A new chapter.

John cercò di concentrarsi sul computer.
Erano settimane che non aggiornava il suo blog, ma sospettava che nessuno sentisse la mancanza dei suoi post.
Eppure non riusciva a distrarsi dalla sua nuova e gratificante attività.
Ci era arrivato per caso, e ormai non riusciva più a farne a meno.
Sapeva che Sherlock aveva degli ammiratori, e sui tabloid non era raro che i giornalisti inventassero fantasiose teorie sulla loro relazione, ma...arrivare fino a questo punto?
Digitò in fretta l'url accertandosi che il coinquilino non fosse nei paraggi.
Ed ecco la, ormai familiare, schermata di fanfiction.net.
John si affrettò a rileggere le prime righe in cerca degli errori.
Non potevano essercene.
Greg l'aveva betata proprio quella mattina e lui stesso l'aveva riletta fino alla nausea, ma non poteva deludere i suoi lettori.

Fece scorrere ancora una volta lo sguardo sulla lemon.

 Il bacino di Sherlock premette contro il suo, impedendogli di sottrarsi. I suoi baci sul collo di Jawn erano una scia infuocata di passione.

Si, era soddisfatto.
Premette il mouse e postò.

"John, cosa stai facendo?".
Chiese il consulente investigativo accigliato.
"Niente..." Si affrettò a rispondere il medico chiudendo in portatile e ripromettendosi di cancellare la cronologia appena possibile.

A new reader.

Sherlock inserì il suo username, la password e fece il log-in. Si era impegnato molto per creare un nome che non fosse riconducibile a lui.
La scelta era ricaduta su "SweetKitten89" e, davvero, nessuno avrebbe potuto pensare che fosse la sua copertura.
John era stato al computer tutto il giorno e il consulente investigativo sospettava che avesse aggiornato la sua fanfiction.
Non lo avrebbe ammesso nemmeno sotto tortura, ma voleva sapere cosa sarebbe successo nel nuovo capitolo.

Era successo per caso.

John si era dimenticato di cancellare la cronologia e Sherlock aveva trovato quel sito.

Pieno di quello che le ragazzine chiamavano "Johnlock".
Non ci aveva messo molto a capire che, perfino il suo amico, si era unito alla schiera delle "sherlockians".
Inizialmente si era sentito tradito, ma poi quel sentimento era stato soffocato dalla curiosità.

Cliccò sulla casella dei preferiti e la vide in cima.
Con un capitolo nuovo di zecca.

Fece scorrere la pagina.
Inutili romanticherie...
Noiose descrizioni...
Blah, blah....

E....ecco.
Sherlock capì di essere arrivato ad un punto interessante quando poté finalmente leggere di John che veniva brutalmente privato dei vestiti.

"Sei mio." Sussurò all'orecchio del medico stringendo in suo membro ormai eretto tra le dita affusolate.

Questa volta avrebbe dovuto lasciare una recensione.
Decisamente.

A new review.

John rimase paralizzato osservando la prima recensione negativa della sua carriera di fanwriter.
Cosa aveva sbagliato?
Tutti erano entusiasti!

SweetKitten98:
Ritengo opportuno commentare la tua storia adeguandomi alle caratteristiche di questo sito.
Pertanto, volendo momentaneamente escludere pony, arcobaleni, brillantini, e la scelta di vocabolario non totalmente consono mi concentrerò sulla "lemon".
Tralasciando i dilaganti cuoricini fluffosi sottintesi e decisamente irritanti, trovo che il personaggio di Sherlock sia trattato in modo impreciso.
Non credo affatto che si lascerebbe trasportare da emozioni così futili.
Attendo il seguito per constatare eventuali miglioramenti.

Bacioni coccolosi e yaoiosi.

La teoria del medico era che la persona che si era prestata a scrivere quella recensione non avesse mai messo piede in quella giungla selvaggia e spietata che era il fandom.

Eppure qualcosa in quello stile era familiare.... 
Ma no, cosa andava a pensare.

John aprì tumblr alla ricerca di ispirazione. 

Avrebbe soddisfatto quel lettore difficile, fosse l'ultima cosa che faceva.

Poco dopo si perse tra i fotomontaggi e i disegni che lo assimilavano ad un porcospino.

A new pairing.

Sherlock si era accorto che John girava da tempo con un quaderno nero. 
Di quelli studiati per non dare nell'occhio.
E che, inevitabilmente, non facevano che attirare lo sguardo e stimolare la curiosità di chiunque li osservasse.

Sherlock ormai capiva immediatamente i momenti in cui Watson soffriva di mancanza di ispirazione.
Sentiva il suo sguardo seguirlo per tutto l'appartamento, forse alla ricerca di nuovi e originali termini per descrivere i suoi genitali.

Ma ormai era una settimana che il suo caro "*hedgehog*" non aggiornava.
Che lo avesse messo in crisi con la sua recensione?
No, certo che no. 
Si era impegnato per renderla conforme alle abitudini dei frequentatori del sito.
Aveva persino trovato quel termine..
"Yaoiosi".
Non era ancora certo del significato, ma credeva avesse a che fare con i figli dei fiori degli anni ottanta.

A volte provava ad avvicinarsi a John e lo vedeva schizzare via come una molla, stringendosi il quadernetto al petto e farneticando qualcosa sulle lontre.

Finalmente, dopo undici giorni, sette ore e tredici minuti poté leggere il capitolo.

Sherlock, accaldato e soddisfatto, si lasciò cadere accanto al corpo di Jim. Poggiò la testa sul petto del compagno e poté sentire il battito del cuore di Moriarty che lo cullava verso il sonno.

Il consulente investigativo decise che quella volta non si sarebbe accanito contro *hedgehog*. 
Non sarebbe stato così infantile.
Oh, no.
John l'avrebbe pagata. 
Cara.

A new story.

John non aveva più ricevuto recensioni da SweetKitten89.
Era arrivato al punto di inserirlo tra gli autori preferiti, per curiosità.

Forse quella sheriarty era stata un po' avventata e dio solo sapeva quanto gli avesse dato fastidio scriverla.
Nonostante tutto, dal capitolo successivo era tornata ad essere la johnlock iniziale.

Il medico era costretto ormai a fare i conti con tutte le fanfiction che stava plottando e sapeva che non avrebbe mai scritto.

Sherlock di certo non era di alcun aiuto.
Da giorni non gli parlava, senza apparente motivo.
L'aveva perfino sorpreso un paio di volte a guardarlo imbronciato.

Poteva anche scrivere porno gay su di lui, ma quell'uomo sarebbe sempre sembrato un mistero.

Passò una settimana, piena di fanart che includevano quantità di marmellata ( come facevano quelle ragazzine a sapere il suo tipo preciso di marmellata preferita!?) e strani bondage con manette di peluche dei mille colori dell'arcobaleno.

Aggiornò con un nuovo capitolo nel quale, nonostante i genitori di Sherlock disapprovassero, aveva descritto un coito nella cameretta di infanzia del detective e si concesse uno sguardo alle nuove entrate nel fandom.

"All the John's guilty pleasures" di Sweetkitten89"

Incuriosito John aprì senza degnare di uno sguardo la descrizione e il raiting.
Seguivano circa tremila parole che descrivevano perfettamente e nei dettagli le sue preferenze sessuali.

Nessuno, poteva sapere quelle cose.
Nessuno.

A Jawn piace essere cavalcato come un pony felice dal suo principe azzurro Sherlock contornato da sbrilluccicanti cuoricini. E adora i frustini glitterati rosa.

La perplessità lasciò il posto alla rabbia.

A new...something.

Sherlock sprizzava soddisfazione da tutti i pori.
Aveva trovato su tumblr una lista di guilty pleasures dalla quale aveva preso ispirazione.
A quanto pare riguardava un tale "Dean Winchester", e il detective si chiese quale vile atto avesse compiuto quel ragazzo per meritarsi quel trattamento.
Da lì era stato estremamente semplice dedurre le preferenze sessuali di John e compilare quel piccolo compendio.
Il medico non l'aveva notato, ma era riuscito ad essere presente durante la lettura della sua prima "produzione artistica".
Le emozioni che si erano susseguite su viso del coinquilino variavano tra la perplessità , la rabbia e l'imbarazzo.

Il consulente investigativo si sentiva soddisfatto della sua vendetta.
Aveva vinto su tutti i fronti, ma si sbagliava.
Quanto si sbagliava.

Non molti giorni dopo *hedgehog* pubblicò una one-shot.
Nella fretta di aprirla il detective non lesse la descrizione, ma una parola scritta in rosso gli saltò all'occhio.
Mpreg.
Si chiese per un attimo cosa significasse, ma poi lasciò perdere.

La vicenda iniziava con un coito.
Tipico di John.
Romanticherie.
Altra cosa tipica.
Nausee.
Tipic...

Un attimo.
Cosa.

Seguivano numerosi sintomi di gravidanza descritti nei dettagli dal punto di vista di Sherlock.

Mpreg.

Male- pregnancy.

Ah.

Sherlock sentì nitidamente il movimento della piccola nuova vita che cresceva dentro di lui.
Si affrettò a chiamare John.
Non voleva che si perdesse quel momento così importante.

Le sopracciglia del moro sembravano pronte a scomparire sotto l'attaccatura dei capelli.
Soprattutto quando diede alle luce un maschietto.

Hamish David Holmes Watson.

No.
Quello era troppo.
Troppo.

A new crossover.

Il detective pensò a lungo ad un modo per vendicarsi.
Ormai quelle scaramucce stavano continuando da molto. Troppo tempo.


Inizialmente aveva pensato di scrivere quello che in gergo chiamavano "gender-bender" e in realtà stava funzionando piuttosto bene.
Le avventure della, incredibilmente poco virile, versione femminile di John erano esilaranti.
Eppure non erano abbastanza.
Non poteva metterlo incinto e cavarsela così.
No, doveva fare qualcosa di peggio anche a costo di farsi scoprire.


Era uno di quei rari pranzi in cui entrambi stavano più o meno cibandosi dei disgustosi manicaretti della signora Hudson e il coinquilino sembrava profondamente concentrato nello snocciolare futili informazioni su...beh, nulla di interessante.
Sherlock nel frattempo aspettava con ansia che il suo piano si compisse.
Poté sentire chiaramente il rumore della signora Hudson che apriva la porta al postino, firmava per il pacco, e saliva le scale con passo stentato per consegnare la missiva al legittimo proprietario.
"John, c'è una cosa per te..." Disse la padrona di casa benevola, porgendogli l'involucro.
"Grazie..." Rispose il medico non riuscendo a non tradire un po' di sorpresa.


Più tardi il suo coinquilino avrebbe scartato un libro.
Innocuo, certo.
Per chiunque non avesse letto numerose fanfiction che lo paragonavano ad una creatura soprannaturale.
Uno Hobbit, per essere precisi.
Il volume al suo interno recava la seguente scritta , concepita nientemeno che dalla comunità di tumblr, ben lieta di essere interpellata in quell'iniziativa.

Se potessi brucerei tutti i vestiti che hai addosso. Smaug.

Il mittente si firmava solo con un nickname. SweetKitten89.
Sherlock fu felice di constatare che il viso di John mantenne un colorito decisamente imbarazzato per molti giorni a venire.

A new enemy.

John Watson poteva essere distratto, estremamente distratto, ma di certo non era stupido.
Oh, no.

Ormai era giunto alla conclusione che SweetKitten89 doveva essere un suo conoscente.
Era evidente.
Ora non gli restava che stabilire chi fosse.

Dava per scontato che fosse una persona strettamente vicina a lui.

Sherl...oh no, per l'amor del cielo, era impossibile.

Molly era troppo buona e pura per fare una cosa del genere.

Greg...beh poteva esserlo ad essere onesti, ma quello che era stato scritto nella one shot sui guilty pleasures poteva essere dedotto da una sola persona.

Una persona che poteva avere un rapporto tanto infantile con loro due da divertirsi in quel modo.

Il medico ci avrebbe scommesso.

SweetKitten89 era Mycroft Holmes.

Inizialmente aveva pensato di parlarne con Sherlock, ma questo avrebbe implicato numerose spiegazioni su alcuni racconti erotici.
Sarebbe stato davvero...strano.

Poi ebbe l'illuminazione.
Aveva sentito parlare su un forum di shipper di una nuova moda che stava spopolando.

Dojinshi.

Non molti giorni dopo il povero, concediamoglielo, Mycroft Holmes si vide recapitato un dettagliatissimo fumetto erotico giapponese a tema johnlock.

Il nome del mittente era piuttosto prevedibile.

"Sherlock, per cortesia, potresti passarmi John?"
"Perché?"
"Tu passamelo"

No, decisamente la sua avversa fanwriter non era Mycroft.

E ora poteva considerarsi a tutti gli effetti tra i nemici della corona britannica.

A new blog.

A new chat.

Sherlock sapeva.
 
Non solo sapeva, ma aveva addirittura letto.
 
 
Il clima del 221b era diventato insopportabile per John.
Ovviamente il consulente investigativo non era ancora stato informato della sua deduzione eppure il medico si sentiva costantemente osservato.
 
Ogni piccolo gesto di Sherlock era interpretato come un' accusa.
 
 
Sherlock si accarezzava i capelli? Era evidente che fosse un gesto per sotto intendere un qualche tipo di riferimento sessuale.
 
Il detective gli chiedeva se avesse comprato le zucchine? Beh, c'era solo una spiegazione plausibile.
 
 
 
Si chiese se non stesse iniziando a diventare paranoico.
 
Controllava addirittura il blog della signora Hudson sei volte al giorno.
 
 
Il medico aveva paura che parlandone apertamente avrebbe potuto rovinare il loro rapporto.
 
 
Voleva chiedere consiglio a qualcuno, ma chi avrebbe accettato quella situazione così bislacca senza mostrarsi perplesso o sconvolto?
Era necessario l'intervento di una persona pronta a tutto.
 
 
 
 
Alla fine, davanti ad una tazza di tè, raccontò il problema alla signora Hudson che lo congedò assicurandogli che avrebbe trovato una soluzione.
 
 
Non molto tempo dopo, vide comparire un annuncio sul blog dell'arzilla vecchietta.
 
 
 
Speciale Chat di gruppo Johnlock <3
Commentiamo la loro relazione tutti insieme, senza tralasciare i dettagli piccanti ;)
 
 
Seguivano una data e un' ora ben precisa.
 
Cosa le era saltato in mente? Quella non era affatto una buona idea.
 
 
 
 
 
 
Quattro giorni dopo si trovò con la signora Hudson davanti ad alcune fan, incredule di averlo davanti a loro, seppur solo virtualmente , ma costrette al segreto da un abile stratagemma di Mrs Hudson.
 
"Signorine, ho abbastanza prove che ciascuna di voi abbia postato negli ultimi anni materiale non conforme alle regole di tumblr, e nessuna vorrebbe essere bannata, giusto?"
 
 
La minaccia era bastata a legare le giovani in un vincolo di indissolubile silenzio.
 
 
Quindi fu posta la domanda decisiva.
Come poteva John affrontare la complessa situazione?
 
 
Sbattilo contro un muro e fallo tuo!
 
 
No, non era un idea.
 
 
Spiegagli i tuoi sentimenti...e poi copulate.
 
No, neanche quello era contemplabile.
 
Anche se non gli sarebbe dispiaciuto.
 
 
Non capite che John non è quel tipo di persona...
 
Ah, finalmente qualcuno con un po' di buon senso.
 
Perché a John piace essere cavalcato, lo sanno tutti.
 
 
Alla fine di lunghe discussioni, che inevitabilmente inclusero diversi scenari fantascientifici in cui lui e Sherlock facevano romantiche cenette o sezionavano cadaveri a lume di candela, si decise che un discorso diretto sarebbe stato la cosa migliore.
 
Ah, e John fu costretto a promettere, in caso di una canonizzazione della coppia, di diffondere dettagli sulle abitudini sessuali del detective che, a detta di molti, dovevano essere molto eccentriche.
 
 
 
Fangirl.
Non cambiavano mai.

An old friend

John aveva provato e riprovato il suo discorso per Sherlock.
Aveva ripetuto talmente tante volte quelle parole che esse sembravano aver perso il loro significato.
Ogni volta credeva di essere pronto e si avvicinava al detective, poi però, gli tornavano alla mente i brani che aveva scritto
e ogni coraggio svaniva.
Decisamente, l' AU nell'antica Roma con Sherlock schiavo avrebbe potuto risparmiarsela.
La paura che l'amico, sentendosi tradito, lo escludesse dalla sua vita gli attanagliava lo stomaco e lo privava del sonno.
Quella situazione non si sarebbe risolta facilmente.

Dal canto suo Sherlock, che prima si sentiva divertito nel contemplare l'imbarazzo dell'amico,
 iniziava a percepire il disagio dell'altro.

Francamente non riusciva a comprendere la cosa.
Se provava sentimenti per lui perchè non li esternava semplicemente come avrebbe fatto davanti a qualsivoglia cucciolo?
Perchè forse, e dico forse, ha paura di non essere ricambiato.
Quella vocina irritante, sorprendentemente simile a quella di Mycroft, continuava a insinuare quel dubbio.
Sherlock dava per scontato che la sua vita fosse con John.
Non aveva mai neanche preso in considerazione il concetto che la sua vita potesse includere qualcun altro, maschio o femmina che fosse.
Non a livello fisico, ovviamente.
Non era neanche una questione di amore, o sentimento.
Era una...necessità.
John era una costante. 
Era la sua nuova droga.
Pensandoci, non gli avevano dato fastidio i racconti erotici su loro due, ma leggere di Moriarty lo aveva disgustato.

Fu considerando questi fattori, come un semplice caso, che capì.
Allo stesso modo comprese che la situazione andava risolta, così come era cominciata.


Qualche giorno dopo John rientrando in casa con la spesa potè notare il suo pc aperto su una schermata familiare.

"221 b Fandom street" di SweetKitten89"

Era una fanfiction di dodici capitoli, che descriveva nei dettagli quei giorni di follia.
La lesse tutta, e poi giunse al capitolo dodici per apprendere il finale.
 
Eppure non era un finale.
No, era una semplice frase.

John, è finito il latte. SH.

Alzò sguardo per incontrare dei limpidi occhi azzurri che lo osservavano con l'ombra di un sorriso soddisfatto.
Il medico seppe solo che poco dopo le loro labbra si congiunsero, trovando il loro posto nel mondo.







Qualche tempo dopo John tornò su fanfiction.net, ma lo trovò rimpiazzato da un avviso.

Il seguente sito non è più disponibile a causa dell'acquisto del dominio da parte  del Sig. Richard Brook.

Quel nome gli sembrava familiare.
Chissà.