Dark Past

di CrystalSwan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


 

Dark past

 

Il mercato di Qishan era sempre stato il fulcro della città e ,per questo, frequentato da un notevole numero di persone che avevano assistito ai fatti più improbabili.

Infatti nessuno badò alla giovane ragazza dai capelli corvini che correva fra la gente per non essere acciuffata dai suoi inseguitori.

 

Una ragazza stava correndo da una buona ventina di minuti, ma a causa della sua scarsa resistenza, era già stanca.

Svoltò l'angolo e per sbaglio urtò un ragazzino dai capelli blu legati in una treccia, non potendosi fermare gli lanciò un'occhiata di scuse .

 

Continuò la sua corsa fino a quando non arrivò al suo nascondiglio : una casetta abbandonata, la ragazza entrò e si concesse alcuni secondi per recuperare il fiato e altri ancora per dare un'ultima occhiata alla catapecchia prima di andarsene definitivamente da quella città ; gli uomini che la stavano inseguendo pensavano che lei avesse rubato un loro gioiello, ma la verità è che il bracciale che indossava le apparteneva da quando era nata.

 

Glielo aveva regalato sua madre,che era stata uccisa da quelli di Al Sarmen come suo padre, un bellissimo bracciale intrecciato d'edera che a causa di una magia non poteva seccare. Non se sarebbe mai separata poiché era il suo unico ricordo, in certi momenti le sembrava anche di avere dei flash-back, ricordava di avere un fratello...

 

La ragazza si ridestò un attimo e interruppe il flusso dei suoi pensieri, prese una borsa nella quale infilò alcune provviste, soldi e un pugnale.

Aprì la porta e controllò che non ci fosse nessuno, solo allora iniziò a correre per la seconda volta in quella giornata.

In pochi minuti ricomparvero i suoi inseguitori, rossi per lo sforzo ma anche per la rabbia e, non sembravano aver voglia di scherzare .

 

All'improvviso qualcuno le afferrò il polso e la trascinò in un vicolo cieco.

Spaventata fece per urlare ma quando si girò, per vedere di chi si trattava, si accorse che era un ragazzo biondo dagli occhi color ambra.

-Perché mi stai aiutando?- gli chiese, reprimendo l'istinto di chiedergli chi fosse.

-Perché... ecco io.....-

-Perché Alibaba-kun ha il cuore gentile, e gli piace aiutare le persone.- rispose al suo posto il ragazzo di prima, quello con la treccia blu.

La giovane vide che si trovava su un tappeto fluttuante, probabilmente magico, e le stava tendendo una mano.

Il ragaz... no, il suo nome era Alibaba, sorrise al piccoletto e poi si arrampicò sul tappeto volante.

 

Ora erano in due che le tendevano la mano e, lei l'afferrò e iniziò a provare delle sensazioni nuove, amicizia per esempio.

Lei non aveva mai avuto dei veri amici perché da quando i suoi genitori erano morti aveva avuto l'obbligo di imparare a cavarsela da sola, per sopravvivere alla vita che conducevano coloro che non potevano permettersi neanche un pezzo di pane.

 

-Vi ringrazio,vi devo la vita- pronunciò solenne la ragazza chinando il capo a mò di inchino- Comunque il mio nome è Leila, tu come ti chiami?-

Chiese lei, accennando al ragazzo dai capelli blu.

-Aladdin- si pronunciò sorridendole – per me è un vero piacere conoscerla signorina-

 

Dopo essersi presentati tutti quanti, Aladdin le disse che erano diretti alla nave che avevano ormeggiato al porto dopo di che si sarebbero andati a Sindria.

-Leila, ti andrebbe di venire a Sindria con noi?-le propose Alibaba -perchè secondo me quei tizi non si daranno per vinti e, poi a Sindria ti troveresti bene.Il re Sinbad è un bravissimo sovrano e vivresti nell'agio- concluse poi indicandole la nave, la quale li avrebbe portati nel regno di Sinbad.

-Grazie per la proposta ma... al re andrà bene che io ,una poveraccia, alloggi nel suo regno?- le sarebbe davvero piaciuto andare con loro ma questo dubbio non la lasciava in pace.

-Sicuro, lo zio Sinbad è una brava persona se non fosse stato per lui non saremmo ancora vivi- disse Aladdin scendendo dal tappeto magico – allora è deciso! Verrai con noi-

 

Lei e Alibaba si affrettarono a scendere da quell'aggeggio volante per poi salire sulla nave con Aladdin.

I due le fecero strada mostrandole tutte le stanze facendola così sentire una di casa o, per meglio dire di nave.

-Uhm... ci sono solo due letti, come facciamo?- fece notare ai due dopo un po di tempo Alibaba.

-Non ci sono problemi sono abituata a dormire per terra- disse Leila, per lei non c'era nessuna differenza anche se un letto è più comodo del pavimento.

-Figuriamoci! A questo punto direi che se uniamo i due letti formandone uno potremmo dormire tutti e tre insieme- ragionò il biondo.

E così dopo avere unito i due letti uscirono dalla stanza e notarono che la nave era già partiva, e grazie al bel tempo l'indomani mattina sarebbero arrivati a destinazione.

 

La ragazza non riusciva ancora a credere a quello che le era accaduto, era stata molto fortunata a incontrare Aladdin e Alibaba e le sarebbe piaciuto molto avere lo stesso rapporto che avevano loro due.

Erano talmente legati che sembravano fratelli e non amici, a lei non mai successo di riuscire a capire un persona con un solo sguardo come invece facevano loro.

 

Li guardò mangiare con gusto e contendersi l'ultimo pezzo di carne, che Alibaba cedette al piccolo Aladdin dopo avergli sorriso.

-Non hai fame Leila-san?- le chiesero in coro i due.

-Si ma sono già piena, non sono abituata a mangiare molto quindi mi sazio in fretta- rispose lei.

 

Dopo essere stati fuori a parlare per un po' di tempo rientrarono nella nave e fecero ritorno nella loro stanza.

-Io voglio dormire vicino a Leila- decise Aladdin aggrappandosi al suo braccio.

-Anche io allora!- e anche Alibaba si aggrappò ad una delle sue braccia.

-Se vi fa piacere posso mettermi nel mezzo- accordò la giovane.

I due annuirono e felici si infilarono nel letto dopo di lei, che schiacciata fra i due, mise le braccia fuori dalla coperta per stare più larga.

-Ti posso abbracciare?- chiese timidamente notando che Alibaba era girato verso di lei e, che Aladdin aveva fregando il cuscino ad entrambi.

Come risposta il ragazzo portò le braccia dietro di lei e la abbracciò facendole appoggiare la testa sul suo petto a come se fosse stato un cuscino, mentre lui si rannicchiò sulla spalla della ragazza.

 

La notte passò tranquilla e pian piano iniziò a sorgere il sole, fù in quel momento che Aladdin si svegliò.

Ci vollero un paio di minuti prima che si decidesse a svegliarsi del tutto e quando lo fece rimase stupito e si chiese se stesse ancora sognando.

Il suo migliore amico e la sua nuova amica erano stretti in un tenero abbraccio ma non fu quello che lo sorprese, si era appena reso conto che non aveva mai pensato alla possibilità che Alibaba si innamorasse, questo non significa che fosse quello che stava succedendo.

Ma anche quando lui era stato vicino Morgiana non ci aveva mai pensato...

 

Fermò il flusso dei suoi pensieri e decise che non avrebbe avuto importanza finchè non sarebbe successo davvero.

 

-Aladdin sei sveglio?- gli domandò un assonnato Alibaba.

-Si sono sveglio Alibaba-kun- rispose lui stiracchiandosi e allargando le braccia – E Leila?-

-Uhm... sono sveglia-

All'improvviso il capitano della barca entrò nella stanza annunciò l'arrivo a Sindria,i due ragazzi felici di essere tornati corsero sul ponte seguiti dalla ragazza che era molto curiosa e contenta di essere arrivata in un paese che la avrebbe ospitata.

 ANGOLO ME

Buon salve salvino a tutti voi!
So che il primo capitolo dovrebbe essere bellissimo per fare buon impressione alla storia ma.... questo è orrendo :D
Scherzi a parte, so di scrivere decentemente ma non benissimo e spero di migliorare nel corso della storia.
Se non aggiornerò presto vi prego di scrivermi e insistere finchè pubblicherò un nuova capitolo ok?
Grazie a chi ha letto e a chi recensirà, comunque
vi consiglio di leggere Cancel your destiny, che si trova sempre in questo bellissimo forum.
Ciao a tutti

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Dark Past

In realtà lo sapeva già ma non ci aveva mai creduto completamente.
Ma ora era diverso.
Era costretta a crederci.

Davanti a lei si estendevano qualche centinaio di case e, un bellissimo mercato che sperò di poter andare a visitare.
Dal mercato stesso si udivano molte voci e si vedevano molti colori di cibi freschi e pregiati come i diversi tessuti esposti, le persone che vi erano sembravano molto felici e orgogliose di vivere in quel paese.

La grande e lunghissima scalinata che portava al castello era la cosa che si notava di più, e poi che castello… più che un castello sembrava un fortezza, di un colore così azzurro da sembrare fatto di ghiaccio o di cristallo.
 
Rapita dal paesaggio che aveva di fronte si era completamente dimenticata di Alibaba e Aladdin, che ora stavano parlando, più che parlando salutando, un gruppo formato da una decina di persone.
Erano tutte persone molto particolari come la bellissima ragazza dai capelli turchesi che stava abbracciando Aladdin, ma la persona che dava più nell’occhio era senz’altro l’uomo dai capelli viola e gli occhi color ambra che doveva essere il re.

Senza sapere cosa fare, la ragazza si fece avanti e si inchinò.
-Il mio n-nome è Leila- iniziò balbettando – Le chiedo umilmente scusa per essere giunta nel Suo regno senza il suo permesso, ma vorrei domandarle di rimanere per qualche tempo. Come avrà capito Aladdin e Alibaba mi hanno gentilmente aiutata e per questo devo loro la vita, sono venuta qui nella speranza di avere un nuovo posto dove rimanere un po’ di tempo perché non ho più una casa-.
Il re le alzò dolcemente il mento e poi le offrì una mano per aiutarla ad alzarsi.

-Non c’era neanche bisogno di chiederlo, puoi restare per tutto il tempo che vuoi- disse sorridendo gentilmente –Mi chiamo Sinbad e sono il re di quest’isola e anche dei Sette Mari, loro sono i miei Otto Generali e quella è un’amica di Aladdin e Alibaba, Morgiana, mentre gli altri due ragazzi sono principi dell’impero Ko-.
Dopo averle presentato tutti il re le disse che uno degli otto generali, Sharrkan, l’avrebbe accompagnata al Suo palazzo mentre lui sarebbe andato a sbrigare alcune faccende.

Mentre i due salivano i numerosi scalini, la ragazza non poté fare a meno di ammirare di nuovo con meraviglia la bellezza di quel posto e non si accorse di un gradino un po’ più altro degli altri.
Sarebbe scivolata se il ragazzo non l’avesse trattenuta per il polso.
-So che quest’isola è bellissima e che ti verrebbe voglia ti visitarne ogni luogo- disse lui sorridente salendo di qualche scalino - ma stai un po’ più attenta, non vorrei che ti facessi male-.
-Hai ragione, scusami- si imbarazzò lei –comunque ho notato che hai una bellissima spada, io ne avevo una ma si è rotta-.

-Sai usare la spada?
-Anche se non sembra, sì.
-Che forza! Ti andrebbe di combattere con me qualche giorno? - le chiese Sharrkan entusiasta.
-Va bene anche se non sono di certo brava come te…

Senza essersi accorti erano arrivati davanti al palazzo che ora sembrava ancora più imponente a causa della facciata in marmo della quale Leila, da lontano, non si era accorta.
-Che età hai? – le chiese Sharrkan mentre attraversavano un corridoio circondato da alcune colonne, sempre di marmo, con i capitelli d’oro.
-Ho compiuto 21 anni un paio di mesi fa- rispose accelerando un po’ il passo per non rimanere indietro – E tu?
-Ne ho 22. –
-Quindi abbiamo solo un ’anno di differenza… - ragionò lei.
-Perché sembro più vecchio? – le chiese il ragazzo per vedere la sua reazione.
-Assolutamente no! Non intendevo mancarti di rispetto, scusami. –

Lui le scompigliò i capelli come per farle capire che stava scherzando, mentre la ragazza gonfiò le guance indispettita.
-Eccoci, questa è la tua stanza-  le disse aprendo la porta.
Quella non era una stanza, no, era una specie di mini-reggia.

Proprio davanti a lei c’era un letto di legno pregiato con intarsiature dorate e di fianco un comodino simile al letto con sopra un lampada, più a sinistra c’era invece un ’armadio completamente scolpito a mano mentre per terra vi era un bellissimo tappeto persiano con sfumature rosse e gialle e le finestre d’oro erano coperte da tende di seta del colore dei lapislazzuli.

-E’ bellissima! Anche troppo… non riuscirò mai a sdebitarmi
-Non è detto che debba farlo per forza, se sei brava con la spada potresti aiutarci nei combattimenti- la rincuorò lo spadaccino –Ti andrebbe di andare da Sinbad? Avrà molte cose da chiederti-.
-Va bene- rispose lei un po’ nervosa.

La stanza del re si rivelò essere non molto lontana dalla sua, anzi, era due stanze prima cioè la prima del corridoio.
-Ehi, Re! Possiamo entrare? – domandò, lui, bussando alla porta.
Il Re fece capire la sua risposta aprendo semplicemente la porta e invitandoli ad accomodarsi.
Leila vide che di fianco a lui c’era il suo consigliere e contabile dell’economia d Sindria, Ja’far.

-Tu hai detto di non avere più una casa, quindi, non hai più i genitori? - si proclamò Sinbad.
La ragazza annuì titubante ma decisa a non tralasciare nessun dettaglio dopodiché iniziò a raccontare:
-I miei genitori furono uccisi da Al Tarmen quando io avevo solo due anni e rapirono anche mio fratello, che aveva appena compiuto un anno.
-Conosci Al Tarmen!?- esclamò Sinbad spalancando gli occhi così come Sharrkan e Ja’far- Questo è davvero impossibile ma… conosciamo una persona che da piccola è stata rapita dall’Organizzazione, la quale ha ucciso i suoi genitori-

Leila era evidentemente scioccata, era davvero possibile che quella persona di cui parlavano fosse… suo fratello?
Nel dubbiò lo domandò:
-Secondo voi potrebbe essere lui mio fratello? – a furia di ricordare l’uccisione dei suoi genitori le erano venuti gli occhi lucidi, ma li asciugò subito per non mostrare la sua debolezza.

-Beh, non so, per ora che me lo hai chiesto ho iniziato a notare una certa somiglianza….cioè siete praticamente uguali,occhi rossi e capelli neri- le rispose dolcemente il Re vedendo la forza della ragazza nel trattenere le lacrime.
-Per caso si chiama… Judal? - domandò lei titubante.

-Si… allora è lui…?
Lei annuì ma decise subito di raccontare l’altra parte della sua storia.
-Dopo la morte dei miei genitori avevo iniziato a girovagare per il deserto, ma quando stavo per perdere le forze un carro mi portò a in un paese vicino Qishan, la città in cui mi hanno trovata Alibaba e Aladdin, e quando mi lasciò lì iniziai ad abituarmi e riuscii a costruirmi una nuova vita.
Ma quando ebbi 16 anni non riuscii più a trovare cibo o qualcuno che mi potesse aiutare, allora decisi di conquistare un Dungeon. Però non ero sola, qualche giorno prima avevo conosciuto un ’uomo di nome Yunan che aveva straordinari poteri magici, lui mi aiutò a conquistare il Dungeon e poi mi raccontò che era un Magi e m disse che mi aveva scelta come Candidata a Re. Io lo ringraziai di tutto, e visto che ormai eravamo diventati amici mi aiutò a conquistare un ’altro Dungeon. Poi però se ne andò e mi lasciò sola ma io non potevo dire di avere conquistato due Dungeon sennò Al Tarmen si sarebbe accorto di me e il mio piano per ritrovare mio fratello sarebbe saltato, da quel giorno ho sempre fatto finta di essere povera come prima fino a qualche giorno fa- quando concluse il suo racconto, la ragazza si inumidì le labbra e alzò la testa per vedere l’espressione del Re, che di certo non si aspettava che lei fosse così potente.

-Tutti noi abbiamo sempre creduto che solo io e il Primo Principe dell’Impero Ko avessimo conquistato più di un Dungeon e invece… ci sei anche tu- rispose Sinbad riflettendo su quello che lei aveva appena detto – Hai detto anche di essere stata scelta come Candidata a Re, e sei Yunan ti ha scelta devi essere proprio in gamba.
Ti confesso di essere ancora un po’ stordito dopo tutte queste novità ma sono anche felice di avere conosciuto una persona come te e, spero che quando avrò bisogno di aiuto tu possa darmi una mano. -

La ragazza arrossì per tutti i complimenti ricevuti e gli rispose che lo avrebbe aiutato di sicuro visto il debito nei suoi confronti.
-Mi scusi se continuo a disturbarla, volevo chiederle se potesse aiutarmi a trovare una nuova arma per il mio Djinn visto che la mia si è rotta- gli domandò sperando di non recare troppo disturbo.

Angolo Autrice
Eccomi!! Dopo un mese di assenza sono tornata.
Scusatemi pe il ritardo immenso ma non avevo proprio ispirazione, ma poi mi è bastato vedere qualche puntata di Magi e Zac!!!
Spero che il capitolo vi soddisfi e se qualcosa non coincide fatemelo sapere vi prego.
Grazie a chi ha letto e recensito il primo capitolo, un bacione per tutti voi!
Ciao e a presto.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Ehm…ok lo ammetto ho ascoltato le vostre richieste e ho deciso di togliere la parte del precedente capitolo nel quale la protagonista rivelava i poteri e i nomi dei propri Djinn, forse ora pensate che terrò quelli però l’altro giorno ho avuto un’idea niente male che mi ha portato a diversi cambiamenti… ma poi vedrete!! Vi lascio il capitolo e buona lettura.

 

Dark Past

Quando ebbe espresso il suo desiderio di avere una nuova arma, perché la propria era danneggiata, il re annuì e si alzò in piedi conducendola in una stanza piena di armi e gioielli di ogni tipo.

-Che ne dici di questa collana? Penso che ti starebbe d’incanto- disse porgendole un gioiello fin troppo vistoso e pesante per i suoi gusti.

Lo spadaccino intanto le si avvicinò velocemente dandole una spada simile alla sua, ma la ragazza la rifiutò con gentilezza perché voleva qualcosa di speciale e diverso.

All’improvviso il suo sguardo cadde su un’arma un po’ nascosta e curiosa si avvicinò, quando l’ebbe impugnata capì che sarebbe stata perfetta.

-Ti piace quella eh? Lo capisco infondo hai già una spada e un’alabarda ti si addice anche se è pesante da trasportare- commentò Sharrkan mentre il re faceva un cenno d’assenso e nello stesso momento pensava a quanto quella ragazza somigliasse a Morgiana.

Era molto felice di avere una nuova arma e fù ancora più felice di vedere che il suo Djinn si era già trasferito.

-Si è fatta ora di pranzo e ci farebbe molto piacere se ti unissi a noi e volevo informarti che Aladdin e gli altri sono tornati pochi giorni fa dopo aver conquistato il 61° dungeon di Zagan e noi volevamo organizzare subito un festeggiamento ma abbiamo avuto degli impegni, in poche parole stasera ci sarà una festa in loro onore e scommetto che sarebbero tutti contenti se tu venissi. - Confessò il Re sorridendo.

Quando furono fuori da quella stanza due ragazze, probabilmente due serve, che a un cenno del Re la portarono di nuovo nella sua stanza per un cambio d’abito.

-Noi siamo Saafa e Radhwa due aiutanti del sovrano Sinbad- si presentarono -Lui ci ha chiesto solo di cambiarle d’abito ma noi volevamo anche sistemarvi i capelli e farvi fare un bagno, sempre se non vi dispiace-

-Oh ma certo non mi dispiace affatto e vi prego datemi del tu- rispose sorpresa da tanta premura.

Saafa le preparò nel bagno una vasca d’acqua calda, dove si immerse subito, con petali di rose e gelsomino in superficie per rendere il tutto più rilassante, mentre l’altra ragazza le insaponò i capelli e iniziò a pettinarli delicatamente per un decina di minuti.

Quando si sentì abbastanza rilassata Leila uscì dalla vasca e si strofinò alcuni asciugamani tiepidi e morbidi su tutto il corpo per asciugarsi.

Radhwa continuò a sistemarle i suoi lunghissimi capelli neri, alla fine li raccolse in un treccia che poi arrotolò varie volte sul capo per farle uno chignon.

Leila indossò poi gli indumenti intimi e sopra mise un vestito bianco con lo scollo a cuore e lungo fino metà coscia, stretto in vita da una fascia rossa.  

Ci pensò un po’ su poi però decise di non portare l’alabarda con sé ma solo la spada che infilò nella cintura del vestito.

-Siet…cioè sei davvero incantevole!-

-E’ solo merito vostro- rispose la ragazza facendo un lieve inchino.

Le due arrossirono e in gran fretta la portarono nella sala da pranzo dove vennero ringraziate e congedate dal Re.

Quando alzò lo sguardo Leila notò che era l’ultima arrivata e che tutti la stavano fissando stupiti.

-Vi chiedo umilmente di scusarmi per il mio ritardo-

-Beh valeva la pena aspettare- disse Sharrkan facendole l’occhiolino e indicandole il posto vuoto accanto a sé.

Facendo un ultimo inchino la ragazza si diresse a grandi falcate verso il posto riservatole e notò che accanto a lei c’era anche Alibaba che per qualche strano motivo le sembrava essere arrossito.

-Bene ora che ci siamo tutti vi auguro un buon pranzo e una buona permanenza alla nostra ospite!- alle parole del Re alzarono tutti quanti i bicchieri e lei arrossì ringraziandoli.

Ammirando la tavola si potevano notare diversi tipi di cibi, tutti di qualità ovviamente, che lei aveva solo potuto sognare. Nonostante questo cercò di mantenere un certo contegno.

Dopo avere assaggiato varie pietanze, la maggior parte dei piatti a dire il vero, si accorse di essere piena allora decise di conversare con qualcuno.

Davanti a lei c’era Hakuryuu, il principe dell’impero Kou che parlava con Morgiana arrossendo di tanto in tanto e alla sua sinistra c’era la principessa Kougyoku che guardava il Re Sinbad con gl’occhi a cuoricino.

Leila, allora, si girò verso Alibaba sperando di poter scoprire qualcosa in più su di lui, ma sarebbe stato meglio non farlo, visto che anche lui si era girato verso la ragazza con lo stesso intento e alla fine erano finiti a sfiorarsi le labbra a vicenda.

Sgranarono gli occhi e si allontanarono subito per l’imbarazzo, ma per fortuna nessuno li aveva visti.

-S-scusami Leila non pensavo che ti saresti girata anche tu nello stesso momento- si scusò Alibaba per togliere l’imbarazzo che si era creato.-

-Figurati è colpa mia volevo solo parlare con qualcuno e tu mi eri sembrata la persona giusta- disse lei sorridendo.

Poco dopo la ragazza sentì dei colpetti sulla spalla e si girò incuriosita verso Sharrkan.

-Senti oggi devo allenare Alibaba con la spada ti va di venire e magari aiutarlo?- le propose.

-Per me va bene ma non so se sono in grado di aiutarlo, non sono forte come pensi-

-Tranquilla io non mi sbaglio mai- le disse facendole l’occhiolino e girandosi verso Masrur per chiedergli qualcosa.

La ragazza sentì un lieve dolore alla testa come se qualcuno la stesse costantemente fissando, si girò e vide che Morgiana la stava guardando però in modo educato allora spostò lo sguardo un po’ più a destra e vide che c’era la bella ragazza dei capelli azzurri che la stava guardando non proprio gentilmente.

Le sembrava che fosse gelosa di qualcosa o qualcun… oh ora capiva, la stava guardando male perché pensava che le piacesse lo spadaccino.

Leila per farle capire che non le piaceva Sharrkan lo indicò con un cenno e poi scosse violentemente la testa, sempre guardando la ragazza negl’occhi.

Quella allora capì e le rivolse uno sguardo di scuse chinando impercettibilmente il capo, per poi sorriderle felice e serena.

-Hai un buon’odore Leila-san… da brava ragazza proprio come Alibaba-san, però il tuo profumo sa anche di pioggia e tristezza- le rivelò Morgiana con la sua voce gentile.

La nuova arrivata la guardò confusa.

-Morgiana, come Masrur, è una Fanalis e dall’odore riesce a capire che tipo di persona sei- le spiegò Aladdin.

Comprese le nuove informazioni Leila abbassò il capo e all’improvviso si ricordò che voleva chiedere ad Aladdin chi era il suo Candidato a Re, da quando il Re gli aveva detto che anche lui è un Magi ne era curiosissima.

Però era anche arrabbiata con se stessa per non avere il coraggio di chiedere cose così stupide.

La curiosità e la rabbia si fusero e lei alzò la testa confusa, in quel momento accadde.

I suoi occhi rossi si illuminarono e ora erano in grado di vedere il Candidato di Aladdin fra tutte le persone presenti.

Lo sapeva.

Era Alibaba.

Soddisfatta si guardò intorno e notò che tutti quanti avevano posato lo sguardo su di lei, sembravano confusi e anche sorpresi.

Tranne il Re, lui aveva uno sguardo sorpreso ma compiaciuto perché aveva avuto la conferma che quella ragazza era veramente la sorella del Magi nero.

 

 

Leila : http://data3.whicdn.com/images/116843312/large.jpg (la foto è in bianco e nero però lei ha gl'occhi rossi )

 

Vestiti di Leila : www.polyvore.com/leila/set?id=116906692

 

 Judal :  images6.fanpop.com/image/polls/1338000/1338402_1391372689576_full.jpg

 

Alabarda : www.niponcosplay.com.br/media/catalog/product/cache/1/image/700x700/720dbc26625b8761951c55a8ed1010f9/a/l/alabarda.jpg

Sono tornataaa!!

Rieccomi ancora qui con un nuovo capitolo, spero veramente che vi piaccia perché sono abbastanza soddisfatta anche se il capitolo non è ancora abbastanza lungo e dettagliato. Spero di avervi sorpresi nell’ultima parte del capitolo :D ma questo non è niente in confronto a quello che frulla nella mia testolina bacata muahaha…
Vi ringrazio di cuore per avere recensito e anche per avere letto o per avere seguito la storia. ps: ammetto di aver preso ispirazione dall'ultimo capitolo di Cancel your destiny . Grazie ancora a tutti e un baciooo

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Eccomi sono tornata anche se un po’ in ritardo ma ce l’ho fatta :D

Recensite per favore!!

 

 

 

 

 

 

 

Dark Past

 

<< Per tutti i Djinn!! Ma dico io l’avete vista vero? >> squittì la “principessa” dai capelli rosa senza neanche tentare di mantenere un contegno, come se quella fosse stata la prima volta che vedeva accadere una cosa del genere.

<< Si calmi principessa e anche voi tutti. Non preoccupatevi troppo per quello che è appena accaduto perché a tutto c’è una spiegazione logica.> >

Il Re dopo aver pronunciato con leggerezza quelle parole si ritrovò fissato con curiosità da tutta la tavola, eccetto che da Leila, la quale si limitò a guardarlo con distacco come se l’argomento non la riguardasse.

Ma vedendo che il sovrano ricambiava lo sguardo decise di togliersi il peso e fare il riassunto più corto della sua vita.

<< Per farla breve sono la sorella di Judal >> disse lanciando un occhiataccia a Kougyoku che si incurvò intimorita mentre tutti gl’altri tranne Sharrkan, Sinbad e Jafar, che già sapevano, la guardavano scioccati.

<< Comunque non preoccupatevi Leila non è una cattiva persona anzi sta dalla nostra parte e ci aiuterà in caso di bisogno, prima però credo che vorrebbe conoscere suo fratello. Principe Hakuryuu e principessa Kougyoku vi ho ospitati sulla mia isola e in cambio vorrei che voi ospitaste la nostra nuova amica nel vostro impero, se non vi è di troppo disturbo naturalmente >>

Sinbad sapeva che la principessa avrebbe fatto di tutto pur di entrare nelle sue grazie e infatti la giovane disse subito di sì, seguita dal principe.

<< Grazie della vostra gentilezza gradirei partire domattina stessa sempre se non vi dispiace principessina >> disse Leila con un ghigno made in Judal che fece trasalire qualcuno.

Dopo avere ottenuto una risposta affermativa la giovane si congedò seguita da Sharrkan e Alibaba che avevano deciso che lei si sarebbe allenata con loro, ma non sapevano che da quando i suoi occhi erano diventati più rossi del normale lei non era più la stessa.

Ora sapeva quello che avrebbe fatto quando avrebbe incontrato suo fratello e l’Organizzazione, oh sì se lo sapeva. In quel momento un altro ghigno le deformò il viso ma solo per un secondo dopo di che tornò a sorridere indifferente.

<< Perché ieri non ci hai detto niente? Noi ora siamo tuoi amici e ti avremo di sicuro capita >

<< Scusami Alibaba ma ieri dopo essere stata inseguita e accusata di furto non me la sono proprio sentita di fidarmi di qualcuno che avevo appena conosciuto >> ribattè lei con tono sarcastico.

Poi continuò imperterrita.

<< E’ inutile dire che ti devo la vita ma questo non significa che siamo già amici eh… come potremmo esserlo? Ci conosciamo da appena un giorno, domani partirò e non sappiamo neanche se i nostri destini si incroceranno ancora >>

Alibaba chinò il capo triste e abbattuto mentre lo spadaccino cercava di riportare un po’ di allegria fra i due, ma senza successo.

Dopo pochi minuti la voce della ragazza spezzò il silenzio << Ci alleneremo lì? >> chiese indicando con un cenno del capo una specie di piattaforma piuttosto grande.

<< Sì, che ne dici di provare prima con me? >> le chiese lo spadaccino afferrandole delicatamente il polso e facendola posizionare più o meno al centro.

Come risposta Leila partì all’attacco con un affondo che lo spadaccino parò senza difficoltà.

La ragazza allora puntò sul suo fianco e evitando l’attacco diretto a lei riuscì a passare oltre al tessuto e a ferire Sharrkan.

Il due ragazzi la guardarono entrambi stupiti ma lei non ci badò e si mise in posizione di difesa pronta a parare il prossimo colpo dell’avversario che non tardò ad arrivare e lei lo fermò subito con una parata fluida.

Sinbad che intanto li aveva raggiunti guardava con ammirazione la ragazza senza farlo notare però dopo che lei si era difesa in quel modo non poté fare a meno di applaudire. Sharrkan e Leila si fermarono per nulla stanchi e fissarono il Re in attesa che lui parlasse.     

<< Vedo che hai dato un po’ di filo da torcere al nostro spadaccino… beh almeno adesso ha una scusa per vedere Yamuraiha visto che lo hai ferito, anche se solo di striscio, così lei lo potrà curare per bene… >>

La ragazza fissò lo sguardo malizioso del Re diretto a Sharrkan poi guardò Alibaba e insieme scoppiarono a ridere come pazzi senza però riuscire a fermare le lacrime, lì, sdraiati sul freddo pavimento di marmo a chiedersi quando qui due si fossero fatti avanti, invece di lanciarsi occhiate di sfida alla prima occasione.

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<< Leila, stai un po’ ferma altrimenti non riuscirò ad infilarti il vestito >> mugugnò e sospirò allo stesso tempo Radhwa, che dopo i ripetuti rimproveri da parte della ragazza aveva ceduto e le aveva dato del “tu”.

 << Questo non è un vestito!! Sono solo due pezzi di stoffa che mi fanno sembrare una… non ti dico cosa. >> si lamentò.

<< Io credo invece che le stiano d’incanto e poi è l’abbigliamento tipico di quest’isola, pensa che siamo riuscite a convincere perfino Morgiana ad indossarlo qualche mese fa. >> disse Safaa cercando di convincerla ulteriormente.

<< Beh mi dispiace ma il Re dovrà accontentarsi di quelle oche che gli si strusciano addosso, perché io non ho la minima intenzione di “vestirmi” in questo modo. Mi sento ridicola! >> urlò l’ultima frase per enfatizzare il concetto mentre si levava gli abiti.

Poi posò lo sguardo sui vestiti rimasti e decise di mettere una casacca con le maniche larghe di un rosa antico mentre il corpetto era stretto e di un rosa fragola piuttosto scuro, il tutto accompagnato da una gonna lunga dietro e molto corta davanti con uno spacco che iniziava dal fianco destro; l’inizio della gonna era dello stesso colore delle maniche della sua maglia per poi sfumare fino ad avere l’orlo rosso (http://data2.whicdn.com/images/105105056/large.jpg) .

Ora si che stava bene e non era neanche così volgare come il precedente abbigliamento, le due aiutanti l’accompagnarono alla festa e lì dovette ammettere che Sinbad, si era stancata di chiamarlo Re, aveva stile da vendere e sapeva come far divertire la gente.    

Notò fra la folla i capelli blu di Aladdin e visto che probabilmente ci sarebbero stati anche tutti gli altri li raggiunse stando attenta a non andare addosso a qualcuno.

Però si sa che la fortuna non è proprio dalla sua parte.

Qualcuno le finì addosso e lei non riescì a scansarsi … risultato? Finirono entrambe a terra.

Perché si, quel qualcuno che per sbaglio l’aveva urtata era una lei e indovinate chi era? Chi altri potrebbe essere se non quell’oca giuliva della principessina-tu-sei-la-sorella-di-Judal-e-mi-spaventi???

<< Mi dispiace che la mia sorellastra ti abbia fatto cadere >> si scusò Hakuryuu al posto della principessina aiutandola ad alzarsi.

<< Oh…ehm.. ecco grazie mille per l’aiuto, non dovevi disturbarti e scusarti al posto suo. Sai dirmi dove sono Aladdin e gl’altri? >>

<< Non ne ho idea. Ti va di farmi compagnia?? >> le chiede con un timido sorriso << Sai Kougyoku o parla di Sinbad o parla di Sinbad… quindi non abbiamo molti interessi in comune, se ti va potrei parlarti di come è tuo fratello adesso>>

<< Oh grazie, mi farebbe piacere>> acconsentì lei.

<< Allora parto dall’inizio: dopo essere stato rapito, quelli dell’organizzazione, hanno iniziato quasi subito a insegnargli la magia soprattutto hanno voluto che lui imparasse gli incantesimi più diabolici e dannosi anche se Judal per molte volte si è ribellato ma alla fine sono riusciti a convincerlo in qualche modo e ora lui sta dalla loro parte e viene trattato come una bambola, fa tutto quello che gli dicono e non gli importa se ha qualche senso o no, lui lo fa. All’inizio lo faceva perché veniva ricattato ma ora sembra quasi che ci abbia preso gusto nel vedere soffrire le persone… >> quando il principe alzò lo sguardo vide che Leila stava per esplodere dalla rabbia.

« Quello stronzo!! Ma si rende conto che se continuerà così la sua vita non avrà senso??? Se si fa manipolare come un burattino non è degno di essere mio fratello… io ho passato la mia vita a cercarlo e per farlo ho rischiato innumerevoli volte di morire, e lui che fa? Sta lì tutto tranquillo e quando si annoia distrugge il mondo, ti sembra normale? » ecco appunto era esplosa e di certo non aveva torto.

<< So che magari non ti fidi ancora di me ma se avrai bisogno di fermare l’organizzazione e riprenderti tuo fratello, io ti aiuterò>> disse il principe guadagnandosi un abbraccio da parte della ragazza.

 

I’M BACK!!!!!!

Salve a tutti… finalmente sono tornata ma vi assicuro che mi mancava l’ispirazione.

Come vedete questo è un capitolo di passaggio anche se è corto quanto gli altri ;)

No dai scherzo, spero di essere stata più dettagliata in modo che possiate immaginare tutto come se fosse un episodio…

Ci vediamo fra un po’, ciaooooo

 

 

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