Dear Diary...

di high_function221B
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dear Diary.. ***
Capitolo 2: *** Dear Diary...(1) ***
Capitolo 3: *** Dear Diary...(2) ***
Capitolo 4: *** Dear Diary...(3) ***
Capitolo 5: *** Dear Diary...(4) ***
Capitolo 6: *** Dear Diary...(5) ***



Capitolo 1
*** Dear Diary.. ***


N.B Tutti gli errori prsenti nel testo(imprecisioni,verbi concordati male..)NON sono casuali.
      Ho voluto avvicinarmi quanto più alla realtà,e come molti di voi sanno Mika è dislessico,come sarebbe stato il diario di Mika?
                                                                                                                    BUONA LETTURA!!





Caro diario,

il mio nome è Mika, o meglio Micheal Hoolbrook Penniman junior, ma io odio questo nome, perciò per te sarò sempre Mika.
I miei mi anno appiopato questo nome dopo un lungo diferbio tra mamma e papà che si è aceso ancor prima che io nascessi. Tutto dipende dal fatto che papà è americano e in america si usa(che cavolo di usanza)chiamare il primo figlio maschio con il nome del padre agiungendo però(che fantasia!) junior alla fine. Per fortuna questa usanza non è piaciuta mai nemeno a mamma che così ala fine a acosentito di chiamarmi all'anagrafe come papà, ma con la solenne promesa , che sarei stato sempre per tuti semplicemente Mika.
Sono nato il 18 agosto 1983 a Beirut, in Libano. Mia mama è libanese, e come ti dicevo, papà e americano.
Sono il terzo di quatro fratelli, oramai posiamo dire 5 dato che mamma è incinta di nuovo (si divertono parechio,eh?! )
Almeno però questa volta è un maschio, quando mamma me l'ho a deto ho tirato un sospiro di solievo, iniziavo a sentirmi circondato solo da donne. Come avrai capito quindi ho tre sorele: Paloma, Yasmine e la piccola Zuelika. Il bambino che mamma aspeta pensiamo di chiamarlo Fortunè, mi piace tantisimo come nome, e poi, finalmente, non è un nome di derivazione araba! Non che io abia qualcosa contro, ma iniziava a diventare monotono.
Perchè tu mi conosca meglio, dato che da ora in avanti saprai molte cose su di me voglio racontarti la mia storia.

Ho avuto una storia piutosto movimentata sin dall'inizio,nel 94, scopiata la guerra civile e noi siamo stati costreti a trasferirci in Francia. È stato belisimo crescere lì. Frequentavo una scuola in cui vestivamo con un buffo, piccolo cappello in testa e i nostri pantaloni avevano l'elastico in fondo. Sembravamo dei piccoli soldati napoleonici o qualcosa di similie. Poi, proprio durante la prima notte della guerra del golfo, papà e stato rapito e tenuto prigioniero in un'ambasciata per non so piu nemeno quanto tempo. Eravamo abastanza ricchi, insomma i soldi non ci eran0o mai mancati, ma in seguito a quest' avenimento abbiamo perso moltisimo. Ricevevvamo un fax da papà una volta ogni 2-3 settimane, se andava bene, ed io, non vedendolo per tanto tempo, quando è tornato, con la barba lunga e vestiti che potevano essre qualsisi cosa trane che nelsuo genere o davvero stentato a riconoscerlo, ho profato anche una sorta di paura, una paura che mi ha disorientato. Lui è mio padre, epure in quel momento, io, ho avuto paura di lui. Crescendo ho capito. Ho compreso che ero arabiato con lui, perchè ci aveva lasciato soli, senza soldi, facendosi sentire rarisimamente, ok che mandava qualche fax di tanto in tanto ma non bstava mai, io lo volevo lì al mio fianco.
Alla fine delle elementari abiamo provato a ricominciare tuto trasferendoci in Inghilterra.

Qui le cose sono precipitate, ho sempre faticato a scuola per qualcosa di tanto misterioso chiamato dislessia che ho scoperto solo in prima media, sono completamente andate a rotoli. Sono iniziate le prese in giro, le menate fuori, dentro, durante le ore scolastiche, le visitine quotidiane con l'acqua del cesso e il rifiuto di andare la scuola la mattina per non rivivere tutto ciò di nuovo, da capo, ogni singolo giorno, di nuovo.
Alla fine della prima media mi hanno bociato così mia madre ha pensato di farmi prendere un anno sabatico e di rimanere a casa da scuola. Durante quell'anno ho preso lezioni di Musica da una maestra di canto Russa arivata in inghiltera da pochisimo. Non sapendo legere la musica sempre per la solita facenda mi ha dovuto insegnare un modo completamente nuovo di suonare il piano. Lei mi faceva vedere gli acordi mi diceva come si chiamavano e io li memorizavo. Questo valeva anche per i pezzi che dovevo suonare, lei li suonava e io la imitavo. Ma non pensare che fosero tute rose e fiori quando sbagliavo mi pichiva e mi urlava dietro “niet mika,concentrate! Da lei poso dire di avere imparato la disiplina,è stata un importante lezione.

Sono tornato a scuola l'anno dopo, la nausea al matino prima ancora di vedere e atraversare quel cortile e tutti gli atti di bullismo sia da parte di insegnati che degli studenti come me erano rimasti, ma le cose stavano andando in modo quasi impercetibile, meglio. Ora avevo la musica con me.
Lo steso anno sempre grazie alle lezioni di piano sono riuscito ad entrare alla Royal Opera House dove ho cantato in un opera di Strauss..ancora ricordo l'emozione prima di salire sul palco e quando ho cantato!!

Ora devo andare mia madre mi sta chiamando per la cena,e io, ho una gran fame!!

                                                                                                                                    MIKA


Ciao a tutte :))
e complimenti a quelle che sono arrivate fin qua sotto senza morire prima d'infarto per gli errori disseminati nel testo(ahah un po' lo ammetto ho voluto mettervi alla prova,non è vero neppure questo volevo essere il quanto più aderente(?) alla realtà)
Se vi è piaciuto recensite e se non dovesse essre stato così fate finta di nulla,io non mi offendo
A parte gli scherzi recensioni sia positive che negative sono ben accette 
Violet_penny

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Capitolo 2
*** Dear Diary...(1) ***


N.B tutti gli errori presenti nel testo(errori di grammatica,verbi mal coniugati...)NON sono casuali.




Caro Diario,

la giornata non poteva iniziare pegio. Mi sono svegliato con la febbre,cioè 37,5, ma mamma ha insistito perchè andasi a scuola lo stesso. Mi ha detto che non posso perdere certo il primo giorno di scuola. Ha continuato a insistere per un po' poi vedendo che non mi alzavo, e pasata alle minacce. Mi ha detto che ho già perso un anno e che, se continuo così, cioè che se inizio gia con questa storia il primo giorno di scuola, mi bocciano un altra volta.
Le minacce hanno funzionato ma mi hanno fatto arabiare moltissimo. Non la sopporto quando fa così. Che diavolo ne sa lei di cosa significhi dover andare a scuola ogni giorno, essere menato, ma sopratutto prendere su dagli insegnati! Sentirsi dire “Penniman hai potenzialita, ma non ti impagni abastanza!” bisogna passarci e credimi, lei non penso ci sia mai pasata.
Dicevo che alla fine mi sono alzato, mi sono trascinato di malavoglia in bagno ed esendo così perso tra i miei pensieri mi sono fatto la docia usando la shampoo di mia sorella(me ne sono acorto dal profumo di frutti di bosco quando ormai me lo ero messo in testa)e mentre stavo uscendo come se non bastase trovo mia sorella tranquilamente spaparanzata sul water che ride come una deficente “che cavolo ridi? “gli ho chiesto con un tono molto poco gentile, lei continuando a ridermi in faccia mi fa “sei entrato in bagno, ti sei fatto la doccia ma eri talmente fuori che non ti sei accorto che io ero qui.” Mi do dopiamente del deficente. Non bastava lo shampoo di Hello Kitty ci voleva anche che mi facesi la docia senza notare che mia sorela era in bagno! Sbufando esco dal bagno e con una tranquillità esasperante(sia ben chiaro, è esasperante per mia madre) fino a quando non vengo investito da un urlo di mia madre “Mika, ma non vedi che ore sono!?!?” mi mancava quell'urlo da muratore la mattina..(no,non è vero, ma ci stava bene) e come ogni matina ripeto la stessa frase “no mamma, lo sai che non sono capace di leggere l'orologio” e come ogni sacrosanta matina la sua risposta è “allora te lo dico io: è T-A-R-D-I-S-S-I-M-O!!, corri a vestirti!! “
Apro l'armadio e metto i miei adorati pantaloni color verde acido(non so quanto ti interesa ma ho messo le mutande quelle grigie) e una semplice t-shirt bianca. Per le scarpe non sono altretanto veloce,alla fine opto per le mie sfondate all-star bianche.Mentre me le infilo penso ai miei piedi, ho già il 42 e ho solo 14 anni mi domando quando i miei piedi smeteranno di crescere.
Sto scendendo le scale e già sento mia madre che a modi Hitler sta facendo l'apelo, come la solito manco solo io.Faccio in tempo ad achiapare velocemente una fetta di torta che sono seduto in machina,destinazione un piccolissimo Liceo Francese(a Londra!il senso dico io!)contando tutti gli studenti saremmo in tutto in 25.
Titubante come al solito entro in classe e sento risatine e commenti soffocati, la prof per fortuna in quel momento entra in classe, e mi salva.
Ho tirato un sospiro di sollievo, ma non è durato molto.
In classe siamo in 7, la prof ci chiede di alzarci in piedi e di fare una breve presentazione quando ci chiama. Sono il penultimo, quando arriva il mio turno mi alzo in piedi e cercando di non balbettare, inizio a dire “Mi chiamo Micheal Hoolbrook Penniman” non dico la mi a età ma è inutile, la prof sa già che sono stato bocciato, e con mio grande dissapunto lo rende noto alla classe domandandomi “sei tu quello che sei stato bocciato?!“
Sono consapevole che la mia faccia sia da bambino ma la mia altezza non mente,sono piu grande e loro lo hano capito,realizzo che sono finito, mi prenderano in giro a vita.
Subito dopo iniziamo a fare lezione(il primo giorno di scuola, si, lo so, è crudele)la prof inizia a spiegare una poesia poi si guarda atorno e mi indica “Penniman, leggi tu” la maledico mentalmente. 
So già come andrà a finire.
Prenderò il libro in mano e inizierò a leggere e quelle cose nere, inizieranno a muoversi sul foglio, quasi a voler scappare, ci meterò due anni a legere una semplice riga non azeccando una sola parola, gli altri inizieranno a ridere e io morirò di vergogna.
Di dire alla prof che sono dislessico non ci penso proprio e per come la Vedo io, sarebe ancora peggio di quanto già non sia.
Mi alzo in piedi, prendo il libro, e inizio a a leggere. Leggo tre parole,o cinquanta?, sarebe la stessa cosa, ma la testa mi è già partita, mi fa un male allucinante mentre gli occhi mi iniziano a bruciare teribilmente.Sento risate questa volta non trattenute, umiliato, rosso in viso, alzo la testa guardando la prof, preparandomi al peggio.
Non tarda ad arrivare.
Dopo le sue parole,taglienti e dolorose(mi ha dato dell'analfabeta, dell'incapace è arrivata addrittura a dirmi che non ero meritevole per andare in quella scuola, che mi voleva caciare)vengo mandato in presidenza e mia madre viene convocata. Risento le parole che mi sono sentito dire per anni, ma questa volta è peggio ci sono anch'io “suo figlio se si impegansse potrebbe dare di più, è inteligente ma non si aplica, chi gli ha insegnato a legere?, dovrebe tornare alle elementari..”
e per fortuna che oggi avevavamo solo due ore!
Torno a casa disgustato, arabiato, con tanta voglia di piangere,frustrato, con quelle parole che rimbombano nella testa. No,non posso davero più sopportarle.
E poi mia madre mi vuole costringere ad andare a scuola?
Io non ci voglio più tornare,mai più. Non posso, la detesto, mai più!!
E meno male che era solo il primo giorno....
                                                                     MIKA


Ciao a tutti!
come promesso,ho pubblicato presto, ma non abituatevi!!a scuola sarà una settimana infernale ma vi prometto
che farò del mio meglio per sabato almeno di scrivere un altro capitolo.
fatemi sapere cosa ne pensate,miraccomando!
alla prossima 
Penny :)

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Capitolo 3
*** Dear Diary...(2) ***


N.B tutti gli errori presenti nel testo(errori di grammatica,verbi mal coniugati...)NON sono casuali.

Ciao a tutti :) questo è un capitolo dove Mika ricorda un episodio successo qualche anno prima, spero vi piaccia!

 

Ricordo ancora con precisione i giorni che precedetero la “grande scoperta” oltre il giorno steso: mia madre mi venne a prendere a scuola prima del solito,non so neppure bene quali santi ho ringraziato per quel gesto, mi dise che doveva portarmi in un posto dove avrebero potuto aiutarmi e aiutarla a capire perche tutto andasse danatamente a rotoli a scuola. Dopo mezz'ora pasata a parlare con una bionda e sorridente donna di tuta la storia della mia famiglia venne il momento di far uscire la mamma perchè la tipa, la bionda, voleva fare una chiachierata con me, solo con me.

Inizio col dirmi: “Micheal, ti va di racontarmi cosa sucede di precisione a scuola? “

Non ne volevo parlare, no. Avrebbe significato metere sale su una ferita già più che aperta così mi limitai ad oservare la stanza: era piuttosto picola. Aveva un tavolo di vetro trasparente e 2 sedie bianche, alle mie spalle due poltrone nere che avevano tuta l'aria di essere comode. Alla mia desta finestre grandisime che affacciavano su un parcheggio. Tutto contornato da un fortisimo odore di disinfetante.

Mi rifece la domanda, questa volta risposi :”Uno schifo” non agiunsi nient'altro.

Lei non mi chiese il perchè e se un momento primo gliene fui grata il momento dopo desiderai che lo avesse fato. Mi mise sotto al naso dei fogli dicendomi “cerca di legerli più velocemente che puoi, io tengo il tempo”. Sapendo cosa sarebbe sucesso scossi violentemente la testa, Lisa(così si chiamava)intuendo il mio stato d'animo(non so come, ma ci riuscì) mi disse: “lo so, ma io e te siamo qui per capire di trovare una risposta a tuta la fatica che fai a scuola e lo so che in questo momento è l'ultima cosa che desideri è leggerli, ma serve a me per riuscirti a dare una risposta”

Suficentemente convinto da questo discorso posai gli occhi sulla prima riga, imediatamente quelle cose piccole e nere iniziarono a spostarsi, scambiandosi come se stessero balando una danza allegra( si, per loro, unicamente per loro):C-ce-cera...u-una...v-vol-ta...una...g-gi-fa..gifa..gifara...

Come se non bastase mi fece fare la stessa cosa anche con una lista di parole e una con una lista di parole che non avevano alcun senso..o forse si? Boh..non faceva la diferenza, non ci avrei capito un tubo lo stesso.

Dopo quell'incontro mi salutò con un soriso rassicurante, mi sentii compreso da lei benchè avessi fatto una figuraccia.
Mi colpì perchè non rise, non fece nessuna faccia strana anzi mi sorrideva comprensiva.

Tornai da lei altre tre volte, poi quel giorno(imposibile dimenticarlo),il 18 marzo, chiamò me e mia madre e ci disse la cosa più bella e terribile che avessi potuto sentire. Disse che dai “test” , si li chaimo proprio così, era uscito che non mancavo certo di inteligenza, come speso ero portato a credere, ma tutta quelle dificoltà umiliazioni, insodisfazioni, il non sapre leggere la musica, l'orologio, il non sapersi allacciare le scarpe, il non sapere le tabelline, fare tutti quelli errori nei temi e tutta una lunga lista, ero causato dal fato che ero dislessico e altre due parole dis-qualcosa che non ricordo, ma poco importa.

Usci da quello studio piangendo di gioia..e di dolore.

Sarebbe stato forse più semplice creder di esere scemo forse finalmente mi avrebbero lasciato in pace e invece così oltre al fatto di essre stato etichetato come un alimento sarei stato preso in giro dopiamente, non cera dubio su questo.

Arivato a casa mi misi a scivere in preda a non so bene cosa, mi sentivo completamente svuotato non so da cosa. Svuotato e basta.

 

Il mondo fa schifo,mi sento uno schifo..forse anno ragione loro, forse non valgo nula. Forse sono capace solo di scapare a casa a piangere,forse sono davvero stupido,non farò nulla un giorno,non sarò nulla e mi continuero a nascondere tra gli altri, preocupato più a scappare che a inseguire il mio sogno.
Io voglio cantare. La musica è l'unica cosa che mi fa stare davvero bene ma sembra che anche di questo il mondo mi voglia privare. Non so leggere lo spartito e perchè? Perchè sono dislesico.
Perchè questo, perchè prorpio a me? Il mondo avra pensato “umh vediamo un po' dato che sto poverino è gia perseguitato dalla sfiga perchè non gli aggiungiamo qualcos'altro..ma cosa potremo fare..umh..ecco,ho trovato!facciamolo dislessico”


Angolo autrice:
Eccomi di nuovo qui :) spero abbaiate passato Buone feste, sopravvisuuti alle portartate della nonna, soprattutto!E intanto che ci sono ne approfitto per augurarvi Buon Anno nuovo!!
Ma bando alle ciance..spero che il capitolo vi sia piaciuto. Quello che avevo scritto all'inizio era completamente diverso, però mi convinceva meno.
Fatemi sapere quello che ne pensate,in positivo, in negativo in cambio vi prometto che prima aggiornerò presto (*se,a chi la vuoi far credere?!*)

Mi dileguo,a presto!
baci :D

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Capitolo 4
*** Dear Diary...(3) ***



N.B:tutti gli errori presenti nel testo(errori di ortografia,verbi mal coniugati..)NON sono casuali.



Caro Diario,

Questo è quello che è suceso 4 anni fa(per la facenda che ti dicevo della bociatura in 1 media), ora sai tutto.

Tante cose sono cambaite:la più importante però è stato il trasferimento dal Inghiltera alla Francia, e sa da una parte ero contento in quanto pensavo che le cose sarebero potute migliorare(ma sbagliavo e come se mi sbagliavo)dall' altro era terorizato dal dover imparare una nuova lingua, ma a dir la verita le sfide mi sono sempre piaciute. Le cose non sono migliorate, ma questo ormai lo anno capito pure i muri, e con la lingua, il francese, diciamo che me la cavo. Per fortuna ci siamo trasferiti a inizio estate così in tre mesi, quelli prima di iniziare lo schifo, ho imparato a comprenderlo mentre per quanto riguarda il parlarlo, bhe è rimasto ancora qualche picolo problema, ma almeno è un bel passo avanti rispeto a giugno, quando non capivo un h e se mai qualcuno mi diceva qualcosa lo guardavo con due occhi alucinati a modi “upupa sotto cocaina” ricevendo in risposta sguardi della serie “ma che cavolo guardi?!”

I miei fratelli sono messi meglio, come al solito(ma che ti iludevi a afre Mika?loro sono migliori in tuto, lo dovresti sapere)lo scrivono quasi come se stesero scrivendo in inglese, così, senza nesuna dificoltà.

Ma sono cose che mi devo aspettare, che devo acetare, perchè io sono “speciale” come mi continua a ripetere la mamma.

Ma “speciale” proprio un cazzo, io non sono proprio “speciale”, io sono perseguitato dalla sfiga!

E poi “speciale” che diavolo significa? Eh?

Se esere “speciale” comporta tutto questo allora io voglio esere normale, come tutti!

Altro che fortunato...

La gente mi guarda strano per come mi vesto, per come mi muovo..ma che cazzo volete? Sono io, punto.

A scuola se le cose fuori vano male, dentro precipitano. Gli insegnanti mi odiano(ma questo è almeno reciproco) sano solo criticare e darmi su, ma vivete talmente una vita da sfigati da dovervela prendere con me?!

Ieri, ah, questa te la devo racontare! Quella soto specie di verme di Italiano mi ha chiamato “fottuta checca”!..”fottuta checca” a me?! Ma ti sei visto??

Sono arabiato, distruto, qualche volta penso che se non fosi nato sarebero stati tuti meglio, che forse se la facesi finita il mondo sarebe più contento..

Mi viene la nausea al solo pensiero di quela merda che sono costreto a frequentare, al pensiero di dovere varcare quei canceli...

Io facio schifo, il mondo a ragione, tuti loro anno ragione..io merito tuto questo....

                                                                                                            MIKA




Angolo autrice:
Ciao a tutti :)
lo so, lo so cosa starete per dire..è un capitolo triste e depresso. E' vero è così
ma date tutta la colpa al fatto che oggi la scuola è riiniziata..
A proposito come è stato il rientro?
Miraccomando recensite senza paura di esprimere la vostra opinione!
ok, mi volatilizzo|
baci a tutti :D

Pubblicita:
eh eh pensavate di esservi sbarazzate di me, ma sono ancora qui..
Vi consiglio di leggere la ff intitolata " The Origin of Love" di Lyset 
è davvero stupenda!!
me ne vado, questa volta per sempre!!

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Capitolo 5
*** Dear Diary...(4) ***




N.B   tutti gli errori(errori di ortografia, verbi mal coniugati..)NON sono casuali



Caro diario,

ero talmente fuso che ho scritto la più grande cavolata della mia vita ma cosa ho bevuto? comunque mi correggo ora mi sono trasferito DALLA Francia ALL' Inghilterra....il resto..stavo vaneggiando...cioè non proprio(ora sono ancora più scemo) tutta la parte in cui parlo di come è stato difficile il francese è realmente accaduta ma quando ci siamo trasferiti dal LIBANO alla FRANCIA e NON è avvenuto in tre mesi..ma in sei anni...io sono totalmente scemo e questo ne è la dimostrazione..comunque non sono qui per raccontarti solo della mia scemità(cioè anche di questo)ma di quello che è successo in questo periodo in cui non ti ho scritto...

Evitando il paragrafo scuola che tanto sai abbondantemente come va ti voglio raccontare di Domenica scorsa.

E stata una giornata fantastica, mamma,che sa che sono un dormiglione per una buona volta la Domenica mattina mi ha lascitato dormire così,mi sono svegliato verso ora di pranzo con un profumino fantastchico che mi soleticava le narici che mi a fato leteralmente catapultare giù dal letto per corere (letteralmente) in cucina.

Quando sono comparso mi a madre ha deto qualcosa del tipo: “ecco che il principe azuro finalmente si è svegliato!!” poi ha continuato chiedendomi se volevo onorare il resto dela famiglia a tavola dato che ormai si mangiava.

Do solito la Domenica cucina per un esercito ma questa volta si e davvero superata, siamo stati fino alle tre e meza a tavola e per il pomerigio aveva un programa a sorpresa!

Quando ha deto ciò io ho pensato che forse ci avrebbe portato a Luna Parck e invece no!, ci siamo messi tutti in cucina a cucinare dolceti per amici parenti, insoma per un regimento intero. Poi tra un infornata e l'altra eravamo talmente fusi che abiamo iniziato a lanciarci la farina è stato davero troppo bello!!

A cena come è naturale(ok sono un picolo maiale, ma ho fame che ci posso fare?!) ho dato ancora più di pranzo finendo così tutti gli avanzi.

La giornata si è conclusa con un delizioso film sul divano e una alegra suonata di piano a turno tra noi frateli.

Poi sono stato caciato a letto ma per la troppa adrenalina non sono riuscito a chiuderre occhio, così mi sono messo a scrivere raconti inventati. Prima o poi te ne farò leggere uno, promesso.

Ok ora smeto di scrivere cavolate e cerco di dormire che domani è di nuovo Domenica e spero in una gioranata come quella dela settimana scorsa.

                                                                                                                                                                                                              MIKA







Antro autrice:
Eilà come va?
Se non mi volete più rivolgere parola avete ragione, ci ho messo un secolo a pubblicare
ma ero letteralmente invasa da verifiche( così come per le prossime 3 settimane) perciò 
non so quando riuscirò ancora a pubblicare. Chiedo scusa in anticipo.
So che è un capitolo un po' noioso ma prometto che succederà qualcosa di più interessante nei prossimi. Fatemi sapere che ne pensate, miraccomando!!
A presto (spero) 
baci :D

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Capitolo 6
*** Dear Diary...(5) ***


N.B: tutti gli errori prsenti nel testo( ortogtafia, grammatica...) NON sono casuali.





Caro diario,

è il 17 marzo cìè un caldo che spaca le pietre gli uccellini che cantano a qualsiasi ora, è bellisimo tutto questo.

Guardo fuori dalla finestra e non vedo altro che bambini che corrono felici nel parco, con le madri stanche di seguirli seduti vigili su una panchina mentre loro gocano beatamente.

E bellissimo tutto questo e dovrei risplendere di luce, ma vedo solo buio. Buio e freddo, buio freddo e solitudine.

Fuori splende il sole e io provo solamente questo. L'ho sempre detto che sono tuto al contrario...

E il motivo preciso non lo so nepure, o forse si. Boh, la verità è che o solo una grande confusione in testa.

Cosa posso dirti? Uhmm...la scuola è come se la avessero fisata a un carello della spesa e lo avessero posizionato in cima a una collina. Corre e scivola verso valle e benchè tu possa correre veloce non la raggiungi.

Le verifiche? Le insuffucienze oramai hanno assunto un solo significato: non abbastanza. Dico tutto questo con il tono somesso d chi è stanco di lottare e che si sta arrendendo alle prese in giro, ai 3, alla solitudine.

Forse me lo merito.

Quei 3 come ti dicevo hanno assunto il significato preciso di “non abbastanza” e io mi trovo qui, davanti alla finestra aperta, domandandomi ormai per la 100 volta come questo svorzo non sia mai abastanza. E l'unica cosa con cui posso prendermela è lei, lei e ancora lei, oramai è sempre colpa sua, e in tutti gli angoli più nascosti della mia vita.

Tranne in amore, o quasi.

Se paragoniamo la confusione che ho in testa in questo momento con quella che ho in testa qiando leggo, bhe, è praticamete la stesa.

Forse è sbagliato, forse non è giusto ma alla fine non mi dovrei nepure sorprendere più, sono gia strano di mio.

É una sensazione davero strana e che non mi so spiegare.

Ma penso sia amore.

Nei film sdolcinati, palosi e per lo più lenti(!!) che Paloma e Yas guardano sempre il sabato pomerigio, ma che se potesero, guarderebbero sempre, c'è sempre la ragazza che vede pasare il tipo che la atira per il coridoio e va a racontare questa sua “visione” alla sua amica del cuore che è nascosta da qualche parte in coridoio( naturalmente, no perchè l'a mica non può essere da nesuna altra parte. Lei è sempre lì nascosta, non è che può essere che è andata in bagno opure sta parlando con qualcun altro) comunque dopo questa parentesi scema ma che spiega il mio grande odio per queste “storielle” ( ma che personalmente non definirei manco così, più coreto sarebbe definirle “le più grandi cavolate, signori e signore ascoltate, scese sula terra) stavo dicendo di come la tizia va dala sua amica e le raconta( dopo aver compiuto una lunghissima azione degna di una spia della CIA) vita, morte e miracoli e anche qualcosa in più (che nepure il tipo in questione sa dela sua vita)agiungendo il fatto che, quando lo vede, (ah, dimenticavo! Tutto questo intervalato da urletti da oca alla quale stanno tirando il collo) sente le farfale nello stomaco.

Tutto questo e in particolare la parte “farfalle nelo stomaco” pensavo fosse una grandisima ( ma proprio gigantesca) cazata, fino a quando non le ho provate anch' io.

Si, hai capito bene, io Micheal Hoolbrook Penniman Jr, ha avuto le farfale nello stomco che, di per se, non sarebe (poi) tanto “strana” se non fosse che è sucesso quando ci anno presentato un nuovo nostro compagno di classe che e appena arrivato dalla Spagna.

Si, un maschio.

Ho avuto le farfale nello stomaco per un maschio.

Io non pensavo potese accadere e probabilmente non è nepure vero, è sono solo io che sono più scemo del solito, ciòe ho sempre detto (tra me me e in famiglia, sia chiaro, a scuola manco pensato) che non c'è nula di male ad amare un ragazo ma adeso (che penso e spero mi stia sbagliando) sta sucedendo a me, ho paura. Paura che sia sbagliato.

Non ci credo nepure io, ma hai presente quando ti dicevo dele azioni di spionagio della CIA? Ho iniziato anch'io! (sia chiaro che me ne vergogno!!)

Non l' o detto a nessuno, nepure a Yas ( perchè è solo uno sbaglio, vero che è solo uno sbaglio?!) però sento il bisogno di racontarlo a qualcuno e quel qualcuno, sei tu.

Alora come ti dicevo si chiama Noì Àndres e viene dala Spagna, ma i suoi genitori sono Islandesi.

È alto, tu penseresti biondo per via che è nato in Islanda e per la facenda dei genitori, ma ti sbagli!

É moro, morisimo e con la carnagione olivastra. Ok, è un controsenso, i suoi geni evidentemente (mia teoria personale) quando si sono combinati avevano bevuto qualcosa di forte, e ha dei belisimi riciolini, non come i miei che anno una vita propria, i suoi sono perfetti, ordinati.(Per quanto dei ricioli posano eserlo)

Me lo anno messo vicino e, quando l'ho visto ho subito, imediatamente pensato “ecco il nuovo figo e nuovo bullo che me ne farà pasare di tuti i colori” e invece no, mi sono sbagliato.

È un timidone come ben pochi, cioè per farti capire, io in confronto sono loquace!

Abiamo pasato 2 ore in silenzio, lui fisando il vuoto/ la profesoresa con finto interese, io spiandolo di tanto in tanto.

Poi, non chiedermi sotto quale strano efetto di quale sncora più bizara droga ero, ho presocoragio e gli o scritto un biglettino.

 

- CIAO

 

Ci ha meso 5 minuti ad acorgersene, poi lo ha guardato, e facendo strane facie( evidentemente poer lo schifo di scritura che mi ritrovo) ha risposto(con molta fantasia)

 

- CIAO

 

Bene, a quel punto ero abastanza deluso quindo mi sono buttato (si, si hai ragione, prima ho paura che sia un bullo e poi mi espongo tanto, sono decisamente scemo)

 

- MI CHIAMO MICHEAL, HO 16 ANNI, VENGO DAL LIBANO, O FATTO LA SCUOLA IN INGHILTERRA MA SONO STATO BOCIATO UN ANNO.

 

Premurandomi di scrivere bene, per quando mi è posibile.

Questa volta mi ha fisato per tutto il tempo, quindi si accorge subito del bigliettino.

 

- MI CHIAMO NOI' ÀNDRES, HO 16 ANNI, FENGO DAL ISLANDA, MA O FATO LA SCUOLA IN SPAGNA,MA SONO STATO BOCCIATO UN HANNO.

 

Quando leggo, vengo asalito da un dubbio “vuoi vedere che..”

“no Mika ti sbagli”

a quel punto peò ero tropo curioso e così gli chiedo il motivo.

 

- PERCHÈ ?

 

Lui prende il foglio, lo guarda, mi guarda atentamente, riguarda il foglio, soride indeciso, forse se lo aspetava, ci pensa un po, mi scruta ancora, poi decide di rispondermi.

 

-SONO DISLESSICO (POSSO SPIEGARE)

 

 

“Ok Micheal, calmati!” “cazzo non è posibile” “no non sto sognando” è forse la cosa più lucida che riesco a pensare.

Rispondo velocemente.

 

- ANCH'IO NON MI DEVI SPIEGARE NULLA.

 

A quel punto è suonata la campana, e forse per la prima volta in tutta la mia vita( un pelo minuscola, sia chiaro) sono scontento di uscire.

 

Devo andare a mangiare, ma torno presto, promeso!

                                                                                                             MIKA











Angolo autrice:
Ciao bellezze, come state?!
Questa volta ci ho messo di meno, come promesso..
Fatemi sapere che ne pensate se vi piace, se non vi piace, se vi sto antipatica, ma recensite!
Lo sapete che sono curiosa!
Il prossimo capitolo è già in lavorazione..spero di pubblicarlo presto!
Bacissimi :D

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