Di come Rose si innamorò di Scorpius e di come Scorpius si innamorò di Rose

di Queila
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quando la mattina porta buone notizie ***
Capitolo 2: *** Quando i Potter e i Weasley fanno compere ***
Capitolo 3: *** Quando un Malfoy frequenta casa Weasley ***
Capitolo 4: *** Quando si ritorna a scuola ***
Capitolo 5: *** Quando tutto va male ***
Capitolo 6: *** Quando Rose e Scorpius girano soli per la scuola ***
Capitolo 7: *** Quando fanno largo i dubbi ***
Capitolo 8: *** Quando ottobre arriva e finisce ***
Capitolo 9: *** Quando tutti lo sanno tranne Rose ***
Capitolo 10: *** Quando I Malfoy frequentano casa Weasley ***
Capitolo 11: *** Quando non si capisce più niente ***
Capitolo 12: *** Quando un bolide cambia tutto ***
Capitolo 13: *** Quando le cose vanno nel verso giusto ***
Capitolo 14: *** Quando si aspetta il sabato ***
Capitolo 15: *** Quando c'è chi è felice e chi no ***
Capitolo 16: *** Quando le labbra di chi baci fanno la differenza ***
Capitolo 17: *** Quando è tutto un po'... confuso ***
Capitolo 18: *** Quando c'è gelosia, rabbia e lacrime ***
Capitolo 19: *** Quando, finalmente, c'è la confessione! ***



Capitolo 1
*** Quando la mattina porta buone notizie ***


Capitolo uno - Quando la mattina porta buone notizie
 
 
Prefetto.
“Eheheh lo sapevo che lo sarei diventata! Non passo ore a studiare e ad allenarmi a Quidditch per niente , in fondo …”
Con sorriso a trentadue denti  Rose si appuntò la nuova spilla alla maglia e scese in cucina a far vedere alla sua famiglia cosa era arrivato quell’anno con la lettera da Hogwarts oltre l’elenco dei libri.
“‘Giorno mamma!”
“Oh ciao tesoro, hai visto la lettera dalla scuola che ti ho lasciato sotto la porta? È arrivata via gufo giusto stamattina.”
“Certo che l’ho vista” e detto questo gonfiò il petto orgogliosa per far notare il suo nuovo distintivo, e riuscì nel suo intento perché, neanche due secondi dopo,  Hermione eccitatissima esclama a gran voce:
ROSE WEASLEY, ma cosa aspettavi a dirmelo?!?!”
“Che cosa doveva dirti?”, proprio in quel momento una figura maschile, con i tipici capelli rossi alla Weasley tutti scompigliati, entrò in cucina e si unì alla conversazione.
“Che tua figlia, anzi nostra figlia, è diventata prefetto”.
“Beh sai che novità, sono due anni che lo dice e poi cosa ti aspettavi con una madre come te !”
“Oh ma piantala Ronald, chi è stato prefetto con me al quinto anno? Di certo non Harry o Neville, ma tu !”.
A quel punto avendo visto  Rose piuttosto  sorpresa e offesa il rosso cercò di rimediare  e circondò con un abbraccio la figlia.
“Oh andiamo rosellina stavo solo prendendo in giro tua madre! E’ ovvio che sono super felice per il mio fiorellino rosso … domani quando ci incontreremo coi tuoi zii a Diagon Alley ti compro un regalo, quello che vuoi!”.
“ Mmm… allora un manico di scopa nuovo!” . “ Ok,affare fatto”.  –“ In fondo è proprio la sua Rose “ pensò-.
Tzè … tipico dei Weasley, proprio come suo padre” esclamò Hermione piuttosto orgogliosa ed emozionata, per poi aggiungere: “ Piuttosto vai a chiamare tuo fratello , che si sta facendo tardi”.
La rossa si sciolse dall’abbraccio del padre, stampò un bacio sulla guancia dei genitori e si avviò verso la stanza del fratellino, appena in tempo per perdersi le effusioni di affetto che Ron cominciò a fare  alla moglie per scusarsi della battutina di poco prima.
Hugo!!!! Hugo!!! SVEGLIAAAAAA!!”
Pochi minuti dopo  la porta si aprì mostrando un ragazzino di 13 anni, ancora piuttosto assonnato , con capelli rossissimi che sfumavano in arancione in alcuni punti ed occhi chiari ,proprio come quelli del padre a cui assomigliava in modo quasi impressionante.
“Rose sei la solita casinara- rompi-pluffe, non potresti essere più femminile?”
“Per poi togliere il primato a Lily e ad Iris? No, grazie, qualcuna maschiaccio nel gruppo ci deve essere”.
“Ancora  non capisco come tu faccia ad essere una delle streghe più brillanti della tua età con tutta la goffaggine che ti ritrovi e tutto il rumore che produci!”.
“Geni mio caro, si chiamano geni!”. E tirò fuori la lingua per fare una smorfia al fratello.
“Ecco appunto la solita scema!”. Disse tirando su gli occhi e facendo cadere la braccia lungo i fianchi in segno di resa.
Eh si perché se di aspetto Hugo era uguale al padre, il carattere era molto più simile ad Hermione: riflessivo ma pronto all’azione,ordinato e puntuale, odiava il disordine e parlava sempre a bassa a voce con tono calmo e pacato , in più studiava come un matto e andava  bene a scuola.
La sorella nello studio eccelleva in tutto senza fare tanta fatica e in più le piaceva da matti giocare a Quidditch: era il portiere dei Grifondoro da due anni ormai … era sociale e amata da tutti,o quasi, certo ,era un po’ goffa e anche parecchio distratta, ma era un ottima studentessa e per questo Hugo non si sorprese di vederle appuntata la spilla da prefetto al petto.
“Ok, ok scendo”.
“Bravo il mio piccolo Corvonero”.
Detto questo la rossa rientrò in camera sua e scrisse due lettere identiche.

“Tremate maghi oscuri, c’è un nuovo prefetto alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts”.

Scrisse ridendo, poi chiamò la civetta sua e di Hugo per darle le informazione necessarie affinchè recapitasse i messaggi alle persone giuste.
“ Una a casa Potter per Lily e Albus  e una a casa Alcott per Iris, capito Althea?”.
La civetta  emise un fischio di assenso e partì alla volta delle due abitazioni.
Le risposte non si fecero aspettare,dopo pranzo Althea torno con due fogli di pergamena.
Quello scritto da Lily diceva:

Oh, mia cara complimenti ! Poveri maghi oscuri quest’anno non si avvicineranno di sicuro al castello: Albus è prefetto Serpeverde insieme a Scorpius.
Mio fratello dice che ci sarà da ridere e ti fa i complimenti anche lui e tutta la famiglia, domani aspettati molti baci cuginetta, ci vediamo a Diagon Alley.”
Tua Lily
+  Albus ( scusa se esisto !!!).
P.S.
Ha i dimenticato di firmarti, ma ormai conosciamo la civetta e soprattutto comnosciamo te."

L’altra dell’inconfondibile scrittura di Iris diceva:

Bravissima , ma devi fare i complimenti anche a me ! Sei sempre la solita, tutta eccitata che ti sei dimenticata di pensare chi sia l’altro prefetto Grifondoro, ebbene ti sta scrivendo proprio in questo momento ! Complimenti a noi.
Baci, Iris
P.S
Non ti smentisci mai! Ma la firma non la metti?”. 


Sorrise, la firma la dimenticava sempre, ma come faceva ad essere cosi distratta?.

In effetti Rose non aveva pensato minimante a  porsi la domanda di chi potesse essere l’altro prefetto … riflettendo, meglio cosi: sarebbe stata prefetto insieme alla sua migliore amica, e anche il suo cugino preferito lo era ! Peccato per quell’asociale - incavolato con il mondo magico e babbano di Malfoy, ma pazienza ,  era cosi felice che non gliene importò assolutamente nulla !
 
 
Angolo autrice:
Bene, come va? Tutto a posto ?
Io sono un po’agitata è il mio primo capitolo della mia prima storia, non è il massimo ma più o meno mi piace. Spero che esprimiate la vostra opinione anche per sapere se devo continuare a scrivere o meno…
Allora spero di sentirvi ( chiunque voi siate ).
Baci a tutti.

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Capitolo 2
*** Quando i Potter e i Weasley fanno compere ***


Capitolo due – Quando i Potter e i Weasley fanno compere
 
 
Qualcuno le stava scuotendo il piede e sentiva vagamente una voce femminile gridare.
“Oh andiamo ! Ogni volta che dobbiamo uscire sempre la stessa storia, e sempre tu e tuo padre! Rose ! ROSE! Muoviti! Faremo tardi, tra mezz’ora dobbiamo essere davanti al negozio di tuo zio.”.
“Eccomi eccomi , si sono sveglia, sono sveglia”, disse con un tono di voce che non convinceva  neanche se stessa.
“Dai, tuo fratello è già pronto, dovrai saltare la colazione sennò arriveremo sicuramente tardi , e io odio arrivare tardi, lo sapete.”. Ed uscì a passo spedito dalla stanza.
Non appena Rose sentì le parole colazione e saltare nella stessa frase scattò in piedi e corse al bagno.
In meno di dieci minuti era pronta, si guardò allo specchio: i capelli rossi- di un rosso molto intenso- le ricadevano lunghi fino al seno, non molto grande per altro, ma neanche piccolo, i jeans scuri che indossava sottolineavano la figura alta e snella e una maglietta arancione dei Chudley Cannons, la sua squadra del cuore di Quidditch, sua e di suo padre, ovviamente, mettevano in evidenza il  ventre piatto. Era soddisfatta del suo riflesso quindi scese di corsa le scale per affrontare” il pasto più importante della giornata”, come diceva lei. Tanta era la fretta  che non si ricordò dell’ esistenza dell’ultimo scalino delle scale e scivolò, sbattendo il sedere a terra. “Ahia!!!”, dalla cucina arrivò il resto della famiglia per vedere quale altro disastro avesse combinato la rossa.
“Oddio Rose … e stai più attenta! Non ti avrei mai fatto saltare “il pasto più importante della giornata”.
Disse Hermione facendole il verso.
“Ma quale più importante , è solo una scusa , lei mangia TUTTI i pasti come se fossero i più importanti, anzi oserei dire come se ogni pasto fosse l’ultimo …” esclamò il piccolo di casa e provocò subito una risatina della madre.
“Ma scusa si può sapere che c’è di male a voler mangiare? Ma insomma … finite di prendere in giro la mia  rosellina!!”.
“Ronald la difendi solo perché è uguale a te..”
“Beh ci mancherebbe è mia figlia!”.
Ehi ! pronto? Io sono appena caduta, ma che vi importa di quanto mangio? Qualcuno mi chiede almeno come sto? Per le mutande di Merlino!”.
“Oh giusto, che madre distratta che sono ! Va tutto bene Rosie?”
“Sì, grazie mamma!”.
“La stupidità attutisce tutti i colpi …”
“E tu lo sai bene, nano-Corvonero…”
“Ehi non offendere cosi tuo fratello, ah comunque bella maglietta, è la mia preferita!”.
“Grazie pà!”.
“Rose dai andiamo fai colazione!”. Gridò Hermione appena ritornata in cucina, e mise fine alla discussione dei tre, tutti si sedettero a tavola e mangiarono abbondantemente.
Arrivarono a Diagon Alley con la metro polvere, e si avviarono immediatamente ai Tiri vispi, dove ad aspettarli c’era già la famiglia Potter insieme a  Angelina e Roxanne e Fred, Victorie e Teddy (che avevano finito scuola, ma non perdevano occasione di stare con la famiglia), Dominique, Fleur, Louis e la signora Weasley che non mancava mai l’appuntamento degli acquisti per la scuola da quando la sua prima nipotina era stata ammessa alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.
Un marasma di teste brune, rosse, bionde e blu si confondeva tra loro salutandosi a vicenda.
“Oh Harry, da quanto tempo”.
“Andiamo Ronald  lo hai visto appena ieri al lavoro, non stringerlo cosi forte!”.
“ Hermione, non fare sempre cosi, dopo ci saranno abbracci anche per te”. Replicò malizioso Ron facendo tingere di rosso le guance della moglie che  fece finta di nulla e continuò  ad abbracciare chiunque gli venisse incontro.
“Ehi, Weasley, ma che fai?!?!”.
A suono di quella voce Rose,scioccata, si accorse che non stava stritolando in un abbraccio uno dei suoi adorati cugini ma Scorpius Malfoy.
“Oddio! Malfoy ma che ci fai tu qui? Pensavo fossi Fred”. Disse allarmata.
“Ehi ! Io sono rosso NON BIONDO, un po’ di rispetto”.
“Guarda che quello offeso dovrei essere io…”, replicò Scorpius.
“Dai su non fate cosi ! L’ho invitato io … i genitori non possono questi giorni. Draco è impegnato al San Mungo e Asteria  è malata. Va bene vero mamma, se Scorpius fa il giro con noi?”. Chiese Albus.
“ Certo che domande sono !!! E’ il benvenuto ogni volta che vuole, senza chiedere.”
“Grazie signora Potter”, rispose abbassando gli occhi per terra il biondo, quasi si vergognasse, Rose notò una vena di tristezza e disagio negli occhi blu del giovane, e si affrettò a dire: ” Ma sì, scusa, Fred scherzava! vero Fred?”
“Sicuro Malfoy ,non te la prendere”, e gli diede una pacca amichevole sulla spalla.
“Ok, allora da dove cominciamo?” Chiese Harry. “ Aspetta un attimo e Percy e Bill?” chiese Hermione.
“Bill è impegnato alla banca, così come George è al negozio.” Tutti si girarono automaticamente verso le vetrine dei Tiri vispi che si trovava alle loro spalle.
“Percy e Audrey porteranno le ragazze qui domani , erano super impegnati al Ministero, gli ho detto di farle venire con noi, ma loro hanno insistito, e poi ci saranno domani alla solita cena alla Tana pre-Hogwarts ,a proposito ci farebbe piacere se anche tu, Scorpius caro, ti unissi a noi, puoi tranquillamente dormire da noi come faranno tutti i miei nipotini e partire con loro per la scuola il mattino dopo. Sai festeggeremo i due nuovi prefetti in famiglia, e anche tu se non sbaglio lo sei diventato, vero?” Chiese Molly.
“Sì, signora Weasley, anch’io lo sono, penserò al suo invito, la ringrazio …” rispose educatamente il biondo.
“Appena tornata a casa invierò un gufo a tuo padre.”
“Va bene allora tutti al Ghirigoro”. E tutta la famiglia acconsentì e si avviò in massa a comprare i libri.
Rose restò leggermente indietro rispetto agli altri, pensando alla proposta che la nonna aveva fatto a Scorpius. Il ragazzo non avrebbe mai accettato, non che odiasse i Potter o i Weasley, o almeno non li odiava in particolare, perché in generale il Serpeverde odiava tutti.  Era sempre gentile e educato, ma evitava di stare nei gruppi, di parlare se non interpellato, gli piaceva la compagnia di se stesso, unica eccezione era Albus, con il quale condivideva un’amicizia nata il primo anno sul treno per Hogwarts.
Capitati nella stessa casa, si erano sorrisi alla tavolata, Scorpius aveva aiutato Albus ad accettare la sua condizione da Serpeverde, il primo e anche unico in famiglia (non che fosse mai stato un problema a casa Potter, anzi) e Albus aveva compreso e accettato Il carattere taciturno e un po’ scontroso di Scorpius. Il flusso di pensieri della rossa fu interrotto quando inciampò e cadde a faccia in giù.
Non si era accorta di un sasso nel mezzo del marciapiede. Inutile dire che tutti i suoi cugini e suo padre scoppiarono a ridere.
“ Dai Rose ti aiuto a tirarti su.” Si offrì Lily, la più gentile tra i suoi parenti.
“Grazie”.
Mentre si alzava e le risate si spengevano piano piano, gli occhi di Rose incontrarono quelli di Scorpius, il ragazzo non rideva né aveva riso, ma  la guardava quasi con disprezzo.
Rose stava per dirgli qualcosa quando suo zio gridò a tutti.” Bene allora noi genitori, si Ron sei incluso anche tu nella categoria, non fare quella faccia, entrano a comprare i libri per i figli, comprerò anche i tuoi Scorpius visto che sono uguali a quelli di Al. I ragazzi aspettino fuori e no andate da nessuna parte ,hai capito Fred? Teddy e Victorie vi controlleranno, ok andiamo!”.
Ogni anno sempre la stessa storia,- pensò Lily -vogliono fare compere tutti insieme per essere una famiglia unita, ma poi non ci lasciano mai comprare a noi quello che vorremmo ”.
E si girò a guardare i suoi cugini che ridevano e scherzano e si facevano smorfie, mentre James cercava di calmarli … sorrise “In fondo vanno bene cosi.”, e si unì a loro.
“Oh Lalla-Lilli, guarda un po’ chi ha appena incontrato Fred”. Solo Rose la chiamava cosi, si girò per vedere a cosa si riferisse la cugina.
Subito Rose vide le orecchie di Lily farsi rosse e uniformarsi ai capelli.
“ Beh Rosie e allora? Ha incontrato Frank … cioè Paciock, cosa me ne dovrebbe importare?”.
“Ancora che neghi cuginetta? Non ti preoccupare, non dirò nulla, non potrei…” e scoccò un bacio sulla guancia della piccola Potter.
“Non dirai nulla sul fatto che a Lily piace Frank?” la beccò Albus.
“Zitto stupido o ti sentiranno !”-disse Lily, e poi aggiunse-“Ha letto il mio diario, lo odio da una settimana  ormai, per di più lo ha detto al suo amico”.
“Non c’era bisogno di dire nulla, lo sapevamo da anni, la cosa è palese da quando avevi tre anni ed eravamo da zio Ron a cena, c’era anche zio Neville, e hai fatto cadere le tue Cioccorane per terra e Grattastichi le ha mangiate, cosi Frank te ne ha date un po’ delle sue… da allora arrossisci sempre quando lo vedi e scappi via… ”.
“Oh basta, tanto è fidanzato, non me lo farò piacere più! Ora piantala di parlarne, in più io sono al quarto anno e lui al sesto, come Fred.”
“Beh ma questo che c’entra … insomma hai quattordici anni e lui sedici, in più non è neanche tanto maturo … sta sempre a fare scherzi insieme a quello scemo di Fred!”.
“Appunto è un cretino, quindi basta parlarne, e Albus, se continui a insistere dirò chi piace a te...”
Ma la conversazione  finì con l’arrivo di Fred che si riunì al gruppo, e lasciò Rose con molti dubbi, aveva un sospetto su chi potesse essere la ragazza, ma possibile che fosse proprio …
Il resto degli acquisti procedette senza intoppi: Louis fu scelto dalla prima bacchetta che provò, Roxanne comprò un calderone nuovo, dopo che aveva distrutto il suo alla fine dello scorso anno a pozioni, Rose finalmente ebbe il suo meritatissimo regalo, e tutti comprarono piume e pergamene nuove.
 
 
 
 
Angolo autrice:
Come va ? Tutto bene gente?
Prima di tutto ringrazio coloro che hanno letto e messo tra i preferiti-ricordati-seguiti la mia storia, anche se non avete inserito neanche una recensione ç.ç, vi prego fatelo , per capire almeno se vi piace o no … comunque grazie mi rendete felice anche cosi !
Allora nel capitolo c’è tutta la famiglia, ma non sarà sempre cosi; la storia si concentrerà su Rose e Scorpius e si parlerà di Albus e Lily, gli altri appariranno ogni tanto visto che fanno parte della famiglia e sono studenti di Hogwarts.
Però per non fare confusione scrivo qui riportati gli anni e le case di appartenenza(secondo la sottoscritta, ovviamente) dei vari Potter/Weasley:
Albus  quinto anno Serpeverde (come Scorpius);
Rose quinto anno Grifondoro;
Lily quarto anno Grifondoro –Lily dovrebbe avere la stessa età di Hugo in realtà, ma io l’ho fatta più grande di un anno-;
Fred e James sesto anno Grifondoro (come Frank);
Hugo e Dominique terzo anno Corvonero;
 Molly settimo anno Grifondoro;
Lucy e Roxanne quarto anno Tassorosso;
Louis primo anno casa ancora da scoprire!
A prestooo !!! Baci a tutti!

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Capitolo 3
*** Quando un Malfoy frequenta casa Weasley ***


Capitolo tre – Quando un Malfoy frequenta casa Weasley
 
 
 
Scorpius! Scorpius! Cos’è questa storia?”.
“Quale storia papà?”.
“La storia di te a cena dai Weasley”.
“Ah, quella storia.”
“Sì, quella storia, dunque? Non girarci intorno”.
“Beh niente, dato che sono amico di Albus Potter, la signora Weasley mi ha invitato a cena da loro, non mi sembra un dramma..”
“Non ho detto che sia un dramma Scorpius, almeno che tuo nonno non lo venga a sapere”. Disse Draco perplesso.
 Il vecchio Lucius ormai era l’ombra dell’uomo che era stato un tempo, non che sperasse nel ritorno del signore oscuro o praticasse magia nera, ma ormai era diventato pazzo e odiava ora come allora i Babbani; era come dire, un Purosangue vecchio stampo, l’unica cosa che gli era rimasta dopo la caduta di Voldemort, infatti, era l’odio per gli esseri non  magici e quello per i Potter e annessi.
A Draco, invece, non gliene importava più nulla di quella storia , evitava il discorso  con tutti e soprattutto con il padre e con lui non aveva mai parlato dell’amicizia del figlio con Albus, gli importava solo che Scorpius fosse felice.
“Sai come è fatto , odia la famiglia Potter, ma tu puoi andarci se vuoi. Allora vuoi o non vuoi?”
“Potrei andare?”. Chiese titubante, in realtà non sapeva se andarci, voleva vedere Albus, certo, poi non poteva fare un torto alla Signora Weasley, lei era sempre gentile con lui, ma dall’altra parte c’era quella Rose …
Sempre perfetta, brava a scuola , brava a Quidditch, brava a fare amicizie, tutti la notavano, e a lui, invece?
Anche lui era bravo a scuola, aveva gli stesse voti della rossa, era bravo a cavalcare un manico di scopa quanto lei ,anzi forse di più, era gentile o almeno ci provava- su quella parte avrebbe dovuto lavorarci-, ma nessuno lo elogiava come elogiavano quella Weasley.
Poi Draco riprese:“Perché no … i miei metodi per farti parlare con qualcuno oltre ad Albus sono falliti, a questo punto è meglio che almeno l’unico amico che ti sei fatto te lo tenga, sennò impazzirai come tuo nonno.”
Draco non voleva che anche il figlio covasse tutto quell’odio che aveva covato lui negli anni di scuola e che lo avevano portato a fare scelte sbagliate, quindi gli lasciava libera scelta sulle amicizie, chi era lui per dire a suo figlio chi frequentare e chi no? Dopo tutto quello che aveva passato voleva solo godersi la famiglia nel modo più normale possibile.
“ Ma Barnabas Zabini e quell’altro, quel tale Caleb Flitt sono degli idioti, non vorrei la loro amicizia neanche per tutto l’oro della Gringott …”, rispose prontamente il biondo.
“Bene, allora è deciso andrai lì, stasera alle sette via metro polvere ”.
Scorpius si infilò nel camino di casa Malfoy insieme al suo baule, afferrò un pizzico di Polvere Volante e si preparò ad arrivare alla Tana.
“ Oddio, ah!… ma cosa diavolo è successo ?!? Chi è?!?!”. Il Serpeverde fu cosi accolto nella residenza dei Weasley, aveva il braccio di qualcuno sotto la sua gamba destra e il suo baule che gli schiacciava tutta la parte sinistra del corpo.
“Oddio, scusa, non pensavo fosse occupato il caminetto… “. Si scusò il biondo.
“ Ahahahahahaha , il caminetto ahahahahah , per un attimo ho pensato dicessi il gabinetto  ! L’hai capita Malfoy? Ahahahah”. La risata costrinse Scorpius a guardare meglio chi fosse a condividere il camino con lui, e dopo aver messo a fuoco nella penombra la figura, riconobbe la testa rossa come Rose.
Si  soffermò sul sorriso, sulle labbra carnose e su quegli occhi grandi e scuri , che il biondo notava solo ora,  e su come essi trasmettessero felicità e fossero pieni di  vita, per pochi attimi desiderò guardare quegli occhi tutti i giorni e assaporare quella pace che gli avevano donato per  alcuni secondi.
Cominciò, non volendo, a ridere anche lui: la ragazza aveva la risata contagiosa.
“Ok ,allora al mio tre tiri su la gamba cosi mi libero, poi sposto il baule e cerchiamo di uscire da questo intrigo ok? … Tre!”.
Scorpius fece come detto da Rose e la aiutò a spostare il bagaglio, in meno di due minuti erano fuori dal camino sporchi di nero fino alle bacchette.
“Per Morgana, ora dovrò cambiarmi … Vieni  Malfoy ti mostro il bagno, cosi ti rendi presentabile”.
Sorrise e  gli fece l’occhiolino … ma cosa aveva quella ragazza ? Perché era sempre cosi gentile con tutti? Ma come faceva? E perché lui non riusciva ad essere cosi … certo che  aveva proprio un bel sorriso … forse con quello convinceva la gente ad amarla …. Ma cosa stava pensando?!?!?! Lui la odiava . Si ricompose e seguì le indicazioni di Rose per il bagno dove entrò e si diede una sistemata.
“Oi Al!”.
“Scorp, Rose mi ha avvertito che eri arrivato! Ti sei ripreso dall’uragano Rosie, come la chiamiamo noi? la devi scusare ma ci mette sempre un eternità ad uscire dal camino una volta arrivata! Fa sempre cosi , dice che deve cacciarsi di dosso i Gorgosprizzi…”
“I Gorgoche??”.
Si , lascia perdere! Luna Lovegood le ha fatto da Baby-sitter un paio di volte, quando era piccola: da allora non si è più ripresa. Comunque, vieni, di là ti aspettano tutti, ti vogliono salutare!”.
Scorpius entrò nel salone e la prima cosa che notò fu il cartellone con scritto: “Al, Rose e Scorpius PREFETTI”, che svolazzava per la stanza grazie ad un’ incantesimo.
“Ti piace Scorpius? Ringrazia tuo padre per la risposta del gufo, è stato davvero gentile.” Gli disse la più anziana delle Molly Weasley e lo abbracciò.
“Si figuri, grazie a lei per l’invito, il manifesto …. Insomma è stata davvero gentile ad aggiungere anche il mio nome.”
“Sciocchezze” , rispose e lasciò il giovane per lasciarlo salutare tutti con strette di mano e pacche sulla schiena.
“Malfoy, scusa per prima, ma ai Gorgosprizzi piace da matti la Polvere Volante … me li stavo togliendo dalla testa….”. Prima che il Serpeverde potesse replicare Rose era già sparita in un turbine di capelli rossi. Scorpius si guardò intorno: la stanza era piena di persone, la maggior parte coi capelli rossi ma c’era anche una testa blu che spiccava, tutti si divertivano e ridevano con qualcun altro. Roxanne e Dominique parlavano a bassa voce tra loro ridendo ogni tanto,Hugo giocava a scacchi dei maghi con il nonno e sembrava stesse vincendo, Fred stava facendo mangiare qualcosa a Louis, sotto gli occhi preoccupati di James, e il bambino era diventato prima di un rosa acceso poi viola , poi era tornato normale; Harry e Ron ridevano a crepapelle di una Hermione piuttosto arrabbiata che inveiva loro contro: “Vediamo chi riderà Ronald,quando passerai le prossime notti a dormire sul divano.”
Andiamo Herm ! Era uno scherzo …”. E le stampò un bacio sulle labbra. Scorpius si costrinse a guardare altrove e vide Rose e Lily che parlavano animatamente di Quidditch, alla cui conversazione si aggiunsero anche George e Teddy:” Il boccino lo poteva afferrare anche prima, lo aveva intercettato da una mezz’ora, ci risparmiava i cento punti che ci hanno segnato!” ,”Zio secondo me non lo aveva visto … la pioggia era piuttosto fitta e poi è stato tutta la partita a evitare bolidi impazziti.” Il Serpeverde si girò : decise di ignorarla per il resto della serata.
“Allora Scorp, tutto questo rosso in una sola stanza sta sciogliendo il tuo caratteraccio?”.
“Ahahahah , lo sai Al ci vuole ben altro , penso che neanche l’Ardemonio possa farmi sciogliere.. lo sai come sono fatto …”.
“Oh ma che esagerato ! Se continui cosi non troverai mai la ragazza”. Rispose l’amico con una pacca sulla spalla. E proprio in quel momento gli occhi di Scorpius indugiarono su Rose. –Oh no di nuovo, e poi ci sono tante altre ragazze, perché devo pensare al sorriso di quell’odiosa di una Weasley?!?!-.
A proposito hai già deciso le tue conquiste di quest’anno? Quante ne vuoi far innamorare?”. Lo stuzzicò il biondo.
“Ma zitto io non faccio innamorare proprio nessuna … non faccio niente per attirale , le dovrei rifiutare? Dovrei  spezzare il loro cuore?”.
“Per cominciare potresti dichiararti a chi ti piace davvero … “
“Scorpius, lo sai che ci ho provato e non ci riesco: mi blocco, mi si ferma il cervello appena la vedo. E’ più facile stare con quelle a cui sei sicuro di piacere, piuttosto che beccarti un no”.
“Ma potresti beccarti anche un si!”.
Magari vedo di rifilarti una delle mie ragazze cosi anche tu potrai dire di averne avuta una, eh che ne dici Scorp?”.
Scorpius fece per parlare ma fu interrotto da Hermione che urlava rivolta verso tutti.
OK Ragazzi!!! Momento fiabaaaaaaaa !!!! Gli interessati si avvicinino al camino”.
“Sempre che Scorpius e uragano Rosie non l’abbiano distrutto”. Scherzò Fred, accolto dalle risate di tutti.
Il biondo lanciò un’occhiata interrogativa al migliore amico che subito gli rispose”Tradizione di famiglia:tutte le volte che ci incontriamo Zia Hermione legge una delle fiabe dalla sua copia di “Le fiabe di Beda il bardo”  che le ha regalato Silente anni fa. Non ti sto a dire quante volte ha letto ogni fiaba, almeno un centinaio, le sappiamo tutti tutte a memoria, ma continuiamo: rende felice la zia.”
“Che fiaba leggi zia stasera?”. Chiese il piccolo Louis.
“Pensavo a Baba Raba e il Ceppo Ghignante, che ne dite?”.
Allora tutti, compresi i due Serpeverde, si disposero intorno ad Hermione la quale cominciò.”Molto tempo fa, in un paese lontano,c’era un re stolto che voleva essere l’unico a possedere il potere della magia ….”
“ …. E da allora in quel regno mai più una strega o un mago furono perseguitati.”
Qualcuno applaudì, Scorpius si girò e capì che erano stati Ron e sua figlia Rose,  -inutile non riesco a non guardarla … si mette troppo in mostra- avevano addirittura le lacrime agli occhi e quando tutti cominciarono a ridere Il biondo si unì a loro.
Erano strani i Weasley, però con loro non potevi non divertirti. –Chissà se non abbai ragione Albus e con tutto questo rosso non mi stia sciogliendo, almeno un po’.-
Dopo cena Scorpius fu invitato a giocare a giocare  Quidditch, aveva paura che la rossa che voleva evitare a tutti i costi si unisse a loro ma con suo grande sollievo Rose declinò l’offerta:”Ragazzi scusate ma sono piena come un uovo di drago”.
“Ehi ! Rosellina …”
“Si pà? Ce c’è?”.
Ron aveva pensato a come chiedere a sua figlia quella cosa per tutta la serata, alla fine quando i ragazzi erano usciti a giocare a Quidditch e le signore sistemavano , era riuscito a trovare sua figlia sola, finalmente, ma ora che i suoi occhi lo fissavano –occhi uguali a quelli di Hermione- non riusciva a chiederglielo.
“ Ecco vedi … beh … senti .. ma che ti piace quel Malfoy?”.
COOOOOSAAAAAA?”. Per poco nel dire questa unica parola Rose non aveva vomitato tutta la cena, tanta era la foga con cui l’aveva pronunciata.
Ho notato che lo hai guardato parecchio stasera, poi sai … è un bel ragazzo …”, ma mentre diceva questo Ron pensavo tutt’altro, tra cui vari incantesimi che potessero farlo sparire dalla faccia della terra.
“Papà, ma che stai dicendo? Cosa vai a pensare? Non ti preoccupare, quel Serpeverde proprio non lo sopporto …”.
-E allora perché non riusciva a togliersi dalla mente i due occhi chiarissimi che ridevano?-.
“E’ solo perché era la prima volta che lo hai visto ridere, Rose! Non pensavi neanche  fosse capace di farlo … ti credo che  sei rimasta folgorata” . Si auto-convinse la rossa.
“Ragazzi tutti a letto che domani avete un treno da prendere!”.
La questione fu chiusa da sua zia Ginny che richiamava tutti per andare a dormire.
 
 
 
Angolo Autrice:
Benissimo eccoci al terzo capitolo, che ne dite?
Ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra le preferite-ricordate-seguite! E ringrazio l’unica persona che l’ha recensita!-a proposito qualche altre recensione mi farebbe moooooltoooooo piacere !-
Le cose tra Rose e Scorpius cominciano a farsi interessanti … dal prossimo capitolo finalmente si comincia ad  andare a scuola e scopriremo anche chi piace ad Albus … !
Grazie a tutti quelli che leggeranno la storia !
Spero di sentire qualcuno, baci baci.

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Capitolo 4
*** Quando si ritorna a scuola ***


Capitolo quattro – Quando  si ritorna a scuola
 
“Fiù … per un pelo eh Scorp?” disse Albus col fiatone.
“Eh già, non sono abituato a prendere cosi tardi il treno per Hogwarts.”
“Si tutta colpa di mia cugina Rose! Non dobbiamo affidare a lei il compito di programmare l’incantesimo sveglia, fa solo disastri. Nonna Molly si fida troppo di lei, adesso che è diventata prefetto poi non ne parliamo.”
I Weasley e i Potter con l’aggiunta del Malfoy, quell’anno avevano attraversato la colonna che portava al binario nove e tre quarti alle 10:57, salutato i vari parenti alle 10:58 ed erano saliti sul treno alle 10:59. Il biondo aveva pensato fino all’ultimo che non avrebbero raggiunto la scuola quell’anno, almeno non nel modo tradizionale.
Al e Scorpius avevano trovato uno scompartimento vuoto e ci si erano fiondati dentro; mentre il biondo leggeva, il moro guardava sognante dal finestrino.
“Sai Scorpius, scherzi a parte, voglio davvero trovarti qualcuna quest’anno, insomma siamo al nostro quinto anno e tu non hai mai baciato una ragazza.”
L’erede Malfoy non ebbe il tempo di rispondere perché proprio in quel momento la porta scorrevole si aprì e Rose entrò con un sorrisino stampato in faccia, si mise a sedere e disse con tono idiota “E così Malfoy è vergine di baci, eh?”
“Ma cosa ? … stupida che non sei altro ma non ti hanno insegnato a non origliare le conversazioni altrui?”
Scorpius era su tutte le furie: ma che cavolo, proprio lei doveva sentire quella conversazione? Adesso si poteva aggiungere un’altra cosa alla lista delle cose che Rose sapeva fare e Scorpius no.
“Ehi, io non volevo mica ascoltare, stavo aprendo la porta e ho sentito … “ e gli mandò un bacio scoccando la mano alle labbra.
“Ma si può sapere chi ti credi di essere? Quando mai io e te abbiamo avuto tutta questa confidenza, eh? Non ti permettere di prendermi più in giro!” Scorpius era rosso di rabbia.
“Beh sennò il signorino che ha intenzione di fare?” disse Rose con disinvoltura.
“Ehi, ehi ragazzi calmiamoci. Rosie basta, Scorp fa o non fa quello che vuole, lascialo perdere. Scorpius lei è fatto cosi, non ti prende in giro è solo che se non rompe le pluffe non è contenta.”
La Grifondoro stava per  ribattere quando nello scompartimento entrò una quarta persona.
“Qualcun’ altro?”Disse a mezza voce Scorpius, ma solo Rose parve sentirlo e subito lo sfidò con gli occhi.
“Ehi Rose ma dove eri finita ? Sei scomparsa all’improvviso.” Disse la figura appena entrata.
“Iris, scusami, ero venuta ad avvertire anche loro due, visto che sono i Prefetti Serpeverde.”
Iris Alcott, insieme ad Albus e Lily, era la confidente di Rose, la sua migliore amica.
Iris era bassina capelli corti e mossi, molto sbarazzini, aveva gli occhi azzurri e un sorriso incantevole, era però piuttosto timida e parlava poco, specie con gli sconosciuti.
Alla vista della ragazza Albus si fece rosso e abbassò gli occhi sul pavimento sotto lo sguardo perplesso di Scorpius e quello sospettoso di Rose.
“Allora che ci dovevi dire?” chiese Albus mantenendo gli occhi incollati al pavimento.
“Che dobbiamo andare all’ultimo vagone  per conoscere gli altri prefetti, poi verremo ufficialmente presentati alla cerimonia di apertura dalla preside.”
“Ok, allora andiamo.”
I quattro si avviarono nel luogo detto dalla rossa senza parlare, nessuno guardava nessuno, c’era aria di tensione.
“Lo sapevo io che non era possibile che ci fosse qualcosa di buono in lui, se uno sorride una volta mica vuol dire che diventa il mago dei tuoi sogni, per le mutande di Morgana e di Merlino! Ma poi mago dei miei sogni, ma come mi è passato per la testa, è un villano, un troll! Avrà anche degli occhi stupendi ma poi si ferma lì, non va oltre, col caratteraccio che si ritrova ti credo che nessuna gli si vuole avvicinare.”
Mentre Rose rifletteva, Scorpius era di pessimo umore, come lo era spesso d’altronde, e quando andò a sbattere contro una ragazza del quinto dei Tassorosso, neanche se ne accorse, e non rispose alla biondina dei Grifondoro che con fare civettuolo gli aveva sorriso e lo aveva salutato (cosa che però non sfuggì a Rose).
Albus aveva pensato più volte di chiedere qualcosa a Iris, ma proprio non ce la faceva. Alzava gli occhi dal pavimento, la guardava, apriva la bocca come per dire qualcosa ma subito la richiudeva e riguardava in basso: fece questa sequenza di gesti almeno tre volte prima di arrivare allo scompartimento dei prefetti.
All’interno c’erano già i prefetti delle altre due case e si presentarono subito.
“Ciao ragazzi ! Noi siamo Piper Halliwell e Leo  Wyatt(*). Prefetti della casa Corvonero.”
“E noi Violet Weston e Zeno Harrap dei Tassorosso.”
“Ehi ! Ciao a tutti, io sono Rose Weasley e lei è Iris Alcott e loro sono Albus Severus Potter e …” la rossa fu interrotta.
“Va bene anche solo Al.”
“E questo è  Scorpius Malfoy…” pronunciò l’ultimo cognome quasi in serpentese, il che fece venire i brividi lungo la schiena a più di uno tra i presenti.
“Il treno sta per arrivare ad Hogwarts, dobbiamo solo aiutare i ragazzi del primo a trovare Hagrid, al resto ci penserà lui e i Caposcuola...” disse Violet.
“Beh non che ci voglia molto a trovare Hagrid.” Rispose con sufficienza Scorpius.
Rose voleva saltargli addosso e azzannarlo al collo, tanto lo odiava in quel momento e lo avrebbe fatto se non fosse stato per suo cugino che aveva notato il suo sguardo omicida e trascinato l’amico fuori, al sicuro dalla rossa.
Sì, al sicuro per ora.” Pensò la Weasley.
Per tutto il resto del tragitto che la portò a sedersi al tavolo dei Grifindoro, Rose immaginò vari modi per uccidere un ragazzo biondi con occhi azzurri e appartenete alla casa dei Serpeverde che rispondeva al nome di Scorpius Malfoy.
“ Che ti succede oggi? Non hai parlato quasi mai e sono più sicura che prima stavi farneticando qualcosa su draghi , acromantule e un certo Fuffy ?” Chiese curiosa Iris.
“Niente Iris niente … eh eh! Oh guarda la Mcgranitt deve fare il discorso di apertura.”
“Benissimo ragazzi, benvenuti ad un nuovo anno scolastico! Spero abbiate passato una buona estate, ora comincerà la cerimonia dello smistamento,e dopo vi darò tutti gli avvisi di quest’anno. Allora cominciamo con l’appello.”
Scorpius a quel punto non ascoltò più la preside, che cosa gliene poteva importare dei nuovi arrivati? Tanto li avrebbe visti in corridoio con lo stemma delle casa sulle divise: era inutile stare a sentire quel vecchio cappello.
Il biondo piuttosto stava pensando alla Weasley che con occhi di fuoco le lanciava maledizioni silenziose.
Anche lui la odiava, la odiava da sempre, da quando aveva capito che la gente la amava e allontanava lui solo perché erano troppo pigri per vedere cosa nascondeva dietro gli occhi glaciali dei Malfoy, non andavano oltre il cognome, beh allora lui avrebbe ignorato tutti e lei in particolar modo.
Il suo odio si era inclinato giusto il tempo di una risata, questo non sarebbe più successo.
Si ridestò dai suoi pensieri in tempo per veder il piccolo Louis che veniva  smistato  nei Corvonero, tutte le teste rosse presenti in sala, più Albus e James, si alzarono dai loro posti e fecero un’ovazione neanche fosse una partita di Quidditch.
“Ora che lo smistamento è concluso vi darò alcuni annunci: il professor Vitious  dopo 50 anni di onorato servizio come insegnante di incantesimi, ha deciso di ritirarsi e di dedicarsi alla ricerca sperimentale degli incantesimi  su animali e piante, al suo posto la cattedra è stata assegnata dalla professoressa Clarisse Peacock.” La giovane donna si alzò e gli studenti applaudirono.
 La preside continuò “La professoressa mi ha intimato di organizzare più eventi atti a far collaborare e far apprezzare di più la varie case tra loro. Per questo ho deciso di fare una specie di scambio tra case. Per quest’anno lo scambio verrà fatto solo tra gli studenti del quinto anno … cominciamo un passo alla volta.
Gli studenti di tutte le case del 5 anno verranno estratti a sorte da un’incantesimo e verranno accoppiati tra loro: ogni coppia, quindi, sarà formata da due studenti di diverse case.
Ogni settimana una coppia sola effettuerà lo scambio, massimo due, per evitare troppa confusione, e in questa settimana per tre giorni uno seguirà le lezioni dell’altro e frequenterà la sala comune del compagno, anche gli allenamenti dei vari sport, poi per i successivi tre giorni si farà il contrario. Tutto chiaro?
Domani i prefetti delle case, alzatevi avanti ragazzi,” e i sei giovani lo fecero per farsi vedere da tutta la sala, poi l’anziana strega riprese il discorso “verranno da me per la lista e ve la comunicheranno poi nella sala comune, la appenderò anche qui in bacheca. Per eventuali dubbi o chiarimenti rivolgetevi alla professoressa Peacock, spero che non ci siano obiezioni di nessun genere. L’unione ci rende  forti, dobbiamo essere coesi, solo cosi potremmo definirci scuola.
Inoltre sarà organizzato un party di Halloween e un party di fine anno.
Ricordo infine che l’ingresso agli studenti nella foresta Proibita è severamente vietato. Ora mangiamo!”
E le tavolate si riempirono di ogni genere di pietanza che potesse venire in mente.
Rose non era preoccupata per la storia dello scambio: lei era aperta a qualsiasi cosa, era una persona gioviale e amichevole, e a proposito di aprire, il suo stomaco brontolava parecchio quindi si tuffò sul cibo e vi si immerse per almeno un’ora.
 
 
Angolo Autrice:
*Sì i nomi sono quelli di Piper e Leo di Streghe, non ho resistito ad inserirli, almeno in questo modo xD, sono una loro grande fan.
Questo è un capitolo un po’di passaggio per far vedere il rientro a scuola, dal prossimo la storia di Scorpius e Rose comincerà davvero a svilupparsi, ho parecchie idee in mente.
Ringrazio come sempre chi legge la storia, chi l’ha messa tra le preferite-seguite-ricordate e chi l’ha recensita **.
Grazie davvero ragazzi, spero di sentire le vostre opinioni, per ora vi lascio.
A presto, baci baci.

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Capitolo 5
*** Quando tutto va male ***


Capitolo cinque – Quando tutto va male
 
Arrivata davanti al gargoyle che conduceva allo studio della preside, Rose si guardò intorno: era la prima e avrebbe dovuto aspettare tutti gli altri.
La prima giornata di lezione era stata tediosa e la rossa voleva solo mangiare e farsi una dormita, era infastidita dal dover aspettare i ritardatari, quello era la ciliegina sulla torta della noia.
Aveva trascorso le prime due ore di lezione ad ascoltare un fantasma parlare da solo: a storia della magia solo sua madre in tutta la storia di Hogwarts aveva seguito le lezioni e preso appunti.
A seguire aveva avuto Rune Antiche, adorava quella materie, ma la prof.ssa Willis aveva tenuto una lezione piuttosto noiosetta, ed infine Incantesimi, avevano fatto solo un ripasso perché la Peacock voleva testare il livello della classe, Rose risultò la più brava e fu l’unica ad non avere compiti aggiuntivi.
Qualcuno stava finalmente arrivando: la rossa sentiva dei passi avvicinarsi  si girò di scatto e si ritrovò a due centimetri dalla faccia di Malfoy.
“Ehi Weasley ormai mi stai sempre tra i piedi.”
“Sei tu che appari sempre dove sono io! Che c’è vuoi il tuoi primo bacio?”
“Ti ho detto che non devi più tirare fuori quella storia, tu non sei mia amica e io non sono tuo amico, chiaro?”
Scorpius era infuriato, avrebbe fatto meglio ad evitarla il più possibile.
“Sempre a litigare voi due eh?” Albus li avevi raggiunti seguiti dai prefetti delle altre due case.
“Iris dov’è?” Chiese il Potter facendosi rosso.
“Oh non sta bene, ha deciso di rimanere sotto le coperte nel suo letto, mi ha detto che salterà perfino la cena …” rispose la Weasley sconvolta dalle sue stesse parole, saltare un pasto per lei era inconcepibile, non sarebbe mai potuto succedere a lei .
“Perfetto allora andiamo”, esortò Leo, e tutti si avviarono dalla preside, che consegnò loro i fogli degli abbinamenti per lo scambio e i turni delle ronde.
“Sarete due a turno, aiuterete il custode a vedere se ci sono in giro ancora studenti dopo le 23, quindi girerete dalle 23 fino alle 23,30. Non tutti i giorni , ovviamente, vi ho diviso i turnI personalmente ciò comporta che non voglio obiezioni! Ora andate pure a cena.”  Poco prima di andar via però la Mcgranitt disse “Dimenticavo questi sono gli orari del Quidditch per le selezioni dei nuovi componenti, sono fissati per la prossima settimana: i Grifondoro le faranno martedi , i Tassorosso mercoledì, i Corvonero giovedi e i Serpeverde venerdì … per gli orari degli allenamenti poi saranno interpellati i capitani, ora potete davvero andare.”
Una volta arrivata nella sala comune Rose dettò le coppie dello scambio delle case, lei era capitata con una ragazza Serpeverde una certa Tracy Mcfly che conosceva solo di vista e avrebbe fatto lo scambio solo a Marzo, quindi non si doveva preoccupare nell’immediato.
Iris invece era in coppia con suo cugino Albus ed erano una delle prime coppie a provare il nuovo trovato della scuola: lo avrebbero effettuato la prima settimana di Ottobre, quindi tra un mese, dopo l’avrebbe avvertita.
Terminò di comunicare tutte le coppie e fece caso a una in particolare: Misty Pope e Scorpius Malfoy, lei era una civetta tutta sghignazzi  e risatine che aveva salutato il biondo sul treno ed era stata palesemente ignorata, Rose rise tra se , “Chissà come la prenderò quell’idiota di Malfoy.Magari tra troll si capiscono.”
Finito di leggere Rose si affrettò ad andare a mangiare insieme a Lily che sembrava di pessimo umore, una volta sedute la Weasley decise di chiedere alla piccola Potter cosa avesse.
Dopo essersi guardata intorno guardinga disse”Sono realmente intenzionata a togliermi Frank dalla testa … ma non ci riesco: me lo trovo ovunque! Sta sempre con quella stupida a sbaciucchiarsi in qualche anfratto della sala comune o sulla riva del lago dove vado a leggere! Oggi è solo il primo giorno di lezione e li ho già incontrati cinque volte in cinque luoghi diversi di Hogwarts … non è normale.” E prese a fissare il suo pasticcio di carne nel piatto.
“Dai Lalla-Lilly devi far passare del tempo … non puoi stare così giù … vedrai che con il tempo non ti accorgerai più della loro presenza.”
“Ma cinque volte ! Cinque ! Non una ! Per Morgana!” Agitò le mano per sottolineare il concetto.
Rose voleva tirarle su il morale ancora un po’ ma proprio in quel momento si sedette Fred davanti a loro, quindi decise di cambiare discorso.
“Lily che dici di fare le selezioni per il Quidditch la prossima settimana? Visto che Steve e Hanna non ci sono più abbiamo bisogno di due cacciatori nuovi e tu sai tutto di questo sport.”
“Rosie il problema è proprio questo che so tutto … la pratica mi riesce più difficile.”
“Ah già .. dimenticavo” rispose scoraggiata.
“Dai Rose non ti preoccupare, qualcuno uscirà fuori, James ed io già abbiamo sparso la voce in sala comune … qualcuno capace lo troviamo sicuro!”
“Spero solo che visto che James è il capitano non si presentino quelle oche che vogliono solo mettersi in mostra, come l’anno scorso ti ricordi?”
“Sì! Quella mora che è per segnare si è lanciata dentro gli anelli prendendone in pieno volto uno rimarrà negli annali di Hogwarts!” E scoppiò in una risata che fece voltare tutto il tavolo e anche le due rosse si unirono al cugino.
Una volte ritornate in sala comune Rose era stanchissima e andò dritta nella stanza che divideva con Iris e altre tre ragazze, Magda era già in camera anche lei visibilmente distrutta dal primo giorno di lezioni, mentre Jude e Emily erano da qualche altra parte del castello.
Andò a controllare se Iris stesse bene ma dormiva profondamente e non voleva svegliarla quindi andò di filato in bagno a cambiarsi e si rifugiò sotto le coperte addormentandosi subito.
Rose si svegliò che sole era appena sorto, restò a godersi le coperte calde qualche minuto poi si alzò ed andò ad inciampare sui libri che il giorno prima aveva lasciato lì buttati,  notò un foglio volante proprio in cima al tomo di incantesimi.
Turni ronde per Rose Weasley, prefetto Grifondoro”
Lesse la rossa.
“A già mi sono completamente scordata di controllare.” Bisbigliò.
“COOOOOOOOSAAAAAAAAA ?!?!?!?!”
Le altre quattro ragazze scattarono sedute al grido della loro compagna di classe.
“QUELLO STUPIDO TROLL DI MONTAGNA! PER MORGANA MERLINO E TUTTI I MAGHI! MA COME SAREBBE?!?!?!?!”
“Ma cosa ti urli Rose?” chiese un’assonnata Jude.
Magda prese il suo cuscino e lo lanciò dritto in faccia alla Weasley aggiungendo” Noi stavamo dormendo scema! Sono le sei del mattino … lezione è tra due ore!”
“Scusate ragazze ma la Mcgranitt mi ha messo il primo mese di ronde solo con Malfoy ! è una cosa impossibile ! Andrò a dirgliene quattro o cinque dopo le lezioni vedrete! Rose Weasley non si lascia intimorire da nessuno!”
“Bene brava allora noi torniamo a dormire.”
Rose era furiosa, non poteva reggere anche solo mezz’ora in compagnia di quello stupido, arrogante, asociale e acido peggio di una donna di un Serpeverde.
Sconfortata al massimo andò a cambiarsi e prima di scendere a fare colazione si avvicinò al letto di Iris per chiedere si sentiva quella mattina.
“Rose non bene … ho tutto il naso chiuso …. E la gola mi brucia da morire.. dopo passo in infermeria per farmi dare qualcosa, non penso scendo per le prime ore … forse dopo pranzo:”
“Ok Iris non affaticare, e controlla con chi sei capitata allo scambio delle case, avrai una bella sorpresa, a dopo.” E le mandò un bacio con la mano.
Mentre raggiungeva la sala grande controllò l’orario delle lezione: prime due ore Erbologia … coi Serpeverde e poi a seguire Pozioni sempre coi Serpeverde, Rose voleva strozzare chi avesse organizzato l’orario di quell’anno, ma ancora di più voleva uccidere Scorpius, era l’unica persona in grado di irritarla.
Al tavolo della sua casa c’erano pochissime persone, una di queste era Lily.
“Ehi cugina!”
“Rosie, buongiorno!”
“Come va oggi? Meno depressa?”
“No, ho passato la notte insonne a pensare diversi modi per evitarli il più possibile … credi che possa cambiare Casa ?”
“Non penso che sia permesso , Lily. E invece pensi che io possa avvelenare qualcuno?”
“Non credo sia permesso neanche quello, perché?”
“Perché odio Malfoy e ho tutto il mese il giro ronde con lui! “
“Scorpius non è male, quando viene a casa nostra è sempre gentile con me e gli altri, anche James lo sopporta, e ti dico tutto!”
“Si ma quel viscido biondino mi odia e mi infastidisce … “
“Ma se a due giorni fa ridevate  insieme come vecchi amici!”
“E che vuol dire, scusa?”
“Beh secondo me devi provare a capirlo, a parlarci … poi vedi come va … sei sempre cosi allegra non ti incupire per queste sciocchezze!” suggerì Lily.
“Ok, ci proverò, ma  lo faccio solo per te.” Disse Rose e diede un bacio sulla guancia alla cugina.
Arrivata alla serra numero 3 per Erbologia la prima cosa che Rose notò era il pessimo umore di Albus.
“Ehi Al ! Come va? Che hai fatto?”
“Oi Rosie … hai visto gli abbinamenti per gli scambi?”
“Sì, stai con Iris, giusto? E allora?”
“E allora?” Fece eco il Serpeverde e con tono disperato continuò”cosa le dico Rose? Mi blocco sempre quando ce l’ho davanti! Non possiamo stare sei giorni muti!”
“Per cominciare dille che ti piace! Poi il resto andrà da se.”
“E cosi evidente, eh?”
 
“Certo ! Hai sempre evitato di dirmelo ma è palese ciccio! Diglielo!!!”
“Tu la fai così semplice … e se non le piaccio?”
“Sta sicuro che le piaci …”
“Ti ha detto qualcosa? Ti parla di me?” Chiese Albus rinsavito all’improvviso.
“No, non mi ha mai parlato di te in quei termini ma tutti adorano i Potter” e gli fece l’occhiolino.
Poi scappò via perché una figura bionda con occhi di ghiaccio si stava avvicinando.
Per tutta la lezione Rose evitò di guardare dalla parte del cugino e del suo migliore amico … avrebbe fatto come diceva Lily: lo avrebbe evitato e non gli avrebbe rivolto la parola anche se interpellata, beh non era proprio come le aveva detto la cugina ma ci si avvicinava parecchio secondo la rossa. Si concentrò solo sulla lezione tanto che alla fine aveva fatto guadagnare alla sua Casa 25 punti rispondendo bene ad ogni domanda che Neville poneva loro.
Finita la lezione si precipitò giù nei sotterranei per Pozioni, voleva a tutti i costi evitare persone sgradite, andava cosi di fretta che mancò un gradino delle scale e scivolò.
Avvenne tutto in pochissimi secondi: prima si sentì la terra mancare sotto i piedi e poi percepì la presa di due braccia intorno alla sua vita che la sorressero e le evitarono la caduta.
Rose si girò verso il suo salvatore e si ritrovò a pochi centimetri dai due occhi chiarissimi che poche sere prima l’avevano incantata, e che le fecero lo stesso effetto anche ora.
“Gra … grazie.” Si costrinse a dire.
“Stai più attenta Weasley!”
Disse Scorpius e la rossa lo vide arrossire e scappare in fondo le scale per raggiungere la classe.
Strano, ma che gli è preso? Comunque più cerco di evitarlo e più me lo ritrovo in mezzo alla bacchetta! In fondo … non è che mi dispiaccia cosi tanto guardarlo negli occhi … è l’unica parte che mostrano la sua vera fragilità, il resto è nascosto dal suo pessimo carattere.”
Poi Rose si sistemò al suo banco vicino Jude e cominciò a prendere appunti appena il professore cominciò a spiegare.
Il martedi dopo la rossa era nel campo di Quidditch e aspettava di vedere gli altri candidati al posto da cacciatori, il primo era andato malissimo: non solo non aveva segnato nulla ad anelli vuoti, ma aveva preso un bolide in viso perché non era riuscito ad evitarlo, dal momento che sulla scopa aveva la grazia di un Gigante.
La settimana non potè andare peggio di cosi: il calderone era esploso dopo che lo aveva prestato a quella idiota di Misty Pope, poi ad incantesimi le erano stati dati  i compiti aggiuntivi che aveva evitato la prima lezione, uno Snaso la aveva morsa cose che “ non era mai successa ad Hogwards, mai, anzi penso non sia mai successo e basta!” per citare Hagrid e la guaritrice della scuola e adesso queste schiappe a fare le selezioni. In più la preside non voleva sentir regioni: lei aveva deciso i turni e non li avrebbe cambiati per nessuno,il peggio poi doveva ancora venire: la sera avrebbe cominciato le ronde con Malfoy.
Rose in guardò intorno demoralizzata e vide sugli spalti il cugino Serpeverde e Scorpius che li osservavano ridendo.
 “Non gliela darò vinta, vinceremo la coppa delle casa anche quest’anno, fosse l’ultima cosa che faccio!”
 
 
 
 
Angolo autrice:
Ehilà! Tutto bene?
Il capitolo non mi piace più di tanto, ma dovevo far vedere come andavano le cose una volta ricominciata scuola. Il prossimo cap parlerà delle ronde di questi due … vedremo che cosa combineranno!
Come sempre ringrazio tutti quelli che leggono e quelli che l’hanno inserita tra le seguite-ricordate-preferite, anche se qualche recensione non mi farebbe proprio schifo …
Grazie ancora, baci a tutti!!
 

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Capitolo 6
*** Quando Rose e Scorpius girano soli per la scuola ***


Capitolo sei – Quando Rose e Scorpius girano soli per la scuola
 
 
“Spero che non siano cosi anche quelli che si presenteranno alle selezioni per il nostro nuovo cercatore, vero Scorp?”
“Eh già … almeno noi ne dobbiamo trovare solo uno … loro due, e per ora questi che si sono presentati non sono bravi neanche la metà di quanto lo erano Steve e Hanna!”
Scorpius e Albus erano seduti sugli spalti dello stadio da un’ora e avevano visto tutti e cinque i primi candidati: neanche uno si poteva anche solo avvicinare ad un cacciatore mediocre, la situazione si stava facendo preoccupante per i Grifondoro, mancano altri cinque ragazzi che dovevano provare e i due Serpeverde speravo che fossero scarsi quanto gli altri.
“Magari siamo fortunati e anche il rimanente è incapace! Ahhahahaha guarda la faccia di tua cugina Al! È davvero disperata.”
Perché stava ridendo di Rose?
Non devi pensare a lei, scemo che non sei altro!”
Poi gli venne in mente una cosa su cui non rifletteva da una settimana.
“Senti ma oggi è martedì?” chiese il biondo, per avere conferma.
“Sì, perché?”
“Oggi è il mio turno di ronda, che rottura di pluffe!”
“Ah già, senti fammi un favore: controllami Rose, quella inciampa ovunque di giorno, figuriamoci di notte.”
“In realtà stavo pensando di spingerla io per qualche rampa di scale e dare la colpa alla sua goffaggine.” Scherzò Malfoy. Non era proprio uno scherzo, perché aveva pensato varie volte a come farla stare zitta.
Scorpius con lei vicino si sentiva sempre inadatto, inferiore, lei era perfetta la più popolare della scuola, la figlia di due salvatori del mondo magico, lui invece figlio di un pentito, nipote di un pazzo e con il caratteraccio più brutto di tutta Hogwarts.
“Ahahaha, si lo so, è una persona pesante, ma non lo fa apposta, è difficile crescere in una famiglia come la nostra…”
“Stai parlando a me di famiglia? Ho due terzi dei parenti che sono ex Mangiamorte e il rimane che è morto per esserlo stato … “
“Già … in effetti vinci tu.” A diete un pacca sulla spalla di Scorpius per rincuorarlo.
“Stai pensando a come fare per Iris?” Chiese il biondo per cambiare discorso.
“No, rimando il problema a quando sarà.”
“Sempre il solito … glielo devi dire e lo sai benissimo.”
“Si lo so, avrò tutto il tempo del mondo una volta iniziata la settimana dello scambio.”
Ma sapevano entrambi che non le avrebbe confessato un bel niente.
 
 
A cena Rose era di pessimo umore, come tutto il rimanente della squadra: James(capitano nonché cercatore), Frank e Fred ( i due battitori), Zach Jordan ( il cacciatore), erano sprofondati in un silenzio da nervosismo.
“Andiamo ragazzi, alla fine Greg  e Zoe non sono male, con un po’ di allenamento miglioreranno …” cercò di tirare su il morale Lily.
James alzò gli occhi da piatto e replicò” Sì è vero sorellina, ma noi abbiamo bisogno di gente che sia migliore di così. La prima partita è a dicembre e noi dovremmo fare allenamenti almeno due volte a settimana per portarli al livello successivo di “non sono male”.” Poi si riconcentrò su piatto.
“Rose è andata cosi male?” chiese Iris.
“No, peggio.”
E nessuno parlò per il resto della cena.
 
“Tu non sei un Grifondoro o sbaglio?”
Scorpius si trovava di fronte al ritratto della signora grassa, si era lasciato convincere dal suo migliore amico ad andare a prendere la rossa direttamente al dormitorio per poi andare insieme nella sala trofei dove il custode li stava aspettando.
Il biondo non aveva la minima intensione di entrare: avrebbe aspettato che lei uscisse.
“No, infatti. Aspetto una persona.”
“Uh uh … appuntamento notturno? Ragazzo ricordati che tra dieci minuti c’è il coprifuoco … ma se vuoi conosco un posticino di cui nessuno sa l’esistenza …”
Ma proprio in quel momento Rose uscì e Scorpius rimase imbambolato a guardarla per alcuni secondi: gli occhi marroni e grandi brillavano alla luce della luna i cui raggi filtravano dalla finestra vicina, e i suoi capelli rosso fuoco erano scompigliati, Scorpius pensò fosse bellissima.
Oddio Scorpius è Weasley ! Smettila subito !”
“Cosa ci fai tu qui?”
“Tuo cugino mi ha obbligato a venire a prenderti … ha detto che di notte potresti combinare di tutto”
“Domani lo uccido , ma per chi mi ha pres…”
Ma Rose non finì la frase perché si ritrovò per terra: era inciampata nelle tende della finestra.
“Già .. per chi ti ha preso.”
E il biondo le offrì la mano per rialzarsi, Rose la accettò e si rimise in piedi.
Ha la mano calda …”
“Grazie” disse offesa la rossa.
“Di niente, se ti dovessi rompere qualcosa Albus se la prenderebbe con me!”
Arrivarono alla sala dei trofei in silenzio, appresero dal custode i corridoi che dovevano controllare e si avviarono. Erano tutte e due a disagio .
Beh, meglio se non diciamo nulla … devo ignorarlo in fondo … uffa però a stare zitta per mezz’ora di fila non ci riesco!”
“Cosa mi è preso prima? Perché la odio ma la trovo attraente ? Perché?”
Pensavano l’una e l’altro.
“Ahiaaa”
“Oddio e adesso che hai fatto?” chiese il biondo per niente sorpreso.
“Mi si sono impigliati i capelli alla statua, aiutami!”
Scorpius si avvicinò e cominciò a districare il groviglio: i capelli rosso fuoco di Rose erano intorcinati alla mano della statua di una vecchia strega intenta a intagliare una bacchetta.
Oltre che calde le sue mani sono anche delicate, chissà come … OK ROSE BASTA A PENSARE QUESTE COSE!!!”
Il ragazzo fece in un attimo.
“Certo che sei davvero un disastro … ma come fai? Sei sempre distratta eppure sei la più brillante a scuola, sei goffissima inciampi ovunque ma sei la ragazza più talentuosa su un manico di scopa che io abbia mai visto.”
Tutte e due si sorpresero per quei complimenti, Scorpius si pentì di aver detto così tanto, non doveva darle troppa confidenza.
“Beh grazie ma non hai mai visto mia zia Ginny cavalcare una scopa … Comunque per il resto non lo so come faccio, io sono io ventiquattro ore su ventiquattro  ma a cavallo di un manico di scopa o mentre leggo sono la Rose sicura, quella che non commette errori perché sono cose che amo fare, per il resto del tempo … per il resto del tempo invece sono la Rose goffa e imbranata.”
Disse lei con una semplicità che disarmò Scorpius e poi lei chiese a lui “E tu?”
“E tu cosa?”le fece eco il Serpeverde.
“Tu perché sei sempre scontroso? Perchè parli solo con Albus?”
“Ora parlo con te …”
“Hai capito cosa intendo non fare lo scemo … tu sei bravo quanto me in tutte le materie e come cacciatore della squadra dei Serpeverde sei formidabile.” Disse la rosse che subito abbassò lo sguardo: non sapeva neanche lei di pensare quelle cose su Malfoy, figurarsi a dirle ad alta voce al diretto interessato.
“Io non lo so, sono cosi e basta. Fin da quando ero piccolo mi hanno sempre scansato per via del mio cognome: ho imparato a vivere senza l’aiuto di nessuno e senza il bisogno di alcun amico.”
“E Albus?”
“Albus è l’unico che mi abbia mai chiesto come sto, lo ha fatto la prima volta sul treno al primo anno: da lì ho capito che lui, forse poteva capirmi o almeno avrebbe potuto volerlo fare, ed infatti … è il mio solo amico … ma mi va bene così: la gente non mi cerca ed io non cerco loro.” Lo aveva detto ad alta voce, lo aveva fatto davvero: si era aperto con Rose Weasley e lei ora lo guardava con occhi lucidi, ma non era pena quella che vedeva rispecchiata nei suoi occhi ma comprensione. Ma poi lei disse“Beh ti credo allora che ancora non hai dato il tuo primo bacio!”
“Ancora con questa storia ! Ma non puoi fatti gli affari tuoi!”
“Ecco che il caratteraccio ritorna … la mia era solo un’osservazione.”
“Un’osservazione inutile direi, ti ho detto già due volte che non ne voglio parlare! Specie con te!”
“Ma se sei asociale con chi ne vuoi parlare ? Ma chi ti si avvicinerà mai?” Rose stava gridando e non se ne accorse, ma ce l’aveva con se stessa: lui si era aperto e lei lo aveva deriso, le persone chiuse così si chiudono ancora di più, ma ormai il danno era stato fatto.
“A si lo sai che ti dico?”
“No che mi dici avanti!”
Scorpius le si avvicinò “Che mi hai rotto con questa storia” e le si avvicinò sempre più, poi accadde.
Rose non se lo aspettava minimamente, un attimo prima si urlavano in faccia e l’attimo dopo il biondo aveva appoggiato le sue labbra su quelle della Weasley e adesso la stava baciando.
Fu un bacio dolce e caldo che durò pochi istanti.
“Ecco cosi non ne parlerai più.” Le voltò le spalle e se ne andò.
Rose rimase a fissare il vuoto e il buio per almeno cinque minuti prima di realizzare quanto era successo.
Capì finalmente che era accaduto e l’unica cosa a cui riusciva a pensare erano gli occhi ghiaccio che si avvicinavano ai suoi: quegli occhi la stregavano. Non era arrabbiata e non era schifata, era sorpresa.
Non si aspettava il bacio e non si aspettava la voglia di rifarlo. Sentiva ancora la pressione delle labbra del biondo sulle sue … la cosa le piaceva, voleva che la sensazione  di quel contatto non svanisse.
Ma cosa cavolo sto facendo? Non posso volerlo ancora … sarò una reazione dettata dallo shock, sì sicuramente sarà quello …”
Stava per riavviarsi verso il dormitorio quando sentì dei passi avvicinarsi, alzò la bacchetta illuminata e di nuovo i due occhi azzurri la stavano fissando, sorrise involontariamente.
“Mancano ancora cinque minuti alla fine del turno, ti riaccompagno alla torre dei Grifondoro e me ne ritorno nei sotterranei.”
“O…Ok”
Rose non sapeva che dire … non sapeva che fare, si limitò a seguirlo fino al ritratto della signora grassa dove lui le disse “ Scusa per prima, ero arrabbiato non ho pensato a quello che facevo, non pensiamoci più. Buonanotte.”
“Buonanotte, e grazie.”
E gli sorrise. Scorpius sentì qualcosa che gli si agitò dentro mentre la ragazza aveva sorriso, e il cuore gli accelerò il battito, ignorò la cosa e si diresse di filato alle scale per andare via.
Entrata nella sala comune c’era pochissima gente e Rose doveva avere la faccio proprio sconvolta perché Iris e Lily le si avvicinarono e le chiesero quasi  in coro cosa avesse.
“Malfoy mi ha baciato.”
“COSAAA??”  esclamarono sconvolte.
“Si e poi se ne è andato piantandomi al buio da sola.”
“Che? Ma è pazzo?”
“Ma poi è venuto a riprendermi e mi ha accompagnata fino al ritratto.”
“Ok, ora andiamo nella nostra stanza e ci dici per filo e per segno cosa è successo”. Disse Iris.
Le tre si avviarono nel dormitorio femminile consce del fatto che non avrebbero chiuso occhio tutta la notte.
 
 
Angolo autrice:
Mi è piaciuto da matti scrivere questo capitolo ^^.
Allora ringrazio di cuore tutti quelli che hanno letto la storia e quelli  l’hanno messa tra le ricordate-preferite-seguite e un grazie speciale a chi l’ha recensita, siete fantastici **.
Spero di sentirvi.
Il prossimo si concentrerà sui pensieri di Scorpius ^^ , cosi capiamo cosa prova il biondo.
Baci a tutti.
 

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Capitolo 7
*** Quando fanno largo i dubbi ***


Image and video hosting by TinyPic Capitolo sette – Quando fanno largo i dubbi
 
 
Era uscito completamente di senno, ecco cosa era successo pochi minuti fa, aveva baciato Rose Weasley.
Ma cosa diavolo mi è preso? Possibile che lo abbia fatto davvero? E si l’ho fatto, ho ancora il sapore delle sue labbra che mi annebbia la mente … Ma perché ? Perché l’ho fatto? Ora che dico ad Albus? Niente non dico nulla, al massimo glielo dice lei, di certo io non faccio né dico più nulla, ho chiuso con i Weasley.”
Entrò nella sala comune completamente vuota, primo ostacolo andato.
Non fu così fortunato anche nella camera: Al era sveglio, stavo leggendo e appena lo vide chiuse il volume di Erbologia e osservò l’amico.
“Allora Scorp tutto ok?”
“Si, certo.”
“Sembri alquanto strano …”
“Ma no che ti viene in mente.”
“Che cosa avete fatto, è tornata intera Rose?”
Rose, a quel nome le venne in mente la figura alta e snella illuminata dalla luna, i capelli alla rinfusa, gli occhi grandi e marroni che lo guardavano e la bocca piena che gli sorrideva, allontanò un’altra volta quel pensiero.
“Che vuoi che abbiamo fatto? Il giro dei corridoi e basta, e non ti preoccupare tua cugina è perfettamente integra. Ora vado a dormine, ‘notte Al.”
Filò in bagno e subito dopo si rifugiò tra le coperte, ma aveva paura di perdersi in pensieri inopportuni.
Ok Scorpius alla fine che vuoi che sia? Non ne parlerete più, tu continuerai ad ignorarla e lei continuerò ad ignorare te , facile! Si una sciocchezza da nulla, farò come se niente fosse, e domenica quando ci sarà il nuovo turno di ronda con lei, non le parlerai né la toccherai in alcun modo, finirà così … non è mai successo nulla, niente di niente. Alla fine è stato solo un bacio e anche a stampo, non è nulla di serio … chissà lei cosa pensa … e che  mi frega di che pensa lei? Basta ho deciso non esiste e non è mai esistita una Rose Weasley.”
Scorpius si addormentò facendo questi pensieri ma la notte sognò statue di streghe, capelli rosso fuoco, sorrisi femminili, occhi marroni e Gorgosprizzi che fluttuavano nella Polvere Volante.
 
 
 
Qualche metro più su nella torre Grifondoro tre ragazze ancora parlano della strana cosa successa ad una di loro.
“In sostanza tu, però, cose ne pensi al riguardo?” chiese Lily.
Rose aveva detto per filo e per segno alle due amiche cose fosse accaduto poco prima col biondino.
“Io penso che lui fosse solo arrabbiato , lo ha fatto senza pensarci, non ha significato nulla, ed in fondo è stato un misero bacio, nulla di serio …” concluse la rossa.
“Sì anche secondo me è così, ma Rose sei certa che per te non abbia significato nulla?” sottolineò un’Iris alquanto preoccupata per l’amica.
“Sì assolutamente insomma ragazze io odio Scorpius Malfoy.”
“Io non ne sarei tanto sicura. Secondo me ti piace o almeno inizia a piacerti e lo stesso vale per lui.” Lily era convintissima di quelle parole ed erano pensieri che faceva da quando li aveva visti insieme alla cena di sua nonna.
“Non essere sciocca Lalla-Lilly, a me non piace Malfoy …” disse, ma stava seriamente riflettendo alla sentenza della cugina.
Mi piace? Oddio e se mi piace? Certo è carino, ha due occhi fantastici, è stato premuroso a riaccompagnarla al ritratto prima, ma per questo mi dovrebbe piacere? Come faccio a capire se mi sto innamorando di Scorpius? Quando si può dire che una persona ti piace realmente?” Pensò.
“Forse Lily ha ragione o forse no, dovete rifletterci tutte e due. Siete confusi ed ora come ora nessuno dei due ammetterebbe mai una cosa del genere.” Chiarì Iris.
Rose era sconvolta “ Oddio ragazze ! Dovreste dare consigli su Strega Oggi ! Davvero … non vi si può sentire! Ahahahaah! NO a me non piace lui e a lui non piaccio io ! Fine della storia.”
Mentì la Weasley perché in fondo lei era confusa e perché in fondo a Scorpius aveva pensato molto gli ultimi giorni. Cambiò repentinamente discorso.
“Piuttosto voi due??”
“Cosa intendi dire?” chiese la cugina.
“Intendo dire cosa volete fare con Albus e con Frank?”
“Io con Albus assolutamente nulla, siamo amici e basta … lo sai perfettamente.” Rispose Iris e guardò subito da un’altra parte.
“Io invece ho fatto un piano degli spostamenti di Frank e la civetta e sono più che sicura che non li incontrerò più in giro per il castello.” Fece eco la piccola Potter.
“Ed è inutile che cambi discorso!”
“Ma la questione Malfoy è conclusa ! Davvero ragazze, non c’è più nulla da dire, farò finta di nulla!”
“E ad Albus? Lo dirai?” chiese Iris.
“Se ne vuole parlare Scorpius per me va bene ma da me non saprà nulla, e spero neanche da voi due!”
“Ok promesso” disse Iris, “Certo bocca cucita” confermò Lily.
Poi presero a spettegolare di tutta la scuola parlando a bassa voce per non disturbare le altre: ma per fortuna tutte e tre avevano il sonno pesante e non si accorsero di nulla.
 
 
Scorpius dopo sogni agitati di cui ricordava poco, e quel poco riguardava Rose, si alzò di buon ora e andò subito a fare colazione, senza aspettare il suo migliore amico.
Nella sala comune c’era poca gente a cui il biondo non riservò neanche una sguardo: c’era un tacito accordo,  loro ignoravano lui e lui ignorava loro, e fino ad ora andava alla grande.
Entrando nella sala i suoi occhi andare subito al tavolo dei Grifondoro, ma chi cercava non era ancora arrivata.
Chissà se ha dormito … ma insomma che me ne frega? Perché ci penso?”
Consumò la sua colazione in silenzio e molto lentamente, ma i suoi metodi per perdere tempo non avevano funzionato: Rose non era ancora scesa a fare colazione, il biondo si diete dell’idiota mentalmente e si avviò fuori.
Una volta varcato l’arco per uscire, vide Caleb Flitt e Barnabas Zabini  che con fare sospetto trascinavano un ragazzino del primo anno dietro una colonna, Scorpius li seguì.
“Allora amico ti dico subito come funziona, ci devi almeno una volta a settimana cinque galeoni, sennò noi ti pestiamo. Che dici ti piace la proposta?”
Il ragazzino tremava di paura: Caleb e Barnabas erano il triplo di lui, pesavano almeno cento chili ognuno ed erano incredibilmente alti per la loro età.
Scorpius li prese alla spalle e disse” Allora amico ti dico subito come funziona ora io tolgo dieci punto alla nostra casa, poi avverto la preside della cosa. Che dite vi piace la proposta?”
“Vedi di sparire Malfoy o pestiamo anche te.”
“Ma per favore … ehi come ti chiami?” chiese al malcapitato.
“Mark … Mark Xeres.”
“Ok Mark vai a fare colazione, vedrai che questi due non ti daranno più fastidio.”
E il piccolo Tassorosso corse via.
“Ora vorrei vedere proprio cosa mi volete fare …”
“Io direi un bel niente” Aggiunse una voce da dietro.
“Ehi Potter tu stanne fuori.”
“Flitt se provi a minacciare mi fratello di nuovo ti faccio partire qualche arto” disse James, arrivato con Frank dopo l’arrivo di Albus.
I due a  quel punto in numero inferiore, andarono  via lanciando occhiatacce a destra e a manca.
“Grazie ragazzi, ma avevo la situazione sottocontrollo, quelli non sanno usare una bacchetta neanche leggendo le istruzioni.”
“Questo è perche non sanno leggere.”
Al suo di quella voce, della sua voce, Scorpius sussultò: anche Rose aveva visto la scena e stava per intervenire ma Albus era arrivato prima, e con lui tutti gli altri.
Rose sorrise a Scorpius e aggiunse:” Ben fatto Malfoy paladino della giustizia.”
“Sono Prefetto, devo farle queste cose.”
“Sì hai ragione, ti stava venendo ad aiutare ma Al mi ha preceduta, vabbè allora vado a mangiare, ci si vede in giro.”
“Si anche noi andiamo, se hai bisogno ancora basta un colpo di bacchetta e noi arriviamo, Malfoy.” Aggiunse Frank  e andò via con James di fianco.
“Hai già fatto colazione?”chiese Albus all’amico.
“Sì, fatto ora vado dalla McGranitt a dirle dell’accaduto, ci vediamo  a lezione.”
 
 
 
Al tavolo dei Grifondoro Rose pensava alla scena vista pochi minuti prima. Si era ritrovata a preoccuparsi come una matta non per il ragazzino vittima di bullismo, ma per Scorpius.
Sto impazzendo, non c’è altra soluzione. Insomma l’ho sempre saputo che noi Weasley non siamo del tutto normali, ma questo è troppo!”
“Guarda Rose c’è posta per te !” Urlò Iris, al che la rossa alzò lo sguardo e vide il gufo della madre avvicinarsi in picchiata e lasciare una lettera per poi riprendere il volo ed allontanarsi nuovamente.
Cara Rose,
qui è la mamma che scrive, e c’è anche tuo padre, ma non ti è venuto per caso in mente di mandarci una lettera per avvisarci come è andato la prima settimana di lezione? Tuo fratello ce ne ha inviate già due, siamo stati terribilmente preoccupati per te anche perché abbiamo saputo che sei stata morsa da uno Snaso.
Mi sono documentata e non dovrebbe essere nocivo, non ci sono mai stati casi prima del tuo, ma non si parla da nessuna parte di veleno di Snaso quindi sono abbastanza tranquilla.
Facci sapere tue notizie e sta lontana dai guai.
Baci, mamma e papà.”
Dopo le lezioni le avrebbe mandato una lettera di risposta, ora stava facendo tardi per le prime ore quindi si avviò subito insieme a Iris all’aula di Trasfigurazione.
 
 
Scorpius passò il resto della settima tranquillo: il fatto con i due idioti si era risolto con un punizione per loro, ma la preside aveva detto loro che li avrebbe espulsi se sarebbe riavventa la cosa “ Il bullismo non è tollerato ad Hogwarts (*) e voglio che questo sia chiaro, non permetterò che accada di nuovo” aveva detto la McGranitt.
Il biondo e la rossa non si erano più parlati da quella mattina e si incrociavano di rado, poi quando lo facevano Scorpius annuiva leggermente dalla parte di Rose e si dileguava più veloce del vento. Rose si ritrovò dispiaciuta della cosa, e non vedeva l’ora che arrivasse domenica per poterlo vedere, ma ancora non capiva bene la natura dei suoi sentimenti: era presa da continui dubbi.
Gli stessi dubbi affliggevano il Serpeverde, voleva ignorare la ragazza ma nel contempo voleva parlarci ed ormai la sognava tutte le notti, era disperato non sapeva cosa fare, per ora evitava il più possibile di avere interazioni con lei, ma ormai domenica sera era arrivata e con lei anche il loro turno di ronda.
Aveva deciso di andarla a prendere come aveva fatto martedi, giusto per essere gentile e per fare un favore al suo migliore amico.
Lei al solito usci con i capelli in disordine ma con un sorriso così radioso da far spezzare il fiato al biondo.
“Buonasera Malfoy”
“Ciao.”
E le voltò le spalle, i due presero a camminare in silenzio fino all’arrivo della sala trofei dove , come la scorsa sera, il custode disse loro i corridoi da controllare.
Girarono senza parlare per molto tempo poi Rose chiese:”Le selezioni per il Quidditch sono andate bene mi ha detto Albus, beati voi.”
“Si la ragazza che abbiamo preso, Tracy Mcfly, è piuttosto brava.”
“Ah Tracy … farò con lei lo scambio in marzo.”
“Mmm buon per te.” Basta, chiuso lì, non si dissero nulla per tutto il resto della ronda poi Scorpius la riaccompagnò alla sua sala comune e se ne ritornò. Rose era tentata di dirgli qualcosa prima che lui andasse via ma non voleva sembrare inopportuna e non sapeva ancora bene che provava per il ragazzo, quindi stette zitta e gli augurò la buona notte.
Il Serpeverde non sapeva se essere felice perché il suo piano per ignorarla era riuscito o se esserne rattristato.
Avrebbe voluto parlare ancora con la rossa, ma non sapeva cosa dire, non sapeva se lei si fosse infastidita del bacio,non sapeva niente: Malfoy era in difficoltà pensava giorno e notte ad una ragazza che odiava.
“Ma a questo punto la odio davvero? Voglio davvero continuare ad ignorarla?”
 
 
 
Angolo autrice:


Buonsalve gente!
Allora il capitolo mi piace una cifra, anche se forse è un po’insulso(?) non so, ai posteri l’ardua sentenza !
Fatemi sapere che ne pensate …
Ringrazio come al solito voi che leggete e voi che commentate e un grazie particolare a  _RedRose_ che mi ha realizzato il banner che avete visto a inizio capitolo ! Grazie mille cara ! <3
Allora vi lascio sperando in qualche commento !  Il prossimo capitolo visto che si svolgerà nel mese di ottobre e ci sarà la festa di Halloween lo pubblicherò proprio giovedì 31 … allora  a presto!
Baci baci.
(*) vi ricorda qualcosa? Beh ho pensato che suonasse proprio bene … grande Silente !

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Capitolo 8
*** Quando ottobre arriva e finisce ***


Image and video hosting by TinyPic Capitolo otto – Quando ottobre arriva e finisce
 
 
Rose si accorse con orrore che quello era l’ultimo giorno di settembre. Non aveva riflettuto appieno che cosa questo comportasse, fino a quel momento.
Non rivedrò più Scorpius sola …”
Le loro ronde erano entrate con piacevole sorpresa per la rossa a far parte della sua routine, dopo l’inizio disastroso si erano fatte più leggere e con il ragazzo ora si trovava a proprio agio, il problema era che Scorpius non le parlava né si rivolgeva in alcun modo a lei al di fuori di quella mezz’ora notturna. La rossa ne voleva parlare con lui ma aveva deciso  che finchè non avesse chiarito con se stessa cosa provava per Scorpius non poteva parlarne col diretto interessato. Il problema era che non ne parlava proprio con nessuno … non ne aveva il coraggio, anche se , ne era certa, Lily aveva capito che qualcosa bolliva nel calderone, perché chiedeva, con nascente curiosità, come fosse andata ogni volta che Rose tornava nella sala comune dalla sua ronda.
Ora stava girando affianco al biondo in quello che doveva essere l’ultimo dei loro giri insieme: il prossimo lo avrebbero avuto in gennaio .
“Così anche settembre è finito …” disse Rosse osservandolo attentamente in cerca di una qualche sua reazione.
“Eh già, finito, … e domani tuo cugino inizia  con lo scambio-case … sapessi quanto è agitato.”
“Oh è vero ! Me ne ero completamente dimenticata … ma lui sarà nella nostra sala comune o Iris nella vostra?”
“Comincia con lui nella vostra … vorrei proprio esserci, davvero ! Sarà muto tutto il tempo … non guarderà mai negli occhi Iris neanche per un attimo.”
“Beh poverino ! In fondo non è mica un reato innamorarsi di una persona!”  Perché reagiva cosi? Non stava parlando di lei … “ Ma forse potrebbe capitarmi, se già non mi è capitato.”
E guardò intensamente negli occhi il suo interlocutore tant’è che arrossirono e distolsero lo sguardo nello stesso istante ambedue.
“La mia era solo una battuta … ma spero che si sciolga, così può confessargli quello che prova, almeno.”
Ancora una volta Rose si sentì chiamata in causa ma non seppe il perché.
“Si questo lo potrebbe fare, ma forse ancora non è sicuro dei suoi sentimenti.”
“Lui sa benissimo quello che prova per Iris, solo che non ha il coraggio di dirlo a lei.” Ribatté il biondo.
“Sì, essere sinceri non è facile, specie con noi stessi … “ La rossa ormai non stava più parlando di Albus, qualcosa nella sua mente si era smosso.
“Invece questo è l’ultimo turno che abbiamo per questo trimestre.” Disse Rose.
“Ah davvero? Non lo sapevo “ mentì Scorpius, lo sapeva eccome, aveva controllato gli orari tre volte quella mattina, come se sperasse che cambiassero e apparisse un abbinamento diverso.
“Sì, il prossimo sarà  Gennaio, peccato vero?” Oddio che aveva detto? Il cuore le prese a battere all’impazzata  ma era curiosa di sapere cosa rispondesse il biondo.
“Si, anche se adesso potrò stare più tranquillo e non preoccuparmi per le tue ossa ogni due secondi …”
“Lui si preoccupa per me? O per Morgana ! Perché sono cosi felice di saperlo?”
Anche se voleva essere una battuta, Rose la prese come un complimento e non si accorse dell’inizio della scalina, cosi inciampò a faccia in giù.
“Ecco appunto ! Non ti smentisci mai! Ahahaah “ e cominciò a ridere di gusto mentre cercava di tirare su la ragazza, che si unì alla risata.
Quanto è bella quando ride.” Scorpius sapeva cosa gli stava succedendo ma non voleva ammetterlo con se stesso e con gli altri. Pensava a Rose continuamente e la sognava tutte le notti, pregava di incontrarla nei corridoi e sperava di vedere il suo sorriso ogni giorno, ma lui era sicuro che lei non desiderava le stesse cose e cercava di evitarla il più delle volte, e non le parlava neanche se costretto: stava imparando a reprimere i suoi sentimenti.
Non era neanche andato tanto a fondo su di essi: non poteva attaccarsi a lei ulteriormente , lei non era interessata e nei prossimi mesi senza ronde avrebbe imparato a dimenticarla e lasciarsi alla spalle questo rapporto che non capiva se fosse amicizia o qualcosa di più: non lo avrebbe mai compreso perché lo stava per soffocare.
“Oddio scusami tanto ! Non riesco a non inciampare ovunque”
“Comunque tutto ok?”
“Si si benissimo … grazie” rispose timida la Grifondoro.
“Oh guarda l’ora ! è tardi … ti riaccompagno alla torre, andiamo.”
Arrivarono in pochissimo tempo e Rose si ritrovò a salutare qualcuno che non voleva che se ne andasse.
“Allora buonanotte e grazie di tutto … Ci si becca in giro.” Disse la rossa e fece l’occhiolino al Serpeverde, il quale si avvicinò alla ragazza e le scoccò un bacio sulla guancia, lei avvampò.
“ ‘Notte” e si diresse verso i sotterranei.
Le farfalle stavano divorando lo stomaco di Rose che in quel momento realizzò in un attimo cosa provasse.
Oddio! Sono cotta di Scorpius Malfoy.”
Il ragazzo stava ritornando nella sua sala comune quasi correndo.
L’ho fatto di nuovo ! Sono uno stupido uno stupido! Almeno le ronde sono finite, ora non avrò davvero più il coraggio di guardarla in faccia, la devo dimenticare, punto e basta.”
Scorpius voleva un ultimo contatto con la ragazza prima di cancellarla dalla mente, e lo aveva fatto, ma ora sentiva come se un pezzo di cuore si era staccato dal resto, non si soffermò sul quel pensiero perché arrivato in camera trovò il suo migliore amico che stava avendo un vera e propria crisi di panico.
 
 
 
Rose dopo la scoperta dei suoi sentimenti verso il biondino, si fece più sospettosa e maldestra: inciampava ovunque andasse si era procurata più lividi del solito, in più aveva paura che qualcuno capisse cosa nutriva nei confronti di Scorpius, quindi non parlava mai del ragazzo e evitava accuratamente di rispondere a domande che lo riguardassero. Nella settimana successiva si concentrò su Albus e Iris per evitare di rispondere alle mille domande e dubbi che le frullavano per la testa. I due però erano silenziosi e calmi. Si scambiavano poche battute in pubblico e sembravano tranquillissimi l’uno nel confronti dell’altra.
Rose interrogò varie volte durante la settimana l’amica per vedere come andasse e lei le rispondeva sempre” Ma come vuoi che vada Rosie? Tutto bene, poi lo vedi anche tu, no?” e spariva per delle ore, la rossa la vedeva pochissimo e vedeva pochissimo anche suo cugino, si stava facendo piuttosto sospettosa al riguardo.
Il  venerdì a cena, quando Iris era alla tavolata dei Serpeverde Rose chiese anche a Lily cosa ne pensasse.
“Secondo me vogliono stare soli … dicono che vanno in biblioteca … beh, in biblioteca non si legge soltanto” le rispose la piccola Potter con aria di chi ne sa molto sull’argomento.
“E tu che ne sai?”
“Sento parecchie storie al riguardo da James, Fred e compagnia bella …”
“Sì ma perché non me lo dice?”
“Lo sai come sono fatti … vogliono tenersi le cose per loro .. ma forse Al potrebbe cedere ad un interrogatorio fatto da noi due.” Disse Lily.
La settimana dello scambio passò e con essa anche ottobre senza che Rose avesse potuto parlare seriamente della questione né con Iris né con Albus. Comunque la cosa gli era stata d’aiuto, tra questo e la montagna di compiti che aveva, pensava pochissimo all’inconveniente biondo.
Come al solito lui la evitava come la peste di drago, e non si erano rivolti parola per tutto il mese, la rossa ormai non si faceva più domande in merito lo aveva capito: a lui lei non interessava, lui è sempre stato un troll solitario e un bacetto sulla guancia non avrebbe cambiato nulla.
“Domani c’è il party di Halloween ! Allora andiamo noi tre insieme?” chiese Rose seduta a gambe incrociate sul letto di Lily.
“Sì certo, anche se io ho un accompagnatore, ma starò con voi lo stesso …” rispose Iris.
“Che cosa ??? Ma chi è?” urlò la rossa, avendo già in mente chi potesse essere.
“Lo scoprirai domani”.
“Anche io per la verità ci vado con qualcuno” disse Lily.
Rose era sconvolta.
“Ok fatemi capire bene, non solo sarò l’unica single del gruppo, ma in più neanche mi avete minimamente accennato la cosa ! E dì un po’ Lalla-Lilli chi è il tuo ragazzo?”
“Me lo ha chiesto ieri … pensavo di venire con voi e basta, è stata una sorpresa anche per me … è Patrick Versol è un Corvonero del quarto anno … avete presente?”
“Ah credo di aver capito, beh bel ragazzo” disse Iris entusiasta.
“Io sono shoccata ragazze, davvero! Spero solo che non mi abbandoniate o dovrò parlare da sola tutta la serata.”
“Già lo fai normalmente, non ti cambia più di tanto.” La prese in giro la cugina, al che tutte e tre risero e cominciarono a tirarsi cuscini a vicenda.
 
 
Tutta Hogwarts era riversata nella sala grande addobbata a tema Halloween. C’erano pipistrelli che svolazzavano sopra le teste degli studenti, zucche decorative qua e là e tutto era nero e arancione, in più i fantasmi si preoccupavano di fare scherzi e apparire e scomparire a loro piacimento. Tutti i ragazzi erano vestiti con abiti Babbani, qualcuno decretò anni addietro che se in questo giorno i Babbani si vestivano da streghe, le streghe si sarebbero vestite da Babbani. Rose indossava dei jeans e una maglietta blu elettrico, inoltre aveva legato i capelli in una coda altissima che le tirava la faccia, ma Iris aveva insistito per quella pettinatura “ Ti valorizza il bellissimo viso che hai e ti illumina gli occhi” bla bla bla … Tutte sciocchezza secondo la rossa.
Rose e Lily erano appena arrivate e si unì a loro Patrick che portò loro da bere e poi si tuffò in una conversazione con la piccola Potter, lasciando Rose coi suoi pensieri.
Scrutò la sala per trovare traccia di Iris e Albus, che anche se non lo avevano detto, la ragazza era sicura venissero insieme, poi però si ritrovò a voler disperatamente  guardare se apparisse Scorpius. Neanche il tempo di dire “burrobirra” che Rose incontrò i due occhi che la facevano sussultare ogni volta che li incrociava. Le sue ginocchia presero a tremare e il suo cuore accelerò i battiti, decise di avvicinarsi a lui lasciando Lily e il suo accompagnatore a parlare di Quidditch.
“Ehilà straniero!”
“Oddio per Merlino che cosa ho detto? Adesso mi sotterro.”
Ciao Weasley.”
“È un po’ che non ci incontriamo o che mi salvi da qualche scalino assassino …”
Ok perché non riesco a fare un discorso di senso compiuto ora ?”
Sì, infatti, spero che non ti abbiamo causato danni ultimamente …”
“No, tranquillo sono ancora tutta intera.”
Scorpius era parecchio nervoso, non la vedeva da un po’ e non parlavano da quella sera. I sentimenti per lei non era cambiati di una virgola e non sapeva come comportarsi, voleva conoscerla meglio, voleva parlare fino a perdere la voce con lei ma nel frattempo era spaventato, spaventato a morte sull’opinione che lei aveva di lui.
“Hai visto Albus?” chiese poi la rossa.
“No ancora deve scendere, credo che avrai un colpo quando vedrai con chi è venuto.”
“Beh penso di saperlo, me lo hanno nascosto ma l’ho capito che Iris e quello scemo di mio cugino si frequentano.”
“Si, non lo hanno detto neanche a me, li ho scoperti mentre si baciavano giusto ieri e a quel punto non hanno più potuto negare l’evidenza.”
“Eccoli per l’appunto!” Esclamò Rose arrabbiata e si fiondò sulla coppia appena giunta pensando che Scorpius la seguisse.
“Ora voi due ci spiegate TUTTO , perché sono alquanto offesa …”
“Scusa a te e a chi?”
Rose si girò e non trovò affianco la figura del biondo, lo cercò tra la folla e lo vide parlare con Misty Pope.
Ma non mi posso allontanare un attimo che quella stupida oca gli si piomba addosso … ora vado là e la schianto, poi voglio vedere come fa a sghignazzare col mio Scorpius … Per Merlino! Non è mio … oppure si?”
Rose era davvero arrabbiata e in più c’era una lotta nella sua mente per decidere se poteva parlare del Serpeverde come di una sua proprietà.
Il gene Weasley della pazzia incontrollata prende il sopravvento ! Lui non è mio, almeno finche non gli rilevo i miei sentimenti e lui li ricambia … cosa pressoché impossibile …”
Lasciò che il gene Granger si impossessasse di lei e si girò nuovamente verso la coppia con la faccia di chi vuole spiegazione.
“Oh Rosie scusami ! Albus voleva dirtelo ma io ho insistito per vedere se funzionava e annunciarlo ufficialmente, ti prego perdonami.”
“Ti perdono solo se mi dici che funziona !”
“Cretina è ovvio che va tutto bene sennò mica venivamo in pubblico insieme!” Chiarì Albus.
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!! Sono felice per voi !! Dobbiamo dirlo a Lalla-Lilli.”
Urlò la rossa.
“Io intanto vi porto da bere.” E si allontanò sorridendo a Iris.
“Allora ti piace, vero? È proprio un bravo ragazzo.”
“Oh Rosie ! Lo adoro … mi ha confessato i suoi sentimenti all’inizio della settimana dello scambio e da allora non riesco a stargli lontana per più di dieci minuti … sono una sciocca.”
“Ma che dici ! Certo potevi tenermi in considerazione però … ora che ci penso … hai fatto bene a capire prima i tuoi sentimenti e poi a confessarli agli altri.”
Rose capiva Iris, in fondo era nella stessa situazione, solo che lei non sarebbe mai riuscita a dire a Scorpius  quello che provava e di conseguenza non lo avrebbe scoperto nessuno.
Si girò per vedere se quell’Avvincino stava ancora incollata al biondo, ma appena lo fece si scontrò con quest’ultimo. Gli sorrise appena lo vide “Sempre cosi … non riusciamo a non scontarci”
“Eh già …” e sorrise, Rose si sentì mancare l’aria e il cuore le era arrivato in gola, aveva voglia di toccarlo, di stringerlo, ma si limitò a sorridergli a sua volta. Scorpius avvampò, non riusciva a  smettere di guardarla, con la coda i suoi occhi risaltavano e lo guardavano fisso.
“Scusami” disse la rossa.
“Figurati, stavo venendo a parlare con voi, mi sono liberato di quella, di cui neanche so il nome.”
“Ah quella è Misty Pope, con cui farai lo scambio-casa.”
“Oddio, davvero? Per Merlino.”
“Di cosa parlate ?” Si intromise Albus.
“Della nuova ammiratrice di Scorpius.” Disse Rose quasi con rabbia e sicuramente con disprezzo, la cosa non sfuggì a Iris che assunse un’aria interrogativa.
“Ma quale ammiratrice … io non le do confidenza, comunque.” Si vergognò il biondo.
Anche perché chi mi piace è un’altra, una che probabilmente non mi si fila.” Pensò fra se.
Rose a quelle parole si sentì risollevata, ma poco, stava diventando gelosa.
Geni Granger a me !” pensò la Grifondoro.
“Beh Scorpius allora ti dovrai dar da fare, finalmente.” Aggiunse Albus.
Rose stava per prenderlo a schiaffi.
“Piuttosto dov’è Lily? Cerchiamola!” Cambiò discorso la rossa, anche perché non voleva assolutamente sentire la risposta del biondo.
Una volta trovata Lily che parlava ancora con Patrick la serata finì piuttosto in fretta, Rose ormai era angosciata e non prestava ascolto a nessuno, annuiva distrattamente e beveva litri di succo di zucca giusto per fare qualcosa. Una volta salite in camere Iris le chiese cosa avesse avuto nel fine serata.
“Sei cambiata dopo che Albus ha detto quella cosa a Scorpius.”
“Ma quale cosa?” Fece per svagare Rose.
“Oh Rosie non me la racconti giusta, lo sai che ti capisco al volo.”
“Ora andiamo a dormire.”
Rose restò tutta la notte sveglia indecisa se raccontare o meno a Iris di quello che provava per Scorpius, voleva aspettare un altro po’ ma prima o poi glielo avrebbe rivelato, in fondo era la sua migliore amica.
 
 
 
Angolo autrice:
Salve a tutti gente!
Buon Halloween!
Allora che ne pensate? Nel prossimo capitolo Rose confesserà a qualcuno cosa prova per il biondino ! Nella mia mente la storia è tutta ben delineata, solo sulla fine sono indecisa …
Come sempre ringrazio tutti voi lettori e spero che vi farete sentire con qualche recensione
 …. Vi prego ç.ç …
Grazie a _RedRose_ che ha realizzato il banner che avete visto, <3.
Vi lascio, per ora.
XX

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Capitolo 9
*** Quando tutti lo sanno tranne Rose ***


Image and video hosting by TinyPic Capitolo nove – Quando tutti lo sanno tranne Rose
 
Rose era completamente andata. Girava nel castello come un fantasma alla ricerca dell’unica persona che fino a allora era riuscita a farle battere il cuore, quando non aveva lezione coi Serpeverde immaginava che lui aprisse la porta da un momento all’altro con una banale scusa e in realtà lo faceva solo per vedere lei.
Era sicura che tutte le voci appartenessero a lui e ogni tanto qualcuno assumeva le sembianze di Scorpius Malfoy, ormai la rossa lo sapeva: era pazza del biondino, e per pazza intendeva completamente uscita di testa.
 
La mattina del sedici novembre Rose capì che doveva confessare a qualcuno cosa provava, e chi meglio di Lily poteva capirla? Insomma lei aveva vissuto tutto questo con Frank, un amore non corrisposto. Decise che il momento doveva essere quel giorno.
Adesso o mai più, o glielo dico oggi o domani mi ricoverano al San Mungo, oddio ma lì lavora Draco Malfoy, non posso andare neanche lì per la barba di Merlino, impazzirei anche di più..!”
Dopo pranzo quel giorno non ci sarebbero state le lezioni pomeridiane quindi la rossa decise di trascinare la cugina sulle sponde del Lago Nero e di sfogarsi.
“Lily, seguimi! Immediatamente …” disse in tono minaccioso.
“Ma veramente avrei un appuntamento con Patr … aooo!”
La piccola Potter non fece in tempo a finire la frase che Rose già la stava trascinando per un braccia verso l’uscita del castello, pronta anche ad usare un incantesimo pur di farla venire dove aveva deciso.
“Lalla-Lilli è questione di vita o di morte ! VIENI!”
“Ok, ok fammi avvertire Patrick e ti raggiungo in un attimo, stai tranquilla.”
Rose non parve molto convinta della risposta di Lily ma si avviò verso il Lago senza dire una parola e con l’espressione di chi è stato appena offeso.
Appoggiata al tronco di un albero la Weasley osservava l’orizzonte: il cielo era limpidissimo quel giorno, il che le ricordò gli occhi di Scorpius, e non faceva neanche tanto freddo per gli standard della Scozia.
“Allora Rosie cosa succede?”
La rossa si spaventò ma appena Lily le si sistemò accanto si rilassò e cominciò a parlare.
“Allora, non so bene come dirtelo, quindi sarò breve e concisa.”
Le due si guardarono  fisse negli occhi per alcuni secondi, alla fine confessò “ Mi piace Malfoy.”
E abbassò lo sguardo sulle sue gambe incrociate; nessuna delle due disse niente per parecchio tempo, poi Lily cominciò” Beh lo sapevo ! Sono alcune settimane che sei strana, più del solito, hai cominciato a mangiare di meno e ogni volta che esce fuori il nome di Scorpius o sospiri o ti agiti e cominci a cercarlo voltandoti a destra e a sinistra.”
“Sì, lo so che è evidente … “
“A lui lo hai detto? O ad Al? O a Iris?”
“No, non lo sa nessuno solo tu ed io … ma te lo dovevo dire. Lily io sto impazzendo! Davvero! Lo immagino ovunque, sento la sua voce provenire anche dalle statue! Tu come hai fatto con Frank?”
“Beh , era un po’ diverso … insomma io sapevo di non avere possibilità con Paciock, mentre tu con Malfoy …”
“Aspetta un secondo Lalla-Lilli” la interruppe Rose” credi che io possa piacere a Scorpius? E poi perché tu non potresti piacere a Frank?”
“Primo penso proprio che tu piaccia a Scorpius, e di questo ne sono quasi certa; secondo poi, insomma con Frank siamo come fratelli! Mi considera una cugina a tutti gli effetti! Era una stupida cotta, che comunque ho quasi superato del tutto , ora mi vedo con Patrick e penso di continuare a frequentarlo ancora per molto tempo.”
“Impossibile che io piaccia a Scorpius, ti sbagli Lily …” rispose amareggiata la rossa con gli occhi lucidi.
“Rosie, devi dirglielo ! Devi provare ! Secondo me ti sorprenderà.” Insistette Lily, pienamente convinta del suggerimento.
“Ho paura … insomma alla ronde abbiamo parlato tantissimo, ho scoperto il vero Scorpius, quello che non è scontroso, quello che è gentile e mi viene a prendere al dormitorio e mi ci riaccompagna, quello che mi salva da tutti gli scalini di questa scuola, e Lily ce ne sono tantissimi a Hogwarts …. Ma poi, durante le lezione non mi guarda e quando ci incontriamo nei corridoi mi evita, cambia proprio strada.”
“Non hai mai pensato alla possibilità che sia timido? Non tutti sono una carica di energia come te, ultimamente meno, magari anche lui pensa di non piacerti …”
“Dici?”
“Dico, dico.”
Rose non era ne tutta convinta, ma d’altronde se non ci provava neanche a dirglielo non lo avrebbe mai saputo, in effetti la situazione non poteva andare peggio di cosi: non si parlavano in ogni caso.
“Ma se poi mi dice che non gli piaccio che faccio?”
“E se ti dice che gli piaci invece? Che faresti in quel caso?”
“Devo riflettere … ma grazie mille Lily … sei stupenda.”
“Senti ma Iris?”
“Oh non lo so è da qualche parte con Albus … a proposito ti prego di non dire niente a nessuno dei due! Ti scongiuro, almeno finchè non lo dico anche a Scorpius.”
“Sì, si certo … non me lo devi neanche dire.”
Restarono ancora sedute sul prato all’ombra dell’albero a godersi le ultime ore di sole, poi una volta fatto buio rientrarono, e Rose restò di sasso quando vide seduti al tavolo Grifondoro Albus e Scorpius che cenavano.
 
 
 
Scorpius si era lasciato convincere a sedere al tavolo dei Grifondoro quella sera, si era dimostrano contrario all’inizio per non destare sospetti con il migliore amico, ma alla fine aveva ceduto apparentemente con riluttanza. Era stato agitato da quando si era seduto sulla panca, aspettando con ansia l’arrivo di Rose,che quando arrivò non nascose la sua sorpresa, ma si riprese quasi subito e gli si sedette  vicino. Il biondo la trovava splendida come sempre: i capelli ramati erano ancora più rossi, forse si adattavano alla stagione autunnale e i suoi occhi marroni brillano, appena accomodata a tavola rivolse un sorriso al Serpeverde che andò in ipoventilazione e dovette bere un po’ d’acqua per riprendersi.
“Quindi Scorp, tutto apposto?” Chiese Rose.
“Oh si certo, certo, tutto bene.” Rispose una volta ripreso il biondo.
“In realtà l’ho dovuto costringere a sedersi qui con noi oggi … “ Disse Albus e Rose guardò Lily che capì al volo l’espressione eloquente della cugina come se volesse dire “te lo avevo detto.”
“ Solo che non mi sembrava conveniente, insomma … non so se mi spiego” si giustificò Scorpius.
“Oh ma andiamo! Ora le case devono far forza tra loro, ci dividono solo perchè non abbiamo un dormitorio grande abbastanza da farci entrare tutti.” Disse molto soddisfatta la piccola Potter.
“Lily ha ragione ! Scorp a noi fa piacere vederti qui con noi, vero Rosie?” Chiese Iris.
“Ovvio, ovvio.” Rispose imbarazzatissimo la Weasley “I tempi cambiano” aggiunse poi, servendosi una generosa porzione di patate.
“Scusate, avete ragione” rispose il biondo.
Scorpius era imbarazzato, non solo perché lui a quel tavolo voleva mangiarci ma doveva recitare la parte del sostenuto con Albus sennò si sarebbe insospettito, e quindi quelle cose che aveva detto non le pensava, ma anche e soprattutto perché era seduto vicino a Rose. Non sapeva cosa dire e dopo la figuraccia che aveva fatto non voleva dire nulla, quindi restò in silenzio per il resto della cena temendo di fare di nuovo la figura dello scontroso. Rose, dall’altro canto, prese il suo silenzio come un evidente manifestazione dell’antipatia che il ragazzo provava nei suoi confronti, e si sconfortò, cadendo in depressione e non disse una parola per tutta la durata del pasto. Al momento dei saluti Rose era così giù di corda che salutò tutti con un generico ciao e salì nel dormitorio.
Scorpius sapeva che qualcosa non andava in Rose, ma attribuì la cosa alla stanchezza  e demoralizzato scese nei sotterranei per andare nella sala comune dei Serpeverde.
 
 
Passarono i giorni e poi le settimane e Rose non sapeva che fare … era indecisa se confessare o meno i suoi sentimenti a Scorpius, rimandava sempre al giorno dopo la decisione. Arrivati però all’ultimo giorno di lezione prima delle vacanze natalizie la rossa, spinta da Lily, si convinse che quello era il giorno adatto, poi comunque non lo avrebbe rivisto per due settimana e la cosa sarebbe morta sul nascere.
Era decisa: tant’è che prima della cena andò di fronde il muro che celava il dormitorio dei Serpeverde e aspettò che qualcuno uscisse per entrare.
La persona che uscì per prima era proprio colui che la rossa stava cercando.
“Weasley cosa ci fai qui?”
“Ciao anche a te Malfoy … in realtà ti stavo cercando.”
“Mi stavi cercando …?”
“Sì beh ecco io … io … ti devo chiedere una cosa …” disse imbarazzata la ragazza, contorcendosi le dita tra i capelli per il nervoso.
Ma proprio in quel momento qualcun altro uscì dal ritratto: Albus.
“Ohi Rosie proprio te cercavo! La nonna ci ha mandato un gufo e ha detto che quest’anno staremo alla Tana per tutta la durata delle vacanze, ha anche invitato Iris e Scorpius per un paio di giorni … Aspetta ma perché sei qui?”
Rose rimase spiazzata sia dalla notizia che Scorpius avrebbe passato dei giorni alla Tana con loro sia dalla domanda a brucia pelo che Albus le aveva posto , quindi nel panico più totale disse” Ma per questo, per chiedere conferma … me lo stava dicendo appunto Hugo e volevo chiedere a Scorpius quando sarebbe venuto, cosi avverto anche Iris …” inventò Rose.
“Oh beh lui viene per capodanno … dal ventinove al primo e poi partiamo insieme per la scuola come a settembre … comunque ad Iris lo posso dire anche io …”
“Ah già, ora state insieme, me l’ero quasi dimenticato ahahaha.” Disse istericamente Rose.
“Allora volevi dirmi questo?” chiese Scorpius deluso, sperava si trattasse si altro.
“Certo, Malfoy volevo dirti proprio questo, vabbè allora ci vediamo, ciao!” E voltò le spalle ai due che rimasero alquanto spiazzati dal suo comportamento.
Rose fece le scale di fretta: doveva raggiungere Lily al più presto e dirle tutto, la trovò che preparava il baule nella sua stanza ed era sola.
“Lalla-Lilli ho fatto una cosa super stupida. Non gliel’ho detto.”
“Si lo immaginavo , hai scoperto che viene alla Tana, vero?”
“E tu come fai a saperlo?”
“Lo sapresti anche tu se leggessi la posta la mattina invece di rimandare al pomeriggio …”
“Oggi ero stanca! Di solito la leggo sempre la posta !” Si giustificò la rossa.
“Comunque nonna Molly ha mandato a tutti lo stesso messaggio, quindi lo sanno tutti.”
“Perfetto, quindi Scorpius starà con noi per alcuni giorni. Ora come faccio?”
“Beh glielo potevi dire comunque ! Oppure Rosie glielo dici la sera di capodanno …”
“Si sai che bel inizio anno … uffa per le mutande di Merlino, come faccio?”
“Devi prendere coraggio Rose, sei o non sei una Grifondoro? DIGLIELO !”
Sì Rose era una Grifondoro, ma di fronte a quella decisione il suo orgoglio e la temerarietà vacillavano.
Allora mi confesso o non mi confesso?”
 
Angolo Autrice:
Salve salvino gente !!! Come va???? Tutto bene?
 “To be, or not to be, that is the question”
Non so ancora se Rose lo dirà o meno a Scorpius, ahahah si deciderà tutto da come mi gira quel giorno xD comunque la nostra eroina è molto indecisa e credo che il prossimo capitolo si concentrerà più su Scorpius.
Allora gente vi ringrazio come sempre e un grazie a chi l’ha messa tra le seguite-ricordate-preferite.
Lasciatemi un’opinione se vi va e anche se non vi va ! Fatemi sapere la vostra.
Grazie a _RedRose_ per il sostegno e il banner!
A presto, baci baci a tutti!

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Capitolo 10
*** Quando I Malfoy frequentano casa Weasley ***


Image and video hosting by TinyPic CAPITOLO DIECI - Quando I Malfoy frequentano casa Weasley
“Mi seriaccia mamma , ma cosa ti è venuto in mente?”
“Che vuoi dire Ron?”
“Che voglio dire?” disse il figlio shoccato .
“Sì, che vuoi dire ? Non essere sciocco non è tuo nemico, non lo è mai stato, quindi smettila di fare il bambino e aiutami con la tovaglia.”
“Mamma ha chiamato Hermione sporca mezzosangue “ disse con disgusto, come se stesse per vomitare e poi aggiunse “ e più di una volta ! E tu lo inviti a pranzo ?!?!”
“Ron, una volta per tutte finiscila! Il passato è passato, dobbiamo collaborare, poi Scorpius frequenta questa casa da anni ormai e vedo una certa affinità con Rose … se devo essere sincera.” Rispose la donna.
Ron era paonazzo dalla rabbia e dalla sorpresa.
“Una … certa … affinità con chi, scusa? Non starai parlando della mia Rose, vero?” disse sconvolto.
“Oh andiamo, ormai è cresciuta … oh il campanello , vado ad accogliere gli ospiti. Meglio se ti mostri gentile, mi hai capito ?” ed uscì dalla cucina per andare in salotto ad aprire la porta.
Ron era crollato su una sedia per riprendersi dallo shock. Era arrivato quella mattina pensando di passare una giornata tranquilla in famiglia … i soliti pranzi durante le vacanze natalizie, invece aveva scoperto che ci sarebbero stati altri ospiti, e lui li considerava ospiti non graditi.
“Portano Scorpius qui che si fermerà per alcuni giorni, lo sapevi, no? Tanto vale che restino a pranzo, mi è parso naturale invitarli.” Questa era stata la spiegazione di sua madre,  il rosso non poteva credere che stava per pranzare con Draco Malfoy e moglie, dopo tutti questi anni, dopo tutto quello che era successo.
“Ronald? Sei qui, di là sono arrivato tutti, meglio se ci raggiungi.” Lo sorprese la moglie.
“Herm, ma non ti dà fastidio quell’individuo?”
“Non più di tanto, tesoro. Ormai è acqua passata.”
Gli si avvicinò e gli stampò un bacio sulle labbra per tranquillizzarlo e funzionò perché Ron si alzò e si arrese.
“Ok, ok vengo. Senti, ma secondo te c’è affinità tra Rose e Scorpius?” Chiese di punto in bianco.
“Oh Ronald non fare cosi …”
“Cosi come?Ho fatto una semplice domanda.” Ma la moglie capiva benissimo cosa aveva in mente.
“Rose è cresciuta e se si avvicina di più ai ragazzi, è normale … comunque non so se ci sia qualcosa tra loro, ma sta tranquillo sono ragazzi assennati.”
“Ma io sto tranquillissimo, è Scorpius che deve preoccuparsi …”
Conclusero lì la conversazione perché Hermione lo trascinò a salutare gli ospiti appena arrivati, ma Ronald aveva dei progetti in mente … progetti che includeva un discorsetto col biondino.
Rose aveva trascorso delle vacanze tormentate temendo che quel giorno arrivasse, beh era arrivato e la ragazza non sapeva come comportarsi o cosa fare.
Non aveva ancora deciso se confessare o meno i suoi sentimenti al biondo,ma di certo non lo avrebbe fatto con tutta la famiglia riunita, avrebbe aspettato l’indomani, quando i ragazzi sarebbero stati senza genitori ma sotto lo sguardo vigile di nonna Molly, che comunque non poteva essere sempre presente.
Appena  il campanello suonò Rose sobbalzò e il cuore le prese a battere come fosse impazzito: non lo vedeva da dieci giorni e , anche se aveva cercato in tutti i modi di non pensare a lui, gli era mancato terribilmente. Scese le scale di corsa e ovviamente mancò l’ultimo gradino e scivolò con sedere sul pavimento:  fortuna che nessuno l’aveva vista, o almeno cosi credeva.
Guardandosi intorno si accorse che gli occhi azzurri di Scorpius, appena entrato in casa, erano fissi su di lei e quando la vide a terra le sorrise e fece un cenno con la mano nella sua direzione, Rose divenne rossa fino alla punta dei piedi e il respiro le si mozzò.
 
 
 
Erano tutti: Albus, Lily, James, Harry e la signora Molly, ma Scorpius stava cercando gli occhi marroni che gli facevano palpitare il cuore. La vide per terra: era caduta, come suo solito. Le sorrise e la salutò con un cenno  che venne subito ricambiato assieme al sorriso più bello che Scorpius avesse mai visto, quel sorriso che gli era mancato da morire durante quei giorni.
La andò subito ad aiutare a sollevarsi, tutti erano impegnato coi saluti e nessuno se ne sarebbe accorto, aggirò suo padre e la mamma di Albus che si salutavano e andò dritto da Rose porgendole la mano.
“Sempre a terra, eh?” disse il ragazzo mentre la rossa si alzava aiutandola.
“Eh già … perdonami …” disse. “Mi fai questo effetto.” Pensò.
“Di cosa dovrei perdonarti? Di essere te stessa?” Forse non era il caso di aggiungere altro, specie in quel momento, con tutta quella gente intorno, ma le parole gli uscirono involontariamente, incantato dalla luce dello sguardo di lei  “Sei … sei … ecco insomma … fantast …” Aveva pensato di rivelarle i suoi sentimenti ma era troppo imbarazzante, e poi come poteva dirglielo ? Lei avrebbe riso e basta.
Non potè comunque finire la frase perché furono interrotti da una figura che incombeva minacciosa dietro di loro.
“Em,em …”
Si girarono e Ron gli stava  proprio e ostentava una faccia alquanto ostile, fortuna che Hermione parlò prima di lui.
“Ciao Scorpius ! Come va? Passato buone vacanze?”
“Salve signora Weasley, ottime vacanze direi, grazie.” Scorpius vide da chi aveva ripreso gli occhi Rose, sua madre era un bella donna, ma i capelli , beh, quel rosso fuoco era una caratteristica Weasley al cento per cento.
“Andiamo  Ron a salutare Draco e Astonia, vieni” e trascinò via il marito che guardava ancora in cagnesco i due ragazzi.
Rose guardò sospettoso il ragazzo che si era bloccato a metà parola, cosa stava per dirle?
Miseriaccia papà! Proprio ora dovevi venire a rompere le pluffe?”
Ormai era troppo tardi: a loro si erano aggiunti Albus, Lily e Hugo  che cominciarono a parlare di scuola, di compiti  e di Quidditch, mentre l’unica cosa che interessava a Rose erano gli occhi e il sorriso di Scorpius.
Lily riuscì a prenderla da parte mentre i maschi parlavano per chiederle cosa fosse successo poco prima.
“Lalla-Lilli … non lo so ma è stato strano. Prima che papà lo interrompesse stava dicendo qualcosa … ma non ha finito.”
“Cosa ti è sembrato dicesse?”
Rose ci riflettette su … “No, non è possibile che stesse per dire fantastica, me lo sono sicuramente immaginato. “  Pensò la rossa , “ niente di che” infatti rispose alla cugina, e  insieme si avviarono verso il giardino dove ormai erano tutti. Si unirono ad Al e Scorpius che parlavano dell’arrivo di Iris.
“ Sì, la mia migliore amica arriverà domani pomeriggio.” Disse Rose impertinente sottolineando la frase per farne capire di più le parole.
“Lo sappiamo che è tua amica, ma adesso è anche la mia ragazza e tu sei palesemente gelosa!”
“Gelosa io di te? Ma cosa vai dicendo?”
“Dovresti trovare anche tu un ragazzo cosi ci lasci in pace.” Le disse Al facendole la linguaccia.
Rose divenne paonazza dalla vergogna, guardò di sfuggita Scorpius che stava ammirando con fare vago la siepe vicino e si diresse verso il tavolo dove erano posizionate le bevande senza rispondere al cugino.
“Ma cosa ha? Stavo solo scherzando …” sentì dire da Albus mentre si allontanava, ma non sentì la risposta di Lily perché ormai non erano più a portata di orecchio, cosi si guardò intorno.
Il padre stava parlando con  Harry e Draco, sembrava più tranquillo rispetto a prima, anche se ogni tanto lanciava occhiatacce qua e là per manifestare la sua contrarietà.  Le donne parlavano allegre scherzano e sorridendo alle battute che ogni tanto una di loro faceva, solo Rose sembrava sentirsi a disagio e andò a sedersi sulla panchina che occupava un lato del giardino.
Scorpius aveva fatto finta di non sentire quello che Albus aveva detto alla cugina, ma lei era stata particolarmente scossa da quell’affermazione ed infatti ora sedeva da sola lontano da tutti.
Il biondo si domandò se dovesse o meno andare a parlarle, magari per finire  quello che le stava dicendo prima, non sapeva se era giusto dichiararle i sentimenti che provava per lei , ma di certo glielo avrebbe dovuto dire. Stava per avviarsi quando James Potter fu più veloce di lui, aveva mancato la sua opportunità ancora una volta, cosi si ributtò a parlare con Lily ed Al.
“Ragazzi è pronto, entrate e portate con voi le sedie.” Annunciò la signora Weasley al gruppo riunito in giardino.
Gli adulti e i ragazzi con il Wingardium Leviosa trasportarono in alto le sedie rimaste fuori , Ron prima di pronunciare la formula guardò sognante la moglie che ricambiò lo sguardo e gli fece l’occhiolino.
Rose con suo grande disappunto non capitò seduta vicino a Scorpius, che in effetti le era parecchio distante, lei  era tra Lily e suo padre.
“Senti Rosie lo so che già te l’ho chiesto, ma ecco, sicura che le cose non sono cambiate tra te e Scorpius?” Le chiese Ron a bassa voce alla figlia.
“No pà.” Disse Rose il più evasiva possibile.
Durante il pranzo parlò soprattutto con Lily e di cose di poco interesse visto che era sotto lo sguardo sospettoso del padre a  portata di orecchio di quasi tutta la famiglia, ma non le sfuggirono gli sguardi fuggitivi che Scorpius le inviava, la cosa le fece molto piacere e le rinforzò la convinzione che era giunto il momento di aprirsi col biondo.
Una volta alzati da tavola Molly in pochissimi secondi, con un colpo di bacchetta sparecchiò e sistemò le stoviglie nel lavandino, lasciando liberi gli ospiti di fare quello che desideravano.
“Ehi Malfoy sei ancora incapace a Quidditch come lo eri  a Hogwarts?” Chiese Ron a Draco in un tono misto di sfida e scherno.
“Mai quanto te Weasley, non era io il re …” Scherzò Draco in risposta.
Ron divenne rosso in viso al ricordo del coro che il biondo aveva creato a scuola per prenderlo in giro e che alla fine si era trasformato in un coro di ovazione per il rosso.
“ Ahahaha, bella questa Malfoy, però hai ragione ero proprio il re … Allora sfida?”
“Certo!”
“ Allora facciamo Draco, Albus, Scorpius e Rose contro me, Ron, James e Hugo … va bene a tutti?” Disse Harry in tono pratico.
Rose quasi non si soffocò con l’acqua che stava bevendo, suo zio l’aveva messa  in squadra con tutti i Serpeverde ?!?!
“Pà ma vuoi perdere? Noi tre siamo nelle squadre delle nostre case e Draco lo è stato …” lo beccò Albus.
“Al ma James è capitano e Hugo  è stato preso nella squadra dei Corvonero quest’anno, e beh poi  , non per vantarmi ma io e Ron siamo bravi, lo sai …” Rispose a tono Harry, sicuro di sé.
“ Ok, allora preparatevi a perdere, Lily farà l’arbitro e segna i punti.” Disse Albus per mettere fine alla discussione.
La partita fu piuttosto accesa, piena di imprevisti; Rose non giocava al massimo per via degli occhi di Scorpius che intercettava ogni tanto e le facevano perdere la concentrazione, ma parò comunque  molti tiri difficili; Scorpius, d’altro canto voleva far vedere alla rossa quanto fosse forte, quindi giocò al massimo, segnando parecchie volte.
Ron voleva vincere a tutti i costi e sgridava il figlio e il nipote ogni volta che facevano uno sbaglio: Lily lo riprese più volte per farlo  calmare.
Alla fine il boccino fu preso da James, ma comunque la sua squadra vinse con poco scarto: 210 a 200.
Finita la partita si era fatto tardi e Daco e Astoria lasciarono il figlio a casa Weasley e andarono via.
Anche Ginny, Harry, Ron ed Hermione tornarono a casa e lasciarono il tutto in mano a Molly e Arthur sempre felici  di avere i nipoti come ospiti.
Verso sera Rose era in camera con Lily e la convinceva a dichiararsi a Scorpius.
“Lalla-Lilli non so se sono capace di farlo …”
“Ma si che puoi, Rosie! E mi è venuto in mente un piano.”
“Esponi, ma se non mi convince non faccio nulla.” Chiarì la rossa.
“Ok, zitta e senti: ora sono fuori: va da loro, ti introduci nella conversazione e tipo dopo cinque minuti chiamo Al con una scusa e tu intrattieni Scorpius, e per intrattenere intendo gli dici tutto!”
Rose non era proprio convintissima, ma comunque non era male come piano.
“Ok, facciamolo!” Si convinse alla fine: non ne poteva più di fingere e di scappare davanti ai suoi sentimenti.
 
 
 
“Scorpius realmente mi devi dire chi ti piace …”
“Ma Al cosa ne sai che mi piace una?”
Ormai era circa una mezzora buona che Albus riempiva di domande il biondo per sapere se usciva con qualche ragazza  o se gli piaceva qualcuna. Scorpius non poteva dirlo per nulla al mondo che era cotto perso di Rose, Al la poteva prendere o bene o male ma in tutti e due i casi si sarebbero creati solo problemi.
Erano giorni però che stava seriamente pensando all’idea di confessarsi alla rossa, avrebbe visto la reazione  della ragazza e solo allora avrebbe detto tutto anche la suo migliore amico, ma non sapeva quando attuare il piano, forse, alla fine, non lo avrebbe mai fatto.
“Scorpius sono settimane che sei strano …”
Rose arrivò proprio a quel punto della conversazione e si mise in ascolto curiosa.
“ Cosa ti inventi Al? Non sono diverso dal normale …” si giustificò Scorpius.
“Si invece, sei cambiato,sei più distratto e ogni tanto sorridi da solo … tu non sorridi neanche in compagnia, perché dovresti farlo quando non c’è nessuno in giro?”
Il biondo fu preso alla sprovvista, non sapeva come giustificarsi, era vero che era cambiato, ed era vero che rideva di più: pensava agli occhi marroni di Rose e la bocca si apriva in un sorriso involontariamente.
“ Secondo me visto che ora sei innamorato vedi tutti felici … a me non piace nessuna.”
“Mmm …” Fece Albus come chi nascondesse un segreto che non voleva rivelare.
“Cosa c’è?”
“Non è che ti piace Rose?” Sbottò alla fine, erano settimane che glielo voleva chiedere.
Il biondo rimase paralizzato dalla shock, lo aveva beccato! E ora che si inventava? Doveva negare o doveva dire la verità?
Preso dal panico formulò alla svelta una  risposta che non corrispondeva alla verità ma che gli avrebbe fatto guadagnare tempo “ Ma che cosa dici? Vedi che stai farneticando perché sei innamorato? Come potrebbe mai piacermi Rose … è cosi, così …” –bella? Radiosa? Intelligente ? Spiritosa ? Goffa da far tenerezza? Pensò- ma disse “strana e antipatica.”
“ALBUSSSSSS !!! VIENI UN ATTIMO QUI!!! HO FATTO UN CASINO …” Arrivò da dentro l’urlo di Lily e Albus entrò in casa di corsa temendo il peggio e non accorgendosi di Rose che era dietro la porta. La ragazza era paralizzata dalla delusione e dall’amarezza, calde lacrime cominciarono a scenderle sulle guancie e non si accorse che Scorpius le si stava avvicinando.
“Ohi Rose, che cos …” Ma non finì la frase perché uno schiaffo sulla guancia gli impedì di continuare.
“Sei uno stupido, insensibile, asociale Troll di montagna ! Ma come ho fatto ad innamorarmi di te?” Gli urlò in faccia e scappò senza sentire la risposta del biondo.
 
 
 
Angolo autrice:
Ciao a tutti !!!! Come avete trovato il nuovo capitolo, dunque?
Finalmente Rose confessa o urla, come volete voi, a Scorpius quello che prova … ma cosa farà il ragazzo ora? Fatevi sentire ! Recensite orsù !
Comunque vi ringrazio !!!!! Grazie a che legge e a chi recensisce ! E grazie a chi l’ha messa tra preferite-seguite-ricordate ! Grazie di cuore ! E –ultimo ringraziamento lo giuro- a _RedRose_ per il banner!
Baci, alla prossima.

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Capitolo 11
*** Quando non si capisce più niente ***


Image and video hosting by TinyPic Capitolo undici – Quando non si capisce più niente
 
 
“Stupido, stupido, stupido.” Le lacrime di Rose non volevano sentire ragioni: più lei le cacciava dentro, più quelle uscivano a bagnarle il viso.
Non si era mai aspettata che i suoi sentimenti venissero ricambiati, ma mai avrebbe potuto immaginare quel trattamento: definirla strana e antipatica, ma chi si credeva di essere?
Voleva vederlo sparire dalla faccia della Terra, voleva odiarlo per il vuoto che sentiva adesso dove una volta le batteva il cuore, ma purtroppo non si smette di amare una persona da un secondo ad un altro.
Sentì bussare alla porta, mugugnò un avanti poco convinto sperando che fosse Lily, infatti: la piccola Potter apparve sulla soglia e si precipitò affianco alla cugina per farle da sostegno; le si stese accanto accarezzandole i capelli per farla calmare.
“Cosa ti ha detto?” chiese poi una volta che i singhiozzi cessarono.
“Nulla, non mi ha detto nulla, ma ho sentito che parlava con Albus … e mi ha definita strana e antipatica e ha detto che non gli piaccio …” Il tentativo di smettere di piangere fu a quel punto vano: piccole lacrime le bagnarono ancora una volta le guancie.
“Mi dispiace Rosie …” sussurrò dolcemente Lily.
“Oh Lalla-Lilli … lo sapevamo che era un Troll ma non posso fare a meno di pensare a lui e a quello che ha detto … “
“Ci vuole tempo per queste cose, io ci ho impiegato anni per togliermi dalla testa Frank! Ma alla fine ci sono riuscita.”
“Mi dovrei insegnare allora …”
“Ti farò vedere qualche trucchetto che funziona sempre coi cuori spezzati e vedrai che piano piano sarà solo un ricordo, ok?”
“Ok piccola Lily, grazie.” E abbracciò la cugina, le due rimasero sotto le coperte e si addormentarono; Molly poco dopo, andandole ad avvertire che la cena era pronta, le trovò così e le lasciò riposare fino al mattino dopo.
 
 
Scorpius era rimasto paralizzato dalla reazione della rossa, non si aspettava un comportamento simile da lei, lei che considerava del tutto indifferente ai  suoi sentimenti.
Lo schiaffo gli aveva lascito un certo fastidio sulla guancia destra, ma la cosa che faceva più male era il petto. Il cuore gli batteva all’impazzata, consapevole del fatto di essere ricambiato e consapevole di aver ferito l’ultima persona al mondo a cui voleva far del male. Impiegò molto e riprendersi dallo shock della scoperta e quando Albus ritornò notò subito che qualcosa non andava.
“Oddio Scorpius, ti ho lasciato solo due minuto da sola, che hai? Perché quella faccia? E cosa hai fatto in viso? Sei rosso …”
“Emm il freddo di Gennaio … sai” svagò il biondo, tentò di riprendersi, ma invano: era davvero in lotta con se stesso, nel suo cuore era in atto una battaglia.
Voleva da una parte correre su per le scale e confessare a Rose i suoi sentimenti , e dall’altra ragionare per capire meglio come scusarsi  e provare a chiarire il malinteso. Aveva il sospetto che se si fosse presentato alla rossa lei avrebbe reagito con un altro schiaffo, o peggio un pugno o magari un calcio o due.
“Scusa Al, vado a stendermi sul letto, mi gira la testa.”
“Ok, amico ti chiamo dopo per cena.” Rispose perplesso il secondo genico dei Potter .
Una volta sdraiato la mente di Scorpius prese a lavorare e ad immaginare il suo possibile futuro con Rose: il primo bacio, le uscite, l’annuncio alle famiglie (su questo punto sorvolò in fretta); si vide mano nella mano con la Grifondoro per i corridoi di Hogwarts e la cosa gli piacque, e anche molto.
Lo shock ben presto si mutò in gioia, pura felicità data dal pensiero di veder ridere Rose tutti i giorni e solo per merito suo.
Certo prima glielo devo dire. Sarà arrabbiatissima, devo trovare il modo più delicato possibile per confessarmi.”
Scorpius pensava e ripensava, doveva assolutamente aprirsi alla rossa, doveva rivelarle cosa provava: quando sei innamorato vuoi che il tuo futuro con la persona che ami  cominci il più in fretta possibile (*).
Albus venne a chiamarlo per la cena e il biondo si era abbastanza ripreso, anche se non poteva prevedere la reazione cha avrebbe avuto nel vedere Rose, ma non lo scoprì perché né lei né Lily scesero per la cena.
“Si sono addormentate, sono due angioletti quindi non le ho svegliate.” Cosi giustificò Molly l’assenza delle ragazze.
“Poco male, almeno mangerò di più. Rosie si finisce tutto in un attimo …” scherzò Albus, convinto che Scorpius ridesse alla battuta.
Il Malfoy si limitò ad un cenno vago col capo e tornò al suo piatto.
La mattina dopo Lily e Rose era andata  a passeggiare per le colline intorno alla Tana e fu impossibile vederle o parlare loro per tutto il giorno e la sera erano talmente stanche che andarono dritte di filato a letto.
Scorpius era inconsolabile: sapeva che era tutta colpa sua e la cosa lo distruggeva, in più voleva a tutti i costi parlare con la rossa ma non si presentava mai l’occasione.
I giorni alla Tana passarono e le cose non fecero che peggiorare con l’arrivo di Iris: Albus era sempre impegnato con la ragazza e sul fronte Rose andava persino peggio! La Weasley era irreperibile quasi tutto il giorno, spariva delle ore e quando Scorpius la vedeva riapparire o era impegnata in cucina con la nonna o a costruire qualche aggeggio Babbano col nonno.
Il biondo rinunciò a dirglielo durante le vacanze, pensando che nel castello l’avrebbe seguita e sorpresa da sola dopo le lezioni, in più avevano dei turni di ronda quel mese quindi non poteva sfuggirgli per sempre.
 
 
 
Sul treno del ritorno per Hogwarts Lily, Iris e Rose sedevano in uno scompartimento chiacchierando allegramente.
“Vedrete ora vi riempiranno di compiti ! I G.U.F.O. si avvicinano … “ le avvertì Lily.
“Oh Lalla-Lilli,ma zitta ! Non portare sfiga … poi a noi non importa dei compiti, passeremo gli esami facilmente.” Rispose Rose.
“E ci credo sei una secchiona!”
“Ma senti chi parla … Lily ti sei dimenticata che prendi sempre i voti più alti della tua classe?”
“Ragazze siete troppo buffe ahahahah” Rideva Iris, divertita dal comportamento infantile delle amiche.
“Comunque ho un annuncio da fare ragazze, si tratta di roba importante.” Dichiarò la Weasley e le altre si fecero  interessate al discorso.
“ Ho deciso di uscire con Greg Hamming.”
“COSAAAA?????” Esclamò la piccola Potter  facendo volare la rivista che aveva poggiata sulle gambe.
“Ma Rosie avevi detto che non ti piaceva …” le ricordò Iris.
“Questo era prima, ora è già il futuro …” farneticò la rossa.
Lily aveva era shoccata dalla notizie, non ci poteva credere assolutamente, questo succedeva perché Scorpius Malfoy era un enorme idiota.
“Ma io pensavo che ti piacesse Malfoy.” Non si trattenne Lily: lo doveva dire, doveva far capire a sua cugina che stava sbagliando in qualche modo.
“CHE COSA?” Esclamò la moretta che era all’oscuro di tutto.
“Iris io … Lily perché lo hai detto?”
Lo scompartimento si rivoltò. Rose urlava contro la cugina e cercava di scusarsi con l’altra amica allo stesso tempo, Lily si agitava provando a scansare le mani della Weasley che tentavano di strozzarla e Iris era ammutolita e cercava di ignorare a tutti i costi le altre due.
Alla fine nel caos totale Iris, arrabbiata, si rivolse alle due con fare minaccioso “ Ora mi spiegate per filo e per segno quello che è successo e perché non me li avete detto.”
Quando la Weasley finì di raccontarle i fatti successi nella settimana, ma anche quelli prima, rimasero tutte e tre in religioso silenzio aspettando che qualcuno parlasse.
Alla fine la mora, dopo un lungo sospiro disse”  Allora ci esci solo perché Malfoy ha detto quelle cose … se vuoi parlo con Al ..”
“NO! Non voglio assolutamente che lui sappia qualcosa di questa storia.”
“Rosie, però non puoi uscire con qualcuno solo perché un ragazzo ti ha rifiutata.” Disse Lily dispiaciuta.
“Si che posso, e lo farò! Sentite non è per fare una ripicca a Scorpius, lo faccio solo per dimenticarlo, non ci devo mica far nulla di che con Greg! Voglio solo andare oltre, anche perchè Malfoy è il Troll più Troll dei Troll che sono in circolazione.” Rispose convinta, ma non troppo.
“Ben detto cugina.”
“Ok Rosie, ma a me non convince per niente questa storia. Non dirò nulla ad Al ma spero che tu sappia quello che fai: i sentimenti non si possono accendere o spegnare come un interruttore.” Iris sembrava davvero preoccupata ma Rose non se ne interesso più di tanto: si sarebbe ricreduto, perché lei era una Weasley e i Weasley combatto e vincono sempre, o quasi …
Arrivati ad Hogwarts la rossa fece di tutto per evitare Albus e il suo amico, fece in modo che non le si avvicinassero tanto da dover parlare, e scappò subito nella sua camera.
Rose aveva pensato molto a come comportarsi e non voleva certo ignorarlo per sempre, ma doveva evitarlo per un po’, giusto il tempo di riprendersi. La ragazza si vergognava moltissimo per come aveva reagito: lui era un antipatico senza tatto ma Rose non era arrabbiata per quello, era rimasta delusa da se stessa  per non aver suscitato in Scorpius i sentimenti che invece lei provava per il Serpeverde.
Sarebbe stato difficile dimenticarlo ma il tempo guarisce tutto e la lontananza aiuta: non doveva più avere rapporti con lui finchè la ferita del suo cuore non si fosse rimarginata.
Non aveva le forze di sostenere lo sguardo del biondo, sapeva che se avesse visto i suoi occhi azzurri fissi su di lei sarebbe crollata in un pianto senza fine, se avesse sentito ancora un suo contatto il suo cuore si sarebbe spezzato definitivamente perché aveva capito che i sentimenti che provava era veri e profondi, non le sarebbero bastati pochi giorni per riprendersi.
 
Scorpius aspettava da giorni quel momento, era arrivato finalmente il loro turno di ronda da prefetti.
Era emozionatissimo all’idea di parlare con la sua rossa preferita, di uscire allo scoperto e di aprirsi con una persona che lo avrebbe sicuramente accettato.
Come di consueto era di fronte al ritratto che celava la Sala Comune dei Grifondoro, non stavo più nella pelle, di solito non era emozionato nell’incontrare persone, ma lei era diversa, lei era la ragazza che amava.
Il dipinto finalmente si mosse e Scorpius tremante per l’attesa si  preparò a sfoggiare il suo sorriso migliore che , però, gli morì sul viso non appena vide Iris varcare la soglia al posto di Rose.
“Scusa Malfoy ma Rosie non si sente bene, mi ha chiesto di sostituirla …” Disse Iris per niente dispiaciuta e che, anzi, stava trattenendosi per non schiantare il biondo che aveva spezzato il cuore alla sua migliore amica.
“Oh, beh, spero non sia nulla di grave …” Il Serpeverde sapeva benissimo cosa aveva Rose e di certo non aveva nulla a che vedere con problemi di salute.
Mi odia a tal punto … devo fare qualcosa!”
Passarono la mezz’ora insieme parlando a stento e quasi sempre di Albus e , dopo i saluti dovuti, andarono ognuno a dormire nella propria stanza.
Rose interrogò l’amica su come fossa andata, chiedendogli anche i dettagli più insignificanti e venne soddisfatta in ogni sua curiosità, ma andò a dormire comunque con un vuoto nel cuore, lo stesso vuoto che aveva da quando il biondo l’aveva rifiutata.
 
Scorpius era arrabbiato, arrabbiato e deluso dal comportamento infantile di Rose e da se stesso, troppo orgoglioso e freddo per dichiararsi decentemente ad una ragazza.
Il biondo ne aveva abbastanza dell’atteggiamento della rossa e, se non avesse preso il toro per le corna, la situazione non si sarebbe mai sbloccata.
Adesso entro e le spiattello in faccia tutto quanto! Non ne posso più!”
Stava salendo la rampa che portava alla Sala Comune dei Grifondoro, quando li vide: mano nella mano, Rose e Greg-idiota- Hamming ridere insieme.
Quello era troppo, nessuno lo prendeva in giro cosi, lui era Scorpius Malfoy, non un cretino qualunque di cui la gente si faceva beffe.
La rabbia lo invase, le mani gli si chiusero a pugno e la mascella gli se serrò. Voltò le spalle alla nuova coppietta felice e si diresse il più lontano possibile da quella scenetta disgustosa, maledicendo tutti i maghi e le streghe che conosceva.
 
 
 
Angolo autrice:
(*) per questa frase ho preso spunto da  quella del film “Harry ti presento Sally” (per chi non l’avesse visto guardatelo! È davvero bello **) “quando ti accorgi che vuoi passare il resto della vita con qualcuno, vuoi che il resto della vita cominci il più presto possibile.”
Ok questo capito fa tipo schifo, dovevo inserirlo  però per mettere le reazioni dei due.
Che sono due idioti lo avevamo capito da tempo, qui sono anche oltre xD ma vi giuro che il prossimo capitolo sarà con molta più azione e finalmente ehm ehm … non vi anticipo nulla!!!
Ragazzi grazie infinite per le recensioni ** siete mitici !
Grazie anche a tutti quelli che seguono la storia e quelli che l’hanno messa tra preferita e ricordata, siete mitici anche voi!!! E grazie a _RedRose_ per il banner e il sostegno^^.
Vi adoro ! Spero che questo cap vi sia piaciuto, almeno un po’ …
Baci a tutti.
RECENSITE ! XD
 

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Capitolo 12
*** Quando un bolide cambia tutto ***


Image and video hosting by TinyPic Capitolo dodici: Quando un bolide cambia tutto
 
Scorpius era strano quel periodo, Albus lo aveva notato immediatamente.
Non parlava con nessuno, non che prima facesse tutti questi grandi discorsi, ma ora non proferiva parola neanche col suo migliore amico; ogni volta che qualcuno si avvicinava, il biondo andava a nascondersi in qualche angolo remoto del castello; mangiava pochissimo e la notte Albus lo sentiva agitarsi nel sonno.
Era arrabbiato con il mondo, e il Potter ne era preoccupato, lo vedeva più pallido del solito ed era dimagrito. Ogni volta che provava a fargli qualche domanda Scorpius si lasciava sfuggire un grugno e si allontanava a grandi falcate.
Il malumore del Serpeverde non era sfuggito neanche alla Sala Comune dei Grifondoro: una Lily super curiosa tartassava di domande suo fratello, per sapere a cosa era dovuto quello stato d’animo.
“Io ho una teoria” disse un giorno di Febbraio a Rose.
“Beh, mi fa piacere.”
“Non fare la cretina, questa teoria riguarda te, Rosie!”
“Smettila Lalla-Lilli: ha già chiarito che non è interessato …”
“Non ha chiarito con te, zuccona che non sei altro! Lui è innamorato di te ! Lo sta uccidendo vederti con quel viscido di Greg, che neanche ti piace …”
“Zitta … basta dire queste cose, sto meglio ora, non posso ricominciare a pensare  a lui …”
La verità era che Rose non aveva mai smesso … non riusciva a levarselo dalla mente, lo sognava tutte le notte e desiderava che le labbra di Greg fossero quelle di Scorpius. Voleva troncare con “il viscido”, come lo chiamava Lily, ma poi cosa avrebbe fatto? Sarebbe stata  più abbattuta che mai …
“Rose, apri gli occhi, quello sta con te perché gli piace nostra cugina Molly ! Vuole avvicinarsi a lei il più possibile, e lo fa attraverso te!”
Non poteva dare torto alla piccola Potter. Greg era ossessionato da Molly: le chiedeva in continuazione dove fosse e quali luoghi frequentasse.
“Perché non vediamo Molly un giorno di questi?”
“Sai che lezione ha Molly adesso?”
“Hai visto Molly oggi?”
Molly di qua, Molly di là … in effetti era stufa.
“Lily lo so, ma almeno no mi fa pensare a Scorpius …”
“Ma ci pensi lo stesso, cretina!”
“Almeno no mi ci fa pensare 24 ore su 24 ! Contenta?”
Rose si stava mettendo a piangere, Lily aveva ragione e la cosa le fece ancora più male.
Quella sua relazione con Greg non l’avrebbe portata da nessuna parte e di certo non le avrebbe fatto dimenticare Scorpius.
“Rosie come potrei essere contenta ? Meriti di meglio, tutto qui …” disse semplicemente la cugina.
“Ok, lo lascio dopo la partita con i Serpeverde e poi parlerò seriamente con il biondo malefico, lo giuro quanto è vero che sono una Weasley, per Morgana!”
“Cosi si fa! E ora concentrati sul Quidditch: domani spaccheremo Albus e il biondino costipato che si porta dietro.”
Una nuova, piccola, felicità invase la rossa: le faceva bene parlare con Lily, riacquisì quel poco di ottimismo che l’aveva sempre caratterizzata.
 
 
Scorpius si sentiva uno straccio: erano arrivati alla fine di Febbraio e lui non se ne era neanche accorto.
Passava i giorni sperando di non incontrare Rose nei corridoi mano nella mano con quello schifoso, viscido di un Greg Comesichiama e pregando di non sognare le sue labbra carnose e invitanti.
Ogni volta che vedeva sorridere la ragazza, un pezzo del suo cuore andava in frantumi perché non rideva a lui … il viso di lei non si illuminava più alla vista degli occhi di lui: questo stava facendo morire Scorpius, paino piano.
Aveva capito presto che i sentimenti della rossa si erano trasformati da amore a odio in un attimo, il biondo stava male, malissimo per questa situazione e non poteva lamentarsi: se l’era creata da solo.
Stupito”
L’indomani avrebbero avuto la partita con i Grifondoro, l’avrebbe rivista.
A quel pensiero non sapeva se piangere o essere felice, era ridotto l’ombra di se stesso: non sapeva più che fare, non aveva voglia di mangiare e tutto ciò che prima lo allietava ora gli dava solo fastidio.
Come può una ragazza ridurmi così? Perché cerco la sua compagnia ma la evito con la peste? Perché la voglio cosi tanto da farmi male eppure la odio con tutto me stesso?”
Il biondo ormai si era arreso alla sua condizione e trascorreva i giorni sperando che prima o poi sarebbe passata.
La sera,  sul suo letto a baldacchino, mentre ripassava svogliatamente gli schemi con Albus, pensava e ripensava a quegli occhi marroni che l’avevano stregato.
“Allora hai capito? Mi devi sempre stare dietro, perché il nuovo Cacciatore ha un metodo di gioco aggressivo … James punterà a prendere il boccino appena possibile … fa sempre cosi.
Ehi, Scorpius mi stai ascoltano?”
“Sì, aggressivo e boccino, ho capito.”
“Come no … certo. Senti amico, mi stai spaventando in questi giorni, veramente in questi mesi. Ma che cavolo hai fatto?”
“Niente Al, niente.”
“No , non è niente! Hai il volto scavato, ti reggi a malapena in piedi … stai male?”
“Più o meno … diciamo di sì …”
Era la prima volta che lo ammetteva e Albus trattenne il fiato, timoroso che potesse smettere di parlare, ma si azzardò a chiedere ulteriori spiegazioni.
“Al, non ce la faccio più … penso di essere innamorato … ma lei mi odia”
Lo aveva detto, doveva liberarsi o sarebbe morto uno di questi giorni.
“Ok. L’amore ha ucciso molta gente, sai? Chi è lei la conosco?”
“Ecco … diciamo che sì la conosci …” Fu evasivo il biondo, ma Albus non mollò la presa.
“Oh, Scorp per caso fa parte della mia famiglia?”
“Cosa … come fai … a … ?”
“Secondo te perché ti ho chiesto se eri interessato a Rose lo scorso Dicembre …?”
Albus non era arrabbiato, sapeva del carattere chiuso dell’amico, ma la verità viene sempre a galla ed infatti: aveva appena avuto conferma ai dubbi che lo assalivano da mesi.
“Lei mi odia, Al ed io non ho il coraggio di dirle quello che provo …”
“Anche io ero cosi, ti ricordi con Iris? Ci ho messo due anni a confessarmi … ma alla fine ne è valsa la pena!”
“Sì, ma a Rose non potrò mai piacere, non dopo quello che ho fatto …”
“Che cosa hai fatto, Scorp?”
Il biondo a quel punto cominciò a raccontare, non aveva mai parlato cosi tanto in tutta la sua vita e si tolse un po’ di quel macigno che gli opprimeva il cuore.
“Dopo la partita domani ci parli, punto e basta.” Disse Albus e, per far vedere che era serio, non aggiunse altro e si mise a dormire, infondendo a Scorpius una nuova speranza.
 
 
“Grifondoro conduce il gioco per  30 a 10 per ora, con ultima pluffa messa a segno da Jordan … ma attenzione forse Potter ha individuato il Boccino d’oro … James Potter ovviamente …”
Lorcan Scamandro seguiva attentamente il gioco e faceva la telecronaca minuto per minuto.
“Falso allarme, niente boccino, attenzione però Malfoy si avvicina minaccioso alla porta difesa da Rose Weasley, un finta, un finta gente, si prepara, si carica e ….”
“Dieci punti a Serpeverde! Per un totale di 30 a 20, attenzione alla rimonta! Ancora minacciata la porta difesa dalla Weasley, ma la ragazza non si fa trovare impreparata … ma un attimo da dove arriva quel bolide? … oddio “ la voce di Lorcan si fece via via meno udibile, sopraffatta dalle urla della folla.
E tutti si girarono, shoccati dal bolide che aveva appena colpito in pieno volto la rossa, disarcionandola dalla scopa e facendola cadere a terra.
A Scorpius mancò l’aria. Era successo tutto troppo in fretta, un attimo prima Rose stava parando il tiro di Marcus e l’attimo dopo il bolide lanciato da quel troglodita di Zabini l’aveva colpita in pieno volto.
Si affrettò a scendere in picchiata e fu accanto a lei in un attimo, fu il primo a raggiungerla … le strinse la mani sull’orlo delle lacrime.
“Rose! Rose ! Oddio mi senti?”
“Scorpius ?” Disse lievemente la Weasley.
“Sì! Vado subito a chiamare Greg …” disse afflitto, ma alla ragazza sicuramente avrebbe fatto piacere.
“No, ti … ti prego … resta con me … tienimi la mano …”
Scorpius, sconvolto, rimase fermo, impassibile con la mano stretta con quella di Rose, mentre tutti cominciavano ad avvicinarsi per vedere la scena. Non la lasciò neanche mentre la trasportavano in infermeria, e passo la notte accanto al suo letto (avrebbe pensato il giorno dopo a schiantare Zabini) con l’approvazione della preside che aveva capito tutto fin dall’inizio.
 
 
 
Angolo autrice:
AHAHAHAHH !!! Sono cattiva !!! Ma le cose si sono sbloccate *^*Grazie al cielo direte voi!
Non vi preoccupate non torneranno idioti nel prossimo capitolo.
Grazie mille a tutti  che seguite la storia o l’avete messe tra le preferite/ricordate ** vi adoro !!
Un grazie particolare a _RedRose_ e a Fiorobecca93 per il continuo supporto *^* e le recensioni !
E grazie a chi la legge solamente !
RECENSITE, dai ! Voglio sapere che ne pensate!
Baci a tutti,
al prossimo capitolo.
 
 

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Capitolo 13
*** Quando le cose vanno nel verso giusto ***


Image and video hosting by TinyPic  Capitolo tredici: Quando le cose vanno nel verso giusto
 
A Rose scoppiava la testa.
Ricordava il bolide, poi buio. Una vaga figura bionda che  le si parava davanti e che le teneva la mano, poi di nuovo buio.
Cercò di aprire gli occhi e lo sguardo preoccupato di Scorpius la invase.
Ora ricordava: gli aveva chiesto di non lasciarle la mano. E così aveva fatto.
Il biondo era là, con la sua mano ancora intrecciata in quella della Weasley.
Occhi marroni e occhi azzurri si incontrarono di nuovo, lo scontro provocò scintille e le parole che mai si erano detti, attraverso quel contatto, furono palesi.
Il Serpeverde stava per aprire la bocca quando qualcuno entrò in infermeria.
“Miseriaccia, Rosie.” La voce di Ron rimbombò per la stanza, il rosso si bloccò di colpo quando vide Scorpius vicino il letto della figlia e così vicino al suo volto.
“Rose … ma cosa …”
Scorpius senza dire una parola si alzò e se ne andò, Ron fece per seguirlo, ma la moglie lo trattenne.
“Lascialo stare, non mi pare il caso … sono grandi.”
“Non sono grandi per niente invece …”
“Pensiamo a nostra figlia, piuttosto.”
“Ma è proprio a lei che sto pensando, Miseriaccia!”
Hermione lo rimproverò con uno sguardo e si avvicinò a Rose che arrossì per l’imbarazzo.
“Mamma.”
“Tesoro, come ti senti?”
“Ho mal di testa, ma per il resto … ok.”
“Cosa ci faceva Malfoy qui?” Chiese Ron.
Ronald!” Lo rimproverò la moglie.
“Gliel’ho chiesto io … insomma … ecco … volevo che stesse con me.”
“Che? Come ? Perché?”
Ronald! Ora basta. Lasciala riposare.”
“D’accordo, come vuoi.” Si arrese il rosso che stampò un bacio sulla fronte della figlia e le sorrise per tranquillizzarla.
La Granger fece apparire due sedie e i due restarono al capezzale di Rose fino all’ora di pranzo.
“Bene tesoro, andiamo a dare un saluto a Neville, ci vediamo dopo, ok?”
“Di certo mi ritroverete qui …”
“Speriamo.” Ridacchiò Ron.
Mentre il Weasley si avviava Rose trattenne la madre.
“Ecco mamma, senti,ma papà si arrabbierebbe molto se … se … io uscissi con Scorpius?”
“Tu esci con Scorpius?”
“No, ma … ecco …”
“Vorresti farlo.”
Rose asserì con la testa.
“Rosie non ti preoccupare per tuo padre, ci penso io … vuole solo che tu sia felice.”
La rossa non riuscì a ringraziare la madre che subito vennero interrotte dall’arrivo improvviso di una folla.
“Ciao zia!” Albus era appena entrato in infermeria, seguito da tutta la squadra di Quidditch di Grifondoro più Lily e Iris.
“Al, ciao.” E gli scoccò un bacio sulla guancia.
“Allora la lascio in buone mani … a dopo.”
Rose si guardò intorno per vedere se un testa bionda era tra le altre, ma rimase delusa.
“Lui non c’è: è in punizione.”
“Lui chi, scusa?”
“Falla finita. Ha schiantato Zabini a Pozioni prima … credi di sapere il motivo?”
Rose si fece subito rossa. Zabini, il bolide: ricollegò subito.
“ Già … perché avrebbe fatto una cosa del genere?” la beccò James mentre rideva.
“Smettetela, immediatamente!” Li rimproverò Iris che subito dopo si scaraventò sull’amica per circondarla con un abbraccio, seguita a ruota da Lily.
“Grazie ragazze.” Disse la rossa con gli occhi lucidi.
“Ora cerca di non rovinare tutto.” Le disse la piccola Potter.
Il resto del pomeriggio Rose lo trascorse a scartare regali e regalini portati da mezza scuola, e ad ingozzarsi di tutte le caramelle che le avevano  offerto, con sua immensa gioia.
Poco dopo cena anche i suoi genitori ritornarono a casa: l’indomani mattina sarebbe stata dimessa e per qualsiasi cosa la McGranitt li avrebbe avvisati.
Quando pensava che ormai tutta Hogwarts  era venuta a farle visita, sentì dei passi avvicinarsi alla porta dell’infermeria e una voce.
“Si, ma solo per poco, poi fili a letto.”
La porta si aprì, illuminando i capelli biondi di Scorpius e il sorriso a trentadue denti che apparve su Rose il secondo dopo che comprese chi era appena entrato .
“Rose dormi?”
“No, no …”
Detto questo illuminò la candela sul suo comodino, la rossa vide subito la faccia del ragazzo diventare dello stesso colore dei suoi capelli.
“Ecco.. ho saputo che sei stato in punizione.” Cominciò imbarazzata Rose.
“Sì, ma nulla di che … ho dovuto riordinare degli schedari, mi sono divertito a leggere dei tuoi zii … insomma di George e Fred …” Disse, ma se ne pentì subito, la ragazza capì che si era bloccato a metà frase e, per andargli incontro disse “ Sì, ne combinavano di casini ! Zio George ce ne racconta una nuova ogni volta …”
“Certe cose le vorrei provare a fare: sarebbero divertenti.”
“Ahahaha … loro però erano degli esperti, anzi lo sono tutt’ora … anche zio Fred, ovunque sia adesso, continua a far divertire le persone: noi in famiglia ne siamo certi!”
Scorpius vide una piccola lacrima scendere sulla guancia di Rose, subito la asciugò con il pollice.
Sotto il suo dito il viso di Rose era caldo e si infiammò di più a quel contatto. Il giovane ritrasse subito la mano, imbarazzato.
“Tu come stai?” chiese il Serpeverde.
In realtà voleva dirle ben altro, ma ci andava piano.
“Sto bene, grazie . E poi … ecco.” La rossa non riusciva a dire altro con quegli occhiazzurri puntati su di lei, ma la faccia di Lily che la rimproverava le si parò davanti, quindi si fece coraggio.
“E ora che sei con me sto meglio … “ Disse in un sussulto appena udibile.
Le parole, però, non sfuggirono al biondo che le sorrise immediatamente.
“Sono felice, perché beh sai … insomma una volta uscita di qua ti devo portare  da Zonko, cosi ti riprendi del tutto …” Lo aveva fatto: l’aveva invitata, ma forse lei non lo aveva preso come un invito per un appuntamento.
“Allora ci conto … ormai hai promesso.” Rispose repentina la ragazza.
Il cuore di Rose aveva deciso di uscirle dal petto: per l’emozione della richiesta stava battendo all’impazzata.
“Parola di Malfoy ! Non mi rimangio mai le promesse.”  Dichiarò il Serpeverde portandosi una mano sul petto.
“Ora caro devi davvero andare, si è fatto tardi.” L’infermiera entrò e li interruppe.
Scorpius prese coraggio e baciò velocemente sulla fronte Rose.
“A domani, Weasley.”
“ ‘Notte Malfoy.”
Il lembo di pelle toccato dalle labbra di Scorpius era in fiamme.
Il respiro di Rose era faticoso.
Il petto ormai le faceva male per la felicità, e le farfalle nello stomaco lottavano per uscire.
Le gambe di Scorpius era tremanti e le sue labbra desideravano appoggiarsi di nuovo sulla pelle candida della ragazza, per non staccarsi mai.
Rose si addormentò pensando che quello che aveva trascorso fosse stato il più bello della sua vita: caramelle a volontà, Scorpius da infermiere personale che le aveva tenuto la mano durante la notte e che l’aveva salutata prima di andare a dormire.
Sognò di tenergli la mano mentre osservavano un tramonto in riva al mare.
Il biondo, dal canto suo, non poteva essere più felice.
Oddio ma Greg?”
Gli venne in mente all’improvviso. Non le aveva chiesto del suo ragazzo …  stavano ancora insieme?
Come aveva potuto accettare un invito esplicito, quando aveva ancora un fidanzato tra i piedi?
Aveva fatto passi da gigante per trovarsi al punto di partenza.
Arrivato in camera Albus si accorse che era giù di morale.
“Non mi dire che avete litigato di nuovo! Ti prego.”
“Non, no … è solo che … ecco ma Greg? Ci sta ancora insieme? Tu sai niente?”
“Non le hai chiesto nulla?” Chiese sconvolto il moro.
“Ecco io, no ! Ogni volta mi perdo nei suoi occhi marroni e mi passa di mente cosa vorrei dirle.”
“Ma le hai detto che ti piace?”
“No, abbiamo parlato dei tuoi zii.”
“Ma tu sei proprio patetico ! Come devo fare con te? L’hai baciata?”
“Sulla fronte …”
“Ma che sei zio Ron che la baci sulla fronte?”
“Uffa Al ! Ma che rompi pluffe che sei! Le ho chiesto di uscire … contento?”
Il moro si buttò su Scorpius e lo prese a cuscinate.
“Contentissimo amico. Comunque Greg l’ha lasciata. Oggi è andato in infermeria e l’ha mollata. Lei l’ha presa bene, anzi rideva di felicità, ma tutti sappiamo perché …” E gli diete un cazzotto su una spalla.
“Bello il mio latin lover” lo canzonò Albus.
“Smettila, cretino. Perché l’ha lasciata?”
“Non lo ha detto, ma penso che ci sia lo zampino di zia Hermione dietro … ma non ne sono sicuro.”
“A si?”
Non lo diede a vedere, ma Scorpius era pazzo di felicità. Le cose stavano prendendo la piega giusta, finalmente.
Quella notte sognò Rose in tutta la sua bellezza, e si svegliò felice come non lo era da mesi.
 
 
Angolo autrice:
Salve gente!
Come va? Che ne pensate del capitolo?
Stanno migliorando i nostri due idioti vero? Ora andrà sempre meglio … ehm si spera xD
Ci tengo a ringraziare le 32 ** persone che seguono la storia, la 12 ** che la preferiscono e la 2 ** che l’hanno messa tra le ricordate.
Un grazie speciale alle 6 meravigliose anime che hanno recensito lo scorso capitolo. Vi Amo.
Grazie a tutti di cuore e non esitate a farmi sentire cosa ne pensate.
Alla prossima, baci.
 
 
 
 
      

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Capitolo 14
*** Quando si aspetta il sabato ***


Image and video hosting by TinyPic  CAPITOLO QUATTORDICI  - Quando si aspetta il sabato
 
 
Finalmente libera, era stata solo due giorni in infermeria, ma erano bastati per farla mancare l’aria fresca del cortile di Hogwarts e le chiacchierate sul letto di Iris mentre mangiava una Cioccorana dopo l’altra.
 
Rose era uscita. Voleva andare subito a salutarla e chiarire tutto, voleva parlarle faccia a faccia e specificarle le sue intensioni. Non voleva fraintendimenti, non più. Doveva far capire alla rossa quanto era diventata importante in quei mesi.
Dopo pranzo andò nella sala comune dei Grifondoro, considerato che era domenica fu facile accedervi: era un via vai continuo attraverso il ritratto, e la signora grassa non faceva che ricordarlo agli studenti, sbuffando ogni volta che doveva accogliere qualcuno. Il capelli rosso fuoco, accesi come raggi solari, risaltavano nella stanza, a Scorpius bastò un attimo per individuarla.
Lily si accorse subito del biondo e senza dire una parola si alzò e lasciò Rose sola, almeno per pochi istanti. La Weasley stava per lamentarsi dell’improvvisa scomparsa della cugina, quando si accorse chi era arrivato al suo posto. Il mondo intorno sparì. Il cuore mancò un battito. Occhi marroni e occhi azzurri si guardarono, di nuovo, desiderando che quel contatto visivo durasse per sempre. Sorrisero contemporaneamente e Scorpius le sfiorò la mano, le loro pelli si toccarono per un attimo, ma bastò per far arrossire Rose.
“Allora, come stai?” Cominciò il Serpeverde.
“Molto bene, grazie … tu?”
“Benissimo, mai stato meglio.” E gli sorrise, uno dei quei sorrisi, Rose se ne accorse, che rivolgi solo ad qualcuno di veramente importante. La ragazza fu invasa da una felicità nuova, indescrivibile, sapeva cosa le stava succedendo, ma era una cosa irrazionale che a parole è difficile esprimere.
“Sei stato gentilissimo ieri a passare a darmi la buonanotte.”
“Dovere. Volevo vederti …”
“Mi ha fatto davvero piacere.”
 “Rose ti posso chiedere una cosa?”
“Quello che vuoi” La ragazza si accorse che adorava il suo nome pronunciato da lui, il suono risultava più dolce se usciva dalle labbra del Serpeverde.
“Ecco, Greg? Che fine ha fatto?” Sapeva già la risposta, ma voleva la conferma, doveva chiarire ogni dubbio.
“Greg, mi ha lasciata.” Disse Rose senza tristezza né rabbia, ma con completa indifferenza.
“Ti dispiace? Insomma … come l’hai presa?” Il cuore di Scorpius fece una capriola alla notizia.
“Normale, in realtà mi interessa un altro ragazzo, quindi è stato un bene che l’abbia fatto, lo avrei comunque lasciato io …” Rose non disse chi fosse l’altro ragazzo, ma a questo punto era sottinteso.
Scorpius le prese la mano destra, la intrecciò con la sua e la portò vicino al viso per baciarla con dolcezza.
“Spero di essere io quel ragazzo …”
Rose avvampò. Si sentì in fiamme, divenne un tutt’uno coi capelli, forse aveva la febbre perché si sentì improvvisamente scossa da brividi e percepiva caldo, tanto caldo.
Forse si era spinto un po’ troppo in là, ma non ce la faceva a stare sempre con la mente piena di domande, voleva risposte, voleva Rose.
Lei annuì piano, per  confermare le parole del biondo.
“Bene, quindi il prossimo weekend andiamo insieme ad Hogsmeade, ok?”
“Certo …!”
“Ora vado: Albus mi aspetta, devo aiutarlo con Pozioni.” Non voleva già abbandonare la conversazione, ma aveva promesso all’amico di fare insieme i compiti.
“Ci vediamo …” La Grifondoro fu un po’ delusa dall’abbandono del biondo, ma sapeva che Albus quando ci si metteva poteva essere davvero fastidioso.
Rose rimase imbambolata per i successivi cinque minuti. Cosa era successo poco prima? Aveva davvero parlato con Scorpius? E gli aveva davvero detto o comunque accennato con la testa che le piaceva, e lui non l’aveva respinta?
Dal modo in cui il cuore le batteva e dalle guancie ancora del colore dei suoi capelli, doveva proprio aver fatto tutto quello che sospettava, ma ne fu felice.
Cominciò a ridere da sola, tutti la guardarono in modo interrogativo, ma non le importava.
Rose, seduta sul divano di fronte al camino della Sala Comune Grifondoro, rideva, rideva felice al pensiero del suo primo appuntamento con Scorpius Malfoy.
 
“ODDIIIIOOOOOO !! Finalmente Rosie!” Lily era super eccitata.
“Oddio piccola Potter, calmati.” La rossa le sorrise, felice che la notizia del suo appuntamento col Serpeverde era stata ben accolta dalla cugina e dalla migliore amica.
“Rosie, davvero, finalmente. Albus voleva metterci mano, ma gli proibirò di avvicinarvi a voi sabato … tranquilla!” Confermò Iris.
“Grazie ragazze …”
“Ma ci pensi? Tra sei giorni tu, una Weasley, uscirai con un Malfoy! Zio Ron non la prenderà bene.”
“Mamma ha detto che ci pensava lei a farlo calmare, e poi Lalla-Lilly mica lo devo sposare: è solo un appuntamento, non cominciamo a pensare al vestito bianco!”
Stavano tutti correndo, non sapeva che aspettarsi da quell’uscita, sapeva solo che per ora il biondo le piaceva e anche molto, ma non voleva affrettare le cose, voleva viversi bene il presente, senza pensare al domani o a suo padre.
 
Sabato si avvicinava e Iris e Lily pressavano la rossa su ogni dettaglio dell’appuntamento.
Domande come “Ma dove andrete?” o “Hai deciso cosa indossare?” Erano all’ordine del giorno e Rose si stava innervosendo, la agitavano solo di più. Inoltre ogni volta che incontrava il biondo per i corridoi non sapeva come comportarsi, non sapeva come salutarlo o se doveva andare a parlargli. Era tutto così frustrante: contava i minuti che la separavano a sabato, ma si sentiva una morsa allo stomaco ogni volta che pensava a cosa avrebbero fatto o detto durante l’incontro.
 
Alla fine durante la settimana si erano rivolti solo qualche ciao e parole confuse, tutto sempre in presenza di Albus o Iris.
Scorpius era un po’ depresso, ma sabato si avvicinava e il suo umore stava migliorando.
Il venerdì disse a Rose che si sarebbero visti alle undici davanti l’entrata principale e che poi sarebbero andati insieme, ovunque lei volesse.
“Certo amico che sei proprio cambiato!” Esclamò Albus il venerdì sera.
“Che cosa intendi?”
“Se a settembre mi avessero detto che tu, Scorpius Malfoy, avresti avuto un appuntamento a San Valentino, non ci avrei scommesso neanche le mutande di James.”
“San Valentino? Ma che dici?”
“Domani è il 14 Febbraio … non è fatto a posta?”
“Oddio! No! Non ci avevo pensato … e ora?”
“E ora cosa?”
“Che faccio?”
“Quello che si fa agli appuntamenti … questo non cambia nulla!”
“Dici?”
“Ma certo ! Quella scema di mia cugina è persa di te … e tanto vedrai che neanche lei si ricorderà che giorno è domani!”
Scorpius si calmò, in fondo non faceva differenza che giorno fosse … l’appuntamento sarebbe andato benissimo lo stesso, o almeno così sperava.
 
 
Angolo autrice:
Ok scusate il super ritardo!!!!!! Ho avuto da studiare e sono stata sommersa da mille cose. Spero che il capitolo non vi abbia fatto schifo, mi scuso di nuovo … non mi convince molto, ma dovevo pubblicare qualcosa ! Ditemi che ne pensate mi raccomando!!!!!!
Grazie infinite a tutte quelli che hanno recensito lo scorso capitolo ! VI AMO *^*
Grazie anche a tutti gli altri !!! *^*
Siete favolosi, tutti voi !
Lasciate la vostra opinione …
A presto, baciiiiiiii ^^

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Capitolo 15
*** Quando c'è chi è felice e chi no ***


Image and video hosting by TinyPic Quando c’è chi è felice e chi no
 
L’ansia invase Rose non appena raggiunse l’ingresso principale.
Scorpius non c’era.
E se avesse sbagliato giorno?
E se avesse capito male l’ora?
E se avesse capito male e basta?
Mentre la sua mente lavorava senza sosta, ponendosi domande una più contorta dell’altra, il biondo apparve. Sorrise immediatamente alla vista della Weasley, che ricambiò subito con enfasi.
Una volta giunto davanti a Rose l’indecisione invase il ragazzo: che fare?
Senza stare troppo a pensarci le diete un bacio sulla guancia. Lei arrossì visibilmente, ma senza domande lo prese per mano come se nulla fosse e lo guidò sul sentiero per Hogsmeade.
La mano di Rose era calda, e inviò a Scorpius una sensazione di dolcezza e tenerezza che mai aveva provato prima. Attraverso quel contatto la ragazza gli aveva trasmesso più di mille parole: questo semplice gesto gli fece tremare le gambe e lo fece innamorare di più.
Nella mente di Rose era scoppiata una lotta. Si era lasciata trasportare dall’istinto e senza ragionare aveva stretto la mano del Serpeverde alla sua. Era così piacevole quel tocco che non avrebbe voluto slegarsi mai dal ragazzo. Il cuore le batteva all’impazzata, ma se lui non voleva tenerla per mano?
Non si erano ancora detti una parola ed erano a metà strada dalla cittadina, Scorpius decise che doveva almeno chiederle qualcosa.
“Allora, tutto bene?”
“Oh sì, certo tutto bene, tu?”
“Benissimo … grazie.”
Rose si sentì in imbarazzo, ma che poteva fare? Di cosa potevano parlare?
Erano ancora con le mani intrecciate e Rose aveva ancora non sapeva se aveva fatto bene a stringergli la mano.
“Senti, ti dispiace che ti ho preso per mano?” Domandò.
“Beh, in effetti un po’ sì …” disse sincero Scorpius.
Subito la rossa si sentì una stupida e si affrettò a nascondere le mani in tasca. Arrossì e tenne gli occhi verso il basso.
“Volevo prendetela io per primo …” disse Scorpius mettendosi davanti alla ragazza e specchiandosi nei suoi occhi. Le prese la mano da dentro il cappotto e la strinse: era lì il suo posto, pensò.
“Ah ah ah, non farmi morire dalla vergogna mai più!” Disse Rose che però era divertita e piano piano cominciò a rilassarsi.
“Tu dici cose stupide!”
“Io non dico cose stupide, ma insomma …”  
Nell’impeto della risposta non prestò attenzione a dove metteva i piedi e scivolò sulla strada bagnata.
Si ritrovarono uno sopra all’altra.
“Mi pareva strano che non fossi inciampata negli ultimi dieci minuti.”
“ Questa volta è colpa tua …”
“Come sarebbe colpa mia?”
“Se penso a te e al tuo sorriso, non posso concentrarmi su dove cammino.”  La rossa si accorse di aver detto troppo e distolse lo sguardo da quello del ragazzo.
Scorpius rimase spiazzato dalla risposta schietta e senza pensarci due volte attirò ancora di più a se la Grifondoro  e la baciò.
Dapprima Rose rimase sconvolta, ma man mano che il calore del bacio la avvolse, si lasciò andare e rispose con passione alle labbra del biondo che giocavano con le sue.
Una volta staccati si accorsero di essere ancora in mezzo alla strada l’uno sopra all’altra.
Il biondo aiutò la Grifondoro a rialzarsi e si incamminarono verso Zonko, mano nella mano.
Da Zonko Rose fece scorta di Caccabombe, Scorpius la guardava sconvolto e divertito allo stesso tempo, mentre lei si aggirava come una pazza tra gli scaffali cercando  le cose che voleva comprare.
Fecero un salto da Mielandia; qui il biondo comprò alla rossa Cioccorane e Gelatine a tutti i gusti + 1 (che erano le caramelle preferite di Rose), e la rossa pianse dalla felicità di  tutte quelle delizie.
Infine si sedettero ai Tre Manici di Scopa per godersi un Burrobirra prima di tornare al castello.
“Le Burrobirre le offro io, però! Mi hai pagato tutti quei dolci …”
“Te lo avevo promesso, ricordi?”
“Sì, ok ma queste le pago io lo stesso.”
“Fai come vuoi.”
Senza aggiungere altro la rossa si avviò al bancone e pago da bere per due, sotto gli sguardi sconvolti di tutte le ragazze del locale.
“Ma perché mi guardano tutti male? O meglio, perché guardano tutti male te?” Domandò la Weasley.
“Forse perché oggi è San Valentino? E in pratica mi stai facendo fare la figura del Troll cafone che non offre da bere alla sua ragazza…”
“Ah ah ah… vabbe dai mi farò perdonare …”
In realtà l’unica cosa che Rose aveva registrato nella sua mente era la parola “ragazza”. Gli occhi gli si fecero a cuoricino e la sua mente iniziò a vagare per i meandri della sua sconfinata fantasia.
Quindi erano una coppia?
Dallo sguardo vuoto, Scorpius capì subito che Rose era persa nei suoi pensieri.
Le sfiorò una mano leggermente, subito la ragazza si scosse e lo guardò dritto negli occhi.
“Domani devo finire un tema per Pozioni, vieni con me il biblioteca?” Le chiese.
“Ma certo …” Rispose prontamente la ragazza, che pensava che in realtà sapeva che non sarebbe riuscita a studiare neanche un po’ con gli occhi azzurri di Scorpius vicino.
Beh per ora non voleva etichette, le bastava la mano calda di Scorpius che le scaldava il cuore e l’anima.
 
 
Tornata in camera Rose era felicissima e canticchiava a bassa voce mentre sistemava il letto ricoperto dai vestiti che aveva indossata la mattina, prima di trovare quelli adatti all’appuntamento.
Lily entrò in camera.
“Oddio, stai sistemando? Sei davvero tu, Rosie?” Chiese sconvolta dal comportamento della cugina.
“Ah, davvero molto spiritosa …”
“Presumo sia andata bene con Scorpius, eh?”
“Non è andata bene, è andata benissimo … lui è così carino …” Rose era palesemente su di giro. Ballava sul posto e il sorriso non le spariva mai dal volto.
“Beh sono felice che almeno a te la relazione stia andando bene.”
“Che vuoi dire, Lily?” La rossa si fece seria.
“Iris è tornata poco fa e  stava piangendo …”
“Cosa?!?! E dov’è ora?”
“Nella mia camera, l’ho lasciata sola per venirti a cercare.”
“Ma cosa ha fatto …?”
“Ho capito solo Albus e qualche parola poco carina …”
“Io lo ammazzo a tuo fratello! Che le ha fatto?”
Lanciò la maglietta che aveva in mano e si precipitò da Iris seguita dalla piccola Potter.
“Iris, cosa è successo?”
La moretta emerse dai cuscini con il volto rosso e gli occhi colmi di lacrime.
“Io e Albus ci siamo lasciati”
Rispose, per poi sparire sotto le coperte del letto di Lily, scossa dai singhiozzi.
 
 
 
 
Angolo Autrice:
Ciao a tutti !
AUGURONI ANCHE SE IN RITARDOOOOO !!!!
Scusata ma non ce l’ho fatto a pubblicare prima …
Ringrazio come sempre tutti voi che leggere e recensite (ma anche solo che legge!).. *^*
Siete tutti molto carini !!! Vi ringrazio di cuore!
Lasciate le vostre opinioni …!
Pensavo che mi fosse venuto fuori un capitolo carino, ma rileggendolo non mi piace molto … bah, vabbe… ai posteri l’ardua sentenza … (i posteri,in questo caso siete voi, quindi fatemi sapere che ne pensate!)
Spero di sentirvi
Al prossimo capitolo bacioni ^^
 

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Capitolo 16
*** Quando le labbra di chi baci fanno la differenza ***


Capitolo sedici-  Quando le labbra di chi baci fanno la differenza
 
Special   Albus- Iris
 
Ero confuso, davvero molto confuso.
L’età può influire sui sentimenti?
Quanto potevo essere convinto di amare una persona a quindici anni?
Quanto potevo essere convinto di amarla per lungo tempo?
Perché lo avevo fatto?
Perché avevo baciato un’altra?
Perché ora stavo guardando labbra che non appartenevano a Iris?
 
Cosa sta succedendo?
Perché Albus è così vicino a Nelly Pordos?
E perché le si sta avvicinando ancora di più?
E come se …
No, non è come se …
La sta baciando.
La testa mi gira.
Lo stomaco si ribella.
La gola si chiude.
Lui si stacca e incontra i miei occhi, probabilmente velati di lacrime.
Mi guarda.
Mi volto e corro lontano, il più lontano possibile da lui.
 
Mi ha visto.
Mi ha visto mentre baciavo un’altra.
Il suo sguardo triste mi ha ucciso.
Mi ha trapassato il petto come una freccia.
Cosa ho fatto?
Perché l’ho fatto?
Tutta colpa di Mike …
No, tutta colpa mia.
 
Corro, corro fino a che non raggiungo la mia camera.
Lily mi vede attraversare la sala Comune come una furia e mi viene dietro.
Vede che piango a dirotto.
Mi abbraccia.
Mi porta nella sua stanza.
Piango per quelle che mi sembrano ore, poi arriva Rose.
L’odore dei suoi capelli ha un odore … amico, l’amicizia è qualcosa che ti salva.
E per un secondo non ho pensato ad Albus, ma a Rose che ci sarà sempre, a lei che si schiererà con me e non con il cugino, anche se non glielo chiederò mai.
Mi rifuggo tra le sue braccia, per poi riprendere a piangere.
 
“Io e Albus ci siamo lasciati.”
In verità non era proprio così, ma la storia si poteva ritenere conclusa, almeno da parte della mora.
“Cosa?” Chiede prontamente Rose, che dopo aver ripreso fiato aggiunge anche“Ma che cosa ha fatto?”
“L’ho visto mentre baciava un’altra.”
“E chi?” La rossa aveva gli occhi fuori dalle orbite per la sorpresa.
“Ma a chi frega con chi si è baciato, Rosie !”
“Frega  a me perché sarà la seconda persona che schianterò, la prima , ovviamente, sarà Albus …”
“Nelly Pordos.”
“Quella racchia?”
“Non è così brutta, dai… ma non è questo il punto, comunque. Il fatto è che, è che …” Iris non riuscì a finire la frase, perché un nuovo flusso di lacrime la colse, facendola sprofondare nel cuscino di Lily nuovamente.
“Gli hai chiesto spiegazioni?” Chiese Lily timidamente.
“No, sono scappata subito.” Rispose da sotto il cuscino.
“Bene, adesso andiamo subito a chiarire la cosa e dopo lo schianto.” Rispose la Weasley mentre si alzava dal letto, e stava per aprire la porta, ma Iris la fermò.
“Rose, no! Ferma … voglio che sia lui a farsi avanti, non dirgli nulla e non parlare con lui di questa storia.”
“Ma …” la rossa era allibita.
“Ma, nulla… Rosie, per favore, non voglio litigare anche con te e non voglio che tu discuta con lui.”
La faccia supplichevole di Iris convinse Rose ad annuire e a risistemarsi vicino a lei nel letto, mentre Lily scartava caramelle e le porgeva alle due sperando di addolcire in qualche modo quel giorno da dimenticare.
 
 
Sono sconvolto.
Sconvolto e spaesato.
Non so perché l’ho fatto, ma l’ho fatto.
E adesso Iris starà piangendo.
Domani Rose mi ucciderà.
Non posso più starle accanto, non voglio più vederla soffrire. Meglio mettermi da parte, meglio lasciarla stare.
Non posso più farle del male.
Non voglio più farle del male.
Scorpius entra nella stanza.
Sorride.
A quel punto scoppio.
Lancio il baule contro la finestra, desiderando che quel giorno ricominciasse da capo.
Lui viene e mi abbraccia.
Allora mi accorgo di avere il volto bagnato.
Quando sono cominciate ad uscire le lacrime?
 
“Cioè fammi capire, quell’idiota di Mike ti fa una battuta, e tu baci un’altra?”
Il biondo era sconvolto dal comportamento dell’amico.
“Sì, sono stato un’idiota, ma in fondo ho pensato avesse ragione … e ho reagito d’impulso.”
“Un’impulso al quanto stupido, aggiungerei … ora che farai?”
“Niente.”
“Non vuoi riconquistarla? O almeno chiederle scusa?”
“No. Meglio se mi dimentica, non la merito … Davvero, sono un completo cretino e, non posso pensare di poterle far del male di nuovo. Non voglio essere la causa delle sue lacrime un’altra volta.”
“Ma, andiamo, Al ! Magari ti perdona.”
“No, la eviterò, non voglio che soffra … lontano dagli occhi lontano dal cuore”
“E questa da dove esce?”
“Boh, la dice papà ogni tanto …”
“Voi  Potter e le vostre cose Babbane, alcune volte non vi capisco …”
Albus sorrise, stare col migliore amico gli faceva sempre bene.
Sperò vivamente che Iris riuscisse a dimenticarlo.
Ma lui ci sarebbe riuscito?
Sarebbe riuscito a dimenticare gli occhi azzurri di lei che lo facevano sciogliere ad ogni sguardo?
 
 
 
Angolo Autrice:
Ciao a tutti !!
Scusate il ritardo, ma non riesco a pubblicare regolarmente.
Questo capitolo è un po’ diverso … i pensieri sono al presente in prima persona e poi la parte narrata in terza al passato. Spero non abbia creato confusione.
Ringrazio da morire chi ha recensito e chi legge sempre i capitoli ^^
Grazie infinite gente !
Ho accantonato la coppia Rose /Scorpius in questo capitolo, ma nel prossimo ritorneranno e sapremo anche cosa ha detto Mike ad Albus …
Fatemi sapere che ne pensate ^^
Baci a tutti !!!
 

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Capitolo 17
*** Quando è tutto un po'... confuso ***


Capitolo diciassette – Quando tutto è un po’… confuso!
 
La curiosità la stava uccidendo.
Quella notte Rose non chiuse occhio, pensando a come fare per scoprire cosa avesse Albus per la testa senza farlo sapere a Iris.
L’indomani si sarebbe vista con Scorpius in biblioteca, e ti pare che il biondo non sapesse nulla sulla faccenda?
Il fatto stava se glielo avrebbe confessato o meno…
Poi c’erano le ronde: Rose era più che sicura che in quella settimana glene sarebbe toccata una con il cugino.
E se neanche quello funzionava, ci sarebbe stato lo scambio delle case: la prima settimana di Marzo la rossa avrebbe dovuto frequentare il covo delle Serpi e lì avrebbe scoperto sicuramente qualche cosa, indagando alla maniera Weasley…
Alla fine poco importava il metodo: a costo di sbattere al muro Albus e costringerlo a dire tutto, Rose sarebbe andata fino in fondo alla faccenda, visto e considerato che Iris non ne voleva sapere più nulla.
Poteva anche contare sull’aiuto di Lily, o poteva pagare qualche primino Serpeverde per spiare Albus…
La notte fece posto all’alba e la Grifondoro si alzò dal letto più confusa della sera precedente, senza risposte e senza un piano effettivo e con mille domande in più.
Arrivata alla Sala Grande si preoccupò di fare una ricca – per non dire eccessiva- colazione per integrare gli zuccheri persi durante la notte pensata a progettare piani.
Presto fu raggiunta da Scorpius che le si sedette vicino.
“Ciao, Rose” la salutò mostrandole un sorriso da perdere il fiato.
“Ciao, Malfoy” rispose con la bocca piena di muffin al cioccolato.
“Perché hai deciso di chiamarmi per cognome?”
“Così, non c’è una ragione in particolare. Preferisci ciccino, o tesorino oppure…”
“Ok,ok, ho capito… fa come vuoi” disse frettoloso il biondo, leggermente offeso.
“Stavo solo scherzando! Pensavo che ora che beh… ecco… siamo usciti insieme potevo chiamarti come mi pareva” scrollo le spalle Rose, pregando di non aver offeso lo splendido ragazza che le faceva perdere il fiato ogni volta che apriva bocca.
Lui le sorrise sollevato.
Lei ricambiò sollevata e rimase imbambolata da quelle pozzanghere grigie-blu.
“Allora vada per Scorpius” gli disse stampandogli un lieve bacio sulle labbra che lo colse alla sprovvista e lo fece arrossire di colpo.
La Weasley ridacchiò e fece cenno al biondo di andare in biblioteca.
Una volta seduti, Rose fu attanagliata da dubbi che non riguardavano solo Albus e Iris.
Aveva pensato tutta la notte al cugino dimenticandosi di lei e Scorpius.
Insomma, stavano insieme?
Erano una coppia?
Uscivano solamente?
Lei lo aveva perfino baciato, per Morgana! E se lui non volesse che la cosa fosse ufficiale?
La mente di Rose era un groviglio di dubbi e domande, e le sfuggivano tutte le risposte.
“Miseriaccia!” si lasciò scappare, mentre il Serpeverde la guardava perplesso.
“Tutto bene, Rose?”
“Sì,sì, benissimo…”
Meglio togliersi un peso, pensò la rossa.
“Senti Scorp… mi dici che cavolo gli è passato per la mente ad Al ieri?”
“Ah, quello. Lo sapevo che me lo avresti chiesto, ma proprio non posso dirtelo, deve essere lui a parlarne, se vuole…”
Rose si aspettava questa risposta, ma il suo cervello aveva pianificato altri progetti che non includevano il biondino.
Si accorse di avere un sorriso da sadica quando si specchiò negli occhi meravigliati del ragazzo di fronte a lei, subito si riprese.
Aprì il libro e cominciò a leggere…
Era combattuta, doveva chiedere a Scorpius anche i dubbi su loro due o no? Si immerse nel libro di pozioni non capendo una lettera di quello che stava studiando.
 
Scorpius era distratto.
Il profumo di fiori che emanavano i capelli della rossa lo distoglieva dal suo libro.
Non riusciva proprio a studiare con Rose così vicina, non aveva mai avuto una ragazza, né aveva mai studiato con una ragazza in biblioteca.
Un momento.
Rose era la sua ragazza?
Lo aveva appena pensato, ma era realmente così?
Forse glielo avrebbe dovuto chiedere… lui pensava solo a lei, voleva bene solo a lei in quel modo speciale, quindi per lui erano una coppia.
Ma se lei non la pensava in quel modo?
Cosa diavolo doveva fare?
Poi si ricordò di una cosa.
“Ah, quasi dimenticavo, da domani comincio lo scambio case e starò nella tua Sala Comune molto più spesso, in pratica ci vedremo tutto il tempo.”
Finalmente una buona notizia, dopo il casino dell’ultima uscita.
“Sì, che bello.” Rispose la Weasley mostrando tutta la sua felicità in un sorriso.
Senza neanche pensarci Scorpius prese la mano della rossa e ne baciò il dorso.
Fu un gesto estremamente romantico e intimo, tanto da far venire i brividi a Rose che arrossì, ma gli sorrise amorevole con gli occhi velati per l’emozione.
Anche se non se l’erano detto, Rose lo sentiva: erano una coppia, per lei esisteva solo lui e la ragazza era certa che la cosa fosse ricambiata.
Quella mattina nessuno dei due studiò, colpevoli furono gli sguardi imbarazzati e impacciati che si lanciavano ogni due minuti.
Dopo pranzo Scorpius avrebbe avuto al allenamenti di Quidditch e la rossa aveva deciso di assistervi, non in veste di giocatrice, ma di… ecco… fidanzata, se così si poteva definire.
Si mise in un angolino poco visibile, ma Scorpius la notò subito e le lanciò un cenno con il capo in segno di saluto. La rossa rispose con un movimento della mano.
Faceva davvero freddo. Ma i sorrisi e le risate di Scorpius che provenivano da sotto di lei la scaldavano.
Aveva comunque un cappello e una sciarpa che le coprivano quasi tutto il viso, non si vive di solo amore, oppure è possibile?
Guardando Scorpius cavalcare la scopa e vedere i suoi capelli biondi scompigliarsi al vento, Rose pensò che in fondo tutto e possibile, magari di solo amore no, ma di solo Scorpius sì…
I suoi pensieri, però, furono interrotti dal discorso che avevano cominciato a fare due Serpeverdi poco distanti da lei.
Rose si mise in ascolto appena sentì il nome del biondo.
“Hai visto Malfoy quanto è bello?” cominciò una.
“Ho sentito che esce con una Grifondoro…” rispose quella accanto in tono dispiaciuto.
Caspita, le notizie volano!
“Uh, peccato!”
“In realtà a me piace più Potter, intendo Albus, ovviamente. Scorpius è troppo cupo…”
“Ma Potter è fidanzato!”
“Non più…”
“Cosa?!?!?” quasi gridò l’altra.
“E già. So tutto! Mio fratello Mike mi ha raccontato ogni cosa.”
Rose tese ancora di più le orecchie: forse i suoi piani non sarebbero stati necessari.
“Allora, tu lo sai che Mike ha una cotta per Iris, la ragazza di Albus, no?”
“Sì, certo che lo so!”
“Beh, dunque è un po’ che pensa a come farli lasciare e ieri c’è riuscito!”
“Sì, ma come?”
Rose era sempre più sulle spine.
“È bastato poco, in effetti. Ha detto a Potter che si stava facendo sfuggire tutte le ragazze più belle per una che non era un gran che; Albus, ovviamente, si è arrabbiato e ha cominciato a rispondere a tono.
Ad un certo punto, però, mio fratello gli ha detto che mica si dovevano sposare. Che comunque lui era un Potter, che poteva fare quello che voleva e con chi voleva.”
“E lui c’è cascato?”
“Beh, con l’aiutino di un Confundus e di Nelly che ci ha provato spudoratamente… alla fine si è convinto.”
La faccia di Rose assunse varie colorazioni di rosso, fino a confondersi con i capelli… nessuno l’avrebbe fermata dallo Schiantare quelle due e poi sarebbe toccato a quel Mike.
Stava per tirare fuori la bacchetta, quando delle urla la distrassero.
Scorpius era in mezzo al campo e non si muoveva.
Il cuore di Rose smise di battere e dimenticò tutto, la sua mente si riempì dell’immagine del biondo inerme, poi si lanciò in una corsa sfrenata verso il centro del prato.
 
 
Angolo Autrice:
Salve a tutti!
Perdonate il ritardo… scusatemi, davvero!
Cercherò di far arrivare presto il prossimo capitolo! Intanto fatemi sapere che ne pensate di questo…
Lo so, non succede moltissimo, ma era necessario per far capire un po’ cosa è successo in realtà con Al e Nelly.
Non vi preoccupate per Scorpius, non è nulla di grave: mi serviva una scusa per non far schiantare quelle due, diciamo che Rose non l’ha presa tanto bene.
Nel prossimo capitolo ci saranno sia Al/Iris che i nostri due piccioncini, che ormai sono una coppia (lo sono???).
Ringrazio come al solito tutti quelli che mi seguono e quelli che recensiscono! Grazie a tutti!!!!!!
Fatemi sapere.
Baci ^^
 
 
 
 

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Capitolo 18
*** Quando c'è gelosia, rabbia e lacrime ***


Capitolo diciotto: Quando c’è gelosia, rabbia e lacrime
 
 
Iris non dormiva.
Erano giorni che si girava e rigirava nel letto, cercando invano di prendere sonno.
Albus gli mancava anche più di quello che volesse ammettere, ma che fare?
Lui l’aveva tradita e non si era neanche giustificato più di tanto, lo aveva fatto e basta, non aveva dato altre spiegazioni, come era possibile?
Albus era il primo al quale la mora si fosse mai aperta e aveva scoperto in lui un ragazzo dolce e comprensivo che mai si sarebbe aspettata di trovare.
Allora perché ?
Perché aveva fatto quello che aveva fatto?
Forse aveva ragione Rose, forse doveva chiarire una volta per tutte quella situazione, magari con l’aiuto della migliore amica avrebbe dato un senso a quella storia.
Iris si alzò decisa a cercare Rose e Albus e parlare una volta per tutte, era il momento di essere una Grifondoro e prendere la serpe per la testa.
Vide il letto della rossa vuoto e ricordò che quella mattina sarebbe andata a studiare con Scorpius, decise che dopo pranzo le avrebbe parlato dei suoi progetti.
 
Rose corse a perdifiato fino al centro del campo ed incontrò subito gli occhi azzurri di Scorpius.
“Weasley, cos’è tutta questa fretta?”
“Cretino mi hai fatto prendere un colpo, Miseriaccia!” ma intanto sorrideva, felice che il biondo non si era fatto nulla di grave.
“Rosie, perchè non lo porti in Infermeria, giusto per esseri sicuri?” intervenne Albus, accorso vicino al Malfoy con il resto della squadra.
“Sì. Ok… poi Al noi dobbiamo parlare.”
Lasciò il cugino con una faccia assai perplessa per incamminarsi, con Scorpius a fianco, verso l’uscita dal campo.
“Che gli devi dire, Rose?”
“Scorp senti ho ascoltato una conversazione molto interessante che Albus deve assolutamente sapere!”
La faccia interrogativa del Serpeverde spinse la rossa a raccontare tutto, per filo e per segno quello che aveva sentito poco prima sugli spalti del campo.
Usciti dall’infermeria si diressero verso la Sala Grande.
“Se quello che hai detto è vero, è stato tutto un malinteso e Albus vorrà Schiantare Mike.”
“Certo che voi Serpeverde schiantate a destra e sinistra come se niente fosse…” scherzò la rossa.
“Certo se ci toccano cioè che amiamo…”
I cuori dei ragazzi cominciarono a battere all’impazzata e quando Scorpius si avvicinò per soffiare un bacio sul collo di Rose, la rossa quasi non cadde per le improvvise gambe molli, vacillò leggermente.
Scorpius la tenne stretta in vita.
“Non vorrai cadere, vero?”
“Ah-ah-ah, siete anche spiritosi” Rose era accaldata, quell’improvviso calore scaturito dalla presa del biondo la fece arrossire ed ebbe l’impulso si aggrapparsi alle spalle di Scorpius per non lasciarlo più, ma si limitò a sorridergli.
“Adoro i tuoi occhi quando sorridi…” le disse ad un centimetro dalla faccia, il ragazzo si stava avvicinando e Rosesi stava già pregustando quello che sarebbe accaduto dopo, ma furono interrotti.
“Allora, Scorpius domani iniziamo con lo scambio?”  arrivò dal nulla Misty Pope, la ragazza con la quale Scorpius avrebbe fatto lo scambio delle case il giorno successivo.
Rose si irritò, e non poco.
Il ragazzo lasciò la vita della Weasley per rispondere alla civetta appena apparsa, con grande disappunto della  rossa che non mancò di sbuffare sonoramente.
“Eh già, ci incontriamo dalla prima lezione… Pozioni, vero?”
“Sì, se vuoi  ti lascio l’orario…” disse  Misty  sbattendo le ciglia.
“Grazie, ma ci ha già pensato Rose”
A questo punto la rossa si intromise.
“Scusaci ma dobbiamo andare, ci si vede…” e trascinò Scorpius via da quella gallina bionda.
“Gelosa?” Scorpius era abbastanza divertito dalla cosa: nessuna ragazza si era mai interessato a lui ed vedere Rose infastidita gli fece piacere.
“Macchè, io?” fece spallucce la Weasley.
“Sì, tu” le fece la linguaccia.
“È solo che non sopporto le oche, sai com’è” disse la Grifondoro imitando la smorfia del biondo.
“Non ti preoccupare, non lo hai ancora capito che a me piacciono le rosse?”
“Quindi devo stare attenta a Lily e Roxanne?” scherzò la ragazza, ma dentro festeggiava.
Per tutta risposta Scorpius sorrise e le strinse la mano, dopo avere lasciato un  bacio sulla guancia.
Il cuore di Rose mancò un battito, il profumo del ragazzo la invase e la portò su di un altro pianeta.
“Dai che dobbiamo chiarire con quei due” disse lui, riportandola alla realtà.
Entrando in Sala Grande scorsero subito Iris intenta a leggere sola al tavolo dei Grifondoro, la raggiunsero con un gran sorriso.
“Che avete?”
“Grandi notizie amica mia!!!” disse entusiasta Rose.
“Del tipo?”
“Del tipo che ti rinchiudiamo nella sgabuzzino delle scope con Albus finchè non fate pace.” Disse seria la rossa.
“Sì, come no. Però ecco in effetti volevo parlargli…”
“Ottima idea, allora dopo andiamo nella Sala Comune delle serpi a chiarite tutto”
“Rose, ma non le vuoi dire…” cominciò il biondo, ma fu interrotto subito dalla rossa.
“Una cosa per volta, parleremo quando ci saranno tutti e due.”
Intanto al tavolo di avvicinò una Lily in lacrime e il Serpeverde capì che doveva allontanarsi, salutò le tre ragazze e raggiunse il tavolo della sua Casa.
“Cosa diavolo è successo? Hai litigato con Patrick?” chiese la Weasley.
La piccola Potter non rispose e si limitò a scuotere la testa.
Le due la guardarono con fare preoccupato, finchè Iris timidamente non aprì bocca per formulare in frase il suo pensiero.
“C’entra Frank, vero?”
Ancora una volta Lily non rispose, ma cominciò a piangere più forte e i singhiozzi si fecero più accentuati.
Rose la trascinò in Sala Comune e poi nella sua stanza per provare a farla calmare almeno un pochino.
“Ho fatto un casino” disse Lily tra una lacrima e un’altra.
“Perché? Spiegati… dai Lalla-Lilly”
“Ho baciato Frank”
Nella stanza calò il silenzio assoluto e Iris e Rose rimasero a bocca aperta per  cinque minuti, fino a che la mora non chiese cosa fosse successo e la Potter si decise finalmente a raccontare.
 
Nella Sala Comune Serpeverde intanto Scorpius era logorato dal dubbio.
Doveva dire o no cosa aveva scoperto Rose al campo?
In più quella faccia da pesce lesso di Mike gli passava accanto ogni cinque minuti e l’impulso di dargli un pugno era davvero forte.
“Che hai, Scorp?”
“Nulla di che…”
“Ti fa ancora male la spalla per la botta di oggi al campo?”
“Sì, infatti…” certo che Albus certe volte era proprio tonto, ma Scorpius capì che era solo preoccupato, sicuramente pensava ancora a Iris e la cosa lo faceva star male.
“Sai, forse dovresti parlarle” disse il biondo.
“No, ne abbiamo già discusso, non saprei cosa dirle… e non voglio farla soffrire di più.”
“Ma… ma…”
“Niente ma, Scorp.”
Una profonda tristezza invase gli occhi di Albus e Scorpius non resistette più.
Gli disse tutto quello che aveva ascoltato da Rose la mattina in Infermeria.
A fine racconto Al rimase calmo, non disse una parola per un po’, poi si alzò si avvicino a Mike e gli sferrò un pugno, dritto sul naso.
 
 
Angolo Autrice:
Ok, perdonatemi  ç.ç
Tre parole: sessione d’esame invernale.
Scusate davvero, ma non ce la faccio ad aggiornare regolarmente…
Spero che leggiate lo stesso. Vi ringrazio da morire, tutti quanti: quelli che recensiscono, chi l’ha messa tra seguite-preferite-ricordate e chi legge solamente !!!
GRAZIE
Allora, che ne pensate del nuovo capitolo???
Niente di che, eh?
Nel prossimo parlerò un po’ di Lily e molto sulla gelosia di Rose xD (perché vabbè è gelosa ahahaha).
Fatemi sapere!
Alla prossima,
baci.
 
 
 

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Capitolo 19
*** Quando, finalmente, c'è la confessione! ***


Capitolo diciannove: Quando, finalmente, c’è la confessione!
 
Rose, seduta a gambe incrociate sul letto, ascoltava attentamente il racconto della cugina.
“L’ho visto in corridoio, e aveva una faccia sbattutissima, così gli ho chiesto cosa avesse” Lily fece una pausa per soffiarsi il naso, quindi continuò: “ Lui mi ha detto che si era appena lasciato con la ragazza e che aveva capito che gli piaceva un’altra, ma che era complicato. Le mie braccia hanno agito senza la mente, così gli ho preso il viso e l’ho baciato…”
Una nuova ondata di singhiozzi la lasciò senza fiato.
“E poi?” si azzardò a chiedere Iris.
“E… e p…poi sono scappata” rispose la piccola Potter mentre tirava su col naso.
Calò il silenzio nella stanza, era la prima volta che Rose rimaneva senza parole, stette per un po’ zitta, pensando a quello che la cugina dovesse fare.
“Vediamo che fa lui, intanto cerca di non avvicinarti, se non ti dice niente entro una settimana, allora vai tu e lo affronti” disse convinta la rossa.
“Sì, ma che gli dico?”
“La verità… Gli devi confessare i tuoi sentimenti” la faccia della Weasley non ammetteva repliche.
“Ma… ma… come faccio?”
“Con la voce, no? Come vuoi fare?”
Lily sorrise alla risposta della cugina e la abbracciò, non sapeva cosa avrebbe fatto tra una settimana, ma ora voleva stare sotto le coperte a maledirsi per la propria stupidità.
 
Intanto nei sotterranei del castello del sangue scorreva.
Il naso di Mike era sanguinante dopo il pugno che Albus gli aveva sferrato.
“E se osi replicare, dirò a chiunque che razza di viscido Troll tu sia”.
Detto questo, si precipitò fuori dalla Sala Comune Serpeverde e si diresse nella torre Grifondoro.
Scorpius sorrise per il teatrino e lo seguì, aveva proprio voglia di vedere Rose…
Arrivati nella Sala Comune dei Grifondoro, le due ragazzze non erano sul divano o accanto al camino.
“Devono essere nella loro stanza…” cominciò a dire Scorpius, ma fu interrotto dall’arrivo di una biondina.
“Ohi! Scorp! Lo scambio inizierà domani, avevi voglia di vedermi?”
Nel dire la frase, Misty sbatté le ciglia in modo talmente evidente che fece venire i brividi sia al Malfoy sia al Potter.
“Probabilmente è qui per vedere me”.
Una voce lo salvò.
Una marea di capelli rossi raggiunse i due, Rose stampò un leggero bacio sulle labbra del biondo e guardò in cagnesco Misty che si allontanò con la coda tra le gambe.
Intanto Iris e Albus parlavano fitto in un angolo della Sala.
“Gli hai detto tutto, eh?” chiese Rose.
“Non ho resistito, tu, invece, ancora gelosa?”
La Grifondoro si fece rossa, uniformandosi ai capelli e sbuffò sonoramente nella direzione del ragazzo che le prese il viso e lo portò vicino al suo.
Rose fece il resto: non resistendo, baciò quelle labbra invitanti.
Fu un bacio dolcissimo, la rossa aveva gli occhi lucidi per l’emozione, sentiva che in quel momento Scorpius la amava.
Il loro affetto passava da una bocca all’altra ogni volta che le loro lingue s’incontravano, la ragazza era tentata di rivelare al Serpeverde la natura dei propri sentimenti, ma il bacio lo fece per lei.
Si staccarono ambedue con le guancie in fiamme e le labbra che andavano a fuoco, ma avevano voglia di conoscersi ed esplorarsi ancora. Lui le sorrise e si avventò di nuovo sulla sua bocca, non potendo resistere a quel viso magnetico.
Furono interrotti dall’arrivo di un’Iris super felice.
“Avete fatto pace, eh?” chiese il biondo.
“Sì… è stato un malinteso, tu confermi tutto Rosie, vero?”
“Fino all’ultima parola, quel verme di Mike la pagherà, Miseriaccia!” disse Rose agitando un pugno.
“Oh, penso che abbia capito il concetto” affermò Albus con un sorriso beffardo.
Il resto del gruppo sorrise non indagando oltre e rimasero a parlare del più e del meno fino a che le ultime braci del fuoco non furono consumate del tutto.
 
Il giorno dopo, a lezione di Pozioni, Rose schiumava dalle labbra nel vedere il suo Scorpius vicino a quella gallina di Misty Pope.
“La odio, lui è mio!” continuava a borbottare a mezza bocca sotto lo sguardo divertito di Iris.
“A lui piaci tu! Sciocca, smettila!” le ripeteva invano quella, tentando di calmarla.
Scorpius era rammaricato: sapeva che a Rose quella situazione non piaceva, e conferma di questo erano le molte occhiate omicide che la Weasley riservava alla bionda accanto a lui.
Come farle capire che non si doveva preoccupare?
Doveva chiarire la situazione e prima che fosse lanciata qualche maledizione senza perdono.
Dopo la lezione invitò Rose al Lago Nero, la ragazza accettò con un sorriso a trentadue denti, felice del nuovo appuntamento.
Arrivati sulla riva del Lago, si sedettero sul prato ammirando gli ultimi raggi del sole che si specchiavano nelle acque nere.
“Rosie, senti sei preoccupata per Misty?” cominciò Scorpius, afferrandole la mano per tranquillizzarla.
La ragazza arrossì all’istante e non per il contatto, ma per il soprannome che aveva usato lui per chiamarla: aveva tutta un’altra intonazione quel nome se pronunciato dalla voce soave del biondo.
“A essere sincura… no…” mentì la Grifondoro.
Malfoy le sorrise e sfiorò il suo naso con quello della ragazza, poi vi stampò sopra un leggero bacio.
“Non mentirmi…”
Rose si stava sciogliendo… il suo cuore perse un battito e un movimento strano cominciò all’interno del suo stomaco.
Cominciò a piangere sopraffatta dai quei nuovi sentimenti mai provati per nessuno.
“Che cosa hai fatto, ora?” Scorpius era seriamente preoccupato e si corrugò: non voleva essere motivo delle lacrime della ragazza cui teneva in maniera speciale.
“Scusa, ma ecco… non lo so… sei tu che mi fai piangere…” disse la Weasley singhiozzando.
“Rosie, ti prego smettila, non voglio farli soffrire… quella Misty non vale nulla per me, perché ecco… io… io…”
Asciugò le lacrime della rossa con il pollice e poi le scansò i capelli, mossi dal vento, dietro l’orecchio e con estrema dolcezza le sussurrò: “ Non voglio veder piangere la mia ragazza… penso di amarti…” Il biondo non si era mai confessato (perché non si era mai innamorato) e le sue gote si colorarono di un leggero rosso, ma doveva dirle cosa provava realmente e non se ne pentì, perché l’espressione assunta da Rose era un misto di pura felicità e sorpresa e Scorpius s’innamorò ancor di più.
A quelle parole la ragazza spalancò gli occhi e, in preda all’euforia del momento, si fiondò sul ragazzo, andando a impattare con la sua testa.
“Sempre la solita irruenta…” scherzò il Serpeverde che però la squadrava con aria seria, come a volerle leggere nella mente.
 Infine scoppiarono a ridere insieme.
Non potendo resistere ulteriormente, Rose baciò Scorpius, e tra un sospiro e un altro si confessò.
“Ti amo anch’io Scorpius Malfoy…”
In quel momento Rose pensò che fosse il giorno più bello di sempre, non sapendo che ne avrebbe trascorsi altri infinitamente migliori tra le braccia di Scorpius.
Angolo autrice:
Benissimo miei prodi ! Che ne pensate del capitolo?????
Scusate il ritardo come al solito, ma avrete capito che non riesco ad aggiornare regolarmente, ma vi ringrazio dal profondo del cuore per il sostegno *^*
La storia ha tantissime visualizzazione in ogni capitolo!
Vi amo **
E un grazie enorme a che recensisce!
Ho una cosa da chiedervi…  ehm… visto che mi sto appassionando al rosso, volete un capitolo un po’ hot? Magari arancione se siete minorenni… fatemi sapere se vi farebbe piacere che i nostri due passassero di livello e se volete leggerne, soprattutto, sennò faccio passare la cosa con messaggi subliminali (non so in che capitolo, però)… magari faccio uno special a parte, devo vedere, intanto ditemi che ne pensate.
Cmq tranquilli la storia non è finita, ho messo l’ultima frase solo per far capire che, insomma, stanno insieme a lungo… ma non aggiungo altro perché ho in mente un finale in grande ^^
Penso che altri ¾ capitoli e poi avremo l’epilogo, dipende se mi viene in mente altro…
Vabbe vi lascio in pace xD
Fatemi sapere,
baci!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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