The other final

di Bonni4
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1

Ormai non distinguevo più niente. Non riuscivo a distinguere i Pacificatore dagli ibridi, le urla e gli spari, i vivi dai morti.
Gale di fianco a me sparava con il fucile, colpendo venti volte lo stesso ibrido prima che cadesse a terra morto.
Più in là distinguevo appena Finnick, Pollux, Cressida e Peeta, che sparavano all’impazzata, utilizzavano tridenti e fucili, tutto quello che gli capitava tra le mani.
Nessuna traccia invece di Leeg 1, Castor e la Jackson.

Feci appena in tempo a scorgere la nostra via di salvezza, in mezzo a quel cunicolo puzzolente di sangue, cadeveri in putrefazione e… rose. Odiose rose bianche. Dunque ormai Snow sapeva, sapeva che ero viva e vegeta, e mi dava la caccia sguinzagliando quei terribili ibridi.

Davanti a me Cressida, Pollux  e Peeta che si arrampicano per la scaletta a pioli, scivolosa perché intrisa di sangue. Raggiunsi la scala, mi arrampicai, non sapendo dove portasse. Il cuore se batteva all’impazzata  o era fermo non lo sapevo.


Chiusi la botola e mi guardai intorno.. io, Cressida, Pollux e Peeta. No, non poteva essere.. Mancavano Gale e Finnick. Ad un certo punto la botola si aprì, e ne emerse un Gale affannato che si accingeva a chiudere la botola.

Lo bloccai con un piede.

Finnick.


Guardai di sotto, e vidi Finnick che lottava disperatamente contro tre ibridi, che lo mordevano, lo strattonavano e lo graffiavano a morte. “Katniss, non ce la farà mai, è inutile.” Disse Gale con voce rattristata.

Incrociai gli occhi di Finnick. Quei meravigliosi occhi verdemare. A volte erano lo specchio della felicità, a volte, soprattutto in presenza dell’amata Annie erano pieni di amore e riguardi, a volte, come avevo osservato nell’arena all’Edizione della Memoria, erano  carismatici e furtivi.

Quello che vedevo in quegli occhi in quel momento era il volto della paura, della sofferenza, e del supplizio. Era come se quegli occhi mi pregassero di dire ad Annie di non disperarsi della sua morte imminente e di andare avanti senza di lui. Di certo qualcuno l’avrebbe aiutata.


Non potevo fargli questo, non potevo lasciarlo morire, lui non l’avrebbe mai fatto. Era una delle poche persone che mi stavano simpatiche e di cui mi potevo fidare.

Ancora gli occhi che mi supplicavano, una lacrima calda che gli scendeva con un rivolo sulla guancia insanguinata, il velo della morte dipinto in volto.

In una frazione di secondi presi le freccie incendiare, le tirai agli ibridi che si accesero come torcie, e che ululando di dolore si allontanaro quanto bastava per poter recuperare Finnick, a terra sanguinante, e chidere la botola.


Lanciai su Finnick, per quanto fosse il doppio di me, e due mani forti, Gale, lo issarono su.
Cressida mi tese la mano, io l’afferrai abbandonandomi a lei.

L’ultima cosa che sentii fu il clangore dello sportello della botola che si chiudeva.

 
 

Angolo autrice
Ed eccomi qui.. ed eccolo qui. Il primo capitolo del mio “finale alternativo”.
Spero solo che vi sia piaciuto e se potete e volete lasciate pure una recensionina per verificare se vi è piaciuto e, in tal caso, continuare con altri capitoli in cui… vabbè già detto troppo!! :)
 
Niente.. a presto spero!!
Buon arrivederci. :D
Bonni 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2



Quando mi rianimai ero accanto a Cressida e Peeta che si tormentava le mani.

Gale e Pollux si affacendavano intorno a Finnick, con bende e garze che avevamo preso nell’appartamento di Capitol City.
Una pozza di sanue si allargava intanto sul pavimento. Povero Finnick, guardarlo mi faceva pena, mezzo morente e senza morfamina o medicinali adeguati, ma comunque meglio vivo di morto.


Gale e Pollux lo tenevano per le gambe, io e Cressida per la testa, Peeta gli teneva un braccio.
Ci incamminammo  per la piccola salita che portava ad un’altra porta, in legno questa volta.

Pollux la aprì piano piano,  e ne uscì una donna trasandata, di Capitol City, con in mano una salsiccia.

Fu più forte di me, e in un lampo presi  arco e freccia e puntai al cuore della donna, che cadde a terra morta.

Una in meno pensai, perché già ci ostacolava il povero Finnick, non volevo che qualcos’altro impedisse la nostra risalita. Entrammo nel vistoso appartamento della donna, e adagiammo subito Finnick sul divano di velluto verde.

Cressida corse in bagno, recuperando morfamina e bendaggi adeguati.

Io andai nella camera della donna, e trovai  un sacco di vestiti, giacche di pelliccia e parrucche di ogni genere. Ci sarebbero servite per fuggire dall’appartamento. Ma fuggire dove?


Pollux, Gale e Peeta si vestirono con giacche di pelliccia per uomo e parrucche stravaganti, e vestirono pure Finnick.

Io e Cressida con vestiti da donna e parrucche arcobaleno scintillanti. Uscimmo cautamente dall’appartamento, e fuori era il caos.

Pacificatori da tutte le parti, gente che urlava e si ammassava, che spintonava e correva. Cressida ci fece da guida, portandoci oltre 2 isolati dall’appartamento.


Entrammo in un negozio di abiti e intimo in pelle, e al bancone notai una donna, che di più strane non ne avevo mai viste: somigliava più a un gatto/tigre che a una donna! Naso schiacciato, baffi, occhi allungati e gialli e strisce color arancio nero. Indicò uno scantinato, probabilmente sapeva del nostro arrivo ed era nostra alleata. Tigris, così l’aveva chiamata Cressida.

Entrammo nello scantinato, pieno di ammassi di pelliccie e pelli conciate. Aguzzai la vista, e notai una figura rannicchiata in fondo alla stanza, molto buia.
Non poteva essere.

Mi avevano detto che era morto.

No, non ci posso credere.
Stupore, spavento, tristezza, gioia, felicità, incredulità.

Tutto in un secondo.


Cinna.
 
 

Angolo autrice

Heheheii!! Ok ok, ci ho messo tanto, ma la scuola, sapete… e un po’ la mancanza di ispirazione.. ma questo, cari miei, è il secondo capitolo.
Un po’ di attesa, ma il secondo salvataggio è avvenuto!!
Perché sì, mi dispiaceva per Cinna, perché è morto in modo troppo brutto, senza una degna sepoltura.
E io l’ho salvato, circa..

Spero vi piaccia, recensite se vi va!! Un bacione   Bonni <3

 
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3

Impossibile, non era lui veramente.
Mi avvicinai a grandi passi verso quella figura rannicchiata tra le pellicce.
L’ultima volta che l’avevo visto è stata poco prima di essere introdotta nell’arena, e lui era stato martoriato per avermi trasformato nella Ghiandaia Imitatrice.

Aiutai gli altri a trasportare Finnick dentro e avvolgerlo nelle pelli, poi Tigris ci portò da mangiare e altri farmaci.

Mi avvicinai piano a Cinna, e notai che era scosso da tremiti. Mi inginocchiai, lui mi dava le spalle. È una delle poche persone a cui tengo veramente, e anche solo pensare di rivolgergli la parola dopo lo shock che avevo ricevuto sapendo che era vivo era praticamente come bruciare l’acqua: impossibile.

Tesi un braccio, la mia mano andò a finire sulla sua spalla. Sussultò, urlò, si girò verso di me con uno sguardo di un animale in gabbia. Le sue mani si avvicinarono alla mia gola, ma si fermarono. Mi riconobbe. Almeno qualcosa su cui sperare.

“Kat..niss?” la sua voce tremava. È ovvio che a Capitol City è stato torturato con chissà quali metodi di cui ora non voglio pensare. È vivo, e per ora mi basta.

“Cinna.. sono così felice di vederti vivo! Pensavo… pensavo che ti avessero…”ora piangevo.

“Oh Katniss, avevo fatto bene a scommettere su di te!” Cinna sorrise, anche lui in lacrime.

Passarono molti giorni, che a me parevano anni, in cui Tigris veniva giù nello scompartimento segreto a rifornirci di cibo e medicine.

Finnick pian piano si riprese, a volte lo facevamo camminare da solo, e ogni volta ridevamo per le sue bizzarre cadute. Degli scorci di felicità.

Venne il momento di preparare la battaglia finale. Io al comando, io dettavo le regole, io ero speranza, la Ghiandaia Imitatrice che risorge.

Eravamo pronti.
 
 
Angolo autrice

E il terzo capitolo concluso, scusate per l’attesa.. e si prepara la battaglia “finale” (non proprio finale *sogghigno maliziosa*)… comunque qui è un capitolo un po’ così, senza troppa azione ecc… un po’ mancanza di ispirazione.. vedrò di fare meglio nel prossimo, ma di sicuro vi sorprenderete.. :)
 A presto, un bacio, Bonni. <3
 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4

Da giorni oramai discutevamo del piano per annientare Snow.

Finnick si era sistemato per bene, sembrava come nuovo, pronto per infilzare qualcuno con il tridente di Beete.


Uscimmo con cautela dallo scompartimento pieno di pellicce del negozio di Tigris. La donna-tigre era lì ad aspettarci con un sacco pieno di cose, vestiti da Capitol City, pellicce, e un’immensa quantità di trucchi. Uno dopo l’altro ci truccò tutti, così tanto che ormai non riconoscevo più Finnick da Peeta, Peeta da Gale.

Ovviamente Cinna le diede una mano, ma non volle partecipare all’operazione. 


Uscimmo dal negozio a due a due.
Io con Gale, Peeta con Finnick, Cressida con Pollux.
Fuori, per le strade era un caos.
Gente che correva di qua e di là, pacificatori ovunque, che sparavano alla gente innocente, ai bambini, tutto per colpa mia.

Ma non c’era tempo per il rimorso, per la disperazione e il rancore. Era tempo di finirla, di mettere a tacere Snow per l’ultima volta. 


Correvamo.

Sotto le pellicce avevamo pronte le nostre armi, e in caso di cattura le pillole di morsi della notte. Ci inginocchiavamo, sparavamo, civile o pacificatore non importava più ormai. Davanti Cressida e Pollux, dietro Peeta e Finnick.

Attorno a noi? L’Inferno. Baccelli, cadaveri. Bombe, sangue, rose.


Corri, schiva nemici, spara a più non posso, sopravvivi. Le regole del gioco di Snow. O quelle del mio gioco?

Arriviamo chissà come al teatro a forma di arena di Capitol City. Dentro sono radunati migliaia di bambini. Vedo infermiere, gente che arriva e abbandona, o meglio, cerca di mettere in salvo i propri pargoli, credendo che quell’arena sia un posto sicuro.

Tra le infermiere scorgo, ma non può essere.. Prim!


“PRRRIIIMM!!” con tutto il fiato che ho in gola. Lei si gira verso di me. Che fa? Mi guarda male. Ma certo, il travestimento. Sento un rumore, overcraft, sopra la mia testa.

Ora sento un fischio che si affievolisce, non sono Pacificatori, non è nemmeno Snow che cerca di scappare. Sono i ribelli.

Lanciano le bombe che Gale aveva progettato. 


Solo uno slancio, pochi passi, qualche metro, sembrano chilometri, il mio corpo si allunga, sono pesante, scoppiano le bombe intorno a me.

La spingo via, spingo via Prim dalle bombe, nel tentativo di proteggerla come ho sempre fatto. Ma non sarà mai al sicuro.

Il mio corpo sobbalza. Vedo una figura prendere fuoco. Torce di luce. 


“PRIIMM!! NOOO!!” lacrime mi scendono salate, la vista annebbiata, il trucco che cola. La figura bruciante tende le mani verso di me, si allunga. È troppo alta. Mi sommerge. La mia pelliccia inizia a prendere fuoco.

Qualcosa sotto di me spinge, sarà una bomba, sarà il Diavolo che è venuto a prendermi, sarò io che mi sciolgo.

No.. è… “P-P- PRIIIM!!??” stupita. Non ci credo, ho fatto in tempo, l’ho spostata.

Mi tolgo la pelliccia bruciante, la scaravento via.  
La abbraccio forte, la mia sorellina, piange adesso, ma io la tengo stretta tra le mie braccia. Piange per la felicità. No aspetta, queste non sono lacrime di gioia. La mia vista non è più annebbiata, ci sento il triplo di quello che sento normalmente.

Sento le urla agonizzanti della figura in fiamme.

Stringo Prim.  

Menomale che non è lei. 


No infatti.

La figura incendiata, agonizzante, e quella che non mi sono degnata di salvare è Gale. 



Angolo autrice 

Scusatemi tantissimissimooo!!
Ci avrò messo due miliardi di anni a metter giù questo capitolo!!
Oh spero che faccia effetto almeno.
Finale a sorpresa, non è un lieto fine, NON è la fine! Comunque vabbè.. al prossimo capitolo.
Baciooo Bonni! :)

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5


“Gaaallleee???!!!” urlai con tutto il fiato che avevo in corpo.

Stava bruciando, sentivo l’odore della carne che si scioglieva, e l’unica cosa che pensai di fare fu buttargli la mia pelliccia addosso.

Il fuoco si estinse.

Gale era uno spettacolo orribile.

La pelle rossa e lacerata, la bocca contratta in una smorfia senza suono, gli occhi ridotti a una gelatina bianca che scendeva dalle cavità oculari vuote, i capelli bruciati.


Morto, era morto l’unico ragazzo che avrei potuto amare.

No, non l’unico.

C'è Peeta con me, Peeta pronto a proteggermi, Peeta che forse è stato l'unico che mi abbia veramente amato.


Ricopro Gale con la pelliccia. “Mi dispiace Gale..”.

Consegno Prim alle infermiere, lei sopravviverà.

Ormai è finita, ho sentito che hanno catturato Snow, domani avverrà l’esecuzione. Cerco Peeta, Finnick, Cressida e Pollux. Stanno tutti seduti sulle gradinate dell’arena. Mi avvicino.


“Gale?” mi fa Peeta. Io taccio, non ce la faccio a dirlo.

“Mi dispiace Kat..” mormorano un po’ tutti. Si, anche a me dispiace.

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Il giorno dopo

“Oggi è il grande giorno, il giorno in cui metteremo a tacere Snow una volta per tutte!!” urlo io trionfante dal grande palcoscenico che sovrasta l’arena.

Al di sotto pieno di gente, oltre a me sul palco c’è la Coin, Peeta, Finnick, Cressida e Pollux con la telecamera che riprende per trasmettere in mondovisione e Snow, legato a un palo.


Scendo dalla pedana con il microfono.

Dietro di essa il mio arco con le freccie che attendono di morare il cuore di Snow.
Mi avvicino al viscido presidente, che odora come al solito di rose e sangue.


“Bene signorina Everdeen, vedo che ha fatto la sua scelta, siamo arrivati al gran finale!” mi sussurra Snow, con l’aria più normale del mondo.

“No presidente, non la fine, la SUA fine!” incocco la freccia, punto al cuore di Snow.


Sento gli overcraf sopra di me… impossibile, i ribelli? No, una corda viene calata dalla pancia dell’overcraft, e cosa strana?

Vedo la Coin che la afferra, nell’altra mano un pugnale, recide le corde che legano Snow e lo afferra per il colletto della giacca bordeaux.

“COOOSAAA??? LORO DUEE?? ALLEATI????” mi sorprendo ad urlare, ma la cosa più sconcertante (spero che non ci sia mia sorella nei paraggi) è che quei due attaccati a quella corda che pian piano li trasporta sull’overcraft iniziano a baciarsi..

“No, NOO!! Sto impazzendo probabilmente!!” la freccia già incoccata, incendiaria, perfetta, miro alla corda. Un colpo secco, e i due precipitano in una caduta mortale.

Infuocati.


“Questa è la fine Snow!”

Tutti applaudono, Peeta, Finnick, Cressida, Pollux, Prim e c’è perfino Cinna vengono ad abbracciarmi.. Peeta mi prende il volto tra le mani.

Guardiamo per un istante Prim, Finnick e Cinna.

Potevano morire.

Noi li abbiamo salvati.


“Questo sì che è un lieto fine.”
 


Angolo autriceee!

È durata poco lo so, ma il finale mi sembra adeguato!!
Recensite per dirmi cosa ne pensate della storia ormai al completo!! :)
Grazie mille a Mockingjay_00 che ha recensito ogni volta!!
Baci e alla prossima storia.
Bonni. <3

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