Shinigami no de~yūti - 死神のデューティ

di Yuiko_Furokawa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


CAPITOLO 1
“Atsumichi Fumiyaki… Ancora un altro nome senza senso…” Pensai leggendo un foglietto apparso stamattina sopra il mio comodino.
Da quando ho memoria trovo nomi di persone sparsi in giro… Ed eccone un altro…
Quand’è che diventerò un ragazzo normale?!
Non solo trovo questi nomi dappertutto, ma succede anche un altro fatto strano…
Dopo poco aver trovato un nome incontro proprio quella persona e successivamente scopro che quel determinato soggetto... muore.
E stavolta chi sarà questo Atsumichi? Sono quasi dispiaciuto per lui, ma… in fondo saranno tutte coincidenze, no?!
  • KYOUICHI!!! –
  • SI’, STO ARRIVANDO!!! –
  • SBRIGATI CHE E’ PRONTO! –
  • ARRIVO ARRIVO! –
  • DAI CHE SI RAFFREDDA! –
  • HO CAPITO MAMMA, PLACATI! –
“Mamma mia che rottura…”
Mi alzai dal letto molto svogliatamente, sbadigliai ed andai in bagno. -
Uscito tornai in camera, mi vestii ed andai a fare colazione. -
  • Finalmente ti sei degnato di arrivare, eh! – Disse mia madre con voce sprezzante. -
  • Mamma, ci ho messo 10 minuti! Solo DIECI FOTTUTI MINUTI! -
  • Certo certo… La prossima volta ti cronometro! –
  • Ma cosa?! –
  • Ma hai visto che ore sono?! -
  • Cos- 7:47?! È TARDIIIIII!!!! MAMMA, ADDIOOO!!! –
  • Tesoro, buona scuola <3 –
  • SI’ SI’, BENE, CIAO! –
Se mi mettevo a correre avrei fatto in tempo, e così feci. Mi infilai le scarpe e corsi fuori di casa come razzo e mi avviai verso scuola.
Camminando notai un gruppo di universitari a fare colazione al bar.
“Beati loro” pensai.
Erano 4 ragazzi, tre rivolti verso di me ed uno era girato a raccontare qualcosa ai suoi amici.
Aveva i capelli biondi tendenti al castano, mossi, quasi ricci ed era abbastanza alto, sicuramente sopra il metro e ottanta, aveva un giubbotto di pelle nero e… All’improvviso interruppe il discorso con gli amici e si girò di colpo incrociando il mio sguardo, come se avesse capito che lo stavo osservando.
Imbarazzato, girai lo sguardo e continuai dritto verso la scuola.
Arrivando a scuola, sedutomi al banco, cercai diverse volte di seguire la lezione, ma senza successo, venendo distratto sempre dalla stessa cosa: dopo quell’incontro non riuscii a togliermi la sensazione datami dal suo sguardo, occhi nero pece in cui avresti potuto perdertici dentro…
… Proprio come i miei…
 
Finite le lezioni, presi le mie cose, uscii dall’aula e mi incamminai all’ingresso.
Ad un certo punto vidi una figura familiare.
“Eccola!”
Mi incamminai di soppiatto da dietro a lei, e…
  • BUH! –
  • KYAAAAAAAAAH!!!!!!!! –
  • Che urletto da femminuccia! –
  • FANC*LO, KYOUICHI! –
  • Ma come siamo aggraziate! <3 –
  • ZITTO! –
Come da anni mi urlava dietro appena mi vedeva, sempre la solita Yuiko.
La conoscevo dalla seconda media, quando mi trasferii qui dopo un incidente nella precedente città in cui vivevo.
Lei era stata la prima ad avvicinarsi a me, e la prima a voler diventare mia amica, capendo chi io sia veramente.
Le ho sempre voluto un mondo di bene, e spero che potremmo rimanere così per sempre…
  • B-BASTA! NON CE LA FACCIO PIU’! –
  • DOVE PENSI DI ANDARE STRONZETTO, EH?! –
Sentii delle urla dietro di me.
  • SMETTETELA! NON HO PIU’ SOLDI CON ME! –
  • BUGIARDO! HO VISTO COME SPENDEVI LA GRANA PER QUEI STUPIDI MANGA! SE HAI SOLDI PER QUELLI, DALLI A NOI! –
  • M-MA PERCHE’?! –
  • TU DACCELI E BASTA, SENNO’ TI PESTIAMO E DICIAMO A TUTTI I TUOI SEGRETUCCI! –
Un altro atto di bullismo nella scuola…
Vorrei molto aiutare quel povero malcapitato, ma in questi casi è meglio lasciar correre ed ignorare, per non peggiorare la situazione.
  • NO, NON NE POSSO PIU’! NON TI DARO’MAI PIU’ SOLDI! ADESSO SONO AL LIMITE! –
  • AH SI’?! –
A quel punto tirò fuori il coltello e lo puntò verso il ragazzo.
  • GIURO CHE OGGI E’ LA VOLTA IN CUI CI RIMETTI! –
A quel punto non potei più far finta di niente e mi avvicinai verso di loro.
  • Ehi… calmat- -
Non feci in tempo a finire la frase che si scagliò contro il ragazzo.
A quel punto agii d’istinto.
Senza essere pienamente cosciente delle mie azioni, gli presi la mano, gliela rigirai e affondai la lama nel suo petto.
In quel momento il tempo sembrò fermarsi e lo sguardo stupito del bullo mi fece tornare la ragione. A quel punto lo sguardo da stupito si deformò in una smorfia di dolore ed il ragazzo si accasciò a terra sanguinante.
  • ATSUMICHIIII!!! – Urlarono i ragazzi.
“Un momento! Quel nome… dove l’avevo sentito…?”
  • ATSUMICHI! ATSUMICHI, CHE HAI?! – Continuavano ad urlare.
“Dove… Dove…”
A quel punto mi ricordai del foglietto trovato stamattina.
“… N-non può essere…”
Pensando a quello, qualcosa attirò la mia attenzione al di fuori del cancello della scuola.
Guardando meglio notai che appoggiato al muretto, mi stava osservando il ragazzo biondo incontrato prima venendo a scuola.
I suoi occhi scuri mi fissavano divertiti, e nonostante la distanza riuscii a notare un sorrisetto crescere sulle sue labbra…
“… Non può essere tutto un caso…”
FINE
Capitolo 1


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Allora... Ecco... Ciao.
Siamo due stupidi amichetti kawaii che scrivono storie da doki doki su Shinigami gay.
Ah, non ci siamo presentati...
Colei che fa più di tutto (è vero, è vero. disegnerò pure), e la direttrice dell'opera (e del profilo EFP) è la Magna Caterina. (U_U)
... L'altro sfigato che non fa un tubo si chiama Filippo... Ma ignoratelo, che è inutile... (<_<)

Bene... ora tocca a me.
Sono colui che la direttrice Caterina ha appena nominato "sfigato che non fa un tubo".
Beh... In realtà... NON SONO INUTILE!!! L'opera la stiamo facendo insieme e continueremo a collaborare. (ma il sogno da cui è presa la trama è il mio, plebeo -C.)
Dopo questa stupenderrima presentazione vi lasciamo all'attesa del prossimo capitolo!

SAYONARA MINNA-SAAAAAAAN
~! *sbrill sbrill*
(Ah, non credete che Caterina sia un'appassionata di gay. Quello è Filippo, eh).

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


CAPITOLO 2
Distolto lo sguardo tornai a osservare la situazione.
Io ero lì, con il coltello insanguinato in mano, mentre il corpo di Atsumichi giaceva a terra immobile…
Guardando la scena notai che tutti erano immobili, come statue.
Allora sentii una mano sulla spalla e mi girai.
Stavolta i suoi occhi erano molto più vicini a me… molto vicini… ehm… troppo vicini…
  • E… ecco… cos-?! –
Il ragazzo dagli occhi neri mi tappò di colpo la bocca.
  • MPF?! –
  • Da qui in poi ci penso io, ragazzino. –
Con la mano sulla mia bocca mi spinse violentemente indietro.
  • WAH-!!! –
Chiusi gli occhi aspettando l’impatto a terra, ma l’unica cosa che sentii sotto di me fu un qualcosa di morbido.
Spalancai gli occhi, e la prima cosa che vidi fu il soffitto di una camera… Una camera che non avevo mai visto…
Mi guardai intorno: era una camera abbastanza ordinata, solo con alcuni fogli sparsi sulla scrivania, con mobili costosi e belli, un letto grande e morbido ed un’ampia finestra sulla parete davanti alla porta. Ma tutto aveva un’aria cupa, forse per i colori solo tendenti al bianco, nero e grigio, oppure per una mia strana sensazione…
Nell’aria c’era un odore pungente di chiuso mentre il cuscino emanava un profumo dolce, quasi femminile.
Tutt’a un tratto il ragazzo dagli occhi neri spalancò la porta ed entrò con un vassoio con sopra due bicchieri di teh.
  • Come stai? – domandò sorridendo.
  • D-Dove mi trovo…? –
  • Sei a casa mia –
  • E il ragazzo?! Come sta?! – chiesi con tono preoccupato.
  • Oh, non ti preoccupare per lui… -
  • S-Sta bene?! –
  • È morto. –  Disse il tutto con un tono fin troppo tranquillo mentre poggiava il vassoio sulla scrivania.
  • Co… cosa? –
  • Ormai non puoi più fare nulla per lui. In fondo era il suo destino… -
  • DESTINO?! MA COSA DIAVOLO DICI?! ERA SOLO UN RAGAZZO! NESSUNO MERITA DI MORIRE!!! –
  • Perché dici così di una persona di cui hai ricevuto l’ordine di fare fuori? –
  • MA COSA DICI?! R-RICEVUTO L’ORDINE?! –
  • Certo. Non hai notato l’apparizione del suo nome? –
  • M-MA COME FAI  A SAPERLO?! –
  • È così per tutti. –
  • TUTTI CHI?! –
  • Tutti noi. –
  • MA COSA SIETE, DEGLI ASSASSINI?! E NON TIRARMI IN MEZZO A TUTTO CIO’! –
  • Ma tu sei già in ballo. Sei uno Shinigami, proprio come me. –
  • CO-CO-CO-COSA?!?!?!?!?! – sbarrai gli occhi per lo stupore.
“S-Shinigami?! Qu-quegli Shinigami?! Gli dei della morte?! Ma… ma sono solo delle favole da bambino! Mica siamo in Bleach!”
  • S-SPIEGATI MEGLIO! –
  • Ma come?! Perché sei così sorpreso? Vorresti farmi credere che non sai niente? –
  • CERTO CHE NON SO NIENTE! COSA DOVREI SAPERE?! –
  • Perché, tua madre non te l’ha mai detto? Eppure anche lei è una di noi, anche se è una traditrice… -
  • COSA C’ENTRA MIA MADRE ORA?! –
  • Beh, è stata il primo Shinigami a provare affetto per un umano ed a tradire la sua patria per scappare ed andare a vivere sulla Terra. Come puoi non considerarla una traditrice?! –
  • MA CHE E’ TUTTA QUESTA STORIA?! HAI ADDIRITTURA TIRATO FUORI MIA MADRE E QUESTA COSA DELLA TRADITRICE DELLA PATRIA! INSOMMA, SI PUO’ SAPERE CHE PROBLEMI HAI?! –
In quel momento fuori dalla finestra sentii il rumore di una sirena della polizia e subito mi irrigidii ed un brivido percosse la mia schiena.
“Aspetta… I-io… Io ho ucciso un ragazzo! S-stanno cercando me! Per arrestarmi! Io… Io… Sono un assassino!”
Il ragazzo notò il cambiamento d’espressione del mio volto, e mi chiese:
  • Se hai paura che stiano cercando te non hai nulla di cui preoccuparti. –
  • Come posso non preoccuparmi…? Ho ucciso una persona! –
  • Tranquillo, nessuno lo sa. –
  • Ma mi hanno visto! –
  • Lo so, ma ho cancellato il loro ricordo di te. –
  • Cosa? –
  • Piccoli poteri da Shinigami –
  • Faccio ancora fatica a crederci… -
  • Devi crederci. –
  • Come?! Come potrei credere ad una persona incontrata da neanche 10 minuti che, dopo che io ho ucciso un ragazzo, mi dice che sono un dio della morte e che mia madre ha tradito il “nostro mondo”?! –
  • Te l’ho già detto, devi fidarti di me. –
  • MA CHI SEI TU?! –
  • Oh, è vero, non mi sono ancora presentato… Sono Sen Watanabe, piacere di conoscerti… Kyouichi. –
FINE
Capitolo 2



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Yeeeh! Il secundo capitulo! Ah, questa era la bozza (che secondo me era moooolto meglio dell'originale, ma l'inutile vuole fare una FF seria...):
 

CAPITULO 2

Sen fece sbrill sbrill.

Il quore/kokoro di Kyouichi fece doki doki.

Yuiko fece “KAWAII! <3”.

E Magna Caterina disse “Make us free na splash kasanetaaaa! Hikari no kontorasuto abite! Feel so free na kyo tobikomu! Oretachi no brand-new blue! Yeah!”.

E Filippo muoriscì.

ENDO.


.... Bello, vero? <3 Emozionante, direi. Da doki doki. KAWAII DESU NEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!
Sinceramente da come si stanno mettendo le cose credo che questa Fan Fiction (se tutto va bene) durerà moooolto... E ciò mi spaventa alquanto...
Vabbè, userò ancora per un po' Filippo l'inutile (epiteto) come poltrona. (U_U)
Va', Filippo, scelgo te!


Che tristezza... il solo pensiero di dover collaborare ancora con Caterina... mi fa solo venire voglia di darmi alla droga (se proprio vuoi autolesionarti ti aiuto io, plebeo. :v -C.) ... No, grazie... come autolesionismo mi basta farti da poltrona.
Dato che insiste e vuole scrivere SOLO lei gli passo il testimone.
A te la linea Cate.

Non chiamarmi "Cate", poltrona. Cosa sono tutte queste confidenze, EH?!?! ADESSO TI SMEMBRO (tolgo l'imbottitura) E TI MANDO DAL ROTTAMAIO (ma esiste?)!!! Piiiiiiccola amichetta del quore. *pat pat*

Mi scusi direttrice... ora vi salutiamo!! 
AL PROSSIMO CAPITOLO!

Sayonara Minna-San. (UwU)/

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


CAPITOLO 3
  • Come sai il mio nome?! –
  • Eh eh… Altro piccolo potere di uno Shinigami… -
Confuso gli risposi:
  • Adesso… sono stanco… Voglio solo tornare a casa…  –
  • Ti accompagno. –
  • NO, GRAZIE! –
  • Ma se non sai neanche dove ti trovi come vorresti tornare a casa?! –
  • Ah… Giusto… -
  • Beh, allora andiamo -
Prese il giacchino e se lo mise per poi dopo dirigersi verso l’ingresso per infilarsi le scarpe, io lo seguii.
Usciti ci incamminammo, lui davanti e io dietro, silenziosamente senza dirci una parola.
Mentre camminavamo fissavo la sua schiena con aria torva e diffidente, ripensando a quello detto prima.
“Ancora non ci posso credere… eppure… eppure ora tutto ha un senso…”
Dalla sua schiena, il mio sguardo si posò sulle mie scarpe… e mi resi conto di avere delle piccole gocce di sangue su di esse. Probabilmente era schizzato durante l’incidente a scuola…
Appena pensai ciò, improvvisamente una profonda tristezza mi avvolse ed i miei occhi si inumidirono.
Come se potesse leggermi nel pensiero, Sen si girò verso di me e fece uno sguardo come per tranquillizzarmi.
Sen aprì la bocca come per dirmi qualcosa, ma un forte rumore di passi dietro di me distolse la mia attenzione.
Non feci in tempo a voltarmi che qualcuno mi saltò addosso da dietro ed a stento riuscii a reggermi in piedi.
  • KYOUICHIIIIIIII!!! –
  • Y-YUIKO?! –
Mi si aggrappò alla camicia con le lacrime agli occhi. Deve aver corso molto, considerando che aveva le guance rosse, i capelli scompigliati, il fiato corto e era appoggiata a me con tutto il peso del corpo.
  • Ma dove eri finito?! Mi sono ritrovata da sola in mezzo a quel trambusto, quel ragazzo potrebbe essere morto! –
Sgranai gli occhi e corsi verso Sen.
  • MI AVEVI DETTO DI AVER CANCELLATO LA MEMORIA A TUTTI! COM’E’ POSSIBILE CHE LEI SAPPIA CHE C’ERO ANCH’IO?! –
Vidi lo sguardo di Sen cambiare, da tranquillo a perplesso.
  • Non lo so… non capisco… -
Preoccupato si avvicinò a Yuiko e la prese sotto il mento, si avvicinò a lei, quasi la stesse per baciare.
Osservò attentamente i suoi occhi, come se cercasse qualcosa, poi la sua preoccupazione svanì.
La lascio e ripartì lungo la strada ma passato accanto mi tranquillizzò.
  • Tranquillo, è tutto apposto… –
  • Cosa intendi dire…? –
  • Fidati di me, nessuno sospetta di te e lei è apposto. –
Non sapevo se fidarmi o no… ma che potevo fare? Tutto ciò che mi ha detto finora sembra attendibile.
Presi la mano di Yuiko e la tranquillizzai e ripartimmo per tornare a casa.
  • Vieni –  dissi a Yuiko sorridendo – Ti devo raccontare una cosa e arrivati a casa ti preparo una bella tazza di teh –
Raccontai il tutto a Yuiko.
  • Sul serio…?- chiese.
  • Sapevo che eri un tipo strano ma non fino a questo punto –
  • Strano? Ma che dici?! Ingrata… Dovresti saperlo che sono un figo! –
  • Se se, certo… -
Si vedeva che il tono scherzoso di Yuiko era forzato, infatti, poco dopo, tornò seria.
  • Faccio un po’ fatica a crederci… però… se così fosse… si spiegherebbe alcune mie cose… -
“A cosa si riferiva…?”
Stavo per chiederglielo ma senza accorgermene eravamo già arrivati a casa.
Davanti all’ingresso io e Sen ci soffermammo a guardarci negli occhi.
  • Beh… grazie di avermi accompagnato –
  • Di nulla – disse Sen sorridendo.
Mentre parlavamo un gatto si avvicinò a Sen, era paffuto di colore grigio scuro e con una macchia bianca sulla fronte che sembrava una specie di freccia che puntava verso il naso.
  • Ciao piccolo – fece Sen prendendolo in braccio.
  • Mi hai seguito fino a qui? –
A quanto pare conosceva quel gatto, sarà il suo o qualche randagio a cui darà da mangiare.
A Yuiko brillarono gli occhi.
  • Quanto è carino! –
Si lanciò verso il gatto e lo prese da sotto le zampe.
  • Guarda che carino Kyouchi! Ha gli occhi del mio stesso colore! –
Sembrava una bambina, quasi si fosse dimenticata di quello successo prima.
La guardavo mentre gli parlava intonando uno strano accento buffo.
  • Ciao piccolo gattino! Io sono Yuiko e tu come ti chiami? –
Aspettavo la risposta di Sen ma la voce che sentii non proveniva da lui…
  • Io sono Gunsou, piacere. – rispose il gatto.
Yuiko si fermò di colpo e impallidì.
  • Ora potresti cortesemente mettermi giù? – disse il gatto con tono irritato.
Sbiancai anch’io.
“… È uno scherzo vero…?”
FINE
Capitolo 3



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Ooooooooh!!!! Il terzuo capitulo!!!! Yeeeeeh!!!! *sbrill sbrill*
Nel prossimo metto la "scheda personaggio" del protagonista, con disegno e dati!!! Emozionati?! <3 (Eh, no)
Finalmente sono riuscita anche a mettere un mini pezzo stupido!!! \(*0*)/
Mi sento realizzata!!!! ... Ma tanto tra un po' (quando diventano amici) ci saranno mooooolti più pezzi ebeti... e Filippo l'inutile non potrà dire niente!!! (o sennò lo meno!) MUHUHUHUHAHAHAHAHAHAHAH!!!! (è_é)


Salve a tutti ragazzi! (aiuto! la direttrice mi maltratta!) Come state?
Nonostante la mancata voglia di scrivere da parte di Caterina (si era quasi addormentata guardando uno shonen-ai) siamo riusciti a finire anche il terzo capitolo!
Non perderò tempo a scrivere s******te come fa la "Magna Caterina" quindi vi ringrazio per la lettura e... continuate a seguirci!!! :D

SAYONARA MINNA-SAAAAAAAAAAAAN!!!!!!!

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


CAPITOLO 4
“Allora… ricapitoliamo quello successo oggi: io sono uno shinigami figlio di un umano e di una shinigami traditrice, come nuovo amichetto ho uno della mia specie ed il suo gatto parla… Di bene in meglio”
Pensai mentre ero disteso sul letto a guardare il soffitto e non riuscivo a togliermi dalla testa il discorso con quel gatto…
 
  • Quindi tu saresti il famoso figlio della traditrice –
  • A quante pare mia madre è famosa anche per il regno animale  –
  • Io non sono un comune animale, io sono una falce –
  • Falce?! –
  • Esatto, ogni shinigami ha la sua  falce, io sono di Sen, la tua dove si trova? –
  • Io… non credo di… -
Venni interrotto da Sen.
  • Eccola - Disse indicando Yuiko.
  • Yuiko?! –
  • Certo, lei è sempre stata la tua falce –
Yuiko disse:
  • Io?! Di cosa state parlando?! –
Prese la parola Gunsou:
  • Ogni shinigami ha la propria falce per combattere o uccidere le persone –
  • E quindi io sarei uno strumento per uccidere…? –
  • Non del tutto, non avete ancora stipulato il contratto tra falce e shinigami –
  • Sarebbe? – chiesi.
  • Il contratto è il più grande atto di fedeltà che una falce può fare nei confronti del proprio shinigami di appartenenza –
*triiil triiil* Il telefono di Yuiko squillò
  • Pronto? …Sì, arrivo mamma… ciao. –
Yuiko attaccò il telefono e salutandoci di corsa se ne andò lasciando me, Sen e Gunsou da soli a parlare.
  • Penso sia arrivato il momento anche per me di andare, ho bisogno di riposarmi un attimo, sono ancora un po’ scosso… -
Senza neanche salutarlo mi voltai per andarmene.
  • Quando ti sarai ripreso verrò da te e finiremo di parlare-
“Oh no… altre chiacchiere…”
  • La prossima volta… -
Tornato a casa guardai in cucina ma mia madre no c’era.
“Chissà cosa starà facendo ora…?”
Guardai una nostra foto di quando ero piccolo, abbracciati e sorridenti.
“… E pensare che fino a stamattina non sapevo neanche chi fosse davvero mia madre… e chi fossi davvero io…”
Andai contro voglia al secondo piano, entrai in camera mia e mi buttai stanco sul letto.
“Ah… ma una vita tranquilla no?!”
 
Sentii la porta di casa aprirsi.
  • TESOROOOOOOO!!! <3 SEI A CASAAAA??? –
Mi rigirai sul letto, facendo finta di dormire. Non ero pronto ad affrontarla.
  • Kyouichi? –
Mia madre aprì la porta, facendo entrare uno spiraglio di luce mentre sbirciava dentro.
  • Sei sveglio? –
Io non mi mossi.
  • Kyouichi… smettila di far finta di dormire. Sono tua madre, lo capisco se sei sveglio o no… E riesco anche a capire che c’è qualcosa che ti turba –
  • È per l’istinto di madre o… per qualcos’altro? – dissi con un pizzico di irritazione.
  • … Cosa vorresti dire? –
  • … Non c’è qualcosa che devi dirmi? Qualcosa che mi hai sempre tenuto nascosto, qualcosa di molto importante che riguarda noi due… - il mio tono di voce era sempre più alto.
  • Di cosa stai parlando, Kyouichi? Io ti ho sempre detto tutt- –
  • SMETTILA DI FARE LA FINTA TONTA, MAMMA! – urlai – SO TUTTO! SO CHE TU SEI UNA SHINIGAMI, CHE SEI UNA TRADITRICE PER ESSERTI INNAMORATA DI UN UMANO, E CHE ANCH’IO SONO COME TE, O ALMENO IN PARTE!!! –
  • Kyouichi… -
  • Avrei preferito che me lo dicessi… perché me l’hai tenuto nascosto? –
  • L’ho fatto solo per proteggerti, volevo tenerti lontano da quel mondo pieno di regole e cattiveria. –
  • Chi sono io mamma...? –
  • Penso sia arrivato il momento di dirti tutto… -
Mia madre mi parlò di un mondo sopra le nuvole in cui vivevano tutti gli shinigami governati da un re autoritario che dava ordini su ordini e ognuno di loro riceveva un nome che rappresentava la vittima da fare fuori e chi non ubbidiva veniva cacciato via da quel regno privo della propria falce, del diritto di uccidere e di essere uno shinigami.
Ad ogni shinigami viene assegnato dalla nascita una falce, essa può avere forma umana o animale e serve per mietere la gente destinata a morire.
Tutti gli dei della morte possono morire solo per mano di altri shinigami e per vecchiaia, un colpo di pistola o una coltellata non gli farebbero niente, stessa cosa per le falci ad eccezione che se muore il loro padrone muoiono anche loro.
Infine tutti gli shinigami hanno gli occhi neri mentre quelli delle falci sono verdi… proprio come quelli di Yuiko…
  • Mamma… per caso Yuiko… -
Bastò il suo sguardo per capire tutto.
  • Kyouichi… Yuiko ti è sempre stata accanto da quando sei piccolo perché lei è destinata a te, è la tua falce. –
  • Ho capito… -
  • Kyouchi! Tu non sei costretto a seguire questa via! Voglio che tu sia felice e che faccia quello che vuoi veramente! –
  • Ormai la mia vita non è più normale. –
  • Kyouchi ti prego… non abbracciare questo destino… -
Mentre parlava mi diressi verso la porta.
  • Torno subito, devo parlare con una persona. –
Chiusi la porta e mi avviai.
Ripercorsi il tragitto fatto prima per andare a casa mia, sbagliando qualche strada, lo ammetto.
Mi ritrovai davanti a quella casa dove poche ore prima avevo scoperto la verità.
Suonai il campanello.
  • Chi è? – disse una voce al citofono.
  • … Ecco… Sono Kyouichi… Kyouichi Furokawa! –
  • Ah, non mi aspettavo una tua visita così presto. –
La porta si aprì, ed un ragazzo di mia conoscenza mi face un sorrisino poco rassicurante.
  • Non ti fare strane idee… -
  • Allora! Di cosa volevi parlarmi, Kyouichi-Kyun? – disse cambiando il suo sorrisetto da inquietante a ebete.
“BRUTTO BASTARDO! NON CHIAMARMI IN QUEL MODO!”
  • Io e te dobbiamo fare un bel discorsetto, Sen. –
Sapevo che stavo andando incontro ad un mucchio di guai e seccature, ma se questo è il destino, tanto vale seguirlo.
FINE
Capitolo 4



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Scusate il ritardo, ma quando ci siamo visti per fare questo capitulo abbiamo solo fatto cavolate! (e ne avevamo scritto solo metà)
Vabbè, l'importante è che ora sia qu- FILIPPO, CACCHIO FAI?! NON FAR CADERE LA MIA ROBA! BAAAAAAAKA!
Ora dobbiamo andare di corsa che abbiamo l'allenamento di Ju Jitsu!

SAYONARA MINNA-SAAAAAAN!

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