Un bacio imperdonabile

di HosognatoHermione
(/viewuser.php?uid=641905)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pensieri profondi ***
Capitolo 2: *** L'arrivo di Hermione ***



Capitolo 1
*** Pensieri profondi ***


I Pensieri di Ron Weasley

Ron se ne stava sdraiato sul letto, portando la mente verso i ricordi più chiari del suo subconscio. Il quinto anno alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts sembrava riaffiorare nei suoi pensieri. Era stato l'anno più difficile da affrontare per il ragazzo dai capelli rossi,che ricordava perfettamente le direttive severe della Umbridge al suo arrivo ad Hogwarts,le accuse mosse contro Silente da parte del Ministero della Magia e l'ES,che Harry ed Hermione avevano fondato reclutando alcuni ragazzi della scuola,poiché la Umbridge si era rifiutata di isegnare la pratica nella disciplina delle Arti Oscure. Grazie agli insegamenti del suo migliore amico,Ron era molto migliorato nella Difesa contro le Arti Oscure nel corso di quell'anno si duro e faticoso,ma al tempo stesso, entusiasmante. Poi i suoi pensieri si spostarono su una sola figura: Hermione Granger. La ragazza più brillante di tutta la scuola nonché la più studiosa. Ron ricordava di quanto si fosse divertito in sua compagnia durante le riunioni dell'ES e di quanto la sua presenza all'interno di quel gruppo di amici fosse indispensabile per lui. 
Si era accesa una scintilla nel suo animo,per tutta l'estate non aveva fatto altro che pensare a lei,segno evidente che si era innamorato della ragazza castana. E ora,a due settimane dall'inizio del nuovo anno scolastico,Ron sembrava essere determinato a confessare i suoi sentimenti a Hermione. 
D'un tratto i suoi pensieri furono interrotti da una voce familiare:
"Sei sveglio Ronald? Mamma ti vuole di sotto" disse sua sorella Ginny
"Arrivo" rispose il ragazzo "dammi un minuto?"
Si vestì e scese di sotto dove la madre Molly lo salutò con un sorriso dicendogli:
"Sei contento per oggi,tesoro?"
Il ragazzo non capiva: "Per cosa Mamma?"
"Su andiamo,non fare lo sciocco" replicò sua madre "sai benissimo cosa intendo! Oggi arriva Harry!"
Ron si stava per strozzare con un pezzo di tost che aveva preso dal tavolo.
"Giusto, me ne ero completamente dimenticato" disse il ragazzo rosso.
"Ma non mi dire" affermò sua madre. Dopidiché continuò "e tra pochi giorni è il suo compleanno,vorrei fare una bella festa dove saremo riuniti tutti insieme"
"Mi sembra una buona idea mamma" rispose Ron non convinto. Ed era plausibile! Probabilmente Harry non sarebbe stato in vena di feste vista la prematura perdita del suo padrino Sirius a causa di Bellatrix. Ron pensava addirittura che Harry non sarebbe tornato ad Hogwarts,cadendo in depressione,ma questo era impossibile poiché Ron sapeva che il suo amico considerava Hogwarts una Casa,più di chiunque altro. Poi sua madre disse. "Non dirmi che ti sei dimenticato anche di Hermione, Ron caro?" Ron rispose "No Mamma, dovrebbe arrivare tra due giorni se non erro"
"Esatto" disse sua madre "Ginny non vede l'ora".
Ron era felice,ma allo stesso tempo nervoso. Si era promesso,per tutta l'estate, di confessare i suoi sentimenti alla ragazza castana. Aveva addirittura sognato di dirle quelle parole e non poteva di certo tirarsi indietro. Non aveva detto niente a sua sorella Ginny e non aveva intenzione di farlo, poiché conosceva la ragazza e sicuramente avrebbe spifferato tutto alla sua migliore amica, ancor prima che Ron potesse dichiararsi. 
Un altro problema sorgeva nella mente del ragazzo,mentre questi si alzava dal tavolo per dirigersi all'aria aperta. Quando avrebbe potuto confessare i suoi sentimenti ad Hermione? Quale sarebbe stato il luogo e il momento migliore per dire alla sua migliore amica che l'amava? Avrebbe dovuto dirle tutto alla Tana,non appena sarebbe arrivata?
Oppure aspettare di essere ad Hogwarts? Ma la domanda più importante che il ragazzo si poneva era la seguente: E se lei non ricambiava i suoi sentimenti? Ron sentiva una fitta allo stomaco al sol pensarci. Era sicuro che sarebbe caduto nella disperazione più totale,perché Hermione per lui era tutto. In molte occasioni le era sempre stata vicino e lo aveva aiutato in non poche circostanze.
Il resto della mattinata, Ron lo passò ad aiutare sua madre e sua sorella nelle faccende di casa e,durante il pomeriggio si allenò con Ginny a Quidditch. 
Nel frattempo si era fatto buio e il ragazzo non vedeva l'ora di riabbracciare il suo amico che non vedeva da tre mesi. Un sonoro CRAC, proveniente dall'esterno della Tana, lo fece smuovere dal divano sul quale era poggiato. Harry era finalmente arrivato. Molly Weasley lo andò ad abbracciare calorosamente,come una madre affettuosa, seguita subito dopo da Ginny che scambiò un'occhiata di piacere al ragazzo corvino. Ron lo abbracciò per ultimo,contento dell'arrivo del suo amico.
"Tra meno di quaranta minuti sarà pronta la cena" disse Molly gentilmente " vatti a cambiare in camera di Ron,Harry caro"
Harry seguì Ron nella sua stanza,contento di aver rivisto il suo amico dopo un'estate poco vivace,causa i Dursley e i ricordi legati all'affettuoso padrino che oramai non c'era più.
"Come è andata l'estate,Ron?" chiese Harry al ragazzo da capelli rossi mentre erano nella stanza-
"Il solito" rispose lui un pò cupo "nulla di speciale apparte gli allenamenti che ogni giorno Ginny mi costringeva a fare.
Harry rise. Ron avrebbe anche voluto informare il suo amico di come quell'estate fosse stata per lui un crescendio di pensieri rivolti ad Hermione,ma ci ripensò ed informò il suo amico corvino che tra due giorni sarebbe arrivata anche lei.
Il resto della serata,lo passarono a mangiare le squisite pietanze,che la signora Weasley aveva cucinato,e a parlare dei nuovi propositi per l'anno scolastico.
Ron continuava a guardare il suo amico. Sembrava essere felice e il motivo risultava anche valido,dato che Harry aveva sempre considerato la Tana come una seconda casa dopo Hogwarts. 














HELLO RAGA! SPERO POSSA PIACERVI QUESTO PRIMO CAPITOLO,UN PO SPOGLIO E CORTO,MA IL PROSSIMO SARA' PIU' LUNGO E RICCO DI CONTENUTI. 
SPERO APPREZZIATE E RECENSIATE IN TANTI! SEMPRE FORTI RAGAZZI! BYE BYE!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** L'arrivo di Hermione ***


L'arrivo di Hermione
Mentre Harry si infilava sotto le coperte nel suo letto, Ron lo scrutò in maniera un pò perversa. Osservava il suo volto e le sue epressioni facciali ma non sembrava cogliere segni di depressione o tristezza che in qualche modo potevano essere legati alla perdita di Sirius. Anche prima a cena,parlava con spontaneità e gioia con Ginny e sua madre. Per un attimo,Ron pensò che Harry si fosse dimenticato degli avvenimenti accaduti tre mesi prima e,di conseguenza,della morte di Sirius,ma si sentì uno stupido nel pensare queste cose anche solo per un attimo. Come poteva Harry Potter,che aveva perso i suoi genitori,non restare affranto dalla perdita di Sirius, il suo amato padrino?
Infine Ron,senza guardarlo e infilandosi anche lui sotto le coperte gli chiese:
"Come stai?"
"Sto bene" rispose Harry "non vedevo l'ora di venire quì alla Tana per rivedervi tutti"
"Beh immagino" disse Ron " quel petulante di tuo zio deve averti veramente rotto le scatole"
"Come sempre" ribatté Harry. 
"Speravo che potessero darti un pò di consolazione visto che Sirius..." Ma Ron si fermò guardando Harry in maniera peccaminosa. Lo aveva detto. Aveva pronunciato il nome di Sirius con una tale non curanza,che ora non sapeva più cosa dire. E dopo un silenzio imbarazzante creatosi nella stanza Ron sibilò: "Scusa Harry,non volevo..."
"Non preocuparti,amico" rispose cupo il ragazzo corvino "Non devi scusarti di nulla"
Poi Harry,guardando la finestra cercando di scrutare la luna,disse: " Quando hanno saputo da Silente che Sirius era morto...beh...non hanno fatto i salti mortali dalla gioia certo,ma giurerei di aver visto quel bastardo di mio zio con un gigno soddisfato che gli si stampava in viso"
"Ehi aspetta, Silente è stato a Privet Drive?" domandò con aria incerta Ron
"Si" disse Harry " doveva informarmi sul fatto che la proprietà di Sirius a Grimmauld Place era diventata di mia e anche il folletto Kreacher"
"Cavolo" esclamò Ron "Chissà la faccia dei tuoi zii nel vedere un tipo particolare come Silente"
"Posso solo dirti che mio cugino Dudley era vicino a farsela nei pantaloni" disse Harry in modo ironico. Ron rise,dopodiché guardò il suo amico corvino e gli disse: "Sono contento che tu sia quì,ricorda che su qualunque cosa io e la mia famiglia ci saremo sempre"
Harry sorrise rendendosi conto di quanto fosse fortunato ad avere un amico come Ron.
Si diedero la buonanotte,addormentandosi all'istante per la troppa stanchezza.

Passarono due giorni dall'arrivo di Harry alla Tana e quello di Hermione era previsto per dopo pranzo. 
In quei giorni,Ron pensò che per confessare il suo amore alla ragazza,avrebbe dovuto aspettare l'arrivo ad Hogwarts,così da potersi godere le ultime giornate senza preoccupazioni. 
Il ragazzo dai capelli rossi era timoroso del fatto che lei non lo ricambiasse così,per evitare sistuazioni spiacevoli alla Tana nel caso lei lo avesse respinto,decise che il luogo ideale per dichiararsi sarebbe stata la scuola di magia.
Come da programma, la bella Hermione arrivò dopo pranzo.
"Come mi sei mancata!" le urlò Ginny mentre le saltava al collo
"Anche tu,moltissimo" ribatté lei
Poi si salutarono con Harry dandosi un lungo abbraccio e mentre la vista dei suoi occhi nocciola si posava su quelli verdi del ragazzo corvino, lei gli disse:
"Come stai, Harry?"
"Sto bene" rispose allegro lui " ti trovo in splendida forma Hermione"
"Harry ha ragione" disse Ron mentre si aggiungeva al gruppo "sei stupenda!"
Tutti lo guardarono con aria attonita,persino Harry che non aveva mai sentito pronunciare una simile frase dalla bocca del suo amico. Essendosi accorto di come veniva fissato,Ron disse tutto d'un colpo:
"Beh ecco...si ma...non che tu non lo sia mai stata...voglio dire insomma..che è bello averti di nuovo tra noi Hermione"
"Oh beh,grazie Ron sei molto carino" disse lei mentre lo abbracciava!
Lui si sentì sollevato e aiutò,insieme a sua sorella Ginny,la ragazza castana a portare le sue cose in camera.
Il resto della giornata passò in maniera tranquilla. Harry,Ginny e Ron si allenavano a Quidditch,mentre Hermione li guardava da lontano,sfogliando un libro. D'un tratto un piccolo venticello si alzò e Ron non potè non notare come Hemione tentava di mettersi a posto i capelli che venivano scompigliati da quella brezza inaspettata. Ron la guardava con occhi d'ammirazione,distraendosi completamente da quello che stava facendo.
"Ron,ATTENTO!" urlo Ginny!
SBAM
La pluffa con la quale si allenavano,andò dritta in faccia al ragazzo rosso che,stordito,cadde dalla scopa. Anche Hermione si era accorta dell'accaduto e si precipitò a vedere come stava l'amico.
Lo portarono in casa facendolo sdraiare sul letto. Dopo cinque minuti si riprese e rivolse un'occhiata preoccupata a Harry:
"Wow amico,non sapevo avessi sviluppato tanta forza nel lanciare la pluffa" 
"Veramente" rispose Harry " è stata Ginny!"
"Miseriaccia! Devo stare più attento o finirà per mettermi al tappeto definitivamente"
Hermione ridendo gli disse:
"Chissà dove avevi la testa Ronald?!"
Ron si limitò ad osservarla per qualche secondo che bastò per far schiarire nei suoi occhi azzuri il sorriso perfetto di quella meravigliosa ragazza!
"Vuoi che ti prenda qualcosa da bere?" gli domandò Harry
"Beh si,mi piacerebbe" rispose lui,distogliendo immediatamente gli occhi da Hermione
"D'accordo,raggiungo Ginny allora e ti porto un pò di succo di zucca"
Ron vide l'amico uscire dalla stanza e si concentrò di nuovo su Hermione che questa volta aveva assunto uno sguardo particolare.
"Mi stavi guardando,vero Ronald Weasley? E' per questo che ti sei distratto?"
Ron rispose di tutta fretta:
"Beh,il fatto è che mi piace vederti leggere,non smetti mai di volerti acculturare"
"Sai come sono fatta!" rispose lei sorridendo di nuovo
Poi gli chiese:
"Ora stai meglio?"
Ron la osservò per più tempo questa volta,ostentando un sorriso e guardandola negli occhi color nocciola. Poi rispose;
"Si,Hermione,mi sento meglio"













CIAO RAGA
INTANTO MI SCUSO SE HO FATTO USCIRE QUESTO CAPITOLO TRE GIORNI AVER SCRITTO IL PRIMO,MA ESSENDO CHE ALL'UNIVERSITA' SONO RICOMINCIATI I CORSI MI RITROVO CON POCO TEMPO A DISPOSIZIONE!
IN SECONDO LUOGO VOLEVO PRECISARE CHE AI FINI DELLA TRAMA QUESTI DUE CAPITOLI, CHE NON C'ENTRANO NULLA CON LA DESCRIZIONE DELLLA FANFICTION,SERVONO A DARE UN'INTRODUZIONE AL TUTTO. SPERO POSSIATE TROVARE PIACEVOLE QUESTO CAPITOLO E FIDATEVI CHE DAL TERZO LE COSE SI FARANNO PIU' INTERESSANTI. BUONA LETTURA! MI RACCOMANDO RECENSITE E GRAZIE A CHI HA COMMENTATO IN PRECEDENZA!

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2500048