Welcome to Hell - A DxD Chronicles

di Death Crow e Re Nero
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Life 0 ***
Capitolo 2: *** Life 1 ***
Capitolo 3: *** Life 2 ***
Capitolo 4: *** Life 3 ***
Capitolo 5: *** Newlife ***



Capitolo 1
*** Life 0 ***


Welcome To Hell - A DxD Chronicles

Dichiaro di non avere i diritti aventi a quest' opera di pura fantasia, quindi siete pregati di non compararlo con High School DxD, grazie. Ho voluto inserire questo titolo poichè in molte creazioni l'Inferno non è poi così male.

Prologo:

"Vi vogliamo bene, continuate a vivere per noi."

Ormai è solo questo che sogni, non sai perchè li vedi ogni notte, ma una cosa è certa, quelle voci appartenevano a qualcuno d'importante e quelle persone erano morte per proteggere ciò che amavano, ossia me e mio fratello.

Life 0:

TAKEYA

"Takeya - Takeya! Ma insomma perchè ogni volta che bevi una bibita alcolica fai i capricci per alzarti la mattina?"

SBADIGLIO!

"Lasciami dormire, sono stanco Nii-san."

"Col cavolo ora ti alzi e ti prepari per andare a scuola, non vorrai far aspettare Akeno non'è vero?"

"DOV'È???!!!!"

"Dove può trovarsi secondo tè? A scuola stupido, ora preparati e scendi a fare colazione."

Takeya...Takeya Ogawa fratello minore di Takeru Ogawa. Due gemelli omozigoti, fino a quando ricordo mio fratello è l'unica famiglia che posseggo.

Non abbiamo ricordi dei nostri genitori o meglio non ricordiamo le loro facce, ne i loro caratteri...insomma niente di niente.

Premessa, voglio bene a mio fratello, però mezza tazza di caffè non può essere considerata una colazione. Forse non lo sà ma è il pasto più importante, meno male che sgraffigno qualche merendina al club dell'occulto.

Mentre mi dirigevo al garage, la mia mente vagava sulle notti passate e non capivo ancora di quel sogno fino a quando Takeru non mi lancia un casco integrale della sua HONDA CBR 125 blu metallizzato con tribali argentei e contorni rossi.

Non finisco neanche di ammirare il suo nuovo bolide e subito mi rimprovera.

"Meno male che abbiamo questa per andare a scuola sennò e voglia a perdere tempo con il pullman, beh che ne pensi ti piace?"

"Di carina è carina."

"Tutto qui?"

"Ma devo elogiare la tua moto ogni santa mattina?"

"Questa "santa moto" ci porta sempre in anticipo a scuola."

"Hai visto troppo "BIKER BOYS"."

"Senti chi parla il fanatico di "FAST AND FURIOUS"."

Inutile avere ragione vuole darla vinta sempre lui, però in tanto c'ha la moto...mentre i no quindi è meglio starsi zitti.

Grazie al "bolide" di Nii-san arriviamo in anticipo a scuola...come sempre del resto.

Mentre era "impegnato" a sistemare la moto decisi di precederlo e di avviarmi verso la Sala dell'Occulto.

La Sala dell'Occulto? Non è altri che il club più famoso della Kuoh Accademy e sia io che Takeru ne siamo membri "ONORARI" anche se eravamo gli addetti alla pulizia della casa, visto che le riunioni del club si svolgevano all'interno di un'intera abitazione.

La sala principale era posta al primo piano come la cucina,il bagno...evitiamo di soffermarci su ogni stanza ho del lavoro da svolgere e non posso fare tardi.

Salito al primo piano accesi le luci del salone e proprio in quel momento diverse ombre si separarono dalle tende per poi fiondarsi d'avanti a me.

"Buon giorno Shadow, hai fatto la buona guardia in nostra assenza?"

Le ombre si plasmano rivelando un falcone nero color ombra con occhi bianchi e artigli di luce.

Un tipico animale da compagnia presente in ogni casa da fare invidia ai migliori antifurto del Mondo.

Groooowwww! Groooowwww! Groooowwww! Groooowwww!

"Credo di aver dimenticato di lasciare la cena a qualcuno."

"Takeya!!! Spero per te che abbia dato la cena a Khorè! Giusto?!"

"MMMMMMMMMMMHHHHHHHHHHHH credo di essermelo scordato."

"Siamo alle solite riempi sempre la pancia a Shadow e ti dimentichi di Khorè, per quanto lo nutri prima poi quel falcone diventerà un tacchino!"

"Davvero? Se non mi sbaglio la dieta di Khorè prevede soltanto carne, non solo, gli riservi sempre cosce di vitellone di prima qualità!"

"Ha il metabolismo veloce lascialo stare."

Groooowwww! Groooowwww! Groooowwww!

La nostra conversazione fù interrotta dall'arrivo di un leone bianco con la criniera in fiamme accompagnato da diversi mugugni provenienti dal suo stomaco.

"Ascolta Takeya la prossima volta presta attenzione al mio famiglio. Shadow e Khorè proteggono di loro spontanea volontà il club ricordatelo e poi non sei più un bambino, hai 18 anni."

"18 anni e mezzo."

"Peggio, significa che non sei ancora cresciuto."

"Ok scusa è solo che... "

"Solo che?"

"Niente, lascia stare, da ora in poi non succederà più te lo giuro."

"Meglio così forza ora diamo una ripulita Rias-sama sta arrivando."

°°°°°°°°°°°°

TAKERU

All'interno del club entrarono 3 ragazze.

"Buon giorno Rias-sama."

"Buon giorno Takeru-kun."

"Rias-sama."

"Buon giorno anche a te Takeya-kun, come vedo rispettate come sempre i vostri doveri, sono contenta di avervi nella mia casata."

"Ara,ara Buchou cos'è questo improvviso complimento?"

"Takeru-senpai dove sono i miei biscotti?"

Le tre ragazze appena entrate sono: Rias Gremory, bellissima ragazza dai capelli lunghi color cremisi, nonché presidentessa del club di ricerca dell'occulto, attualmente divide il 1° posto di ragazza più popolare della scuola assieme a Sona Sitri presidente del consiglio studentesco della Kuoh Accademy; Akeno Himejima, anch'essa bellissima ragazza coi capelli lunghi neri raccolti a coda di cavallo, riveste il ruolo di vice-presidentessa del club di ricerca dell'occulto, si trova al 2° posto come ragazza più popolare e 1° posto come ragazza da avere come moglie...ovviamente nella testa di mio fratello...ed infine Koneko Tōjō,ragazza coi capelli corti bianchi con aggiunta di un fermaglio a forma di gatto nero, è la 'mascotte' della scuola, per via del suo corpo da lolita nonché mangiatrice incallita di biscotti.

"Buon giorno Akeno-san, eh Koneko-chan i tuoi biscotti si trovano sulla credenza della cucina."

Detto questo Koneko, con aria impassibile, si diresse a passo deciso verso la cucina mentre Akeno era intenta a stuzzicare mio fratello strusciandosi su di lui e ridendo guardando le sue espressioni, il tutto mentre Rias controllava la sua agenda.

"A proposito fratelli Ogawa oggi avremo un nuovo membro nella casata Gremory."

"Uno nuovo?"

"Si esatto arriverà oggi scortato da Kiba."

"Speriamo che sia uno in gamba."

"Ah si un'ultima cosa...durante le operazioni di recupero ho avuto qualche problema."

"Quali azioni di recupero Rias-sama?"

"Niente di importante Takeru-kun, solo un piccolo battibecco con un angelo caduto, ma comunque non è quello il problema."

"Scusatemi se mi intrometto, Rias-sama potete andare al nocciolo della questione?"

"Certo Takeya-kun, il fatto è che ho trascurato alcuni miei doveri e vi sarei molto grata se tu e tuo fratello li potreste svolgere al posto mio."

"COSA?"x2

"Ara,ara ora capisco quel complimento."

"Non preoccupatevi ragazzi sarete ricompensati adeguatamente e non dovete neanche preoccuparvi della vostra assenza perché sarà giustificata."

Koneko, uscita intanto dalla cucina e intenta a mangiare biscotti a forma di gatto.

Poi vi spiegherò perché i biscotti hanno quella forma.

Mi fissava con aria preoccupata.

"Takeru-senpai non farti sfruttare così dalla Buchou."

"Grazie del supporto Koneko-chan."

"Ara,ara Takeya-kun spero che tu abbia ancora energia."

Chissà perché mio fratello paragona le frasi di Akeno ad una infinita riserva di energia, non so da dove provenga la forza che mi trattiene dal prendere a pugni mio fratello, comunque erano degli ordini di Rias e noi li dovevamo eseguire. L'unica cosa positiva e che saremmo stati ricompensati.

"Va bene Rias-sama."

"Perfetto troverete i documenti al primo cassetto della scrivania, buon lavoro ci rincontreremo dopo le lezioni."

Con quest'ultimo commento le ragazze ci salutarono per poi dirigersi fuori dal club intente a passare una tranquilla giornata scolastica di cui io e mio fratello oggi ne faremmo a meno.

Guardai Takeya.

"Prepara i documenti che io penso a prendere qualche bibita energetica."

°°°°°°°°°°°°

"Finalmente abbiamo finito...e con un pò d'anticipo per giunta."

"Eh si finalmente, sono esausto."

"Sono sicuro che basterebbe una sola parola di Akeno per farti riprendere le energie."

"AH AH AH molto divertente Nii-san, guarda sto morendo dalle risate. Escludi Akeno dall'argomento per favore."

"Non ho ancora capito una cosa. Perché non ti sei ancora dichiarato? Sono passati 4 anni da quando ci siamo uniti al gruppo di Rias, per di più è da quando siamo arrivati che ti sei preso una cotta per Akeno. Ogni volta ti sovraccarichi di lavoro non tuo solo per lei e l'aiuti a più non posso, credo che abbia capito i tuoi gesti."

"Il fatto è..."

"Pensi di non essere adatto? Guarda se sapesse chi sei veramente___"

"In tal caso sarebbe meglio per lei starmi il più lontano possibile."

Con quella affermazione Takeya abbassò lo sguardo, mi avvicinai a lui e gli posai la mano sulla spalla.

"Non volevo dirti una cosa del genere, per quanto sia difficile la nostra situazione anche noi abbiamo il diritto di pensare al futuro in un modo o nell'altro."

"Hai ragione ho intenzione di dichiararmi prima del nostro compleanno così lo festeggerò insieme a lei!"

"Ora ti riconosco, preparati le lezioni ormai sono finite."

°°°°°°°°°°°°

TAKEYA

Finalmente è tutto pronto, Kiba ci ha avvisato del suo arrivo imminente con il nostro nuovo acquisto, intanto il resto del gruppo è intento a svolgere le loro attività quotidiane.

Koneko si era acquattata sul divano intenta a mangiare pancake con biscotti, il tutto buttati giù con un bel bicchiere di latte. Devo ricordarmi di chiedere a mio fratello dove trova il tempo per preparare tutti questi spuntini solo per lei, il bello è che si lamenta di Shadow, Bah! Valli a capire i fratelli maggiori.

Rias era intenta a sistemare alcune scartoffie burocratiche...è impossibile che svolga un lavoro così impegnativo ogni giorno, non sarà mica un'apprendista contabile? Già la immagino sul suo profilo personale "Rias Gremory professione: contabile", spero che non ci rifili altro lavoro.

Akeno supervisionava Rias e con una agenda aggiungeva ed eliminava annotazioni sul lavoro svolto e programmandone di nuovi in stile da perfetta segretaria.

Riguardo a noi, invece, eravamo intenti a guardare in cucina le Prove Libere per la pole position del moto mondiale su una televisione da 60 pollici Ultra HD, completo di occhiali 3D e con casse per un effetto Dolby Surround.

EBBENE SI! ECCO LA NOSTRA MERITATA RINCOMPENSA!!!

Purtroppo non lo sapremo mai visto che il nostro ospite era appena arrivato.

Io e Takeru lasciamo la cucina per dirigerci nel salone principale pronti per accogliere il nuovo membro...o almeno questa doveva essere l'idea fino a quando non appare d'avanti a noi colui che classifichiamo la perversione in persona ossia Hyōdō Issei.

"E' uno scherzo vero?"

Dopo quel commento Rias ci rispose con tono divertita.

"Finalmente siete arrivati fratelli Ogawa, con grande gioia sono lieta di presentarvi il mio nuovo servo nonché unico pedone."

Avevo sentito bene? Nuovo servo ? Unico pedone?

Spero che in questo preciso istante fuoriescano diverse persone con telecamere, microfoni e cartelli giganti con su scritto "SIETE SU SCHERZI A PARTE".

Ma purtroppo la mia fantasia si spense sul nascere nel momento esatto in cui la mano di mio fratello mi toccò la spalla guardandomi con uno sguardo sofferente, non era uno scherzo.

Intendiamoci.

Io e Takeru non abbiamo niente contro questo ragazzo ma il problema è solo e soltanto uno: occupa il 1° posto come peggior pervertito dell'accademia, il 2° ed il 3° posto li occupano due suoi amici ed insieme formano il trio pervertito portando sciagura e disonore per quei pochi ragazzi.

"Che cosa ci fanno qui i 2 pilastri dell'accademia."

"Oh a quanto vedo già vi conoscete."

"Certo, abbiamo avuto diversi problemi a causa sua."

In quel momento Koneko si girò nella nostra direzione, forse era interessata all'argomento.

"Quali problemi Takeru-senpai?"

"Spia le ragazze nel loro spogliatoio insieme ad altri suoi amici."

Con aria fiera e decisa Issei diventò spavaldo.

"Non sei un vero uomo se non guardi una donna nuda e per di più col seno abbondante, specialmente se il seno è grande quanto quello di Akeno e Rias."

"Ara,ara buchou mi sa che ti ho battuta."

A quella frase rimasi scioccato.

"Hai...hai...visto...il...corpo n-n-n-nudo d-d-d-di Akeno?"

"Macché ho di meglio."

Tirò fuori diverse foto di Akeno e Rias nude.

"Ecco qui le foto e in tutte le loro pose migliori."

"Ara,ara guarda che diversa collezione."

In quel preciso momento una furia omicida pervase il mio corpo ed il mio obbiettivo era soltanto uno...Issei.

"IO TI AMMAZZO, TI POLVERIZZO E CANCELLO LA TUA ESISTENZA DAL CREATO!!!!!!"

Ma prima che potessi agire. era già intervenuta Koneko assestando un bel diretto allo stomaco di Issei.

Con effetto immediato egli cadde a terra piegato dai dolori. Fatto ciò Koneko si girò verso mio fratello alzando 2 dita in segno di vittoria.

Takeru, ovviamente, contraccambiò il gesto facendo la medesima cosa.

E'incredibile che Koneko abbia un tale feeling con mio fratello, la cosa mi preoccupa.

Il resto del gruppo aveva assistito a questo piccolo teatrino divertito...fino a quando Rias non prese parola

"Ok credo che vi siate presentati in un modo un pò troppo particolare, ma va bene lo stesso. Ora Issei-kun c'è un motivo se ti ho fatto chiamare."

Con fatica Issei si rialzò per prestare attenzione a Rias.

"Da questo momento in poi tu non sei più un umano, ma bensì un demone."

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Commenti degli autori

Salve a tutti ragazzi siamo Death Crow e mio fratello Re Nero come altri ci siamo voluti cimentare in una fiction ispirata a High School DxD, premessa non abbiamo alcun diritto sull'opera ma solo sui personaggi da noi inventati. Ringraziamo Bumbix per il suo aiuto. Lo facciamo solo per puro divertimento, i commenti sia positivi che negativi sono ben accetti, continueremo il nostro lavoro, a presto MINNA!!!!!! XD XD XD.

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Capitolo 2
*** Life 1 ***


Welcome To Hell - A DxD Chronicles

Dichiaro di non avere i diritti aventi a quest' opera di pura fantasia, quindi siete pregati di non compararlo con High School DxD, grazie. Ho voluto inserire questo titolo poichè in molte creazioni l'Inferno non è poi così male.

Life 1:

TAKEYA

"I-Io...n-non sarei più umano?"

"Si esatto."

"Ah-ah-ah-ah sono sicuro che è tutto uno scherzo, lo avete architettato voi fratelli Ogawa non è vero? Lo avete fatto per punirmi e per giunta avete chiesto la collaborazione del club! Per un momento mi avete fatto prendere un colpo."

"No Issei-kun a darti un bel colpo non sono stati i fratelli Ogawa ma bensì la tua ex-ragazza Amano Yuuma____"

"YUUMA-CHAN!!! Allora non era un sogno!"

Issei lo disse con un tono allarmato.

"No non era un sogno e tu sei veramente andato ad un appuntamento con Amano Yuuma."

"Allora scusa perché nessuno si ricorda più di lei? Le foto che avevo sul cellulare non ci sono più! Anche il suo numero è sparito! Come me lo spieghi questo?"

A quella domanda Rias emise un lungo sospiro di frustrazione.

"Issei-kun non ci vuole molto per poter cancellare la propria esistenza dalla mente degli umani e una volta esaurito il suo compito si è dileguata con tutte le informazioni che la riguardavano."

"Allora come hai fatto a trovarmi?"

Dopo quell'affermazione Rias mi guardò.

"Takeya-kun per favore mostraglielo."

"Si! Rias-sama."

Mi avvicinai ad Issei posandogli quello che all'apparenza sembrava un volantino. Guardandolo Issei sgranò gli occhi e cominciò ad agitarsi, forse stava inquadrando la situazione.

"Q-Questo volantino lo riconosco! E' lo stesso che mi ha dato quella ragazza in cosplay!"

"Ah, intendevi questa ragazza?"

Con un gesto della mano Rias fece apparire un piccolo cerchio rosso è da lì comparve un pipistrello. Come per magia il volatile si trasformò in una ragazza con addosso un vestito da cameriera.

"Si e lei! E' la stessa ragazza! Ma-ma come___"

"Conoscendo la natura degli angeli caduti ho ritenuto che fosse la cosa migliore da fare, visto che erano molto interessati a te, per fortuna avevo ragione e sono riuscita ad intervenire appena in tempo."

"Allora è vero che sono morto."

"Non del tutto Issei-kun, il tuo desiderio di vedermi è stato così forte a tal punto da renderti capace di richiamarmi anche in punto di morte."

"Però c'era ben poco che io potessi fare e così optai all'unica soluzione possibile."

"E cioè??"

"Quella di reincarnarti in un demone utilizzando i miei pezzi della scacchiera demoniaca...devo riconoscere che è stato un azzardo."

Con quest'ultima frase Rias si guadagnò l'attenzione di tutti noi.

Fu Takeru a fare la prima domanda.

"In che senso "azzardo" Rias-sama? Vi potete spiegare?"

"E' semplice Takeru-kun, per poter reincarnare Issei-kun ho dovuto utilizzare tutti gli 8 pedoni che possedevo."

A quella dichiarazione in sala scese il silenzio.

Tutti noi fissavamo Issei con aria preoccupata, com'era possibile una cosa del genere? Davvero questo pervertito è così forte?

Stavo ancora cercando di fare mente locale su quelle poche informazioni che avevo a mia disposizione quando lo stesso Issei decide di prendere la parola.

"Scusatemi tutti ma io non ho ancora capito niente, in primis chi era e "cos'era" colei che mi ha ucciso? Secondo perché lo ha fatto? Lo so di non essere il massimo dei ragazzi ma non pensavo di meritarmi la morte!"

Rias, da buon leader, rispose ai dubbi d'Issei.

E' bello avere un leader che di fronte ai problemi ti butta in faccia la verità.

"Issei-kun esistono cose antiche come la notte dei tempi, ed una di queste è una guerra segreta che và avanti oramai da secoli...una guerra che vede 3 schieramenti: i Demoni, esseri in lotta per il possesso dell'Ade, voi umani lo chiamate inferno, ma quest'ultimo è diviso in due parti una per i demoni l'altra invece per gli Angeli Caduti__"

"Angeli Caduti???"

"Si esatto, mi potresti far finire di spiegare?"

"Eh si, chiedo perdono."

"Stavo dicendo...gli angeli caduti non sono altri che angeli che, a causa delle loro cattive azioni, hanno perso la protezione di Dio e perciò sono caduti all'inferno. Infine all'ultimo schieramento abbiamo gli Angeli che, guidati sotto l'ordine di Dio, hanno il compito di sterminare noi demoni e gli angeli caduti. Loro sono nostri nemici e anche i tuoi, visto che adesso sei anche tu un demone."

Dopo aver finito quella spiegazione Rias si alzò dalla sua sedia e dalle sue spalle apparvero due ali da pipistrello segno della sua natura demoniaca i restanti membri seguirono il suo esempio mostrando le loro ali ad Issei...anche io e Takeru facemmo altrettanto...stesso discorso per Issei anche se il gesto di quest'ultimo era involontario.

"Wow...queste...queste sono le mie ali?"

"Si Issei-kun, col tempo imparerai a farle comparire e scomparire a tuo piacimento."

"Caspita sono davvero forti."

"E' il segno che dimostra la tua nuova natura da demone, può anche non sembrare ma esserlo comporta diversi vantaggi: sarai più attivo la notte visto che ne traiamo il massimo potere, aumento sproporzionale di tutte le tue abilità fisiche, però non'è tutto oro quello che luccica infatti abbiamo diversi handicap, tutto ciò che riguarda la chiesa ovvero: terreno consacrato, acqua benedetta e crocifissi. Ah Issei-kun sei cristiano? Se si ti sconsiglio di pregare e di nominare il nome di Dio in ambito di preghiera___"

"Perché? Cosa succede se dico [ Padre nostro che sei nei cie__ ]"

In quel momento Issei cadde in ginocchio tenendosi la testa dolorante con le mani.

"Era quello che stavo cercando di dirti Issei-kun"

La voce di Rias era ormai stanca.

"Visto che ormai siamo demoni per noi non ci è più concesso pregare."

"Fammi indovinare, per un angelo risulterebbe come una bestemmia?"

"Esatto Issei-kun vedo che impari in fretta."

Dopo il dolore alla testa Issei si rialzò continuando con le sue domande.

"Ah c'è un'ultima cosa che voglio sapere, perché mi volevano morto, Yuuma-chan no cioè Yuuma mi voleva morto per un oggetto che posseggo dalla nascita, lo aveva chiamato Sacred____"

"___Gears."

Ha dirlo era stato Yuuto Kiba...finalmente ti sei messo a parlare anche tu Kiba, pensavo che eri li solo per fare la bella statuina.

Scusatemi non vi ho ancora detto tutto. E' un'altro membro del club, un semplice ragazzo biondo coi capelli corti che viene sempre inseguito da una schiera di ragazze chiamandolo "PRINCIPE" all'apparenza il classico bell' imbusto...non'ho più niente da dire.

Dopodiché continuò

"La Sacred Gears è un potere irregolare che viene conferito ad alcuni esseri umani, molti dei quali lo hanno usato per preservare il loro nome nella storia."

"Ci sono molte persone che svolgono un ruolo importante nel mondo ed esse posseggono del Sacred Gears all'interno del proprio corpo."

Akeno continuò dove Kiba si era interrotto ma poi Rias riprese il discorso.

"La maggior parte dei Sacred Gears viene utilizzata dagli uomini, ma ci sono alcune eccezioni ed esse sono pericolose per i demoni ed angeli caduti."

"Una di questi appartiene a te Issei-kun."

"Davvero?"

"Si. Per favore alza in alto la mano."

"Perché?"

"Fallo e basta!"

Senza discutere agli ordini di Rias, Issei alzò il braccio sinistro

"Così?"

"Si perfetto, ora immagina la persona più forte che conosci."

"E dopo?"

"Abbassi il braccio e fai la stessa posa di quella persona."

Con quelle parole Issei era un po' confuso ma prese coraggio e si preparò.

"Chissà a che povero Cristo sarà pensando."

"Non lo so Takeya stiamo a vedere."

In quel momento Issei si portò le mani sul petto, dopodiché li pose di lato gridando.

"KAMEHAMEHA!"

All'unisono io e Takeru ci schiaffeggiamo la fronte abbassando la testa per la vergogna...Son Goku di Drangonball poteva gioire aveva insegnato la sua tecnica più pericolosa ad un pervertito.

"La stanza è piena di potere magico quindi il tuo Sagred Geras apparirà più facilmente."

In effetti Rias aveva ragione, il braccio sinistro di Issei brillò di luce rivelando il suo Sacred Geras, ovvero un guanto rosso da cosplayer.

"Questo è il tuo Sacred Gears lo potrai evocare a tuo piacimento, anche se di quello ne parleremo in un'altro momento, ma adesso Issei-kun ci presenteremo come si deve. Yuuto."

In quel momento Kiba chiamò il suo nome:

"Mi chiamo Yuuto Kiba, sono del 2° anno e sono un demone piacere di conoscerti."

"1° anno... Koneko Tōjō...piacere di conoscerti...sono un demone."

"Ara,ara piacere di conoscerti sono Akeno Himejima del 3° anno, vice-presidente di questo club e sono anche un demone."

"Takeru Ogawa 3° anno, demone servitore di Rias e per niente contento di conoscerti."

"Takeya Ogawa 3° anno, idem come mio fratello."

"Ed io sono la loro padrona mi chiamo Rias Gremory della casa dei Gremory. La mia casata detiene il rango di Duca, da oggi in poi lavoreremo insieme."

"Grazie non vi deluderò."

In quel momento Takeru chiamò Issei costringendolo a voltarsi dalla nostra parte.

"Issei... WELCOME TO HELL."x2

°°°°°°°°°°°°°°°

"Sono stanco, la riunione di oggi è stata stressante."

"Tks domani sarà peggio, ora però chiudiamo tutto e prepariamoci per tornare a casa. Mentre sistemo, sei pregato di servire la cena anche a Khorè e non solo a Shadow."

"Stai tranquillo."

"Sarà meglio per te, mi da fastidio ripetere lo stessa cosa più volte."

Dopo aver distribuito la cena ai famigli, ci accertiamo di aver chiuso la sala, per poi avviarci verso casa a bordo della moto di Nii-san.

"Ah finalmente a casa."

Erano queste le parole che pronunciavo mentre scendevo dalla moto.

"Eh si! Casa dolce casa. Takeya tu intanto entra dentro e fatti un bel bagno, io porto la moto nel garage e dopo preparo la cena."

"Ok."

Ogni persona considera la propria casa un castello, la nostra non faceva eccezione.

Infatti...aveva una distribuzione di 300 mq divisa su 2 piani.

Il piano terra era composto da: un ampio ingresso con salone, cucina, ripostiglio, un primo bagno ed una porta collegata al garage. Una rampa di scale portava al secondo piano predisposto con 4 stanze: 2 occupate da me e da Takeru e le altre 2 per eventuali ospiti. Un secondo bagno più grande rispetto a quello presente al piano terra e per concludere una scaletta nascosta che portava alla soffitta.

Adoro il bagno del 1° piano, specialmente per la vasca visto che è 3 volte più grande del normale e con idromassaggio incorporato. Mi piace rimanerci in a mollo e schiacciarci un pisolino di tanto in tanto anche se quest'ultima cosa fa irritare parecchio Takeru.

Non ci posso fare niente fratellone è troppo comodo! Eh, alcune volte mi ci immagino assieme ad Akeno, se tutto va come deve andare...questo sogno si avvererà.

Una volta uscito dalla vasca ero in tento a sistemarmi, ma lo sguardo cade sul mio riflesso.

Non mi ero accorto di quanto fossi cambiato e tastandomi le varie parti del corpo ne ebbi la conferma.

A dispetto di diversi anni fa, avevo messo sù una piccola massa muscolare. Ma ad essere cambiati erano i miei occhi.

A prima vista sembrano avere un colorito normale sul marrone scuro, ma bastava annullare la magia di illusione per evidenziare il loro vero colore, ossia: retina color rosso sangue con una pupilla blu oceano.

Stessa cosa riguarda Takeru, però i suoi colori erano invertiti.

Un'altra differenza che mi distingueva erano i capelli di fatto io li portavo sempre corti, mentre Takeru li ha leggermente lunghi e alcune volte li racchiude in un codino, ma entrambi lo abbiamo dello stesso colore...ossia nero lucido.

"Chissà se il colore dei capelli li abbiamo ereditati da nostra madre o da nostro padre. Una cosa è certa, uno dei 2 doveva avere per forza degli ammiratori."

Mamma, papà darei qualsiasi cosa per avere un vostro ricordo.

Senza volerlo il mio desiderio si realizzò, ma il prezzo da pagare fu estremamente doloroso.

°°°°°°°°°°°°°°°

TAKERU

"Uffa la solita storia, la cena è pronta in tavola e quello che fà? Schiaccia un pisolino nell'idromassaggio. Questa volta giuro che le prende!"

Mentre mi avviavo in bagno, udii dei lamenti provenienti dal primo piano perciò affrettai il passo, ma non ero preparato ad una scena del genere.

"TAKEYA!!!!!"

Mio fratello era riversato per terra piegato in due per il dolore. Teneva la testa fra le mani con gli occhi spalancati, ma la cosa più inquietante di tutte era il sangue che fuoriusciva dai suoi occhi.

Mi avvicinai per aiutarlo e solo allora mi accorsi che bruciava.

"CHE CAZZO TI E' SUCCESSO FRATELLO!!!!!!"

Senza perder tempo lo presi in braccio non curandomi del calore che emanava e lo portai nella sua stanza adagiandolo sul letto.

Solo allora mi accorsi che il sigillo sul suo petto si stava sgretolando.

"No-no-no-no non ti permettere il forzare il sigillo!!!!"

Takeya continuava a contorcersi come se fosse posseduto da qualcosa, ma nel frattempo ripeteva la solita frase.

"La mia testa...non c'è la faccio più, la mia testa...non c'è la faccio PIU'!"

Qualsiasi cosa fosse aveva a che fare con la sua testa.

Purtroppo gli incantesimi riguardanti il capo erano i più delicati a causa della sensibilità del cervello alla magia. Bastava un passo falso per arrecare gravi danni celebrali.

Potevo usare solo un incantesimo e quest'ultimo mi avrebbe arrecato un enorme dolore.

"Non ci posso fare niente, questa mi farà un male cane domani mattina!"

Capovolsi mio fratello a pancia in giù, posai le mani sulla sua schiena, chiusi gli occhi ed incominciai ad inca lanare la magia che mi serviva pronunciando parole non umane.

Con effetto immediato apparvero due sigilli, una sulla mia spalla e l'altra su quella di mio fratello.

Presi forza dal mio, una luce bianca ricoprì le mie braccia guarendole dalle scottature fino a concentrarsi sulle mani. Con esse creai una via tra il suo sigillo e la testa sperando in una risposta.

Dopo diversi minuti ci furono dei miglioramenti.

La temperatura si abbassò, aveva smesso di tremare e la respirazione sembrava tornata regolare. Lo capovolsi e notai che i suoi occhi avevano smesso di sanguinare ed il sigillo posto sul petto si stava lentamente ricostruendo.

Per il momento il pericolo era scampato ma non esultai perché ebbi un effetto collaterale.

Il sigillo sulla spalla prese fuoco bruciandomi la maglietta lasciandomi a petto nudo.

Mi alzai di scatto e involontariamente guardai il riflesso della mia schiena, il fuoco aveva la forma di un marchio ricoprendo l'intera superficie della spalla. Per il dolore intenso non resistetti più e svenni.

Quando riaprii gli occhi vidi Takeya intento a pronunciare incantesimi di guarigione.

Non so da quanto tempo li stesse pronunciando...però una cosa era sicura la spalla non mi faceva più male.

"Come ti senti adesso Takeru?"

"Da quanto tempo mi stai curando?"

Lo dissi con voce forzata.

"Da circa due ore, il sigillo ti aveva lasciato una brutta bruciatura, ma grazie ad alcuni incantesimi ed alla tua rigenerazione la spalla è tornata come nuova."

Mi alzai e notai che Takeya aveva ragione. Il dolore che sentivo era sparito.

Mi sedetti sul letto e guardai Takeya negli occhi, in risposta egli abbassò lo sguardo.

"Ora voglio sapere che cosa è successo."

°°°°°°°°°°°°°°°°

"Rias-sama, io e Takeya chiediamo il permesso di essere esonerati temporaneamente dalle attività pomeridiane."

In questo momento mi trovavo nel salone principale del club.

Nonostante il problemi avvenuti la sera precedente, la nostra vita scolastica procedeva nei migliori dei modi.

Ci siamo riuniti insieme agli altri membri subito dopo pranzo, però avevamo bisogno di un po' di tempo libero per sistemare una piccola faccenda___

"Come mai? Vi è successo qualcosa Takeru-kun?"

"No niente Rias-sama."

Sentendo quella discussine, Akeno s'intromise preoccupata.

"E' successo qualcosa a Takeya-kun?"

"No, niente Akeno-san. Il fatto è che___"

Inaspettatamente Koneko si spostò in cucina. Quando aprii la porta...

[ Speaker: Benvenuti signore e signori al Gran Premio del Giappone, in questo momento i piloti stanno riscaldando le gomme con un giro di prova___ ]

Fu investita da un'onda sonora proveniente dalle casse dello stereo.

Nonostante quel colpo, quella ragazza era rimasta impassibile. E' davvero incredibile una cosa del genere.

Dalla porta spuntò fuori Takeya con addosso un giubbotto da motociclista del team YAMAHA completamente autografata dal suo staff.

Sulla sua spalla si trovava Shadow con in testa un berretto dello stesso team motociclistico. A fare capolino affianco a loro c'era Khorè intento a sgranocchiarsi il pranzo. Anche lui con annesso berretto.

L'atmosfera del momento aveva contagiato persino i nostri famigli ed insieme a mio fratello sembravano un terzetto di tifosi scalmanati.

Ma volete sapere la parte più divertente? Koneko, nonostante quel piccolo putiferio, era entrata ed uscita dalla cucina con un sacchetto di biscotti in mano. Quella piccola baraonda non l'aveva nemmeno sfiorata.

"Takeru sei ancora lì? Hanno quasi finito il giro di prova. Se non ti sbrighi oltre ad avere perso la Pole Position, ci perderemo pure la partenza!"

Per la vergogna mi coprii la faccia con la mano.

"Ma io che ci provo a fà."

Rias ed Akeno, dopo essersi scambiate uno sguardo, scoppiano in una risata.

"Certo Takeru non c'è nessun problema, anche perché il grosso del lavoro dovrà essere svolto solo con Issei. Quindi divertitevi pure."

"Grazie Rias-sama, appena finito riprenderemo le nostre mansioni."

Detto ciò raggiunsi velocemente mio fratello.

"Nii-san i pop-corn sono pronti e qui ci sono le bibite."

Finalmente mi ero guadagnato un momento di riposo.

°°°°°°°°°°°°°°°°

TAKEYA

2 ore dopo la conclusione del Gran Premio, come promesso a Rias, riprendemmo i nostro doveri. Uno dei miei compiti era quello di servire il thé a Rias ed Akeno.

Dopo poco sopraggiunge Issei accompagnato da Kiba.

"Alla buon ora Issei-kun, pensavamo che non tornassi più!"

"Molto spiritoso Takeya-senpai, ma no, ho avuto un inconveniente."

"Ossia?"

"E' stato sorpreso a sbirciare nello spogliatoio femminile del club di kendo."

Kiba rispose schietto alla domanda.

A quella risposta sospirai.

"Non ti smentisci mai è inutile parlare con te è solo fiato sprecato."

"Come sarebbe a dire "fiato sprecato"!"

"E' esattamente quello che ho detto."

In quel momento Rias lasciò il suo lavoro per guardare nella nostra direzione.

"Issei-kun ti pregherei di non perdere altro tempo, sei già in ritardo di 2 ore."

"In ritardo per cosa?"

"Per il tuo lavoro da demone ovviamente."

"In che senso Buchou?"

"Semplice, ti ricordi il volantino che ti ho mostrato ieri?"

"Si, perché?"

"Perché quello è il tuo incarico come ultimo arrivato."

A quelle parole mi avvicinai a Takeru.

"Ultimo arrivato?"

"Si Takeya, perché?"

"Non ricordo di aver fatto una cosa del genere."

Takeru mi fece segno di seguirlo mentre Rias continuava la sua spiegazione sul lavoro da svolgere ad Issei.

Giunti in cucina Takeru cominciò a parlare.

"Ti ricordo quando siamo arrivati la prima volta?"

"Certo che me lo ricordo."

"Quel giorno Rias era tornata a casa dopo aver passato una settimana da suo fratello."

"Beh cosa c'è di male in questo?"

"Il problema non era su fratello...ma bensì la moglie."

"Sua moglie?"

"Certo. Sai com'è fatta e sopratutto su com'è rigida."

"Aspetta un momento...non vorrai dire!"

"Si. Desidera che Rias dia il massimo dell'etichetta visto che appartiene ad una nobile casata. Ma ha riscontrato alcuni problemi sul peso."

A quella rivelazione cercai di soffocare una risata.

"E' stata in dieta per una settimana intera con il divieto assoluto di toccare dolci!"

Non c'è la feci più, scoppiai in una grassa risata.

"RIAS GREMORY LA RAGAZZA PIU' POPOLARE DELLA SCUOLA E STATA MESSA A DIETA PER UNA SETTIMANA!!!!!"

Mi piegai in due per le risate mentre guardavo Takeru che mi faceva cenno di silenzio, ma sapevo che anche lui sotto-sotto stava ridendo.

"Ora capisco perché ci aveva commissionato quella torta al cioccolato a 3 piani. SOFFRIVA DI CALO DI ZUCCHERI!!!!!!"

Takeru si avvicina a me.

"Ok adesso basta ridere, dobbiamo tornare in sala, spera che Rias non ti abbia sentito."

"D'accordo."

Usciti dalla cucina notammo che Issei non c'era più.

"Che fine ha fatto?"

"L'ho mandato a lasciare alcuni volantini intorno all'isolato, solo per prova. Da domani comincerà il vero lavoro. Dovrebbe tornare entro 1 ora."

°°°°°°°°°°°°°°°°

Credo che dovrei ri-classificare Rias, aveva ragione! Dopo esattamente 1 ora Issei era ritornato al club mentre ero impegnato a servire il tè in sala.

"E questa è fatta, il mio lavoro è completato."

"No Issei-kun mi dispiace. Abbiamo ricevuto una chiamata."

"Cosa?"

"Una chiamata di contattato, visto che il lavoro sembra facile andrai tu, ti servirà come prima esperienza."

"Davvero? Così? Tutto in una volta?"

"Non ti preoccupare se hai bisogno di un aiuto basta che ci avvisi."

"Ma che devo fare?"

"Niente. Devi solo rispondere alla richiesta del mandante. Mi raccomando il pagamento, deve avvenire solo con frammenti d'anima oppure tesori personali."

Rias consegnò ad Issei quello che all'apparenza sembrava un cellulare.

"Usa questo per controllare il pagamento è già tutto pre-impostato, se per caso succede qualcosa...noi interverremo."

Detto questo al centro della sala si manifestò un cerchio magico color rosso cremisi.

"Bene Issei-kun adesso entra all'interno del cerchio e buona fortuna!"

Con questo Issei scomparve.

Mi apprestai a portare le tazzine all'interno della cucina.

"Bah speriamo che vada tutto bene."

"Non ti preoccupare Takeya andrà tutto bene, ho sentito che ieri se l'è cavata egregiamente con un demone esiliato."

A quella frase rimasi di stucco.

"Davvero? Ieri ha combattuto contro un demone esiliato?"

"Non tanto, però se l'è cavata abbastanza bene per essere la sua prima volta."

Stavo ancora riflettendo, ma poi mi rivolsi a Takeru con aria sospetta.......

"Scusa ma tu come fai a saperlo?"

"E' semplice me lo ha detto prima Koneko-chan."

"Ahh ok, CHE COSA???"

"Me lo ha detto lei, c'è qualcosa di strano al riguardo?"

"No, fai finta che non ti abbia detto niente."

"Certo che oggi sei davvero strano Takeya."

Strano? Forse è lui a non rendersene conto? Koneko ha la nomina di non parlare quasi mai con nessuno, le sue uniche frasi sono solo brevi accenni di parole dirette. Come fai ad essere l'unico a parlare liberamente con lei?

Fummo però interrotti da diversi rumori provenienti dalla sala.

Issei aveva mandato un segnale di soccorso...era in pericolo!

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Commenti degli autori

Eccoci qui con il secondo capitolo, abbiamo perso un pò più di tempo rispetto al primo. Speriamo che questo secondo capitolo vi piaccia. Un saluto da Death Crow e da Re Nero.

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Capitolo 3
*** Life 2 ***


Welcome To Hell - A DxD Chronicles

Dichiaro di non avere i diritti aventi a quest' opera di pura fantasia, quindi siete pregati di non compararlo con High School DxD, grazie. Ho voluto inserire questo titolo poiché in molte creazioni l'Inferno non è poi così male.

Life 2:

TAKEYA

Rias aveva convocato tutti quanti nel salone.

"Ci troviamo in uno stato di emergenza! Issei è in pericolo! Dobbiamo andare immediatamente da lui. Akeno, prepara un cerchio di teletrasporto "

"Si Buchou."

Detto questo Rias, avvicinò Takeru e Kiba.

"Voi sarete i primi ad intervenire."

"Agli ordini Buchou."

"Si Rias-sama."

Mentre Akeno recitava la formula del teletrasporto, la piccola Koneko si avvicinò a Takeru.

"Se Takeru-senpai e Kiba-senpai si muovono vado pure io."

Con quella risposta mi sentì escluso...va bene mandare Takeru e Kiba, ma che si unisse pure Koneko questo non potevo tollerarlo.

"Mi unisco pure io."

Pensavo che Rias obiettasse, ma invece ci sorrise.

"Sono felice di vedervi pronti per aiutare un vostro compagno in difficoltà."

Premessa, non'è che salti dalla gioia...per me quel pervertito può anche morire. Però non posso rimanere in disparte.

"Buchou sono pronta."

"Akeno, cambio di programma, portaci tutti da Issei."

°°°°°°°°°°°°°°°

Il cerchio ci portò senza nessun problema a destinazione.

Cosa vedemmo dopo fu un'altra storia.

Il soggiorno era sottosopra: la mobilia era riversata in diversi angoli, le pareti erano imbrattate di sangue e vicino alle scale, vi era un uomo impalato al muro a testa in giù con il ventre completamente squarciato e la faccia orribilmente sfigurata.

Affianco al poveretto, c'era Issei. Era seduto con la schiena rivolto verso il muro, dalle sue cosce si potevamo notare due ferite a forma circolare, forse procuratagli da un'arma da fuoco.

Diversi metri da lui al centro della stanza si trovava uno che all'apparenza poteva sembrare un ragazzo, se non fosse per i vestiti che portava e per le armi che impugnava, ovvero: alla mano sinistra brandiva una spada di luce, mentre con la destra puntava con una pistola una giovane...SUORA?

Si una ragazzina con dei bellissimi capelli biondi lunghi e occhi verdi stava curando Issei mentre quest'ultima veniva minacciata dal sacerdote.

Con il nostro arrivo, attirammo l'attenzione dei tre su di noi. Il sacerdote si voltò permettendoci di osservarlo meglio: aveva i capelli leggermente lunghi bianchi, portava un vestito bianco imbrattato di sangue.

"Maledetta puttana!!! Come ti sei permessa ad annullare la barriera? Ti dovrò punire per questo, per colpa tua sono arrivati i rinforzi del demone-kun."

"Vi imploro padre Freed, non fate del male ad Issei-san."

"Cosa-cosa? Stai rischiando la vita per un demone?"

"Non è un demone è un mio caro amico!"

"Va bene allora, morirai assieme a lui."

Detto ciò il sacerdote era pronto a trafiggere la suora ed Issei, se non fosse stato per Kiba.

Parò il colpo con la sua Gears ovvero la spada Birth.

Quando arriverà il momento vi spiegherò i dettagli di quest'ultima, ma non ora.

"Non ti permetterò di fargli del male."

L'allontanò con un calcio.

"Va bene piccolo demone-kun, fammi divertire!"

Il nostro amico, spostando il combattimento, ci permise di soccorrere Issei.

"Issei tutto bene? Come ti senti?"

"Takeru-senpai, sto bene però non riesco a muovere le gambe."

Takeru esaminò le sue condizioni.

"Hai delle profonde ferite, ti dobbiamo portare via di quì. Takeya aiutami a trasportarlo."

"Si."

"Aspettate un attimo senpai. Asia per favore vieni con me."

Guardai Issei con aria stupita.

"Cosa stai dicendo? Lei non può___"

"Per favore, non è cattiva è una brava ragazza."

Con quelle parole, Takeru concentrò la sua attenzione su di lei.

"Come ti chiami?"

La ragazza rispose con un tono preoccupato.

"Mi chiamo Asia Argento."

"Asia, ti ringraziamo per aver aiutato il nostro compagno. Ma purtroppo non possiamo fare niente per te."

A quella risposta Issei sembrava scioccato.

"Perché senpai? Perché non può venire con noi?"

"Perché non'é un demone! Il portale funziona solo con noi, vorrei esaudire il tuo desiderio ma non possiamo. Mi dispiace."

"Ma-ma senpai___"

"Va bene così Issei-san. L'importante è che tu stia bene, non preoccuparti per me."

Questa volta fummo io e mio fratello a rimanere di stucco.

E' incredibile quanto sia forte questa ragazza, aveva messo come priorità la salvezza di un demone alla sua.

Mi maledissi per la nostra incompetenza, ma non potevamo aiutarla in quel momento.

Mentre eravamo intenti a trasportare Issei, Freed allontanò con un calcio Kiba, quest'ultimo andò a finire su un divano . Dopodiché rivolse l'attenzione su di noi.

"Dove vorreste andare demoni-kun? Pensate veramente di lasciare questo luogo da vivi? Vi squarterò uno ad uno e godrò nel farlo! SI-SI budella di demone! Non'è divertente?"

Rias, richiamò attorno a se un'aura demoniaca rossa cremisi. Nessuno doveva minacciare i suoi servi, sopratutto se questi sono feriti o indifesi.

"Freed è così che ti chiami, giusto?"

Freed guardando Rias, scoppiò in una grossa risata.

"Il colore di quei capelli e della tua aura. SI-SI non ci sono dubbi. UNA GREMORY! Ho fatto BINGO!"

Il sacerdote lo disse con aria eccitata.

"Non ti permetterò di far de male ai miei servi!"

Rias si stava preparando per andare contro Freed se non fosse stato per Akeno.

"Buchou abbiamo un problema. Stanno arrivando degli angeli caduti."

Kiba si riprese dalla contusione che gli aveva causato Freed.

"Maledizione. Va bene Akeno, prepara il cerchio per il ritorno. Fratelli Ogawa venite qui immediatamente. Kiba e Koneko, copriteli."

Koneko e Kiba.

"Si Buchou."

Io e Takeru.

"Si Rias-sama."

Kiba ripartì alla carica permettendoci di avvicinarci ad Akeno, mentre Koneko lo supportava lanciando tutto ciò che trovava.

Una volta arrivati, Rias fece cenno a Koneko e a Kiba.

Kiba si allontanò di scatto da Freed è in quell'attimo Koneko lanciò un divano in direzione di quest'ultimo. Una particolarità di Koneko è quella di possedere una forza sovrumana, perciò è meglio non farla arrabbiare. Forse questo è il motivo che spinge Takeru ad accontentarla?

Freed intercettò il divano tagliandolo a mezz'aria.

"Stupidi demoni! Non penserete di potermi fermare utilizzando questi stupidi trucchet__"

Solo allora si accorse che quell'attacco serviva solo da diversivo per permetterci di fuggire.

Inorridito ci urlò diverse bestemmie e maledizioni. Continuò a mugugnare frasi senza senso mentre scomparivamo all'interno del cerchio con Issei che cercava disperatamente di attirare l'attenzione di Asia, ma di quest'ultima ne vedemmo solo un sorriso prima di scomparire.

°°°°°°°°°°°°°°°

Dal nostro ritorno al club era passata qualche ora. Rias esigeva delle spiegazioni sull'accaduto però non vi era il tempo necessario, così decise di rimandare l'argomento ed il da farsi al giorno dopo.

Incaricò me e Takeru di medicare Issei e una volta finito di riportarlo a casa.

Nel club eravamo rimasti solo noi 3. Issei era disteso sul divano e continuava a incolparsi per l'accaduto mentre Takeru terminava il suo compito.

"Con questo le ferite sono apposto. Dovresti già riuscire ad alzarti."

Mio fratello parlò ad un Issei sconvolto.

"Grazie senpai."

In assenza di Rias mi piaceva sedermi sulla sua cattedra, cosa che feci anche in quel momento. Takeru, invece, si sistemò sulla poltrona di fronte ad Issei.

"Issei-kun, lo so che non è il momento adatto. Ma potresti spiegarmi come fai a conoscere quella ragazza?"

"Nii-san, non dovresti chiedere queste cose. Lo sai che gli argomenti riguardanti relazioni tra angeli caduti e demoni sono proibiti?"

In tutta risposta Takeru mi guardò con aria nervosa.

"Sai quanto me ne può importare se l'argomento in questione è proibito o no? Quella ragazza aveva curato un demone ferito, quando poteva benissimo lasciarlo stare. Non solo, lo stava anche proteggendo dalla furia omicida di un sacerdote pazzo."

Rivolsi a mio fratello un sorriso divertito e guardai Issei.

"Lo sai una cosa? E' bello avere un fratello maggiore che se ne sbatte delle regole. Questo per me è divertente."

Ovviamente la risposta di Takeru non si fece attendere.

"Invece è davvero scocciante avere un fratello minore con una bocca larga e che parla sempre a sproposito."

Quella piccola scaramuccia sortì il suo effetto, Issei si lasciò andare in una piccola risata. Poco dopo cominciò a confidarsi con noi.

"Come ben sapete si chiama Asia Argento. L'ho incontrata oggi prima di arrivare al club, ero diretto a casa di un amico per alcuni appunti, la intravidi mentre chiedeva indicazioni sulla chiesa più vicina. Stranamente però nessun passante le diede retta e soltanto io riuscii a capirla, diceva che non era di lì e che nessuno conosceva la sua lingua, tutti eccetto me, come mai?"

"Si chiama "Translate"."

Rispose mio fratello schietto.

"Translate?"

"Si Translate. E' una capacità che hai acquisito una volta diventato un demone, il tuo cervello traduce istantaneamente le lingue straniere in quella che ai tuoi occhi può sembrare la tua lingua madre."

Mi intromisi alla discussione.

"E' molto utile quando devi svolgere gli esercizi d'Inglese."

Takeru sospirò scocciato.

"Comunque Issei-kun, Inglese o non, potresti continuare a parlare? E tu Takeya finiscila d'interromperci."

"SIIIIIIIII!!!!!!"

Lo dissi alzando la mano sinistra.

Issei mi guardò turbo.

"Senpai come fai ad essere cosi positivo?"

"Semplice, ho un fratello tutto fare."

"TAKEYA! Finiscila di dire puttanate. E tu riprendi da dove ti eri interrotto. Qualsiasi cosa esca da quella bocca fai finta di non sentirla."

Lo disse indicandomi con il dito.

"Come sei permaloso, ecco dove pecchi."

"Il permaloso adesso ti fa la stampa nel muro se non te la finisci."

"Scusa, se mi vuoi mi trovi in cucina."

Detto questo lasciai la stanza.

°°°°°°°°°°°°°°°

TAKERU

"Scusalo,certi momenti faccio fatica a capirlo. Puoi continuare?"

Con aria un pò intontita, Issei continuò.

"Eemm...si...l'accompagnai e una volta giunti in prossimità della chiesa, mi senti a disagio. Sembrava come se ci fosse una barriera invisibile."

"E' uno dei effetti collaterali nell'essere un demone. I famosi pro e contro che Rias citò ieri. A proposito tu lo sai il tuo ruolo da demone?"

"Si e no."

"In parole povere___"

"SEI UNA VITTIMA SACRIFICALE!"

A parlare fu Takeya. Come al suo solito, gli piace intromettersi.

"TORNA DENTRO O GIURO CHE TI CHIUDO A CHIAVE!"

Lo dissi con un tono nervoso, anche perché non mi andava di passare la notte li.

"Dove eravamo rimasti?"

"Senpai cosa significa "vittima sacrificale"?"

"Conosci gli scacchi?"

"Si certo."

"Ottimo è la stessa cosa."

"Cosa intendi senpai?"

"Ti svelo il nocciolo della questione. I demoni di un certo rango, come Rias Gremory, posseggono i pezzi di una scacchiera demoniaca. Come un normalissima scacchiera comprende 1 [ Re ], 1 [ Regina ], 2 [ Torri ], 2 [ Alfieri ], 2 [ Cavalli ] e 8 [ Pedoni ]. La usano per reincarnare gli esseri umani in demone, così ne accrescono le proprie fila. Rias-sama è il Re, Akeno-san la Regina, Koneko-chan la Torre, Kiba il Cavallo e tu il Pedone."

"Quindi come pedone andrò sempre in prima linea, ecco cosa intendeva Takeya-senpai...aspetta...VITTIMA SACRIFICALE!"

"Stai tranquillo ci saranno sempre gli altri membri a darti manforte."

"E voi senpai? Che pezzi siete?"

"Siamo semplicemente dei demoni servitori privi di pezzi. Adesso però basta è tardi, ti accompagno a casa. Takeya. Esci per favore."

"Si? Eccomi!"

Lo disse mentre usciva dalla cucina.

"Mentre lo accompagno, tu finisci di sistemare. Ci vediamo a casa."

"Va bene a dopo Nii-san, a domani Issei."

Per strada, incuriosito, Issei mi rivolse qualche domanda.

"Senpai."

"Cosa c'é?"

"Riguardo al discorso di prima sui pezzi demoniaci___"

"Per quello non devi preoccuparti. Quando arriverà il momento, Rias ti spiegherà tutto."

"Non è quello."

"E cosa allora?"

"A quanto o capito, fatta eccezione della Buchou, ogni membro del club è un demone reincarnato. Giusto?"

"Esatto."

"Allora tu e Takeya-senpai___"

"Siamo veri demoni, proprio come Rias."

"Ehm si. Un ultima cosa, per quanto riguarda Takeya-senpai?"

"Takeya?"

"Si. E' vero che è follemente innamorato di Akeno-san? E che abbia massacrato di botte alcuni teppisti perché avevano sparlato di lei?"

"Che esagerazione. Non'é andato così, io ero presente. Ha chiesto al leader di finirla o sarebbero stati guai. Non gli ha creduto. Anzi, quest'ultimo imitò con la mano come le avrebbe palpato il seno. Il resto della banda lo derise. Se fossi stato in loro, avrei seguito quei consigli."

"Perché cos'è successo dopo?"

"Niente di speciale, Takeya ruppe al leader polsi e braccia."

Anche se non mi potevo girare, potevo intuire la sua reazione, perciò decisi di tranquillizzarlo.

"Non preoccuparti, alcune volte mio fratello é troppo impulsivo su alcuni argomenti e molte volte agisce senza ragionare. Bastava solo un po' di tatto."

"Cioè?"

"Beh é semplice ho parlato con la banda e gli ho detto che se avessero continuato gli avrei....oh guarda siamo arrivati, casa tua è quella vero?"

Lo dissi indicando una residenza.

"Ah si senpai grazie del passaggio."

"Di niente. A proposito, eviterei Akeno."

"E' un ottimo consiglio."

Lo disse con aria decisamente preoccupata.

"Bene a domani Issei buona notte."

°°°°°°°°°°°°°°°

Finalmente tornai a casa.

"Che giornata movimentata...Takeya sono tornato."

Stranamente non ebbi nessuna risposta.

"Che fine ha fatto mio fratello? La casa è illuminata, forse stà dormendo ancora nell'idromassaggio. Cosa devo fare con lui. "

Mi diressi nel salotto per spegnere le luci...quando lo trovai disteso sul divano.

"Ma guarda un po', tra tutti i posti proprio sul divano. Comunque meglio lì che nella vasca."

Gli andai a prendere una coperta, almeno così sarebbe stato al caldo.

Mentre lo coprivo, Takeya con un gesto improvviso, appoggiò la mano sinistra sul mio volto. Senza accorgermene, persi le forze e svenni su di lui.

°°°°°°°°°°°°°°°

TAKERU - TAKEYA

Ci svegliammo bambini tra le braccia di una donna. Era intenta a nasconderci tra i cespugli.

Ci accorgemmo della sua bellezza solo sotto la luce Lunare: era giovane, aveva dei lunghi capelli biondi ricci, ed alcune ciocche le ricadevano sul petto. Gli occhi erano di un color blu oceano. Indossava un semplice vestito bianco che terminava con una lunga gonna. Sopra al vestito portava un'armatura grigia.

Prima di andarsene ci strinse a se.

"Non preoccupatevi piccoli miei, la mamma torna subito."

Mamma? La donna non ci diede il tempo di rispondere. In un attimo evocò un bastone di luce e si diresse verso un uomo con un'armatura nera. Pensavamo che lo stesse per attaccare...invece si portò accanto a lui per aiutarlo.

Entrambi si difendevano dall'attacco di diversi esseri alati. Alcuni avevano delle ali bianche...senza dubbio degli angeli, altri avevano ali nere...angeli caduti.

I nemici erano molti e agguerriti, ma ciò non spaventava la coppia. L'uomo parava ogni tipo di attacco con la propria spada, mentre la donna contrattaccava usando il bastone e formulando diversi incantesimi. Erano formidabili!

Cercammo di allontanarci in cerca di aiuto ma fummo notati da un' angelo. Questi ci guardò con rabbia e disprezzo scagliandoci addosso una gigantesca ascia.

L'uomo in armatura nera notò l'attacco dell'angelo è volò nella nostra direzione. All'ultimo istante riuscì ad intercettare ed a deviarne la traiettoria. L'arma si schiantò su un' albero abbattendolo.

"Non ti permetterò di toccare i miei figli!"

Figli? Allora la donna era davvero nostra madre e quest'uomo...è nostro padre?

Disse quella frase mentre ci copriva con le sue ali. Erano maestose, avevano la stessa forma di quelle di un angelo, soltanto che a posto delle piume aveva uno strato di pelle rossa con alcuni squarci. Erano bellissime.

Nostro padre si girò per constatare le nostre condizioni. Era incredibile come ci assomigliavamo. Avevamo gli stessi lineamenti facciali, i capelli erano lunghi e spettinati, mentre gli occhi erano di un rosso acceso.

"Papà-papà___"

"Ssshhh è tutto a posto. Rimanete insieme."

In quel momento di distrazione, un angelo colse l'occasione é cercò di trafiggerlo alle spalle, ma la lama della sua spada penetrò nel petto...di nostra madre!

La donna si era accorta dell'attacco e non potendolo parare usò il proprio corpo per proteggere il marito.

Accortosi dell'accaduto, l'angelo scioccato perse la presa sull'arma, indietreggiando mugugnò.

"Perché? Perché lo hai fatto!"

Cercò frasi che giustificassero le sue azioni.

Nostra madre si trovava in piedi con una spada conficcata nel petto. La guardammo impietriti.

Prima che cadesse, nostro padre la prese tra le sue braccia e la distese per terra. Immediatamente corremmo da lei tra le lacrime.

"Mamma-mamma per favore alzati."

Anche se ferita, si girò verso di noi.

"Takeru - Takeya state bene vero?"

Piangendo ci stringemmo a lei.

"Amore mio perché lo hai fatto?"

La voce di nostro padre era un misto di dolore e odio.

"Non potevo permettergli di farvi del male. Siete i miei tesori più preziosi."

Detto ciò, sputò sangue dalla bocca.

L'angelo evocò una lancia di luce pronto per sferrare un secondo attacco.

"Questa volta ti ucciderò maledetto!"

Il nemico attaccò con un affondo, ma nostro padre fù più veloce. Evitò l'attacco spostandosi di lato e con un colpo deciso decapitò l'angelo.

In preda alla furia attaccò i restanti nemici, la situazione lo aveva trasformato in una macchina assassina.

"TAKERU - TAKEYA SCAPPATE IMMEDIATAMENTE!"

"No, non possiamo lascia___"

"HO DETTO CHE DOVETE SCAPPARE E' UN ORDINE!"

Ha malincuore abbandonammo nostra madre e fuggimmo. Ma la nostra corsa non durò a lungo.

Degli angeli caduti ci inseguirono lanciandoci delle sfere di luce.

Successe tutto in un attimo, nostro padre giunse dietro di noi e parò quei colpi con il proprio corpo, distruggendo parti dell'armatura.

"SBRIGATEVI AD ALLONTANARVI CI PENSERO' IO A LORO!"

Nel tentativo di proteggerci, fù colpito da altre sfere ed alcune di queste gli trapassarono il petto. Il suo fisico era arrivato al limite. Stanco si accasciò accanto alla moglie.

Non sopportammo oltre a quella vista e tornammo indietro.

I nostri erano distesi l'una accanto all'altro, volevamo stare insieme a loro.

"No bambini miei non venite. Dovete sopravvivere."

Nostra madre lo disse mentre continuava a tossiva sangue, come potevamo lasciarli al loro destino. No! Meglio la morte.

I nemici ci notarono. Li lasciarono perdere per concentrarsi su di noi. Sia gli angeli che gli angeli caduti scagliarono diversi incantesimi nella nostra direzione, forse rappresentavamo una minaccia tale da costringerli a collaborare.

Solo allora apparve lui.

Un uomo con i capelli lunghi color cremisi ci protesse evocando una barriera.

"Non vi permetterò di ferire ulteriormente questi bambini. Presto portali via!"

Non sapevamo a chi si stava riferendo, ma dietro di noi comparve una seconda figura.

Ci girammo e vedemmo una bellissima donna con i capelli color argento. Quest'ultima ci prese in braccio.

"Adesso vi porto al sicuro."

Protestammo, non volevamo lasciare i nostri genitori.

"Lasciaci, vogliamo stare con mamma e papà!"

"Non posso farlo!"

La donna rispose con un tono severo.

"Ma-ma___"

"Va tutto bene bambini."

Nonostante le ferite subite nostra madre riusciva ancora a parlare.

"Vi vogliamo bene, continuate a vivere per noi."

Quelle furono le ultime parole che udimmo dai nostri genitori mentre ci allontanammo dal campo di battaglia e sparendo nel buio della notte.

°°°°°°°°°°°°°°°

TAKEYA

Era assurdo quello che ci era successo, stavo ancora pensando agli avvenimenti di 2 giorni fà.

Mentre Takeru accompagnava Issei, io ero arrivato a casa.

Come al mio solito illuminai l'abitazione, controllando l'orario decisi di preparare la cena. In fondo anche io me la cavo bene ai fornelli.

Detto ciò mi misi all'opera.

Pensai ancora all'accaduto di diverse ore prima, non riuscivo ancora a capacitarmi sulle azioni di quella suora, stranamente quei gesti mi ricordavano qualcuno, ma non so chi. Cercai di concentrarmi, però a quei pensieri mi sentii debole. Mi portai la mano alla testa.

"Maledizione, perché sento ancora questi dolori?"

Più cercavo di ricordare e più la testa mi doleva.

Mi diressi in salotto per rilassarmi, forse era un dolore passeggero. Mi sdraiai sul divano e senza volerlo mi addormentai.

Mi risvegliai il giorno dopo con Takeru accasciato su di me.

"Ma che diavolo?"

In quell'istante anche Takeru si svegliò.

"Takeru mi potresti spiegare cosa ci fai sopra di me?"

Mi guardò con aria intontita.

"Che-che ore sono?"

"Che ore sono?"

Guardai l'orologio eh....

"Sicuro che lo vuoi sapere?"

"Perché è successo qualcosa?"

"Bhe, è mezzogiorno inoltrato."

"CHE COSA!"

In fretta e furia ci sistemammo.

Tecnicamente c'era poco da fare, d'altronde avevamo dormito con le uniformi.

Con difficoltà riuscimmo a partecipare alle ultime ore di lezione. L'unica pecca era stata quella di saltare il pranzo. Forse per gli altri, ma non per noi.

Akeno si offrì di dividere il suo bento con me. Takeru, invece, fù invitato a pranzare con Rias Gremory, ovviamente Rias pensò che quel ritardo fosse dovuto agli avvenimenti della sera precedente, e Sona Sitri.

Assurdo vero? Mio fratello invitato a pranzo dalle due ragazze più popolari della scuola, anche se Sona lo faceva per altre ragioni...ossia "gratitudine". Alcune volte...anzi molte volte cooperiamo con i membri del concilio studentesco.

Per il nostro aiuto, Sona acconsentì ad una nostra richiesta...parcheggio privato sotto la sede del club di Ricerca dell'Occulto.

Voglio precisare che per quel parcheggio, io e Takeru, sgobbammo per un mese intero.

Fui invitato pure io, ma non potevo perdermi l'occasione di rimanere solo con Akeno. Quello signori miei è stato il più bel pranzo che io abbia mai fatto. RIESCO AD INTRAVEDERE IL MIO TRAGUARDO!

Per il resto le 2 giornate trascorsero tranquille.

Da quella notte non ebbi dolori alla testa ne tantomeno incubi. Forse quel sogno sarà stata una creazione dovuta alla visione di alcuni film. Comunque io e Takeru ne avremmo riparlato in un secondo momento.

Credo che anche Issei si sia ripreso, come faccio a saperlo? Semplice, lo vidi correre dalla finestra inseguito da un'orda di ragazze infuriate insieme a due suoi amici.

Ero ancora pensieroso, fino a quando non suonò la campanella d'inizio pranzo.

Con calma consumai il mio bento in classe. Naturalmente anche se io e Takeru eravamo fratelli e studenti del 3° anno, per problemi burocratici ci trovavamo in classi separate.

Conoscemmo Rias ed Akeno 4 anni fà, 1 anno dopo ci iscrivemmo con loro in questa accademia. Nello stesso anno, Rias creò il club "Ricerca dell'Occulto" e nei 2 anni seguenti si unirono Kiba e Koneko.

Il nostro primo giorno fu quasi indimenticabile.

Eravamo, insieme ad un piccolo gruppetto, i pochi ragazzi a frequentare l'istituto. Da li in poi incominciarono ad iscriversi molti altri.

Mi ricordo ancora quando mi presentai alla classe, ero l'unico maschio.

Alcune studentesse, alla mia presenza, sgranarono gli occhi...forse pensavano che fossi un maniaco.

L'unico posto disponibile era situato all'ultima fila vicino alla finestra. Solo allora capì perché quel banco era libero.

Durante le lezioni, tutte le ragazze si girarono verso di me,di nascosto alcune: si leccavano le labbra, mi inviavano dei baci volanti e le più spavalde aprivano le giacche mostrandomi la loro biancheria intima palpandosi il seno.

Diverse domande frullavano nella mia testa: da quanti secoli non vedono un ragazzo? Come fa a dire la gente che sono gli uomini i pervertiti? Sarei sopravvissuto?

L'ora di pranzo fù peggio.

Mi circondarono come se fossi una preda, non riuscì neanche a mandare giù un boccone del mio pasto.

"Di dove sei? Dove abiti? Vivi da solo? Ai fratelli? Come ti trovi quì? Sei fidanzato? Te lo sei preparato da solo il pranzo?"

Questo ragazzi è una piccola parte delle innumerevoli domande che mi posero.

"Ehm sono straniero...non posso dirvi dove abito...poi...vivo con mio fratello...mi trovo quì per degli amici...non voglio rispondere...vediamo ehm...per il pranzo..."

A quelle risposte, si creò un po' di agitazione.

"Un fratello maggiore???? Lo so chi è!!!! E' il fusto che si trova due aule dopo di noi. Vuoi mangiare con noi? Siamo affamate!"

Affamate?? Mi correggo, queste non sono pervertite ma mangiatrici di uomini!

"Scusate ragazze ma devo correre in bagno."

So quello che sarete pensando, ma in quel momento il bagno dei ragazzi era l'unico posto sicuro.

Detto questo nascosi il bento nella giacca e corsi via dall'aula.

Nel corridoio, vidi di sfuggita Takeru. A quanto pare neanche lui se la passava bene, infatti era intento a rifiutare inviti di diverse ragazze.

Era questa la vita scolastica di uno studente? Correre per non essere mangiato dalle proprie compagne di classe?

Per nostra fortuna quei giorni non durarono. Le iscrizioni dei ragazzi aumentarono, così le classi cominciarono a diventare miste.

Rias, dopo poco tempo, si fece un nome "La Principessa Cremisi" occupando il primo posto della classifica delle ragazze più popolari. Akeno, invece, occupò il secondo posto.

A metà anno fondò il club di Ricerca dell'Occulto.

I primi membri fummo noi tre, da lì in poi si unirono Kiba, Koneko ed infine Issei.

Con la creazione del club, Rias attirò diverse attenzioni sia all'interno che all'esterno dell'istituto ed essendo i suoi servitori avevamo il compito di proteggerla da eventuali problemi.

Eh si, i problemi non mancavano, la popolarità ha un prezzo, molti...anzi...troppi ragazzi si volevano unire al club con l'unico scopo di poter stare insieme alle due idol.

Ed è qui che entriamo in scena io e mio fratello.

All'apparenza sembriamo due sempliciotti, ma quando si tratta del club il nostro carattere muta drasticamente.

Una volta ruppi i polsi e le braccia al capo di una banda perché voleva palpeggiare il seno della mia Akeno.

Da li in poi subentrarono diverse azioni contro di noi. Agli occhi di molti eravamo gli ostacoli principali da eliminare. Aimè i poveracci non sapevano contro chi andavano.

Quelle azioni arrivarono all'interno dell'istituto e si allargarono causando il panico tra gli studenti.

Le ragazze del club Ricerca dell'occulto erano OFF-LIMITS.

Le ragazze ci affibbiarono il soprannome "I 2 Pilastri", mentre tra i ragazzi serpeggiava un secondo soprannome..."I Mastini".

Per quanto riguarda il rendimento, posso tranquillamente confermare di non avere problemi...naturalmente ciò riguarda anche Takeru.

Finito il pranzo cercai mio fratello e controllando il giorno e l'orario sapevo benissimo dove trovarlo...nella sala di economia domestica.

Alcune volte aiutava il club e come ringraziamento aveva il permesso di utilizzare la sala...anche fuori orario.

Al mio arrivo sbuffai.

Fuori della sala vi era il solito gruppo di ragazze che guardavano Takeru cucinare.

Passai tra di loro.

"Ok spostatevi ragazze, sta passando il fratello dello chef!"

Al mio passaggio alcune ragazze protestarono, mentre altre si scansarono senza problemi.

Secondo voi chi poteva stare accanto a mio fratello mentre questi era intento a sfornare diversi tipi di biscotti? Nessuna risposta? Ve la do io...Koneko.

I due indossavo da sopra all'uniforme un semplice grembiule bianco.

Una volta visto, Takeru mi fece cenno di sedermi.

"Tieni assaggia questi"

Mi porse un piatto con differenti tipi di biscotti. Guardai Koneko.

"Ne posso prendere uno boss?"

"Certo...quelli sono i tuoi."

lo disse tirando fuori una coppa piena di dolci.

Vedendo ciò non obbiettai. D'altronde cosa le dovevo dire?

Intanto il gruppetto di ragazze continuava ad aumentare, tutte attirate dal buon profumo e dalla voglia di mangiare dolci.

Koneko strinse a se il suo bottino.

"Li difenderò con le unghie e con i denti."

Koneko sei un demone o un'animale?

E' incredibile come sia cambiata Koneko in questi anni.

La prima volta che la vidi non socializzava ed era chiusa in se stessa. Al club non faceva altro che starsene seduta sul divano con lo sguardo perso. Per poter smuovere la situazione Takeru gli posò un pò di latte caldo con biscotti...se vuoi socializzare con una ragazza, inizia con il suo stomaco.

L'effetto superò le aspettative, dopo aver spazzolato il piatto, si avvicinò a mio fratello, lo ringraziò della cortesia e nello stesso tempo gli chiese il bis. Col tempo divenne l'assaggiatrice onoraria dei piatti di Takeru...neanche io mi ci posso avvicinare, gli devo sempre chiedere il permesso, sopratutto sui biscotti a forma di gatto.

Koneko era in procinto di andarsene dall'aula con il suo premio. Arrivata alla porta però si voltò.

"Takeru-senpai...Takeya-senpai....ordini della Buchou...oggi le attività del club sono sospese."

Con questo si dileguò.

Per noi quella notizia fu strana, ma allo stesso tempo ne fummo felici.

Abbiamo un pomeriggio libero per cazzeggiare!

Quello però no fu altro che la quiete prima della tempesta.

°°°°°°°°°°°°°°°

TAKERU

SLAP!

Lo schiaffo che Rias diede ad Issei era forte e deciso.

Il motivo che la spinse a farlo fu un piano per salvare Asia.

Era sabato pomeriggio e i membri del club erano impegnati nelle rispettive attività...almeno fino all'arrivo di Issei.

Entrò in sala con lievi ferite, procuratogli forse da un combattimento.

Senza perdere tempo Takeya gli si avvicinò e constatò le sue condizioni mentre Rias chiedeva chiarezza su come se li era procurati.

Issei spiegò di essersi re-incontrato con Asia e di averci passato la mattinata.

In seguito però furono attaccati dall'angelo caduto Reynalle, Asia era fuggita perché non riusciva a sopportare le loro azioni.

Raccontò di aver combattuto contro lei, ma fù sconfitto, Reynalle lo avrebbe ucciso se non fosse stato per Asia che, lasciandosi catturare, gli salvò ancora una volta la vita.

Spiegò anche che l'angelo caduto li avrebbe attesi a mezzanotte alla chiesa abbandonata situata fuori città.

Anche se era una trappola Issei esigeva l'obbligo di formare un gruppo per salvarla e da quì lo schiaffo di Rias.

"Quante volte te lo devo dire? No è no. Non posso autorizzarti a salvare quella suora."

"Perché no?"

"Perché ora fai parte del clan Gremory. Ogni tua azione avventata causerà ripercussioni sull'intero gruppo."

"Allora fammi uscire! Andrò solo come individuo! Così non causerò problemi a nessuno!"

"Non te lo posso permettere. Lo vuoi capire?"

"Asia è mia amica! Ha rischiato la sua vita più di una volta, ed io sono stato impotente. Se non intervengo...sta notte lei morirà!"

Il suo tono era un misto d'ira e frustrazione. Dovevo complimentarmi con lui stava dando prova di grande coraggio...o di stupidità.

"Questa è una bellissima cosa. Penso sia esaltante che tu riesca a dirla. Ma questo è differente. La relazione che c'è tra angeli caduti è demoni non è semplice come sembra. Sono millenni che le due fazioni combattono. Basta che uno mostri un piccolo cenno di debolezza per stravolgere il risultato dello scontro. Loro sono i nostri nemici!"

"Pensavo che noi demoni dovessimo distruggere i nostri nemici!"

"Quella ragazza era dalla parte di Dio, con lei non possiamo neanche coesistere. Anche se non fosse andata con gli angeli caduti, rimane pur sempre il nostro nemico."

"Asia non è nostra nemica!"

Ero così preso dalla discussione da non accorgermi di Takeya.

Stava consultando una sfera presa dall'armadio. Con sguardo severo chiamò Akeno a sé bisbigliandole qualcosa. Dopodiché andò da Rias prendendola in disparte.

Dopo essersi consultata con Akeno, Rias si voltò verso il gruppo.

"Ho una cosa urgente da fare. Io e Akeno andremo fuori per un pò"

Detto questo Akeno ritornò da Takeya.

Issei stava ancora guardando Rias con rabbia.

Voleva dire qualcosa, ma quest'ultima lo zittii.

"Issei pensi davvero che il pedone sia il pezzo più insignificante?"

"Cosa centra questo?"

"Non bisogna fraintendere il suo potere. Il pedone ha un'abilità unica, il "Promotion"!"

"Promotion."

"Si. Negli scacchi è un'abilità che permette al pedone di cambiare classe al fine di raggiungere la base avversaria. Puoi essere promosso in ogni altro pezzo al di fuori del Re nel luogo riconosciuto come territorio nemico."

"Cosa? Non lo sapevo! Takeya-senpai mi aveva riferito che ero una vittima sacrificale!"

A quell'affermazione Rias chiamò a se Takeya, ma questi fece cenno di non sentirla riconcentrandosi sulla sfera.

"Dovrò tirargli le orecchie. Comunque visto che sei diventato da poco un demone, hai delle restrizioni. Non puoi ancora essere promosso a Regina. Se desideri il Promotion urlalo col tuo cuore."

"Il Promotion."

"Un'altra cosa. Il Sacred Gear funziona con il desiderio dell'utilizzatore. Più il desiderio è forte è più forte sarà il tuo Gears. Desidera. Anche se demoni, non abbiamo perso il desiderio. Ricordati che il desiderio può determinare il potere."

Issei cominciò a guardarsi il braccio sinistro.

"Ricordati di un'ultima cosa e che non dovrai mai dimenticare...anche il pedone può abbattere il Re. Sono le basi degli scacchi. Queste verità si basano anche coi pezzi demoniaci. Puoi diventare più forte."

"Rias-sama, qui siamo pronti."

Una volta finito di parlare, Rias si voltò in direzione di Akeno e Takeya, per poi scomparire in un cerchio di teletrasporto insieme alla sua Regina.

"Issei."

Takeya lo chiamò mentre ripose la sfera al suo posto.

"Andrai a salvare Asia?"

"Si senpai."

"Potresti morire, lo sai vero?"

"Non me ne importa quello che dici, io la salverò!"

"Hyoudou-kun."

Questa volta fù Kiba a parlare.

"Takeya-senpai ha ragione, anche se hai la Sacred Gear e la Promotion, non puoi sconfiggere un gruppo di esorcisti e di angeli caduti da solo."

"Vado lo stesso, anche se muoio, salverò Asia."

"La tua determinazione è grande. Ma pensi che durerà davanti al nemico?"

Risposi ad un Issei troppo spavaldo.

"Allora senpai? Mi dici cosa dovrei fare?"

Abbozzai un sorrisetto.

"Chiedere aiuto ovviamente."

"Cosa?"

"Hyoudou-kun io vengo con te."

Kiba si offrì volontario.

"Cos__"

"Non so molto su Asia-san, ma tu sei un mio compagno, non posso permetterti di andare da solo. Inoltre, personalmente odio gli esorcisti e gli angeli caduti."

Mi avvicinai al duo.

"Issei, ti ricordi delle parole di Rias? Puoi essere promosso in tutte le classi fatta eccezione del Re in un luogo riconosciuto come territorio nemico. Quindi la chiesa abbandonata non è territorio nemico?"

"Ah."

"Inoltre Rias punta molto su di te, altrimenti ti avrebbe rinchiuso da qualche parte per fermarti."

Kiba rise sguaiatamente.

"E' deciso allora?"

"...Vengo anche io."

"Huh, Koneko-chan?"

"Mi sentirò a disagio se andrete solo voi due."

"Grazie Koneko-chan, sono commosso!"

Dopodiché Issei si voltò verso me e Takeya.

"Senpai verrete pure voi?"

A quella domanda abbassai la testa.

"Mi dispiace, ma non possiamo."

Issei sembrò scioccato a quella risposta.

"E' una missione del gruppo Gremory, perché non dovreste partecipare?"

"Proprio perché E' una missione del gruppo Gremory."

"Vi volete spiegare?"

"Non facciamo parte di una scacchiera come voi."

Fù Takeya a prendere la parola.

"Hai bisogno del Promotion in questo scontro, non ti saremmo d'aiuto."

"Ma siete forti come demoni."

"La nostra forza è fittizia, vi saremmo solo d'intralcio."

"Ma-ma__"

Kiba si avvicinò ad Issei appoggiandoli una mano sulla spalla.

"Hanno ragione, sono solo demoni servitori, non sono destinati al combattimento."

"D'accodo ho capito."

Con rammarico Issei si avviò verso l'uscita.

"Issei!"

Lo chiamai.

"Salvala e non permetterti di morire, altrimenti ti torturerei anche da morto."

"Lo farò senpai è una promessa."

Detto questo uscì dalla stanza.

Mi avvicinai a Kiba porgendoli un cellulare.

"Se troverete Asia e dovreste fuggire usate questo. Invierà un segnale di teletrasporto valido sia per i demoni che non."

Kiba mi ringraziò e partì insieme a Koneko.

Una volta lasciati soli Takeya scoppiò in una risata.

"Lo sai Nii-san? Ho perso il conto di quante volte abbiamo usato questa bugia."

"Si hai ragione. Sono più di quattro anni a proposito...di cosa hai parlato con Akeno?"

La risata di Takeya si tramutò in uno sguardo severo.

"Angeli caduti servi di Reynalle. Ne ho individuati 3 e sembrano forti quasi quanto la loro padrona."

"Non è un caso che Asia Argento sia stata rapita, quella Reynalle. Cos'ha in mente?"

"Non lo so. Ma se Rias ed Akeno sono partite per prime, significa che la questione è seria. Per precauzione ho mandato di nascosto Shadow, almeno così le potrò monitorare. Non si sà mai."

Mi avvicinai alla finestra.

Aprendola guardai il tramonto del sole.

"Ah la brezza del tardo pomeriggio...è magnifica! E' un peccato rimanere al chiuso con questo bel tempo."

"Si hai ragione."

"Che ne dici...ti va di fare una passeggiata?"

______________________________________________________________________________________

Commento degli Autori

Finalmente dopo mille peripezie siamo riusciti a completare questo capitolo. Mamma mia, era diventato un' incubo. Non riuscivamo mai a completarlo. Che dire è stato un capitolo con un pò di rivelazioni, cosa avrà in mente Rias, ma sopratutto i due fratelli cosa faranno? Un saluto da Death Crow e da Re Nero. Al prossimo capitolo Minna.

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Capitolo 4
*** Life 3 ***


Welcome To Hell - A DxD Chronicles

Dichiaro di non avere i diritti aventi a quest' opera di pura fantasia, quindi siete pregati di non compararlo con High School DxD, grazie. Ho voluto inserire questo titolo poiché in molte creazioni l'Inferno non è poi così male.

Life 3:

TAKERU

Il cielo era scuro, era già l'ora nella quale i lampioni sono accesi.

Ci trovavamo di lato alla chiesa citata da Reynalle. Nascosti tra gli alberi potevamo intravedere Issei, Kiba e Koneko.

Per poterci avvicinare senza essere individuati, avevamo imposto una magia illusoria su due mantelli. Di regola, una volta indossati, ci avrebbero permesso di mimetizzarci.

"Takeya. Ricordati il nostro compito."

"Lo so. Siamo qui solo come supporto, anche se nessuno lo sa."

"Per rendere l'incantesimo più efficace ci muoveremo con discrezione. Dobbiamo evitare passi affrettati e gli spiragli di luce. Non devono scoprirci."

Tirai fuori una mappa della zona e la illustrai a Takeya.

"Questa è la nostra posizione."

Takeya la guardò con dubbio.

"Davvero c'è solo una porta?"

"Questa è l'unica piantina che abbiamo a disposizione, l'altra se l'è presa Kiba. Prima di entrare, dimmi cosa vede Shadow."

Senza perder tempo, Takeya chiuse gli occhi.

A differenza di molti famigli, noi avevamo un contratto speciale. Avevamo la possibilità di comunicare con loro a grandi distanze e guardare con i loro occhi.

"Rias e Akeno si trovano a circa 2 km da qui. Si sono incrociate con 3 angeli caduti, gli stessi che avevo individuato."

"Si vede che Reyanlle non vuole essere disturbata."

Guardai attentamente la chiesa.

"Avverto diverse presenze al suo interno...una molto forte, mentre le altre sono piccole."

Guardammo il gruppo addentrarsi all'interno della chiesa, ci dovevamo muovere.

Spostandoci di lato trovammo diverse vetrate rotte. Senza farci notare ci sporgemmo per controllare l'interno.

Rispetto all'apparenza, era un santuario ordinario con un altare e lunghe panche. Era illuminato da candele e da alcune luci interne. L'unica differenza era rappresentata dalla statua di una persona crocifissa con la testa distrutta.

CLAP CLAP CLAP CLAP CLAP CLAP CLAP

Un applauso riecheggiava all'interno del santuario.

A far quel rumore non era altro che Freed.

Quel bastardo era sbucato fuori da una colonna dietro l'altare.

Il sacerdote stava parlando con il gruppo, ma per via della distanza, non riuscivamo a capire cosa diceva. Però dal suo tono sembrava parecchio incazzato, forse dovuto all'ultimo incontro.

Senza perder tempo, tirò fuori le sue due armi pronto per ingaggiare battaglio contro il trio.

Issei evocò il suo Sacred Gear, Kiba sfoderò la sua spada e Koneko gli lanciò diverse panche.

Lo scontro era iniziato.

Fred tagliò le panche a mezz'aria.

Kiba ne approfittò. Si portò in avanti ingaggiando un duello individuale contro il sacerdote. Issei e Koneko erano alle sue spalle pronti ad intervenire.

Nonostante il combattimento c'erano alcune cose che non riuscivo ad inquadrare. Avevo percepito la presenza di un angelo caduto ed energie minori, ma dov'erano?

"Qualcosa non và."

"Che cosa?"

"Continuo ancora ad avvertire la presenza di diversi nemici. Ma c'è soltanto Freed. Dove sono gli altri?"

Takeya controllò la mappa.

"Quì c'è solo il santuario ed affianco il dormitorio."

Continuai a guardare lo scontro. Freed, anche se era un semplice essere umano, riusciva a tenere testa a Kiba nonostante quest'ultimo sfruttaste la velocità del cavaliere.

"Scusa Takeya. Ma il nostro amico non'è uscito da una colonna dietro all'altare?"

Takeya distolse lo sguardo dalla mappa.

"Ora che mi ci fai pensare...si."

Guardai l'altare con più attenzione. Fino a quando non intravidi delle scalinate nascoste dietro la colonna.

"Ecco da dove è uscito."

"E' bravo il bastardo."

Takeya indicò una direzione.

"Possiamo entrare sfruttando quella vetrata distrutta affianco alla colonna."

"E' perfetto. Sono impegnati nel combattimento, non ci noteranno."

Ci avvicinammo alla vetrata, passando dall'esterno della chiesa.

Una volta entrati, scendemmo la scalinata con attenzione.

"Non si sono accorti di niente, i mantelli stanno lavorando bene."

"Se siamo qui lo dobbiamo perché ci siamo mossi bene ed anche per la nostra fortuna. Ma da adesso le cose cambiano. Ora inizia la nostra vera sfida."

Le scale erano illuminate, dopo di esse trovammo un lungo passaggio che terminava con una porta.

Con attenzione, l'aprimmo cercando di non fare troppo rumore.

La porta non era altri che l'entrata di una gigantesca sala, grande 3 volte il santuario.

Il soffitto era sostenuto da diverse colonne. A centro della sala vi erano radunati diversi preti, all'incirca una cinquantina.

Erano intenti ad ammirare l'angelo caduto Reynalle. Si trovava alla fine della sala su un altare sopra elevato. La povera Asia era legata a modo di Crocifisso, con i vestiti lacerati. L'illuminazione era costituita da candele situati al centro e alla fine della sala.

Sia Reynalle che i preti non si accorsero della nostra presenza.

Ci dividemmo appostandoci ai lati della sala dietro a due colonne.

L'angelo caduto stava citando frasi e maledizioni contro Dio.

D'un tratto la porta si spalancò e all'uscio comparvero Kiba, Koneko ed Issei.

°°°°°°°°°°°°°°°

TAKEYA

Reynalle si girò compiaciuta verso i suoi ospiti.

"Benvenuti demoni."

"Asiaaaaa!"

La ragazza riconobbe la voce di Issei.

"...Ise-san?"

"Si! Sono venuto a salvarti!"

L'angelo caduto rise con gusto.

"Sei venuto a salvarla? Che frase toccante ma è troppo tardi. Il rituale sta per finire."

Il corpo della ragazza iniziò a brillare.

Issei non perse tempo e corse da lei. I preti si piazzarono d'avanti a lui, pronti a fermarlo, ma furono scaraventati all'aria da Koneko.

Quella ragazza riusciva a sfruttare al pieno la forza e la difesa della [Torre]. A dare manforte ci fù anche Kiba. Impugnava una spada completamente avvolta dall'oscurità. Entrambi riuscirono a creargli un passaggio.

Asia gridò per il dolore. Reynelle si avvicinò a lei. Una grande luce uscì dal corpo della ragazza per posarsi sulla sua mano.

"Si! Questo è il potere che desideravo da tempo! Sacred Gear! Con questo, io sarò amata!"

Con ciò abbracciò la luce. La sala ne fù invasa. Quando si affievolì vedemmo soltanto un angelo caduto circondato da un'aura verde.

"Finalmente! C'è l'ho fatta! Ho il potere supremo! Con questo diventerò l'angelo caduto supremo! Mi vendicherò su tutti coloro che mi guardavano dall'alto in basso. "

Issei si portò d'avanti ad Asia. I preti si scagliarono su di lui, ma Kiba e Koneko li respinsero. Riuscì a slegarla e a tenerla sulle braccia.

"...Ise-san..."

"E tutto a posto Asia, sono venuto a portarti indietro."

"...Si."

La sua voce era debole e respirava a fatica.

"Futile. Se si estrae un Sacred Gear dal suo possessore, quest'ultimo morirà."

Con quella frase Issei le urlò contro.

"Ridarle indietro la Sacred Gear!"

"Perché la dovrei ridare? Me la sono guadagnata. Ho anche mentito ai miei superiori per ottenerlo. Ucciderò tutti per eliminare ogni prova."

"...Merda, assomigli alla Yuuma-chan che conosco."

"Davvero?"

"Eri la mia prima ragazza lo sai?"

"Si eri veramente carino. E' divertente giocare coi ragazzi che non hanno nessuna esperienza con le ragazze."

"...Ero serio con te. Ti volevo proteggere!"

"Proteggere? Lo sai le cazzate che stai dicendo? Quella volta mentii per tutto il tempo. Anzi mi sono annoiata a morte con te! Non vedevo l'ora di ammazzarti."

"REYNALLEEE!!"

Issei le stava urlando con tutta la sua rabbia.

"Hyoudou-kun! Siamo in svantaggio. Prendi la ragazza è vattene! Io e Koneko li terremo a bada."

Senza perder tempo, Issei corse via con Asia tra le braccia.

Kiba e Koneko si piazzarono d'avanti alla porta per fargli guadagnare del tempo. Fù inutile.

Reynalle si alzò in volo e li caricò come se fosse un ariete vivente. Non subirono gravi danni però l'onda d'urto provocato dall'angelo caduto, li scaraventò al di fuori sulla scalinata.

Prima che i sacerdoti potessero uscire dalla sala, li precedemmo. Sbucammo da dietro le colonne e ci portammo d'avanti a loro.

Takeru chiuse la porta e la sigillò con un incantesimo.

"Da adesso nessuno potrà interferire."

La voce di mio fratello era bassa, neanche lui poteva trattenersi per quello che aveva visto.

"Maledetti che cosa avete fatto?"

"Avete la vaga idea di chi siamo?"

"Voi 2 sarete puniti!"

"Sarete il sacrificio contro Dio!"

3 sacerdoti corsero verso Takeru pronti a trafiggerlo con spade di luce.

Non furono abbastanza rapidi.

Takeru si mosse a velocità assurda, portandosi alle loro spalle. Non riuscirono a capire cosa fosse successo.

Provarono a girarsi e solo allora capirono di avere le gambe congelate. Il ghiaccio non li stava solo bloccando...avanzava ricoprendo l'intero corpo. In pochi secondi, l'incantesimo arrivò al loro busto.

I restanti sacerdoti fermarono la loro avanzata.

"Maledetto bastardo! Cosa ci hai fatto!"

"Perché non sento più le gambe!"

Takeru si voltò. Sul suo petto il sigillo era illuminato. Lo si poteva vedere anche da sotto i vestiti.

"ICE TOUCH."

Si avvicinò ad uno e tirò un calcio ad una gamba. Questa si distrusse in tanti piccoli frammenti. Il sacerdote perse il sostegno e cadde all'indietro. Con la caduta, anche l'altra gamba si distrusse. Nonostante tutto, il ghiaccio continuò la sua avanzata arrivando al collo.

Il sacerdote urlò per l'orrore che gli stava capitando. Gli altri 2 fecero altrettanto.

"Che cosa mi hai fatto! Perché la magia non si è arrestata! Perché non sento dolore!"

"Ice touch è una magia elementale. Con il contatto, vi ho inserito la magia all'interno dei vostri corpi. Essa sfrutta il sangue per congelare l'intero fisico. L'oggetto colpito diventa ghiaccio sottile. E' così sottile che basta un soffio di vento per distruggervi. Questa è la fine perfetta per voi!"

L'incantesimo proseguì trasformandoli in statue di ghiaccio, per poi frantumarsi davanti agli occhi inorriditi dei loro compagni.

"Chi siete voi?"

Ci togliemmo il cappuccio rivelando la nostra identità.

"Siamo demoni che gridano VENDETTA!"

°°°°°°°°°°°°°°°

TAKERU

Nonostante l'accaduto, i restanti sacerdoti ripresero ad attaccarci.

Per creature del genere la magia non serviva, però non ero più riuscito a trattenere il mio odio.

Contrattaccammo.

Ci muovevamo tra i nemici, io iniziavo l'attacco usando l'Ice Touch e mirando a diversi punti critici, Takeya lo concludeva colpendo le parti ghiacciate.

Questa combinazione ci permise di fare manmassa dei nemici.

In poco tempo ne rimasero 5.

I sopravvissuti, nel vedere i loro compagni morti, si prostrarono in cerca di perdono.

"Vi prego, abbiate pietà."

"Non volevamo questo."

"E' stata Reynalle."

"Si-si-si ci ha costretto."

"Prendetevela con lei, non con noi."

Stavamo guardando la vera natura degli esseri umani. Questa feccia, inventava scuse pur di salvarsi.

Takeya, si avvicinò a testa bassa.

"Chiedete pietà? Quante vite avete interrotto per i vostri sacrifici?"

A quelle domande, i sacerdoti balbettarono.

"Sono sicuro che anche le vostre vittime chiedevano perdono, proprio come state facendo voi adesso."

Il suo sigillo, incominciò a brillare.

I 5, cautamente, si portarono le braccia dietro la schiena.

"Si è vero, abbiamo sacrificato tantissime persone."

"Ed abbiamo goduto nel farlo!"

"Le donne erano le migliori."

"Prima le stupravamo e poi le uccidevamo."

"Quelle puttane godevano come troie!"

Dopo aver confessato, estrassero delle altre spade di luce e si scagliarono contro Takeya.

"Vai all'inferno demone di merda."

Pazzi.

"HELL!!!"

L'intera sala venne invasa dal fuoco.

Tutto, all'infuori di me, venne colpito da quell'inferno. Le fiamme carbonizzarono qualsiasi cosa, vidi i 5 sciogliersi. D'avanti a loro si ergeva Takeya, l'intero corpo era avvolto dalle fiamme. Non lo bruciavano, ma lo ricoprivano come un vestito. D'un tratto tutte le fiamme si ritirarono, lasciando una scia di cenere e zolfo.

Guardai l'intera sala, l'unica zona intatta era un piccolo cerchio intorno a me.

Alzai lo sguardo e vidi mio fratello in ginocchio.

Corsi verso di lui e una volta avvicinatomi, intravidi la stanchezza nel suo volto.

"Non avresti dovuto farlo. Ci sono dei limiti su cosa possiamo fare. Ricordati che i nostri sigilli sono da contenimento."

"Lo so...però...non sono riuscito più a trattenermi."

Quell'esplosione di collera, gli aveva prosciugato quasi tutte le energie.

"Ci conviene filarcela finché siamo in tempo. Non penso che le nostre azioni siano passate in osservate."

"Già...hai ragione."

Detto ciò, creai un cerchio di teletrasporto.

°°°°°°°°°°°°°°°

TAKEYA

Ero sdraiato sul divano del salone principale del club. Con quella mossa avevo consumato tutta la mia energia, non riuscivo neanche a reggermi in piedi.

Al nostro ritorno, Takeru prese i mantelli e li nascose in un mobiletto. Dopodiché prese qualcosa di piccolo.

"Come ti sei permesso a fare una bravata del genere!"

Mi girai e lo vidi con in mano una fiala verde.

"Cosa sarebbe successo se fossi stato da solo? Se ci fossero stati altri nemici in agguato? Ma insomma vuoi riflettere sulle tue azioni?"

"Quante storie. C'eri tu con me no?"

BAAM!!!

Takeru mi rifilò un super pugno in testa. Dovetti mantenere il capo con le mani per il dolore.

"Che razza di ragionamenti sono questi? Pensi che rimarrò per sempre a farti da baia?"

"Be si."

BAAM!!!

Secondo cazzotto, per di più nello stesso punto.

"Ascoltami, devi gestire la tua ira. Non ti stò dicendo che ai torto, anzi ti do ragione. Ma non è un pretesto per consumare tutta la tua energia."

"Questo lo so, non c'è bisogno che me lo devi ripetere. Mica sono sordo."

BAAM!!!

Terzo pugno, il più doloroso dei 2.

"Smettila di fare il bambino! Lo vuoi capire o no che non si scherza con la magia? Sopratutto la tua."

Finita la predica, mi passò la fialetta.

"Entrambi siamo portati alla magia. Ha differenza mia, hai trovato il tuo elemento dominante...il Fuoco. Sei incredibile a gestirlo, proprio come Akeno con il tuono. Riesci persino ad aumentarne gli effetti. Ma pecchi nel controllo delle tue emozioni."

"Non è vero."

"Allora cosa hai fatto prima?"

Abbassai la testa, purtroppo aveva ragione. Dopo aver sentito quelle confessioni, desiderai che tutti quanti fossero spariti nel dolore più atroce. Involontariamente utilizzai Hell.

Bevvi la fialetta mentre Takeru prese posto d'avanti a me. Non so cosa mi diede, però le mie energie erano ritornate.

"Ascoltami, l'Hell è il tuo marchio di fabbrica. Nelle condizioni in cui ti trovavi, non la dovevi usare. Cosa ti dissi prima della missione?"

"Evitare le azioni impulsive."

"Almeno una cosa te la sei ricordata. Anche se in ritardo. Comunque non fare troppo affidamento solo sul fuoco. Se fossi in te terrei in considerazione gli altri elementi."

"E' un ordine?"

"No. Un consiglio. Se espandessi le tue conoscenze della magia, saresti uno dei migliori."

"Solo per la magia?"

"No comment."

Risi di gusto.

"Hai ragione. Il fuoco non deve essere l'unico proiettile. Voglio avere a disposizione un intero caricatore."

"Almeno la determinazione non ti manca."

Fatto ciò, Takeru si alzò e prese una bomboletta spray da un mobiletto vicino. Me la spruzzò su tutto il corpo.

Mi dimenai, stavo soffocando.

"E' questo?"

"Per il tuo odore."

"Per cosa?"

"Puzzi di zolfo e peli bruciati, hai impuzzolito l'intera stanza!"

Continuò a spruzzare la bomboletta a destra e a manca.

Mi alzai per andare ad aprire la finestra, avevo bisogno di aria fresca. Solo allora Shadow mi contattò.

Mi girai di scatto verso mio fratello.

"Takeru stanno per tornare...ci sono grandi notizie!"

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Commenti degli Autori

Che dire? Forse i 3 pugni sono un pò pochi per Takeya? Vabbè lasciamo stare, anche se in ritardo siamo riusciti a completare questo capitolo. Tra breve rilasceremo la Newlife. Cercheremo di rilasciare i capitoli con più frequenza. Un saluto da Death Crow e da Re Nero. A presto Minna!!!

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Capitolo 5
*** Newlife ***


Welcome To Hell - A DxD Chronicles

Dichiaro di non avere i diritti aventi a quest' opera di pura fantasia, quindi siete pregati di non compararlo con High School DxD, grazie. Ho voluto inserire questo titolo poiché in molte creazioni l'Inferno non è poi così male.

Newlife:

TAKEYA

Era passato solo 1 giorno dalla richiesta di Issei. Da quel momento è successe di tutto. Ma andiamo con ordine.

"Qui c'è la mensa Asia. Più avanti c'è lo spiazzale che utilizziamo per educazione fisica, li invece___"

"___ E' incredibile quanto sia immensa questa accademia. Non vedo l'ora di frequentarla."

Vi ricordate le "grandi notizie" che citai la sera precedente? Bene, Asia Argento è stata reincarnata in un demone con il pezzo dell' alfiere. Rias non voleva che le sue capacità andassero perdute. Anche perché il suo Sacred Gear è più unico che raro.

Quella sera, Rias era ritornata con Asia svenuta ed Issei ferito. Ci avvisò che fù proprio lui a sconfiggere Reynalle grazie al suo Sacred Gear.

Per nostra fortuna nessuno si era accorto della nostra presenza al santuario...almeno credo.

Fui felice nel vedere Asia viva, ancora di più quando Takeru chiese a Rias il consenso per poterla ospita a casa nostra per quella notte. Visto l'orario, Rias acconsentì. Anche se solo per quella sera. Akeno le cambiò i vestiti, anche se svenuta riuscì a farle indossare una tuta leggera.

Per sicurezza, passai la notte a vegliare su di lei.

Non vi dico cosa successe al suo risveglio.

Mi avvicinai per controllarla...ve lo devo dire, con i sui lunghi capelli biondi Asia era bellissima, quando all'improvviso spalancò gli occhi. Alzandosi di scatto, mi rifilò una tremenda testata. Facemmo un gran baccano, tanto da far arrivare Takeru dalla cucina.

Era confusa, per questo perdemmo un bel po' di tempo per spiegarle quanto successo. Per nostra fortuna accettò questi suoi cambiamenti. Ci ringraziò per esserci presi cura di lei.

Chiese anche d'Issei. Le rispondemmo che era vivo e che lo avrebbe re incontrato lo stesso giorno.

Takeru concluse le spiegazioni e ci invitò a fare colazione.

"Takeru-san vi ringrazio per la colazione è deliziosa."

Lo disse dopo aver finito il suo pancake.

"Asia-chan, non fare complimenti. Mangia quanto vuoi sei nostra ospite."

"Grazie infinite...e...grazie anche a te Takeya-san."

Mi girai stupito verso Asia.

"Io?"

"Si, per aver vegliato su di me."

"Beh grazie."

Ci mostrò uno dei suoi bellissimi sorrisi.

"Lo sapevo che ci sono demoni gentili come Ise-san."

Paragone con Issei? Per favore Asia-chan evitiamo l'argomento.

Uscimmo di casa, pronti per andare da Rias.

Io e Takeru guardammo Asia superare il cancello con l'uniforme dell'accademia a dosso

"Lo sai Asia-chan? Quell'uniforme ti dona."

"Davvero?"

"Si e' incredibile che Rias-sama si sia già procurata l'uniforme scolastica. Per di più c'è l'ha inviata di prima mattina."

"Sono felice di stare con delle persone gentili come voi. Devo ringraziare Rias-Buchou per questa opportunità. Devo ringraziare Dio pe___"

Asia pregò, ma poi urlò "Ahi".

"Che mal di testa."

"Asia-chan. Ora sei un demone e non ti è più consentito lodare a Dio."

"Si è vero non posso più pregare."

Si rattristì.

"Ti dispiace esser diventata un demone?"

"No. Perché ho trovato delle persone fantastiche. E voi siete fra questi."

Arrossimmo.

Chiunque ci vedesse da lontano, poteva scambiarci per una famiglia. Quell'idea non mi dispiaceva affatto.

"Asia...se vuoi puoi chiamarci Onii-chan."

BAAMM!!!

IL BROTHER PUNCH si abbatté su di me come una punizione divina.

"Questo per cosa era Nii-san?"

"Non puoi fare certe richieste ad Asia-chan."

"Perché? Vorrei tanto avere una sorellina così dolce e carina rispetto ad un fratello violento e narcisista."

BAAMM!!!

Il secondo pugnò fù più forte del primo.

"Ripetilo se hai coraggio. A chi hai dato del narcisista?"

Asia rise di gioia d'avanti alla nostra scenetta.

"Posso veramente chiamarvi Onii-chan?"

La guardammo con stupore.

" Puoi chiamarci come vuoi."

Ci sorrise.

"Grazie Onii-chan."

ATTACCO AL CUORE!!x2.

"Però vorrei che mi chiamaste soltanto Asia."

Lo disse con un bellissimo sorriso in volto.

Urlai la mia gioia a squarcia gola.

"HO UNA SORELLINA."

BAAMM!!!

E con questa sono 3. Caddi all'indietro.

Immediatamente Asia mi si avvicinò.

"Tutto a posto Takeya Onii-chan?"

Mi alzai di scatto.

"Tutto a posto sorellina. Il tuo fratellone è resistente a questi colpi."

"Takeya adesso basta. Se continuiamo così faremo tardi."

Ora mi è tutto chiaro. D'avanti a Asia, Takeru stava interpretando il ruolo del fratello maggiore. Allora l'idea gli era arrivata anche a lui. Maledetto stronzo.

Ridendo e scherzando raggiungemmo l'accademia.

°°°°°°°°°°°°°°°

TAKERU

Entrammo nel club e vedemmo Rias baciare la fronte d'Issei. Entrambi si girarono nella nostra direzione. A quella vista, Asia subì un attacco di gelosia.

"Rias-sama. Se deve fare una cosa del genere, la pregherei di appartarsi."

Risposi su due piedi mentre Asia era ancora sconvolta.

"Ise-san..."

"A...Asia?"

"Rias-Buchou è molto bella, quindi, anche Ise-san sarà anche...No! Non riesco a pensare! Oh Dio. Ti pre___"

Asia ricevette un'altro dolore alla testa.

"Tutto a posto Asia?"

"Si Takeru Onii-chan."

"Cosa?"

Issei fu scioccato a quella risposta.

"Come ai detto Onii-chan?"

Ovviamente Takeya prese la palla al balzo.

"Da questa mattina, io e Takeru siamo ufficialmente gli Onii-chan di Asia."

Non sapevo se ridere o piangere. Ma per mia fortuna Rias prese la parola.

"Fratelli Ogawa, non avete qualcosa d'importante da fare?"

Subito mi ritornarono alla mente gli ordini di Rias.

"Si Rias-sama."

Presi Takeya per il colletto della giacca e me lo portai dentro la cucina, mentre questi era intento a discutere con Issei.

Una volta entrati, ci demmo da fare.

"Dammi una mano. Quando arriveranno gli altri deve essere tutto pronto per la festa."

Per fortuna mi ero portato avanti con il lavoro.

Takeya era intento a sistemare le ultime cose.

"Non mi aspettavo un tale potere nel Gears di Issei."

"Si è vero."

Mio fratello, d'un tratto, divenne serio.

"Il guanto dell'Imperatore Drago Rosso...il Boosted Gear."

"Uno dei rarissimi Longinus. Quel Gears ti permette di superare Dio in persona per un determinato periodo di tempo."

Interrompemmo temporaneamente i nostri compiti.

"Forse è questo il motivo che ha spinto Rias a puntare su di lui? Spero che sappia quello che fà."

"Takeru sappiamo solo una cosa, da adesso le cose si complicheranno."

Stavamo ancora a pensare sulla situazione quando sentimmo delle voci.

"Fratelli Ogawa che fine avete fatto?"

Ci riprendemmo.

"Takeya sbrighiamoci, dobbiamo festeggiare un evento!"

Posizionammo una torta alta due piani completamente bianca e con delle rifiniture verdi su un carrello, la scritta "Benvenuta Asia Argento" risaltava sulla facciata principale.

Quando la portammo fuori, stupimmo tutti i presenti.

In sala, oltre ad Rias, Asia ed Issei, giunsero Akeno, Kiba e Koneko.

Rias guardò la torta soddisfatta.

"E più grande di quanto mi aspettassi."

"Rias-sama si sa che quando si deve festeggiare un evento, bisogna festeggiarlo bene!"

Asia, vedendo la torta, pianse di gioia.

"Grazie a tutti quanti."

Rias, prese la parola.

"Adesso che sono arrivati tutti la iniziamo questa festa si o no? Facciamo un brindisi al nostro nuovo [ Alfiere ] Asia Argento."

Brindammo tutti insieme, passando una mattinata tra risate e divertimento.

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Commenti degli Autori

Con questo capitolo abbiamo concluso il primo volume di A DxD Chronicles. Speriamo che vi sia piaciuto e che vi siate divertiti nel leggerlo. Il prossimo volume si intitolerà Chick Fire. Noi continueremo la nostra opera. Da adesso potrete seguirci sulla nostra pagina Facebook. Un saluto da Death Crow e da Re Nero a presto MINNA!!!!

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