A fairy tale

di LifeDreamer
(/viewuser.php?uid=651456)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Me and my demons ***
Capitolo 2: *** My life ***
Capitolo 3: *** A new day ***



Capitolo 1
*** Me and my demons ***


~~E’ un’altra delle mie noiose, sempre uguali, deprimenti, insignificanti mattine. La sveglia è appena suonata e la mia mente sta già vagando, il mio cervello si è appena riacceso e una domanda già lo tormenta: come mi vesto oggi? Non esiste dilemma più grande alle 6.30 del lunedì mattina. Opterò per il solito paio di jeans, una felpa grigia e una canotta raffigurante un cucciolo di pinscher. Bagno, camera, bagno, cucina, macchina, fermata del bus, pullman, scuola. Non c’è modo peggiore di iniziare il lunedì mattina che con due ore di educazione fisica. L’unico lato positivo è che posso sbavare guardando le braccia perfettamente scolpite del mio compagno di classe Mike. La giornata prosegue tranquillamente e in un attimo, o meglio tre ore, sono di nuovo sul pullman per tornare a casa. Ma il problema è che tre quarti d’ora di tragitto mi separano da casa mia, tre quarti d’ora sufficienti per risvegliare in me mille pensieri. Vorrei che per un giorno il mio cervello potesse non pensare così da poter passare un’intera giornata serenamente. E’ inevitabile c’è qualcosa che scatta in me e tutto diventa così buio, freddo, lontano, senza senso; salgono le lacrime, ma la diga è diventata ormai resistente ed anche questa volta non riusciranno a sgorgare. Basta una parola, un gesto, uno sguardo e in me riaffiorano pensieri, domande, sentimenti; ed anche se la giornata era iniziata bene, se ero di buon umore tutt’a un tratto non lo sono più, voglio solo andare a casa e stare sola a fissare il vuoto. Non ho motivo di sentirmi così, ho dei buoni genitori, ho tutto quello che mi serve eppure sento che mi manca qualcosa e molte volte vorrei sparire. La cosa più brutta è che anche se so di avere buoni amici e una famiglia meravigliosa, sento che se dovesse succedere nessuno sentirebbe la mia mancanza, anzi non se ne accorgerebbe nessuno.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** My life ***


~~Arrivata a casa non ho nemmeno voglia di mangiare. Il problema è che non mi piace la mia vita, il problema è che...il problema sono io. Non mi piace quello che sono, come sono, quello che faccio, come mi comporto; vorrei solo essere diversa: più magra, più spavalda, più intraprendente, più diversa...vorrei essere non me. Quando penso a quello che vorrei essere vedo una bella ragazza con un bel lavoro, una bella casa, che va a un sacco di feste, che ha stile. Ma poi mi guardo allo specchio e vedo una ragazza sola, insicura, senza stile che vorrebbe e mi chiedo quale sia il mio scopo nella vita. Nonostante i mille dubbi devo mangiare e per un momento la televisione mi fa evadere, spegne il mio cervello. Arriva a casa anche mia sorella e in men che non si dica sono le quattro del pomeriggio, devo fare i compiti. Devo ma come da un pò di tempo a questa parte quando mi siedo alla scrivania non ci riesco, ancora una volta inizio a pensare. Mi chiedo a cosa serva perdere tutto quel tempo sui libri se poi il risultato deve essere un misero cinque e mezzo, a cosa serve: tutte le volte mi impegno, mi do degli obbiettivi da raggiungere e come da copione tutte le volte non li raggiungo. Il tempo passa sono le sette di sera, ho sprecato il mio pomeriggio ascoltando musica, chiedendomi dove io sbagli, perchè non riesca a capire cosa fare della mia vita. Vita che sento non vissuta, sembra che il mio unico scopo sia sopravvivere, lascio scorrere su di me gli eventi senza prenderne parte, mi lascio trasportare dalla corrente. No, io non voglio sopravvivere io voglio VIVERE. Sono stanca di lasciarmi attraversare, voglio essere io a dirigere ogni cosa; ma non so come prendere il controllo della mia vita, di tutto quello che si scatena in me. Devo trovare il modo è la mia vita e non voglio sprecarla, voglio fare grandi cose e trovare il mio cammino.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** A new day ***


Nuovo giorno nuova vita. Ma chi voglio prendere in giro, si dice che il buongiorno si vede dal mattino e questa mattina nonostante i buoni propositi di ieri sono di pessimo umore, vorrei solo stare a casa sdraiata sul letto per tutto il giorno ad ascoltare musica. Ma no devo andare a scuola, ed ecco la solita routine: bagno, camera, bagno, cucina, macchina, fermata del bus, pullman, scuola. E dopo cinque ore di noia pericolosamente mortale posso finalmente tornare a casa. Questo pomeriggio però non ho voglia di restare a casa, mi farò portare da mia mamma a fare un giro. E così mentre i miei genitori fanno la spesa io faccio un giro per i negozi. Entro in un negozio molto carino, vende un sacco di cose per la casa cornici, quadri, cuscini, posate, soprammobili e un sacco di cose per fare i dolci cosa che io adoro. E all’improvviso mentre sono intenta a decidere se il cucchiaio che devo comprare è più bello viola o fucsia sento una voce. - Ciao Probabilmente già rossa come un peperone, mi volto e vedo un bellissimo ragazzo che mi guarda. -Ciao- Dico, o meglio farfuglio. -Posso chiederti un consiglio?- la sua voce è tremendamente sexy. -Si, dimmi. -Ecco dovrei fare un regalo per una mia amica, ma non ho la minima idea di cosa regalarle. Potresti darmi qualche consiglio. -Hai trovato la persona sbagliata, sono pessima a fare regali. -Di certo ti intendi più di me di cose da ragazze. -In effetti…allora vediamo come posso aiutarti. Che tipo è? -Beh lei non so, cioè lei è la mia ex, ci siamo lasciati da tre mesi e continua a provarci con me ma io non voglio. Volevo regalarle qualcosa di non troppo personale, ma non so cosa. -Umh…vive da sola? -Si ha un appartamento con altre sue amiche. -Che ne dici di un soprammobile, tipo quel vaso? -Quell’orrendo vaso là in fondo? -Si, se non vuoi che lei pensi a un ritorno di fiamma cosa c’è di meglio di un regalo non tanto bello. In ogni caso tu le hai fatto un regalo. -Mi piace come pensi. Vada per quel vaso!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2508977