Ricordi di una moglie di demebi (/viewuser.php?uid=270722)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'album dei ricordi ***
Capitolo 2: *** Goku e gli elettrodomestici ***
Capitolo 1 *** L'album dei ricordi ***
Prima o poi, ogni bambina sogna di essere avvolta da un magnifico abito bianco, di sentire sulla pelle le peculiarità di ogni
stoffa: la leggerezza del tulle, la morbidezza del velluto e l’ineguagliabile freschezza del lino. Per questo guardando la mia
bambina con una piccola coroncina in testa e della carta assorbente a mo di mantello, non mi preoccupai per nulla.
Mi faceva ridere, con quel piccolo agglomerato informe di carta argentata nei capelli e Gill costretto ad indossare una vecchia
giacca di Gohan per interpretare la parte del marito. Peccato che per fare il marito ci volesse molto di più di una giacca.
Un marito era molto di più: era qualcosa di diverso per ogni donna. Un marito era colui che ti stava accanto in milioni di
situazioni, che si sarebbero raccolte in un magnifico album di immagini, quell’album che avrebbe rappresentato il nostro
passato, presente e futuro. Un album di innumerevoli ricordi in cui perdersi beatamente. Quell’album, che sfogliavo con
la mente in ogni mio momento libero.
Angolo autrice:
mi è venuta in mente questa storia dopo la mia prima fic su Dragon Ball http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2400584&i=1 che è sullo stesso tema. Spero che vi piaccia.
a presto |
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Goku e gli elettrodomestici ***
Ricordo ancora quel giorno, avevo costretto Goku ad aiutarmi con le faccende di casa, in fondo non poteva passare tutto
il suo tempo ad allenarsi. Peccato che quell’azione quotidiana e priva di rischi per qualunque famiglia normale mi si
sarebbe rivoltata contro.
Iniziai dandogli un incarico molto semplice, anzi il più semplice che poteva immaginare: passare l’aspirapolvere.
Io mi sedetti sulla poltrona sorvegliando attenta ogni sua mossa, cercando di non ridere di lui. L’aspirapolvere era
l’elettrodomestico meno complicato del mondo, aveva solo due pulsanti: uno per l’accensione ed uno per lo spegnimento.
Peccato che nel vocabolario di Goku non ci fossero le parole “spingere delicatamente”. Conficcò il dito nella plastica rialzata
facendola rientrare molto più del dovuto, rendendo inutilizzabile il pulsante di accensione, per poi farsi esplodere in faccia
il sacchetto, che avevo “dimenticato” di cambiare. Poi deciso ad arrivare in fondo alla faccenda, con quella determinazione
che lo caratterizzava, prese una scopa dicendo:
- Urka che guaio, sarà meglio fare alla vecchia maniera! -
Prese la scopa e iniziò a spazzare con un’energia unica, sollevando un enorme polverone nella casa. Correndo di qua e di là
fino ad arrivare vicino alla mia postazione.
- Sto facendo un buon lavoro, vero tesoro? – disse spostando tutta quella polvere, che aveva trascinato per tutta la casa
sui miei pantaloni.
Convinto di aver svolto un ottimo lavoro passò ad un altro compito, il bucato. I panni da lavare erano davvero pochi, anche
se tutti di colore diverso, così Goku pensò che fosse inutile separarli. Ma poi con un’espressione accigliata uscì fuori dal
bagno e mi disse:
- Sei proprio cattiva, Chichi. -
Pensavo che il suo commento si riferisse alla sua giornata da casalingo, ma chiesi sarcastica – Perché? – non avrei mai
pensato di sbagliarmi così tanto.
- Perché costringevi Gohan a studiare anche quando gli chiedevi di caricare la lavatrice, ci hai scritto sopra tutti quei
numeri! Se volevi che si esercitasse con le operazioni potevi benissimo comprargli un altro libro! –
A quelle parole non potei evitare di ridere, così mi piegai in due rischiando di cadere dalla poltrona su cui mi ero appollaiata.
La giornata continuò con Goku in veste di casalingo.
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=2509924
|