Dolori

di Chocolat89
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dolori ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** La perdita di un amico ***
Capitolo 4: *** La fine di tutto o solo l'inizio di qualcosa di nuovo? ***



Capitolo 1
*** Dolori ***


Dolori
di OSAKACHAN


Ricordi quando lungo quella strada mi hai visto per la prima volta? Bhè è impossibile,perchè io ero nascosto dietro un albero. Eri lì sulla tua moto,nessuno sapeva cosa mi fosse successo,anche perché nessuno mi vedeva,io da là dietro vedevo tutti voi. Voi parte di questo schifoso mondo che mi violenta sia fisicamente che psicologicamente.
Tu eri lì,tra le tue gambe la moto e anche tutto il mondo. Fiero di essere così com’eri,almeno questa era l’impressione che davi.
…Io da dietro quell’albero,al buio,aspettavo che il mondo dormisse,per uscire allo scoperto.
Lì dietro non ero solo,c’era anche chi mi aveva fatto del male,chi doveva essermi amico e invece mi voleva…e mi ha avuto…Ora mi faccio schifo,mi sento usato,come un pannolino di un bambino,anche se tra il bambino e me c’è tanta differenza. Io ero solo lì dietro con Arikochan,lui fiero di se stesso e di quello che aveva fatto,io invece volevo già dimenticare tutto e andare a casa…
Dopo alcuni giorni,ti rividi lì,con la tua moto…
I tuoi occhi volevano essere letti,si dice che siano lo specchio dell’anima,allora la tua anima doveva stare veramente male. Mi avvicinai alla tua moto,il tuo mondo,e tu mi guardasti,per la prima volta. Cominciammo a parlare della tua moto e di come tu l’avessi trattata meglio di tanti altri,non un graffio,non una caduta,nemmeno un moscerino morto…. Con il passare del tempo diventammo amici,ottimi amici…ma Arikochan era geloso,e così ti prese a pugni…Tu nn capivi il perché della sua reazione,tu che nemmeno lo conoscevi. Ma tra le sue parole,di rabbia,uscì fuori il motivo di quei pugni…IO…
Cominciasti a prenderlo a pugni violentemente,dalla sua bocca usciva del sangue,i suoi denti cominciarono a volare,tanta era la potenza con cui lo colpivi,dovetti intervenire altrimenti tu l’avresti ucciso. Ti tirai via,ti portai verso la tua moto,tu mi abbracciasti e montasti sulla moto,dandomi il tuo casco,ti saltai dietro e andammo verso casa mia,avevi bisogno di cure,non stavi certo bene. E mentre ti medicavo,là dove mi era possibile,ti raccontai quello che “mi legava” ad Arikochan,volevi tornare lì e finire quello che avevi iniziato. Eri troppo stanco e ridotto male che non riuscivi a fare nemmeno un passo senza sbattere con la faccia a terra. Ti portai in camera mia e ti misi sul letto,mi ringraziasti...Così mi presi il sacco a pelo e mi misi a vegliare su di te,i colpi erano stati tanti e sferrati con una forza tale da stordire anche il più feroce dei pugili… Ti lamentasti molto durante il sonno,ed io non potevo aiutarti,perché le ferite che avevi erano più profonde dei pugni di Arikochan. La mattina seguente ti chiesi di cosa ti fossi lamentato per tutta la notte,e tu non mi desti una risposta. Capii che era meglio lasciar stare,mi avresti parlato a tuo tempo.
E così fu. La sera mi dicesti che eravamo più simili di quanto potevo immaginare..
Anche lui fu usato,ma da chi? Questo non me lo hai mai detto…

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Capitolo 2
*** 2 ***


Come posso stare lontano dal nostro mondo? Tu che mi hai “raccolto”,rimesso insieme e mi hai protetto come se fossi il mio angelo. Il mio angelo…
Tu mi hai sempre protetto,e credo che lo farai ancora,perché io e te siamo legati,non solo per quello che ci accomuna, ma perché siamo molto simili.
Mio piccolo angelo… quanto ti ho cercato,e quanto male mi sono fatto prima di trovarti…
Sono stato amico di tante persone,ma nessuna riusciva a capire quello che provavo,nemmeno Arikochan ha mai saputo completarmi…
Mi sto legando tanto a te,forse troppo,e questo non ci vuole,perché posso finire con l’innamorarmi anche di te,della tua dolcezza,del tuo dolce sorriso,delle tue mani forti…ma cosa dico?? Sono nei guai,eh?
Bhè,forse sono già troppo innamorato ed io non riesco nemmeno ad ammetterlo a me stesso.
…Sono già due giorni che non ti fai sentire,ed io mi sto perdendo dietro i miei film illusori,quelli che ti vedono tra le braccia di un’altra donna…quale straziante segreto mi stai tenendo nascosto,ancora?
Ieri sono venuto a cercarti,ma non eri lì al tuo solito posto, non erano lì nemmeno i tuoi amici.
Dove ti sei nascosto?! Ieri ho visto Arikochan,non sapevo che dirgli,se salutarlo o no. Alla fine il passo lo ha fatto lui,è venuto verso di me,e mi ha detto: “È da tanto che non ti si vede in giro,ci manchi…ritorna dai tuoi amici,per favore.” Mi sembrava abbastanza sincero… I miei amici?,ma dove erano quando avevo più bisogno di loro…Comunque decisi di salutarli,un saluto rapido e da lontano. Scappai via,mi rintanai nel mio mondo,nella mia casa…
Forse hai paura che io possa capirti fino in fondo,fin là dove nessuna persona è mai riuscita a capirti. Ma io ti sono amico,è quello che più conta è stare vicino a te…A te,che ti sei preso a pugni con chi nemmeno conoscevi,senza chiederti il perché,hai solo risposto a quei colpi…ora perché non ti fai più vedere?cosa ti è successo?..
Passano i giorni e di te nemmeno l’ombra,quando una lettera arriva da me…Era tua. Mi dicevi: “Scusa se non mi faccio vedere ormai da giorni,ma ho bisogno di capire se veramente sono in grado di esserti amico. Di essere amico di chi come me,ha avuto tanti problemi,con gli amici. Ora,forse, sei pronto a uscire insieme al mondo intero… So già la faccia che starai facendo leggendo queste poche righe,ma è meglio così. Sarò con te se avrai bisogno di una mano,ma non posso starti molto vicino,altrimenti riuscirei a….scottarci…ti prego,vivi la tua vita come meglio credi,ma non con me…veglierò su di te,come ho continuato a fare dal giorno che ti ho lasciato…”…sono rimasto immobile,senza parole. Come puoi dirmi questo?! Se questo è veramente quello che vuoi,e sia,farò così. Con gli occhi bagnati mi alzai dalla sedia,dove cautamente mi ero seduto,e riposi la lettera in un cassetto,lontano da occhi indiscreti…passarono delle ore,ma le tue parole mi risuonano in mente come se fossero musica,ma quella stonata però,note messe a caso,l’una dopo l’altra,in un turbinoso susseguirsi senza senso. Dunque tu mi vedevi,mi spiavi,ma come è possibile che io non ti ho mai visto? Spero solo che tu stia bene.

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Capitolo 3
*** La perdita di un amico ***


Sono passati due lunghi,lunghissimi mesi,da quando,in quell’orribile giorno,mi è arrivata la tua lettera. Non ho fatto altro che pensare a te,alle tue parole,cercando disperatamente un perché al tuo insano gesto. Non sono riuscito a capirlo,e forse mai lo capirò,finchè tu non verrai da me a spiegarlo. Sarò anche uno stupido,ma io voglio che la tua voce,mi entri nella testa,e che le tue parole vengano pronunciate dalla tua bocca e che tu le dica guardandomi fisso negli occhi. Esco con i miei amici da diversi giorni ormai,però mi sento a disagio,mi manchi da morire… Ho un avviso da darti:TI AMO…e già,l’ho capito da poco,ma il solo fatto che ogni giorno sto qui a pensarti,me lo fa credere,e pensare agli occhi che si offuscano,al cuore che comincia a battere più forte,allo stomaco che si chiude…cos’è questo se non amore? Sono qui a pensare a te…un momento il telefono. Arikochan…incidente…ospedale…lacrime… Oh mio Dio,Arikochan è morto. Incidente stradale,lui e la sua maledetta voglia di correre…non so dove andasse così velocemente,ma so che ha lasciato anche lui un vuoto dentro di me,come il tuo…Non posso andare a salutarlo,non ho il coraggio…ora ho bisogno di te,ti prego aiutami,sto male…Ary perché?????dove andavi?!?! Amico mio,anche se mi hai fatto del male,ti voglio bene…devo trovare in me stesso il coraggio,devo venire a dirti almeno ‘‘CIAO’’… Andai a salutarlo in Chiesa. Lì sua madre mi disse: “Sii buono,potresti dire due parole su Ariko?” guardai i suoi occhi,erano pieni di dolore,lacrime,disperazione,non ho avuto il coraggio di dirle di no. Mi alzai e andando verso l’altare,vidi le facce dei miei amici,loro sapevano quello che mi aveva fatto e si meravigliarono,raggiunsi il leggìo e cominciai a parlare: “Per me Ariko è un fratello,siamo uniti molto più di quanto tutti voi possiate immaginare,io e lui siamo cresciuti insieme,e siamo diventati anche grandi insieme,ma…oggi ricordare le cose che abbiamo fatto mi è troppo difficile,mi viene solo un momento alla mente. Un giorno,non ricordo l’ora,aprii gli occhi e vidi la faccia di Ary attaccata al mio naso,feci per urlare,ma lui fu più veloce di me,mi tappò la bocca,e mi disse “non gridare stupido,sveglierai tutti.” Mi disse che voleva farmi vedere una cosa,così mi alzai e andai con lui,aveva trovato,sulla spiaggia,il posto dove una testuggine marina aveva deposto le uova,e lì pian piano spuntavano dalla sabbia i piccoli…Bhè è così che io mi ricorderò per sempre Ary,dolce e sensibile,quel posto sarà per sempre nostro,come anche quell’albero e quella notte…’’ mi misi a piangere,e di corsa tornai a sedermi. Le lacrime scendevano veloci sulla mia faccia,quando una mano mi pose un fazzoletto…quel profumo…mi sembrava…Eri tu,mi sorridesti,e mi dicesti: ‘‘Asciugati le lacrime,su coraggio’’…presi il tuo fazzoletto,ringraziandoti. Feci un respiro profondo…e poi mi chiesi cosa ci facessi qui,al suo funerale tu che non lo sopportavi…La madre mi ringraziò,e poi tutti lo portarono al cimitero,ma io no,non riuscivo più a muovermi,non mi alzai più dalla panca di quella Chiesa,e tu continuavi a stare seduto dietro di me. Quando anche l’ultima persona se ne andò via,ti sei alzato e seduto vicino a me,e mi fissavi. Volevo prenderti a schiaffi,ma l’unica cosa che riuscii a fare,fu abbracciarti e piangere,tanto. Così insieme siamo tornati a casa mia,e lì abbiamo parlato,sia della tua lettera sia del perché sei tornato così improvvisamente.

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Capitolo 4
*** La fine di tutto o solo l'inizio di qualcosa di nuovo? ***


È passato un bel po’ di tempo da quando Ary se n’è andato e,da quando io e te abbiamo parlato… Quella sera mi dicesti che ti stavi affezionando tanto a me,che hai fatto quello che hai fatto per capire e quando hai capito sei tornato da me…Hai detto che sono il tuo mondo.. Bhè allora cos’è il tuo mondo?perchè lo hai lasciato? Non ho avuto il coraggio di ascoltare le tue parole,ho cominciato a piangere pensando a te,ad Ary…ma non so chi di voi mi ha fatto più male. Tu che mi hai “usato” o lui che mi ha usato…Non so più cosa pensare da quando abbiamo parlato. Mi sento come svuotato da mille anni di vita,non so cosa darei per portare indietro il tempo e per averti ancora con me,Ary…anche se io e te non eravamo più così legati,mio caro amico mi manchi veramente un sacco…. Sai Ary io e lui abbiamo parlato tanto quella sera,ma non siamo arrivati ad una soluzione. Lui ha troppa paura di dire al mondo quello che gli sta succedendo,ha paura che i suoi amici lo rifiutino…non so cosa pensare mio caro amico…quella sera,la sera del tuo….saluto…abbiamo parlato ed alla fine si è infilato nel mio letto…la mattina quando mi sono svegliato al suo posto un biglietto “…mio piccolo,non so ieri sera cosa ha significato per te,ma per me è stato un grosso sbaglio….ti chiamo presto…” ,non solo ho perso il mio migliore amico,ma in una sera ho perso lui ed il mio pseudo ragazzo….ora sono veramente stanco… ************************************************************************* Sono passati alcuni mesi,ed oggi quando sono andato “in mezzo al mondo”mi sono sentito veramente solo…Ho visto delle vetrine,sono passato davanti quel fioraio,quello con le rose di un colore strano,ti ricordi?,mi sono messo a ridere,ed i ricordi mi sono tornati in mente “Ary….dove vai?” “Muoviti corri….” Noi due da piccoli,quante abbiamo combinate,tu avevi rubato quelle rose per tua madre,perché era il suo compleanno e non avevi soldi per farle un bel mazzo di fiori…ormai quel fioraio si era abituato a noi che solo in quel giorno gli rubavamo i fiori,così un giorno trovammo un bel mazzo di quelle rose…oggi è il compleanno di tua madre e il fioraio ha rifatto il nostro mazzo Ary…solo che questa volta il biglietto dice “Per quel bambino che in questo stesso giorno veniva a rubarmi le rose…questo è per te che ora rubi le stelle più belle”. Sono entrato e ti ho fatto un mazzo di fiori simile,perché quelle rose non le fanno più,sembra quasi che il mondo si sia fermato per te. Così mi incamminai per farti visita,e sulla porta di quel locale vidi lui…e una donna….incinta…passando sentì che era sua la bambina…feci l’indifferente in mezzo a tutti loro,e quando lui mi vide abbassò lo sguardo,ma io andai avanti a testa alta… Arrivai da te con il cuore quasi fermo,con gli occhi pieni di lacrime e con il volto corrugato da un fiume di lacrime…alcune erano per te ed altre per lui…poggiai lì il mio mazzo di fiori e ti salutai… Ritornando a casa feci un altro giro,per non passare nuovamente lì…vedevo le facce della gente,ogni loro commento…ogni loro parola,non mi importava nulla di tutto quello che dicevano,per me le loro erano solo un susseguirsi di bla bla senza senso…Arrivato a casa presi carta e penna e cominciai a scrivere quattro lettere,una a te,una a tua madre,una a lui,ed una alla mia famiglia. Avevo un senso di morte nel cuore… “cari genitori…devo dirvi una cosa,di cui forse non vado fiero,e di cui nemmeno voi andrete fieri. Sono GAY… […] io ed Ary eravamo molto più che amici,lui mi ha avuto per la prima volta…e la seconda volta mi ha avuto il padre di una bambina che sarà bellissima…non odiatemi per quello che ho fatto…sappiate solo che vi amo e che per quanto mi riguarda starò bene….” “[…]mia cara Nana,ti scrivo queste poche righe per ringraziarti di tutto quello che hai fatto per me…per avermi cresciuto quando i miei mi abbandonarono…GRAZIE MILLE MIA CARA NANA!ti voglio bene… non preoccuparti starò bene… [….]poi vai dai miei genitori con questa lettera e falla leggere a loro,molti dubbi si dissiperanno,non appena anche tu avrei letto la loro di lettera….[…]un bacio….Tuo Osaka…” “ciao…ho visto che la tua famiglia crescerà ben presto,e non ho rancore nei tuoi confronti,in fondo sia io che te abbiamo sempre saputo che tu eri un UOMO,e come tale avevi esigenze diverse dalle mie. Tu volevi qualcuno che badasse a te e si prendesse cura di te,che potesse darti dei figli,e quella persona non ero io. Ti auguro tutta la felicità di questo mondo con la tua compagna e la tua bambina che credo sarà bellissima….Addio…” Quella di Ary andai io stesso nel buio di questa sera dove per me pace non c’è,a dargli la lettera… “….[….]Sto arrivando da te…mio piccolo Ary…staremo insieme …sono molto legato a te più di quanto,se pur con fatica,potessi immaginare…ora capisco dove andavi così veloce..” E da quella sera di Osaka non si seppe più nulla…fu come ingoiato da quella buia notte di dolore….

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