PPF - Passato Presente Futuro

di Arky
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La fuga ***
Capitolo 2: *** Sull' Espresso per Hogwarts ***
Capitolo 3: *** Lo Smistamento ***



Capitolo 1
*** La fuga ***


PPF – Passato Presente Futuro

E rieccomi ancora, con un'altra storia tutta da scrivere (o leggere, a seconda dei ruoli ^_^).
Non ho scritto i pairing nei personaggi semplicemente perché non sono molto precisi, alcuni sono indecisa se metterli e, soprattutto, alcuni sono a sorpresa quindi vi chiedo di continuare a leggere anche se il pairing momentaneo non vi piace perché potrebbe cambiare in uno che vi interessa.
Un’ ultima cosa, questa non sarà una Harry/Draco (e qui partono i fischi), in compenso sarà anche una Sirius/Remus (i fischi si calmano un pochino) perché è il mio pairing preferito.
E dopo questa noiosissima parte introduttiva vi auguro (impossibile se scrivo io)
Buona Lettura.

La fuga

Era una notte tempestosa quella.
Il mare intorno all’isola era in burrasca: onde altissime torreggiavano e si infrangevano sugli scogli dell’isolotto, mandando spruzzi di acqua e schiuma sulla casa abbandonata che lo abitava.
Apparentemente abbandonata.
Infatti quella casa non era abbandonata, da un po’ di tempo era abitata dalle persone più viscide e malvagie che siano mai esistite: Lord Voldemort e i suoi fedeli seguaci, i Mangiamorte.
Una piogga incessante batteva sulle finestre sbarrate da assi di legno e il vento ululava così forte da sembrare un lupo impazzito.
Quella sera d’Estate c’erano tutti i Mangiamorte al covo: era una giornata di festa, per loro: il Signore Oscuro aveva ritrovato molti dei suoi seguaci e quindi si doveva festeggiare.
Ma non tutti festeggiavano.
Infatti, in una stanza all’ultimo piano, una ragazza pensava, rifletteva, si spremeva le meningi per riuscire a trovare un modo per fuggire da quell’Inferno.
“Pensa, dai, pensa, rifletti, ci dev’esser pure un modo per fuggire, Black è fuggito da Azkaban e io non riesco a fuggire da qui? Bhe, bisogna contare che lui è un Animagus e le guardie lì sono cieche. Dai, pensa” continuava a ripetersi la ragazza.
Era lì a rimuginare da un’ora quando le venne l’idea.
-Scusa, ehi tu, si dico proprio a te- disse alla guardia.
-Voglio partecipare, anche io sono una Mangiamorte, quindi ne ho il diritto e sono sicura che il Signore Oscuro Voldemort ne sarà molto felice- disse alla guardia.
-Tu non me la racconti giusta ragazza, fino a ieri dicevi che odiavi Lord Voldemort e adesso dici che vuoi partecipare a una sua “festa”? Non so…- disse la guardia.
-Hai ragione, hai perfettamente ragione a non fidarti, solo che adesso che ha ritrovato tutti i suoi seguaci, o quasi, bhe, non vale più la pena di cercare di fuggire, continuerei a subire la Maledizione Cruciatus fino alla morte se continuo così, se lo seguo almeno avrò un po’ di potere- disse con tono rassegnato.
-Vedo che inizi a ragionare, però ti sottoporrò lo stesso alla Maledizione Imperius, ci stai?- le disse la guardia.
-Ci sto- disse alla fine.
-Imperio- disse la guardia, poi aprì la porta.
Appena uscita, la ragazza tirò un pungo alla guardia, per stordirla, poi gli prese di mano la bacchetta.
-Stupeficium- disse, e dopo aver legato con delle corde magiche la guardia svenuta, si allontanò.
“Che idiota, ancora l’ha capito che oramai sono immune alla Imperius? Allocco…”pensò mentre si voltava per correre.
“Allora, ho esattamente cinque minuti per fuggire, prima che scoprano che sono scappata” pensò mentre correva dritta al magazzino degli accessori dei prigionieri.
“Allora” pensò quando fu arrivata.
-Alhomora- sussurrò e la porta si aprì.
Nel magazzino c’erano: delle bacchette, una Firebolt, delle boccette di veleni e un Mantello dell’Invisibilità.
Prese la sua bacchetta, la Firebolt e il Mantello.
“La mia cara, vecchia bacchetta” pensò mentre si avviava alla finestra più vicina.
-E’ fuggita, è fuggita- si udì in lontananza.
“Ora o mai più” pensò, poi si buttò dalla finestra e montò sulla Firebolt.
-Vai al massimo bella!- gridò, mentre i primi Mangiamorte si avvicinavano alla finestra.
La Firebolt schizzò al massimo sotto la pioggia, allontanandosi sempre di più dall’isolotto.
Quando fu sicura di trovarsi ad almeno cinque o sei miglia dal covo si fermò.
-Libertà!!- gridò con quanto fiato aveva in gola.
-Dopo sei anni…-continuò.
-E ora le cose serie- disse, estraendo la bacchetta.
-Guidami- disse, tenendo la bacchetta dritta sulla mano.
Stava andando ad Ovest, e la Terraferma era a Sud, si girò a sinistra e ricominciò la sua pazza corsa nella notte, con il vento che le scompigliava i capelli e la pioggia e le onde che le bagnavano la faccia.
-Finalmente, dopo tanto tempo…- disse felice, mentre volava verso Sud, nella speranza di dare manforte al Ministero, contro quell’uomo che tanto odiava e che tanto male le aveva causato.

***

-Signore, signore, è scappata, questa volta c’è riuscita!- disse Lucius Malfoy tornando di corsa alla stanza principale.
-Chi è quell’incapace che avevo messo alla porta per fare la guardia?- chiese Voldemort senza nascondere la sua rabbia.
-Lui- disse Malfoy con disprezzo.
-Crucio- disse Voldemort puntando la bacchetta contro l’uomo.
Poi, interrompendo la Maledizione, chiese:
-Cos’è successo? Parla- sibilò.
-Lei ha detto che voleva partecipare alla cerimonia...-
-E tu l’hai liberata? Che raz..-lo interruppe Malfoy, che zittì a un cenno del suo signore.
-Continua- disse Voldemort alla guardia.
-Io le ho detto che non mi fidavo, perché fino a ieri diceva che vi odiava, però lei mi ha detto che non le conveniva più rimanervi contro quindi la sottoposi alla Maledizione Imperius e aprii la porta, dopo di che ricordo solo di un pungo e di aver perso la bacchetta- finì il soldato.
-Quante volte ti devo ripetere che la Maledizione Imperius non ha più alcun effetto sulla ragazza?- urlò Voldemort.
-Mi dispiace padrone, giuro che non succederà mai più, mi dia la possibilità e mi riscatterò signore, vi prego- lo supplicò la guardia.
-Lucius, fai tu, non voglio sporcarmi le mani con certi imbecilli- disse Voldemort vagamente disgustato.
-Certo, signore- disse Lucius.
-No, vi supplico, no!- gridò la guardia, disperata.
Malfoy estrasse la bacchetta e gliela puntò contro.
-Avada Kedavra- sibilò Malfoy e un lampo di luce verde schizzò dalla sua bacchetta verso l’uomo, che, colpito dalla Maledizione, si accasciò a terra, morto.
-Liberatemi di questa feccia- disse Voldemort, e alcuni Mangiamorte si staccarono dal cerchio che si era formato lì intorno e trascinarono fuori il cadavere.
-Adesso cosa facciamo, signore?- chiese Malfoy a occhi bassi.
-La cerchiamo, non può essere andata lontano a nuoto- disse semplicemente Voldemort.
-Ehm… veramente- balbettò Malfoy.
-Veramente cosa, Lucius?- chiese Voldemort.
-Ha rubato la sua bacchetta, una Firebolt e il Mantellò dell’Invisibilità- disse sottovoce il Mangiamorte.
Voldemort rimase a bocca aperta.
-Ci siamo fatti emeritamente fregare da una ragazzina di quindici anni, abbiamo toccato il fondo- constatò poi con amarezza.

Ecco qui il primo capitolo, che ve ne pare, per favore recensite che in fatto di recensioni sto messa così male che mi sotterrerei.
Vedrò di aggiornare presto, ma non prometto niente. (e a chi dovrebbe interessare sta robaccia?ndLucius)(qualcuno ti ha interpellato?ndMe)(no ma…)(no niente ma, qualcuno ti ha interpellato?ndMe)(no…ndLucius)(ecco, allora zitto che potrei farti fare cose che neanche immagini ndMe)(tipo?ndLucius)(ho alcune subdole ideuzze buahahahaha è_é nd Me)(oh oh, io scappo ndLucius, che sta correndo a 50 all’ora)
Mi potete dire se si legge con la scrittura comc sans???
Bene, e dopo queste stupide cretinate vi dico
Al prossimo chappy amigos!!!

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Capitolo 2
*** Sull' Espresso per Hogwarts ***


PPF – Passato Presente Futuro

E rieccomi...con un altro chappy!!! Scusate per il disastroso ritardo ma ho avuto degli inconvenienti:
1)dovevo leggere l'Ordine della Fenice per continuare questa roba;
2)il libro mi è arrivato il giorno prima di andare in vacanza quindi...;
3)tornata dalle vacanze ho ritrovato il pc rotto e neanche un word funzionante;
4)non me ne teneva di scrivere (questo somiglia più a un capriccio che a un inconveniente).
E dopo questa noiosissima introduzione vi auguro e spero che facciate
una Buona Lettura.

Sull' Espresso per Hogwarts

Il primo Settembre di quell' anno era una classica giornata autunnale.
Le foglie oramai iniziavano a cadere e un sole pallido faceva capolino tra le poche nuvole portate dal vento leggero.
Insomma, il primo settembre di quell' anno era la giornata ideale per tornare a Hogwarts.
Harry, Ron e Hermione salirono sul treno e dopo aver salutato per bene la famiglia Weasley, Lupin, un bel cagnolone nero e il resto della scorta iniziarono a cercare uno scompartimento vuoto.
-Harry, io e Ron siamo Prefetti, quindi abbiamo un nostro scompartimento, dovremmo andare- disse Hermione.
-Dai, almeno aiutatemi a trovare uno scompartimento vuoto, non potete abbandonarmi così!- scherzò Harry.
-Va bene, ma se si fa troppo tardi ti arrangi, okay?- disse Hermione.
-D' accordo- rispose il moro, quando una ragazza gli corse incontro.
-Voi non mi avete vista- disse ai ragazzi, poco dopo si coprì interamente con un mantello e sparì.
-Ma che...- iniziò Harry, ma fu interrotto da Lucius Malfoy che correva verso di loro.
Appena li vide si ricompose.
-Buongiorno Potter, quanti altri Dissennatori hai visto oggi?- chiese in tono beffardo.
Harry non rispose.
-Comunque, avete per caso visto una ragazza alta più o meno così, con i capelli ricci, biondo scuro e gli occhi verdi?- chiese.
Ron aprì la bocca per assentire ma Hermione gli pestò un piede, così che fu Harry a parlare:
-No, non abbiamo visto nessuno che corrisponda a questa descrizione, ma anche se lo avessimo fatto, non l'avremmo certo detto a lei- disse, con una nota di sfida nella voce.
-Molto bene- concluse Malfoy, uscendo dall' Espresso.
-Sh...- sussurrò la ragazza all'orecchio di Harry, che non fiatò.
-Se la vedete, avvisatemi- disse Malfoy, ricomparendo sul treno e poi sparendo di nuovo..
Poco dopo il treno si mosse e iniziò a prendere velocità.
-Harry, senti, noi dobbiamo andare, ci dispiace, intanto fai conoscenza, ciao- disse Hermione afferrando Ron per una manica e trascinandolo verso lo scompartimento dei Prefetti prima che potesse reclamare.
Intanto la ragazza invisibile spinse Harry in uno scompartimento vuoto.
Dopo aver chiuso la porta si tolse il mantello e si presentò:
-Piacere, Jennifer Hongrie, sono nuova, se ho capito bene tu sei Harry Potter, giusto?- chiese.
-Giusto- rispose Harry.
-Piacere- disse stringendole la mano.
-Dove sono i tuoi bagagli?- le chiese Harry.
-Sono già ad Hogwarts, Silente mi ha concesso questa grazia-.
-Perchè?-.
-Per lo stesso motivo per cui non ho potuto frequentare Hogwarts sin dall'inizio, suppongo- rispose Jennifer mettendosi comoda sul sedile di fronte a quello di Harry.
-Cioè?- le chiese il moro, accigliato.
-Qualcosa del tipo che i Mangiamorte mi seguono apparentemente senza un motivo e mi sono dovuta nascondere per un bel pò- .
-Ma saresti stata sicuramente più al sicuro ad Hogwarts- obiettò Harry.
-Ad Hogwarts si, ma non sulla strada per andare ad Hogwarts- rispose la ragazza.
-Comunque, ho sentito che hai avuto un processo, com'è andata?- chiese preoccupata Jennifer.
-Suppongo bene, se sono qui- rispose Harry, mettendosi anche lui comodo e incrociando le mani dietro la testa.
-Devo tutto a una provvidenziale apparizione di Silente come avvocato difensore- spiego dopo.
-Bene- fece la bionda.
-Comunque io ti credo- continuò.
-Grazie, è bello non sentirsi dire "pazzo" una volta tanto- rispose il ragazzo con un sorriso amaro.
-Comunque, come farai a tenere il passo con le lezioni ad Hogwarts? Quest'anno ci sono anche i G.U.F.O.- chiese Harry.
-Sono stata addestrata, conosco la maggior parte degli incantesimi-.
-Ho dei problemi con il Patronus però- disse dopo.
-Sai evocare un Patronus?- chiese Harry, stupito.
-Sì, certo, anche tu no?-.
-Sì, ma sono l'unico del mio anno-.
-Bhe, non più- sorrise la ragazza.
-Il tuo che animale è?-.
-Un cervo, il tuo?-.
-Il mio è, bhe, un centauro- rispose semplicemente la ragazza.
-Wow! E perchè? Il mio è un cervo perchè mio padre da Animagus era un cervo, ma il tuo è, come dire, insolito- disse il ragazzo guardandola negli occhi.
-Credo che il mio sia un centauro perchè quelli come me sono sempre stati centauri-.
-Quelli come te?- si accigliò Harry.
-Sì, quelli come me, oh, non te l'ho detto? Io sono una tri-veggente- rispose Jennifer.
-Una tri-cosa?-.
-Una tri-veggente, una veggente un pò speciale: non so leggere solo nel futuro, ma anche nel passato e nel presente-.
-Nel presente?-.
-Sì, cioè, potrei vedere che fanno i tuoi amici in questo momento, o qualcun'altro a Londra, ad esempio-.
-Wow, è...strano- disse Harry, stupito.
-Ed è ancora più strano che sia proprio io la prima strega ad avere questo dono-
-Perchè è strano che sia proprio tu?-
Bhe, perchè io sono una Mezzosangue, cioè, mia madre era una Nata Babbana e mio padre il figlio di un Babbano e una Purosangue-
-Ma perchè dovrebbe essere strano?- continuò Harry.
-Perchè la mia famiglia è piena di Babbani e se non mi sbaglio i Babbani non sanno nemmeno cosa siano i Centauri- rispose Jennifer.
-Se la metti così...- disse Harry, confuso.
-Comunque, potresti farmi un favore, un favore che rimanga solo fra me e te?- chiese Harry insicuro.
-Sì, certo, spara- fece Jennifer avvicinandosi per capire meglio.
-Bhe, tu hai detto che mi credi, ma saresti disposta a credere anche che Sirius Black è innocente, se te lo dicessi io?- chiese Harry, dandosi mentalmente dello stupido.
-Ehm...Sirius Black dici? Mmm...sì, dai, si può fare, tanto io non ci rimetto niente, quindi, si, ti credo- affermò decisa.
Harry era rimasto a bocca aperta per la sorpresa.
Davvero quella ragazza gli credeva anche su Sirius?
"Incredibile!" pensò Harry.
-Era questo il favore?- chiese Jennifer, riportandolo alla realtà.
-Ehm, no, no, no, no. Il favore è se potresti vedere che sta facendo ora?- le chiese il moro.
-Sì, certo, dammi un momento- gli disse chiudendo gli occhi e concentrandosi.
Quando li riaprì, i suoi occhi non erano più verde smeraldo, come poco prima, ma bensì grigi e luccenti come l' argento.
Harry si stupì di quel cambiamento ma non fiatò, per paura di deconcentrare l'amica.
Intanto Jennifer aveva sgranato i suoi occhi argentei e stava dicendo:
-Oh!Oh!!Oh!!!!Quei due si danno da fare!Okay, però adesso è troppo!Oh!!!!!-
-Jennifer, ehi, cosa sta succedendo, ehi!-
La ragazza tornò in se solo dopo che Harry l'ebbe scossa molto bruscamente.
-Sì, sì, cosa c'è- chiese la ragazza dopo essere tornata al presente.
-Puoi gentilmente spiegarmi cosa è successo?- le chiese Harry.
Jennifer all'inizio parve non capire, ma poi comprese.
-Ah, già, il tuo padrino, ehm...non c'è una domanda di riserva?- chiese speranzosa.
-A quanto pare no...- constatò poi vedendo lo sguardo di Harry.
-Okay, conosci Remus Lupin?- chiese a Harry.
-Sì, e allora?- chiese di rimando il moro, accigliato.
-E allora lui e Sirius stavano facendo cose, come dire, decisamente poco caste- disse la ragazza in un tono alquanto divertito.
Harry fece una faccia da prima stupita, poi eruppe in una fragorosa risata.
-Lo sapevo! Lo sospettavo dal terzo anno, quando abbiamo salvato Sirius, quei due si lanciavano certe occhiate!- disse, continuando a ridere.
Quella risata fu contagiosa, infatti poco dopo anche Jennifer stava ridendo come una pazza, insieme ad Harry.
Si calmarono solo molto tempo dopo, quando giunse la signora del Carrello.
-Qualcosa dal carrello cari?-
-Sì, un pacchetto di Cioccorane, grazie- disse Harry.
-Io delle Gomme BolleBollenti, grazie- gli fece eco Jennifer.
Mentre pagavano, Cho Chang raggiunse il carrello, salutò Harry e squadrò torva Jennifer da capo a piedi.
La bionda aggrottò la fronte pensierosa per quel trattamento, poi, guardando Harry, capì tutto e sorrise.
Rientrarono nello scompartimento e Jennifer, mettendo in bocca una Gomma, sputò:
-Ti piace-
Harry per poco non si strozzò con la cioccolata.
-Non è vero- protestò, però era arrossito.
-A no? E allora perché la guardavi come se fosse la ragazza più bella del mondo?- chiese Jennifer, divertita dalla situazione.
-Perché lei è la … volevo dire non è vero!- disse Harry, oramai rosso come un pomodoro maturo.
-Ti sei fregato da solo Sopravvissuto- rise Jennifer.
-E comunque non c’è niente di male, soprattutto perché anche tu gli piaci- continuò indifferente la bionda.
All’udire questa affermazione detta con tanta sicurezza Harry rischiò di strozzarsi di nuovo, ma questa volta per impedirlo ci volle l’aiuto di Jennifer che gli diede dei forti colpi sulla schiena.
-Tutto okay?- chiese dopo che il moro si fu ripreso.
-Sì, ma per Merlino parliamo d’altro, ho rischiato di morire più volte con te in un vagone parlando, anziché che con Lord Voldemort in tutta la mia vita con delle Maledizioni Senza Perdono- disse il ragazzo rimettendosi seduto.
-Già- disse Jennifer con un’ espressione strana, tra il divertito e il rattristato.
-Comunque, come hai passato l’Estate?- chiese la bionda.
-Abbastanza bene se escludi un attacco di Dissennatori, un processo, solitudine totale a Privet Drive e isolamento completo dal Mondo Magico per più di quattro settimane- rispose Harry.
-Niente male- disse Jennifer.
-Io a lavorare giorno e notte al Paiolo Magico per guadagnarmi qualcosa-
-Perché? Voglio dire: e i tuoi genitori?-
-Morti, uccisi dai Mangiamorte quando avevo più o meno sei mesi, ho vissuto da mia nonna fino a un annetto fa, poi anche lei è morta e ho dovuto cavarmela da sola- Rispose la ragazza masticando una Gomma.
-Oh, mi-mi dispiace, non volevo, io…- ma non finì la frase che entrarono Ron e Hermione.
-Oh, eccoti Harry, abbiamo girato mezzo treno prima di trovarti- disse Hermione chiudendo la porta dietro Ron.
-Ciao, piacere sono Hermione Granger, tu chi sei?- chiese poi, rivolta a Jennifer.
-Io sono Jennifer Hongrie, piacere-
-Ron Weasley, piacere- disse Ron porgendole una mano, che la ragazza strinse.
-Bene, adesso che ci siamo presentati possiamo parlare tranquillamente. Sapete che i mocciosi del primo anno li fanno sempre più piccoli? Cioè, quando avevamo noi undici anni non eravamo così- continuò il rosso.
-Sì, certo Ron. Jennifer, parlaci un po’ di te, perché non sei venuta con noi sin dal primo anno?- chiese Hermione.
Si ripeté una scena simile alla precedente, solo che a metà racconto sentirono bussare alla porta.
-Avanti!- disse Hermione, ed entrò una ragazza con i capelli biondo sporco e gli occhi sognanti.
-Scusate, è libero?- chiese.
-Sì, certo- rispose Hermione facendole posto.
-Bene, stavamo dicendo? Ah sì: il tuo Patronus è un centauro, perché?- chiese la bruna.
-Credo perché sono una tri-veggente, e i tri-veggenti fino ad ora sono stati sempre e solo centauri-
-Sei una tri-veggente?- esclamarono insieme Hermione e la ragazza affianco a lei.
Jennifer annuì.
-Ehm, esattamente cos’è una tri-veggente?- chiese Ron, confuso.
-E’ una veggente che oltre al futuro riesce a leggere anche nel passato e nel presente, cioè che può vedere cosa succede in un altro luogo in uno stesso momento- rispose Hermione, anticipando la domanda di Ron.
-Miseriaccia, ma siamo sicuri che non ci sta raccontando una balla?- fece, sospettoso.
-No, ha già visto una cosa per me- disse Harry, guardando Jennifer, tutti e due trattenendo le risate.
-Cosa ti ha visto?- chiese Ron.
-Ha letto nel presente cosa stava facendo Tartufo- rispose il moro, sempre trattenendo le risate.
-E come fai a sapere che non ha bluffato?- insisté Ron.
-Perché i suoi occhi sono diventati argentati- rispose Harry.
-E come…- continuò il rosso, ma fu interrotto da Hermione.
-Ron, una caratteristica fondamentale dei tri-veggenti è che quando leggono nel passato, nel presente o nel futuro cambiano colore degli occhi. Oggi sei molto sospettoso sai?-
-Già, sarà lo stress da esami- fece Ron per scusarsi.
-Ma se mancano nove mesi!- rise Hermione.
-E’ vero che i tri-veggenti sono in grado di vedere i Ricciocorni Schiattosi? Papà dice di sì- disse la ragazza di fianco a Hermione.
-Ehm, non so, tu chi sei?- chiese Jennfier.
-Luna Lovegood, piacere- rispose Luna. -Jennifer Hongrie, piacere. Comunque non so risponderti. Cosa sono esattamente questi Ricciocosi…-
-Ricciocorni- la corresse Luna.
-Ecco, questi Ricciocorni?-
-Non esistono- disse secca Hermione.
-Sì che esistono, mio padre lo scrive sempre sul Cavillo-
-Appunto- tagliò corto Hermione.
Luna, contrariata, si rifugiò tra le pagine del Cavillo.
-Ehm, mi sono persa qualcosa?- chiese Jennifer, confusa.
-Lascia stare- disse Harry.
-Già, comunque, cosa stava facendo Tartufo di così esilarante da farvi ridere come matti?- chiese Ron.
-Già, vi sentivate per tutto il treno- continuò Hermione.
-Ehm…- disse Jennifer, di nuovo trattenendo le risate.
-Stava facendo una cosa che… vi spiegherà Harry-
-Ehi!- fece il moro, divertito e irritato al tempo stesso.
-Bell’amica!-
-Grazie!- rispose la bionda.
-E' una cosa…ehm…- esitò, ammiccando a Luna.
Gli altri due capirono al volo e cambiarono discorso.
-Comunque, in che Casa credi andrai, Jennifer?- chiese Hermione.
-Oh, non so, mi piacerebbe entrare in Grifondoro, la casa dei coraggiosi, ma sicuramente finirò tra le Serpi- disse sconsolata.
-Ma tu sei simpatica!- fece Harry, scandalizzato all’idea che quella ragazza così simpatica finisse in Serpeverde.
-Non ti si addice Serpeverde, non puoi che essere Grifondoro se stavi scappando da Malfoy, e poi non ti ci vedo con addosso i colori verde-argento!- continuò il moro.
-Bhe, quelli ce li ho già addosso- disse, facendo passare i suo occhi dal verde smeraldo all’argento metallico di quando prevedeva qualcosa.
-Visto?- continuò con un sorriso amaro sulle labbra, facendo tornare i suoi occhi verdi, puntandoli poi in quelli altrettanto verdi di Harry.
-Il Cappello Parlante non farà caso a questo- la consolò Hermione.
-Già, anche secondo me staresti male tra i Serpeverde, tu sei tutta Grifondoro!- le disse Luna.
-Se finirai tra le Serpi io mi scolo una bottiglia di Whisky Incendiario tutta d’un sorso, giuro- disse Ron, facendo sorridere Jennifer.
-Grazie ragazzi, ma fidatevi di me, finirò in Serpeverde-
Harry stava per ribattere, ma fu zittito da uno scossone che gli fece sbattere la testa allo schienale del sedile.
Erano arrivati alla stazione di Hogsmeade.
Senza che nessuno se ne rendesse conto era scesa la sera, portando con sé la luna e le stelle, che ora brillavano alte nel cielo, come scintille bianche nella notte buia.
-Noi ci dobbiamo ancora mettere le divise!- fece notare Jennifer a Harry, che sussultò.
-Hai ragione!-
E mentre gli altri uscivano loro due si cambiarono.

***

-Io devo andare con quelli del primo anno- disse la bionda agli altri una volta scesa con Harry.
-Ah, già. Bhe, buona fortuna futura Grifona- disse quest’ ultimo.
-Vorrai dire Serpe- rise lei, allontanandosi.
-Ci vediamo dopo- la salutò il moro.
-Chissà perché è così sicura di entrare in Serpeverde, neanche fosse l’Erede- fece Ron, cercando una carrozza vuota.
-Ma smettila Ron, l’ultimo Erede non era molto socievole con i Grifondoro, a quanto ricordo- disse Hermione, affiancandolo nella ricerca.
-Già, l’ultimo Erede voleva uccidermi, non ridere con me perché Sirius lo stava facendo con Lupin- disse Harry con noncuranza, fermandosi di botto.
-Cosa?- fecero in coro Ron e Hermione, fermandosi anche loro.
-Non è possibile!- fece la ragazza, ma Harry non l’ascoltava più, era troppo preso ad osservare, apparentemente, il nulla.
-Harry, ma cosa stai guardando?- chiese Hermione.
-Cosa? Non li vedete?-
-Cosa?- chiese Ron.
-Gli strani cavalli che trainano le carrozze-
-Harry, sei sicuro di sentirti bene, prima il fatto di Lupin e Sirius, poi i cavalli, insomma…- chiese Hermione, preoccupata.
-Sto bene, dai questa carrozza è vuota- tagliò corto Harry salendo su una carrozza vuota.
-Comunque, ho trovato un metodo molto efficace per studiare bene per i G.U.F.O., si inizia con…- iniziò Hermione, ma Harry non l’ascoltava, pensava a quegli strani cavalli neri che i suoi amici non vedevano e a come mai una ragazza buona, gentile e simpatica come Jennifer era così convinta di finire in Serpeverde, il suo opposto in tutto.
L’unica cosa che i Serpeverde avevano in comune con lei era la testardaggine, ma in fondo quella ce l’avevano molto anche i Grifondoro.
E fu con questi pensieri che Harry entrò nel castello di Hogwarts e successivamente in Sala Grande, dove subito dopo fecero la loro comparsa la McGrannit, col Cappello e lo sgabello; i primini, tutti piccoli e spaventati e una ragazza più alta, che sicuramente aveva più di undici anni.
Jennifer avanzava a testa alta verso il tavolo degli insegnanti.
Spostò il suo sguardo a destra, scrutando il tavolo dei Grifondoro, dopo aver individuato Harry, Ron e Hermione, gli sorrise, essendo poi subito ricambiata.
Riportò lo sguardo davanti a sé, si fermò e si girò verso la sala, con lo sguardo di tutti puntato addosso.
Il Cappello parlante cantò e diede iniziò allo Smistamento.

Finalmente ho fintito questo capitolo, chiedo di nuovo scusa per il ritardo e passo hai ringraziamenti:
A Pinca: grazie, mi fa piacere che trovi questa fic interessante e stai tranquilla, la continuerò, oh sì se la continuerò!
A Pitty-chan: grazie tantissimo per la tua recensione, spero tu abbia ragione e ti prego di continuare la tua fiction su Naruto, voglio poter dire di aver letto una AU.
E dopo di questo vi saluto e cercherò di aggiornare regolarmente.
A presto, ciao!

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Capitolo 3
*** Lo Smistamento ***


PPF – Passato Presente Futuro

Eccomi di nuovo!
Chi è felice di vedermi? Nessuno? Immaginavo…
Comunque, questa volta non vi annoio con queste premesse, i ringraziamenti a dopo.
Buona lettura!

Lo Smistamento

Dopo aver srotolato la pergamena la McGrannit iniziò a chiamare i nuovi alunni.
Harry, Ron e Hermione speravano con tutto il cuore che Jennifer entrasse nella loro Casa e attesero con un nodo alla gola che la vecchia strega chiamasse il suo nome.
Uno dopo l‘altro i primini andarono al Cappello e vennero smistati.
Tutti contenti ed esultanti entrarono nelle loro nuove Case, fino a quando non rimase che una sola persona da Smistare.
-Hongrie, Jennifer- esclamò la McGrannit richiudendo la pergamena e guardando tesa la ragazza.
Jennifer avanzò verso il Cappello, si sedette e lo indossò.
Tutta la scuola, compresi i primini, la guardava, chiaramente intenta in una lunga conversazione mentale con il Cappello.
Alla fine annuì in silenzio con un sorriso triste sulle labbra.
Harry aveva già capito il significato di quel sorriso ma preferì non crederci, illudersi per qualche altro secondo .
Illusione che svanì quando il Cappello annunciò a gran voce:.
-Serpeverde!-.
Jennifer si tolse il Cappello e si avviò al tavolo esultante della sua nuova Casa, ma prima lanciò un‘occhiata ai tre che voleva chiaramente dire: ve-lo-avevo-detto.
Sorrise e si sedette al suo tavolo, dove Malfoy la squadrava schifato da capo a piedi intuendo che era appena entrata in Serpeverde una “Sudicia Mezzosangue“, amica di Potter oltretutto, a quanto pareva.
La Parkinson la tartassò di domande sulla sua origine, sui suoi genitori, sui soldi che aveva, eccetera, eccetera.
Jennifer da parte sua rispondeva senza vergogna tutta la pura, semplice, triste verità, e cioè della morte dei suoi genitori, del suo lavoro al Paiolo Magico per guadagnare qualche spicciolo, di essere una mezzosangue,...
Una cosa però stette attenta a non dire: di essere una tri-veggente; se l’avesse detto sicuramente Malfoy si sarebbe insospettito, avrebbe detto qualcosa a suo padre e a quel punto sarebbero stati cavoli amari, molto amari...
Harry e gli amici la osservavano, sembrava andare abbastanza d’accordo con la Parkinson, anche se questa assumeva delle espressioni sempre più sprezzanti man mano che la ragazza rispondeva.
Un comportamento strano per un Serpeverde invece lo aveva Zabini: guardava Jennifer in un modo strano, molto strano, un modo che non si addiceva per niente ad un Serpeverde nei confronti di una Mezzosangue.
-Ciao, io mi chiamo Blaise Zabini e tu sei?- le chiese gentilmente porgendole una mano.
-Jennifer Hongrie, piacere- rispose lei stringendogli la mano.
-Il piacere è mio, ho sentito la tua storia, triste, mi spiace per i tuoi- le disse.
-Dispiace anche a me, sbaglio o tu stai cercando di essere gentile con una mezzosangue?- chiese lei divertita.
-Sì, però se vuoi torno a fare la Serpe- le disse in tono quasi offeso.
-No, no, va benissimo così- fece la ragazza.
Intanto al tavolo dei Grifondoro Harry, Ron e Hermione discutevano su Jennifer.
-Incredibile! Aveva ragione!- fece Harry scandalizzato.
-Bhe, veramente non è tanto incredibile, la conosciamo da neanche un giorno- disse Hermione.
-Infatti, che ci nasconda qualcosa?- ipotizzò Ron.
-E’ possibile…- continuò Hermione.
-Comunque doveva entrare in Grifondoro, cioè, non ha niente di Serpeverde- disse convinto Harry.
-Anche questo è vero, a meno che non abbia recitato…- disse la bruna.
-Spero proprio di no- disse Harry, sbiancando e poi diventando di colpo rosso.
-Perché?- chiese allarmata Hermione.
-Ehm, ecco, sono stato un cretino, però mi sembrava sincera, ha avuto la mia stessa vita più o meno, mi fidavo, che casino!- fece Harry tentando di giustificarsi.
-Harry, non gli avrai mica…- disse Hermione cercando di trattenersi.
-Ehm, sì, gli ho chiesto di dirmi che faceva Si… Tartufo, e da lì la storia di Lupin…- ma non finì che Hermione esplose.
-Gli hai detto di Tartufo!- gridò furente.
-Scusa, non pensavo…- tentò di salvarsi Harry.
-E’ questo il tuo problema Harry: tu-non-pensi- gli urlò in faccia la bruna, facendosi sentire anche da Fred e George.
-Non preoccuparti amico- disse Fred a Harry.
-Abbiamo lo stesso problema- aggiunse il gemello.
-Siamo nei casini fin sopra ai capelli, miseriaccia!- disse Ron.
-Ok, calma, basterà farle un incantesimo di memoria e…- ma non finì che venne interrotto dalla diretta interessata.
-A chi?- chiese Jennifer.
-Ne conosco uno fortissimo che…- continuò ma venne interrotta da Hermione.
-A nessuno, stavamo solo ipotizzando- disse fulminando Harry con lo sguardo.
-Sbaglio o sei quella che è entrata in Serpeverde?-chiese George.
-Già, che ci fai qui?- continuò ostile Fred.
-Calma, vengo in pace- fece la bionda.
-Sì, è nostra amica, l’abbiamo conosciuta sul treno- disse Harry.
-Cosa si mangia qui?- chiese Jennifer accomodandosi vicino a Harry, che le stava facendo posto.
-Pasta al forno, arrosto, patate al forno e fritte, insalata, torta al cioccolato e… Jennifer che hai?- chiese il moro, interrompendosi alla faccia dell’amica, incantata ma sul punto di piangere.
-Beati voi, da noi solo pesce, piselli, broccoli e…un mucchio di roba che solo dei Serpeverde potrebbero mangiare- disse rabbuiandosi.
-Scusa, ma tu non sei Serpeverde?- le chiese George.
-Vorrei proprio non esserlo…- rispose Jennifer con lo stesso sorriso amaro che aveva poco prima, quando era sullo sgabello, diretta al suo nuovo tavolo.
-Adesso non ci rattristiamo e piuttosto pensa a mangiare cibo vero- la “consolò” Fred.
-Posso?- chiese la bionda speranzosa.
-Cetto!- disse Ron con la bocca piena di pollo.
All’istante apparve un piatto davanti a Jennifer.
-Ma funziona sempre così in questo posto?- chiese guardando il piatto.
Gli amici annuirono.
-Io ci vengo a lavorare qui!- esclamò servendosi di tutto.
Gli altri scoppiarono in una risata generale.

***

-Sicuri che il Cappello non si sia sbagliato?- chiese Fred dopo che tutti ebbero finito di mangiare tra chiacchiere varie.
Jennifer si rabbuiò di nuovo.
-No, non ha sbagliato- disse.
-Mi chiedo perché ti abbia messo in Serpeverde- fece Hermione con fare inquisitorio.
-E soprattutto perché eri così sicura di finire lì- continuò.
La ragazza si irrigidì.
-Oh, guardate, Silente sta per parlare- disse cercando di sviare l’argomento.
Infatti il preside si era alzato e stava aspettando che il brusìo cessasse per poter parlare.
Quando la sala fu in silenzio religioso Silente iniziò a parlare.
-Benvenuti o bentornati a Hogwarts!- iniziò.
-Quest’anno avrete un nuovo professore di Difesa Contro le Arti Oscure dopo gli inconvenienti dell’anno precedente- disse, con il suo solito sorriso in faccia.
-Vi presento Dolores Umbridge, sottosegretario Anziano del Ministro- disse girandosi verso una vecchia con la faccia da rospo che si ostinava in un sorrisetto smielato.
-E’ lei! La vecchia che ha tentato in tutti i modi di farmi sbattere in prigione!- disse Harry stringendo i denti.
-Ah sì?- chiese Fred.
-Bene, allora farà una bella conoscenza dei gemelli Weasley quel rospo. Nessuno tocca Harry, vero Fred?- fece l’altro gemello.
-Giusto fratello- confermò Fred dandogli il cinque.
Intanto, visto che nessuno applaudiva, Silente aveva iniziato a battere le mani, seguito dal resto della sala poco dopo.
Quando tornò il silenzio Silente riprese a parlare.
-Ricordo come sempre che l’accesso alla fo…- ma s’interruppe sentendo il tossicchiare della Umbridge.
-Sì, professoressa?- chiese accigliato.
-Vorrei dire solo due parole a questi studenti- disse e iniziò un discorso lungo e noioso.
-Quando ha finito svegliatemi- disse Jennifer mettendosi comoda.
-Mi associo- disse Fred.
-Idem- fece George. E si mise comodo anche lui insieme al fratello.
Gli altri risero in silenzio.
Quando la Umbridge finì tutti applaudirono, ma non era un applauso come quelli rivolti a Silente, era un applauso annoiato, quasi costretto.
Silente riprese a parlare elencando le regole fondamentali ai primini.
-Le regole complete le troverete elencate in bacheca nella sala d’ingresso e infine voglio dirvi un’ultima cosa: pensate bene prima di fare delle scelte avventate, guardatevi bene da voi e dalla strada che deciderete di prendere, non si sa mai cosa si può trovare dietro il primo angolo- e mentre diceva ciò guardava Jennifer fisso negli occhi, come se fosse soprattutto per lei quell’avvertimento. Mentre tutti applaudivano e cercavano di uscire per primi dalla sala Jennifer se ne accorse e annuì in silenzio, prima di tornare a scherzare con i suoi nuovi amici, sempre sotto lo sguardo di Silente e della McGrannit.
-Cosa pensi riguardo a quella ragazza? Sicuramente non avrà vita facile- disse la strega al preside.
-Penso che questo sarà sicuramente un grande anno, soprattutto per quella ragazza- e mentre diceva ciò sorrideva, sicuro di quello che aveva detto.
Intanto i ragazzi ridevano e scherzavano grazie ai gemelli che si stavano cimentando in una splendida imitazione della Umbridge e a Jennifer che tossicchiava di continuo per rendere meglio l’idea. A un certo punto la ragazza disse che doveva andare altrimenti si sarebbe persa la parola d’ordine e sarebbe dovuta rimanere a dormire per le scale.
-Non c’è problema- disse George.
-Sei la benvenuta nel nostro dormitorio- continuò Fred.
-No, grazie, userò il mio, forse riuscirò a cavare qualche scoop alla Parkinson, da quello che ho capito sa sempre tutto di tutti quella- disse ridendo.
-Ok, ci vediamo domani Jennifer- la salutò Harry.
-A domani e buonanotte- li salutò e si mise a correre per raggiungere Zabini, che stranamente la stava aspettando.
-Per caso volevi rimanere a dormire sulle scale?- le chiese quando lo raggiunse.
-Mi ero fermata a chiacchierare e comunque Fred e George acconsentivano a cedermi il letto- .
-Questa tua amicizia con i Grifondoro potrebbe essere utile, potresti anche sganciarci la loro parola d’ordine- azzardò Blaise.
-Blaise, io non tradirei mai loro come non tradirei mai voi, e su questo non ci sono dubbi- rispose seria lei.
-Tranquilla, scherzavo, e comunque l’avevo capito da subito che non eri una tipa sleale, strano per un Serpeverde-.
Jennifer per risposta sorrise.
-Bhe, eccoci arrivati, Purosangue- disse Blaise, e la porta si aprì.
Entrarono in una sala circolare, con un camino argentato in cui ardeva un fuoco verde, piena di poltrone e puffi verdi, neri e argentati. Sui lati si aprivano due scale a chiocciola che evidentemente portavano ai diversi dormitori. Le pareti erano coperte da stendardi e trofei con lo stemma e i colori della Casa.
-Bhe, benvenuta nella nostra sala comune- le disse Blaise.
-Un po’ tetra- fece Jennifer.
-Già, ma ci si abitua subito, almeno così succede alla maggior parte-.
-Alla maggior parte…- sussurrò la ragazza.
-Blaise, dov’eri finito, iniziavo a sospettare che ti fossi perso! Ah, ciao Hongrie- la guardò sprezzante un ragazzo pallido, con dei capelli albini e il viso spigoloso.
-Salve Malfoy- rispose Jennifer mettendo più veleno possibile in quelle uniche parole.
-Ehi, calma, non cominciamo subito con il piede sbagliato- disse il moro e si frappose tra i due.
-Concordo- disse una ragazza bionda che si avvicinò a Blaise.
-Piacere, Daphne Greengrass, e tu chi sei?- chiese la ragazza a Jennifer.
-Piacere, Jennifer Hongrie- rispose Jennifer.
-Vieni, ti facciamo vedere la nostra stanza, Pansy? Sbaglio o sei tu il Prefetto?- .
-Arrivo- disse la bruna alzandosi dalla poltroncina argentata su cui era seduta .
-Okay, allora ci vediamo domani e buonanotte, a tutti- specificò Jennifer.
-Buonanotte- rispose Blaise. Draco si limitò a farle un cenno col capo.
Le tre si avviarono su per le scale a chiocciola di destra e sparirono alla vista dei ragazzi.
-Blaise, dobbiamo parlare- fece Malfoy al moro.
Intanto le ragazze erano entrate nella loro camera e si erano stese sui letti.
-Finalmente relax, dopo una giornata seduta su un treno l’unica cosa che voglio è il mio letto- disse Daphne.
-Ti capisco, e devo anche aggiungere che questi letti sono molto più comodi di quelli di casa mia- disse Jennifer.
-Io invece preferisco ventimila volte il mio, questo è duro- si lamentò la Parkinson.
-Se questi sono duri io dormo sulle pietre- ironizzò Jennifer.
Daphne sorrise mentre Pansy sgranò gli occhi, ma decise di lasciar stare.
Intanto Jennifer si era girata e stava cercando qualcosa di apparentemente molto piccolo nel suo baule ai piedi del letto.
-Ma dove l’ho messo… non qui… qui non c’è… Ah! Eccolo!- e sfilò da una tasca della valigia un aggeggio piccolo e con dei tasti sul dorso. Inserito dentro c’era un filo che a un certo punto si ramificava in due altri piccoli fili, che avevano dei tondini all’altra estremità che Jennifer si mise alle orecchie. Premette un tasto e si sentì una specie di sibilo nell’aria. Pansy si spaventò, mentre Daphne si avvicinò curiosa a guardare da vicino quell’oggettino.
-Cos’è?- chiese dopo un po’ alla ragazza, che si tolse le cuffiette .
-Che hai detto?- le chiese.
-Cos’è questo coso?- le richiese la bionda.
-Questo? Un MP3, serve per ascoltare musica, non ne hai mai visto uno?-
-Certo che no! E’ roba babbana!- rispose Pansy.
-Bhe, sarà anche babbana ma la musica si sente che è una meraviglia- rispose Daphne che si era messa una cuffietta nelle orecchie e stava portando il tempo con i piedi.
-Ma Daphne…- si scandalizzò la mora.
-Dovresti provare prima di giudicare, Pansy- l’ammonì.
La mora per tutta risposta si infilò il pigiama e si nascose sotto le coperte scandalizzata.
-Ma che le prende?- chiese Jennifer.
-E’ come Draco, sono entrambi fissati con il sangue Puro eccetera eccetera, come un po’ tutti qui-
-Non mi avete fatto questo effetto tu e Blaise, no, proprio per niente- disse Jennifer alzando un sopracciglio.
-Che c’entra, io e Blaise prima di giudicare qualcuno vediamo com’è, è solo questa la nostra differenza- fece Daphne scuotendo la testa.
-Comunque bella la canzone, come si chiama?- chiese Daphne
-“Il Mondo Che Vorrei” di Vasco Rossi, è bella sì- rispose Jennifer.
Finita la canzone le due si misero il pigiama e si infilarono sotto le coperte. Stettero per un altro po’ a chiacchierare, ma poi crollarono e si addormentarono.
Intanto nel dormitorio dei maschi due ragazzi erano ancora svegli e stavano discutendo.
-Ma Blaise, è una Mezzosangue!- diceva Draco Malfoy, cercando di far ragionare il suo migliore amico.
-E allora? Solo perché è una Mezzosangue non vuol dire che non possa essere simpatica- rispose il moro .
-E’ un essere inferiore, non lo vuoi capire? Probabilmente vivrà in qualche vecchia catapecchia della Londra babbana e non saprà niente del mondo Magico- fece Malfoy.
-E anche se fosse? Che male c’è?-.
-Blaise, devi lasciarla perdere, è anche amica di Potter per quello che ho capito-.
-Allora è questo il problema?-
-Blaise non iniziare…- ma non finì che fu interrotto dal moro.
-No Draco! Sei tu che non devi iniziare! Questi sono tuoi problemi! Sei sempre stato tu il Capo, tutti hanno sempre dato ragione a te e alle tue idee sul sangue Puro e adesso hai paura che Jennifer si riveli una persona per bene facendoti diventare solo uno stupido paranoico agli occhi di tutti! E’ questo il problema!-.
-Va bene! Se la metti così non abbiamo altro da dirci! Buonanotte Blaise!- disse Draco infilandosi nel letto e dandogli le spalle .
-Buonanotte Draco- e così dicendo si mise anche lui a dormire, dando le spalle a Draco .

***

-Fred, George, non dovreste dare tutta questa confidenza a Jennifer- li ammonì Hermione.
-Ma se siete stati voi a presentarcela!- protestò Fred.
-Veramente non proprio noi- disse Hermione guardando Harry..
-Che c’è, non mi pareva ci pensassi più ti tanto sul treno, mentre ci chiedevi cosa stava facendo Sirius- obiettò il moro.
-Questo è vero!- aggiunse Ron.
-Sì, ma era presente, che avrei dovuto fare?- chiese lei retoricamente.
-Quello che abbiamo fatto tutti, e cioè lasciar perdere- rispose Harry.
-Harry, in questo modo metti in pericolo la libertà di Sirius e dell’Ordine intero, non lo capisci?- cercò di farlo ragionare Hermione.
-Hermione, il nostro problema è che non pensiamo, il tuo è che pensi troppo, rifletti, ha solo quindici anni, che potrà mai fare di tanto pericoloso e poi nessuno di noi può spifferare niente grazie all’Incanto Fidelius- disse George.
-Già, e poi sembra sincera- confermò Ron.
-E simpatica, ammettilo, sa tossire esattamente come la Umbridge! Fred, George e lei potrebbero fare uno spettacolo fantastico!- disse Harry.
-Ehi! Che idea!- fece George.
-Domani a scuola gliela proponiamo!- l’affiancò il gemello.
-Va bhe! A quanto pare non volete proprio ragionare! E va bene allora, Jennifer è dei nostri- acconsentì infine Hermione.
-Evvai!- fece Harry
-Bhe, io ho un sonno pazzesco, buonanotte a tutti!- disse Hermione avviandosi alla scala a chiocciola che conduceva al dormitorio femminile.
-Buonanotte!- le fecero eco gli altri, avviandosi anche loro.
Quando Harry e Ron entrarono nel loro dormitorio trovarono gli altri svegli.
-Ehi! Com’è andata l’estate a voi?- chiese Ron agli altri.
-Niente male!- rispose Dean.
-Decisamente bene!- sorrise Neville.
-E tu Seamus?- gli chiese Harry.
-Harry, non per qualcosa di personale, ma mia mamma non vuole che parli con te- disse Seamus.
-E perché?- chiese Harry, che iniziava ad innervosirsi.
-Non leggerà mica quelle assurdità della Gazzetta del profeta?- chiese Neville.
-Ogni giorno- rispose Seamus.
-E anche a me sembra poco probabile che Tu Sai Chi sia tornato proprio di fronte a te Harry- aggiunse.
-A sì? E secondo te allora l’ho ucciso io a Cedrik Diggory eh?- fece Harry, che adesso era veramente arrabbiato.
-Non lo so, tutto è possibile- concluse Seamus.
-E va bene, se la metti così allora ciao- gli gridò in faccia Harry prima di sparire sotto le coperte.
Dopo un po’ le luci si spensero e si udì il russare di Neville, segno che tutti stavano dormendo. Harry non riusciva proprio a capacitarsi di come fosse cieca la gente: Voldemort era tornato e lui l’aveva visto con i suoi occhi, allora perché nessuno gli credeva tranne i suoi amici? Tranne i suoi amici e… Jennifer. A quel punto un altro pensiero gli invase la mente: perché Jennifer gli aveva creduto quando nessuno lo aveva fatto? Perché non gli aveva fatto domande su Sirius? Perché era così sicura di entrare in Serpeverde? Perché si irrigidiva e cambiava sempre argomento quando si metteva in dubbio il suo smistamento o quando si facevano dei paragoni del tutto scherzosi tra lei e Voldemort? Nascondeva forse qualcosa? Aveva veramente recitato per tutta la giornata? O era solo un’altra vittima della furia dei Mangimorte come aveva detto?
Tutti questi pensieri accompagnarono Harry fino a quando non si addormentò, cullato nelle braccia di Morfeo.

E rieccomi!!! Vi ho lasciato sulle spine la scorsa volta eh?!?!?!?! Comunque non voglio dire cretinate o rovinare il capitolo con le mie sclerate (come si può rovinare una cosa già tanto schifosa!ndLucius)(ancora qui stai te?ndMe)(sì, qualche problema?NdLucius)(veramente sì, comunque la minaccia dell’altra volta è ancora più che valida, potrei anche farti cruciare da Voldy solo per puro piacere fino a quando Harry non trova tutti gli HorcruxNdMe)(sìììììììììììì!!!!!!!!!NdVoldy)(noooooooo!!!!NdLucius)(a chi darò retta???? Muhahahahahahaha!!!!!!!NdMe).
Parlando di sclerate….
Comunque vorrei fare qualche ringraziamento:
A Shiho93: hai proprio ragione lo sai???? Per questo ho voluto rimediare in questo capitolo… comunque un po’ era previsto:
A) perché Harry iperprotettivo nei confronti di Sirius non mi piace per niente;
B) perché volevo far capire che c’è un’intesa speciale fra questi due e poi deve essere un po’ strano, per far sorgere un paio di domande che avranno risposta solo tra un bel po’… comunque grazie per la recensione, anche se i personaggi secondo me sono un po’ OOC, comunque…
A Lilyna_93: grazie mille per la recensione, quando l’ho vista ho fatto i salti di gioia, mi spiace per non aver potuto aggiornare prima perché mi è saltata la linea telefonica… grazie mille!!!!
Inoltre ringrazio anche chi ha inserito questa schifezza tra i preferiti:
1 - alice brendon cullen
2 - Lunastortalupin
3 - Mizar
4 - rinslet
5 - Selvy
6 - tom13
Un grazie anche a chi legge solamente anche se vi sarei moooooooooolto grata se commentaste anche, solo un pochino!!
Al prossimo capitolo e buonanotte!!

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