I'll look after you

di marayn_96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


I'll look after you - capitolo 1
 
Allison's POV

''Quindi tu...te ne vai?'' mi chiese con tono triste e quegli zaffiri lucidi,pieni di lacrime.
''Lou,non ho scelta,devo andare''
''C'è sempre una scelta Ali,forse sei solo stanca di stare qui''
''Non è vero Louis. Pensi che sia facile abbandonare tutto,abbandonare l'unico migliore amico che ho avuto nella mia vita? Pensi sia facile avere dei genitori che litigano tutto il giorno,nonostante il divorzio?''
''Ti devo ricordare che ho passato la stessa cosa?'' disse rabbuiandosi
''Oddio,Lou,scusami! Non ci avevo proprio pensato,perdonami''
''Non fa niente'' disse alzandosi per andarsene. Lo fermai per un polso.
''Aspetta,non vieni con me in aereoporto?''
''No,non sarei capace di dirti addio''
Inutile dire che ci rimasi malissimo. Il ragazzo a cui avevo voluto bene più di ogni altra persona,il mio migliore amico,l'unica persona per cui valeva la pena combattere mi stava dicendo che non sarebbe venuto a salutarmi.
''Ok,Louis,come vuoi,ci si sente,ok?''
''Si,certo'' e lo vidi sparire tra gli alberi e restai sola nel posto dove ci vedevamo sempre,per stare da soli,per aprirci e raccontarci tutto l'uno dell'altra. Quello stesso posto che adesso mi metteva i brividi se lui non c'era a condividerlo con me. 
Presi le mie cose e mi avviai verso casa. L'indomani sarei partita e avrei ricominciato una nuova vita,sempre se per me fosse possibile.

Arrivata a casa sentii le urla di mamma e papà: possibile che non stessero un minuto in pace? Cosa avevano tanto da urlarsi?
''Io sono a casa se a qualcuno interessa!'' urlai prima di sbattere la porta di camera mia. Scivolai lungo la porta e mi abbandonai alle lacrime. Perchè non la facevano finita e basta? Perchè non pensavano a quello che sentivo io? Certo,io ero l'errore,quella stupida figlia che non dava mai soddisfazioni. Mi sfiorò per la mente che forse ero io la ragione per cui avevano divorziato. Forse ero io la causa di tutto. Forse...forse,avrei potuto semplicemente farla finita.
Oh,Allison,andiamo,non vorrai mica diventare come quelle ragazzine che Louis odia tanto! Mi alzai,solo per andarmene a letto. Sentii aprire la porta: era mio padre.
''Sai perchè io e tua madre abbiamo litigato ancora?'' urlò.
Non prestai attenzione e restai girata su un fianco a guardare fuori dalla finestra.
''Guardami quando ti parlo,ragazzina!'' disse strattonandomi e costringendomi a voltarmi verso di lui.
''Ahi,papà mi stai facendo male!''
''Non me ne frega un cazzo se ti fa male! La colpa è solo tua,mi hai capito? Stai sempre fuori,non studi,non hai una vita sociale e ci hai portati a questo!''
''Papà,ma c-che dici? Non è mica colpa mia se non andate più d'accordo!''
''Sentitela! Povera santarellina! La colpa non è sua!'' disse parlando con un ipotetica persona. 
''Sei ubriaco,papà?'' Non mi rispose e uscì dalla mia stanza. ''La mamma ha fatto bene a lasciarti,sei solo un fallito e un ubriacone''
''Prova a ripeterlo,ragazzina''
''Che dai la colpa a tutti,ma forse il problema sei tu'' dissi decisa. Per la prima volta in vita mia lo affrontai. Ero davvero stanca di tutto. Mi arrivò un pugno nel fianco.
''Così impari a tenere chiusa quella bocca'' disse lasciandomi dolorante e piegata in due ai piedi del letto.

Quando il dolore si placò un pò,tentai di alzarmi,per lavarmi il viso. Arrivata davanti allo specchio alzai la maglietta. Oh,grandioso,si era già formato un livido enorme e che faceva male. Poi mi guardai in viso. Ma cos'ero diventata? Completamente inesperta presi il rasoio dallo scaffale e lo puntai sul polso. Avevo letto una volta che aiutava,che non faceva sentire il dolore morale. Ero spaventata,infatti il primo ''taglio'' non era altro che un graffietto. Continuavo a stare malissimo così affondai di più e sentii il bruciore pervadermi,ma per un secondo smisi di pensare al dolore che provavo nella mia testa e mi concentrai sul sangue che continuava ad uscire dal mio polso. Ero come incantata,non faceva poi così male. Mi infilai sotto la doccia per ripulirmi e per non lasciare prove e lì cominciai a sentire dolore. Piansi in silenzio,le lacrime si mescolavano con l'acqua. Riuscii poco dopo. Adesso si che non avevo più speranze.

Il giorno dopo mi svegliai,dolorante forse più della notte precedente. Mi toccai il fianco. Faceva male. Che stronzo che era stato mio padre. E la cosa peggiore era che sarei andata a vivere con lui,in un'altra città dove non conoscevo nessuno. Non che qui avessi delle grande amicizie. L'unico con cui avevo un rapporto era Louis...Il suo pensiero mi rattristò non poco. Avrei dimenticato anche lui,insieme a questo posto. 

All'aereoporto c'era una gran moltitudine di gente. Mi piaceva stare lì,mi piaceva stare in ogni luogo in cui il silenzio fosse un'utopia,dove regnava sempre il caos. Mi girai attorno. Ero pronta,forse,o forse no. Io e mio padre (che non mi aveva neanche chiesto scusa) fecimo tutti controlli e quando arrivammo al check-in sentii una voce da dietro
''Allison,Allison aspetta!''
''Louis!'' dissi voltandomi e andandogli incontro ''Sei venuto'' dissi abbracciandolo
''Non potevo non salutarti''
Piansi ancora,mi ero rammollita. Poi per caso mi strinse un polso e sussultai. ''Cos'hai lì?''
''Niente,sono...caduta''
''Posso?'' disse indicando la manica della mia maglia
''No,davvero,non è niente''
''Ok'' 
Tirai un sospiro di sollievo prima di abbracciarlo per l'ultima volta
''Mi mancherai Tommo''
''Anche tu,Cooper''

E in quel momento io,Allison Cooper,ero su un aereo: destinazione Bradford. Durata del volo? Circa un ora e mezza. Il tempo necessario a farmene una ragione e a ricominciare.

 
Eccomi qui,con una nuova storia. Ne ho scritte milioni
e non sono mai riuscita a completarne una.
Ma questa la voglio scrivere,
voglio finirla,mi ha coinvolto troppo. 
Spero vi piaccia,se è così recensite,
per me è davvero importante sapere che non è tempo perso.
Baci,
al prossimo capitolo,
Martina.

 
 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


I'll look after you - capitolo 2

Scesi dall'aereo,non sapendo cosa aspettarmi. Insomma,Bradford mi sarebbe piaciuta? Mi sarei fatta degli amici o sarei di nuovo stata la povera ragazza che stava sempre da sola? Mi trascinai dietro la valigia con poco entusiasmo fino ad arrivare alla fermata dei taxi. Ne presimo uno che ci accompagnò fino a casa. Non era così male Bradford,era tutta piena di verde e tirava una bella aria. La casa era carinissima,come quelle che avevo sempre desiderato. Un portico e il giardino nel retro: insomma quelle case non molto grandi che si vedono nei film americani. Entrai con passi incerti e mi misi a scrutare. Tanto a mio padre non importava cosa stessi facendo. La mia camera aveva un bagno tutto per me. Fantastico,almeno avrei potuto sistemare lì le mie cose senza che nessuno le toccasse. La prima cosa che tolsi dalla valigia furono le lenzuola e e le coperte che sistemai subito sul letto,rendendo un pò più colorato il tutto. Poi sistemai il computer nella scrivania e i vestiti nell'armadio.
Mi infilai le cuffie e misi al massimo. Mi addormentai,credo. Mi svegliai che già era sera. Nelle mie orecchie suonava ''I'll look after you'' dei Fray. La mia canzone,la canzone di Louis,quella che canticchiava ogni tanto in macchina,a scuola,nel nostro posto. Era la nostra canzone. 
Decisi di mandargli un messaggio:

''ehy Lou,lo sai che mi manchi già? Già sono solo passate solo poche ore è solo che...è strano,tutto questo senza di te è strano. Vorrei solamente che tu fossi qui per darmi l'ennesimo consiglio. Buonanotte''

Mi arrivò una chiamata
''Ehy...'' disse 
''Ehy'' risposi
''Com'è Bradford?''
''Non male'' 
Era davvero difficile parlargli,avendo la consapevolezza di non averlo accanto.
''Capisco...scusami devo andare''
''Di già??''
''Si,volevo solo accertarmi che fossi arrivata bene,ci sentiamo''
''Ok Lou,buonanotte''

Non cenai nemmeno quella sera. Ero troppo stanca e triste. Stetti ad ascoltare musica tutto il tempo,fissando il tetto.
''Si può sapere che cazzo fai?'' disse mio padre entrando e togliendomi le cuffie dalle orecchie.
''Non avevo fame''
''Beh,sappi che preparerai la cena,il pranzo qualunque cosa a partire da domani''
''Ma..io non so cucinare''
''Tu non sai fare niente,sei un'inutile'' 
Trattenni le lacrime mentre lui uscì sbattendo la porta. Senza neanche pensarci andai in bagno e con un automatismo che mi fece paura,presi il rasoio,alzai la manica del maglioncino e lacerai la pella. Mi lasciai scappare un gemito di dolore ma mi coprii subito la bocca con l'altra mano,scoppiando in un pianto silenzioso. Secondo taglio,decisamente più profondo del primo. Quanto ancora ero in grado di sopportare prima che il mio corpo scoppiasse?

Il giorno dopo mi svegliai di malavoglia,non avevo proprio la volontà di andare a scuola. Mi sentii in colpa per quello che avevo fatto la sera precedente,mi stavo distruggendo,ma mi faceva stare meglio. Nessuno avrebbe dovuto scoprirlo tanto,perchè avrebbero dovuto?
Entrai titubante e passai in presidenza dove mi diedero l'orario e una piccola mappa della scuola. Passai davanti un gruppetto di ragazzi: uno più bello dell'altro. Vidi che mi squadravano e affrettai il passo. 
''Ehy,ehy,dove scappi così in fretta?'' disse un riccio dagli occhi verdi,bloccandomi ad un armadietto.
''Lo sai che qui le ragazze mi conoscono tutte?''
''Forse vorresti dire che conoscono il tuo amichetto,Styles'' disse un biondino dietro di lui
''Beh'' disse alzando le spalle e sorridendo ''ha ragione'' continuò poi passando il pollice sopra le mie labbra. 
''Io sono Harry. Tu ce l'hai un nome biondina??''
''A-Allison e ti prego...lasciami''
''Mi stai rifiutando?'' disse lasciandomi sempre meno spazio
''Styles andiamo dai,lasciala stare'' disse un ragazzo castano
''Questa volta ti lascio andare,ma sappi che sarai mia,Allison,come tutte le altre ragazzine di questa scuola. Nessuno può rifiutarmi,chiaro?'' disse avvicinandosi sempre di più alle mie labbra. Poi si staccò immediatamente e se ne andò lasciandomi lì con i battiti accelerati e il respiro corto. Suonò la campanella e mi diressi verso la classe. Mi sedetti al primo banco beccandomi già i primi insulti. Mi sentivo osservata,come se fossi un giocattolino nuovo ed ero infastidita. Non mi piaceva essere al centro dell'attenzione. Fu così per tutte le ore di lezione che frequentai. Nell'ultima ora prima della pausa un ragazzo moro,bellissimo,si sedette vicino a me. Oh,perfetto,probabilmente era uno della congrega di Harry Styles o come cavolo si chiamava...
''Ciao'' disse sfoderando un bellissimo sorriso
''Ciao'' dissi abbassando lo sguardo
''Sono Zayn''
''Allison'' dissi freddamente e per tutta la lezione non parlammo più.

Finalmente quella lezione passò. Volevo riandare a casa,immediatamente. Purtroppo mi mancava ancora qualche ora. Uscii nel cortile e mi sedetti nel muretto,attaccai le cuffie e mi accesi una sigaretta. Si,avevo iniziato anche a fumare,mi rilassava e mi aiutava a scaricare i nervi. Da lontano,vicino alla porte dell'ingresso Zayn mi scrutava. Ma cosa aveva da guarI'll look after you - capitolo 2

Scesi dall'aereo,non sapendo cosa aspettarmi. Insomma,Bradford mi sarebbe piaciuta? Mi sarei fatta degli amici o sarei di nuovo stata la povera ragazza che stava sempre da sola? Mi trascinai dietro la valigia con poco entusiasmo fino ad arrivare alla fermata dei taxi. Ne presimo uno che ci accompagnò fino a casa. Non era così male Bradford,era tutta piena di verde e tirava una bella aria. La casa era carinissima,come quelle che avevo sempre desiderato. Un portico e il giardino nel retro: insomma quelle case non molto grandi che si vedono nei film americani. Entrai con passi incerti e mi misi a scrutare. Tanto a mio padre non importava cosa stessi facendo. La mia camera aveva un bagno tutto per me. Fantastico,almeno avrei potuto sistemare lì le mie cose senza che nessuno le toccasse. La prima cosa che tolsi dalla valigia furono le lenzuola e e le coperte che sistemai subito sul letto,rendendo un pò più colorato il tutto. Poi sistemai il computer nella scrivania e i vestiti nell'armadio.
Mi infilai le cuffie e misi al massimo. Mi addormentai,credo. Mi svegliai che già era sera. Nelle mie orecchie suonava ''I'll look after you'' dei Fray. La mia canzone,la canzone di Louis,quella che canticchiava ogni tanto in macchina,a scuola,nel nostro posto. Era la nostra canzone. 
Decisi di mandargli un messaggio:

''ehy Lou,lo sai che mi manchi già? Già sono solo passate solo poche ore è solo che...è strano,tutto questo senza di te è strano. Vorrei solamente che tu fossi qui per darmi l'ennesimo consiglio. Buonanotte''

Mi arrivò una chiamata
''Ehy...'' disse 
''Ehy'' risposi
''Com'è Bradford?''
''Non male'' 
Era davvero difficile parlargli,avendo la consapevolezza di non averlo accanto.
''Capisco...scusami devo andare''
''Di già??''
''Si,volevo solo accertarmi che fossi arrivata bene,ci sentiamo''
''Ok Lou,buonanotte''

Non cenai nemmeno quella sera. Ero troppo stanca e triste. Stetti ad ascoltare musica tutto il tempo,fissando il tetto.
''Si può sapere che cazzo fai?'' disse mio padre entrando e togliendomi le cuffie dalle orecchie.
''Non avevo fame''
''Beh,sappi che preparerai la cena,il pranzo qualunque cosa a partire da domani''
''Ma..io non so cucinare''
''Tu non sai fare niente,sei un'inutile'' 
Trattenni le lacrime mentre lui uscì sbattendo la porta. Senza neanche pensarci andai in bagno e con un automatismo che mi fece paura,presi il rasoio,alzai la manica del maglioncino e lacerai la pella. Mi lasciai scappare un gemito di dolore ma mi coprii subito la bocca con l'altra mano,scoppiando in un pianto silenzioso. Secondo taglio,decisamente più profondo del primo. Quanto ancora ero in grado di sopportare prima che il mio corpo scoppiasse?

Il giorno dopo mi svegliai di malavoglia,non avevo proprio la volontà di andare a scuola. Mi sentii in colpa per quello che avevo fatto la sera precedente,mi stavo distruggendo,ma mi faceva stare meglio. Nessuno avrebbe dovuto scoprirlo tanto,perchè avrebbero dovuto?
Entrai titubante e passai in presidenza dove mi diedero l'orario e una piccola mappa della scuola. Passai davanti un gruppetto di ragazzi: uno più bello dell'altro. Vidi che mi squadravano e affrettai il passo. 
''Ehy,ehy,dove scappi così in fretta?'' disse un riccio dagli occhi verdi,bloccandomi ad un armadietto.
''Lo sai che qui le ragazze mi conoscono tutte?''
''Forse vorresti dire che conoscono il tuo amichetto,Styles'' disse un biondino dietro di lui
''Beh'' disse alzando le spalle e sorridendo ''ha ragione'' continuò poi passando il pollice sopra le mie labbra. 
''Io sono Harry. Tu ce l'hai un nome biondina??''
''A-Allison e ti prego...lasciami''
''Mi stai rifiutando?'' disse lasciandomi sempre meno spazio
''Styles andiamo dai,lasciala stare'' disse un ragazzo castano
''Questa volta ti lascio andare,ma sappi che sarai mia,Allison,come tutte le altre ragazzine di questa scuola. Nessuno può rifiutarmi,chiaro?'' disse avvicinandosi sempre di più alle mie labbra. Poi si staccò immediatamente e se ne andò lasciandomi lì con i battiti accelerati e il respiro corto. Suonò la campanella e mi diressi verso la classe. Mi sedetti al primo banco beccandomi già i primi insulti. Mi sentivo osservata,come se fossi un giocattolino nuovo ed ero infastidita. Non mi piaceva essere al centro dell'attenzione. Fu così per tutte le ore di lezione che frequentai. Nell'ultima ora prima della pausa un ragazzo moro,bellissimo,si sedette vicino a me. Oh,perfetto,probabilmente era uno della congrega di Harry Styles o come cavolo si chiamava...
''Ciao'' disse sfoderando un bellissimo sorriso
''Ciao'' dissi abbassando lo sguardo
''Sono Zayn''
''Allison'' dissi freddamente e per tutta la lezione non parlammo più.

Finalmente quella lezione passò. Volevo riandare a casa,immediatamente. Purtroppo mi mancava ancora qualche ora. Uscii nel cortile e mi sedetti nel muretto,attaccai le cuffie e mi accesi una sigaretta. Si,avevo iniziato anche a fumare,mi rilassava e mi aiutava a scaricare i nervi. Da lontano,vicino alla porte dell'ingresso Zayn mi scrutava. Ma cosa aveva da guardare?

rieccomi con il secondo capitolo,
fatemi sapere se vi piace e se volete che continui
con una recensione.
Baci,
Martina.

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