Kyuubi's little revenge

di Pollon138
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sposi ***
Capitolo 2: *** Una cerimonia da sogno ***
Capitolo 3: *** Kodomo ***
Capitolo 4: *** Una giornata piena di sorprese ***
Capitolo 5: *** Voglie e Patti ***
Capitolo 6: *** Tramando contro il demone: l'unione fa la forza. ***
Capitolo 7: *** Senryaku to mondai ***
Capitolo 8: *** Gomennasaiiii minna-san!! ***
Capitolo 9: *** 8 -Itsuwari no kitzune, Shin no sagi 9-Megasameru! Hashiru! Tatakau! ***
Capitolo 10: *** 10 - Hitsuyou na bujoku ***
Capitolo 11: *** Chichi ka? Sharingan no Kaiketsu ***
Capitolo 12: *** Kyuubi no namida ***
Capitolo 13: *** Ugoki ***



Capitolo 1
*** Sposi ***


Ecco a voi il tanto atteso (atteso da chi? NdSasu) (Da me e sono sicura da almeno Shinku! NdA) Seguito di Love me.. Love she!

 

 

Sposi

 

 

 

 

 

 

“Hai visto il futuro sposo?”

“E la sposa? Sembra uscita da una rivista di modelle!”

“Uhuh... Chissà se il testimone è single..”

“Chi, quello con quell’ orrenda pettinatura? Ma sei matta?”

“Ma dai... è carino!”

“Magari sta con la testimone..”

“Ne dubito.. con i capelli che si ritrova!”

“Ma tu sempre fissata con i capelli sei?”

“No, ma è impossibile non notare i suoi!”

“In effetti...”

“Sssht! Eccoli! Sono in compagnia dell’ Uzukage!”

“Ma sono così importanti?”

“In teoria la futura sposa è nipote di un Rokudaime di non so quale villaggio o giù di li...”

“Ma va’?”

“Si, e..”

In quel momento le ragazze tacquero inchinandosi rispettosamente al passaggio del capo del villaggio (che rime! XD NdA).

Poi, incuranti di essere ascoltate, ripresero i loro pettegolezzi:

“Hanno invitato tutto il villaggio... “

“Ma tu sai il nome della sposa?”

“Credo... che sia.. non ricordo... in ogni caso è da maschio...”

“Da maschio?”

“Si... Maru... Taru...”

“Io so come si chiama il marito!”

“Si, beh, lo sappiamo tutte come si chiama... guarda come sfoggia il suo stemma!”

“Ma lo stemma di lei? Non è quello del nostro villaggio?”

“É vero!”

“Maru... Maruko?”

“Guarda che quello É un nome da femmina!”

“Sì, lo so.. Karuto!”

“Ka.. che cosa?”

“No, no... aspettate..”

“Guarda che così ti si svita il cervello..” (battuta fregata a Nemo..)

“Mmmm.... Ah! Ci sono!”

“Alleluya!”

“E allora? Come si chiama?”

 

 

 

 

 

 

“Naruto Uzumaki!”

“Eh?”

“Tu non mi stai a sentire!”

“Certo che...”

“E che cosa ho appena detto?”

“Eemm...”

“Ecco! Lo sapevo!” Sasuke Uchiha alzò gli occhi al cielo

“Ma io...” Naruto tentò di giustificarsi torcendosi le mani ben curate e sgualcendo il perfetto yukata blu e arancione che indossava.

“Sasuke-kun, lascialo in pace! Sarei nervosa anch’ io se fossi nella sua situazione!”

“Grazie Sakura-chan!” disse Naruto osservando la ragazza coi suoi classici occhioni da cucciolo bastonato.

“Naruto, nello stato in cui sei non fai effetto a nessuno...” la ragazza sbuffò sorridendo.

“Si, non me lo ricordare” disse cupo l’ altro alzando gli occhi al cielo

“Ma quand’ è che finisce il giro per il villaggio?” Shikamaru sbadigliò sonoramente, beccandosi tre occhiate di fuoco.

“Che c’è? Io mi sto annoiando!”

Sakura si mise la mano sui fianchi, nella perfetta imitazione di Tsunade, notevolmente aiutata dai capelli rosa che si era lasciata crescere come la donna.

“Nessuno si sta divertendo qui! Forse Sasuke, ma da quando siamo arrivati nei pressi di Uzu nemmeno lui!”

“Si starebbe divertendo se mi avesse detto PRIMA quello che intendeva fare!” sibilò Naruto colpendo dietro la nuca l’Uchiha.

“Devi ammettere che è una buona idea...”

“Io non ammetto un bel niente!” ringhiò la kitzune  sistemandosi i capelli e rassettandosi il vestito.

“Tu e le tue stupide idee...”

 

 

*Flash back*

 

“Mettetemi giuuuuuu!”

“Come ha fatto a levarsi il bavaglio di chakra?” chiese Shikamaru sbuffando sonoramente

“É un ninja medico! E io non sono mai stato bravo nel controllo del chakra...”

Passò il fardello agitante fra le braccia del Nara, che accolse il peso con malagrazia, mentre il biondo si riposava appoggiando il braccio al tronco di un albero ricoperto di muschio.

“Possiamo slegarla qui” disse Sasuke voltandosi verso i compagni  e indicandogli uno spiazzo in mezzo alle radici “ siamo quasi arrivati, in ogni caso”.

Tutti i ninja misero i piedi a terra contemporaneamente, facendo attenzione alla coperta fra di loro e iniziando a togliere le corde che la legavano.

“Narutooooo!” quando tutte le corde furono slegate, una furia rosa confetto si riversò nella radura e iniziò a inseguire il povero biondo che scappava in ogni direzione, gridando come un pazzo.

“Sakura-chaaaan. Sakura-chaaan! Non è stata un idea mia non è stata un idea miaaaa!”

La ragazza, finalmente, colse il significato delle parole dello spaventatissimo ragazzo e finalmente smise di inseguirlo.

“Non è stata un idea tua?”

“N-no..” gli rispose osservandola di sottecchi

“E allora di..?”

“Chi è l’unico teme a Konoha che riesce a portare con se tre persone, di cui una l’ Hokage, senza dire nulla del suo piano?”

“S-Sasuke?”

“Si, esatto.” rispose torvo il biondo” le sue parole testuali sono state: - Ho in mente qualcosa che, sono sicuro, ti renderà molto felice. Ma per farlo ho bisogno di Shikamaru... e... qual è la persona che vorresti accanto a te in un giorno speciale? – ho finito per rispondere che eri tu quella persona. E lui ha risposto che allora il giorno dopo, alle prime luci dell’ alba, avresti dovuto venire con noi, senza dirti nulla sul come e il perchè. Io naturalmente gli ho risposto che avresti obbiettato in modo piuttosto... emh.. colorito... e lui mi ha detto: - E allora tu usa la forza- .” si strinse nelle spalle e la osservò. Rimasero tutti in silenzio che Sasuke ruppe in uno dei suoi sarcastici e taglienti interventi:

“E chi è l’ unico Usuratonkachi di Konoha che mi segue senza dire nulla trafugando persino un ninja medico di Konoha?”

“Beh, adesso quest’ usuratonkachi “ rispose Naruto camminando verso di lui e premendogli un dito accusatore sul petto “ esige delle spiegazioni!!”

“D’accordo..” rispose sarcastico l’Uchiha.

Sospirò e si appoggiò al tronco di un albero poco distante osservando i tre ninja, che si erano fatti improvvisamente silenziosi e attendevano delucidazioni.

“Ho intenzione di sposare Naruto”

E, se dopo aver detto queste parole non avesse usato la tecnica della sostituzione, a quell’ ora sarebbe stato un uomo morto, dato che fu colpito da una scarica di kunai, probabilmente avvelenati.

“Temeeee!” Naru lo guardò infuriato “e tu mi fai svegliare alle prime luci, dell’ alba mi fai sfiancare cercando di tenere a bada Sakura che per poco non mi prende a calci per tutto il tragitto per farmi uno stupidissimo pesce d’ aprile?!??!”

“A parte il fatto che siamo in maggio...” sospirò l ‘Uchiha “non è uno scherzo”

l’ altro gli sorrise sarcastico e gli rispose: “Se non te ne fossi accorto” iniziò “ siamo entrambi maschi e...”

“.. il matrimonio fra due persone dello stesso sesso non è contemplato, lo so baka!” rispose con sguardo di sfida.

"E allora sentiamo, o grande Sasuke il magnifico, quale sarebbe la tua idea?"

"Il sexy no jutsu"

Tre bocche si spalancarono di colpo, due per lo stupore e una per la noia.

"NO"

"Cosa?"

"No" Naruto fissò serio l' Uchiha che l' osservava a sua volta con un enorme punto di domanda in testa.

"Non ho intenzione di rimanere più del dovuto nella mia tecnica!"

"E perchè?" chiese Shikamaru " A me l' idea di Sasuke era piaciuta fin da subito..."

"E allora transformati tu in..." il biondo si bloccò e fissò Shikamaru "mi vuoi dire che tu lo sapevi?"

"Si"

"E PERCHÉ IO SONO SEMPRE L' ULTIMO A  SAPERE LE COSEE???"

"Perchè sospettavamo che avresti avuto questa reazione, ecco tutto"

"Temeeeee" Naruto stava già preparando il rasengan nella mano destra quando si accorse di una cosa: Sakura era sparita.

"Ma dove..."

"Vado io" il Nara si allontanò nel folto del bosco con un espressione che, per una volta, era tutt'altro che annoiata.

"Che cosa le è preso?" chiese Naruto

"Credo sia per il matrimonio"

"E perchè?"

"Non ricordi?" sospirò l' Uchiha " Un paio d'anni fa era LEI che si stava per sposare con me"

Naruto rimase pensieroso e poi annuì lievemente col capo

"Le passerà, ne avevamo già parlato di questa possibilità, ma deve essere stato un brutto colpo per lei..."

"Nh...ma perchè diavolo sono venuti anche loro? E perchè tu hai scelto Shikamaru?"

"Beh, primo perchè ci servono dei testimoni; secondo perchè se c'è qualcuno a Konoha che si fa i fatti propri(cosa che dubito NdA)quello è proprio Shikamaru."

"Avresti potuto dirmelo, avrei scelto Hinata... o magari Tsunade..."

"Entrambe non avrebbero accettato per questo o per quel motivo, e tu lo sai"

"In ogni caso ora ci sono due o tre cosette che tu mi devi spiegare.."

 

 

^^Folto del bosco, cinque km più a sud^^

 

 

"Sapevi che sarebbe successo prima o poi.."

"No che non lo sapevo!" singhiozzò la kunoichi "non ne avevo la minima idea!"

"Ma Sasuke non te ne aveva parlato tempo fa?"

"Si.. ma... io credevo che scherzasse o cose simili.."

"Gli Uchiha non scherzano, dovresti saperlo"

"Oh, lo so, LO SO! è così difficile... Potrei esserci io al posto di Naruto ora..."

" E a fianco a te ci sarebbe un Sasuke triste e che non ti avrebbe mai veramente amata come ora ama lui"

"Lo so.. lo so.."

"Vorrei dirti di non essere egoista, ma credo che sia in tuo pieno diritto esserlo ora come ora..."

"No, hanno già sofferto abbastanza, devo lasciarli un pò di felicità"

"E la tua felicità?"

"La mia.." la ragazza si bloccò asciugandosi le ultime lacrime con la mano arrossata"...la mia sta nel vederli entrambi felici.."

"Felici.. e menomati.."

"In che senso?"

"nel senso che, se non ci sbrighiamo a tornare, Naruto staccherà la testa a Sasuke per tutta questa faccenda..."

Un debole sorriso apparve sul volto di Sakura, che dovette ammettere a se stessa che Shikamaru aveva un discreto senso dell' umorismo, quando non era il ritratto della noia.

 

 

I due fecero  ritorno mezz' ora dopo e vennero accolti da Naruto che scattò subito in piedi, bloccandosi poi indeciso se correre da Sakura o rimanere lì.

La ragazza gli sorrise e lui ricambiò, prendendolo come un simbolo di riconciliazione.

"Mi dispiace Sakura-chan..." sussurrò il biondo

"Anche a me Naruto" rispose mesta la rosa.

"Sei sempre decisa a venire?" Sakura si voltò verso la voce di Sasuke, che la guardava interdetto.

"Si" e aggiunse con più energia "se no a voi tre chi insegna come preparare un matrimonio in grande stile?"

 

Tutti e quattro si incamminarono, arrivando poco dopo di fronte ai cancelli si Uzu.

"Naruto, trasformati" disse tranquillamente l 'Uchiha

"Non dirmi quello che devo fare teme!" in ogni caso posizionò subito le mani e si trasformò nella bellissima ragazza bionda che caratterizzava la sua tecnica.

"Vestito, Naruto, vestito!" la rosa si spalmò una mano sul volto e si mise a fare da scudo all' amico, mentre si riposizionava e modificava il chakra perchè aggiungesse dei vestiti al jutsu.

Il risultato non fu dei più soddisfacenti, ma la rosa si ripromise di aiutarlo, una volta entrati nel villaggio, a comprare qualcosa di adatto.

"Aspettate, manca una cosa" li fermò Sasuke

"Cosa?"

"Credi di poter entrare con un nome falso qui dentro e senza nessuna raccomandazione? Se si scoprisse in giro finiresti in cella come impostore!"

"Mmm... e quindi?"

" E quindi ora scrivi..."gli porse una pergamena che aveva preso da quello che ora era il suo ufficio, con su impresso il sigillo dell' Hokage

 

 

Caro Uzukage,

le scrivo la qui presente lettera per informarla che una mia cara cugina che porta il mio stesso nome, Naruto Uzumaki, ha intenzione di sposarsi a breve nel suo villaggio perchè sua madre prima di sposarsi risiedeva proprio a Uzu. In sua memoria ha preso questa decisione. Con lei ci saranno il futuro sposo e i testimoni, tutti con regolare permesso di lasciare il villaggio che io stesso ho dato.

La prego di trattare con riguardo questi suoi ospiti fino alla loro partenza, in modo da mantenere buoni i rapporti fra Uzu e Konoha.

Confido nelle sue capacità per allestire la cerimonia nel migliore dei modi, tutte le spese saranno ampiamente risarcite dal villaggio di cui sono il capo.

 

Distinti saluti,       

             Naruto Uzumaki, Rokudaime di Konoha

 

"E questo è tutto, Godaime- sama, posso lasciarli passare?"

L'anziano uomo osservò la lettera e poi il ninja al suo servizio e chiese scettico: "Avete fatto controllare la firma?"

"Si, è stata la prima cosa che abbiamo fatto effettivamente e la scrittura coincide perfettamente con quella del Rokudaime"

“Allora non vedo il motivo per cui non dovresti lasciarli passare.”

L’ Uzukage li accolse a braccia aperte, manifestando la sua gioia per un così lieto evento.

“Non potete non fare il giro del nostro splendido villaggio!” aveva esclamato.

 

 

*Fine Flashback*

 

 

“Sasuke?”

“Hn?”

“Credo che quelle ragazze stiano sparlando di noi...” il moro sollevò un sopracciglio e lo baciò d’ impeto, lasciando la bocca aperta.

“Allora diamogli qualcosa di cui sparlare” l’ altro scosse la ora lunga chioma bionda e sorrise.

“Sasuke-teme!” l’ intera operazione fu seguita da tre paia d’ occhi e subito commentata.

“Allora! Volete vedere il tempio cerimoniale?” chiese infine l’ uomo che portava il cappello di capo calato sulla folta chioma grigio metallo.

“Ma certo!” urlò Naruto lanciando il pungo in aria. Fu immediatamente fulminato.

“C-cioè.. volevo dire.. Io e il mio fidanzato ne saremmo estremamente lieti Godaime dono.” e poi aggiunse: “Questa me la paghi sasuke!”.

 

 

 

 Bene! consideratelo una specie di prologo alla storia vera  e propria che inizierà con il secondo capitolo! Questo è il seguito di Love she... love me!

Spero vi piaccia, commentate!!!!!

 

E ora risponderò ai commenti dell’ ultimo capitolo di Love she ...Love me!

 

allsecrets2: ugh! Credimi, lo so! Molto, ma molto impacciati, ma mi ero stufata di vedere sempre Sasu sottutto io che pare che invece di essersi allenato con Orociok sia andato a Loveline!

Per cui.. ecco qui il seguito... o almeno un prologo. Cominceremo la storia vera e propria dal prossimo.

 

shinku66: Shinkuuuuuu! *_* Io adoro le tue recensioni lo sai? In ogni caso sei stata brava a commentare anche se avevi già letto. Ti sono grata per tutte le recensioni e  i ringraziamenti che sempre mi fai leggere. E che dire delle chiacchierate su MSN? Eh, povero Naru, maldestro più di Sasu nonostante la sua esperienza sia uguale a quella di Sasu!! Si, lo so che tu sai già tutto, anche perchè se non ti faccio spoiler mi linci. (indimenticabile la proposta di andare sotto casa di Kishimoto se lo conoscessi a chiedere come va a finire la faccenda!)

Beh, questo è solo l’ inizio, poi tu sai che la stoia si evolverà... in meglio o in peggio dipende dai punti di vista!

 

silgree89: Grazie per tutti i i complimenti!! Sono contenta che ti sia piaciuta tutta la storia e spero continuerà a piacerti! Figuriamoci se finiva con la prima serie la storia! avevo già in mente il seguito prima ancora di finirla!!

Anche Shinku mi aveva consigliato di mettere rating rosso, ma mi è venuto in mente che a me non piacciono per niente quelle storie che tu le cominci, ti appassioni e poi, se non hai 18 anni non puoi continuare perchè diventano rosse!

Mi pareva ingiusto nei confronti di chi non ha la maggiore età ecco! Grazie ancora per tutti i complimenti!

 

fri: Ecco! alla fine si è capito dove stanno andando qui quattro! Sono contenta che ti sia piaciuta la storia e , soprattutto l’ ultimo il capitolo su cui ero troppo indecisa! Non ti preoccupare, l’ inizio è un pò fiacco ma la vera e propria storia inizierà poi...

 

Inuchan86: Grazieee! Ora si è saputo dove qui quattro (anzi, costretti da Sasu ad andare): a Sposarsi! Si, mi dispiace per la povera Sakurettina che pure un altro matrimonio, che non è il suo, deve sorbirsi. Ma va beh, un pò le sta bene!

XD Sono cattiva oggi!

 

ryanforever: Grazie! Anche secondo me Sasu con gli occhiali sta d’ incanto!! Però si, sopratutto Sasu vuole fare tanto l’ esperto e poi... XD!!! Spero seguirai anche questa ff come mi hai detto! Ciauz!

 

_Zexion_: Grazie!!! Seh, Sasu pensa di essere tanto saputo ma.... -__-

XD Io, invece di ridere ero così imbarazzata a scrivere O/////O Era la mia prima semi- lemon!! Spero ti piacerà anche il seguito e che commenterai questo capitolo!

 

angelica_89: Molte grazie! Si, anche a me pareva strano che Naru o almeno Sasu sapessero già “Dove mettere le mani” nella loro prima volta, no?

Grazie molte per aver recensito e spero che seguirai anche questo seguito! (gioco di parole da 4 soldi). Ciao!!

 

 

E Molte grazie ai preferiti!

 

 

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50 - Yunie88
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52 - _Zexion_

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Una cerimonia da sogno ***


Una cerimonia da sogno

 

 

 

“Uff!” i quattro shinobi entrarono in camera sbuffando, sfiancati da un giro per Uzu durato minimo minimo tre ore.

“Com’ è possibile che per visitare un villaggio così piccolo ci voglia così tanto tempo?” chiese Shikamaru, accendendosi l’ ennesima sigaretta.

“Non qui!” squittì subito Sakura, prendendolo per la collottola e scortandolo fino al piccolo terrazzino adiacente alla camera matrimoniale.

Sasuke e Naruto rimasero soli nella stanza, e il moro si sedette sul letto, in attesa di riavere il suo futuro marito in sembianze normali. Il biondo si concentrò per alcuni secondi e poi, in una nuvoletta di fumo apparve il vero Naruto, stretto e scomodo nello yukata che era di almeno una taglia più piccolo.

“Credo che tu sia l’ unico shinobi che, per disfare una tecnica della trasformazione deve concentrarsi!” disse Sasuke sghignazzando.

“Uff” sbuffò la kitzune “non è colpa mia! É questa situazione e, soprattutto questo vestito che mi rendono nervoso e non mi fanno controllare bene il flusso di chakra!”

L’ altro sorrise malizioso: “Ah, è quello yukata che ti innervosisce? E allora perchè non lo togliamo?” l’ Uchiha si avvicinò furtivo al suo amante e gli diede un bacio infuocato, mentre armeggiava con il grosso fiocco che legava l’ abito in vita.

Naruto tentò di resistere ma alla fine cedette, trascinato dal vortice delle carezza dell’ altro. Sasuke gli fece intrecciare le gambe sul suo busto e, lentamente, senza mai staccare le labbra, se non per brevi istanti, lo trasportò nel letto.

Stava proprio per posarcelo quando si bloccò nel movimento a mezz’ aria.

“Che c’è?” chiese il biondo interdetto. In quel momento apparvero Sakura e Shikamaru, quest’ ultimo con le mani  congiunte per la tecnica dell’ ombra.

“Sasuke, metti giù le mani da Naruto se non vuoi che usi la tecnica dello strangolamento”

Sakura, da dietro le sue spalle ridacchiò: “E guarda che lo fa sul serio!”

Naruto si tirò su a sedere e permise al moro di cadere sul letto quando la tecnica fu rilasciata.

“Nara, sei morto!” sibilò frustrato.

“Non ti conviene, Uchiha, altrimenti rimani senza testimone, ricordi?”

“Non ti preoccupare, troverò un rimpiazzo” rispose Sasuke a denti stretti.

“Su, su non fate così, l’ Uzukage ci ha detto che la sistemazione è solo provvisoria, domani noi due ce ne andremo e poi potrete fare tutto quello che vi va” precisò Sakura, cercando di scherzare mentre un velo di tristezza le appannava la voce.

“Oh, Sakura- chan!” Naruto, esuberante come sempre, corse ad abbracciarla mentre lei rideva nervosamente.

“Hey, non rimarrò mica zitella per sempre no?” disse.

“Visti i precedenti?”

“Shikamaru!”

“Che c’è? É statistica!”

“Non dargli retta, Sakura, e prova a guardarti attorno stasera, chissà che non si debbano celebrare due matrimoni qui a Uzu!” sentenziò Naruto.

“Baka! Il vostro matrimonio è tra una settimana! Non ci si più sposare in così poco!” la rosa diede un piccolo scappellotto sulla nuca del giovane e tutti risero del momento.

 

 

* * ** * ** * ** ** *****  ** ***   *** 

 

Ma una settimana passa in fretta e presto, fin troppo presto, arrivò il giorno della cerimonia.

La mattina, Sakura costrinse Naruto a svegliarsi alle prime luci dell’ alba.

“Naruto...”il diretto interessato stringeva fra le braccia un cuscino blu cime se fosse la sua unica ragione di vita, mentre un filo di bava colava da un angolo della bocca. L’ unica cosa che continuava a ripetere era “Sa...sas....kè...sa....” ma la donna non si arrese

“Naru.....”

“Hmmmn...”

“Naruto... devi alzaaartiiii” continuò usando il tono che di solito si utilizza con i bambini.

“Hmaahmmm” il biondo si rigirò fra le coperte e non diede segni di essersi finalmente lasciato alle spalle il mondo dei sogni.

“NARUTO SVEGLIAAAAAAAAAAAA!” la rosa urlò con tutto il fiato che aveva in gola ad un centimetro dall’ orecchio del dormiente, che scatto il piedi stringendo il cuscino che poco prima aveva rimesso sotto la testa.

“Brutta baldracca” mugugnò con gli occhi ancora semi chiusi, evidentemente non rendendosi conto di chi avesse davanti.

La reazione fu istantanea:

“SHANNNNNAAAAROOOOOOOO!” urlò la rosa e lo fece volare fuori dal letto prima ancora che l’ altro avesse il tempo di dire “Gomen!” (scusate, non ho resistito dal fregare questo schetck  all’ episodio 55 dello shippuuden, sto ancora morendo dalle risate! ^^).

Appena si fu calmata, la donna scaraventò in bagno lo shinobi che, molto coraggiosamente, non si lamentò per il trattamento subito.

“Che.. che dobbiamo fare qui, Sakura-chan?” chiese però titubante.

L’ altra assunse un espressione degna di Satana in persona e ghignò.

“Oh, lo vedrai!”

Furono le due ore e mezza più lunghe della vita di Naruto. Era talmente pieno fard, ombretto, stick, rossetto, lucidalabbra e quant’ altro che non riusciva nemmeno a muovere la bocca e gli fu impedito di sbattere le ciglia fino a che il mascara non si fu asciugato.

“Sakur..”

“Fermo! O ti cola il rimmel!” sentenziò Sakura spennellando per l’ ennesima volta il naso dell’ Uzumaki e coprendo poi le tre linee parallele che lo caratterizzavano anche mentre era trasformato.

“A che pro tutto questo casino ‘ttebayo?” chiese supplicante Naruto

“Non pretenderai mica che ti veda all’ altare con quella faccetta acqua e sapone che ti ritrovi vero?”

chiese la donna prendendo un grosso batuffolo di cotone e sistemando gli ultimi ritocchi.

“Immagino di no...” sospirò l’ altro rassegnandosi.

Dopo poco la rosa annunciò:”Finito!”

“Davvero?”

“Si!” rispose, fiera della sua opera.

“Uff, ora posso andarmene?” chiese la kitzune non osando nemmeno guardarsi allo specchio per paura di quello che avrebbe visto; sapeva solo che i suoi capelli, molto lunghi quando era trasformato, erano acconciati talmente stretti da dolergli alla base e fra di essi spiccavano dei cristalli simili a gemme.

“Nemmeno per sogno, ora tocca al vestito” riecco l’ espressione famelica.

Naruto non avrebbe mai immagina che ci volesse tutta quella forza per stringere quell’ apparentemente innocuo corpetto arancione chiaro che Sakura lo costrinse ad indossare. Sta di fatto che dovette appoggiare addirittura un piede sulla schiena del ragazzo prima di riuscire a stringere gli ultimi fili. Doveva ammettere che però lo yukata cerimoniale che era stato fatto su misura era davvero magnifico. Blu scuro, con il simbolo degli Uchiha sulla schiena che spiccava in quel mare che, verso l’ orlo, degradava fino a diventare color carta da zucchero. La fascia legata in vita con un morbido fiocco era azzurro intenso con una leggera filigrana arancione che stava perfettamente con il resto dell’ abito; fortunatamente il vestito era così lungo da non far vedere i piedi e Naruto aveva ottenuto di indossare delle scarpe comode.

D’ un tratto si sentì bussare alla porta.

“Si può?” chiese una voce, che apparteneva a Sasuke.

“No!” fu raggiunto quasi subito da una cappelliera che gli sfiorò la nuca e fece sbattere la porta “Non si guarda la sposa prima della cerimonia!”.

Dall’ altra parte si sentì un borbottio e poi più nulla.

“Sakura-chan! Perchè l’ hai mandato via?” chiese imbronciato il biondo

“Te l’ ho detto, è tradizione!” sbottò la ragazza.

“Non mi pare che siamo una coppia così tradizionale, non ti pare?” chiese l’ altro titubante.

“Non c’entra! Non fare storie, va bene?” chiese supplicante.

“Ummm... d’ accordo” acconsentì.

“Arigato! E ora vado a prepararmi, mancano solo 3 ore alla cerimonia!!” e se ne andò, con la promessa strappata a Naruto di non uscire per nessun motivo.

Il biondo rimase solo nella stanza e, d’ un tratto si accorse di una cosa:”S...Saku...Sakura chan.. non respiro!” e si accasciò su di una sedia tentando di regolare il respiro e, contemporaneamente si allentare un pò la morsa di stoffa.

 

** ** ****  ** ** ****  ** ** ****  ** ** **** 

 

Come quel giorno, di quasi tre anni fa, il tempio era gremito, come pure il giardino al di fuori di esso, che minacciava di far esplodere la recinzione nel tentativo di contenere tutto il popolo al suo interno.

All’ arrivo della sposa la folla si aprì come Mosè con le acque, per lasciare passare lei (o, a seconda dei punti di vista, lui) e la damigella, fasciata in un furisode (abito per le nubili invitate alla cerimonia) rosa antico con un fiocco azzurro che riprendeva quello della futura moglie.

Entrarono nella navata ( non so come si chiamino i corridoi del tempio, perciò datemela buona NdA) con gli occhi di tutti addosso, nel bel mezzo del cammino Naruto inciampò sul davanti dello shiromoku (abito da cerimonia per la sposa), rischiando di finire con  la faccia dritta dritta sul pavimento. Sakura lo sostenne e salvò la situazione, ma il cestino di fiori che doveva spargere cadde a terra in una marea di petali blu.

Il biondo sorrise imbarazzato mentre si rimetteva in piedi e malediceva tutta quella messinscena.

Dopo poco arrivò agli scalini, e si posizionò a fianco a Sasuke, fasciato in un magnifico kimono nero, legato con una leggera cordicella bianca che pendeva da un fianco.

“Usuratonkachi” sussurrò, sghignazzando piano.

In quel momento Naruto non ci vide più e, sollevando quanto il vestito glie lo permettesse la gamba, gli tirò un pestone sul piede coperto solamente da un calzino bianco. Per rendere la cosa più dolorosa, aveva aggiunto anche del chakra, cosicché a Sasuke parve che un macigno gli si fosse scaraventato sull’ alluce. Quando stava per mettersi ad urlare, era un Uchiha ma sentiva il male anche lui, un “Kage Mane No Jutsu” gli salvò piede e reputazione, bloccandolo in una posa rigida.

“Così impari, teme!” sghignazzò Naruto.

Il tempio si svuotò, come da tradizione, e rimasero solo le più importanti autorità del paese assieme ai due testimoni. Alcuni popolani però, non vollero uscire, e furono invitati a restare, sebbene il sacerdote gli osservasse con sguardo critico.

Dopo le promesse dei due sposi, fu la volta della prima tazza di sakè, seguita da un sonoro sbadiglio di Shikamaru, che già non ne poteva più e smaniava per una sigaretta.

Ma questa sua voglia venne subito taciuta dall’ alone nero che circondava Sakura mentre bisbigliava “Non farlo mai più!” e crocchiava le dita.

Dopo la seconda tazza, Naruto sentì un piccolo cerchio alla testa, ricordandosi d’ improvviso che non aveva chiesto che il sakè fosse preparato con la speciale ricetta analcolica per quelli che, come lui, non reggevano l’ alcol. D’ un tratto si sentì sudato, troppo stretto in quel vestito cerimoniale e la vista gli ballava senza sosta. “S-Sasu...” riuscì solo a  sussurrare, prima di perdere il controllo del chakra e ritrasformarsi di botto.

Tutto successe in pochi secondi: il sacerdote non poteva credere ai suoi occhi, tutte le perline della pettinatura caddero a terra non più sostenute dai folti capelli, il vestito minacciava di rompersi sotto la pressione in punti diversi e la folla iniziò a mormorare sconcertata.

“Ma... è un uomo?”

“Non è possibile..”

“Che sia un allucinazione?”

“In effetti oggi fa caldo..”

A salvare la situazione fu Sakura: cacciò un urlo così potente da far tremare le finestre e costringere tutti a guardarla spaventati. Continuò ad urlare, sempre più forte e con foga, mentre Sasuke prendeva sotto le ascelle Naruto e lo scuoteva dicendogli di riprendere la tecnica.

“Naruto no baka!” gli urlò, schiaffeggiandolo. Finalmente si riprese e riuscì rapidamente a riprendere la situazione sotto controllo.

“Sasuke teme!” gli bisbigliò, mentre Sakura fingeva uno svenimento e cadeva dal gradino “lo sai che non reggo l’ alcol!”

“Lo so, baka!” gli rispose “ma non potevi ricordartene prima?” a quello non seppe rispondere dato che aveva fatto da “Barbie cavia da laboratorio” per tutta la mattina.

Finalmente, dopo che venne portato un bicchier d’ acqua alla rosa, si potè continuare.

Al terzo bicchiere di sakè, Naruto temette di avere un mancamento, ma si trattenne, sperando che la cosa finisse presto. Lo scambio degli anelli fu rapido, nonostante il biondo facesse un pò di fatica a centrare il dito dell’ altro.

Poi, quando tutti si preparavano ad  acclamare i neo sposi, Sasuke prese in braccio un Naruto che rischiava lo svenimento e scomparve in una nuvoletta di fumo.

Si levò un coro di proteste che fu subito taciuto dalla promessa di un lauto pasto di nozze nella migliore ristorante della città.

Dall’ altra parte del paese, in una stanza del più lussuoso albergo, l’ Uchiha appoggiava un biondino ancora trasformato e profondamente addormentato su di un letto a baldacchino.

 

** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** **

 

Quando si svegliò, la luna splendeva in alto nel cielo, e passava attraverso le tende leggere, producendo un alone splendente proprio sopra le coperte. Si voltò dall’ altra parte e trovò due occhi che lo fissavano. “Ben svegliato bello addormentato!”

“Che ore sono?”

“Ma lo sai che sei molto poco silenzioso persino quando dormi?” sorrise Sasuke.

“Umpf! Lo so, ma mi vuoi rispondere?”

“Quasi mezzanotte”

Naruto si alzò di scatto dal letto e esclamò:” La cerimonia!”

L’ altro sghignazzò:”Sei svenuto alla terza ciotola di sakè, del resto se ne sono occupati Nara e Sakura”

L’ altro si rilassò un poco”ah, ok...” poi si ridistese “ e tu, che cosa hai fatto nel frattempo?”

“Ti ho osservato, messo così sei carino lo stesso”

“Così come?” chiese stranito. L’ Uchiha lo additò e lui osservò il corpo estremamente femminile che ancora portava. “Oh, la mia tecnica! Mi sono dimenticato di toglierla!” subito posizionò le dita per levarla, ma fu fermato dal suo amante.

“Che c’è?” chiese titubante.

“Mi domandavo....” disse incerto” non è che potremmo provare... una volta..”

Naruto poteva essere anche definito un tontolone, ma quella volta capì subito che cosa Sasuke volesse intendere.

“Assolutamente no!” strillò contrariato.

“Eddai, solo una volta” chiese sfiorandogli la guancia.

“Eh, no! Chissà che poi tu non ci prenda gusto!” bofonchiò il biondo.

“Nah, è solo per provare..”

L’ altro, dopo molte altre insistenze accettò.

Senza preliminari, Sasuke lo penetrò, facendolo gemere in modo molto più stridulo del solito, grazie alla sua gola femminile.

Dopo molte spinte, Sasuke venne, ma molto più per quello che stava facendo il compagno che non per la penetrazione in sè che gli pareva meno eccitate del solito.

“Naruto, ritrasformati” gli intimò, e così fu.

Immediatamente il moro prese in bocca il suo membro e iniziò a succhiare, seguito a ruta dal biondo.

E  fu la notte che entrambi amano ricordare come “La migliore notte di sesso della loro vita”.

 

** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** **

 

Fu quella notte che, per la prima volta, sognò il bambino.

Naruto se ne stava seduto al buio, tutto in torno a lui  l’ oscurità lo schiacciava a terra.

Solo alcuni lampi di fuoco gli rischiaravano la vista, ma non gli permettevano di vedere altro che se stesso. Poi,d’ un tratto, una figura. Poteva sembrare un gattino, ma quando un lampo più forte lo rischiarò si accorse che era un neonato.

Gattonava incerto sulle piccole manine, veniva verso di lui piano piano, fermandosi di tanto in tanto.

I suoi tratti si modificavano ad ogni passo,  i capelli diventavano neri e poi biondi, gli occhi azzurri e poi scuri, e i tratti non la smettevano di mescolarsi.

Infine, quand’ era a pochi metri da lui, il bebé si fermò, alzò una manina verso Naruto e aprì la boccuccia a cuore.

Quello che voleva dire però, Naruto non lo sentì, perchè d’ un tratto il piccolo fu risucchiato dalle tenebre, e due occhi rossi apparvero lontani. Poi, più nulla.

 

 

 

Erano giorni, no, settimane, no mesi, no, anni, no secoli che non aggiornavo!

Sasu: ma se non sei da neanche un anno su efp!

E che c’entra?

Sasu: beh, allora perchè non millenni!

Non vivo mica così a lungo!Ok, prometto....

Sasu: non fare promesse che non puoi mantenere!

Allora giuro..

Sasu: non fare la spergiura!

Va bene!! Allora cercherò di aggiornare il prima possibile la prossima volta, ma c’è stato un tale caos in questi giorni che proprio non ho avuto il tempo material, e anche ora sono di corsa.

ciò commentate e alla prossima!

 

Ah, ecco le risposte ai commenti!

ryanforever: Grazie! Sasuke a volte le sue idee geniali dovrebbe tenerle per se

Naru: vero!

A parte questo non nego che sia un idea un pò contorta ma buona. Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo, alla prossima!

 

_Zexion_: Sbellicata dalle risate eh? Al povero Sasu per poco non staccavano la testa! Ammetto che sarebbe stato un bel pesce d’aprile, peccato che sia tutto vero! Sei la prima che mi dice che gli è dispiaciuto per Sakura, sai? Ma oramai si è rassegnata, troverà qualcos’ altro!

 

fri: sono contenta che ti sia piaciuto e spero sia così anche per i prossimi! Volevo soffermarmi un pò di più sulla nomina di Hokage di Naru, ma ho deciso di sorvolare per metterla poi magari in qualche flashback. Sposati si sono sposati, ma quel sogno è come si dice “premonitore” e qualcosa accadrà. La lettera diciamo che Sasu ha dato l’ imput e poi Naru ha fatto di testa sua. Non sia mai detto che l’ Hokage prende ordini da qualcuno! I capitoli non sono arrivati proprio presto, ma conto di fare aggiornamenti più rapidi! ^^

 

Capitatapercaso: Non dire mai più queste cose a Sasu, perchè è ancora qui che gongola! E anch’ io, se per questo....^^ Grazie per la recensione, spero che questo capitolo ti sia piaciuto!

 

angelica_89: Heheh, per sapere chi è la persona speciale nominata dal demone bisognerà aspettare ancora un pò, ma gli accenni ci sono già! Grazie per la recensione!

 

shinku66: Shikuuuu!! Tu meglio di tutte sai perchè ho aggiornato così in ritardo! ç______ç me misera, me tapina!!

Povero Naru, prima deve rapire quella furia confettata, poi Sasu se ne esce con la storia del matrimonio, per poco non mi usciva di testa! Anche te a gloriare le abilità di Sasu eh?Se continuiamo così si monta la testa e addio storia! Già vuole un camerino tutto per se!!

La povera “racchia” aveva diritto ad un pò di imbronciatura no? Dopo tutto il suo ex fidanzato si sta per sposarsi con un uomo! E’ sufficiente a far sclerare qualsiasi donna, figuriamoci Sakura! Gli sposi, infine, erano anche troppo agghindati, ma la cerimonia in se è stata un disastro ^^ va beh, m’è venuta così, forse avevo dormito poco. Però, hai visto? Sasu ha voluto “provare” anche la parte femminile di Naru che, a quanto pare lo eccita meno di quella maschile... speriamo! Ciauz!!!

 

allsecrets2: Ciao! Sono contenta che ti sia piaciuto il primo capitolo, e prometto che gli aggiornamenti saranno più rapidi ok? Alla prossima!

 

krikka86: Davvero? Sono contenta! Si, cercherò di mettere molte parti divertenti, anche perchè questa coppia  me ne ispira parecchie!! In ogni caso è vero, Uzu è il paese da dove proviene la madre di Naruto, anzi, da dove veniva prima di sposarsi. Mi sembrava carino farli sposare lì dove Naruto ha una parte delle sue origini. Grazie per la recensione!

 

Kyubi: Grazie! Si, povero Naru, figurarsi se un Uchiha si abbassa a fare la tecnica sexy! Comunque sono contenta che ti sia piaciuto, alla prossima!

 

 

 

E un enorme grazie ai miei preferiti!!

1 - alii
2 - allsecrets2
3 - fri
4 - grethy
5 - igniflia
6 - jibrychan
7 - kagchan
8 - ki9
9 - naru_sasu_fan
10 - punk92
11 - shinku66
12 - silgree89
13 - wyaoi
14 - _FaLLeD_aNGeL_
15 - _Zexion_

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Kodomo ***


Kodomo

 

 

 

 

 

Finalmente, la vacanza a Uzu era terminata.

Naruto ne era estremamente contento, perchè i panni della donna (nonché moglie premurosa) cominciavano ad andargli stretti. Troppo stretti.

Per non parlare di tutti gli incidenti che gli erano capitati grazie a quella tecnica!

Come, per esempio, doversi gettare in mezzo ai cespugli perché non aveva calcolato bene la quantità di chakra utilizzato.

o la faccenda che lo obbligava a portare costantemente i tacchi. Sembrava un clown sui trampoli!

 

Quel mattino,  con grande gioia del biondo,avevano fatto le valige e si erano recati dall’ Uzukage per ricevere commiato.

E ora erano davanti a lui tutti e quattro, non più con abiti cerimoniali, ma con normali abiti da viaggio , e attendevano che l’ uomo prendesse la parola.

“Allora, spero vi siate trovati bene nel mio villaggio e che tornerete a trovarci per, magari, qualche anniversario.” disse rivolto a Sasuke, da cui aveva appena ricevuto il compenso per il disturbo del matrimonio.

“Certo, non si preoccupi, lo faremo” disse l’ Uchiha inchinandosi leggermente.

"Portate i miei saluti all' Hokage e anche alla signorina Tsunade.. abita ancora a Konoha no?"

"Si, lo consideri come fatto"

”E lei, signora Uchiha, si è trovata bene qui a Uzu?” chiese di nuovo il capo del villaggio, voltandosi verso Naruto.

Questi parve cadere dalle nuvole e si voltò con aria interrogativa verso l’anziano, come se si chiedesse che cosa c’entrasse lui nel discorso.

Sakura, accortasi della situazione, diede una gomitata al biondo e gli sussurrò:

“Sei tu la signora Uchiha,baka!”

L’ altro sembrò svegliarsi dalla trance e si illuminò tutto, rispondendo:

“Ah! Si, certo.... Qual era la domanda?”

Tutti, compreso l’ Uzukage, caddero a terra (finendo a gambe all’ aria stile manga XD) e Naruto si grattò la testa ridendo nervosamente.

L’ uomo, paziente, gli ripeté quanto appena chiesto.

"Oh, ah, si io..."

Nel momento in cui stava per rispondere, il sorriso che il biondo aveva sfoderato si trasformò in una smorfia di dolore e il ragazzo iniziò a tenersi un punto imprecisato tra la pancia e lo stomaco, lamentandosi come una vite tagliata.

“Che succede, baka?” chiese Sasuke osservandolo con un sopracciglio alzato.

“N-nulla credo... credo di aver mangiato troppo a colazione...”.

Tutti annuirono, ma il moro non ci credeva: da quando in qua tre ciotole di ramen potevano stendere uno come il suo baka?

Shikamaru, lungi dal voler prolungare i convenevoli, prese  in mano la situazione e disse: “Beh, allora è meglio che ci mettiamo in viaggio,  è risaputo che l’ aria che si respira quando si cammina è un ottima cura per questo tipo di disturbo!” e spinse tutti fuori dalla porta, lasciando il capo del villaggio solo nella stanza vuota.

“Che gente strana quella di Konoha” disse, scuotendo la testa l' uomo.

 

*0*

 

Erano in viaggio da sei ore e quello era il quinto chiosco di ramen in cui si fermavano.

Sasuke ne aveva decisamente abbastanza.

“Naru, di questo passo ci metteremo una settimana, non una giornata a tornare a Konoha!” lo rimproverò.

“Ma Shashuke, io non pfosso festare a fomaco uoto!” rispose il biondo, finalmente con le sue normali sembianze.

“Non parlare a bocca piena !” lo riprese mentre lo guardava attaccare la settima ciotola di ramen.

“Non dfirmi qfello che evo are!” disse sputacchiando, il diretto interessato del rimprovero, poi deglutì e aggiunse “Chi sei, la mia balia?”

“Baka!”

“Teme!”

“Ma mi spieghi perché devi mangiare così tanto?”

“Beh... credo sia per il fatto che ora ho il corpo di un uomo e quindi... devo mangiare di più!”

concluse, spostando l’ ultima ciotola e dichiarandosi, per quel momento, sazio.

L’ Uchiha sbuffò e pagò il conto.

“Ora possiamo andare?” domandò esasperato.

“Certo, non vedo l’ ora di mettermi in viaggio!”! rispose tutto pimpante il biondo.

Shikamaru, che li aveva raggiunti pochi istanti prima, aggiunse:”E dire che un momento fa si dichiarava incapace di muovere un dito!” tirò una boccata e fece uscire il fumo bianco in piccoli cerchi perfetti.

“Potere del ramen!” sorrise, l’ ora Uchiha,Naruto.

Però, appena il fumo raggiunse le sue narici, il ragazzo sbiancò.

"Che c'è?" chiese Sasuke.

"Mi gira la testa.." gli rispose il suo biondo marito.

"Naruto, potevi dirmelo che non sopportavi l' odore del fumo di sigaretta, mi sarei spostato!"

"Ma... è la prima volta che mi succede.." si appoggiò all' Uchiha e prese una boccata d'aria fresca dopo che Nara aveva spento la cicca.

"Ecco, lo sapevo, è indigestione!" sbuffò Shikamaru.

A quel punto arrivò Sakura dal boschetto poco distante in cui era entrata e chiese:" Cos' è indigestione?"

“Naruto non sopporta il fumo” le rispose Shikamaru.

“Oh, Naruto, vuoi che ti controlli?” domandò premurosa.

“Nah, grazie Sakura-chan, ora sto meglio..” disse il diretto interessato, anche se dal colorito sembrava tutto il contrario.

“Sarà..” sospirò la rosa “Quindi possiamo ripartire?”

“Hai!”

*_*

 

"COME PUOI DIRMI CERTE COSE??" domandò incredulo e arrabbiato Naruto.

"MA DI COSA STAI PARLANDO? IO TI CHIAMO SEMPRE COSì!" rispose Sasuke adirato.

"TU MI ODI, IO LO SO!" riprese Naruto.

"E SECONDO TE IO SPOSO UNA PRESONA CHE ODIO!" gli urlò contro il moro.

" QUINDI LO AMMETTI?" lo redarguì Naruto, sicuro nelle sue convinzioni.

"AMMETTERE COSA?"

"TU MI ODI! IO TORNO A UZU E CHIEDO L' ANNULLAMENTO!"  decretò Naruto, fuggendo in lacrime tra gli alberi.

Sasuke fece l' atto di seguirlo, ma Sakura lo precedette.

“Io ne ho abbastanza!” decretò Sasuke “ Da quando in qua all’ usuratonkachi viene una crisi  di pianto perchè lo chiamo baka?”

“Beh," Shikamaru si accese una sigaretta e inspirò una boccata " nonostante voi lo usiate come nomignolo è pur sempre un insulto!”

“E se ne accorge vent’anni dopo?” gli domandò l’ Uchiha alterato.

“Beh, io non sono un estimatore del QI altrui ma...” e lasciò la frase in sospeso.

“Guarda,Nara, che lo sa che è un insulto!”

“Va bene, va bene” disse colui che controlla le ombre mettendo avanti le mani. “Tanto se ne sta occupando Sakura...”

Infatti, pochi minuti dopo i due riemersero dalla casa in cui si erano fermati, e sembrava che la crisi , per fortuna, fosse passata.

“Tutto bene ba.. cioè Naru?”

“Tutto bene Sasu-chan, vieni qui un attimo?"

L' altro si avvicinò e il biondo gli schioccò un bacio sulla guancia.

"Ti amo Sasu chan!" gli sussurrò ad un orecchio.

Mentre rispondeva, Sasuke pensava seriamente di aver sposato un pazzo.

 

*_*

 

La sera dovettero accamparsi.

Issarono due tende da dividere e srotolarono i sacchi a pelo sistemando il tutto prima del calar del sole.

Erano tutti intorno al fuco scoppiettante, quando, per l’ ennesima volta in quella giornata, Naruto si sentì male.

Mugugnava senza sosta, nel tentativo di non far vedere agli altri quanto gli doleva.

"Tutto ok Naruto?" domandò Shikamaru.

"Hai, sto benone io.." ma un altra fitta lo colse, facendolo bloccare.

Sasuke se ne accorse e si voltò verso l’ Haruno, lanciandogli un occhiata ben più che eloquente.

Lei si alzò e domandò a Naruto e poteva aiutarla a raccogliere della legna.

 

Nel bosco...

 

“Sakura-chan!”

Nessuna risposta.

“Sakura chan!!”

Niente.

“Sakuraaa!!” urlò il biondo esasperato

."Si?” chiese lei con nonchalanche.

“Come si! E’ mezz’ ora che ti chiamo!”

“Ah!” rispose, osservandolo “che cosa c’è?”

“Volevo sapere perchè mi hai portato qui..” chiese incrociando le braccia e fermandosi.

“Per raccogliere la legna no?” disse lei sorridendo.

“Sakura-chan, c’era una catasta di legnetti alta mezzo metro vicino ai tuoi piedi, questo lo sai vero?” disse lui scettico.

"Ahem... davvero?" domandò ridendo.

"Si! E se ora.. ugh!"

"Daijoubou?" (dovrebbe essere ti senti bene.. NdA) domandò Sakura.

"Hai, hai Sakura chan"

"Se lo dici tu... Lascia almeno che ti visiti però!" disse lei, prendendogli un braccio e,facendoselo passare sopra la spalla, facendolo sedere su di una roccia.

"E' stato quel teme a domandartelo?" chiese, alzandosi la maglietta per permettere un miglior accesso al chakra.

"Siamo tutti preoccupati per te, Naruto!" rispose lei mettendogli una mano sul petto e facendo fluire un chakra verde brillante.

"Lo so, lo so... allora, noti qualcosa?"

"I polmoni almeno sono apposto" sussurrò di rimando, passando più in basso.

"Milza, fegato..."

D' improvviso, si arrestò e tolse la mano, sgranò gli occhi e bisbigliò, apparentemente sconvolta:

"Ko..kodomo.." (questo ve lo dico dopo quello che vuol dire, pace a chi sa già che significa! XD NdA)

Naruto si spostò e la osservò inorridito:

"Nandesuka!?" (che hai detto!?) le domandò.

Lei, invece di rispondergli, gli rimise una mano sul ventre e fece smuovere il chakra.

"S-sakura chan????" il biondo la guardò allibito.

Lei lo fissò e disse:

"C'è... c'è una piccola quantità di chakra che non appartiene ne a te ne a Kyuubi.. e l' unico caso in cui... in cui il chakra è diverso da quello del corpo è... quando si aspetta un bambino.." (infiatti Kodomo significa bambino!)

"Naniiii????" (cosaaaa??) urlò la kitzune rimettendosi la maglietta.

"Naturalmente devo fare degli accertamenti... ma ad una prima occhiata quello che ho sentito è.. un feto di due settimane.."

"Sono sicuro, sono sicuro che ti stai sbagliando!!!  E' solo.. solo un enorme gigantesco errore!" sbraitò il ragazzo, tenendosi la .
pancia. "Domani andremo da Tsunade e lei ci confermerà che è tutto uno sbaglio, vero Sakura-chan?"

" Shirimasen... (non lo so) io raramente mi sbaglio... ma un margine d' errore c'è... una sacca di chakra o un rimescolamento del tuo chakra e quello della volpe... Però questo spiegherebbe la tua intolleranza al fumo, la tua fame improvvisa e i tuoi sbalzi d' umore, nonchè il dolore al ventre. Il tuo corpo non è adatto ad ospitare un bambino.."

"Ma insomma come diavolo potrebbe essere successo?" domandò al limite dell' esasperazione Naruto.

"Beh..." disse Sakura, dubbiosa. "... credo che... l' Oiroke no Jutsu..." lasciò lì la frase e fece intendere al ragazzo che le performance in camera da letto dei due neosposi non erano rimaste propriamente nelle quattro mura dell' alcova nuziale.

"S- sakura chan!" arrossì il ragazzo."M..ma.. che li vedi me e il teme come goryoshin? (genitori) " ridacchiò nervoso, cercando di cambiare discorso.

Sakura sorrise ."No, per niente! Te lo immagini un piccoletto che va in giro gridando " Hokage okasan!!" (madre)

L' altro si infervorò: "Okasan a chi??" si alzò e aggrottò le sopracciglia " se lo scorda quel teme che mi faccio chiamare così!"

"Ahahaha! Te la immagini la faccia di Sasuke quando glie lo dirai?" la ragazza rise, tenendosi la pancia.

Naruto, invece, rimase immobile appoggiando la mano sul ventre caldo.

"No.. non.. Non credo che glie lo dirò..."

Anche Sakura smise di ridere e lo fissò

"Perchè?" chiese sconvolta.

"Io non.. non credo di essere pronto per.. insomma, mica sono una donna io! E poi se qualcosa andasse storto? Io.. io non.." si sedette di nuovo e mise le mani sulla testa, scuotendo il capo.

La rosa si appoggiò accanto a lui e gli accarezzò una spalla.

“Andrà tutto bene, tutto bene” lo consolò “ ti aiuterò io... Sono un medico ricordi? Tranquillo..”

“E se lui non volesse?” le domandò, gli occhi limpidi come un mare in tempesta.

“Stai scherzando? Mi stava per sposare per il clan!! E ora ha la possibilità di rifondarlo, come minimo ti costruisce un altarino con tanto di candele e ramen sacrificali!”

Naruto si tranquillizzò e sorrise: non era da lui abbattesi alle prime difficoltà!

“Hai ragione Sakura-chan! O dovrei dire zia Sakura?” chiese malizioso.

“Si, sta proprio bene come accostamento!” sospirò lei “allora, chi lo dice a Sasuke-kun?”

“Non ho intenzione di dirlo al teme, te l’ ho già detto.. O, almeno finché non sono sicuro...”

Sakura voleva ribattere, ma preferì annuire ed alzarsi, comprensiva.

“Andiamo, saranno preoccupati”

Tornarono in silenzio all’ accampamento, mentre Sakura rassicurava Sasuke e Naruto andava subito a letto, lamentando fiacchezza.

“Quindi è tutto apposto? Non sta male?” chiese l’ Uchiha.

“No, non sta male” ‘che sia tutto apposto, questo è un altro discorso ‘ pensò, ma preferì non aggiungere altro.

 

 

Tu non lo sai... ma lui è già lì.. ed è mio, solamente mio.. la mia piccola vendetta...

 

 

 

 

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Finitoooo! Voi direte, vi ho fatto aspettare secoli per questa schifezza? Eh, lo so, ma che volete? A volte si è ispirati altre volte no, e questo capitolo ci ho messo anni a scriverlo! Così siate clementi e, se ho sbagliato qualcosa sulle parole giapponesi, fatemelo sapere!!!

E ora, le risposte ai vostri meravigliosi commenti!!

Shinku66: Shiiinkuuuuuuu!!! Finirò mai di ringraziarti per tutte le cose meravigliose che mi passi?? *_* Probabilmente no, quindi abituatici ai miei ringraziamenti!

Non preoccuparti di essere l’ ultima, così sei la prima a cui rispondo!

Sasu è sempre stato assatanato e sempre lo sarà! E pure maniaco (almeno nelle nostre fanfic!) E, secondo me, Shika e Saku un pò se la rodono per cui dovevano interromperli....no? XD

Sakura poi, si meritava una rivincitina ina ina per cui una piccola soddisfazione glie l’ ho lasciata e cioè.. giocare alle barbie con Naruto!

La cerimonia come l’ ho immaginata l’ ho scritta, perchè una cosa formale e senza intoppi non mi andava proprio a genio e infondo... è stato divertente pure scriverla; quella del jutsu è stata la mia prima idea e tutto il resto è seguito e Sakura.. ha strillato come un oca per tutta la prima serie, perchè non applicarsi dove  è più ferrata per aiutare il prossimo?

Il nostro caro Uchiha... diciamo che la sera delle nozze ha vagliato le varie opportunità, ma che preferisce quella maschile! Infondo, se non l’ ha capito così!

Gli porterà una cosa inaspettata eh? Beh, direi che ora  si è capito che cos’ è e sopratutto CHI è la cosa inaspettata... ma Kyuubi si metterà in mezzo... ma questo lo sai già vero? ^__-

Alla prossima recensione, ciauzzzz!!!!

 

jibrychan: Grazie!! Anche io mi sono divertita ad immaginare una Sakura molto, molto sadica!! Sono contenta che tu abbia recensito, alla prossima!! ^________^

 

allsecrets2: Eh, si, il bambino deve essere una bellezza anche se... lo facciamo classico capelli neri occhi azzurri? Grazie per aver recensito!

 

Capitatapercaso: Oh, no, andate a salvare il soldato Shika!! Uchiha con intenti omicidi in avvicnamentooo!! ^_____________^ Eh, si, se lasciavo Sasuke ai suoi “lavoretti” con una stampella e una marea di cuscini ci arrivava all’ altare!! Ma, finalmente sono marito e... marito? XDD

E... lo avverti tu Sasuke del piccolo inconveniente, o aspettiamo che Naru si decida??

Grazie per la recensione!

 

krikka86: Eh, si anche a me il sogno è parso un tantino angoscioso, ma ha ragione di essere così! Sono comunque contenta che il resto ti sia piaciuto! Lo”Shannaro” che spesso pronuncia Sakura è un pò come il “dattebayo” di Naruto. Sakura usa questa parola come esclamazione e in quel caso significa,vuol dire "beccati questo!","prendi questo!", "crepa!","schianta!"ecc... per  minacciare il suo oppositore, ma lei la ripete come un ritornello anche quando non attacca un nemico. In altre parole, proprio come dattebayo, dipende dal contesto in cui viene pronunciato. Tutto chiaro? Spero di si!!

 

_Zexion_: Hehe, si hai ragione, il matrimonio se lo ricorderà per un bel pò... se non altro per la sbronza presa!! Per il fatto di Sasuke e Naruto.. si capiva così tanto? E io che volevo mantenere il segreto rimanendo sul vago... T___T mi si legge come un libro aperto... In quanto a Kyuubi... ti anticipo solo che avrà un modo tutto suo di vedere lo spirito materno... e ho detto troppo! E ti ringrazio per i complimenti! (non meritati, te lo assicuro..) Ciauz!

 

ryanforever: Ciao! Spero che le tue vacanze siano andate ( o stiano andando) bene! Sai, a un bel pò di gente  è piaciuta la faccenda si Shika che interrompe i due piccioncini... alla fine mi piace questo personaggio, per cui quando posso lo infilo nelle situazioni in cui può aiutare, come pure con Sakura (anche se lei mi piace meno, molto, molto meno!) che però in fin dei conti una piccola vendetta se la meritava in fondo in fondo no? Ma com’ è che hanno capto tutti che Naru è incinto? In pratica l ‘ avete capito prima voi che lui!!! E gli occhi rossi? Ma chissà... magari ad entrambi o forse a nessuno dei due.... XXD

 

 

fri: Ciao anche a te! Sono contenta che il capitolo ti abbia fatto ridere, perchè il mio intento era proprio quello! E in quanto a Sakura.. si lo ammetto, l’ ha fatto apposta!! XXD

Si, è stato Shika a fermare  Sasu dallo strillare come un anatra impazzita con la sua tecnica dell’ ombra (Kage mane no Jutsu). I  due neo sposi devo dire che si sono dati alla.. scoperta di nuovi territori quella notte no?

Ah, ora ho scoperto la connessione che hanno fatto tutti per capire che naru era incinto (come in realtà, si doveva capire solo in questo capitolo !XDD)

Infonod, Sasu è un Uchiha.. se non faceva centro al primo colpo lui... U.U

Spero che, visto che ti è piaciuto lo scorso, ti sia piaciuto anche questo capitolo e spero di aver soddisfatto abbastanza in fretta la tua curiosità... o sono invitata di già al tuo funerale? ^__________^

 

Per finire, ringrazio tutti quelli che hanno letto e, naturalmente i miei preferiti (siete grandi ragazze!!!)

 

1 - alii
2 - allsecrets2
3 - demia87
4 - fri
5 - grethy
6 - igniflia
7 - jibrychan
8 - kagchan
9 - ki9
10 - kyoasakura
11 - LilyChan
12 - naru_sasu_fan
13 - punk92
14 - ramoso
15 - rioki
16 - Selvy
17 - Shannara_810
18 - sharry
19 - shinku66
20 - Shooting star
21 - silgree89
22 - wyaoi
23 - _FaLLeD_aNGeL_
24 - _Zexion_

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Una giornata piena di sorprese ***


Una giornata piena di sorprese

 

 

 

 

“Dobe...”

“...”

“Dobe...”

“...”

“Dobe, se non la smetti immediatamente di mangiare quella barretta di cioccolata e non mi rispondi, giuro, quant’è vero che sono un Uchiha che ti appendo fuori dalla finestra.”

Sasuke si mise le mani sui fianchi, nella perfetta imitazione di una madre esasperata dal figlio fannullone.

“E io gnam, quant’è vero che gnam, ora sono un Uchiha, ho fame e ho intenzione di finire questa cioccolata!!” sputacchiò Naruto, alzandosi dal divano e fronteggiando Sasuke.

“Lo sai che dopo stai male, la devi smettere di mangiare sempre!” lo accusò il moro, puntandogli un dito contro. Era stufo di sentire che ogni notte la sua kitzune si lamentava quando lo credeva addormentato. In più gli toccava andare in bianco il più delle volte.

L’ altro gonfiò le guance  e borbottò: “Come se fosse quello il motivo per cui sto male...”

L’ Uchiha moro alzò le sopracciglia: “Che hai detto dobe?”

“Non ho detto nulla Sasu! Piuttosto, hai per caso visto il mio ramen al miso?”

Lo guardò sorridendo e , per tutta risposta, l’ Uchiha lo prese per un braccio e lo trascinò fuori dalla porta.

“Ne ho abbastanza, andiamo da Tsunade.” sentenziò chiudendo a chiave l’ uscio di casa.

“Mollami! Mollami ho detto teme!! Non ho alcun bisogno di andare da Baachan!!!”

Ma l' Uchiha moro non sentì ragioni.

= çç =

 

Tutta, ma proprio tutta Konoha, si era resa conto che i due Uchiha si stavano muovendo per le strade del villaggio.

Non fosse altro che per le panchine incendiate da Sasuke  o per gli urli di Naruto.

Tsunade si accorse della loro presenza, ben prima che arrivassero davanti alla via in cui ora abitava e si preparò a riceverli.

“Teme! Teme, devo andare al lavoro! Sono l’ Hokage ricordi?"

"Ci pensa Shizune, non ti preoccupare..." rispose, al limite dell' esasperazione il moro.

"Certo che mi preoccupo lei è.. sarà stanca no?"

"No. Le piace fare questo tipo di lavoro, e poi è solo per oggi.." sentenziò sicuro, continuando a trascinarlo.

Arrivarono davanti alla porta che stavano ancora discutendo rumorosamente.

Tsunade aprì la porta con le mani sui fianchi, gli occhi che fiammeggiavano.

"La volete smettere di fare casino? Entrate, scocciatori!"

"Ma baachan!!"

"Niente ma! Non costringermi a dover scegliere un altro Hokage!"

I due entrarono, ben consapevoli che la furia della donna era ben riposta.

Infatti, ancora non aveva digerito la faccenda di non essere stata messa al corrente dello scopo del loro piccolo viaggetto a Uzu...

 

*Inizio Flashback*

 

I quattro ninja della Foglia, correvano il più silenziosamente possibile, verso il loro villaggio, ancora immerso nelle tenebre.

Alle grandi porte socchiuse, dopo essersi fatti riconoscere, si separarono, e i due sposi andarono verso villa Uchiha, per concedersi ancora qualche ora di sonno.

Arrivati davanti alla casa però, notarono una figura seduta sui gradini e, accanto ad essa, un' altra figura che, apparentemente, tentava di convincere l' altra ad andarsene.

Si avvicinarono, cauti, non sapendo chi potessero essere quei due.

Appena furono nei pressi del cancello, scorsero Tsunade e Shizune, la prima seduta a gambe incrociate, la seconda semi inchinata che parlava con la donna.

"Tsunade sama, è tardi, perchè non va a dormire e torniamo domani?" chiese la kunoichi, togliendo dalle mani la bottiglia vuota di saké.

“NO! Quei due torneranno a breve e io devo chiarire alcune cosette....” la sua voce era impastata dall’ alcol ma ben chiara a “quei due” che si chiesero mentalmente se non fosse il caso di ritornarsene da dove erano venuti.

Naruto si fece avanti per primo, scostando la mano da Sasuke e uscendo alla luce dei lampioni davanti alla villa.

“Baachan?” chiese incerto.

“Uzumaki! Che fa, ci onora della sua presenza?” chiese sarcastica la donna.

“Signorina Tsunade, la prego non faccia così..” mormorò Shizune, che sembrava ancora convinta di poter portar via di lì la donna bionda.

“Baachan.. hehe.. che... che ci fai qui?” disse il biondo, mettendosi una mano dietro la nuca.

“Che ci faccio qui? CHE CI FACCIO QUI? MA STAI SCHERZANDO? Sparisci per due settimane, nessuno riesce a rintracciarti e ieri mi arriva nel tuo ufficio il pagamento di un cerimonia di matrimonio!!” in pochi secondi, tutta quanto tenuto dentro dalla donna in quei quindici giorni esplose riversandosi come un fiume in piena sul povero nuovo Uchiha, che cercava disperatamente il modo per togliersi da quella situazione e osservava alternativamente Shizune e Sasuke, in cerca di aiuto morale e, più avanti forse anche fisico.

“ M- ma ora sono tornato no?” domandò Naruto, osservandola di sottecchi.

“Tu mi devi delle spiegazioni signorino!!” gli puntò il dito minacciosamente “ chi diavolo si è sposato? Sakura? Shikamaru?” chiese furibonda.

“o...” sussurrò Naruto

“Non ti sento!”

“o...”

“Parla più forte!”

“Io” rispose Sasuke, uscendo dall’ ombra.

La donna si voltò e rivolse il suo sguardo furente sull’ erede Uchiha.

“E, sentiamo, con chi ti sei sposato Uchiha?”

“Con il dobe”

“Con chi?”

"Con il dobe" ripetè calmo.

"E chi sarebbe questo Dobe? Tu non stavi con Naruto?" chiese la donna

"Ahem... baachan.." venne avanti Naruto, facendosi coraggio, " il dobe - e smettila Sasu! - sare io.  E' con me che si è sposato."

Tsunade guardò Naruto, poi Sasuke, poi Shizune in rapida successione. Sbattè le palpebre un paio di volte, allibita.

"Tu.. ti sei sposato?" chiese calma. Troppo calma.

"Si, baachan.. con Sasuke" rispose Naruto, alquanto terrorizzato dall' improvvisa tranquillità della donna.

"Ah... ho bisogno di un drink" sospirò la ex Hokage.

"Come?"

Al che, Tsunade si voltò, prese fiato e..

"RAZZA DI USURATONKACHI!E NON MI HAI NEMMENO INVITATO! E CON QUEL MENTECATTO DELL' UCHIHA! COME DOVREI CHIAMARTI ORA? NARUTO UCHIHA? TU NON.."

Continuò ad urlare per parecchie ore.

Fu una notte molto, molto lunga.

 

*Fine Flashback*

 

Da quella litigata in poi, i rapporti erano stati molto tesi, e di sicuro l’ indifferenza l ‘indifferenza riguardo al problema di Sasuke non aiutava.

Entrarono nell’ ampio salone subito dopo l’ entrata e si fermarono danti ad un mobile pieno di foto.

Ce n’era una di Tsunade da piccola, il taglio sbarazzino e un ampia finestra in mezzo ai denti, una con i suoi genitori e il fratellino, una con il nonno, una con Dan. Al centro, leggermente distanziata dalle altre, quella del suo vecchio team. ne seguivano altre di Jiraya, di Naruto e di nuovo sue.

Entrambi gli Uchiha furono interrotti nella loro osservazione delle immagini dalla padrona di casa, che tornò dalla stanza adiacente e fece segno a Naruto di seguirla.

Quella a fianco alla sala, era una specie di ambulatorio casalingo, probabilmente perchè la donna si portava spesso il lavoro a casa.

lo fece accomodare su di una poltroncina bianca e sbraitò:

“Com’è che hai aspettato così tanto per venire? Sakura mia ha raccontato che stavi male”
”Ma và, baachan, sto benissimo! Ugh!” proprio in quel momento il ventre gli diede una altra fitta.

-Teme!- pensò- stai diventando proprio come tuoi padre, e chissà perchè Teme Uchiha sta così bene!-

“Dai, farò in fetta, ora lasciami lavorare”e fece apparire il tipico chakra verde sulla punta delle dita.

In quel momento Naruto si accorse che “baachan” era lì lì per scoprire che nonna lo sarebbe diventato davvero, e gli prese il panico. Allontanò le mani della donna e balbettò:

“Aspetta! Baachan, c’è qualcosa che devo... che devo dirti!”

Lei si bloccò e lo fissò:

“Me la dirai dopo, va bene?”

“No! E’ importante!”

“Puoi aspettare due minuti no?”

“NO! Baachan!”

“Va bene, va bene, hai vinto! Che c’è?” chiese, facendo scomparire il chakra.

“Ecco io... se... sai com’è capita che..... insomma...”

“Non mi sembra che tu abbia le idee molto chiare, o sbaglio?”

“No! E’ che... insomma sia che.. dopo il matrimonio.. e io allora... però non sapevo..”

La donna gli poggiò le mani su entrambe le spalle, lo guardò negli occhi e disse:

“Hai intenzione di dirmelo entro oggi che aspetti un bambino?”

L’ altro rimase basito.

“Co.. come fai a saperlo?” chiese sconcertato

“Non è ovvio? Sakura! A momenti era così preoccupata che mi racconta anche i dettagli del concepimento!” rise Tsunade.

“Io non le racconto più niente la prossima volta.... è.é Le avevo chiesto di mantenere il segreto!” disse mettendo il broncio.

“E’ tua amica, l’ ha fatto perchè lo credeva meglio per te!”

Il biondo la guardò di sottecchi:

“E.. tu non sei arrabbiata?”

“Umpfh! Magari all’ inizio lo ero... però ora mi sono abituata all’ idea di avere una altro mocciosetto per casa... sperando solo che non abbia il carattere dell’ Uchiha!”

“Ahahahah! Speriamo di no! Però, baachan, sarebbe anche ora che la smettessi di chiamarlo Uchiha no? Infondo, siete praticamente parenti!”

“Uh.. farò un tentativo... però ora abbiamo due questioni da risolvere: quella del tuo bel pancino” disse toccandogli la pancia con le dita nuovamente verdi e premendo dei punti prestabiliti

“Si può fare qualcosa?” chiese Naruto.

“Beh, quando hai rilasciato la tecnica, il tuo corpo è tornato normale, ma il feto hai impedito che questo avvenisse nella zona del ventre, per cui il tuo corpo reagisce con forti spasmi muscolari che creano dolore, ma se faccio così “ spinse le dita e rilasciò il chakra “ creo una sacca di energia stabile che mantiene la tecnica per tutta la durata della gravidanza. e sei fortunato che durerà solo per massimo quattro, cinque mesi!”

“Anche questo ti ha detto Sakura-chan?” si imbronciò di nuovo il ragazzo “Aspetta, hai detto che abbiamo due questioni da risolvere: quale sarebbe la seconda?”

“Pensavo fosse chiaro!”

L’ altro la guardò confuso e lei continuò: “L’ altra questione è seduta di là ignara di tutto!”

“Sasuke?” chiese confuso.

“E chi se no? Ormai è l’ unico che non sa nulla!”

“Eh...allora... glie lo dici tu?” chiese Naruto speranzoso.

“Te lo scodi! Anche se mi piacerebbe vedere la sua reazione.. come minimo gli viene un infarto secco al teme..”

“Uhuh.. se ti sente... però baachan... io ho paura..”

L’ altra alzò un sopracciglio.

“Ma si, quando si tratta di affrontare un pazzo squinternato come Orochimaru per portarlo indietro oppure tuffarsi in mezzo alle fiamme di Amaterasu per salvarlo se coraggioso e corri a farlo! Quando si tratta di dire che sta per diventare papà invece...”

Per l’ ennesima volta il ragazzo si imbronciò:

“Mi stai prendendo in giro Tsunade?”

“Ah! Si, e devo farlo più spesso se mi chiami con il mio nome!”

Lo spinse fuori mentre entrambi ridevano.

Sasuke alzò lo sguardo, il volto in una smorfia di apprensione mista a un enorme punto di domanda per tutte quelle risate.

Naruto prese il coraggio a quattro mani e trascinò fuori suo marito.

“Noi andiamo baachan!” urlò prima di richiudere la porta.

“E speriamo che kami glie la mandi buona..” sospirò la donna prima di ritornare alle sue faccende.

 

= çç =

 

 

“Baka!”

“Si?”

“Perchè mi sti trascinando da venti minuti? Ho due gambe e so come usarle!” ringhiò.

Naruto lo ignorò e lo fece sedere su di una panchina, a lato di un giardinetto verde e  rigoglioso.

I due stettero in silenzio, seduti uno a fianco all' altro.

"Sasuke?"

Il moro rimase un pò sorpreso dal tono e dall' utilizzo del suo nome reale, ma rispose comunque:

"Si,Naru?"

"Tu... tu pensi che i bambini siano una seccatura? Quelli piccoli intendo.."

"Beh" l' altro soppesò le parole " mangiano, strillano, fanno una montagna di rifiuti sia da sotto che da sopra e dormono sempre.. direi che non sono il massimo, ecco"

Il viso della kitzune si oscurò un poco, ma continuò a parlare:

"Però... tu l' avresti voluto un bambino no?"

"Certo... Ma ci ho rinunciato quando ho deciso di metterti come mia priorità."

"Ma.. se ti dicessi che... che ne so... ne potremmo adottare uno? Ne saresti contento?"

"Certamente, che domande fai?" sorrise, e poggiò una mano su quella del biondo.

Naruto si illuminò come un lampione in una notte senza luna e balzò in piedi.

"Non ce ne sarà bisogno!!"

L' altro lo osservò come fosse pazzo e chiese:

"E perchè?"

"Sono incinto!"

Sasuke rimase senza parole.

Naruto si aspettava una reazione, o quantomeno un movimento, ma sembrava che per Sasuke il tempo si fosse fermato tutto d' un tratto.

"S.. Sasu?"

La mascella del moro rischiava di toccare terra.

“Ahem.. Sasu?”

Naruto si stava chiedendo se non avesse per caso pregiudicato per sempre le capacità mentali del suo compagno.

Ma, finalmente, Sasuke reagì.

"Mi stai prendendo in giro?"

"N..no!" disse il biondo , sollevato che il moro si fosse ripreso.

"Ma.. come?"

"Subito dopo la notte di nozze, quando tu hai "vagliato le alternative", Sakura mi ha aiutato  quando l’ ho scoperto e Tsunade ha guarito i dolori all’ addome.”

“Quindi.. non mi stai prendendo in giro..”

“NO!”

“Avremo un bambino..”

“SI!”

Rimasero a fissarsi fino a che, di colpo, Sasuke si voltò, mise una mano dietro la schiena di Naruto e una sotto le sue gambe, e lo prese letteralmente in braccio.

“CHE DIAVOLO STAI FACENDO???” chiese orripilato e imbarazzato il biondo.

Sasuke non rispose e fece sparire entrambi in una nuvoletta di fumo.

 

= çç =

 

“Teme! Teme! Mettimi giù!!” Naruto tentava di divincolarsi, ma Sasuke lo teneva stretto contro il suo petto, con non poca difficoltà.

Lo buttò sul letto e gli rimboccò le coperte, poi uscì dalla stanza, per farvi ritorno con un a cesta (presa dalla cucina) di verdura e frutta varia, che mise sul comodino.

Prese un bel pomodoro maturo e iniziò a borbottare:

“Niente più ramen, figuriamoci! Non è sano! E non ti muovi  dal letto per i prossimi nove mesi, sia chiaro.. e stai qui al caldo... tutte le missioni sono annullate e io.. e io... oh, cavolo..”

Naruto  lo osservava tranquillo, aspettando che finisse la sua predica.

“Sasuke! Sasuke! Io continuerò a mangiare normalmente, e fa un caldo bestiale per cui non ho intenzione di rinchiudermi dentro questa stanza sotto tre chili di coperte! Aspetto un bambino NON SONO IN FIN DI VITA!” gridò ad un centimetro dall’ orecchio dell’ altro.

“Ma è un bambino!”

“Lo so! Per cui smettila di trattarmi come se avessi un alien dentro la pancia!”

“Ma è vivo!”

“E vorrei ben vedere! Non sarebbe qui dentro se non lo fosse ti pare?”

“Ma, almeno un pò di verdura! Il ramen non è..”

“Va bene, va bene! Mangerò più sano, ma tu smettila di fare la mia mamma e inizia a comportati come il suo papà!” disse indicandosi la pancia.

“Oh, Kami... un bambino”

Naruto era esasperato.

“--__-- No”

“Cosa no?” chiese stranito il moro.

“Non sto aspettando un bambino”
”COSAAAAA? Quindi è tutto uno scherzo? Baka tu..”

“Ma, và, certo che aspetto un bambino, ma sembra che TU” gli puntò un dito contro “Non ne sia del tutto convinto, Uchiha!”

“Ma.. è un bambino!”

“Ossignore, il teme ha perso il suo unico neurone funzionante e gli hanno lasciato una registrazione nella testa “ si curvò sopra il suo ventre “mi raccomando piccolino, prendi l’ intelligenza da me e non dal teme eh?”

Sasuke era in catalessi.

“Uffa... ce lo siamo giocati piccolino, mi sa che sarò un ragazzo padre, dopotutto.” drammatizzò Naruto.

“No, no ci sono, sto solo metabolizzando...”

“ E allora mi sa che hai uno stomaco molto, molto lento!” sghignazzò l’ altro.

“La fai facile tu! Hai avuto tutto il tempo per renderti conto di.. del bambino...”

“Oh, finalmente ammetti che qui dentro c’è un bambino!”

“ E cosa ci dovrebbe essere, baka?”

“Ecco il solito Uchiha teme! Mi sa che ti preferivo in catalessi..”

D’ un tratto, una strana sensazione  gli partì dalla punta dei piedi e si allungò fino alla testa attraverso la colonna vertebrale. Le sue guance arrossirono e i suoi occhi splendettero languidi, mentre fissava insistentemente  suo marito, ancora in stato di choc.

“Però... Sasu, che ne dici di festeggiare?”

L’ altro lo osservò come non capisse la richiesta implicita nella domanda.

“Allora?” chiese il biondo spostandosi e posandogli una mano sul petto.

Sasuke capì e, nonostante fosse già mezzo eccitato, tirò via la mano estranea e scosse la testa.

“Potremmo far del male al bambino” sospirò, preparandosi ad alzarsi.

Naruto si mosse velocemente e lo abbracciò da dietro, leccandogli la conchiglia tenera di cartilagine e mordendogli il lobo con fare giocoso.

“Naah, il bambino è contento quando io sono contento perciò..”

Lo voltò e gli baciò il collo, lasciando una scia umidiccia fino al petto.

Sasuke fece qualche tentativo poco convinto di astenersi, mentre il suo cervello non comandava già più.

“Ma...”

Naruto si voltò e salì a cavalcioni su Sasuke e si cullò contro la sua erezione, oramai più che evidente.

Stuzzicò un capezzolo e chiese, liberandolo:

“Dicevi Sasu?”

L’atro tentò di non demordere.

“Bambino... potrebbe... oh, kami!” mugugnò quando il biondo si occupò dell’ altro capezzolo turgido.

“Credi che io potrei fare del male al mio bambino?”

Domandò, giocando con l’ elastico dei pantaloni del suo amante.

“Ma...”

Si strusciò più forte, premendo i membri vestiti sensualmente.

“Lo credi?”

Dopo la frizione  il cervello di Sasuke si scollegò definitivamente.

“No...”

“Quindi posso andare avanti?” chiese divertito.

“SI...”

Gli passò una mano sull’ interno della coscia e strizzò leggermente.

“Sicuro?” adorava farlo penare.

“SI! Naruto, se continui così io...”

Il biondo, magnanimo, accettò la supplica e si diede da fare, appoggiando le ginocchia a terra e dedicandosi al membro che, dopo essere stato liberato, era giusto all’ altezza dei suoi occhi.

Succhiò con forza, fino a che seppe con certezza che Sasuke stava per raggiungere il culmine e, effettivamente, pochi minuti dopo venne, riempiendogli la bocca di liquido denso, che ingoiò famelico, leccandosi lascivo le labbra.

“Piaciuto?” chiese, baciandolo dolcemente

“Che domande fai?”

“Chiedevo...”

“Ti aspetti che parta un applauso?” chiese l’ Uchiha moro sarcastico.

“No, mi aspetto di applaudire quando tu mi farai venire!” si agitò Naruto.

“Scordatelo” ghignò in risposta l’ altro “ te l’ ho detto, faremo del male al bambino..”

L’ altro si infuriò:

“UCHIHA, TORNA SUBITO QUI!!”

Ma Sasuke si alzò e si diresse verso il bagno, aggiustandosi i pantaloni e barcollando un pò.

“Sasuke!”

quando anche Naruto arrivò nel piccolo servizio, Sasuke lo sollevò da terra e lo appoggiò sulla lavatrice, baciandolo con foga su tutto il petto, mordicchiandolo e leccando le ferite aizzato dai gemiti del biondo.

Si abbassò, lasciandolo sull’ elettrodomestico e modellò le sue natiche, mentre Naruto mugugnava di piacere.

Si abbassò e tolse la stoffa dall’ asta eretta, stuzzicandola sulla punta e passandoci una mano lentamente, facendo impazzire il biondo.

“Sa...Sas’keeeeeh!” urlò il biondo, contraendosi, mentre l ‘altro lo prendeva in bocca.

Succhiò lentamente, prendendosi tutto il tempo per far gemere il compagno, che si teneva alle sponde della lavatrice come unico appiglio.

Quando l’ orgasmo lo raggiunse, si lasciò cadere sulla superficie, sospirando.

Per non farlo cadere, Sasuke lo afferrò e, nonostante fosse lui stesso ancora spossato, lo trasportò fino al letto, posandocelo assorto.

“Neh, Sas’kè, solo questo oggi?” chiese Naruto, appoggiandosi coi gomiti al letto.

“Si, non voglio che ti stanchi troppo, è stata una giornata lunga per entrambi..”

“Già...”

“E il mio applauso?”

“Magari un altra volta, Sasu, quando farai le cose per bene..”

Sasuke si appoggiò sul ventre di Naru accarezzandolo piano.

“Già.. le faremo le cose per bene, non ti preoccupare...”

Entrambi si lasciarono scivolare nel sonno, cullati dagli ultimi raggi di luce di una giornata piena di sorprese.

 

 

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Beh, sono abbastanza soddisfatta di questo capitolo, ma, non so voi, ma non mi abituerò mai a scrivere queste cose (le ultime sopratutto U////U).

Da notarsi che Kyuubi non ha detto nulla, fose anche lui pervaso dalla quiete del momento, forse!

Purtroppo non posso rispondere ai vostri commenti, perchè sono molto, mooolto di fretta!

Ma rimedierò, magari modifico il capitolo sta sera, chi lo sa..

Però ringrazio tutti quelli che hanno letto e commentato fin ora, vi adoro!!!

E, mi raccomando, lasciate un commentino, va bene? la prossima volta giuro che risponderò a dovere!

E un grazie speciale ai miei preferiti!!

 

 

1 - AkiChan83
2 - alii
3 - allsecrets2
4 - allychan
5 - bury_chan
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7 - FlyingSquirrel
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Capitolo 5
*** Voglie e Patti ***


Voglie e Patti

 

 

Uno spaventoso urlo si levò dalle profondità ancora addormentate del villaggio segreto della foglia:

“Sas’keeeeeeeeeeeeeeee”

I vicini, abituati oramai da mesi a quel tipo di strilli, sapevano per certo che ce n’erano due tipi:

- Quelli notturni:

 per cui era meglio tapparsi le orecchie e tentare di  continuare  a dormire, nonostante i rumori seguenti.

-Quelli diurni e, ultimamente pomeridiani e mattinieri:

per cui la cosa migliore era prendersi un bel posto sul terrazzo di casa se ci si voleva fare una bella risata alle spalle dell’ Uchiha moro.

Nessuno aveva ancora capito perchè, ma appena l’ Hokage che, inspiegabilmente, era andato ad abitare nella mansione di Sasuke e non si era più visto uscirne, urlava il nome di quest’ ultimo l’ Uchiha correva fuori dalla casa, per poi fiondarsi in mezzo alla strada con le cose più bizzarre.

Per il momento gli abitanti del distretto lo avevano visto alternativamente con:

- Un pentolone da cui fuoriusciva ramen dallo strano colorito verde;

- Cinque ciotole di riso con salsa di miso e cipolla, ma che erano chissà perchè pieni di glassa;

- Un carrello pieno fino all’ orlo di pomodori e dolci di zenzero.

E, persino, uno di quei cibi italiani, la pizza, ma con sopra cose come spaghetti, cacao, prosciutto e glassa arancione.

Per questo, e anche per il fatto che spesso il ragazzo era in pigiama, in mutante o addirittura con l’ accappatoio pieno di schiuma, facevano si che persino alcuni cittadini degli altri distretti venissero a far visita a parenti ed amici sono per vedere quella strana scena che si ripeteva oramai da quasi quattro mesi a quella parte.

Si sentì uno scalpiccio, e parecchie teste sbucarono da camere e cucine, già pregustando il divertimento.

Che non tardò ad arrivare.

Un Sasuke, con uno scolapasta giallo sulla testa e a torso nudo cercava disperatamente di trascinare con se un sacco di alghe e tre pacchi di onigiri fumanti, col solo risultato di averne già rovesciato due e di ora star saltellando su di un piede per il dolore delle bruciature

L’ uomo di diresse verso villa Uchiha, attivando la sharingan per prevedere ulteriori cadute, e fra le risate sommesse dei guardoni incalliti del suo, purtroppo, villaggio.

“Sono tornato!” mugugnò il moro, poggiando tutto il suo fardello su di un provvidenziale tavolino in mogano nero.

.”Bentornato Sas’kè” lo saluto allegramente Naruto, ancheggiando un poco per il troppo peso sul ventre.

 “Quanti erano i vicini oggi?” chiese con nonchalanche il biondo.

“Ne ho contati ventidue, ma ce n’erano di nuovi,  per cui credo che per alcuni, le cinque di mattina siano un pò troppo presto”

“Awww” si imbronciò Naruto “ ma lo sai che non lo faccio apposta! Te l’ ha spiegato baachan no? E’ colpa dello sbalzo di chakra! Mi vengono queste stranissime voglie e... tu non vuoi che il piccolo abbia un enorme voglia di ramen sul suo bel faccino Uchiha no?”

Ach.

Beccato.

Ecco spiegato il motivo per cui, quasi ogni giorno, Sasuke sfidava le risate di mezzo villaggio ed andava a sfacchinare in giro come un qualsiasi galoppino di ristorante, per poi cucinare a qualsiasi ora del giorno le cose che a lui sembravano più schifose, ma che Naruto mangiava di gusto e in pochi secondi.

Sasuke, al solo pensiero di vedere il suo unico erede con un enorme macchia a forma di.. a forma di.. Naruto! In fronte, rabbrividiva fino all’ osso e correva a prendere qualsiasi cosa suo marito volesse.

“ E mi spieghi” chiese l’ altro scettico, porgendogli gli onigiri “perchè mi hai tirato uno scolapasta in testa?”

“Beh” ci pensò su il biondo “ l’ ultima volta che ti ho mandato a prendere qualcosa, mi ha detto: -la prossima volta che mi chiedi di portarti qualcosa, dovrai darmi una padellata in testa prima che lo rifaccia!- però io non volevo farti male, e la padella era così lontana....” e prese un grosso morso dal suo dolce.

Sasuke ringraziò mentalmente la lontananza della cucina e delle padelle, e lo stato di mongolfiera del suo compagno, che gli impediva i movimenti.

Ma guai a dirglielo, o a fare qualche commento sul suo ventre rotondo. Era diventato peggio di Couji su quell’ argomento, e lui non si arrabbiava. Ti mandava all’ altro mondo direttamente.

L’ Uchiha coro ancora portava a segni sulla schiena dell’ unica volta in cui si era azzardato a fare un osservazione sul ventre dell’ altro. Era stato un “ la tua pancia sta crescendo eh?” detto senza scherno, ma tanto era bastato. E da l’ in poi, il moro non aveva più fiatato.

“Quanto manca?” chiese improvvisamente Sasuke.

“A che?” domandò Naruto, masticando velocemente.

“Lo sai.. alla nascita”

“Ah... Non so, Sakura-chan aveva detto che non mancava molto.. immagino due, forse tre settimane...”

ponderò Naruto, appoggiando il bastoncino finito dell’ onigiri sotto il mento.

‘ Io non ce la posso fare..’ pensò, alzando gli occhi al cielo Sasuke.

“Che alzi gli occhi al cielo a fare, teme?” si imbronciò Naruto “corri in cucina, piuttosto, ho voglia di ramen!”.

L’ altro si fiondò ai fornelli, con in testa sempre ben presente il volto sfigurato del futuro figlio con una possibile macchia da voglia di cibo.

“Heheheh” sghignazzò Naruto, sedendosi su di una poltrona. Lui, di voglia di ramen non ne aveva ne più ne meno che il solito, solo adorava che il teme sfacchinasse tutto il giorno mentre lui riposava. E poi, come lo avrebbe scoperto che la sua, almeno in quel caso, era una messinscena?

 

** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** **

 

Era venuta la sera, e Sasuke e Naruto erano comodamente seduti su di una terrazza di fronte al salotto. L’ aria era fresca, ma  si stava bene e il sole non era ancora calato del tutto.

Pensava,Sasuke (per quanto dubitasse che nella testa del marito ci fosse altro che piatti di ramen al miso) a come poteva essere diventare genitori.

In effetti, il moro già meditava se il figlio avrebbe o no ereditato lo sharingan e se si, quando sarebbe successo, e se quando, quanto potente sarebbe stato e come lo avrebbe istruito.

Pensava,Naruto, (anche se dubitava che nella testa del marito ci fosse altro che lo sharingan ) a come poteva essere diventare genitori. Già rimuginava  se il piccolo avrebbe potuto mangiare ramen, e se si, quanto dopo la nascita e se quanto in quante quantità.

D’un tratto ad entrambi un idea balenò in mente ed entrambi esclamarono:

“Ma come faranno a...” e si ammutolirono, osservandosi a vicenda.

“.. tirarlo fuori da qui?” completò Naruto, tastandosi la pancia.

Rimasero in silenzio, una miriade di immagini inconciliabili fra di loro che gli danzavano davanti agli occhi.

“Sasu, vai immediatamente a chiedere a Sakura!” urlò Naruto, cercando alzarsi a sedere.

“Usa un clone, li sai fare no? E digli di andare a casa sua!” quasi lo spinse giù dalla sedia, nel tentativo di farlo agire più in fretta.

“Che fai usuratonkachi? Non puoi aspettare domani?” si arrabbiò Sasuke, alzandosi e osservandolo.

“NO! Figuriamoci se aspetto domani! Sbrigati, sbrigati!” lo incitò il biondo.

Quella sera, Sakura ricevette la visita di un estremamente arrabbiato Sasuke, che spiegò in poche parole la situazione e pregò la rosa di fare in fetta perchè temeva che l’ originale,stesse rischiando in qualche modo la vita.

“O..ok..” farfugliò Sakura, mezzo ridendo e cercando di rimanere seria. “ allora di a Naruto che..”

“... ti ritrasformerai e cercheranno di far uscire il bambino quando sarà ora, col chakra e, se sarà il caso dovremmo praticare un piccolo taglio, ma nulla di che” finì di raccontare il clone, prima  di scomparire in una piccola nuvoletta di fumo.

“Soddisfatto?” domandò il proprietario del clone.

“Abbastanza” rispose il biondo, rassicurato che le due kunoichi fossero così sicure di loro e per nulla preoccupate. “Yaawwwn! Sono stanchissimo, Sasu, andiamo a nanna?”

“Come vuoi” rispose l’ Uchiha. Ben sapendo che quando l’ altro era in quella disposizione d’ animo non se ne faceva nulla.

“Su, su, non fare quell’ aria da cane a cui hanno tolto l’ osso. Non manca molto, ricordi?” sghignazzò Naruto.

“Hn” rispose monosillabico l’ altro.

 

** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** **

Naruto si svegliò in un luogo buio, ma familiare e un angolo della sua mente lo avvertì che stava sognando.

Oltre a questo segnale naturale, lo si capiva anche dal fatto che il suo ventre era completamente piatto e non si sentiva, per una volta, appesantito nei movimenti.

Si guardò attorno, cercando di capire su cosa il sogno vertesse questa volta e, contemporaneamente, domandandosi per quale motivo non ci fossero ramen e/o Sasuke nel suo sogno.

Ma forse non era uno dei suoi soliti sogni. Forse questo era QUEL sogno.

Infatti, poco dopo, sentì i vagiti di una creatura provenire dall’ oscurità alla sua destra.

Sapeva bene cosa doveva fare. Si sedette, braccia tese in avanti, e chiuse gli occhi.

Sentì un leggero peso su di esse, e alzò le palpebre sorridendo leggermente.

“E allora, come andiamo Kodo-chan ‘ttebayo?” chiese allegramente.

“Ghe” rispose il piccolo. Afferrò saldo un lungo dito e lo mordicchiò leggermente.

Naruto notò che questa  volta aveva capelli rossi e occhi neri. L’ ultima volta erano stati neri con gli occhi di un verde –azzurro.

Si chiese se tutti quei sogni con il bambino non fossero il suo modo di sfogare la paura di diventare ‘mamma’.

Giocherellò un pò col piccolo, e gli permise di tenergli una ciocca di capelli per poi succhiarla.

Sapeva che la cosa non sarebbe durata molto, infatti, il bebé si dimenò dalla stretta del biondo e iniziò a gattonare verso il buio.

Ma, inspiegabilmente, Naruto sentì che avrebbe dovuto seguirlo ad ogni costo, come se temesse che fosse in pericolo.

Gli si avviò dietro, un passo dopo l’ altro, badando a stargli sempre lontano di qualche metro, per non intralciarlo.

Finalmente il piccolo si fermò.

Si sedette sul pannolino di tela che indossava e lo fissò.

“Ghe” ridisse, e si rimise a camminare, lo scalpiccio delle sue manine come unico rumore di sottofondo,

Naruto sorrise, Quel bambino era proprio carino, e se davvero suo figlio sarebbe stato così tranquillo, beh, andava tutto a suo vantaggio!

D’ un tratto, due luci si accesero nel buio. Due luci rosse, maligne. proprio dove si dirigeva il piccolino.

Naruto si spaventò e osservò orripilato il bebé camminare sicuro verso il pericolo.

“Kodo-chan!” urlò sporgendosi in avanti.

Si ritrovò subito bloccato dalle sbarre che conosceva fin troppo bene.

“Kyuubi!” ringhiò.

L’ altro si fece vedere, in forma umana di ragazzo dai capelli rossi, pur mantenendo dei connotati volpini come la coda, di un biondo miele,. e le orecchie appuntite che uscivano dalla capigliatura.

“Buongiorno, anzi, buonanotte, Naruto, qual buon vento ti porta qui?” domandò beffardo,camminando verso il bambino. che tendeva le mani vero la sinistra figura.

“Lascia stare i piccolo!” gli ululò, scuotendo il ferro freddo che teneva tra le mani.

“Tranquillo” rispose, chinando se afferrando delicatamente il piccolo corpo sotto di lui “non ho nessuna intenzione di fare male ad Aka-chan”

“Aka-chan?” chiese Naruto.

“Si, ha i capelli rossi non vedi? Due giorni fa aveva i capelli neri, per cui era Kuro-chan. In realtà al momento non ha nessun colore definitivo “ e così dicendo gli poggiò una mano sulla testa,e i capelli divennero biondi.” è solo un illusione, il vero pigmento si vedrà alla nascita”

“Ma non è il tuo bambino! Tu non c’entri niente!” gridò Naruto, la rabbia che lo faceva ribollire.

“Ah, no? E chi credi che abbia bloccato la trasformazione del tuo ventre? Chi credi che abbia permesso la fecondazione?” sorrise il rosso.

“Ma!”

“Sst!” lo zittì il demone “Si è addormentato. Se gridi così lo sveglierai” ammonì.

Si avvicinò e poso il piccolo in una specie di culla di chakra, formata da bolle rosse e bianche, che scoppiavano di tanto in tanto.

“Questo sarà il mio erede.” disse” farà le mie veci e quando nascerà io trasferirò tutto il mio potere in lui ed essendo io il padre, mi porterà completa obbedienza.

Poi, appena sarò più forte, mi troverò un corpo tutto mio o forse di meglio.”

“No! Non puoi far passare a lui quello che hai fatto passare a me! Non puoi condannarlo ad essere additato come demone e rinnegato da tutti!” gli inveì contro il biondo.

“No, eh?” chiese, sempre sorridendo Kyuubi “ non vuoi che abbia la tua stessa sorte eh?”

“NO!”

Il demone si sfregò il mento e alzò gli occhi verso di lui “allora facciamo un patto”.

Naruto sbarrò gli occhi ma rispose ugualmente:

“Che genere di patto?” chiese titubante.

“Tu mi lasci prendere il controllo del tutto corpo, ogni volta che io ne abbia voglia, senza condizioni per sempre. Se lo farai, io lascerò stare il marmocchio. ma se non accetti, io rimarrò nel suo corpo e quando non mi servirà più, dato che lui non possiede il sigillo, me ne andrò e mi sbarazzerò di lui”

Alla spiegazione del patto, seguì un lungo silenzio.

“Allora, che cosa rispondi?” chiese la volpe mostrando i denti un una ampio sorriso.

 

** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** **

 

Sasuke si svegliò piuttosto sul tardi la mattina seguente, era stanco, e portare tutti quei pesi culinari non era certo una passeggiata, senza contare tutte le missioni che li venivano affidate. Doveva ricordarsi di dire all’ exHokage, che era stufo che gli venisse sempre a presso un altro ambu, quando era lui che svolgeva le missioni, infondo, durante tutto quel periodo, era stato più che fedele al villaggio (non per stesso, ma più per un suo abitante biondo) e lo aveva dimostrato il molte occasioni.

Si girò verso l’ altro lato del letto, dove la sua kitzune riposava placida, stranamente composta e sulla schiena. he il suo ventre fosse cresciuto a dismisura aveva fruttato a Sasuke un bel pò di notti senza calci e perdita di coperte. Sorrise un poco, e accarezzò la pelle morbida della pancia del compagno, dove potè sentire un rigonfiamento che poteva essere una mano  come un piede del piccolo.

Ad un tratto, il suo accarezzare venne ricompensato da un piccolo calcio (o pugno, a seconda di che arto fosse), evidentemente anche il bebé voleva dormire un paio di minuti in più.

Sorrise un poco, prima di mettersi a sedere e  andare in bagno.

Quando tornò in dietro, decise  di svegliare naruto con una bacio, tanto per non trovarselo di cattivo umore come spesso era stato in quelle settimane.

Gli poggiò delicatamente le labbra sulle sue e gli sussurrò in un orecchio:

“Sveglia,. Naru, è tardi” come sempre non ricevette risposta.

Gli strinse il naso con due dita, leggermente, così dal costringerlo a svegliarsi per la mancanza di ossigeno. Naruto aprì la bocca, ma non diede segno di voler aprire gli occhi.

Dopo vari tentativi, Sasuke risolse nello scuoterlo per le spalle fino a che non avesse reagito.

“Naruto!” urlò “ Che devo fare per svegliarti?” ma non ottenne nulla.

Al che, iniziò a preoccuparsi, e cercò di pizzicare il compagno dove sapeva fagli più male o solleticarlo, ma non successe nulla.

Controllò il respiro: era regolare. Il battito in vece era come rallentato e smembrava quasi fosse... in coma?

Appena questo pensiero gli sfiorò la mente, non perse tempo e prese il braccio il biondo e lo portò , sempre apparentemente privo di sensi, fino a casa dell’ ex Hokage.

“Tsunade!” gridò, quasi sfondando la porta per entrare.

La donna venne ad aprire in vestaglia e con un espressione assonnata sul volto, chiaramente in procinto di scaricargli addosso le più blasfeme parolacce, ma la bocca le se aprì solamente di scatto appena vede che Naru era in braccio all’ Uchiha, e non dava segni di vita.

“Non si veglia! Ho provato di tutto, credo possa essergli accaduto qualcosa!”

“Vieni dentro” fece seria la donna, e si chiusero la porta alle spalle.

ooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

 

O_____________O Che capitolo tetro tetro!

M viene da piangere anche a me! Naruto che non si sveglia, la volpe che fa strani patti, il bambino che non si preoccupa e Tsunade che rischia l’ infarto di prima mattina.

Originariamente questo capitolo non aveva la parte iniziale, quella delle voglie, ma con tutta questa tetraggine ho voluto farvi ridere un pò prima.

Ora, dato che sono stata così negligente da non rispondere ai vostri commenti la scorsa volta lo farò per entrambe perciò.. ecco le risposte!

 

krikka86: Allora, sono contenta che entrambi i capitoli ti siano piaciuti (^W^)  e come vedi, Kyuubi voleva “possedere” il bambino ma non credo nel modo che intendessi tu, ma solamente come “contenitore “ come è successo con Naru. Invece è il povero Naruto che deve essere posseduto (sempre se accetterà) dalla volpaccia!!! La frase si riferiva a che Kyuubi considera come suo il bebé. Naruto sa bene come prendere Sasuke perchè è abituato al “teme mode” che il moro sfoggia di solito, e quando è isterico il modo migliore è assecondarlo! E anche se gli tocca rimanere in bianco credo che non gli dispiaccia così tanto...

 

shinku66: Shinkucciaaaaaa!!! ^__________________________^  che belle le tue recensioni!!! Come sempre mi fai mille complimenti (non me li merito, sono una frana con certi capitoli --___--) Gli sbalzi d’ umore di Naru tutto il contorno sono piaciuti un pò a tutti e, a dir la verità, ho preso un pò da mia cugina che aveva un umore imprevedibile quando aspettava la sua prima figlia. Sono contenta di farti ridere con i capitolo, perchè a volte sono davvero dubbiosa che quello che scrivo sia seriamente divertente (sto dando di matto non trovi? Che diavolo significa seriamente divertente? O è serio o è divertente XD) Alla fine sasu invece che felice.. era scioccato! E anche tanto! Ma infondo ci ha ragione sarei scioccata anch’io!! E quando strascina Naru da Tsu e incendia le panchine... era solo precauzione, infondo Naru cercava sempre di scappare! XDD. E la cosa delle verdure e delle coperte... Sasu infondo, oltre ad essere un teme è anche ultra super mega protettivo per cui appena si è DAVVERO reso conto che avrebbe avuto un erede.. ha fatto come qualsiasi altro uomo.. si è fatto prendere dal panico! E alla fine va quasi in bianco... se non è panico quello!!

Kissssuuuuuu Ti lovvooooooo!!! CIAAAAUUUUUUUZZZ!!!

 

fri:Ciao! Eh, si, Naru è incinto, ma , per fortuna, la sua gravidanza durerà meno di quella normale, esattamente la metà. (e meno male! NdNaru) Il mancamento ce l’ ha quasi avuto e l’ altarino... non so... (l’ ho fatto, solo non nel salotto U_U NdSasu) E la volpe.. ora ha esposto le sue “Intenzioni”. A riguardo del fatto che siano parenti, Sasu e Tsunade, intendevo dire in senso lato riferito al fatto che Naru è come il nipote di Tsunade o il figlio, per cui Sasuke dovrebbe essere un mezzo genero (Ho fatto più confusine di prima --___--’’’’)Spero di non aver ritardato troppo e che non debba ricevere un qualche cartiglio con su scritto “Funerale di fri” *terrorizzata di aprire la posta* Bayyyyyy!!! ^____________^

 

_Zexion_: grazie! Le tue recensioni sono belle anche quando sono scritte.. nel cuore della notte! Anch’io credo che quando avrò un bimbo andrò in panico (il mio prof è diventato papà mentre era in classe, al telefono con la moglie che correva in ospedale, eravamo tutti a respirare con lei “uff, uff respiri!” E stavamo più preoccupati che la madre).

Kyuubi è veramente malefica, e ora fa tutti i suoi sporchi giochetti  è_________________é Eh, Sasuke poi è iperprotettivo (è roba mia, certo che sono protettivo è_________édSasu) Ti senti zia eh? Io un pò pure...XD (  Ritratto ciò che ho detto, siete tutte e due malate, te che scrivi e lei che legge --___--- NdNaru) (Ma nessuno mi ascolta? Non siamo parenti capito? NdSasu) Beh, un enorme arigatou per i complimenti, alla prossima, ziao!!!!

 

Tfa92: ahem... grazie, grazie, modestamente sono un genio U___U Xd scherzia parte, grazie per il commento!

 

allsecrets2: capelli biondi e occhi neri eh? E abbronzato? Non sarebbe per niente male (mi verrebbe fuori emo come il papà XD!) Da qualche parte devo aver visto una fanart che aveva queste caratteristiche ed era piaciuto anche a me. Sinceramente non ho ancora deciso, ma prendo in considerazione il tuo consiglio! Alla prossima ciauz!!!

 

ryanforever: Grazie! A quanto pare la parte della reazione di Sasu alla rivelazione ha fatto ridere tutti! XD (che sono, una specie di barzelletta mondiale? ---____--- NdSasu) (nah, solo nel web! ndPollon) La povera lemon troncata (facciamo lime và, non mi hai fatto concludere una mazza screanzata! NdSasu) (la vuoi smettere di intrometterti nei commenti? è_____________é Pollon) (NO NdSasu) (!!!! NdPollon) non pensavo fosse venuta bene, invece piace.... che debba mandare Sasu quasi in bianco più spesso?? (NUUUUUUU! NdSasu) XD Grazie per il commento, alla prossima!

 

E un enorme GRAZIE ai miei preferiti!!!!

1 - AkiChan83
2 - alii
3 - allsecrets2
4 - allychan
5 - bury_chan
6 - demia87
7 - fayth80
8 - FlyingSquirrel
9 - fri
10 - grethy
11 - igniflia
12 - jibrychan
13 - kagchan
14 - ki9
15 - kyoasakura
16 - LilyChan
17 - MatyXV
18 - naru_sasu_fan
19 - punk92
20 - ramoso
21 - Regina Oscura
22 - rioki
23 - ryanforever
24 - Selvy
25 - sexy_eclipse
26 - Shannara_810
27 - sharry
28 - shinku66
29 - Shooting star
30 - silgree89
31 - wyaoi
32 - _FaLLeD_aNGeL_
33 - _Zexion_

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Capitolo 6
*** Tramando contro il demone: l'unione fa la forza. ***


Tramando contro il demone:

L’ unione fa la forza.

 

 

“Allora, umano? Che cosa rispondi?”

Naruto fissò il demone davanti a se, per poi spostare lo sguardo al piccolo che riposava su un fianco con il pugno chiuso su una ciocca di capelli rossi.

Strinse le dita nella mano procurandosi dei leggeri segni a mezzaluna, fissando l’ immagine di Sasuke e di suoi figlio nella mente, per non scordarla mia più.

“Accetto.” fece deciso. “Ma ho delle condizioni.”

Il demone stirò la bocca in un sorriso sarcastico che gli scoprì i denti appuntiti.

“Oh? TU hai delle condizioni?” sghignazzò.

“Si, Io ha delle condizioni, stupida volpe esperta di Genjitsu!” sbraitò Naruto. “Prima cosa: ho un Uchiha quasi più forte di me che non aspetta altro che attivare il suo sharingan se solo pensa che io possa farmi del male. E tu sai che cosa possono fare gli Uchiha con te..” lasciò la frase in sospeso e, per la verità con parecchi sottointesi. “Secondo, nonostante tu sia una volpe, non hai nessuna esperienza con i bambini, per cui non sapresti come fare con... beh, con Kodo-chan...” prima che potesse finire, quella che sembrava sinceramente un arringa di un avvocato, la volpe mosse un passo verso la culla di chakra e posò una mano sul piccolo, sorridendo: “A quello si può porre rimedio.” il chakra rosso defluì e finì sul bambino, che crebbe di dimensioni fino a raggiungere quelle di un bambino di cinque anni.

Naruto sbuffò. “ Si, si certo risolviamo tutto con l’ energia eh? Ma come farai quando nascerà? Ho hai in programma di “possedermi” solo per un altro paio di settimane?”

La trasformazione del piccolo si completò nel giro di pochi secondi, ma lui non si spostò che di poco, apparentemente immemore di quello che gli era successo.

“Va avanti.” concesse Kyuubi, togliendo la mano e, finalmente, dando vera attenzione a Naruto.

“Io voglio che tu mi dia dieci minuti ogni giorno di controllo, per ora, quando lo avrai tu del mio corpo. Secondo, voglio che tu non faccia del male a nessuno, umani o non umani che siano, mentre sei me, capito? In cambio io accudirò il piccolo sia prima che dopo e terrò a bada tutti in caso facessero domande.”

Il demone si passò una mano sul mento e ponderò le condizioni proposte, trovandole stranamente vantaggiose per se. Pensò di chiedere che cosa tramasse facendo quel discorso, ma poi pensò con chi stava avendo a che fare e concluse che, semplicemente, la testa del biondo non arrivava a fare un ragionamento abbastanza complicato da incastrarlo.

“Va bene.” rispose, dopo un pò di silenzio. Si avvicinò al suo biondo prigioniero e tese una mano dai lunghi artigli ricurvi. Naruto esitò un poco, ma poi strinse la mano, mente il demone la afferrava con forza e premeva su di essa con la propria.

“Ah!” gridò Naruto ritraendosi.

Sulla sua mano si era formata una spirale rossa con un simbolo contorto al centro.

“Che cos’è?” chiese, agitando la mano lesa in aria.

“Un semplice sigillo che ti impedisce di venir meno alla promessa che hai fatto.” si allontanò un poco, ma poi si voltò e concluse: “Naturalmente questo vale anche per me, ma.. beh, non c’è nessun motivo per cui debba rompere il nostro piccolo patto.” Sparì definitivamente, tornando lentamente della sua forma.

Naruto rimase un istante a fissare il buio, entrambi i pugni sul ferro freddo. E, d’ un tratto, un piccolo sorriso si formò sulle sue labbra.

 

****  **** ***** **** *** **** **** **** ***** ****

 

Tsunade posò il corpo privo di sensi di Naruto sul piccolo letto che si trovava nell’ ambulatorio casalingo di casa sua. Non le era sembrato il caso di portarlo in ospedale: dopo tutto quello che era accaduto, Shizune stava facendo i salti mortali per tenere a bada quei vecchiacci (che, diavolo, sembravano decisamente immortali!) e completare le scartoffie che il suo nipotino avrebbe dovuto fare, se ore le avesse portato il suddetto nipote in condizioni praticamente critiche, come minimo le sarebbe venuto in collasso. E poi, chi meglio di lei poteva prendersene cura? Un luogo o un altro in cui farlo non faceva differenza.

La donna attivò il suo chakra verde, posandolo sul corpo del ragazzo, e controllando prima di tutto lo stato del bambino, per accertarsi che nulla gli fosse accaduto, infatti, dato che il padre.. beh, la madre, respirava e le funzioni vitali erano intatte, l’ unica poteva essere che fosse successo qualcosa al feto, ma quando l’ energia raggiunse il ventre, Tsunade potè constatare che era tutto nella norma, e che il chakra del piccolo aveva una particolare colorazione nero-arancione dell’energia.

Stava cominciando a pensare che tutto funzionasse bene, quando si concentrò sul secondo chakra presente nel ventre di Naruto; era un chakra blu, intenso e molto forte.

Ma il chakra del demone era rosso.

“Kyuubi...” mormorò la donna.

Quando capì cosa realmente significasse quello che aveva appena scoperto, si sentì mancare, e dovette aggrapparsi al bordo del letto per non cadere. Si riprese subito, e il suo cervello iniziò immediatamente a progettare una possibile soluzione. Avevano già affrontato una situazione simile, e ne erano usciti...

Ma il corpo di Naruto aveva rischiato di non riprendersi più dallo shock subito, e il peggio era passato solo grazie all’ intervento dell’ Uchiha.

Ma ora che c’era di mezzo il bambino la situazione si complicava notevolmente. Non potevano agire, o avrebbero rischiato di ferire, o peggio, il piccolo.

Tsunade posò una lieve carezza sul volto del suo protetto, e poi si incamminò nell’ altra stanza, per mettere al corrente anche il ragazzo moro.

Aprì lentamente la porta, tentando di assumere un espressione neutra anche se il suo primo istinto era quello di lasciar cadere i lucciconi che già minacciavano di debordare per l’ ingiusta situazione. Non che lei fosse una lacrima facile, sia chiaro, ma era così frustrata per tutto questo e sommato a il non poter fare nulla per sbloccare il suo stato la stava davvero logorando.

Il ragazzo scattò in piedi appena vide la donna.

“Allora?” chiese, aggrottando le sopracciglia.

“Kyuubi” rispose semplicemente Tsunade, incapace di continuare a portare avanti la conversazione con il ragazzo che, nella sua mente, era quello che aveva causato maggiori guai al suo Naruto.

“Oh, no...” gli occhi di Sasuke dardeggiarono mentre correva verso la stanza in cui il suo amato riposava privo di conoscenza. “Naruto” sussurrò curvandosi verso di lui. “Ti prego Naruto-chan non di nuovo...”

La donna lo raggiunse e lo scostò in modo quantomeno brusco dalla sua posizione, fissandolo severa:

“Non possiamo usare lo sharingan come l’ altra volta, Uchiha, o rischiamo di causare gravi danni sia a Naruto che al feto.”

“Lo so” sussurrò il ragazzo di rimando, scostandosi. “Che possiamo fare?” chiese.

“TU non farai niente Uchiha.” precisò la donna “Io invece cercherò una soluzione.”

"IO sono suo marito e dentro di lui c'è MIO figlio è meglio che lei lo capisca da subito., Tsunade-san." sbottò l' Uchiha.

La donna scosse la mano in modo fintamente frivolo e rispose: "Se non fosse per quell' assurda passione che Naruto prova nei tuoi confronti, sai benissimo che io ti avrei già esiliato decenni addietro, solo così accomodante con te solo perchè lo rendi felice e mi stai per dare un nipote, nient'altro. Anche questo è meglio che tu lo capisca subito, Uchiha-kun."

Il moro la guardò trucemente ma decise di non continuare la conversazione, sapendo benissimo che la donna doveva sentirsi male quasi quanto lui.

“Posso almeno vederlo?” fece velenoso.

“Si, vai pure...” concesse riluttante.

 

*** *** ** *** *** ** *** **** *** *** *** ****

 

“Waaaah! Waaah!”

Naruto aprì gli occhi dopo un pisolino che non si era nemmeno accorto di aver cominciato.

“Che c’è? Che c’è?” chiese mezzo addormentato.

“Waaaah!” l ‘urlo continuava oramai da cinque minuti buoni e il biondo, strofinandosi gli occhi, decise che forse era il caso di capire chi urlasse così. Quando gli occhi si abituarono all’ oscurità, notò che c’era una figura che spuntava dalla culla di chakra e che piangeva.

“Kodo-chan?” chiese, sorpreso.

Il pianto cessò e il silenzio avvolse il luogo.

“Snif... snif...” si riprese a sentire.

“Kodo-chan? Che succede?” chiese, ora sinceramente preoccupato, Naruto.

“Chi sei?” chiese il bambino.

Naruto sentì tristezza e felicità mescolarsi assieme quando il piccolo parlò.

Felicità perchè sentiva per la prima volta la voce di suo figlio, tristezza perchè lui non lo riconosceva come genitore.

“Naruto, io sono Naruto.” rispose comunque, addolcendo la voce. “Che cos’è successo?”

“... auto... icu...bo..” bisbigliò il bambino, cercando di non riprendere a piangere.

“Che cosa? Un incubo?” sorrise l’ altro. “E per questo piangi?”

Anche se non lo poteva vedere bene, dal verso che fece Naruto intuì che il piccoletto aveva appena messo il broncio. “No! E’ perchè.... non l’ ho finito ecco, volevo vedere la fine e non ho potuto.”

Il biondo si ritrovò a pensare che il suo bambino aveva preso il lato teme dal padre e il suo sorriso si allargò. “Ce la fai a venire qui?” domandò.

“Cre... credo di si...” disse sempre sussurrando il piccolo.

Il Jinjuriki vide qualcosa muoversi e scavalcare il chakra della culla che splendeva leggermente al buio. ‘Kodo-chan’ cadde sulle ginocchia, ma non proferì un singolo gemito, già pieno di se come tutti gli Uchiha.

A passo malfermo e mezzo gattonando, raggiunse le sbarre e le attraversò senza problemi, ritrovandosi davanti alla kitzune.

“Ciao piccolino!” sorrise, ancora un a volta.

Il rosso dal canto suo, si imbronciò ulteriormente  e rispose: “Io non sono piccolo.”

“Certo, certo” confermò il sempre più sorridente biondo. “Allora, su cos’era quell’ incubo?” chiese, avvolgendo le braccia intorno al bimbetto e strofinando il naso sui capelli setosi ma sparati in aria da tutte le parti.

Kodo-chan (per ora lo chiamerò sempre così ^_^ NdA) si contorse un poco, ma poi si voltò verso Naruto e si accoccolò giusto nella posizione con cui il biondo stesso dormiva sul moro.

“No lo icordo.” confessò il bambino, stringendo un pezzo della maglietta nera che l’ altro indossava.

“Oh?”, chiese Naruto stringendolo di più a se “ Questo vuol dire che era così terribile che il tuo cervello non vuole affrontarlo di nuovo, per cui ne devo dedurre che sei stato coraggiosissimo ad affrontarlo.”

“Avvero?” chiese sorpreso e, in qualche modo lusingato, il rossino.

“Ah-ha” annuì convinto il biondo, ben sapendo di essersi inventato tutto sul momento.

“Allora va bene...” concluse il piccolo. Poi, d’ improvviso, si agitò e cercò di guardare in faccia Naruto: “Ma tu sei quello che viene a tovammi la sera di quando ero più basso?” nonostante la frase sconclusionata, la kitzune comprese che si riferiva a quando era nelle sembianze di un neonato.

“Si, ero io.”

"Avvero?" sorrise il Kodo-chan " mi piace come canti con la bocca mezza chiusa perchè io ti ascolto."

"Oh, beh," fece Naruto, grattandosi la testa imbarazzato dal complimento "Quando usciremo fuori di qui, ti prometto che te le

canterò ogni sera,ok?”

“Ma io non posso uscire!”

“E perchè?” domandò altro confuso.

“Io devo stare qui, me l’ ha detto lui...”

“Lui chi?”

“Il mio papà”“annuì convinto Kodo-chan.

“Il tuo papà?” chiese incredulo Naruto.

“Si, Kyuubi-san.”

Il biondo aggottò le sopracciglia in disaccordo: “Nonononono! Quello non è il tuo papà, IO sono il tuo papà!”

“Cioè io ho due papà?” chiese il bambino confuso.

“Si... cioè no.. cioè si... insomma, devo spiegarti tutto io?” sbraitò Naruto.

“SI!” gridò Kodo-chan, dandogli una piccola pacca sul petto.

Il biondo naturalmente rispose colpendolo sulla testa.

E Kodo-chan, lo ricolpì.

E Naruto fece lo stesso.

E di nuovo.

E di nuovo.

E di nuovo ancora, fino a che non ingaggiarono una lotta feroce all’ ultimo colpo (Stile Era Glaciale per intenderci XD NdA).

Poi, leggermente acciaccati, smisero e fra di loro calò il silenzio. Si guardarono negli occhi per alcuni secondi e scoppiarono entrambi a ridere come pazzi.

“Aahahah... te.. ahah. te lo spiego se vuoi di chi sei figlio.” propose Naruto in segno di pace.

“Aahaahaha, va bene, però lo rifacciamo ancora eh?”

“Aahaha, magari più tardi!” concesse il biondo “ Vedi, qui dentro siamo in realtà dentro di me, perchè il demone, cioè Kyuubi, mi ci ha rinchiuso, ma in realtà sono io tuo padre, ma non solo io, anche Sasuke, che poi è un gran teme ma questo è un altro discorso, per cui io dovrei dare alla luce te ma il demone che conosci vuole farti credere che sei suo figlio per usarti come erede, ma siccome io non voglio ho già in mente come fare perchè non accada.” si bloccò e prese fiato: “Capito?”

“..”

“Allora?”

“Mmmm... in pratica tutto questo è un illusione creata dentro di te da Kyuubi per intrappolarti e perchè tu mi accudisca, ma i miei veri genitori siete tu e questo Sasuke?”

“Si!”

“Allora ho capito!” annuì felice il piccolo. (Piccola nota: fra dobe ci si capisce al volo, tutto qui U_____U).

“Ora si che so con certezza che sei mio figlio!” dichiarò fiero Naruto. “perspicace come me!”

Kodo-chan si strofinò gli occhi per un momento e disse: “Qui è buio...”

“Lo so, credo che i demoni non amino molto la luce.”

“Io voglio che sia più chiaro però se no non ci vedo...” e, come d’ incanto, l’ atmosfera si fece in qualche modo più brillante, più luminosa, nonostante la luce continuasse a non esserci  fu come se stesse per sorgere l’ alba.

“Come ci sei riuscito?” chiese il ragazzo al bambino.

“ Non sono tato io!” Precisò il piccolo credendo di beccarsi un rimprovero.

“Beh, chiunque sia stato è un genio.”

Kodo-chan tolse le mani che si era messo sugli occhi e lo guardò come cercando di capire dove fosse la fregatura,ma quando non vide nulla portò il piccolo petto in fuori e annunciò:

“Allora sono tato io!”

“Oooh, ma come siamo...” si bloccò, osservando per la prima volta con un pò di luce il bambino e notando una cosa assolutamente particolare: “Oh, mio dio...”

“Cosa? Cosa?” chiese il piccolo spaventato.

“Oh, Kami...” poi, puntandogli un dito sul naso prese a ridacchiare in modo incontrollato: “Aahahahaha, non presentarti..ahaha... davanti a...a ahahaha... a Sasuke così o.. rischi la morte!”

“Cosa? Pecchè il mio altro papà vuole ammazzarmi?” chiese il bambinetto spaventatissimo agitandosi fra le gambe di Naruto e mettendo entrambe le manine pallide davanti al naso.

“Oh, beh, ahahah... gli ricordi una persona temo.. ahahah...” scostò le mani diafane e passò le dita su quei segni di pelle più scura che spiccavano ai lati del piccolo nasino a patata.

"Chi?"

"Aahahahah.. te lo spiegherò un altra volta... solo... non chiedergli mai chi era Itachi...."

Kodo-chan, ripresosi decise che mai nella sua vita avrebbe nominato quel nome.

Però Naruto non smetteva più di ridere e il piccolo mise nuovamente il broncio.

"Non ridere otosan..." (papà ^_^)

"Va bene Kodo-chan, il tuo otosan non..."

Un momento...

"Com'è che mi hai chiamato?" domandò tornando serio Naruto.

Il piccolo ebbe un fremito a quell' improvviso cambio di espressione e rispose titubante:

"O...otosan?" ripeté.

"Kodo-chaaaan!!" urlò Naruto raggiante, rischiando di stritolare suo figlio abbracciandolo in una morse di caldo affetto.

"Mi stai... asi.. strozzando... Naruto!"

"Come? Non mi chiami più Otosan?" chiese Naruto lasciando la presa soffocante.

"No, se mi stingi così...." si fermò e poi lo guardò di sottecchi "Otosan..."

"Va bene" sorrise Naruto. "E ora vieni qui." gli disse facendogli segno di avvicinarsi.

"Ma cos'ha di strano la mia faccia?" chiese ancora una volta il bambino.

"Niente.... solo non farti vedere da Sasuke così quando crescerai... lo dico per il tuo bene..."

“Mi racconti qualcosa del mio secondo papà?”

“Si, ma prima mi aiuteresti tu a fare una cosa?” chiese la kitzune.

“Che cosa?” 

“Rovinare i piani di Kyuubi.”

 

*** *** *** *** *** *** *** *** *** *** **** *** **** ****

 

Sasuke correva per le strade di Konoha, cercando un qualsivoglia libro che riguardasse anche lontanamente i demoni. Non era il tipo da starsene con le mani in mano in situazioni di pericolo, figuriamoci quando in pericolo c’era il SUO dobe e il SUO erede. Tsunade era peggio di un arpia, gli aveva proibito di entrare in nessuna biblioteca o archivio, convinta di potersela cavare da sola. Ancora non capiva perchè la donna si ostinasse a comportasi in quella maniera quando la logica suggeriva benissimo che due menti erano meglio di una.

Decise che la cosa migliore da fare era andare nell’ ufficio di Shikamaru, dove sicuramente avrebbe trovato qualcosa con cui iniziare la ricerca.

Praticamente sfondò la porta dell’ ufficio di Decriptologia e cercò con lo sguardo il ragazzo.

“Nara!” gridò in modo fermo e deciso quando lo avvistò dall’ altra parte della stanza.

Shikamaru girò la testa e alzò lo sguardo dalle carte che stava esaminando.

“Uchiha che...” non fece in tempo a finire che Sasuke lo prese per la giacca Chuunin e lo portò fuori dall’ ufficio.

Il moro spiegò velocemente la situazione all’ altro uomo, chiedendogli di poter avere libero accesso a quanto più materiale poteva trovare.

Shikamaru lo fissò per un pò in silenzio, sbigottito da tutte quelle nuove informazioni." Quella volpe è davvero una mendekouze... mmmm.." pensò su con aria apparentemente annoiata a tutta la situazione, ripetendo "Mendekouze.. mata.. mendekouze... (scocciature ...più... scocciature).

Lentamente riportò lo sguardo sul ragazzo moro e gli disse: “Possibile che voi Uchiha non abbiate nulla nella vostra biblioteca privata? Infondo il vostro clan è l’ unico a saper controllare il demone no?”.

Sasuke appena sentite quelle parole scomparve in una nuvoletta di fumo, senza nemmeno ringraziare il ragazzo dalla capigliatura ad ananas.

In mente solo una frase: Come aveva fatto a non pensarci prima?

 

 

 

 

 

Bene, ho scritto il mio primo capitolo di transazione. Cioè in cui non succede praticamente un cavolo ma che dovevo scrivere. E come noterete dal tempo che ci ho messo a pubblicare la voglia era zero.  Beh, non solo per quello ho anche altre scusanti, ma siccome nessuna è degna di essere definita tale, non vi annoierò elencandovele. (Vuol dire che non ne hai? NdSasu) (Ma và, è che ne ho talemnte tante da non poterle dire tutte ù________ù NdPollon) (Seh, e le lettrici sono anche così sceme da crederci ---_________--- NdSasu) (Vai. a . quel. paese NdPollon)

Ed ora, sorvolando sul fatto che ho fatto una Tsunade cattivissima, via con le recensioni!!!

 

fri: io oramai temo di rispondere alle tue recensioni per paura di trovarti stecchita in qualche angolino di casa tua... lo so che ci ho messo un tempo inaccettabile per pubblicare.. gomennasaiiiiii!!! Sono contenta che ti sia piaciuta la parte delle voglie (io ci godo a ridicolizzare Sasu delle volte) ^_________^ Io spero che il tuo “futuromaritino” quando avrai delle voglie FARA’ proprio come Sasu e scorrazzerà per la città  in cerca di cibo, altrimenti puoi sempre prenderlo per la collottola e costringerlo ad andarci!

Kyuubi non è mai stato tanto bene di testa mi sa U______U altrimenti perchè invece di starsene bello tranquillo, se ne va in giro a possedere corpi altrui?

Naruto non si sveglia perchè quando Kyuubi lo intrappola in suo fisico non reagisce più, è come in coma, infatti la volpastra conta proprio su questo per avere il suo corpo.

Ancora una volta, spero di non averti uccisa con il mio mostruoso ritardo * stringe tra le mani un fazzoletto, preoccupata* Baybay ^_^

 

 

_Zexion_: Era un capitolo di una tetraggine infinita, concordo, a me fa male ascoltare musica mentre scrivo, te lo giuro. Poi mi vengono queste parti lugubri che... vabbè, comunque, a Sasu l’ ho spiegata io la questione della parentela, ma dice che  non vale per questo genere di cose, valli a capire tu i ragionamenti Uchiha U___________U. La volpaccia resta una volpaccia ma se non la smetta ci darò un taglio io.. oh, se ci darò un taglio.. *ghigno malefico*.

Per quanto riguarda la storia del mio prof.. si, c’è venuto un mezzo infarto un pò a tutti direi ^O^, fortunatamente a quello di Naru manca ancora un bel pò....

 

allsecrets2: Che dire? Altro che sogno, Naru è intrappolato per davvero!! E Kyuubi continua a rifugiarsi dentro le credenze dicendo che ha paura di uscire perchè c’è una ragazza che lo minaccia di morte... bah, non riesco a capire chi sia... e non apre nemmeno più la posta... XDD

E riguardo alle voglie di Naruto.... ogni tanto fa bene far sfacchinare un Uchiha.. così, tanto per tenere basso l’ ego XDD *kisu*

 

ryanforever: Credo che il mio stile stia diventando davvero tragicomico in questa fic.. alterno sempre di più parti tetre con parti allegre.. prima a poi a qualcuno partirà il motore emotivo e allora saranno guai... XD Avevi ragione riguardo a Nacchan, finché è la volpe che comanda lui non può svegliarsi, ma intanto ha già cominciato a macchinare contro la volpaccia malefica *risata tetra* se metterà mai al corrente della reale situazione Tsunade e Sasuke? Chissà.. forse... boh... XD alla prossima!!!

 

shinku66: Shinkuuuuccciaaaaaa!! ^O^/ CIauuuuuuuuuu!! Un altro aggiornamento lento, ma almeno tu sai perchè è così!! Come ho già detto il mio stile adottato in questa fic è proprio tragicomico, appena mi decido a scrivere un capitolo solo tetro poi salta sempre fuori una parte comica.. è praticamente inevitabile!! XD

Io ti immagino mentre leggi la fic e tua mamma sente che ridi come una pazza e fa: “Oddio.. questa è partita di nuovo...” XDDD E Sasuke si, è un brontolone ma alla fine shi taglia con un grissino *___________* Come il tonno!! E finalmente i vicini non rompono più le scatole a tutti e si decidono a godersi lo spettacolo! Mi sa che ci sto prendendo gusto a ridicolizzare l’ Uchiha.. non è un buon segno però!

Kyuubi invece, si è fatto tutti i viaggetti suoi mentali, senza pensare che il bambino si sarebbe potuto attaccare a naruto e rovinargli tutto... eh, Kyuu non si fa... è così che i piani migliori falliscono!XD E alla fine Naru ha dovuto accettare, ma tranquilla, ha più di un asso nella manica!

Sasu mi sa che ha fatto male alla fin fine a portare Naru da Tsunade.. le sto facendo fare veramente la parte della suocera che odia il genero... chissà come mai dato che era uno dei miei personaggi favoriti...* ripensa alle conversazioni su MSN* oh, si ora ho capito perchè XD

Naru purtroppo non si sveglia, perchè quando Kyuubi ha il controllo della situazione (brutta volpaccia!) è come in coma ç____________ç Lasciami anche qui un bel comentuzzo eeeehhhh?????? *occhi luccicosi* almeno tu *__________* Ciaoooooooo *kisukisukisu*

 

krikka86: Purtroppo, Naruto ha accettato u__________u (mi sembra di parlare di un gioco a premi XD). Ma tranquilla ho, anzi ha, un piano! Anche se ora che hanno suggellato il patto sarà un bel problema, non trovi? Grazie per la recensione, alla prossima!

 

E un enorme, spettacolare , pirotecnico GRAZIE ai miei adorati preferitiiii!!!

 

 

1 - AkiChan83
2 - alii
3 - allsecrets2
4 - allychan
5 - Annichan
6 - bury_chan
7 - demia87
8 - fayth80
9 - FlyingSquirrel
10 - fri
11 - grethy
12 - igniflia
13 - Jaki
14 - jibrychan
15 - kagchan
16 - ki9
17 - kyoasakura
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19 - MatyXV
20 - MisaMisa
21 - nana89
22 - naru_sasu_fan
23 - punk92
24 - ramoso
25 - redangel250492
26 - Regina Oscura
27 - rioki
28 - ryanforever
29 - Selvy
30 - sexy_eclipse
31 - Shannara_810
32 - sharry
33 - shinku66
34 - Shooting star
35 - silgree89
36 - SoRifan
37 - terachan
38 - wyaoi
39 - yaoifan
40 - _FaLLeD_aNGeL_
41 - _Zexion_

 

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** Senryaku to mondai ***


Senryaku to mondai

 

Piccolo avvertimento! I caratteri di Kodomo-chan, cambiano ogni poco, dato che lui in verità è ancora un feto, perciò soggetto a cambiamenti di cromosomi. Ho messo il carattere presente in Itachi ( e mi dicono anche in Fugaku) per sottolineare che sta vagliando tutti i tratti di famiglia.

Infatti a volte ha i capelli rossi (come la mamma di Naru), a volte biondi, a volte neri e lo stesso gli occhi. Naturalmente il piccolo non avrà quei segni sul naso , ovviamente u___U

 

Sasuke correva per le strade di Konoha ad una velocità impensabile, tanto che alcuni popolani pensarono addirittura che si trattasse solamente di una folata di vento passeggera. Si muoveva quasi a scatti, la mente fissa su di una sola destinazione. Arrivò ai cancelli di villa Uchiha ansimando un poco, e corse per le case che componevano il distretto maledetto. Girò verso la casa che una volta era adibita al ritrovo dei vari Ambu che appartenevano al clan del ventaglio. Continuò a mantenere un passo sostenuto anche dentro la casa, anche se, grazie al disuso, molte tegole, muri e pavimentazioni erano traballanti. Cercò il settimo futon, oramai consunto, e lo sollevò, per scoprire la botola che collegava il pavimento ad una stanza segreta.

Scese i pochi scalini di pietra che portavano al piano inferiore, e accese la lampada ad olio appesa al soffitto.

Mosse pochi passi prima che un piccolissimo gatto nero gli si strusciasse contro i piedi. Probabilmente, pensò, da qualche parte doveva esserci un buco da cui quei piccoli felini potevano entrare ed uscire liberamente, altrimenti non riusciva a spiegarsi come potessero essere ancora lì.

Non ci badò più di tanto e riprese a camminare fino alla fine del corridoio, dove si trovava una stanza circolare i cui muri erano ricoperti di libri e pergamene.

Prese un cero che si trovava giusto a lato della porta, e lo accese tramite la lampada che teneva in mano, per poi appoggiare questa cautamente su di un tavolino.

Si avvicinò al primo scaffale a sinistra e osservò distrattamente i titoli, trovando che gran parte di essi riguardavano per lo più il lignaggio e gli alberi genealogici del clan Uchiha.

Sbuffò e si concentrò sui testi più antichi o che non attiravano l’ attenzione.

“Kuso!” disse, sbattendo un pugno su di una parete rimasta quasi libera, che fece cadere un pò di intonaco che si sbriciolò.

“Meuw?” parve domandare il solito micetto, apparendo ancora una volta davanti a Sasuke.

“Neko-chan, mi dispiace, non ho tempo per darti retta ora...” sussurrò il moro.

Il piccolo parve offendersi e, a coda alta lasciò l’ altro ai suoi affari, infilandosi in...

“Un buco... nel muro? Questo significa che c’è un altra stanza?”

La sorpresa lasciò il posto alla determinazione in meno di due secondi, mentre, per l’ ennesima volta, si mise in cammino verso dove si era diretto il micio.

Si trovò davanti ad una libreria più piccola che conteneva due libri enormi e rossi e altri due libri bianchi e sottili, ma che erano estremamente larghi.

Sasuke provò a sostarli tutti, a smuoverli, a premere tutte le fessure ma nulla.

Alla fine, quando proprio cominciava a perdere le speranze, di nuovo il gatto uscì dal foro in cui era e si strusciò sul suo piede, per poi avvicinarsi ad un piccolo segno di ventaglio che sembrava arrugginito.

Sasuke provò a spingere o a tirare anche questo, ma senza successo. D' un tratto si accorse di come il muro intorno al disegno fosse più bianco e che le sfumature più chiare ricalcavano il segno di una mano.

' Un momento’ pensò ' cosa c'è in una mano ce potrebbe riconoscere un Uchiha che gli altri non hanno?' La risposta gli arrivò quasi subito: il chakra.

"Ma cero!" esclamò. decisamente l' ansia e il nervosismo non giovavano alla sua notevole intelligenza. Infatti il chakra degli Uchiha era ovviamente di un tipo particolare che apparteneva solo al loro clan. In più la maggior parte di loro avevano come elemento dominante il fuoco.

Sasuke appoggiò una mano sul simbolo e rilasciò una piccola quantità di energia. Immediatamente la piccola sporgenza si chiuse per lasciare il posto ad una fessura appena sufficiente per farlo passare. Probabilmente gli ingranaggi non erano abbastanza funzionati per fare di più.

Ci passò attraverso con non poca difficoltà, ma riuscì ad entrarci.

Si mosse a tentoni nel buio, maledicendosi per non aver portato dietro il lume. Inciampò in qualcosa e cadde faccia a terra, colpendo qualche altra cosa morbida e pelosa che lo graffiò sul viso. Rialzandosi toccò un oggetto duro simile ad una leva che fece accendere delle fiammelle di un arancione brillante. Il moro si guardò attorno, trovandosi in una stanza fitta di rotoli di ogni dimensioni, alcuni talmente vecchi da risalire probabilmente prima della fondazione di Konoha.

Non perse tempo in contemplazione e iniziò a sfogliare  primi scritti alla sua destra.

 

***

 

“Allora, hai capito?” chiese Naruto.

“Si, certo,” rispose Kodochan. “Però io che devo fare?”

“Tu semplicemente devi dare sui nervi alla volpaccia così che lei mi faccia uscire prima!”

“E come faccio?”

“ Non lo so... piangi, grida, non stare fermo un attimo, insomma fai l’ opposto di quello che fai con me.” disse enfatizzando le sue parole coi movimenti il biondo.

“Ok...”

“Allora al mio via: Uno... due... tre.. via!”

Il bambino cominciò a strillare come un ossesso uscendo dalla gabbia in cui era con il ragazzo e rimettendosi nella culla di chakra. “Waaaah,waaah!” pochi minuti dopo, Kyuubi arrivò con una faccia alquanto infastidita nella sua solita forma semiumana.

“Aka! Ho, no, Kuro! Smettila di strillare!” gridò il demone. Per tutta risposta il piccolo aumentò i decibel di rumore.

“Umano! Fai qualcosa!” ringhiò Kyuubi mettendosi entrambe le mani sulle sue sensibili orecchie feline.

“No” rispose serafico Naruto.

Nel frattempo Kodochan aveva preso a battere i piccoli pungi a destra e a sinistra, mentre il viso gli diventava sempre più rosso.

“Hai stretto un patto!” gli ricordò la volpe.

“Anche tu!” ribatté il biondo.

“Che vuoi dire?”

“Che non mi hai ancora fatto uscire da qui nemmeno un minuto, perciò finché non rispetti tu il patto, io non sono tenuto a farlo.”

La volpe tacque agitando la coda.

“E va bene” gridò, “Domani uscirai!”

“D’ accordo” poi, rivolgendosi al bambino sussurrò.

“Kodochan, adesso basta, smettila di piangere!”

E, come d’ incanto, il piccolo smise di lagnarsi, accucciandosi nella culla.

“Ah!” fece il demone “ I mocciosi sono una cosa impossibile.” e se ne tornò nell’ oscurità.

“Ricordati che hai promesso!” ridacchiò il biondo contento.

“Sono stato bravo, Otochan?” chiese il piccolo sorridendo e facendo capolino dal suo cesto rosso.

“Una meraviglia, però non farlo con Otosan che è capace di appenderti per i pollici e farti fare le flessioni!”

“Uuuh! Che cattivo Otosaaan!” ridacchiò il piccolo, ben consapevole che il suo secondo papà non avrebbe mai fatto nulla di tutto questo.. forse.

“Eh, si, ci vorrebbe un bel piatto di ramen per festeggiare però!”

“Haiiii!!Raaaameeen  suki desuuuuu!!!” rispose il piccoletto sempre più esaltato.

“Ma figuriamoci se qui si trova nulla...” sbuffò contrariato il Rokudaime.

“Ma io ho faaameee!” sbuffò il piccolo moretto.

“Anch’io... Lo sai? Ti donano i capelli neri, ma messo così sembri tutto il quinto Hokage”

Se la rise naruto constatando l’ ennesimo cambiamento del più giovane.

“Arigatou” rispose il bambino. “ ma chi era il quarto Hokage?”

“Ma non te lo avevo già raccontato?”

“Non lo so... ma no me lo puoi raccotale di nuovo?”

“Va bene, ma non ora,perchè è una storia lunga da spiegare mi sa...”

“ ‘A bene!” annuì Kodochan.

“alla fine sei proprio un bravo bambino sai? Io spero proprio di riuscire ad uscire da questo guaio così potrai vedere il mondo di fuori.. Ti piacerebbe vedere Konoha?”

“Si, tantissimo!” rispose il piccolo battendo le manine “ non vedo l’ ora di andare a casa con te e Tousan” disse imbronciandosi.

“Anch’io piccolo. Anch’io.”

***

 

Era pieno di polvere, coperto di ragnatele e si era già beccato tre bernoccoli ma, nonostante tutto, continuava a cercare, spostando con attenzione plichi su plichi di fogli.

La ricerca era più difficile di quello che pensava, ma ce la stava mettendo tutta.

Finalmente, trovò qualcosa di interessante. Srotolò una pergamena ingiallita e che in alcuni punti non era nemmeno integra.

La aprì con attenzione e lesse:

- Lo sharingan, come precedentemente spiegato, è in grado non solo di fissare, ma anche di intrappolare i demoni del tipo fuoco. L' unico demone importante conosciuto, che abbia come elemento principale le fiamma, è Kyuubi, il demone a nove code. Grazie ad  una particolare imposizione delle mani possono creare un sigillo solo se supportati dall’ occhio sopraccitato. Il clan Uchiha è l’ unico a poter utilizzare questa particolare imposizione. L’ importante è mantenere un contatto visivo con la creatura stessa o il suo eventuale e contenitore. -

Seguiva una disegno quasi cancellato dei vari simboli da creare per ottenere l’ effetto voluto.

Non sembravano troppo difficili, ma Sasuke non poteva esserne sicuro dato che erano mal tracciati.

Mise in tasca la pergamena e uscì dalla stanza, seguito, con sua sorpresa dal micino nero.

“Ma tu non ce l’ hai una famiglia?” chiese leggermente scocciato il moro al felino.

“Meeeeuuw!” rispose convinto il micino.

“Fa come ti pare....” concluse, ben deciso ad andarsi a studiare con cura quel documento.

Arrivò nel suo appartamento di villa Uchiha, poggiò il cartiglio sul tavolo e andò a prendere i suoi occhiali, che oramai gli servivano solo da lettura.

Si accomodò su di una poltrona per pentirsene un momento dopo, dato che non riusciva a stare fermo un attimo. La verità era che erano quasi sei ore che non vedeva il suo naruto e, sembrava strano a dirlo, stava seriamente andando in crisi d’ astinenza.

“Naruto..” sbuffò. Quella vecchia sottospecie di suocera lo teneva in casa come un vero paziente e aveva messo una specie di “prognosi riservata” o quello che era in modo che lui non potesse entrare. Stupida. Vecchia. Megera.

Alla fine decise che, per il suo bene, era meglio, se non altro, appostarsi fuori casa della suocera, così almeno da sentirsi vicino al suo amato.

Si mosse con rapidità per uscire di casa.

 

***

 

“Che cooosaaa?” strillò la ragazza dai capelli rosati.

“E’ come ho detto, la volpe ha di nuovo preso il sopravvento...” sbuffò Shikamaru, leggermente infastidito, più che annoiato questa volta.

“ E che cosa ci facciamo ancora qui?” chiese Ino, che Shikamaru aveva chiamato a quella piccola riunione oltre a Sai, Kiba, Hinata e Shino, tutti tesi e con gli occhi fuori dalle orbite.

“Tu non farai niente, se non badare che Dezain stia bene” ripose secco Sai, abbandonando il suo sguardo illeggibile per uno preoccupato, ma solo per un attimo.

“Sai, per favore! Smettila di fare l’ apprensivo! Il bambino è con mamma e io ora sto benissimo!”

“La-la volgiamo s-smettere?” si fece sentire la piccola Hinata, “L-lo... siamo qui per Naruto-kun o sbaglio?” disse esponendosi.

“Ha ragione!” la supportò Kiba, stringendole una mano.

“Ma che facciamo? io sono preoccupata!” disse Sakura, arrotolandosi in modo incessante una ciocca di brillanti capelli.

Nara chiuse gli occhi e mormorò a bassa voce, nella ricerca disperata di un piano d’ azione.

“Per il momento...” si strofinò una tempia e riordinò le idee,” non avvertiamo il consiglio o gli altri ninja. Kiba, vai a vedere se Couji è tornato dalla missione, la sua forza può essere utile. Shino, Hinata e Ino, andate in biblioteca,e fatevi dare il plico dei Nara, la signora che sta lì sa di cosa parlo. Io e Sai andiamo da Tsunade a farci dare qualche informazione in più, ci troviamo a casa sua fra un ora esatta.”

“ E io?” chiese l’ Haruno, perplessa.

“Tu vai a chiamare Sasuke, sono più che sicuro che ha trovato qualcosa in merito, ma dubito ceh da  solo potrà fare nulla.”

“D’accordo”

E tutti i ninja sparirono in un soffio.

***

 

A casa di Tsunade era tutto tranquillo. O, meglio, appariva tutto tranquillo.

Infatti la donna, per una volta nella sua vita, era davvero immersa nei libri fino al collo, e non per dormirci.

Aveva capito da un bel pò di tempo che aveva fatto male a non farsi aiutare dall’ Uchiha, ma, essendo leggermente... testarda, la donna aveva comunque provato a fare tutto da se, e in questo momento sfogliava imperterrita pagine e pagine della biblioteca di Konoha, senza trovare granché d' interessante. E la cosa che più la frustrava di tutte era che il cognome del moro (si sforzò di non pensare che era lo stesso anche del biondo) appariva più di una vota quando si parlava del demone a nove code.

" Non ti preoccupare Naruto, ce la farò.. ce la posso fare..." mormorava con voce assente, provando a farsi passare quel leggero ma martellante mal di testa che la stava sopraffacendo da qualche minuto.

Si spostava dalla scrivania alla stanza del Rokudaime in modo quasi febbricitante, e corrugava la fronte tanto da far pensare che quella onda di pelle non si sarebbe rasserenata mai più.

Era preparata psicologicamente a tutto: convulsioni, occhi rossi, denti allungati e quant’ altro , ma non era preparata a quello che vide nell’ istante in cui, per l’ ennesima volta, sbirciò verso la stanza del suo paziente.

Naruto era sveglio.

Seduto con le gambe penzoloni e che accarezzava piano il ventre rotondo e sporgente.

“Naruto?”

“Ciao Tsunade baachan!” le sorrise lui.

“Narutoooooo!!” gridò la donna felice. Non sapeva che cosa era successo, ma in qualche modo naruto aveva combattuto la volpe e aveva vinto. La prova era che gli occhi non erano rossi come quando era sotto possessione, ma di un limpido azzurro.

“Come hai fatto? Come ci sei riuscito?”

“A fare che, Tsunade baachan?” chiese il biondo.

“A battere Kyuubi!”

“Oh.... E’ una storia molto lunga...” rispose, il ragazzo, restituendo l’ abbraccio che la donna gli stava dando e sorridendo, in un modo molto strano.

 

 

 Ecco un altro bel capitolo fresco, fresco.

Cominciano a mettere tutti un pò  le mani in pasta in questo capitolo, nel prossimo pian piano la situazione si svolgerà e si capirà come i vari personaggi si muoveranno.

Piccola nato n° 1: Il titola significa Strategia e problemi anche se, entrambi sono al singolare, dato che in giapponese non si distingue.

Piccola nota n° 2: Il nome del bambino citato da Sai è Dezain, che significa disegno, dipinto.

Purtroppo per ora è tutto, davvero per lo standard attuale del mio pc è anche troppo u_____u

Non posso rispondere ai vostri commenti ma ringrazio comunque fri, krikka86 , ryanforever, shinku66, _Zexion_, Capitatapercaso.

e prometto che rimedierò!

Un enorme grazie anche ai miei preferiti!

1 - AkiChan83
2 - alii
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7 - Capitatapercaso
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Capitolo 8
*** Gomennasaiiii minna-san!! ***


Attenzione: Gomenasaiiiiiii minna-san!

Oddio, è la prima volta che mi capita, davvero, sono molto, molto imbarazzata nel dover dire che non potrò aggiornare. Almeno non questa settimana. Però ora sono in vacanza,  qualcosa per fare più in fretta lo troverò.
Comunque, word mi è andato in "crash" che, per chi non lo sapesse, significa che, senza alcun motivo apparente, non si muoveva più. Io ci avevo appena trasferito il nuovo capitolo di Kyuubi, con risposte alle vostre magnfiche recensioni e tutto (a proprsito, grazie, grazie!!) ma, appena ha ripreso a funzionare, tutto il lavoro era sparito! Ho cercato in documenti recenti, ho provato con 20000 programmi di recupero dati ecc, ecc (a proprosito, se ne conoscete qualcuno, ditememelo!!) ma nulla, ERA SPARITO TUTTO!!!
Ora, questo capitolo, l' avevo scritto un paio di giorni fa, e alcune parti, me le ero dimeticate (con la memoria che mi ritrovo, figuriamoci ---,---) per cui ora devo riscrivere tutto in modo diverso, e a me dispiace tantissimo perchè era venuto piuttosto bene ed erano, dulcis in fundo, ben 10 pagine! Non so se rendo l' idea, ma rifare tutto quel lavoro non è mica tanto semplice. Non so se è mai capitato a nessuna di voi, ma a me che è successo solo ora, mi sta provocando una bella dose di depressione. (T.T) Potete lasciarmi commenti minatori, dirmi che non seguirete più la storia, mandarmi le bomebe nella posta o i visrus via e-mail,quello che volete, sappiate solo che non è, del tutto, colpa mia.
Chiedo umilmente scusa a tutte(i) !!
Pollon138 (quella disperata)ç_________ç

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Capitolo 9
*** 8 -Itsuwari no kitzune, Shin no sagi 9-Megasameru! Hashiru! Tatakau! ***


Itsuwari no kitzune, Shin no sagi

(falsa volpe, vero inganno)

 

 

“Naruto-chan! Naruto-chan!”

Tsunade non stava più nella pelle dalla gioia, a vedere il suo nipotino, sano e salvo e che le parlava.

“Ooof.. Così mi strozzi, baachan..” mormorò  Naruto, scostandola delicatamente.

“Ah, già, scusa!” rispose la donna, per una volta non prendendosela minimamente per il “nonna”.

“Umf..” il biondo si strinse una mano sul ventre rigonfio, accartocciando la stoffa della vestaglia medica e rilasciando poi di colpo le dita, come scottato.

Voltò la testa a destra e a sinistra, osservando la stanza ordinata e leggermente asettica in cui si trovava.

“Umm.. Voglio scendere..” sussurrò, calmo, il ragazzo.

“Ma sei appena rinvenuto, io devo controllare prima che sia tutto..” cominciò Tsunade.

“Ho detto,” fece, fermo,. l’ altro” che voglio scendere” puntò gli occhi azzurri sulla donna, osservandola fino a che quest’ultima non abbassò un pò le palpebre ed annuì piano.

“Immagino.. immagino che tu possa farlo..” riprendendo la lucidità, la donna gli sorrise e aggiunse: “Lo sapevamo tutti che avresti battuto la volpe, lei non è mai stata forte quanto te!”

“Si...” fece, assente, il biondo, “..mai stata..”

“Si.. bene.. ecco.. Ora dovrebbero arrivare anche gli altri credo..”

“Si, stanno arrivando” disse Naruto guardando fuori dalla finestra, e sorridendo tra se e se. “..stanno arrivando...”

Infatti, dopo pochi minuti, Sai e Shikamaru fecero capolino dalla finestra, osservando Naruto con sospetto e diffidenza.

“Tranquilli, ragazzi! E’ Naruto!”

Shikamaru sondò il chakra, sentendo quello verde e frizzante di Tsunade, quello calmo di Sai e, infine, quello molteplice del biondo.

Quest’ ultimo, era di un blu striato di arancione chiaro, mentre al suo interno si trovava uno di colore nero e arancione accesso, evidentemente del bambino che portava in grembo.

Nonostante le striature, quello era indubbiamente il chakra di Naruto, e Shikamaru si rilassò un poco, ponendo una domanda.

“La volpe? L’ ho... battuta, ed è scomparsa.”

“Ma di solito i demoni quando muoiono, non portano con se il Jinjuriki che le contiene?” domandò Sai, il suo falso sorriso ancora sulle labbra.

“Io....” fece Naruto, colto di sorpresa,”.. suppongo che sia per via del marm.. del bambino, che io si ancora in vita.”

I due ninja appena arrivati, si scambiarono un occhiata, ma non dissero nulla.

“Oh, su, su, che sono quelle facce!? Bisogna festeggiare!” gridò Tsunade.

“Si, festeggiamo...” rise Naruto.

***

Sasuke era esasperato, quello stupido gatto si ostinava a volergli venire dietro, con il solo risultato di essere caduto una ventina di volte in un chilometro.

“Neko, tornatene a casa!” di certo Sasuke non poteva rallentare il passo per il felino a cui, nonostante ci fosse affezionato, non poteva certo sostituire con Naruto che attendeva il suo aiuto.

“Meeuuw!” che, con tutta probabilità significava: no, io vengo con te, fu l’ unica risposta.

“Fai come vuoi”, disse, esasperato, Sasuke.

Il moro fece un altro balzo, pensando a quale scorciatoia potesse adottare per arrivare prima e, naturalmente, a come non litigare con la suocera sull’ utilizzo del materiale che aveva trovato.

Dubitava fortemente che la megera avesse trovato qualcosa di più utile degli incartamenti Uchiha, dato che erano stati scritti da coloro che potevano dominare il demone per cui, più che utilizzabili.

Nel frattempo Neko-chan si teneva basso sul fogliame, tentando, di tanto in tanto, di fare balzi sul tronco degli alberi, per raggiungere il suo padroncino.

E fu proprio mentre si aggrappava all’ ennesimo ramo, che riuscì a fare un balzo più alto degli altri e a finire sullo stesso ramo del moro. Che si trovava a più di cento metri da terra.

Proprio quando stava per attirare l’ attenzione di Sasuke sulla sua prodezza, gli artigli si aggrapparono al muschio, e il felino perse la presa.

“Meeeuuuwww!!” Ora, Neko-chan, aveva avuto una vita abbastanza felice, ma fin troppo corta per uno della sua specie, e mentre il suolo si avvicinava sempre di più al suo piccolo muso, decise che aveva vissuto fin troppo poco.

Tutti i gatti, si sa, sanno cadere in piedi e non farsi quasi nulla, grazie agli “ammortizzanti” che hanno sulle zampe; ma non da quell’ altezza.

Appena prima che il suo piccolo naso rosato finisse spiaccicato sul pavimento di terra, una mano bianca lo afferrò.

Sasuke era rosso per lo sforzo, ma era riuscito a prendere appena in tempo il piccolo gatto.

Nel farlo però era entrato in collisione con un corpo che stava correndo proprio nella sua direzione.

 “Ooof!”

“Auch!”

Qualunque cosa Sasuke avesse colpito, non era poi così pesante ne muscolosa, ma aveva comunque fatto male.

Fortunatamente, Neko-chan stava bene, ma miagolava sommessamente, avendo il musino ad un centimetro dal terreno.

Sasuke si alzò e guardò la figura che stava per rialzarsi dal fogliame in cui era caduta.

“Sakura?” chiese, sorpreso

La ragazza si teneva la testa, dolorante. Aveva appena preso velocità dopo un lungo balzo, per cui il colpo era stato proprio forte.

“Sasuke?” mormorò, appena la vista le smise di ballare.

“Che cosa ci fai qui nel bosco?” chiese il moro, aiutandola ad alzarsi.

“Sono venuto a chiamarti! Sono tutti da Tsunade, dobbiamo fare qualcosa per naruto!”

“Lo so, io ho trovato questa pergamena e questo libro che spiega abbastanza chiaramente alcune cosette utili..” fece leggermente soddisfatto il ragazzo.

“Benissimo!” la rosa lo prese per mano e lo condusse per la via del ritorno.

Mentre lo lasciava per proseguire nella strada, si rese conto di un miagolio sommesso che arrivava dal fondo del braccio del moro.

“Che cos’è?” chiese Sakura.

“Neko-san, un gatto che ho trovato nell’ ala vecchia del quartiere Uchiha.”

“Hai intenzione di portartelo dietro?” chiese l’ Haruno sorpresa.

“Uhn.” scosse con noncuranza le spalle Sasuke “mi porta fortuna, immagino.”

La rosa scosse a sua volta le spalle e i due continuarono la loro corsa.

“Aspettami, Naruto-chan, sto arrivando”

 

***

 

“Anf, anf, anf!” ansimava Chouji, al massimo dello sforzo per la corsa.

“Ma la smetti di sbuffare come una caldaia a vapore?” ridacchiò Kiba, per nulla stanco.

“La fai facile tu!” gli rispose, sfiatato, l’ Akimichi. “sei sopra Akamaru, non sei tu che – anf- corri!”

Per ripicca, cercò di aumentare la velocità, ma il cagnolone non si fece impressionare e, abbassando le orecchie, assunse una pozione più aerodinamica e lo superò facilmente, scoprendo i dentoni appuntiti, come in un ghigno.

“Stupido cane..” fece, contrariato, Chouji.

“Ahahaha!” se la rise il ragazzo cane.

Probabilmente l’ animale ce l’ aveva ancora col ragazzo per la storia dell’ ultima patatina del sacchetto, e di sicuro Chouji non aveva nessuna intenzione di dividere patatine future con il cane.

I due corsero per le strade stranamente deserte, che venivano tetramente illuminate dai raggi della luna.

“Non c’è proprio nessuno in giro eh? E si che è appena sera!”

“E’ strano.. ma si sa, le voci corrono, è possibile che qualcuno abbia messo in giro la voce che la volpe è tornata, per cui sono tutti tappati in casa.”

“Deficienti!” sbuffò Kiba con disprezzo.

“Non è colpa loro, i loro genitori hanno vissuto l’ attacco della volpe e ne sono giustamente spaventati, i loro figli sono cresciuti nel terrore, per cui..”

“Forse hai ragione..”

Ecco la biblioteca, ci siamo!”

Arrivarono davanti alla biblioteca che già le prime stelle brillavano nel cielo, Chouji aveva perso un pò il fiato, ma in vista dell’ edificio aveva aumentato la corsa, in modo da poter arrivare primo. Cosa che non gli riuscì, dato che Akamaru aveva previsto la sua mossa e si era messo in posizione aerodinamica, correndo così più in pretta e scatenando un “Woaaah!” di approvazione da parte di Kiba.

Quando quest’ ultimo scese dalla sua “cavalcatura” si beccò un occhiataccia dal compagno, che gli fu restituita con una linguaccia e un sorriso che mostrava i canini appuntiti.

I due si fecero strada per i corridoi bui, non sapendo dove fossero gli interruttori, seguendo il fiuto dell’ Inuzuka, fiero della sua utile abilità.

“Uff... speriamo che Hinata e gli altri abbiano trovato qualcosa...” mormorò Kiba.

“Tu ti preoccupi troppo, Hinata è una ragazza forte e sa quello che vuole!” gli rispose Chouji.

“Io non lo metto in dubbio, ma non per questo smetterò di preoccuparmi per lei!”

“Fa come vuoi, MAMMA!” se la rise l’ Akimichi.

Un basso ringhio seguì solamente la sua risposta.

Finalmente, videro una luce leggera provenire dalla penultima stanza sulla destra, che era socchiusa.

“Di là!”

Percorsero un corridoio per l ‘ennesima volta, cercando di non inciampare nei propri piedi, fino ad arrivare alla porta incriminata.

Si lanciarono uno sguardo d’ intesa ed aprirono la porta.

Tre teste di voltarono da una pila di libri.

Hinata alzò la testa da un plico di fogli alto come lei e sorrise all’ indirizzo dei due nuovi arrivati, prima di reimmergersi in quella montagna di fogli.

“Che cosa c’è?” domandò Ino, trasportando un pacco di libri.

“Dobbiamo andare tutti da Tsunade, è urgente!”

“E perchè?” chiese la ragazza, scettica.

“Forse perchè ‘l’unione fa la forza’ o qualcosa del genere?”

La bionda sbuffò ma mise giù il suo carico e aiutò Hinata a sistemare gli ultimi, e apparentemente inutili, fogli.

Stavano per uscire tutti, quando sentirono un basso sospiro.

“Unnnh...” mormorò Shino, tendendo il braccio ad un paio di insetti appena entrati dalla finestra aperta.

“Cosa?” chiese, Hinata, preoccupata.

“Naruto si è svegliato.” rispose l’ uomo, in tono piatto.

Quattro teste si voltarono di scatto verso al finestra, prima che quattro shinobi ci si fiondassero di corsa dentro, per uscire alla luce della luna calante, in direzione della casa della ex Godaime.

 

***

 

Sakura e Sasuke, più Neko, corsero per le strade buie, entrambi con la mete occupata da pensieri diversi ma che convergevano tutti verso una sola persona.

Arrivarono da Tsunade senza il minimo fiatone, anche se il gatto era leggermente terrorizzato dal viaggio ai limiti dell’ incredibile per la velocità con cui era stato computo,

Era un gatto si, che diamine, agile fin che voleva, ma non così veloce!

Ringraziò il cielo quando il moro lo mise a terra per aprire il portone rimasto socchiuso della casa della donna.

I due ninja entrarono non facendo il minimo rumore, arrivando dall’ unica stanza illuminata.

Sakura voleva annunciarsi subito, ma Sasuke la trattenne, preferendo restare nell’ ombra.

La ragazza obbedì al tacito comando, mentre osservava il micio soffiare piano ai piedi del moro.

Gli shinobi osservarono naruto mentre sorrideva divertito dai disegni animati che Sai creava ai pedi del suo letto, apparentemente dei pupazzetti che saltavano davanti al biondo, cadevano e venivano sostituiti da un altro pupazzetto.

Sasuke si accorse, infine, che quei pupazzetti erano le riproduzioni in miniatura di dei piccoli bebé scuri.

“Ahaha” rise naruto,” Sai, non credo che il bambino cadrà così spesso!” disse.

“Hai ragione, se ha l’ equilibrio del padre lo farà molte più volte!” rispose Sai, senza togliere il suo sorrisetto falso dal volto.

Stranamente, l’ altro ragazzo non se la prese, ma fece uno strano sorriso di circostanza, per poi prendere tra le mani un pupazzetto d’ inchiostro.

Questo di divincolò tra le dita sconosciute e naruto, senza alcuna apparente pietà, lo schiacciò, riducendo in una macchia nera sul pavimento,

Tutti gli altri bambini fecero la stessa fine quando Sai, per la sorpresa, fece svanire la tecnica.

Shikamaru ebbe un lampo strano negli occhi, ma rimase fermo, scuotendo la testa, come a non credere a quello che stava pensando.

Sasuke, sondò la stanza, per vedere se la volpe non avesse ingannato tutti.

Notò l’ agitato chakra di Tsunade, come prima di lui aveva fato Nara, poi, proprio quello dell’ amico, quello calmo e scuro di Sai e, infine, quello azzurro e, stranamente, aranciato del suo consorte.

Ma non c’era nulla, o quasi, di strano in quell’ energia.

Si chiese se, tutte le sue supposizioni, non fossero altro che il frutto dell’ agitazione e della troppa prudenza.

Quando stava per decidere di entrare, il micio lo trattenne ancora una volta, mugolando come a dire ‘ non entrare, ti prego!’

E, proprio in quel momento, dalla finestra entrarono Ino, Shino, Hinata e Chouji, che sghignazzava dopo aver giocato un tiro a Kiba, che se ne stava ancora fuori.

“Ma allora è vero!” fece raggiante Ino,”Naruto ,sei sveglio!”

corse ad abbracciarlo, mentre un piccolo lampo di gelosia si sprigionava dal solitamente stoico Sai.

Anche Hinata si avvicinò, stringendosi timidamente al ragazzo, che sorrideva ma non diceva nulla.

“E’ vero? E’ vero?” continuava a ripetere Tsunade, estasiata.

L’ allegria era palpabile nella stanza, anche Sakura avrebbe voluto unirsi alla festa, ma ancora una volta venne trattenuta.

Poco dopo fece la sua entrata in scena Kiba, che si toglieva di dosso ei pezzi di terra molliccia.

“Idiota di un Akimichi! Che ti è saltato in testa di...” ma quando alzò gli occhi su Naruto, la sua espressione cambiò, prima un sorriso, poi un espressione sospettosa si alternarono sul suo volto.

Il naso del ragazzo fremette, annusando l’ aria.

Kiba fu seguito a ruota da Akamaru, che, appena entrò nella stanza, si mise a ringhiare, le zampe tese in avanti pronte all’ attacco.

“Che succede?” chiesero tutti.

In quel momento i due ninja dietro la porta entrarono, lasciando  che tutta la tensione del momento si dissolvesse.

“Sasuke!” sussurrò Naruto, scendendo dal letto su cui sedeva.

Il ragazzo camminò con passo veloce fino al moro, per poi abbracciarlo tenendolo per la vita, un pò intralciato dal ventre che sporgeva.

E poi lo notò:

L’ odore, quell’ odore aveva qualcosa di strano.

Dalla spalla del biondo, Sasuke lanciò un occhiata a Kiba, che annuì e strinse i denti.

“Tu non sei Naruto.”

 

 

Megasameru! Hashiru! Tatakau!

(svegliarsi! Correre! Combattere!)

 

Il corpo che lo stringeva si irrigidì un secondo, ma poi si rilassò di nuovo, staccandosi per guardarlo negli occhi. Gli sorrise, mostrando i canini leggermente allungati.

Si appoggiò in avanti di nuovo, fino a raggiungere l’ orecchio dell’ Uchiha.

“No, non lo sono.” nessuno sentì lo scambio di battute tra i due, nessuno notò nulla di strano.

Ma quando Sasuke si staccò di colpo dall’ altro uomo, si insospettirono.

“Uchiha! Che fai? così rischi di fargli perdere l’ equilibrio!” sibilò tsunade, afferrando naruto per le spalle.

“Quello non è Naruto, non lo avete ancora capito?”

“E chi dovrebbe essere?” chiese, sarcastica la donna.

“Quello è Kyuubi!” disse Sasuke risoluto.

Sempre sorridendo all’ indirizzò del moro, Naruto si girò verso la donna, cambiando completamente espressione, gli occhi gli si riempirono di lacrime e si strinse al petto prosperoso della ex Godaime.

“La volpe me lo aveva detto!” singhiozzò, falso. “Ha preso possesso di alcuni di noi!”

tutti ebbero uno scossone, mentre si guardano l’un l’ altro, alcuni con sospetto, alcuni con incredulità stampati sulla faccia.

“Non è vero, Tsunade! Non gli credere!” gridò Kiba.

Ma il falso naruto aveva già catturato la donna e tutti quelli che erano rimasti troppo a lungo nella stanza con il suo sguardo, e nulla ormai poteva essere fatto per cambiare la situazione.

“Ti credo, Naruto-chan, non ti preoccupare..” sussurrò Tsunade.”Chi è che è posseduto?”

“Sasuke, Sakura, Kiba e Hinata!” gridò Naruto, sempre piangendo. “Come ha potuto quella volpaccia?” chiese, falso melodrammatico.

“Catturateli!” fece la donna a tutti gli altri “scagionati”.

I ninja, non preparati sul da farsi, si fecero in due schieramenti.

Nonostante gli ordini, a nessuno di loro piaceva l’ idea di attaccare un compagno, un amico, per cui rimasero fermi un secondo di troppo.

I ninja accusati scapparono dalla finestra, al grido di “Venite!” urlato da Sasuke.

Gli altri li rincorsero, ma quelli erano spariti nel buio.

 

***

 

“Come mai la volpe non si è più fatta viva?” si chiese Naruto, ad alta voce.

“Non è melio cossì?” chiese Kodomo.

“No, chibi, non mi piace quando non so nulla di quello che la bestiaccia macchina, proprio no.” scosse la testa il biondo.

“Continuiamo a giocae?” domandò il bambino.

“Si, Kodo-chan, per il momento continuiamo”

I due ripresero a battere le mani l’ una contro l’ altra, cantando una canzoncina famosa come filastrocca.

Ad un tratto però, Naruto sentì uno strano macigno allo stomaco, e si strinse una mano sul ventre.

“Cosa?” chiese il piccolo.

“Non.. non so, mi fa male la pancia..”

“Fame?”

“No.. io non credo..”

“E cosa allora otochan?”

“Io...” mormorò.

Tirò un urlo quando uno dei suoi piedi iniziò a scomparire.

“Fai qualcosa, fai qualcosa!” strillò il bambino, sventolando le mani sul piede, come a volerlo spegnere.

Improvvisamente una lampadina si accese nella testa del biondo.

“I dieci minuti!”

“I..cosa?”

“Massì, te lo avevo detto chibi-chan, che la volpe doveva darmi dieci minuti di libertà!” si battè una mano sulla fronte mentre il suo ventre svaniva nel nulla.

“Non andartene, pa!”

“Tornerò presto, piccolino!” gli promise Naruto, scompigliandogli i capelli, quel giorno biondo cenere.

E, dopo poco, svanì.

Si risvegliò in una stanza, il suo primo pensiero corse a suo marito, probabilmente ancora a villa Uchiha, intento nelle sue ricerche.

“Sasuke, sto arrivando ‘ttebayo!” sussurrò nell’ oscurità.

 

***

 

Naruto cercò di scavalcare con agilità il cancello della villa, con il solo risultato di rompersi l’ orlo della veste e di graffiarsi una caviglia.

“Aiha, aiha!” disse a denti stretti, tenendosi un piede e saltellando un poco.

Alla fine optò per entrare da un buco della siepe, che si trovava nel lato disabitato della grande mansione Uchiha.

Sbucò in giardino, trascinandosi dietro un bel pò di rami spezzati e foglie.

Si stupì nel vedere che le luci della zona vecchia accese, e un leggero brusio provenire dal suo interno.

Camminò lentamente tra le foglie e la sterpaglia, ben attento a non ferirsi i pedi nudi con pezzi di ferro o altro, dimenticati da chissà quanto tempo, che sporgevano dal terreno.

Arrivato in prossimità della casa, si fece attento ed aguzzò l’ udito.

Si sentivano voci indistinte provenire dal piano inferiore, accompagnate di tanto in tanto da miagolii soffocati e da ringhi di un cane.

Dato che Sasuke non amava particolarmente i cani, suppose che con loro ci fosse Akamaru e di conseguenza Kiba e Hinata.

Aumentò il passo contento, sperando in una calda accoglienza.

 

***

 

“Maaaauuuwwww!” Neko-chan, moriva di paura, mentre un grosso cane cercava di azzannarlo al collo.

O almeno così lui pensava.

“Sta solo cercando di fare amicizia!”

Sbuffò Kiba., contrariato dall’ atteggiamento del felino.

“Si, amicizia, Akamaru vuole papparsi Neko, altro che!” sentenziò Sakura.

Hinata, non sapendo da che parte schierarsi, ma temendo per l’ incolumità dal gatto, lo prese tra le braccia e dichiarò finita la diatriba.

Di colpo, Akamaru, appiattì le orecchie e si mise il muso tra le zampe, tendendo il corpo verso la finestra, come se avesse sentito qualcuno arrivare.

Tutti i ninja nella stanza tirarono fuori le loro armi e aguzzarono i sensi, stando attenti ad ogni minimo rumore.

Crreek

“Chi può essere?” sussurrò Hinata.

“Tsunade?” propose Kiba.

“E’ impossibile, non si stacca mai dal corpo di Naruto.” rispose con disprezzo Sasuke.

“Hai ragione..” sopirò l’ Inuzuka.

Finalmente, la finestra si aprì, rivelando il giardino buio e tetro

lui si fa riconoscere grazie a akamaru e kiba

“E’ lui, Sasuke, è lui!” gridò Kiba, fermandogli la mano che teneva stretto il kunai”Guarda Akamaru!”

Il cagnolone si stingeva a Naruto, affondando il muso nella camicia medica leggermente stinta che il biondo indossava e mormorava soddisfatto del contatto.

“Lo riconosce!” strillò Sakura.

“Quindi..” mormorò Sasuke.

“Sono io, Sasu-chan” fece mesto l’ uomo.

L’Uchiha abbassò lentamente l’ arma e osservò in modo strano suo marito, quasi incredulo.

Poi si gettò verso Naruto, abbracciandolo con foga.

“Naruto,Naruto, Naruto!” gridò, attutito dalla stoffa che premeva sul suo volto.

“Sono qui, sono qui” cercava di rassicurarlo il biondo.

“Come...come sta il bambino?”

“Sta bene, è un maschietto...”

Hinata e Sakura avevano le lacrime agli occhi e si abbracciavano, evidentemente contente di essere diventate ufficialmente “zie”.

“Come stai?” chiese Naruto, spostando un pò il marito e sorridendogli.

“Ora sto bene” rispose Sasuke baciandolo.

Quando si staccarono, entrambi si rifiutarono di togliere il contatto visivo, come per paura che l’ altro scomparisse.

“Come hai fatto..”

“Ho stretto un contratto con la volpe...”

E il biondo spiegò a tutti, per filo e per segno, cosa la volpe gli avesse chiesto di fare e cosa lui avesse proposto.

“Quel mostro!” strillò Hinata.

“Com’è possibile che sia così spietato?” chiese Sakura.

“E un demone,cosa pretendevi?” sbuffò Kiba.

“Dicevo per dire!” si arrabbiò la rosa.

sasuke gli spiega la situazione

“Ora l’ importante è far rompere il patto al demone, poi al resto ci si penserà. Ho trovato questa pergamena, che dice come io o qualsiasi altro Uchiha possa  eliminare Kyuubi, ma io da solo non posso fare nulla..”

“Io so come fare!”

“E come?” chiese il moro, mettendo tutti in ascolto.

“Devi semplicemente attaccarmi quando lui ha il controllo, si sta coprendo bene, ma è per sempre un orgoglioso demone, se lo ferirai e lo insulterai, magari, lui dovrà rispondere e il patto sarà infranto.”

Tutti lo osservano con la bocca aperta.

“Wow, semplice ed efficace, come ha fatto a venir fuori da te una cosa simile?” scherzò Sasuke.

“Teme!” sbuffò Naruto, mettendo il broncio.

“Oh, dai, stavo scherzando, sei stato bravissimo a pensare una cosa del genere; una volta infranto il patto, come lo abbiamo fatto una volta, lo possiamo distruggere anche due, quel mostro a nove code!”

Gli shinobi risero, per la prima volta dopo tanto tempo, di gusto, per svariati minuti.

“OH!” gridò Naruto.

“Cosa?”

“I.. i dieci minuti!”

“Che cosa?”

“Il.. il demone, abbiamo pattuito che potevo avere il mio corpo solo.. solo per dieci minuti circa e.. temo stiano scadendo!” disse, tenendosi il ventre dolorante.

“No! Ma.. resta qui! Noi possiamo tenere a bada la volpe!”

“Pensaci, Kiba, creerei una guerra fra di noi e gli altri se rimanessi qui!” disse sconsolato il biondo.

“Ma..!”

“Niente ma” fece Hinata, risoluta,”Naruto ha ragione! Naruto-kun, come farai a tornare in tempo?”

“Ce la farò, a patto che parta subito!”

“Aspetta!” Sasuke lo afferrò per i fianchi e lo strinse a se per quanto il ventre dell’ altro glie lo permettesse. Si beò del profumo dolciastro ed estremamente famigliare che Naruto aveva.

 “Devo andare, devo andare!” disse Naruto, anche se tutto il suo corpo reclamava il contrario.

“Lo so, siamo dei ninja, ricordi? E qual è una regola fondamentale di uno shinobi?” chiese Sasuke, passando una mano sui fili d’oro che caratterizzavano la testolina bionda dell’ uomo.

“Non.. non mostrare i propri sentimenti..” rispose, la voce rotta, Naruto.

“Quindi? Forza e.. coraggio, finirà tutto per il meglio, vedrai!” lo spinse delicatamente fuori dalla porta, cercando di non pensare che quello che stava facendo era l’ esatto contrario di quello che avrebbe voluto fare.

Naruto fece un passo verso il buio, poi si incamminò nell’oscurità, il passo malfermo per il peso che gli premeva il bacino.

Arrivato in strada, decise che, forse, era meglio usare la tecnica dell’ evocazione, perchè, di questo passo, la volpe si sarebbe ritrovata nel quartiere Uchiha in mezzo ad una strada, e i demoni, si sa, sono i più esperti nel fare due più due.

Mise le mani per formare la tecnica, si preparò a raccogliere il poco chakra che ancora scorreva in lui, ed evocò una rana di dimensioni considerevoli, che lo prese subito in groppa senza fare toppe domande, constatando subito la situazione in cui si trovava.

“Io sono Gamaikachi. molto piacere”

“Io sono Naruto Uzu..Uchiha”

“Oh!” fece la rana sorpresa, cambiando il passo,” Jiraya-sama mi aveva parlato molto di te, lo sai? ora lo vedo molto poco, se ne sta sempre nel villaggio...”

“Ora è in missione esplorativa a Mizu, credo, magari fosse qui...” sospirò il biondo, appiattendosi contro la pelle squamosa e rugosa, in modo da creare meno attrito.

“Devo portarti da Tsunade sama, vero?”

“Esatto, e sbrigati, per favore, Gamaikachi-kun!” lo incitò l’ uomo.

Naruto sentiva che la volpe si stava risvegliando, infatti il suo corpo sudava copiosamente, la vista era annebbiata, e non riusciva a tenersi saldo sulla groppa dell’ anfibio.

“S-sbrigati..”

“Siamo arrivati!”

Gamaikachi saltò, con insospettabile destrezza, dentro la finestra aperta della casa di Tsunade, mentre Naruto chiudeva gli occhi stanchi.

La rana lo posò sul primo letto che trovò e scomparve, in una nuvoletta di fumo.

In quello stesso istante, il biondo tornava all’ interno di se stesso.

La volpe aprì gli occhi nel buio, immemore di quello che il corpo che ora possedeva aveva fatto.

Sorrise soddisfatta nel buio, osservando i corpi addormentati di quello che era diventato il suo piccolo esercito, prima su tutti un influente donna del villaggio.

Com’è strana la vita, si ritrovò a pensare... ha fatto di tutto per combattermi ed ora.. simpatizza?

Ridacchiò piano malignamente, mettendosi seduta, l’ alba non era lontana, e il suo piano non ra ancora del tutto compiuto.

 

***

 

Alle prime luci dell’ alba, gli shinobi si mossero nell’ ombra, cercando di mimetizzarsi nel fogliame che circondava la casa di Tsunade.

L’ abitazione sembrava tranquilla, il che faceva sperare che suoi abitanti fossero ancora tutti addormentati.

I cinque entrarono furtivi in casa, passando davanti alla camera da letto e appostandosi davanti alla porta.

Tutte le luci erano spente.

I ninja entrarono, non facendo alcun rumore, fimo a trovarsi tutti dentro la stanza dei loro amici addormentati.

Sasuke cercò di non pensare a cosa stava per fare, a chi stava per attaccare.

Si concentrò sulla propria mano sudata, sul battito del suo cuore, sull’ aiuto che i suoi amici stavano per dargli, sul suo bambino non ancora nato e, sopratutto, a lui, Naruto.

Stinse i denti e si buttò sul corpo disteso sul letto.

 

 

Ce l’ ho fatta, ho finalmente ho  pubblicatooo!!!

Ho messo ben 2 capitoli, per scusarmi del ritardo MOSTRUOSO e ringraziarvi della vostra comprensione: Arigatou gozaimasu!!!

Non mi dilungo in scuse e sproloqui vari e vi lascio subito alle risposte ai commenti!

 

silgree89: Grazie ^O^, sono contenta che il mio capitolo ti sia piaciuto!

Sasuke e Kodochan sono davvero bravi quando vogliono e, si sa, gli Uchiha sanno darsi da fare XD E, si, avevi ragione, quello non era naruto ma la volpaccia! Almeno ho fatto come desideravi (anche se un pò in ritardo) e Naru e Sasu si sono rincontrati *yay!*

Baci e alla prossima!

 

fri: Ciao carissima! ^_______^ Io sto alla grande, anche se questo pc mi farà venire i capelli tutti bianchi prima o poi! Grazie, comunque, sono contentissima di sentire che il capitolo ti è piaciuto *arrossisce*

Riguardo a Sasuke kun.. beh, quando va in crisi ci va in grande stile, non riuscendo nemmeno ad aprire le porte! ( senti chi parla, quella che quando scrivono spingere, lei tira! NdSasu) (ma ti stai zitto? ndPollon)

Ebbene si, Neko sarà ufficialmente adottato dalla famiglia Uchiha, anche perchè, di questo passo, dubito che il felino si vorrà staccare mai più da Sas’kè!

Tsunade non ha i prosciutti davanti agli occhi, ha direttamente il suino intero! e’ così accecata dall’ amore per naruto che neanche se le sbattono in faccia la verità lei ci crede!

In quanto al bambino, in linea temporale dovrebbe mancare circa un mese, per cui di tempo per far soffrire tutti i lettori ne ho un bel pò! -_^

La volpe è.. beh, bisex, da quanto ho capito, nel senso che è un pò l’ uno, un pò l’ altra, come nel mito della perfezione greca! XD

E il povero Naru non può fare nulla, ora come ora, ma vedi appena la volpe gli lascia i suoi dieci minuti.. ne combina di tutti i colori!

Heheh, almeno la storia del sorriso strano ti ha incuriosito! ^____________^ tantissimi grazie per la recensione e i complimenti, a presto (spero)! *kissu*

 

 

ryanforever:  Ahem.. no.. in realtà è stata la volpe a prender possesso del corpo di Nacchan... T_T *odia dare brutte notizie* ma, infondo sono contenta che tu non l’ avessi capito, almeno mi tiro su un pò il morale, sono sempre così prevedibile!

Così almeno hai visto che cosa hanno combinato tutti no?

Kiss e alla prossima! ^___^

 

krikka86: E fai bene a preoccuparti, hai visto? La volpaccia ha tirato un altro dei suoi brutti scherzi! è_________é

Riguardo al discorso tra Naruto e Kodomo, il bambino si riferiva all’ Hokage di cui Naruto non aveva ancora parlato (perchè per come la vedo io, Naruto ha spiegato la storia di tutti gli Hokage a Kodomo, tranne che del quarto), mentre Naruto dice a Kodomo che ha lo stesso temperamento di Tsunade, per fargli un complimento. E’ una spiegazione un pò contorta, lo so XD

Nella frase che hai citato c’è stato un errore mio, lo ammetto, intendevo dire: “ .. o il suo eventuale contenitore” senza la “e” di mezzo” abuo0namela, per questa volta, che ogni tanto scappano anche a me le vocali ^_____^

Comunque tante grazie per il commento e al prossimo capitolo!

 

Regina Oscura: Oh, si, mi è piaciuto molto descrivere quei due come molto affiatati, in modo che potessero contrastare meglio la volpe, come è successo in questo caso. Ti dispiace per Kyuubi? Beh, sei la prima che me lo dice! (e sarebbe pure ora che qualcuno riconoscesse gli sforzi di una povera volpe! ç_______ç Nd Kyuu) (zitta, falsa piagnucolona! NdPollon) Ah, e per Tsunade.. si, mi sa che è proprio la sua prima volta XD Shizune, credimi, non credeva alle sue orecchie quando ha sentito la notizia! XD

Grazie del commento e alla prossima!

 

E un enorme abbraccio a voi pazientissimi preferiti!!! Vi lovvo tutti!!!

 

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Capitolo 10
*** 10 - Hitsuyou na bujoku ***


Hitsuyou na bujoku

 

 

 

Il kunai affilato si mosse in modo rapido e preciso, ma evidentemente non intenzionato a ferire, forse neanche in modo lieve, l’ avversario.

Sasuke spinse il peso del corpo in avanti, mentre vedeva la figura bionda davanti a lui alzarsi di scatto e provocare, di sicuro non per errore, la caduta di una lampada da tavolo, che si frantumò in mille pezzi sul pavimento in legno.

“Che succede? Che succede?” le urla di sorpresa che ne seguirono, furono la chiara prova che tutta la casa si era svegliata al rumore e che erano già tutti pronti a combattere.

Naturalmente il gruppo che era entrato era preparato all’ accoglienza, e sapevano tutti che dovevano solo tenere gli altri lontano da Naruto e Sasuke, in modo che il moro potesse ferire e schernire il demone per far si che lui lo attaccasse.

Tsunade si mise subito in prima fila davanti al biondo, estraendo in rapida sequenza vai shuriken e altri oggetti acuminati che doveva aver preparato la sera prima.

Shikamaru la bloccò con la tecnica dell’ ombra, ma Sai lo attaccò da dietro, mentre Sasuke prendeva l’ iniziativa evitando altri attacchi.

Prese da parte Naruto, mentre Sakura e Ino lottavano senza sosta già da alcuni minuti e iniziò:

“ Stupido demone, che cosa credi idi fare? Siamo in maggioranza numerica, siamo tutti ninja preparati e tu non riuscirai a portare a termine il tuo piano!” sibilò Sasuke.

“Tzc! Lo dici solamente perchè sai che perderete e vuoi che io mi arrenda prima, credi che io sia stupido?” la volpe si mosse e sferrò un attacco di lato che fece si che Sasuke non potesse continuare a parlare.

“Nessuno saprà che io sono il grande demone Kyuubi!”

“Grande demone! Figuriamoci, ti fai imprigionare così facilmente che credo che persino monocoda riuscirebbe a batterti oramai!”

La volpe non diede segno di essere stata colpita dalla frecciatina, ma il suo modi di attaccare si era fatto impercettibilmente più rude, pur mantenendosi stabile.

L’Uchiha pensò, proprio in quel momento, che Naruto una volta gli diceva, che quando si arrabbiava era molto meno aggraziato nel modo in cui combatteva.

Ovviamente in quel momento non ci aveva fatto caso, lo aveva semplicemente colpito in mezzo allo stomaco con un potente sinistro e si era ritirato in un silenzio incazzato da “se-lo-ridici-non-sarai- più-in-grado-di-camminare-come-prima”.

Però, ora che ci pensava non è che il biondo avesse sbagliato di molto.

Pensò che, per qualcuno come Kyuubi, essere insultato nell’ orgoglio era la cosa migliore per far si che perdesse le staffe.

Si preparò a fare un’altra battuta tagliente, quando sentì un urlo di dolore perforare l’ atmosfera.

“AAAAHHH!!” l’ urlo proveniva da Hinata, che era stata attaccata da Sai, con uno sei suoi enormi leoni d’ inchiostro.

Il ragazzo sembrava essere, per un momento uscito dal suo stato di trance e guardava la ragazza,come indeciso se aiutarla o no.

“Occupati degli altri ora, SAI!” urlò Tsunade, che cercava di colpire Shikamaru aiutata da Chouji, un altro di quelli che si stava rendendo conto di non essere proprio padrone delle sue azioni.

Lui si voltò senza proferir parola e andò ad aiutare Ino, che se la stava cavando fin troppo bene.

Si vedeva, in ogni caso, che nessuno di loro aveva la vera intenzione di fare del male ai cosiddetti “nemici”.

Sasuke si fiondò da Hinata, lasciando Naruto chiuso nella stanza adiacente in cui stavano lottando.

La Hyuuga perdeva sangue dalla bocca, e rantolava in cerca d’aria.

“Ah. coff,coff...ah..” sibilava, cercando di stare seduta.

“Resta ferma Hinata! Ti ha presa ai polmoni e alla parte superiore dell’ addome, se ti muovi potresti peggiorare la situazione! E per ora Sakura non è in grado di curarti!” mentre cercava di sollevarla per  toglierla dal mezzo della stanza, la porta di fianco alla stanza volò via scardinata dal calcio della volpe che, nonostante costretta da quel ventre prominente, aveva ancora una discreta agilità.

Si gettò su Sasuke e cercò di morderlo per lacerare qualche arteria principale.

“Shikamaru!” urlò Sasuke.

In quel momento il ragazzo smise di combattere sistemò le mani per formare la tecnica dell’ ombra.

Riuscì a bloccare tutti gli avversari nella sua stessa posa, mentre permetteva agli altri di sfuggire.

Kiba prese in braccio Hinata e con un balzo fu fuori dalla finestra.

Sasuke rimase per ultimo, fissò negli occhi per un lungo instante Naruto, o meglio, la volpe.

“Tu non vincerai.” sibilò, con tutta la cattiveria e il risentimento che provava.

La volpe curvò le labbra in un sorriso e cercò di liberarsi dalla tecnica, ma Sasuke se ne andò.

Shikamaru si avvicinò alla finestra e, guardandosi in dietro, lasciò la tecnica.

Subito, il cane che avevano evocato lo prese in groppa e lo portò nel bosco, lontano dalle armi che vennero immediatamente scagliate e dalle urla di Tsunade.

 

***

 

“E’ stato un fiasco totale!”

“Non è vero!”

“Ma  Hinata!”

“Io l’ ho curata!”

“Ne resterà segnata a vita, Sai era un suo amico!”

“Guarda che è anche amico mio!”

“Ma a te non ha cercato di staccare la testa!”

 “La smetti di fare l’ iperprotettivo?”

“Non faccio l’ iperprotettivo!”

“Si!”

“No!”

“Si!”

“No!”

“SI!”

“Basta!”

Era da ben dieci minuti che Sakura e Kiba litigavano, fuori dalla porta dove Sasuke aveva deciso di lasciarla riposare dopo che la rosa l’aveva curata con il suo chakra speciale.

In quel momento era stato proprio l’ Uchiha ad uscire e a metter fine alla discussione.

“Basta! Lo so, non avrei mai dovuto metter così fretta a nessuno, Hinata ha rischiato la vita, se Shikamaru non fosse stato dalla nostra parte probabilmente non saremmo neanche riusciti ad uscire, io non ho concluso nulla e Kiba  ha tutte le ragioni. Sapete che sono uno che odia avere torto, per cui se dico ciò è perchè è solo la pura verità.” si fermò, chiaramente spossato dalla lunga ammissione.

Nel frattempo i due litiganti erano rimasti in silenzio, basiti.

Aprì la porta della Hyuuga e si voltò a guardarla, per poi riprendere:

“ Voi rimanete qui, io mi preparerò per una settimana o poco meno e tornerò all’ attacco. Da solo.

Ce la posso fare, basta solo un poco di organizzazione, Mi rendo conto di aver chiesto troppo da voi in questo periodo, infondo,Naruto è una sola persona, mentre voi siete in molti e sacrificare tutte queste vite per una sola non è una proposta accettabile."

Entrambi i due stavano per ribattere, quando si sentì una voce provenire dalla stanza da letto.

“Non dire scio-sciocchezze, Uchiha-kun!” il tono voleva essere minaccioso e scherzoso assieme, ma il poco volume e il balbettio rovinavano l’ effetto.

“Hinata!”

Kiba corse assieme ad Akamaru nella stanza e si mise al capezzale della ragazza, che aveva da poco ripreso conoscenza.

“Uff, Kiba-kiba-kun, sto bene, voglio solo che Sasuke-kun mi ascolti un attimo.” disse la giovane.

La rosa e il moro si avvicinarono al letto, e Sasuke si mise in ascolto.

“S-sentimi bene, Na-naruto è un nostro amico e-e per di più aspetta anche un bambino, no-non ho intenzione di rinunci-ciare a mio nipote e al mio migliore a-amico, solo perchè tu non hai fegato!” lo guardò con il miglior sguardo di sfida sapesse fare.

“E io combatterò!” sentenziò, un barlume della potenza Hyuuga che le lampeggiava negli occhi.

Kiba la fissava come se, d’ un tratto, fosse diventata pazza.

Sakura era a bocca aperta, non aveva mai visto la piccola Hinata così combattiva!

Ma,si sa, bisogna sempre guardarsi dai piccoli,possono riservare delle gradi sorprese!

“Tu stai scherzando, presumo!” ringhiò quasi Kiba” non uscirai da questa stanza almeno per il prossimo mese!”.

Kiba mostrava i denti e Akamaru aveva il muso premuto sul fianco del suo padrone, tenendo un lembo di stoffa per evitare che lui facesse qualcosa di sconsiderato.

“N-no, Kiba-kun, io devo combattere!”

“E invece no! Non sei obbligata!”

Sasuke si fece avanti, appoggiando una mano sulla spalla di Hinata: “Kiba ha ragione, non sei obbligata a fare nulla e io sono perfettamente in grado di fare...”

“Oh, e finiamola con questo ‘e io sono capace e io ci riesco e io faccio da solo!’ Lasciati aiutare per una volta, Sasuke!” questa volta fu Sakura a parlare, spazientita  dal fatto che, nonostante la timida ragazza avesse fatto la sua scelta, quei due continuassero a decidere per conto suo.

Infatti, espresse il suo pensiero, mani suoi fianchi e cipiglio arrabbiato.

“Ed ora, posso dire con sicurezza che Hinata sarà del tutto guarita tra due giorni, senza pericolo di ricadute!” disse, battendo un piede a terra.

“OH e va bene!!!” urlò Kiba, uscendo dalla stanza.

“Uff.. gli passerà...K-kiba-kun è fa-fatto così” disse Hinata, incrociando le braccia.

Sasuke, nel frattempo, restava in silenzio, le mani protese sul balcone della finestra, mentre guardava il sole, che cominciava a scaldare i campi e le case.

 

***

 

Erano passati due giorni dalla discussione, e tutto sembrava appartenere ad un cassetto del passato. La tensione, sopratutto sopra alcuni argomenti, era palpabile, ma tutti cercavano di fare il possibile per appianare le divergenze.

Il mattino seguente era previsto il secondo attacco, e Kiba sembrava sul punto di esplodere per il risentimento che covava contro il resto del gruppo, quasi lo avessero tradito.

Il fatto era che, quando era andato a lamentarsi da Shikamaru, quest'ultimo gli aveva risposto che, nonostante tutto, per una buona strategia aveva bisogno anche del Byakugan e, a meno che non andare in giro per un mense intero in cerca di Neji, in missione Ambu in un luogo non precisato, l’ unica era lei.

E il ragazzo cane aveva dovuto cedere.

Così la sera del secondo giorno, fremevano i preparativi per il secondo attacco.

“Allora” iniziò Shikamaru “ ci porteremo all’ esterno della casa mentre è ancora buio, avranno messo trappole di ogni genere, per cui Kiba annuserà l’ aria e Akamaru controllerà superficialmente il terreno. Successivamente, ci avvicineremo all’ abitazione, e Hinata la analizzerà col Byakugan per capire dove si trovano Naruto e Tsunade, sicuramente saranno circondati dagli altri, ma dubito che resteranno nella stessa stanza. Poi, io, Sakura e Kiba divideremo gli altri da Naruto, mentre Hinata cercherà di aiutare Sasuke.” si voltò verso l’ Uchiha, che lo guardava fra il semi-ammirato e  il diffidente.” E tu Sasuke tenta di puntare sull’ orgoglio del demone, da quello che so sei piuttosto bravo con le parole.” e, detto questo, cominciò a controllare le armi che ancora aveva nella sua riserva.

 

***

Un basso ringhio si levò dall’ oscurità e due figure, nonostante ci fossero abituate, sobbalzarono e si svegliarono dal loro pisolino.

“Che crede di fare?” disse il demone Kyuubi, apparendo dall’ ombra a denti scoperti, per una volta più simile ad una volpe che ad un umano, pur mantenendo fattezze antropomorfe.

Naruto poggiò le mani sulle inferriate, mantenendosi serio.

“Chi?” chiese, in tono falso innocente.

“L’ Uchiha!” ringhiò la volpe, la rabbia che esplodeva negli occhi.

“Io?” chiese, ancora più innocentemente il biondo.

“GRRAAAAAH! Non tu! Il tuo caro maritino mi ha attaccato due giorni fa!” si ricompose, respirando a denti stretti. “ Ma glie la farò pagare... prima a lui.. e poi a te...” e, detto questo, si sporse afferrando per la gola Naruto che, per la sorpresa, non si era scostato, e ora tentava di togliere quelle mani che finivano con degli artigli appuntiti dal suo collo.

“Ah! La-lasciami! Ah!” la volpe premette ancora di più le lunghe falangi, lasciando fuoriuscire il chakra e provocando ustioni rossastre e sfrigolanti su tutta la gola.

Il biondo cercò di pestare un piede alla volpe e di prenderlo a calci attraverso le sbarre, ma senza risultati.

Dopo alcuni, interminabili, minuti, la volpe lo lasciò, sogghignando.

Ma non era ancora finita.

“Questo era per quell’insignificante umano la fuori... questo è per te..” protese una braccio nella cella che conteneva i due prigionieri, mentre Naruto si accasciava al suolo tenendosi il collo ferito, una smorfia di dolore sul volto.

“Aaaaaah! Oto-chaaaaa!” Kodomo strillava, agitando le piccole manine verso il biondo,mentre una mano invisibile fatta di chakra lo trascinava verso le sbarre.

“Nooh!” sibilò piano Naruto, incapace di sforzare oltre la gola. Si mise in piedi, malfermo, e si pose tra la cella e il piccolo che, appena si scontrò contro il petto del genitore, ci si strinse contro, mentre la potente energia trascinava entrambi.

Quando i due sbatterono contro le inferriate, una risata si levò da Kyuubi che, non si sa come, fece in modo che il chibi sfuggisse dalle braccia di Naruto e che finisse fra le sue.

Lo afferrò con entrambe le braccia e lo posò in modo da cullarlo fra di esse, poi, con uno scatto fulmineo, mise una delle sue mani sugli occhi del piccolo, che sobbalzò.

“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHH!” l’ urlo che fuoriuscì da quella piccola bocca fu come un ulteriore scarica di pugni per Naruto, che iniziò ad agitare braccia e gambe fuori dalle sbarre, urlando cose insensate in mezzo ad epiteti di ogni genere contenenti ‘demone’ ‘Kyuubi’ ‘volpe’ nel mezzo.

Il piccolo corpicino era preso dalle convulsioni, e la voce si affievoliva sempre di più fino a diventare un singulto quando calde lacrime scorsero fino ad inzuppare la mano, ancora stretta sugli occhi del bambino, della volpe.

“Lascialoooooooooooooooo!” urlò Naruto.

Il demone, ancora una volta rise, ma fece come gli era stato detto.

Rilasciò Kodo-chan. che cadde dritto fra le braccia di Naruto, che lo mise al sicuro, stringendolo a se.

“Sei un mostro!” urlò Naruto.

“Oh? Che sono tutti questi complimenti di colpo? Hai deciso che invece di combattermi vuoi unirti a me?” lo sbeffeggiò la volpe.

“Vattene!”

“Si, ora me ne vado... ho la netta sensazione che rivedrò presto il tuo caro maritino... E, perchè no? E’ meglio che lo faccia vedere anche a te..” e,così dicendo, mise una mano a terra e creò una superficie riflettente, che mostrava la stanza in cui attualmente dormiva il corpo di Naruto.

Subito dopo,sparì.

Naruto cullò distrattamente Kodo-chan, sussurrandogli frasi confortanti mentre questo non la smetteva di tremare, gli occhi sbarrati.

“Shh, chibi, sssh, è finita...” sussurrava.

Ma il piccolo non dava segni di muoversi dal suo stato di trance.

“Che ti ha fatto?” chiese, rabbioso, il biondo, stringendolo più forte a se. “Maledetto!”

“Uh, uh.. brutto.. ah, tante figure.. brutte..ah!” finalmente, Kodo-chan, sbattè le palpebre, mettendo le manine a pungo.

“Ti ha fatto vedere delle brutte scene?” chiese, incredulo, Naruto.

“Tutti.. morti.. ah.. sangue.. e poi Kyuubi.. ah!” si coprì gli occhi con le mani, singhiozzando piano.

“Su, su, hai visto no? Era tutto finto.. e poi.. papà l’ ha fatto infuriare, il piano funziona anche grazie a te..”

Il chibi tremava ancora, ma tolse i pugnetti dal viso e smise di piangere, solo ogni tanto qualche singulto sfuggiva al suo controllo.

Naruto si sorprese di quanto il piccolo, quel giorno moro, avesse sotto controllo tutte le sue emozioni, ma si ritrovò a pensare che, per come era Sasuke, era già fortunato che non fosse una maniaco ghiacciolo insensibile.

Sorrise un poco e, anche se la gola gli faceva un dolore da star male, si posizionò tranquillo con il bambino, per vedere come se la sarebbe cavata il SUO maniaco.

 

***

“Etchu!” starnutì piano Sasuke, una mano davanti al viso.

“Oh, Sasuke, non azzardarti ad ammalarti proprio adesso!” lo rimproverò gentilmente Sakura, per stemperare un pò la tensione che si era creata.

“Non sono ammalato, mi è capitato solo una volta di avere la febbre, e avevo dodici anni.” sbuffò, Sasuke, ricordando i bei tempi in cui le infermerine dai capelli biondi come cura elargivano baci (Piccolo ricordo di “Tonari ni Aru Taion”-Il mio vicino ha la febbre- un doujinshi molto carino NdA)

“ E lo spero bene, Uchiha, altrimenti vedrai dove ti morderò sei ti becchi un raffreddore!” minacciò Kiba che era passato, con velocità allucinante, da tolleranza a sottile odio verso l’ Uchiha.

Cosa che quest’ultimo ricambiava cortesemente.

I ninja si disposero nelle varie posizioni, stando bene attenti a fare il meno rumore possibile, del tutto inconsapevoli che Kyuubi, in stato di allerta, sapeva benissimo del loro arrivo, anche se non conosceva l’ ora esatta in cui avrebbero attaccato.

“Siete pronti?” chiese Shikamaru.

“Hai!” le voci si udirono flebili nell’ aria.

“Hinata, vai!” la ragazza si mosse precisa, attivando il Byakugan e scannerizzando la casa.

“Due al primo piano, Tsunade,  Chouji e.. sembra Ino.. sono tutti in una stanza del secondo,  dietro si trova Naruto.. .”

“Kiba?”

“Finito! Cinque trappole neutralizzate e Akamaru ne ha trovate altrettante, sto togliendo questa illusione ma si sta rivelando più complicato del previsto...” sbuffò il ragazzo.

“Ti aiuto io..” rispose Sakura, sostandosi dalla sua posizione, mentre Nara sbuffava su ‘ posizioni da mantenere ’ e ‘e io che parlo a fare ’.

Alla fine, non senza qualche difficoltà entrarono.

Sasuke e Hinata salirono al secondo piano, ma, all’ ultimo momento, quest’ultima lasciò il posto alla rosa, scendendo alle spalle di Kiba.

“Sei sicura, Hinata?”

“S-si, Sakura-chan, vai tranquilla.” rispose, mentre già uno scoppio si udiva da infondo le scale.

I due salirono le scale, non preoccupandosi molto del rumore che creavano, perchè sapevano bene che, con tutto il caos che c’era di sotto, l’ effetto sorpresa non serviva a nulla.

Sasuke attivò lo sharingan, e mise in guardai Sakura:

“Ino è già pronta, appena cercheremo di varcare la porta, cercherà di usare la sua tecnica, credo prima su di me che non su di te,  ma non ne sono del tutto certo, lascia che provi a fare una cosa...”

L’ Uchiha posizionò le mani, fino a formare una perfetta copia di se stesso,  sicuro che, dato che era sola e concentrata in un attacco con un Genjutsu , la ragazza bionda non avrebbe certamente fatto caso a chi gli si parava davanti.

Brutta tattica.

“Ah!” la ragazza fece un urlo vittorioso appena vide Sasuke varcare la porta, ma spostò la sua attenzione sul ragazzo ancora nascosto, puntando verso di lui e attuando la sua tecnica.

 

“Vai, Sasuke!” urlò la rosa, mentre il vero Uchiha, che si era finto la copia da sacrificare, scattava verso la porta ed entrava nella stanza dietro la ragazza.

“ E ora a noi due!” sorrise Haruno, felice di avere un buon confronto come una volta con la sua vecchia amica, nonostante le prerogative.

 

***

 

Sasuke aprì la porta, trovandosi davanti un sorridente Naruto, seduto sul letto in attesa.

“Oh, qual buon vento, il mio caro maritino è venuto a farmi visita? Per caso vuoi venire a fare i versi e le faccine alla mia pancia come fanno di solito gli umani?” ridacchiò la volpe.

Sasuke digrignò internamente i denti, ma fece finta di nulla e sorrise a sua volta.

“Volentieri, micetto, ma se non lo faccio che fai? Mi soffi contro? Uuh, sto letteralmente tremando, mio signore di sesso indefinito, re degli imbecilli da una a nove code!” Lo sbeffeggiò tagliente.

All’esterno, potevano sembrare delle offese da bambini, ma, per esperienza, sapeva che, più grande era l’ ego, più piccola era la persona, e lo aveva imparato a sue spese.

La volpe strinse i denti, fino a quasi spaccare il labbro inferiore che, sotto la spinta dei canini sproporzionati, si lacerò di colpo, producendo un rivoletto di sangue che colò lungo il mento del ragazzo.

Come si permetteva?

Come osava quell’ umano di bassa lega!

Si ricompose appena in tempo per ribattere:

“ No, però potrei provare a staccarti la cosa che ha creato questo “ si indicò la pancia rigonfia “a morsi, che ne dici?”

Sasuke estrasse un kunai e lo puntò lentamente alla gola del nemico.

“Peccato che io non possa dire lo stesso... si da il caso che io ci TENGA a quella particolare parte..”

 

***

 

All’interno del corpo di Naruto...

“Di che sta parlando Sasuke-otosan?” chiese, innocentemente il chibi, con gli occhi ancora un pò lucidi, ma calmo tra le braccia di Naruto.

“Niente, chibi-chan, il papà scherza, come al solito fa...” poi, più a bassa voce “.. il pervertito anche nelle situazioni di pericolo!”

Misteriosamente, una volta che Kodo-chan si era  calmato un pò, aveva posato le sue manine sul collo di Naruto che, pur rimanendo ustionato, non aveva più sentito dolore da nessuna parte.

Strinse a se il piccolo e gli mise le mani appena sotto le rosee orecchie in modo da prevenirlo da altre parole ‘poco consone alla sua età ’ che suo padre avrebbe potuto pronunciare, probabilmente completamente dimentico del fatto che, poco prima ne aveva dette una buona quantità anche lui.

 

***

 

“Ah...allora mi vedo costretto a interromper il nostro gioco, in mancanza di un  offerta migliore...” ancora una volta Kyuubi sorrise, poi prese di colpo il braccio di Sasuke e lo sostò verso l’ alto, in modo da farlo cadere all’ indietro sulla schiena.

L’ Uchiha non si fece sorprendere più di tanto e, mentre veniva tirato in aria creò un clone che fece andare sotto il letto, mentre lui atterrò, senza farsi un solo graffio, sul pavimento antistante.

Intanto Kyuubi aveva mosso le mani per creare la tecnica della moltiplicazione e con un “henge” semi-sibilato, aveva creato cinque cloni che avevano afferrato Sasuke, le mani ancora strette come se stesse per effettuare una tecnica.

“E’ così facile prenderti, Uchiha...” mormorò, scimmiottando la frase dettagli un paio di giorni prima e ghignando come sempre, la volpe a nove code.

Passò un unghia appuntita sul volto del moro, che sorrise e, in una nuvoletta di fumo, scomparì.

“Sono sotto il letto, genio di una volpe, si vede come, pur non lavorando da solo, tu non riesca nemmeno a distinguere una copia da un originale.” lo sbeffeggiò Sasuke.

La volpe ringhiò e fece scomparire tutte le copie, mentre la sua vista prendeva una strana colorazione rossastra.

“Uno a uno Uchiha, io e te, solo!” disse.

Senza aspettarsi una risposta, il demone si avventò sul corpo disteso a terra, ottenendo come unica risposta, uno sbuffo di fumo, che preannunciò il disfarsi della tecnica.

“Ti ho fregato, idiota, non sei nemmeno capace di vedere gli inganni, mio signore delle illusioni ottiche.” lo riprese Sasuke, spostandosi di lato per evitare un eventuale attacco diretto. Lo aveva fatto infuriare, ma doveva aspettare a farsi colpire quando la volpe non avesse avuto più un briciolo di controllo, in modo da poter scappare velocemente.

Quando quest’ultima attaccò, si sentì un boato provenire dal piano inferiore, che fece tremare le pareti, ma che non distolse i due dai loro differenti propositi.

Sasuke schivò un paio di colpi, prevalentemente scagliati quasi trattenendo il chakra, come a dimostrargli che, per senza la sua naturale abilità, era in grado di batterlo.

“Che stai facendo? Mi hai preso per un gomitolo di lana?”  si sforzò di ridere il moro, pur mantenendosi concentrato.

Certo, la volpe era semi fuori di se, ma era pur sempre un potente demone.

“Io non gioco, Uchiha, e quando la tua testa si ritroverò ad un paio di metri da qui senza il tuo corpo, lo vedrai!”

Ma Sasuke aveva lo sharingan dalla sua e, nonostante tutto, era ancora abbastanza forte da respingere gli attacchi rabbiosi dell’ animale.

Questo era solo per il fatto, oltre a quello di essere un Uchiha, che la volpe non era che semi lucida, quindi non in grado di elaborare strategie che, di sicuro, lo avrebbero fatto piegare.

Lei, era sempre stata abituata ad avere la ‘preda’ ai suoi piedi che imploravano pietà dopo poco, rari erano stati gli avversari che l’ avevano tenuta impegnata e, di certo, non l’ avevano sbeffeggiata in quei momenti.

Il demone vedeva tutto rosso, non capiva quello che stava facendo, la sua mente era impregnata da un solo, illogico ordine: “Uccidere”.

Si mise in poszione aquattata, tenendo il busto inarcato e facendo spuntare una coda di chakra rosso fuoco, che spedì con la rapidità di una frusta verso il suo avversario, che si scansò appena in tempo.

“Povera illusa..” ‘ancora un attimo.. pensò Sasuke ’ “oramai i tuoi poteri sono inutili!”

Il ringhio disumano che scaturì, fu la prova evidente che Kyuubi non aveva più il controllo di se, ed era tornata alla fase del suo istinto animale.

‘Via!”

Si scagliò, di sua spontanea volontà su di essa, un braccio davanti al volto, come a simulare un tentativo disperato di difesa.

Ma nulla era lasciato al caso.

Voleva che la volpe, accecata dall’odio, lo ferisse senza ucciderlo, ma nel frattempo, si sentisse abbastanza potente da  volerci giocare un pò, in modo da lasciarlo andare dopo il primo affondo.

E così fu.

Mentre Sasuke arrivava a portata di artiglio la volpe mostrò i denti, e gli diede una zampata che provò una lacerazione dal gomito fino al polso, e quasi subito questa cominciò a spruzzare sangue.

Trionfante, il demone rimase con la mano a mezz’aria, sorridendo.

“Che cosa dicevi Uchiha?”

“Che ti ho fregato un altra volta..” gli disse, guardandolo da sotto il ciuffo, che gli era sceso fino a coprire gli occhi, Sasuke.

 

***

“OTO-SAAAAN!!” il piccolo bimbo si sporse verso la polla riflettente che la volpe aveva creato, come ad afferrare la figura del padre, che si avvicinava sempre di più.

“Fermo, Kodo-chan!!!” gridò Naruto, afferrandolo saldo. “Così ti farai del male! Se cadi potresti sbattere la testa o peggio!” lo ammonì, riportandolo in mezzo alle sue gambe intrecciate.

“Ma..ma!”

“Tranquillo, quell’ uomo lì, sai il fatto suo” sentenziò Naruto, saputo. “ E sta solo seguendo il piano.. non si farà troppo male.. almeno spero..”

I due assistettero alla scena della finta resa di Sasuke col fiato sospeso, il bambino tra le braccia di Naru tremava, quasi inconsciamente, essendosi affezionato all’ uomo di cui spesso suo padre parlava.

Entrambi trattennero il respiro all’ impatto, spaventati dal sangue che vedevano sgorgare dal profondo taglio, ma si rilassarono un poco quando videro che Sasuke non aveva perso  la sua spavalderia e che non rinunciava alla sua battuta.

Il biondo tirò un sospirò di sollievo, mentre sentiva un bruciore alla mano.

Si guardò il palmo e notò come il simbolo che vi era tracciato, stesse scivolando sul suo polso come liquido, e venisse pian piano a scomparire, senza lasciare più traccia.

“Ce l’ ha fatta...” sussurrò, incredulo

“Che, Oto-chan?” chiese il bimbo, sempre sporto verso la polla.

“Il sigillo è sparito!” gridò Naruto trionfante, sollevando da terra il piccoletto.

I due iniziarono  saltellare  allegri, anche Kodo-chan si era fatto prendere dall’ euforia del momento e rideva, di una risata chiara e cristallina.

Appena si fermarono, Naruto guardò il bambino per un lungo istante.

Poi, d’improvviso, sbarrò gli occhi e impallidì.

“Oto-chan? Che hai? Sono sporco da qualche parte?” domandò il bimbetto, toccandosi la fronte, perplesso.

“Chibi-chan? Da.. da quando hai lo sharingan?”

“Il..cosa?”

 

 

 

Ecco a voi un altro capitolo!  Che significa: insulti necessari.

Si, si, sono ancora viva --____--

Tutti: davvero?

Eh, si, la dovrò finire prima o poi questa storia no?

Tutti: ma anche no..

Ah, senti, signor  Tutti, la smetti di fare il bastian contrario?

Tutti: no.

E te pareva ---____--

Comunque non vi pare che sia Sasuke che la volpe abbiano riso un bel pò in questo capitolo? A me si! XD

Ah, Tsunade non è apparsa nella camera di Naruto, perchè era ancora di sotto a discutere per il prossimo attacco di Sasuke!

Tutti: e basta, rispondi ai commenti!

Ma ti vuoi stare zitto??? è_________é

E ora la risposta alle vostre recensioni!!

 

krikka86: Ho  aggiornato presto? Ma se vi ho fatto aspettare una marea di tempo! Eh, ricordo i bei tempi andati in cui pubblicavo ogni settimana..* si perde nei ricordi* E, si, i gatti riescono a fare salti anche di due metri e mezzo *fa la sapientona* e si vede di fatti che fine ha fatto il piccolo Neko, cercando di saltare più in alto! Ora hai visto come si è comportata la volpe, ha sghignazzato tutto il tempo, ma ha avuto la sua bella dose di frecciatine! XD Il piano, per fortuna, al secondo tentativo ha funzionato e ora vedremo come si comporterà con il piccolo Kodo-chan..

E grazie per gli auguri di buon anno!

 

fri: Ciao ^O^ Sono contenta che i capitolo ti siano piaciuti ( e prometto che prima o poi il mio catorcio volerà fuori dalla finestra, se si incastra ancora è___________é) Ve li dovevo, due capitoli, con il ritardo mostruoso con cui ho postato! Neko piace un pò a tutti, devo dire, e, hai ragione, che pensa Sasuke, che siccome si trovava a villa Uchiha è un gatto ninja? Il povero micio mica può fare ‘la scimmia’ come dicevi tu! XD. Si, Naru ha avuto una bella idea e.. sasuke obbedisce! Ma come vedi, per non fare del male nemmeno al corpo di Naruto, l’ Uchiha ha preferito portarlo all’ esasperazione in modo da non doverlo colpire troppo. Mica scemo Sasu u_______u.

Un bacione e grazie per gli auguri ^________^

 

shinku66: Shinku, Shinku, Shinku *fa ‘nu nu’ con la testa a braccia incrociate* tu non sei nella posizione di chiedere scusa per nulla!! Io ho dimenticato per due, ben DUE volte di commentare la tua storia, per cui...NON SCUSARTI!! nèèèèèèèèèèèèè è___________é

Sasuke certo che fa per conto suo, lui è un Uchiha, diamine, mica aspetta che passi il treno, se lo fabbrica da solo! XD Ripeto: a tutti piace Neko-chan!! Spero proprio che il mio gatto sarà così...

Kodo-chan (prima o poi gli daremo un nome, accidenti!) sarà un bel pestifero a tempo debito, per ora se ne sta buono buono coi suoi papà, e..* legge la frase successiva* Ma nuuuuuuuuuuuuuuu!! T^T ma non farmi pensare a kishi e al fatto che un baby sasunaru non ci sarà mai.. o mi metterò a piangere TT^TT

Riguardo ai due capitoli, era il minimo! Tutte le mie lettrici sono anche troppo pazienti con me, ecco cosa! Tu sopratutto.. che devi sorbirti tutte le trame delle mie storie *si sorprende che ancora la sopportino*  Tsunade è si una tontolona, ma è quella che è rimasta di più sotto gli influssi della volpe, per cui più soggetta a credergli u___u

Vedrai, vedrai quando alla fine scoprirà tutto *___________* muah!

Eh, si Sasukuccio è un genio, quando ci si mette non lo fermai più nessuno (ma per come lo fa kishi resta sempre un teme) aaah *w* che amori, si, quei due!!

Mi è dispiaciuto che la scena del re incontro fosse così breve, ma i dieci minuti erano veramente poco ç______ç Però, visto? Il piano ha funzionato!!

Grazie per il commento Shinku-chan, sono sempre contenta quando leggi le mie storie ^W^ ti lovvo anch’ ioooooooooooooooo ^_________________^

 

ryanforever: Eheheh, si purtroppo era la volpaccia >___> Povero Nacchan, solo dieci minuti è niente.. ma mica si poteva abusare della pazienza di Kyuubi... almeno.. io ci ho provato, quella bastarda mi aveva detto “cinque minuti, e basta” ma poi ho vinto io!

Spero di non averti lasciato troppo ad aspettare nell’ ‘ansia’ (almeno, non più dell’ altra volta O_____o) Ora si è visto che è accaduto agli attacchi di Sasuke e come la volpe ha reagito, ma lui ce l’ ha fatta lo stesso ^w^

E grazie per gli auguri ^_______^

 

Shin_86: Grazie! Spero di non aver deluso le tue aspettative con questo seguito (almeno ho postato un pò prima del mio solito 5 o 6 anni XD)

Ancora grazie e ciao!

 

E, Naturalmente, un grandissimo ARIGATOU ai miei preferiti ^W^

 

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Capitolo 11
*** Chichi ka? Sharingan no Kaiketsu ***


Chichi ka? Sharingan no kaiketsu

 

“Chibi-chan. da quando hai lo sharingan?”

Il piccolo bambino inorridiì e i suoi occhi si fecero lucidi.

“Cosa? Dove? Levamelo, levamelo, Otosan!” gridò Kodo-chan iniziando a poggiarsi le manine sul volto e a sfregarlo con forza.

“No, no, calmo, piccolo, calmo!” cercò di fermarlo Naruto, “non è nulla di brutto! Prova solo che tu sei un Uchiha a tutti gli effetti!”

“Un cosa? E’ una cosa brutta? Devo farmi curare? Oh, per favore, Oto-chan, mi puoi curare?”  oramai il bambino era in preda al panico ma, nonostante tutto, si rifiutava di piangere come avrebbe fatto un bambino della sua età.

“Oddio... Non è una cosa che si cura, piccolo, semplicemente è un potere che hanno gli Uchiha!”

“Ed è una cosa buona?”

Ecco, come spiegare ad un bambino che no, non è una cosa buona ma che se usato a fin di bene lo è? E’ più facile, ovviamente, mentire e dare una risposta unica:

“Certo che si piccolo!”

Si sentì chiaramente il sospiro di sollievo che Chibi si lasciò sfuggire, prima di riaccoccolarsi tra le braccia del padre.

“Ma come faccio a toglierlo?” chiese, voltando la testolina verso Naruto.

Il giovane rimase per un momento interdetto.

Già come si toglieva lo sharingan?

“Ahm.. chiudi gli occhi?” disse, poco convinto, posando una mano sui vispi occhietti del bambino. “ E poi ti rilassi... credo..” tolse la mano e la poggiò sulla schiena del piccolo, come  a rassicurarlo.

Kodo-chan si rilassò davvero, ma quando riaprì gli occhi lo sharingan era ancora lì.

“Andato via?” chiese, inclinando la testa di lato.

“Ehm, si, certo, sei stato bravissimo!” finse Naruto.

‘ Quando tutto questo sarà finito, devo chiedere a Sasuke come diavolo si toglie quella cosa!’ pensò, deciso.

 

***

 

Sasuke sanguinava da tre grossi tagli che gli percorrevano il braccio, ma non ci fece particolarmente caso, sicuro che poi Sakura lo avrebbe guarito in pochi minuti.

Sorrise alla volpe, che nella confusione del momento, non riusciva a capacitarsi del perchè l’ umano di bassa lega stesse sghignazzando.

Non era questo il suo momento di gloria?

Non era questo l’ attimo in cui avrebbe riso del dolore negli occhi del giovane Uchiha e, più tardi in quelli del suo Jinjuriki?

Nel frattempo il moro prese una speciale bomba di carta, che lanciò fuori da una finestra nella stanza e che andò a colpire proprio un albero di lato alla casa, che prese fuoco una volta che la bomba esplose.

Il segnale.

Da sotto la casa si sentirono  numerose urla ed esplosioni, e Sasuke iniziò a preoccuparsi, dato che, da come avevano programmato, avrebbero dovuto uscire tutti al segnale.

Il suo cervello di ninja esperto gli suggerì immediatamente di passare al piano B, e cioè di utilizzare una tecnica che avevano appositamente escogitato, ma che funzionava solo con il chakra combinato di tutti i componenti del gruppo di salvataggio, e per questo non avevano potuto utilizzarla come soluzione finale.

Consisteva in una pergamena in cui avevano impresso la traccia di chakra di ciascuno di loro, in modo da avere un filo che li collegava ala foglio. Grazie a queste “catene di chakra” una volta attivata la tecnica, avrebbero intrappolato la volpe per un massimo di quindici minuti in qualsiasi posto essa si fosse trovata.

Così l’ Uchiha, mordendosi a sangue il dito, impresse un sigillo in rosso vivo sulla pergamena e la poggiò in fretta a terra.

Da essa uscirono tanti fili di sfumature diverse, che si avvinghiarono con forza al corpo della volpe, senza ferirla in alcun modo, ma bloccandola saldamente a terra.

Kyuubi si sentì intrappolata e reagì come un animale, ringhiando e mostrando i denti, ormai cresciuti tanto da rompere il labbro superiore.

Poi, proprio mentre Sasuke si fasciava in tutta fretta e prendeva la via della porta, la volpe di accasciò al suolo e iniziò a piangere.

Il moro si voltò, dubbioso.

“Sasuke!” quella voce, quel modo di fare...

Altri singhiozzi, questa volta trattenuti da una mano.

“Sas’kè..”

E il moro fece un errore madornale, per un ninja.

Fin da piccolo gli avevano insegnato a nascondere i suoi sentimenti, a tenerli in fondo a se stesso, in un angolino segreto.

MA era stato troppo, troppo da sopportare persino per un Uchiha.

Il suo erede, Naruto, la volpe, i ricatti i sotterfugi..

Sarebbe stato sempre così? Non ci voleva nemmeno pensare.

Tutti i suoi sentimenti, alla pronuncia di quel nome, si fecero prepotenti sentire e lui, come un qualsiasi  shinobi alla prime armi, diede ascolto al nemico.

“Naruto?” sussurrò.

“Si.. teme. .è tutta colpa tua... mi hai ferito, mi hai fatto del male... non riesci a distinguere me dalla volpe!” urlò il ragazzo,

“Co-cosa?” Sasuke era scioccato.

“Si! Sto male, e tu non hai fatto altro che attaccarmi!”

Avrebbe dovuto dare retta al buon senso, avrebbe dovuto  uscire da quella porta, avrebbe dovuto...

Ciò che non avrebbe dovuto fare era mollare il pomello e fare alcuni passi verso la volpe, che aveva il volto nascosto dalla frangia.

“Tu non mi ami, Sasuke, non mi hai mai amato, altrimenti avresti capito che questo era tutto  un trucco!” il biondo sbattè le braccia legate a terra con stizza e frustrazione.

“No.. Naruto, io non..” fece altri due passi, allungando la mano verso il ragazzo, che ora tremava.

E la volpe, in quel momento, sorrise.

A pochi passi da lei, l’umano, ora in confusione, la stava raggiungendo e lei sapeva benissimo che bastava il tocco di uno dei componenti di chakra sul sigillo per scioglierlo prima del limite di tempo.

Era il capo di tutti i demoni, figuriamoci se non conosceva ogni tipo di tecnica!

L’ unica cosa che le dispiaceva era di dover fare tutta quella scena madre per uno stupido umano.

Ma, sapete una cosa?

Chi sarebbe rimasto in vita per raccontarlo, dopo che lei fosse entrata in azione?

Questi pensieri le corsero per la mente, mentre pregustava una vittoria che sentiva già sua.

“SASUKEEEEEE!!!” questa volta non fu la volpe a gridare, bensì Hinata, che era arrivata da sotto le scale con il volto coperto di tagli e la faccia contratta nella tipica smorfia che assumeva quando usava il Byakugan.

Si bloccò quando vide la scena davanti ai suoi occhi, ma agì immediatamente.

Lanciò un piccolo shuriken sul piede di Sasuke, che lo ferì e lo fece tornare in se.

“Hinata?” domandò ,  perplesso.

“Si, Sasuke-kun, devi darci una mano di sotto, Sakura sta soccombendo e non riusciamo a trattenere Tsunade!”

Sasuke si mosse senza neanche pensarci, percependo oramai chiaramente di essere caduto in un illusione creata dal demone stesso.

I due scesero di corsa, seguiti da un urlo chiaramente disumano, che proveniva dalla volpe che, ancora una volta, non era riuscita ad attuare il suo piano.

 

***

 

Quando arrivarono di sotto, i due ninja si diressero in direzioni opposte, uno ad aiutare Shikamaru, che tratteneva ben otto leoni d ‘inchiostro di un sempre più sorridente Sai, mentre l’ altra corse ad assestare un fin troppo delicato colpo sulla nuca di Ino, facendola semplicemente deconcentrare per pochi secondi, ma che furono preziosi perchè Sakura si liberò dalla tecnica degli Yamanaka e si apprestò a tirare un gancio sinistro sul braccio di Tsunade, che stava accorrendo in aiuto di Shino.

La ex Hokage schivò abilmente il colpo e cercò di dirigersi verso le scale, ma fu prontamente bloccata da Kiba ( o da Akamaru, quando erano trasformati era impossibile distinguerli) che la costrinse a spostarsi di lato per evitare un vortice di artigli e zanne provenire da due diverse parti.

Sasuke, nel frattempo, fronteggiava Sai, che era intento a creare dei serpenti lunghi circa cinque metri e scagliarli, fauci spalancate, contro l’ Uchiha.

“Non puoi battermi con le mie stesse armi” sibilò Sasuke, distruggendo i rettili con la fedele Kusanagi in pochi e letali colpi.

Ino apparve dal nulla e sferrò un calcio di fronte al moro, che lo schivò e la prese per la gamba, facendola rotolare a terra, dove oramai il pavimento era ricoperto di sangue, armi e altri detriti.

Tsunade si frappose tra i combattenti, mirando alla testa di Sasuke, ma finendo per scontrarsi con Sakura che tentava di scavalcare Ino.

Le due cozzarono e finirono contro il muro di sinistra, facendo cadere una grossa libreria, che sparse volumi medici dappertutto.

“Sakura!” urlò Hinata, che intanto veniva presa d’assalto da  un gruppo di insetti dai molteplici occhi.

Kiba si apprestò a completare la sua tecnica congiunta con Akamaru, spazzando via tutti i piccoli animaletti.... e mezzo muro assieme.

Per fortuna la parete portante rimase quasi del tutto intatta, ma una delle travi in legno che sosteneva il soffitto iniziò a scricchiolare pericolosamente.

Sasuke  usò dei serpenti evocati per sollevare la parte sinistra della libreria e permise a Kiba di trascinare fuori Sakura. L’ Uchiha iniziava a sentirsi molto pesante e la ferita non accennava a smettere di sanguinare e, non potendosi far curare dalla rosa, stava spendendo un pò del suo stesso chakra al taglio, ma non sembrava servire a molto in realtà. Si appuntò mentalmente di imparare un pò più di arte medica per il futuro, in modo da non doversi trovare più in situazioni simili.

Chouji in quel momento prese a rotolare sottoforma di enorme palla, prima di fermarsi e sollevare con due enormi braccia del tutto la struttura in legno e scaraventarla in giardino.

Tsunade si alzò immediatamente, mostrando un poco profondo taglio in fronte e numerose escoriazioni un pò dappertutto.

Ino stava sputando Sangue, dopo essere stata presa quasi in pieno dalla precedente tecnica Inuzuka e Sai non aveva occhi che per lei e se ne stava fregando altamente di tutto il resto, premettendo così che gli altri fossero messi in difficoltà.

Shino stava cercando richiamare dal giardino quanti più insetti poteva, ma non riusciva a tenere il ritmo con  Sakura che lo attaccava cercando di bloccargli i  punti vitali.

D’ un tratto da sopra si sentì un altro urlo disumano, che fece rendere tutti conto di doversene andare al più presto, perchè da un momento all’ altro il sigillo creato dai “buoni” poteva sfaldarsi sotto la spinta del potere del demone.

Kiba si sporse per uscire di corsa insieme ad Akamaru, mentre Sasuke aiutò Hinata a fuggire e Sakura fu trasportata letteralmente di peso da Chouji che aveva fatto crescere a dismisura sia braccia che gambe.

Gli altri, non  fecero in tempo ad inseguirli che furono bloccati da Tsunade, che gli ordinò di occuparsi delle ferite che avevano riportato.

“Torneranno!” sibilò, prima di salire di corsa le scale.

Fece gli scalini quasi volando, prima di spalancare con un calcio la porta del suo protetto,  che nel frattempo si era accorto che la battaglia era volta al termine ed aveva ripreso sembianze semi umane.

“Nacchan!” urlò la donna, constatando con orrore che il suo protetto era legato a terra da fili di chakra.

“Che ti hanno fatto?” chiese, il ritratto della preoccupazione.

“Mi ha costretto a far uscire il demone e quando non ho voluto, mi ha legato con l’ energia in modo da liberarlo da solo!” fece scena il falso Naruto.

“Che strano.. eppure questo tipo di tecnica è usata per bloccare i demoni, non per farli uscire...” ponderò Tsunade.

“Ehm.. lo so! Infatti erano quasi riusciti a farlo uscire! MA il suo potere era troppo forte persino per Sasuke e hanno dovuto bloccarlo, ma poi io ho ripreso il sopravvento!” si, poteva sembrare plausibile...

“Capisco.. mi dispiace Na-chan, neanche io riesco a sciogliere questa tecnica, avrei bisogno almeno di un Nara... sicuro che questa tecnica viene dal loro libro medico... E mi hanno lasciato consultarlo solo una volta..”

La volpe, ancora una volta, ringhiò internamente e si sedette sullo spoglio pavimento.

Odiava questa costrizione, odiava dover fare la scena con quella donna umana e, sopratutto ,odiava Sasuke Uchiha.

 

***

 

 

 

“Allora, allora, allora!?!” gridò Kiba, mentre Hinata gli fasciava una zampa ehm...mano.

“Ho sciolto il sigillo, per il momento è tutto apposto, non credo di avere danneggiato Naruto, mi sono tenuto sempre sotto il limite delle mie possibilità così da non ferirlo. A quest’ ora alla volpe dovrebbero rimanere ancora dieci minuti di fermo.”

“Sarà meglio per te Uchiha!” ringhiò Inuzuka, mostrando i denti.

Sakura ridacchiò nervosamente per la contesa che sembrava esserci fra i due dopo che Hinata era stata ferita, mentre curava la ferita di Sasuke.

“Credo sia infetta..” sussurrò, ora preoccupata.

“INFETTA!?” gridarono tutti alzandosi in piedi.

“Uh.. si, mi è già successo con Kakashi in passato, era stato ferito da Naruto quando aveva due code, perchè lo aveva fatto sforzare troppo durante un allenamento.

L’ abbiamo curato, non vi preoccupate, ma in quel caso Naruto era quasi in se stesso, mentre qui la volpe ha la completa possessività del corpo in ci abita... Per prima cosa devo ritrovare gli appunti del caso, credo siano ancora nell’ ufficio di Naruto, ma ho la vaga impressione che sarà leggermente difficile entrarci..”

“Non preoccuparti per questo, ricordati che un altro giorno è passato, e a Naruto, nonostante il patto sia infranto, rimangono ancora gli ultimi dieci minuti di libertà.” rispose l’ Uchiha.

“Vuoi dire che lo munch munch... manderemo a prendere lui stesso quei documenti?” chiese Chouji, per una volta solo mangiandosi le unghie dal nervosismo.

“Dipende..” sospirò Sasuke, stingendo il pugno sinistro.”Non credo che la volpe sarà molto contenta dopo quello che le abbiamo fatto passare.”

“Credi che se la prenderà con lui?” chiese Kiba, grattando dietro le orecchie Akamaru.

“Mi sorprende che non lo abbia già fatto a dir la verità...”.

“Ma-ma non può aver fa-fatto del male a Naruto-kun!” fece preoccupata Hinata.

“E invece può, quello stupido demone ne tira fuori una ogni volta!” sibilò Kiba.

I cupi pensieri di tutti furono bloccati da Sasuke, che emise un gemito sommesso e strinse il braccio ferito.

“Che succede?” chiese Sakura.

“Nulla.. brucia solo un pò..” mentì il moro.

“E’ l’effetto del chakra estraneo, di solito un corpo lo rigetta, ma quello della volpe è fatto a posta per insinuarsi nelle tue cellule e distruggerle... e per fortuna che la ferita non è così estesa...direi che abbiamo almeno un paio di  giorni prima che si riveli un problema”

“Un paio di giorni? E come faccio io a sopportarlo ancora?” disse Kiba, alzando gli occhi al cielo.

“Facciamo così, Inuzuka, se non chiudi quella boccaccia ti ammazzo io prima e si risolve il problema,non credi?” fece sarcastico Sasuke, apparentemente stando al gioco.

“Si, e dopo chi è che ti aiuta a sconfiggere quella sottospecie di gatto troppo cresciuto? Nah, mi farò forza.” rispose con nonchalance il ragazzo, sorridendo.

Proprio mentre l’ atmosfera si era alleggerita, un rumore la fece tornare tesa.

Dal giardino si udì un “Kuso, il ramo!” e rumori di foglie che venivano calpestate.

Tutti si misero in attesa, tirando lentamente fuori le armi che ancora avevano nel loro equipaggiamento.

“Yo!” una bionda e arruffata testa spuntò dalla finestra, per ritirarsi di colpo sotto una pioggia di oggetti appuntiti.

“Akamaru, puoi dirgli che NON sono Kyuubi?” urlò una voce da fuori.

Il cagnone annusò accuratamente da dentro la casa e abbaiò in assenso.

Tutti i presenti rilassarono i muscoli. e riposero le armi.

“Posso entrare? Porto novità.. e a giudicare dalla mia mano avete anche voi qualcosa da dirmi vero?” il ragazzo entrò con cautela il ventre che lo rendeva lento e appesantito. “Come stai Sasuke? Sakura-chan ti ha curato vero?” chiese con un filo di apprensione, avvicinandosi al moro.

“Come mai sei arrivato così presto?” domandò invece Sasuke, sempre restio a mostrarsi troppo “dolce” di fronte agli estranei.

“Un, il sigillo si è sciolto poco dopo la vostra partenza, ma Tsunade ha addormentato con non so quale tecnica Kyuubi. Naturalmente non ha funzionato, ma la volpaccia ha dovuto fare finta del contrario per non insospettire nonna Tsunade.”

“Tch! Quella vecchiaccia..” sibilò  l’Uchiha.

“Sasuke-teme! anche tu ci saresti potuto cadere nel trucco della bestiaccia!”

“Che intendi per bestiaccia? La volpe o Tsunade?”

Si levò un coro di risatine sommesse, dovevano ammettere che la battuta era proprio carina, anche se un  pò fuori luogo.

“Teme! Sei e resti un grandissimo teme! Vorrà dire che la novità che volevo dirvi la terrò per me!” sbuffò Naruto, incrociando le braccia al petto.

Sakura si fece avanti e posò una mano sulla pancia abbronzata e leggermente scoperta.

“Piccola ecografia, che ne dici?”

“Fa pure l’ ho visto fino a pochi minuti fa il chibi, stava benissimo e.. a proposito..” il ragazzo si chinò e sussurrò in un orecchio alla rosa.

“Lui.. che cooosaaa???”la rosa tolse la mano e le portò entrambe alla bocca.

“Eh, si!” sorrise fiero Naruto.

“Cosa, cosa, voglio sapere anch’io!” si sporse Kiba, molto restio dall’ essere tenuto all’ oscuro di qualsivoglia cosa.

Naruto ripeté l’ operazione anche con lui e poi con Hinata, sempre facendo attenzione a non farsi sentire da Sasuke. Con Chouji e Shikamaru non ce ne fu bisogno, in quanto Kiba si era precipitato subito a riferire tutto.

Ora solo il moro era all’ oscuro della faccenda. E  Naruto se la godeva. Oh, se se la godeva!

D’altra parte sapeva benissimo che Sasuke non avrebbe mai e poi mai chiesto di sua spontanea volontà la cosa... se non costretto.

“Allora.. non più erede Uchiha.. non vuole sapere la novità?” chiese, sornione, Naruto.

“Non fare lo stupido, Naruto, ti pare che abbiamo tempo da perdere?”

No.

Non avevano tempo. Quelli erano i suoi dieci probabilmente ultimi minuti. Ma non per questo li avrebbe sprecati piangendosi addosso.

“Si, e anche tanto! Perciò, Uchiha, inchinati al tuo signore e Hokage e implora di venir reso partecipe dell’ informazione!” fece imperioso Naruto, ma sotto, sotto, sorridendo.

Anche l’ Uchiha sorrise, un piccolo sorriso luminoso che per un istante li rischiarò il volto, reso cupo da troppi avvenimenti tutti assieme.

non si era mai sentito così teso, così frustrato, così impotente nemmeno quando era con Orochimaru  o quando aveva lasciato Naruto alla Valle della Fine.

Ma sorrise, sorrise e avviluppò un braccio attorno a quel baka che aveva sposato.

“Oh, mio signore ed Hokage che cos’è quest’ informazione di cui tutti parlano? Posso venirne reso partecipe?”

tutti attorno nascondevano un sorriso, un triste sorriso, dietro le mani, cercando in tutti i modi di non interrompere uno dei pochi momenti di complicità che c’era stato fra la coppia nelle ultime settimane.

Naruto li fece segno di avvicinarsi e li sussurrò vicinissimo al suo orecchio:

“Tuo figlio ha già lo sharingan.”

Per Sasuke fu come essere sparato in aria e poi ricacciato a terra fra un mare di cuscini.

Non sapeva se sentitisi orgoglioso, fiero, spaventato o tutte e tre insieme.

Insomma, si sentiva genitore.

“Lui.. cosa..?”

“Sharingan teme, sharingan! E.. a proposito.. come diavolo si leva quel coso? Chibi-chan  non riusciva a levarselo.. bah, imparerà una volta nato.”

Ma il moro non l’ ascoltava più.

Si stava già facendo il suo filmino mentale.

Il suo primo pomodoro alla brace cucinato direttamente del figlio.

Gare per scovare uccelli nella foresta grazie allo sharingan.

Battere i futuri eredi Hyuuga.

Mostrare orgogliosamente che la sua linea di DNA era stata trasmessa.

Fu svegliato da un pestone sul piede da parte del consorte.

“Sas’kè, quella mano è bollente se la tieni ancora un pò dovrò togliermi la maglietta.!” lo richiamò Naruto.

Effettivamente l’ uchiha aveva, senza accorgersi, posato la mano sul pancione del biondo, proprio in corrispondenza di una piccola protuberanza, che poteva essere una mano come un piede.

Prima che potesse fare qualsiasi cosa la sporgenza si mosse.

“Ah!” mormorò, togliendo le dita.

“Cosa? Ah.. si, ha tirato un calcio.. credo.. o un pugno. Fortuna che non è un teme come te e se ne sta tranquillo, è come la quanta volta in tutta la gravidanza che lo fa.. anche se, devo ammetterlo, li tira belli forti.”

“Un calcio?” poteva una cosa non ancora nata tirare un calcio?

“Si, Sas’kè, cos’è sei diventato sordo?”

Era talmente sconvolto che non si diede nemmeno la pena di rispondergli male, si limitò a dire:

“No..”

“Mi dispiace interrompere il momento ma.. Naruto, ti rendi conto che cosa significa?” se ne uscì Shikamaru, che fino a quel momento se ne era rimasto in silenzio a meditare.

“Cosa significa cosa?”

“Che il piccolo abbia lo sharingan..”

“No.. che dovrebbe significare, oltre che è figlio del teme?”

“Perchè di chi altri dovrebbe essere?” sghignazzò Kiba.

“No, intendo dire che forse... so come battere le volpe.”

 

 

Ciau a tutttiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!! Se avete letto fin qui mi congratulo con voi, dopo il ritardo ENORME che ho accumulato dovevate mandarmi al diavolo e basta! è_____________è

Perciò, vi devo una piccola spiegazione (poi dovrò uccidervi, ma è un dettaglio XD) a casa mia è successa una piccola faccenda per cui.. sono costretta a cambiare abitazione molto spesso. Il problema è che mai madre ha decretato che la maggior parte del tempo devo starmene buona buona da mio nonno, che, francamente, internet non sa neanche cosa sia ç________ç.

Così, devo andare (quando posso) alla biblioteca del paese vicino, che dista quattro km e per cui per connettermi devo pagare 2 euro all’ ora. Vedete, sono un pò nella m**** MA! (tranquille, c’è un ma ^^) La situazione dovrebbe risolversi in fretta. Per ora questo capitolo è stato affidato a una mia amica, che mi ha assicurato lo pubblicherà entro oggi. ^O^/

Il titolo significa: Papà? Soluzione sharingan.

Ora, oltre a questo... vogliamo dare un nome a questo bambino???

Sbizzarritevi (se ci siete ancora) e datemi suggerimenti per il nome da dare all’ erede Uchiha!!!

Ringrazio tutti coloro che hanno commentato: sumire01, krikka86, shinku66 ( mi mancano tanto le nostre conversazioni TT^TT), fri, Regina Oscura, ryanforever, Capitatapercaso.

E tutti i miei meravigliosi (e ultra stra pazientissimi) preferiti!!!

 

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Capitolo 12
*** Kyuubi no namida ***


Kyuubi no namida

“Che diavolo, davvero?” chiese concitato Kiba, sporgendosi per ascoltare meglio.
“Ma non avente ancora capito? Sasuke, almeno tu ti ricordi quello che hai letto a proposito dello sharingan nelle carte vero?” chiese pacato il Nara, aspettandosi che almeno l’Uchiha avesse compreso quello che tentava di dire.
E infatti così fu.
“Certo.. che la volpe può essere sconfitta solo da degli Uchiha.. che si ha bisogno che si tenga il contatto visivo... ma che in contemporanea si crei anche un sigillo. Il che è praticamente impossibile.. a meno che...”
“A meno che?” gli fece eco Hinata.
“A meno che?” Chiese Sakura.
“A meno che gli Uchiha con lo sharingan non siano due!” gridò Naruto, alzando un pugno in aria in segno di vittoria.
“Wow.. se ci è arrivato lui così in fretta non capisco come voi non ci siate riusciti prima..” disse, sempre tranquillo, Shikamaru.
“Hey! Che diavolo significa questo?” fece arrabbiato il biondo.
“Ho un piano..” iniziò di nuovo Nara. “ ma bisogna fare in fretta e bisogna che Naruto sopratutto ascolti bene.”
Tutti si zittirono di colpo e si sedettero dove capitava,mettendosi in ascolto.
“Allora, Naruto deve tornare dentro ‘se stesso ‘ e far tracciare  con il sangue il sigillo che c’è nella carta che Sasuke ha trovato. Una volta fatto questo dovremmo concordare un segnale per cui tu” si voltò verso Naruto” sappia che  Uchiha ha il contatto visivo con la volpe e se vogliamo che tutto questo accada ci vorrà precisione. Ora, non ti preoccupare per quello che dovrà fare lui, concentriamoci prima su di te. Innanzitutto quanto tempo ci rimane?”
“Sui quattro minuti credo.” disse Naruto, ponderando il tempo che era passato dei suoi dieci minuti.
“Ok, dovrai imprimerti per bene il sigillo in mente, anche il minimo errore potrebbe essere fatale.”
“Senti, questa volta credo di avere un modo migliore per far si di non dimenticarmelo..”
“E sarebbe?” chiese Sasuke.
“Creerò un kaghebunshin (copia d’ombra) e lo lascerò qui con voi. Non essendo una tecnica propria del chakra della volpe ma del mio, lei non la potrà sentire e questa potrà sia mostrarmi fino all’ ultimo il sigillo, sia avvertirmi quale sarà il segnale che deciderete sia tenermi aggiornato su tutto. Che ve ne pare?” rise il biondo.
Il silenzio scese snella stanza, tutti erano basiti dal fatto che una cosa del genere non fosse venuta in mente a Shikamaru.
“CHE COS’E' TUTTO QUESTO SILENZIOOO!!” gridò, rosso in viso, Naruto. “invece di stare qui a fissarmi come avessi detto la più gran cazzata del  mondo, fate come vi dico una volta tanto!”
Perché dubitavano sempre che lui avesse un cervello e che lo sapesse usare? Delle volte era davvero frustrante.
“Ok, ok, Naruto ha ragione, ed ora tiriamo fuori le carte e vediamo di darci una mossa, ci saranno rimasti si e no quattro minuti!”
Tutti i ninja diedero una mano, chi ricalcando il sigillo chi tentando di renderlo più leggibile chi, semplicemente, cercando di confortare i due Uchiha, che sembravano entrambi stanchissimi .
“Bene, ora è il momento di creare il clone.”
Il biondo si concentrò per bene ed invocò una sua perfetta copia, lasciandoci dentro quanto più chakra possibile in modo da renderlo più stabile, anche perchè se non lo fosse stato, mentre il suo capo cambiava forma, da padrone a ospite,questo avrebbe potuto cedere e dissolversi.
Dopo gli ultimi saluti e le solite raccomandazioni, inutili, del caso, il gruppo si separò da Naruto, che si fece prendere in groppa dal solito rospo e riprese la via di casa.
‘ Forza ’ pensava, ‘ce la possiamo fare ’.
Non sapeva quanto si stava sbagliando.

***

Rimasti soli, il gruppo di ninja sembrava più teso che mai, forse stremato da quanto successo e, sopratutto, da quanto stava per succedere.
Credevate che non avessero avuto problemi a combattere i propri amici?
Sbagliavate.
Pensavate forse che il loro istinto battagliero soffocasse più facilmente i loro sentimenti?
Eravate in torto.
Poiché i ninja sono sempre persone e quelle particolari persone avevano passato anni  assieme, senza mai neanche sfiorarsi con un kunai se non per speciali allenamenti.
Ora tutto era cambiato, tutto dalla prima all’ ultima delle loro convinzioni vacillava sotto il potere enorme e frustrante di quel demone volpe che li aveva soggiogati tutti.
Rabbia, cocente rabbia si diffuse su i loro visi e ad alcuni, silenziose stille di lacrime caddero per pochi secondi.
Non perchè fossero tristi, no, ne perchè pensassero di non farcela, assolutamente – chi pensa di perdere è già stato vinto- ma perchè non sapevano fare di più contro quella forza che li soverchiava.
Sakura teneva stretti i fogli di carta e osservava le scritte in Giapponese arcaico che a mala pena si leggevano correttamente, la pagina era consunta, ed un angolo era stato piegato un pò verso l’ interno.
Poco male, non c’era scritto nulla sua quella parte, rappresentava solo un ingrandimento di una particolare parte del disegno, niente di che.
La rosa fissò per un pò Sasuke, che teneva gli occhi puntati sulla copia di Naruto, che sorrideva mesta e ricambiava le occhiate.
Poi, come a sistemargli meglio, d’istinto sistemò la pagina lisciando l’ angolo anomalo.
Nello stesso momento, i suoi verdissimi occhi si sgranarono e i fogli le caddero di mano.
“Sa-... Sasuke-kun.”

***

“AH!” la volpe posò una mano sul ventre e cercò di non dare a vedere che quel calcio sferrato dall’ interno della sua pancia era stato doloroso.
Sembrava proprio che quel bambino non ancora nato ce l’ avesse con lui.
Non che le importasse, in ogni caso, una volta nato, la coscienza di tutto quello che era accaduto quando era solo “spirito” dentro al corpo del padre sarebbe scomparsa e lui avrebbe potuto plagiarlo come avesse voluto, avere un corpo nuovo e, sopratutto, sbarazzarsi di quel fastidio biondo e del suo consorte Uchiha.
Nonostante l’attesa - e l’ aver a che fare con tutti quelli stupidi umani che non sapevano nemmeno riconoscere un Genjitsu- lo stessero sfiancando, sapeva che la pazienza era la sua arma migliore.
Si voltò sorridendo verso Tsunade, che sembrava fremere dalla voglia di controllargli il ventre per capire se il suo piccolo nipotino stesse bene come l’ altro assicurava.
Non le era stato permesso di farlo, ma oramai era talmente infarcita di chakra che nulla la poteva indurre a sollevare obiezioni.
Questo non le impediva ogni tanto dal porsi delle domande.
Che venivamo prontamente troncate con qualche assurda scusa da parte della volpe.
“Ma siamo sicuri che non sia ora?” chiese infine la donna.
“Ora di cosa?” domandò Kyuubi confuso.
“Ora che nasca, naturalmente!”
“Oh..” la volpe non si era mai posto realmente il problema del parto e delle sue conseguenze, troppo impegnato a pregustare la vittoria imminente. Scosse le spalle e sorrise un poco: “Non credo, l' avrei sentito” mentì.
“Come vuoi... sei tu che stai aspettando un bambino“ ammise Tsunade.
“ Um.. a proposito.. hai deciso il nome?”chiese ancora.
“No.” fu la risposta secca.
E poi il silenzio cadde.


* * *

“Che facciamo? Che facciamo!” Sakura sembrava sull' orlo della crisi: perchè doveva andare tutto storto ora che avevano trovato una soluzione? Perchè?
“Dobbiamo.. dobbiamo stare calmi ora..” Sasuke non voleva gridare. Si stava imponendo di non gridare, sia perchè il clone di Naruto lo avrebbe saputo, sia perchè era convinto che, una volta iniziato, non avrebbe più smesso.
Il resto dei ninja, che non aveva visto le carte, si stava lentamente facendo prendere dal panico: che stava accadendo?
“Hey.. che succede?” si arrischiò Kiba.
Sakura si voltò verso di lui come se non si fosse accorta che era nella stanza.
I suoi occhi erano asciutti, ma così era anche peggio di quello che poteva  apparire piangendo.
Hinata posò la mano sulla spalla di Kiba e cercò di tirarlo indietro, in modo che non facesse niente di stupido preso dal panico.
“S-sakura... vorrei.. vorremmo.. sapere che cosa c'era in quel foglio.”
“Io..” finalmente la rosa si era decisa a parlare, ma niente di sensato sembrava voler uscire dalla sua bocca.
“Abbiamo un problema.” disse Sasuke, alzando in aria il foglio di pergamena.
 
* * *
“Tou-chan , Tou-chan, che cosa dobbiamo aspettare ancora?” domandò impaziente il bambino.
“Che il teme di tuo padre si  dia una mossa..non ricordo più una singola parte di quel mal.. di quel sigillo.”
“Che significa 'teme'? “ domandò il bimbo.
Gli occhi di Naruto si allargarono e si voltò verso l' altro.
“Lo.. lo imparerai quando sarai più grande!” cercò di deviare il discorso il più grande.
“No. Dimmelo, Ora!” fece il broncio il piccolo.
党Stai diventando ogni secondo di più simile a tuo padre. E non so se questo sia un bene o un male!” ridacchiò il biondo.
党Non hai ancora risposto peròòò!” piagnucolò il bambino.
党Dai, avanti, ancora una volta: che devi fare quando ti darò il segnale?”
Il piccolo sbuffò ma rispose alla domanda.
“Devo farmi un forellino sul dito, e lasciare che tu lo guidi per formare un disegno che ci farà uscire di qui e che, se tutto va bene, riuscirà anche a ricacciare in dietro la volpe. Ho detto giusto?” il, ora biondo, bambino sorrise un poco, guardando il padre in attesa di approvazione.
党Sei proprio un piccolo genietto tu!” Naruto gli scompigliò i capelli mentre i suoi occhi vagavano nell' oscurità più completa.
 ‘ Fai presto, Sasuke
* * *

“Come abbiamo fatto a non accorgersi di questo! Che avevamo sugli occhi? Prosciutti?!” Kiba urlava frasi insensate da almeno dieci minuti, e non accennava a smettere.
党Così si che ci aiuti!”lo sgridò Sakura, ancora negli occhi la scintilla del panico.
党K-kiba-kun, devi stare calmo...” Hinata non aveva smesso un solo secondo di tenere la spalla dell' Inuzuka, come se il contatto potesse calmarlo e prevenire ogni attacco di testa.
党Lo so, lo so! Ah, come odi quando le cose sono sopra la mia portata!”
Anche Sasuke odiava questa situazione, persino più di tutti gli occupanti della stanza messi assieme. Lo sapeva che l' infuriarsi come l' altro sarebbe solo servito ad agitare gli animi, ma anche starsene lì, impotente lo rendeva molto frustrato.
党Ok..” si decise infine a dire “ non è tutto perduto, deve esserci un modo per...”
党AH!” sbottò di nuovo il ragazzo cane, “Non me la dai a bere questa volta Uchiha! Non puoi credere che ci sia un modo per far piangere la volpe!”
Shikamaru, che fino a quel momento era rimasto zitto, si decise a parlare:
党Non dubito che tu sia nervoso, ma dato che Sasuke qui ha più esperienza di noi in questo campo, propongo di lasciarlo parlare, poi anch'io dovrò esporvi un mio pensiero. Vai avanti, Uchiha.”
La stanza si riempì di silenzio, rotto solo da qualche borbottio di Kiba, che non voleva stare tranquillo.
党Allora, come stavo dicendo, nonostante abbiamo scoperto che, per rendere effettivo il sigillo ci servono lacrime delle volpe, e che è questo il motivo per cui il sigillo non è mai stato usato prima, non dubito che, in qualche modo, potremmo farcela. Non so ancora come, ma si piange anche per motivi che non sono ne fisici ne mentali, per cui non vedo perchè non si potrebbe farla comunque lacrimare.
"Mi spieghi come diavolo pensi di essere la nel momento in cui lo farà, geniaccio??” chiese Kiba, alzandosi ancora una volta.
Questa volta però, Sasuke ne aveva abbastanza: attivò lo sharingan e guardò fisso il ragazzo, quasi ringhiando:
党Un altra parola, Inuzuka, solo un altra parola e il tuo cane dovrà usare quello che rimane di te per giocare a palla!”
Detto questo, si risedette.
党Bene, e ora che siete tutti tranquilli -si spera- vorrei dirvi qualcosa che penso ci servirà:
l' altro  mese, dato che avevamo una missione di basso livello, il mio vecchio gruppo si è rincontrato per affrontarla, e Ino non ha fatto altro che lamentarsi per tutto il tempo di quanto sia stato difficile il parto, di quanto abbia sofferto e di quanto tempo ci sia voluto. Ora, personalmente ho trovato tutto molto noioso, ma ora che mi ci fate pensare, la cosa di cui si lamentava di più è il dolore.
Continuava a ripetere cose inutili e noiose come voi uomini non ce la fareste, se non ci fossimo noi donne e altre sciocchezze del genere. Ah, le donne, chi le capisce è bravo! Comunque” riprese, sentendosi sguardi di fuoco puntati contro. “ Anche se la volpe non ha un sesso preciso, non credo che comunque riuscirebbe a sopportare senza versare una sola lacrima, tutto quel .. che cos’ era?” cercò di ricordarsi di quello che ciarlava la sua amica bionda.
“Il travaglio per caso?” domandò Sakura, per forza esperta in questo campo.
“Si, esatto, quella cosa lì. E allora noi colpiremo e tu riuscirai a far cadere le sue gocce sul sigillo.”
Una quantità di occhi  scettici lo fissarono, e lui sbuffò.
“Lo so, lo so, è poco plausibile, ma è l’ unica cosa che posso dirvi.”
“Forse Shikamaru ha ragione, però,” disse la rosa, “non sapete quante ragazze ho visto che si contorcevano dal dolore al loro parto, nonostante le avessimo imbottite di antidolorifici...L’ unica cosa è: come facciamo a sapere quando Naruto partorirà, come facciamo ad essere lì e come facciamo a far si che non succeda niente di male al bambino?”
“Questa non è un “unica cosa” le fece notare Kiba, beccandosi un occhiataccia mortale da tutto il gruppo. “Ok, ok, non sottilizzare...”
“innanzitutto, faremo dei turni di sorveglianza, manderemo un clone a testa ogni ora, così, anche venissero catturati, potremmo farli sparire. E così le domande sul come saremo lì e sul come facciamo a sapere quando Naruto partorirà sono risolte.”
“ E quella sul bambino? Chi ci assicura che il piccolo starà bene?”
Ancora una volta, il silenzio scese sulla stanza.

*******************************************************************

Buongiorno ( o buonasera) a tutte!
Lo so, lo so, non mi vedevate da tempo ma, sapete com’è, tra scuola, famiglia incasinata e salute del c*** (proprio ora mentre vi scrivo ho la febbre, ma non so che altro fare mentre aspetto che mi passi, perciò scrivo).
Mi dispiace che il capitolo sia così corto, ma preferisco tenere "il meglio" tutto in una volta eheh... (eccola che spoilerizza senza pensarci..)
Purtroppo non ho tempo per rispondere ai vostri commenti, ma per scusarmi sia del ritardo sia di questo, vi informo che i miei aggiornamenti saranno molto regolari, all’ incirca ogni settimana e mezza/ ogni due settimane, per la precisione, dato che ora sono completamente libera fino a settembre!
Il titolo significa: Lacrime di Kyuubi.
E ora DATEMI UN NOME!!!
Forza, ditemi come volete che si chiami il piccolo erede Uchiha/Uzumaki!
Per il momento le opzioni sono:
1-Yuè
2-Myuca o
3- Myu
Potete dare il vostro “voto” a questi o sceglierne degli altri!
Mi raccomando, voglio sapere il vostro parere!!
Alla prossima settimana, bai baaaai ^^

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Capitolo 13
*** Ugoki ***


Ugoki

 

Shikamaru sostava tranquillamente sopra un albero, guardando svogliato il lato della casa su cui si era fissato da un pò. Gli dispiaceva che la sua compagna di squadra fosse lì dentro e, sopratutto,  che ora fosse sua nemica. “Che gran casino..” sbuffò, concedendosi di chiudere gli occhi.

Proprio in quel momento, un kunai gli sfiorò la faccia e lui, roteando gli occhi sparì, lasciando la suo posto una nuvoletta.

“Dannazione, un altro clone!Quella volpe ne inventa una più del diavolo!” Sai rimase impassibile, ma nella sua mente aveva corrugato le sopracciglia.

Ino si affacciò e gli mise una mano attorno al busto. “Ancora un clone?” chiese.

L’ altro annuì, riponendo il pennello con cui aveva creato la finta arma.

“Ma perchè lo fanno? Non ci attaccano ma ci controllano costantemente...” in quel momento sbucò Tsunade, leggermente sudata e uno sguardo corrucciato che disse. “Stanno aspettando, quando avremmo abbassato un pò la guardia, attaccheranno. In più.. è quasi ora.”

Ino si mise sull’ attenti, mentre anche Shino appariva e si metteva ad ascoltare.

“Davvero? Naruto sta per avere il bambino?” lei sapeva come ci si sentiva in quelle situazioni, per cui era quella più toccata dal fatto.

La donna annuì, lo sguardo grave. Il problema è che non so.. come fare.. Si rifiuta di eseguire la tecnica sexy e io.. non me la sento di ‘aprirlo’ in più così non possiamo neanche sapere se è dilatato o no in quanto.. beh, non c’è nulla da vedere!” si vedeva che la donna era sull’ orlo di una crisi isterica. Come tutti era provata dall’ intera faccenda, e il fatto che se avesse chiesto aiuto l’ avrebbero presa per pazza certo non aiutava. “l’ unica cosa che so è che è già da una settimana che mi sono accorta che il piccolo si è girato. E non so da quanto tempo sia già così, non ho avuto il tempo di controllare.” Ne seguì un lungo silenzio, un pò per il fatto che non sapevano cosa dire, un pò perchè l’ unica ad averci capito qualcosa era la bionda kunoichi. Si sparpagliarono appena Tsunade se ne tornò a controllare la kitzune, ognuno di loro tornando alle loro postazioni.

 

***

 

“E allora?” appena Shikamaru riaprì gli occhi fu tempestato di domande.

“E allora nulla, mi hanno colpito con un shuriken, ma il mio secondo clone ha sentito un pezzo della conversazione che hanno avuto dopo, è ufficiale: ci siamo quasi.”

Su tutte le facce che erano puntate su di lui e su di esse si dipinse la medesima espressione, e non era per nulla contenta.

Sasuke prese la parola: “ Dobbiamo fare come abbiamo pensato ieri: ci appostiamo a gruppi di due, ognuno con la sua copia, e aspettiamo che succeda.  Nemmeno Tsunade può prevedere con sicurezza la data in cui avverrà.”

I ninja abbassarono gli occhi e annuirono mestamente.

“Ehm..hem..” in quel momento la copia d’ombra, che era rimasta tutto il tempo in silenzio, si schiarì la voce, ottenendo che tutti la osservassero.

“Io... beh, sapete tutti che non sono il vero Naruto, ma nonostante ciò io sono la sua esatta riproduzione e, come tale, ho le sue tesse condizioni, o almeno quelle in cui mai ha lasciato. Per cui, io posso tranquillamente avvertirvi di quando esse stanno per cambiare perchè... vedete...” si grattò la testa, cercando le parole.

“Lo sbalzo di chakra provocato dal feto riuscirebbe a farti sparire, perchè sei soggetto a sbilanciamento di energia!” Sakura si diede una pacca sulla fronte, sorridendo.

Gli shinobi presenti la guardarono con un enorme punto sopra la testa.

“Se il chakra se ne va, io lo sento alcuni minuti prima.” semplificò la copia.

“Aaan..” se c’era un difetto in Sakura, era la troppa professionalità.

“Potete utilizzare questo metodo per far si che possiate arrivare in tempo.”

“Ma... Naruto.. cioè, copia-san, perchè non ce l’ hai detto prima?” chiese Hinata.

“Ma io ci ho provato! E’ che Sas’ke continuava a dirmi che non c’era tempo per parlare!” si scusò Naruto.

Sasuke sentì il rossore tingergli le guance, ma non diede risposta e girò la faccia dall’ altra parte.

La realtà era che non pensava che Naruto volesse proporgli qualcosa, ma solo che volesse parlare, e l’ idea di riparlare con il suo dobe, sapendo che se lo avesse stretto troppo per un solo secondo lui sarebbe potuto scomparire senza lasciare traccia e mandando a monte tutto, lo atterriva a tal punto dal prevenirlo quasi dal guardarlo.

Nessuno si azzardò a chiedere nulla, comunque.

Piuttosto, l’ umore si era leggermente alzato, dato che ora avevano un vero e proprio piano, senza doversi basare sulla fortuna.

Si misero tutti a fare congetture, a parlarsi, a chiedere spiegazioni, a fare piani.

Nel frattempo, Naruto si avvicinò al moro, poggiandoli la mano sulla spalla.

Al contatto il ragazzo rabbrividì e si scostò, fissando negli occhi l’ altro, quasi sprezzante.

“Che c’è? Sei venuto a dirmi che dovevo lasciarti parlare?” domandò, la voce come un coltello affilato.

“No, teme! Sono venuto a vedere come stavi, dato che, nonostante tu sia un ghiacciolo artico capisco quando c’è qualcosa che non va!” si infuriò la copia.

L’altro ammutolì, fissandolo.

“Allora, teme, me lo dici come mai sei più cupo del solito?” cercò di indagare il biondo.

“Non sono affari tuoi, baka!!”

“Ah, certo, non sono mai affari miei vero? Beh, sai che ti dico, chi se ne frega! Vuoi rimanere a fare il bimbo imbronciato? Fallo! Io me ne vado a parlare con Hinata!” e lasciò Sasuke seduto sulla sedia, solo.

Dopo pochi minuti, arrivò Sakura che lo guardò a metà fra il comprensivo e l’ arrabbiato.

“Certo che.. beh, potevi parlare a Naruto del fatto che ti manca no? Non credo che ti avrebbe preso per un mollaccione  o simili, sai che non è nel suo stile.”

Come al solito Sasuke stette zitto, come perso nei suoi pensieri

”E va bene, non ti va di parlare, sono d’accordo, e comunque, sono troppo nervosa per intavolare una conversazione.”

Quello che non si aspettavano di certo era che, di lì a poco, non ci sarebbe stato nemmeno il tempo per essere nervosi.

 

***

 

Tsunade camminava a passi lenti e regolari dietro la porta della stanza di Naruto. Sembrava serena, ma ad un occhio più attento tutta la sua calma sarebbe scomparsa, per lasciare il posto ad un nervosismo interno paragonabile ad una tempesta dentro un bicchiere: terribile ma quasi invisibile.

Il ragazzo l’ aveva pregata di lasciarlo riposare un pò da solo in quanto si sentiva davvero stanco e spossato e no, non aveva bisogno di nulla nell’ immediato e, si l’ avrebbe chiamata se ci fosse stato bisogno. Ma, per dirla tutta lei non gli sarebbe stata così addosso se lui le avesse permesso di visitarlo e di accertarsi della data precisa del parto.

Forse se ci fosse stata Sakura...

Poi, d’ improvviso, si ricordò che la ragazza era una traditrice e dalla parte della volpe, e si mise a camminare con ancora più risoluzione, come una sentinella di ronda.

Intanto, dentro la camera, la volpe pensava.

Non era stupida, sapeva che tutti quei cloni non servivano solo a tenere d’ occhio la situazione. Ma a cos’ altro allora?

Si arrovellava da alcune ore e di certo quelli strani spasmi muscolari non l’ aiutavano a pensare, che poi cosa diavolo stavano a significare? Sembrava che il suo intero ventre si stesse attorcigliando su se stesso, ma fintantoché la cosa non lo disturbava non ci faceva nemmeno caso.

Dopotutto, erano brevi e venivano solo ogni 35-40 minuti, per cui, perchè preoccuparsi? Così, continuava a pensare, riflettendo a come distruggere l’ ultimo gruppo di persone che potevano smascherarla.

Una volta nato il bambino, lo avrebbe istruito come di dovere, e poi avrebbe preso il suo corpo. Certo, sarebbe stato meglio quello dell’ Uzumaki, ancora giovane ed estremamente forte, ma oramai il patto era infranto e chi era lui per prevenire il biondo da un pò di dolore in più?

Avrebbe ucciso per primi i suoi amici e Tsunade. Poi, possibilmente davanti ai suoi occhi, Sasuke magari agonizzante davanti ai suoi piedi mentre implorava il demone di risparmiarlo.

“Si! E’ un piano perfe..AAAAAHH!!” il dolore al ventre si fece d ‘un tratto insopportabile e la volpe non riuscì a trattenere l’ urgenza di posare le mani su di esso e di sedersi a gambe divaricate sul letto.

La porta venne sbattuta di colpo e Tsunade entrò come una furia, gli occhi fiammeggianti.

“Che succede?!?” chiese, allarmata.

“N-nulla... ho solo rischiato di cadere per terra, per lo stress ho avuto un giramento immagino.. baachan.” il mostro cercò di sfoderare un bel sorriso, ma tutto quello che riuscì a tirar fuori fu una smorfia tirata, che mostrava chiaramente il suo dolore fisico.

Intanto, non riusciva a capire: che diavolo stava succedendo? Che il suo sistema di chakra, non abituato ad un corpo umano, ne stesse risentendo? Ma allora perchè gli procurava solo dolori fisici? E perchè adesso? Era forse un rigetto spontaneo?

Assorto nelle sue elucubrazioni, non si accorse che la donna si era avvicinata a lui e aveva preso a tastargli la fronte e la pancia, con fare professionale.

“Mmh... non è che per caso hai sentito degli spasmi muscolari regolari di recente?”domandò osservandolo in modo strano.

Il demone decise di non rispondere subito, ma di “ rimandare” il discorso con un altra domanda.

“Che genere di spasmi?”

“Beh, come delle fitte alla base della pancia da dove.. beh.. da dove dovrebbe uscire il bambino se questa fosse una gravidanza normale. Tu lo sai da dove escono i bambini, vero Nacchan?”

‘Ma per chi mi ha preso questa? Voglio dire, non è un lattante , Uzumaki sa di certo da dove vengono i bambini no? O no?’ La volpe preferì non indagare e si fine offesa:

“Certo che so da dove escono i bambini!” disse.

“Um.. ok, bene, allora niente del genere nell’ ultima ora?”

Dato che l’ animale non sapeva spiegarsi l’ origine del dolore, decise di rispondere sinceramente:

“Si, ma solo ogni mezz’ora circa, non credo che sia niente di grave no?”

Tsunade sorrise, ad un tratto tutte le piccole rughette sul volto spinate e una dolcezza infinita negli occhi: “No.. sta solo a significare che entro domani al massimo diventerò nonna!”

Kyuubi stentava a capire che cosa volesse intendere, perciò rifece la domanda.

“Scusa.. in che senso diventerai nonna?”

Lei, al posto di rispondergli gli diede un piccolo buffetto sulla testa, che irritò alquanto il demone.

“Allora?”

“Zuccone che non sei altro! Vuol dire che tra poco partorirai!”

Per la prima volta Kyuubi sentì un groppo in gola, molto simile a quello che si prova quando si ha paura.

 

***

 

 

 

“Beh, quando sarà tutto finito, io giuro che mi faccio un mese di vacanza alle terme.. o vado direttamente in pensione!” Sakura rise, abbastanza nervosamente, alla sua constatazione. Poi si voltò verso Hinata e le chiese: “Vorresti venire anche tu? Scommetto che ti ci vorrebbe più che a me una pausa..”

La timida ragazza  si volse verso di lei, sistemandosi meglio sulla comoda poltrona blu su cui era seduta.

“Aa... non so... I-io e Kiba  avevamo in programma di a-andare a far visita ad alcuni suoi parenti che abitano molto lontano, d- dice che non se la sente di fare il viaggio da solo e mi ha chie-chiesto di accompagnarlo.. perciò..” Hinata fece combaciare i due indici della mano in punta e guardò la rosa di sottecchi.

“Ma certo! Ti porta a vedere la famiglia! Che sciocca che sono figurarsi se te lo impedisco!” Sakura le diede una pacca che la fece quasi ruzzolare in terra, senza averle dato il tempo di rispondere che no, non era una gita per conoscere la famiglia, ma era solo per avere un pò di compagnia durante il viaggio.

Ma Hinata preferì stare zitta , in quanto sapeva benissimo che l’altra ragazza avrebbe potuto replicare che poteva benissimo portarsi dietro Shino, Shikamaru o addirittura lo stesso Naruto –se fosse stato in condizioni di poterlo fare, naturalmente - .

Nell’ attimo in cui le guance della Hyuuga rischiavano di prendere fuoco, entrò correndo il diretto interessato della conversazione che le guardò allarmate:

“Naruto fa cose strane!” annunciò come se le due donne potessero capirci nulla da quella semplice constatazione.

“Scusa, in che senso?”

Kiba decise di spiegarsi meglio.

“Beh, stava parlando con Sasuke –come al solito- e ad un tratto, si è trasformato in donna!”il ragazzo sembrava al contempo eccitato e sospettoso e agitava le mani in modo frenetico.

“Poi l’ ho visto alzare una mano.. e non c’era più! La mano intendo.. Puff! Come se glie l’ avessero mangiata! Che diavolo sta succedendo?”

Le due si scambiarono uno sguardo significativo e Sakura si voltò verso l’ Inuzuka:

“Siamo agli sgoccioli.”

 

***

 

“Inooooo!” la ragazza, che stava conversando con Sai, smise subito all’ esclamazione del suo nome dal di sopra delle scale. Cosa poteva far urlare in quel modo Tsunade? Di sicuro c’entrava qualcosa Naruto, ne era certa.

Sorrise al ragazzo a fianco a lei e salì in velocità le scale, i lunghi capelli biondi che svolazzavano nell’ aria.

Spalancò la porta della camera di Naruto – e potrei giurare che oramai quella porta era sul punto di scardinarsi-, osservando con ansia la scena davanti a se.

Il ragazzo biondo era stato cambiato, e ora indossava un camice verde chiaro, legato sul collo da un laccetto. Aveva i capelli scarmigliati, e coperti di sudore; gli occhi fiammeggiavano e sembravano più che irritati, mentre occhieggiavano  i movimenti incerti che la donna più vecchia tentare di fare su di lui, probabilmente per controllare i movimenti sottocutanei che si potevano chiaramente vedere dalla pancia, che solo ora Ino si era accorta essere enorme.

“Sono qui, Tsunade-sama, perchè mi ha chiamata?” domandò Ino.

Nel frattempo la donna si asciugava le gocce di sudore dalla fronte, e come tutti in quella stanza aveva gli occhi che esprimevano il suo stato d’animo, in questo caso una sconfinata paura.

“Vieni qui Ino.”

Le due donne uscirono dalla stanza e si misero sulle poltrone che si trovavano proprio accanto.

“Io.. io credo che il bambino sia in sofferenza fetale.” la donna sembrava in una crisi del tipo che solo i medici possono avere e la bionda la guardò allarmata.

“Che cosa? La placenta si è già staccata? Come fa a capirlo?”

“Non.. non mi lascia avvicinare ma sono già parecchi minuti che il piccolo fa movimenti sussultori molto strani e non riesco a capire se sia perchè è pronto o perchè non riesce a respirare.. e Naruto si rifiuta di trasformarsi in donna!”

“Ma così il piccolo morirà!”

“Lo so, è per questo che ho chiamato te! Dato che tu hai avuto un bambino, lo potresti rassicurare! Io credo che questa sia tutta paura pre-parto, in fondo è il primo uomo che porta a termine una gravidanza!”

“Eppure mi è sempre sembrato così sicuro.. così felice..”

“Anche a me, ma evidentemente tutti i fatti che sono successi ultimamente devono averlo sconvolto, Kyuubi.. Sasuke.. tutte le battaglie che abbiamo affrontato...”

“Hai ragione, proverò a parlargli..”

E Ino entrò nella stanza.

ma non potè dire nulla al demone volpe perchè esso giaceva steso sul letto, come dormisse, e non si muoveva.

 

***

 

“Aaah... piccolino, per fortuna che manca poco, mi stavo stufando di stare qui ad aspettare e ormai lo sappiamo a memoria il sigillo.” Naruto parlava al suo piccolo, che gli stava accoccolato tra le braccia, i capelli narutalmente raccolti in punte dritte color giallo oro e due piccole  frange ai lati degli occhi che in quel momento glie li coprivano leggermente; essi, ben aperti, erano di un colore nero notte, ma vivissimi, come presi da vita propria.

“Siamo sicuri che Oto-san e gli zii riusciranno a farci uscire sani e salvi?” il piccolo tracciava a mentre i contorni del disegno – non poi così complicato- che componeva la tecnica. Era vero, il clone non si era ancora dissolto - e Naruto non capiva esattamente il perchè – ma la sua memoria fotografica aveva fatto si  che, tutto sommato, avesse un buon ricordo della forma e dei particolari più rilevanti del tutto.

“Ma certo, non ne dubitare! Sono delle persone grandiose, quelle la fuori..!”

Plic!

Plic!

Plic!Plic!

“Che cos’è questo rumore, chichiue (papà)?” chiese il bimbo.

“Non lo so..” nel momento in cui pronunciava quelle parole, il demone fece la sua apparizione e d’ improvviso l’ atmosfera cambiò.

Il piccoletto si portò le mani alla gola e cominciò a tossire, mentre una nube rossastra accompagnava i piedi nudi e provvisti di unghie arcuate di Kyuubi.

Aveva ancora la sua forma umana, ma qualcosa lo rendeva più volpino del solito. Forse era il muso, non del tutto piatto, ma più puntuto dove era situato il naso, forse erano gli occhi, quasi chiusi nella classica forma che hanno gli animali della sua specie.

“Ci rivediamo ancora eh, Jinjuriki? Spero che questa sia l’ ultima volta, francamente..” la risata cupa echeggiò per quella che era stata la casa di Naruto e del bambino per quelle settimane.

“Che cosa vuoi Kyuubi-chan?” quel vezzeggiativo non era usato con affettuosità verso la volpe, ma come una forma di disprezzo voluto.

“E’ arrivato il tuo turno.. se non vuoi che il bambino muoia.. vai fuori e fa quello che devi fare per farlo nascere, ci siamo capiti?”

Naruto lo guardò allarmato: lui non sapeva?

“Stupida volpe, non sai che durante il parto il mio spirito può riemergere solo dopo trasformato in donna? E comunque  che vuol dire che Kodomo-chan sta per morire? Sono già entrato in tartaglio?”

“Travaglio, idiota.. Comunque si.. non è che mi stai prendendo in giro e questa è tutta una farsa?”

“Ma sei scemo? Secondo te io metto a repentaglio la vita di mio figlio per fare un dispetto a te? Capisco che sei sprovvista di istinto materno, ma non pensavo fino  a questo punto!”

Entrambi si guardarono in cagnesco per alcuni minuti, solo per essere interrotti dal secco tossire del pargolo, che sembrava sull’ orlo di una crisi respiratoria.

“Ok.. farò come dici.. ma se qualcosa va storto.. o ti azzardi a non venire quando chiamato io giuro che farò fuori quella cosa dentro la tua pancia appena se ne esce.”

E scomparve.

 

***

 

“NARUTO!NARUTO RIPRENDITI!!” le due donne bionde schiaffeggiavano leggermente quel corpo inerme, nel tentativo di farlo riprendere.

Ad un tratto, la volpe aprì gli occhi e espirò con forza, facendo il rumore di un risucchio. Contemporaneamente strinse le coperte e cacciò un urlo.

Una scossa al ventre particolarmente forte l’aveva irrigidita da capo a piedi..

Che il bambino si stesse vendicando?

“Presto, Naru-chan, ti prego trasformati!”

E Kyuubi, cacciando da parte il suo orgoglio calpestato di re dei demoni, si trasformò in donna.

“Oiroke no jutsu!”

I lunghi capelli ricaddero lungo le spalle tremanti ed insieme al ruggito usci una sola frase:

“TIRATELO FUORI DA ME SUBITO!”

In quell’ attimo, fuori dalla casa, un clone spariva in una nuvola di fumo, e un gruppo di ninja entrò dalla porta principale dell’ edificio.

E Kyuubi, sopraffatta del dolore – e probabilmente dagli ormoni, iniziò a lacrimare.

 

 

 

 

Eccomi tornata!!

Scusatemi, avevo in programma di aggiornare moooolto prima, ma sono stata in vacanza in Sardegna per due settimane ( zero tecnologia, ma il mare è da svenirci) e ora è più di una settimana che abito a casa di mio nonno. (per Shinku: scusa, lo so dovevo pubblicare lunedì ma ci sono problemi in casa e sono ancora segregata con il mio caro nonnino – che ovviamente non dispone di connessione internet   --.—‘’ -)

Il titolo significa: movimenti

Ringrazio tutti quelli che sono ancora così pazienti da commentare e aggiungo che fra un pò di capitoli la fanfic sarà terminata!!! (*pubblico che applaude felice*)Questo capitolo intanto lo dedico a voi: shinku66, fri, ryanforever, Shin_86, miiky,  roll, Capitatapercaso

E naturalmente ai miei adorati preferiti ^^

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Grazie!!

Rimane ancora da scegliere il nome dell’ erede Uchiha!

Ora le proposte sono:

1-   Yue (4 voti)

2-   Yu

3-   Rei

4-   Myu/ Myuca (2voti)

Votate, mi raccomando!!!!

 

 

 

 

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