Amore. Matrimonio. E poi tutto il resto.

di Louis my hero
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Faith’s poov

Oddio ci siamo. Calma Faith. Calma.

Gli ho comprato un anello di fidanzamento. Insomma, non è un anello da femmine, ovvio. Più che altro si tratta di una semplicissima striscia di metallo con un diamante sopra... Se non gli piace il brillante può sempre girare l’anello in modo che non si veda, no?
Ho fatto male? Sono sempre più convinta di sì, ma, insomma, i maschi per la fatidica proposta di matrimonio devono cercare l’occasione giusta, comprare l’anello, essere romantici, inginocchiarsi... e non ricevono niente se non il ‘sì’.

O ‘no’, ovviamente.

Mi chiedo quale sia la percentuale delle proposte che finiscono in ‘sì’. Sarà più alta di quelle che finiscono in ‘no’, vero?

Sto per rivolgere la domanda a Zayn, ma chiudo subito la bocca. Che idiota.

- Come scusa?- Zayn alza lo sguardo.

- Ah, niente! Stavo solo... Scegliendo dal menù!- sorrido.

Mi chiedo se mi abbia già comprato l’anello. Se sì, sarà semplicemente romantico. Se no, sarà ugualmente romantico sceglierne uno insieme.

 Il successo è assicurato.

Sorseggio il vino e sorrido amorevolmente a Zayn.
Siamo seduti ad un tavolo d’angolo con vista sul fiume. È un ristorante di discreta eleganza, non sobrio, ma nemmeno appariscente. Posto perfetto per ricevere una proposta di matrimonio.
Sono perfettamente intonata con l’arredamento del ristorante: una gonnella bianca da futura sposa con una camicetta stampata e porto anche gli autoreggenti, casomai volesse rinsaldare il fidanzamento più tardi. Ad essere sincera ho speso una fortuna per questi autoreggenti. E mi stanno anche leggermente scomodi. È la prima volta che metto calze del genere. Ma in fondo anche la proposta di matrimonio è una sola, nah?
Magari Zayn ha prenotato una stanza e ci vuole fare un giretto dopo la proposta. Allettante.
No, aspetta. Zayn non è il tipo da prenotare una stanza, non è così megalomane. Non che mi dispiaccia, una proposta di per sé è già perfetta così.
Sembra nervoso. Continua a girarsi i polsini e si guarda intorno. Che dolce. Quando nota che lo sto guardando mi sorride e io ricambio.

-Eccoci qui.-

-Eccoci qui.-

 È come se stessimo parlando in codice, girando intorno all’argomento principale. Mi schiarisco la voce e inizio a giocherellare con le posate. Zio va, non sto più nella pelle. Perché non si toglie il pensiero e basta?

No, aspetta. Non sto dicendo che si debba “togliere il pensiero”, non è una vaccinazione... Ma allora cos’è? È un passo.  Perché siamo come una squadra. Perché non vogliamo altro che stare insieme per tutta la vita. Perché io amo lui e lui ama me.
Cavolacci! Mi si gonfiano gli occhi di lacrime dall’ emozione al sol pensarci. Ma non posso farci niente, sono in questo stato da quando mi ha fatto intendere le sue intenzioni.

Zayn è un po’ maldestro. Il fatto è che mi lascia sempre afferrare inconsapevolmente i suoi intenti.  È un tipo schietto e non fa giochetti o sorprese improvvise e sconvolgenti. Vi faccio un esempio: l’anno scorso al mio compleanno continuava ad alludere al fatto che mi avrebbe regalato un viaggio a sorpresa, e per me è stato, l’ideale, perché sapevo che avrei dovuto preparare una valigia. Soltanto che la sorpresa è arrivata lo stesso, perché non si trattava di andare via nel week end, come avevo immaginato io. Zayn mi aveva fatto arrivare un biglietto ferroviario per Stroud direttamente sulla mia scrivania il giorno del mio compleanno, che cadeva nel mezzo della settimana. Insomma, è saltato fuori che si era già segretamente messo d’accordo con il mio capo per farmi avere un paio di giorni di ferie. Quando, infine, sono arrivata a Stroud, un’auto mi ha portato in un cottage favoloso dove Zayn mi stava aspettando davanti ad un camino acceso con un tappeto di pecora steso lì davanti. (Mmh. Per la cronaca, non avete idea di quanto sia stato favoloso fare sesso davanti al camino. A parte quando è volata fuori quella stupida scintilla che mi ha bruciato la coscia. Ma non importa. È un dettaglio irrilevante.) Perciò anche stavolta Zayn non ha avuto riguardi nel dirmi di questo “pranzo favoloso” a cui dovevo rispondere ad una “grande domandona” mentre mi ha quasi strizzato l’occhio (io, ovviamente,  ho fatto finta di non capire). Poi ha iniziato a chiedermi se mi piaceva il suo cognome, Malik. (In effetti, sì, mi piace da morire.  Ovvio, un po’ mi dispiace il fatto di lasciare il mio nome, Faith Graven, ma, ammettiamolo, quanto è figo Faith Malik? La signora Malik... Mama, mi vengono i brividi di piacere a sol pensarci.)
Forse avrei preferito avere un po’ di sorpresa. Almeno, però, sapevo che era il caso di fare la manicure.

-Allora, Faith, hai deciso?- Zayn mi guarda con il suo sorriso solare. Ovvio, me l’aspettavo che mi avrebbe rivolto la domanda così, più abilmente.

-Ehm...- Abbasso lo sguardo per nascondere lo stato confusionale in cui mi trovo. Ovvio che la risposta sarà “sì”. Un grande e gioioso “sì”. Faccio fatica a credere che siamo arrivati a questo punto, al matrimonio, voglio dire al matrimonio! Io e Zayn siamo sempre stati una coppia fantastica e nei due anni e mezzo che siamo stati insieme ho sempre evitato accuratamente l’argomento matrimonio con annessi e connessi (casa, bambini, divani, vasetti di erbe aromatiche). Viviamo nel suo appartamento, anche se io ho il mio. Siamo un po’ in quella situazione di coppia dove io passo il Natale con la mia famiglia e lui con la sua. Dopo un anno, però, sapevo già di amarlo. Lui è perfetto per me: è il tipico uomo schietto che sembra non ascoltarti, ma che scatta sempre come un leone. Può essere davvero docile, alle volte. (Come quando per sbaglio gli ho schiacciato le dita dei piedi passandoci sopra con una ruota dell’auto e lui non è andato in incandescenza.)  Io sono più come una gazzella. Ci completiamo a vicenda. (Ovviamente non nel senso della catena alimentare, ma metaforico.)

Insomma, dopo un anno sapevo che era l’uomo della mia vita. Ma io so bene, per esperienza, che la parola “matrimonio” è come un enzima: provoca reazioni di tutti i tipi in un rapporto, perlopiù di tipo distruttivo.

Un esempio a caso è Logan:  sono stata con lui per circa due anni e appena ho pronunciato la parola “matrimonio” lui ha iniziato a sclerare dicendo che aveva bisogno di una “pausa”. Ma una pausa da cosa se fino ad allora era andato tutto bene?
Beh lui ha preso una pausa e non ha più schiacciato play. Infatti ha iniziato a vedersi con una tipa con lo schatush color cacca. Non che fossi gelosa,ovvio.  Infatti ho poi iniziato a vedermi con Niall, con la sua sensuale cadenza irlandese. Non ho davvero idea di che cosa sia andato storto con lui. L’infatuazione è durata circa un annetto- del tipo, sono pazzo di te, sesso sfrenato tutte le notti, sei l’amore della mia vita, cose così- finché all’improvviso ci siamo ritrovati a litigare ventiquattr’ore su ventiquattro. Passavamo dall’euforia allo sfinimento nell’arco di una giornata. Ci siamo trascinati per un anno, poi ci siamo definitivamente lasciati.

Poi c’è stato Daniel. Anche con lui la storia è durata due anni, ma non è mai decollata del tutto. In problema era che lavoravamo troppo entrambi. Io ero da poco entrata in un’impresa e viaggiavo spesso fuori città. Lui, invece, stava cercando di diventare socio dello studio contabile in cui era impiegato.  Non ci siamo proprio lasciati nel vero senso della parola... perlopiù è stato un lento e progressivo allontanamento . Circa un anno fa mi ha chiesto un altro appuntamento, ma io ho dovuto dirgli che stavo con un altro uomo ed ero felice. Si trattava di Zayn. L’uomo seduto qui di fronte a me con un anello nella tasca (forse).
Zayn è assolutamente perfetto per me. Ogni tanto ha qualche scatto d’ira con qualcuno, ma nulla di grave. Insomma, nessuno è perfetto. Quando penso alla mia relazione con Zayn mi passano davanti agli occhi scene da film del tipo sguardi rubati, momenti particolarmente intimi, sorrisi. Quando avremo figli racconterò loro della nostra storia d’amore e sarà fantastico.

Mi lascio cullare da queste immagini. Penso tra sessant’anni, quando saremo entrambi vecchi e rugosi e passeggeremo mano nella mano ringraziando Dio per averci fatto incontrare.

Oddio sto sbattendo le ciglia.

-Ehi, Faith, tutto bene?- mi chiede Zayn sorridendo dolcemente.

-Oh sì,- mi tampono gli occhi schiarendomi la voce-  è solo che mi dispiace che tu domani parta...-

Domani Zayn andrà a San Francisco per lavoro. Dovrà restarci tre mesi e mi mancherà tantissimo. Anzi, l’unico pensiero che mi distrae è che dovrò organizzare il matrimonio.

-Tesoro, non piangere. Ci sentiremo tutte le sere su Skype.  Anche se forse è il caso di ricordarti che, se sarò in ufficio, non devi mostrarti completamente nuda alla webcam. – Solo una minuscola scintilla nei suoi occhi mi fa capire che sta scherzando. Però non è una cattiva idea...

-Non completamente- concordo. – Magari solo in mutandine e reggiseno trasparenti. Una cosetta semplice.-

Zayn sorride e mi stringe forte le mani. 

-Ti amo. - Ha la voce profonda, calda, morbida. Non mi stancherò mai di sentirglielo dire.

- Anch’io. –

-A proposito Faith...- si schiarisce la gola. – Avrei una domanda da farti.-

Mi sento sul punto di esplodere. Ho un sorriso teso, carico di aspettativa. Abbasso lo sguardo. Calma Faith. Concentrati. Assapora il momento... Merda. Cos’ho sulla gamba?

Abbasso lo sguardo con orrore. Non so chi abbia inventato queste cazzo di autoreggenti, ma deve essere stato un idiota, perché col cavolo che si reggono da sole. Una è scesa giù fino alla caviglia e ho questa terrificante striscia “adesiva” intorno al polpaccio. Che orrore. Non posso ricevere la proposta di matrimonio in questo stato.  Non posso passare il resto dei miei giorni a pensare: “ È stato un momento romanticissimo. Peccato per la calza.”

-Scusami, Zay. - lo interrompo. – Un attimo solo.-

Mi alzo e do uno strattone alla calza, ma questa si rompe e si sfilaccia tutta.

Perfetto. Non posso crederci che una calza sta mandando tutto a rotoli.

Nascondo con la gonna la calza e mi dirigo frettolosamente nel bagno delle donne. Tiro via la scarpa e la stupida calza, poi mi guardo allo specchio con il cuore in tumulto.  Non posso credere di aver messo in pausa una proposta di matrimonio.

Una ragazza bionda mi passa davanti e mi guarda stringendo fra le dite una matita per labbra. Devo avere un’aria un po’ bizzarra con una calza sfilacciata e una scarpa in mano.

- Il cestino è da quella parte.- mi indica.

- Sì, bene. Grazie.- all’improvviso sento il bisogno di condividere la solennità del momento.

-Il mio ragazzo mi sta chiedendo di sposarlo!!-

-Noo!- Tutte le donne davanti agli specchi di girano a guardarmi.

- In che senso “ti sta chiedendo”?- mi chiede una tipa dai capelli rosso fuoco.

-Me lo stava per chiedere, ma mi è successo questo casino con la calza!- Agito l’autoreggente. - Quindi è in pausa.-

-Beh io mi darei una mossa.- osserva una bionda platinata. – Così non gli darei il tempo per ripensarci.-

-Che emozione!- salta su un’altra. – Posso filmarvi? Ha organizzato qualcosa di mega? Tipo un flashmob?-

-No, non credo.-  Mi tolgo anche l’altra scarpa e l’altra calza e, già che ci sono, prendo la lozione per le mani e me la spalmo sulle gambe nude. Un giorno non vorrei trovarmi a pensare “è stato romanticissimo, peccato per i talloni screpolati!- Poi tiro fuori il cellulare. Devo assolutamente mandare un messaggio a...
 
To be continued...
 
Ciao a tutte J Questa è la mia seconda Fanfiction ed è un po’ particolare. Innanzitutto è ispirata a “Fermate gli sposi” di Sophie Kinsella. La trama è quella e ho voluto riadattarla con i ragazzi perché amo quel libro. Niente, mi fermerò sempre a metà frase, specie perché i capitoli li farò molto lunghi, e voglio mantenere la suspance ;) ditemi che ne pensate dell’inizio, non si capisce molto, ma vedrete che continuando la trama prenderà forma :D
Un bacio a tutte! -Selly
 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


...Hope, mia sorella. Scrivo in fretta:

Oddio! Hop ci siamo! Lo sta facendo!

Un attimo dopo compare la risposta sul display:

Non mi starai scrivendo mentre te lo sta chiedendo spero.

In bagno. Solo un attimo.

Mama che emozione! Sono felicissima per voi, siete una bellissima coppia. Dagli un bacio da parte mia!

Sarà fatto! A dopo xxx

-Chi è lui?- chiede la platinata appena metto via il cellulare. – Vado a dargli un’occhiata.-

Sguscia fuori dal bagno e torna pochi minuti dopo.

-Oh, l’ho visto! È quello schianto di ragazzo castano scuro!-

-Anche io vorrei che il mio ragazzo mi chiedesse di sposarlo!- dice un’altra tipa con i capelli lunghi e neri. – Qual è il trucco?-

-Non lo so- rispondo, dispiaciuta di non poterle essere di grande aiuto. – Credo che sia perché stiamo insieme da tanto tempo: sappiamo di essere compatibili, ci amiamo.-

-Ma anche noi due! Viviamo insieme, l’intesa sessuale è fantastica, va tutto alla grande!-

-Non metterlo sotto pressione- consiglia la bionda saggiamente.

-Tiro fuori l’argomento più o meno una volta all’anno. - La ragazza coi capelli lunghi sembra profondamente infelice.

-Non ti preoccupare.- dico rassicurante alla ragazza, stringendole il braccio. – Sono certa che andrà tutto bene.- Voglio diffondere gioia. Voglio che tutti abbiano la fortuna che abbiamo avuto io e Zayn: quella di trovare la persona giusta e di saperlo.

-Sì. - lei fa uno sforzo evidente per ricomporsi. – Speriamo. Beh, vi auguro tanta felicità!-

-Grazie! Ecco, adesso vado, incrociamo le dita!-

Esco dal bagno ed è come se avessi schiacciato di nuovo il tasto “play”. Zayn è seduto nella stessa identica posizione. Non sta neppure trafficando con il cellulare. Deve essere concentrato quanto me su questo momento: il più speciale della nostra vita.

-Scusami.- scivolo sulla sedia e gli lancio il sorriso più amorevole e aperto di cui sono capace.

-Ricominciamo da dove ci eravamo interrotti?-

Zayn sorride, ma noto che ha perso un po’ di slancio.

- È un giorno così speciale- dico incoraggiante. – Non pare anche a te?-

-Assolutamente sì .- annuisce.

-Il ristornate è favoloso.- mi guardo intorno sorridendo, forse con troppo entusiasmo. – Il posto ideale per fare una... bella chiacchierata.-

-A proposito Faith, avevo una domanda da farti.-

Mentre ci guardiamo negli occhi, i suoi si increspano leggermente agli angoli. – Non credo che sarà una sorpresa enorme per te...-

“Oddio, oddio, ci siamo.”

-Sì?- La mia voce è uno starnazzio nervoso.

-Altro pane?-

Zayn sobbalza per lo choc e io alzo la testa di scatto. Un cameriere si è avvicinato così silenziosamente che non ci eravamo accorti di lui. Sono così frustrata che mi viene voglia di sbattere via il cestino del pane. Possibile che il cameriere non si sia accorto di niente? Non li addestrano a riconoscere una proposta di matrimonio in arrivo?

Vedo che anche Zay è rimasto scombussolato. Quello stupido. Come osa rovinargli questo grande momento?

-Allora- dico incoraggiante a Zayn, appena il cameriere si allontana. – Avevi una domanda da farmi?-

-Beh, sì. - Mi guarda intensamente e fa un sospiro profondo, poi la sua espressione cambia di nuovo. Mi  giro per la sorpresa e vedo avvicinarsi un altro, maledetto cameriere. Beh in effetti, mi sa che è abbastanza normale in un ristornate.
Ordiniamo entrambi da mangiare  e li cameriere si allontana, ma potrebbe comparirne un altro in qualsiasi momento. Non ho mai provato tanta pena per  Zayn come ora. Come fa a chiedermi di sposarlo in circostanze del genere? Come fanno gli uomini? Non riesco a trattenere un sorrisino ironico.

-Non è la tua giornata, eh?-

-Eh, no.  Beh, ordiniamo champagne?-

Non riesco a trattenere un sorriso d’intesa. – Non ti pare un po’ prematuro?-

-Beh, dipende.- Alza le sopracciglia. – Dimmelo tu. –

Il sottosenso è talmente ovvio che non so se ridere o abbracciarlo.

-Beh, in tal caso...- Faccio una pausa deliziosamente lunga, tenendo entrambi in sospeso. – Sì, la mia risposta sarebbe sì. –

La sua fronte si rilassa e vedo la tensione che l’abbandona. Pensava davvero che avrei potuto dire di no? È talmente modesto... un uomo così caro. Oddio, stiamo per sposarci!

-Sì, Zayn, con tutto il cuore.- aggiungo per dare maggiore enfasi alla risposta, con voce improvvisamente tremante. – Non sai quanto sia importante per me. È... non so neanche cosa dire.-

Lui mi stringe le dita tra le sue ed è come se avessimo un linguaggio in codice tutto nostro. Per un attimo rimaniamo in silenzio. È tutto assolutamente perfetto. Quante possibilità. Quanti progetti. Quanti anni meravigliosi da passare insieme.

-Allora.- dico alla fine, sfiorandogli leggermente le dita. – Contento? Felice? –

-Non potrei esserlo di più. – mi carezza la mano.

- È da un secolo che ci penso.- Sospiro soddisfatta. – Ma non avrei mai immaginato... Tu non... o sì? Sarà... come sarà? Che effetto farà?-

-Ah, sì, capisco cosa intendi dire.- annuisce.

Vedo la ragazza con i capelli lunghi che ci guarda dall’altra parte della sala e non posso fare a meno di sorriderle. (non è un sorriso trionfante, perché sarebbe insensibile da parte mia. Un sorriso umile, pieno di gratitudine.)

- Desidera del vino, signore? Signorina?- Il sommelier si avvicina e io lo guardo raggiante.

-Mi sa che qui ci vuole dello champagne.-

-Absolument- mi sorride di rimando. – Lo champagne della casa? Oppure abbiamo un ottimo Ruinart per le occasioni speciali.-

-Vada per il Ruinart.- È più forte di me, devo comunicare la nostra gioia anche a lui. – È un giorno molto speciale! Ci siamo appena fidanzati!-

- Mademoiselle!- la faccia del sommelier si increspa in un sorriso. – Félicitatios! Signore, tanti auguri!-

Ci giriamo tutti e due verso Zayn, ma con mia grande sorpresa non sembra immerso nello spirito del momento. Mi sta fissando come fossi un fantasma o qualcosa del genere. Perché ha un’aria così terrorizzata? Qual è il problema?

-Che cosa...- Ha la voce strozzata. – Che cosa intendi dire?- D’un tratto capisco perché è sconvolto. Ovvio. Figurarsi se non rovino tutto come al solito.

-Scusami, Zayn. Volevi avvisare prima i tuoi genitori?- Gli stringo la mano. – Ti capisco perfettamente. Non lo diremo a nessun altro. Promesso. –

- Non diremo che cosa?- Mi fissa con gli occhi strabuzzati.  – Faith, noi non ci siamo fidanzati.-

-Ma...- lo guardo incerta. – mi hai appena chiesto di sposarti. E io ho detto di sì. -

-No, io non ho proprio fatto niente!- Stacca bruscamente la mano dalla mia.

Okay, uno dei due sta per andare fuori di testa. Il sommelier si è allontanato con discrezione e lo vedo mandare via l’altro cameriere, che stava tornando con il cestino del pane.

- Faith, mi dispiace, ma non so proprio che cosa tu stia dicendo.- Zayn si passa la mano fra i capelli. – Non ho mai parlato di fidanzamento ufficiale, né di matrimonio, né di matrimonio o altro.-

-Ma... era implicito! Quando hai ordinato lo champagne e hai detto “Dimmelo tu” e io ho risposto “Sì, con tutto il cuore”. È stato tutto così sottile, così bello!-

Lo guardo, sperando che mi dia ragione e provi quello che provo io. Lui, però, sembra sconcertato, e io d’un tratto vado nel panico.

-Dunque... non erano queste le tue intenzioni?. Ho la gola così chiusa che faccio fatica a parlare. Non posso credere che stia succedendo sul serio. – Non intendevi chiedermi di sposarti?-

- Faith, io non ti ho chiesto di sposarmi!- dice deciso. – Punto.-

Deve proprio gridare così forte? Da ogni angolo della sala si levano sguardi incuriositi.

-Okay! Ho capito!- Mi sfrego il naso con il tovagliolo. – Non c’è bisogno che lo annunci a tutto il ristorante.-

Mi sento travolgere dall’umiliazione. Sono impietrita dal dolore. Come ho fatto a prendere un simile abbaglio? E se non mi stava chiedendo di sposarlo, allora perché non lo stava facendo?

-Non capisco.- Zayn sta praticamente parlando da solo. – Non ho mai detto niente, non ne abbiamo mai nemmeno discusso...-

-Invece hai detto un sacco di cose!- Non riesco a contenere il dolore e l’indignazione. – Hai detto che stavi organizzando un “pranzo speciale”.-

-Ed è “speciale”!- ribatte lui sulla difensiva. – Domani parto per San Francisco!-

-E mi hai chiesto se mi piaceva il tuo cognome! Il tuo cognome, Zayn!-

-In ufficio stavamo facendo una specie di sondaggio per gioco!- Zayn ha l’aria confusa. – Erano solo chiacchiere.-

-E mi hai detto che avevi una “domandona” da farmi.-

-Non una “domandona”.- Scuote la testa. – Una domanda.-

-Io ho sentito “domandona”.-

Fra noi cala un silenzio penoso. La nuvola di felicità è svanita.

- Allora di cosa si tratta?- chiedo alla fine. – Qual è questa importantissima domanda che dovevi farmi?- Zayn sembra in trappola.

-Non è importante. Lascia stare.-

-Su, forza, dimmelo!-

-Beh, okay.- si arrende. – Volevo chiederti...
 
Ciao a tutte! Ecco l’aggiornamento della storia :) alla fine Zayn non voleva chiedere un matrimonio a Faith, ma la storia è ancora lunghissima J ringrazio chi ha recensito e aspetto altre recensioni! Alla prossima :)
-Selly
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


... un consiglio su come usare le mie miglia aeree. Avevo pensato che potremmo organizzare un viaggio.-

- Miglia aeree?- ripeto sprezzante. È più forte di me.

-Hai prenotato un tavolo in un ristorante speciale e ordinato champagne per parlare di miglia aeree?-

-No! Cioè...- Zayn fa una smorfia dispiaciuta. – Faith, mi sento davvero malissimo. Non avevo la più pallida idea...-

-Ma se ci siamo appena detti così tante cose sul nostro fidanzamento ufficiale!- Mi viene di nuovo da piangere. – Ti ho accarezzato la mano, dicendoti che ero felicissima e che era un secolo che ci pensavo, e tu hai concordato! A cosa credevi che mi stessi riferendo?-

Gli occhi di Zayn continuano a muoversi freneticamente, come in cerca di una via di fuga.

-Pensavo che stessi... sì, insomma... parlando in generale.-

-“Parlando in generale”?- lo fisso. – E che cavolo vorrebbe dir e “parlare in generale”?-

Zayn sembra ancor più disperato.

-La verità è che non sempre capisco bene quel che mi dici- ammette in un improvviso accesso di sincerità.   – Quindi mi limito a... annuire.-

Annuire?

Lo fisso turbata. Credevo che avessimo un’intesa silenziosa senza pari e parlassimo un linguaggio in codice tutto nostro. Lui, invece, si limitava ad annuire. Due camerieri ci mettono davanti le nostre insalate e filano via in fretta, come se avessero intuito che non siamo in vena di chiacchiere. Prendo la forchetta e poi la poso di nuovo. Zayn non sembra neppure aver notato il piatto.

-Ti ho comprato un anello di fidanzamento- dico, rompendo il silenzio.

-Oddio. - Si nasconde la testa tra le mani.

-Fa niente. Lo riporto indietro.-

- Faith. - Sembra sotto tortura. – È proprio necessario... Domani parto. Non potremmo lasciare perdere l’argomento?-

-Insomma, pensi di sposarti o no, prima o poi?- Mentre formulo la domanda, sento un’angoscia profonda. Un attimo fa credevo di essere fidanzata. Avevo corso tutta la maratona. Ero sul punto di gettarmi contro il nostro traguardo, trionfante... Ora sono di nuovo alla linea di partenza che mi allaccio le scarpe, a chiedermi se la gara ci sarà.

-Io... Oddio, Faith. Non lo so. -  Sembra un uomo in trappola. – Cioè, sì. Credo di sì. - I suoi occhi si muovono sempre più frenetici. – Forse, come dire, alla fine.-

Bene. Non avrebbe potuto lanciarmi un messaggio più chiaro. Forse, un giorno, vorrà sposarsi con un’altra. Ma non con me. D’un tratto mi assale una cupa disperazione
. Credevo con tutto il cuore che fosse l’uomo della mia vita. Come ho fatto a prendere un simile abbaglio? Mi sembra di non potermi più fidare di me stessa.

-Bene.- Fisso per alcuni istanti la mia insalata, sorvolando con lo sguardo foglie verdi, fette di avocado e chicchi di melagrana, cercando di raccogliere i pensieri. – Il fatto è che io voglio sposarmi, Zayn. Voglio sposarmi, avere dei bambini, una casa, insomma tutto quanto. E volevo farlo con te. Il matrimonio però è una cosa che si fa in due.- Mi interrompo respirando affannosamente, ma determinata a non perdere il controllo. – In ogni caso, va bene così, immagino. Prima viene fuori la verità, meglio è. Grazie comunque.-

- Faith! - esclama Zayn allarmato. – Aspetta, questo non cambia nulla...-

-Cambia tutto, invece. Sono troppo vecchia per rimanere in lista d’attesa. Se non succederà mai fra noi due preferisco saperlo sin da subito e procedere per la mia strada. Mi spiego?- Cerco di sorridere, ma i miei muscoli hanno smesso di funzionare. – Buon divertimenti a San Francisco. Mi sa che è meglio che vada.- Le lacrime stanno spuntando dalle mie ciglia. Devo filare via di qui in fretta. Tornerò in ufficio a rivedere la presentazione di domani. Avevo chiesto un pomeriggio di permesso, ma a che cosa serve ormai? Non devo più telefonare a tutte le mie amiche per annunciare la bella notizia.

Sto per uscire quando mi sento afferrare il braccio. Mi volto scioccata e mi ritrovo davanti la ragazza platinata.

-Che cosa è successo?- mi domanda eccitata. – Ti ha regalato un anello?-

La domanda è come una pugnalata al cuore. Non mi ha regalato un anello e non stiamo neppure più insieme, ma preferirei morire piuttosto che ammetterlo.

-Veramente...- Sollevo lo sguardo orgogliosa. – Veramente mi ha chiesto di sposarlo e io ho detto di no.-

- Oh. – Si porta subito la mano alla bocca.

- Eh, già. – Incrocio lo sguardo della ragazza con i capelli lunghi che sta origliando sfacciatamente al tavolo vicino. – Ho detto di no. -  

- Hai detto di no?- La sua espressione incredula mi provoca una fitta di indignazione.

-Sì!- la fisso con aria di sfida. – Ho detto di no. Alla fine non siamo fatti l’uno per l’altra, così ho deciso di chiudere, anche se lui voleva sposarmi, avere dei bambini, un
cane e tutto il resto.-

Gli sguardi curiosi mi trapano la schiena e mi giro di scatto per affrontare altri ascoltatori elettrizzati. Adesso è coinvolto tutto il maledettissimo ristornate?

- Ho detto di no!- l’angoscia rende la mia voce ancora più stridula. – Ho detto di no! NO!- urlo a Zayn, che è ancora seduto al tavolo con un’espressione sbalordita in faccia. – Scusami, Zayn. So che mi ami e so che ti sto spezzando il cuore, ma la mia risposta è no!-

Poi, leggermente risollevata, sguscio fuori dal ristorante.
 
To be continued...
 
Ciao a tutte :) scusate il ritardo a postare, ma lo studio mi sommerge, comunque adesso pubblicherò una volta a settimana e mi farebbe molto piacere sentire se la storia vi piace :) Ciao!
  

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Torno al lavoro e trovo la scrivania ricoperta di nuovi Post-it. Il telefono deve aver squillato in continuazione mentre ero via. Mi lascio cadere sulla sedia e faccio un sospiro lungo e tremante. Poi sento un colpo di tosse. Kayla, la mia stagista, è lì sulla porta del mio minuscolo ufficio che incombe. Kayla incombe spesso sulla mia porta. È la stagista più entusiasta che abbia mia conosciuto. Mi ha scritto un biglietto d’auguri di Natale di due pagine, dicendomi che per lei ero un modello e una fonte di ispirazione e che, se non mi avesse sentito parlare alla Bristol University, non sarebbe mai venuta a fare lo stage alla Blay Pharmaceuticals (Devo ammettere che, in effetti, come discorso finalizzato al reclutamento di personale nelle ditte farmaceutiche. Mi era riuscito piuttosto bene.)

- Com’è andato il pranzo?- Le scintillano gli occhi.
Ho una stretta al cuore. Perché le ho detto che Zayn mi avrebbe chiesto di sposarlo? Ero talmente sicura. L’entusiasmo della ragazza mi aveva galvanizzata. Mi ero sentita una super-donna su tutti i fronti.

- È andato bene. Bene. Bel ristornate.- Comincio a far passare i documenti sulla scrivania, come se stessi cercando un’informazione cruciale.

- Allora vi siete fidanzati?-

Le sue parole sono come succo di limone su una ferita. Possibile che questa ragazza non sia dotata del minimo tatto? Non si fanno domande dirette del tipo “Allora vi siete fidanzati?” alla propria referente, soprattutto se quest’ultima non ha un enorme anello nuovo al dito, cosa che evidentemente io non ho. Potrei scriverlo nella mia valutazione finale. “Kayla ha qualche problema a mantenersi entro gli ambiti lavorativi che le competono.”

- Bene.- mi passo una mano sulla giacca, guadagnando tempo e mandando giù il groppo che ho in gola. – Veramente, no. Ho deciso di non accettare.-

- Davvero?- Sembra confusa.

- Sì. - annuisco ripetutamente. – Certo. Ho deciso che in questa fase della mia vita  e della mia carriera non sarebbe stato saggio.-

Kayla rimane di stucco. – Ma... Voi due stavate così bene insieme.-

- Be’, a volte queste cose non sembrano semplici come sembrano, Kayla.- Rovisto più freneticamente fra le carte sul tavolo.

- Ci sarà rimasto malissimo.-

- Sì, abbastanza.- dico dopo un po’. – Eh, già. È stata una bella botta. SI è messo addirittura a... piangere .-

Posso dire quello che mi pare. Non rivedrà mai più Zayn. Probabilmente non lo rivedrò mai più nemmeno io. E l’enormità di questa consapevolezza mi travolge di nuovo come una randellata sullo stomaco. È finita. Basta. Chiuso. Non farò più sesso con lui. Non l’abbraccerò più. Chissà perché, è soprattutto questo il pensiero  che più mi fa venir voglia di piangere come una fontana.

- Oddio, Faith, sei sempre una grande fonte di ispirazione per me. - Le brillano gli occhi.      - Sapere che una cosa non va bene per la tua carriera e avere il coraggio di
resistere e dire “No! Non farò quello che tutti si aspettano da me”.-

- Esatto.- annuisco disperatamente. – Ho resistito in nome di tutte le donne.-

Mi trema la mandibola. Devo mettere subito fine a questa conversazione prima che si concluda in modo orribile, con me che scoppio a piangere davanti alla stagista.

- Allora, ci sono messaggi importanti?- Do una scorsa ai Post-it senza vederli.

-Uno di Stave, a proposito della presentazione di domani, e poi ha chiamato un certo Harry.-

- Harry chi?-

- Harry e basta. Ha detto che avresti capito.-

Nessuno dice “Harry e basta”. Sarà uno studente sfacciato conosciuto ad un colloquio di reclutamento che cerca di infilare un piede nella porta. Non è davvero il momento.

- Okay, bene, adesso rivedo la presentazione, allora.- Mi metto a cliccare energicamente sul mouse, a caso, finché non se ne va. Respiro profondo. Mandibola ferma.
Su, dai, volta pagina.
Il telefono squilla e io rispondo con un gesto rapido e deciso.

- Faith Graven.-

- Faith! Sono io!-

Resisto all’impulso di sbatterle il telefono in faccia.

- Ah, ciao, Hope. – Inghiotto la saliva. – Ciao. –

- Allora, come stai? –

Colgo l’intonazione beffarda nella sua voce e mi maledico. Non avrei mai dovuto mandarle l’SMS dal ristorante. Che pressione. Che orribile pressione. Perché ho parlato con mia sorella della mia vita sentimentale? Perché le ho detto che stavo con Zayn? E li ho pure presentati.  E mi sono persino messa a parlare di proposte di matrimonio. La prossima volta che incontro un uomo, non dico niente a nessuno. Zero. Nada. Finché non saremo felicemente sposati da dieci anni, non avremo avuto tre bambini e rinnovato le promesse di matrimonio. Solo a quel punto, e non prima, manderò un messaggio a Hope annunciandole: “Indovina un po’, ho conosciuto un tipo! Sembra carino!”

- Sì, sto bene.- Cerco di assumere un tono pratico e spigliato. – E tu?-

- Io bene. Allora...?-

Lascia la domanda in sospeso. So benissimo che cosa mi vuole chiedere. “Allora, hai un enorme anello di diamanti al dito e stai brindando con un bicchiere di Bollinger mentre Zayn ti succhia le dita dei piedi in una splendida suite?”
Sento una fitta devastante. Non sopporto l’idea di parlarne.  Non sopporto la compassione di cui mi sommergerebbe. Cambia argomento. Trovane uno a caso. Veloce.

- Be’, comunque...- Cerco di assumere un tono allegro e noncurante. – In realtà, ehm, stavo pensando che... dovrei davvero decidermi a frequentare quel master in teoria economica. Sai che ho sempre avuto in mente di farlo. Cioè, che cosa sto aspettando? Potrei fare domanda di ammissione alla Birkbeck e studiare nel tempo libero. Che cosa ne pensi?-
 



To be continued...

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Ciao a tutte :)  spero  che questo capitolo vi sia piaciuto e se mi lasciate un commento sarò molto felicia. A presto :3
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