Un paio di occhi blu

di Vanel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tutor di Biologia ***
Capitolo 2: *** Dentro casa Maynard ***
Capitolo 3: *** Qualcuno che comprende ***
Capitolo 4: *** Quando e dove ***
Capitolo 5: *** Invito a casa ***
Capitolo 6: *** Sabato Sera ***
Capitolo 7: *** La forza sta nelle Ali ***



Capitolo 1
*** Tutor di Biologia ***


"Le idee migliori vengono di notte"
Buona lettura!
 


Era sabato 10 ottobre,e tornavo a casa dopo un'altra giornata di scuola faticosa,fortunatamente ero al quinto anno,l'ultimo di quella dannata scuola.
Erano appena terminate le lezioni,e stavo tornando a casa insieme ai miei due migliori amici,Peter e Jack,la nostra amicizia risaliva alle elementari,
Mentre stavamo percorrendo la strada verso casa,sentii una voce molto dolce e squillante dire:-"Ciao!"
Mi girai di scatto,era una ragazza che avevo visto di sfuggita per i corridoi,era sempre in compagnia di qualcuno ma in quel momento era sola;di lei sapevo soltanto che frequentava il quarto anno.
Aveva dei lunghi capelli castani,con delle onde probabilmente formate dalle trecce sciolte,i suoi occhi erano colore oceano,la barbie nella vita reale.
-"Ciao"-Risposi cercando di non perdere la concentrazione
-"Mi serve Conor Maynard,avrei bisogno di un aiuto.."-Ero io,ma come conosceva il mio nome?
-"Sono..sono io"
-"Aspetta che adesso ti spiego perchè...praticamente avrei bisogno di ripetizioni a biologia e so che tu ti sei fatto avanti"-Mentre lo diceva cominciò a sorridere 
-"Mi hanno parlato molto bene di te come insegnante,ovviamente ti pagherò,allora?"-Me lo disse con voce sciolta e confidenziale,lei era sicuramente una ragazza molto amichevole,sapeva come parlare anche a dei perfetti sconosciuti.
-"Ma certo"-Le dissi sorridendo,quella ragazza mi aveva messo gioia e allegria in così poco tempo.
-"Ah? Davvero!? Allora mi dovresti dare il tuo numero di telefono,come vi chiamate voi altri?"-Disse rivolgendosi a Jack e Peter
-"Si chiamano Jack e Peter"-Dovetti rispondere io,erano talmente agitati che non riuscirono a profanare parola
-"Dovreste parlare,non mordo!"
-"Tu invece come ti chiami?"-Le chiesi io
-"Vanessa"
-"Loro sono timidi"-Continuai io cercando di non concludere il discorso,non volevo terminarlo di già.
-"Tu stai zitto"-Borbottò Peter
-"Io adesso devo andare,allora Conor ci organizziamo per queste ripetizioni ok?"-Disse Vanessa,finalmente aveva un nome.
-"Va bene! Ciao Vanessa"-Pronunciando il suo nome come un sussurro.

Il pomeriggio stesso,avevo una richiesta d'amicizia su Facebook:"Vanessa Martin".
Mi venne un colpo al cuore,per poco non caddi dalla sedia,lei mi aveva inviato la richiesta d'amicizia,quindi le stavo simpatico?
La sera dello stesso giorno decisi di scriverle,ma prima di farlo ci pensai mille volte,non volevo risultare invadente,ma allo stesso tempo neanche timido!
Così non appena la visi online le scrissi:
-"Ciao!Allora come hai intenzione di organizzarti?"
-"Ciao,scusa se non ti ho chiamato,come ci organizziamo allora?"
Lei,mi aveva scritto in meno di un secondo!
-"Dimmi tu quando ti va bene!"-Continuai
-"Martedì sarebbe perfetto"
-"Ok!Tutto bene,come va a scuola?"
-"Diciamo di si,ho solo qualche carenza a Biologia,tu?"
-"Bene anche se ho paura del compito di mate domani!"-Non volevo risultare secchione,nonostante io di quel compito non avessi il benchè minimo terrore
-"Spero ti vada bene,io adesso vado,allora martedì alle 15:30"
-"Va bene,ma dove?"
-"A casa mia non posso,lunedì dammi il tuo indirizzo"
-"Quindi a casa mia?"-Scrissi quasi sbalordito
-"Si"
-"Va bene,domani ti darò l'indirizzo"-Fortuna che i miei genitori erano sempre via per lavoro
-"Ok,ciao"
-"Ciao :)"
Visualizzato alle 21:50


Il lunedì seguente,durante la ricreazione Vanessa Martin venne nella mia classe.
Vanessa si avvicinò al mio banco,e mi chiese tranquillamente l'indirizzo di casa mia.
I bulletti della classe iniziarono immediatamente a dire:
-"Vanessa,ma perdi tempo con questo sfigato di Conor Maynard?"
-"Ciao,Simon,beh sai,non voglio ripetere l'anno per colpa di biologia"
-"Mah,piccola mi deludi"
-"Fa niente"
-"La mia occhi blu,bambolina...ci si vede,e tu SFIGATO!"-Mi disse guardando ovviamente me
-"Simon allontanati dal mio banco, puzzi da morire e poi c'è una ragazza, contieniti"-Non davo retta a Simon,anche quando ci andava pesante,ma non volevo neanche fare la figura del debole davanti Vanessa.
-"Maynard ti conviene stare attento,se ti prendo non sai che fine fai!Pupa ci vediamo più tardi"-Simon andò via insieme al suo gruppetto e mi lasciò in pace,anzi ci lasciò in pace.
-"Ma perchè ti fai chiamare così?"-Azzardai cercando di interrompere il silenzio che si era creato dopo le parole di Simon
-"A te cosa interessa? Allora ci vediamo alle 15:30 domani,giusto?"
-"Giusto"
-"Bene,la prossima volta scrivimi su Facebook,odio questa classe"
-"Va bene"-Ma se era stata lei a venire! Avrei potuto darle il mio indirizzo anche su Facebook.
Non appena Vanessa andò via,Jack guardandomi disse:
-"Perchè sei rosso?"
-"Io? Ma non è vero"-Risposi imbarazzato
-"Ma sarà"-Fortunatamente Jack terminò li il discorso,dopotutto odiava l'argomento:Le ragazze. 
Il giorno dopo,una volta uscito da scuola,andai insieme a Jack e Peter a piedi verso la mia periferia.
Brighton era proprio una bella città,mi capitava spesso di incontrare turisti,forniti di cartine che mi chiedevano indicazioni.
Appena io Jack e Peter eravamo arrivati a casa mia,con voce autoritaria,dissi:
-"Ragazzi,dobbiamo ordinare questa camera"
-"Si ma datti una calmata Maynard,sembri un generale tedesco che da gli ordini"-Disse Peter
-"Silenzio"
-"Ai suoi ordini,generale"
La mia camera era un vero disastro,maglie a destra e a manca e poi passavo tutti i pomeriggi a cantare.
Era la mia più grande passione,ma non sapevo come farla conoscere anche agli altri,e quindi preferivo mantenerla nascosta.

La camera dopo circa due ore era abbastanza decente,ma non era ancora il massimo!
Sarebbe venuta Vanessa Martin,e io non potevo farle ritrovare una camera del genere.
-"Ma,scusa Maynard,che intenzioni hai con questa ragazza?"
-"Come!?"
-"Beh,la tua camera è piuttosto piccola per studiare,e di solito in camera si fa una sola cosa"
-"Peter ma finiscila,è abbastanza grande per studiare"
-"Ma,ho le mie perplessità"
-"E poi non dimentichiamoci che hai casa libera"-Aggiunse Jack
-"E' tardi,uscite da qua"-Dissi esasperato
-"Divertiti,ci vediamo Maynard"
-"Certo,con Biologia,ciao"










 
Buonasera!
Propongo nuovamente la storia tra Conor e Vanessa sperando che abbia più successo :D
Non è che voglio farmi pubblicità, ma questa è una storia che merita veramente a parer mio :)
Meglio che non mi dilungo troppo altrimenti scappa lo spoiler xD
A presto <3 e per favore...lasciate una recensioncina piccola piccola se volete c:


Vanel.-

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Capitolo 2
*** Dentro casa Maynard ***


                                                                        
"Ogni casa ha i suoi segreti,la mia nasconde la solitudine."


 

Erano le 15:28,a momenti sarebbe arrivata Vanessa.
Avevo la mano che tremava,così iniziai a canticchiare qualcosa,la musica mi rilassava tantissimo.
Erano passati già 10 minuti,e di Vanessa neanche l'ombra,mi stava dando buca?
Non appena mi stavo dando già per vinto,il campanello suonò,e io ero quasi euforico,come un bambino di 4 anni prima di andare al parco giochi.
-"Chi è?"-Chiesi gentilmente e schiarendomi la voce
-"Sono io"
-"Uhm..certo certo"-Dissi un po impacciato
Vanessa entrò e si guardò in torno con sguardo curioso.
-"Che bella casa!"-Disse
-"E i tuoi genitori? Dove sono?"-Continuò
-"Mio padre a Parigi a pubblicizzare la sua azienda,e mia madre a Londra da sua zia,resto quasi sempre solo"
-"E chi ti cucina?"-Disse lei con tono premuroso
-"Mi so cucinare da solo,fortunatamente"
-"Ah"-Fu l'unica risposta che riuscì a darmi,forse le stavo facendo pena.
Alla fine,ascoltai il suggerimento di Peter,e per non passare da pervertito la feci accomodare in cucina anziché in camera,era troppo piccola.
-"Da dove vogliamo iniziare?"
-"Dall'inizio"-Mi disse lei porgendomi il suo libro
-"Che bello,ho sempre amato la genetica"-Continuai sfogliando le pagine del suo libro di biologia
-"Bleah"-Mi fece lei
-"Vanessa,ma perchè non riesci ad andare bene a Biologia?"-Le chiesi notando le pagine del suo libro piene di cuori,stelline e disegnini vari.
-"Non ci capisco niente"
-"Bugiarda,ti distrai!"-Le dissi quasi rimproverandola
-"Non è vero!"
-"Guarda qua"-Le feci osservare i suoi disegni e li mi dovette dare ragione
Dopo circa un'ora e mezza di studio,notai che infondo era una ragazza molto sveglia e intelligente,capiva le cose al volo,peccato che si faceva distrarre facilmente.
-"So come ci si sente"-Iniziò lei mentre chiudeva il libro
-"A cosa?"-Risposi spaesato
-"Oh,niente! Stavo un po divagando.."
-"Ci..ci vediamo martedì prossimo allora"-Dissi 
-"Diciamo che sabato avrei il test,perciò se non ti dispiace,torno anche domani"-Non mi diede il tempo di rispondere che subito mi salutò e andò via.
Giovedì avrei avuto il compito di Fisica,ma non potevo neanche dirle di no,ma cosa stavo facendo? Mettevo a rischio i miei voti che sono stati sempre lodevoli per lei? Perfetta sconosciuta dagli occhi oceano,che però sembrava essere così famigliare?
Il giorno dopo,durante la ricreazione,quel prepotente di Simon mi raggiunse e squadrandomi dalla testa ai piedi mi disse:-"Ma la bambolina Martin viene a casa tua a fare ripetizioni,vero?"
-"Cosa!?"
-"Hai sentito bene faccia bianca"
-"Non ti riguarda,Kne"
-"Faccia bianca parla ora o ti faccio saltare la testa"
-"Si,problemi gorilla?"-Simon non era di certo il tipico ragazzo atletico,tutto il contrario:Era basso,un po tondo,era pieno di peli ovunque,aveva la barba malcurata,e la testa era leggermente più grande del corpo,fumava,insomma,penso che in tal caso,il gorilla si sarebbe offeso.
-"Guai a te se ci provi con quella pupa,lei è mia"
Non risposi,tra me e Vanessa c'era solo un rapporto professionale,e io mi sentivo davvero fortunato ad avere un'allieva come lei.
Durante l'ora di Scienze,la professoressa mi chiamò alla cattedra,voleva forse interrogarmi?
-"Maynard,dai lezioni a Martin,del 4D?"
-"Ehm,si prof"
-"Sono contenta che lei abbia seguito il mio consiglio,sono stata io a suggerire te come tutor"
-"Grazie.."
-"Mirracomando,lei è una ragazza intelligente..ha solo bisogno di una spinta,sei testardo,sono sicura che riuscirai a farle prendere ottimi voti,e poi magari riuscirai anche a cambiarla,è un po troppo egocentrica quella ragazza..."
-"La ringrazio,farò del mio meglio"
-"Bene,torna pure al tuo posto"
Le ore di lezione-fortunatamente-passarono velocemente, e come ogni giorno,  tornavo a casa insieme a Peter e Jack.
-"Che cosa avete fatto ieri?"-Disse maliziosamente Peter
-"Niente di che"
-"Cioè?"
-"Non sapevo che ti interessasse tanto la genetica,Peter"
-"Eh già,vorrei mettere una telecamera di nascosto per sapere cosa realmente fate"
-"Apriamo un libro e STUDIAMO"
-"Ma va bene,Maynard"
Durante il pomeriggio,mentre aspettavo Vanessa,avevo anche comprato dei pasticcini,dopotutto lei era mia ospite,e gli ospiti vanno trattati con cura,ma forse stavo esagerando?
Dopo un lasso di minuti,il mio cellulare squillò,era mia madre:
-"Ooh Conor!"
-"Ciao mamma"
-"Tutto bene? Tuo padre è tornato?"
-"Si,no"
-"Come!? Quel disgraziato! Io devo restare un'altra settimana qui..tu stai solo già da otto giorni! Deve tornare lui,io non posso.."
Ma che brava mamma che avevo! Mi aveva perfino detto di mentire ai miei vicini,dicendo loro che stavo con mio padre.
-"Non fa niente,sono abituato a stare solo"
-"Tu continua a dire che sei con tuo padre,ci vediamo tra una settimana amore"
-"Ok,ciao"-Di sicuro quella settimana sarebbe diventata un mese.
Tanto ormai ero abituato più alle assenze dei miei genitori che alle loro presenze.
Al mio ottavo compleanno,mio padre era in viaggio a Istanbul,mentre mia madre chissà dove,ho festeggiato il compleanno con la mia vicina di casa.





Ciau sorelle Mayniacs! (Y)
Come va? Sono tornata con il secondo capitolo!
Credetemi,vale la pena leggere questa storia,e mi farebbe
taaaanto piacere ricevere delle recensioni da voi,!
Ci sentiamo presto C: 


-vanel-

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Capitolo 3
*** Qualcuno che comprende ***


                                                                        
                                               "La vita mi aveva lasciato da solo, ma poi mi ha dato te, che riempi le mie giornate.."





I miei pensieri vennero interrotti dal campanello,che valeva a dire:inizio delle lezioni.
-"Chi è?"
-"Vanessa."
-"Apro subito"
-"Muoviti"-La pazienza era sicuramente sconosciuta alla signorina.
Mentre la facevo accomodare in cucina,cercando di non pensare alle battute maliziose di Peter gentilmente le chiesi quale argomento avrebbe voluto trattare:
-"Da dove ci siamo fermati ieri"-Mi disse
-"Ok,siediti allora"
Dopo circa mezz'ora dall'inizio Vanessa esasperata mi guarda e mi dice:
-"Non ci sto capendo nulla,mi fa male la testa.."
-"Forse hai bisogno di energie"
-"Si,di proteine,oggi non non neanche pranz..OPS!"
-"Non hai pranzato!?"
-"Certo che si.."
-"Non hai pranzato?"
-"No"-Mi rispose abbassando la testa
-"Ma a te non deve importare,sono qui per le lezioni di biologia,quindi..."
-"Prima vorrei farti provare la mia cucina,posso riscaldarti i ravioli di oggi.."
-"Ravioli!?"
-"Sono un maestro in cucina"
-"Beh,allora non rifiuto un invito così allettante.."
Mentre i ravioli erano nel forno,Vanessa fissava il tavolo della cucina quasi ipnotizzata,ma cosa le era successo? Perchè non aveva pranzato?
-"Tra poco..i ravioli saranno pronti"-Dissi in maniera tale da interrompere il silenzio
-"Oh,grazie"
-"Figurati,allora...cosa mi racconti?"
-"Eh!?"
-"Dicevo giusto per dire qualcosa.."
-"Nah..niente.."
Mentre Vanessa mangiava i ravioli,il mio cellulare squillò nuovamente:Papà.
-"Pronto?"
-"Conor dì a tua madre che io non torno oggi!"
-"Papà,le ho già detto che posso stare da solo"
-"Io devo LAVORARE,non posso perdere tempo."
Bene,per mio padre stare con me equivaleva a perdere tempo,autostima sotto zero.
-"Posso stare solo"
-"Già,tanto ti sai fare tutto da solo,se richiama dille che io non torno entro il prossimo mese,lei quando torna!?"
-"Tra otto giorni,ma credo che probabilmente non tornerà"
-"Ma non mi interessa,ciao"
-"Ciao papà"
Non appena poggiai il cellulare,notai subito lo sguardo di Vanessa che fissava il mio.
-"Problemi..problemi in famiglia?"-Disse lei dolcemente
-"Oh..non preoccuparti,sono buoni i ravioli?"
-"Sisi buonissimi.."
-"Sai,ti capisco.."-Continuò
-"..A cosa?!"
-"Sai perchè oggi non ho pranzato?"
-"Perchè?"-Le chiesi con tono premuroso
-"Di solito cucina la compagna di mio padre,ma oggi loro due sono andati al ristorante,e quando sono arrivata a casa,l'ho trovata vuota.."
Mentre lo diceva il suo tono risultava amareggiato,lei,la ragazza perfetta aveva dei problemi,lei che sembrava così diversa da me,sembrava potesse capirmi.
-"E tua madre?"
-"Ma cosa importa a te? Sei solo uno sconosciuto! Non sei tenuto a conoscere la mia vita!"
-"Oh ma certo,non volevo essere invadente,scusa.."
-"I ravioli erano buonissimi,torniamo a Biologia?"-Stava cambiando discorso
-"Va bene!"
Dopo circa un'ora e mezza Vanessa chiuse la porta e mi salutò,dandomi appuntamento il giorno dopo,per un'altra lezione.
Appena andò via,la mia casa era ancora più vuota di prima,sentivo sulla mia pelle la solitudine.

Il giorno dopo,terza lezione di Biologia:
Vanessa venne in orario,anzi,anche con qualche minuto di anticipo,cosa insolita.
Ero felice quando veniva Vanessa,forse perchè mi metteva allegria o forse perchè mi faceva sentire semplicemente meno solo.
-"Conor.."-Mi chiese lei quasi con tono supplichevole
-"Dimmi"
-"Domani non posso venire"
-"Sabato hai il compito di Biologia se non sbaglio"
-"Già,quindi dobbiamo fare tutto oggi"
-"Va bene,facciamo tutto oggi"
Era passata un'oretta dall'inizio della lezione,e Vanessa sembrava essere determinata a capire gli argomenti.
-"Facciamo merenda?"-Mi chiese
-"Ravioli?"-Le risposi scherzando
-"Volentieri ma vorrei qualcosa di più leggero"
-"La mia vicina di casa stamattina mi ha portato della frutta,ti piace la banana?"
Vanessa mi guardò imbarazzata,mentre io solo dopo alcuni secondi avevo capito che diamine avevo pronunciato.
-"Ho solo questa"-Aggiunsi
Lei in silenzio mi continuò a guardare ancora più imbarazzata,mentre io diventano sempre più impacciato.
-"Non è molliccia,è abbastanza matura,sai la mia vicina di casa..."
Vanessa scoppiò a ridere,mentre io maledicevo la mia stupida boccaccia.
-"Ok Conor,non mi va di sapere cosa ha fatto la tua vicina di casa con la banana.."
-"No ma cosa hai capito!? Lei è un'anziana eh.."
-"Ti piacciono le cose mature.."
-"Poi che il perverso sarei io.."
-"Aspetta,chi di noi due è il perverso qua?"
-"Tu,io ti ho descritto un frutto...e non immagino la tua mente.."
-"Maynard,sembrava tutto tranne che un frutto"
-"Allora la vuoi si o no?"
-"Prima prendi in mano la banana,così vediamo cosa intendi"
-"Quanto sei perversa.."-Mentre presi la banana in mano lei mi guardò e scoppiò nuovamente a ridere.
-"Grazie,tu non mangi?"
-"Non mi piace tanto,ma la mia vicina di casa non lo sa"
-"E cosa ti piace?"-Mi disse fissando i miei occhi intensamente
-"Beh,un po di tutto.."-Risposi abbassando lo sguardo
-"Oh cavolo,io devo andare..ciao Conor!"
-"Ciao, e buona fortuna per il test domani"
Vanessa andò via e quel senso di vuoto si fece nuovamente sentire.
E intanto ripensavo alla nostra conversazione,alle nostre battute,non avevo mai scherzato così tanto con una ragazza,non credevo di essere neanche in grado di farlo,ma adesso cosa sarebbe successo?Dopo il test di Biologia non sarebbe venuta più da me,il che significava che quella era stata la nostra ultima lezione.
Il giorno dopo,durante l'ora della noiosissima prof di Fisica,io e Jack iniziamo a parlare sottovoce:
-"Ma allora?Vanessa non torna più?"
-"Eh no,ieri è stata l'ultima lezione.."
-"E cosa avete fatto?"
-"Studiato!?"
-"Ah"
-"Ma cosa ti aspettavi!?"
-"MAYNARD,COSA STAVO DICENDO!?"-Era la prof,e cosa stava dicendo?
-"Ehm..che Galileo.."
-"Non stiamo parlando di Galileo,se non trovi interessanti le mie lezioni,ti prego di accomodarti fuori"
-"Ma..ma professoressa.."
-"Fuori o nota"
Perfetto,in cinque anni quella era stata la prima volta che la professoressa mi aveva cacciato fuori.
Ma infondo non fu del tutto negativo,anzi,una ragazza dai capelli castani e dagli occhi oceano stava appena uscendo dal 5A con un registro in mano.
-"Vanessa!"-Dissi
-"Conor,che ci fai qui fuori?"
-"Sono stato cacciato.."
-"Ooh,bad guy!"
-"..E tu che ci fai qui?"
-"La prof di Matematica mi ha chiesto di prendere il registro che aveva lasciato qua."
-"Oggi per merenda ho portato la banana,pensa un po l'originalità di mio padre!"
-"Sei tu che hai la mente perversa"-Dissi ridendo
-"Io adesso devo andare,allora ci si vede, Conor"
-"Ciao Vanessa,buona merenda allora"
-"Simpatico"
Ero tentato dal chiederle se sarebbe tornata a casa mia,ma visti gli argomenti appena trattati non volevo passare dal perverso della situazione.






Buonasera care lettrici! <3
Ammetto che mi sono emozionata da sola con questa storia xD ** spero abbia fatto lo stesso effetto a voi:)
Allora... Vi piace questa storia? ** La vostra invece? Lasciatemi una recensione se volete:)) sono curiosa! **

Un bacio e vi ringrazio per la lettura care <3

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Capitolo 4
*** Quando e dove ***


                                        "Ci sono poi quelle persone, gli amici, che nonostante tutto, sempre e comunque ci sono per te, più di una famiglia"
 


Il primo pomeriggio senza la ragazza dagli occhi oceano che veniva a casa mia.
Monotono, solito, la mia vita era tornata quella di prima.
Il giorno successivo,speravo in tutti i modi di poter vedere Vanessa almeno a scuola,ma la fortuna mi aveva ormai abbandonato e quindi non la vidi.
Fu un giorno traumatico, presi quattro al compito di Algebra e cinque all'interrogazione di Latino.
Fortuna che quel sabato,a casa mia sarebbero venuti Peter e Jack a farmi compagnia, dopotutto cosa c'è di meglio della pizza con gli amici?
-"Allora Maynard.."-Iniziò Peter
-"La Martin ha finito le lezioni?"
-"Eh si"-Risposi
-"Che avete fatto? Dai dicci cosa è successo!"-Insisteva Peter mentre Jack mangiava beatemente la sua pizza
-"Niente,ripetizioni a gogo e basta"-Dissi seccato
-"Mah,ho i miei dubbi.."
-"E va bene"
-"Beh perchè secondo me.."
Peter non fece in tempo a concludere la frase,che il mio cellulare squillò:Era Vanessa.
-"Pronto..Vanessa"-Risposi un po impacciato
-"Vedi? Si stanno mettendo d'accordo su dove fare.."-Diceva sottovoce Peter a Jack, dovevo ammazzare quel ragazzo.
-"Oi Conor,scusa se ti disturbo"
-"Tranquilla"
-"Senti,avrei bisogno di altre ripetizioni,su altre materie..mi aiuti?"
-"Ma certo!"
-"Quando e dove ti è più comodo,Conor?"
-"A casa mia, quando vuoi"
-"Ahah, l'hai capito MAYNARD!"-Esultò Peter,manco avesse vinto la sua squadra del cuore
-"Chi c'è con te?"-Mi chiese Vanessa un po confusa, non le sfuggiva niente
-"Ehm..Peter e Jack.."
-"Oh, salutameli"
-"Ha detto che vi saluta"-Dissi rivolgendomi a Jack e Peter
-"Come ti è andato il compito?"-Continuai
-"Credo bene, ho risposto a tutto!"-Mi rispose quasi euforica
-"Sono contento,brava!"-Ma perchè avevo voglia di aggiungere "Vane"?
-"Io adesso devo andare, facciamo martedì,sono libera quel giorno, ciao"
-"Ciao Vanessa"
Non appena attaccai,avevo il cuore al mille, ero felice, l'avrei rivista, avrei potuto farle nuovamente le ripetizioni, entrare nei panni di insegnante, avere lei a casa mia;tutti questi bei pensieri vennero presto interrotti dalle insinuazioni maliziose di Peter:
-"Mhè,allora quando e dove ?"
-"Martedì a casa mia faremo le RIPETIZIONI"
-"Di quello già fatto in precedenza"-Aggiunse Jack,l'avrei ammazzato presto
-"Jack, non iniziare anche tu!"
-"Che belle ripetizioni, Maynard"-Continuò Peter
La serata passò così, tra una risata e l'altra,e tra le insinuazioni maliziose dei miei due amici,che ormai erano intenti a mettere di nascosto una telecamera, poi che il pervertito sarei io!
Prima di prendere sonno ,pensavo a Vanessa.
Era sabato sera,solitamente-da come vedevo su Facebook-lei andava ad ogni tipo di festa, o comunque lo passava sempre a ballare.
Forse si sentiva poco bene.
Ma perchè stavo pensando a lei? Era solo una mia "alunna", non dovevo importarmi di ciò che faceva, ne di come passava il sabato, era solo una ragazza che mi aveva chiesto le ripetizioni.
La domenica successiva, con mia immensa sorpresa tornò mio padre, beh oltre che sorpreso ero anche mezzo addormentato:era domenica MATTINA,erano solo le 6:30,ma cosa diamine gli era saltato in mente!?
-"Papà.."-Risposi indolenzito
-"Conor,sono venuto a salutarti, tua madre come vedo non c'è"
-"Eh no, ma perchè? Vai via?"
-"Eh si,resto solo oggi qua a casa, domani parto per New York!"
-"Wow"-Forse il mio tono era troppo finto,non ero sopreso per niente,ero abituato a mio padre che tornava,partiva..tornava per un giorno e stava via per un mese.
-"Come va con la scuola?"
-"Bene pà"
-"Qui in cucina ci sono dei cartoni di pizza, hai invitato delle amiche?"-Disse mio padre malizioso, no papà, non anche tu,per favore!
-"Si papà,proprio le mie amiche, Jack e Peter"
-"Ah beh,serata tra amici, bravo ragazzo"-Disse mio padre dandomi una pacca sulla spalla
-"A che ora hai l'aereo?"
-"Alle sei, hai tenuto bene la casa"
Come? Ricordavi anche come era la MIA casa? 
-"Beh, si"
-"Meglio di tua madre, spero che torni anche lei un giorno!"
-"A me non fa nessuna differenza"-Dissi con freddezza
-"Bravo ragazzo!I veri uomini se la cavano da soli!"-Bravo papà,la tua perspicacia mi stupisce sempre più.
Durante la giornata,mio padre non faceva altro che agitarsi e preparare valigie e roba varia che sicuramente, gli sarebbe servita una volta a New York.
Ormai, arrivate le cinque e un quarto, mio padre mi salutò.
Tanto per me, le sue partenze non facevano più alcuna differenza, ero abituato alle assenze di lui e di mia madre, e loro di sicuro,non erano abituati alla mia presenza.






Buonasera lettrici! Vi piace questa storia? Vi piacciono i protagonisti?? Lo spero tanto, se volete lasciate una piccola recensione :3

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Capitolo 5
*** Invito a casa ***


"Chiunque tu sia, ancora non riesco a capirlo; so solo che quando ti vedo mi rallegri la giornata, e la vita."

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Il giorno successivo, il bulletto di Simon Kne, mi fece con voce da donna isterica una domanda che anche io mi ero chiesto:-"Perchè La Martin non è venuta sabato? No mi dire che le hai fatto ripetizioni anche di sabato sera sfigatello!"
-"Kne, credo che semplicemente non aveva voglia di vedere la tua faccia da gorilla"
-"Come minchia ti sei permesso Maynard!"
Kne era sul punto di darmi un pugno, peccato che ero cintura nera di arti marziali, perciò quello che sarebbe finito a tappeto sarebbe stato lui, nonostante fosse un armadio in confronto a me.
Gli bloccai il braccio e lo guardai senza paura.
Lui mi guardò in cagnesco e poi andò via, non voleva ammetterlo, ma aveva paura di me.

Anche quel fastidioso lunedì, il giorno più odioso della settimana, mi abbandonò, e arrivo il martedì, non avevo mai amato tanto quel giorno come ora.
Ma un momento..!
Vanessa mi aveva chiesto lezioni di ripetizione in Biologia perchè le aveva suggerito la prof di venire da me, ma nelle altre materie faccio un po schifo, e lei veniva da me? Era come sperare di trovare un fiume nel deserto!

Ore 15:24, casa Maynard, di Conor Maynard.
Una manciata di minuti dopo,il campanello suonò e nonostante sapessi che era Vanessa chiesi:-"Chi é?"
-"Io"
-"Io chi?"-Chiesi scherzando
-"Avanti scemo, apri"
Risposi ridendo e ovviamente, aprì la porta.
Vanessa con poca curanza gettò lo zaino sul tavolo della cucina, come se ormai fosse di casa.
-"Cosa studiamo oggi?"-Chiesi io
-"Beh..avrei problemi in..Latino"
Oh perfetto, Latino, la materia dove rischiavo il debito lo scorso anno!
-"Ehm, va bene"
-"Toglimi una curiosità, di che parlavate tu e i tuoi amichetti l'altra sera?"-
Uhm? Un po troppo curiosa la ragazza,aveva capito già che era lei l'argomento?
-"Niente di che...le solite cose"
-"Oh, va bene"-Disse lei quasi delusa
Dopo circa mezz'ora, i ruoli si erano invertiti: IO ALUNNO, LEI INSEGNANTE.
-"Ma che minchia dici Conor! Non sai una mazza di Latino!"
-"Ehm.."-Risposi quasi imbarazzato
-"Mio dio, come sei arrivato in quinta?"-
-"Perchè sei venuta da me se ne sai più di me?"-Domanda ERRATA, avevo fatto pure la rima, così avrebbe pensato che mi scocciava!  
-"Beh, oggi la prof di Biologia ha riportato i test, ho preso 8,capisci? Il mio primo otto, ed è tutto perchè tu mi hai fatto studiare, ovviamente io mi sono impegnata, ma tu mi hai dato la spinta...per me sei tipo quello che elimina le distrazioni"-Poca modestia la ragazza, ma come dovevo prendere il suo pensiero nei miei confronti?
-"Brava Vane!"- 
-"Vane!? Uh puoi chiamarmi così tranquillo"-Mi aspettavo un grazie, ma fa niente
-"Quindi sarei colui che cancella le distrazioni?"-Dissi guardandola divertito
-"Non ti sta bene? Se oggi stavo a casa non avrei studiato Latino e quindi sono venuta da te...anzi credo di aver finito, posso anche andare!"
-"Già?"-MA CHE CAVOLO MI ERA SALTATO PER LA MENTE? Dovevo stare zitto! Maledetta la mia boccaccia!
-"Perchè?Vuoi che resti?"-Mi disse, stavolta era lei a guardarmi divertita
-"Beh, è passata solo mezz'ora"
-"Io avrei fame"
-"Cosa vorresti?"
-"Tutto tranne che banane, grazie"
-"Ti andrebbe un pezzo di torta?"
-"Volentieri"
Mentre Vanessa assaggiava la torta al cacao e cocco, mi guardò impressionata e disse:
-"Mmh? L'hai fatta tu?"
-"No, la mia vicina di casa"
-"Secondo me è innamorata di te!"-Continuò lei con la bocca piena
Io sobbalzai, cavolo poteva essere mia nonna!
-"Guarda che ha 65 anni!"
-"Oh, l'amore non ha età!"
-"Certo!"
-"Non so, prima le banane, adesso la torta, ti fa tante cosette.."
-"Perchè sono solo, almeno lei si preoccupa per la mia salute"-Purtroppo non riuscivo a tenere a freno la mia lingua, e quella frase mi uscii spontanea
-"Oh scusa"-Mi fece lei abbassando lo sguardo
-"Non preoccuparti"
-"Io ti capisco, a volte più gli estranei si preoccupano..."
-"Già.."
-"Sai, mio padre convive con la sua nuova compagna, si chiama Patrizia, una vera stronza. Ogni sabato vanno a mangiare fuori, ovviamente mi danno i soldi per andare in discoteca, ma a me non piace andarci, solo che a volte lo faccio per non restare sola"
-"..E perchè non vai ad una pizzeria allora?"
-"Le mie amiche pensano che andare ad una pizzeria, di sabato, sia da sfigate, sono delle brave ragazze, ma io a volte mi sento diversa da loro, nonostante venga considerata la leader"
-"Anziché restare sola a casa, vieni da me, anche io sono solo, male che va ti ritrovi quei due idioti dei miei amici"-CONOR MA COSA STAI DICENDO!? LA STAI PRATICAMENTE INVITANDO A CASA TUA, DI SABATO SERA!
Mentre mi stavo già maledicendo, lei mi guardò e mi sorrise, guardandomi dolcemente e mettendo in mostra le sue fragilità.
-"Volentieri, ma sappi che io verrò"
-"Io ti aspetto altrettanto volentieri allora"
-"Grazie"-Sussurrò lei
-"Prego"
-"Comunque è vero che gli estranei si preoccupano di più, nel senso che tu ti comporti meglio di qualunque altro ragazzo che conosco da più tempo! Oh, ma tu non sei un estraneo, sei il mio prof di Biologia!"
E' un lato di Vanessa che non conoscevo, non credo che stava cambiando, lei era sempre stata una ragazza dolce, ma ha dovuto indossare delle maschere.
Sorrisi dolcemente e le dissi:-"Potrei dire lo stesso, alunna e prof di latino!"

Vanessa restò per quasi tre ore, e per quel lasso di tempo, non studiammo proprio niente.
Stavamo parlando, scherzando, come due amici.
-"Io devo andare, è un po tardi"
-"Con chi sei venuta?"
-"Con il bus, meglio che vada adesso, sennò il prossimo c'è alle otto!"
-"Allora..ci vediamo domani!"
-"A domani"
Nonostante Vanessa fosse andata via, la mia casa profumava ancora di lei, e sinceramente stavo iniziando ad abituarmi a quella presenza, a quel profumo, e a quella voce squillante.
La mattina seguente, la vidi di sfuggita dalla finestra della mia classe, stava entrando a scuola, un po' in ritardo.
Mentre la guardavo, il caro Peter non poteva di certo rinunciare al suo commento:-"Allora ieri? Che avete fatto?"
-"STUDIATO"-Si stavo dicendo una bugia, e quindi?
-"Non ci credo, si capisce quando dici una cavolata"-Ebbene si, quando nascondevo la verità si notava benissimo.
-"Abbiamo parlato e studiato.."
-"Jack, oggi pomeriggio andiamo a prendere una telecamera di sorveglianza!"
-"Non vi faccio più entrare dentro casa mia"-Dissi secco e serio
-"Entriamo di nascosto!"
-"Ragazzi a posto!"-Fortuna che la prof era entrata,altrimenti..

L'ora di lezione, lenta e noiosa, fortunatamente giunse al termine,e così anche la giornata scolastica.
Una volta tornato a casa, ero praticamente esausto, anziché cucinarmi mi addormentai sul divano, la sera prima non avevo chiuso occhio.
Il mio tranquillo pisolino venne interrotto dal campanello.
Stordito e ancora addormentato andai ad aprire, il mio mignolo si andò a scontrare col lo spigolo del tavolo e mi lasciai scappare qualche imprecazione mentre ero pronto a prendere a pugni chiunque avesse interrotto il mio sonno.
-"Chi..è?"-Chiesi ancora in preda al sonno
-"Io!"-Come!? Quella voce squillante poteva appartenere solo ad una persona, spalancai gli occhi dallo stupore.
-"Oh Vanessa"
-"Ciao Conor!"-Mi disse entrando di colpo, che scemo,avevo la casa disordinata, i capelli scombussolati, la faccia da zombie, un mignolo mezzo ucciso, poteva andarmi meglio la giornata?
-"Dormivi?"
-"Ehm, mi ero appena svegliato..."-Risposi impacciato
-"Scusa se ti disturbo, se vuoi vado via"
-"Nono,non preoccuparti..scusa il disordine"
-"Figurati, la mia cameretta sta peggio! Comunque è anche colpa mia, non ti ho avvisato..ma insomma! Pensavo fosse scontato.."
-"Oh non preoccuparti, hai ragione, che vogliamo studiare?"
-"Fisica"
Il silenzio venne interrotto dal brontolio del mio stomaco, non avevo neanche mangiato e ovviamente, stavo morendo di fame.
-"Hai fame?"-Mi fece lei divertita
-"Ehm, si..se non ti dispiace mi cucino quattro spaghetti al volo"
-"Cucini anche per me?"-Mi disse dolcemente
-"Ma certo, mi piace cucinare.."
-"Allora intanto posso apparecchiare la tavola no?"
-"Certo, fa come se fossi a casa tua"
La scenetta che si era creata era a dir poco imbarazzante, io che cucinavo e lei che intanto apparecchiava la tavola, chiunque avrebbe potuto scambiarci per una coppietta di fidanzati, e speravo con tutto il cuore che quel malato di Peter non avesse messo la telecamera mentre dormivo...

-"Buoni!"-Disse lei mentre gustava i miei spaghetti
-"Grazie, e comunque hai apparecchiato per bene"
-"Ah figurati!"
Dopo aver pranzato, iniziammo a fare Fisica, ovviamente avevamo il libro sotto gli occhi, ma non stavamo studiando, bensì parlavamo.
-"Beh, io adesso devo andare, grazie per il pranzetto, e comunque sabato vengo"
-"Ore 20:00, sii puntuale eh!"
-"Lo sono sempre, tu resta sveglio, dormiglione!"-Mi disse dolcemente lasciandomi un bacio delicato sulla guancia.
Sinceramente non mi aspettavo quel gesto.
Vanessa andò via, poteva la sua assenza farsi sentire anche più di quella dei miei genitori?
______________________________________________________________________________________

Buon pomeriggio!
Oggi ero prigioniera del raffreddore e della stanchezza, ma non potevo arrendermi! Dovevo scrivere! (E aimè, studiare...)
Amo questa storia, okay, è la mia storia normale che la amo! Ma è diverso, mi sento proprio orgogliosa di ogni singola parola!
Sarà perchè la protagonista ha il mio nome...ma no! Mi piace proprio!
Tutte noi ragazze dovremo incontrare un Conor pronto a cucinarci e a farci studiare!
Come sempre, ogni mia storia ha un'altra storia gemella/sorella.
Non perchè simile di trama, ma bensì perchè simile di stile di scrittura :p
(Ogni periodo cambio un po' xD dovuto all'esperienza...)
La sorellina di questa storia è:
"La malattia del bacio".

Tanti bacioni a voi! Se mi lasciate una recensione mi fate taanto felice! 

 
Vanel.-

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Capitolo 6
*** Sabato Sera ***


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"La tua vera natura era passare il sabato sera con le persone che ti vogliono bene, e non andare in discoteca con chi di te non si cura"

Sabato mattina, non dissi nulla a Peter e a Jack della presenza di Vanessa, almeno avrei evitato di sentire battutine fuori luogo.
-"Allora ci vediamo stasera,Maynard"-Mi disse Peter prima di salutarmi
-"A stasera ciao!"
-"Conor stasera caccia la play così giochiamo a FIFA!"-Suggerì Jack
-"No, tu porta just dance così accendo la wii"-Ovviamente Vanessa si sarebbe annoiata con FIFA, e nonostante amassi quel gioco, non potevo di certo farla annoiare.
-"Ma che sei pazzo? Meglio FIFA!"
-"Just Dance e FIFA, allora"-Dissi per concludere quel discorso
-"Mah, va bè, a stasera!"
Non appena misi piede in casa,ordinai tutto,ovviamente se ci fosse stata veramente una telecamera nascosta,Peter avrebbe capito tutto,io ordino casa solo in casi eccezionali,e lui sapeva benissimo chi era l'eccezione che nell'ultimo periodo mi aveva resto l'uomo delle pulizie 24h al giorno
Avevo persino cambiato stile,di solito mi bastava mettere una felpa e un jeans,e il più delle volte ero in ciabatte,mentre per quella sera avevo l'intenzione di essere quasi elegante:camicia bianca aderente e pantaloni blu scuro,il tutto abbinato con le blazer grigie, ma che mi stava succedendo?

Erano le 18:00 e il campanello suonò,era Vanessa? Ma di già?
-"Chi è?"
-"Conor,sono io"
-"Oh,signora Mary,entri pure!"-Era la mia vicina
-"Ti ho portato una torta ai frutti di bosco,ciao e buon sabato!"
-"Grazie mille signora Mary,anche a lei!"-Quella torta faceva proprio al caso mio! Che vicina grandiosa che avevo!
Un'ora e mezza dopo,il campanello suonò di nuovo,era ancora la vicina che mi voleva dare mezzo kg di banane?
-"Chi è?"
-"Sono ioo"
-"Io chi?"-E chi poteva essere? Di sicuro non mi mettevo a scherzare così con la signora Mary!
-"Apri scemo!Mi sto uccidendo"
-"Ok,apro apro.."
Non appena aprii la porta,visi Vanessa,era semplicemente..wow.
Vestito nero,avanti corto e dietro un po più lungo,con le maniche di pizzo,e indossava dei tacchi neri,non troppo alti,ma probabilmente era riferito a quello:"mi sto uccidendo".
-"Wow"-Dissi non appena la vidi,forse avrei potuto risparmiarmelo
-"Sono un po fuori luogo? E' che mio padre è convinto che vado alla discoteca..ho cercato di sembrare più sobria possibile con l'abito..."
-"No tranquilla,stai benissimo"
-"..Oh,grazie"
-"Ma non potevi dire direttamente che andavi tipo in pizzeria?"
-"Ma su Conor!Mio padre non ci crederebbe mai...comunque mi sto uccidendo,odio queste maledette scarpe!Ma erano le più basse che avevo.."
-"Hai il piede rosso"-La rimproverai io
-"Ma secondo te potevo venire con le scarpe da tennis sotto un vestito del genere!?"
-"Dovrei avere delle pantofole..ti vanno bene?"
-"...Mmh sicuramente meglio che indossare queste stupide scarpe!"
-"Porto 41,forse ti stanno un po grandi"
-"Beh,porto 38,però fa niente,sono comodissime..."
-"Perfetto"
-"Allora,quando si mangia!?"
-"Dobbiamo aspettare Peter e Jack,sei in anticipo.."
-"Visto? E tu che volevi sgridarmi per il ritardo..."
-"Permalosa la ragazza.."
-"Io? Ma che dici!"
Scoppiammo entrambi a ridere,finchè non suonò il campanello.
Prepariamoci per le battute maliziose di Peter,che avrebbe visto Vanessa,con un vestito elegante,e con le mie pantofole,chissà cosa la sua mente malata potesse pensare!
-"Ciao Maynard,che minchia è questo ordine?"-L'educazione di Peter,ovviamente la casa era ordinata e pulita,e lui non aveva ancora visto Vanessa.
-"Ciao.."-Disse Jack rivolgendosi a Vanessa
-"Oh,buonasera"
-"Ahh,Vanessa!"-Disse Peter dopo averle guardato le pantofole,mie.
-"Ciao"-Rispose lei mentre io guardavo ansioso Peter come per pregarlo:"NON DIRE NULLA RITARDATO,STAI ZITTO STASERA"
-"Beh,quando si mangia!? Sono le 20:10!"-Iniziò Vanessa,infatti i due erano in ritardo
-"Scusate per il ritardo..."-Disse colpevole Jack-"Non trovavo FIFA"
-"Oggi Maynard voleva giocare a Just Dance"-Iniziò Peter rivolgendosi a Jack
-"Oh che bello! AMO GIOCARE A FIFA!"-Iniziò Vanessa,e tutti e tre la guardammo sorpresi
-"Visto Maynard,allora stasera FIFA!"
-"E poi just dance è noioso,Conor ma a te non piace FIFA? Sei strano.."-Iniziò Vanessa,bene,avevo fatto anche la figura dell'ebete
-"L'ho sempre detto,Vanessa"-Continuò Peter
-"Scusa ma pensavo che a te non piacesse FIFA"-Dissi
-"Invece mi piace"-Sbuffò lei
-"Comunque tra poco arriva il fattorino della pizza"-Continuai
-"Sia lodato.."-Rispose ironica Vanessa
Una volta che ci sedemmo tutti e quattro sul tavolo,avevo Vanessa vicino,Peter di fronte e Jack a sua volta,vicino Peter.
Mentre mangiavamo la pizza,Peter iniziava a lanciarmi occhiate ogni secondo,fortuna che Jack e Vanessa mangiavano beati la pizza,cosa che avrei voluto tanto fare anche io.
Mentre Jack continuava a mangiare la pizza e Peter rispondeva alla chiamata della sorella,Vanessa si avvicinò al mio orecchio,e a bassa voce mi sussurrò:-"I tuoi amici sono strani"
-"Lo so"-Risposi
La serata passò tra una risata e l'altra,e sinceramente mi stavo divertendo,un po meno quando Vanessa si rilevò una giocatrice di FIFA migliore di me.
Erano le 23:49,e Jack e Peter dovevano rincasare.
-"Tu Vanessa,resti qui?"-Chiese maliziosamente Peter
-"Aspetto che mio padre mi venga a prendere"
-"Ti avrei offerto un passaggio,solo che abiti dalla parte opposta della città"-Disse Jack
-"Oh tranquillo...ciao!"
Dopo circa una ventina di minuti,a Vanessa arrivò un messaggio,e mi disse:-"Conor,è arrivato mio padre...ci vediamo,grazie per la serata"
-"Ciao Vanessa,grazie a te"
Mentre lei era appena uscita da casa mia,mi tornò in mente un particolare:Ma il padre non credeva che fosse andata in discoteca? E di solito non andava a cena fuori con la sua compagna?
Nel giro di pochi secondi stavo iniziando a sudare e il battito del mio cuore aumentò di colpo:-"ALLORA CON CHI E' VANESSA!?"-Dissi tra me e me spaventato
Aprii la porta di colpo,la vidi da lontano,ma che era pazza!? Stava tornando a piedi!
-"Vanessa!"-Urlai
Vanessa si girò di scatto e fortunatamente si avvicinò con il passo lento a me
-"Che vuoi!?"-Rispose quasi scocciata,ma avevo imparato a conoscere i suoi toni,e quello apparteneva ad una ragazza che non sapeva dove andare.
-"Ma sei matta? Vuoi andare a piedi a casa?!"-La rimproverai
Vanessa mi abbracciò e abbassò la testa.
Era tutta infreddolita e poi continuò:
-"Allora l'avevi capito,che non avevo nessuno! Idiota!"-Mi rispose quasi ferita.
-"Io ascolto le persone,veramente"-Risposi
-"Grazie.."
-"Vanessa,ma allora con chi sei venuta?"
-"Con il bus,ovviamente adesso non c'è.."
-"E ovviamente non ci saresti neanche dovuta salire,sai quanti depravati vanno in giro a quest'ora!?"
-"Sei agitato?"-Mi chiese lei,il suo orecchio si poggiava proprio nel mio petto,e non era difficile notare il battito notevolmente accelerato.
-"Sì,mi ero preoccupato"
-"Tu..tu ti eri preoccupato..per me?"
-"Si,adesso entriamo,qui fuori si gela!"
Una volta dentro casa,feci sedere Vanessa sul divano e guardandola dritta nei suoi occhi blu oceano le dissi:-"Non provarci mai più"
-"A fare cosa?"
-"E' pericoloso andare in giro a quest'ora,tu avresti dovuto dirmelo che non avevi un passaggio,ti avrei aiutata"
-"E quindi,non dovrei più fare cosa?"
-"Tu,tu mi puoi dire qualunque cosa,chiedere qualunque cosa,con me non sarai sola,e io sì,mi sono preoccupato per te"
-"Ah...scusa"
-"Non mi chiedere scusa,dai!"
-"E adesso,che faccio?"
-"Beh,io non ho la macchina,ne una moto,ho solo una bici"
-"Mio padre invece rientra a casa tipo alle sei di mattina insieme a Patrizia..."
-"Beh,dormi qui!"-COSA STAVO DICENDO? Se Peter avesse messo veramente una telecamera di nascosto chissà cosa poteva pensare sentendo quella frase
-"Eh!?Dici sul serio? Con chi!?!?"
Scoppiai a ridere e le diedi un colpetto sulla spalla:
-"Da sola,io dormo alla camera dei miei,dormi in camera mia...proprio oggi ho cambiato le lenzuola.."
-"Dici sul serio!?Ma dormo vestita così?"
-"Ho un mio pigiama,che non metto da anni in armadio,puoi usare quello"
-"Oh,grazie Conor!"-Vanessa che mi diceva grazie,io che invitavo a dormire a casa una ragazza,ma che diamine stava accadendo!?
Non appena Vanessa uscì dal bagno con il mio pigiama,e le mie ciabatte,scoppiai  a ridere.
Il pigiama le stava largo,e i pantaloni doveva tenerli con le mani,ma la cosa più imbarazzante forse era che se Peter avesse visto quella scena,ora aveva tutta la libertà di poter pensare male
-"Ma che ridi!? Scemo!"
-"Scusa,è che sei divertente vestita così"
Vanessa sbuffò e dandomi le spalle andò verso la mia camera,che fortunatamente avevo pulito e ordinato il pomeriggio stesso.
-"Buonanotte allora!"-Le dissi
-"Buonanotte Conor"-Mi rispose senza nascondere una risatina.




EHI <3
Buon sabato! **
Amo questo capitolo! 
Ne ho approfittato di pubblicare questo capitolo dato che ieri sono andata in gita dato che sono tornata tardi oggi sono rimasta a casa c:
Amo Conor! Dovrebbe esserci un ragazzo del genere anche nella mia città u.u
Spero tanto che per chi segue la storia questo capitolo abbia regalato tante emozioni
*--* Lasciatemi una recensione se volete :3 un abbraccio! Alla prossima <3

Vanel-


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Capitolo 7
*** La forza sta nelle Ali ***


La forza sta nelle Ali

 
 
"Perché ci lasciamo condizionare dalla gente, Tim?"
"Siamo umani, Beatrice, e gli umani commettono errori"



Era mattina, e i raggi del sole provenienti dalla finestra picchiavano violentemente la mia faccia.
Ero sul letto dei miei genitori, ma che ci facevo li!?
Avevo bevuto e sbagliato stanza?
Mentre ero ancora mezzo addormentato andai in cucina.
-"CO-COSA!?"-Gridai per lo spavento
C'era Vanessa Martin, con il mio pigiama,e le mie ciabatte di domenica mattina dentro casa mia.
Ecco, adesso ricordavo! Non era stato un sogno allora...
Vanessa era veramente rimasta a dormire a casa mia.
-"Buongiorno, mio dio che hai fatto a quei capelli?"-Mi disse Vanessa mentre apparecchiava la tavola per una ricca colazione, dove avrei preso il resto del cibo restava un mistero.
-"Mi sono appena svegliato, dormito bene?"
-"Si, il tuo letto è comodissimo.."
-"Mi fa piacere"-Non potevo dire la stessa cosa io del letto dei miei genitori, avevo la schiena spaccata.
-"Che mangiamo? Io ho apparecchiato, adesso se non ricordo male..."
-"Torta ai frutti di bosco"
-"Mmh, e quando l'hai fatta?"
-"No veramente..."
-"Ahah, no aspetta, fammi indovinare...LA VICINA!"
-"Brava, allora...la mangiamo?"
Era strano, strano fare colazione con lei, ormai ci avevo pranzato insieme, cenato insieme, e adesso ci stavo fatto anche colazione?
Mi stava viziando troppo della sua presenza, mi stavo iniziando ad abituare a trovarla girovagare per la mia cucina, e sinceramente mi piaceva da morire, sentire la sua voce squillante per i corridoi, la sua risata spontanea, le sue lamentele, era qualcosa che mi piaceva.

-"Beh..."-Disse Vanessa mentre si rimetteva i tacchi-scomodi-
-"Io adesso prendo il bus..e torno a casa, grazie per oggi..."
-"Figurati, devi studiare qualcosa domani?"
-"Beh, ora che mi ci fai pensare sì, ho l'interrogazione di Matematica...!"
-"Hai bisogno di qualcuno che elimini le distrazioni?"
-"Credo proprio di si"
-"Allora sappi che dentro casa mia, sarai la benvenuta.."
-"Oh, grazie"
Già, quella era proprio casa MIA, perchè ero io ad abitarci, ero io a decidere chi potesse entrare o meno.
Ormai ero maggiorenne perciò avevo tutto il diritto di abitarci senza tutori,ma infondo la signora Mary continuava a trattarmi ancora come un bambino, e onestamente mi ero affezionato anche a lei.

La settimana seguente,Vanessa ogni pomeriggio veniva a casa mia, studiavamo e scherzavamo, e ovviamente, ogni mattina, non poteva mancare il commento fuori luogo del caro Peter.
Il pomeriggio del sabato successivo, Vanessa non venne a casa mia, dovevo preoccuparmi?
Non potevo di certo restare col dubbio, fu così che la chiamai:
-"Pronto?"-Rispose lei, era lei ma allo stesso tempo non lo era. Sembrava seccata?
-"Vanessa, sono Conor"-Risposi io un po' impacciato e sorpreso dal suo tono.
-"Oh ciao Conor..."
-"Tutto bene?"
-"Si, perchè?"
-"Non sei venuta oggi..."
-"E che devo venire sempre!?"
-"Nono, non dicevo questo.."
-"Anzi Conor, vorrei mettere le cose in chiaro, credo che neanche la settimana prossima tornerò, mi è venuta un po' a noia questa situazione, io vado...ciao"
-"Ci-Ciao"
COSA!? Le stava venendo a noia il nostro incontrarci ogni pomeriggio? Ma se fino a ieri scherzavamo e ridevamo ogni secondo? Che stava succedendo?
No basta Conor, non farti tutte queste domande, si è stufata, è inutile trattenere una persona se quest'ultima non ti vuole.
Il sabato, come di rito, lo passai con Peter e Jack, senza Vanessa, e mi mancava da morire, anche quando mi aveva superato a FIFA, perfino quello.
La domenica mattina, una volta collegato su Facebook, andai sul profilo di Vanessa.
Era stata taggata nelle foto di una discoteca, insieme alle sue amiche, e a Simone Kne.
No, non poteva essere.
Quella non era la vera Vanessa, quella che conoscevo io.
Lei non amava le discoteche, lei odiava Simon, lei non era come loro, lei non era la spazzatura della città firmata praga o dolce&gabbana.
Io non mi ero affezionato a quella Vanessa.
O forse, non la conoscevo così bene.


La settimana successiva, passò lenta, lentissima.
Ogni pomeriggio era un'agonia, aspettavo Vanessa, ma lei non veniva ,ogni volta che il campanello suonava, speravo tanto fosse lei, e non lo era.
Mi sentivo solo, mi tornavano in mente i ricordi di quando ero piccolo: quando mia madre mi lasciava con la baby-sitter e andava via, e io aspettavo ogni giorno il suo ritorno.
Mi dovevo abituare,  le persone mi lasciavano, era inutile, non avevano bisogno di me, e quella era anche colpa mia, che permettevo a loro di entrare così nella mia vita.
Aveva ragione Peter, affidarsi alle persone era come affidarsi ad un ramo fragile ed esile, prima o poi cadrà, e tu devi contare sulla forza delle tue ali per non farti trascinare.
Ma io non sapevo volare.

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