Il bosco d' ossa

di SatokibiNeko
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L' inizio ***
Capitolo 2: *** Il bosco d' ossa ***
Capitolo 3: *** Eliza e Kevin ***
Capitolo 4: *** un pezzo d' anima ***
Capitolo 5: *** Il diario di Yume ***
Capitolo 6: *** La storia del regno di Corba ***
Capitolo 7: *** Merry, l' anima della Going Merry ***



Capitolo 1
*** L' inizio ***


Cap 1 L’ inizio
Rufy e i suoi amici Zoro, Usop, Sanji, Franky, Robin e suo cugino, quel giorno avevano uno scopo ben preciso, Rufy due giorni prima aveva sognato di essere vicino ad una ragazza, la vedeva solo di profilo, stava dormendo beatamente appoggiata con la schiena ad un albero più alto del solito dalle foglie sia rosse che bianche, la ragazza aveva lunghi e mossi capelli arancioni e un lungo abito bianco, i fili d’ erba e il terreno piano piano si stavano macchiava del sangue di quella ragazza addormentata, il sangue che proveniva dai palmi pieni di tagli e graffi delle sue mani, poi lei si svegliava e guardava Rufy, poi guardava il cielo e disse “vorrei dimenticarmi chi sono, vorrei diventare un suono”, anche Rufy si girò a guardare il cielo, da quel bell’ albero alle spalle della ragazza caddero tutte le foglie, e al centro della biforcazione di rami si vedeva una colomba, si girò stupito per la bellezza dell’ animale, non era completamente bianco, aveva macchie nere e rosse, la colomba guardò la ragazza per poi guardare Rufy e dirgli “questa è un angelo che vuole solo essere umano, si strappò le ali per tornare a vivere”, poi la ragazza si metteva le mani in testa e con la voce rotta dal dolore diceva “aiuto Rufy”, così il sogno finiva.
erano arrivati da poco all’ inizio del “bosco d’ ossa”, chi entrava in questo bosco dagli alberi alti più di 15 metri con rami lunghi metri e metri e con le foglie o bianche come le ossa o rosse come il sangue non né era mai uscito, ma era sicuro Rufy, quel posto aveva alberi uguali al suo sogno e aveva sentito da alcune voci che a volte si sentiva qualcuno che chiamava un nome, a volte il verso di un corvo che sembrava una risata malefica, e giuravano di aver visto una colomba che avvicinandosi al bosco d’ ossa era atterrata con poca grazia a terra e piano piano si colorò di nero per poi sparire trasformandosi in cenere, ma a Rufy non interessavano le voci, voleva capire chi era quella persona che gli aveva chiesto di venire nel sogno, così lui e i suoi amici, muniti di zaino con cibo, acqua, cerotti e Rufy una videocamera, erano lì, ad un passo all’ entrata.
“sicuri che sia una buona idea, oh no!, mi sta venendo la malattia se-entro-in-questo-bosco-muoio” disse Usop, il solito fifone e anche bugiardo, “o no Usop!, ti guarirò io” disse il piccolo chopper, un bambino molto ingenuo quanto timido, ma quando conobbe Rufy divenne coraggioso “Chopper sta bleffando, mia dolce Robin vuoi qualcosa?, qualsiasi cosa per la mia dea” disse Sanji, un cuoco bravissimo, anzi il migliore l’ unica pecca… è un inguaribile Don Giovanni, “no grazie, sto bene così” Nico Robin, un archeologa, diciamo la più matura del gruppo “cuoco di serie C sicuro che abbiamo abbastanza cibo per il viaggio?” Zoro, un ottimo spadaccino, non usa una ne due ma ben tre spade, peccato che dorme molto e litiga spesso con il cuoco, e mentre Sanji e Zoro iniziano a battibeccare… “SUPER, entriamo!” Franky, un carpentiere, un cyborg ed è molto coraggioso “Sanji HO FAME!!!” e Rufy, il collante tra questa gabbia di matti (non parlo di Robin nd: me), un ragazzo spensierato, ingenuo, coraggioso, e rispetta i valori dell’ amicizia, diciamo un bambino nel corpo di un adulto, indossa sempre un cappello di paglia, regalo di un amico del passato che non vede da ormai molto tempo, ed ora lì davanti all’ entrata si mise il cappello e disse “bene!, ANDIAMO!” e un sonoro “SI!!” da parte di tutti si levò per tutto il bosco, dove una ragazza sorrideva camminando per andare al ruscello “bene, sta per arrivare il figlio di Gol D. Roger, il fratello di Ace, il discendente di Akumu* e Yume*”. 
 
Note dell' autrice

Ciao a tutti da una nuova autrice, mi chiamo Layla, prima di tutto ringrazio Neko per avermi permesso di pubblicare questa Long, ho appena finito il mio blocco dello scrittore e sono tornata a scrivere YEEE!!!
*Akumu vuol dire incubo mentre Yume vuol dire sogno
 
Ringrazio chi legge e recensisce, avviso che il rating (si scrive così?) potrà alzarsi dal capitolo 4 in su, che dire… GRAZIE A TUTTI
Da Layla
 

 
 

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Capitolo 2
*** Il bosco d' ossa ***


Cap 2 il bosco d’ ossa
Iniziarono a camminare, ad ogni passo rumori di foglie secche che si rompevano, altre foglie che però cadevano dagli alberi, il rumore dei loro passi e le risate dei corvi, si, stavano ridendo.
Dopo parecchie ore di cammino si fermarono a mangiare, Rufy mangiò il doppio degli altri, che finirono presto anche l’ acqua “non ci voleva, siamo a corto di acqua” disse Sanji accendendosi una sigaretta, ma in lontananza si sentiva un rumore loro familiare, il rumore di un ruscello, così si rimisero in cammino, tranne Rufy che cominciò a correre poiché aveva ancora sete, aveva l’ avventura nelle vene quel ragazzo, arrivò prima degli altri e iniziò a riempire la sua bottiglia quando vide dall’ altra sponda del ruscello una ragazza, capelli arancione, lunghi e mossi, e poi il vestito lungo e bianco, lo stava guardando da dietro un alberello, sembrava avere paura “ciao, sono Rufy, e tu?” Rufy si alzò, le puntò la videocamera accesa, e la guardo negli occhi, la ragazza cambiò espressione, era un sorrisetto che di buono non aveva niente, e Rufy lo vide, gli sembrò mancare un battito, Rufy stava per parlare quando arrivarono gli altri e la ragazza corse via, lui quindi bloccò la registrazione, però continuava a guardare nella direzione dove la ragazza era scappata, gli aveva chiesto aiuto, ma perché allora aveva quello sguardo che sembrava dire “bene sei arrivato, ora morirai come tutti gli altri” arrivati i ragazzi videro Rufy incantato, fu Usop a prendere la parola “Rufy sembra che hai visto un fantasma” “ho visto la ragazza del mio sogno, sembra diversa, mi sembra cattiva” disse Rufy abbassando lo sguardo pensando che probabilmente la ragazza del suo sogno era un’ altra persona “ma allora perché ti ha chiesto aiuto?” chiese chopper insicuro “non lo so, ma l’ ho registrata” disse lui sorridendo come solo lui sapeva fare ma mantenendo nei suoi occhi una nota di delusione “ecco guardate” disse lui mostrando a tutti il video dove si vedeva al posto della ragazza una luce nera, però si riusciva a vedere una chioma arancione “non si vede bene, ma un qualcosa c’è” disse Zoro “Super, sappiamo dove è andata” disse vedendo la “luce” sparire dietro di lei “e abbiamo anche una traccia, ma prima riempiamo le bottiglie” disse Sanji prima indicando degli alberi sull’ altra sponda del ruscello su cui c’erano macchie di sangue della forma di una mano, poi riempi una ad una tutte le bottiglie d’ acqua, avrebbero trovato quella ragazza, ne erano sicuri, l’ unica cosa di cui non erano sicuri era una, era davvero umana?
P.O.V. Rufy
Non era la ragazza del mio sogno!, non era lei!, nel mio sogno aveva uno sguardo felice, ma riuscì a scorgere nei suoi occhi cioccolato quando mi guardò anche una goccia azzurra, mentre la persona che ho visto vicino al ruscello aveva gli occhi neri come la pece con macchie argentate, il corpo era il suo, ma non era lei, e non erano i suoi occhi.
Attraversammo il ruscello senza fatica e appena arrivati sull’ altra sponda  guardai il cielo, era tardi, Sanji mi fece un cenno con la testa e noi due iniziammo a preparare una tenda, Franky e Zoro andarono in cerca di cibo, Usop cercò del legno per il fuoco mentre Robin se ne rimaneva seduta con la schiena appoggiata ad un albero, in parte a lei due zaini, infatti sulle gambe di Robin c’è il piccolo Chopper addormentato, il mio cuginetto si è addormentato in fretta, ma oggi per lui è stato molto faticoso, insomma, non  ha 18 anni come me, lui ne ha 12 ed è molto tardi .
Appena finito di preparare la tenda arrivano anche gli altri, usop accese il fuoco con una strana pallina che dice che se si lanciava con una fionda avrebbe bruciato tutto il bosco, poi Zoro e Franky portarono un orso (?) e Sanji inizia a cucinarlo, finalmente, sapete… HO FAME!
Robin svegliò Chopper che disse “arrivo tra cinque minuti” così Robin se ne andò e Chopper si alzò, dopo disse che sarebbe andato al “bagno” se con bagno voleva dire dietro ad un cespuglio… OK, poi mi sono fiondato sul cibo pronto, ho mangiato proprio bene, Sanji è proprio il migliore!
P.O.V. Chopper
Robin mi svegliò e mi informò che era pronta la cena, ero ancora stanchissimo così gli dissi che sarei arrivato tra cinque minuti, poi mi alzai, nessuno tranne questi ragazzi mi ha voluto bene, dicevano che ero strano perché mi mettevo sempre un cappello che aveva finte corna di renna morbidissime, poi però sento qualcuno che mi chiama, non la conosco quella voce, uso la scusa del “devo andare in bagno” e mi avvicino a quella voce che mi chiama, mi chiama sempre più insistentemente ma anche dolcemente “Chopper, Chopper, Chopper” e poi mi dice un nome, ma non lo capisco “Chopper, Tonakai, Chopper, Chopper” un rumore proviene dalle mie spalle, mi giro e non vedo niente, sento solo il rumore del ruscello e i miei amici che stanno mangiando, sento zoro e sanji che bisticciano, poi un rumore davanti a me, mi rigiro, la voce che mi chiamava era calma quando pronunciava le parole, ora si sentiva piena di tristezza, dolore, rabbia, frustastrazione e ira,  cominciava a ripetere sempre di più quella parola e sempre di meno il mio nome “Tonakai, Tonakai, Tonakai, Chopper, Tonakai” e così via, poi il mio nome venne ripetuto sempre, non c’ era più Tonakai, ma ora sentivo rumori da tutte le parti, a destra, sinistra, davanti e dietro di me, una volta sentì il gracchiare di una cornacchia, che sembrava stesse piangendo, poi realizzai, la voce che mi chiamava era scomparsa, ora sentivo una voce più calma ma che comunque piangeva che diceva “non volevo, sigh, non volevo farlo, sigh, non volevo uccidervi, mi dispiace Yume, mi dispiace Akumu, ma giuro che proteggerò il vostro discendente, sigh, proteggerò Monkey D. Rufy, giuro su di te Akumu, il vero re dei pirati, sigh, vi giuro che proteggerò tutti i suoi amici, sigh, non che discendenti della vostra ciurma, sigh” poi smette di piangere e capì molto meglio “porterò Rufy e gli altri alla felicità, alla vita senza pericoli, al mondo di Corba”.
Io sono il discendente di Tonakai, Robin un giorno mi disse che una renna di nome Tonakai aveva avuto figli mezzi umani e mezzi renne, i figli di quegli ibridi erano solo umani con il naso da renna, e poi l’ ultimo nato non ebbe genitori, era un semplice umano, con un cappello con le corna, ero io quel bambino, ero discendente di una renna, Tonakai, che bel nome, né nonna, anche se sei più di una nonna, sei morta anche tu come i genitori di quella voce?,  ma quella voce non sembra vecchia, sembra avere l’ età di Rufy, non so che succede ma sento qualcosa in me che mi dice di correre dalla voce e dire “sono io, Chopper, e non ti abbandonerò” ma una voce nella mia testa dice solo “torna da Rufy e spiegagli tutto” allora mi giro, mi metto a correre, so che la voce mi aveva sentito, vedo qualcosa di bianco sopra di me, mi fermo, e anche la luce si ferma, piano piano la luce svanisce e vedo una ragazza, capelli arancioni, vestito lungo bianco, occhi cioccolato, sembra la ragazza del sogno di Rufy “shh, non devi dire di avermi visto Tonakai, ti va di giocare con me?” chiede la voce, ora sembra più piccola, ma perché mi ha chiamato Tonakai? “sono Choper io, Tonakai da ciò che so è mia nonna… o nonno?, non capisco se è un nome maschile o femminile” non mi ricordavo bene, speravo di aver detto giusto la prima volta, poi come si chiamavano i miei genitori? “Tonakai era una femmina, Chopper, tu sei quello nato per ultimo, giusto?, hai due fratelli, zero genitori perché sono morti, otto zii, e una nonna, come ci si sente?, ha giusto, lo so anche io, i tuoi genitori erano: tua madre Lak, tuo padre N, i tuoi fratelli erano Chia e Roc” Mia nonna è ancora in vita!, posso chiedergli spiegazioni! Ma la ragazza disse che sapeva come potevo sentirmi, che voleva dire? “vuol dire che mia madre e mio padre sono stati uccisi dalla me cattiva, dalla me che ha visto Rufy al ruscello, dalla me che stavo per diventare nel sogno di Rufy, e no, non so leggere nel pensiero, ho tirato ad indovinare, i miei genitori… Yume era il nome di mia madre, aveva gli occhi cioccolato con gocce azzurre, lunghi capelli bianchi che arrivavano a terra, delle ali da falco bianche e questo vestito” disse indicando il suo vestito per poi continuare “Akumu, il nome di mio padre, capelli rossi, occhi neri con macchie argento, vestiti da essere umano, perché era un essere umano, mia madre era un angelo ed era venuta sulla terra per incontrare il vero amore che in vita non aveva ottenuto, e lo trovo, Akumu, all’ inizio quando avevo 10 anni non sopportavo i miei genitori, ma quando li perdi capisci che in fondo gli volevi bene, no?, sono 7 anni che loro sono morti, ho fatto un giuramento, i loro antenati sarebbero vissuti in eterno, e per fare ciò devo portarli nel regno di Corba, ora ti racconterò della mia famiglia, vedi…” regno di Corba?, ora mi racconterà tutto!, sentiamo… (dopo parecchi minuti) “CHOPPER!! DOVE SEI???!!!!” un urlo di Rufy, “io devo andare, cosa posso raccontargli?” chiesi io, volevo dirlo a tutti “solo ciò che il cuore ti dice” e così mi salutò e sparì, corsi dai miei amici e li salutai, mi fecero mille domande tipo: dove sei stato?, come mai così allungo in giro?, hai fame?, allora volevo raccontargli tutto “ho incontrato la ragazza del sogno, sai è un vero e proprio angelo, ma non so come è morta” dissi, mi sedetti vicino al fuoco e prendendo un po’ di carne d’ orso dissi “sedetevi, sarà lunga, Akumu è il padre dell’ angelo, Yume sua madre, lei ha due sorelle di nome Eliza e Nojiko, due fratelli di nome Kasai e Dragon, Kasai si sposò con Kitt ed ebbe una figlia di nome Cho, Nojiko si sposò con Ace ed ebbe come figlia Belmell, Dragon si sposò ma non sapeva chi, ebbero un  figlio che per chiarire sei tu Rufy, poi Eliza si sposò con un ragazzo di nome Kevin, poi quando la “lei” malvagia uccise Yume e Akumu 7 anni fa lei fu adottata da Dragon così 1 anno dopo quando Rufy aveva 2 anni lei scappò ed aveva 11 anni, poi rimase in questa foresta insieme a Eliza e Kevin, poi un giorno incontrò una kitsune morente nel bosco e fece un patto, sarebbe diventata la vita del bosco solo se la kitsune le avesse donato il potere di entrare nei sogni degli altri, così la kitsune annui e grazie alla ragazza che divenne l’ anima del bosco la kitsune ebbe vita eterna e tornò più viva che mai, e ora passiamo a voi, voi siete i discendenti, o meglio, i nipoti della ciurma del vero re dei pirati, avete mai sentito la leggenda di Roger, giusto?, è falsa!, voi siete i discendenti di: Nico Robin, discendente di Nico Kana, Sanji di Kaji, Franky di Rob, Zoro di Set, Usop di Sogeki-hei*, io di Tonakai e Rufy di Akumu, capito?” e tutti annuirono,  poi Rufy disse “ma quindi la ragazza che vidi al ruscello…” e io finì la frase “era la lei cattiva, ti ha chiesto aiuto perché non riesce più a controllarla” e detto ciò salutai gli altri “ci vediamo domani, sono stanco, e per le domande le potrete fare domani in viaggio, vi condurrò nel posto dove l’ ho vista” ed entrai in una tenda ripensando a ciò che mi aveva detto poco prima di essere chiamata “Rufy può far tornare in vita Yume e Akumu”.

Note della schiava dell’ autrice

Sally: Ciao!, mi chiamo Sally sono qui con questo capitolo scritto con tanto amore anche perché ho dovuto fere uno schema della famiglia della ragazza per Layla
Layla: torna a fare matematica, e ricorda che la radice cu…
Sally: si, si
Layla: grazie ad akia per aver messo la storia nelle seguite e ringrazio anche chi legge soltanto, ci vediamo!
Sally: CIAOO!!!
Layla: (prende il libro di matematica e lo sbatte in faccia a sua sorella) forza prima fai gli esercizi prima scriviamo il prossimo capitolo, ciao!
Sally: aiuto!!!!
*Sogeki-hei dovrebbe essere cecchino in Giapponese
 

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Capitolo 3
*** Eliza e Kevin ***


P.O.V. Rufy
Il giorno dopo mi alzai presto, avevo fatto un incubo, mi avevano detto che qui si facevano solo incubi, ma i  miei amici sembravano fare bei sogni, perché solo io avevo fatto un’ incubo?, svegliai Sanji e lo avverti che avevo fame, lui mi diede un calcio in testa e andò a preparare la colazione, svegliai anche gli altri e poi andai da Chopper “dove si trova il posto dove hai visto la ragazza?” chiesi io “oltre al ruscello, non molto lontano da qui” disse lui, feci colazione e mangiai molto velocemente, appena finito ci preparammo e iniziammo il viaggio “perché siete venuti con me?, potevate non credermi e rimanere a casa vostra no?” chiesi io, da quando ero in quel bosco ero sempre un po’ triste “uno per tutti, tutti per uno” disse Nico Robin, attraversammo il ruscello in fretta, entrammo nel bosco fitto, ogni tanto inciampavo, ma non cadevo, aumentai un po’ il passo fino a che Chopper annuncio “ecco, questo è il posto” c’ era un’ albero gigante, e bosco, nessun indizio “La la la, la la…” si sentì una melodia (elfen lied, la sigla nd:Sally) qualcuno stava cantando, girai l’ albero grande e chiamai i miei amici “Ragazzi! C’è una casa!” urlai per farmi sentire molto bene “Rufy questo bosco è dis… È VERO!” urlò Sanji arrivato poco prima vicino a me, la casa era messa male, c’ era muschio e rampicanti dappertutto, la porta non c’ era più, le finestre rotte, era una casa molto strana, fatta da roccia blu e viola, tutti ci avvicinammo alla casa, toccai la pietra che si sgretolò leggermente, lasciando a terra della sabbia violacea, decisi di entrare, corsì dentro senza aspettare i miei amici, sentivo qualcosa, c’ era qualcosa la dentro, corsì al secondo piano, c’è ne erano addirittura 2! E il pavimento resisteva! Arrivai in una camera da letto, c’ era un letto matrimoniale, appeso sopra al letto c’ era un quadro, ritraeva una bambina con i capelli arancioni e gli occhi cioccolato con un gatto a due code in braccio e dietro di lei uno scheletro coi capelli afro, una bambina della sua stessa età con i capelli marroni come gli occhi e un bambino con gli occhi azzurri ed era biondo, sembravano felici “quanto mi mancano quei bei tempi” mi girai allarmato e vidi la ragazza mora del quadro solo che era della mia età, nel quadro i ragazzini avevano circa 8 anni, “che vuoi dire? E chi sei tu?” chiesi io fissando la ragazza negli occhi “non ti allarmare, sono Eliza la sorella di Nami, la ragazza che hai visto al ruscello, più che altro, tu chi sei?, e che ci fai in casa mia?” chiese lei, casa sua? Era messa maluccio “questa è solo un’ illusione, questa casa è messa meglio” illusione, ora si spiega il perché qualcuno viva qui “Nami, mi è apparsa in sogno e mi a chiesto aiuto, nel sogno c’ erano alberi uguali a quelli di questo bosco” chissa perché nessuno è mai uscito da qui, “perché Nami lo uccideva prima, e no, non so leggerti nel pensiero, molti qui però potrebbero capire dalle espressioni che fai” disse iniziando a ridere “Rufy!” urlò Usopp arrivando insieme agli altri in camera da letto “piacere Eliza, state cercando Nami vero?, mi dispiace, non è qui, oggi è andata a caccia, o meglio, è andata a caccia di una tigre” disse rivolgendosi prima ad usopp e agli altri e poi a me “sentite, venite con me, vi porto da Kevin, lui potrà spiegarvi tutto” e così dicendo schioccò le dita e ci ritrovammo ad una cascata “sh, Nami stà cacciando” disse un ragazzo biondo, probabilmente Kevin “fa vedere” disse Eliza correndo vicino a Kevin, così feci anchio, solo che inciampai, Nami guardò verso di me, schioccò le dita è fu davanti a me, era la ragazza del mio sogno, non quella del ruscello “Ru- Rufy!” disse abbracciandomi “Tra rose e fior, nasce l’ amor, Rufy e Nami si voglion sposar, lei dice si, lui fa così” Eliza fece un gestaccio “poi ci ripensa e dice di si” canticchiava Eliza, “cosa hai detto?” chiese Nami, si stava trasformando “niente sacchetto” disse lei, Sacchetto? “meglio per te tavolino” e scoppiarono a ridere? Che era successo anche i miei amici avevano un punto di domanda stampato in faccia, Kevin si avvicinò a me mentre le due ballavano e cantavano il valzer del moscerino per poi ridere a crepapelle “rimarranno eterne bambine, un giorno Nami indossò una maglietta che la faceva sembrare un sacchetto e così Eliza ha iniziato ogni tanto a chiamarla Sacchetto, allora Nami per vendetta la chiama tavolino,ma non so il perché del il valzer del moscerino” disse lui facendo spalline “Nekomata dovè?” chiese ad un certo punto Nami “eccomi” disse una gatta a due code saltando in braccio a Nami che la accarezzo “Charle, come stai piccola, hai eseguito ciò che ti ho detto?, ricorda che è un segreto” disse sorridente Nami “si Mi, l’ ho fatto, loro sono tuoi amici?” chiese Charle “si, Cha, Nico Robin, vuoi giocare con me?” chiese Nami “non vuoi giocare con me?” chiese Charle “ok gioco con te” si mise le mani alla testa e iniziò ad urlare “an- ANDATE VIA!” urlò, Eliza schioccò le dita e ci ritrovammo a casa sua, nascondetevi tutti, ora!” urlò lei, facemmo coma ci aveva chiesto, io mi nascosi sotto al letto, non mi sentivo affatto tranquillo, sentì dei passi avvicinarsi al mio nascondiglio “La la la, la la…” ancora quella melodia “1, 2, 3, trovato!, no, non è neanche qui, 1, 2, 3, vi do altri 3 secondi, saltate fuori o vedrete, vi staccherò la testa dal corpo, 1, 2, 3, trovato Rufy!” vidi degli occhi completamente neri guardarmi, scattai fuori dal mio nascondiglio, Nami piegò la testa da un lato e disse “vuoi giocare con me- NON ASCOLTARLA!- stà zitta voglio solo giocare con lui- lo vuoi uccidere, ecco quello che vuoi- PIANTALA!- VATTENE VIA!- SMETTILA DI RIBELLARTI!” la Nami buona e quella cattiva stavano combattendo dentro, dovevo fare qualcosa quindi fermai le braccia di Nami “Cha! Il segreto!!- smettila di combattere!!” prima la buona e poi la cattiva, parlavano così, Charle arrivò in fretta con una siringa con un liquido verdognolo “nel cuore! Nel cuore” mi urlava, presi velocemente la siringa e gliela piantai nel cuore, il liquido entrò velocemente in circolo, per fortuna Nami si calmò e cadde nelle mie braccia sfinita, la poggiai sul letto insieme a me, piano piano i miei occhi si chiusero e così mi addormentai col pensiero di Nami con gli occhi totalmente neri che però probabilmente erano tornati color cioccolato.

Note di un’ autrice stanca e triste

Layla: Sally mi passi un bichiere d’ acqua, sono stanca

Sally: si sorellona
Layla: grazie, (beve) ciao a tutti!, sono mancata a qualcuno? Spero di si, la sigla di Elfen Lied l’ ho messa perché adoro quella melodia, se c’è qualche maschietto coraggioso che stà leggendo questa storia cerchi il Lirycs, possibile donna nuda nella sigla, non sono responsabile di niente
Sally: neanche io, anche se poi l’ ho scoperto io quell’ anime/manga
Layla grazie a tutti quelli che leggono, grazie a chi ha messo la stori tra le seguite: akia e Incantatrice_Violeta e mi piacerebbe una recensione per risollevare il mio umore che è a pezzi, Eliza e Kevin sono personaggi reali, spiega meglio di me Sally
Sally: allora: io vado a scuola e nella mia classe c’ è una ragazza di nome Elisa (si con la S), è fidanzata con uno che si chiama Kevin, lei mi chiama sacchetto e io la chiamo tavolino, poi Kevin è orologio (?)  non chiedetemi il perché, disegnerò prima o poi i personagi? Probabile, ma non so come metterli nel capitolo, qualcuno sa come si fa?, mia sorella poi è a pezzi perché la nostra carissima mamma l’ ha messa in castigo, niente videogiochi ed elettronica (computer, televisione…) per un mese intero, a preso un 4 in geografia, infatti ho scritto io, lei mi ha dettato
Layla: abbiamo parlato fin troppo, e tra un po’ un altro 4 in storia, il mio sesto senso non sbaglia mai!, grazie ancora a tutti, CIAO!
Sally:  CIAO! CIAO!   
 

 

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Capitolo 4
*** un pezzo d' anima ***


P.O.V. Brook
La guardai, troppo bianca la sua pelle per sembrare umana, stava soffrendo, mugugnava qualcosa e implorava aiuto, mi sembra perfino di vedere una piccola lacrima di color bluastro, come l’ inchiostro di una penna blu, le asciugai la lacrima e le diedi un bacio sulla guancia, la vidi abbracciata ad un ragazzino, probabilmente una nuova anima che non rivedrà più la luce, ma mi sembrava di vedere se i miei occhi non mi ingannano una piccola cicatrice sotto l’ occhio sinistro, “No, non è un’ anima per la mia vita, è un… amico, Brook, vai a dire ad Eliza di portare tutti in sala pranzo, avranno fame” disse la mia piccola Nami “so quello che pensi, non sono la tua piccola, non sono più piccola”, del sangue iniziò a scendere dalla bocca della mia piccola “emh, signorina…” iniziai io “si, lo so, Rufy, non ti dispiacerà?” chiese guardando il ragazzo dormire “Rufy, sveglia” disse l’ arancione il ragazzo sorrise e aprì gli occhi “posso prendere un po’ della tua anima?” chiese la mia nipotina mentre del sangue iniziò a scendere come delle lacrime dagli occhi “cosa ti succede Nami?!” disse allarmato lui “Brook, va ad avvertire Eliza del pranzo” e così dovetti andarmene

P.O.V. Nami

“non ti farà male, ho solo bisogno di un pezzo della tua anima, ti prego coff, coff” dissi tossendo e sputando sangue “mi farà stare meglio” dissi io avvicinandomi a lui “o-ok” disse lui tremando leggermente, lo morsi sulla cicatrice sotto l’ occhio sinistro, lo senti gemere per il dolore “scusa, ma non ti devi muovere” dissi io, poi gli saltai addosso, immobilizzandolo, poi trasformai le mie unghie in artigli e gli feci un taglio esattamente sulla sua cicatrice, lui urlò gli fece male, molto male, i miei artigli erano come minuscoli aghi uniti, era ovvio che facesse male “shh, va tutto bene, ora prendo un pezzettino dell’ anima e ti lascio, e scusa se prima ti ho mentito, potrebbe farti male in realtà” Rufy cercava di liberarsi ma lo tenevo fermo, lecccai un rivolo di sangue che fuoriusciva dalla ferita mentre il ragazzo chiuse l’ occhio sinistro, poi appoggiai le labbra sulla ferita e iniziai a succhiarne il sangue, buono, troppo buono per un misero umano, la mia lingua si infilò nella ferità, lui gemette, poco dopo sentì di essere arrivata all’ anima, spingeva per fuoriuscire completamente dal corpo di Rufy, staccai le labbra dalla ferita e ne appoggiai gli artigli, ne feci entrare uno, piano per evitare che gli facesse male ma quando lui iniziò ad urlare capì che dovevo fare in fretta, di solito lo facevo con persone morte, un artigliò entrò completamente dentro alla ferita di Rufy e mi fermai, lui ansimava, per il dolore e lo spavento, poi dissi “la strappo e poi ho finito” e così detto iniziai con l’ artiglio a tastare qualcosa di, di nuvoloso ma allo stesso tempo molto duro, riuscì a tagliarne un pezzo poiché l’ artiglio era molto affilato, lo tirai fuori in un colpo, Rufy non sentì niente, troppo intento a pensare, pensare a quando sarebbe finito, portai l’ artiglio alla bocca e gustai un batuffolo dalla consistenza di un marshmellow, lasciai andare il ragazzo, mi dispiaceva un po’ “grazie, ora stò meglio” dissi asciugandomi la faccia, “scusa, scusa tanto, tantissimo, non succederà più, ma ti avevano già tolto un pezzo d’ anima, pensavo che riuscissi a sopportare il dolore” dissi io quasi con le lacrime agli occhi “mi hanno già tolto l’ anima?” disse lui, “emh… ti sta sanguinando la ferita, aspetta” dissi io avvicinandomi a lui che però indietreggio in fretta “lo so, hai paura che ti faccia del male, userò la magia, non ti farà niente” e così anche se lui indietreggiò ancora un po’ mi feci un taglio nello stesso punto del ragazzo sempre con un’ artiglio “Riemarginazione dal sangue” e così come se niente fosse a Rufy tornò la cicatrice come prima mentre a me si riemarginò la pelle, tornando sempre di quel colore che tanto odiavo, il bianco.

P.O.V. ???

Bianco, tutto bianco intorno a me, sul terreno del medesimo colore vidi in lontananza delle tombe, 3 per essere precisi, mi avvicinai ad esse e lessi i nomi ad alta voce “Fuyu Shiro, Aka Shiro e Kills Shiro” mi sembravano familiari, mi venne spontaneo pensare che fossero finiti in paradiso, sarà stato perché il loro cognome era bianco, mi avevano insegnato che la purezza non poteva essere nera, al massimo la nostra anima poteva diventare nera, mi girai, davanti a me solo nero, tornai a guardare dove c’ erano le tombe, ma al loro posto c’è ne erano altre, diverse, rosse su sfondo nero, mi avvicinai “Nach Kuro, Annia Kuro e…” mi fermai, non potevo credere ai miei occhi, non lui, NON LUI! Non doveva morire, perché?! “…Akumu Kuro” dopo poco un’ urlo squarciò l’ aria, i corvi volarono via, diretti alla casa di mia figlia Nami, ti voglio bene figlia mia, e giuro che non ti abbandonerò, parola di Yume, il tuo angelo custode
P.O.V. Narratore
Aveva sentito bene un’ urlo, ma non ci credeva, vide però i corvi diretti da lei, Nami prese Rufy per un braccio e uscì dalla stanza, si diresse in sala pranzo, tutti li aspettavano, Nami lasciò la mano del ragazzo, gli occhi stavano mutando, sembravano occhi felini, ansimava l’ arancione, sempre a guardare con gli occhi sua sorella seduta a tavola “i… i corvi… stanno… stanno arrivando” ansimò lei, Eliza e Kevin si alzarono facendo così almeno per Eliza cadere la seddia, Eliza prese per un braccio la sorella mentre Kevin dietro di loro le seguiva come loro correndo, i ragazzi si guardarono con un punto di domanda in faccia “ahi” sussurò Rufy mettendosi una mano sulla cicatrice “c’è qualcosa che non va Rufy?” chiese gentile Robin, “no no, seguimamoli” disse lui iniziando a correre dietro hai tre, seguito poi dagli altri.

P.O.V. Yume

Ancora nero, perché era morto? Ma certo, la aveva protetta dalla stessa figlia “mi dispiace madre, mi dispiace padre” si sentì nell’ aria “ho peccato, lo so, stò mutando molto ultimamente, ho sempre bisogno di anime, non so cosa mi stia succedendo, non ho proprio idea, l’ unica cosa che so e che sto arrivando, arriverò al tempio, conducendo Rufy, lo sto conducendo nel bosco di sotto, nel regno dove potrò rivederti madre, è difficile parlare in questo momento, l’ ultimo momento di lucidità prima che i corvi inizino ad attaccarci, poi assagerrò di nuovo il sangue, non dovrei farlo, strappare l’ anima alle creture a me simili, mi dispiace madre che per tutto questo tempo sei saltata dalla luce al buio, mi dispaice mamma se forse morirò, mi dispiace… ho già strappato un pezzo d’ anima a Rufy, ora la stò strappando ad un corvo, ora lo vedo, ecco il tempio, ciao mamma, non posso più parlarti, ho perso il controllo, perdonami per quello che farò…” silenzio, <<mi dispiace figlia per la tua stupidità, perché chiedermi scusa quando dovresti dirlo a chi hai rubato l’ anima, figlia stolta, senti le mie parole? Non morire, perché sono l’ unica che ti dà sicurezza, e all’ aldilà non l’ avrai più>> pensai, iniziaindo a piangere ripensando, ripensando a quando eri bambina, e sognavi di vivere in una fiaba, ma mi dispiace, la tua vita non è una fiaba, non lo è stato e non lo sarà.
 
Sarà un’ incubo.
 
Sally: benvenuti nel mondo delle vacanze!
Layla solo per poco, e tu sei ancora a scuola
Sally: no, sto dormendo in questo momento
Layla (zittendo sua sorella) Hello my friends, (<o quasi, o per nulla>)
Sally: si, Layla è in vacanza, e a scoperto un computer con la rete nell’ albergo, vi spiego meglio, stava per mettere il capitolo quando “ehi guarda c’è persino una piscina ed un computer” (<grazie madre!>) e così… LEI è in vacanza e posta comunque il capitolo
Layla: quando lo posterò starò già scrivendo il prossimo capitolo? Il suo titolo sarà: Yume e il suo passato, o qualcosa del genere, tratterà tuuuuuttoooo il passato di Yume da quando entrò nel bosco, felici?, i ringrazio tutti, CIAO
 

 

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Capitolo 5
*** Il diario di Yume ***


Diario di Yume

7\8\xx3x

caro diario, oggi sono arrivata nel bosco sacro, non vedo molte persone in giro, si sta dilagando la leggenda che qui muoiano tutte le persone, i coraggiosi ci entrano, peccato che le persone che fino ad ora ho visto sono tutte morte, ogni tanto qualche leggero venticello filtra tra le alte fronde degli alberi, sembrano betulle, troppo alte però per esserle, poi con foglie bianche e rosse, e poi le betulle erano oramai estinte, gli unici alberi che esistevano erano in quel bosco, in questo tempo non ci serve il legno, scriviamo sugli Archiv*, mentre io sono rimasta la solita, “non spenderò un centesimo della mia vita sugli Archiv” dicevo se qualcuno mi chiedeva di scrivere qualcosa sugli Archiv, non ero una ragazza da cellulare, ero una di quelle ragazze che dice “che bel vestito!” e poi lo compra se ha i soldi, non una di quelle che dice “bellissimo, mi starebbe benissimo” poi lo prova e dice ancora che gli piace, e poi non lo compra, no, io non sono una smorfiosa, sono una mocciosa come dicevano i miei compagni di università, certo però che quei ragazzi e ragazze erano proprio cattivi, io avevo appena finito l’ università e avevo deciso di avventurarmi nel bosco sacro, ribattezzato da alcuni il Bosco d’ Ossa, maledico loro e le loro stupide idee, mi ricordo di essere nata qui, nel tempio di questo bosco… (parte illeggibile)è notte, ti saluto, devo dormire, sperò però di risvegliarmi

da Yume

 

Robin stava leggendo un diario che aveva trovato nella biblioteca, era andata lì sfuggendo ai corvi, era piena di libri, ma quello aveva attirato la sua attenzione, sulla copertina c’ era scritto “Sogno”, si sedette a terra non avendo trovato una sedia e continuò a leggere

 

8\8\xx3x

Caro diario, oggi sono arrivata al tempio del regno di C… (quando ci sono i puntini è illeggibile nd:L) non so perché ma tutti dicono che in questo mondo sotto il terreno del bosco viva una creatura che faccia esaudire un desiderio, non ci credo, semplicemente non credo nelle favole, ho scoperto che i principi azzurri non esistono, l’ ho imparato a caro prezzo, caro diario tu ancora non lo sai, ma io sono… angelo, sai ho conosciuto in questa vita un ragazzo, si chiama Akumu, so di essere stupida a dirlo ad un diario, senza offesa, ma credo di essere innamorata, non gli ho parlato molto, ma sono certa che i suoi occhi neri come la pece, che però erano macchiati da piccole goccie argento, avevano attratto i miei come gli uccelli al richiamo, ora che è finita la scuola però dovrò concentrarmi non più sullo studio, ma sulla ricerca dei resti dell’ antica civiltà Obra che viveva nel territorio sottostante al bosco, ci sono arrivata scavando, non c’ era altra scelta, ti saluto ora, ho trovato una scritta interessante, devo decifrarla

 

 

15\8\xx3x

 

Scusa se non ti ho scritto prima mio diario, ma ho scoperto che Akumu vive in questo bosco, non è bellissimo!?

Mi ha detto di essere l’ anima di quel luogo, io non capivo, anzi, capivo qualcosa, ma non tutto, ad esempio, ti ricordi che ti avevo detto di alcune strane scritte, le ho decifrate

“piacere o viaggiatore, viene da terre vicine o lontane? Chi sono io per chiederlo poi, piacere o viaggiatore, il mio nome è Fuyu Shiro e sono la quinta anima del bosco, la prima fu Annia Kuro, il secondo fu Aka Shiro, il terzo fù Nach Kuro, quarta fu Kills Shiro e poi io, l’ ultimo fino ad ora? No viaggiatore, c’è né un sesto, Akumu Kuro, e lei chi è? Un angelo Shiro o un umano Kuro?"

Umano Kuro o angelo Shiro????? Che vuol dire… ma… io sono un angelo e si, di cognome sono Shiro, ma non tutti gli angeli erano di cognome Shiro, è come se avessero saputo del mio arrivo!

Ora devo andare, Akumu mi sta chiamando! Ciao diario, un’ ultima cosa, Akumu dice che le anime del bosco hanno anche una loro lingua, ti dirò ciao nella loro lingua Xya (ciao! ciao!)

 

Molto pagine erano strappate, poi  però verso metà del diario c’ era scritta una pagina di diario, di mesi dopo

17\6\x532

 

“due giorni fa ho avuto due gemellini, una lò chiamata Nojiko, l’ altro è Dragon, spero che il disegno ti piaccia mio diario, ho … parte della scrittura di cui ti parlavo tempo fa, mi dispiace aver strappato tante pagine, ma ho dovuto, diversi corvi cercavano di leggerle, le ho bruciate, mi … anche per chi sta leggendo il diario, voglio solo … che il successore di Akumu sia al sicuro, ti dicevo delle scritte, …, stavano aspettando qualcuno, ma non me, i miei figli sono anche figli di Akumu, ci siamo messi insieme, che bello! Ho intenzione di avere altri figli, ed una di quelli la chiamerò Nami, ora però ti spiego, ogni generazione di Anima ha un figlio, se l’ anima è un angelo, di cognome Shiro avrà un figlio con un umano Kuro, e viceversa, le anime hanno molti figli, Annia Kuro ebbe otto bambini tutti a distanza di un anno,  io non so quanti ne avrò, ma l’ ultimo in assoluto sarà l’ anima del bosco, il successore, so che sarà una bambina, me lo sento nelle vene, chissà, magari potrebbe persino essere un maschio, giusto non ho detto una cosa! Akumu mi ha raccontato di essere un pirata, è separato dalla sua ciurma per sua decisione, non erano abbastanza forti, non mi ha detto tra quanto, ma tornerà con la sua ciurma, in questo bosco poi c’è una componente della sua ciurma, sua “sorella” Tonakai, per oggi è tutto, non scriverò più molto, i corvi mi stanno osservando, hanno ucciso molte colombe, uno si sta avvicinando a me, devo andare, ciao

Girò la pagina, quella che si ritrovò davanti era strana, Robin la osservò, era sporca di sangue secco e moltissime parti erano illeggibili, guardò le pagine dopo, inutile, totalmente bianche, era l’ ultima pagina, prese un bel respiro e iniziò a leggere

 

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In questo … sono nascosta dietro ad … alberi, Akumu … morto,… per …  erede ad Anima … bosco, Nami, chiunque legga… diario, per favore… metta in salvo… è troppo tardi… dite ai … figli che ... voglio bene

Attenti… pericolosa Nami… scappate…  ancora in tempo… dite a Rufy… trovatelo… “la cicatrice… fatta da Nami… lei … mangierà tutta …  l’ anima, SCAPPA!!!!” sto pregando… i miei figli … vivi? Non lo so “Madre… sono tutti morti… scappare” mi … Nami, vai, chiudi… diario, vai a salvare… amici,

Nami e Rufy non … imparentati

Da Yume per Nico Robin

 

Rimase lì a guardare il diario, era stato fatto per lei?, non capiva una cosa però, Chopper aveva detto che Rufy era il figlio di Dragon che era il figlio di Yume e fino a qui capiva, ma… forse Nami aveva mentito a Chopper!… molto probabile, poi da quando conosceva Rufy (praticamente da sempre), lui era orfano e viveva in un orfanotrofio, perché il padre avrebbe voluto Nami come figlia e non Rufy? cosa voleva dire tutto ciò?!

 

P.O.V. Nami

I corvi, eccoli lì che mi venivano contro in picchiata, avevo molte ferite profonde per colpa dei loro artigli e dei loro becchi, stavo proteggiendo Rufy, lui mi fissava, anzi fissava ciò che accadeva, io stava fischiando e mano a mano che fischiavo arrivavano delle colombe che combattevano contro i corvi, solo che, ebbi un giramento di testa e caddi in ginocchio “sta arrivando-bene- Rufy, vattene- no non andare-vai, non voglio che tu muoia-Rufy!” stava tornando, ad un certo punto mi ritrovai in un posto totalmente bianco, in un lato tre persone vestite di bianco, mi girai l’ altro lato che era diventato nero e tre persone vestite di nero mi guardavano “scegli, sei un Kuro o uno Shiro?” chiesero tutti insieme, mi avvicinai a quelli vestiti di nero quando… “Nami?!” mi girai, vidi delle persone correre verso di me, “chi siete?” chiesi io calma, la mia parte cattiva aveva preso il sopravvento “siamo noi! La ciurma di tuo padre! I Pirate Kings!” disse un ragazzo con tre spade “ahh vero! Tu sei Set giusto?! Sei molto diverso da Zoro!” dissi io guardandolo “lo so, ha preso tutto da sua madre, senti, tu sei un’ angelo vieni negli Shiro! Vieni con noi nel paradiso!” disse Set entusiasto “no, devo salvare Rufy, lo so… e poi devo ancora vivere, salutate mia mamma e papà, e ditegli che gli voglio bene, un’ ultima cosa,  ditemi in bocca al lupo” e loro dissero “in bocca al lupo” “crepi!” e sparì tornando nel mio corpo, tutti i corvi e le colombe erano a terra morte, mi girai vidi Rufy a terra, la cicatrice sotto l’ occhio aperta, lui ansimava, mi guardai le mani, le unghie si erano trasformate in artigli, ero sporca di sangue e… mi sentivo sazia, guardai Rufy, respirava molto velocemente, gli occhi erano chiusi, era pieno di ferite da taglio, lo guardai senza fare nulla Eliza e Kevin a terra in condizioni migliori, ma sempre gravi, arrivarono gli amici di Rufy li guardai e iniziai a piangere, mi fiondai da Rufy, non aveva più molta anima nel corpo mentre io ne ero piena, decisi di prenderla dal mio corpo per darla a Rufy, feci un taglio sotto l’ occhio, mi misi dentro gli artigli e urlai dal dolore, ma non mi importava mi tagliai molta anima più della metà, la tirai fuori non un urlo, solo dei pianti, il mio e quello degli amici di Rufy, infilzai gli artigli nel taglio di Rufy, non riusciva ad urlare tanto era stanco, ora lui aveva abbastanza anima per far si che si rigenerasse prima e che Rufy riuscisse almeno a svegliarsi, ora respirava regolarmente, lo abbracciai e mi appoggiai a terra, ero troppo stanca, chiusi piano piano gli occhi e mi addormentai sentivo solo un battito, quello di Rufy.

 

Note di una autrice

 Ciao! come state?, io tutto ok, le vacanze sono finite da poco, mamma mia come mi sono rilassata, mia sorella non c'è, sta studiando, domani ha un interrogazione, poverina, ringrazio tutti e spero che l' immagine si veda, o non si veda troppo grande o piccola, io uso NVU e ci ho provato, per la scrittura... è il bellissimo Comic Sans MS!!, grazie a tutti, se l' immagine non si vede vedrò di fare qualcosa, ciao! 

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Capitolo 6
*** La storia del regno di Corba ***


P.O.V. Nami

Stavo galleggiando nel vuoto, che era successo? Ah giusto avevo dato più della metà della mia anima a Rufy, ma non avevo calcolato che il bosco mi toglieva costantemente un po’ d’ anima e così ero rimasta a secco in fretta, grazie anche alla ferita aperta, fosse stata chiusa io sarei ancora viva, con poca anima, ma sarei ancora in vita, uff, sospirai, avevo i miei soliti abiti, ma qualcosa non andava, dove ero?!, solo bianco, era quello il paradiso? O forse…? Ma certo! Ero nell’ inferno!  Aspetta, era abbastanza improbabile, insomma, tutto bianco? Nemmeno una punizione? Forse l’ inferno di Dante mi aveva montato la testa, sospirai ancora e sentì una voce che urlava “Nami!!! Svegliati!!!” la voce era lontana, ma neanche troppo, ma certo! Ero nel Limbo!!!, posai i piedi in quello che credevo fosse il terreno ed esso si colorò completamente di verde e spuntarono fili d’ erba e fiori, mi spaventai e tornai a svolazzare, mi stavo allontanando verso l’ alto “no! Aspetta!” dissi cercando di arrivare verso l’ erba, tornata a toccare la gravità tornò normale, ora c’ era più colori, ma cosa mancava? Ma certo il cielo!, alzai un braccio e sopra di me vidi il bianco colorarsi completamente di azzurro, guardai ai miei lati, ancora bianco, ci volevano… le montagne da un lato e un lago bellissimo dall’ altro, misi un braccio in una direzione e l’ atro in quella opposta, ed ecco un bellissimo lago e delle montagne, del lago non vedevo l’ orizzonte, era tutto azzurro, non si distingueva il lago dal cielo!, guardai in giro “il sole!” dissi alzando le braccia al cielo e vidi un bellissimo sole spento però “allora… la luna!” dissi “e le stelle!!” e così ecco il cielo colorarsi di blu con qualche luce piccole più una grandissima, anzi, quella era la luna, mi sedetti vicina al lago, arrivarono le lucciole, ne presi una in mano “che bello qui” disse la lucciola, non riuscivo a stupirmi, chissà perché “vero” dissi io “ma tu non vuoi andartene?” chiese quella piccola lucciola “perché?” chiese io “per le voci” disse la lucciola “Nami!” “SORELLINA!!!” “Nami!!!” “Nami!!” “NAMI SVEGLIATI!!!!!!” avevo gli occhi lucidi “Rufy, Eliza, ragazzi!!!!!!” dissi iniziando a piangere, la lucciola si posò a terra, e poi… si trasformò “ma-mamma?!” dissi vedendo la lucciola trasformarsi in mia mamma, la abbracciai “mamma!! Mi sei mancata!!!” dissi io “piccola, devi ancora portare i ragazzi nel mondo di Corba, non puoi morire, e guarda, l’ orologio sta impazzendo” disse indicando un orologio apparso dal nulla “SVEGLIA!”.

 

Mi svegliai e presi un respiro grande, mi sentivo come appena riemersa da una apnea “NAMIIII!!!” sentì urlare e poi Rufy che mi abbracciò “sto… sto bene” dissi io, bene non proprio, però… “dobbiamo fare in fretta, l’ orologio è impazzito!” dissi io “no, devi riposare” disse Eliza “dove sono?” chiesi io “sei nella mia camera, hai dormito due ore, hai sognato qualcosa di bello?” chiese Eliza “non c’è tempo, dove sono gli altri?” chiesi io calma “sono fuori, ci sono dei feriti, non gravi come te, ma ci sono” disse la mia sorellina “Rufy, tu stai bene?” chiesi io sorridendo “bene, ma perché dobbiamo fare in fretta?, per cosa???” chiese lui curioso, sorrise anche lui, “be, vedi, ti racconterò tutto dall’ inizio, ma farò molto velocemente, non abbiamo abbastanza tempo, un giorno per prepararci, uno di viaggio e il terzo è l' ultimo, ok, inizio, tutto iniziò quando sulla terra vivevano i draghi…” “I DRAGHI?!?!?!” “Si, potresti non interrom…” “FORTEEEEE!!!!!!!” *facepalm* “come ti dicevo… i draghi dominavano sulla terra, gli umani erano una razza inferiore, ma una ragazza e un drago si innamorarono, il drago la venerava come una dea cosa che invece dovevano fare gli umani, il padre dell’ umana decise di intrappolarla in questo bosco, il drago infuriato per l’ affronto ruggì sopra alla città del padre della sua amata distruggendo molte case, poi sputò fuoco su tutta la città uccidendo tutti, quando il drago ritrovò la ragazza e le spiegò tutto, lei scappò, il drago si mise sulle sue tracce, non l’ avrebbe lasciata facilmente, ma lei trovò un tempio, ci entrò e vide davanti all’ altare una botola per terra, ci entrò e vide con suo stupore un mondo tutto bianco, creò il cielo il terreno e tutto ciò che si può immaginare, e poi creò un mostro, un guardiano in realtà, lo chiamò come il suo regno, Corba, era un gigantesco serpente rosso, solo una cosa stonava, sul suo capo cerano tre lettere gialle V. e M. stava per <>, ma il drago trovò quel mondo, distrusse il tempio e scavò un buco, riuscì ad entrare nel regno, Corba e il drago iniziarono a combattere, ad un punto, quando il drago stava per avere la meglio, Corba usò le sue ultime energie per salvare la ragazza, azzannò il drago e lo avveleno, il veleno lo uccise in fretta, Corba creò una barriera e ricreò il tempio, la ragazza morì un’ anno dopo, Corba però è ancora vivo anche se stà dormendo, la sua barriera non resse più e così ora non ha più protezione, il tempio è andato distrutto di nuovo, e solo quando una anima del bosco darà una parte della sua anima al mostro, lui si sveglierà e così ricreerà la barriera e le persone dentro al regno saranno salve dalla guerra” dissi io, sospirai, la guerra, già la guerra peggiore che ci sarà mai “la… Guerra?” chiese Rufy, giusto, lui non sapeva nulla “la guerra peggiore che mai ci sarà, la guerra inizierà tra tre giorni, ma l’ orologio sta impazzendo, e così potrebbe iniziare prima, i draghi arriverebbero prima dal passato, e Corba come le altre creature del bosco e del regno non ne sono a conoscenza, se inizierà prima… i draghi uccideranno chiunque”

 

Note d’ autrice

Sally: scriverò io le note perché Layla sta malissimo, quindi, inizio con lo scusarmi per il ritardo, ringrazio tutti, Layla sta male da quasi una settimana e ho dovuto scrivere io il cap e non sapevo minimamente cosa fare, grazie a tutti anche solo per leggere, Ciao, Layla mi chiama

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Capitolo 7
*** Merry, l' anima della Going Merry ***


Eliza mi guardò esasperata “smettila di dire bugie!” “Non è una bugia!!” mi alzai dal letto, ero arrabbiata “non mi credi mai quando serve!” urlai io, uscì in fretta da casa e iniziai a correre, perché non mi credeva mai quando serviva? Era come se… non si fidasse di me… “Nami!!!!” non mi girai, mi fermai soltanto, Rufy riuscì a raggiungermi, aveva il cappello al collo, sentii… che sarebbe piovuto tra poco “Nami anf anf” disse lui stanco “devo chiederti una anf cosa” disse lui, io annui, nient’ altro, non mi girai, “perfavore girati” ma non lo feci, sentimmo delle goccie d’ acqua cadere a terra, ma non era acqua, sembrava “ACIDO!” presi per il braccio Rufy e corremmo, mi guardai intorno, l’ acido mi bruciava un po’ sulla pelle, ma intanto che non pioveva forte dovevamo trovare un riparo vero e proprio e sicuro, vidi con la coda dell’ occhio che alla mia destra, sulla parete di una roccia, molto in altro c’ era una grotta, io avrei potuto volare, ma non sarei riuscita a portare ache Rufy, ero troppo stanca, “Nami!” urlò lui, probabilmente anche lui aveva visto la grotta, provai a portarlo volando nella grotta, ma non c’è la feci, non so bene che successe, ma lui allungo un braccio e con la mano si attaccò ad una roccia dentro alla grotta, e si fiondò dentro, io ci volai dentro poco dopo, caddi a terra, ero veramente stanca “pe… perché è piovuto acido?” chiese lui “perché, il mio braccio si… si è allungato?!” ancora lui, cosa gli avrei detto, non avrei dovuto dirglielo o… si? “io…” mi sedetti, “…non te ne andrai dopo?, vero?” chiesi io, sapevo che sarebbe successo così, era abbastanza scontato “va bene” disse lui sorridendo “più l’ orologio impazzisce più succedono cose strande all’ ambiente, ad esempio la pioggia acida” lui annui, guardai la pioggia, una goccia sola era diversa in tutto ciò, era acqua “manca poco e finirà la pioggia!” dissi io alzandomi, stavo per uscire quando Rufy, allungando un braccio mi fermò “e il braccio?” chiese lui serio “e il braccio emh…” in realtà, non volevo che lo sapesse “più ti avvicini a Corba più cose strane succedono, non credi?” dissi io girandomi verso di lui e sorridendo, un sorriso falso, carico di tristezza “ora te ne andrai vero? Non vorrai più venire con me da Corba vero?” dissi io sempre sorridendo, ma ora, il sorriso si stava affievolendo, ma rimaneva, “non senti che buon odore?, sembra…!” dissi io annusando l’ aria “no” disse lui “vieni!” dissi io correndo fuori dalla grotta “ma piove!” “non è più acido! Sento uno strano odore, come… Merry!” dissi io, era proprio Merry, ah giusto, voi non la conoscete! È l’ anima di una nave, ma anche una mia amica “chi è Merry?” non parlai, ero troppo felice!!! “Merry!!!!” urlai correndo verso una ragazza dai capelli bianchi e un poco rosa con gli occhi neri, con un bel sorriso stampato in faccia “Nami!” disse lei, ci abbracciammo “Merry da quanto tempo!” “è gia!” disse lei, ci staccammo, lei vide Rufy e sorrise ancora di più “Rufy giusto? Io sono Merry, Going Merry, prendo il nome da una nave di pirati” disse lei”come mi conosci?” chiese lui “ehi ma queste sono corna da capra!” disse Rufy “em, si, ho le corna da capra, ok?” “WOW!” “che testa di…” “STOP!” urlò Merry “ok, ok” dissi io “aspetta devo vedere una cosa” dissi notando un luccichio in lontanza, inciampai e caddi addosso a Rufy “ehm… vi lascio soli se volete” disse Merry quasi ridendo “ma che dici! E spostati!” dissi dando un pugno in testa a Rufy e poi alzarmi “ma no, posso lasciarvi da soli se volete” disse Merry “che dici????” mi lanciai all’ inseguimento della mia amica che a sua volta inseguiva Rufy per, molto probabilmente lanciarlo contro di me, mentre scappava lui ci guardava con la coda dell’ occhio ridendo e, il suo problemma di essere allungabile in quel momento era passato in secondo piano, il primo era scappare dalla mia ira e forse, proteggersi dalla fluffosità di Merry

SPAZIO DELLE PAZZE
Layla: e dopo aver scritto un milione di volte il capitolo ed essere state in gita alle grotte di Postumia... eccoci qui, ma vi saluto subito, sono immensamente stanca, e Sally è a fare i compiti, non dovete perdonarci per il ritardo se volete, ma ritorneremo con regolarità a postare i capitoli! ciao!
 (cap corto, scusate!)

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