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di _Luthien_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1- Sirius ***
Capitolo 2: *** 2- Moody/Albus ***
Capitolo 3: *** 3- Madama Pince ***
Capitolo 4: *** 4- Ted Lupin ***
Capitolo 5: *** 5- Sirius ***



Capitolo 1
*** 1- Sirius ***


PROMPT: AU, nostro mondo


Aprì gli occhi a fatica per richiuderli subito dopo. La luce era accecante.
Qualcuno si mosse vicino a lui.
Provò di nuovo ad aprire gli occhi e questa volta ci riuscì. Voltò lentamente il capo verso sinistra, sentendo dolore ovunque.
Riuscì a mettere a fuoco la figura di uno dei suoi migliori amici, Remus. Si sentì subito meglio; era sempre così, lui si ubiriacava in compagnia di James e la mattina Remus era lì, pronto ad assisterli.
Ma c’era qualcosa che stonava quel giorno. L’espressione dell’amico era troppo preoccupata.
E la stanza in cui si trovava? Non la riconosceva.
“Sirius? So che è difficile ora, ma devi dirmi cosa ricordi qualcosa di quello che è successo”
“Remus? Che diavolo è successo? Dove siamo?” persino parlare era doloroso.
L’amico sbarrò gli occhi, ormai praticamente terrorizzato. E questo spaventò Sirius, perchè Remus era quello che aveva sempre tutto sotto controllo.
“Sirius, davvero non ricordi?”
“No. Ed ora dimmi cosa diavolo sta succedendo. Siamo in un ospedale e questo l’ho capito. Cosa mi è successo? Perchè sei così preoccupato? Dove è James?”
“C’è stato un incidente. Tu e James aveva avuto un incidente.”
“Ok. Ok. Lui dove è?”
“È morto Sirius. James non ce l’ha fatta”
 
 
 

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Capitolo 2
*** 2- Moody/Albus ***


Personaggi: Moody/Albus (no slash)
Citazione: Le cose perdonabili sono, in verità, pochissime. Yukio Mishima
 
Vai al diavolo Albus. Per la barba di Merlino, che tu sia maledetto.
Non dovevi morire.
Non prima che mi fossi davvero arrabbiato con te.
Magari pensi che sia sconvolto proprio per la tua morte. Beh, ti sbagli.
Sono arrabbiato per l’enorme errore che hai commesso due anni fa: non ti sei accorto che Crouch Jr. aveva preso il mio posto.
Pensavo che mi conoscessi Albus.
Invece hai passato un anno guardando quell’uomo comportarsi come me, senza accorgerti di nulla.
Poi decidi di lasciarli uccidere da Piton.
Sì, decidi.
Rifiuto di credere che tu non volessi che accadesse. In quel caso, Severus non ci sarebbe mai riuscito.
Quindi preparati Albus. Quando ti raggiungerò ti aspetta una bella sfuriata.
Perchè questa non te la perdono.
 

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Capitolo 3
*** 3- Madama Pince ***


Personaggi: Madama Pince
Prompt: “La bellezza è negli occhi di chi la guarda”
 
Mocciosi.
Stupidi mocciosi che vengono qui a distruggere la quiete di questo posto.
È sacro per me.
Ci sono tutti questi libri; silenziosi, forti, antichi, portatori di conoscenza.
Questo posto è il mio posto, la mia casa.
Non accetto nessuno, sopporto la presenza degli alunni perché non posso farne a meno.
In realtà c’è solo una persona che riesco a tollerare.
E’ strano, lui è l’uomo più evitato di tutta la scuola (dopo il professor Piton, probabilmente).
Lui e la sua gatta.
Nessuno lo cosidera. Forse è per questo che viene a cercare rifugio tra i libri. Loro non possono mandarlo via, non si sentirà mai rifiutato da un libro.
Per questo gli permetto di restare. Perché lui vede in questo posto quello che vedo io.
Ed io, nonostante tutto, vedo in lui qualcosa che voi al di là del suo aspetto.
Vedo il suo bisogno di compagnia e allo stesso tempo di solitudine.
Vedo la bellezza nascosta in lui.
Vedo la bellezza in lui.

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Capitolo 4
*** 4- Ted Lupin ***


Prompt: Giocattolo

Ted Lupin aveva ormai 15 anni. 
Frequentava Hogwarts e se la cavava…beh, abbastanza bene in tutte le materie. Quasi. Pozioni non era il suo forte, bisognava ammetterlo, ma era il migliore per quanto riguardava Difesa contro le Arti Oscure.
Aveva preso caratteristiche da entrambi i genitori, almeno a detta del suo padrino.
Era intelligente, ma non quel era il tipo di ragazzo che lo fa pesare agli altri.
Era umile, come suo padre.
Goffo e imbranato con le donne come sua madre lo era stata ai tempi della scuola con i ragazzi.
Ted avrebbe dato qualsiasi cosa per smettere di sentirsi dire quando somigliava ai suoi genitori.
Avrebbe dato qualsiasi cosa per vederlo.
Sapeva come era andata, glielo avevano raccontato tante volte.
Gli erano rimaste delle cose, di loro.
Vestiti, mantelli, libri, foto.
E un giocattolo. Per essere precisi, era un giocattolo babbano.
Un carillon.
Emetteva una musica dolce, rilassante, gentile.
Ted amava immaginare che quella musica fosse proprio come loro, quei genitori che erano morti per un mondo migliore.
Ascoltava quella musica tutti i giorni, almeno una volta. Di nascosto, ovviamente, perché non esiste che un ragazzo quindicenne ascolti un carillon.
Ma lui lo faceva.
E sapeva che un giorno, avrebbe regalato quel giocattolo a suo figlio e gli avrebbe raccontato di come i suoi nonni erano coraggiosi.
 

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Capitolo 5
*** 5- Sirius ***


Pacchetto Loki
Canzone- Dust to Dust
 
 “You're just lonely
You've been lonely, too long”
Situazione: Un personaggio si trova in una cella di qualche tipo e ha una conversazione con qualcuno che sta “dall’altra parte delle sbarre”
 
 
“C’era un uomo. Non guardarmi così, come se fossi pazzo. C’era davvero un uomo, non sto delirando e non sono impazzito. E no, non sono nemmeno ubriaco.
Una volta al mese, mandavo questa persona a controllarci. A controllare che fossimo vivi, o meglio, che non ci fossimo tolti la vita da soli.
Non ho mai visto il suo volto, aveva sempre un cappuccio che gli copriva il capo e una sciarpa che nascondeva il suo volto. Aveva gli occhi azzurri, questo è tutto quello che in undici anni sono riuscito a capire.
Arrivava, gettava una rapida occhiata nelle celle e poi si fermava davanti alla mia. Non parlava mai, semplicemente si sedeva per terra e mi guardava.
All’inizio, credo sia stato per i primi due anni, l’ho ignorato. Pensavo che fosse qualcuno fissato con la storia, sai, la nostra. Qualcuno che fosse lì per prendersi gioco di me, qualcuno che amava passare le ore seduto a fissarmi per poi andarsene, solo per dimostrare che lui poteva farlo ed io no.
Poi l’ho insultato. Urlavo, gli ringhiavo contro, come un vero animale. Cosa voleva? Perché si fermava sempre e solo davanti alla mia cella?
Arrivato al quinto anno, iniziai a supplicarlo. Stavo impazzendo, Remus, impazzendo sul serio là dentro.
Gli raccontai tutta la storia, tutta la verità riguardo te, me, James, Peter. Che importanza aveva ormai? Il mondo aveva deciso che io ero un mostro. Persino tu lo pensavi. La mia speranza era distrutta, persa, irrecuperabile.
Pensavo che almeno, una volta morto, forse lui avrebbe potuto dire la verità, raccontare la storia. Avrebbe potuto redimermi ai tuoi occhi e tu a quelli di Harry.
Ma, nonostante tutto quello che gli dicevo, lui non parlava.
Mi rassegnai.
Lui arrivava, il suo arrivo era il mio modo per scandire il passare del tempo, si sedeva e restava a guardarmi.
Io guardavo lui.
Non una parola. Ogni tanto mi alzavo, mi sgranchivo le gambe, mentre lui restava immobile.
Solo una volta, una soltanto, mi rivolse la parola.
Sai cosa mi disse?
‘ Sei proprio solo,
sei stato solo troppo a lungo ‘.
Poi se ne andò e non tornò più.
Non ho idea di che fine abbia fatto, non so dove sia, non so chi fosse.
Aveva ragione, ovviamente, ma solo in parte.
Ero ad Azkaban, circondato da Mangiamorte e Dissennatori, ma non sono mai stato solo.
James è sempre stato con me, con noi.
E quando questa guerra finirà, se noi moriremo, non lasceremo mai Harry solo.”

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