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di Katty97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 28 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 29 ***
Capitolo 30: *** Capitolo 30 ***
Capitolo 31: *** Capitolo 31 ***
Capitolo 32: *** Capitolo 32 ( parte 1) ***
Capitolo 33: *** Capitolo 32 (parte 2) ***
Capitolo 34: *** Capitolo 33 ***
Capitolo 35: *** Capitolo 34 (parte 1) ***
Capitolo 36: *** Capitolo 34 (parte 2) ***
Capitolo 37: *** Capitolo 35 (parte 1) ***
Capitolo 38: *** Capitolo 35 (parte 2) ***
Capitolo 39: *** Capitolo 36 (parte 1) ***
Capitolo 40: *** Capitolo 36 (parte 2 _ FINALE) ***
Capitolo 41: *** AVVISO ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Ed eccomi qui, a sedici anni a prendere in mano il mio vecchio diario personale e rileggere qualche pagina di esso.

È una cosa stranissima, io sono sempre stata la solita a ribadire agli altri di andare avanti e di voltare pagina ed io che sto facendo ora?

Non farò la normale, partirò dalla fine e ripercorrerò i miei vecchi passi.

Prendo la minuscola chiave, apro il lucchetto e m'immergo in quelli che fino a poco tempo fa erano i miei pensieri..

Caro diario,

Chissà come mai ho la strana sensazione di non essere riuscita a dimenticarlo?

Io effettivamente mi sono impegnata al massimo e per altro non ci siamo più visti da quasi tre anni, circa.

***

Caro diario,

Da quando ho iniziato il primo anno di superiori tutto è cambiato e pure lui di conseguenza.

Alle medie eravamo "amici", spiccicavamo qualche parola solo con i nostri genitori, in più eravamo compagni di banco.

***

'E pensare che la mia classe sapeva benissimo cosa provavo per lui, e credo anche che lui l'avesse intuito...' penso sorridendo.

[FLASHBACK]

Ricordo ancora che tutti progettarono di farci baciare alla pizzata di classe..

Eravamo in cerchio, chi seduto sulla panchina ,chi sull'asfalto e chi in piedi.

La bottiglia era al centro, girava, girava e girava finché non si posizionò su di me.

Al secondo giro tutti incitavano "Paolo, Paolo," (già, il ragazzo che rubò il mio cuore) in modo tale che uscisse e come per magia ta da! Le loro preghiere furono ascoltate.

Io, che dapprima mi ero alzata, chiesi :"destra o sinistra?" (destra: sulla bocca; sinistra: sulla guancia).

Gli amici consigliarono tutti destra ma alla fine mi convinsi del fatto che in realtà disse sinistra.

S'alzò con aria schifata, non gli piacevo, ci avvicinammo l'un l'altro con passi minuti quasi non volessimo starci vicini (pura verità) e quel momento sembrò durare in eterno, tutti incitavano come ad un matrimonio al ballo degli sposi:"Bacio, bacio!"

Io decisi di rompere il ghiaccio e lo baciai sulla guancia, liscia, rosea.

In quell'istante il suo profumo m'avvolse, decisamente, mi sembrava di stare sulle nuvole, assaporai un briciolo di paradiso.

Arrossi leggermente e mi scostai in attesa del bacio ricambiato, non avvenne, si sedette e ritornò a chiacchierare con i ragazzi.

Io tornai dalle ragazze eccitata più che mai, insomma, era pur sempre un bacio!

Anche se minuscolo avevo la consapevolezza che almeno la sua guancia ora, e per sempre, fosse stata segnata dalle mie labbra e che almeno una microscopica parte di me era nella sua vita.

Ripresi a leggere

Caro diario,

ho iniziato la mia "terapia d'urto", che consiste in realtà nello scrivere canzoni e/o racconti per dimenticare ma indovina un po'? "Attraverserò", il titolo della mia canzone per lui.

Perché?

Ricordai di aver conservato il testo nell'ultima pagina, con un quadrifoglio regalatomi da mia madre. Lo riprendo in mano, è accartocciato, stropicciato, ingiallito.

'Però si è conservato bene, essendo di qualche annetto fa' penso rileggendolo più volte.

'Dovevo essere proprio cotta..' lo ripiego e lo metto dov'era prima.

Continuo con la lettura ma m'imbatto in un bigliettino, lo leggo ..

"PAOLO TI AMO"

Alzo gli occhi al cielo e poi riprendo da una pagina a caso..

Caro diario,

Ogni volta che io m'innamoro di un altro ragazzo che non sia lui, immediatamente mi blocco e penso:"Ma cosa dirà Paolo?"

Sembro strana, è vero ma ci ho provato, davvero e mi riesce difficile non pensarci.

Qualsiasi cosa faccia c'è sempre di mezzo lui.

Vedo ovunque il suo nome, mi perseguita.. Paolo di qua, Paolo di la.. mi aggrappo ovunque pur di non crollare dalla mia scalata, diciamo pure infinita per non crollare in quel baratro di pazzia in cui mi ritrovo quando pronuncio il suo nome anche solo mentalmente o anche quando rivedo le foto delle medie oppure quando lo vedo sorridere, da lontano senza avvicinarmi e accennare nessun fottutissimo saluto per vergogna.. ecco il mio baratro dell'amore.

A.M.O.R.E.

Ma che bella parola!

Già .. se solo ne capisci il significato..


 

Emy


 

Chiusi il diario.

"Basta pensare al passato Emy, dovresti buttarlo questo, non portarlo con te!" sospiro mettendolo poi in valigia, non si sa mai..

Vi starete chiedendo perché io abbia fatto le valigie, vero?

Non sto scappando di casa, anzi, mi sto per "trasferire" a Miami per trascorrere delle piacevoli vacanze estive di tre mesi ...

Non è per dimenticare Paolo che vado, anche, ma é sopratutto per rivedere il mio adorato cugino Alessandro.

Come sono ora?

Oh .. elettrizzata, agitata, euforica, impazzita insomma felice poiché avrei passato del tempo con i miei parenti, che non vedevo da tempo. Tutt'a un tratto mi fermo e leggo il nome della città sul biglietto d'aereo separando le sillabe "Mi Ami?"

Troppo tardi per scendere quando si sta per decollare ... così me la rido.

Chiunque abbia dato il nome a questa città penso che non abbia avuto molta inventiva .. magari era anche lui/lei innamorato/a.. ma che dico?

Per tutto il tempo non feci altro che guardare fuori dal finestrino.

Le candide nuvole bianche e la mia musica m'accompagnano verso qualcosa di ignoto, nel senso che non sono mai andata al di fuori dell'europa, tutt'al più da sola.

Dopo essere scesa dal volatile di metallo fui accolta dai miei zii Carmela e Massimiliano, con Ale.

Io l'amo quel ragazzo, se non fosse mio cugino sarebbe già nel mio letto ..

"Ciao tesoro!" mi abbracciarono felici di vedermi.

"Ciao zii!" avevo le lacrime agli occhi.

"Hey, non mi saluti bellissima?" Alessandro fece il broncio.

"Ma certo tesoro!" ci abbracciammo.

Gli voglio troppo bene e durante tutto il viaggio verso la villa, (eh già.. e chi non ne possiede una a Miami?) , chiacchierammo del più e del meno.


 

[Alessandro è il tipico ragazzo italiano che ha un certo fascino. Attira moltissimo le ragazze, me compresa, è davvero un gran fico, credetemi, sotto la sua innata simpatia nasconde un animo davvero incredibile: dolce, affettuoso, premuroso e sopratutto folle, proprio come me.

La cosa che mi piace molto di lui è il fatto che mi considera importante, nel senso che mi fa sentire speciale.

I suoi capelli sono biondi, leggermente più scuri dei miei, tendenti al castano chiaro. I suoi occhi sono color nocciola, con il riflesso del sole diventano di un raro color verde smeraldo che li fa brillare, letteralmente.]


 

"Allora.. dimmi di Paolo.." mi sussurrò all'orecchio per non farci sentire.

Nessuno a parte lui ed Elena lo sanno.

Elena è una mia carissima amica, le voglio un bene immenso e quando parlo di lei mi vengono le lacrime agli occhi poiché è una persona unica e irripetibile.

Mi mancherà in questi tre mesi però promisi che le avrei spedito una cartolina da Miami e una mail al giorno.


 

"Beh," sussurrai a mia volta "sono riuscita a dimenticarlo completamente!"

"Bene!" urlò ad un tratto lui attirando verso di noi l'attenzione degli zii che si voltarono.

Scoppiammo a ridere e anche loro.

Riprese il discorso ancora sottovoce "Allora non ci saranno problemi se ti faccio conoscere dei nuovi ragazzi.."

I miei occhi si pietrificarono .. nuovi ragazzi?

Deglutii rumorosamente, aveva intuito che non ero pronta per legarmi a nessuno..

"Tranquilla, ci sarò io con te, sempre e .. non mentirmi la prossima volta, sai che so come scoprirti.." m'abbracciò, poi mi fece l'occhiolino ed inseguito iniziammo ad ascoltare musica insieme, una cuffia io e l'altra lui, avvicinandoci sempre di più a casa, alla mia nuova dimora..

'Chissà come sarà?' penso fremente poichè non vedo l'ora di vederla.

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


AUSTIN'S POV

Pomeriggio, tardo pomeriggio..

Il mio telefono iniziò a squillare ininterrottamente, così dopo vari minuti in cui speravo che qualcuno smettesse di contattarmi, risposi assonnato.

"Pronto?"

"Hey Austin, dove cavolo sei?"

"Scusa Alex, mi sono addormentato!"

"Datti una mossa, arriva il venditore al Miami Grand Hotel tra circa venti minuti!"

"Cercherò di fare il prima possibile!"

Chiusi la chiamata e corsi a farmi una doccia, volevo essere presentabile.

La mia ragazza, Tanya dormiva ancora così decisi di non fare rumore e di non svegliarla.

La scorsa notte andammo a letto alle 6.00 così ci siamo concessi del riposo.

Presi la mia roba e mi cambiai in salotto.

Addentai una fetta di pizza avanzata e mi fiondai in strada con il casco in mano.

Salii in sella alla mia moto e dopo aver inviato un sms a Tanya partii verso destinazione.

"Ci si vede! Aus xx"

Arrivai giusto in tempo.

"Era ora!" mi sussurrò Alex.

"Scusa, Tanya ha dormito con me e.."

"Tralascia non voglio i dettagli!"

Risi.

"Alex Constancio.." disse il mio amico alla receptionist che ci guardò incantata.

Ci diede il numero di camera, 121, poi andammo a gran velocità verso l'ascensore.

Vi entrammo e premetti il tasto 12.

Partì ed in men che non si dica fummo al pianerottolo.

'121, 121, dove cavolo sei?' penso finché non me la ritrovo davanti.

Si sentono delle voci provenire dall'interno, intuisco che sono già arrivati.

Alex si fa avanti e bussa.

"Avanti .." ci invita una voce a entrare.

Aprimmo la porta e ce lo trovammo davanti, girato di spalle .. El Anonimo.

[Dovete sapere che El Anonimo è un gran spacciatore, incute paura a tutti i suoi clienti e si dice in giro che dopo aver ricevuto il denaro li uccide.]

È la prima volta che lo vedo, che lo vediamo, neppure Alex l'ha mai incontrato.

Noto che Alex sta sudando, infatti incomincia ad allentare il nodo della cravatta.

M'avvicino e gli dico "Calma, l'abbiamo fatto tante volte, non sarà diverso con questo nuovo venditore!"

Alex annuisce.

Rimanemmo immobili l'uno accanto all'altro, non per nostra volonta.. qualcuno mi puntò una pistola alla schiena mentre al mio amico la puntarono alla testa.

"Allora.. dov'è il mio denaro?" chiese El Anonimo.

Alex mise una mano in tasca, prise una busta contenente dei verdoni, sufficienti per pagare il tutto e me la diede.

Io m'avvicinai all'uomo seduto che era di spalle, poggiai il pacchetto sul tavolo e indietreggiai.

Egli s'alzo, si diresse verso la porta, non lo vidi in faccia, le due guardie lo nascondevano alla perfezione, e non appena poggiò la mano sulla maniglia per aprire la porta disse..

"Fateli fuori!"

'Che? Sapevo che era tutto vero! Adesso che facciamo?'

Io ed Alex ci guardiamo piangenti.. i due individui iniziano a contare all'indietro..

"Tre .. Due.. Uno.."

 

SPAZIO AUTRICE:

Spero che questo secondo capitolo, anche se corto piacerà a qualcuno.. (PS. La prossima volta aggiornerò se ci saranno almeno 2 recensioni XD, altrimenti aggiornerò comunque ma più avanti)

Vado :)
Emy

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


 

"Tre.. due .. uno.."

La porta si spalancò dietro di noi e dalle pistole uscirono coriandoli.

'Che sta succedendo?' penso guardando Alex anche lui incredulo.

"Scherzone!" disse comparendoci dinanzi El Anonimo.

È un uomo piuttosto in su con l'età, non saprei ben dire i suoi anni.

Non è molto alto e tantomeno magro, ha un pancione che solo i grandi bevitori di birra hanno.

"Su con la vita ragazzi!" ci disse l'uomo ridendo con in mano una scatola.

Io ed Alex facemmo dei sorrisi sforzati, cercando di essere i più naturali possibili.

"Ecco quello che avete chiesto! Ora devo andare!"

Ci lasciarono soli nella grande suite.

"Non credi neanche tu in quello che abbiamo appena visto, vero?"

Ridemmo e poi c'incamminammo verso il capannone, dove avremmo messo la roba.

 

EMY'S POV

 

"Eccoci arrivati! Allora, cosa ne pensi?"

"Beh .. sono senza parole .. è stupenda!"

"Già.. quando venimmo ad abitare qui neppure io crebbi in ciò che vidi.. la tua faccia è identica a quella che feci io.. sorpreso di una tale meraviglia!"

"Il Poetico Ale!" ridemmo tutti alla battuta di Massi, il padre "adottivo".

Dovete sapere che Carmela, mia zia, ha divorziato non molto tempo fa con l'ex marito. Non pensava potesse credere ancora nell'amore ma quando incontrò Massimiliano fu un vero e proprio colpo di fulmine a ciel sereno.

Entrai nella loro villa e Ale mi mostrò la mia stanza.

"Qui dormirai tu, mentre nella stanza accanto ci sono io. Se hai problemi dimmi tutto, chiamami, urla, sussurra ,mandami sms che io verrò da te in un attimo!"

"Si signore!" dissi mettendomi sull'attenti.

"Smettila di fare la scema!"

Ridemmo.

"Oh, questo è il bagno e qui ci sono i tuoi ' spazi personali'!" mi indicò i due cassetti vuoti.

"Grazie mille, ora però vado in camera mia .. da sola,se non ti dispiace. Vorrei chiamare i miei genitori e la mia amica Elena.."

"Sì, come vuoi, ci si vede dopo per cena allora!"

"Ok.."

"Ah, se ti va puoi dire ad Elena di venire .. almeno me la fai conoscere una volta per tutte!"

"E chi sarebbe lo scemo poi?"

Ridemmo e poi mi lasciò da sola nella mia stanza.

Mancava poco all'ora di cena e così decisi di sistemare i miei vestiti nell'armadio e rifare il mio letto.

 

***

 

"A tavola!"

Corsi giù dalle scale e poi arrivai in sala da pranzo dove Carmela stava giusto, giusto servendo la pasta con il ragù "Mm.. che bontà!" dissi con l'acquolina in bocca alla vista della pasta fumante..

'Si mangia!' pensai affamata.

Dopo aver sparecchiato il tavolo e aiutato a lavare i piatti mi diressi verso il bagno.

Mi lavai i denti e poi mi chiusi in camera.

Chiacchierai tramite mail con Elena.

Le raccontai del mio viaggio, di mio cugino e del mio alloggio.

La risposta fu immediata, lei risponde al volo.

 

"Sono felice che ti trovi bene, accetterò molto volentieri la proposta di tuo cugino di venire da voi! Il tutto sta nel convincere i miei genitori!"

 

"Non sarà un'impresa e poi ti voglio assolutamente con me, costi quel che costi!"

 

"Se non dovessi venire?"
 

"Sarei molto triste e mio cugino pure, sai, non vede l'ora di conoscerti!"

 

"Ma i tuoi zii sarebbero d'accordo? Non sarei un'ulteriore peso per loro?"

 

"Scherzi? Vado a chiedere .. ma penso che saranno felici che tu venga!"

 

"Per quanto mi potrei fermare? Una settimana?"

 

"Una settimana? Scherzi? Un mese!"

 

"Non fare le cose in grande, te l'ho sempre detto! Chiedi domani ed io farò lo stesso non appena mi darai conferma!"

 

"Notte Elena! <3"

 

"Notte Emy! :)"

 

M'addormentai con un ghiro, noncurante dell'aver lasciato accesa la lampada sul comodino.

 

Il giorno seguente mi svegliai rilassata e riposata.

Feci il mio letto, mi cambiai e poi scesi a fare colazione.

Il tavolo era pieno di prelibatezze: croissant al cioccolato, latte, caffé, bacon appena scaldato, uova strapazzate, spremuta ,insomma mi sembrava di stare ad un bar.

I miei zii mi diedero il buongiorno, avevano già fatto il giro di tutta la spiaggia circostante, Ale si era appena svegliato.

"Buongiorno ragazzi!"

"Buongiorno!"

"Si può sapere dove credevi di andare ieri sera Emy?"

 

'Che ho fatto questa volta?' penso in preda al panico sotto gli sguardi glaciali degli zii.

Spazio autrice: Volevo augurare semplicemente un BUON NATALE A TUTTI!:)

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


EMY'S POV

 

Iniziarono a ridere.

'Perché ridono?'

"Perché? Cosa ho fatto?" chiedo ansiosa.

"Sei scesa dalle scale e stavi per uscire di casa ieri notte."

"Già, apristi la porta d'ingresso, feci un cenno con la mano, poi richiudesti la porta e t'incamminasti verso camera tua!"

"Ed ecco che ricomincio con il mio sonnambulismo .. mi spiace di avervi disturbato .. magari stavate dormendo e.."

"Non devi essere dispiaciuta, dopotutto non puoi importi di non farlo.. e poi non stavamo affatto dormendo.."

"Vorrei non camminare nel sonno ma non ci riesco.."

"Tranquilla.. non ci da fastidio.."

Carmen mi baciò sulla testa molto dolcemente.

"Si mangia?" chiese Massi con l'acquolina in bocca.

"Si!" rispondemmo in coro io ed Ale molto affamati.

Gli occhi di Ale uscivano letteralmente dalle orbite.

"Forza, non fate complimenti e divorate tutto!" disse mia zia.

Tutto era delizioso, credetemi.

Di solito non mangio bacon e uova al mattino ma dovete provarle sono eccellenti.. che bontà.

Dato che nessuno osava rompere il ghiaccio e l'unica a parlare era la radio sul davanzale vicino alla porta finestra che dava sul terrazzo, presi l'occasione di chiedere ai miei zii di Elena ed essi furono più che contenti di darmi il permesso di farla restare per un mese e una settimana.

"Conosceremo l'amica di cui abbiamo tanto sentito parlare!"

"Perfetto, ora scusatemi ma devo darle la notizia!"

Mi fiondai subito in camera, presi il mio telefonino e le mandai un sms.

Non rispose subito, penso che dorma ancora..

Non vedo l'ora di leggere la sua risposta sperando in un si dei suoi genitori.. incrocio le dita.

 

***

 

Oggi mi godo una bella giornata di sole, Ale mi ha proposto di uscire e andare in spiaggia.

Accettai e con salviettone, crema solare, sdraio ed allegria ci dirigemmo verso il mare..

"WOW!" esclamai alla vista.

"Lo so, fa questo effetto a tutti.." disse per poi trascinarmi sulla sabbia.

"Togli le ciabatte e cammina a piedi nudi, vedrai è bellissimo!"

Feci come mi disse ed aveva ragione, sembrava che la sabbia massaggiasse i miei piedi, che bella sensazione..

"Ti muovi oppure rimani li ? Guarda quanto è grande la spiaggia!" rise.

Corsi verso di lui e dopo aver appoggiato le nostre cose gli saltai addosso e gli diedi un bacio sulla guancia. 

Sorrise.

"Sai, mi piace stare qui .. con te.."

"Anche a me.." risposi arrossendo leggermente finché gli amici di Alessandro non interruppero il nostro momento tra "cugini".

"Ciao Ale! Non ci presenti quella bella bionda?" disse uno di loro.

"Oh ciao ragazzi, non vi avevo visto! Comunque lei è mia cugina, si chiama Emy!"

"Io sono Matthew!"

"Io James!"

"Io Aaron!"

'Amo questo posto..' penso prima di conoscerla..

"Io sono Liz e vedi di stargli alla larga capito? Lui è mio!"

"Chi te lo ruba?"

Alessandro comprese che non andavamo molto d'accordo io e lei ma ero all'oscuro del fatto che fosse la sua ragazza.

"Emy, lei è la mia fidanzata!"

'Sarà pure la tua fidanzata ma la odio..' penso.

"Che? E quando avevi intenzione di dirmelo?"

"Oggi?" mi sorrise.

Io ero furiosa, non mi aveva mai nascosto nulla ma ero davvero felice per lui.

"Oh, scusami Liz, comunque ti sei trovata un ragazzo d'oro, credimi, sei fortunata!"

Ale arrossì, poi abbracciò Liz e la baciò.

Ad un tratto Ale s'accorse della mancanza di un ragazzo, probabilmente della compagnia.

"Che fine ha fatto Austin?"

"Non lo sappiamo, è da un pezzo che non lo vediamo! Non viene più neppure a giocare basket !"

"Quel ragazzo è strano .." aggiunge Liz.

"Scusate se mi intrometto ma .. chi è Austin?"

"Austin è un mio amico, nostro amico, ha qualche anno più di noi però si unì alla nostra compagnia. Giochiamo spesso a basket insieme, giocavamo.. finché .." s'intristì.

"Cosa successe?" chiesi.

"Beh non fu più lo stesso da quando conobbe Jack ed i suoi amichetti .. insomma .. sono nel giro!"

"Nel giro?" feci una faccia sorpresa non avendo capito di che cosa stesse parlando.

"Si .. della droga.." tagliò corto senza aggiungere altro .. più chiaro di così?

Tutt'a un tratto le tasche dei miei pantaloncini iniziarono a vibrare, in realtà era il mio cellulare, ricevetti una chiamata da Elena, probabilmente aveva appena letto il mio sms.

"Scusate ragazzi.. il dovere mi chiama!" dico ridendo dirigendomi in un posto tranquillo.

Mi sedetti sulle scale in legno da cui scendemmo per arrivare in spiaggia, premetti il stasto on e risposi.

"Pronto Ele!"

"Vengo!"

"Come?"

"Ho detto che vengo a Miami tra una settimana!"
"Yeahhh!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!" urlai felice.

"Lo so, mi sento elettrizzata all'idea che passeremo un mese e una settimana insieme a Miami!"
"Puoi dirlo forte amica!"

"Hai già conosciuto qualche ragazzo carino da presentarmi?" la solita..

"No e poi sai come la penso sui ragazzi, no?" l'ammonisco.
 

"Si,si, prima Paolo e forse, dopo, ci sarà tempo per la fila di spasimanti.."

"Elena!"

"è vero! Non fai altro che pensare e pensare a lui, dimenticatelo, fatti una vita!"

"Guarda che attacco!"
"Fai come credi ma comunque sai che.." non terminò la frase poiché io chiusi la telefonata.

Neanche finita la conversazione che lei subito mi scrisse per sms, sapendo anche che, però, molto probabilmente non le avrei risposto.

DA :Elena George (beh, noi adoriamo i The Wanted e lei insiste con il dire che è la moglie di Max)

A: Emy

TANTO AVEVO RAGIONE IO! XD ahahahahahahahahahahhaahahahah

Ele xx


 

'Quanto la odio ..' pensai.

Stavo scrivendo la risposta quando venni subito interrotta da un tizio strano con cui mi scontrai, diciamo più che mi venne addosso facendomi cadere a terra.

"Hey, scusa.." mi aiutò a rialzarmi in piedi.

"Oh, scusa tu, non .. insomma , grazie per le scuse." dissi alzando lo sguardo verso di lui.

'Chi è questo dio sceso in terra?' penso rimanendo ad osservarlo da cima a fondo.

Occhi verdi, capelli castani scuro, sorriso, o meglio mezzo-sorriso .. wow.

Scrollai la testa non appena mi risvegliò dal mio flusso ininterrotto di pensieri porgendomi una domanda.

"Senti, hai per caso visto Ale?" mi chiede.

"Intendi dire mio cugino?" rispondo insicura.

"Non so chi sia tu per lui, ma spero che sia l'Ale di cui parlo pure io!"

"Te lo chiamo!" 

"Non disturbarti!"

"Zitto, non disturbi, anzi .. corro subito!"

Lo vidi baciarsi con Liz nell'acqua e decisi che era fin troppo, così corsi da lui e lo trascinai dal tipo di prima.

"Hey ma insomma.."

"Ale, c'è un tizio che ti cerca, non so se lo conosci.. vieni!"

"Ma.." disse Liz leggermente incavolata.

"Arrivo Liz, scusala.." disse rassicurando la sua ragazza "Ma ti sembra il modo di interrompere una.." si fermò alla vista del ragazzo "Austin?"

"Ciao amico!"

"Ciao.. che ci fai qui? Ti hanno per caso mollato? Non gli servi più?"

Non avevo mai visto Ale così duro e freddo con qualcuno.

"No, ero venuto a trovarvi!"

"Beh .. stiamo bene, diciamo pure meglio senza di te.."

"Ale ma che ti ha fatto?" chiesi curiosa.

"Stanne fuori tu! Non sono fatti tuoi!" me ne andai leggermente incavolata con lui .

Mi sedetti sul salviettone e pensai alle sue parole, doveva avergli fatto qualcosa di davvero cattivo..


 

ALE'S POV


 

"Non trattare tua cugina così.. è stata così gentile con me.." mi riprese Austin.

"Vattene Austin e non provarci con lei, chiaro?" continuai più freddo che mai.

"Come vuoi mammina.." obbedì.. strano, Austin non è il tipo..


 

EMY'S POV


 

Li guardai, ero curiosa ..

'Chissà cosa si sono detti?' penso.

Si salutarono ed poi mi raggiunse sul salviettone.

Ero arrabbiata, non volevo più parlargli.. ma che dico? Come potrei?

"Senti, mi dispiace.." mi voltai e l'abbracciai.

"No, dispiace a me di essermi intromessa, avevi ragione.. certo che quell'Austin è davvero strano.."

"Voglio che tu gli stia il più lontano possibile, ok?"

"Non mi farò certo problemi, è antipatico!" dico mentendo.. era carino.

"Così ti voglio cugina!"

'Già .. il bello ma antipatico..' alzai gli occhi al cielo per poi raccontargli la novità.

"Vuoi sapere una cosa?"

"Quale?"

"Elena viene tra una settimana!"

"Scherzi?"

"No!"

"Che bello!"

"Non so se però Liz sarà contenta.." dissi indicandogliela.

"Ale, non vieni?" lo chiamò.

"Arrivo Liz! Tu non vieni?" mi chiese con la mano tesa verso di me .. esitai ma poi mi convinsi ad andare con lui.

'Austin ..' pensai 'prima o poi ti conoscerò meglio e chi se non mio cugino potrebbe parlarmi di te?

Ammetto che è davvero strano e a pelle non è molto socievole, tantomeno simpatico però chissà.. si può sempre cambiare di opinione.. per ora è nell'archivio "Mistero"'.

***

"Ale, ci si vede!"

"Sì ragazzi, a dopo!"

"Ciao amore!" si baciarono.

"Ciao Emy!" mi salutarono in coro.

"Ciao, ci si vede in giro!"

'Finamente soli..' pensai ' non ce la facevo più .. Matthew, James e Aaron continuarono a farmi domande sulla mia vita, sul mio passato, su tutto.. che sopportazione..'

Durante il "pranzo", in ritardo, la mia curiosità di conoscere la storia dell'amicizia, se mai c'è stata, tra Austin e Ale era fin troppa così senza problemi chiesi:

"Ale, posso farti una domanda?"
"Sì, dimmi pure.." i suoi occhi mi fissavano come due punti interrogativi.

"Senti mi piacerebbe sapere un po' di più su Austin e la vostra amicizia.. sempre che ti vada però.."

"Emy, non c'è niente da sapere e da dire, chiaro?"
"Non mi pare che non ci sia nulla da dire.. insomma dal modo in cui poco fa l'hai cacciato.." m'interruppe.

"Sono fatti nostri e non devo spiegazioni di nulla a te!"

"Se la metti così allora chiederò a lui!"

"Ma perchè t'interessa tanto?"

 

'Già.. perché mi interessa?'

 

 

SPAZIO AUTRICE

Spero che possa piacere a qualcuno questo capitolo :) Volevo ringraziare di cuore chi segue la mia storia, chi l'ha recensita e chi invece la legge semplicemente.

P.S. M'assenterò fino a metà gennaio perciò dovrete aspettare il prossimo capitolo.. :( 

A presto Emy.

Ah.. giusto BUON ANNO A TUTTI! :)

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***



EMY'S POV

"Ma perchè t'interessa tanto?"
'Già.. perché mi interessa?'

"Ehm.. niente .. solo curiosità e se non me lo dici tu vado da lui!"

'Se.. curiosità.. bella palla hai detto..' la mia coscienza, che stranamente ha ragione.

Lo guardai con aria di sfida, addentai il panino e poi m'alzai dirigendomi verso di Austin.

"Ma dove vai?"

"Da Austin?" dissi con fare ovvio incamminandomi.

"Aspetta!" mi richiamò.

Mi voltai.

"Sapevo che non me l'avresti permesso!"dissi sicura del fatto che avrebbe vuotato il sacco"Quindi?"
"Quindi che?"
"Racconta!"

"Scordatelo! Ero venuto solo per dirti di stare attenta!"

"Stronzo! Sai che però io non mi fermo davanti a nulla e smettila di fare quella faccia! Non mi commuove!"

A passo svelto mi diressi verso l'ignoto.

Sapevo cosa avrei dovuto dire ma .. non sapevo dove andare, era quello il problema.

Voltato l'angolo però non sembrò difficile, per niente, infatti lo vidi contro la parete di un edificio con la sigaretta in mano.

Mi fermai a guardarlo, non c'era nessuno con lui così m'avvicinai sempre di più.

"Tu? che vuoi? Tuo cugino ti manda a chiedermi scusa?" chiese vedendomi avanzare nella sua direzione.

"No."
"Allora vattene, laciami fumare in pace."

"Ehm no.." presi la sua sigaretta e la buttai a terra calpestandola subito dopo " Ti fa male..."

'E da quando sarei "protettiva" nei confronti degli estranei?'

Sembrò non capire la mia 'preoccupazione' e molto arrabbiato mi prese i polsi facendomi male.

"Non vorrei farti male perciò riaccendimi una sigaretta e farò finta di nulla!"

"Scordatelo! Prima mi lasci i polsi e poi rispondi a qualche domanda!"

"E chi sei tu per dirmi cosa dovrei fare?"

"Una che sa quello che vuole!" dissi sicura di me.

"Tosta la ragazza eh Aus? Le ci vorrebbe una bella lezione.." mi s'avvicinò un altro ragazzo, moro, amico di Austin, ora avevo decisamente paura.

Lasciò la presa e notai il rossore, lo coprii con la mano, leggermente dolorante.

'Perché faccio sempre quello che mi passa per la mente? Dovevo ascoltare Ale..' pensai.

"E tu saresti?" mi chiese.

"Io sono.."

"è la cugina di Alessandro!" spiegò Austin.

"Oh .. ciao. Io sono Alex.." mi sorrise.

'Socievole il tipo..' penso.

Guardai prima Austin completamente indifferente, poi la mano tesa verso di me di quell'Alex e non sapendo cosa fare la strinsi.

"Piacere." dissi con filo di voce.

"Il tuo nome sarebbe?"

"Emy.." risposi.

"Ti ho visto con Austin poco fa, il giochino della sigaretta è stato .. wow.. ci sai fare.. di solito è un tipo che non si fa mettere i bastoni fra le ruote ma tu .. come hai fatto?"

"Non lo so, forse non ha le palle per fare del male ad una ragazza!" lo stuzzicai.

A quelle parole Austin s'arrabbiò, non credevo desse tanto peso a delle inutili provocazioni, mi prese per il braccio e mi spinse contro la parete..

"Chi non ha le palle scusa?" le mie spalle erano contro il muro gelido, i nostri petti combaciavano e mi sembrò una di quelle scene da film in cui i due protagonisti di li a poco si baciano ma come sempre io rovino quei momenti.. troppo ostinata per dargliela vinta.

"Ora che hai dimostrato di essere un duro puoi lasciarmi?"

"Stai attenta a te la prossima volta.. il tuo bel visino potrebbe rovinarsi.." non mollava la presa su di me così arrivai ad una drastica conclusione.. gli tirai un calcio nelle parti inviolabili.

Qualche secondo dopo cadde in ginocchio dolorante.

"Oh Mahone a terra.. certo che te la fatta proprio brutta questa.. " risero "Ti va di unirti al mio gruppo?" aggiunse poi.

'Gruppo? Forse scoprirò qualcosa di più..'

Austin che si stava rialzando passò il suo sguardo da Alex a me, ci guardava a dir poco male, quasi stesse per esplodere.

Mi fece cenno con il capo di no ma io ero decisa, avrei dovuto sapere di più.

"Certo, molto volentieri Alex!"

Gli occhi di Austin erano increduli, diciamo che lo ero pure io ..

'Che avevo fatto? E adesso?'

 

AUSTIN'S POV

 

Quella mi farà diventare pazzo.. come osa sfidarmi? Come osa entrare nel gruppo?

Me la pagherà cara.

 

EMY'S POV

 

"Grande!" Alex mise un braccio attorno al mio collo ed io gli strinsi la mano."Allora Austin, ti muovi o rimani li tutto il giorno?" continuò parlando con il ragazzo a terra.

 

'Non ero qui per unirmi al gruppo di drogati ma per parlare con Austin.. che mi è saltato in mente di fare poco fa? Perché non ho rifiutato, perché?' pensai sorridendo falsamente ad Alex.

 

ALE'S POV

 

'Che sta facendo? Perché ci mette tanto? Forse è meglio che vada a cercarla, forse no.. cosa devo fare? Se fosse in pericolo? Santo cielo..'

Presi il mio cellulare e le inviai un sms sperando che rispondesse al più presto.

 

EMY'S POV

 

Non sapevo dove Alex mi stesse conducendo, di sicuro qualcosa di losco c'era e infatti dopo la lunga passeggiata silenziosa arrivammo ad un capannone.

Ricevetti un sms, non lo lessi, avevo paura che me l'avrebbero impedito.

Feci finta di niente e fu Alex stesso a dire :"Non rispondi?"

"Oh ehm.. si.." dico estraendo dalla tasca dei miei pantaloncini il mio telefonino.

'Hey sono preoccupato. Fatti sentire presto!

Ale xx'

Gli risposi.

'Ho da fare.. sto bene, ci si vede a cena!

Xx Emy'

"Tutto a posto?" mi chiese Alex rimasto fuori dal capannone ad aspettarmi.

Annuii raggiungendolo.

"Eccoci qua Emy, questa è la nostra base segreta. Vieni, entra.."

Presi la mano di Alex leggermente impaurita e non appena vi misi piede mi sentii al centro dell'attenzione di tutti.

"Hey ragazzi, vi ho portato un nuovo membro! Lei è Emy! Ha messo Austin K.O. poco fa! Dite che vi va di tenerla con noi?" disse ad alta voce ad un gruppo numeroso di soli ragazzi.

Un mormorio confuso e continuo mi fece indietreggiare leggermente e andai a pestare il piede ad Austin.

"Non lasciare quella mano..mai" mi sussurrò all'orecchio per poi darmi una spintarella verso il suo amico.

Lo guardai ed egli fece l'indifferente ancora una volta.

"Perché no.." rispose uno.

"Perfetto allora." concluse Alex tenendomi per mano e conducendomi in una stanza."Stai tranquilla, non mangiano .. sono solo un po' scorbutici all'inizio ma poi vedrai che tra qualche giorno ti sarai già abituata.."

"Grazie.." dissi sottovoce.

"Per cosa?"

"Per avermi tenuto la mano .."

"Figurati, si vedeva che eri leggermente impaurita e poi l'ho intuito dal come guardavi Dave.."

"Dave?"

"Sì, quello grosso, il primo che vedesti.."

"Oh, già fa seriamente paura.." risi ed anche lui con me.

"Sei diversa."

"Come?" chisi stupita da quello che disse.

"Ho detto che sei diversa."

"In che senso scusa?"
"Non sei come le altre ragazze, tu sei .."
"Testarda?"

"No."

"Ostinata?"

"No." scosse il capo.

"E allora che?"

"Perfetta." s'avvicinò sempre di più al mio viso, potevo sentire il suo respiro sulla mia pelle, stava per baciarmi ma ci pensò Austin a fermarlo.

'fiù..' pensai sollevata.

"Oh..ehm.. scusatemi!" disse e fece per andarsene ma Alex lo fermò.

"No tranquillo Austin, dicci tutto.."

"Potrei parlarti?" disse indicandomi.

"A me?" chiedo sorpresa.
Annuì.

'Che cosa vorrà da me adesso?'

 

 

Heilà, sono tornata.

Avevo detto che avrei pubblicato per metà gennaio ma ho trovato del tempo libero e così ho scritto.

Spero che piaccia a qualcuno :) (spero anche in qualche piccola recensione XD).

A presto

Emy.

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


EMY'S POV
 

"Hai accettato per farmela pagare?" mi chiese il moro una volta che Alex ci lasciò soli.
"Per cosa scusa?"

"Perché ti ho fatto male? Che ne so.. le ragioni sono le tue."lo guardai con aria di sfida e continuò "Ho capito.. vuoi provocarmi, non è così?"

"No .. forse .. è probabile.. comunque è un modo per controllarti e anche per impedirti di fare cavolate!"

"Vuoi seguirmi ovunque vada adesso?"

"Se mi sarà possibile .. si!"

"Devi lasciarmi in pace ok? Se ho voglia di fare cazzate io le faccio, chiaro?"

"No, non è chiaro!"

"Non intrometterti nella mia vita, mi sono spiegato?"

"Bene! Allora ti auguro di finire presto sotto ad un tram e morire!"

"Non parlarmi in questo modo!"

"Ti parlo come voglio!"

"Non sei nessuno!"

A quelle parole un Flashback mi percosse facendomi ricordare quella volta con Paolo.

 

"Ci tengo a te, davvero .. non stare con loro, ti porteranno sulla strada sbagliata!" dissi preoccupata per lui.

"Sembri mia madre, sempre pronta a dirmi cosa fare o non fare!" sputò acido.

"Vuoi capire o no che lo dico perché tu .. tu mi piaci!"

'Ecco, l'ho detto.. però mi sono tolta un peso di dosso, non riuscivo più a tenermelo dentro, e prima o poi sarebbe successo.. meglio così..' pensai in positivo anche se mi spezzò il cuore.

"Di te non me ne frega assolutamente niente. Non sei nessuno e nessuno ti vorrà mai. Sei una nullità ed io non esco con quelle come te." mi derise, davanti a tutti e s'innalzò pure il coretto di risa dietro di me.

 

Quanti pianti ..

 

Ma basta pensare al passato e di certo Austin non può trattarmi come Paolo, non può, non mi farò mettere i piedi in testa da uno montato come lui che mi dice di tutto e di più.

"Non permetterti mai più di dirmi una cosa simile!"urlai arrabbiata .

"Altrimenti che cosa mi fai?" mi s'avvicinò.

Gli mollai uno schiaffo, lasciandolo attonito, poi iniziai a girovagare per la stanzetta, guardando foto e trofei, tutti di Alex per non fare notare che in realtà stavo letteralmente piangendo.

"Non male!" si risvegliò dal piccolo "trauma" "Non me l'aspettavo però.."

Non risposi, stavo malissimo sia per quello che mi disse poco fa e sia per quello che gli avevo fatto.

Pochi istanti di silenzio mi fecero riflettere così presi coraggio e mi scusai.

"Mi spiace molto, moltissimo.." dissi con voce spezzata dal pianto senza però farglielo notare.

"Non è nulla.." disse scorbutico."Dispiace anche a me.."

'Come? Aspetta, Mahone.. ti stai scusando? Cielo.. sarà la prima volta in cui nevicherà a Miami..' penso allibita dopo le sue scuse inaspettate. Avrei voluto rassicurarlo, però dalla mia bocca uscirono tutt'altro che parole dolci ..

"Quando uno mi provoca io reagisco, sono fatta così!"

"Rispondi con sincerità.."

Annuii

"A chi pensavi?"

"Come scusa?"

"A chi pensavi dopo che io ti ho .. insomma .. 'offesa'?"

"Nessuno.." risposi però mi fregai da sola "Perché quella domanda? Perché? Ti viene difficile farti i cavoli tuoi?"

"Si, mi viene molto difficile .. e se qualcuno piange m'interessa sapere il perché e di chi è la colpa!"

"Non voglio parlarne .."

"Tu me lo dici invece!"

"No!"

"Parla!"

"Perché dovrei? Non capiresti, sei solo un imbecille!"

'Bella mossa per iniziare un'amicizia..'

"Non sono uno di quei tanti ragazzi che non capisce le ragazze, ne ho avute parecchie e mi pare di averle sempre consolate e di averci chiacchierato. Guardami quando ti parlo!" mi voltai spaventata, i suoi pugni erano chiusi e fecero un rumoraccio terribile schiantandosi con la scrivania.

Ora lo guardavo, in attesa di risposte, con sguardi poco amichevoli.

'E pensare che avrei voluto essere sua amica..'

"Asciugati le lacrime e poi vattene, non è posto per gente sensibile che piange per un insulto.." mi disse freddo, cambiando argomento "Non mettere di mezzo Alex con le tue storie.."

"Non lo farò!"

 

AUSTIN'S POV

 

"Se volevi me, non c'era bisogno di entrare nel gruppo.." mi fermai un istante e capii cosa avrei dovuto fare; ripresi il discorso "Anzi.. hai fatto benissimo ad entrare.."

Il mio cuore in quel momento gridava 'Vendetta', eh già .. gliel'avrei fatta pagare. "Prima voglio fare una scommessa.."

"Sentiamo quale.." mi disse.

"Mettiti con Alex."

"Cosa?"

"Diventa la sua ragazza e poi se davvero vuoi sapere qualcosa sul mio conto dovrai resistere per un mese circa e.. mi raccomando, non innamorarti ne di lui, ne di me.."

"Di te?"

"Smettila di fare l'ingenua, ti piaccio!"

"Smettila tu di sparare cazzate! Non mi piaci, anzi sai cosa ti dico? Alex mi piace!"

'Alex? Non posso crederci.. forse però mi nasconde i suoi sentimenti.. vediamo..'
"Non si direbbe.I tuoi sguardi e la tua incertezza, ti ho visto sai,quando stava per baciarti.. se non fossi intervenuto non so se l'avresti baciato.." dico con tono provocatorio.

"L'avrei baciato!" disse sicura di se accorgendosi solo dopo di aver fatto una stupidata.

Arrossì.

M'avvicinai a lei e le sussurrai all'orecchio "Dimostralo.. non davanti a me .. davanti a tutti!" 

EMY'S POV

Brividi. 
Ecco cosa provavo in quel esatto momento in cui pronunciò quelle parole.

AUSTIN'S POV

"No.." mi rispose titubante.

"Come sarebbe a dire no? Ti tiri già indietro?" pronunciai così bene quelle parole, con così tanta convinzione che mi stupii.. avrei dovuto fare l'attore..

Ce l'avevo in pugno, sarebbe crollata e avrebbe ceduto di li a poco, nessuno riesci a sfuggirmi.. nessuno.

"Non avevo detto che avrei accettato!" mi spinse via.

"Però lo hai fatto intendere!"

"Ma che.." l'interruppi.

"Allora, accetti?"

"Ehm.."
"Lo prendo per un si."

"Io invece direi di no... potresti essere geloso.." iniziò a ridere.

'Geloso.. io? Ma figuriamoci..'

 

EMY'S POV

"Non scherzare" mi prese il braccio facendomi male, il mio sguardò cambiò completamente, sentivo dolore ma era impassibile davanti alle mie quasi lacrime "Quindi?" mi chiese con tono serio e deciso.

"Ok.. accetto." mollò la presa.

"Brava ragazza e un'ultima cosa.. non fare soffrire Alex.."

"Mica hai detto che era una scommessa?"

"Mm..può darsi e comunque stai attenta a non provocarmi, non ci metto nulla a farti male.."

"Sarebbero delle minacce?

"Chiamale come vuoi ma devi capire che non devi giocare con lui .. tanto meno con me.."

Abbassò lo sguardo e se ne andò lasciandomi sola.

'Odio quel ragazzo ..' penso sedendomi ancora sul divanetto con la testa fra le mani preoccupata.

 

AUTIN'S POV

 

'Amici? Io e quella? No, non potremmo .. io comunque non mi fido di lei, troppo misteriosa, poco affabile .. la terrò d'occhio.'

Mi ricordai all'ultimo di aver un conto in sospeso con lei, così raggiunsi nuovamente il luogo dove l'avevo lasciata.

"Un'ultima cosa.." cominciai. Mi guardò. "Quando hai intenzione di dimostrare ad Alex quello che provi?"

'Sono un bastardo .. lo so.. però è divertente farla arrabbiare..' 



Heilà, come butta?
Volevo ringraziare con tutto il cuore le persone che seguono, che recensiscono, che leggono semplicemente la storia :)
Grazie mille e a presto
Emy

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


EMY'S POV

 

Lo guardai intensamente perdendomi nei suoi occhi verdi.

Così belli, così intensi, pieni d'aspettativa.. ad un tratto mi sentii la guancia destra bruciare.. mi aveva dato uno schiaffo.

Misi una mano sulla guancia leggermente arrossata.

"Come ti sei permesso?"

"Tu non rispondevi.. eri incantata e così ho pensato di 'darti una mano'!" rise.

"Non c'è niente da ridere.. e comunque pensavo stessi scherzando riguardo al mettermi con Alex!"

"Io non scherzo mai e poi tu hai accettato!"

'Bene..' pensai ironicamente.

"Allora?" mi chiese con tono d'attesa.

"E va bene .. appena lo farò ti avviso.."

"Pensavo lo facessi ora, sono tutti riuniti!"

'Ma quanto stronzo può essere?'

"Perché? Non voglio disturbare!" cercai ogni possibile scusa per depistarlo ma nulla.

"Non disturberai nessuno .. tantomeno Alex se lo farai!"

'Rifletti Emy.. ora o mai più, no? No..'

"No." risposi secca e decisa.

"Come?" aggrottò le sopracciglia e assunse un'aria decisamente terrificante.

Cedetti.

Non so come ma ha un certo controllo su di me.. riesce sempre in qualche modo a convincermi a fare le cose.. e forse è questo che mi attira a lui tanto da voler sapere qualcosa in più sul suo conto.

"Vado.." dissi a denti stretti.

Lo sorpassai per uscire.

"Ti guarderò da qui .." mi sorrise maliziosamente.

Suppongo che aveva capito che non avrei mai baciato Alex.. però non volevo dargliela vinta perciò andai al piano superiore e mentre Alex stava parlando lo interruppi.

Prima lo facevo e prima mi sarei tolta un peso di dosso.

"Domani mattina arriverà un fur.." gli diedi un colpetto sulla spalla facendolo girare verso di me "Emy, che ci fai qui?"

"Scusa il disturbo Alex ma avevamo interrotto una cosa poco fa.."

"Cos.." lo baciai per poi lasciarlo senza parole.

Un coro di "Oww.." eccheggiarono e non appena mi staccai dalle sue labbra, guardai in basso, Austin da sotto applaudiva e anche gli altri.

'Mi sento una stronza.. Alex non merita che io lo faccia soffrire.. e per cosa? Per sapere di più su Austin ed Ale..'

 

AUSTIN'S POV

 

'Ha fegato.. penso proprio che mi darà del filo da torcere quella..' pensai andando verso di lei.

"Contento ora?"

"Molto."

'Ma sono davvero soddisfatto? Insomma, l'avevo ricattata e poi era una scommessa e .. santo cielo, cosa ho combinato? Alex soffrirà e .. ma che razza di amico sono?'

 

EMY'S POV

 

"Adesso devo andare.." dico dirigendomi verso l'uscita.

"No, tu non ti muovi e aspetti Alex.. così gli dici quello che provi.." mi tenne per il braccio impedendomi di andare.

 

AUSTIN'S POV

 

'Amo farla arrabbiare.. è così .. eccitante! Ma che dico? Mi sono forse rincoglionito?'

 

EMY'S POV

 

"Austin ti ucciderei!"sussurrai.

"Oh.. ci sarà il tempo per farlo dopo.." mi sorrise.

"Bastardo!" rise.

Arrivava Alex, Austin mi stava trattenendo.

"Perché mi hai baciato?" mi chiese una volta vicino.

La scena era questa: Austin rideva sotto i baffi, io ero imbarazzata e Alex non capiva quello che stava succedendo.

"Beh io .. io .." guardai Austin, divertito "Tu.. beh .. insomma.."

'Che diavolo mi prende? Emy ripigliati!'

"Io, beh tu?" ripeté Alex non capendoci nulla.

Fortunatamente mi squillò il telefono..

'Amo il mio telefono e chiunque mi abbia interrotto!'

"Non rispondi?" mi chiese Alex.

"Ehm si.." estrassi il mio cellulare m'incamminai verso un luogo più tranquillo per conversare.

"Ti aspetto!"

"Pure io .." mi sussurrò Austin avvicinandosi "Il divertimento è appena iniziato.." concluse.

Uscii dal capannone e risposi.

"Grazie a dio esisti Elena! Non sai che cosa mi è successo.."

"Racconta.."

Le dissi tutto e m'ascoltò senza fiatare.

"Ok.. non ho capito nulla, ora ripeti con calma.."

"Senti, ne riparliamo stasera.. mi aspettano.." vidi Austin alla porta che m'indicava l'orologio e compresi il suo labbiale :"NON C'è TEMPO DA PERDERE".

"Però mi racconterai tutto.. vero? Emy????" chiusi la chiamata.

"Problemi?"

"Nessunissimo .. anzi .. ci sei tu che mi rovini la vita!"

Rise.

"Sei simpatica dopotutto.." mi condusse dentro e mi portò dove Alex mi aspettava.

Fummo completamente soli, diciamo che l'ombra di Austin si notava lontano un chilometro ed era ovvio che ci stava origliando.

"Che, adesso origli pure? Molto male Mahone.." disse Alex ridendo dopo aver aperto la porta e trovato Austin davanti ad essa.

"Io in realtà stavo pulendo la porta.." iniziò a strofinarla con una manica della felpa.

"Certo ed io sono Barak Obama!"

"No, non sei così scuro come lui!"

"Da oggi in poi lascia in pace la mia ragazza, chiaro?"

Sorrisi mentre l'espressione facciale di Austin cambiò completamente quasi fosse scocciato all'idea di noi due insieme.

 

AUSTIN'S POV

 

'Non posso crederci.. si sono fidanzati? Brava Emy.. dopo neppure un giorno.. sono sicuro che mi stupirai.. Un po' mi dispiace però.. dopotutto non è tanto male.. insomma..

Adesso ho dei sensi di colpa? No, ho fatto bene, se lo meritava.' penso andando da Dave.

"Dave, dobbiamo parlare!"

"Dimmi tutto bello!"

"Senti, Emy .. dimmi la verità .. tu ce la vedresti con uno come me?"

"Non saprei ma perché t'interessa saperlo? Ti piace?"
"Ma che cosa dici?" guardai altrove dopo essere arrossito leggermente.

"Sei venuto solo per quello?"
"Ehm no."

"Che altro vuoi?"

"Alex e.."

"Io ed Emy stiamo insieme!" disse a gran voce Alex tenendo per mano Emy.

"Capisco dove volevi arrivare.. eheheheheeheh .." rise Dave.

"Zitto.. non capisci niente tu!"

 

EMY'S POV

 

'Che cosa prendeva ad Austin? La sua espressione facciale non era una delle migliori.. quasi fosse infastidito. Ma che pretendeva? Me l'ha chiesto lui o sbaglio?'

"Senti Alex, io devo tornare a casa.." dissi al mio ragazzo.

"T'accompagno se vuoi.." mi propose.

"Non ce n'è assolutamente bisogno.. mi farà bene andare a piedi!" lo baciai e poi m'incamminai verso casa.

Erano circa le cinque e mezza, il cielo era ancora chiaro e approfittai di questi fattori per la mia 'passeggiata' di ritorno.

Pochi minuti dopo un motociclista mi suonò diverse volte, richiamando la mia attenzione.

"Che cavolo vuoi Mahone?" urlai credendo fosse lui, e chi se no.. rompe sempre le scatole quello. Non appena si tolse il casco vidi una ragazza bionda,meglio dire finta bionda, carina .. diciamo pure una modella..

"Hai sbagliato .. io non sono il mio ragazzo.. sono Tanya."

'Che ha appena detto? Ragazzo? Il mio Austin?'

 

Heilà.

Volevo ringraziare, come sempre, la gente che legge, recensisce, segue la storia. Vi adoro :)
Spero che piaccia a qualcuno :)

Emy

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


 

EMY'S POV

'Austin è il suo ragazzo? Non pensavo avesse una tipa così.. così.. oca..' penso e mi preparo a risponderle.

"Oh, scusami tanto Tanzania.." dissi ma mi corresse subito.

"Tanya!"

'In effetti Tanzania era un nome strano..' penso divertita dal mio sbaglio.

"Tanya, Tanzania è la stessa cosa.. mi piacerebbe molto rimanere qui a chiacchierare con te ma devo proprio andare.."

"No, tu mi ascolti!" mi spinse a terra.

'Certo che è tale e quale ad Austin..'

"Parla!" dissi rialzandomi in piedi leggermente arrabbiata.

"Stai lontana dal mio ragazzo, chiaro?"

"Scusa la domanda scema ma ti riferisci ad Austin?"

Ella annuì.

"Ow.. Ma perché dovrei?"

"Se ti vedo con lui ti faccio fuori!"

'Che amore di ragazza.. andiamo già d'accordo!'

"Sappi che allora io m'impegnerò ancora di più per stargli più vicino di quanto non lo sia ora.." risi ma ricevetti un pugno in faccia.

'Come, come , come? Eh no carina!' pensai incavolata.

"Che mi dici ora?"

"Questo!" le diedi un pugno a mia volta e la spinsi violentemente contro la parete, le feci male ma le stava bene.. come si era permessa di mettermi le mani addosso?

Una volta a terra iniziai a darle dei calci finchè non implorò di smettere.

"Ti prego, basta!"

"La smetterò a patto che tu .." ci pensai un istante "che tu mi dia la moto!"

"Che cosa? Scordatelo, non è mia!"

"Di chi sarebbe?"

'Stupida.. ovvio che so di chi è..'

"è di Austin."

"Meraviglioso.. non potevi darmi una notizia migliore!"

"Non puoi prenderla!"

Mi preparai a darle un ulteriore calcio.

"Austin s'arrabierà vedendoti sulla sua moto!" concluse con la faccia terrorizzata e le mani in segno di resa.

"è quello che voglio infatti!"

'Prima mi provoca e poi mi fa mettere insieme ad un suo amico e la passa liscia? No.. non penso proprio che vadano così le cose.'

"Ma.." la guardai fulminandola "Ok, ecco il casco, poi non dirmi che non sei stata avvisata!"

Presi il casco con le sue iniziali A.M. E lo misi.

"Forza, sali anche tu!" le dissi indicandole salire dietro.

"No, vado a piedi.."

"Tu vieni con me, ok? Andiamo dal tuo ragazzo a fargli un salutino e.. mi raccomando tieniti forte!"

Ella salì costretta e poi sgasai verso destinazione, (avevo appena passato il patentino e avevo proprio bisogno di una "rinfrescata" alla memoria) e non appena fummo al capannone sfondai la porta laterale con la sua moto.

Tutti si voltarono verso di me allibiti dopo quello che avevo appena fatto.

'Che ficata!' penso eccitata 'Chissà cosa dirà Austin adesso.. ahahahaah' risi mentalmente immaginando la sua faccia.

 

AUSTIN'S POV

 

"Austin ma.. quella non è la tua moto?"

"Sì Dave, è la mia!" dissi furioso.

 

EMY'S POV

 

Tolsi il casco, pure lei.

"Hey Austin, hai visto chi c'è qua?"

Prima mi guardava con due occhi assassini, ora stava decisamente per esplodere.

Si dirigeva a gran passo verso di noi, era rosso di rabbia ed io ridevo.

"Scendi dalla mia moto!"

"Aspetta, cosa?"

"Ho detto scendi dalla mia moto!"

"Calma caro, non è più la tua ora.. la tua ragazza, chiedile cos'ha fatto.."

"Tanya, che hai combinato adesso?"
"Non voleva smetterla di picchiarmi così .."

"Così?" cominciò a spazientirsi.

"Le ho dato la tua moto!"

Ora era decisamente fuori di se.

"Inizia a correre .. non ti conviene stare li per molto.."

Scossi il capo.

"Inizia a correre ti ho detto!"

Scossi ancora una volta il capo.

"Corri!" urlò esasperato.

"No!" ribattei.

"Emy, non andargli contro.." disse Dave tenendolo per la maglia.

"Senti Austin, facciamo così.. siccome prima mi ricattasti avresti dovuto pagare.." dissi convinta di ciò che stavo facendo, più o meno.

"Emy.." continuò Dave trattenendo Austin.

"E va bene, per ora ci rinuncio ma.. la moto resta mia!"

"Non osare toccarla!" Austin si simenò e Dave mollò la presa.

Adesso avevo davvero paura di lui .. cosa mi avrebbe fatto?

Indietreggiai, con le mani in avanti in segno di resa ma sembrò non volerne sapere nulla.

Le sue mani presero i miei polsi, li strinse facendomi male.

Le sue unghie erano nella mia carne ma io non avrei pianto, non gli avrei dato nessunissimo contentino.

La mia schiena ora toccava la parete fredda, rabbrividii al contatto.

"Adesso, sei sicura di volermi sfidare?" mi chiese in un sussurro.

"L'ho già fatto e se non sbaglio ho pure vinto.." sorrisi debolmente ad un centimetro dalle sue labbra.

"Non hai vinto, questa partita è ancora aperta tra di noi.." disse maliziosamente.

"Austin, staccati dalla mia ragazza!" urlò Alex vedendomi in difficoltà.

"La prossima ti giuro che non la passerai liscia.." mi sussurrò Austin prima di lasciare la presa.

Ero ancora spaventata, i miei polsi erano rossi e usciva anche qualche goccia di sangue ma nulla di che, Alex mi venne incontro e io l'abbracciai.

"Azzardati a farle del male e.."

"E cosa Alex, ci stavamo divertendo, non è vero Emy?"

Mi strinsi ad Alex più di prima ed egli non sembrava mollarmi.

"Vuoi che ti accompagni a casa?"

Annuii.

Ora le nostre labbra erano le une sopra le altre, era un bacio dolce, non forzato come i primi due di qualche ora fa, quasi fossi davvero innamorata.

"Vieni.."

"Grazie.." dissi a bassa voce sorridendo, una volta in macchina da soli.

Il mio schermo s'illuminò.. un nuovo messaggio.. Ale.

"Tuo cugino deve volerti molto bene .." Alex aveva letto il mittente.

"Sì, e anch'io gliene voglio molto." mi guardò e si finse offeso.

"Questo vuol dire che preferisci lui a me?" continuò giocosamente.

Risi.

"Niente sceneggiate Alex.." dissi "Lui è quello a cui voglio bene invece tu sei il mio ragazzo.."

Scorsi Austin guardarci da lontano, mi salutò con un cenno del capo..

Non so perché l'ha fatto ma sembrava abbastanza irritato..

"Alex, ti spiace se vado a parlare con Austin?"

"Emy, non mi sembra il caso dopo quello che ti ha fatto.."

"Senti, tu e lui siete amici, giusto?"
"Sì e con questo?"

"Vorrei essere anch'io sua amica!" dissi e mi baciò.

"Ok, ma presta attenzione, non voglio che ti faccia del male ancora.." indicò i miei polsi coperti da un fazzoletto.

Annuii e corsi verso di Austin.

"Dobbiamo parlare!"

"Chi? Noi?"

"Vedi altri?"
"Tanya mi aspetta, abbiamo un appuntamento.."

"Aspetterà altri 5 minuti, non credo che muoia senza di te."

"Potrebbe!" disse per poi scoppiare a ridere insieme. 'Adesso fa pure il simpatico?' "Quindi?"

"Oh, giusto.. vorrei ricominciare da capo, insomma, diventare amici.."

"Amici? Io e te? Ma siamo così diversi e poi non facciamo altro che litigare e litigare.. non so Emy.."

"Provare non costa nulla, giusto?"

"No, sbagliato.."

"Perché no?"

"Ti ho detto che io e te non siamo fatti per essere amici, non dovremmo neppure parlarci.."

 

AUSTIN'S POV

 

'Non voglio che siamo solo amici!' penso fra me e me.

 

EMY'S POV

 

"Scherzi vero?"

"No, non mi piace scherzare!"

"Davvero? Alla tua ragazza però piace, e molto.."

"Cosa centra Tanya?"
"Centra! Lei, tu .. poco fa non mi hai chiesto cosa fosse successo!"

"Dovevo chiederlo a te?"

"No, alla tua ragazza! Forse non sai che mi ha dato un pugno e che mi ha spinto a terra!"

"Ha fatto bene, anch'io l'avrei fatto!" mi disse con fare ovvio iniziando a ridere.

"Simpatico.."

"Dai, scherzavo! Non prendertela!"

"Non eri mica quello che odia gli scherzi?"

"Certo che tu sei drastica eh?"

"Molto!"

"Domani."

"Domani cosa?"

"Ti aspetto alle 6, sulla scogliera."

"Sarebbe un 'appuntamento'?" chiesi in imbarazzo.

"Pensala come vuoi, ma di sicuro è un modo per chiarire.."

"D'accordo, a domani." lo salutai e me ne andai da Alex, che mi accolse tra le sue braccia.

"Non ti capisco Alex.."

"Che cosa non capisci?"

"Come fai ad essere amico di uno così?"

"Ti ho sentito!" gridò Austin.

"Bene, tanto sei solo un imbecille!" dico di rimando.

Alex rise e poi mi fece salire sulla sua automobile e m'accompagnò a casa.

"O merda, staranno già cenando, sono le 20.00 passate!"

Rise.

"Perché ridi? Mi trovi buffa?"
"No, sei bellissima quando fai così!"

Sorrisi.

"Lo sei molto di più quando sorridi.."

Mi batteva forte il cuore, Alex è così dolce e carino con me.. mi ha fatto entrare nel gruppo, mi ha difeso da Austin, mi sta accompagnando a casa.. non posso credere di avere un ragazzo così carino, in realtà non posso credere neppure a quello che mi è successo oggi.

Non che non mi sia piaciuto ma .. è accaduto tutto troppo velocemente..

 

AUSTIN'S POV

 

'Vederla con Alex mi è sembrata la cosa migliore per non innamorarmi di lei ma.. santo cielo.. non può piacermi!'

Gettai il mozzicone a terra e andai nella direzione di Tanya.

Tentò di baciarmi ma lo schivai, e le sue labbra finirono sulla mia guancia invece che sul suo precedente obbiettivo.

"Che hai amore?"

"Niente.. sto bene.."

"Riguarda quella mocciosa?"

"Non sono fatti tuoi!"

Non mi andava di parlarne e tantomeno di stare con lei.. così decisi di tornare a casa.

 

EMY'S POV

 

Arrivai alla villa.

Alex parcheggiò e scese ad aprirmi la portiera da vero gentiluomo.

"Ma grazie.." dissi fingendomi una dama per bene.

"Si figuri signorina, le serve altro?" ridemmo.

"Sì, vorrei che mi portasse in braccio fino alla porta.." io dissi così scherzando ma lui prese la cosa seriamente.

"Ma che fai?" dissi ridendo come una matta, venendo sollevata da terra "Mettimi giù!"

"Faccio ciò che mi hai chiesto!"

"Ma no, io stavo scherzando!"

Eravamo a pochi centimetri dalla porta.

"Ci vediamo domani Alex!"

"D'accordo, a domani Emy!" ci baciammo finché ad un tratto la porta di casa non si aprì..

"Allora, avete intenzione di entrare oppure rimanere li di fuori a fare i piccioncini?" chiese Ale che aveva visto tutta la scena.

Alex mi mise giù imbarazzato.

Ale sembrò scioccato alla vista di Alex, pensavo non si conoscessero e invece .. si conoscono alla perfezione direi..

"Ciao Ale!" lo abbracciai ma era impassibile.

"Fila dentro!" disse serio "Dopo parliamo!"

Chiuse la porta dietro di noi.

"Potevi essere più carino! Non mi hai neppure lasciato salutare Alex!"

"Mandagli un sms e digli che non vi rivedrete mai più, semplice!"

"Che? Scherzi?"

"Affatto! Come cazzo hai fatto a metterti con uno così.. così.. così.."

"Carino?"

"No, volevo dire non adatto a te!"

"Cosa ti ha fatto di male?"

"Ha fatto cazzate!"

"Che dramma!"

"Non scherzare Emy!"

"Senti, smettiamola di litigare ma.. dove sono gli zii?" chiedo accorgendomi della loro mancanza.

"Sono usciti, avevano una cena con degli amici e torneranno domani nel tardo pomeriggio!"

"Pace?"
"Pace a patto che tu lo molli!"

"Certo che sei incontentabile eh?"

Ridemmo.

"Ok, pace.." disse stringendo la mia mano.

"Ti voglio bene Ale.."

"Anche io piccola!" ci abbracciammo "A proposito hai scoperto quello che volevi sapere su di me e su di Aus.. che sono sti segni violacei sulle tue braccia? Chi te li ha fatti? È stato Alex? Io lo picchio quel .." lo interruppi.

"Non è stato Alex! Lui mi ha difesa da da.."

'Che faccio? Dico che è stato Austin?'

"Da chi porca puttana?"

Esitai, non risposi subito, si spazientì.

"Dimmelo cazzo, Emy! Dimmi chi?"

"Non posso!"

"Come sarebbe a dire che non puoi? Adesso mi dici il suo nome, chiaro?"

"Però tu promettimi che non farai nulla, ti prego.."

"Te lo prometto ma dimmi chi!" disse calmo.

"Austin.." dissi a filo di voce.

 

Heilà!

Questo capitolo è lunghetto e spero che vi piaccia.

Vedrete che cosa succederà tra quei due.. ehehehe

Diventeranno mai amici? 

A presto

Emy

P.S. Grazie mille per il supporto che mi danno le persone che recensiscono, che mettono la storia tra i preferiti e tra le seguite :) (Un particolare ringraziamento per i consigli che mi ha dato  Sweet_girl 98 :) sono stati molto utili :))

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


EMY'S POV

è mattina, sono le sei.

Aprii gli occhi e tra uno sbadiglio e l'altro mi alzai per andare in bagno a sciacquarmi il viso e togliere così tutta la stanchezza di dosso.

Uscita dal bagno mi trovai un biglietto sulla scrivania..

 

Hey bellissima, torno per pranzo! Ho una o due cosucce da sistemare e poi ti raggiungo.

Ale <3

 

'Una o due cosucce da sistemare? Oh no.. Austin!'

Mi cambiai velocemente e corsi al capannone, infatti eccoli li, picchiarsi ..per me.

"Smettetela!" urlo da lontano avvicinandomi di corsa per fermarli. "Ale, Austin basta!"

Li separai e vidi Ale cadere lentamente al suolo.

"Ale!" urlai in preda al panico.

Fiumi di sangue scorrevano dal naso e da dietro la nuca, pensai avesse perso conoscenza.

M'accasciai con lui sostenendogli il capo insanguinato.
"Chiamate un'ambulanza!" dico a Dave che estrae il suo cellulare.

"No, Dave, non ce n'è bisogno! Starà bene." ringhiò Austin arrabbiato "La prossima volta che devi fare il mio nome pensaci bene piccola, capito? Oppure lo riduco peggio di così!" Austin mi sgridò.

Stava per rientrare ma dovetti farlo, non mi controllai così ecco che butto la bomba nel campo nemico.

"Non è colpa mia se ci sono dei lividi sulle mie braccia!" 

'Complimenti, no davvero, adesso cosa fai? Sta avanzando!' penso oramai in piedi, tenendo di peso Ale che a mala pena si regge. "Non voglio rogne Mahone, non ci tengo!" concludo voltandomi di spalle verso di lui che continuò ad avanzare. "Ale, sono qui, non ti preoccupare.." dissi dandogli un bacio sulla guancia.

Il suo viso era paonazzo e qualche riga di sangue gli macchiavano il volto.

"Guarda come ti sei ridotto.. non dove.." tutt'a un tratto taccio, vedo Austin sorreggerlo dall'altro lato"Che cosa stai facendo?" chiedo.
"Ti do una mano, no?" mi rispose con fare ovvio.

"Non mi serve il tuo aiuto!"

'Perché devo sempre parlare a sproposito.? Sono un'idiota!'

"Accettavi!" mi sussurrò Ale dolorante.

"Non mi seserve.. ouch!" caddi a terra con il peso morto di mio cugino addosso.

"Fortuna che non avevi bisogno di una mano.." disse Austin ridendo.

"Ok, avevi ragione!" dissi e m'aiutò.

Portammo Ale a casa, lo feci distendere sul divano e accompagnai subito dopo Austin alla porta.

"Senti io vado.."

"Ok e .. beh, grazie!"

"Non c'è di che.." stava per andarsene ma lo fermai.

"Riguardo alla chiacchierata di oggi?"

"Ehm.. ti faccio sapere per sms.. penso che Ale abbia bisogno di aiuto.."

'Caspita.. sembra davvero dolce..'

"D'accordo ma.. non hai il mio numero!"

"Giusto ehm.. lo sai a memoria?" mi porse il suo telefono.

Annuii e digitai le cifre.

"Ecco, fammi uno squillo o mandami un sms.. fai come vuoi!"

"Vado, ho da fare e .. scusa.."

"Per cosa?"

"Per Ale.. io non volevo..è solo che.."

"Tranquillo.. adesso va.. non hai detto che avevi da fare?"

Fece un cenno con il capo in segno d'assenso e poi se ne andò.

 

AUSTIN'S POV

 

Guardai lo schermo con il suo numero..

'Dovrei fidarmi? Dovrei dirle tutto? Dovrei raccontarle di Madison oppure tacere?'

Fissavo ancora lo schermo ormai oscurato quando m'arrivò un messaggio.

 

Da: Sconosciuto

Guardati bene attorno, ti sto osservando ma tu non mi vedi.

Se incroci i miei occhi, sono neri..

Attento, non puoi sbagliare o qualcuno si farà molto male.

Accetti di giocare?'

XX

 

'Ma chi diavolo è?' penso rileggendo il messaggio all'infinito. 



Hola!
Che mi dite di questo capitolo?
Spero che piaccia a qualcuno :)
Grazie mille ancora a tutti quelli che leggono, recensiscono, mettono la storia tra le preferite e tra le seguite. :)
P.S. Mi assenterò fino a martedì perciò niente capitoli fino a quel momento (spero di arrivare ad almeno due o tre recensioni così continuerò a scriverla e non la cancellerò :) a dire la verità ci avevo pensato, però non ne ho l'intenzione.. si vedrà più avanti :D)
A presto 
Emy

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


EMY'S POV
 

Curai Ale, il meglio possibile.

Passai la prima mezzoretta con il kit per prontosoccorso, il suo labbro era decisamente spaccato.

"Gli zii torneranno fra qualche ora, cosa hai intenzione di dirgli?"

"Nulla di quello che è accaduto."

"Se dovessero chiederti.. cosa risponderai? Sentiamo."

"Penso che sarò costretto a dirgli che giocando a basket, involontariamente Mat mi ha colpito."

"Per l'occhio nero invece?"

"Ho preso una porta in faccia a casa di Liz.."

"Non pensavo avessi tanta inventiva.." dissi scherzando "Ti voglio bene e te ne vorrò di più se non farai altre cazzate!" l'abbracciai.

"Anche io ti voglio bene e non ne farò più.."

"Promettimi che mi lascerai fare, ho fatto una scommessa con Austin." mi guardò bieco incitandomi a continuare "Per avere le informazioni era l'unico modo.." spiegai.

"Se qualcuno ti mette le mani addosso non può passarla liscia!"

"Su questo hai ragione ma non andare nei casini per me .. l'avrei risolto parlandogli."

"Parlando? Con Austin?Nah.. non è il tipo da parole!"

Ridemmo.

"Cosa vuoi per pranzo?" chiesi.

"Pensavo di andare al Mac." rispose sorridente.

"Interessante.."

"Allora? È un si o un no?"

"Ok, mi preparo!"

 

***

 

Qualche minuto dopo essermi preparata uscimmo.

Durante il percorso verso il MacDonanld, incontrammo Alex, che accettò di venire con noi.

Chiacchierammo per tutta la durata del mio hamburger , sembrarono andare d'accordo, o forse era tutta una copertura, e non appena ebbi finito saltò fuori l'argomento della lotta di questa mattina.

"Mi spiace per questa mattina Ale, sai com'è fatto Austin.." cominciò Alex.

"Non è un problema quello, mi da fastidio che qualcuno tocchi mia cugina! Guardale i polsi!" mi alzò la manica destra.

'Ecco che ricomincia..'

Alex sospirò pesantemente intento ad osservare i miei polsi violacei.

"In più non le ha neppure chiesto scusa.." continuò Ale.

"Vieni Emy, qualcuno deve scusarsi con te!" ad un tratto Alex mi prese per mano e mi trascinò da Austin.
"Alex, non devi.." tentai di dissuaderlo ma inutilmente.

"Shh." mi zittì.

Guardai Ale per supporto ma lui stava dalla parte di Alex.

'Grandioso.. ora si litiga!'

***

Andammo al lavaggio delle automobili e lo trovammo intento nel pulire la sua moto.

"Austin, dobbiamo parlare!" lo richiamò Alex.

"Oh ciao Alex! Ciao anche a voi!" disse Austin che stava terminando di lucidare la fiancata del suo 'bolide' "Che succede?" chiese ancora.

"Niente." cominciai a dire, ma fui subito interrotta da Alex "Chiedile scusa!"

"Come amico?" chiese Austin infastidito.

"Chiedile scusa per i segni che le hai lasciato sulla sua pelle." disse serio.

Strinsi la mano di Alex vedendo quella di Austin chiudersi in un pugno.
Avevo paura che avrebbe sferrato un colpo e invece..

"Scusa!" disse con poca enfasi.

"Emy non sente molto bene in questo periodo, vero?" continuò Ale cercando di farmi avere le scuse che merito.

 

AUSTIN'S POV

 

"Ale, Alex è ok, l'ho perdonato!"

'Mi ha perdonato.. come se m'importasse..' penso alzando gli occhi al cielo.

"Austin, azzardati a toccarla un'altra volta te la farò pagare, sono stato chiaro?"

"Chiarissimo.." risposi tornando alla mia moto adorata.

"Ci si vede amico!"

"Sì Alex. Ciao!"

"Ciao!" salutarono in coro andandosene via.

Una volta completata la pulizia, indossai il mio casco e sfrecciai verso casa, dove Tanya m'aspettava per andare a fare un pic-nic..

 

***

 

"Ciao amore!" mi salutò.

"Ciao." la baciai.

Non aveva senso quel bacio, nulla aveva senso della mia relazione con Tanya..

Eppure mi ostinavo a crederla come la cosa migliore che mi fosse capitata.

"Che succede?" mi guardò interrogativa.

"Niente." affermo pensando a poco fa "Andiamo?"

"Si ma.."

La fulminai con lo sguardo "Niente ma, ok?"

'Alex mi aveva fatto chiedere scusa alla sua ragazza..non posso ancora crederci. D'accordo, forse avevo torto ma è mio amico, avrebbe potuto comprendermi..'

In quel esatto momento ricevetti un sms, lo aprii e lo lessi.

 

DA:Sconosciuto

Come ci si sente,

dopo che il tuo amichetto del cuore

preferisce la sua ragazza a te?

Soffrire è parte della vita,

ma tu potresti mettere fine a quella sofferenza,

solo con altra sofferenza.

Ti va l'idea?

XX

 

'Ancora lui! Che idea avrà in mente?'



Heilà, eccomi di nuovo qua!
Finalmente ho potuto dedicarmi alla mia storia, dopo l'intenso week-end di studio. :)
Spero di non avervi annoiato con questo capitolo e ringrazio, come tutte le volte le persone che recensiscono, leggono e che mettono la mia storia tra le seguite/preferite, Grazie!
XX
A presto  
Emy

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


AUSTIN'S POV

Deglutii rumorosamente.

La paura si faceva largo dentro di me.

Stavo sudando freddo.

'Cosa intendeva dire con "ti va l'idea?"? Perché ce l'ha tanto con me? Che ho fatto?'

"Austin, tutto ok?" mi chiese vedendomi preoccupato.

"Ehm.. si Tanya.." la rassicuro "Però scusami.. ma il pic-nic è rimandato!" le dico uscendo di corsa andando verso il capannone.

'Dave saprà aiutarmi..' penso in preda al panico.

 

EMY'S POV

 

L'uscita a tre fu davvero spassosa, Ale iniziò a conoscere meglio Alex e viceversa, io speravo che sarebbero potuti diventare amici un giorno di questi.

Non appena tornammo a casa salutammo gli zii appena tornati e ci raccontarono del viaggio e della cena.

"Voi piuttosto? Niente da dire?"
"Nulla zii.." ci facemmo l'occhiolino reciproco e poi salimmo nelle rispettive stanze.
Trovai il tempo di chiamare Elena, che trascurai per ore.

"Finalmente ricevo una tua chiamata! Dove cappero eri finita?" rispose arrabbiatissima con me.
"Ero fuori, con Ale ed Alex!" le spiego rassicurandola.

"Alex? E chi sarebbe?" chiede curiosamente.

"Ehm .." 'Che devo fare? Le dico o no della mia scommessa con Austin? No.. forse è meglio tenere tutto all'oscuro..' "è il mio ragazzo!" dico entusiasta.

"Come, come,come? Ho sentito bene? Hai detto ragazzo?"

"Si, sono fidanzata!"

"Raccontami tutto!"

Così partii dal momento in cui conobbi Alex, Austin e le dissi ogni cosa.

Alla fine del mio racconto era elettrizzata all'idea di conoscere tutti.

"Ma dimmi.. cosa c'è tra te ed Austin?"

Domanda davvero seria..

"Cosa intendi dire?"

"Oh Emy.. non farmi passare per scema."

"Elena, davvero, non ti capisco.."

"Senti, sembri più interessata a questo Austin che al tuo ragazzo.."

"Che?"

"Ma insomma, hai problemi di udito? Ho detto che sembri più interessata ad Austin che ad Alex.."
"Tu sei pazza!"

"Si ma forse questa pazza ha ragione.."

"Senti, ora devo andare.. ci sentiamo per mail più tardi, verso le dieci.."

"Chissà perché devi sempre andare quando discutiamo di qualcosa di cui tu sai che ho ragione ahahahaha" rise e chiusi la telefonata.

'Finalmente pace..' penso sdraiandomi sul letto.

In un istante la mia vista è come offuscata.

Strizzo più volte le palpebre ma tutto si fa sempre più scuro.

Mi alzo dal letto ma immancabilmente mi ritrovo faccia a faccia con il pavimento.

Qualcuno mi s'avvicina, vedo i suoi lineamenti neri, opachi ma ormai tutto si fa buio.

Sento alcune voci chiamare il mio nome, continuamente.

Non riesco a reagire, sono immobile sul tappeto, i miei muscoli non si muovono ed io sprofondo in un sonno totale.

 

AUSTIN'S POV

 

"Cosa ne pensi?" chiedo a Dave mostrandogli il messaggio.

"Penso che sia uno scherzo!" mi dice iniziando a ridere.

"Non lo è.." dico serio.

"Come fai a saperlo?"

"Me lo sento.. e poi non è il primo,ne ho ricevuto un altro.."

"Amico, qualcuno ce l'ha a morte con te!" comincia battendomi una mano sulla spalla per poi scoppiare di nuovo a ridere.

"Caspita, sei di grande aiuto." dico scocciato andandomene via.

Fatto qualche passo lungo mare, ecco che un nuovo messaggio mi arriva..

 

'DA: Sconosciuto

Nessuno ti crede?

Peccato che tu sia stato così sciocco

da andare dai tuoi amici a chiedere una mano..

Ora.. dovrò fartela pagare, anzi..

ho qualcosa di migliore in mente.'

 

E tutt'a un tratto una luce m'avvolge, è quella del faro.

Misi una mano davanti agli occhi per vedere meglio ma qualcuno alle mie spalle mi colpì. 
M'accasciai sulla sabbia ,dolorante, tentai di strisciare via ma venni colpito ancora, e ancora fino a che non persi completamente conoscenza..


HEY ..
Chissà cosa è successo? eheheh
Povero Austin.. povera Emy..
Ok, basta fare la stronza.
Spero che questo capitolo possa piacere a qualcuno :)
A presto
Emy
XOXO

 

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


"Emy! Emy! Sveglia!"

Qualcuno mi stava chiamando..

"Austin.." mormorai inconsciamente.

Aprii gli occhi lentamente, dapprima tutto era opaco, ma piano piano divenne nitido e vidi Ale.

Sorrisi leggermente e m'abbracciò.

"Ci hai fatto preoccupare.." mi disse Ale "Hai dormito per ben due giorni."

"Due giorni?"

Annuì.

"Gli zii?Austin? Alex? I ragazzi stanno bene?" chiesi.

"Gli zii sono fuori a fare la spesa. Alex sta bene, è appena andato via, mentre Austin.. beh lui .."

"Lui cosa Ale?"

"è sparito."

Il mio cuore si bloccò.

 

AUSTIN'S POV

 

Un rumore improvviso mi fece sobbalzare.

Aprii gli occhi e compresi di essere in una cella da qualche parte sperduto.

Sentivo però il rumore del mare infrangersi sulla scogliera ed i gabbiani strillare.. 

Mi diressi a fatica, reggendomi contro la parete, verso la piccola fessura dalla quale passava uno spiraglio di luce.. guardai all'esterno e vidi l'immensa distesa blu.. sono nel faro.

"Com'è stata la tua prima notte qui?" chiese una voce metallica.

Mi voltai ma non c'era nessuno.

"Chi sei? Cosa vuoi da me?" cercai in tutte le direzioni la sua possibile provenienza ma nulla.

"Ti dicono niente i miei sms?"

Annuii.. lo sconosciuto.

"Se vuoi davvero salvarti la pelle, e salvarla anche alla tua ragazza dovrai metterti in gioco con me.."

"Perché ce l'hai con me e con Tanya?"

"Tanya? Guarda che io non mi riferivo a lei.."

"A chi? Tanya è la mia ragazza!"

"Emy." concluse lasciandomi senza parole.

'Emy? E che centra quella?' penso spaesato più di prima.

"Se proprio ci tieni a rivedere i tuoi amici e la tua ragazza, devi solo acconsentire alla mia proposta."

"Parla."

"Farai ciò che dico. Qualsiasi cosa senza esitazione. Se rifiuterai succederanno cose molto più brutte di quanto tu non possa immaginare."

"Ad esempio?"

"Beh.. tu non hai risposto al primo sms così ho pensato che avessi rifiutato.. e così.."

"Così?"

"Beh.. ho mandato un pensierino ad Emy.." e rise.

La sua risata malvagia echeggiò nelle mie povere orecchie..'che cosa avrei dovuto fare?'

"Allora, accetti?"

 

EMY'S POV

 

"Non può essere scomparso dal nulla!" urlai in preda al panico.

"Nessuno l'ha più visto da due giorni.. Dave è stato l'ultimo e ha detto che aveva ricevuto dei messaggi di minaccia."

"Minaccia?" domandai scettica.

"Già."

"Ale, non dire sciocchezze .. "

"Emy, è seria la cosa. Prima tu, poi Austin.."

"Senti, sono semplicemente svenuta, tutto qua.." lo tranquillizzai ma invano.

"No, nessuno sviene per un così lungo arco di tempo.. qualcuno ha messo del sonnifero nella tua tisana." concluse alzandosi e porgendomi il cellulare "Leggi.."

 

DA: Sconosciuto

 

"Piaciuto lo scherzetto?

XX"

 

"Pensi ancora che sia uno scherzo ora?"

Scossi il capo.




Eccomi qua..
Ok, questo capitolo ammetto che non è il massimo, in effetti è pessimo come il mio umore, lol
Comunque volevo dire semplicemente che è un capitolo di passaggio e prometto che i prossimi capitoli saranno più lunghi e più concreti.
Perdonatemi :) *faccinadolce*
Emy 




 

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Alex mi stava fissando, la, contro lo stipite della porta, in silenzio.

Sembrava quasi mortificato ma non osava avvicinarmisi, forse per il nostro precedente litigio.

 

**

 

"Emy, devi andartene, se ti succedesse qualcosa?" m'aggredì.

"Alex, devi stare tranquillo e poi non voglio andarmente, qui ci sei tu, Ale, Austin.." 

"Ho paura che ti possano fare del male, non lo capisci?"  urlò.
"Certo che lo capisco ma non devi comportarti così." alzai pure io il tono di voce.

"Cosa dovrei fare? Spiegamelo." 

"Prima di tutto evita di urlarmi contro, poi non fare il protettivo. So badare benissimo a me stessa!"

"Non è vero! Altrimenti non avresti i segni sulle tue braccia!" me l'indicò riferendosi ad Austin.

"Alex!"

"Emy, domani partirai, che ti piaccia o no!"

"Scordatelo, non ci penso proprio a darti retta e ora vattene! Lasciami sola!"

 

**

 

"Senti.." ruppe il silenzio "Io.. mi dispiace." sussurrò.

Rimasi a bocca aperta a quelle parole.

"Perdonami Emy.. è che non voglio perderti.." mi s'avvicinò.

"Neppure io Alex, e non mi perderai.. mai." ci baciammo.

Eppure quel bacio era falso .. non era realmente destinato ad Alex ma al ragazzo scorbutico, misterioso e stronzo di sempre.. Austin.

Le nostre labbra si separarono.

"Vado a farmi una doccia." mormorai.

Alex annuì "D'accordo, ti aspetto giù."

"Giù? Aspetta un attimo.."
"Tranquilla Emy, i tuoi zii sanno."

"E dovrei stare tranquilla? Che hanno detto? Cos'hanno fatto?"

"Emy, respira.." feci come mi disse "Va meglio?"
Annuii.

"Allora.. i tuoi zii erano felici per noi due e non mi hanno fatto molte domande, solo una cinquantina.." rise e così anche io "Adesso vai.. puzzi!" mi prese in giro.

"Sei uno stronzo!" gli lanciai il cuscino in faccia e poi scappai via da lui, rinchiudendomi nel bagno.

"Appena esci vedrai la mia furia!" disse ironicamente.

"Non uscirò mai!" risposi divertita.

"Vedremo." mi sfidò.

 

AUSTIN'S POV

 

Dopo la continua richiesta, avvilito, accettai.

"E va bene.. a patto che tu non faccia del male ad Emy."

'Adesso mi preoccupo pure per lei? Santo cielo sono messo male..'

"Mm fammi pensare.. no." rise e poi concluse dicendo "Il gioco iniziera con un mio sms, tieniti pronto Austin."

"Come conosci il mio nome?"

"So molte altre cose su di te veramente." mi disse beffardo "Adesso va."

La porta alle mie spalle si spalancò.

Attesi qualche istante e poi corsi fuori da li.

'Odio le scale a chiocciola!' penso scendendo a gran velocità con un senso di nausea tremendo. 'Sicuramente appena sono fuori vomito'

Apro il grande portone e varco la soglia.

"Libertà!" mormoro inalando aria fresca.

 

EMY'S POV

 

Feci la mia rilassante doccia calda.

Nel contempo pensai ad Austin, preoccupata come non mai.

'Chissà dove si trova ora?' penso uscendo dalla porta con l'asciugamano.

Fatto qualche passo qualcuno mi cinse i fianchi.

"Pensavi di esserti liberata di me?" sussurrò al mio orecchio.

Mi ero dimenticata di Alex.

Iniziò a farmi il solletico.

"Basta Alex, lasciami.." continuai a ridere a crepapelle.

"Non ci penso proprio."

"Ma che diavolo succede qui?"

Ale ci interruppe..

'Fortuna indosso l'intimo!' penso divertita notando la faccia di Ale.

Alex, s'allontanò da me, e mi lasciò sola con mio cugino.

"Emy.. perché?"

"Perché cosa?"

"Perché ti ostini a stare con Alex?"

"Ostinarmi?"

"Si vede che stai recitando.. ci riesci benissimo, sei un'attrice nata ma ti prego di smetterla subito."

"Ale, non capisci che non posso?" dissi alzando la voce.

"Come mai?"
"Ho fatto un patto con Austin.. lui mi dirà le informazioni che voglio se starò con Alex per un mese." conclusi iniziando a vestirmi.

"Capisco.. ma stai attenta, non voglio che tu finisca nei guai per quello."

Ci abbracciammo.

Avevo bisogno di uno dei suoi caldi e affettuosi abbracci, mi erano mancati.

È vero, adesso ho Alex ma non è lo stesso.

"Ti voglio bene Ale!"

"Anch'io."

E ci dirigemmo mano nella mano in salotto dove Alex mi attendeva con gli zii.

'Giusto..' pensai 'Adesso inizia il bello..'

"Emy, finalmente ti sei svegliata!" m'abbracciarono.
"Sto bene, non sono morta." dissi ridendo.

"Ci hai fatto preoccupare."

"Lo so, lo so ma ora sto bene.." li tranquillizzai.

"Devi dirci qualcosa che non sappiamo?" prima guardarono me, poi Alex.

"Ehm.. si .. insomma.. lui è.."

Dlin Dlon.

Suonarono al campanello.

"Vado ad aprire." mi divincolai e corsi ad aprire..

"Austin!"  







Eccomi di nuovo qua ahahahah :)
Volevo ringraziare chi legge, chi recensisce (in modo particolare) e chi ha messo la storia tra le seguite e/o preferite.
Mi rendete felicissima, davvero :)
Pensavo di essere un completo fallimento! XD
Grazie mille ancora e ancora
A presto
Emy

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


 

"Austin. Come stai?" l'abbracciai stringendolo forte a me.

Lo devo ammettere.. mi era mancato.

"Senti, ho saputo tutto da Dave, come ti senti?" mi chiese riferendosi al sonnifero e allo scherzo di cattivo gusto di 'Sconosciuto'.


(AUSTIN'S POV: Non avrei potuto nominare Sconosciuto e l'unico che mi venne in mente fu Dave.)


EMY'S POV


"Meglio, ma tu piuttosto? Dove sei stato? Ci hai fatto preoccupare!" lo sgridai.

"Lo so e mi dispiace moltissimo.." parve mortificato.. che tenerezza.

'Aspetta.. ha schivato l'argomento?' penso insospettita.

Stetti sul punto di chiedergli di raccontarmi ma Alex ci interruppe.

"Emy, tutto be..o santo cielo. Austin!" appena si videro si abbracciarono.

Sembrava che non si vedessero da secoli.

 

AUSTIN'S POV

 

'Vero.. è fidanzata, per causa mia..' penso.

"Che fine avevi fatto?" mi chiese Alex.

"Beh.. problemi famigliari.." mentii ed Emy lo notò, infatti i suoi occhi azzurri mi guardavano interrogatori.

"Tutto bene spero?"

"Si, si.. tutto è andato per il meglio." risposi "Ora scusatemi ma .. Tanya mi aspetta.. ow.. mi ero dimenticato una cosa.." continuai "Alex potresti lasciarci per qualche istante da soli?" gli chiesi.

"Certo, ti aspetto dentro Emy." si baciarono.

'Che rabbia!'

 

EMY'S POV

 

"Vieni.." mi prose la sua mano e l'accettai.

'Chissà di cosa vuole parlarmi?' penso seguendolo senza fiatare.

Ad un tratto ci fermammo in un parco.

Egli si sedette su di una panchina e così feci anche io.

"Lascialo." mi guardò serio "Lascia Alex.."

"Ma Austin abbiamo.." non conclusi la mia frase poiché mi ritrovai le sue labbra sulle mie.

'Mi stava realmente baciando?' penso sentendo le farfalle dentro il mio stomaco senza fine.

Non dicemmo nulla, ci guardammo per pochi istanti finché non mi sussurrò all'orecchio "Ti amo.."

Sorrisi come un ebete.

"Emy? Ououououo.. ci sei?" Austin agitava le sue mani davanti ai miei occhi, scossi il capo leggermente persa.. avevo immaginato tutto.

' Che peccato..' pensai.

"Ehm si.. scusami.. stavo solo.. ehm .. niente, dicevi?"

'Che figura di merda.. sono la solita..'

"Niente, stavo solo dicendo che dovresti fare attenzione, in ogni cosa che fai." 

(AUSTIN'S POV: Perché diavolo sono così codardo da non dirle che sono preoccupato per lei, e che se dovesse succederle qualcosa morirei, e che sono innamorato dei suoi occhi, del suo sorriso, del suo carattere. Perché diavolo non le dico di 'Sconosciuto'? Sono a tre passi dalla ragazza che mi fa battere il cuore e mi sento distante anni luce per non averle detto quello che provo..)


EMY'S POV


"Oh..ok .. non è proprio quello che avrei voluto sentirti dire ma.."

"Come?" mi chiese leggermente confuso dalle mie parole.

(AUSTIN'S POV: Le chiesi di ripetere.. avevo capito perfettamente ma volevo una conferma. Forse avevo qualche speranza di piacerle.)


EMY'S POV

'O cazzo avevo appena detto ciò che stavo pensando? Sono un'idiota!' penso sorridendogli.

"Niente, non ho detto niente."

"Si, certo e io sono scemo.."

"Potresti esserlo!" dissi facendolo scoppiare a ridere.

"A parte queste battute pessime sono sicuro di aver capito bene che tu volevi sentirti dire altro da me.. dimmi cosa?" mi guardò dritto negli occhi, non ressi il confronto e così abbassai lo sguardo..

'Mahone 1 - Emy 0'

'Zitta coscienza.. dovresti tifare per me, non per lui!'

Adesso si che potete considerarmi svitata.. parlo da sola!

Rise non appena vide le mie guancie arrossarsi.

"Scoperta." affermò soddisfatto di aver vinto su di me.

Anch'io però ottenni una grande vittoria, a sua insaputa.. conobbi per pochi istanti il vero Austin.

Non che quello di sempre fosse un falso, al contrario ma questo Austin era .. diverso, migliore, vivo.

"Ok.. d'accordo. Avrei voluto sentirti dire che.." mi fermai a pensare.

'Non potevo dirgli dei miei sentimenti verso di lui.. di certo mi avrebbe presa in giro, non avrei potuto sopportare umiliazione più grande..'

Mentii.."Beh.. avrei voluto sapere la storia della tua amicizia con Ale e magari uno stop alla mia relazione con Alex.."

Iniziò a ridere a crepapelle.

"Che c'è? Perché ridi? Austin!"

"Mai."

"Cos.." capii che si stava riferendo alla mia affermazione di poco fa.

Non mi avrebbe raccontato nulla e tantomeno dato il permesso di lasciare Alex.

"Sei uno stronzo. Non ti conviene rimanere qui ancora per molto, sai?" cominciò a correrre ed io dietro a lui.

Non so il motivo preciso del perché lo stessimo facendo, ma in un modo o nell'altro era divertente.. sembravamo.. amici..


*qualche istante dopo*

"Austin, mi arrendo!" urlai fermandomi per riprendere fiato "Sei troppo veloce!" dissi.

Tornò da me.. non so perché ma vederlo venirmi in contro scatenò in me qualcosa di strano, una sensazione piacevole.

Mi piaceva immaginare che un giorno sarebbe venuto da me, sorridente, e mi avrebbe proposto di essere la sua ragazza..

'Ma che dico? Oggi devo aver bevuto parecchio per sparare così tante cavolate.' penso.

"Andiamo? Alex potrebbe preoccuparsi."

Annuii e afferrai nuovamente la sua mano ma questa volta si comportò in modo strano.. lasciò la mia bruscamente.

 

AUSTIN'S POV

 

Mi sfiorò la mano, la strinse ma ricevetti un sms, il temutissimo sms, così lasciai la presa guardandola glacialmente.

Mi guardò in modo strano, quasi avesse paura di me.. come dargli torto?

"Scusami.." sussurrai.

"No, non devi.." mi disse riprendendo a camminare.

Sfilai dalla tasca dei jeans il mio cellulare, aprii il messaggio e tirai un sospiro di sollievo vedendo il mittente.. Ale.

"Chi è?" mi guardò Emy incuriosita, visto che rimasi leggermente indietro.

Lessi il messaggio ad alta voce..

 

'Spero che Emy sia ancora viva altrimenti potrei strangolarti.

Ale.'

 

Emy cominciò a ridere e mi piacque quello che stavo vedendo, mi fece sorridere..

'Lei, l'unica ragazza odiosa e testarda era riuscita in qualche modo a smuovermi l'animo.. l'unico problema? Alex.

Per quanto ancora avrei potuto mantenere il segreto?'

La mia mente corse subito ai ripari..

'Devo andarmene per un paio di giorni.. forse riuscirò a dimenticarla e forse Tanya potrebbe aiutarmi' 


SPAZIO AUTRICE:

Oltre a ringraziare le mie "followers", ci tenevo a dire che dovrete aspettare il continuo..
Lo studio di storia è intenso e le pagine sono moltissime (dannata prof.); mi auguro di riuscire a studiarle tutte al più presto così potrò dedicarmi completamente alla scrittura. Forse giovedì o venerdì aggiornerò ma non sono sicura..
Parlando della storia ehehehehehe
A Emy piace Austin.. lui ricambia ma vuole andarsene.. sarà davvero la soluzione giusta per dimenticarla?
Ok, la smetto.. spero vivamente che questo capitolo vi possa piacere.
Scusatemi ancora se vi farò attendere.
Bisous :*
Emy

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


AUSTIN'S POV
 

Riaccompagnai Emy a casa.

Ale, Alex ed i suoi zii l'attendevano sull'uscio.

"Finalmente!" dissero in coro.

"Ehm.. era importante." disse Emy come scusa "Avevamo bisogno di tempo.. era una storia lunga.. non è vero?" mi guardò ed annuii semplicemente.
Tutti gli occhi erano puntati su di noi, eravamo in imbarazzo.

"Senti, ci vediamo.." tagliai corto "Tanya mi aspetta." dissi salutandola con un bacio sulla guancia che la fece arrossire leggermente.

"D'accordo, a presto." mi sorrise ed entrò in casa lasciandomi nella quasi totale oscurità.

 

EMY'S POV


Non potevo ancora crederci.
Continuai a toccarmi la guancia, appena baciata da Austin.

Ero letteralmente persa finché..

"Dove eravamo rimasti?" mi chiesero in coro Massi e Carmela, inchiodando i loro sguardi su di me.

Raccontai tutto, da cima a fondo, a partire dal nostro incontro e di una gran parte delle cose successe.

Furono davvero entusiasti di sentire che Alex mi aveva salvato da alcuni bulli e che se non fosse stato per lui sarei morta.

Ovviamente dovetti mentire, non mi sarei potuta permettere di dire:"Oh.. è stata colpa di Austin e della sua ragazza che mi hannno picchiata.."

Che figura ci avrei fatto?

Tanto meglio così..

 

**

 

I giorni passarono davvero in fretta.

La mia relazione con Alex andava a gonfie vele, riuscii a presentarlo, tramite video chat anche ai miei genitori, che sembrarono felici per me..

Vi chiederete che fine abbia fatto Austin .. e chi lo sa?

Al contrario di tutti non si fece vivo per ben cinque giorni.

Ale e Liz trascorsero il week-end a New York, al ritorno ci mostrarono le foto e ci raccontarono tutto per filo e per segno.

Nel frattempo aspetto Elena all'aereoporto, seduta accanto ad Alex.

Lui mi tartassò di domande mentre l'attendevamo.

"Com'è?"
"In che senso scusa?"
"Alta, magra, occhi, capelli, carattere?"
"è lei!" dissi indicandola e correndo ad abbracciarla.

"Ele!" le urlai andandole in contro.

"Emy!"

"Sono felice di vederti!"

"Anch'io!"

"Vieni, devo farti conoscere una persona speciale.." la trascinai dal mio fidanzato "Ecco, lui è Alex, Alex, lei è Elena!"

"Piacere!" si strinsero la mano.

"Carino, molto carino.." mi sussurrò poi sorridendomi e andando verso la macchina.

"Com'è andato il viaggio?" chiedemmo io ed Alex all'unisono per poi scoppiare a ridere.

"Bene, ma sono un po' stanca.." ci rispose.

Alex ci accompagnò a casa, lo salutai con un bacio e accolsi Elena fra di noi.

"Benvenuta!" dissi aprendole la porta di casa.

"Oh, ma è stupenda!"

"Già.. fa quest'effetto a tutti.." dissi ricordandomi delle parole di Ale il giorno del mio arrivo.

La presentai ai miei zii che furono contenti di conoscerla e di averla con noi.

Di Ale nessuna traccia ... pazienza, la conoscerà per cena.

"Vieni, questa è la tua stanza." la trascinai su per le scale e e mostrai la sua camera da letto.

"Ma è bellissima!"

"Lo so, questo è il bagno e qui c'è il tuo scompartimento per trucchi, asciugamani e phon, insomma, cose utili.." risi.

Dopo averla aiutata a disfare i bagagli, la portai a fare un giro in spiaggia dove vi trovai inaspettatamente Austin, stranamente solo.

"Ecco vedi .. questo è il solito bar in cui andiamo a prendere i drink per i ragazzi del capannone e .." rimasi scioccata dalla vista "Quello la sugli scalini è Austin.." sussurrai a pelo sorridendo.

"Ah il famoso Mahone.." mi disse dopo aver sentito tutto.

La mia faccia era un misto fra scioccata e imbarazzata.

"Sembra carino da lontano." concluse facendomi l'occhiolino.

"Ma fammi il piacere è solo uno sbruffone!" alzai leggermente il tono di voce e lo vidi alzarsi e venire verso di noi.

"Sbruffone a chi scusa?" domandò a pochi centimetri da noi.

"Molto male Mahone, molto male.. non si deve origliare!" lo ammonii scherzosamente.

"Non è origliare, è ascoltare e capire perché io sarei sbruffone!" protestò.

"Sei uno sbruffone, non c'è nient'altro da dire, chiaro?"

"Si, certo, chiarissimo!" si sistemo il ciuffo di lato.

"Ma dove sei stato tutto sto tempo?" chiesi noncurante di Elena.

"Fatti miei." ed ecco che ritorna l'Austin scontroso di sempre "Ci si vede al capannone, magari con Elena!" le fece l'occhiolino e s'allontanò da noi.

"Hey ma come cavolo fai a conoscerla?" gli urlai.

"Ho una spia di nome Alex!" ribatté.

Così se ne andò lasciandoci passeggiare in pace.

 

AUSTIN'S POV

 

Elena è davvero carina, ma devo dire che non ci sono paragoni con Emy.

Ammetto che quel viaggetto di pochi giorni è stato pressappoco inutile, non l'ho per niente dimenticata.. anzi è cresciuto il mio amore verso di lei.

Ad un tratto, il suono della vibrazione del mio cellulare interruppe i miei pensieri..

 

'DA: Sconosciuto

Il primo della mia lista, sei tu,

ma preferisco metterti in ultima posizione e

torturarti fino alla morte..

Il secondo???

Ovvio.. è Alex.

Il gioco è iniziato, divertiti xx'


'Alex? No, non potrei permettermi di fargli del male.. che cosa devo fare adesso?' penso in preda al panico più totale.

 

 

EMY'S POV

 

Ormai lontane dal moro e dalle sue orecchie lunghe riprendemmo a parlare tranquillamente.

"Da quanto tempo ti piace Austin?" mi chiese Elena con sguardo incriminatorio.

"Che?"

"Smettila di fare la finta tonta.."

"Si vede così tanto?"

"Direi di si e ti consiglio di lasciare Alex.. insomma, non merita che tu lo faccia soffrire per Aus.. "

'Che cavolo devo fare? Le dico oppure no della mia scommessa?'

"Ma non voglio, io amo Alex.." aspettai ancora prima di confessare tutto.

"Ami anche Austin, e Paolo!" sottolieneò l'ultimo nome.

"Grazie per avermi ricordato di Paolo!"

"Di niente." rise come una pazza "Sei tutta rossa! Ahahahahahahah"

"Davvero gentile a ridere di me!"

"Sai che ti voglio bene,no?"

"Già, anche io!" ci abbracciammo.

Tornammo a casa e dall'esterno udimmo degli strani rumori.

Il mio cellulare ad un tratto vibrò.

 

DA: Sconosciuto

"Quanti segreti..

Non pensi che prima o poi,

li verrà a sapere comunque?"

 

'Ma chi può essere? Che diavolo vuole da me?'



Heilà, come promesso, ho aggiornato! :)
Finalmente ho terminato di studiare storia (:I), ( vedremo come andrà l'interrogazione di domani.. speriamo in bene)
Dato che ho trovato l'ispirazione, ho deciso di pubblicare il nuovo capitolo e spero che ne sia valsa la pena di attendere.
Siete curiose di vedere chi è questo sconosciuto che tartassa di sms Austin ed Emy?
Che succederà con Elena? E Alex?
Se avete delle proposte o consigli sono bene accetti, come pure le critiche. :)
Volevo ringraziare le mie Followers per il supporto che mi danno :) (Le vostre recensioni mi fanno davvero sorridere :D).
Auguratemi buona fortuna e a presto
Love ya :* 
Emy





 

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


EMY'S POV

 

Elena era dinanzi a me, insospettita dal mio sguardo preoccupato, posato sul cellulare.

"Emy.. tutto ok?" mi chiese dopo qualche istante passato a fissarmi.

Annuii e le sorrisi fingendo che non fosse successo nulla.

I rumori che prima si sentirono in casa ora non vi erano più, lasciando il posto ad un silenzio tombale, davvero terrificante.

Arrivammo sotto i portici della villa, estrassi le chiavi da sotto lo zerbino e vi entrammo.

"Oh santo cielo!" esclamai in vista del caos infernale presente.

Subito dopo aver percorso l'atrio, notammo una scritta, sulla parete centrale del salotto, in rosso..

'Bugiarda, confessa'.

'Che cosa faccio adesso?' penso passandomi una mano tra i capelli, intuendo che era destinato a me quel messaggio.

 

AUSTIN'S POV

 

Quello sconosciuto cominciava seriamente a darmi sui nervi, e per di più, non sapevo cosa volesse da me, da Alex e da Emy.

Oltretutto nel messaggio non era stato chiarissimo..

Raggiunsi il capannone e non appena varcai la soglia, tutti mi guardarono.

"Che cosa succede?" chiesi con discrezione.

Dave si fece largo tra i ragazzi, teneva Alex tra le sue braccia e aveva la maglietta inzuppata di sangue.

"Alex.." gli corsi in contro quasi piangente "Dave.." lo guardai implorandolo di raccontarmi ciò che accadde e non ci fu bisogno di chiedere nulla poiché mi disse tutto.

(Poco prima dell'arrivo di Austin, Alex discusse animatamente con un tizio e Dave origliò gran parte del discorso..)

 

DAVE'S POV

 

"Sai benissimo quello che mi devi!" urlò l'uomo.

Alex scosse il capo, "Non posso ridartela, è morta!"

"Austin me la deve!" continuò.

"Non con la vendetta personale!"

Avrei voluto intervenire ma sapevo quanto fosse esigente Alex e non m'avrebbe permesso di interromperlo.

"Vedremo chi dei due avrà la meglio!" affermò schietto e deciso.

"Madison non ritornerà se ucciderai Austin."

"Bene.. allora forse partirò da te."

Non sentii più nulla, si erano calmate le acque.

Vidi l'uomo, anzi il ragazzo, uscire e m'apprestai ad andare da Alex.

Non appena aprii la porta lo vidi steso sul pavimento, ferito alla testa con una coppa, una di Austin.

 

AUSTIN'S POV

 

"Di cosa stavano parlando?" chiesi stringendo la mano di Alex.

"Di lei.."

"Di Emy?" domandai confuso pensando si trattasse della sua ragazza.

Mi sbagliai completamente, infatti..

"No Austin, stavano parlando di Madison."

Sgranai gli occhi, ormai vividi.

"Ma-madison hai detto?"

Annuì.

Non potemmo proseguire con la conversazione poiché sentii la sirena dell'ambulanza, all'esterno, venuta per Alex.

 

ALE'S POV

 

Mentre io e Liz camminavamo tranquillamente sulla spiaggia, udimmo alcune sirene.

"Ma quelle sono sirene?" le chiesi leggermente ansioso.

Liz annuì e subito iniziammo a correre preoccupati verso casa.

Spalancai la porta d'entrata e trovai Emy ed un'altra ragazza, probabilmente Elena, intente a ripulire la nostra villa, tutta sotto sopra.

"Ma che diavolo è successo? Dove sono gli zii?" domandai infuriato alla vista di quel casino.

 

EMY'S POV

 

'Sembrava fin troppo tranquilla la casa! Ecco chi mancano.. gli zii!!!!!!' pensai in panico.

 

Eccomi qua con un nuovo capitolo :)

Parlando della storia..ehehe

Chi può aver imbrattato le pareti della villa degli zii di Emy? E dove sono finiti?
Chi è il colpevole del 'mancato' assassinio di Alex?
E chi è Madison?

Ok.. troppe domande. :)

Ringrazio, come sempre le mie followers e gli invio un grande bacio.

A presto! :*

Emy

 

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


SCONOSCIUTO'S POV

 

'Adesso mi divertirò da matti..'

ZII'S POV

"Massi, dove sei?" sussurrò attendendo una risposta che non arrivò.
Carmela si guardò attorno per capire dove fosse il suo compagno ma nulla, era sola.
"Massi?" urlò nuovamente.
"Carmen, sono qua.." rispose flebilmente una voce.
Dopo qualche minuto passato a girovagare nella stanza buia, si riunirono.
"Amore, stai bene?" lei gli accarezzò la guancia.
"Si, ma dove diavolo siamo finiti?" 
"Non lo so..ma spero che i ragazzi stiano bene.." 
 

EMY'S POV

 

 

"Non lo sappiamo Ale, siamo appena tornate dalla spiaggia anche noi!" Elena annuì dandomi ragione. "Quando siamo entrate era tutto in disordine e .. leggi." lo trascianai in sala seguito da Liz e da Ele.

"Santo cielo.. ma che cosa significa?" mi chiesero in coro Liz e Ale.

"Non lo so.." mentii "Comunque lei è Elena." cambiai discorso.

"Oh.. io sono Ale e lei è la mia fidanzata Liz."

"Molto piacere." si strinsero le mani amichevolmente.

"Come mai siete tornati a casa così presto?" chiesi notando che erano solo le 16.00. e sul biglietto che avevano lasciato sul frigorifero c'era scritto

 

'IO E LIZ USCIAMO.

CI VEDIAMO PER CENA.

Ale'

 

"Beh, abbiamo sentito un'ambulanza nelle vicinanze ed io ho pensato che ti fosse successo qualcosa.."

"Ambulanza dici?" chiedemmo io ed Elena allarmate.

Annuì.

Cercò di continuare ma fu interrotto dal campanello di casa.

Andai ad aprire la porta e mi trovai dinanzi un Austin in lacrime, con le mani sporche di sangue e gli occhi vividi di dolore.

"Austin, che cosa succede?" gli chiesi ma immancabilmente, mi ritrovai le sue labbra sulle mie, unite in un bacio disperato.



SPAZIO AUTRICE:
Heilà! :) Come state?
Ho deciso di pubblicare questo capitoletto per lasciarvi un po' di suspance alla fine muahhahaha.. no, scherzavo.
In realtà è di passaggio e mi servirà :), poi sono a casa di una mia amica, lei adora la mia storia (come molte di voi) e quindi mi ha proposto, di sua spontanea volontà, di pubblicare il capitolo, precedentemente salvato sul mio cellulare..
A lei è piaciuto e spero che ,anche se piccolo, piacerà anche a voi :)
Sappiate che i consigli e le critiche sono bene accetti XD
Ora mi dileguo, i compiti m'attendono :(
Baci  :*
XX
Emy

 

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


Quel bacio parve durare un'eternità dal mio punto di vista.

Avevo sognato da tempo che le sue labbra si posassero sulle mie ed ora, si è avverato.

Ancora non posso crederci..

'Qualcuno mi svegli!' penso assaporando ogni attimo di quel contatto.

Tutt'a un tratto i nostri cellulare vibrano in contemporanea..

Avrei voluto maledirli quegli aggeggi!

Apriamo gli sms e leggiamo ad alta voce all'unisono..

 

DA SCONOSCIUTO:

 

'Come la prenderà Alex?

Sa che voi due vi piacete?

Se vi va posso offrirmi e dirglielo..

XX'

 

Ci guardiamo increduli, sia per il messaggio e sia per il contenuto.. gli piaccio per davvero?

 

AUSTIN'S POV

 

Le piaccio?

Alt.. ma allora conosce sconosciuto?

"Allora.." m'appresto a parlare.

"Perché mi hai baciato?" mi spiazzò con quella domanda.

"Ehm.."

'Bravo scemo, bella figura! Rispondile, no?'

"Io.. non lo so.."

'L'ennesima cazzata che sparo..'

Effettivamente non c'era motivo per quel bacio.. avevo voluto baciarla e l'ho fatto..

"Oh.. ma perché piangevi? E perché hai quel sangue sulle mani?" mi chiese con un tono da bambina che mi rallegrò il cuore.

Il suo sguardo era fisso nei miei occhi, era piena d'aspettativa, glielo leggevo.

"Beh.." presi un respiro e vuotai il sacco "Alex è in ospedale."

Lei mi guardò incredula, spaventata ma sopratutto scoppiò in lacrime.

Tentai di abbracciarla ma indietreggiò.

"No, no, no, non può essere vero." si spinse contro la parete e scivolò fino a sedersi.

"Emy tutt.. che ti succede?" Elena la vide in lacrime e così l'abbracciò "Che le hai fatto?" intervenne Ale.

"Nulla, te lo giuro."

"Ale.. Alex è in ospedale!" mormorò Emy stringendo sempre di più l'amica.

"Vieni dentro.." le fece cenno di entrare ed anche a me.

 

EMY'S POV

 

Alle parole 'Alex' e 'Ospedale' il mio mondo crollò.

Non che l'amassi ma m'importava seriamente di lui, come amico.

 

AUSTIN'S POV

Dopo un paio di ore passate a tranquillizzare Emy mi decisi a parlare.

"Emy.. devo parlarti."

Ella annuì e mi venne in contro.

"Senti.. io.."

"Non sei stato tu, lo so.. era solo lo shock del momento." mi spiegò il motivo per cui indietreggiò.

"In realtà volevo parlarti d'altro.."

"Dimmi pure."

Ci accomodammo sul suo letto e rimasi per qualche secondo a riflettere su cosa avrei dovuto dirle.

"Ehm.. non ci riesco." le dissi.

Il contatto con i suoi occhi mi confondeva, avrei voluto dirle dei miei sentimenti ma ancora una volta mi bloccai.

"Come?" parve non aver capito oppure mi stava chiedendo spiegazione del perché io non ci riuscivo.

"Volevo domandarti di.."

Mi precedette "Sconosciuto?"

Annuii.

"Non so chi sia e mi spaventa.. una volta mi ha somministrato del sonnifero, un'altra mi ha scritto sulle pareti di casa ed ora questo.. perché lo fa?"

Non sapevo che cosa dirle, neppure io conoscevo la ragione precisa ma tentai di rassicurarla.

"Lo fa per divertirsi, è tutta una bufala.." mentii "Non pensarci." e ci abbracciammo e la baciai in fronte.

 

ALE'S POV

 

Austin ed Emy ci stavano mettendo decisamente troppo tempo.

Decisi di andare a vedere.

Salii le scale, arrivai dinanzi alla sua stanza e aprii pian, piano la porta.

Li vidi abbracciati, sul letto.

Sembravano davvero felici..

 

ELENA'S POV

 

Sono appena arrivata e già non capisco nulla di quello che sta succedendo, bell'inzio..

Io volevo saperne di più e una volta che Austin se ne andò, corsi da Emy e mi raccontò tutto per filo e per segno, dal principio.

"Ti va di andare da Alex?" le proposi vedendo il suo pessimo umore.

Ella scosse il capo "Non oggi, magari domani mattina.." mi rispose.

Forse era ancora troppo scossa per quello che era successo, o forse aveva in mente altro..

 

EMY'S POV

 

Risposi di no.

Non mi piace farmi vedere debole dalla gente, tantomeno davanti ad Alex e ad Austin.

Elena mi lasciò sola e scese al piano di sotto, ed io, per la troppa stanchezza m'addormentai, senza neppure aver cenato..

 

 

* qualche giorno dopo *

 

Avevano appena dimesso Alex ed io, m'apprestavo ad andare al capannone con Elena.

Prima facevo tappa all'ospedale giornalmente e vi rimanevo per più di due ore a parlare con il mio ragazzo, adesso che sta meglio mi sento più tranquilla.

 

"Oh merda sono le 16.30!" urlai.

"E?" mi chiese Elena.

"Austin, il capannone, Alex, mi aspettano!" dissi io.

"Ma.."

"Vieni, corri presto!" dissi trascinandola al capannone di corsa senza lasciarla terminare.

 

Non appena entrammo notai una strana ragazza.. una nuova.

"Hey, pensavo d'essere l'unica ragazza!" dissi richiamando l'attenzione degli altri verso di me.

"Comunque non eri l'unica!" mi correse Austin "C'era anche Tanya!"

"Ma no, quella è un travestito!" tutti risero.

"Sei una p.." si fermò.

"Oh, ciao amore!" mi venne incontro Alex baciandomi.

"Ciao a te!Come stai?" sorrisi dopo il dolce momento.

"Ora che ti ho visto sto a meraviglia."

"Siete la coppia più sdolcinata che abbia mai visto.." commentò Ele che fino a quel momento era stata muta come un pesce.

"Quindi? Chi è?" chiesi tenendo Alex per mano.

"Si chiama Astrid, sarà la nostra segretaria!"

"Segretaria? E da quando ne dovremmo avere una?"

"Beh, l'archivio è in disordine e poi non mi sembrava il caso che tu stessi sola!" concluse.

"è un pensiero davvero gentile ma c'è Ele con me!"

"Una in più però non guasta, giusto?"

"Lo spero!" dissi avvicinandomi alla ragazza.

"Hey, io sono Emy, lei è la mia amica Ele, tu devi essere Astrid, giusto?"

"Si, molto piacere!" mi strinse la mano.

Condussi entrambe nello "studio" di Alex ed iniziammo a lavorare.

"Già alle prese con i fascicoli?" entrò Austin con una colla in mano.

"Sì, così almeno non ci troviamo in seri guai dopo!" risposi.

"Ehm, Emy, volevo darti questa!" mi lascio sulla scrivania la colla che aveva portato.

"E a cosa mi servirebbe una colla?" chiesi prendendola in mano.

"Vedrai.. se sei abbastanza sveglia dovresti capirlo!" mi disse uscendo, salutandoci.

'Una colla..' penso guardandola ancora fino ad appoggiarla di nuovo sul tavolo.

"Emy, non capisci?" mi domandarono in coro le due.
"Che cosa?" chiesi a mia volta.

"Aprila.."

"Aprirla? Non sapete com'è fatta dentro?"

"No, scema! Solitamente nei film ci mettono dei biglietti o qualcosa di simile.." affermarono esasperate dalla mia poca capacità intuitiva.

"Vedete troppi film per me!"

"Vuoi scommettere che c'è qualcosa dentro?" mi disse Ele.

"Andata!"

"10 euro e un bacio di Austin!"

"Ehm .. niente bacio però" mi guardarono con aria maliziosa "è fidanzato!" dissi schivando ulteriori domande da parte loro.

Dopotutto era vero, è fidanzato con un'oca di nome Tanya, anche se una parte, era più sulle mie difensive nel senso che almeno avrei mascherato la mia evidente gelosia..

"Ok.. allora 10 euro e una passeggiata mano nella mano con Austin!"

"E va bene, però non dirmi che non t'avevo avvisata di Tanya.. sa essere piuttosto stronza delle volte.."

"Cosa direte ad Austin?" chiese Astrid.

"Ehm.. ci penseremo.."

Rise.

"Anzi, ci pensi tu Emy! Ahahahahahahahah" Ele mi diede carico di tutto. 

La aprii e non appena pronunciai la fatidica frase "Ma non c'è nul.." mi fermai poiché vidi che ne uscì un biglietto.

"Visto? Ave.." le tappai la bocca.

"Zitta! Non osare dire quella frase!"

Rise tutta contenta.

"Leggilo, dai!" m'incoraggiarono.

S'avvicinarono a me, l'aprii molto lentamente e lessi ad alta voce..

 

"Vediamoci al campetto da basket tra venti minuti.

Ti aspetto

AUSTIN xxx"



ECCOMI QUA :)
Come vi sembra questo capitolo?
Io spero che vi piaccia..
Ringrazio come sempre i miei followers e mi dileguo poiché i miei mi aspettano ;)
Baci :* 
Emy

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Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


EMY'S POV

 

"Caspita, hai fatto centro bella!" mi disse Astrid dandomi una pacca sulla spalla, per poi tornare a riporrei le cartelle nei cassetti.

"Io te l'avevo detto!" si giustificò Elena sorridente con in mano 10 euro.

"Oh .. lascio perdere!" scoppiò a ridere.

"Ma non ci vai?"

"Perché dovrei?"

"Genia, ti aspetta e poi non puoi fare tardi al tuo primo appuntamento con lui!"

"Sempre che sia un appuntamento.." dissi correndo verso il campo, in ritardo di pochi minuti.

Lo vidi, stava facendo dei tiri liberi.

Mi sedetti sugli spalti finché non mi vide e non mi fece segno di avvicinarmi.

"Hey, finalmente, pensavo di doverti chiamare!"

"No, a quanto vedi sono più intelligente di quanto non sembra.." dico sorridente.

"Secondo me c'è di mezzo Elena, però.." gli diedi un pugno sul braccio.

"Zitto!"

Cominciò a ridere.

"Senti, io me ne vado se non hai niente da dirmi!"

"Oh, dobbiamo parlare!" disse facendo canestro.

"Allora fermati, guardami negli occhi e dimmi quello che devi dirmi." dissi tentando di togliergli la palla di mano.

"Se prendi la palla saremo amici e se fai canestro magari un giorno, quando mollerai Alex, saremo qualcosa di più.." disse sorridente.

"IO E TE NON SAREMO MAI Più DI AMICI E NON CI TENGO A FARE CANESTRO!" dissi iniziando a rincorrerlo ovunque per prendergli la palla.

AUSTIN'S POV

 

Quelle parole mi ferirono.. e non poco..

 

ALEX'S POV

 

Sentii delle risate provenire dal campo, mi ci diressi e vi trovai Austin e la mia Emy, rincorrersi.

Sembrano felici, forse si amano..

Ma che dico?

 

ELENA'S POV

 

"Chissà che stanno facendo?" chiese Astrid.

"Andiamo a spiarli?"

Astrid annuì perfidamente.

 

Appena raggiunto il campo videmmo Alex allontanarsi, triste.

Non capimmo il motivo e proseguimmo, sempre più vicine alla coppia nel campo.

Ci nascondemmo dietro ai cespugli e osservammo la dolce scena.

 

AUSTIN'S POV

 

"Non è valido!" protestò Emy esausta dopo ch'io le avevo fatto percorrere tutto il campo un centinaio di volte, in lungo e in largo.

"Non saremo amici .. e questo mi dispiace.." finsi di essere amareggiato e parve funzionare infatti ella si rialzò da terra, dove prima si sedette e abilmente, non so come, in un momento di distrazione mi ritrovai senza palla.

"Come diavolo hai fatto?" chiesi stupito.

"Segreto!" la fece roteare sul suo dito.

"Aspetta, non dirmi che tu facevi basket.."

Annuì.

"O cielo, dirmelo prima, no?"

 

EMY'S POV

 

Ci sono tante cose che Austin non sa di me, una di quelle è che io ero la migliore del mio corso di basket.. grazie agli insegnamenti mio fratello Vale.

"Adesso devi tirare!" mi disse.

Sbagliai apposta il primo tiro, lui mi prese il braccio e mi avvicinò a se.

 

ELENA'S POV

 

'Dai che si baciano!'

 

 

ECCOMI DI NUOVO QUA! :)

Un briciolo d'ispirazione è arrivata e ho già il capitolo 20 pronto.

Secondo voi si baceranno di nuovo? ;)

A presto mie followers! :)

Bacioni 

Emy 

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Capitolo 20
*** Capitolo 20 ***


EMY'S POV

 

Eravamo così vicini, troppo..

Non era passato molto dall'ultima volta in cui ci eravamo baciati e devo ammetterlo, mi sarebbe piaciuto rifarlo ma no.. io avevo Alex.

Riuscivo a sentire il battito irregolare del suo cuore ed il suo profumo inebriante ma, mi scostai, ci guardammo per qualche istante in silenzio finché non ruppe il ghiaccio.

"Ehm.. non era valido il tuo tiro!" affermò maliziosamente e vidi spuntare sul suo volto un mezzo-sorriso.. raro.

"Come sarebbe a dire non era valido?"

"Già. Non hai voluto fare canestro e così hai tirato al di fuori del campo apposta." continuò "Girati e poi tira!" mi sussurrò all'orecchio scostandosi da me.

Feci come mi disse, tirai, incrociai le dita ma ..
"Canestro!" gridò Austin soddisfatto applaudendomi.

"Come posso crederti? Magari mi stai mentendo!"

"Non ti mentirei babe!" mi s'avvicino e mi baciò la guancia.

"Odio quel nomignolo!" conclusi andando sugli spalti.

"Aspettami!" propose lui prendendo la sua roba "Ti va un giro in moto?" mi chiese.

"Ehm.. no, Alex mi aspetta..sai, le ricerche per ritrovare i miei zii.."

"Dai.. non mordo mica.. e poi dobbiamo parlare del nostro bacio.."

Mi pietrificai a quelle parole.. allora se lo ricordava..

Accettai, o meglio, fui costretta ad accettare, avrei dovuto chiarire le cose..

 

* Nel parcheggio.. *

 

EMY'S POV

 

"Ti fidi di me?" mi chiese porgendomi il casco.

Scossi il capo "No." La sua aria ora, era decisamente delusa e abbassò il capo "ma ci proverò.." sussurrai al suo orecchio dopo essere salita sulla sua moto.

Sorrisi e anche lui mi sorrise di rimando. 

Fu la prima volta che ero con qualcuno che non fosse Paolo, eppure le emozioni erano le stesse..

Sentii il suo battito del cuore aumentare, poggiando la mia mano sul suo petto, potevo dire che era felice e in un certo senso lo ero anche io..

Misi il casco, mi strinsi forte a lui e poi partimmo verso l'ignoto.

"Tieniti forte!" mi disse ed io annuii.

 

AUSTIN'S POV

 

I suoi capelli svolazzavano al vento, emanando un profumo dolcissimo all'albicocca, e la sua risata echeggiava nelle mie orecchie, quasi fosse musica.

Amo quando mi stringe i lembi del giubbino per paura di cadere, amo quel suo sorriso e quell'espressione giocosa stampata in faccia, amo il suo profumo, amo i suoi occhi così profondi e verdi-acqua, come l'oceano, amo quella sua innata testardaggine e quella sua voglia di vivere..Insomma.. amo lei.. solo che non Emy non ne è al corrente, non ancora almeno..

Avevo pianificato di andare sulla scogliera, e dirle tutto, dichiararle il mio amore per lei.. 

"Austin, rallenta!" urlò tutt'a un tratto facendomi sobbalzare, interrompendo il mio flusso di pensieri, e di conseguenza sbandare.

Non era colpa sua ma sia mia, per aver la testa fra le nuvole e sia di due individui che comparvero all'improvviso in strada, dinanzi a noi..

Dopo essersi tolta il casco Emy, scese dalla moto e li raggiunse.

'Chissà come mai tutti i miei piani vanno sempre a rotoli..' penso.

"Zii!" esclamò nel vederli.

'Zii? O beh.. trovati!'

 

ELENA'S POV

 

Emy stava decisamente tardando e Alex continuava a fare domande.. paranoico..

"Alex, tranquillo, stanno bene.." affermai calmandolo un poco.

'Emy.. sbrigati!' penso.




Salve people! :)
Allora, che ve ne pare? Evviva, li hanno trovati! ;) 
Ma cosa succederà con Alex? E cosa succederà tra Austin ed Emy?
Eheehehehehehehehe
A presto belle! :)
Spero che il capitolo vi piaccia! :)
Baci :***
Emy

 

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Capitolo 21
*** Capitolo 21 ***


EMY'S POV

 

Io ed Austin decidemmo di tornare al capannone a piedi, mentre cedette, cosa stranissima, la sua moto ai miei zii, dicendogli che doveva parlarmi.

Mi prese per mano e non appena Massi e Carmen sfrecciarono via con la moto, ci addentrammo nel boschetto li vicino.

"Ma dove stiamo andando?" gli chiesi.

"Conosco una scorciatoia, vieni.." lo seguii e per tutto il tragitto non fece altro che spezzare rami e arbusti che intralciassero il nostro percorso, o almeno, il mio.

Apprezzavo quel suo lato premuroso, sicuramente molto meglio dello scontroso dei primi giorni.

Camminando però con la testa sovrappensiero inciampai in un ramo e caddi, poggiando il peso di tutto il corpo sulla caviglia destra, finendo per slogarla.

"Siediti!" m'aiutò a sistemarmi su di una roccia "Fammi vedere.." m'incitò a togliere la scarpa ed il calzino.

Così feci e notammo che la caviglia era leggermente arrossata e gonfia.

"Ti fa male se la muovo?" disse incominciando a roteare il piede.

"Sì, molto.." ammisi dolorante.

"Caspita, hai preso una bella storta." concluse rialzandosi in piedi.
"Quindi? Come torniamo a casa?" domandai preoccupata.

"Beh.. pare che l'unica soluzione sia quella di portarti sulle mie spalle.."

"Non se ne parla.. peso troppo, ti schiaccerei!"

"Non scherzare, sei uno scricciolo, ora sali!" s'abbasso ed io con un salto m'aggrappai al suo collo e lui afferrò le mie cosce.

"Non pesi niente.." ammise iniziando a camminare.

"Se,se.."

Rise.

'Ma quanto diavolo é bello mentre ride?' penso con una faccia da ebete.

 

ELENA'S POV

 

Inviai un sms ad Emy, quell'idiota che non è altro.

Non è possibile che sia via da tre ore e mezza, dev'esserle successo per forza qualcosa..

Vado avanti e indietro nello studio con il cellulare in mano, digitando i tasti il più veloce possibile.

Poi le inviai il messaggio, sperando che lo ricevesse e automaticamente rispondesse.

 

EMY'S POV

 

Dalla tasca superiore dei miei jeans iniziò a vibrare il mio cellulare..

"Ehm.. Austin, dovrei rispondere ad un sms.." ruppi il silenzio circostante.

"Sms?"

"Beh sai, siamo in giro da più di tre ore, è normale che qualcuno sia preoccupato per noi!" ammisi.

"Ok, però non ci fermiamo, altrimenti non arriviamo più a casa."

"E come lo tolgo dalla tasca senza cadere? Ci pensi tu?"

'Errore! Errore! Errore! Errore!..' ecco cosa continuava a dire la mia mente.

"Ok.." disse con malizia.

Arrossii.

 

AUSTIN'S POV

 

'Beh.. non male la ragazza.. dovrebbe farmi queste proposte più spesso!' penso ridacchiando.


EMY'S POV
 

"Non fare il pervertito!" l'ammonii.

Sussultai leggermente quando il suo tocco caldo cominciò a salire lungo la mia gamba.

Le sue dita lunghe s'infilarono nella tasca posteriore dei miei jeans ed estrassero il cellulare.

La sua mano indugiò qualche secondo in più, ed era chiaro che il cellulare non era il suo unico obiettivo.. avrei dovuto saperlo da subito.. strinse infatti saldamente il mio fondoschiena prima di tirare fuori dai jeans il mio telefonino.

"Ti avevo detto niente.."

"Sh,sh e tieni!" m'interruppe zittendomi "Anzi no.. ripensandoci lo leggo io.." disse con tono bastardo.

"Ma come ti permetti?" dissi divincolandomi per afferrarlo ma immancabilmente mi posò al suolo, o meglio, mi fece piombare al suolo come un sacco di patate, traendo la situazione a suo vantaggio contando che io non potevo camminare.

"Ridammelo!" continuavo ad implorare, ma non ottenni nulla.

"Vediamo di chi è.." lo aprì e si mise a leggere ad alta voce.. che vergogna..

 

'Hey idiata,tu ed il tuo amato Austin vi state, per caso dando da fare?

Sono passate tre ore santo cielo, tre! Dove diavolo siete finiti?

Il tuo ragazzo è seriamente preoccupato, tra un po' mi fa fuori se non arrivi.

Muovetevi!

P.S. Non voglio morire così giovane! E ricordati della nostra scommessa! XD

Elena XX'

 

Le mie guance si arrossarono..

Dannata Elena.. come diavolo si era permessa di scrivermi 'il mio amato'?

Anche se quello era relativamente il problema minore..

 

AUSTIN'S POV

 

'Quindi io sarei il suo amato? Interessante.. La situazione va di bene in meglio!' penso soddisfatto.

 

EMY'S POV

 

Tutt'a un tratto si mise a fissarmi, come in cerca di risposta.

"Che c'è?" gli chiesi scocciata da quel suo comportamento.

Inarcò il sopracciglio e capii che mi stava incitando a parlare

"Va bene, ti dirò la verità .. io ed Elena abbiamo scommesso, per una cosa inutile, che tu saresti uscito a passeggiare mano nella mano con la vincitrice.. ha vinto lei!" ammisi in imbarazzo, sperando di deviare il discorso ma prevedibilmente egli scosse il capo.

Non voleva sapere della scommessa ma della storia de: 'il mio amato'.

"Ok, forse provo qualcosa per te!" risposi sputando il rospo.

'Merda! Sono un'emerita imbecille, certe volte Elena ha proprio ragione!' penso abbassando lo sguardo, incapace di sostenere il confronto con il suo.

'Che cavolo faccio ora?' penso.

Ma ecco che una risposta da parte sua rende tutto molto più facile ..



SPAZIO AUTRICE:

OK, questo è quanto sono riuscita a scrivere oggi :)
Spero che vi sia piaciuto! ;)
A presto followers!
:********
Emy

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Capitolo 22
*** Capitolo 22 ***


AUSTIN'S POV

Non riuscivo a credere alle parole che aveva appena detto.. le piaccio.

L'istinto però prevalse su di me e così la baciai.. avevo sognato di baciarla da tempo e lei parve ricambiare..

Questo è stato il giorno più bello di tutta la mia vita..

EMY'S POV

Mi baciò.

Un bacio togli fiato e pieno di "amore", se così si può definire, quello che aspettavo da tanto tempo, diciamo pure dal primo giorno.

È vero che mi aveva già baciata ma questo era diverso, in un certo senso più vero, pieno di emozioni.

Quel ragazzo così imprevedibile e misterioso ancora una volta aveva posato le sue labbra sulle mie, e tutto il resto che ci circondava, era nullo, privo di senso come se noi due soltanto, fossimo li.

Non appena le nostre labbra si separarono, lo vidi sorridere, non un semplice sorriso, uno più sincero.. era felice. Ci guardammo, iridi nelle iridi, senza dire nessuna parola. Nessuno dei due voleva rovinare il momento con delle sciocchezze.

Tutt'a un tratto afferrò la mia mano, aiutandomi ad alzarmi in piedi, e mi prese in braccio.

In quel preciso istante sentii le farfalle svolazzarare nel mio stomaco, era una bellissima sensazione, quasi magica.

"Non sai da quanto tempo ho aspettato il momento in cui tu avresti pronunciato le parole 'Mi piaci'." sussurrò al mio orecchio facendomi arrossire e stringere ancora di più le mie braccia attorno al suo collo.

Beh.. si poteva dire che quello era un inizio, no?

In effetti non lo era.. avevo appena tradito Alex.

I sensi di colpa crebbero in me ed Austin l'aveva notato.. eccome se l'aveva notato.

"Non pensarci." disse rompendo l'assordante silenzio creatosi.

"A che ti riferisci?" domandai fingendo di essere perplessa.

"So che ti senti male per aver tradito Alex ma non devi .." aggiunse poi "Lui capirà." e mi diede un dolce bacio sulla fronte.

Appoggiai la mia testa sulla sua spalla e pian piano le mie palpebre si chiusero, fino a farmi crollare nel mondo dei sogni.

 

**

 

L'odore di pankakes era ovunque nell'aria.

Aprii gli occhi molto lentamente, dopo averli stropicciati, mi stiracchiai e notai in un secondo tempo di non essere in camera mia.

Osservai attentamente la stanza, ma sinceramente non mi diceva nulla sul suo proprietario.

Ovviamente era maschile, c'era un po' di disordine ma non troppo ed il classico profumo di dopobarba. M'alzai e mi diressi verso il comodino accanto al letto, presi fra le mani una tra le tante foto ed eccolo li, il proprietario della stanza.. Alex.

'Un momento.. ma io non ero con Alex!'

Qualcuno all'improvviso mi chiamò.

"Emy, sveglia!" e ripeté quelle parole più volte finché... non mi svegliai dal mio sogno.


'Ecco che i sensi di colpa mi perseguitano pure nei sogni..' penso.

"Finalmente ti sei svegliata.." mi disse Austin sorridente.

"Che ore sono?" domandai tra uno sbadiglio e l'altro.

"È quasi l'una.."

"Quanto manca per arrivare al capannone?"

"In realtà manca poco per arrivare a casa tua.." ammise.

"Ed ho dormito per 7 ore consecutive?" chiesi stupita.

Austin annuì divertito per poi beccarsi una gomitata.

"Ahio!"

"Ben ti sta!" gli dissi riferendomi alla sua 'presa ingiro' di prima, riguardo al fatto ch'io avessi dormito per così tanto tempo.

"Cazzo!" affermai decisa tutt'a un tratto facendo spaventare Austin.

"Che c'è?" mi chiese preoccupato in un sussurro.

"Non abbiamo risposto all'sms di Elena!" mormorai sotto voce.

"Merda!"

"Pazienza.. spero solo che non s'arrabbi troppo!"

All'improvviso i nostri due cellulari vibrarono.

Estrassi il mio dalla tasca ed Austin fece lo stesso poggiandomi su di una panchina li vicino.

Aprimmo gli sms e leggemmo in contemporanea..

 

'DA: Sconosciuto

Vi sono mancato?

Sappiate che il divertimento è appena cominciato ;)

Beh.. complimenti per il bacio nel boschetto,

molto romantico.. e se Alex lo venisse a sapere?

FOTO..

( Nel messaggio era annessa una fotografia di Emy ed Austin)

Bella vero? Sono un'asso della fotografia.

XX'

 

Io ed Austin ci guardammo preoccupati..

E adesso cosa avremmo dovuto fare?

 

ELENA'S POV

 

Dovetti inventare una scusa pronta, per filarmela.

Non riuscivo più a sopportare Alex, troppo appiccicoso, troppo possessivo..

Gli dissi che Emy ebbe un contrattempo e sarebbe andata con Austin dal dentista.

Ovvio che era una stupidata ma fortunatamente la bevve.. credulone!

'Ma chissà dov'è Emy adess?' penso per poi sentire dei rumori al piano inferiore.

Cautamente presi la torcia dal mio cassetto, la porto sempre in caso di blackout, ed uscii dalla mia stanza.

A passettini silenziosi arrivai alle scale e non appena scesi il primo gradino, una mano si poggiò sulla mia spalla..

Urlai dalla paura.



Et voila le chapitre! :)
Oggi sono in vena di francese ahahaahahahaahaha scherzavo, devo fare latino! Nooooooooooo..
Comunque volevo ringraziarvi infinitamente per la pazienza che dovete portare nel sopportarmi e nell'aspettare i capitoli ;)
Cosa ne pensate di questo capitolo? Spero che vi piaccia.. la mia amica, Elena, mi ha costretto a pubblicarlo.. :)
Ora mi dileguo..
Baci :***
Emy

 

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Capitolo 23
*** Capitolo 23 ***


ELENA'S POV

 

Urlai.

 

EMY'S POV

 

Dalla strada tutt'a un tratto sentimmo un urlo.

"Elena!" gridai a mia volta dopo aver riconosciuto la sua voce.

Così Austin, mi portò a casa a gran velocità in braccio.

Arrivati all'uscio, presi le chiavi dalla mia tasca e le misi nella serratura.

"Fa presto.." m'incitò Austin a cui facevano male le braccia.

"Si, ci sto provando ma questa dannata chiave non vuole saperne di aprire la serratura!"

 

ELENA'S POV

 

"Ale! Mi hai fatto spaventare!" gli dissi.

"Sh.. qualcuno sta entrando.." mi fece notare tappandomi la bocca e facendomi nascondere dietro lo stipite.

 

EMY'S POV

 

Entrammo insieme in casa ma non appena varcammo la soglia Ale ed Elena comparvero armati di pistole d'acqua.

"Altolà!"

Io e Austin urlammo dalla paura e anche loro, e così facendo svegliammo pure gli zii ed il vicinato.

"Santo cielo, che credevate di fare?" chiedemmo in coro io ed Austin.

"Noi? E voi piuttosto?" ci chiesero.

"Ragazzi, volete tornare a dormire?" ci chiesero gli zii in pigiama dal piano di sopra.

"Si."

Elena ed Ale andarono in cucina laciandoci soli all'entrata.

Austin mi poggiò gentilmente sul divano e poi s'accomodò vicino a me.

"Grazie."

Scosse il capo "Grazie a te."

"Per quale motivo?"

Non fece in tempo a rispondere poiché Ale ed Ele tornarono dalla cucina con delle facce terrorizzate.

"Che succede?" chiesi.

"Vai a vedere.."

Austin mi sollevò e non appena fummo in cucina a mia grande sorpresa vedemmo scritto sul tavolo con del sangue..

 

'Beh.. se vedete Tanya, salutatemela :) Oh ma che sciocchezza.. lei è qui con me, o meglio era..'

 

Come sapevo che era sangue?

Semplice, accanto alla scritta vi era un bel coltello affilato, imbrattato di quel liquido..

 

AUSTIN'S POV

 

'Tanya? Che centra lei?' penso irrigidendomi per la rabbia.

 

EMY'S POV

 

'Sarà ancora viva?' penso mentre sento che le mani di Austin si stringono in due pugni.

"Austin.. la troveremo.." e così dicendo lo bacio.. 



SPAZIO AUTRICE:

OK,ok, sono pessima, lo ammetto.
Mi spiace di non aver aggiornato prima, ma sono stata impegnatissima tra compiti e gite..
Prometto che vi farò avere il capitolo 24 al più presto.
A proposito che cosa ne pensate???? 
Adesso vado.. ho molto sonno! eeheheeheheheheheh :**
Emy


 

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Capitolo 24
*** Capitolo 24 ***


EMY'S POV

 

'Ma che diavolo mi è saltato in mente di fare?' penso sotto gli sguardi insospettiti di mio cugino Ale ed Elena.

Arrossii di colpo, ero più rossa di un pomodoro e scoppiai a ridere.

"Perché ridi?" mi chiese Austin perplesso dalla mia reazione.

"Perché ci stanno guardando malissimo.." ammisi indicandoli.

"Adesso voi due ci spiegate tutto.." ci trascinarono Ele ed Ale in salotto.

Io andai con Ele, in camera sua, mentre Ale ed Aus rimasero al piano di sotto.

 

"E quando avevi intenzione di dirmi che ti sei messa anche con lui?"

Ed ecco che ritornano i sensi di colpa..

'Sei grande Ele!' penso preparandomi a rispondere nel modo più naturale possibile.

"Senti, ci siamo dichiarati oggi e non farne un dramma.."

"Non farne un dramma? Non sto facendo un dramma, sono felice per te!" e m'abbracciò improvvisamente sorridendo.

"Sei sicura di stare bene?" domandai letteralmente scioccata dal suo comportamento, alquanto strano..

Ella annuì "Sì, perché?"

"Di solito fai di quelle scenate pazzesche.."

"Se vuoi rimedio ora.."

"No,no,no.. tranquilla, va benissimo così!"

'Chissà di che parlano quei due la sotto?' penso ricevendo una cuscinata in testa.

"Ma io ti uccido!" e cominciai a rincorrerla per la stanza munita di peluche.

 

AUSTIN'S POV

 

Qui si va davvero imbrarazzante.

Ale continua a fissarmi con sguardo duro e serio ed io non capisco che cosa vuole da me, finché non apre bocca "Traditore." mormorò.

"Come scusa? Senti chi parla.."

"Io l'amavo. Io amavo Madison ma tu, tu me l'hai portata via!" disse aggressivamente lasciando cadere una prima lacrima sul suo volto "Non voglio che succeda qualcosa di brutto anche a mia cugina, non voglio che muoia per causa tua, non voglio!"

Rimasi impietrito, quelle parole sapevano di vero, mi sentii spaesato, confuso, triste ..

Madison mi manca molto...

Silenzio.

Nessuno dei due osava metter parola, nessuno osava rompere il ghiaccio per evitare di peggiorare la situazione ma dovetti farlo.. "Non lascerei mai che le accadesse qualcosa.. mai." e così facendo m'alzai dal divano e mi diressi amareggiato verso l'uscio, sentendo le risate delle due ragazze provenire dal piano di sopra.

Mi scappò un sorriso pensando che una di quelle due era di Emy..

 

EMY'S POV

 

Scesi al piano di sopra dopo aver dato la buona notte ad Elena, la nostra battaglia a cuscinate era finita in parità.

Trovai Ale seduto sul sofà, solo, muto mentre fissava lo schermo nero del televisore.

"Ale.. dov'è Austin?" chiesi non vedendolo da nessuna parte.

"Se n'è andato." rispose semplicemente.

"Oh, ok.." continuai poi "ti ha detto qualcosa?" domandai "Intendo.. su di me.." chiesi timidamente.

"No." scosse il capo "Anzi.. vuole che tu te ne vada dal gruppo.. vuole che tu lasci Alex e vuole che tu lo lasci in pace."

Quelle parole mi ferirono, il mondo mi era appena crollato addosso.

Un martello ha appena infranto e rotto in mille pezzi il mio cuore.

'Perché Austin? Perché?' pensai scoppiando a piangere silenziosamente andando in camera mia per non farmi vedere da nessuno.

 

ALE'S POV

 

Le dissi che Austin non voleva più avere nulla a che fare con lei.. ho sbagliato, le ho mentito ma l'ho fatto solo per proteggerla, non voglio che Emy faccia la stessa fine di Madison, il dolore sarebbe ancora più straziante.

Madison era parte di me, parte della mia vita..mi manca tremendamente.

 

EMY'S POV

 

Mattina.

Le 10.00.

Mi giro e rigiro nel letto, senza la minima voglia né di uscire dalle mie coperte, né di dormire.

È stata una nottattaccia e forse è meglio restare qui senza fare assolutamente niente.

Accendo il mio adorato pc, e intanto che aspetto che si accenda mi dirigo in bagno per farmi una doccia rinfrescante.

Tornata in stanza vestita, apro la mia posta elettronica e dopo essersi aperta, m'accorgo che mi è arrivata una e-mail, una stranissima e-mail.

Il destinatario non mi è noto, e l'oggetto in questione è inquietante.

Decido comunque di aprirla..

 

'So che tu tieni ad Austin molto di più che a te stessa.

Però ho qualche dubbio..

Sei la sua fidanzata, o una tra le tante come Tanya?

Sei sicura di voler essere la sua fidanzata?

Sai che cosa successe a Madison?Cosa potrebbe succedere a te?

XX

Sconosciuto'

 

'Ci mancava solo questa.' penso 'E poi.. io non tengo ad Austin, lo odio. Dopo quelle maledette parole posso anche fregarmi di tutto ciò che lo riguarda.. ma .. chi è Madison?'



HEY,HEY,HEY! :)
Eccomi qua con il capitolo 24.. cosa ne pensate?
Spero che vi piaccia :)
Sono riuscita a scriverlo questa mattina, nell'ora buca, e avevo deciso in realtà di pubblicarlo domani, ma dato che domani non ci sarò, l'ho postato ora.
Buon S. Valentino a tutti (anche a chi, come me, non ha un fidanzato)
A presto :*
Emy

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Capitolo 25
*** Capitolo 24 ***


AUSTIN'S POV

 

'Che caldo!' penso continuando a correre sotto il sole incessante delle 10.00 'Quanto mai ho deciso di fare sport questa mattina!'

Intanto che faccio jogging, il mio solito giro sulla spiaggia, canticchio e ascolto Bieber..

 

'You're beautiful, beautiful, you should know it

You're beautiful, beautiful, you should know it

I think it's time, think it's time that you show it

You're beautiful, beautiful

Baby what you doing? where you at? where you at?

Why you acting so shy? holding back, holding back

We're not the only ones doing it like that, it like that

So DJ bring that, bring that, bring that, bring that back

 

Cause all around the world people want to be loved

Yeah, cause all around the world,

they're no different than us

All around the world people want to be lo..

 

E proprio sul più bello qualcuno mi viene addosso.

"Hey stai attento!" gli dico alzandomi da terra.

Lo guardo e ..

"Austin, dobbiamo parlare!" mi disse freddo Alex.

Non l'avevo mai visto così serio, non con me.

"Dimmi amico!" lo seguii spegnendo il mio Ipod e mettendolo in tasca.

"Tu l'ami, non è vero?"

"Oh, si la mia Tanya è un tesoro!" affermai sorridente, anche se non sapevo dov'era o se stesse bene.

"Non mi riferivo a Tanya.. ma ad Emy!"

Rimasi spiazzato, l'aveva capito??? No non può essere..

"Chi tace acconsente amico, così vanno le cose e non provare a dirmi che non è vero!" m'aggredì "So che ti piace.." concluse fiero di averlo scoperto ma allo stesso tempo amareggiato perché lui ci tiene veramente ad Emy.

"Alex, non ti farei soffrire.. é la tua ragazza! Le sarò solo amico!"

"No Austin, non voglio che tu le sia amico!" mi gridò in faccia per poi andarsene via.

'Che diavolo gli è successo?' penso confuso dopo quelle parole.

 

EMY'S POV

 

Scesi le scale e vi trovai tutti in cucina.

"Buongiorno!" dissi felice e radiosa.

"Buongiorno!" mi risposero tutti in coro puntando i loro sguardi verso di me e del mio abbigliamento.

"Che c'é?" chiesi imbarazzata.

"Dove pensi di andare, vestita così?"

"Con pantaloncini corti e canottiera?"

Elena annuì ed anche Ale e i miei zii.

"Vado a correre!" ammisi riempiendo una bottiglietta d'acqua.

"A correre con 40 e passa gradi?" mi chiesero Massi e Carmen.

"Si.."

"Ma non hai appena fatto la doccia?" mi chiese Ale.

"Si ma voglio tenermi in forma!" ammisi sorridente.

"Oh.. aspetta che vengo anche io!" mi disse Elena correndo al piano superiore.

Tutt'a un tratto Ale mi viene vicino e mi porge il giornale del giorno..

'Che diavolo ci fa la mia foto sul quotidiano locale di Miami?'

"Ma .." tentai di chiedere ma mi precedettero i miei zii.

"Il tuo sonnambulismo, questa notte ha recato danni ai vicini. Hai rotto tre finestre, hai gettato del concime nella loro piscina e hai scritto queste parole sulla parete centrale di casa.." mi porse un foglietto.

'É colpa mia'

"Che cosa vuol dire? Che colpa?"

"Non lo sappiamo.. i vicini non hanno sporto nessuna denuncia ma la polizia ci ha fatto promettere che ti avremmo tenuto sotto controllo.."

"Non ho fatto niente! Ve lo giuro!"

"Ci spiace Emy.."

Annuii capendo la gravità del fatto.. 'Eppure non ricordo di averlo fatto mai..' penso.

"Emy sono pronta!"

Elena mi raggiunse, salutammo i miei zii ed Ale e poi uscimmo a correre.

 

**

 

"Non capisco.. quindi mi stai dicendo che tu non centri?" mi domandò Elena perplessa più di prima.

"Esatto, io non sono mai stata nel giardino dei vicini e tantomeno li conosco.."

"Qui la faccenda si complica.. prova a chiedere ad Austin.." mi propose ma scartai di partenza l'idea.

"Ehm no.. penso che la risolverò da sola.."

"Ma perché? Sono sicura che sarà felice di aiutarti, dopotutto non siete fidanzati?"

"Non lo siamo più!" e la distaccai di qualche metro.

"Emy! Emy! Emy!" non la stetti ad ascoltare e continuai a correre finché non mi si para davanti .. "Tanya?" la guardai bene in viso per accertarmi che fosse lei.

I lividi sul viso e i tagli sulle braccia l'avevano resa molto più inguardabile di prima..

"Tutto ok?" le chiesi ancora vedendola spaesata ma non mi rispose e svenne tra le mie braccia.

"Elena, vieni veloce, devi aiutarmi!"

"Madison.." mi sussurrò prima di chiudere gli occhi.

'Ancora quel nome, Madison di qua, Madison di la! Ma chi diavolo è?' penso venendo raggiunta da Ele. 'Almeno Tanya è salva..'

 

AUSTIN'S POV

 

Tornai nel mio appartamento e mi feci una doccia rinfrescante.

Il discorso fra me e Ale mi fece riflettere e non poco, avrei dovuto allontanarmi da Emy.. ma come?

Lei è tutto per me e non potrei lasciarla.

Non appena mi avvolgo un asciugamano attorno alla vita decido d'impulso di inviarle un sms ma prima di poterglielo spedire ecco che mi chiama.

"Emy, che succede?" la sua voce non era quella che mi sarei aspettato infatti non era Emy quella al telefono, ma Elena.

"Ciao Austin, spero di non disturbarti!"

"No, non disturbi.."

"Io ed Emy siamo all'ospedale con una certa Tanya!" affermò lei.

"Tanya.." mormorai rimanendo a bocca aperta e facendo precipitare il mio telefonino sul pavimento.

'Fortunatamente sta bene..' penso vestendomi velocemente per andare da lei e da Emy all'ospedale.

 

ALEX'S POV

 

Forse ero stato troppo duro con Austin.. ma no, dopututto deve stare lontano dalla mia ragazza!

Emy non farà la stessa fine di Madison..





SPAZIO AUTRICE:
So di aver detto, che non sarei riuscita a postare il capitolo 25, ma qualsiasi cosa che io pianifico va sempre a rotoli, infatti due mie amiche mi hanno dato buca e la nostra giornata dedicata allo shopping è saltata.
Inoltre, sono amareggiata dopo aver perso una scommessa con un mio amico e sono triste perché mio fratello Valentino ha ricevuto i dolcetti ed io no.. (è così ingiusta la vita certe volte!), così mi sono data alla scrittura.. so che avevo detto che avrei messo Madison ma perdonatemi, dovevo prima mettere Tanya poverina..
Spero che vi piaccia. :)
Grazie mille mie followers per il supporto e per numerosi complimenti<3
Bacioni :*******************
Emy 


 

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Capitolo 26
*** Capitolo 26 ***


EMY'S POV

 

"Ele, ma che diavolo ti è saltato in mente di fare?" le chiedo irritata riprendendo il mio telefonino.

"Ho dovuto chiamarlo." si giustificò.

"Ti prego, dimmi che stai scherzando.. non puoi averlo davvero chiamato.." e mentre dico la fatidica frase eccolo che compare.

"Hey Ele!Emy!" mi viene in contro, fa per abbracciarmi ma mi scosto.

"Che c'è?" mi chiese.

 

AUSTIN'S POV

 

Saluto Emy e la sua amica, m'avvicino per abbracciarla ma lei si sposta.

'Che diavolo le prende?' penso.

 

EMY'S POV

 

"Nulla, non c'è assolutamente nulla." rispondo fredda.

"Ok.. sai dov'è Tanya?"

Annuii "Sì."

"Dove?"

"Beh.. chiedilo all'infermiera, sono certa che ti darà spiegazioni!" sorrisi e così facendo me ne andai lasciandolo letteralmente sbigottito dopo il mio comportamento scontroso.

 

**

 

"Emy, ma che ti prende?" Elena mi fermò dopo un bel po' di camminata "Poco fa lo hai trattato malissimo..non ti riconosco!"

"Ele, mi ha ferito." le dico quasi piangendo, trattenendo però le lacrime.

"Spiegami cosa ti ha detto.. "

"Beh.. in realtà non me l'ha detto di persona, è stato Ale.."

"Ale? Allora come fai a dire che sia vero?"

"Io credo a quello che dice mio cugino! Tu non lo faresti?"

"No, manco fosse mia madre.."

"Quindi dici che dovrei parlargli?"

"Esatto. Sei più sveglia di quanto pensassi!" rise.

"Gné gné.. sei pessima!"

"Ma che dici? Sono la migliore!"

E tornammo sui vecchi passi, verso l'ospedale.

 

**

 

AUSTIN'S POV

 

Dopo aver chiesto ad un'infermiera il numero di stanza di Tanya, la raggiunsi.

Era sul lettino e dormiva beatamente.

Mi fece tenerezza quella scena.

M'avvicinai senza fare rumore e le presi la mano, stringendola nella mia.

Lei aprì gli occhi lentamente a quel contatto e l'unica parola che seppe dirmi fu il nome della mia ex.. "Madison.." e più nulla.

 

EMY'S POV

 

Austin le stava vicino, le teneva una mano.

Entrai, in preda alla gelosia proprio mentre Tanya pronunciò ancora una volta quel nome..

"Madison.."

Austin si voltò verso di me, gli sorrisi debolmente e l'abbracciai.

"Scusa per prima.." mormorai "Ero solo arrabbiata.."

"Tranquilla."

"Mi dici chi è Madison?" chiesi guardandolo dritto negli occhi.

Annuì e poi andammo in spiaggia, soli soletti.

 

**

 

"Non voglio metterti fretta perciò quando sei pronto comincia.." dissi incoraggiandolo.

"Beh.. vedi.. Madison era una ragazza meravigliosa, nel vero senso della parola..

Aveva sempre un sorriso smagliante in volto ed era una persona radiosa, sprizzava allegria da tutti i pori. Io e tuo cugino Ale siamo stati innamorati di lei, e facemmo a gara a chi sarebbe riuscito a portarsela a letto per primo. Madison scelse me e lui ci rimase male all'inizio, ma restammo comunque amici finché.." Austin incominciò a piangere e tra un singhiozzo e l'altro terminò il racconto "Madison morì.."

L'abbracciai, non seppi che altro fare.

Parlare in quel momento mi parve inutile, dopotutto non avrebbe cambiato le cose, forse le avrebbe peggiorate.

"Emy..io.. io non voglio che ti succeda la stessa cosa, non voglio perderti.." ammise rompendo il silenzio devastante.

"E non mi perderai.." ci baciammo.

 

ELENA'S POV

 

'Certe volte Emy è davvero un'ingenua..' penso mentre mi dirigo verso il capannone dove avevo appuntamento con Astrid per completare il lavoro di smistamento dei faldoni.

"Hey Astrid!" la vidi spalancare il portone, così la chiamai.

"Elena!" mi salutò di rimando.

Dopo averla raggiunta, entrammo nel capannone, non c'era nessuno li..

Alex ci aveva consegnato le chiavi del suo studio ed in men che non si dica ci mettemmo al lavoro, riordinando i numerosi fascicoli.

"Guarda questo Ele.." mi fece notare Astrid.

Presi il pezzo di giornale tra le mani e lessi l'articolo.

Parlava di una certa Madison, la ex ragazza di Austin..

Lessi ad alta voce..

 

Madison Lahey è deceduta qualche ora fa all'ospedale di Miami.

Il colpo alla testa ricevuto durante l'incidente, in cui lei ed i suoi quattro amici sono stati coinvolti, è stato 'letale' e purtroppo non c'è stato niente da fare.

Il suo ragazzo, Austin Mahone, ora si trova alla procura con l'accusa di tentato omicidio..

 

"Tentato omicidio?" ci guardammo esterrefatte.



SPAZIO AUTRICE:
Spero vivamente che questo capitolo piaccia a qualcuno. :)
La mia amica Elena, è stata la prima ad averlo letto e le è piaciuto, è stata lei che mi ha detto di pubblicarlo e che mi ha dato un'ulteriore idea :) Finalmente ho introdotto Madison, e sono davvero molto grata per i consigli che Sweet_girl 98 mi ha dato :)
Ora scappo, l'episodio di Teen Wolf, che ho rimandato da martedì, mi aspetta ;)
Fatemi sapere che cosa ne pensate e se avete qualche idea per il continuo proponetemela pure :)
Adios chicas! :)
Emy :***


 

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Capitolo 27
*** Capitolo 26 ***


ELENA'S POV

 

Mi tremavano le mani dopo aver letto la parola "omicidio".

'Allora era stato Austin..' penso estraendo velocemente il mio cellulare dalla tasca e scrivendo un messaggio ad Emy.

 

EMY'S POV

 

Eravamo accoccolati l'uno accanto all'altra aspettando l'ora di pranzo, e nessuno dei due aveva la minima intenzione di scollarsi fichè non mi arrivò un sms da Elena.

'La solita rovina momenti..' penso.

DA ELENA:

"Devi venire immediatamente al capannone, dobbiamo parlare di una cosa seria.."

Le risposi con un semplicissimo "Ok".

"Successo niente di grave, spero.."

"No,no, Elena ed Astrid devono parlarmi.."

"Oh.. e.. cosa faremo con Alex?" mi chiese.

"Ora che è fuori città con la troupe, godiamoci tutti i momenti il più possibile, al ritorno.. vedremo.." lo bacio un'ultima volta prima di partire alla volta del capannone.

 

**

 

La porta dinanzi era spalancata, mi precipitai al suo interno e.. che silenzio..

'Strano..' penso dirigendomi nello studio di Alex.

"Hey ragazze, come va? Stancante il lavoro senza di me? Ragazze?" apro la porta ma..

Non c'era traccia di nessuna di loro due.

Le cercai ovunque e non appena uscii sul retro del capannone, me le ritrovai davanti legate e con dei tizi, con passamontagna, che le tenevano salde puntandogli la pistola alla testa.

"Non provare ad urlare o scappare altrimenti puoi dirgli addio!" disse uno di loro.

Feci come detto e lo stesso che parlò mi s'avvicinò, mi diede uno schiaffo, senza motivo ed io di rimando e per difesa gli diedi un calcio.

'Quanto mai..' pensai ricevendo inseguito una testata dolorossissima che mi fece accasciare al suolo, leggermente stordita.

"Emy!" urlarono in tono sommesso le mie amiche.

Subito dopo, l'uomo che m'aveva colpito fece cenno ad un'altro di avanzare verso di me.

Uno mi tappò la bocca e mi tenne la mano sinistra, l'altro si posizionò sopra di me e con un taglierino, iniziò a fare dei solchi nel mio braccio..

Mi dimenavo e piangevo dal dolore, ma senza successo, la presa su di me era troppo forte.

Capii in un secondo tempo che stava scrivendo qualcosa .. non una semplice cosa.. un nome..

Perché sempre lo stesso?

MADISON's REVENGE (La vendetta di Madison)

Ricevetti un pugno prima che potessi alzarmi e tutt'attorno a me si fece opaco ed inseguito scuro, nero..

 

AUSTIN'S POV

 

'Chissà di che cosa volevano parlarsi.. forse è meglio andare a controllare..' penso.

 

ALEX'S POV

 

'Quanto vorrei essere la con Emy.. tra poco sarà finito e potrò riabbracciarla finalmente..' sorrido all'idea.

 

**

 

ELENA'S POV

 

Dopo che diedero un pugno ad Emy, non so per quale motivo ma ci lasciarono andare.. pensate che ci slegarono pure.

In preda al panico raggiungemmo Emy, stesa al suolo, con un braccio sanguinante, qualche livido sul volto dovuto alle botte prese ed era senza vita.

"Emy! Emy! Emy! Sveglia!" provai con la tecnica dello schiaffeggiarla ma parve non funzionare e solo qualche istante dopo, Astrid notò che vicino alle ferite vi erano tracce di sonnifero.

"Elena.. le hanno somministrato del sonnifero, era sul taglierino, pare che abbia fatto effetto..

"Chiamiamo un'ambulanza!" proposi.
"No.. apriremmo un'altra inchiesta, potrebbero incastrare Austin.. nuovamente.."

 

AUSTIN'S POV

 

Eccomi nel capannone..

La cosa strana è tutto questo silenzio tombale.. le ragazze non possono essere così silenziose, conoscendole si sentirebbero o le loro risate o comunque le loro chiacchiere.. cosa che per ora non sento.

M'avvicino all'ufficio ma scorgo la figura di Elena e quella di Astrid entrare dal retro con in braccio Emy.

"Elena! Astrid!" m'appresto a correre verso di loro preoccupato.

Il mondo mi crollò addosso, nel vero senso della parola, non appena capii che quella minuta figura che portavano era Emy.. la mia Emy.

"Cos'è successo?" chiesi in preda al panico e alla rabbia più totale.

"Alcuni tizi ci hanno legato e poi quando Emy è arrivata le hanno fatto questo.." e mi indicano il suo braccio bianco, ricoperto di sangue.

'MADISON'S REVENGE.. James!' 


SPAZIO AUTRICE:
Here we are with chapter number 26!
Ok,  sono troppo felice perchè oggi vengono i miei cuginetti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :)
Spero che vi piacerà il capitoletto.
Bye :********
Emy 
Ok, scherzone

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Capitolo 28
*** Capitolo 28 ***


EMY'S POV

 

Aprii gli occhi, era ormai sera e tutto attorno a me era buio.

Volli saper l'ora, dal mio orologio e così tentai di accendere la lampada sul comodino ma .. a mia grande sorpresa, questa non c'era.

'Che strano.. sono sicura che fosse qui..' penso alzandomi dal letto.

Mi dirigo a tentoni verso la possibile uscita, ma sbatto contro il muro.

"Ahio!" sussurro massaggiandomi la fronte, appena battuta.

In quel momento, il mio cellulare suona, la mia salvezza.. il punto è .. Dove si trova?

Cerco di trovarlo prima che quel qualcuno termini la chiamata.

Difficile se non impossibile in tutto quel buio pesto che mi circonda.

Alzo qualche oggetto qua e la, finché la luce non s'accende di colpo.

Mi voltai e .. "Paolo!"

Lui mi sorrise.

"Che diavolo ci fai in .." mi fermo prima di continuare la frase accorgendomi di non essere a casa dei miei zii ma in casa sua.

"Già.." iniziò a ridere.

"Che c'è di divertente?" domando infastidita da quel suo comportamento infantile.

"Non ti sei vista nello specchio, vero?"

Scossi il capo "Dovrei?"

Mi s'avvicinò e mi prese per i fianchi attirandomi a se.

Annuì "Sì.. perché sei bellissima."

"Ma che lecchino!" mormorai ad un centimetro dalle sue labbra prima di baciarlo.

'Un momento.. ma che ci faccio io da lui?' penso separandomi da quel bacio.

"Scusa la domanda idiota ma .. si può sapere perché io mi trovo qua, invece che a casa con Ale, Ele e i miei zii?"

Paolo mi guardò bieco..

 

AUSTIN'S POV

 

Quella domanda mi aveva leggermente spiazzato.. non si ricorda più nulla?

"Beh.. ti hanno aggredita e così ti ho portata qua, da me.." spiegai.

"Aggredita? Elena? Astrid?" mi domandò a raffica.

"Calma, calma, stanno bene.." l'abbracciai e subito dopo la sentii gemere debolmente.

"Ahio.." si ritrasse dal nostro caldo abbraccio e rimase scioccata nel vedere quella scritta sulle sue braccia "Santo cielo!" esclamò in preda al panico "Chi me l'ha fatto? Perché? Chi è Madison?"

"Emy!" le urlai contro facendola zittire.

'Questa storia si fa davvero complicata...' penso.

Tutt'a un tratto Emy inizia a piangere senza motivo, e si ranicchia in un angolino della mia stanza.

"Scusami.." le dico "è che mi hai messo sotto pressione con tutte quelle domande.."

"Non è per quello Paolo.." mi sussurrò semplicemente fino a cadere nuovamente in un sonno profondo.' Paolo? Perché non ricorda quello che le è successo poco fa?' penso poggiandola dolcemente nel letto.

 

ELENA'S POV

 

Austin si era offerto di tenere Emy con se, per qualche giorno, così che i tagli potessero sparire completamente. Appena tornata a casa spiegai a Massi, Carmen e Ale che Emy e Austin erano andati a fare visita ad alcuni parenti di lui, fortunatamente non mi fecero molte domande.

È da più di un'ora che sto fissando lo schermo del mio telefonino e ancora nulla.

Austin mi aveva promesso che mi avrebbe chiamata nel caso Emy si fosse sentita meglio o comunque svegliata. Non lo fece. Così decisi di chiamare Emy, dato che non avevo il cellulare di Austin, sperando in una sua risposta.

 

ALEX'S POV

 

Stavo ritornando.. l'avrei rivista.

In questi giorni non potei chiamarla, mi ritirarono il cellulare per evitare ch'io chiamassi i rinforzi.. beh si fa per dire.

 

**

 

EMY'S POV

 

Mi svegliai in un letto estraneo, sbattei più volte le palpebre per rendermi conto che tutto fosse vero e si.. non ero a casa.. ma dove?

"Buongiorno!" una voce richiamò la mia attenzione.

"Austin!" lo salutai e mi venne incontro.

Si sedette vicino a me e ci baciammo.

Mentre ritrassi il mio braccio dal suo collo notai la scritta "MADISON'S REVENGE".

"Luridi bastardi!" impreco a bassa voce.

Mi sentì comunque.

"Allora ti ricordi!" esclamò stupefatto.

Lo guardai confusa da quella sua affermazione..

'Certo che lo ricordavo.. come potrei dimenticare una cosa del genere?' penso.

"Si, lo ricordo ma .. perché?"
"Sai, ieri sera ti sei alzata cercando il tuo telefonino che ha iniziato a squillare, poi hai cominciato a delirare, e non ti ricordavi più nulla di niente di ciò che successe.." concluse.

"Maledetto sonnambulismo!"

"Sei sonnambula?"

Annuiì abbassando il capo.

"Oh.." aggiunse "Mi hai anche chiamato Paolo."

 

AUSTIN'S POV

 

I suoi occhi erano davvero sconcertati.

"Chi è Paolo?" le domandai incuriosito.

"Beh.." fece un respiro profondo e comiciò a raccontarmi "Paolo era ed è sempre stato l'amore della mia vita, se così lo si può definire. Non siamo mai andati molto d'accordo, per farla breve lui mi odiava per non so che.. Non ho mai smesso di pensare a lui finché non sei entrato tu nel mio cuore ed ora è in combutta tra te e lui.."

"Quindi.."

"Si, non so chi scegliere.."

"Se fosse l'ultimo giorno della tua vita e tu dovessi scegliere di salvare me o lui.. chi salveresti?"

"Austin.. che domande sarebbero?"

"Rispondimi."

Ero geloso, geloso di un certo Paolo che mi stava rubando Emy.

Anche se non lo conosco di persona posso dire che dal nome mi sta già antipatico..

"Austin.. smettila di fare il possessivo geloso!" alzò il tono di voce e così feci anche io.

"Tu l'ami, non è vero?"

"Austin, calmati per piacere!"

"No, vado a farmi una doccia!"

"Ma.."

 

EMY'S POV

 

Sbatté la porta del bagno alle sue spalle ed io tirai un calcio al pallone da basket che c'era sul pavimento.

Avevamo appena litigato per Paolo.. ci credete?

Chi se lo sarebbe mai immaginato?

Odio il mio sonnambulismo, mi fa dire e fare cose che non voglio.

Ok, è vero che mi piace però ora c'è Austin ed è arrabbiato con me.. come posso farmi perdonare?


SPAZIO AUTRICE:
Per voi, care lettrici, questo ed altro :)
Godetevelo e fatemi sapere cosa ne pensate :***************
Vado, i miei fratelli mi aspettano per vedere un film :)
Raro che quelle due pesti vogliano vedere qualcosa con me.. detto questo mi dileguo!
Non voglio annoiarvi con la storia della mia vita :)
Emy

 

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Capitolo 29
*** Capitolo 29 ***


SPAZIO AUTRICE:
In assenza di  "The musketeers", ho deciso di pubblicare un capitoletto della mia storia e ho voluto cambiare, mettendo il mio piccolo "spazio" in cui scrivervi in alto.  
Beh.. questo è uno dei miei capitoli preferiti in assoluto, forse perché è quello da cui ho tratto spunto per la mia storia, insomma, tutto è partito da un sogno ed ora eccomi qua con questa fan fiction, che sta riscuotendo abbastanza successo :)
Vi sono grata per le recensioni che mi lasciate, ogni volta che le leggo mi danno la voglia e la carica giusta per continuare a scrivere :)
Spero che questo capitolo piacerà :)
Purtroppo però, è molto probabile che per questa settimana sia l'ultimo, intendo dire che ho molto da fare e non so se riuscirò a pubblicare un continuo decente.  Intanto fatemi sapere cosa ne pensate, cosa cambiereste, cosa togliereste, cosa aggiungereste, i consigli e le critiche sono ben accette :)
DETTO QUESTO, buona lettura :D
Emy


***

EMY'S POV

Ero li, immobile, in piedi con le spalle contro la parete e contemplavo i suoi occhi color oceano, spostarsi su di me.

Era a torso nudo e la sua pelle umida, dopo aver fatto la doccia, indossava solo dei boxer.

Mi avvicinai con cautela, misi le mie braccia attorno al suo collo e lo baciai, dovevo farmi perdonare in qualche modo..

 

AUSTIN'S POV

 

Non avrei mai pensato di trovarmi di fronte, dopo la doccia, una Emy a dir poco trasgressiva, tanto da arrivare a baciarmi in non meno di un secondo.

'Beh.. tutto si fa sempre più interessante..' penso godendomi quel bacio.

 

EMY'S POV

 

“Mi stai provocando?” mi chiese maliziosamente a un soffio dalle mie labbra.

Sorrisi timidamente.

“La cosa non mi dispiace..” iniziò a lasciare una catena ininterrotta di baci sul mio collo.

Le gocce che colavano dai suoi capelli bagnati e andavano a cadere sulla mia pelle mi facevano rabbrividire come accadeva quando ricevevo i suoi baci imprevedibili e pieni di passione.

Man mano le sue mani scesero in prossimità dei miei fianchi.

Il suo profumo riempì i miei polmoni e avevo il suo sapore sulle mie labbra, un misto fra nicotina e dentifricio alla menta, aveva fumato e tentato di coprire quell'odore.. che stupido.

Feci finta di niente e continuai a baciarlo, sempre più con foga.

Lentamente mi sfilò la maglietta e riprese a baciarmi quasi fosse in astinenza.

Mi prese in braccio senza mai smettere di baciarmi e poco dopo m'adagiò sul letto.

In quel momento ero solo e soltanto concentrata su di me e su di lui..finché ecco che lo vidi, vicino allo stipite della porta, poggiato con la spalla destra, mentre mi gettava delle occhiatacce incriminatorie..

“Paolo..” mormorai, ed Austin si fermò di colpo, puntando il suo sguardo, dove c'era anche il mio.

 

AUSTIN'S POV

 

Capii subito che era la sua prima volta.

Le sue mani, ad esempio, tremavano anche solo al contatto con la mia schiena, il che trovavo molto eccitante..

Tentai di sganciarle il reggiseno ma non trovavo i gancini.

'Dannato coveri!' penso riferendomi alla marca.

Comunque, ogni mio tentativo, fu vano, inutile dire che non era intenzionata a farlo.. con me, infatti mi sentii morire non appena pronunciò quel nome.. Paolo.

 

EMY'S POV

 

La figura di Paolo, scomparve dalla mia visuale non appena Austin si voltò.

Volenterosa però di capirci qualcosa di più volli seguirlo e non appena raggiunsi il salotto, non c'era nessuno.

L'avevo immaginato e avevo interrotto il momento più importante della mia vita..

'Sono un'idiota.. Elena ha ragione!' Austin mi raggiunse proprio mentre suonarono al campanello, ma non mi disse niente.

 

AUSTIN'S POV

 

Non compresi il motivo per cui Emy si era alzata e si era diretta in cucina.. probabilmente avrà avuto sete.. penso andando in salotto.

L'abbraccio da dietro lasciandole un bacio sulla nuca e qualcuno suona al campanello.

Andai verso la porta d'ingresso e guardai dallo spioncino.. Alex!

“Porca merda!” imprecai sotto voce tornando da Emy.

“Chi è?” mi chiese.

“Nasconditi e mettiti questa!” le dissi senza neppure spiegarle nulla e dandole una delle mie magliette preferite, con la scritta 'Never say never'.

“Ma Austin, chi è?”

 

EMY'S POV

 

'Quanto lo odio quando non mi dice le cose!' penso ritrovandomi chiusa in un armadio.

“Bleah.. che puzza!” mi tappo il naso e faccio luce con il mio cellulare e noto una pila di panni sporchi misti a pizza, patatine e cicche.

Mi trattengo dal vomitare.

Leggermente annoiata, provo ad origliare, ma le voci sono troppo flebili e non si capisce nulla di quello che dicono.

Tutt'a un tratto, qualcosa si poggia sulla mia spalla.

Mi paralizzo completamente sentendolo scendere sul mio braccio.

Estraggo nuovamente il mio telefonino faccio luce e..

“Aiutooooooo un ragno!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” urlo in preda al panico togliendomelo di dosso e uscendo dall'armadio.

 

AUSTIN'S POV

 

“Hey amico!” lo faccio accomodare sperando che non abbia nulla di serio da dirmi e che se ne vada presto, ho lasciato Emy nell'armadio della roba sporca..

“Ciao Aus!”

“Che ci fai qui?”

“Beh.. pensavo di chiederti un parere..”

“Di che si tratta?”

“Pensavo che io ed Emy beh.. Senti, mi presteresti casa tua?”

“Prestarti casa mia?” iniziai a ridere ma smisi subito notando che era serio “Ok.. ma perché?”

“Si o no, non fare domande.”

“Se devo prestarti casa vorrei una valida motivazione, non credi?”

“Vorrei beh.. fare.. cioé.. portare qua Emy e proporle di essere la mia fidanzata ufficiale, insomma, niente matrimonio, ovvio, ma vorrei darle questa collana..” me la mostrò, era davvero bella, solo che non so quanto le sarebbe importato dato che ora, Emy, stava con me..

Sorrisi falsamente e risposi un si.. 'Quanto mai..'

Proprio mentre sta per andarsene ecco che Emy inizia ad urlare.

'Piano fallito!' penso grattandomi la nuca fischiettando, e facendo finta di niente.

“Quella non è la voce di Emy?”

“Quale?”

“Austin!” le sue mani si chiusero in un pugno ed io indietreggiai avvilito facendolo passare.

Andammo in camera mia e la trovammo distesa sul mio letto senza maglia.

'Figura di merda..' penso.

 

EMY'S POV

 

Mi tolsi la maglietta di Austin, vi intrappolai il ragno, la gettai fuori dalla finestra e mi sdraiai sul letto.

“Emy!” una voce, quella voce mi fece sobbalzare.

“Alex?”

“Complimenti, no davvero!” iniziò a battere le mani “Pensavo che tenessi a me! Mi avete deluso, entrambi e non voglio vedervi mai più! E non osate mettere più piede nel capannone, intesi?”

“Aspetta Alex, non è come pensi!” provai a spiegarmi.

“No? A me pare piuttosto evidente..”

“Alex!” provai a fermarlo ma era troppo tardi.. se n'era già andato via.

'Brava Emy!' penso mentalmente sedendomi sul divano accanto ad Austin.

“Devi fare qualcosa per rimediare, ok?”

“Cosa vuoi che faccia?”

“Vai a parlargli e spiegagli che in realtà ti stavi occupando di me!” e gli indicai la scritta sul braccio.

“Emy, complicheresti ancora di più le cose. Già non l'ami, se poi gli dici una cosa simile lo illuderai e lo farai stare ancora di più male.”

“Hai ragione..” ammisi appoggiando la testa nell'incavo del suo collo “Ma cosa possiamo fare?”

'Che casino!' penso.

“Aspettare che tutto si calmi..”

E rimanemmo accoccolati così per un po', in silenzio, cercando una plausibile soluzione..



 

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Capitolo 30
*** Capitolo 30 ***


EMY'S POV

 

Chiamai Elena.. era da un po' che non la sentivo in effetti.

"Finalmente!" non era arrabbiata.

"Ciao anche a te Ele!"

"Emy, come stai? Tutto a posto? Il braccio? Austin?"

"Calma, calma, una domanda alla volta.."

"Ok.. Come va il tuo braccio?"

"Bene dai.. anche se la scritta però è ancora piuttosto evidente."

"Passerà."

"Lo spero.."

"Successo qualcosa di nuovo con Austin?"

Bella domanda.. ci sarebbe un sacco da dire ma mi limitai a risponderle con..

"è successo un casino!"

"Racconta, dai!"

"Alex è venuto a trovare Austin ed io ero in reggiseno e pantaloncini corti. Ha pensato che l'avessimo fatto ed è andato su tutte le furie!"

"Come dargli torto?"

"Elena, la mia maglia è servita per intrappolare un ragno gigante!"

"Ow.. tutto cambia allora.. cosa avete intenzione di fare adesso?"

"Austin ha suggerito di aspettare.."

"Forse è la cosa migliore ma ricordati che la settimana prossima, più precisamente mercoledì, io parto e torno in Italia, vedi di sistemare le cose.."
"Si, si ma dimmi di te.. che fai? T'annoi?"

"Non proprio.. io e tuo cugino siamo diventati amici e dato che tu non ci sei.. io ho campo libero con lui!"

"Ti piace?" le domandai maliziosamente.

"No, ma che dici?"

"Ele.. non puoi mentirmi.."

"E va bene.. è troppo fico e simpatico.. tutto il contrario della cugina.."

"Io sono simpatica!"

"E sexy!" urlò Austin dalla cucina facendoci scoppiare in una fragorosa risata.

"Tu mi nascondi qualcosa, decisamente molte cose.." ammise calmandosi.

"Aspetta un attimo.. cos'hai detto ai miei zii?"
"Gli ho detto che tu e Austin siete dovuti partire per andare a trovare dei suoi parenti e sareste tornati non prima del week-end."

"Sei geniale!"

"Lo so, lo so.."

"Modesta anche.."

Ridemmo.

"Astrid?"
"Lei non si è più fatta sentire.. anche Liz, scomparse dalla faccia della terra.."

"Questo vuol dire che.."

"Sì, si sono lasciati!" esclamò eccitata.

"Evviva! Tanto mi stava antipatica!"

"Anche a me.. era così oca!"

Ridemmo.

Mi mancò fare queste chiacchierate con Elena anche se avrei preferito parlarle a tu per tu.

"Ci si sente.. ora vado.. Austin mi ha promesso una cenetta con i fiocchi."

"Spero che tu tenga pronto il secchio per il vomito!"

"Ele.."

"Scherzavo!"

"Ti voglio bene!"

"Anche io panda!"

"Panda?"
"Ciau!"

"Ele, Ele, Elena!"

Ha riattaccato.. prima o poi mi spiegherà il motivo di 'Panda'.

Andai in cucina e vi trovai Austin intento a preparare la cena.

"Mm che profumino.."

"Via! Nessuno può stare qui se non il sottoscritto!"

"Scusami.. vado, vado ma cosa stai preparando?"
"Via!"

Corsi in salotto, divertita e accesi il televisore.

Ecco che il mio entusiasmo si spense sentendo la prima notizia del telegiornale..

 

'Ragazza trovata morta nel suo appartamento di Miami.

Si parla di droga e alchool, ma anche di omicidio..

Tracce di sangue sulle braccia ed il nome di un possibile colpevole, inciso nella pelle, un certo AUSTIN

Lutto famigliare in ricordo di Astrid.'

 

'Non può essere vero, no, no, no è un incubo!'

"Astrid.." le lacrime cominciarono a scendere inesorabilmente ed io necessitavo di un abbraccio, un forte e caldo abbraccio che mi facesse, in qualche modo sentire meglio.

Spalancai la porta della temutissima cucina e mi fiondai nelle sue braccia, singhiozzando.

 

AUSTIN'S POV

 

Stavo facendo friggere le patatine, da mangiare con i sandwiches al bacon, quando la vidi entrare e precipitarsi tra le mie braccia, tremante e piangente.

Fu un tuffo al cuore, per me vederla in quello stato.

 

EMY'S POV

 

"Emy, che cosa succede? Perché stai piangendo?" mi domandò accarezzandomi i capelli, molto dolcemente.

"A-a-stridd è-è-è mmorta.." balbettai stringendolo sempre di più.

Non disse niente, cosa avrebbe dovuto dire.

Il dolore che provai era immenso, aveva solo diciassette anni.. eppure ..

Dissolsi l'abbraccio.

"Sei stato tu.." indietreggiai.


ELENA'S POV

Guardai il telegiornale e la notizia di Astrid era ormai divulgata.
Richiamai Emy ma non rispose, temetti il peggio.
"Ale.. penso che le sia successo qualcosa di grave" dissi a lui più preoccupata che mai.


SPAZIO AUTRICE:
Ok, questo è l'ultimo capitolo della settimana.
Domani non so se riuscirò a pubblicarlo e mi spiace molto per il fatto che dovrete attendere.
(L'ho già detto però ho voluto precisarlo)
Austin è davvero il colpevole?
Avrà ragione Elena nel dire che Emy è in pericolo???
MUAHAHAHAHAHAHAH, ok ,no, era pessima!
Godetevi il capitolo 30, (anche se cortino) e grazie mille per il supporto :)
Emy
:***


 

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Capitolo 31
*** Capitolo 31 ***


AUSTIN'S POV

"Io?" le chiesi sconvolto.
Emy scosse il capo ed inseguito indicò un punto, verso la porta.
Mi voltai e lo vidi, James.
"James.." mormorai.

EMY'S POV

La paura cominciò a salire, il mio cuore batteva all'impazzata ed io stringevo i lembi della maglietta di Austin, indietreggiando, e lui con me.
"Ho paura.." mormorai al suo orecchio.
Lui annui stringendo le mie mani nelle sue, tentando di tranquillizzarmi, e poi mi rispose mantenendo il più possibile la calma "Stai tranquilla, ci sono qua io.." Il suo corpo,ora, era dinanzi a me, quasi mi facesse da scudo.
"Bene, bene, bene .. guarda chi abbiamo qua.." disse l'uomo dinanzi a noi, avanzando, passandosi una mano tra i capelli, e con l'altra, teneva in mano una forchetta, assaggiò il piatto preparato da Austin per la nostra cena. "Mm.. devo ammettere che sei davvero un ottimo cuoco.."
"Che cosa vuoi?" chiese Austin con tono deciso e di sfida.
Parvero conoscersi, il modo di parlare di entrambe era confidenziale.
"Non mi presenti la tua ragazza? O meglio.. la tua nuova sgualdrina?" Austin gettò un'occhiataccia malefica.
Assimilai le parole 'Tua e ragazza'.. in effetti, pensandoci bene, io non lo ero, non ero niente per lui, non ancora.
"Non osare rivolgerti a lei in quel modo.." affermò Austin a denti stretti per la rabbia.
"Su.. stavo scherzando.. non è vero, Emy?"
Sgranai gli occhi improvvisamente.
Come faceva a sapere il mio nome?
Subito mi vennero in mente i vari messaggi di minacce di 'Sconosciuto'.
"Tu sei Sconosciuto!" affermai abbastanza decisa.
Lui si limitò ad annuire ed Austin rimase piuttosto sorpreso.
"Ebbene si.. sono io!" continuò poi "E spero che ci divertiremo insieme.." 
E si fece tutto buio attorno a noi.

ALE'S POV

Ele mi aveva avvisata del fatto che era preoccupata per Emy, e mi aveva detto, di conseguenza anche la verità.
Mentre mi stavo mettendo le scarpe il mio cellulare vibrò..
1 nuovo messaggio.
Lo aprii e lo lessi..

DA: Sconosciuto

'Hey Ale. 
Volevo dirti che la tua amatissima cugina Emy e il suo fidanzato, sono con me.
Ah.. nel caso non sapessi chi è il suo fidanzato .. beh .. chiedilo ad Alex.
Si divertiranno con me, stai tranquillo. ;)
James'

"Merda!" imprecai, allacciandomi il più velocemente possibile le scarpe per poi raggiungere Elena al piano di sotto, pronta per partire.

ELENA'S POV

Ale si affrettò a prendere le chiavi della sua vespa e poi uscimmo di corsa, avvisando gli zii, della nostra imminente partenza e del nostro futuro ritorno, semmai ce ne sarà uno.
"Sai dove abita?" domandai una volta in sella alla moto, dietro di lui.
"No.." mi porse il casco "Ma so dove potrebbe averli condotti James."
"James?" chiesi confusa mettendomi il casco.
Ale annuì "Il fratello di Madison." concluse e poi sgasò verso destinazione.
'James, Madison.. ma chi diavolo sono? Qua ho davvero bisogno di chiarimenti..' penso tenendomi stretta a lui.

***

"Perché ci siamo fermati qua?" domandai ad Ale scendendo dalla moto e raggiungendolo.
Non rispose, era incantato dalla bellezza dell'oceano e lo ero anche io.
"Capisco.." continuai "Ci vieni spesso qui, non è vero?"
Ale annuì semplicemente ed io con un briciolo di coraggio, mi feci avanti e  dissi "Parlami di Madison.."
Lui mi guardò, o meglio, mi fulminò con lo sguardo e solo in quel momento potei notare che stava scendendo una lacrima dal suo viso..
Il mio principe, il mio Ale stava piangendo.
"Scusa.." mormorai dispiaciuta "Non avrei dov-.." non feci in tempo a terminare la frase che mi ritrovai le sue labbra sulle mie.
All'inizio rimasi rigida, incredula e scioccata ma poi ricambiai intensificando quel bacio.
Poco dopo ci separammo.. non potevo crederci.. Ale mi aveva baciata?? 
Muoio.
"Ho-ho sbagliato.." mi disse poi, dopo attimi di silenzio penetrante.
"No." dissi a mia volta.
'Che diavolo mi era preso?' penso, ma è troppo tardi.
"Come?"
"Beh.." feci una pausa.
'Forse è ora di vuotare il sacco, Elena..'
La mia benedettissima coscienza per una volta ha ragione.
"Ho detto che no. Non hai sbagliato."
"Non ho sbagliato? E perché no? Ho affrettato i tempi Elena!"
"Non è vero niente!" cercai di fargli capire quanto ci tenessi a lui.
"Si invece, ho appena terminato una relazione e già mi catapulto in un'altra.. non posso farcela.."
"Si che puoi!" lo ammonii.
"Dici così solo perché ti faccio pena!" alzò il tono di voce e così anche io.
"Non lo dico perché mi fai pena, ma perché mi piaci!"
Mi coprii immediatamente la bocca e voltandomi super imbarazzata.
Tutt'a un tratto, un paio di mani mi cinsero i fianchi ed una voce calda mi sussurrò all'orecchio "Non potevi rendermi più felice di così!"

*minuti dopo*

ALE'S POV

"L'avrei voluta dimenticare ma non ci sono riuscito..

FLASHBACK

Le onde dell'oceano s'infrangevano contro la scogliera, il vento soffiava leggero, il sole splendeva nel cielo ed io la tenevo stretta tra le mie braccia, così stretta da impedirle di andare via da me.
Mi stavo godendo a pieno quei momenti, ed eravamo immobili e zitti per non rovinare quegli istanti e quel meraviglioso panorama dinanzi a noi.. l'oceano.
"Ti amo." le dissi quasi in un sussurro.
"Anch'io." mi rispose di rimando, girandosi, sorridendomi e arrossendo leggermente.
La baciai.
Quello era uno dei pochi ma veri baci ch'io abbia mai dato in tutta la vita.
Speravo che lei fosse l'unica a cui darli in eterno ma.. successe qualcosa.
Le nostre labbra si separarono ed i nostri occhi s'incatenarono l'un l'altro, incapaci di scostarsi su qualsiasi altra cosa presente, li.
C'eravamo noi, e noi soltanto.
Quello era ciò che però pensavo io..
"Che c'è?" chiesi improvvisamente, vedendola assumere un atteggiamento insolito.
Scosse il capo "Nulla." e sorrise nel modo più naturale possibile, anche se, compresi che stava mentendo.
"Mads, dimmelo." l'implorai, dopotutto dovevo saperlo, ero il suo ragazzo.
Madison mi guardo e poi tutta quell'allegria, tutta quella spensieratezza, tutta quella verità, celata dietro al nostro 'ti amo' di poco fa, svanì di colpo.
"Non sono tenuta a dare spiegazioni a nessuno." mi rispose fredda e indifferente, scostandosi da me e allontanandosi dal nostro precedente abbraccio "Tantomeno a te."
E mi lasciò solo..
Fu l'ultima volta che la vidi.. viva, s'indende" conclusi il racconto per Elena, desiderosa di conoscere di più sul mio passato.
"Mi spiace.. ma come successe?" 
"Venne uccisa.. da Austin."

ELENA'S POV

Spalancai la bocca.. ancora lui?
Non è possibile che sia sempre e solo Austin la causa di ogni male sulla terra.. dev'esserci di più, molto di più..





SPAZIO AUTRICE:
Ok, ecco il capitolo 31!
Scusate per l'avervi fatto attendere in questi giorni e spero che ne sia valsa la pena.
Che ne dite?
Cosa sarà successo ad Emy e ad Austin? Sarà ancora colpa di Austin, anche la morte di Madison? 
Elena e Ale??????? ehehehe 
IMPORTANT THING:
Purtroppo dovrete aspettare fino a sabato pomeriggio, se non lunedì.
Domani dovrò ripassare latino da cima a fondo per la verifica di sabato, e poi dovrò concentrarmi nel leggere e studiare i Promessi Sposi :(. 
Volevo ringraziare di cuore le mie followers :** e la mia nuova amica ;) 
Bacioni :******
Emy 


 

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Capitolo 32
*** Capitolo 32 ( parte 1) ***


EMY'S POV

Aprii lentamente gli occhi, ma una luce accecante m'avvolse, impedendomi di vedere.
Tentai di alzarmi, ma m'accorsi, una volta voltata la testa di lato, di essere legata, sia mani che piedi.
"Ben svegliata!" sussultai sentendo una voce, quella voce.
Sforzandomi di tenere gli occhi aperti, anche se a fatica, vidi James, venirmi vicino.
"Una bella ragazza come te, non dovrebbe stare con uno come Austin.." affermò accarezzandomi il viso.
"Io sto con chi mi pare!" sputai acida, scostando il capo.
Sorrise maliziosamente per qualche istante finché non tornò nuovamente serio.
"Vuoi sapere che cos'è successo a Madison?" mi chiese passando una mano, sulla scritta, sul mio braccio, "Madison's revenge", puntandomi poi un taglierino alla gola, estratto precedentemente dalla tasca dei pantaloni.
Io rimasi impassibile, non sapevo cosa rispondere e tantomeno come fare.. temevo il peggio.
Implorai qualsiasi divinità di aiutarmi, o comunque di permettermi di scappare.
"Austin l'ha uccisa, e tu farai la sua stessa fine se starai con lui, lo sai, vero?"
Scossi il capo.
"Non mi farebbe del male!" dissi prendendo le sue difese.
"Erano le stesse parole che disse Madison la sera prima di morire.." aggiunse poi con tono severo e amareggiato "Tu me la ricordi così tanto.." 
passò una mano lungo i lineamenti del mio viso e nel contempo attorcigliò un ciuffo di capelli, attorno al suo dito, per poi tirarlo con forza.
Urlai dal dolore provocatomi, non solo per i capelli ma anche perché mi tagliò lievemente un lato del collo, facendone uscire un po' di sangue..
"Ti fa male?" sussurrò, beffardo, al mio orecchio.
Annuii.
"Beh.. questo è solo l'inizio piccola.."

AUSTIN'S POV

Ero sveglio nella buia stanza, se così si poteva definire.
Niente finestre, niente luce, niente di niente.. solo io.
Improvvisamente delle urla sovrastarono il silenzio presente.. Emy.

ELENA'S POV

Ero seriamente preoccupata sia per Emy che per Austin.
Doveva essergli successo qualcosa di grave..
Ormai erano le 23 passate e ancora nulla, nessuna traccia dei due.
Io ed Ale, tornammo a casa stanchi morti, dopo aver fatto passare più di mille isolati, alla loro ricerca.
Chiedemmo ad Alex ma lui ci rispose malissimo, dicendo che Austin gli aveva fregato Emy e che non li vedeva dal pomeriggio.

ALE'S POV

James me la pagherà cara, carissima.
Non deve permettersi di mettere le mani addosso a mia cugina.
Se vuole, gli do il permesso di picchiare a sangue Austin, così me lo toglierei dai piedi.
'Emy.. dove sei?' e mi dispero sotto le coperte.

EMY'S POV

Vidi James dirigersi verso un tavolino, accanto alla porta e prendere in mano qualcosa.. un momento.. è una siringa!
M'allarmai ed iniziai a dimenarmi, per liberarmi e scappare, impedendogli, di conseguenza, di farmi del male.
Continuai ad invocare aiuto finché non mi tappò la bocca con un pezzo di scotch.
"Non piangere, sarà veloce, vedrai.. è solo questione di minuti perché faccia effetto." detto questo ficcò l'ago, con forza, nella mia pelle, a stento 
mi contenni dal piangere e delle lacrime bagnarono il mio volto.
"Shhh.. tranquilla, passerà.." continuò poi accarezzandomi i capelli e dandomi un bacio in fronte "Sai cos'era?"
Scossi il capo.
"Droga." mi rispose "E sai chi l'ha inventata?" 
Scossi ancora una volta il capo.
"Beh.. Austin." mi spiegò "Volle creare questo liquido, per riuscire a comandare e controllare le menti dei suoi compagni, ed estrapolare le informazioni 
necessarie dai suoi nemici."
Di li a poco cominciai a perdere conoscenza, ci vedevo doppio e non era una bella sensazione, credetemi.

*mezz'ora dopo*

AUSTIN'S POV

La porta in un istante si spalancò.
M'alzai per vedere chi fosse entrato ma non c'era nessuno.. 'Strano' pensai finché non vidi una figura femminile, passare dinanzi alla camera.
"Emy!" la richiamai dopo averla riconosciuta.
Non mi rispose e così m'apprestai a raggiungerla, appena in tempo per vederla fermarsi, dinanzi all'apertura del 'terrazzo' del faro, a pochissima distanza.
Mi fermai dall'avanzare non appena James comparve accanto a lei, gettando una boccata di fumo, fuori dalla sua bocca.
"Ciao Austin, bello vero, l'oceano? Io l'ho sempre trovato affascinante, tu?"
M'irrigidii, mi stava provocando.
M'apprestai a fare un passo verso di lui, per dargli un pugno ma mi fermò con la voce.
"Non ti conviene farlo, sapendo che la tua droga scorre nelle sue vene.."
'Non ci potevo credere, le aveva somministrato il mio esperimento! Che faccio ora?' penso immobilizzandomi.
"Suppongo che non sarà un grave perdita, quindi.." cominciò "Emy, mi faresti il piacere di buttarti?"
'Cosa?' pensai scioccato e allibito.
Le diede un bacio sulla guancia, che mi fece ingelosire, e non poco, e poi se ne andò.
Emy, passo dopo passo, eseguiva quello che le aveva chiesto.
M'apprestai a raggiungerla ma troppo tardi.
"Nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!"



HEILà PEOPLE! :)
Ok, sono felicissima perché la mia prof. ha spostato la verifica di latino a sabato prossimo ed io ho potuto postare il capitolo :)
Spero che siate altrettanto felici di leggerlo e volevo ringraziarvi per le recensioni,( apprezzate moltissimo), volevo ringraziare chi segue la storia e chi l'ha messa tra i preferiti e in particolare volevo ringraziare Rossana per i suoi consigli :******************** Tvb bella! <3
Cosa ne pensate?
Che succederà ad Emy???
E James?????? Lo definirei uno stronzo! muahahahahahahahahahhahahahah
A presto con il capitolo 32 (parte 2) carissime lettrici! ;)
Emy

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Capitolo 33
*** Capitolo 32 (parte 2) ***


AUSTIN'S POV

"Nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!" urlai afferrandola per un braccio "Tieniti a me!"
"Lasciami, devo fare come mi ha detto James!"
'Cosa posso fare adesso?' penso in difficoltà mentre le sue dita scivolano via, lentamente dalla mia mano.
'L'unico modo è.. tentare di persuaderla con qualcosa a cui darà ascolto e farla rinvenire, ma cosa?' penso finché un'idea geniale m'illumina.
La tiro con forza sul balcone del faro e la tengo stretta fra le mie braccia, mentre tenta di liberarsi.
Se la lascio, cadrà nell'oceano, perciò diamo il via al piano.. sperando che funzioni.
"Emy, ascoltami, non fare ciò che ti dice James, è sbagliato e potresti morire!" le dico con enfasi, anche se dall'espressione del viso di Emy, capisco che non mi crede.
Mi alzo sempre tenendole la mano ed il braccio ed inizia a tirarmi pugni e calci a vanvera pur di obbedire a James.
"Emy! Ahio mi fai male!" le dico prendendole i polsi e guardandola nei suoi occhi azzurri, spenti.
Lei scosse il capo e le impedii appena in tempo di tirarmi un calcio nelle parti basse, voltandola e tenendola ferma.
"Emy, smettila e sta ferma!" mi pestò il piede.
Imprecai a bassa voce mantenendo la calma e tenendo la mia presa salda su di lei.
"Lasciami!" continuava a dirmi dimenandosi.
"No" affermai.
Poco dopo mi diede una gomitata all'occhio e per il troppo dolore la lasciai andare.
M'accasciai e la vidi sull'orlo.
"Ti prego Emy, non farlo!" avevo la sua attenzione, infatti si voltò verso di me "Non potrei mai perdonarmi se tu morissi, sei troppo importante!"
Mise un piede davanti e prosegui finché "Ti amo!" le dissi e si fermò.
Scosse un paio di volte la testa ed i suoi occhi tornarono blu, quel blu di sempre.
Si riprese e non so come..
Per qualche istante crebbi che la droga ebbe finito il suo corso nel sangue, l'effetto durava massimo due ore, ma non fu così, infatti: guardando l'ora, erano solo le 24.10.. questo vuol dire che .. sono stato io, il mio 'ti amo' l'ha fermata.
Rimasi scioccato per qualche istante finché non la vidi svenire e m'apprestai a sorreggerla, e a stringerla fra le mie braccia.


***


ALE'S POV

Dlin Dlon
Mi girai e rigirai nel letto imprecando a bassa voce e sperando che quel qualcuno che aveva suonato se ne andasse, ma non fu così.
"Chi è che rompe a quest'ora!" m'alzai dal letto e guardai l'ora.. le 11.00 del mattino.
"Oh.." mormorai sbadigliando e scendendo le scale per aprire.
Non appena spalancai la porta, ancora leggermente assonnato, vi trovai Austin, con Emy in braccio, dormiente.
"Sia lodato il signore, state bene!" dissi facendoli entrare in casa.
Condussi Austin in camera di Emy, lui l'adagiò sul letto e poi mi raggiunse in soggiorno, dove l'aspettavo per parlare.
"Austin.."
"Si?"
"Grazie per averla riportata a casa sana e salva.." lo ringraziai, strano e alquanto raro, ma dopotutto vero.
"Prego, è stato un piacere.."
"Ehm.. aspetta.. volevo prima farti una domanda.." lo fermai prima che potesse uscire di casa.
"Dimmi."
"Dov'è James?"

AUSTIN'S POV

Ale mi aveva ringraziato per aver  riportato Emy a casa e mi aveva fermato per chiedermi di James..
"Boh.. ho perso le sue tracce al faro.." ammisi deluso.
"Oh.. ok.. spero solo che non si ripresenti.."
"Già."
"E.. ti ha detto niente di Mads?"
Scossi il capo "No, assolutamente nulla.."
E così, dopo esserci salutati mi diressi al capannone, per risolvere e chiarire le cose con Alex.
Entrai e vi era un gran via,vai di gente.. mi chiesi il perché.
Percorsi il corridoio centrale prestando attenzione ai lavoratori ed in men che non si dica raggiunsi lo studio di Alex.
Ero davanti alla porta, immobile, come paralizzato dalla paura.
'Entro o non entro?' penso 'Bel dilemma..'
Premetti leggermente sulla maniglia e facendomi coraggio, entrai.
Alex rimase scioccato nel vedermi, lo lessi nei suoi occhi, ma immediatamente, assunse un'aria totalmente indifferente.
"Alex dob-.." m'impedì di terminare la frase, puntandomi una pistola alla testa ed io alzai le mani in segno di resa.
'Perché lo sta facendo?' mi domando mentalmente, mentre qualche goccia di sudore cade dalla mia fronte.. eh già.. sto tremando dalla paura e sto sudando freddo.
Sento il battito del mio cuore accellerare, i miei denti si sfiorano leggermente e indietreggio.

ELENA'S POV

Ale entrò in camera mia e mi svegliò lasciando dei piccoli baci sul mio viso, e delle carezze sui miei capelli.
Sorrisi nel vederlo li, vicino a me.
"Giorno principessa.." mi disse ed arrossii di colpo.
Nessuno mi aveva mai dato quel soprannome, così carino.
"Giorno." risposi di rimando per poi baciarlo teneramente.
"Vuoi sapere una cosa?" mi domandò.
Annuii "Solo se è bella." risposi.
"Sarai felice di sapere che Emy è qua a casa!" mi disse e m'alzai in piedi correndo verso la sua stanza, in preda all'euforia più totale.
Arrivai dinanzi alla sua porta ma non potei aprirla poiché due forti mani, mi presero da dietro e mi trascinarono via di li.
"Perché non mi hai lasciato entrare?" gli chiesi arrabbiata.
"Sta dormendo.." mi disse Ale all'orecchio "Non voglio disturbarla e poi.. potremmo fare una passeggiata sulla spiaggia insieme."
'Come dirgli di no?' penso con uno sguardo da ebete, stampato in faccia, accettando l'allettante proposta.

***

EMY'S POV

Mi ritrovai ancora in quel laboratorio, cupo, scuro e misterioso.
Sentii quella risata echeggiare nelle mie orecchie e provai lo stesso dolore, di quando la siringa entrò nella pelle del mio braccio, lasciandone quella droga.
James mi lasciò libera di andare e mi diede una pistola in mano.. questa volta il compito si fece più arduo..
"Uccidi Austin!" mi sussurrò.



ECCOVI IL CAPITOLO 32 (parte 2)!
Oggi è stata una bella giornata dopotutto e c'è il sole!!!!!!!!!! :)
Così, data la mia felicità (dovuta all'averlo rivisto), ho deciso di postarvi il capitolo, sperando che vi piaccia.
Cosa ne pensate?
La mia amica Elena, mi ha convinto, sempre lei, a postarlo per voi, poiché io avevo intenzione di farvi soffrire fino a domani muahahahahaha.
A parte gli scherzi.. 'Cosa succederà ad Austin? E Alex?? Faranno pace???'
Fatemi sapere con una recensione e grazie mille a tutte le mie followers!
:**************
Emy 

 

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Capitolo 34
*** Capitolo 33 ***


ZII'S POV

Tornammo dopo aver fatto la spesa.
Sistemammo gli alimenti e le bibite negli appositi scomparti e non appena raggiungemmo le scale, vedemmo Emy scenderle 
frettolosamente.
"Ciao tesoro, ti senti meglio?" domandammo.
Non ricevemmo alcuna risposta da parte sua, solo un cenno con il capo ed un sorriso.
Uscì di casa lasciandoci leggermente sbigottiti..
"Quella era una pistola?" domandai a Massi.

EMY'S POV

Percorsi il corridoio poco illuminato, aprii varie porte fino a trovare quella giusta che mi conducesse da Austin.
Non so per quale motivo, ma ho una irrefrenabile voglia di premere il grilletto e di farla finita, ucciderlo al più
presto..

AUSTIN'S POV

Come sospettavo quello non era Alex, infatti, non appena fummo sul retro del capannone, lo vidi legato e trattenuto
da due tizi.
James si tolse la maschera, che ritraeva il volto di Alex alla perfezione e con un colpo, mi stese a terra.
Mi aveva appena sparato al polpaccio e che male..
Non potete immaginare il dolore che provai in quell'istante..
Però tanto meglio che essere stato colpito in testa, e di conseguenza morire.
James si chinò verso di me e disse "Non sarò io a farlo.." continuò poi alzandosi in piedi "ma lei.." e l'indicò.
Indicò Emy, che avanzava verso di me con una pistola.
"Che le hai fatto ancora?" chiesi urlando dalla rabbia.
"La tua droga fa sempre un certo effetto.." mi disse "Anzi, credo proprio che sia sonnambula.." e si spostò 
ridacchiando.
Emy continuò ad avvicinarmisi e capii che non avevo scampo.

EMY'S POV

Avanzai in direzione della mia preda, quella indicatami da James.
Lo vidi a terra, con una gamba insanguinata e sorrisi.
"Emy.. ti prego.." mormorò tentando d'intenerirmi.
"Mi dispiace Austin.."
E premetti involontariamente il grilletto..

ALE'S POV

Io ed Elena, tornammo a casa dopo la nostra lunga e romantica passeggiata, in riva al mare.
In quell'ora scoprii molte cose interessanti su di lei, sulla sua famiglia, sui suoi hobby, insomma quasi tutto e
lei imparò molte cose da me, al contrario.
Mi ero reso conto, solo ora, di quanto tenessi a quella ragazza, e di quanto tempo sprecai nello stare con Liz.
Adesso non poteva trovarmi impreparato..
Il suo colore preferito: rosso.
Gusto di gelato preferito: cioccolato e nocciola.
Attore preferito: Bradley Cooper.
Band preferita: The Wanted.
Cibo preferito: .. mm ecco cosa non le ho chiesto! Dannazione.

ELENA'S POV

Quell'ora passò davvero in fretta ed è vero che il tempo passa velocemente, quando sei con le persone che ami di più.
Ebbi modo di conoscerlo meglio ed andare oltre le apparenze.. se prima lo trovavo carino, adesso è meraviglioso.
Non solo esteriormente ma anche interiormente.
Fuori sembra un duro ma in realtà è dolce e premuroso.
Salimmo al piano superiore, per andare a vedere se Emy era sveglia.
Bussammo alla porta ma nessuno rispose e così pensammo bene di entrare.
Non appena varcammo la soglia, a nostra sorpresa il suo letto era vuoto.
Le lenzuola erano disfatte, il cuscino a terra e del sangue sul pavimento..
'Dov'è finita?' penso nel panico più totale, immaginandomi il peggio.
"Ale dove si sarà cacciata questa volta?"
"Non lo so.. ma prima la troviamo, prima le impediremo di fare cavolate, muoviamoci!"

ALE'S POV

Ci precipitammo al piano inferiore e trovammo gli zii in cucina, intenti a preparare il pranzo.
"Avete visto Emy?" chiedemmo in coro io ed Elena più preoccupati che mai.
"Si." risposero "è uscita poco fa."
"Dov'è andata?" domandammo.
"Non lo sappiamo, se n'è andata senza fiatare.." continuarono poi "Però se andate a cercarla, prestate attenzione.." ci dissero.
"Per quale motivo?"
"è armata!"
"Cosa?" rimanemmo a bocca aperta per qualche istante.. 'Merda, cosa facciamo adesso? Perché Emy, perché?'
Tutt'a un tratto il mio cellulare vibrò..
'NUMERO SCONOSCIUTO', apparve sullo schermo.
Risposi comunque.
'Magari sono notizie riguardo ad Emy..' penso.
"Pronto?" 
"Ciao Ale, mi riconosci?"
"Ehm.. no." risposi.
"Sono Dave."
"Oh.. si, si .. Dave. Scusami, non ti avevo riconosciuto amico.." gli dissi.
"Devi venire qua immediatamente, al capannone.." fece una pausa "Riguarda Emy."
Riattaccai stringendo le mie mani in due pugni.. giuro che avrei spaccato la faccia a chiunque le avesse fatto del male.

Salve gente!
Ok, forse ho affrettato i tempi ma, era a fin di bene.
Domani non ci sarò, i miei cugini mi hanno invitato in montagna, quindi ho deciso di andarci e passare una giornata in loro compagnia.  Mi hanno avvisato pochi minuti fa così, ho pensato di pubblicare ora il capitolo 33 , che avevo precedentemente scritto per voi e andare a letto presto, nonostante i miei due fratelli gemelli Riky e Vale, vorrebbero guardare un episodio di Teen Wolf.
Ora basta parlare di me, altrimenti vi annoio.
Cosa ne pensate del capitolo?
Cosa sarà successo ad Austin?????? Emy avrà sparato per davvero ad Austin???
E James? Dite la verità è un gran bastardo.. eheheheheh
La smetto di fare la stronza e vado :)
Notte Rossana e mie followers! ;)
:*******
Emy

 

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Capitolo 35
*** Capitolo 34 (parte 1) ***


JAMES' POV

Un sorriso comparve sul mio volto dopo lo sparo..
'Emy, ha fatto come ho voluto che facesse..' penso.

*poco prima*

TONY'S POV

James m'incaricò di drogare Emy, ancora una volta.
Così, con la siringa in mano, entrai cautamente nella sua stanza, dalla finestra aperta, e m'avvicinai al letto, in cui dormiva.
Premetti la droga nel suo braccio e mormorai, al suo orecchio, come mi disse James la frase: "Uccidi Austin!"
Ed uscii senza farmi vedere, tornando al capannone, sperando che funzionasse.


**

JAMES' POV

Mi voltai e rimasi sorpreso nel vedere Austin ancora vivo e vegeto.
Di lei però, nessuna traccia.
"Tony!" urlai rincorrendo quel rimbambito.

EMY'S POV

Il colpo partì, è vero, ma non contro Austin.. contro la corteccia di un albero li vicino.

AUSTIN'S POV

Temetti il peggio non appena sentii il rumore dello sparo, ma fortunatamente, non era indirizzato a me.
Non capii però il motivo che indusse Emy a scappare via, via da me.
"Emy! Dove vai?" la richiamai da lontano ma parve non sentirmi.
'Mah.. chissà cosa sarà successo?'

EMY'S POV

Corsi via, non volevo che qualcuno si mettesse sulle mie tracce.
Attraversai la strada proprio mentre una macchina mi veniva incontro a gran velocità.
"Ahhhh!" urlai e mi ritrovai nel mio letto.
'Ma che diavolo di sogno era quello!' penso scrollandomi la stanchezza di dosso e scendendo al piano inferiore, dove i miei zii mi guardano insospettiti da capo a piedi per poi rivolgermi una, e una sola domanda.. "Dove avevi preso quella pistola?"
"Pistola?" domandai alquanto perplessa e confusa.
"Si, un oretta fa sei uscita di casa con quell'arma in mano e non ci hai neppure detto dove andavi." mi spiegarono.
Scossi il capo "Non è possibile, sono sempre stata qui, in casa, stavo dormendo!"
"Emy, non stavi semplicemente dormendo, Ele ed Ale sono usciti a cercarti poco fa, non eri qui quando sono venuti a vedere come stavi."
"Ma cosa state dicendo?" domandai infastidita dal fatto che non mi dassero ragione una volta per tutte "Vi dimostrerò che vi sbagliate!" dissi convinta di me, uscendo di casa per dirigermi al capannone, da Austin.

ALE'S POV

Io ed Ele corremmo in direzione del capannone e non appena arrivamo la, Dave ci condusse nello studio dove Alex ed Austin si stavano facendo medicare le ferite da Tanya.
"Ragazzi, chi vi ha ridotti in quel modo?" chiesi nel vederli ridotti così.
"Già.." concordò Elena.
"James è venuto e mi ha sparato al polpaccio mentre Alex, lo hanno picchiato. Poi ci hanno lasciato andare."
"Ed Emy?" domandammo in coro io ed Ele.
"Lei ha tentato di uccidermi." spiegò Austin,
Subito dopo assunse un'aria decisamente strana.. quasi fosse scioccato.
E capii solo dopo il perché.. Emy era alle mie spalle, aveva sentito tutto.

EMY'S POV

Spalancai la porta e lo sentii pronunciare quelle parole..
'Non posso essere stata io!' pensai scoppiando a piangere e scappando via da li, il più lontano possibile.

AUSTIN'S POV

"Vado io!" dissi tentando di alzarmi ma Ale mi rigettò sul divanetto, fulminandomi con lo sguardo.
"Ci pensiamo noi." ed uscirono dalla stanza lui, seguito da Elena.
'Emy.. non so cosa ti stia succedendo ma ti aiuterò.. in un modo o nell'altro ad uscirne fuori.. dopotutto, quella droga era mia..' penso gemendo di dolore dopo che Tanya mi disinfettò la ferita.  


SPAZIO AUTRICE (Insoddisfatta):
OK, non è un granché come capitolo, ma mi farò perdonare nel caso non vi piaccia :)
Sappiate che è la parte 1, adesso verrà il bello, almeno, lo spero ahahahahahah ;)
Cosa è successo ad Emy? Secondo voi cosa succederà ad Austin? Riuscirà ad aiutarla??
Recensite e fatemi sapere cosa ne pensate. :)
:*****************
Emy

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Capitolo 36
*** Capitolo 34 (parte 2) ***


EMY'S POV

Era da un po' che mi ritrovai a correre lungo la spiaggia, con le lacrime agli occhi e con i sensi di colpa, grandi più o meno quanto una casa, o meglio una villa.
Non potevo crederci.. davvero avrei voluto uccidere Austin? 
Eppure mi sembra tutto così strano, non ricordo di aver mai impugnato una pistola in vita mia, e tanto meno di essere uscita in mattinata, stavo dormendo.. 
Che sia colpa del mio sonnambulismo?
No.. qua c'è qualcosa di molto più grave sotto.. ma cosa?
Sono proprio paranoica, dovrei accontentarmi, fare la faccia da cane bastonato, che mi viene quasi sempre male, e chiedere scusa ma no, io non demordo e scoprirò perché stavo per uccidere Austin.
Mi sedetti su di una roccia in riva al mare, con i piedi nell'acqua.. che bella sensazione..
Decisi allora di farmi un bagno, il caldo si fece sentire, e non poco.
Tolsi la mia maglietta ed i miei pantaloncini e li poggiai sullo scoglio, sul quale ero seduta pochi minuti fa.
M'immersi e riaffiorai poco dopo.. quanto amo nuotare.
E rimango a galla, rilassandomi finché un tuono non mi sveglia di colpo.
Guardai in alto, il cielo dapprima soleggiato, s'incupì, facendo posto a grossi nuvoloni, carichi di acqua.
Ero parecchio lontana dalla riva quando le prime gocce di pioggia cominciarono a cadere.
'Cazzo!' pensai nuotando a fatica verso la spiaggia.
Le onde si fecero più insistenti e alte, tanto che cominciai ad essere sballottata di qua e di la.
"Aiuto! Qualcu.." e finii sott'acqua.
Una volta che la mia testa riaffiorò, feci un respiro profondo ma subito un'altra onda mi fece ritornare in apnea, senza neppure darmi il tempo di gridare 'aiuto'.
'Sono spacciata..' penso finché due forti braccia non mi cingono la vita e mi portano a galla.
Boccheggio, e a malapena vedo le cose attorno a me.
Il continuo movimento che ebbi in mare mi stordì e perciò persi i sensi.

AUSTIN'S POV

Tanya curò il mio polpaccio e una volta finito m'alzai in piedi, feci qualche passo e notai che non mi faceva male, almeno non molto.
"Non devi correre!" mi disse lei, prima di dirigermi a passo spedito da Emy.. dovevo parlarle.
Camminai sulla spiaggia posando il mio sguardo ovunque alla sua ricerca ma niente, non la vedevo da nessuna parte ma ecco che scorgo i suoi vestiti su di uno scoglio.. 'Dov'è lei?'
Tutt'a un tratto sento delle urla, provenienti dal mare in burrasca, il vento spira forte e innalza le onde.. la vedo, Emy, in difficoltà.
Mi decido a buttarmi in mare e nuoto il più velocemente possibile, anche se a fatica.
Una volta li, m'immergo, non vedendola in superficie e la scorgo precipitare verso il basso con gli occhi chiusi.
Trattengo il fiato e la raggiungo, le cingo i fianchi con le mie mani e la sorreggo.
Una volta che la mia testa sbuca fuori dall'acqua le mormoro di aggrapparsi a me ma lei parve non capire, e perse i sensi.
'Dannazione!' penso in serio pericolo.

ALE'S POV

Io ed Elena tornammo sui nostri vecchi passi, in via della spiaggia.
Avevamo perso di vista Emy e non avevamo la benché minima idea di dove fosse finché..
"Aiuto!!!!!!!!!!!" qualcuno gridò sommessamente.
"Elena, quella è la voce di Emy!" le dico trascinandola in spiaggia.
Una volta la vedo Austin che la sorregge e tenta di stare a galla, trasportato di qua e di la dalle onde, mentre Emy, sembra non dare segni di vita.
"Aspettami qui!" dico ad Elena dandole il mio telefonino e portafoglio, immergendomi in loro soccorso.

*pochi minuti dopo*

Austin era esausto, io pure.
Emy invece, pareva morta.. nel vero senso della parola.

ELENA'S POV

Non appena i due ragazzi la trascinarono di peso sulla spiaggia la soccorsi.
"Emy, Emy, sveglia!" la schiaffeggiai ma nulla..
Si mosse un poco, era ancora viva finché.. il suo cuore cessò di battere, lo notai dal semplice fatto che dalla sua bocca non uscì nessuno sbuffo.. non stava respirando.
"Ragazzi, Emy non respira!" dissi piangente sul corpo della mia migliore amica.



SALVE GENTE!
Ok, scusate se ieri non ho postato nessun capitolo ma ho avuto molto da fare e ho dovuto studiare scienze.
Sono troppo felice e mi sento un vero e proprio genio, dopo aver preso 8 nella verifica di matematica, e siccome volevo condividere la mia gioia con voi, eccovi il capitolo 34 (parte 2)!
Cosa ne pensate?????
Vi piace????
Cosa accadrà ad Emy? 
Vi lascio con un po' di suspance :********
Emy

PS. Volevo dedicare questo capitolo a Lisa, che domani compie gli anni, sperando che lo leggerà.. ;)
E ringrazio Rossana e le mie followers per il supporto che mi date! Siete davvero gentilissime :***
Ora mi dileguo, The Musketeers mi aspetta :***************




 

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Capitolo 37
*** Capitolo 35 (parte 1) ***


"Cosa vuol dire che non respira?" mi chiesero in coro con un espressione facciale decisamente tesa e preoccupata.
Ale, svenne alla notizia, mentre Austin m'aiutò.

AUSTIN'S POV

Elena aveva appena detto che Emy non respirava??????????????
No, non può essere.

ELENA'S POV

"Dobbiamo farle la respirazione bocca a bocca!" affermai esperta,  dopo i numerosissimi episodi che vidi con mia nonna di baywatch.
"Ci penso io!" disse Austin accovacciandosi accando a me.
Si chinò leggermente, le tappò il naso e bocca contro bocca, iniziò a darle aria.
Premette sul suo petto, tentando di rianimarla ma ancora niente.
La prima, la seconda e la terza .. finché al quarto tentativo Emy si riprese completamente, espellendo l'acqua dalla sua bocca.
"Emy!" io ed Ale le saltammo addosso e l'abbracciammo.

EMY'S POV

"Ragazzi, sto bene!" dissi "Non sono morta!"
"C'eri quasi però.."
"Grazie Elena!"
Ridemmo.

AUSTIN'S POV

Temetti davvero il peggio, poco fa, vedendo che i suoi occhi non s'aprivano..
'Fortuna che tutto è andato per il verso giusto..' penso per poi ricevere un bacio sulle mie labbra, da parte di Emy.
"Ringraziamento speciale!" mi sorrise e mi fece l'occhiolino.
Ci alzammo da terra e mi decisi, dovevo parlarle.
"Emy.. dobbiamo parlare.."
"Sì.. Ale, Ele, ci vediamo a casa, passeggio ancora un po' con Austin e poi vi raggiungo a casa!"
Emy strinse la mia mano.

ELENA'S POV

"Austin, mi raccomando, trattala bene. Se vengo a sapere che.."
"Ale.. zitto!" misi un dito davanti alla sua bocca e si placò. 

EMY'S POV

"Vai!" mi fece l'occhiolino ed io saltai al collo di Austin.
"Mi erano mancati i tuoi baci.." ammise sorridendo.
"A me eri mancato tu." dissi felice come non mai.

**

AUSTIN'S POV

"Austin, sicuro che funzionerà?" mi chiese Alex.
Annuii sicuro di me "Sì." risposi.
"Non sarà pericoloso?"
"Alex, smettila di fare il paranoico! Se ti dico che funzionerà, funzionerà!" lo sgridai.
Presi la siringa contenente quel liquido e m'avvicinai a lei..
"Austin.. sai che se James lo verrà a sapere sarai morto, vero?"
"Mi stai minacciando Mads?"





OK, è corto ma spero che vi piaccia comunque.
Fatemi sapere con una recensioncina, anche piccola piccola se vi piace o meno..
Che succede ad Austin? Perché tutt'a un tratto vede quel pezzo di passato???? Aveva ucciso lui Mads, davvero????????
Alla prossima con il capitolo 35 (parte 2)
:*********
Un bacio

Emy

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Capitolo 38
*** Capitolo 35 (parte 2) ***


Austin's pov

M'avvicinai lentamente alla ragazza legata.
Le accarezzai la sua guancia rosea e liscia e poi la baciai.
Nello stesso tempo però, conficcai a gran forza l'ago della siringa nel suo braccio.
Gemette di dolore, ma quel gemito fu placato dal mio bacio insistente.
"Austin basta!" mi disse Alex, rimasto ad osservare l'intera scena.
Non volevo fermarmi, il sapore delle sue labbra era fin troppo buono, come del resto il profumo dei suoi capelli.
"Ti ho detto basta!" e mi ritrovai a terra, dopo aver ricevuto un pugno dal mio migliore amico.
Sorrisi beffardo e annuii.
"Forza Mads, vieni con me." la prese sottobraccio e la condusse all'esterno.

**

Mi ripresi dal 'flashback' del mio passato e notai che Emy assunse un'aria decisamente scontrosa.
"Allora?"mi domandò.
"Cosa?" chiesi a mia volta scuotendo il capo, eliminando quell'orribile ricordo del mostro che ero.
"Ti ho chiesto di che cosa volevi parlarmi." mi rispose sbuffando, probabilmente per la scarsa attenzione che le 
stavo dando in quel momento.

Emy's pov

E per la prima vera volta, avevo modo di colloquiare con Austin senza interruzioni.
"Vedi.. Madison è, cioè era la mia ex.." si rattristò.
Lo guardai incitandolo a continuare.
"Non ero follemente innamorato di lei però, mi piaceva in qualche modo." aggiunse amareggiato.
"Cosa le è successo?" chiesi leggermente azzardata.
"è morta, purtroppo.." concluse poggiando la sua testa sulla mia spalla, incominciando a piangere.
"Non ritornerà più, mai più fra le mie braccia, lo capisci Emy?" mi sussurrò all'orecchio con voce tremolante finché..
"Ma tu guarda chi c'è qua.."
Ci voltammo di scatto e lo vedemmo, James.
"Che cosa vuoi?" domandò Austin stringendo i pugni e mettendosi davanti a me come scudo.
"Solo fartela pagare." 
E tirò fuori dai pantaloni una pistola, carica, pronto a sparare ad ogni mossa.
Austin mi prese il polso e lo strinse forte.
Era impaurito e ansioso allo stesso tempo.
"Aus.. mi-mi-mi sta-tai facendo ma-ma-le.." balbettai dolorante e lui lasciò immediatamente la presa su di me.
"Lo sai che ti amo, vero?" mi prese il viso fra le sue mani e i miei occhi s'intrecciarono con i suoi.
Rimasi senza parole..
Che cos'è che ha appena detto?
Ditemi che non sto sognando, ditemi che lui è qui e ha pronunciato quel 'TI AMO.' che aspettavo da tempo.
Il mio cuore batteva in contemporanea con il suo ma forse quelle parole le ha dette perché sa che tra poco..
NO, non posso neppure pensare ad una cosa del genere.. però potrebbe essere vera..
Alcune lacrime incominciarono a calare dal mio viso, Austin le asciugò con il pollice.
"Non piangere.." mormorò ad un centimetro dalle mie labbra "Sappi che tu hai il mio cuore.."
Annuii ma non facemmo in tempo a baciarci che James sparò un colpo in aria.
"Siete patetici, tu e la tua fidanzatina!" disse con freddezza "Non penserete mica di dissuadermi dal mio intento, vero?" ci domandò.
Scossi il capo e Austin rispose per embe:"No."
"Bene, perché è giunto il momento di dirvi addio.." 
Prima di premere il grilletto però una motocross s'impose fra noi e lui, impedendogli di farci del male.
"Togliti di mezzo!" sputò acido James.
La persona misteriosa scese dalla moto di Austin, che a fatica mantenne il suo autocontrollo.
"Calmati.." mormorai al suo orecchio vedendolo teso.
Annuì semplicemente ascoltando il mio consiglio.
Dopo qualche istante di silenzio, il motociclista si decise a rivelarsi sotto i nostri occhi..
Tolse il casco con le iniziali A.M. ed inseguito sfoggiò la sua chioma castana.
James rimase sorpreso e un timido sorriso spunto sulle sue labbra.
Fece cadere la pistola e corse ad abbracciare la ragazza.
"Ti credevo morta.." le disse.
Quando si staccarono lei si voltò verso di noi e..
"Madison?" Austin la riconobbe e rimase sorpreso di vederla.



Salve gente,
Potete uccidermi, vi do il permesso.
Mi spiace moltissimo di non aver aggiornato prima ma è che sono piuttosto occupata tra latino e altre storie in corso.
Spero comunque che questo capitoletto anche se corto vi potrà piacere comunque!
Nel prossimo vi dirò già che ne succederanno delle belle, questo era solo il finale del capitolo 35 (parte 2).
Baci  e ancora innumerevoli scuse! :***
Emy
P.S. Rossana te lo dedico! Grazie mille per tutto ;)

 

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Capitolo 39
*** Capitolo 36 (parte 1) ***


SPAZIO AUTRICE:

Sono un'emerita imbecille, scusate per il ritardo ma non avevo 1) idee; e 2) voglia di scrivere;
Senza contare i compiti e le altre storie in corso.
Ricopritemi pure di insulti, li merito!
Vi avviso subito dicendovi che il prossimo capitolo sarà l'ultimo ma.. alla fine del 36 (parte 2) ci sarà una sorpresa.
La volete ora????? No dai ahahahahahahah
Alla prossima! (cioé o in serata, o domani, dipende. Il capitolo è pronto sostanzialmente).
Spero che vi piaccia questo capitolo.
Emy 




 

*un mese dopo*

 

 


EMY'S POV

 

 

Tutto era ritornato alla normalità, o quasi.

Beh.. la sola cosa che è realmente cambiata è il fatto che Elena se ne sia andata, e Ale sia partito con lei. Sapete, ora stanno insieme e sono felicissima per loro.

Nonostante senta la sua mancanza, -Ale è insostituibile per me-, devo ammettere che Austin non è da meno, infatti eccomi qua, tra le sue braccia, di mattina, nel suo stesso letto.

E chi l'avrebbe mai detto?

Tra lui e Madison, da quel giorno in cui ci ha salvato la vita, non c'è stato più assolutamente niente se non qualche “ciao, come stai? Ti pensavamo morta etc..”

Ammetto che la mia gelosia crebbe di giorno in giorno dalla sua magica ricomparsa, però si è lentamente attenuata. Purtroppo resta ancora il fatto che lei è alta, magra, bella e sopratutto farebbe invidia a Miranda Kerr, mentre io al contrario sono un orribile mostriciattolo che si nasconde ovunque pur di non farsi vedere da nessuno.

“Hey..” la sua voce impastata dal sonno mi fa risvegliare dai miei pensieri contorti.

“Hey.” rispondo in un sussurro, arrossendo leggermente.

Mi accarezzò la guancia dolcemente, ed inseguito con due dita m'alzò il mento così che i nostri sguardi s'incatenassero l'un l'altro.

“Dormito bene?” mi chiese baciandomi il naso.

Annuii semplicemente, mostrandogli uno dei miei migliori sorrisi.

“Andiamo a fare colazione?” mi domandò ma non feci in tempo a rispondere che qualcuno irruppe nella stanza, senza neppure preoccuparsi di bussare.

“Alex, devi lasciarmi in pa-..” Tanya ci guardò, Austin cominciò a ridere ed io mi coprii il viso con le coperte “Oh santo cielo! Scusatemi!” esclamò in preda alla vergogna più totale, uscendo poi dalla stanza con una faccia decisamente scioccata, chiudendo la porta alle sue spalle.

Scoppiammo a ridere insieme, come trattenere le risate in una situazione del genere?

Ci riprendemmo ed in men che non si dica ci preparammo per uscire a fare colazione.

Il mio stomaco brontolava di brutto e avevo l'acquolina in bocca.

Oh giusto, dimenticavo.. Alex, io ed Austin abbiamo chiarito tutto e siamo ritornati a fare parte del gruppo. Menomale che ci ha perdonati.

A dirla tutta non era benché minimamente interessato a me. Si è messo con me solo per far si che Austin mollasse Tanya. Ci pensate? Ha fatto tutto per una bionda ossigenata che manco lo guarda di striscio.

Ah l'amour! Beh.. io per ora l'ho trovato!

 

Dopo esserci seduti ad un tavolo per due m'arrivò un sms, che ruppe quel fatidico silenzio creatosi fra me ed il mio ragazzo.

“Non rispondi?” mi domandò indicando la tasca che stava vibrando.

“Oh emh.. si.” lo estrassi, premetti per sbloccarlo e lessi ciò che vi era scritto.

 

DA: Mamma

A: Emy

 

Chiamami, è urgente.

 

Assunsi un'aria decisamente perplessa e poi risposi.

 

DA: Emy

A: Mamma

 

Perché non chiami tu?

 

Non inviaii il messaggio, ricordandomi che lei avrebbe pagato molto di più, e ch'io avevo preso una tessera americana apposta per queste cose.

“Qualcosa non va?” mi chiese Austin notando che stavo digitando il suo numero con molta fretta.

“No, no..” scossi il capo e m'alzai con il telefono premuto contro l'orecchio destro “Torno subito.”

e m'avviai verso l'esterno proprio mentre mia madre rispose.

“Pronto, ciao tesoro.” mi disse con il fiatone.

“Mamma, che ti succede? Hai per caso corso?”

“Sì, tuo nonno è all'ospedale, lo hanno ricoverato d'urgenza.” mi disse con agitazione e un pizzico di malinconia della voce che mi fece supporre il fatto che stesse piangendo.

“Com'è potuto succedere?”

“Non lo so, è quello che sto cercando di capire. Sono appena arrivata qui. Mi hanno chiamato in ufficio dicendomi che avrebbe subito l'intervento oggi stesso.”

“Oh.. spero che tutto andrà bene.” le dissi ormai sull'orlo della disperazione.

Qualche lacrima solcò il mio viso e Austin, dapprima dentro, mi raggiunse sulla soglia.

“Hanno port-..” cominciò a dire in un sussurro quando mi vide piangere.

“Arrivo.” mimai e lui annuì rientrando nel piccolo café.

“Senti tesoro, abbiamo posticipato il tuo viaggio di ritorno. Devi assolutamente partire tra qualche oretta, non sappiamo se ce la farà. Poi Carmela ha già il biglietto e tutto il necessario poiché tu parta.” mi spiegò ed io scoppiai.

“Non posso partire!” urlai.

“Emy è per tuo nonno!” ribatté lei.

“Ma .. io, Austin..” tentai di formulare una frase di senso compiuto ma balbettai peggiorando la situazione.

“Mi spiace moltissimo. So che ci tieni tantissimo a lui ma l'avresti comunque lasciato tra un mese.”

Aveva ragione, nonostante tutto.

Cosa cambiava un mese in più, o un mese in meno?

Forse avrei elaborato meglio il nostro addio e avrei pianificato di fare molte cose con lui.

“D'accordo.” mormorai flebilmente “Ci vedremo in aereoporto.” e chiusi la chiamata andandomene via di li, via da Austin sapendo che gli avrei causato solo e soltando dolore.

“Emy! Aspetta!” la sua voce si fece largo dietro di me.

Mi stava inseguendo, così iniziai a correre il più veloce possibile senza dargli neppure il tempo di raggiungermi.

Fu un gesto terribile da parte mia, ma voglio che lui mi stia lontano, non avrei il coraggio necessario di dirgli 'Addio'.

Non subito almeno.

 

AUSTIN'S POV

 

Ero felice che Emy fosse divenuta la mia ragazza, e che la scorsa notte si fosse concessa a me.

Madison mi deve molte spiegazioni extra, del resto l'amavo e la sua improvvisa scomparsa mi ha fatto stare male, malissimo.
L'averla rivista mi ha riaperto un varco enorme nel petto, forse sanato dalla presenza costante di Emy nella mia vita. L'amo ma forse dovrei aspettare a dirglielo. È vero che quella parola mi è sfuggita dalla bocca il mese scorso, prima che Madison fermasse James dal ucciderci ma pensavo di non rivederla più,insomma, di morire.

Devo dei ringraziamenti a Madison, anzi sono in debito con lei.
"Avrai modo di ripagare questo piccolo debito, molto presto." mi disse partendo con James e seppi a cosa, probabilmente, stesse alludendo.

Presi un respiro profondo e, seduto dinanzi a lei nel bar mi decisi a parlare quando, quel suo maledettissimo telefono interruppe l'atmosfera silenziosa creatasi. Le chiesi se tutto era a posto e mi fece cenno con il capo di si, prima di uscire e lasciarmi li come un fessacchiotto.

Arrivati i nostri due cappuccini con brioches, dissi alla cameriera che sarei andato a chiamare Emy, altrimenti si sarebbe raffreddata la bevanda.

Corsi nella sua direzione e l'avvertii.

Quando si voltò verso di me vidi che stava letteralmente piangendo, mi spezzò il cuore vederla così.

Annuii al suo comando che mi diceva di entrare e che sarebbe arrivata di li a poco ma quanto mai..

Subito dopo aver chiuso la chiamata scappò via, via dal locale, via da me.

'Chissà cosa le successe?' pensai con il fiatone, dopo la corsa che feci per raggiungerla, invano.

 

**

 

Tornai a casa, i miei zii m'attendevano per avvertirmi del cambio di programma, ma capirono dalla mia freddezza che sapevo già tutto.

Salii al piano superiore dove vi trovai la mia valigia già pronta.

Sbucò alle mie spalle Carmela sorridendomi timidamente.

Varcò la soglia della camera e dopo essersi seduta sul letto con me, mi strinse in un caldo abbraccio ed io non potei più trattenere le lacrime.

“Tranquilla.. se ti ama, capirà.”

'Già.. se mi ama.' pensai ancora tra le sue braccia consolatrici.

 

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Capitolo 40
*** Capitolo 36 (parte 2 _ FINALE) ***


EMY'S POV

 

Dopo aver passato circa un'oretta a parlare con Carmela, presi la decisione più drastica da fare, ovvero.. chiamare Madison e inscenare un falso tradimento.

Ok, la mia mente sta eccessivamente divagando in questo caso anche se mi sarebbe comodo prendere questa strada.

“Sei seria?” mi chiese Carmela che ricomparve con una tazza di caffè fumante.

“Come?” le domandai “Non ho detto o fatto nulla.” alzai le mani in segno di difesa.

“Ti conosco fin troppo bene nipote e quel tuo sguardo so a cosa allude.” mi disse e così vuotai il sacco spiegando le mie intenzioni.

Rimase a bocca aperta dopo il racconto del mio dettagliatissimo piano.

“Non oserai mica farlo spero?”

Annuii facendo uno dei miei soliti sorrisetti.

“Emy.. capisco che non vuoi dirgli addio e robe del genere ma non puoi inscenare un tradimento. Uno ci staresti troppo male e due mentiresti al ragazzo che ami. Nonostante sia un piano con i fiocchi non puoi metterlo in atto, é solo una scappatoia che ti inventi per sfuggire dai problemi più grossi. Va e parlaci a quattrocchi.” m'incoraggio.

Annuii debolmente catapultandomi nuovamente tra le sue braccia.

“Attenta o farai rovesciare il té sul pavimento.” mi disse ridendo.

“Fatti forza Emy, non tutti i mali vengono per nuocere dopotutto e supererai la cosa.” mi fece un buffetto sulla guancia prima di lasciarmi da sola nella mia stanza.

Guardai l'ora dal mio cellulare e immancabilmente vi ritrovai 25 SMS da Austin e 7 chiamate perse, sempre da lui. Non me n'ero neppure accorta..

'Emy.. sei abbastanza grande e forte da poter superare tutto perciò alza questo culo dal letto e vai a parlarci!' penso ma resto ancora seduta sul letto senza la benché minima voglia di farlo.

L'unica opzione che rimase fu inviargli un SMS dicendogli di incontrarci in spiaggia.

 

**

 

Il luogo dell'appuntamento fu stabilito, con l'ora.

Le due in punto al bar sulla spiaggia avevamo accordato.

Presi un po' di tempo e andai al capannone a salutare Alex, Tanya e Dave.

Tanya ed io in questo periodo ci siamo riavvicinate moltissimo, forse il nostro odio per Madison, o forse per semplice voglia di fare conversazione.

“Hey Emy!” mi salutarono in coro venendomi in contro.

“Ciao ragazzi!” mi sforzai di sorridere il più possibile.

“Che succede?” mi chiesero poi.

“Beh.. ero passata a salutarvi.” tutti gli sguardi si puntarono verso di me e mi feci piccola, piccola.

“Vuol dire che te ne vai?” mi domandò Alex.

Annuii. “Purtroppo si.” ammisi amareggiata.

“Non puoi lasciarci!” continuò Tanya.

“Già” concordò Dave, con il quale avevo stretto amicizia.

“Lo so ma mio nonno è all'ospedale e potrebbe non farcela.” spiegai “I miei hanno posticipato il volo a questa sera.” concluse con le lacrime che minacciavano di scendere dal mio viso.

"Austin lo sa?" mi chiese Alex.

Scossi il capo. "No, glielo dirò nel pomeriggio." affermai.

“Vieni qui!” mi strinsero poi in un calorosissimo abbraccio, uno di quelli che non dimenticherò tanto facilmente.

“Vi voglio bene.” mormorai.

“Anche noi Emy.” e ci separammo.

Tutti, tranne Dave, stavano singhiozzando.

Alex ormai aveva consumato tutto il pacco di fazzoletti che aveva sulla scrivania.

“A presto amici!” li salutai un'ultima volta con il sorriso sulle labbra pronto a svanire non appena voltato l'angolo.

Tutto mi crollò addosso.

'Eppure non avevo attuato il mio piano..' pensai vedendo Madison con le spalle alla parete ed il mio Austin, baciarla ininterrottamente e toccarle le parti scoperte del corpo.

Chiusi gli occhi, o meglio, strizzai gli occhi più volte per rendermi conto che tutto fosse vero.

'Beh.. almeno ora avrò una valida scusa per partire' pensai correndo via piangente.

 

**

 

L'ora del nostro appuntamento arrivò ma decisi di non presentarmi.

La scena di prima dei due mi stava uccidendo e continuava a riprodursi senza interruzione nella mia mente. Scossi il capo eppure li vedevo ancora.

Dannazione!' pensai e con forza diedi un calcio al comodino facendo quasi cadere la lampada posta su di esso.

Chiamai Elena, la mia unica ancora di salvezza, sperando che mi avrebbe consolato e che avrebbe mantenuto una conversazione più lunga di un ora.

 

AUSTIN'S POV

 

 

Era sull'orlo di abbassare i miei boxer quando..

"No." fermai Madison dal continuare.

"Che c'è?" mi domandò scocciata ma principalmente delusa dal mio comportamento."Paura?" mi guardò maliziosamente e si inumidì le labbra con un tocco lieve della lingua.

"No affatto.. solo che .. dovrei andare." le dissi rialzandomi i jeans e sistemandomi per bene "Emy mi aspetta." e corsi via, per raggiungerla sulla spiaggia.

Madison mi fa sempre questo effetto, devo impedirlo però, sto con Emy, punto e stop. penso arrivando sul luogo stabilito.

Non c'è nessuno, forse se n'è dimenticata, o forse si è addormentata sul divano come suo solito.

_____

 

L'attesi per quasi un'ora e mezza, di lei nessuna traccia ancora.

'Avrei dovuto saperlo che non sarebbe venuta.' pensai finché il mio flusso di pensieri fu interrotto dalla voce di Alex.

"Hey amico, che fai qui?" mi domandò.

Lo guardai e mormorai un 'Niente, aspetto Emy.'

"Non sai che adesso è in partenza?" mi chiese e lo guardai a bocca aperta, incapace di formulare una frase.

'La mia Emy..in.. partenza?' come una furia presi Alex per il polso e ci dirigemmo, in macchina, all'aereoporto.

'Deve sapere che l'amo.' pensai guidando il più veloce possibile per raggiunge destinazione in tempo.

 

EMY'S POV

 

"Ci mancherai Emy." mi abbracciarono Massi e Carmen.

"Anche voi." risposi trattenendo le lacrime il più possibile.

"Ok, allora .. ehm.. io.."

"Vai. Salutaci tutti la in Italia."

Annuii e mostrai i miei documenti ai controllori.

"Può passare signorina." sorrisi e ripresi la mia carta d'identità.

"Emy aspettaaaaaaa!!!!!!!" quella voce.. non può essere qui! pensai voltandomi di spalle e ritrovandomi Austin a pochi metri di distanza.

"Emy.. non puoi andartene!" mi disse ma lo ignorai continuando a camminare.

"Emy." mi prese per l'avambraccio.

"Perché non potrei partire quando c'è in ballo la vita di mio nonno?" domandai scocciata " E poi non c'è niente che mi possa far restare.." sussurrai trattenendo le lacrime.

"Come mai non mi hai detto che partivi?" mi chiese arrabbiato.

"Avrei voluto farlo, solo che poi ti ho visto con Madison!"

"Ho dovuto!"

"Hai dovuto? Non è un motivo valido!" urlai e notai solo ora che tutti gli occhi erano fissi su di noi.

"Emy, lascia che ti spieghi.."

"No." affermai con decisione "E comunque sarei dovuta partire.." mormorai lasciandolo di sasso, voltandogli le spalle e percorrendo il vialetto verso i check-in.

"Ha minacciato di ucciderti!"

Mi fermai improvvisamente.

"E pensi che io ti creda?" domandai a mezz'aria senza guardarlo negli occhi.

"Si. Lei mi ama ancora e non sopporta che io stia con te. Suo fratello, James mi ha minacciato di ucciderti se non mi rimettevo con lei." mi raccontò tutto.

"Dovevi proprio farlo il giorno della mia partenza?" domandai piangente.

"Emy.. ti stavo proteggendo."

 

* AUSTIN'S POV *

 

(Flashback)

 

"Madison ti rivuole." una voce alle mie spalle mi fece sobbalzare.. James.

"Io ho Emy, mi spiace. E poi non m'interessa più di lei.. ricordi che ha finto di morire?" risposi ma mi arrivò un pugno nello stomaco.

"L'avete costretta voi!" mi disse a denti stretti.

"Non è affatto vero." risposi ma mi guadagnai un ulteriore colpo.

"Ascoltami bene.." incominciò "Se non ti rimetterai con mia sorella oggi stesso, io giuro che farò saltare le cervella alla tua ragazza."

 

EMY'S POV

 

Credergli oppure no?

"Non ti credo." l'istinto parlò per me.

"Dimmi che non mi vuoi più, dimmi che non mi ami e ti giuro che scomparirò per sempre dalla tua vita.. ma ho bisogno che tu me lo dica, qui, adesso, davanti a tutta questa gente."

"Austin, vattene via."

"No, non ti lascerò partire!"

"Perché sei così testardo?" domandai "Perché non vuoi lasciarmi partire una volta per tutte?"

"Beh.." cominciò "Non puoi andartene perché.." si fermò e le nostre iridi combaciarono alla perfezione. Potevo sentire il suo respiro sulla mia pelle, era a pochi centimetri da me e.. mi baciò.

All'inizio rimasi completamente rigida ma poi ricambiai quel bacio che si fece più intenso e sentimmo degli applausi alle nostre spalle.

'Che diavolo ho fatto?' pensai.

Le nostre labbra si staccarono ma rimanemmo fronte contro fronte, mani nelle mani, occhi negli occhi..

"Non puoi andartene perché io ti amo.. e mi hai dato la conferma che anche tu provi lo stesso per me." soffiò sulle mie labbra sorridendomi e così feci anche io, incredula dopo aver sentito le sue parole.






SPAZIO AUTRICE:
Ebbene si, putroppo è finita.
Ho voluto postarvi oggi il finale poiché l'avevo già preparato e non mi andava di fare aspettare le persone che leggono.
Inoltre non potevo permettervi di rimanere nel dubbio e così vi svelerò la sorpresa..
Siete d'accordo sul fare un seguito a 'Magnets'?
Ho già molte idee in mente per la seconda parte, vorrei solo sapere da voi carissimi lettori/lettrici e followers cosa ne pensate.
(Finire con il ti amo di Austin è abbastanza romantico, però mi fa passare per stronza ahahahaah, insomma.. immagino vogliate sapere di più. XP) Fatemi sapere al più presto!  
Alla prossima (sempre che ci sarà un continuo, e sempre che questa storia vi sia piaciuta)
Un saluto :**
Emy

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Capitolo 41
*** AVVISO ***


IL SEGUITO DI QUESTA STORIA SI INTITOLA NOT FAR ENOUGH. MI ERO COMPLETAMENTE DIMENTICATA DI SCRIVERVELO NEL CAPITOLO PRECEDENTE. PERDONATE LA MIA SBADATAGGINE. DETTO CIò, VI SALUTO. UN BACIONE E TANTI SPECIALI RINGRAZIAMENTI PER LE PERSONE CHE HANNO RECENSITO E MESSO QUESTA STORIA TRA LE PREFERITE, TRA LE RICORDATE E TRA LE SEGUITE. GRAZIE MILLE :*** EMY

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