastidiosa sia il mio voler
entrare negli affari
della società. Rin non se n’è mai
interessata perché adora le faccende di casa
e non sopporta questi lavori di alta società, anche se
sarebbe in grado, invece
a me sempre piaciuti, ma le mie idee li hanno sempre lasciati un
po’ scioccati.
Credo sia colpa del loro orgoglio maschile.»
«Sì! Gli
uomini sono molto orgogliosi, soprattutto
sul lavoro!» ridacchio.
«Infatti. E si arrabbiano
soprattutto se è una
donna a sorpassarli.»
«O se ha idee
migliori…» mi fermo un attimo. Non
avevo idea che Kikyo fosse così. Forse perché, se
ci penso, non ci ho davvero
mai parlato seriamente.
Eppure è abbastanza
simpatica. Inuyasha me lo
diceva sempre, Kikyo va solo presa e capita, così saprai che
è una bravissima
persona. Ma io non ci avevo creduto.
Adesso vorrei sprofondare.
Perché non si apre un
buco sotto di noi quando vogliamo? E perché non
c’è nessuno youkai contro il
quale combattere quando vogliamo sfogarci?
Bah!
Ingiustizie della vita.
«Comunque, non devi
più preoccuparti di me. Presto
avrai Inuyasha tutto per te.»
«Come?»
è la seconda volta che mi fa dire così, con
una vocetta stridula che non sopporto. Forse un po’ ci prova
gusto.
«Io sto andando via. Ho
trovato un’altra
sistemazione, e forse anche un altro uomo.»
«Ma…
Perché?»
«Semplicemente la mia
storia con Inuyasha è giunta
a un punto di non ritorno. Ci consideriamo solo amici… E
poi, lui ormai guarda
te.»
«No, non è
vero. Inuyasha non mi guarda nemmeno
come donna, pensa a me come a una piccola nipote da
proteggere…» sospiro. Non
so perché ho detto questo a Kikyo, ma mi andava di sfogarmi.
«Allora hai qualcosa
sugli occhi… Inuyasha ha
sempre avuto un’attenzione particolare per te. Anche se mai
così forte da
infatuazione… ma quando il suo inconscio ha capito che ti
eri innamorata di
lui, ha cominciato a considerarti una donna. Forse, se tu non avessi
provato
nulla, lui nemmeno… Ma non posso certo dirlo io.»
«Cioè…
lui… Innamorato?»
«Te lo sto dicendo da
prima. Sì, è cotto.»
«Ma… Ecco, non
sapevo… Io…» mi fermo. Prendo un
respiro, poi scuoto la testa per calmarmi. «Vorrei davvero
crederti, ma… Non lo
ritengo possibile.»
«Perché non
hai fiducia in te stessa. E credi
troppo nelle formalità…»
«Un incesto è
pur sempre un incesto» sussurro.
«Però fra
animali è accettato. Perché fra noi
uomini no? Forse vogliamo solo fermare l’istinto, oppure
crediamo che la
famiglia sia più importante dell’amore per una
singola persona. Fatto sta che
non puoi manovrare i sentimenti come vuoi. Loro prendono direzioni
strane, a
volte assurde… E anche adesso. Credevo di non potermi mai
più affezionare a un
componente della famiglia di Inuyasha, invece mi affeziono alla persona
che me
lo porterà via… Il mondo è
strano» sorseggia il tè, come a dirmi che abbiamo
finito il discorso.
E io devo avere una faccia ebete,
perché appena mi
guarda deve simulare una smorfia con un colpo di tosse. Forse voleva
ridere…
«Mi sa che devi andare a
casa. È tardi.»
«Aspetta, ancora non mi
hai risposto!»
«A scrivere incesto sulle
pareti è stato qualcuno
che non voleva. E si scusa con entrambi. Adesso va’ a casa,
Inuyasha si starà
preoccupando per te come una mogliettina, me lo
sento…» poggia la tazza e si
alza. Io faccio altrettanto.
Mi ha congedata. E completamente
spiazzata.
Vorrei chiederle altro. Vorrei
farle altre domande,
parlarle, urlarle, sgridarla, capire… ma non so bene come mi
ritrovo fuori
dalla porta, completamente paralizzata. Guardo per un tempo che mi
sembra
infinitamente lungo la porta davanti a me.
I miei pensieri sono come una
stanza bianca. Non
c’è nulla dentro,
solo stupore.
Quando mi riprendo sbatto
più volte gli occhi.
Ho capito che devo fare. Una cosa
sola. Una.
Ma prima devo chiamare
Sango…
Non posso certo tornare a casa a
piedi!
Devo essere impazzito,
perché sono in una stanza bianca con una
torta al cioccolato; ma in fondo non mi
dispiace, mi piace il cioccolato. La mangio tutta, anche le briciole.
È buonissima.
Mi sono macchiato tutto…
E non me ne importa nulla! Ma, a un certo punto, comincia a farmi male
lo
stomaco. Molto male.
Tanto male che sono costretto a
rimanere a letto, e
non vado a lavoro.
A un certo punto sento un rumore.
Come se un pugno
battesse sul legno. In quell’istante la porta si spalanca e
entra Sesshomaru
che impersonifica il male assoluto.
Ho paura! Scappo,
scappo… Ma non posso! Sto male, a
letto…
E lui si avvicina sempre di
più.
«Inuyasha, come hai osato
innamorarti di mia
figlia?» urla.
«Ahh! Non mi picchiare,
ti scongiuro! Pensavo fossi
arrabbiato perché non ero venuto al lavoro!»
«Inuyasha…»
«Non mi
picchiare!»
«Inuyasha!»
«Cos…?»
apro gli occhi. Sono per terra.
«Inuyasha, va tutto
bene?» chiede una voce
familiare. Annuisco, giusto per non far preoccupare nessuno, e alzo gli
occhi.
«Ka-Kagome!
Che… Che ci fai qui?» chiedo, cercando
di ricordare.
«Questa è casa
mia…» mi guarda strano, come se
fossi impazzito. Be’, dopo aver visto mio fratello come male
assoluto, mi sento
parecchio spaventato…
«Ah,
sì
giusto… Ecco, io mi sono addormentato…»
se avessi detto che lei ha i capelli
neri avrei fatto una figura più dignitosa, me ne rendo conto.
«Sì,
l’ho notato. Ho aperto la porta e ti ho visto agitato,
quindi ti stavo chiamando, ma hai iniziato ad urlare. Che stavi
sognando?» la
sua voce è calma, ma i suoi occhi sembrano molto
preoccupati. Per me. E questo,
anche se non dovrei, mi fa sentire importante.
«Stavo facendo un incubo.
Tuo padre che mi sgridava
perché non ero andato a lavoro. Sembrava
l’impersonificazione del male…»
«Sì, quando si
arrabbia fa molta paura» ridacchia,
un po’ più tranquilla. Ne sono contento.
«Piuttosto, hai
notato?» le chiedo, con un
sorrisino ebete stampato in faccia.
«Cos…?
Oh…»
«Allora?» il
sorriso ebete sembra che non si voglia
più scollare dalla mia faccia mentre lei osserva le pareti
beige. Niente più
rosso, niente più bianco.
«Grazie! Inuyasha, sei
davvero il migliore!» mi
abbraccia come se non potesse fare altro. Mi fa piacere. È
davvero…
Fermi! Mi ha chiamato per nome? Non
l’aveva mai
fatto prima.
«Come mi hai
chiamato?» chiedo, da deficiente quale
sono. Ma potevo starmene zitto? A quanto sembra no.
«Inuyasha…
Posso chiamarti per nome, vero?»
«Lo faresti anche se ti
dicessi di no» sospiro io.
«Vero. Ma voglio una
risposta» dice fissandomi
negli occhi; e, quel punto, capisco che dalla mia risposta lei
capirà qualcosa
che solo le ragazze, anzi, il genere femminile è in grado di
capire – ma
soprattutto che notano solo loro.
Enorme ritardo, ma voglio lo stesso rispondere alle chi mi ha
commentato, anche se sono stanchissima e tra poco mi sa che
ucciderò il computer. XD
Bchan:
Stavolta sono riuscita ad aggiornare abbastanza in fretta per i miei
standard! XD Spero che la tua curiosità sia in parte stata
appagata...
zero2757:
Sì, immaginavo che avresti adorato Ayame e Sango. XD Ah, ma
mancano almeno due capitoli per finire, non ti preoccupare, ancora un
po' dura. ^^ Fammi sapere che ne pensi di questo capitolo!
cicca_:
grazie mille! Mi fa paicere sapere che ti è piaciuto! E di
questo che mi dici? XD
Xx Kagome-Chan xX:
Ah, la concluderò, tranquilla. Tu continua a leggere, poi si
vedrà quel che succederà... Non spoilero! ^^
Spero davvero che ti sia piaciuto anche questo capitolo. Ciao!
demetra:
Posso dirlo con certezza, adoro i tuoi discorsi strambi! XD Mi fai
capire perfettamente quello che vorresti dalla fanfic, e a volte ci
azzecchi, altre no... Fra Inuyasha e Kagome si vedrà...
Invece per quanto riguarda Sesshomaru c'è un punto che
nessuno ha pensato... Ma si vedrà anche quello, forse
prorpio col prossimo capitolo, se non fra due XD Spero che ti sia
pèiaciuto anche questo!
E adesso, vi saluto! Al prossimo capitolo! ^^
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Capitolo 13 *** Capitolo 13 ***
Capitolo
13
Ho
chiesto a Inuyasha se potevo chiamarlo per nome, e adesso mi sta
guardando come se fossi pazza. Ho un bruttissimo presentimento.
«Perché
dovresti chiamare tuo zio per nome?» dice con tono sommesso,
non guardandomi negli occhi.
No, non
mi piace affatto questa domanda.
«Non
hai risposto» biascico con fatica. Nemmeno io ho
più il coraggio di guardarlo. Mi sento impotente, senza
forze… Mi interessa tantissimo la sua risposta, ma se non
fosse quella che vorrei… Sento il bisogno impellente di
scappare, ma dopo la chiacchierata con Kikyo non posso. Non posso
proprio.
«Be’…»
temporeggia. So che sta prendendo tempo, che vuole capire dove voglio
arrivare. Ma io non ho nessun secondo fine… Ok, è
vero, ho un secondo fine, ma non è per nulla cattivo!
Credo...
«Allora?»
«Sarebbe
meglio di no. Così non mi affezionerei di più a
te… Devo prendere le distanze, o tuo padre mi
ucciderà» sorride senza gioia, come se pensasse a
qualcosa di ironico.
«Perché
dovrebbe ucciderti?»
«No,
adesso rispondi tu alla mia domanda. Perché vuoi chiamarmi
per nome?»
«P-perché
non potrei v-volerti chiamare per nome?»
«Perché
sono tuo zio. E perché tu balbetti?» chiede.
Sembra quasi più deciso. Che abbia capito qualcosa? Spero
proprio di no, o sono fritta! No, frena! Io dovrei farglielo capire,
così almeno potrei mettermi il cuore in pace… Ah,
che casino!
«Basta
con tutte queste domande inutili!» urlo, quasi senza
accorgermene; ma lui se ne accorge, perché si azzittisce
subito. Mi guarda apprensivo.
«Sicura
di star bene?» mi chiede, visibilmente preoccupato.
«No
che non sto bene! Sono diversi mesi che sono innamorata di una persona
che sicuramente non mi ricambierà mai, e il peggio
è che non se ne accorge!» sbotto
all’improvviso, stupendomi delle mie parole. Ma non sono
l’unica stupita. Anche Inuyasha lo è.
«Non
sapevo che stessi così…» bisbiglia. Ha
al testa reclinata in avanti, non riesco a vedergli gli occhi, ma so
che i miei tra poco saranno inondati di lacrime.
«Scusa…
Mi sono sfogata con te.»
Baka, baka, baka, baka, baka, sono una
vera baka! Che mi
costava adesso dirgli la verità e farla finita? Ma nooo, io devo
complicarmi la vita!
«No,
fa nulla. Siamo… amici, no, parenti, sì, zio e
nipote… vabbe’, il concetto è che puoi
sfogarti con me. Però ti capisco. Anche io sono innamorato
di qualcuno che non mi ricambierà mai…»
sospira e guarda a terra. Nessuno dei due riesce a guardare
l’altro negli occhi. Sembriamo due scemi che non sanno far
altro che guardarsi le scarpe. Ma bene.
«Ma
come puoi esserne certo?» ecco, mi sono buttata.
Completamente. Spero solo che l’acqua non sia troppo
fredda…
«Ci
sono alcuni motivi che non ci permetterebbero di stare bene
assieme…»
«Caratterialmente?»
«No…
Credo più… socialmente.»
«Ma
quello è solo un problema degli altri, se tu l’ami
dovresti dirglielo…» già,
l’acqua non è fredda. È gelida.
C’è un’altra oltre a Kikyo, ma non credo
ch…
Oddio.
ODDIO. O-D-D-I-O. Sono labbra quelle che sento, vero? Labbra sulle mie.
Un bacio. Come l’altra volta. Però stavolta
è diverso, non sono in lacrime, non è costretto a
ricambiare…
Ehi, ma
che fa? Si è staccato?
«Ma
che fai?»
«Scusa,
non avrei dovuto baciarti… Be’, però tu
hai detto che dovrei dirglielo, e mi è venuto in mente solo
questo modo e…»
Gli
metto un dito sulle labbra. Ok, ho formulato male la domanda.
«Perché
hai smesso di baciarmi?»
«Come?»
chiede, quasi urlando per lo stupore.
«Hai
capito bene.»
«Quindi
la persona di cui sei innamorata… Sarei io?» si
indica, come se non credesse a ciò che dice. Ma…
Ma mi ha baciato! Forse ci è arrivato anche lui! Sono
così felice che potrei mettermi a ballare!
«Finalmente
ci sei arrivato! Sono mesi che cerco di non pensare a te,
però ormai ho capito che è inutile. Soprattutto
dopo aver parlato con Kikyo…»
«Ferma.
Tu hai parlato con Kikyo?»
«Sì,
giusto prima di venire qui» dico, come se fosse naturale.
«Che
caos… Sono innamorato di mia nipote e anche
ricambiato!»
«Meglio,
no?»
«Una
parola: Sesshomaru» esclama, mettendosi le mani nei capelli.
«Ma
scusa, ci siamo riscoperti innamorati e tu pensi a mio
padre!» dico, per poi capire. «No, cancella tutto,
hai ragione tu…»
«Ah,
sono un uomo morto! Anzi, morto sarebbe meglio, Sesshomaru mi
friggerà e mi farà a fettine… E il
fatto che sono suo fratello non lo toccherà
minimamente!»
«Ma
con Koga non ha fatto così tante
storie…» provo a dire, ma vorrei subito tapparmi
la bocca. Ma brava Kagome, gli ricordi che tuo padre non lo sopporta
granché… Ma questo va anche a tuo discapito, no?
Ok, sto parlando a me stessa come se fossi la mia coscienza!
Però il danno è fatto.
«Perché
lo stava valutando. Se ti avesse fatto qualcosa, lo avrebbe squartato
vivo… Con me, però… Sì, mi
squarterà subito.»
Butta
la testa all’indietro, facendo muovere i capelli argentati.
Si vede che è preoccupato… però
è strano. Non mi ha ancora detto molto… Ci siamo
dichiarati, ci siamo baciati, e parliamo di mio padre?
«Troveremo
un modo. E, sai, sospetto che mia madre…»
«Rin!
Giusto, ottimo Kagome! Hai ragione! Rin potrebbe evitare che mi uccida,
forse che mi torturi no, però sarò ancora in
questo mondo! Mezzo morto, però…»
Mi
abbraccia di slancio, come faccio io quando gli apro la porta. Sono
contenta che sia così felice solo per il fatto che adesso
abbiamo, credo, un’inaspettata alleata!
L’ho
abbracciata di slancio senza pensarci due volte, senza pensare che
ormai la vedo come una donna, senza pensare a cosa potrebbe dire o
pensare, senza ricordarmi che ormai non siamo più bambini
con un ingenuo velo sopra gli occhi. Siamo adulti e, purtroppo,
vaccinati… Lei è pure maggiorenne, ormai!
Però adesso non posso certo mandarla via. Ci rimarrebbe
troppo male… e, sì, mi piace stare abbracciato a
lei. Ma non credo che lo ammetterò mai, se non nella mia
testa.
Siamo
ancora abbracciati dopo quello slancio iniziale. L’idea che
Rin possa essere in qualche modo favorevole mi ha entusiasmato. Quella
donna può far fare qualunque cosa a mio fratello. Qualunque. Ricordo
persino che, una volta, aveva voglia di mangiare un gelato su una
spiaggia tropicale… E noi eravamo in montagna. Nemmeno a
dirsi, fu portata subito su una spiaggia tropicale. Ma poi no, non ne
aveva più voglia, adesso voleva mangiare fragole nella
tenuta in campagna a più di tremila chilometri dalla
spiaggia… E via dicendo. Ma la cosa più
impressionante era che mio fratello non si era lamentato una volta,
anzi, aveva acconsentito a ogni più piccolo capriccio
immediatamente. Una cosa spaventosa da parte sua, se si pensa che si
lamenta di tutto, o quasi.
All’improvviso, Kagome
si muove appena. Accidenti, tutto questo pensare a mio fratello mi ha
distratto da… da lei. Ho appena scoperto di essere
ricambiato da mia nipote. È una cosa fantastica e paurosa al
tempo stesso.
«Kagome,
senti…» balbetto, non scostandola da me. Ho troppa
paura di vederla in viso. Non riuscirei più a parlare per
l’imbarazzo. Tutto questo mi sembra solo un sogno!
«Sì,
Inuyasha?»
Dice il
mio nome senza tentennamenti. Io invece a sentirlo ho un sobbalzo, ma
lei sembra non accorgersene… oppure fa finta.
«Ecco,
volevo solo dirti che…» prendo fiato. Adesso lo
dico. Ma… Cos’è questo rumore?
«INUYASHA, ALLONTANATI
DA MIA FIGLIA!»
Adesso
muoio.
Scommetto
che non vi sono mancata, però qualcuno aspettava questo
capitolo, quindi ho dovuto finirlo! Annuncio che mancano solo 2
capitoli alla fine della storia. Vedrò di nonfarvi aspettare
troppo. Il problema è che sono arrivata a un punto in cui
non mi va più di scrivere questa fanfic, perché
non mi piace e perché devo scrivere la fine, situazioni
difficili devono essere risolte, tutto deve chiudersi, finire, non devo
lasciare nulla all'incertezza, e questo mi rende un po' ansiosa... Ce
la farò? Be', non mi importa più, ho deciso che
devo metterela prola fine a questa fanfic! Se lo farò,
sarò più contenta. Sarà la prima che
finirò e, nonostante non mi piaccia più, la
ricorderò comunque con contentezza.
Ringrazio tantissimo cicca_
e kittyna87
per i commenti. Scusate se ci ho messo tanto, ma vi assicuro che la
finirò!!! Un mega grazie alla mia beta, senza di lei sarei
fritta! XD
Al prossimo capitolo! ^^
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Capitolo 14 *** Capitolo 14 ***
Capitolo
14
Prendo
la tazza di tè poggiata sul tavolo. Lo sorseggio un pochino,
senza molta convinzione – è possibile sorseggiare
il tè con convinzione? Annuso quell’aroma dolce e
inebriante, finché la porta non si spalanca di botto. La
tazza per poco non mi sfugge di mano, e un po’ del liquido
cade sul mio vestito.
«Io
non sarei così tranquillo. Ricordati che non ti ho ancora
ucciso solo perché non me lo hanno permesso» ringhia il
mioamatissimo fratellastro,
sbattendo la porta dietro di sé. Non l’ho mai
visto così arrabbiato. L’ira sembrava uscirgli
anche dalle scarpe.
«Infatti
non sono affatto tranquillo. Ma so che non farai niente
perché Kagome ti
odierebbe, sennò» ribatto, ostentando una calma
che non ho. In realtà ho paura, e vorrei rispondergli per le
rime, arrabbiandomi come al solito, ma mia nipote mi ha espressamente
richiesto di non farlo, o andrà tutto a monte.
«Mia figlia non sa
quel che pensa, ma quando tornerà in
sé…» la sua minaccia velata mi fa
venire i brividi lungo la schiena. No, proprio non mi piace parlare
così a mio fratello senza poter ribattere urlando e
sfogandomi…
«Allora
spero che non torni in sé».
…
Ma una battuta me la posso permettere, no?
Sesshomaru
evita di rispondermi. Ha riacquistato una certa calma e compostezza,
anche se sono passati pochi secondi dalla porta sbattuta. Forse il
fatto che Rin gli abbia lanciato un’occhiataccia ha aiutato.
Quando
ci ha visti abbracciati non ha capito più nulla. Mi
è saltato letteralmente addosso, però prima si
è premunito di staccarmi da sua figlia, che non voleva lasciarmi per
nessun motivo. Almeno, questo ha detto lei, poi non so se sia
la verità. Più che altro, credo che avrebbe avuto
un morto sulla coscienza, sennò… Ma, ovviamente,
il mio fratellone adorato non si
è fermato lì. Ha cercato in ogni modo di
staccarci, menandomi e graffiandomi in più punti – mi
ha fatto ben ventitre lividi! – ed è solo
grazie al prodigioso intervento, quasi subitaneo per
un’umana, di Rin che sono ancora vivo, anche se non
completamente vegeto. Lo sapevo che quella donna era l’unica
che potesse fermare quella furia. L’unica!
Kagome,
per prima cosa, ha abbracciato la madre. Credo di aver visto scendere
una lacrima, ma non potrei giurarci. Sesshomaru si è dovuto
fermare per forza, anche se stava ancora stringendomi un po’
troppo forte il braccio. Penso che... Sono sicuro che se
non ci fossero state loro due davanti mi
sarei trovato con un arto in meno, lacerato nel
peggiore dei modi: a suon di morsi.
«Mamma,
papà… Dobbiamo parlarne?» chiede con
una vocina flebile Kagome, trovando molto attraente il pavimento.
«Mi
sembra ovvio che dobbiamo parlarne» risponde pacata Rin.
Nonostante abbia fermato Sesshomaru, non è detto che sia
dalla nostra parte. Già, mi era sfuggito questo particolare.
Kagome
si siede accanto a me. Sembriamo due criminali interrogati dal
poliziotto buono e da quello cattivo.
«Da
quanto va avanti questa storia, precisamente?»
No, ho
sbagliato, dal poliziotto violento e da quello furbo.
«Be’…
un’ora fa».
Sospiro. Non
c’è nulla di peggio dell’interrogatorio
di una madre, e siamo solo all’inizio.
«Come?
Solo da un’ora? Certo che siete lenti…»
Mia
madre sospira, come se fosse delusa. Ma… Ma cosa si credeva?
Che le avessi nascosto tutto? A lei non avrei mai potuto tenere
nascosta una cosa del genere! Beh, probabilmente a
papà sì…
«Mamma!
Cosa pensavi?» chiedo sbalordita, guardandola di traverso.
«Be’,
viene tutti i giorni, ti riaccompagna e state assieme fino a
mattina…»
Sento
lo sguardo assassino di mio padre su Inuyasha.
«Non
è mai successo nulla» dice Inuyasha, con la voce
ferma e decisa. Ma noto perfettamente che la presa sulla tazza
è troppo stretta. Pensavo fosse più
sbalordito… «Ma, Rin… Come fai a non
essere arrabbiata?» Ah, ecco, mi
sembrava strano.
«Perché
ti conosco. So che non ti piace far soffrire le donne, con Kikyo
è andata male perché l’amore fra voi
due si era spento, anche se cercavate di ignorare la
cosa…» spiega con semplicità.
«Rin…»
«Pensaci,
Sesshomaru, se farà soffrire Kagome saprai già
dove trovarlo, non potrà nascondersi!»
Vedo le
goccioline di sudore di Inuyasha alla vista dello sguardo di mio padre.
Non è contento, ma si capisce che sta soppesando
l’idea.
«Ma
è…»
Mia
madre nemmeno lo fa finire, alza semplicemente la mano con fa sempre
quando vuole parlare senza essere interrotta.
«Se
due si amano, che differenza fa? Ricordi quanto ho spinto mio padre per
fargli accettare il matrimonio con un demone?»
«Sì,
ricordo».
Mia
madre sorride. Si vede che Inuyasha sta pensando la stessa cosa che
penso io, me lo dice anche col labiale, attento a non farsi vedere: Sesshomaru è
capitolato!
Sorrido
incoraggiante guardando mio marito. Se lo ricorda sicuramente anche
lui, i problemi che ci ha dato mio padre per
farci mettere assieme. Non avevamo problemi di parentela, semplicemente
riteneva i demoni esseri infimi senza nessuna umanità e
inadatti a portare avanti una famiglia felice. Quanti pregiudizi aveva!
Ricordo ancora che quando gli presentai Sesshomaru, la prima volta,
fece una faccia orripilante. Lui era alto, austero, sembrava senza
sentimenti, proprio come nei stereotipi di mio padre, e non sorrideva.
Il colmo! Non volle accettarlo. Essendo a capo di una ditta famosa,
aveva altri piani per me. Voleva farmi sposare al figlio di un suo
socio, purtroppo demone, diceva, per il bene mio e
dell’azienda, secondo lui. Fece di tutto per mandarmi in
sposa a quel figlio del socio, e ci riuscì. Io ero rabbiosa.
Sulla carta ero sposata a uno sconosciuto, che aveva messo la sua firma
senza sapere a chi andava in moglie.
Quando
lo dissi a Sesshomaru, vidi un sorriso nascere su quelle labbra. Mi
aveva già sorriso, ma quella vola era vero. Lo vidi
così sgargiante solo anni dopo, alla nascita di Kagome.
Mi
diceva stai tranquilla, andrà tutto bene. Domani incontrerai
quel ragazzo e sono sicuro che ti piacerà.
Quel
giorno gli diedi il primo schiaffo della mia vita.
Il
giorno dopo gli diedi il secondo, per poi finire, piangente, fra le sue
braccia, le braccia dell’uomo che avevo sposato.
E mio
padre rimase fregato.
«Che
ne pensi?» mi chiede mio marito.
«Falli
provare. Sai anche tu che tuo fratello non
è malvagio».
Ringhia
appena alla parola fratello, ma non commenta.
«Se
provi a stare oltre le sei di sera insieme a mia figlia da soli, allora
giuro che non risponderò di me. Non mi interessa se
è maggiorenne, vive ancora sulla mia
proprietà!»
«Papà?»
Sesshomaru
si alza senza dire un’altra parola, apre la porta e la
richiude. Ma non la sbatte.
«Sango,
che ne dici di fare, finalmente, un figlio con me?»
«Taci!»
Gli
tiro uno schiaffo appena sento la sua mano sul mio fondoschiena.
È un maniaco e basta, ecco!
«Ma
hai accettato di diventare la mia ragazza…»
piagnucola.
«Il
fatto che abbia accettato non significa che io debba venire a letto con
te!» esclamo, dandogli un pizzicotto sull’altra
mano.
«Piuttosto,
hai detto a qualcuno del fatto che hai accettato da ben tre
giorni?» chiede stizzito, e sembra anche un po’
arrabbiato.
«No,
nessuno, per ora…»
«Appena
quei due si mettono assieme, diglielo!»
«Quei
due chi? Ne abbiamo due di coppie che non si sbrigano!»
«Che
lenti».
All’improvviso
sento una vibrazione. Guardo male Miroku, che sorride con fare
innocente. Ma… Vedo le mani bene in vista, che
può essere?
«Ti
squilla il cellulare, cara Sango» ridacchia, capendo
ciò che pensavo.
«Lo
sapevo! Adesso rispondo, zitto!»
Prendo
il cellulare dalla tasca e lo porto all’orecchio. La prima
cosa che sento è un urlo.
«SANGO!
Sango, devo dirti tutto! Novità su
novità, e poi mio padre, ma no, mia madre, e no, la
casa… Ah, sì, l’abbraccio!
Capito?»
Guardo
Miroku in cerca di un aiuto, pregandolo silenziosamente. Lui ridacchia.
Deve aver capito chi è.
«Kagome,
come pensi che io possa capire a parte che tua madre e tuo padre si
sono abbracciati? Sono felice, ma non mi sembra avessero una crisi o
altro…»
Kagome
sbuffa. Ah, mi sbuffa anche! Ma che tipa…
«Ma
no, mia madre ha messo sotto bacchetta a mio padre!»
«E
perché?»
«Perché
ho abbracciato Inuyasha! E mio padre mi ha scoperto proprio in quel
momento… Probabilmente, ha sentito anche la dichiarazione,
oppure gli ha detto qualcosa mamma…»
«STOP!
Che dichiarazione?»
«Dichiarazione?»
chiede curioso Miroku. Adesso viene ad aiutarmi.
«Be’,
sì, la sua dichiarazione… E mamma ha accettato la
cosa! Papà non molto, ma mia madre l’ha messo
sotto!»
Quindi
quei due testoni stanno davvero assieme? Sicuri? Non è che
sto sognando?
«Sango,
che dichiarazione?»
Guardo
Miroku come se non lo vedessi realmente. Poi comprendo. QUEI DUE STANNO
DAVVERO ASSIEME!
«Miroku,
si sono dicharati!» di slancio, lo abbraccio, troppo felice
per la mia migliore amica e per quel testone di Inuyasha.
«Ah,
Miroku è lì con te…» dice
Kagome, un po’ imbarazzata.
«Ah,
come noi!» dice, per poi mettere la sua mano sulla mia
schiena. Uno schiaffo non gli basta? Be’, finché
non scende troppo potrei anche rimanere così…
«Anche
voi? Che significa?»
«Poi
ti spiego. Kagome, sono così felice per voi! Dì a
Inuyasha che domani daremo una festa!»
«Dice
di no, si vergogna».
«Sciocchezze!»
commenta Miroku, prendendomi il telefonino.
«Se
non si presenta, lo chiudo fuori dal ristorante mentre ti faccio
conoscere dei bei ragazzi!»
«Che
brutta punizione» ridacchio, riprendendomi il telefonino.
«Sango,
adesso devo andare. Mamma dice che devo assolutamente fare la brava con
mio padre e fargli gli occhi dolci tre volte al minuto, o non si ammorbidirà mai…
Ci sentiamo!»
Attacca
e scoppio a ridere. Occhi dolci ogni tre minuti! Suo padre
dev’essere davvero severo… Però potrei
anche capirlo, in fondo suo fratello sta sposando sua
nipote… Ma io sono dalla loro parte, e non posso che esserne
felice!
«Quei
due sono una bella coppia…»
«Già,
come noi» dice Miroku, sorridendomi.
«Miroku…»
sussurro, guardandolo negli occhi. Quasi quasi potrei almeno
baciarlo… Se non fosse per quella mano…
«Ahi!
Ma perché?»
«Ti
meriti lo schiaffo!»
«Povero
me…» piagnucola.
Certo
che sarà dura, avere un ragazzo così. Ma non mi
interessa.
«Su,
andiamo a mangiare un po’ di dolce».
Lui
annuisce, strofinandosi un po’ il rosso che gli ho lasciato
sulla guancia.
Ciao ragazzi! Stavolta niente note all'inizio, tutto alla fine!
Perché? Non so... Mi andava di fare così!
^^
Forse qualcuno già lo saprà, ma io lo ridico: il
prossimo è l'ultimo
capitolo! Dopo, nulla! Nada! Niente! Finito! E io
terrò questa storia nel cuore, come prima long-fic a cui
metto la parola fine! Sono emozionata, sapete? Pensare di non scrivere
più su di loro un po' mi dispiace, ma sono anche felice di
completare questa fanfic che è cominciata, pensate un po', a
giugno del 2008! E' tanto... Ma il discorso finale ve lo risparmio per
il prossimo capitolo, nel quale piangerò e vi
saluterò per bene!
Purtroppo, però, ho qualche piccolo dubbio qull'ultimo
capitolo, quindi probabilmente non aggiornerò prestissimo,
come invece ho aggiornato questo. Quando mai vi ho fatto aspettare solo
tre settimane? XD
Adesso, le mie care risposte ai commentatori! Adoro rispondervi! ^^
Selhin: Sono felice di rivederti fra i commentatori! ^^ Mi
sono mancati i tuoi commenti sulla perspicacia di Inuyasha XD Be',
finché la leggi, sono felice! XD La fine rende sempre un po'
tristi, ma se pensi che finalmente non avranno più
così tanti problemi... E' un buon traguardo! XD (Se non
avranno più problemi...) Spero che mi seguirai ancora, manca
porprio poco alla fine! ^^
marrion:
Sono felice che la mioa fanfic ti sia piaciuta! ^^ Ho scritto il
capitolo più fin fretta che potevo, e ho fatto anche molti
errori, la mia beta si è messa le mani nei capelli nel
leggerlo! XD Be', se non vi metto suspance, come posso farvi continuare
a leggere? ^.^ Spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo!
Demetra85:
anche io sono un po' triste che finisca, ma non ho altre idee per
questa storia! ^^ Sono contenta di sentirti dire che ti sei affezionata
alla storia! Bello l'orribile destino di Inuyasha, vero? XD Spero che
ti sia piaciuto questo capitolo! ^^
Kittyna87:
Come vedi, non ho fatto passare troppo tempo! ^^ Spero che la storia
continui a piacerti!
cicca_:
Visto che è successo? XD Dai, se l'è cavata, per
fortuna! ^^
Bchan:
Sì, quattro mesi per aggiornare il capitolo
precedente, ma solo tre settimane per questo! XD Il prossimo
chissà... Sì, fra loro si sono chiariti, ma
adesso devono chiarirsi con Sesshomaru. XD
Un grande grazie anche a chi ha messo la fanfic fra le preferite e fra
le seguite. Sono felice che mi seguiate in tanti! ^^
E un grazie speciale per il 100! 100 recensioni, sono così contenta! *__*
Al prossimo capitolo!
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Capitolo 15 *** Epilogo ***
Salve! Come vedete, sono riuscita a finire questa storia.
Sì, è stata molto dura, ma ce l'ho fatta! Mi
dispiace avervi fatto aspettare così tanto tempo, non oso
andare a vedere la data dell'ultimo aggiornamento. O.o Però
questo capitolo non voleva proprio farsi scrivere! L'ho cominciato un
centinaio di volte. L'ho anche finito, altre volte, ma non mi
soddisfava MAI. Scrivere la fine di una storia è ben
complicato... Invece, l'altro giorno, ho aperto la pagina di Word e in
mezz'oretta sono riuscito a finirlo! O.o I misteri della vita... anzi,
dell'ispirazione! .-.
In questo momento, devo ammetterlo, odio questa storia.
Perché ormai sono un po' migliorata (modestia sotto zero
^^'''), soprattutto dai primi capitoli. La trama ha molti "buchi" e
forzature, i personaggi sono un po' se non completamente OCC, lo stile
dei primi capitolo è pessimo, ecc... Insomma, ci sono varie
cose che non mi soddisfano! Ma questa è stata la mia prima
long su Inuyasha, all'epoca non avevo mai letto il manga e avevo visto
pochissime puntate dell'anime, l'avevo conosciuto soprattutto
attraverso le ff, quindi mi ritengo leggermente giustificata! XD Questa
ff è stata anche la mia prima sperimentazione di scrittura
in prima persona! E' più difficile di quel che si creda...
Però mi sono divertita! Insomma, ci sono vari motivi per cui
odio e amo questa ff. So che andrebbe rivisionata del tutto e cambiato
qualcosa nei vari capitoli, ma non ho tempo né voglia di
farlo, mi dispiace. Però questa ff segna anche un altro
traguardo: è la prima che finisco! *.* Vi assicuro, per una
come me, che lascia spesso le storie a metà, finire una ff
è una cosa bellissima!
Però una cosa la devo dire: GRAZIE! Grazie a tutti quelli
che mi hanno sostenuto, a quelli che mi hanno ascoltata, a chi ha
commentato, a chi ha solo letto, anche a chi ha storto il naso e ha
chiuso subito la pagina del primo capitolo senza continuare,
perché almeno ha provato a leggerla. Vi ringrazio
perché, senza voi, questa storia non ci sarebbe stata!
Ora, senza altri indugi, vi lascio all'epilogo. Sotto farò
dei commenti al capitolo, non posso metterli qui, o vi spoilero tutto!
^__-
Buona lettura!
«INUYASHAAA!»
SBAM!
Aaargh!
Ma... che... Ahia. Ho sbattuto il naso sul pavimento... Fa male.
Ma
chi è il pazzo che urla di prima mattina? Per di
più... Ah, sì, giusto.
Facciamo finta di nulla, dai, gambe, alzatevi. Con un po’ di
sforzo ce la
faccio e... di nuovo sotto le coperte. Cerchiamo di dormire almeno un
altro
po’, sono stanca...
Peccato
che gli urli dal piano di sotto siano troppo forti per ignorarli.
Sbuffo
sonoramente e mi stropiccio un po’ gli occhi, cercando di
recuperare quel
bellissimo sogno di un mare in tempesta che stavo facendo... Ecco,
sembra che
gli urli siano di meno! Che bello. Finalmente. Si sentono appena... Mi
porto la
coperta fin sopra la testa, chiudo per bene gli occhi e spero che non
vengano a
litigare nella mia camera...
E
poi...
Urlano...
trop...
SBAM!
«Fuori
dal letto!»
Che?
Cosa?Io volevo dormire! Mi stavo per riaddormentare, ce
l’hanno tutti con
questo Sbam! Ehi, ridatemi la coperta! Uffa...
«Forza,
alzati! Kagome, non vorrai rimanere tutto il giorno a letto…
Abbiamo tantissime
cose importanti da fare!»
Tengo
gli occhi chiusi per non guardare male mia madre che cerca di togliermi
anche
le lenzuola. Non ce la farai mai! Io dormo e basta!
«Kagome!
Oggi bisogna andare a scegliere il vestito!»
Chissene
frega del vestito. Io dormo. Ieri sera per aiutare Sango al locale ho
fatto
tard…
«È
DAVVERO OGGI?»
Mia
madre sospira: sembra che si aspettasse che mi alzassi di scatto,
urlassi e
cominciassi a girare per la stanza in cerca di qualcosa di decente da
indossare
come sto, effettivamente, facendo.
«Te
l’avevo detto di non fare tardi… Insomma, per
quanto ancora dovrò ricordarti le
cose?»
Evito
di rispondere sennò mi rinfaccerà il sicuro
ritardo a vita. Stringo i denti e
infilo una maglietta, mentre le urla dal piano di sotto ricominciano.
«Inuyasha
voleva venirti a svegliare… Tuo padre si è
opposto, ancora non si è abituato.»
«Ma
ormai è passato tanto tempo! Papà dovrebbe
calmarsi…»
«Vedrò
di parlare con lui.»
Il
sorriso di mia madre è magico, soprattutto con
papà. Le sorrido anch’io, ma mi
esce un urlo strozzato dalle labbra quando guardo verso
l’orologio.
«Ah!
È tardissimo! Mamma, sai se Sango è disposta a
venirmi a prendere?»
«Sta
suonando da un po’ il clacson, se non scendi andrà
senza di te…»
«Ciao
mamma!»
Mi
fiondo al piano di sotto, saluto velocemente Inuyasha e mio padre, che
quasi
non mi sentono, e esco di casa. Mi guardo attorno, sperando che ci
si… Eccola!
Oh, Sango, per fortuna che ci sei ancora… Ho appena
incontrato i suoi occhi. Mi
sorride. Oh, che bello…
Accende
il motore e parte.
«Cos…
No, aspetta. Sango, aspettaaaaaaaaaaa!»
È
complicato avere un’amica vendicativa.
Sono
circa due ore che sto discutendo con il mio adorato
fratellone. Vuole a tutti i costi rovinarmi la vita, lo so,
ma potrebbe
fare a meno di rovinarla anche a Kagome!
«Hai
accettato!»
«No,
dovevi venire prima da me!» ruggisce quasi.
«Siamo
nel ventunesimo secolo, non all’età della
pietra!» urlo, l’unico modo per non
farsi ignorare da mio fratello e... futuro suocero.
«Non
ti darò mai questa casa!»
«Caro…»
La
voce di Rin interrompe il nostro litigio. Mi guardo attorno e non vedo
Kagome:
strano, dovrebbe esssere… uscita. Già,
probabilmente non l’ho notata,
accidenti!
«Adesso
non posso, devo prima distruggere qualcuno.»
«Caro,
che ne dici se andassimo a farci una lunga chiacchierata?»
Sesshomaru
sospira, ma non dice nulla. Mi lancia uno sguardo omicida, gli occhi
ridotti a
due fessure, poi segue la moglie.
Mi
siedo sul divano. Non ce la faccio più a litigare con
Sesshomaru! È dal
matrimonio di Sango e Miroku che va avanti così! Solo
perché le ho fatto la
proposta quel giorno – fortunatamente Miroku e Sango non si
sono arrabbiati,
anzi, erano contenti –, non può essere
così arrabbiato! Non devo mica chiedere
il suo permesso, quello che conta è ciò che pensa
Kagome!
Idiota
di un fratello…
Lo
squillo del telefono mi distrae dai miei pensieri, lo prendo e lo porto
all’orecchio.
«Sì?»
chiedo: numero privato.
«Sono
io.»
«Non
lo trovo! Sango, tu come hai fatto?» chiedo, disperata,
aggrappandomi
all’abbraccio della mia migliore amica. Sospira. Devo averla
stressata
parecchio, oggi, ma dovrebbe ricordarsi lei cos’ha fatto
quand’era il suo
matrimonio…
«Sembri
quasi Ayame il giorno della scelta vestito.»
«Oh
no!»
«Oh
sì. Stai facendo esattamente come lei.»
La
guardo, completamente disperata. È convinta di
ciò che dice e il dubbio
comincia a impossessarsi di me. Che faccio? Che posso fare per
calmarmi? Anzi,
come posso calmarmi senza un vestito da sposa se il matrimonio
è solo fra una
settimana?
«Dovevo
pensarci prima…»
«Ecco,
adesso copia pure tua madre. Forza, alzati, sfaticata. Andiamo cercare
quest’abito.»
«Ma
abbiamo già girato tutti i negozi!»
Sango
resta un attimo interdetta, sta per rispondere qualcosa, quando sento
la mia
tasca vibrare. Prendo il telefono e rispondo.
«Inuyasha,
ho un grandissimo problema!» biascico, sicura che mi
sgriderà.
«E
io ho la soluzione.»
Sgrano
gli occhi e Sango mi osserva, incuriosita.
«Cosa?»
«Vieni
a casa, subito. Ho la persona che fa per noi.»
«Sa
cucire abiti?» chiede, con gli occhi sgranati. Sango
è ancora accanto a lei che
cerca di calmarla in tutti i modi possibili, ma non è
un’impresa facile.
«Non
parlare come se non ci fossi.»
«Io…
scusa Kikyo, ma mi sembra impossibile che tu… voglia cucire
il mio abito da
sposa.»
Kikyo
sorride appena.
«Da
quando tu e Inuyasha state assieme, mi sono legata a questa famiglia.
Non ti
sembra strano? Comunque, prendilo come il mio regalo di matrimonio,
l’ho già
fatto vedere a Rin…»
«E
mi hanno proibito di vederlo» sbuffo, ricordando il momento
in cui Kikyo è
arrivata a casa, trafelata, con un enorme pacco in mano. Mi ha
sorpassato ed è
andata alla ricerca di Rin. Fortuna che si è ricordata
almeno di salutarmi…
«Hanno
fatto bene!» mi sgrida Sango.
«Io…
Grazie Kikyo. Anche noi ci siamo legati a te.»
Kagome
si gira e corre in camera sua, seguita da Sango. Mia
nipote ha lasciato la casa sull’albero
perché Sesshomaru la
voleva “controllare” di più…
Kikyo
mi guarda.
«Sei
arrabbiata?»
«Ho
la mia vendetta: hai un suocero che non ti lascerà un attimo
in pace.»
Sapevo
avrebbe detto così… Mi dirigo verso il divano,
però mi fermo non appena sento
la sua voce.
«Però
hai anche una brava moglie…» mormora. Se non fossi
un hanyou, non l’avrei
sentita.
«Grazie.»
Le
sorrido, grato. La mia vita sembra andare per il verso giusto, una
volta tanto.
Spero
solo che Sesshomaru non decida di uccidermi proprio adesso.
Bene, sono molto felice che avete finito di leggere! Mi dispiace non
rispondere ai commenti del capitolo precedente, ma non ho tempo.
Però risponderò a quelli sull'epilogo! Un
ringraziamento speciale a chi ha commentato, voi più di
tutti mi avete fatta andare avanti! ^.^
Questo capitolo non risolve tutti i dubbi sulla trama, purtroppo. Ci
sono milioni di questioni lasciate aperte, ma cercherò di
spiegare qualcosina qui, il resto lo lascio alla vostra immaginazione!
^^'''
Inuyasha e Kagome si stanno per sposare, sì, avete capito
bene! Non ho specificato quando, potrebbe essere un mese dopo il precedente capitolo così come tre o cinque anni; ho voluto lasciare alla vostra fantasia questo dettaglio. ^^ Lui gliel'ha chiesto al matrimonio di Sango e Miroku, ma i due
non si sono arrabbiati. (Sto dicendo l'ovvio, ma meglio specificare!)
Anche Ayame si è sposata, io l'ho immaginata vicino a Koga,
ma se voi preferite immaginare qualcun altro va bene lo stesso, visto
che non l'ho spiegato. ^^ Kikyo non è scomparsa, anzi,
adesso è più legata a Kagome e alla sua famiglia,
soprattutto a Rin. Uno dei tanti epiloghi che avevo scritto era dal
punto di vista di Kikyo, che spiegava come si era riavvicinata alla
famiglia di Kagome e riassumeva un po' tutto ciò che sto
dicendo qui, ma non ho usato quello perché non mi soddisfava
(e anche perché non so caratterizzare bene Kikyo!). Come
avete notato, adoro gli happy ending, però mi sa che
Sesshomaru non darà mai pace al povero Inuyasha! ^.^
Bien, purtroppo ho finito il tempo a mia disposizione. Spero vi basti
questa piccola spiegazione, anche se ho detto solamente l'ovvio... Se
avete domande, potete farmele! Ma non credo che farò mai un
continuo o che riprenderò in mano questa ff.
Grazie a tutti, di nuovo. Vi auguro un buon Natale e un felice 2011!
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