Sounds like a lovely tale

di Princess Kurenai
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Hands [Outlaw Queen] ***
Capitolo 2: *** 2. Promises [SwanFire] ***
Capitolo 3: *** 3. Happiness [Rumbelle] ***
Capitolo 4: *** 4. Date [Swan Queen] ***
Capitolo 5: *** 5. Kiss [Captain Charming] ***
Capitolo 6: *** 6. Breakfast [Mad Whale] ***
Capitolo 7: *** 7. Cosplayer [Captain Cobra] ***
Capitolo 8: *** 8. Shopping [Red Beauty] ***
Capitolo 9: *** 9. Friends [Captain Charming Hood] ***
Capitolo 10: *** 10. Animal [Frankenwolf] ***
Capitolo 11: *** 11. Happy Ending [Outlaw Queen] ***
Capitolo 12: *** 12. Malice [Hookfire] ***
Capitolo 13: *** 13. Icecream [Rumbelle] ***
Capitolo 14: *** 14. Genderswapped [Golden Pirate] ***
Capitolo 15: *** 15. My world is you [Frankenwolf] ***
Capitolo 16: *** 16. Morning Rituals [Swan Queen] ***
Capitolo 17: *** 17. Spooning [Snowing] ***
Capitolo 18: *** 18. Spring [Mad Whale] ***
Capitolo 19: *** 19. Formal Wear [Captain Fire] ***
Capitolo 20: *** 20. Dance [Swan Queen] ***
Capitolo 21: *** 21. Delicious [Rumbelle] ***
Capitolo 22: *** 22. Serious or Not [Captain Charming] ***
Capitolo 23: *** 23. Strange Sensations [Swan Queen] ***
Capitolo 24: *** 24. Making Peace [Hookfire] ***
Capitolo 25: *** 25. Chatty Eyes [Dwarf Star] ***
Capitolo 26: *** 26. Getting Married [Rumbelle] ***
Capitolo 27: *** 27. Birthday [Hookfire] ***
Capitolo 28: *** 28. Serenade [Frankenwolf] ***
Capitolo 29: *** 29. Tea Time [Mad Fish] ***
Capitolo 30: *** 30. Rum [Outlaw Pirate] ***



Capitolo 1
*** 1. Hands [Outlaw Queen] ***


Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 1. Hands
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: Regina Mills, Robin Hood
Genere: Introspettivo
Rating: SAFE
Prompt: 01 - Holding hands
Avvertimenti: Het, Spoiler!
Conteggio Parole: 615
Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge.
2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3
3. Il titolo è una frase di Hook.
4. Spoiler per chi non ha visto la puntata 3.12 New York City Serenade.
5. Non betata =3=


Regina aveva sempre storto il naso davanti ai disgustosi cliché amorosi di Biancaneve e del suo Principe Azzurro - il loro: “Ti troverò sempre”, era quasi nauseante oltre che ripetitivo -, anche se in realtà, e le costava ammetterlo, forse era semplicemente un po' invidiosa.

Perché, per quanto gli stessi Neve ed il Principe stessero soffrendo per la perdita della figlia, lei era la Regina Cattiva e non avrebbe mai trovato il lieto fine al contrario loro.

Non dopo aver perso Henry.
Henry. Henry. Il suo amato Henry.

Ripeteva incessantemente il suo nome da quando avevano rimesso piede nella Foresta Incantata.

Inizialmente aveva cercato di sbarazzarsi di quel dolore - di quella debolezza - strappandosi via il cuore dal petto. Poi, complice l'intervento di Biancaneve, aveva rinunciato a quel suo proposito - anche se di certo non al desiderio di attenuare quelle pene.

Strinse le labbra in una smorfia, aumentando gradualmente il passo nel tentativo di superare il gruppo. Intenzionata a non lasciarsi coinvolgere dai loro discorsi - aveva timore che la loro stupidità fosse contagiosa. Salvo poi sentire un sinistro rumore provenire dagli alberi in seguito alla sua feroce marcia.

Le sarebbe bastato uno schiocco annoiato di dita per far sparire il tronco, rudemente legato da delle funi, che iniziò rapidamente a calare verso di lei - le classiche trappole dei ladri. Ma tutto ciò che Regina riuscì a fare fu irrigidirsi nel sentire una mano stringersi attorno alla sua prima di strattonarla all'indietro, ‘salvandola’ dalla traiettoria del ceppo.

« Regina!», Biancaneve fu ovviamente la prima a farsi avanti per accertarsi delle sue condizioni, ma lei la ignorò per rivolgere uno sguardo stupito a Robin.

« Se sua Maestà avesse prestato attenzione alle mie parole, avrebbe sicuramente evitato le trappole di questa strada», dichiarò con un piccolo sorriso l'uomo e Regina dovette dare fondo a tutte le sue forze per non arrossire come una fanciulla.

« Avevo la situazione sotto controllo, ladro», ribatté storcendo il naso - quella situazione era così stomachevolmente adatta a Neve e al suo Principe, non a lei.

« Si da il caso che ti abbia già salvato la vita due volte, Regina», constatò Biancaneve con un sorrisetto vagamente complice che la donna decise di ignorare - lei non era assolutamente una sua amica, non lo era di nessuno in quel luogo!

« Non avevo bisogno d'aiuto», ripeté quindi Regina, lanciando un'occhiataccia a Robin - voleva cancellare dal suo volto quell'espressione compiaciuta e quasi dolce -, rendendosi poi conto solo in quel momento che la sua mano era ancora stretta a quella del ladro.

La guardò solo per un istante - era calda e grande, ruvida per il duro lavoro e l'arco -, poi tirò via la propria con rabbia ed imbarazzo, sibilando un: « Non statemi tra i piedi» prima di riprendere il suo cammino e cercando, da quel momento in poi, di prestare attenzione alla strada.

Aumentò il proprio passo, conscia degli sguardi che i suoi ‘compagni di viaggio’ le stavano rivolgendo. Li ignorò, ma non poté fare a meno di portare la mano che Robin le aveva stretto, al petto.

Sentiva il proprio cuore battere veloce - lo spavento per la trappola appena scampata, si disse -, ed istintivamente strinse forte quella stessa mano con l'altra come per scaldarla, sorprendendosi quando si rese conto che era già calda.

Come quella di Robin.

Rimase per qualche attimo stupita da quel pensiero ‘quasi rassicurante’, e sinceramente le sarebbe anche piaciuto lasciarsi in un certo qual modo consolare da quella gradevole sensazione... ma il ricordo di suo figlio era ancora lì, vivido e doloroso.

Non avrebbe mai smesso di farle male, ed era suo malgrado certa che neanche il rassicurante calore che aveva provato quando Robin l'aveva presa per mano sarebbe stato in grado di curare quel dolore.

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Capitolo 2
*** 2. Promises [SwanFire] ***


Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 2. Promises
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: Emma Swan, Neal Cassidy
Genere: Introspettivo, Fluff
Rating: SAFE
Avvertimenti: Het
Prompt: 02 - Cuddling somewhere
Conteggio Parole: 455
Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge.
2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3
3. Il titolo è una frase di Hook.
4. Li shippo così come shippo la CaptainSwan e la HookFire quindi... X°D
5. Non betata =3=



Il più delle volte Neal ed Emma non avevano un comodo letto sul quale dormire, ed i sedili posteriori della macchina diventavano loro malgrado l'unico giaciglio disponibile.

Si coprivano con una vecchia coperta, e con la schiena appoggiata contro lo sportello, Neal accoglieva la sua ragazza tra le braccia, stringendola a sé ed affondando il volto tra i suoi lunghi capelli biondi.

Entrambi sapevano di aver dormito in posti ben peggiori di quello, e solo per quel motivo nessuno dei due si era mai lamentato - era pur sempre un tetto. Eppure Neal non poteva fare a meno di desiderare qualcosa di diverso. Non tanto per se stesso, ma per Emma.

Voleva darle una vita migliore. Una casa, una famiglia e magari anche un cane, ma nonostante tutto non riusciva a farle quella promessa.

Temeva di non essere in grado di mantenere la parola data e di rendere Emma infelice... ed era 'terrorizzato' all'idea di diventare una di quelle persone incapaci di mantenere le promesse - forse era colpa di suo padre anche se cercava ugualmente di non pensarci.

« Neal... va tutto bene?», domandò d'un tratto Emma, sollevandosi un poco per rivolgendogli una delle sue tipiche occhiate indagatrici.

« Certo», rispose prontamente lui, cercando di sembrare sicuro di sé, ma suo malgrado il sopracciglio inarcato della sua compagna gli fece capire di non essere stato convincente - Emma aveva la straordinaria capacità di capire sempre quando mentiva. Abbassò lo sguardo, stringendo le labbra e carezzando al tempo stesso il braccio dell'altra come per rassicurarla.

« Ti... ti va bene tutto questo?», domandò dopo un momento di esitazione, evitando gli occhi della sua compagna.

« Neal... ehi, guardami», Emma si mosse tra le sue braccia per poterlo guardare meglio, e lui non poté far altro che ubbidire, « Me ne sarei già andata se questo non mi piacesse».

« Non vuoi una casa? Ti va davvero bene stare... qui?», insistette Neal, allungando una mano per carezzarle il viso.

« Certo!», rispose sincera, piegando le labbra in un sorriso, « Sarebbe fantastico avere una casa, ma... mi va bene stare qui con te».

« Davvero?»

« Davvero», assentì Emma, e Neal sorridendo a sua volta si sporse verso la sua ragazza per baciarla e stringerla di nuovo a sé.

« Un giorno troveremo un posto dove stare», mormorò, appoggiando la fronte contro quella di Emma.

« È una promessa?», ribatté lei, baciandolo un'ultima volta prima di sistemarsi meglio contro in suo corpo.

« No... è un'idea, credo», rispose Neal con un piccolo sorriso.

Non voleva ancora chiamarla 'promessa', ma Emma era la cosa migliore che gli fosse mai capitata in tutti quegli anni e voleva darle il meglio. Per quel motivo sentiva di poter iniziare a considerare quella sua 'idea' come una 'promessa'... e doveva ammettere che non era poi così male.

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Capitolo 3
*** 3. Happiness [Rumbelle] ***


Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 3. Happiness
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: Tremotino, Belle
Genere: Introspettivo, Fluff
Rating: SAFE
Avvertimenti: Het
Prompt: 03 - Gaming/watching a movie
Conteggio Parole: 375
Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge.
2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3
3. Il titolo è una frase di Hook.
4. Ho scelto di utilizzare il nome italiano di Rumple XD
5. Non betata =3=



Nonostante i vent'otto anni passati a Storybrooke, Tremotino non aveva mai trascorso una serata sul divano a guardare un film.

Aveva sempre altre cose per la testa - come il ritrovare Baelfire -, e soprattutto nessuno con il quale condividere quei 'rari momenti di relax'. Era un uomo solo e temuto, ma in fondo era quello che voleva... o almeno era quella la sua convinzione prima del ritorno di Belle.

L'aveva creduta morta per così tanto tempo che Tremotino quasi faticava a credere di poterla stringere ancora tra le sue braccia e dirle che la amava.

Certo, il ritrovamento di suo figlio era ancora un punto fermo e saldo della sua vita - da quando aveva infranto il suo giuramento con Baelfire, non aveva fatto altro che cercare un modo per ricongiungersi con lui -, ma fu quasi una liberazione il concedersi quei momenti di pace e felicità con la donna che amava.

Avevano così tanto da dirsi. Così tanto da imparare l'uno sull'altra. E mentre Belle gli insegnava ad amare - cosa che fino a quel momento aveva creduto impossibile -, Tremotino tentava invece di saziare la crescente curiosità della donna, spiegandole come funzionavano tutti gli oggetti nuovi di quel mondo.

La vita domestica non era mai stata più piacevole per lui - nuova e strana, certo, ma era una bella sensazione -, soprattutto quando la sera si ritrovavano entrambi sul divano. Con Belle accoccolata contro il suo petto e la testa posata sulla sua spalla, mentre la televisione trasmetteva un film che Tremotino neanche si curava di seguire.

Almeno non mentre poteva godersi le varie espressioni che attraversavano il volto di Belle - i suoi occhi brillavano sempre.

« Va... tutto bene?», domandò d'un tratto la donna, alzando lo sguardo verso di lui.

Tremotino sorrise.

« Mai stato meglio, mia cara», rispose.

Forse non era del tutto la verità - il nome di suo figlio e la promessa che aveva infranto non sarebbero mai svaniti -, ma non era neanche una bugia.

Belle lo scrutò per qualche attimo, poi ricambiando il sorriso e decidendo di ignorare il film, si sollevò un poco per posare un leggero bacio sulle labbra del suo compagno, mormorando un: « Anch'io sono felice qui con te».

E Tremotino, nonostante tutti i dubbi che aveva sempre nutrito, non esitò a crederle.

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Capitolo 4
*** 4. Date [Swan Queen] ***


Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 4. Date
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: Regina Mills, Emma Swan
Genere: Introspettivo, Fluff
Rating: SAFE
Avvertimenti: Fem!Slash
Prompt: 04 - On a date
Conteggio Parole: 385
Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge.
2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3
3. Il titolo è una frase di Hook.
4. Shippabbestia per queste due! Ambientata dopo il rientro di Emma e Snow dalla Foresta Incantata! Ignoriamo Cora per un po' LOL
5. Non betata =3=



« Questo non è un appuntamento, signorina Swan», erano state quelle le chiare e sicure parole di Regina quando si erano entrambe incontrate da Granny - territorio neutrale - per discutere di Henry. Perché, in fondo, avevano entrambe deciso di ‘riporre l'ascia di guerra’ per il bene del ragazzo e dovevano essere disposte a ‘collaborare’... anche se, ovviamente, non era semplice.

Difatti Emma aveva trovato quasi impossibile non sorridere nel sentire quell’affermazione, ma fortunatamente era stata in grado di trattenersi dal citare la stessa Regina ed il suo messaggio - « Lunedì alle sette da Granny. Veda di essere puntuale, signorina Swan» - che faceva suonare quel loro ‘incontro’ fin troppo simile ad un appuntamento.

Controbattere significava rovinare la serata, ed Emma - così come Regina, anche se questa non voleva ammetterlo - voleva assolutamente evitare che l’altra donna se ne andasse prima del previsto.

Era imbarazzante - oltre che un poco assurdo -, ma dovevano entrambe riconoscere che da quando avevano iniziato a ‘frequentarsi’ - per Henry, non per il loro ‘piacere’ - avevano scoperto di riuscire facilmente a sopportare la reciproca presenza. Anzi, le cene ed i pranzi che condividevano tutti insieme, come una famiglia, erano diventati ben presto irrinunciabili.

E forse proprio per quel motivo Emma - dopo aver osservato con attenzione Regina recuperare la sua giacca al termine del ‘non-appuntamento’ -, decise di potersi permettere di essere un po’ sfacciata… soprattutto dopo che l’altra donna le ricordò che: « La cena del mercoledì è rinviata, Henry desidera passare la serata con quegli impiastri dei tuoi genitori».

« Lo sospettavo», assentì Emma, « Vogliono vedere le stelle», spiegò accompagnando Regina fuori dal locale.

Si fermarono entrambe sul marciapiede, pronte a salutarsi, ma prima che Regina potesse esordire con un: « Arrivederci, signorina Swan», la bionda la bloccò.

« Quindi, facciamo mercoledì alle otto a casa tua?», domandò, donandole un sorrisetto.

Regina la guardò quasi confusa e forse anche un poco sdegnata per quella che pensava essere una mancanza d’attenzione.

« Come ho già detto, Henry-»

« Lo so», ribatté Emma impedendole di parlare, « Proprio per questo».

La donna, superato lo stupore, trovò quasi impossibile non piegare le labbra in un sorrisetto vagamente malizioso ed interessato.

« È un appuntamento, signorina Swan?», Emma assentì prontamente, e l’altra, ritenendosi soddisfatta da quella risposta, decise di concludere quel non-appuntamento con un: « Mercoledì alle otto. Puntuale».

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Capitolo 5
*** 5. Kiss [Captain Charming] ***


Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 5. Kiss
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: David "Principe Azzurro" Nolan, Killian Jones
Genere: Introspettivo, Fluff
Rating: SAFE
Avvertimenti: Slash, Spoiler!
Prompt: 05 - Kissing
Conteggio Parole: 750
Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge.
2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3
3. Il titolo è una frase di Hook.
4. Leggera e stupida. Non cercate di darle un senso XD ambientata randomicamente nella seconda parte della stagione ù_ù
5. Non betata =3=



David non l’avrebbe mai ammesso apertamente - o almeno, non avrebbe mai usato quelle precise parole davanti a qualcuno -, ma Uncino gli piaceva.

Dopo gli screzi iniziali, il pirata - strano a dirsi visto che era, per l’appunto, un pirata - si era rivelato degno della sua amicizia e fiducia. Ed in quel momento si trovavano entrambi all’interno della macchina di Neve, a scolarsi la bottiglia di rum di Uncino, e a tenere d’occhio quello che pensavano essere il nascondiglio delle Scimmie Volanti della Strega.

Non era un lavoro d’azione, né tanto meno divertente o esaltante… ed infatti dopo qualche ora entrambi iniziarono a sentire la stanchezza e la noia prendere il sopravvento. Tant’è che Killian - dopo essere riuscito a reclinare il sedile all’indietro - esordì con un: « Svegliami quando succederà qualcosa».

« Non dovresti dormire», dichiarò David prontamente, lanciandogli un’occhiata - e dandosi anche dello stupido per non aver avuto a sua volta quell’idea.

« E tu non cercare di baciarmi», aggiunse il pirata, ed il principe si ritrovò ad assumere un'espressione confusa dinnanzi a quell'affermazione per lui, ovviamente, priva di significato.

Perché avrebbe dovuto baciarlo? Era forse fuori di testa?, si chiese, abbassando però lo sguardo sulle labbra di Uncino.

« Vorrei dormire senza dover tenere un occhio aperto e controllarti, amico», proseguì Killian come se fosse la cosa più naturale di quel mondo, chiudendo entrambi gli occhi e sistemandosi meglio contro il sedile della macchina.

« E dovrei baciarti?», ribatté David, inarcando un sopracciglio vagamente divertito mentre sentiva gli angoli della propria bocca sollevarsi leggermente verso l’alto, « Mi dispiace dirtelo, ma non sei il mio tipo».

« Ma nonostante tutto… sei tu quello che ha l'abitudine di baciare le persone addormentate», spiegò il pirata sorridendo e riuscendo finalmente a strappare una risata anche a David.

« Non sei una graziosa fanciulla in pericolo», rispose allora il principe.

« Ma sono un aitante pirata addormentato», ribatté Killian con tono volutamente melodrammatico, « Innocente e indifeso… che rischia di perdere la sua purezza».

« Innocente e indifeso?!», esclamò David.

« Aye», assentì Uncino, concedendosi a sua volta una risata.

« In ogni caso…», riprese il principe, « Non sei vittima di una maledizione del sonno».

« Ora come ora, potrei pure non svegliarmi più... troppa noia», ammise Killian, con voce più bassa e vagamente più rilassata.

« Stai ancora parlando, Uncino», gli fece presente David, continuando però ad osservarlo.

« E tu non mi hai ancora baciato, per te deve essere un record, amico».

« Sembra quasi che tu mi stia… invitando a farlo», constatò.

« O mi lasci dormire o ti inventi qualcosa di più… interessante», spiegò Killian aprendo un occhio per guardarlo, « Sono aperto a nuove idee ed esperienze».

« … su questo non avevo dubbi», borbottò David dopo qualche istante, riuscendo finalmente a guardare altrove. Stava ‘seriamente’ pensando di… fare qualcos’altro?

Era un uomo sposato e presto sarebbe diventato padre per la seconda volta. Non poteva per davvero prendere in considerazione il baciare Killian - anche se doveva ammettere che, per essere un uomo ed un pirata, questo era davvero affascinante.

« Dave?»

« Mh?», si voltò di nuovo verso Uncino, il quale lo stava fissando come se fosse sul punto di scoppiare a ridere.

« Tu… ci stavi pensando per davvero?!», esclamò questo, concedendosi per l’appunto una risata.

« C-cosa? No!», sbottò dubito David, « Sono un uomo sposato», dichiarò.

« Sapessi quanti uomini sposati lo fanno, amico!»

« Come ho gia detto: non sei il mio tipo», aggiunse, rubando al pirata delle altre risate.

« Tua moglie ha i capelli più corti dei miei», gli fece presente Killian, senza riuscire a placare il suo 'entusiasmo' - le espressioni di David erano decisamente esilaranti.

« Stai insistendo un po' troppo!», si difese il principe.

« E i tuoi rifiuti sono troppo blandi, amico mio».

David sospirò rumorosamente e ancor prima di riuscire a pensare a qualcosa di intelligente da dire, le sue labbra si mossero da sole.

« Puoi dire quel che vuoi, ma sono certo che tu non abbia il coraggio di farlo».

Era un azzardo, e si morse quasi le labbra per aver pronunciato quelle parole, soprattutto quando incrociò gli occhi maliziosi di Uncino.

« Non ho il coraggio?», ripeté questo, mettendosi seduto e leccandosi lentamente le labbra, come se stesse pregustando quello che sarebbe successo.

Ed infatti, ancor prima che il principe riuscisse a ritirare quella sfida, Killian lo afferrò per la giacca facendo scontrare le loro labbra in un bacio duro dal sapore di rum.

Forse non avevano trovato il nascondiglio delle Scimmie Volanti, ma sicuramente quella serata non era andata sprecata... o almeno erano entrambi sulla via giusta per salvarla.

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Capitolo 6
*** 6. Breakfast [Mad Whale] ***


Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 6. Breakfast
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: Jefferson "Mad Hatter", Victor "Dottor Whale" Frankenstein
Genere: Introspettivo
Rating: SAFE
Avvertimenti: Slash, Fluff
Prompt: 06 - Wearing each other’s clothes
Conteggio Parole: 505
Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge.
2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3
3. Il titolo è una frase di Hook.
4. Dedicata al mio amore che li shippa tanto tanto!
5. Non betata =3=



Erano quasi le sette, e per quanto Victor desiderasse fermarsi ancora da Jefferson - nel suo letto caldo o tra le sue braccia altrettanto accoglienti -, il dovere lo chiamava. Doveva essere all'ospedale entro le otto, e tra il rientrare a casa, cambiarsi e fare colazione... beh, la vedeva veramente nera.

Cercò quindi di fare più silenzio possibile quando scivolò fuori dal letto, e dopo essersi rivestito abbandonò la stanza lanciando un'ultima occhiata al suo amante.

Inizialmente trovò quasi qualche difficoltà ad individuare la 'strada giusta' per raggiungere l'ingresso - la casa di Jefferson era grande e sinceramente Victor ringraziava che lo fosse: altrimenti sarebbe stato oltremodo imbarazzante la certezza che la figlia del suo compagno sentisse quello che faceva suo padre -, ma alla fine riuscì a raggiungere la cucina e quindi, subito dopo quel corridoio, il portone.

Gli venne quasi spontaneo sorridere, ma quel suo sollievo si spense quando sentì un allegro e decisamente femminile: « Buongiorno!»

Si voltò, improvvisamente pallido, verso la cucina. Ritrovandosi poi a trattenere quasi in respiro quando incrociò gli occhi di Grace, la figlia di Jefferson - quella che non doveva sapere della loro relazione -, alle prese con la propria colazione.

« 'giorno», mormorò con un piccolo sorriso imbarazzato, pensando rapidamente ad una scusa "credibile" che giustificasse la sua presenza in quella casa a quell'ora.

« Quella è una camicia di mio padre?», domandò la ragazzina, bloccando per l'ennesima volta il dottore che solo in quel momento si rese conto di quel piccolo particolare - nella fretta aveva indossato la camicia rosa di Jefferson e non la sua, di un ben più sobrio azzurro.

« Ehm...»

Cercò istintivamente un'altra scusa, ma come poco prima venne interrotto da un: « 'giorno».

Victor fece per voltarsi - e chiedere aiuto a Jefferson -, ma non poté far altro che fare un balzò quando sentì delle braccia dell'altro uomo stringerlo da dietro e le sue labbra posarsi sul suo collo.

« Ciao papà!», rispose la ragazzina, mettendosi a tavola con la sua colazione.

« J-Jefferson!», il dottore cercò ovviamente di allontanare l'uomo - che, cosa che non riuscì a non notare, stava indossando la sua camicia -, lanciando delle occhiate preoccupate a Grace, che tuttavia sembrava più interessata al suo pancake che a loro.

« Il rosa ti dona», commentò Jefferson con un sorriso sornione prima di allontanasi, chinandosi poi per baciare la fronte della figlia, la quale sorrise felice.

« Io... mi dispiace...?», azzardò Victor, senza sapere come reagire davanti a quella strana situazione.

Aveva sempre fatto di tutto pur di tenere nascosta la loro relazione, eppure in quel momento sembrava tutto così... naturale.

« Sei di fretta?», domandò in risposta il padrone di casa.

« Ti fermi per fare colazione?», aggiunse Grace, con un sorriso allegro.

« Io... dovrei andare a lavoro», rispose Victor, guardando prima la ragazzina e poi il cappellaio.

« Ti accompagno in macchina quando porto Grace a scuola», propose con un sorriso Jefferson, « Tanto vale fermarsi per colazione, giusto Vicky?»

Victor lo guardò inizialmente stupito per quella naturalezza, poi scuotendo il capo riuscì a sorridere anche davanti a quella strana situazione.

« D'accordo!»

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Capitolo 7
*** 7. Cosplayer [Captain Cobra] ***


Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 7. Cosplayer
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: Killian Jones, Henry Mills
Genere: Introspettivo
Rating: SAFE
Avvertimenti: Gen, Missing Moment, Spoiler
Prompt: 07 - Cosplaying
Conteggio Parole: 295
Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge.
2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3
3. Il titolo è una frase di Hook.
4. Missing moment da 3.12 New York City Serenade. Perché con il prompt Cosplaying non sapevo che altro scrivere XD
5. Non betata =3=



« Di la verità... sei una sorta di cosplayer».

« Cosplayer?», ripeté Killian, senza distogliere lo sguardo dall'ingresso della strana locanda nella quale Swan era sparita - quel posto si chiamava Burger King, ma era certo che nessun Re si sarebbe mai fermato lì.

« Ti sto chiedendo se fai dei cosplay», ribatté Henry, costringendo in quel modo Killian a voltarsi verso di lui.

« Mi stai forse offendendo?»

« Cosa? No!», il ragazzino rise, muovendosi nel sedile per avvicinarsi all'altro e parlarci più comodamente, « È per come sei vestito!»

Il pirata inarcò un sopracciglio.

« Hai qualche problema con i miei indumenti, ragazzino?»

« Sono strani… beh, sempre se non sei una sorta di cosplayer».

« Anche tu sei strano», ribatté Killian, guardando ancora quella strana locanda nella speranza di veder uscire Swan con il pranzo, « E non sono un cosplayer, qualsiasi cosa sia», precisò.

La donna era stata categorica: Uncino, vestito in quel modo, non doveva farsi vedere. E ovviamente, per non destare sospetti, lo aveva lasciato a marcire in macchina con Henry... che molto probabilmente lo stava insultando dandogli del "cosplayer".

« Sei travestito da qualche personaggio?», chiese Henry, aggiungendo poi un: « Da qualche libro o fumetto! Di certo non sei travestito da Principe Azzurro!», davanti alla faccia confusa dell’altro.

« Certo che no», esclamò Killian, mostrandosi sdegnato al solo pensiero.

Lui era lui! Non si travestiva da nessuno… men che meno da Principe Azzurro!

« Allora non sei un cosplayer... e ad ogni modo, non credo che tu stia aiutando mia madre in un caso», concluse il ragazzino.

« Perché no?»

« Perché sembri uscito da un videogioco», spiego Henry, ridendo davanti all'espressione confusa di Killian.

« Inizio a sentirmi vagamente offeso, ragazzino», dichiarò il pirata, incapace di trattenersi dall'emettere un sospiro di sollievo quando finalmente vide Swan uscire dalla locanda con delle buste.

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Capitolo 8
*** 8. Shopping [Red Beauty] ***


Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 8. Shopping
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: Ruby, Belle
Genere: Introspettivo
Rating: SAFE
Avvertimenti: Gen, Spoiler
Prompt: 08 - Shopping
Conteggio Parole: 285
Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge.
2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3
3. Il titolo è una frase di Hook.
4. Leggera leggera, ambientata durante la seconda parte della terza stagione XD
5. Non betata =3=



Quando Ruby entrò nel negozio, Belle non poté fare a meno di andarle subito incontro per abbracciarla con un sorriso. Da quando erano tornate a Storybrooke, non erano più riuscite ad incontrarsi come in passato, e quella visita non poté far altro che giovare all'umore un poco cupo di Belle.

« Sono così felice di vederti!», dichiarò sincera, allontanandosi un poco per guardare l'amica in viso.

« Non sai quanto io sono felice di vedere te!», esclamò Ruby, « Tra questo negozio e la biblioteca, non ti fai più vedere da nessuno».

Belle accennò un sorriso colpevole.

« Mi dispiace», si scusò.

« Lo so! Pace fatta! Ora andiamo a fare shopping», dichiarò Ruby, afferrandola per il braccio come per incoraggiarla ad abbandonare il negozio.

« Ma non posso», si lamentò Belle con una risata.

« Non puoi restare sempre chiusa in questo negozio», ribatté l'altra, « Quindi, da brava amica, mi accompagni a fare shopping».

Belle sapeva benissimo quali erano le intenzioni di Ruby - voleva distrarla, farla uscire e vivere -, e non poteva non sentirsi lusingata e felice per quell'amicizia... ma era così difficile abbandonare il negozio di Tremotino, lasciarlo vuoto senza il suo padrone.

« Non posso chiederti di dimenticarlo», aggiunse Ruby, diventando un poco più seria, « So che non è possibile, ma posso chiederti di essere forte... so cosa significa perdere la persona amata».

« È solo che... non voglio lasciarlo solo», ammise Belle, prendendo la mano dell'amica come per aiutarla a scacciare quei pensieri.

« Dimenticare fa sentire soli», mormorò Ruby, facendole poi l'occhiolino, « Di certo non un paio di scarpe nuove».

Belle rise ancora e guardandosi attorno per un’ultima volta, annuì stringendosi al braccio dell’amica.

« Okay», rispose, aggiungendo poi un ben più basso e sincero: « Grazie Ruby».

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Capitolo 9
*** 9. Friends [Captain Charming Hood] ***


Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 9. Friends
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: David Nolan "Principe Charmig", Robin Hood, Killian Jones "Capitan Uncino"
Genere: Introspettivo
Rating: SAFE
Avvertimenti: Gen, Spoiler, Fluff
Prompt: 09 - Hanging out with friends
Conteggio Parole: 315
Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge.
2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3
3. Il titolo è una frase di Hook.
4. GH-shippo questi tre insieme =w= e questa... "cosa" è uscita più che altro per scherzo ahahaXD
5. Non betata =3=



Osservavano quell'ammasso di sterco da un ormai qualche minuto, indecisi sul da farsi.

Era stato Robin, che si era unito alle ricerche nella foresta, a dire che si potevano scoprire molte cose dalla 'cacca di animale' - ammesso e concesso che fosse quella delle Scimmie Volanti della Strega -, ma nessuno dei tre sembrava intenzionato a raccogliere ed imbustare quella... cosa.

« Il Principe ha lavorato con gli animali», fece infatti presente Uncino.

« Vero, ma è stato Robin a portarci qui», si difese prontamente David.

« Ed infatti, ho fatto il mio lavoro», ribatté però l'altro uomo, osservando gli altri due con sicurezza.

Discussero ancora a lungo - tirando fuori scuse sempre più fantasiose -, e quando fu chiaro che non sarebbero mai riusciti a prendere una decisione 'pacificamente', il Principe borbottò un: « Lasciamo che sia la sorte a decidere».

Gli altri due - sicuramente ben più avvezzi a quel tipo di ‘giochi’ - lo guardarono interessati, seguendolo con lo sguardo mentre spezzava dei rametti da un arbusto vicino, tagliandoli poi con varie grandezze.

« Chi prende il più piccolo dovrà portare a termine questo... gravoso compito», spiegò serio, mostrando ai suoi compagni due rametti lunghi ed uno corto.

« Ci sto», assentì subito Robin, e quando anche Uncino annuì, David strinse nel pugno i tre legnetti.

Il primo a pescare fu proprio il ladro, che tirò un sospiro di sollievo nel vedere tra le sue mani il rametto più lungo... cosa che sfortunatamente non poté fare Uncino quando pescò quello più corto. Cercò di ribellarsi ma, sfortunatamente per lui, Killian sapeva di essere un pirata di parola.

« Ricordatemi perché sto facendo questo», domandò ironico Uncino, prendendo una bustina per raccogliere lo sterco.

« Perché siamo amici?», rispose David, sorridendo soddisfatto per aver scampato quel compito.

« Perché dopo potremo andare a bere qualcosa insieme?», aggiunse Robin riuscendo a far ridere Killian.

« Di certo, questa non è quella che descriverei come uscita tra amici».

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Capitolo 10
*** 10. Animal [Frankenwolf] ***


Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 10. Animal
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: Cappuccetto Rosso "Ruby", Victor Frankenstein "Dottor Whale"
Genere: Introspettivo
Rating: SAFE
Avvertimenti: Het, Fluff
Prompt: 10 - With animal ears
Conteggio Parole: 255
Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge.
2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3
3. Il titolo è una frase di Hook.
4. Ambientazione random, fluff per una coppia che mi piace tanto tanto çAç Il prompt mi ha messa non poco in difficoltà... ma mai quando il prossimo "Wearing kigurumis" non so ancora che scriverci X°D
5. Non betata =3=



Victor aveva visto Ruby nelle vesti di lupo solo una volta... quando la sua ragazza - perché ormai poteva definirla in quel modo - si era presentata alla porta del suo appartamento nel bel mezzo della notte trasformata in un lupo. Si spaventò non poco per quella visita, ma quando Ruby si dimostrò 'docile come un cane', il dottore non poté far altro che 'farla accomodare'.

Non sapeva perché la sua ragazza fosse arrivata fin lì - solitamente durante le notti di luna piena correva per i boschi -, anche se ovviamente aveva qualche teoria riguardo al rapporto che condividevano messo a confronto con quello dei lupi ed il loro partner.

In ogni caso, Victor non poteva negare di trovare affascinante quella mutazione, quasi quanto il sentire il morbido pelo caldo del capo della sua 'compagna' contro le dita quando cercò di carezzarla.

Ruby restò ferma e quieta a godersi quei tocchi, accoccolandosi poi contro di lui quasi alla ricerca di attenzioni... e Victor riuscì solamente ad accontentarla, continuando a grattarla dietro le orecchie fino a quando, esausto, non crollò addormentato.

L'indomani mattina si svegliò semi disteso sul divano, con Ruby - versione umana - coricata su di lui. Inizialmente si stupì quando la vide, salvo poi ricordarsi l'inaspettata visita della sera prima.

Sorrise tra sé e sé, ed allungando la mano sulla testa della sua compagna iniziò a grattarla dolcemente come la sera prima.

Ruby mugugnò compiaciuta nel sonno e Victor si ritrovò a ridacchiare quieto nel constatare che certe cose non sarebbero mai cambiate: con o senza orecchie animali.

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Capitolo 11
*** 11. Happy Ending [Outlaw Queen] ***


Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 11. Happy Ending
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: Regina Mills, Robin Hood
Genere: Introspettivo
Rating: SAFE
Avvertimenti: Het, Spoiler, Fluff
Prompt: 11 - Wearing kigurumis
Conteggio Parole: 370
Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge.
2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3
3. Il titolo è una frase di Hook.
4. Spoiler per la seconda parte di stagione. Fluff. Oscenamente fluff. E non sapevo che scrivere per questo prompt... quindi: mi sono salvata in questo modo perchè Roland è il bambino più adorabile che abbia mai visto çAç<3
5. Non betata =3=



Quando Regina vide Roland, il figlio di Robin, scorrazzare per la sua casa indossando un vecchio pigiama di Henry - uno di quelli a pezzo unico e dall’aspetto di un drago -, non poté fare a meno di nascondere un sorriso dietro il palmo della propria mano e fingere di concentrarsi sul suo libro.

Da una vita non sentiva la sua casa così piena di energia e felicità. Da così tanto tempo che era quasi arrivata a credere di non meritarsi un ‘lieto fine’ - aveva perso Henry e, come se non bastasse, quella nuova maledizione l’aveva addirittura privata dei ricordi dell’ultimo anno che aveva passato nella Foresta Incantata.

Eppure, dinnanzi alle risate gioiose di Roland, Regina non poté ignorare quello strano e piacevole calore crescerle nel cuore.

Continuò quindi a fingere di leggere il suo libro e ad osservare il bambino inseguire suo padre con dei ‘ruggiti da drago, mentre l’uomo, dopo essersi finto ‘terrorizzato’ dal piccolo, lo catturò in un abbraccio seguito da nuove risate.

Regina non lo avrebbe mai ammesso, ma davanti a tutte quelle nuove e piacevoli emozioni si sentiva appagata come non mai. Al punto di non rimpiangere la ‘buona azione’ che aveva fatto nel decidere di donare a Roland dei vecchi giochi di Henry - al contrario della gran parte delle persone che erano state a Stoybrooke, Robin e suo figlio non avevano una ‘vecchia vita’ nella quale tornare.

Chiuse quindi il libro, andando incontro ai due che la aspettavano dinnanzi al portone d’ingresso.

« Grazie», esordì Robin con gratitudine, donandole un sorriso e stringendo a sé il figlio, « Per quello che hai fatto per Roland… intendo», spiegò.

Regina ricambiò quasi esitante quel sorriso, allungando la mano per carezzare il volto del piccolo - era così dolce, e lei suo malgrado aveva un debole per i bambini.

« Ad Henry non servono più queste cose», rispose aggiungendo poi un: « E Roland è sempre il benvenuto qui».

« Il padre no?», ribatté l’uomo, dando alla sua voce un tono vagamente malizioso che parve subito contagiare Regina che, guardandolo negli occhi con furbizia, avanzò di un passo verso di lui.

« Forse», sussurrò.

Qualsiasi cosa fosse, si disse la donna prima di allontanarsi, quella sensazione era tremendamente simile al lieto fine che aveva sempre desiderato.

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Capitolo 12
*** 12. Malice [Hookfire] ***


Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 12. Malice
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: Killian Jones "Capitan Uncino", Baelfire
Genere: Introspettivo
Rating: SAFE
Avvertimenti: Slash, Fluff, Underage
Prompt: 12 - Making out
Conteggio Parole: 245
Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge.
2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3
3. Il titolo è una frase di Hook.
4. Sono la mia bellissima OTP =w= non ho altro da dire se non che volevo vederli pomiciare un po' XD
5. Non betata =3=



Non era semplice non baciare Baelfire, difatti Killian ormai neanche tentava di fermarsi quando sentiva la necessità di premere le labbra contro quelle morbide del ragazzo. Si ritrovava a trascinarlo senza troppe cerimonie dentro la sua cabina, a bloccarlo contro il muro e a baciarlo come se da quello dipendesse la sua stessa vita.

Killian ricordava benissimo le prime volte che si era trovato in quella situazione - così come aveva un ricordo ancora vivido del ‘senso di colpa’.

C’erano stati baci leggeri, tentativi ed esperimenti. C’era stata soprattutto tanta pazienza da parte di Uncino - oltre che un notevole auto-controllo -, e solo con il tempo il ragazzo aveva iniziato a farsi più sicuro e deciso.

Baelfire in ogni caso non si era mai lamentato, anzi: il pirata era certo che talvolta fosse proprio quel ragazzino ad istigarlo e a costringerlo ad agire in quel modo. Perché pur mantenendo il corpo di un quindicenne - il tempo nell’Isola che non c’è scorreva in modo molto diverso -, Bae aveva una mentalità più matura della sua età.

Inoltre, le sue esperienze passate - sulle quali Uncino cercava di non soffermarsi troppo per evitare dolorosi ricordi - e la vita su quella nave pirata, avevano sicuramente plasmato la sua personalità. Ma in ogni caso, Killian aveva ormai imparato ad ignorare quella fastidiosa sensazione di ‘presa in giro’... tranne quando vedeva - e sentiva - un sorrisetto malizioso e furbo piegare quella stessa bocca.

Era in quegli istanti che Uncino perdeva quasi il controllo, perché Baelfire aveva l’innata capacità di nascondere dietro le sue espressioni da ‘cucciolo smarrito’ una buona dose di sfacciataggine che riusciva a fagli ribollire il sangue nelle vene.

Insinuava allora la mano tra i capelli scuri del ragazzo, carezzandoli lentamente prima di stringerli nel pugno, costringendo il più giovane a piegare il capo indietro e ad emettere un verso soffocato.

Smetteva di baciarlo solo per spostarsi sul mento e poi sul collo esposto di Bae, lambendolo con le labbra socchiuse fin dove poteva - aiutandosi talvolta con l’uncino per scostare quei fastidiosi indumenti che nascondevano la pelle del ragazzo.

Baelfire mugugnava per quelle attenzioni, ogni tanto lo sentiva anche ridacchiare ed aggrapparsi a lui, borbottando un divertito: « La tua barba. Mi fa il solletico».

Anche Killian sorrideva contro il collo del ragazzo, sfregando quasi per dispetto la guancia contro quella stessa pelle resa sensibile dalle sue precedenti attenzioni. Lo ascoltava ridere e cercare di liberarsi dal suo abbraccio, salvo poi arrendersi a dei nuovi baci.

« Stai diventando un po’ troppo malizioso per i miei gusti, ragazzino».

« Ho un buon maestro».

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Capitolo 13
*** 13. Icecream [Rumbelle] ***


Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 13. Icecream
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: Tremotino, Belle
Genere: Introspettivo
Rating: SAFE
Avvertimenti: Het, Fluff
Prompt: 13 - Eating icecream
Conteggio Parole: 310
Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge.
2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3
3. Il titolo è una frase di Hook.
4. Sono in lutto per la puntata ç_____ç ma un po' di fluff aiuta ç_ç
5. Non betata =3=



Belle amava Storybrooke. Certo, la Foresta Incantata le mancava - era casa sua d'altro canto -, ma era in quel luogo che la sua relazione con Tremotino era 'sbocciata' e proprio per quel motivo si era affezionata a quel mondo.

Inizialmente era stato complicato abituarsi alla tecnologia - aveva passato gli ultimi ventott'anni rinchiusa in un ospedale psichiatrico -, ma giorno dopo giorno imparava nuove cose... anche grazie all'immensa pazienza di Tremotino.

L'uomo, una volta superati i primi ostacoli - non era semplice amare ed essere sinceri dopo tutto quel tempo passato a mentire -, aveva tirato fuori un lato inaspettato del suo carattere... quello che lei aveva intravisto dietro 'la bestia'.

Le venne quasi spontaneo sorridere, stringendo allo stesso tempo la mano di Tremotino, il quale non poté fare a meno di guardarla.

« Va tutto bene, cara?», le chiese dolcemente, ricambiando la stretta.

Belle annuì, rivolgendogli un sorriso per poi guardare il 'cono' che aveva nell'altra mano. Non si ricordava il nome, ma le palline fredde che aveva in cima erano buone. Era un'altra delle invenzioni di quel mondo che sentiva di adorare.

« Come hai detto che si chiama? Congelato?», domandò, avvicinandolo alla bocca per leccare via un po' di 'sostanza arancione', vicina ad un'altra 'marrone'.

« Gelato», la corresse l'uomo, « Stai assaggiando la pesca e... e il cioccolato».

« Qualcosa non va?»

« È una strana scelta», spiegò Tremotino, « Curiosa, ma trovo che sia adatta a te», aggiunse con un sorriso, davanti al quale Belle si sentì quasi arrossire.

« Sono... davvero buoni insieme», commentò, gustando ancora quel gelato, cercando con la lingua di catturare quello che scappava scivolando sul cono.

« Hai l'innata capacità di rendere tutto buono, mia cara Belle», mormorò l'uomo.

« Ho sempre avuto occhio», ribatté prontamente Belle, senza poter fare a meno di ritenersi davvero fortunata per aver ritrovato l'uomo che amava e quella seconda possibilità di essere felice con lui.

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Capitolo 14
*** 14. Genderswapped [Golden Pirate] ***


Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 14. Genderswapped
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: Tremotino, Killian Jones
Genere: Introspettivo
Rating: SAFE
Avvertimenti: Gen, Genderswap
Prompt: 14 - Genderswapped
Conteggio Parole: 560
Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge.
2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3
3. Il titolo è una frase di Hook.
4. Quando c'è qualcosa di ridicolo da fare... mi viene spontaneo sfruttare Hook XD *muore* e la coppia mi piace XD
5. Non betata =3=



Forse Tremotino aveva trovato quel suo 'pareggiamento dei conti' divertente, ma di certo Killian non trovava quella situazione tanto 'esilarante'... ed ovviamente non lo erano neanche le tette che a malapena riusciva a tenere dentro i suoi indumenti - non erano fatti per delle forme femminili, maledizione!

Erano ormai passate alcune settimane dal ‘fattaccio’, e Killian era rimasto nascosto nella sua nave sin dal rientro dall'Isola che non c'è - non poteva permettere che qualcuno lo vedesse in quelle condizioni.

Aveva cercato di trovare una soluzione, ripercorrendo passo passo quello che era accaduto dopo lo sbarco… ma era stato inutile.

« Adesso siamo pari», aveva detto quel maledetto Coccodrillo dopo aver lanciato l'incantesimo.

Aveva un tono soddisfatto e tremendamente fastidioso e a Killian, che inizialmente non aveva capito gli effetti della magia, non era rimasto altro che sentirsi sollevato nel rendersi conto di non essere morto o trasformato in un qualche scarafaggio...

« Siamo pari?»

... salvo poi spaventarsi quando sentì una voce tremendamente diversa dalla sua, uscire dalla sua stessa bocca.

Una voce più acuta. Quasi femminile.

Quando Killian se ne era reso conto, non era riuscito a nascondere una certa dose di panico, che era poi aumentata quando, abbassando lo sguardo, fece per la prima volta conoscenza del suo nuovo corpo.

Tremotino aveva riso dinnanzi al suo stupore - e spavento -, dicendogli che avrebbe annullato quell'incantesimo ad una sola condizione: voleva delle scuse. Delle scuse sincere.

E Killian non aveva nessunissima intenzione di ‘scusarsi’. Per cosa poi?

Milah aveva fatto la sua scelta e Tremotino l’aveva uccisa, tagliandogli la mano. Il volerlo morto ad ogni costo era stata una reazione più che naturale e motivata.

Di conseguenza il pirata, un po' per orgoglio ed un po' per il fatto che non si sentiva minimamente pentito per quello che aveva fatto, era stato solamente in grado di nascondere agli occhi di tutti gli effetti di quell’incantesimo.

Aveva ovviamente cercato una soluzione, ritrovandosi però suo malgrado più occupato a cercare di sopportare e convivere con quel nuovo ed ingombrante corpo. Certo, era dannatamente affascinate pure con quell’aspetto - come poteva non esserlo? -, ma... come facevano le donne a dormire di stomaco?

Non poteva continuare a vivere in quel modo e per quanto detestasse l’idea di dover chiedere scusa al Coccodrillo, si costrinse a presentarsi nel negozio di questo una mattina - aveva fatto i salti mortali per non farsi vedere dagli abitanti di Storybrooke.

Cercò ovviamente di ignorare lo sguardo divertito di Tremotino quando entrò dal retro del negozio, ed incrociando le braccia al petto si costrinse a contare fino a dieci prima di tirare fuori la sua miglior espressione di ‘pentimento’.

« Sono davvero dispiaciuto», dichiarò con un notevole sforzo.

« Come? Perdonami ‘cara’, ma non ho sentito bene», rispose l’uomo.

« Ho detto che mi dispiace!», ribatté irritato Uncino, « Vi ho anche aiutato a recuperare Henry, questo non basta?», aggiunse poi, sperando in quel modo di convincere Tremotino, il quale in tutta risposta sorrise ancora.

« No. Non ci siamo mia cara… vorrei più coinvolgimento», dichiarò divertito, per poi aggiungere un: « Inoltre, Belle sarà qui a momenti».

Killian strinse i denti - soprattutto dinnanzi alla prospettiva di farsi vedere dalla compagna dell’Oscuro con quell’ aspetto ridicolo.

« Non è finita qui!», sbottò andando rapidamente verso la porta, ritrovandosi poi a borbottare parole ben poco femminili e gentili quando sentì Tremotino salutarlo con un: « Proporrei uno scambio permanente in questa forma. Siete quasi graziosa, cara».

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Capitolo 15
*** 15. My world is you [Frankenwolf] ***


Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 15. My world is you
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: Ruby, Victor Frankenstein
Genere: Introspettivo
Rating: SAFE
Avvertimenti: Het, Spoiler
Prompt: In a different clothing style
Conteggio Parole: 390
Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge.
2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3
3. Il titolo è una frase di Hook.
4. Il prompt è stato preso alla larga, è romantica e melensa... forse OOC ma non importaXD spero vi piaccia lo stesso<3
5. Non betata =3=



Quando Ruby aveva accolto il nuovo gruppo giunto da Storybrooke - invitandoli a prendere la strada del Castello di Regina -, era rimasta stupita nel incrociare la figura del Dottor Whale… o, come era più ovvio chiamarlo, Victor Frankenstein.

« V-Victor?», si avvicinò lentamente a lui, quasi con timore di vederlo sparire da un momento all'altro.

Il dottore non apparteneva alla Foresta Incantata, il suo mondo era un'altro e... proprio non riusciva a capire come potesse essere lì davanti a lei.

« Ruby», sorrise l'uomo, mostrandosi a sua volta sollevato nel vedere la sua compagna, « Sei uno spettacolo», commentò guardandola da capo a piedi e riuscendo a strapparle una risata.

« Non sei da meno con questo impermeabile», ribatté lei, osservando a sua volta gli strani indumenti del dottore.

Le venne quasi spontaneo sorridere, ma lentamente le sue labbra presero una piega più seria e preoccupata, ed esitante si azzardò ad allungare una mano verso Victor come per assicurarsi che fosse per davvero lì.

Sentiva il suo profumo. Avvertiva la sua presenza... ma temeva fosse solo un'illusione dettata dalla necessità di averlo ancora accanto a lei. Non era stato semplice accettare di abbandonarlo per tornare entrambi nelle proprie terre...

Il dottore tuttavia fu più veloce ed intercettò subito la mano, stringendola nella sua.

« Sono qui», mormorò come per rassicurarla quando intuì i suoi pensieri.

Ruby guardò le loro mani. Erano vere e calde, così come il corpo - coperto da quegli strani indumenti - che la accolse in un abbraccio.

« Dovresti essere nel tuo mondo...», mormorò la giovane donna, lasciandosi andare contro di lui.

« Tu sei il mio mondo», rispose prontamente Victor, ricevendo in cambio una risata ed una leggera gomitata imbarazzata, « È vero, suppongo... appartengo al mio mondo tanto quanto appartengo a te, Ruby... non sopportavo l'idea di tornare in un luogo senza di te...»

« Ti rendi conto che hai appena detto una cosa oscenamente romantica e melensa?», commentò Ruby, senza nascondere l’acceso rossore che andò ad illuminarle il volto.

« Mi sono reso conto di… non avertele mai dette», ammise l’uomo, « Pensavo di averti persa».

« Hai perso Ruby, ma hai trovato Cappuccetto Rosso… ed anche il lupo», ridacchiò lei.

« E tu hai trovato un dottore con un nome da mostro».

« Penso di poterci convivere», rispose Ruby carezzandogli il volto per poi sporgersi finalmente verso le labbra del suo compagno per un bacio.

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Capitolo 16
*** 16. Morning Rituals [Swan Queen] ***


Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 16. Morning Rituals
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: Regina Mills, Emma Swan
Genere: Introspettivo, Romantico
Rating: SAFE
Avvertimenti: Fem!Slash, Spoiler, What if? (E se...)
Promtp: 16 - During their morning ritual(s)
Conteggio Parole: 485
Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge.
2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3
3. Il titolo è una frase di Hook.
4. Questo è il mio lieto fine per loro è3é/ ovviamente so che è impossibile ma... almeno nelle fic ci sogno un po' XD
5. Non betata =3=
6. Avviso Probabilmente nei prossimi capitoli il rating potrebbe salire e diventare un po' rosso.



Sin dal loro primo incontro, Emma si era sempre fatta delle idee ben chiare sul carattere di Regina.

L'aveva conosciuta come sindaco di Storybrooke e madre di Henry, ed era apparsa come una donna forte ed autoritaria. Misteriosa e testarda, a tratti 'malvagia'.

Poi era diventata la Regina Cattiva e quella 'crudeltà' che aveva visto in lei aveva assunto un significato alquanto ovvio, perché in fondo c'era una un motivo per cui la chiamavano 'Regina Cattiva'... ma Emma non si era fermata lì.

Non era disposta a credere che Regina fosse sempre stata cattiva ed aveva continuato a 'scavare' e a conoscere l'altra donna.

Ed infatti, Regina Cattiva o meno, la 'malvagità' si era trasformata in 'dolore' e 'solitudine'.

Solo dopo qualche tempo Emma era riuscita ad andare ancor più in profondità, conoscendo la donna semplicemente come Regina, la sua consorte.

Aveva scoperto un animo sarcastico e dolce, deciso ed anche passionale. Era una persona fantastica e che, in un certo qual modo, le somigliava.

Si erano innamorate l'una dell'altra ed una volta giunte entrambe nella Foresta Incantata, avevano stupito tutti con un matrimonio.

Tuttavia, per quanto quella vita potesse essere inaspettatamente felice, Emma faticava a reggere un particolare lato del carattere di Regina, un lato che aveva sempre accomunato tutte le personalità che aveva conosciuto.

Le manie di controllo.

I ritmi nella Foresta Incantata erano ben diversi da quelli che Emma conosceva, tant'è che il più delle volte lei preferiva poltrire nel letto... ma Regina, sfortunatamente, non era mai dello stesso avviso.

Aveva dei rigidi 'rituali mattutini' che prevedevano l'alzarsi sempre di buon ora - abbandonandola sul letto - e prepararsi di tutto punto per affrontare la giornata, elencando nel mentre tutti i loro impegni. E generalmente Emma, ancora troppo assonnata, grugniva in risposta.

« Devi essere presente agli allenamenti di scherma di nostro figlio...»

Erano nel pomeriggio, o almeno credeva. Poteva rimandare e dormire ancora un po'.

« Mh-mh...»

« Dobbiamo controllare le liste degli invitati al ballo che vogliono indire i due idioti...»

Stava parlando dei suoi genitori? Poteva passarci sopra.

« Mh-mh...»

« Hai anche appuntamento con il sarto...»

« Mh-mh...»

Ed andava avanti ancora e ancora. Aveva tutta la giornata programmata ed Emma, soprattutto a quell'ora, non era in grado di seguire i suoi ritmi. Di fatti ormai neanche l’ascoltava e si limitava semplicemente ad emettere altri: « Mh-mh», per dare l'idea di essere attenta.

« … inoltre dobbiamo strappare i cuori di tutti i nostri sudditi»

« Mh-mh...»

« Non mi stai ascoltando, vero?»

« Mh-mh...»

Ovviamente Regina non era stupida, e come ogni mattina trovava sempre un modo per 'buttarla giù dal letto'.

Alla fin fine anche quello poteva essere definito un 'rituale mattutino'... ed era altrettanto inutile dire che quando la sua compagna la afferrava e baciava con decisione, lasciandola senza fiato ma anche senza un vero e proprio contatto fisico, Emma si ritrovava suo malgrado ad abbandonare sconsolata il loro accogliente e morbido letto, perché il messaggio era abbastanza chiaro: « Resta a letto e non avrai più questo genere di effusioni».

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Capitolo 17
*** 17. Spooning [Snowing] ***


Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 17. Spooning
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: David Nolan "Principe Azzurro", Mary Margaret Blanchard "Biancaneve"
Genere: Introspettivo, Fluff
Rating: SAFE
Avvertimenti: Het, Spoiler
Prompt: 17 - Spooning
Conteggio Parole: 360
Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge.
2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3
3. Il titolo è una frase di Hook.
4. Non pensavo di riuscire a scrivere su questa coppia... ma ecco qui dell'osceno fluff sui due idioti LOL
5. Non betata =3=
6. Avviso. Come ho già detto ieri potrei alzare il rating .w. Il prompt di domani è "facendo qualcosa insieme" ed io potrei tirare fuori un po' di sano smut XD



David si era sempre definito un 'uomo d'azione', ma non poteva non apprezzare quei momenti durante i quali gli era permesso poltrire con sua moglie. Restavano a letto anche per ore, baciandosi senza fretta fino a perdersi l'uno negli occhi dell'altra tra sorrisi e tenere carezze.

Ma, come ogni cosa, anche quegli attimi erano destinati a volgere al termine.

« Non dovremo alzarci?», domandò infatti Neve d'un tratto, facendo scivolare le dita tra i capelli di David.

« Dovremo... ma possiamo rimandare», rispose lui sorridendo, carezzando con una mano la pancia della compagna.

Alle volte poltrire in quel modo era una scusa per fuggire dalla realtà, per non pensare alla nuova maledizione e a tutti i problemi che sarebbero sorti in quella nuova giornata.

Neve era incinta e David detestava addossarle troppe preoccupazioni - ne avevano già abbastanza -, e quindi la costringeva a letto il più possibile, tra baci e carezze che erano in grado di placare pure il suo animo battagliero.

Di fatti Neve tentava di opporsi - « Dobbiamo cercare indizi» -, e quando capiva che il suo compagno non era intenzionato a muoversi da quel letto iniziava a tirare fuori scuse più o meno plausibili - « Potrebbe entrare Uncino! O peggio: potrebbe arrivare Emma, vuoi davvero traumatizzare ulteriormente nostra figlia?» -, ma David riusciva sempre in un modo o nell'altro ed averla vinta.

Le rivolgeva infatti il suo miglior sguardo da ‘cucciolo bastonato’ e le baciava prima il naso e le labbra, scivolando poi verso il basso per poter posare le labbra sul ventre della sua compagna.

« Cosa?», mormorò, posando delicatamente l’orecchio sulla pancia come per voler ascoltare, « Vuoi rimanere a letto anche tu? Lo dirò alla mamma».

« David…», ridacchiò Neve.

« Nostro figlio vuole restare a letto», dichiarò l’uomo con un sorriso.

« Non sai se sarà un maschio o meno», ribatté l’altra, allungando di nuovo la mano per carezzare i capelli del marito, « Potrebbe essere un’altra bambina».

« Intuito femminile? O Belle ha ritrovato il ciondolo di mia madre nel negozio?»

« Diciamo intuito femminile», rispose Neve, sistemandosi meglio nel letto, « Cinque minuti e ci alziamo, intesi?», aggiunse poi.

« D’accordo, capo», assentì David, sollevandosi e regalandole un altro bacio sulle labbra.

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Capitolo 18
*** 18. Spring [Mad Whale] ***


Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 18. Spring
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: Victor Frankenstein, Jefferson
Genere: Introspettivo
Rating: SAFE
Avvertimenti: Slash, Fluff
Prompt: 18 - Doing something together
Conteggio Parole: 815
Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge.
2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3
3. Il titolo è una frase di Hook.
4. Non ho aumentato il rating come ben vedete ù_ù (forse domani LOL) e la fic è fluff ed un po' più lunga delle altre XD
5. Non betata =3=



« C’è una cosa che deve assolutamente vedere, Dottore».

Per quanto Victor Frankenstein fosse irritato da quella visita fuori programma e dall’atteggiamento esasperante del Cappellaio, non poté fare a meno di provare una certa curiosità quando sentì quelle parole.

Perché Jefferson non solo veniva da un’altro mondo, ma aveva anche la possibilità di viaggiare verso nuove lande a lui sconosciute, e di conseguenza Victor, in quanto scienziato, era estremamente curioso quando si trattava di ‘vedere’ qualcosa che non conosceva.

Si morse quasi le labbra per evitare di esternare il suo entusiasmo - era davvero eccitato all'idea di fare qualche nuova scoperta -, e con tutto il controllo che possedeva si rivolse all’altro uomo con un’espressione seria e composta.

« È troppo chiederle di farsi annunciare la prossima volta?», domandò.

« Sa già che ci sarà una prossima volta?», ribatté Jefferson con un ampio sorriso che contagiò, seppur un modo più 'timido' e 'controllato' anche il Dottore.

A ben pensarci, la sua 'relazione' con il Cappellaio era strana. Poteva essere definita con le parole 'rapporto lavorativo', ma il più delle volte le visite di Jefferson erano tutto fuorché 'lavorative'.

La presenza di quell'uomo era diventata un piacere per Victor, ed aveva la certezza che anche l’altro la pensasse allo stesso modo.

« Ci sarà?», ritorse lo scienziato, avanzando lentamente verso il Cappellaio, il quale si esibì un inchino particolarmente esagerato ma elegante.

« Ogni volta che riterrò necessaria la mia presenza in questo grigio mondo, Dottore», dichiarò rimettendosi dritto per poi porgere il braccio all’uomo.

« Sta dando per scontata la mia risposta?», mormorò Victor, accettando però quell'offerta mentre Jefferson lanciava il proprio cappello per terra.

« Ha mai rifiutato un viaggio con me, Dottore?», ribatté il Cappellaio, regalandogli poi un sorriso più dolce mentre si avvicinava con le labbra al suo orecchio, « Ti sto portando ad assistere ad uno spettacolo che in questo mondo non hai mai avuto l'onore, ed il piacere, di vedere», sussurrò, assumendo un tono quasi intimo che fece tremare un poco il Dottore - forse per la vicinanza, forse per il modo in cui si era rivolto a lui, o forse per un migliaio di altre cose: Victor era troppo 'emozionato' per esserne certo.

« Andiamo?»

Il Dottore, cercando di liberarsi dai suoi pensieri, annuì e seguì il Cappellaio con un salto dentro il portale.

Chiuse istintivamente gli occhi, stringendosi al braccio di Jefferson senza rendersene conto.

Quel genere di 'viaggio' non sarebbe mai rientrato tra i suoi preferiti, tant'è che era arrivato quasi a gradire di più gli scossoni delle carrozze a quella sensazione di vuoto che lo avvolgeva durante il salto.

Solo quando i suoi piedi toccarono terra Victor si sentì 'al sicuro', ma ancor prima di aprire gli occhi i suoi sensi sembrarono quasi risvegliarsi.

Sentì uno strano calore sfiorargli il viso e dei profumi dolci e floreali invadergli le narici con decisione.

Aprì gli occhi e lo spettacolo annunciato da Jefferson al di là del cappello lo investì in pieno, lasciandolo accecato e senza parole.

Colori e profumi. Tutti insieme in un'immensa vallata carezzata dal sole.

Prese un bel respiro, schermandosi con una mano gli occhi per abituarsi a quella luce mentre si guardava attorno.

Non si stupì quando si rese conto di conoscere ogni singolo fiore presente in quella vallata. Li aveva visti nei suoi libri ma... quelli erano ben diversi. Erano vivi ed pieni di colore.

Erano stupendi, e le sue labbra si sollevarono in un sorriso sinceramente emozionato.

« Questa è la primavera, Dottore», mormorò Jefferson, rimasto in silenzio accanto a lui ad osservare il volto stupito ma indubbiamente felice di Victor.

« Lo so», rispose il Dottore senza smettere di sorridere.

Aveva provato raramente quei sentimenti di gioia in vita sua. Aveva sentito l'emozione nel tenere in mano il cuore magico che gli avrebbe permesso di riportare in vita suo fratello, ed anche l'orgoglio quando pensava che il suo esperimento fosse riuscito... ma mai quella genuina felicità.

« Ma non l'hai mai vista così», precisò il Cappellaio, e Victor dovette dargli ragione.

Conosceva la primavera, ma nel suo mondo era... così piatta e cupa.

« Volevo che la vedessi per la prima volta con me», spiegò Jefferson continuando a parlargli senza più dargli del 'lei', prendendolo poi per mano per farlo camminare nel prato.

« È... è un pensiero... carino», sussurrò il Dottore, cercando le parole giuste per ringraziarlo.

« Romantico», lo corresse Jefferson con una risata che strappò un sorriso anche a Victor.

La loro 'relazione' non era mai stata per davvero 'lavorativa', pensò ancora, poteva essere molto di più.

« Mi sta per caso corteggiando, signor Cappellaio?», domandò di fatti il Dottore senza smettere di sorridere.

« Temo di sì», rispose sincero Jefferson, fermandosi per guardare Victor in viso, « E temo di non potermi trattenere dal baciarti... proprio... in... questo... momento», aggiunse, scandendo ogni parola mentre avvicinava le proprie labbra a quelle del Dottore come per dargli il tempo di rifiutarlo... cosa che Victor non era intenzionato a fare, ne in quel momento, mentre si godeva quel primo bacio, né in futuro.

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Capitolo 19
*** 19. Formal Wear [Captain Fire] ***


Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 19. Formal Wear
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: Killian Jones, Neal Cassidy
Genere: Introspettivo
Rating: SAFE
Avvertimenti: Slash, Spoiler
Conteggio Parole: 360
Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge.
2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3
3. Il titolo è una frase di Hook.
4. Ignoro COMPLETAMENTE quello che è successo a Neal. Non è successo quindi io ho i miei bimbi insieme è3é
5. Lo so che nella foto sono MJR e Colin ma non importaXD
6. Che altro dire... ah! Sono OOC, lo so ù_ù inoltre nel fandom facciamo due distinzioni: HookFire riguarda la coppia con Baelfire e con Captain Fire quella con Neal, quindi una è con l'adolescente e l'altra con l'adulto ù.ù
7. Non betata =3=



Se qualche anno prima qualcuno gli avesse detto che si sarebbe ritrovato con Uncino in giacca e cravatta a poche ore dal matrimonio di suo padre, Neal si sarebbe messo a ridere prendendo quella notizia per assurda.

Non tanto per suo padre ma per la compagnia, diversa da quella che aveva sempre pensato di desiderare.

Perché per mesi lui ed Uncino si erano fatti la guerra per il cuore di Emma, mettendo addirittura a rischio la loro antica amicizia, e quando questa li aveva liquidati prima per amore di Henry e poi per Regina… beh, entrambi si erano dovuti arrendere all'evidenza e cercare di recuperare quello che avevano quasi perso.

Fortunatamente salvare il rapporto che avevano un tempo non si dimostrò complicato - Killian aveva sentito per davvero la mancanza del ‘suo Baelfire’ e Neal stesso aveva amato i tempi passati con il pirata sulla Jolly Roger -, ma alla fine era stata la loro amica in comune Tinkerbell - con la sua mania per il ‘lieto fine’ e le ‘anime gemelle’ - a spingerli l’uno nelle braccia dell’altro.

Voleva vederli felici e ci era riuscita.

« Sai, credo che questa sia la prima volta che ti vedo con qualcosa di diverso dai tuoi soliti abiti in pelle», mormorò Neal divertito, sistemando con cura la cravatta dell’altro - il suo compagno aveva innumerevoli doti molto interessanti, ma sfortunatamente indossare degli abiti formali non rientrava tra queste.

« Mi hai visto anche con un altro abito… di sola pelle», mormorò Uncino, piegando le labbra in un sorriso malizioso che fece ridacchiare Neal.

« Ti ho mai detto che è il mio preferito?», chiese di fatti con un basso sussurro, lanciandogli un’occhiata altrettanto furba.

« Se fai così ho subito voglia di togliere questi vestiti», commentò Killian, cingendo con la mano destra la vita del suo compagno per cercare poi di baciarlo… venendo però rifiutato proprio all’ultimo momento.

« Se facciamo come vuoi tu, Emma odierà entrambi», ribatté infatti Neal con un ghigno che si fece vagamente compiaciuto quando il pirata alzò gli occhi al cielo.

« Per non parlare del fatto che tuo padre, lo sposo, potrebbe ucciderci», borbottò poi poi aggiungere un: « Continueremo questo discorso dopo la cerimonia».

« Contaci».

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Capitolo 20
*** 20. Dance [Swan Queen] ***


Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 20. Dance
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: Regina Mills, Emma Swan
Genere: Introspettivo
Rating: SAFE
Avvertimenti: Fem!Slash, What if? (E se…)
Prompt: Dancing
Conteggio Parole: 345
Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge.
2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3
3. Il titolo è una frase di Hook.
4. Si lo so… sono fissata con queste due ma non posso farci niente çAç le adoro çAç e… un premio - fic in regalo in questa stessa raccolta - a chi becca la citazione che ho ficcato in questo capitolo :3
5. Non betata =3=



Dopo l'ennesimo errore - ed aver rischiato di cadere per terra schiacciando con un piede la lunga gonna del vestito - Emma si ritrovò ad emettere un verso esasperato e vagamente disperato.

« Mi arrendo», sbottò lanciando un'occhiata a Regina nella speranza di impietosirla.

« Eleganza, signorina Swan», dichiarò tuttavia l'altra donna piegando le labbra in un sorrisetto divertito prima di sedersi su un ricco divano rivestito di velluto rosso, « Per danzare ha bisogno solamente di un pizzico di eleganza... ne è sprovvista per caso?»

Emma sbuffò sonoramente, stringendo le mani sull'abito e sollevandolo leggermente per non inciampare mentre andava incontro alla sua compagna.

« Non ho mai ballato, okay?», si difese, « Ne tanto meno con vestiti simili! Sono proprio necessari?»

« Lo sono, signorina Swan», confermò Regina, prendendo una mela dal cestino.

La rigirò lentamente tra le mani, portando poi il frutto alle labbra per addentarlo lentamente, il tutto senza smettere di guardare la sua compagna diritta negli occhi... cosa che riuscì addirittura a lasciare la bionda quasi senza fiato.

Questo perché agli occhi di Emma, Regina era 'assurda'. Riusciva a fare tutto con un'innaturale eleganza, facendo apparire sensuale e perfetto anche il gesto più banale... dote che lei, visti i disastrosi risultati del sue prove di ballo, sembrava non possedere.

« Mi fai sentire quasi in punizione quando mi chiami in questo modo», borbottò per poi aggiungere un: « E devo proprio ballare?»

« Si chiama 'ballo', ed i sudditi si aspettano che la figlia di quei due dia il via alle danze con la sua consorte», spiegò.

« Ho come l'impressione che la mia 'consorte' mi ucciderà», commentò Emma, sedendosi sul bracciolo del divano.

« Dovrebbe?», Regina inarcò un poco il sopracciglio.

« Se le faccio fare brutta figura sì», rispose facendo sorridere l'altra.

« Accadono cose spiacevoli a chi mi mette in imbarazzo, signorina Swan», dichiarò Regina alzandosi per tendere poi la mano alla sua compagna, « E farò in modo che non accada».

« Sai fare i miracoli?», chiese Emma, accettando la mano con qualche esitazione - non era pronta per un'altra lezione di danza.

« No, ma posso incantare le tue scarpe».


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Capitolo 21
*** 21. Delicious [Rumbelle] ***


Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 21. Delicious
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: Tremotino, Belle
Genere: Introspettivo
Rating: SAFE
Avvertimenti: Het, Fluff
Prompt: 21 - Cooking/baking
Conteggio Parole: 355
Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge.
2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3
3. Il titolo è una frase di Hook.
4. Il fluff con questi due è sempre cosa buona e giusta viste le cose che ci combinano gli autori… tsk!
5. Non betata =3=
6. Ringrazio Stephanie86 e BlackLestrange4ever per aver recensito lo scorso capitolo e tentato di indovinare la citazione *O* avete individuato l’oggetto (le scarpe) ma non il motivo ù_ù In una delle versioni di Biancaneve, alla fine della storia, la Regina Cattiva veniva costretta ad indossare delle scarse incantate - o arroventate, dipende sempre dalla versione XD - che la costringevano a ballare fino alla morte v.v la storia è partita da quello XD comunque… visto che vi voglio tanto bene per i commenti vi beccate entrambe la fic regalo *O*



Vedere Belle ai fornelli non era stata una novità per Tremotino. La giovane donna aveva spesso cucinato per lui in passato, ciò che tuttavia gli aveva strappato un sorriso era stato l'osservarla alle prese con quella 'cucina moderna'.

I fornelli e i vari attrezzi erano ancora un mistero per lei, ma testarda e animata dalla sua forte curiosità, aveva cercato ugualmente di portare a termine i suoi propositi.

Era una cosa dolce, anche se a giudicare dall'odore la donna doveva aver sbagliato qualcosa con il timer del tostapane.

« Belle posso darti una mano se lo desideri», si fece avanti, cercando in quel modo di evitare un totale disastro di quella che sarebbe potuta essere definita una 'colazione perfetta'.

« No! No! Devo imparare!», dichiarò Belle rivolgendogli un sorriso, « Così potrò esserti più utile».

« Comprendo la tua necessità di renderti indipendente», esordì Tremotino, « Ma, ti prego, non pensare mai una cosa simile»

La giovane donna ridacchiò, scattando subito quando quando il timer del tostapane fece 'saltare fuori' il pane. Era leggermente troppo cotto - non annerito, solo un po' più 'colorato' del normale -, e la cosa non sfuggì a nessuno dei due.

« Devo aver sbagliato qualcosa», commentò Belle, mordendosi le labbra, ma Tremotino non le permise di buttarsi giù ed afferrando la marmellata ed il burro, prese il pane.

« Vanno benissimo così, mia cara», tagliò corto, addentando il panino che si era appena preparato.

Belle, stupita da quell'affermazione, gli rivolse uno sguardo nervoso che si fece ancor più attento quando Tremotino, dopo essersi pulito le labbra lentamente dopo aver mangiato quel panino, le rivolse un sorriso.

« È delizioso», dichiarò, facendo ridacchiare l'altra.

« Lo so che si è un po' bruciacchiato, non devi mentire», rispose Belle, « Ma... grazie», aggiunse poi, allungando la mano per stringere quella dell'uomo nella sua.

« No», Tremotino scosse il capo con un sorriso, « Grazie a te Belle».

Forse il sapore di quel panino troppo cotto non era dei migliori, e sicuramente non era neanche stato giusto dire quella piccola menzogna - che la donna aveva ovviamente smascherato -, ma lui non aveva dubbi: quella colazione, preparata dalle mani della sua amata, era davvero deliziosa.


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Capitolo 22
*** 22. Serious or Not [Captain Charming] ***


Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 22. Serious or Not
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: David “Principe Azzurro” Nolan, Killian “Capitan Uncino” Jones
Genere: Introspettivo
Rating: SAFE
Avvertimenti: Pre!Slash
Prompt: 22 - In battle, side-by-side
Conteggio Parole: 490
Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge.
2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3
3. Il titolo è una frase di Hook.
4. Non so perchè ma… è uscita una vena malinconica alla fine XD ma spero vi piaccia >w< e annuncio ufficialmente che, finita questa, farò un’altra raccolta simile - 30 Giorni - ma a tema smut XD
5. Non betata =3=



Liberarsi di quell'esercito di scimmie volanti si rivelò sin da subito un compito alquanto complicato.

Dovevano ovviamente fermarle, ma al tempo stesso dovevano anche evitare di ferirle troppo gravemente perché, nonostante quell'aspetto, erano pur sempre i loro amici.

« Stai attento, Uncino!», esclamò David, colpendo una scimmia volante con un bastone.

« Non c'è bisogno di ripeterlo ancora», tagliò corto Killian, « E di certo questo non è il sabato sera che mi aspettavo di passare quando mi hai proposto di venire nel bosco con te, amico», aggiunse poi, riuscendo a far ridere il principe.

« Non ti piace l'avventura?», ribatté questo, parando l’ennesimo attacco di uno di quegli esseri.

« Sì, quelle di una notte. Che prevedono l'utilizzo di altre spade ed un diverso tipo di movimento», ghignò Uncino, lanciando un'occhiata maliziosa a David - ritenendosi subito soddisfatto quando notò un accesso rossore nascere sul volto del suo compagno.

« Ti aspettavi questo quando ti ho fatto quella proposta?», domandò allora il principe, riuscendo finalmente a mettere fuori gioco una scimmia volante, affiancando poi l'altro per aiutarlo.

« Un uomo può sempre sperare, no?», rispose con un occhiolino Killian, costringendo David a scuotere il capo con un mezzo sorriso. Spesso non capiva le battute del pirata... o meglio: non sapeva se prenderle sul serio o meno.

Ci stava 'provando con lui' o era semplicemente uno scherzo?

Conoscendolo, si disse riuscendo a colpire una delle scimmie volanti, poteva benissimo essere entrambe le cose.

« Sai com'è... sono un uomo affascinante», aggiunse Uncino, schivando uno di quegli esseri per poi colpirlo con il fodero della spada sulla schiena, « E tua moglie è incinta... tra l'altro non-»

« Non mi ricordo quando l'ho fatto. Hai già discusso abbastanza a proposito di questo inconveniente», sbottò David, strappando una risata al pirata.

« Inconveniente? Questa è sfortuna, amico!»

« Pensa a mettere fuori gioco queste maledette scimmie volanti», tagliò corto il principe, restando poi senza parole quando quegli esseri smisero improvvisamente di attaccarli per volare altrove - sicuramente richiamati dalla loro padrona.

Tenne per sé un'imprecazione, e cercando di ricomporsi si rivolse al suo compagno che aveva tirato fuori la sua solita bottiglietta di rum.

« Chissà perché non avevo dubbi», commentò David, « Il tuo motto è "Rum per ogni occasione"?», chiese poi.

« Beh, siamo vivi per un'altra battaglia», rispose Killian con un sorriso malizioso, offrendo al principe la bottiglietta - che venne prontamente accettata, « Inoltre... non sai ancora in che occasioni preferisco utilizzare il rum».

David tossicchiò un po' per quella battuta.

« A volte mi chiedo... se sei serio o meno», commentò, restituendo la bottiglietta ed asciugandosi le labbra con la mano.

Killian gli rivolse allora un sorriso più leggero e meno malizioso dei precedenti. Un sorriso che il principe non riuscì ad interpretare ma che lo fece sentire altrettanto a disagio.

« Talvolta me lo chiedo anche io, amico», mormorò il pirata, e senza aggiungere altro si incamminò verso la città venendo subito seguito da David e da delle domande che difficilmente avrebbero avuto una risposta.


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Capitolo 23
*** 23. Strange Sensations [Swan Queen] ***


Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 23. Strange Sensations
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: Regina Mills (Nominata: Emma Swan, Graham)
Genere: Introspettivo
Rating: SAFE
Avvertimenti: Pre!FemSlash
Prompt: 23 - Arguing
Conteggio Parole: 400
Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge.
2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3
3. Il titolo è una frase di Hook.
4. Scritta per BlackLestrange4ever, spero ti piaccia XD il prompt è preso un po'... alla "larga" LOL
5. Non betata =3=



Regina si rigirò nel letto nervosa, incapace di riuscire a prendere sonno. Accanto a lei, Graham dormiva semi nudo e tutto quello che riuscì a pensare fu un semplice: « Perchè?»

Infatti non sapeva esattamente il motivo per cui lo avesse fatto restare a casa sua, né perché lo avesse chiamato... ma sapeva di averne bisogno. Anzi: aveva la ‘necessità’ di possedere qualcuno, ed erano anni che non provava quelle emozioni.

Graham le apparteneva, certo, e le bastava schioccare le dita per spingere Sidney a fare tutto quello che desiderava. Ma da qualche settimana a quella parte si era resa conto che quello non era ciò che voleva realmente.

Regina si era scoperta a desiderare qualcosa di più di quel lieto fine. Il vuoto che aveva colmato con Henry sembrava ormai incompleto perché a causa di Emma Swan, aveva compreso di volere qualcuno che le tenesse testa. Voleva la sfida.

Nessuno in quella città aveva il coraggio di mettersi contro di lei: solo quella donna, e ad ogni litigio Regina sentiva la necessità di… di fare qualche follia.

Discutere con la Signorina Swan la faceva sentire viva.

Provava rabbia e paura. Gelosia ed anche, suo malgrado, attrazione. Ed era quel legame indesiderato che sembrava condurla inesorabilmente verso la follia.

Era la 'necessità' di trasformare quei litigi - anche i più futili battibecchi - in qualcosa di più fisico.

Per quello aveva chiamato Graham, si disse, perché non riusciva a non pensare a quella maledetta donna... e quella certezza la costrinse ad alzarsi dal letto in un nuovo scatto nervoso.

L'uomo continuò a dormire, emettendo solo un basso lamento per quell'improvviso movimento, ma Regina continuò ad ignorarlo per indossare invece la vestaglia e chiudersi nel bagno come per nascondersi.

Non poteva aver seriamente pensato - e desiderato - una… ‘cosa simile’, non con la donna che gli stava portando via Henry. Tuttavia, per quanto volesse rifiutare quelle sensazioni, Regina non era in grado di ignorarle.

Erano intense e reali, così forti da farla sentire ‘bene’ e ‘male’ al tempo stesso.

Sospirò e affondò ancora i denti sulle labbra, fino sentire il ferroso sapore del sangue sulla lingua. Imprecò tra sé e sé, stupita dai suoi stessi atteggiamenti.

Non sapeva ancora come avrebbe agito l'indomani - né nei giorni successivi -, ma aveva ormai compreso il suo 'problema'. Per quel motivo fu quasi semplice ammettere dinnanzi allo specchio del bagno che desiderava Emma Swan e che in un modo o nell’altro sarebbe stata sua.

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Capitolo 24
*** 24. Making Peace [Hookfire] ***


Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 24. Making peace
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: Killian Jones, Baelfire
Genere: Introspettivo
Rating: NSFW
Avvertimenti: Slash, Lime, Underage
Prompt: 24 - Making up afterward
Conteggio Parole: 275
Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge.
2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3
3. Il titolo è una frase di Hook.
4. RATING UP! GH- mi si è cancellata un paio di volte! Comunque… è breve, stupida e la scena p0rno è appena accennata! Niente di troppo pesante ù_ù spero che non vi disturbiXD
5. Non betata =3=



Killian conosceva molti modi per ‘fare pace con il gentilsesso’.

Sfruttava il suo sorriso notoriamente accattivante e il suo miglior repertorio di paroline dolci. Di tanto in tanto tirava fuori anche qualche piccolo dono pur di rabbonire qualche femmina troppo arrabbiata.

Di conseguenza Uncino poteva dirsi sempre preparato ad affrontare quelle situazioni… al contrario, invece, il ritrovarsi ‘dall’altra parte’ si rivelò sin da subito tutto un altro paio di maniche.

« Mi farò perdonare», aveva dichiarato Baelfire e lui era finito semi disteso sul letto, con i calzoni abbassati e la testa del ragazzino tra le sue gambe.

In quel preciso istante infatti non era neanche più sicuro di ricordare il perché lui e Bae avessero litigato. Sentiva solo la necessità di stringere le dita attorno ai suoi capelli ribelli per incoraggiarlo ad andare avanti… perché non voleva che smettesse di fare quello che stava facendo con la lingua.

Si lasciò sfuggire addirittura parecchi gemiti - cosa particolarmente imbarazzante per uno come lui -, soprattutto quando Baelfire decise di allontanarsi.

« Che d-diamine stai facendo?»

« Mi perdoni?», domandò con Bae con un’espressione fintamente innocente che costrinse il pirata a mordersi le labbra e a trattenersi.

« Sei un piccolo bastardo manipolatore», commentò qualche attimo dopo, lasciandosi cadere completamente sul letto, « Sì! D'accordo! Sei perdonato!»

« Fantastico!», commentò il ragazzino con un sorrisetto, « Ed intanto, scommetto che neanche ti ricordi perché abbiamo litigato», aggiunse poi, prima di riprendere da dove si era fermato.

Killian mugugnò sollevato quando sentì di nuovo la bocca di Bae su di sé, cercando al tempo stesso di ignorare quella fastidiosa sensazione legata al dover dare ragione al suo compagno.

Perché, seriamente, per quale diavolo di motivo avevano litigato?

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Capitolo 25
*** 25. Chatty Eyes [Dwarf Star] ***


Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 25. Chatty Eyes
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: Brontolo, Nova
Genere: Introspettivo
Rating: SAFE
Avvertimenti: Het, What if? (E se…)
Prompt: 25 - Gazing into each others eyes
Conteggio Parole: 505
Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge.
2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3
3. Il titolo è una frase di Hook.
4. Scritta per Stephanie86. Nata dopo aver visto la puntata di Goodmorning Storybrooke çAç sono carinissimi çAç<3 spero ti piaccia!
5. Non betata =3=



« Sono una fata... non posso, lo hai detto tu, Sognolo».

Brontolo non aveva smesso neanche per un istante di pensare a quanto gli aveva detto Nova.

Sapeva di aver pronunciato quelle parole in passato ma era il passato, maledizione. Non c'era stata nessuna battaglia contro la Regina Cattiva e nessun sortilegio. Le aveva pronunciate prima di tutto quello, prima di provare quella sensazione di perdita e... e tutto ciò che desiderava dopo tutto quel tempo era il suo lieto fine con Nova.

Imprecò tra sé e sé, scolandosi l'ennesimo bicchiere di birra e reclamandone un altro.

« Ed io sono un nano», borbottò nuovamente.

Lui era un nano, brontolone ed ubriacone. Forse era pure il peggiore della sua specie, ma era fatto così. Aveva cercato di convivere con quella sua natura, ma dopo Storybrooke non era più certo di voler lasciar correre e restare ancora. Non riusciva più a non provare quei sentimenti e non poteva più restare con le mani in mano.

Lasciò quindi qualche banconota sul bancone, bevve l’ultimo bicchiere di birra - era ben lontano dall’essere realmente ubriaco per fortuna, ma lo era abbastanza per avere un po’ più di coraggio - ed uscì dal locale.

Era pronto a tutto… beh, tranne che ad incontrare subito la fata per strada.

« Nova», mormorò stupito, raggiungendola con pochi passi.

« Ehi… ciao», lo salutò lei con una piccola risatina, « Ecco, ti… stavo cercando», aggiunse qualche momento dopo con un notevole imbarazzo, torturandosi le mani.

« Anche io…», ammise Brontolo, sentendo tutto il suo coraggio svanire lentamente.

Cosa poteva dirle per farle cambiare idea? Per farle capire che era disposto a rinunciare a tutto per lei?

« P-perchè?»

Brontolo aprì la bocca per rispondere - doveva essere sincero e dirle tutto quello che provava -, ma riuscì solamente a rimanere muto, fissandola negli occhi come se non potesse farne a meno.

Tante stupide storielle parlavano di sguardi in grado di comunicare - o almeno così aveva capito, non era mai stato tanto attento -, e sperò con tutto il cuore che potesse essere vero. Che nei suoi occhi Nova potesse leggere tutte le cose che non era in grado di dirle.

La fata, a sua volta silenziosa, ricambiò subito il suo sguardo apparendo nervosa ed imbarazzata al tempo stesso. Anzi quasi tremava quando, mostrando più coraggio del nano, si sporse in avanti per prendergli le mani nelle sue.

Le strinse con decisione e dolcezza, sorridendo timida.

« N-non abbiamo bisogno di dirci niente…», mormorò qualche momento dopo, « Sono una fata e tu un nano».

Brontolo annuì senza distogliere lo sguardo. Gli occhi di Nova sembravano quasi brillare di quella stessa luce che lo aveva incantato anni addietro.

« Ma qui… siamo solo due persone, giusto?», chiese la fata riuscendo finalmente a strappare un vero sorriso all’altro.

« Una suora e l’ubriacone della città», commentò Brontolo ritrovando finalmente la parola.

« L’invito per quel giro in barca vale ancora?»

« Assolutamente», rispose il nano, e stringendole con ritrovata decisione la mano, si incamminò con lei verso il porto.

Alla fin fine, si disse, quelle stupide storielle sugli ‘occhi chiacchieroni’ non erano poi così stupide.

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Capitolo 26
*** 26. Getting Married [Rumbelle] ***


Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 26. Getting Married
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: Belle, Tremotino
Genere: Introspettivo, Fluff
Rating: SAFE
Avvertimenti: Het, What if? (E se…)
Prompt: 26 - Getting Married
Conteggio Parole: 410
Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge.
2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3
3. Il titolo è una frase di Hook.
4. Siamo a meno quattro fic dalla chiusura della raccolta çAç *commento random* e… che dire…. ho già accennato in altri capitoli la storia del matrimonio di Belle e Tremotino. Devono sposarsi çAç perché si meritano un po’ di felicità ecco çAç
5. Non betata =3=



Era fermo davanti alla finestra da ormai mezz'ora.

Perso nei suoi pensieri, Tremotino non riusciva a non osservare assorto il giardino illuminato dalla pallida luce della luna. Era sempre stato piacevole e rilassante lasciarsi catturare dalla bellezza di quel pacifico paesaggio, ma quella sera neanche quello riusciva a calmare la tempesta che l'uomo sentiva dentro di sé.

Questo perché l'indomani la sua vita sarebbe cambiata: avrebbe sposato la sua Belle, e per quanto potesse sembrare assurdo, non era un'illusione ma la realtà.

Tremotino era indubbiamente felice ed emozionato e proprio per quel motivo temeva di rovinare tutto come aveva fatto altre volte in passato. Non era mai stato capace di tenere strette a sé le persone che amava.

Strinse le labbra, irrigidendosi alla sola idea di perdere per l'ennesima volta la sua compagna, e tentando in ogni modo di allontanare quella terribile sensazione.

« Tremotino?», la voce di Belle lo riscosse riportandolo alla realtà, ma ancor prima di riuscire a voltarsi verso la donna, questa lo abbracciò delicatamente da dietro, posando la guancia sulla sua spalla e lasciandosi andare ad un leggero sospiro.

« Sei nervoso?», domandò piano lei dopo qualche momento di silenzio.

Tremotino esitò nel rispondere, cercando le parole adatte che per la prima volta nella sua vita sembravano quasi mancargli.

Doveva dirle la verità? Svelarle tutti i suoi dubbi o mostrarsi sicuro di sé come aveva sempre fatto?

Esitò ancora, poi, dopo aver trattenuto il respiro per qualche istante, prese la sua decisione.

« Sì», ammise, scegliendo di essere sincero. Già in passato le sue menzogne avevano messo in pericolo la loro relazione, e aveva imparato a sue spese quella lezione. Per quel motivo non voleva nascondere niente alla sua compagna.

La donna ridacchiò nel sentire la sua risposta e sciogliendo l’abbraccio si spostò davanti a Tremotino, prendendogli il volto tra le mani e donandogli un sorriso.

« Andrà tutto bene», lo rassicurò carezzandogli le guance con i pollici prima di sporgersi verso di lui per un leggero bacio a fior di labbra, « Ripetilo anche tu».

« ... andrà tutto bene», ripeté lentamente l’uomo, cercando di farsi contagiare dalla sicurezza e fiducia dell'altra.

« Devi solo crederci. Io credo in noi», dichiarò Belle con dolcezza, aggiungendo poi un ben più scherzoso: « Non avrai mica intenzione di scappare e di lasciarmi sola sull’altare?», che strappò una risata anche all'uomo.

« No», rispose, sentendosi leggermente più rilassato e sicuro, alzando poi le mani verso il suo viso per prendere quelle di Belle, « Domani, mia cara, sarò esattamente dove desidero essere».

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Capitolo 27
*** 27. Birthday [Hookfire] ***


Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 27. Birthday
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: Killian Jones “Capitan Uncino”, Baelfire
Genere: Introspettivo, Fluff
Rating: SAFE
Avvertimenti: Slash, What if? (E se…)
Prompt: 27 - On one of their birthdays
Conteggio Parole: 405
Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge.
2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3
3. Il titolo è una frase di Hook.
4. I miei bimbiiii çAç *se li spuccia tutti* fluff a palate e pedo instinct, spero vi piaccia XD
5. Non betata =3=



« Non è il mio compleanno».

Uncino era partito con le migliori intenzioni quando aveva invitato - o ‘costretto’, a seconda delle interpretazioni - Baelfire nella sua cabina per ‘festeggiare’ il suo compleanno. Aveva organizzato tutto nei minimi dettagli - doveva volergli davvero bene a quel piccolo mascalzone per ridursi in quello stato -, ma come sempre, il ragazzino si era aggrappato a quel piccolo dettaglio per iniziare a polemizzare sulla sua geniale trovata.

« Non sai neanche tu quando cade, ragazzino», ribatté difatti il pirata, incrociando le braccia al petto ed inarcando un sopracciglio.

« Sì, e non è oggi», si impuntò Bae, strappando un verso lamentoso a Killian.

« Sei qui da oltre un’anno ed hai smesso di contare i giorni dopo neanche tre mesi di permanenza sulla nave», gli fece presente.

« Un anno?»

« Esattamente», assentì Killian, « Quindi ho deciso che il tuo compleanno sarà oggi».

« Sei un po’ pretenzioso, pirata», commentò il ragazzo con un sorrisetto.

« Hai intenzione di continuare a parlare? Perché sai, posso anche decidere di trasformare questo glorioso giorno di festa nel giorno in cui Baelfire deve lavare la latrina della Jolly Roger».

« Non lo faresti mai...»

« Scommettiamo?»

Il ragazzino si imbronciò dinnanzi a quella risposta. Aveva ormai imparato che era meglio evitare scommettere contro un pirata… anzi: era consigliabile evitare proprio di sfidare Killian.

« D’accordo», concesse con un borbottio che fece allargare ulteriormente il sorriso di Uncino.

« Come dicevo poc'anzi… ho pensato a tanti doni per il tuo compleanno. Oro e gioielli perlopiù», spiegò Killian, « Ma sapevo che non avresti mai accettato niente».

Bae annuì mostrandosi inizialmente sorpreso. Il pirata lo conosceva meglio di quel che credeva, e a ben pensarci forse non doveva neanche stupirsi vista la loro 'relazione' - sempre se così potevano definirsi quei baci rubati e le carezze.

« Quindi, ho scelto qualcosa che non potrai rifiutare», proseguì Uncino, piegando ancora le labbra in un sorrisetto malizioso.

« Sarebbe?»

Killian non rispose subito, si concesse infatti un momento per posare le labbra su quelle di Baelfire, coinvolgendolo in un lungo e lento bacio.

Il ragazzino mugugnò compiaciuto contro la bocca del pirata, rispondendo a quelle carezze e stringendo le dita sulla giacca dell'altro.

« Me stesso~», soffiò Killian qualche momento dopo, mettendo fine a quel bacio senza però allontanarsi troppo dalle labbra rosse di Bae.

Questo, nel sentire le parole dell'uomo, sorrise divertito - ed emozionato.

« Non ti facevo così romantico», commentò piano.

« Ci sono tante cose che ancora devi conoscere sul sottoscritto, tesoro~»

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Capitolo 28
*** 28. Serenade [Frankenwolf] ***


Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 28. Serenade
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: Ruby, Victor Frankenstein “Dottor Whale”, Granny
Genere: Introspettivo, Fluff
Rating: SAFE
Avvertimenti: Het, What if? (E se…)
Prompt: 28 - Doing something ridiculous
Conteggio Parole: 345
Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge.
2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3
3. Il titolo è una frase di Hook.
4. Meno due çAç ma sono in vena di fluff >w< spero sia carinaXD
5. Non betata =3=



Quando Victor si fermò davanti al Bed & Breakfast di Granny, era ben consapevole che quello che stava per fare lo avrebbe reso 'potenzialmente ridicolo'. Ma tra l'umiliazione pubblica ed il perdere Ruby, lui preferiva ovviamente apparire come un idiota.

Dopo il loro litigio infatti - colpa sua, lo ammetteva -, il dottore aveva passato una settimana miserabile e gli era bastato quello per capire di non voler rinunciare a Ruby.

Aveva cercato in ogni modo di riavvicinarsi a lei - cioccolatini, fiori e tanto altro -, ma la ragazza aveva rifiutato ogni suo tentativo.

Di conseguenza, pur di riconquistarla, si era detto che doveva essere pronto a fare dei gesti estremi per dimostrare alla sua amata quanto tenesse a lei. Gesti come, ad esempio, una serenata.

Quindi, dopo aver individuato quella che credeva essere la finestra della camera di Ruby, cercò di richiamare la sua attenzione dichiarando il suo amore con delle terribili canzoni romantiche.

Era imbarazzante, ma sperava che Ruby apprezzasse lo sforzo. Per quel motivo, quando la finestra si aprì, Victor non poté fare a meno di ammutolirsi, dapprima per la tensione e poi per lo spavento quando vide la nonna della ragazza apparire da dietro le persiane.

« Onorata ma non interessata, dottore», dichiarò la donna palesemente divertita.

Victor, rimasto senza parole, boccheggiò rosso in viso, ma ancor prima di riuscire a chiedere perdono alla donna, la sua attenzione fu catturata dall'apertura di una nuova finestra molto più alla sinistra della sua posizione.

« Ehi Victor», lo salutò Ruby con un sorriso malizioso, appoggiandosi al davanzale con i gomiti.

« Questo mi piace, non fartelo scappare», commentò subito l'altra donna voltandosi verso la finestra della nipote.

« Tranquilla, nonna. Questo non me lo faccio più scappare», rispose prontamente Ruby con un tono ben più dolce e quasi intenerito.

« Significa che mi perdoni?», riuscì finalmente a chiede Victor senza nascondere un certo sollievo nel sentire la ragazza pronunciare quelle parole - era una sensazione così piacevole da essere addirittura in grado di fargli dimenticare la vergogna appena provata.

« Hai appena fatto una serenata a mia nonna, direi che sei più che perdonato!»

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Capitolo 29
*** 29. Tea Time [Mad Fish] ***


Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 29. Tea Time
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: Jefferson “Mad Hatter”, Ariel
Genere: Introspettivo, Fluff
Rating: SAFE
Avvertimenti: Het, What if? (E se…)
Prompt: 29 - Doing something sweet
Conteggio Parole: 785
Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge.
2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3
3. Il titolo è una frase di Hook.
4. Non mi piace come è uscita ma oggi non ero in vena di fluff ed è il mio massimo ç_ç ma la coppia mi piace ed anche tanto çAç<3
5. Non betata =3=



Un tavolino. La teiera fumante. Due tazzine con tutto l’occorrente per il tea. Ed infine una piccola isoletta deserta in mezzo al mare.

Jefferson non aveva bisogno d'altro quando decideva di godersi il suo tea pomeridiano lontano dalla Foresta Incantata.

Aveva scoperto quel luogo quasi per caso. Stava scappando, inseguito da delle guardie, ed aveva semplicemente pensato ad un posto deserto e sicuro mentre saltava nel cappello. E si era ritrovato su quell'isoletta.

Non sapeva esattamente in quale reame si trovasse, ma il mare era limpido ed infinito. Era un luogo perfetto per rifugiarsi. Infatti da quel momento in poi le sue visite si erano fatte sempre più frequenti, piacevoli e solitarie.

Proprio per quel motivo si stupì non poco quando sentì un allegro: « Ciao», provenire dall'acqua.

Più che stupore all'iniziò si spaventò, ma quando incrociò lo sguardo curioso di una ragazza immersa nell'acqua, si sentì quasi più calmo.

« Salve», rispose senza nascondere un tono ancora incerto, guardandosi poi attorno alla ricerca di una nave o una qualche imbarcazione che spiegasse la presenza di quella ragazza, « Sei... venuta qui a nuoto?», domandò allora incapace di trattenersi. Era la prima volta che incontrava un essere umano su quell’isoletta.

La ragazza rispose ridacchiando.

« E come se no?», ribatté, spostandosi un poco dalle lisce rocce che il Cappellaio aveva scelto come ‘postazione’ per il tea. Solo grazie a quel movimento Jefferson notò che al posto delle gambe la ‘ragazza’ aveva una coda… il che la rendeva una sirena e non un essere umano.

« Oh… capisco», assentì l’uomo, seguendola con lo sguardo mentre si sollevava con le braccia sopra la roccia, pensò per qualche istante di aiutarla, ma rinunciò subito quando vide che era riuscita ugualmente a sedersi senza il suo intervento.

« Il mio nome è Ariel», si presentò la sirena con un ampio sorriso.

« Il mio è Jefferson», rispose semplicemente l'uomo, osservandola da capo a coda con un'espressione quasi rapita.

« Non hai mai visto una sirena?», domandò Ariel, nel notare l'espressione del Cappellaio.

« No», ammise lui stringendo le labbra, « Vengo qui spesso ma non ho mai visto niente del genere».

Ariel sorrise ancora.

« Io ti ho visto spesso», svelò, « Ammetto di averti osservato di nascosto più volte, ma generalmente non parlo molto con... beh, quelli con due gambe».

Jefferson non riuscì a non ridacchiare.

« Quindi è reciproco. Non ho mai parlato con qualcuno con una coda al posto delle gambe», commentò, « E per quale motivo hai cambiato idea? Parlare con me intendo»

« Perché mi ispiri fiducia», spiegò la sirena, strappando una risata al Cappellaio.

« Fantastico! A questo punto sono tentato dall’invitarti a prendere il tea con me», dichiarò, indicando con un gesto della mano il tavolino.

« Lo faresti davvero?», domandò la sirena, donandogli un'espressione speranzosa ed esaltata.

« Certamente», e senza smettere di sorridere il Cappellaio avvicinò con attenzione il tavolino verso il bordo dove era seduta Ariel, ringraziando mentalmente la sua ‘piccola ossessione’ di portare con sé due tazzine e non una - era deprimente vedere una sola tazzina.

« Questa è la prima volta che assaggio qualcosa di umano», svelò Ariel senza perdere di vista Jefferson, il quale, dopo aver versato il tea, la raggiunse tenendo in mano i due piattini.

« È caldo», la avvertì dopo averle consegnato la tazzina, permettendosi di sedersi a sua volta per terra.

Ariel annuì senza nascondere un'espressione estasiata. Inizialmente trovò qualche difficoltà nel reggere il piattino e la tazzina - temeva di far cadere il tea -, ma dopo essersi abituata si permise di studiare quegli oggetti ed il caldo liquido ambrato.

Conosceva sia tazzine che piattini - aveva già studiato gli umani e aveva trovato parecchi oggetti simili sul fondo del mare -, ma il tea era una cosa totalmente nuova. Aveva osservato spesso quello strano individuo - Jefferson - ma non aveva mai assaggiato quello che beveva. Di una cosa però era certa: doveva essere buonissimo. Non poteva essere altrimenti con quel colore così particolare ed il profumo delicato.

« Io metto due zollette di zucchero e qualche goccia di limone», riprese Jefferson, « Ma c'è chi al posto del limone mette il latte».

Ariel spostò lo sguardo sul Cappellaio, ascoltandolo con attenzione ed annuendo quando pensò di aver compreso.

« Io... lo assaggio come lo prendi tu», rispose a quel punto, e il Cappellaio allungò semplicemente il braccio verso il tavolino per recuperare zucchero e limone.

La assistette con pazienza, spremendo un poco il limone e spiegandole poi come girare il cucchiaino senza rovesciare tutto. Ariel pendeva letteralmente dalle sue labbra, rivolgendogli domande curiose e dolci sorrisi... ritrovandosi addirittura a ridere dinnanzi all'espressione estasiata della sirena dopo il suo primo assaggio.

E per quanto quella non fosse la 'pausa pomeridiana per il tea' che era solito ritagliarsi, Jefferson doveva essere sincero: stava davvero iniziando ad apprezzare quell'inaspettata compagnia.

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Capitolo 30
*** 30. Rum [Outlaw Pirate] ***


Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 30. Rum
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: Robin Hood, Killian Jones “Capitan Uncino”
Genere: Introspettivo, Erotico
Rating: NSFW
Avvertimenti: Slash, What if? (E se…)
Prompt: Doing something hot
Conteggio Parole: 545
Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge.
2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3
3. Il titolo è una frase di Hook.
4. E così… siamo arrivati alla fine çAç che dire, questa coppia mi piace e l’ho lasciata per ultima per darvi un assaggio della mia prossima raccolta ù_ù<3
5. Non betata =3=



Robin non riuscì a non trattenere il respiro quando Uncino, con un sorrisetto lascivo, iniziò a versare il rum sopra il suo petto nudo.

Inizialmente era stato tentato dal cercare una sorta di spiegazione per quella situazione, ma alla fine - complici l'odore del rum e l'eccitazione - aveva rinunciato.

Sapeva solo che gli girava un poco la testa - aveva bevuto troppo, e l'alcool di quel mondo era decisamente più forte di quello della Foresta Incantata -, e che gli occhi chiari e maliziosi del pirata, insieme ai suoi gesti volutamente sensuali, lo avevano messo sin da subito alla prova. E suo malgrado la sua resistenza aveva miseramente fallito.

Non era da lui comportarsi in quel modo, ma se si trovava sul letto di Uncino doveva aver avuto... beh, un buon motivo. Almeno non futile come il non essere riuscito a resistergli, o come il desiderio di far sparire quella malizia dal viso del pirata - magari per trasformarla in qualcosa di più intenso.

Doveva esserci una spiegazione, ma era troppo eccitato, ubriaco e distratto dai movimenti dell'altro per pensarci.

Si leccò allora le labbra, imitando quasi senza rendersene conto Killian, il quale si abbassò alcun preavviso sul suo petto, leccando e baciando la dura pelle resa umida dal rum.

Robin mugugnò compiaciuto per quel gesto - la lingua ruvida del pirata carezzava quasi con calcolata attenzione ogni suo muscolo -, trattenendosi quasi a stento dall'afferrare il capo del suo amante ed imporsi con forza su quegli erotici ma lenti movimenti.

Era bravo. Killian era maledettamente bravo, ed il fatto che non smettesse di guardarlo mentre lo leccava e baciava rendeva il tutto ancor più eccitante.

« A questo punto», mormorò d'un tratto Uncino, insinuando la lingua dentro e fuori l'ombelico dell'arciere, « Penso sia d'obbligo sapere cosa desideri~»

Robin rispose con un mugugno quasi minaccioso.

« Andiamo», insistette Killian, con un ampio sorriso malizioso, « Devi solo dirlo», continuò, afferrando con i denti l'orlo dei jeans - decisamente stretti - che Robin indossava.

« Credo che non sia solo un mio desiderio», ribatté a quel punto, cercando di mettersi in una posizione di vantaggio.

Killian sfilò senza problemi il bottone e gli rivolse un leggero ghigno.

« Non lo sto negando, anzi...», rispose, percorrendo con l'uncino il profilo dell'erezione dell'arciere nascosta dagli indumenti.

Robin fremette per quella carezza, mordendosi le labbra prima di mandare letteralmente al diavolo ogni singolo proposito di controllo.

Di fatti, senza dare alcun preavviso al pirata, lo afferrò per le spalle tirandolo verso di sé. Unì le loro labbra in un feroce bacio, e con un semplice movimento del bacino costrinse Killian disteso sotto il suo corpo.

Uncino mugugnò sorpreso per quella reazione, ma neanche quell'improvviso ribaltamento di ruoli sembrò in grado di dissipare il sorriso malizioso che gli animava il volto. Anzi, al contrario parve quasi farsi più interessato. Soprattutto quando Robin, con più movimenti più rudi e meno calcolati di quelli di Killian, iniziò a spogliarlo, baciando e mordendo la pelle che veniva messa a nudo.

Forse stava facendo esattamente il gioco di Uncino - c'era da aspettarselo, era un maestro nell'imbrogliare -, ma quando finalmente si trovarono entrambi nudi, nel bel mezzo dell'amplesso - niente di romantico, solo due corpi che trovavano soddisfazione l'uno nell'altro -, Robin si stupì nel pensare che poteva benissimo sopportare l'idea di essere caduto nell'ipotetica trappola del pirata.




Ringraziamenti
Prima di tutto al mio ragazzo, God of Mischief, che mi ha aiutata ogni giorno >w<
Poi un ringraziamento speciale a Stephanie86 che ha recensito tutti i capitoli *O*<3
E di seguito a tutti gli altri che hanno commentato su EFP:

Hikary, 9Pepe4, HollyMaster, fantasy93, seasonoflove, TheQ, BlackLestrange4ever, _Gilestel_, sabrybi1, Francyesca, Mania, Rosaspina7, padme83 e V a m p i r e.

E quelle su AO3:

Disterra, Guraan e M3mnoch7.

Poi ringrazio le persone che l'hanno messa tra le preferite e seguite! Ed anche le 16 fantastiche persone che l'hanno messa tra le seguite *^*

Grazie ancora çAç

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