e poi sei arrivato tu...

di Savemej
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Piccolo cambiamento. ***
Capitolo 2: *** Grazie. ***
Capitolo 3: *** Non era poi così male... ***
Capitolo 4: *** Pace. ***



Capitolo 1
*** Piccolo cambiamento. ***


Hei, sono Clarisse, per gli amici Claris, solita studentessa liceale diciassettenne, sognatrice, disordinata, con una vita monotona, solita routine, ogni giorno, cappelli lunghi fino al sedere rossi, ma non troppo, forse arancioni, occhi azzurri o verdi, me lo sono sempre chiesta di che colore fossero i miei occhi. Cambiavano con il tempo, con il mio stato d'animo, con le stagioni, non c'era settimana n'è mese che i miei occhi fossero dello stesso colore, con le stesse sfumature.
Beh che dire, sono londinese, amo la mia città nonostante la pioggia e quel cavolo di cielo sempre grigio, se c'è uno spiraglio di luce tirato dal sole è un miracolo o semplicemente sta arrivando Luglio.
Ieri era l'ultimo giorno di scuola prima che iniziassero le vacanze natalizie, i miei genitori decisero che per quest'anno avremmo cambiato tradizione e saremmo andati da nonna, lei abitava si vicino a noi ma neanche troppo, abitava in una cittadina Irlandese la quale io non avevo mai avuto l'onore e il tempo di visitare,non ero mai andata a far visita a mia nonna, veniva sempre lei da noi e ogni volta sia lei che mia madre mi raccontavano di quanto fosse meravigliosa quella cittadina e di quanto ne era innamorata mia madre quando aveva la mia età, sicuramente vi state chiedendo il perché mia madre se ne sia dovuta andare, beh, come sempre, per lavoro, ma per fortuna ha incontrato papà che l'ha resa felice! 
Mi ero svegliata preso per finire di mettere le ultime cose in valigia, mi ero vestita comoda, avevo delle collant nere coprenti e dei pantaloncini di jeans blu scuro, una maglietta abbastanza larga con scritto "oh fucking fuck", scalda muscoli fino alle ginocchia e le mie amate vans blu notte.
Ci eravamo imbarcati verso le 10 di mattina e non vedevo già l'ora di arrivare! Il viaggio non fu lungo, ma fu noioso, meno male che avevo il mio iPod e le mie cuffie amate.
Arrivati all'aeroporto irlandese e scesi dall'aereo vidi subito mia nonna seduta su una poltroncina ad aspettarci, bella come sempre, anziana sulla settantina, ma bellissima! Aveva accanto mio zio Allen e subito dopo zio Allen c'era un ragazzo, mi faceva abbastanza paura... Speravo non fosse parte del loro "gruppo", lasciai a mamma e papà i bagagli visto che andavano con calma invece io corsi subito a verso mia nonna e mio zio.
"Buongiorno eh" urlai sobbalzando davanti ai loro occhi.
"Biscottino mio" mia nonna amava chiamarmi così e mi accolse con un lungo e caloroso abbraccio.
"Ciao pazzoide" mi disse mio zio scompigliandomi i capelli, cosa che odiavo con tutta me stessa.
"Zio!" Gridai.
Mentre i miei salutavano mia nonna e ridacchiavano per i dispetti che mi faceva zio...
"Claris ti presento Niall" fece segno a quel ragazzo che pochi minuti prima mi aveva intimorito di alzarsi.
"Piacere" disse lui disinvolto senza neanche degnarmi di uno sguardo, non si alzó nemmeno, rimase immobile a guardare lo schermo del suo telefono.
"Qualcuno è abbastanza scazzato eh?" Dissi io guardando per un attimo il biondino e poi rivolgendo lo sguardo verso la mia famiglia.
Era un ragazzo strano, aveva i capelli biondi tirati su in una cresta, gli occhi azzurri con dei riflessi gialli, un piercing al labbro inferiore e uno sul sopracciglio sinistro, era vestito completamente di nero, jeans neri strappati, vans nere e una maglia nera con varie scritte bianche, non mi faceva più paura, mi faceva solo pena.
Arrivati a casa di nonna lo zio ordinó a Niall di aiutarmi con le valigie e così fece anche se...
"Guarda che anche se non le buttavi a terra in quel modo mica mi offendevo sai?" Lo guardai furiosa.
"Mica hanno un anima, non si sono mica fatte male eh, vuoi che gli chieda scusa?" Mi rispose lui abbassandosi e accarezzando nervosamente le mie valigie.
"Puoi anche scendere, non ho più bisogno del tuo aiuto." Sputai io.
Mi prese per un polso e mi tiró verso di lui, "hai sbagliato persona,ok? Con me non fai la stronza." Mi lasció e scese al piano terra insieme agli altri lasciandomi li ancora immobile, in mezzo alla stanza, dopo la sua presa.
BUON SALVE RAGAZZE, PRIMO CAPITOLO, COME VI SEMBRA? FATEMI SAPERE, SPERO NEI VOSTRI COMMENTI,UN BACIO.❤️

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Capitolo 2
*** Grazie. ***


Avevo passato letteralmente una giornata di merda, con quel ragazzino che continuava a fissarmi con sguardo terrificante, sul serio, mi faceva paura quel Niall e sinceramente non sapevo ancora il motivo perché lui fosse lì con noi. Feci capire a zio che dovevo parlargli allora si alzó mi prese per mano e mi portó in cucina. "Che succede tesoro?" Mi disse lui con aria preoccupata. "Quello..." Dissi indicando Niall "chi è? E che ci fa qui con noi?" Non poteva di certo essere mio cugino, mio zio era single, sempre stato single, per scelta non per altro. "Sai piccola, ho cambiato lavoro in questi ultimi anni che non ci siamo visti e ora sono un poliziotto, lui è sotto la mia tutela essendo ancora minorenne, ha commesso una rapina con altri 3 ragazzi e a me hanno affidato lui, ma non ti preoccupare è innocuo" mi sorride cercando di mettermi a mio agio. "Quindi abbiamo un delinquente in casa..." Non feci in tempo a finire la frase che Niall si scaraventò addosso al mio fragile corpo, mi spinse direttamente contro l'armadio della dispensa e mi aveva bloccato i polsi con le mani. Zio riuscì a calmarlo e mi lasció subito. "Sei una gran troia, a me delinquente non mi chiami" sputó lui, era infuriato, lo vedevo dai suoi occhi, sembrava avesse un mare in tempesta negli occhi, pareva fosse addolorato dalle mie parole ma cercava di nascondere il dolore dietro la rabbia. Passammo il fine serata lontani, io seduta a est e lui a ovest, io continuavo ad osservarlo, non mi faceva più paura, mi faceva solo pena, pensavo che forse aveva avuto una brutta infanzia e ora avrebbe solo voluto qualcuno con cui parlare. La mattina dopo mi svegliai per colpa della maledetta luce che arrivava dalla finestra, Niall era lì, seduto sulla sedia della mia scrivania che mi osservava, in quel momento avevo più vergogna che paura, io, Claris, struccata,spettinata,in pigiama davanti ad un ragazzo, no,ok. "Finalmente ci siamo svegliate, eh" ridacchiò lui. "Che ci fai nella mia stanza?" Cercai di avere in tono tranquillo e dolce, per non combinare altri casini come il giorno precedente. "Sono venuto a chiederti scusa per il mio comportamento, è solo che sono abbastanza impulsivo e quando mi..." Non lo feci finire. "Hei, è tutto ok, tranquillo, non è successo niente, hai solo bisogno di parlare con qualcuno e si vede, so che non sono il massimo e che non ci conosciamo per niente ma se ti fa piacere io sono qui e ti ascolto" feci un sorriso soddisfacente per quello che avevo detto un secondo prima. "Ti ringrazio, io ora è meglio che scenda, non vorrei che tuo zio mi beccasse qui, farei sicuramente una brutta fine" disse tutto d'un fiato alzandosi e avvicinandosi al mio viso... Mi sampò un lungo e dolce bacio sulla guancia, che fece un rumore assurdo. Feci "ciao ciao" con la mano e mentre lui usciva rideva come uno scemo. Mi sistemai in un attimo, mi misi un leggins in pelle nera,un top bianco, piastrai i capelli,mi misi un filo di trucco e scesi a far colazione insieme agli altri. Niall quella mattina continuava a sorridermi, a offrirmi le cose, a servirmi, a parlare tranquillamente con gli altri... Forse voleva ricambiare in qualche modo il favore che gli avevo fatto io prima. SECONDO CAPITOLO, SPERO VI PIACCIA.😘😘

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Capitolo 3
*** Non era poi così male... ***


"Claris?" Mi chiamò Niall dalla cucina... Eravamo soli in casa, i miei erano a fare un giro, mio zio e mia nonna a fare la spesa. "Si Niall?" Risposi io quasi urlando per farmi sentire. "Vieni qui a farmi vedere come si fa la torta ai mirtilli? Tuo zio mi ha detto che ti piace molto, volevo fartela io da solo ma non ne sono capace, mi daresti una mano?" Disse lui piano quasi per non farsi sentire. Mi diressi in cucina da lui, lo vidi li, con i suoi soliti capelli biondi e quegli occhi blu, facevano invidia all'oceano, indossava un grembiule di mia nonna. Scoppiai a ridere,lui mi guardava con una faccia sorpresa, forse non aveva capito che il grembiule era da donna. "Vieni qui..." gli feci segno di avvicinarsi. Si avvicinò a me eravamo faccia a faccia,i nostri visi erano vicinissimi e entrambi ci guardavamo negli occhi. Mi spostai indietro di qualche centimetro.."aspetta, tieni questo, è quello di mio zio, tu stai indossando quello di mia nonna" sorrisi per poi porgergli il grembiule di mio zio. Passammo tutto il pomeriggio a scherzare preparando la mia torta preferita e dopo averla sfornata Niall mi prese per mano e mi portò sul divano, si sedette prima lui e mi tirò sulle sue gambe, ero alquanto imbarazzata. "Questo diciamo che è un mio modo per ringraziarti per le tue parole di stamattina" mi disse lui lasciandomi un umido bacio sulla spalla. "Si,Niall... Le mie però sono state solo parole, invece tu hai "lavorato" per ringraziarmi in qualche modo" risposi scansandomi dalle sue labbra, non mi dava fastidio, di più, sembrava mi volesse portare a letto,cazzo, io gli avevo dato la mia fiducia. "Claris, che hai? Mi sembri nervosa,lasciati andare" mi disse lui sorridendomi. Mi alzai di scatto da lui..."Niall, non mi sembra il caso, non ti conosco nemmeno, non sei nulla per me, non posso lasciarmi andare." Alla mia risposta il viso del biondo diventò scuro, avevo riniziato ad aver paura di lui. Per fortuna non mi toccò con un dito ma non mi rivolse la parola per tutto il resto della giornata.

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Capitolo 4
*** Pace. ***


Se stai aspettando qualcuno che ti stravolga la vita, quello sei tu. ~ Randle Mcmurphy Erano 3 giorni esatti che Niall non mi parlava, ne mi guardava. Mio zio lo avevo notato e a pranzo mi aveva detto che mi avrebbe dovuto parlare, forse Niall gli aveva detto qualcosa... Boh. "Che succede Claris? Niall in questi giorni è abbastanza nervoso e silenzioso." Mi chiese mio zio con un tono irritato, quasi cattivo. "Perché dovrebbe essere mia la colpa? Se è un lunatico che c'entro io? Lo hai visto? Un giorno mi tratta come fossi oro e 3 giorni mi tratta di merda." Sputai io incazzata, non ero incazzata con mio zio ma con Niall, non aveva assolutamente motivo per essere incazzato con me, non gli avevo mica strappato la pelle a morsi. "Claris,modera i termini primo, secondo me lo ha detto lui che la causa sei tu e terzo chiedigli scusa." Mi disse mio zio con tono più tranquillo a quello che aveva utilizzato prima. "Perché adesso uno vuole portarmi a letto, io rifiuto e devo chiedergli pure scusa, vaffanculo." Sussurrai io senza farmi sentire da nessuno, sarebbe stato piuttosto imbarazzante. La mia famiglia era uscita e come sempre c'eravamo io e Niall a casa,da soli, di nuovo. "Ti ho sentito prima sai?" Mi gridò Niall dal soggiorno. Io non avevo capito cosa avesse sentito, se quello che avevo detto a zio o quello che avevo sussurrato allora lo raggiunsi. "Cosa?" Lo guardai sorpresa. "Io non volevo portarti a letto, solo che... Non ho mai visto una ragazza bella come te, tu mi incanti." Diventai rossa come un pomodoro, era un momento imbarazzante per entrambi e di certo il mio viso che bruciava per la situazione non era molto d'aiuto. "Io non so che dire.. Beh grazie..." Risposi io cercando di restare tranquilla. "Scusa per ieri, mi sono fatto un po' prendere...sono un ragazzo,credo sia normale no?" Disse il biondino guardandomi negli occhi. Aveva degli occhi bellissimi, lo so, ve l'ho già detto, ma giuro, erano qualcosa di spettacolare. Annuii con la testa e mi misi accanto a lui. "Visto che siamo soli fino domani sera ho invitato un paio di amici, Louis il più cretino di tutti, Zayn il più modesto,digli che è bellissimo una volta e ti amerà per tutta la vita" rise e continuò... "Liam, noi lo chiamiamo papà, è un bravissimo ragazzo e poi c'è Harry...stagli lontana, tu sei mia." ...stagli lontana,tu sei mia...mi rimbombava nella testa quella frase e mi sentivo bene,anche se lui era un delinquente mi sentivo protetta...non volevo innamorarmi ma ero cascata nella sua trappola come lui era cascato nella mia...non ne sono sicura,non sono sicura di essere innamorata,no non lo amo ma di certo lui non è uno così a caso come tutti gli altri. "Liam sarà sicuramente il mio preferito" dissi io ridendo,lui rispose a sua volta con una risata fino a quando non suonò il campanello. "Oh cazzo,sono in condizioni pietose,vai tu ad aprire io corro su a sistemarmi" corsi velocemente su in camera mia a sistemarmi. NIALL'S POV. Andai ad aprire e c'erano tutti, Liam,Louis,Zayn ed Harry. Li feci accomodare sul divano e aspettammo Claris. Scendeva dalle scale lentamente cercando di allacciare il suo bracciale preferito,era bellissima, i suoi capelli lunghi mossi sciolti erano stupendi, indossava un semplice vestito blu notte con una cintura elastica bianca in vita, era al naturale "solo giusto un po' di matita.." Diceva sempre lei. Mi voltai verso Harry,la guardava come se volesse mangiarla, la spogliava con gli occhi, non ero geloso, ma ero sicuro che le avrebbe fatto qualcosa conoscendolo e io non volevo le accadesse nulla,volevo proteggerla, non solo da Harry ma da tutto, lei era preziosa come un gioiello di valore per me,la conoscevo appena,ma la conoscevo abbastanza per sapere che mi aveva rubato il cuore in quei pochi giorni che avevo passato con lei. Sceso l'ultimo gradino mi sorrise e mi si avvicinò... "Sei bellissima..." Gli sussurrai all'orecchio spostandogli una ciocca di capelli. Mi ringraziò imbarazzata con un sorriso, quel sorriso era tutto per me. "Piacere bellezza" si alzò subito Harry porgendogli la mano... Lei prima di ricambiare mi guardò in cerca di approvazione o qualcosa del genere,gli feci segno di si con la testa... "Piacere mio,Harry vero?" Gli sorrise e gli strinse la mano. CLARIS'S POV. Aveva le mani secche e aveva una stretta forte,faceva quasi male. Niall ci guardava e sembrava fosse geloso, ma forse mi stavo sbagliando, mi presentai al resto dei ragazzi e mi attaccai completamente per tutto il pomeriggio al braccio di Niall, anche se doveva andare al bagno io lo seguivo, ovviamente stavo fuori dal bagno ma ero vergognosa e Harry continuava a fissarmi le cosce, era piuttosto imbarazzante e inquieto...

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