Kyuubi's little revenge di Pollon138 (/viewuser.php?uid=45271)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sposi ***
Capitolo 2: *** Una cerimonia da sogno ***
Capitolo 3: *** Kodomo ***
Capitolo 4: *** Una giornata piena di sorprese ***
Capitolo 5: *** Voglie e Patti ***
Capitolo 6: *** Tramando contro il demone: l'unione fa la forza. ***
Capitolo 7: *** Senryaku to mondai ***
Capitolo 8: *** Gomennasaiiii minna-san!! ***
Capitolo 9: *** 8 -Itsuwari no kitzune, Shin no sagi 9-Megasameru! Hashiru! Tatakau! ***
Capitolo 10: *** 10 - Hitsuyou na bujoku ***
Capitolo 11: *** Chichi ka? Sharingan no Kaiketsu ***
Capitolo 12: *** Kyuubi no namida ***
Capitolo 13: *** Ugoki ***
Capitolo 1 *** Sposi ***
Ecco
a voi il tanto atteso (atteso da chi? NdSasu) (Da me e sono sicura
da almeno Shinku! NdA) Seguito di Love me.. Love she!
Sposi
“Hai visto
il futuro sposo?”
“E la
sposa? Sembra uscita da una rivista di modelle!”
“Uhuh...
Chissà se il testimone è single..”
“Chi,
quello con quell’ orrenda pettinatura? Ma sei
matta?”
“Ma dai...
è carino!”
“Magari sta
con la testimone..”
“Ne
dubito.. con i capelli che si ritrova!”
“Ma tu
sempre fissata con i capelli sei?”
“No, ma
è impossibile non notare i suoi!”
“In
effetti...”
“Sssht!
Eccoli! Sono in compagnia dell’ Uzukage!”
“Ma sono
così importanti?”
“In teoria
la futura sposa è nipote di un Rokudaime di non
so quale villaggio o giù di li...”
“Ma
va’?”
“Si,
e..”
In quel momento le
ragazze tacquero inchinandosi
rispettosamente al passaggio del capo del villaggio (che rime! XD NdA).
Poi, incuranti di
essere ascoltate, ripresero i loro pettegolezzi:
“Hanno
invitato tutto il villaggio... “
“Ma tu sai
il nome della sposa?”
“Credo...
che sia.. non ricordo... in ogni caso è da
maschio...”
“Da
maschio?”
“Si...
Maru... Taru...”
“Io so come
si chiama il marito!”
“Si, beh,
lo sappiamo tutte come si chiama... guarda come
sfoggia il suo stemma!”
“Ma lo
stemma di lei? Non è quello del nostro villaggio?”
“É
vero!”
“Maru...
Maruko?”
“Guarda che
quello É un nome da femmina!”
“Sì,
lo so.. Karuto!”
“Ka.. che
cosa?”
“No, no...
aspettate..”
“Guarda che
così ti si svita il cervello..” (battuta
fregata a Nemo..)
“Mmmm....
Ah! Ci sono!”
“Alleluya!”
“E allora?
Come si chiama?”
“Naruto
Uzumaki!”
“Eh?”
“Tu non mi
stai a sentire!”
“Certo
che...”
“E che cosa
ho appena detto?”
“Eemm...”
“Ecco! Lo
sapevo!” Sasuke Uchiha alzò gli occhi al cielo
“Ma
io...” Naruto tentò di giustificarsi torcendosi le
mani ben curate e sgualcendo il perfetto yukata blu e arancione che
indossava.
“Sasuke-kun,
lascialo in pace! Sarei nervosa anch’ io se
fossi nella sua situazione!”
“Grazie
Sakura-chan!” disse Naruto osservando la ragazza
coi suoi classici occhioni da cucciolo bastonato.
“Naruto,
nello stato in cui sei non fai effetto a
nessuno...” la ragazza sbuffò sorridendo.
“Si, non me
lo ricordare” disse cupo l’ altro alzando gli
occhi al cielo
“Ma
quand’ è che finisce il giro per il
villaggio?”
Shikamaru sbadigliò sonoramente, beccandosi tre occhiate di
fuoco.
“Che
c’è? Io mi sto annoiando!”
Sakura si mise la
mano sui fianchi, nella perfetta imitazione
di Tsunade, notevolmente aiutata dai capelli rosa che si era lasciata
crescere
come la donna.
“Nessuno si
sta divertendo qui! Forse Sasuke, ma da quando
siamo arrivati nei pressi di Uzu nemmeno lui!”
“Si
starebbe divertendo se mi avesse detto PRIMA quello
che intendeva fare!” sibilò Naruto colpendo dietro
la nuca l’Uchiha.
“Devi
ammettere che è una buona idea...”
“Io non
ammetto un bel niente!” ringhiò la kitzune sistemandosi i capelli e
rassettandosi il
vestito.
“Tu e le
tue stupide idee...”
*Flash back*
“Mettetemi
giuuuuuu!”
“Come ha
fatto a levarsi il bavaglio di chakra?” chiese
Shikamaru sbuffando sonoramente
“É
un ninja medico! E io non sono mai stato bravo nel
controllo del chakra...”
Passò il
fardello agitante fra le braccia del Nara, che
accolse il peso con malagrazia, mentre il biondo si riposava
appoggiando il
braccio al tronco di un albero ricoperto di muschio.
“Possiamo
slegarla qui” disse Sasuke voltandosi verso i
compagni e
indicandogli uno spiazzo in
mezzo alle radici “ siamo quasi arrivati, in ogni
caso”.
Tutti i ninja misero
i piedi a terra contemporaneamente,
facendo attenzione alla coperta fra di loro e iniziando a togliere le
corde che
la legavano.
“Narutooooo!”
quando tutte le corde furono slegate, una
furia rosa confetto si riversò nella radura e
iniziò a inseguire il povero
biondo che scappava in ogni direzione, gridando come un pazzo.
“Sakura-chaaaan.
Sakura-chaaan! Non è stata un idea mia
non è stata un idea miaaaa!”
La ragazza,
finalmente, colse il significato delle parole
dello spaventatissimo ragazzo e finalmente smise di inseguirlo.
“Non
è stata un idea tua?”
“N-no..”
gli rispose osservandola di sottecchi
“E allora
di..?”
“Chi
è l’unico teme a Konoha che riesce a portare con
se
tre persone, di cui una l’ Hokage, senza dire nulla del suo
piano?”
“S-Sasuke?”
“Si,
esatto.” rispose torvo il biondo” le sue parole
testuali sono state: - Ho in mente qualcosa che, sono sicuro, ti
renderà molto
felice. Ma per farlo ho bisogno di Shikamaru... e... qual è
la persona che
vorresti accanto a te in un giorno speciale? – ho finito per
rispondere che eri
tu quella persona. E lui ha risposto che allora il giorno dopo, alle
prime luci
dell’ alba, avresti dovuto venire con noi, senza dirti nulla
sul come e il
perchè. Io naturalmente gli ho risposto che avresti
obbiettato in modo
piuttosto... emh.. colorito... e lui mi ha detto: - E allora tu usa la
forza-
.” si strinse nelle spalle e la osservò. Rimasero
tutti in silenzio che Sasuke
ruppe in uno dei suoi sarcastici e taglienti interventi:
“E chi
è l’ unico Usuratonkachi di Konoha che mi segue
senza dire nulla trafugando persino un ninja medico di
Konoha?”
“Beh,
adesso quest’ usuratonkachi “ rispose Naruto
camminando verso di lui e premendogli un dito accusatore sul petto
“ esige
delle spiegazioni!!”
“D’accordo..”
rispose sarcastico l’Uchiha.
Sospirò e
si appoggiò al tronco di un albero poco distante
osservando i tre ninja, che si erano fatti improvvisamente silenziosi e
attendevano delucidazioni.
“Ho
intenzione di sposare Naruto”
E, se dopo aver detto
queste parole non avesse usato la
tecnica della sostituzione, a quell’ ora sarebbe stato un
uomo morto, dato che
fu colpito da una scarica di kunai, probabilmente avvelenati.
“Temeeee!”
Naru lo guardò infuriato “e tu mi fai svegliare
alle prime luci, dell’ alba mi fai sfiancare cercando di
tenere a bada Sakura
che per poco non mi prende a calci per tutto il tragitto per farmi uno
stupidissimo pesce d’ aprile?!??!”
“A parte il
fatto che siamo in maggio...” sospirò l
‘Uchiha “non è uno scherzo”
l’ altro
gli sorrise sarcastico e gli rispose: “Se non te
ne fossi accorto” iniziò “ siamo
entrambi maschi e...”
“.. il
matrimonio fra due persone dello stesso sesso non è
contemplato, lo so baka!” rispose con sguardo di sfida.
"E allora sentiamo, o
grande Sasuke il magnifico,
quale sarebbe la tua idea?"
"Il sexy no jutsu"
Tre bocche si
spalancarono di colpo, due per lo stupore e
una per la noia.
"NO"
"Cosa?"
"No" Naruto
fissò serio l' Uchiha che l'
osservava a sua volta con un enorme punto di domanda in testa.
"Non ho intenzione di
rimanere più del dovuto nella
mia tecnica!"
"E
perchè?" chiese Shikamaru " A me l' idea
di Sasuke era piaciuta fin da subito..."
"E allora
transformati tu in..." il biondo si
bloccò e fissò Shikamaru "mi vuoi dire che tu lo
sapevi?"
"Si"
"E PERCHÉ
IO SONO SEMPRE L' ULTIMO A SAPERE
LE COSEE???"
"Perchè
sospettavamo che avresti avuto questa
reazione, ecco tutto"
"Temeeeee" Naruto
stava già preparando il
rasengan nella mano destra quando si accorse di una cosa: Sakura era
sparita.
"Ma dove..."
"Vado io" il Nara si
allontanò nel folto del
bosco con un espressione che, per una volta, era tutt'altro che
annoiata.
"Che cosa le
è preso?" chiese Naruto
"Credo sia per il
matrimonio"
"E perchè?"
"Non ricordi?"
sospirò l' Uchiha " Un paio
d'anni fa era LEI che si stava per sposare con me"
Naruto rimase
pensieroso e poi annuì lievemente col capo
"Le
passerà, ne avevamo già parlato di questa
possibilità, ma deve essere stato un brutto colpo per lei..."
"Nh...ma
perchè diavolo sono venuti anche loro? E
perchè tu hai scelto Shikamaru?"
"Beh, primo
perchè ci servono dei testimoni; secondo
perchè se c'è qualcuno a Konoha che si fa i fatti
propri(cosa che dubito
NdA)quello è proprio Shikamaru."
"Avresti potuto
dirmelo, avrei scelto Hinata... o
magari Tsunade..."
"Entrambe non
avrebbero accettato per questo o per
quel motivo, e tu lo sai"
"In ogni caso ora ci
sono due o tre cosette che tu mi
devi spiegare.."
^^Folto del bosco,
cinque km più a sud^^
"Sapevi che sarebbe
successo prima o poi.."
"No che non lo
sapevo!" singhiozzò la kunoichi
"non ne avevo la minima idea!"
"Ma Sasuke non te ne
aveva parlato tempo fa?"
"Si.. ma... io
credevo che scherzasse o cose
simili.."
"Gli Uchiha non
scherzano, dovresti saperlo"
"Oh, lo so, LO SO!
è così difficile... Potrei esserci
io al posto di Naruto ora..."
" E a fianco a te ci
sarebbe un Sasuke triste e che
non ti avrebbe mai veramente amata come ora ama lui"
"Lo so.. lo so.."
"Vorrei dirti di non
essere egoista, ma credo che sia
in tuo pieno diritto esserlo ora come ora..."
"No, hanno
già sofferto abbastanza, devo lasciarli un
pò di felicità"
"E la tua
felicità?"
"La mia.." la ragazza
si bloccò asciugandosi le
ultime lacrime con la mano arrossata"...la mia sta nel vederli entrambi
felici.."
"Felici.. e
menomati.."
"In che senso?"
"nel senso che, se
non ci sbrighiamo a tornare,
Naruto staccherà la testa a Sasuke per tutta questa
faccenda..."
Un debole sorriso
apparve sul volto di Sakura, che dovette
ammettere a se stessa che Shikamaru aveva un discreto senso dell'
umorismo,
quando non era il ritratto della noia.
I due fecero
ritorno mezz' ora dopo e vennero accolti da Naruto che
scattò subito in
piedi, bloccandosi poi indeciso se correre da Sakura o rimanere
lì.
La ragazza gli
sorrise e lui ricambiò, prendendolo come un
simbolo di riconciliazione.
"Mi dispiace
Sakura-chan..." sussurrò il biondo
"Anche a me Naruto"
rispose mesta la rosa.
"Sei sempre decisa a
venire?" Sakura si voltò
verso la voce di Sasuke, che la guardava interdetto.
"Si" e aggiunse con
più energia "se no a
voi tre chi insegna come preparare un matrimonio in grande stile?"
Tutti e quattro si
incamminarono, arrivando poco dopo di
fronte ai cancelli si Uzu.
"Naruto, trasformati"
disse tranquillamente l
'Uchiha
"Non dirmi quello che
devo fare teme!" in ogni
caso posizionò subito le mani e si trasformò
nella bellissima ragazza bionda
che caratterizzava la sua tecnica.
"Vestito, Naruto,
vestito!" la rosa si spalmò
una mano sul volto e si mise a fare da scudo all' amico, mentre si
riposizionava e modificava il chakra perchè aggiungesse dei
vestiti al jutsu.
Il risultato non fu
dei più soddisfacenti, ma la rosa si
ripromise di aiutarlo, una volta entrati nel villaggio, a comprare
qualcosa di
adatto.
"Aspettate, manca una
cosa" li fermò Sasuke
"Cosa?"
"Credi di poter
entrare con un nome falso qui dentro
e senza nessuna raccomandazione? Se si scoprisse in giro finiresti in
cella
come impostore!"
"Mmm... e quindi?"
" E quindi ora
scrivi..."gli porse una pergamena
che aveva preso da quello che ora era il suo ufficio, con su impresso
il
sigillo dell' Hokage
Caro Uzukage,
le scrivo la qui
presente lettera
per informarla che una mia cara cugina che porta il mio stesso nome,
Naruto
Uzumaki, ha intenzione di sposarsi a breve nel suo villaggio
perchè sua madre
prima di sposarsi risiedeva proprio a Uzu. In sua memoria ha preso
questa
decisione. Con lei ci saranno il futuro sposo e i testimoni, tutti con
regolare
permesso di lasciare il villaggio che io stesso ho dato.
La prego di
trattare con riguardo
questi suoi ospiti fino alla loro partenza, in modo da mantenere buoni
i
rapporti fra Uzu e Konoha.
Confido nelle sue
capacità per
allestire la cerimonia nel migliore dei modi, tutte le spese saranno
ampiamente
risarcite dal villaggio di cui sono il capo.
Distinti saluti,
Naruto Uzumaki, Rokudaime di
Konoha
"E questo
è tutto, Godaime- sama, posso lasciarli
passare?"
L'anziano uomo
osservò la lettera e poi il ninja al suo
servizio e chiese scettico: "Avete fatto controllare la firma?"
"Si, è
stata la prima cosa che abbiamo fatto
effettivamente e la scrittura coincide perfettamente con quella del
Rokudaime"
“Allora non
vedo il motivo per cui non dovresti lasciarli
passare.”
L’ Uzukage
li accolse a braccia aperte, manifestando la
sua gioia per un così lieto evento.
“Non potete
non fare il giro del nostro splendido
villaggio!” aveva esclamato.
*Fine Flashback*
“Sasuke?”
“Hn?”
“Credo che
quelle ragazze stiano sparlando di noi...” il
moro sollevò un sopracciglio e lo baciò
d’ impeto, lasciando la bocca aperta.
“Allora
diamogli qualcosa di cui sparlare” l’ altro scosse
la ora lunga chioma bionda e sorrise.
“Sasuke-teme!”
l’ intera operazione fu seguita da tre paia
d’ occhi e subito commentata.
“Allora!
Volete vedere il tempio cerimoniale?” chiese
infine l’ uomo che portava il cappello di capo calato sulla
folta chioma grigio
metallo.
“Ma
certo!” urlò Naruto lanciando il pungo in aria. Fu
immediatamente fulminato.
“C-cioè..
volevo dire.. Io e il mio fidanzato ne saremmo
estremamente lieti Godaime dono.” e poi aggiunse:
“Questa me la paghi sasuke!”.
Bene!
consideratelo
una specie di prologo alla storia vera
e
propria che inizierà con il secondo capitolo! Questo
è il seguito di Love
she... love me!
Spero vi piaccia,
commentate!!!!!
E ora
risponderò ai commenti dell’ ultimo capitolo di
Love
she ...Love me!
allsecrets2: ugh!
Credimi, lo so! Molto, ma molto impacciati, ma mi ero stufata di vedere
sempre
Sasu sottutto io che pare che invece di essersi allenato con Orociok
sia andato
a Loveline!
Per cui.. ecco
qui il seguito... o almeno un prologo.
Cominceremo la storia vera e propria dal prossimo.
shinku66:
Shinkuuuuuu! *_* Io adoro le tue recensioni lo sai? In ogni caso sei
stata
brava a commentare anche se avevi già letto. Ti sono grata
per tutte le
recensioni e i
ringraziamenti che sempre
mi fai leggere. E che dire delle chiacchierate su MSN? Eh, povero Naru,
maldestro più di Sasu nonostante la sua esperienza sia
uguale a quella di
Sasu!! Si, lo so che tu sai già tutto, anche
perchè se non ti faccio spoiler mi
linci. (indimenticabile la proposta di andare sotto casa di Kishimoto
se lo
conoscessi a chiedere come va a finire la faccenda!)
Beh, questo
è solo l’ inizio, poi tu sai che la stoia si
evolverà... in meglio o in peggio dipende dai punti di vista!
silgree89:
Grazie per tutti
i i complimenti!! Sono contenta che ti sia piaciuta tutta la storia e
spero
continuerà a piacerti! Figuriamoci se finiva con la prima
serie la storia!
avevo già in mente il seguito prima ancora di finirla!!
Anche Shinku mi aveva
consigliato di mettere rating rosso, ma mi è
venuto in mente che a me non piacciono per niente quelle storie che tu
le
cominci, ti appassioni e poi, se non hai 18 anni non puoi continuare
perchè
diventano rosse!
Mi pareva ingiusto nei
confronti di chi non ha la maggiore età ecco!
Grazie ancora per tutti i complimenti!
fri:
Ecco! alla
fine si è capito dove stanno andando qui quattro! Sono
contenta che ti sia
piaciuta la storia e , soprattutto l’ ultimo il capitolo su
cui ero troppo
indecisa! Non ti preoccupare, l’ inizio è un
pò fiacco ma la vera e propria
storia inizierà poi...
Inuchan86: Grazieee!
Ora si è saputo dove qui quattro (anzi, costretti da Sasu ad
andare): a
Sposarsi! Si, mi dispiace per la povera Sakurettina che pure un altro
matrimonio,
che non è il suo, deve sorbirsi. Ma va beh, un pò
le sta bene!
XD Sono cattiva
oggi!
ryanforever:
Grazie!
Anche secondo me Sasu con gli occhiali sta d’
incanto!! Però si, sopratutto Sasu vuole fare tanto
l’ esperto e poi... XD!!!
Spero seguirai anche questa ff come mi hai detto! Ciauz!
_Zexion_: Grazie!!!
Seh, Sasu pensa di essere tanto saputo ma.... -__-
XD Io, invece di
ridere ero così imbarazzata a scrivere
O/////O Era la mia prima semi- lemon!! Spero ti piacerà
anche il seguito e che
commenterai questo capitolo!
angelica_89:
Molte grazie!
Si, anche a me pareva strano che Naru o almeno Sasu
sapessero già “Dove mettere le mani”
nella loro prima volta, no?
Grazie molte per
aver recensito e spero che seguirai anche
questo seguito! (gioco di parole da 4 soldi). Ciao!!
E Molte grazie
ai preferiti!
1 - 13d08c81
2 - 8seliane8
3 - akatsukina
fur
immer
4 - AKIRA80
5 - alii
6 - allsecrets2
7 - angelica_89
8 - angelika4ever
9 - angelina
manami
10 - Atomo
11 - dodo
12 - dyanb
13 - eLiSeTtA
14 - esty_accientaly_in_love
15 - fayth80
16 - fittina
17 - fri
18 - HARUNA
19 - Himura
20 - Istry
21 - ki9
22 - kya
chan
23 - Lan
24 - magicadula
25 - marikuccia
26 - Millennia
Angel
27 - misk
28 - miss
pink 87
29 - monnie89
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31 - nana89
32 - naruto762
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34 - NekoShu
35 - nisha_7
36 - nixy
37 - punk92
38 - redangel250492
39 - rioki
40 - SasuNaru
LoveLove
41 - Sexy_Kakashi
42 - Shannara_810
43 - shinku66
44 - Shooting
star
45 - silgree89
46 - sisi89
47 - slice
48 - Thyahiel
49 - wyaoi
50 - Yunie88
51 - _FaLLeD_aNGeL_
52 - _Zexion_
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Capitolo 2 *** Una cerimonia da sogno ***
Una
cerimonia da sogno
“Uff!”
i quattro shinobi entrarono in camera sbuffando,
sfiancati da un giro per Uzu durato minimo minimo tre ore.
“Com’
è possibile che per visitare un villaggio così
piccolo ci voglia così tanto tempo?” chiese
Shikamaru, accendendosi l’ ennesima
sigaretta.
“Non
qui!” squittì subito Sakura, prendendolo per la
collottola e scortandolo fino al piccolo terrazzino adiacente alla
camera
matrimoniale.
Sasuke e Naruto
rimasero soli nella stanza, e il moro si
sedette sul letto, in attesa di riavere il suo futuro marito in
sembianze
normali. Il biondo si concentrò per alcuni secondi e poi, in
una nuvoletta di
fumo apparve il vero Naruto, stretto e scomodo nello yukata che era di
almeno
una taglia più piccolo.
“Credo che
tu sia l’ unico shinobi che, per disfare una
tecnica della trasformazione deve concentrarsi!” disse Sasuke
sghignazzando.
“Uff”
sbuffò la kitzune “non è colpa mia!
É questa
situazione e, soprattutto questo vestito che mi rendono nervoso e non
mi fanno
controllare bene il flusso di chakra!”
L’ altro
sorrise malizioso: “Ah, è quello yukata che ti
innervosisce? E allora perchè non lo togliamo?”
l’ Uchiha si avvicinò furtivo
al suo amante e gli diede un bacio infuocato, mentre armeggiava con il
grosso
fiocco che legava l’ abito in vita.
Naruto
tentò di resistere ma alla fine cedette, trascinato
dal vortice delle carezza dell’ altro. Sasuke gli fece
intrecciare le gambe sul
suo busto e, lentamente, senza mai staccare le labbra, se non per brevi
istanti, lo trasportò nel letto.
Stava proprio per
posarcelo quando si bloccò nel movimento
a mezz’ aria.
“Che
c’è?” chiese il biondo interdetto. In
quel momento
apparvero Sakura e Shikamaru, quest’ ultimo con le mani congiunte per la tecnica
dell’ ombra.
“Sasuke,
metti giù le mani da Naruto se non vuoi che usi
la tecnica dello strangolamento”
Sakura, da dietro le
sue spalle ridacchiò: “E guarda che
lo fa sul serio!”
Naruto si
tirò su a sedere e permise al moro di cadere sul
letto quando la tecnica fu rilasciata.
“Nara, sei
morto!” sibilò frustrato.
“Non ti
conviene, Uchiha, altrimenti rimani senza
testimone, ricordi?”
“Non ti
preoccupare, troverò un rimpiazzo” rispose Sasuke
a denti stretti.
“Su, su non
fate così, l’ Uzukage ci ha detto che la
sistemazione è solo provvisoria, domani noi due ce ne
andremo e poi potrete
fare tutto quello che vi va” precisò Sakura,
cercando di scherzare mentre un
velo di tristezza le appannava la voce.
“Oh,
Sakura- chan!” Naruto, esuberante come sempre, corse
ad abbracciarla mentre lei rideva nervosamente.
“Hey, non
rimarrò mica zitella per sempre no?” disse.
“Visti i
precedenti?”
“Shikamaru!”
“Che
c’è? É statistica!”
“Non dargli
retta, Sakura, e prova a guardarti attorno
stasera, chissà che non si debbano celebrare due matrimoni
qui a Uzu!”
sentenziò Naruto.
“Baka! Il
vostro matrimonio è tra una settimana! Non ci si
più sposare in così poco!” la rosa
diede un piccolo scappellotto sulla nuca del
giovane e tutti risero del momento.
* * ** * ** * ** **
*****
** *** ***
Ma una settimana
passa in fretta e presto, fin troppo
presto, arrivò il giorno della cerimonia.
La mattina, Sakura
costrinse Naruto a svegliarsi alle
prime luci dell’ alba.
“Naruto...”il
diretto interessato stringeva fra le braccia
un cuscino blu cime se fosse la sua unica ragione di vita, mentre un
filo di
bava colava da un angolo della bocca. L’ unica cosa che
continuava a ripetere
era “Sa...sas....kè...sa....” ma la
donna non si arrese
“Naru.....”
“Hmmmn...”
“Naruto...
devi alzaaartiiii” continuò usando il tono che
di solito si utilizza con i bambini.
“Hmaahmmm”
il biondo si rigirò fra le coperte e non diede
segni di essersi finalmente lasciato alle spalle il mondo dei sogni.
“NARUTO
SVEGLIAAAAAAAAAAAA!” la rosa urlò con tutto il
fiato che aveva in gola ad un centimetro dall’ orecchio del
dormiente, che
scatto il piedi stringendo il cuscino che poco prima aveva rimesso
sotto la
testa.
“Brutta
baldracca” mugugnò con gli occhi ancora semi
chiusi, evidentemente non rendendosi conto di chi avesse davanti.
La reazione fu
istantanea:
“SHANNNNNAAAAROOOOOOOO!”
urlò la rosa e lo fece volare
fuori dal letto prima ancora che l’ altro avesse il tempo di
dire “Gomen!”
(scusate, non ho resistito dal fregare questo schetck
all’ episodio 55 dello shippuuden, sto ancora
morendo dalle risate! ^^).
Appena si fu calmata,
la donna scaraventò in bagno lo
shinobi che, molto coraggiosamente, non si lamentò per il
trattamento subito.
“Che.. che
dobbiamo fare qui, Sakura-chan?” chiese però
titubante.
L’ altra
assunse un espressione degna di Satana in persona
e ghignò.
“Oh, lo
vedrai!”
Furono le due ore e
mezza più lunghe della vita di Naruto.
Era talmente pieno fard, ombretto, stick, rossetto, lucidalabbra e
quant’ altro
che non riusciva nemmeno a muovere la bocca e gli fu impedito di
sbattere le
ciglia fino a che il mascara non si fu asciugato.
“Sakur..”
“Fermo! O
ti cola il rimmel!” sentenziò Sakura
spennellando per l’ ennesima volta il naso dell’
Uzumaki e coprendo poi le tre
linee parallele che lo caratterizzavano anche mentre era trasformato.
“A che pro
tutto questo casino ‘ttebayo?” chiese
supplicante Naruto
“Non
pretenderai mica che ti veda all’ altare con quella
faccetta acqua e sapone che ti ritrovi vero?”
chiese la donna
prendendo un grosso batuffolo di cotone e
sistemando gli ultimi ritocchi.
“Immagino
di no...” sospirò l’ altro rassegnandosi.
Dopo poco la rosa
annunciò:”Finito!”
“Davvero?”
“Si!”
rispose, fiera della sua opera.
“Uff, ora
posso andarmene?” chiese la kitzune non osando
nemmeno guardarsi allo specchio per paura di quello che avrebbe visto;
sapeva
solo che i suoi capelli, molto lunghi quando era trasformato, erano
acconciati
talmente stretti da dolergli alla base e fra di essi spiccavano dei
cristalli
simili a gemme.
“Nemmeno
per sogno, ora tocca al vestito” riecco l’
espressione famelica.
Naruto non avrebbe
mai immagina che ci volesse tutta
quella forza per stringere quell’ apparentemente innocuo
corpetto arancione
chiaro che Sakura lo costrinse ad indossare. Sta di fatto che dovette
appoggiare addirittura un piede sulla schiena del ragazzo prima di
riuscire a
stringere gli ultimi fili. Doveva ammettere che però lo
yukata cerimoniale che
era stato fatto su misura era davvero magnifico. Blu scuro, con il
simbolo
degli Uchiha sulla schiena che spiccava in quel mare che, verso
l’ orlo,
degradava fino a diventare color carta da zucchero. La fascia legata in
vita
con un morbido fiocco era azzurro intenso con una leggera filigrana
arancione
che stava perfettamente con il resto dell’ abito;
fortunatamente il vestito era
così lungo da non far vedere i piedi e Naruto aveva ottenuto
di indossare delle
scarpe comode.
D’ un
tratto si sentì bussare alla porta.
“Si
può?” chiese una voce, che apparteneva a Sasuke.
“No!”
fu raggiunto quasi subito da una cappelliera che gli
sfiorò la nuca e fece sbattere la porta “Non si
guarda la sposa prima della
cerimonia!”.
Dall’ altra
parte si sentì un borbottio e poi più nulla.
“Sakura-chan!
Perchè l’ hai mandato via?” chiese
imbronciato il biondo
“Te
l’ ho detto, è tradizione!”
sbottò la ragazza.
“Non mi
pare che siamo una coppia così tradizionale, non
ti pare?” chiese l’ altro titubante.
“Non
c’entra! Non fare storie, va bene?” chiese
supplicante.
“Ummm...
d’ accordo” acconsentì.
“Arigato! E
ora vado a prepararmi, mancano solo 3 ore alla
cerimonia!!” e se ne andò, con la promessa
strappata a Naruto di non uscire per
nessun motivo.
Il biondo rimase solo
nella stanza e, d’ un tratto si
accorse di una cosa:”S...Saku...Sakura chan.. non
respiro!” e si accasciò su di
una sedia tentando di regolare il respiro e, contemporaneamente si
allentare un
pò la morsa di stoffa.
** ** **** ** **
**** ** ** **** ** ** ****
Come quel giorno, di
quasi tre anni fa, il tempio era
gremito, come pure il giardino al di fuori di esso, che minacciava di
far
esplodere la recinzione nel tentativo di contenere tutto il popolo al
suo
interno.
All’ arrivo
della sposa la folla si aprì come Mosè con le
acque, per lasciare passare lei (o, a seconda dei punti di vista, lui)
e la
damigella, fasciata in un furisode (abito per le nubili invitate alla
cerimonia) rosa
antico con un
fiocco azzurro che riprendeva quello della futura moglie.
Entrarono nella
navata ( non so come si chiamino i
corridoi del tempio, perciò datemela buona NdA) con gli
occhi di tutti addosso,
nel bel mezzo del cammino Naruto inciampò sul davanti dello
shiromoku (abito da
cerimonia per la sposa), rischiando di finire con
la faccia dritta dritta sul pavimento. Sakura
lo sostenne e salvò la situazione, ma il cestino di fiori
che doveva spargere
cadde a terra in una marea di petali blu.
Il biondo sorrise
imbarazzato mentre si rimetteva in piedi
e malediceva tutta quella messinscena.
Dopo poco
arrivò agli scalini, e si posizionò a fianco a
Sasuke,
fasciato in un magnifico kimono nero, legato con una leggera cordicella
bianca
che pendeva da un fianco.
“Usuratonkachi”
sussurrò, sghignazzando piano.
In quel momento
Naruto non ci vide più e, sollevando
quanto il vestito glie lo permettesse la gamba, gli tirò un
pestone sul piede
coperto solamente da un calzino bianco. Per rendere la cosa
più dolorosa, aveva
aggiunto anche del chakra, cosicché a Sasuke parve che un
macigno gli si fosse
scaraventato sull’ alluce. Quando stava per mettersi ad
urlare, era un Uchiha
ma sentiva il male anche lui, un “Kage Mane No
Jutsu” gli salvò piede e
reputazione, bloccandolo in una posa rigida.
“Così
impari, teme!” sghignazzò Naruto.
Il tempio si
svuotò, come da tradizione, e rimasero solo
le più importanti autorità del paese assieme ai
due testimoni. Alcuni popolani
però, non vollero uscire, e furono invitati a restare,
sebbene il sacerdote gli
osservasse con sguardo critico.
Dopo le promesse dei
due sposi, fu la volta della prima
tazza di sakè, seguita da un sonoro sbadiglio di Shikamaru,
che già non ne
poteva più e smaniava per una sigaretta.
Ma questa sua voglia
venne subito taciuta dall’ alone nero
che circondava Sakura mentre bisbigliava “Non farlo mai
più!” e crocchiava le
dita.
Dopo la seconda
tazza, Naruto sentì un piccolo cerchio
alla testa, ricordandosi d’ improvviso che non aveva chiesto
che il sakè fosse
preparato con la speciale ricetta analcolica per quelli che, come lui,
non
reggevano l’ alcol. D’ un tratto si
sentì sudato, troppo stretto in quel
vestito cerimoniale e la vista gli ballava senza sosta.
“S-Sasu...” riuscì solo
a sussurrare, prima
di perdere il
controllo del chakra e ritrasformarsi di botto.
Tutto successe in
pochi secondi: il sacerdote non poteva
credere ai suoi occhi, tutte le perline della pettinatura caddero a
terra non
più sostenute dai folti capelli, il vestito minacciava di
rompersi sotto la
pressione in punti diversi e la folla iniziò a mormorare
sconcertata.
“Ma...
è un uomo?”
“Non
è possibile..”
“Che sia un
allucinazione?”
“In effetti
oggi fa caldo..”
A salvare la
situazione fu Sakura: cacciò un urlo così
potente da far tremare le finestre e costringere tutti a guardarla
spaventati.
Continuò ad urlare, sempre più forte e con foga,
mentre Sasuke prendeva sotto
le ascelle Naruto e lo scuoteva dicendogli di riprendere la tecnica.
“Naruto no
baka!” gli urlò, schiaffeggiandolo. Finalmente
si riprese e riuscì rapidamente a riprendere la situazione
sotto controllo.
“Sasuke
teme!” gli bisbigliò, mentre Sakura fingeva uno
svenimento e cadeva dal gradino “lo sai che non reggo
l’ alcol!”
“Lo so,
baka!” gli rispose “ma non potevi ricordartene
prima?” a quello non seppe rispondere dato che aveva fatto da
“Barbie cavia
da laboratorio” per tutta la mattina.
Finalmente, dopo che
venne portato un bicchier d’ acqua
alla rosa, si potè continuare.
Al terzo bicchiere di
sakè, Naruto temette di avere un
mancamento, ma si trattenne, sperando che la cosa finisse presto. Lo
scambio
degli anelli fu rapido, nonostante il biondo facesse un pò
di fatica a centrare
il dito dell’ altro.
Poi, quando tutti si
preparavano ad acclamare
i neo sposi, Sasuke prese in
braccio un Naruto che rischiava lo svenimento e scomparve in una
nuvoletta di
fumo.
Si levò un
coro di proteste che fu subito taciuto dalla
promessa di un lauto pasto di nozze nella migliore ristorante della
città.
Dall’ altra
parte del paese, in una stanza del più
lussuoso albergo, l’ Uchiha appoggiava un biondino ancora
trasformato e
profondamente addormentato su di un letto a baldacchino.
** ** ** ** ** ** **
** ** ** ** ** ** **
Quando si
svegliò, la luna splendeva in alto nel cielo, e
passava attraverso le tende leggere, producendo un alone splendente
proprio
sopra le coperte. Si voltò dall’ altra parte e
trovò due occhi che lo
fissavano. “Ben svegliato bello addormentato!”
“Che ore
sono?”
“Ma lo sai
che sei molto poco silenzioso persino quando
dormi?” sorrise Sasuke.
“Umpf! Lo
so, ma mi vuoi rispondere?”
“Quasi
mezzanotte”
Naruto si
alzò di scatto dal letto e esclamò:” La
cerimonia!”
L’ altro
sghignazzò:”Sei svenuto alla terza ciotola di
sakè, del resto se ne sono occupati Nara e Sakura”
L’ altro si
rilassò un poco”ah, ok...” poi si
ridistese “
e tu, che cosa hai fatto nel frattempo?”
“Ti ho
osservato, messo così sei carino lo stesso”
“Così
come?” chiese stranito. L’ Uchiha lo
additò e lui
osservò il corpo estremamente femminile che ancora portava.
“Oh, la mia
tecnica! Mi sono dimenticato di toglierla!” subito
posizionò le dita per
levarla, ma fu fermato dal suo amante.
“Che
c’è?” chiese titubante.
“Mi
domandavo....” disse incerto” non è che
potremmo
provare... una volta..”
Naruto poteva essere
anche definito un tontolone, ma
quella volta capì subito che cosa Sasuke volesse intendere.
“Assolutamente
no!” strillò contrariato.
“Eddai,
solo una volta” chiese sfiorandogli la guancia.
“Eh, no!
Chissà che poi tu non ci prenda gusto!”
bofonchiò
il biondo.
“Nah,
è solo per provare..”
L’ altro,
dopo molte altre insistenze accettò.
Senza preliminari,
Sasuke lo penetrò, facendolo gemere in
modo molto più stridulo del solito, grazie alla sua gola
femminile.
Dopo molte spinte,
Sasuke venne, ma molto più per quello
che stava facendo il compagno che non per la penetrazione in
sè che gli pareva
meno eccitate del solito.
“Naruto,
ritrasformati” gli intimò, e così fu.
Immediatamente il
moro prese in bocca il suo membro e
iniziò a succhiare, seguito a ruta dal biondo.
E
fu la notte che
entrambi amano ricordare come “La migliore notte di sesso
della loro vita”.
** ** ** ** ** ** **
** ** ** ** ** ** ** ** **
Fu quella notte che,
per la prima volta, sognò il bambino.
Naruto se ne stava
seduto al buio, tutto in torno a
lui l’
oscurità lo schiacciava a terra.
Solo alcuni lampi di
fuoco gli rischiaravano la vista, ma
non gli permettevano di vedere altro che se stesso. Poi,d’ un
tratto, una
figura. Poteva sembrare un gattino, ma quando un lampo più
forte lo rischiarò
si accorse che era un neonato.
Gattonava incerto
sulle piccole manine, veniva verso di
lui piano piano, fermandosi di tanto in tanto.
I suoi tratti si
modificavano ad ogni passo, i
capelli diventavano neri e poi biondi, gli
occhi azzurri e poi scuri, e i tratti non la smettevano di mescolarsi.
Infine,
quand’ era a pochi metri da lui, il bebé si
fermò,
alzò una manina verso Naruto e aprì la boccuccia
a cuore.
Quello che voleva
dire però, Naruto non lo sentì, perchè
d’ un tratto il piccolo fu risucchiato dalle tenebre, e due
occhi rossi
apparvero lontani. Poi, più nulla.
Erano giorni, no,
settimane, no mesi, no, anni, no secoli
che non aggiornavo!
Sasu: ma se non sei
da neanche un anno su efp!
E che
c’entra?
Sasu: beh, allora
perchè non millenni!
Non vivo mica
così a lungo!Ok, prometto....
Sasu: non fare
promesse che non puoi mantenere!
Allora giuro..
Sasu: non fare la
spergiura!
Va bene!! Allora
cercherò di aggiornare il prima possibile
la prossima volta, ma c’è stato un tale caos in
questi giorni che proprio non
ho avuto il tempo material, e anche ora sono di corsa.
ciò
commentate e alla prossima!
Ah, ecco le risposte
ai commenti!
ryanforever:
Grazie! Sasuke a volte le sue idee geniali dovrebbe tenerle per se
Naru: vero!
A parte questo
non nego che sia un idea un pò contorta ma
buona. Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo, alla prossima!
_Zexion_:
Sbellicata dalle risate eh? Al povero Sasu per poco non staccavano la
testa!
Ammetto che sarebbe stato un bel pesce d’aprile, peccato che
sia tutto vero!
Sei la prima che mi dice che gli è dispiaciuto per Sakura,
sai? Ma oramai si è
rassegnata, troverà qualcos’ altro!
fri:
sono contenta che ti sia piaciuto e spero sia così anche per
i prossimi! Volevo
soffermarmi un pò di più sulla nomina di Hokage
di Naru, ma ho deciso di
sorvolare per metterla poi magari in qualche flashback. Sposati si sono
sposati, ma quel sogno è come si dice
“premonitore” e qualcosa accadrà. La
lettera diciamo che Sasu ha dato l’ imput e poi Naru ha fatto
di testa sua. Non
sia mai detto che l’ Hokage prende ordini da qualcuno! I
capitoli non sono
arrivati proprio presto, ma conto di fare aggiornamenti più
rapidi! ^^
Capitatapercaso:
Non dire mai più queste cose a Sasu, perchè
è ancora qui che gongola! E anch’
io, se per questo....^^ Grazie per la recensione, spero che questo
capitolo ti
sia piaciuto!
angelica_89:
Heheh, per sapere chi è la persona speciale nominata dal
demone bisognerà
aspettare ancora un pò, ma gli accenni ci sono
già! Grazie per la recensione!
shinku66:
Shikuuuu!! Tu meglio di tutte sai perchè ho aggiornato
così in ritardo!
ç______ç me misera, me tapina!!
Povero Naru,
prima deve rapire quella furia confettata,
poi Sasu se ne esce con la storia del matrimonio, per poco non mi
usciva di
testa! Anche te a gloriare le abilità di Sasu eh?Se
continuiamo così si monta
la testa e addio storia! Già vuole un camerino tutto per se!!
La povera
“racchia” aveva diritto ad un pò di
imbronciatura no? Dopo tutto il suo ex fidanzato si sta per sposarsi
con un
uomo! E’ sufficiente a far sclerare qualsiasi donna,
figuriamoci Sakura! Gli
sposi, infine, erano anche troppo agghindati, ma la cerimonia in se
è stata un
disastro ^^ va beh, m’è venuta così,
forse avevo dormito poco. Però, hai visto?
Sasu ha voluto “provare” anche la parte femminile
di Naru che, a quanto pare lo
eccita meno di quella maschile... speriamo! Ciauz!!!
allsecrets2:
Ciao! Sono contenta che ti sia piaciuto il primo capitolo, e prometto
che gli
aggiornamenti saranno più rapidi ok? Alla prossima!
krikka86:
Davvero? Sono contenta! Si, cercherò di mettere molte parti
divertenti, anche
perchè questa coppia me
ne ispira
parecchie!! In ogni caso è vero, Uzu è il paese
da dove proviene la madre di
Naruto, anzi, da dove veniva prima di sposarsi. Mi sembrava carino
farli
sposare lì dove Naruto ha una parte delle sue origini.
Grazie per la
recensione!
Kyubi:
Grazie! Si, povero Naru, figurarsi se un Uchiha si abbassa a fare la
tecnica sexy!
Comunque sono contenta che ti sia piaciuto, alla prossima!
E un enorme
grazie ai miei preferiti!!
1 - alii
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3 - fri
4 - grethy
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7 - kagchan
8 - ki9
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12 - silgree89
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14 - _FaLLeD_aNGeL_
15 - _Zexion_
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Capitolo 3 *** Kodomo ***
Kodomo
Finalmente, la
vacanza a Uzu era terminata.
Naruto ne era
estremamente contento, perchè i panni della
donna (nonché moglie premurosa) cominciavano ad andargli
stretti. Troppo
stretti.
Per non parlare di
tutti gli incidenti che gli erano
capitati grazie a quella tecnica!
Come, per esempio,
doversi gettare in mezzo ai cespugli
perché non aveva calcolato bene la quantità di
chakra utilizzato.
o la faccenda che lo
obbligava a portare costantemente i
tacchi. Sembrava un clown sui trampoli!
Quel mattino, con
grande gioia del biondo,avevano fatto le valige e si erano recati
dall’ Uzukage
per ricevere commiato.
E ora erano davanti a
lui tutti e quattro, non più con
abiti cerimoniali, ma con normali abiti da viaggio , e attendevano che
l’ uomo
prendesse la parola.
“Allora,
spero vi siate trovati bene nel mio villaggio e
che tornerete a trovarci per, magari, qualche anniversario.”
disse rivolto a
Sasuke, da cui aveva appena ricevuto il compenso per il disturbo del
matrimonio.
“Certo, non
si preoccupi, lo faremo” disse l’ Uchiha
inchinandosi leggermente.
"Portate i miei
saluti all' Hokage e anche alla
signorina Tsunade.. abita ancora a Konoha no?"
"Si, lo consideri
come fatto"
”E lei,
signora Uchiha, si è trovata bene qui a Uzu?”
chiese di nuovo il capo del villaggio, voltandosi verso Naruto.
Questi parve cadere
dalle nuvole e si voltò con aria
interrogativa verso l’anziano, come se si chiedesse che cosa
c’entrasse lui nel
discorso.
Sakura, accortasi
della situazione, diede una gomitata al
biondo e gli sussurrò:
“Sei tu la
signora Uchiha,baka!”
L’ altro
sembrò svegliarsi dalla trance e si illuminò
tutto, rispondendo:
“Ah! Si,
certo.... Qual era la domanda?”
Tutti, compreso
l’ Uzukage, caddero a terra (finendo a
gambe all’ aria stile manga XD) e Naruto si grattò
la testa ridendo
nervosamente.
L’ uomo,
paziente, gli ripeté quanto appena chiesto.
"Oh, ah, si io..."
Nel momento in cui
stava per rispondere, il sorriso che il
biondo aveva sfoderato si trasformò in una smorfia di dolore
e il ragazzo
iniziò a tenersi un punto imprecisato tra la pancia e lo
stomaco, lamentandosi
come una vite tagliata.
“Che
succede, baka?” chiese Sasuke osservandolo con un
sopracciglio alzato.
“N-nulla
credo... credo di aver mangiato troppo a
colazione...”.
Tutti annuirono, ma
il moro non ci credeva: da quando in
qua tre ciotole di ramen potevano stendere uno come il suo baka?
Shikamaru, lungi dal
voler prolungare i convenevoli,
prese in mano la
situazione e disse:
“Beh, allora è meglio che ci mettiamo in viaggio, è risaputo che
l’ aria che si respira quando
si cammina è un ottima cura per questo tipo di
disturbo!” e spinse tutti fuori
dalla porta, lasciando il capo del villaggio solo nella stanza vuota.
“Che gente
strana quella di Konoha” disse, scuotendo la
testa l' uomo.
*0*
Erano in viaggio da
sei ore e quello era il quinto chiosco
di ramen in cui si fermavano.
Sasuke ne aveva
decisamente abbastanza.
“Naru, di
questo passo ci metteremo una settimana, non una
giornata a tornare a Konoha!” lo rimproverò.
“Ma
Shashuke, io non pfosso festare a fomaco uoto!”
rispose il biondo, finalmente con le sue normali sembianze.
“Non
parlare a bocca piena !” lo riprese mentre lo
guardava attaccare la settima ciotola di ramen.
“Non dfirmi
qfello che evo are!” disse sputacchiando, il
diretto interessato del rimprovero, poi deglutì e aggiunse
“Chi sei, la mia
balia?”
“Baka!”
“Teme!”
“Ma mi
spieghi perché devi mangiare così
tanto?”
“Beh...
credo sia per il fatto che ora ho il corpo di un
uomo e quindi... devo mangiare di più!”
concluse, spostando
l’ ultima ciotola e dichiarandosi, per
quel momento, sazio.
L’ Uchiha
sbuffò e pagò il conto.
“Ora
possiamo andare?” domandò esasperato.
“Certo, non
vedo l’ ora di mettermi in viaggio!”! rispose
tutto pimpante il biondo.
Shikamaru, che li
aveva raggiunti pochi istanti prima,
aggiunse:”E dire che un momento fa si dichiarava incapace di
muovere un dito!”
tirò una boccata e fece uscire il fumo bianco in piccoli
cerchi perfetti.
“Potere del
ramen!” sorrise, l’ ora Uchiha,Naruto.
Però,
appena il fumo raggiunse le sue narici, il ragazzo
sbiancò.
"Che c'è?"
chiese Sasuke.
"Mi gira la testa.."
gli rispose il suo biondo
marito.
"Naruto, potevi
dirmelo che non sopportavi l' odore
del fumo di sigaretta, mi sarei spostato!"
"Ma... è
la prima volta che mi succede.." si
appoggiò all' Uchiha e prese una boccata d'aria fresca dopo
che Nara aveva
spento la cicca.
"Ecco, lo sapevo,
è indigestione!" sbuffò
Shikamaru.
A quel punto
arrivò Sakura dal boschetto poco distante in
cui era entrata e chiese:" Cos' è indigestione?"
“Naruto non
sopporta il fumo” le rispose Shikamaru.
“Oh,
Naruto, vuoi che ti controlli?” domandò premurosa.
“Nah,
grazie Sakura-chan, ora sto meglio..” disse il
diretto interessato, anche se dal colorito sembrava tutto il contrario.
“Sarà..”
sospirò la rosa “Quindi possiamo
ripartire?”
“Hai!”
*_*
"COME PUOI DIRMI
CERTE COSE??" domandò incredulo
e arrabbiato Naruto.
"MA DI COSA STAI
PARLANDO? IO TI CHIAMO SEMPRE
COSì!" rispose Sasuke adirato.
"TU MI ODI, IO LO
SO!" riprese Naruto.
"E SECONDO TE IO
SPOSO UNA PRESONA CHE ODIO!"
gli urlò contro il moro.
" QUINDI LO AMMETTI?"
lo redarguì Naruto, sicuro
nelle sue convinzioni.
"AMMETTERE COSA?"
"TU MI ODI! IO TORNO
A UZU E CHIEDO L'
ANNULLAMENTO!" decretò
Naruto,
fuggendo in lacrime tra gli alberi.
Sasuke fece l' atto
di seguirlo, ma Sakura lo precedette.
“Io ne ho
abbastanza!” decretò Sasuke “ Da quando
in qua
all’ usuratonkachi viene una crisi
di
pianto perchè lo chiamo baka?”
“Beh,"
Shikamaru si accese una sigaretta e inspirò
una boccata " nonostante voi lo usiate come nomignolo è pur
sempre un
insulto!”
“E se ne
accorge vent’anni dopo?” gli domandò
l’ Uchiha
alterato.
“Beh, io
non sono un estimatore del QI altrui ma...” e
lasciò la frase in sospeso.
“Guarda,Nara,
che lo sa che è un insulto!”
“Va bene,
va bene” disse colui che controlla le ombre
mettendo avanti le mani. “Tanto se ne sta occupando
Sakura...”
Infatti, pochi minuti
dopo i due riemersero dalla casa in
cui si erano fermati, e sembrava che la crisi , per fortuna, fosse
passata.
“Tutto bene
ba.. cioè Naru?”
“Tutto bene
Sasu-chan, vieni qui un attimo?"
L' altro si
avvicinò e il biondo gli schioccò un bacio
sulla guancia.
"Ti amo Sasu chan!"
gli sussurrò ad un orecchio.
Mentre rispondeva,
Sasuke pensava seriamente di aver
sposato un pazzo.
*_*
La sera dovettero
accamparsi.
Issarono due tende da
dividere e srotolarono i sacchi a
pelo sistemando il tutto prima del calar del sole.
Erano tutti intorno
al fuco scoppiettante, quando, per l’
ennesima volta in quella giornata, Naruto si sentì male.
Mugugnava senza
sosta, nel tentativo di non far vedere
agli altri quanto gli doleva.
"Tutto ok Naruto?"
domandò Shikamaru.
"Hai, sto benone
io.." ma un altra fitta lo
colse, facendolo bloccare.
Sasuke se ne accorse
e si voltò verso l’ Haruno,
lanciandogli un occhiata ben più che eloquente.
Lei si
alzò e domandò a Naruto e poteva aiutarla a
raccogliere della legna.
Nel bosco...
“Sakura-chan!”
Nessuna risposta.
“Sakura
chan!!”
Niente.
“Sakuraaa!!”
urlò il biondo esasperato
."Si?”
chiese lei con nonchalanche.
“Come si!
E’ mezz’ ora che ti chiamo!”
“Ah!”
rispose, osservandolo “che cosa
c’è?”
“Volevo
sapere perchè mi hai portato qui..” chiese
incrociando le braccia e fermandosi.
“Per
raccogliere la legna no?” disse lei sorridendo.
“Sakura-chan,
c’era una catasta di legnetti alta mezzo
metro vicino ai tuoi piedi, questo lo sai vero?” disse lui
scettico.
"Ahem... davvero?"
domandò ridendo.
"Si! E se ora.. ugh!"
"Daijoubou?"
(dovrebbe essere ti senti bene..
NdA) domandò Sakura.
"Hai, hai Sakura chan"
"Se lo dici tu...
Lascia almeno che ti visiti
però!" disse lei, prendendogli un braccio e,facendoselo
passare sopra la
spalla, facendolo sedere su di una roccia.
"E' stato quel teme a
domandartelo?" chiese,
alzandosi la maglietta per permettere un miglior accesso al chakra.
"Siamo tutti
preoccupati per te, Naruto!"
rispose lei mettendogli una mano sul petto e facendo fluire un chakra
verde
brillante.
"Lo so, lo so...
allora, noti qualcosa?"
"I polmoni almeno
sono apposto" sussurrò di
rimando, passando più in basso.
"Milza, fegato..."
D' improvviso, si
arrestò e tolse la mano, sgranò gli
occhi e bisbigliò, apparentemente sconvolta:
"Ko..kodomo.."
(questo ve lo dico dopo quello
che vuol dire, pace a chi sa già che significa! XD NdA)
Naruto si
spostò e la osservò inorridito:
"Nandesuka!?" (che
hai detto!?) le domandò.
Lei, invece di
rispondergli, gli rimise una mano sul
ventre e fece smuovere il chakra.
"S-sakura chan????"
il biondo la guardò
allibito.
Lei lo
fissò e disse:
"C'è...
c'è una piccola quantità di chakra che non
appartiene ne a te ne a Kyuubi.. e l' unico caso in cui... in cui il
chakra è
diverso da quello del corpo è... quando si aspetta un
bambino.." (infiatti
Kodomo significa bambino!)
"Naniiii????"
(cosaaaa??) urlò la kitzune
rimettendosi la maglietta.
"Naturalmente devo
fare degli accertamenti... ma ad
una prima occhiata quello che ho sentito è.. un feto di due
settimane.."
"Sono sicuro, sono
sicuro che ti stai
sbagliando!!! E'
solo.. solo un enorme
gigantesco errore!" sbraitò il ragazzo, tenendosi la .
pancia. "Domani andremo da Tsunade e lei ci confermerà che
è tutto uno
sbaglio, vero Sakura-chan?"
" Shirimasen... (non
lo so) io raramente mi
sbaglio... ma un margine d' errore c'è... una sacca di
chakra o un
rimescolamento del tuo chakra e quello della volpe... Però
questo spiegherebbe
la tua intolleranza al fumo, la tua fame improvvisa e i tuoi sbalzi d'
umore,
nonchè il dolore al ventre. Il tuo corpo non è
adatto ad ospitare un
bambino.."
"Ma insomma come
diavolo potrebbe essere
successo?" domandò al limite dell' esasperazione Naruto.
"Beh..." disse
Sakura, dubbiosa. "... credo
che... l' Oiroke no Jutsu..." lasciò lì la frase
e fece intendere al
ragazzo che le performance in camera da letto dei due neosposi non
erano
rimaste propriamente nelle quattro mura dell' alcova nuziale.
"S- sakura chan!"
arrossì il
ragazzo."M..ma.. che li vedi me e il teme come goryoshin? (genitori)
" ridacchiò nervoso, cercando di cambiare discorso.
Sakura
sorrise ."No, per niente! Te lo immagini un piccoletto che va
in giro gridando " Hokage okasan!!" (madre)
L'
altro si infervorò: "Okasan a chi??" si alzò e
aggrottò le
sopracciglia " se lo scorda quel teme che mi faccio chiamare
così!"
"Ahahaha!
Te la immagini la faccia di Sasuke quando glie lo
dirai?" la ragazza rise, tenendosi la pancia.
Naruto,
invece, rimase immobile appoggiando la mano sul ventre caldo.
"No..
non.. Non credo che glie lo dirò..."
Anche
Sakura smise di ridere e lo fissò
"Perchè?"
chiese sconvolta.
"Io
non.. non credo di essere pronto per.. insomma, mica sono una
donna io! E poi se qualcosa andasse storto? Io.. io non.." si sedette
di
nuovo e mise le mani sulla testa, scuotendo il capo.
La rosa si
appoggiò accanto a lui e gli accarezzò una
spalla.
“Andrà
tutto bene, tutto bene” lo consolò “ ti
aiuterò
io... Sono un medico ricordi? Tranquillo..”
“E se lui
non volesse?” le domandò, gli occhi limpidi come
un mare in tempesta.
“Stai
scherzando? Mi stava per sposare per il clan!! E ora
ha la possibilità di rifondarlo, come minimo ti costruisce
un altarino con
tanto di candele e ramen sacrificali!”
Naruto si
tranquillizzò e sorrise: non era da lui
abbattesi alle prime difficoltà!
“Hai
ragione Sakura-chan! O dovrei dire zia Sakura?”
chiese malizioso.
“Si, sta
proprio bene come accostamento!” sospirò lei
“allora, chi lo dice a Sasuke-kun?”
“Non ho
intenzione di dirlo al teme, te l’ ho già detto..
O, almeno finché non sono sicuro...”
Sakura voleva
ribattere, ma preferì annuire ed alzarsi,
comprensiva.
“Andiamo,
saranno preoccupati”
Tornarono in silenzio
all’ accampamento, mentre Sakura
rassicurava Sasuke e Naruto andava subito a letto, lamentando
fiacchezza.
“Quindi
è tutto apposto? Non sta male?” chiese
l’ Uchiha.
“No, non
sta male” ‘che sia tutto apposto, questo
è un
altro discorso ‘ pensò, ma preferì non
aggiungere altro.
Tu
non lo sai... ma lui è già lì.. ed
è mio, solamente
mio.. la mia piccola vendetta...
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Finitoooo! Voi
direte, vi ho fatto aspettare secoli per
questa schifezza? Eh, lo so, ma che volete? A volte si è
ispirati altre volte
no, e questo capitolo ci ho messo anni a scriverlo! Così
siate clementi e, se
ho sbagliato qualcosa sulle parole giapponesi, fatemelo sapere!!!
E ora, le risposte ai
vostri meravigliosi commenti!!
Shinku66:
Shiiinkuuuuuuu!!! Finirò mai di ringraziarti per tutte le
cose meravigliose che
mi passi?? *_* Probabilmente no, quindi abituatici ai miei
ringraziamenti!
Non preoccuparti di essere
l’ ultima, così sei
la prima a cui rispondo!
Sasu è sempre stato
assatanato e sempre lo
sarà! E pure maniaco (almeno nelle nostre fanfic!) E,
secondo me, Shika e Saku
un pò se la rodono per cui dovevano interromperli....no? XD
Sakura poi, si meritava una
rivincitina ina ina
per cui una piccola soddisfazione glie l’ ho lasciata e
cioè.. giocare alle
barbie con Naruto!
La cerimonia come l’ ho
immaginata l’ ho
scritta, perchè una cosa formale e senza intoppi non mi
andava proprio a genio
e infondo... è stato divertente pure scriverla; quella del
jutsu è stata la mia
prima idea e tutto il resto è seguito e Sakura.. ha
strillato come un oca per
tutta la prima serie, perchè non applicarsi dove è
più ferrata per aiutare il prossimo?
Il nostro caro Uchiha... diciamo che
la sera
delle nozze ha vagliato le varie opportunità, ma che
preferisce quella
maschile! Infondo, se non l’ ha capito così!
Gli porterà una cosa
inaspettata eh? Beh, direi
che ora si
è capito che cos’ è e
sopratutto CHI è la cosa inaspettata... ma Kyuubi si
metterà in mezzo... ma
questo lo sai già vero? ^__-
Alla prossima recensione, ciauzzzz!!!!
jibrychan:
Grazie!! Anche io mi
sono divertita ad immaginare una Sakura molto, molto sadica!! Sono
contenta che
tu abbia recensito, alla prossima!! ^________^
allsecrets2:
Eh, si, il bambino
deve essere una bellezza anche se... lo facciamo classico capelli neri
occhi
azzurri? Grazie per aver recensito!
Capitatapercaso:
Oh, no, andate
a salvare il soldato Shika!! Uchiha con intenti omicidi in
avvicnamentooo!!
^_____________^ Eh, si, se lasciavo Sasuke ai suoi
“lavoretti” con una
stampella e una marea di cuscini ci arrivava all’ altare!!
Ma, finalmente sono
marito e... marito? XDD
E... lo avverti tu
Sasuke del piccolo inconveniente, o
aspettiamo che Naru si decida??
Grazie per la
recensione!
krikka86:
Eh, si anche a me il
sogno è parso un tantino angoscioso, ma ha ragione di essere
così! Sono
comunque contenta che il resto ti sia piaciuto!
Lo”Shannaro” che spesso
pronuncia Sakura è un pò come il
“dattebayo” di Naruto. Sakura usa questa
parola come esclamazione e in quel caso significa,vuol dire "beccati
questo!","prendi questo!",
"crepa!","schianta!"ecc... per minacciare
il suo oppositore, ma lei la
ripete come un ritornello anche quando non attacca un nemico. In altre
parole,
proprio come dattebayo, dipende dal contesto in cui viene pronunciato.
Tutto
chiaro? Spero di si!!
_Zexion_:
Hehe, si hai ragione,
il matrimonio se lo ricorderà per un bel pò... se
non altro per la sbronza
presa!! Per il fatto di Sasuke e Naruto.. si capiva così
tanto? E io che volevo
mantenere il segreto rimanendo sul vago... T___T mi si legge come un
libro
aperto... In quanto a Kyuubi... ti anticipo solo che avrà un
modo tutto suo di
vedere lo spirito materno... e ho detto troppo! E ti ringrazio per i
complimenti! (non meritati, te lo assicuro..) Ciauz!
ryanforever:
Ciao! Spero che le
tue vacanze siano andate ( o stiano andando) bene! Sai, a un bel
pò di
gente è
piaciuta la faccenda si Shika
che interrompe i due piccioncini... alla fine mi piace questo
personaggio, per
cui quando posso lo infilo nelle situazioni in cui può
aiutare, come pure con
Sakura (anche se lei mi piace meno, molto, molto meno!) che
però in fin dei
conti una piccola vendetta se la meritava in fondo in fondo no? Ma
com’ è che
hanno capto tutti che Naru è incinto? In pratica l
‘ avete capito prima voi che
lui!!! E gli occhi rossi? Ma chissà... magari ad entrambi o
forse a nessuno dei
due.... XXD
fri: Ciao
anche a te! Sono
contenta che il capitolo ti abbia fatto ridere, perchè il
mio intento era
proprio quello! E in quanto a Sakura.. si lo ammetto, l’ ha
fatto apposta!! XXD
Si, è
stato Shika a fermare Sasu
dallo strillare come un anatra impazzita
con la sua tecnica dell’ ombra (Kage mane no Jutsu). I due neo sposi devo dire
che si sono dati
alla.. scoperta di nuovi territori quella notte no?
Ah, ora ho scoperto
la connessione che hanno fatto tutti
per capire che naru era incinto (come in realtà, si doveva
capire solo in
questo capitolo !XDD)
Infonod, Sasu
è un Uchiha.. se non faceva centro al primo
colpo lui... U.U
Spero che, visto che
ti è piaciuto lo scorso, ti sia
piaciuto anche questo capitolo e spero di aver soddisfatto abbastanza
in fretta
la tua curiosità... o sono invitata di già al tuo
funerale? ^__________^
Per
finire, ringrazio tutti quelli che hanno
letto e, naturalmente i miei preferiti (siete grandi ragazze!!!)
1
- alii
2 - allsecrets2
3 - demia87
4 - fri
5 - grethy
6 - igniflia
7 - jibrychan
8 - kagchan
9 - ki9
10 - kyoasakura
11 - LilyChan
12 - naru_sasu_fan
13 - punk92
14 - ramoso
15 - rioki
16 - Selvy
17 - Shannara_810
18 - sharry
19 - shinku66
20 - Shooting star
21 - silgree89
22 - wyaoi
23 - _FaLLeD_aNGeL_
24 - _Zexion_
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Capitolo 4 *** Una giornata piena di sorprese ***
Una
giornata piena di sorprese
“Dobe...”
“...”
“Dobe...”
“...”
“Dobe, se
non la smetti immediatamente di mangiare quella
barretta di cioccolata e non mi rispondi, giuro,
quant’è vero che sono un
Uchiha che ti appendo fuori dalla finestra.”
Sasuke si mise le
mani sui fianchi, nella perfetta
imitazione di una madre esasperata dal figlio fannullone.
“E io gnam,
quant’è vero che gnam, ora sono un Uchiha, ho
fame e ho intenzione di finire questa cioccolata!!”
sputacchiò Naruto,
alzandosi dal divano e fronteggiando Sasuke.
“Lo sai che
dopo stai male, la devi smettere di mangiare
sempre!” lo accusò il moro, puntandogli un dito
contro. Era stufo di sentire
che ogni notte la sua kitzune si lamentava quando lo credeva
addormentato. In
più gli toccava andare in bianco il più delle
volte.
L’ altro
gonfiò le guance
e borbottò: “Come se fosse quello il
motivo per cui sto male...”
L’ Uchiha
moro alzò le sopracciglia: “Che hai detto
dobe?”
“Non ho
detto nulla Sasu! Piuttosto, hai per caso visto il
mio ramen al miso?”
Lo guardò
sorridendo e , per tutta risposta, l’ Uchiha lo
prese per un braccio e lo trascinò fuori dalla porta.
“Ne ho
abbastanza, andiamo da Tsunade.” sentenziò
chiudendo a chiave l’ uscio di casa.
“Mollami!
Mollami ho detto teme!! Non ho alcun bisogno di
andare da Baachan!!!”
Ma l' Uchiha moro non
sentì ragioni.
= çç =
Tutta, ma proprio
tutta Konoha, si era resa conto che i
due Uchiha si stavano muovendo per le strade del villaggio.
Non fosse altro che
per le panchine incendiate da
Sasuke o per gli
urli di Naruto.
Tsunade si accorse
della loro presenza, ben prima che
arrivassero davanti alla via in cui ora abitava e si preparò
a riceverli.
“Teme!
Teme, devo andare al lavoro! Sono l’ Hokage
ricordi?"
"Ci pensa Shizune,
non ti preoccupare..." rispose,
al limite dell' esasperazione il moro.
"Certo che mi
preoccupo lei è.. sarà stanca no?"
"No. Le piace fare
questo tipo di lavoro, e poi è
solo per oggi.." sentenziò sicuro, continuando a trascinarlo.
Arrivarono davanti
alla porta che stavano ancora
discutendo rumorosamente.
Tsunade
aprì la porta con le mani sui fianchi, gli occhi
che fiammeggiavano.
"La volete smettere
di fare casino? Entrate,
scocciatori!"
"Ma baachan!!"
"Niente ma! Non
costringermi a dover scegliere un
altro Hokage!"
I due entrarono, ben
consapevoli che la furia della donna
era ben riposta.
Infatti, ancora non
aveva digerito la faccenda di non
essere stata messa al corrente dello scopo del loro piccolo viaggetto a
Uzu...
*Inizio Flashback*
I quattro ninja della
Foglia, correvano il più
silenziosamente possibile, verso il loro villaggio, ancora immerso
nelle
tenebre.
Alle grandi porte
socchiuse, dopo essersi fatti
riconoscere, si separarono, e i due sposi andarono verso villa Uchiha,
per
concedersi ancora qualche ora di sonno.
Arrivati davanti alla
casa però, notarono una figura
seduta sui gradini e, accanto ad essa, un' altra figura che,
apparentemente,
tentava di convincere l' altra ad andarsene.
Si avvicinarono,
cauti, non sapendo chi potessero essere
quei due.
Appena furono nei
pressi del cancello, scorsero Tsunade e
Shizune, la prima seduta a gambe incrociate, la seconda semi inchinata
che
parlava con la donna.
"Tsunade sama,
è tardi, perchè non va a dormire e
torniamo domani?" chiese la kunoichi, togliendo dalle mani la bottiglia
vuota di saké.
“NO! Quei
due torneranno a breve e io devo chiarire alcune
cosette....” la sua voce era impastata dall’ alcol
ma ben chiara a “quei due”
che si chiesero mentalmente se non fosse il caso di ritornarsene da
dove erano
venuti.
Naruto si fece avanti
per primo, scostando la mano da
Sasuke e uscendo alla luce dei lampioni davanti alla villa.
“Baachan?”
chiese incerto.
“Uzumaki!
Che fa, ci onora della sua presenza?” chiese
sarcastica la donna.
“Signorina
Tsunade, la prego non faccia così..”
mormorò
Shizune, che sembrava ancora convinta di poter portar via di
lì la donna
bionda.
“Baachan..
hehe.. che... che ci fai qui?” disse il biondo,
mettendosi una mano dietro la nuca.
“Che ci
faccio qui? CHE CI FACCIO QUI? MA STAI SCHERZANDO?
Sparisci per due settimane, nessuno riesce a rintracciarti e ieri mi
arriva nel
tuo ufficio il pagamento di un cerimonia di matrimonio!!” in
pochi secondi,
tutta quanto tenuto dentro dalla donna in quei quindici giorni esplose
riversandosi come un fiume in piena sul povero nuovo Uchiha, che
cercava
disperatamente il modo per togliersi da quella situazione e osservava
alternativamente Shizune e Sasuke, in cerca di aiuto morale e,
più avanti forse
anche fisico.
“ M- ma ora
sono tornato no?” domandò Naruto, osservandola
di sottecchi.
“Tu mi devi
delle spiegazioni signorino!!” gli puntò il
dito minacciosamente “ chi diavolo si è sposato?
Sakura? Shikamaru?” chiese
furibonda.
“o...”
sussurrò Naruto
“Non ti
sento!”
“o...”
“Parla
più forte!”
“Io”
rispose Sasuke, uscendo dall’ ombra.
La donna si
voltò e rivolse il suo sguardo furente sull’
erede Uchiha.
“E,
sentiamo, con chi ti sei sposato Uchiha?”
“Con il
dobe”
“Con
chi?”
"Con il dobe"
ripetè calmo.
"E chi sarebbe questo
Dobe? Tu non stavi con
Naruto?" chiese la donna
"Ahem... baachan.."
venne avanti Naruto,
facendosi coraggio, " il dobe - e smettila Sasu! - sare io. E' con me che si
è sposato."
Tsunade
guardò Naruto, poi Sasuke, poi Shizune in rapida
successione. Sbattè le palpebre un paio di volte, allibita.
"Tu.. ti sei
sposato?" chiese calma. Troppo
calma.
"Si, baachan.. con
Sasuke" rispose Naruto,
alquanto terrorizzato dall' improvvisa tranquillità della
donna.
"Ah... ho bisogno di
un drink" sospirò la ex
Hokage.
"Come?"
Al che, Tsunade si
voltò, prese fiato e..
"RAZZA DI
USURATONKACHI!E NON MI HAI NEMMENO
INVITATO! E CON QUEL MENTECATTO DELL' UCHIHA! COME DOVREI CHIAMARTI
ORA? NARUTO
UCHIHA? TU NON.."
Continuò
ad urlare per parecchie ore.
Fu una notte molto,
molto lunga.
*Fine Flashback*
Da quella litigata in
poi, i rapporti erano stati molto
tesi, e di sicuro l’ indifferenza l ‘indifferenza
riguardo al problema di
Sasuke non aiutava.
Entrarono
nell’ ampio salone subito dopo l’ entrata e si
fermarono danti ad un mobile pieno di foto.
Ce n’era
una di Tsunade da piccola, il taglio sbarazzino e
un ampia finestra in mezzo ai denti, una con i suoi genitori e il
fratellino,
una con il nonno, una con Dan. Al centro, leggermente distanziata dalle
altre,
quella del suo vecchio team. ne seguivano altre di Jiraya, di Naruto e
di nuovo
sue.
Entrambi gli Uchiha
furono interrotti nella loro
osservazione delle immagini dalla padrona di casa, che tornò
dalla stanza
adiacente e fece segno a Naruto di seguirla.
Quella a fianco alla
sala, era una specie di ambulatorio
casalingo, probabilmente perchè la donna si portava spesso
il lavoro a casa.
lo fece accomodare su
di una poltroncina bianca e sbraitò:
“Com’è
che hai aspettato così tanto per venire? Sakura mia
ha raccontato che stavi male”
”Ma và, baachan, sto benissimo! Ugh!”
proprio in quel momento il ventre gli
diede una altra fitta.
-Teme!-
pensò- stai diventando proprio come tuoi padre, e
chissà perchè Teme Uchiha sta così
bene!-
“Dai,
farò in fetta, ora lasciami lavorare”e fece
apparire
il tipico chakra verde sulla punta delle dita.
In quel momento
Naruto si accorse che “baachan” era lì
lì
per scoprire che nonna lo sarebbe diventato davvero, e gli prese il
panico.
Allontanò le mani della donna e balbettò:
“Aspetta!
Baachan, c’è qualcosa che devo... che devo
dirti!”
Lei si
bloccò e lo fissò:
“Me la
dirai dopo, va bene?”
“No!
E’ importante!”
“Puoi
aspettare due minuti no?”
“NO!
Baachan!”
“Va bene,
va bene, hai vinto! Che c’è?” chiese,
facendo
scomparire il chakra.
“Ecco io...
se... sai com’è capita che.....
insomma...”
“Non mi
sembra che tu abbia le idee molto chiare, o
sbaglio?”
“No!
E’ che... insomma sia che.. dopo il matrimonio.. e io
allora... però non sapevo..”
La donna gli
poggiò le mani su entrambe le spalle, lo
guardò negli occhi e disse:
“Hai
intenzione di dirmelo entro oggi che aspetti un
bambino?”
L’ altro
rimase basito.
“Co.. come
fai a saperlo?” chiese sconcertato
“Non
è ovvio? Sakura! A momenti era così preoccupata
che
mi racconta anche i dettagli del concepimento!” rise Tsunade.
“Io non le
racconto più niente la prossima volta....
è.é
Le avevo chiesto di mantenere il segreto!” disse mettendo il
broncio.
“E’
tua amica, l’ ha fatto perchè lo credeva meglio
per
te!”
Il biondo la
guardò di sottecchi:
“E.. tu non
sei arrabbiata?”
“Umpfh!
Magari all’ inizio lo ero... però ora mi sono
abituata all’ idea di avere una altro mocciosetto per casa...
sperando solo che
non abbia il carattere dell’ Uchiha!”
“Ahahahah!
Speriamo di no! Però, baachan, sarebbe anche
ora che la smettessi di chiamarlo Uchiha no? Infondo, siete
praticamente
parenti!”
“Uh..
farò un tentativo... però ora abbiamo due
questioni
da risolvere: quella del tuo bel pancino” disse toccandogli
la pancia con le
dita nuovamente verdi e premendo dei punti prestabiliti
“Si
può fare qualcosa?” chiese Naruto.
“Beh,
quando hai rilasciato la tecnica, il tuo corpo è
tornato normale, ma il feto hai impedito che questo avvenisse nella
zona del
ventre, per cui il tuo corpo reagisce con forti spasmi muscolari che
creano
dolore, ma se faccio così “ spinse le dita e
rilasciò il chakra “ creo una
sacca di energia stabile che mantiene la tecnica per tutta la durata
della
gravidanza. e sei fortunato che durerà solo per massimo
quattro, cinque mesi!”
“Anche
questo ti ha detto Sakura-chan?” si imbronciò di
nuovo il ragazzo “Aspetta, hai detto che abbiamo due
questioni da risolvere:
quale sarebbe la seconda?”
“Pensavo
fosse chiaro!”
L’ altro la
guardò confuso e lei continuò:
“L’ altra
questione è seduta di là ignara di
tutto!”
“Sasuke?”
chiese confuso.
“E chi se
no? Ormai è l’ unico che non sa nulla!”
“Eh...allora...
glie lo dici tu?” chiese Naruto
speranzoso.
“Te lo
scodi! Anche se mi piacerebbe vedere la sua
reazione.. come minimo gli viene un infarto secco al teme..”
“Uhuh.. se
ti sente... però baachan... io ho paura..”
L’ altra
alzò un sopracciglio.
“Ma si,
quando si tratta di affrontare un pazzo
squinternato come Orochimaru per portarlo indietro oppure tuffarsi in
mezzo
alle fiamme di Amaterasu per salvarlo se coraggioso e corri a farlo!
Quando si
tratta di dire che sta per diventare papà
invece...”
Per l’
ennesima volta il ragazzo si imbronciò:
“Mi stai
prendendo in giro Tsunade?”
“Ah! Si, e
devo farlo più spesso se mi chiami con il mio
nome!”
Lo spinse fuori
mentre entrambi ridevano.
Sasuke
alzò lo sguardo, il volto in una smorfia di
apprensione mista a un enorme punto di domanda per tutte quelle risate.
Naruto prese il
coraggio a quattro mani e trascinò fuori
suo marito.
“Noi
andiamo baachan!” urlò prima di richiudere la
porta.
“E speriamo
che kami glie la mandi buona..” sospirò la
donna prima di ritornare alle sue faccende.
= çç =
“Baka!”
“Si?”
“Perchè
mi sti trascinando da venti minuti? Ho due gambe e
so come usarle!” ringhiò.
Naruto lo
ignorò e lo fece sedere su di una panchina, a
lato di un giardinetto verde e
rigoglioso.
I due stettero in
silenzio, seduti uno a fianco all'
altro.
"Sasuke?"
Il moro rimase un
pò sorpreso dal tono e dall' utilizzo
del suo nome reale, ma rispose comunque:
"Si,Naru?"
"Tu... tu pensi che i
bambini siano una seccatura?
Quelli piccoli intendo.."
"Beh" l' altro
soppesò le parole "
mangiano, strillano, fanno una montagna di rifiuti sia da sotto che da
sopra e
dormono sempre.. direi che non sono il massimo, ecco"
Il viso della kitzune
si oscurò un poco, ma continuò a
parlare:
"Però...
tu l' avresti voluto un bambino no?"
"Certo... Ma ci ho
rinunciato quando ho deciso di
metterti come mia priorità."
"Ma.. se ti dicessi
che... che ne so... ne potremmo
adottare uno? Ne saresti contento?"
"Certamente, che
domande fai?" sorrise, e poggiò
una mano su quella del biondo.
Naruto si
illuminò come un lampione in una notte senza
luna e balzò in piedi.
"Non ce ne
sarà bisogno!!"
L' altro lo
osservò come fosse pazzo e chiese:
"E perchè?"
"Sono incinto!"
Sasuke rimase senza
parole.
Naruto si aspettava
una reazione, o quantomeno un
movimento, ma sembrava che per Sasuke il tempo si fosse fermato tutto
d' un
tratto.
"S.. Sasu?"
La mascella del moro
rischiava di toccare terra.
“Ahem..
Sasu?”
Naruto si stava
chiedendo se non avesse per caso
pregiudicato per sempre le capacità mentali del suo compagno.
Ma, finalmente,
Sasuke reagì.
"Mi stai prendendo in
giro?"
"N..no!" disse il
biondo , sollevato che il moro
si fosse ripreso.
"Ma.. come?"
"Subito dopo la notte
di nozze, quando tu hai
"vagliato le alternative", Sakura mi ha aiutato
quando l’ ho scoperto e Tsunade ha guarito i
dolori all’ addome.”
“Quindi..
non mi stai prendendo in giro..”
“NO!”
“Avremo un
bambino..”
“SI!”
Rimasero a fissarsi
fino a che, di colpo, Sasuke si voltò,
mise una mano dietro la schiena di Naruto e una sotto le sue gambe, e
lo prese
letteralmente in braccio.
“CHE
DIAVOLO STAI FACENDO???” chiese orripilato e
imbarazzato il biondo.
Sasuke non rispose e
fece sparire entrambi in una
nuvoletta di fumo.
= çç =
“Teme!
Teme! Mettimi giù!!” Naruto tentava di
divincolarsi, ma Sasuke lo teneva stretto contro il suo petto, con non
poca
difficoltà.
Lo buttò
sul letto e gli rimboccò le coperte, poi uscì
dalla stanza, per farvi ritorno con un a cesta (presa dalla cucina) di
verdura
e frutta varia, che mise sul comodino.
Prese un bel pomodoro
maturo e iniziò a borbottare:
“Niente
più ramen, figuriamoci! Non è sano! E non ti
muovi dal letto per
i prossimi nove
mesi, sia chiaro.. e stai qui al caldo... tutte le missioni sono
annullate e
io.. e io... oh, cavolo..”
Naruto lo osservava
tranquillo, aspettando che finisse la sua predica.
“Sasuke!
Sasuke! Io continuerò a mangiare normalmente, e
fa un caldo bestiale per cui non ho intenzione di rinchiudermi dentro
questa
stanza sotto tre chili di coperte! Aspetto un bambino NON SONO IN FIN
DI VITA!”
gridò ad un centimetro dall’ orecchio
dell’ altro.
“Ma
è un bambino!”
“Lo so! Per
cui smettila di trattarmi come se avessi un
alien dentro la pancia!”
“Ma
è vivo!”
“E vorrei
ben vedere! Non sarebbe qui dentro se non lo
fosse ti pare?”
“Ma, almeno
un pò di verdura! Il ramen non è..”
“Va bene,
va bene! Mangerò più sano, ma tu smettila di
fare la mia mamma e inizia a comportati come il suo
papà!” disse indicandosi la
pancia.
“Oh,
Kami... un bambino”
Naruto era esasperato.
“--__--
No”
“Cosa
no?” chiese stranito il moro.
“Non sto
aspettando un bambino”
”COSAAAAA? Quindi è tutto uno scherzo? Baka
tu..”
“Ma,
và, certo che aspetto un bambino, ma sembra che
TU”
gli puntò un dito contro “Non ne sia del tutto
convinto, Uchiha!”
“Ma..
è un bambino!”
“Ossignore,
il teme ha perso il suo unico neurone
funzionante e gli hanno lasciato una registrazione nella testa
“ si curvò sopra
il suo ventre “mi raccomando piccolino, prendi l’
intelligenza da me e non dal
teme eh?”
Sasuke era in
catalessi.
“Uffa... ce
lo siamo giocati piccolino, mi sa che sarò un
ragazzo padre, dopotutto.” drammatizzò Naruto.
“No, no ci
sono, sto solo metabolizzando...”
“ E allora
mi sa che hai uno stomaco molto, molto lento!”
sghignazzò l’ altro.
“La fai
facile tu! Hai avuto tutto il tempo per renderti
conto di.. del bambino...”
“Oh,
finalmente ammetti che qui dentro c’è un
bambino!”
“ E cosa ci
dovrebbe essere, baka?”
“Ecco il
solito Uchiha teme! Mi sa che ti preferivo in
catalessi..”
D’ un
tratto, una strana sensazione gli
partì dalla punta dei piedi e si allungò
fino alla testa attraverso la colonna vertebrale. Le sue guance
arrossirono e i
suoi occhi splendettero languidi, mentre fissava insistentemente suo marito, ancora in
stato di choc.
“Però...
Sasu, che ne dici di festeggiare?”
L’ altro lo
osservò come non capisse la richiesta
implicita nella domanda.
“Allora?”
chiese il biondo spostandosi e posandogli una
mano sul petto.
Sasuke
capì e, nonostante fosse già mezzo eccitato,
tirò
via la mano estranea e scosse la testa.
“Potremmo
far del male al bambino” sospirò, preparandosi
ad alzarsi.
Naruto si mosse
velocemente e lo abbracciò da dietro,
leccandogli la conchiglia tenera di cartilagine e mordendogli il lobo
con fare
giocoso.
“Naah, il
bambino è contento quando io sono contento
perciò..”
Lo voltò e
gli baciò il collo, lasciando una scia
umidiccia fino al petto.
Sasuke fece qualche
tentativo poco convinto di astenersi,
mentre il suo cervello non comandava già più.
“Ma...”
Naruto si
voltò e salì a cavalcioni su Sasuke e si
cullò
contro la sua erezione, oramai più che evidente.
Stuzzicò
un capezzolo e chiese, liberandolo:
“Dicevi
Sasu?”
L’atro
tentò di non demordere.
“Bambino...
potrebbe... oh, kami!” mugugnò quando il
biondo si occupò dell’ altro capezzolo turgido.
“Credi che
io potrei fare del male al mio bambino?”
Domandò,
giocando con l’ elastico dei pantaloni del suo
amante.
“Ma...”
Si
strusciò più forte, premendo i membri vestiti
sensualmente.
“Lo
credi?”
Dopo la frizione il
cervello di Sasuke si scollegò definitivamente.
“No...”
“Quindi
posso andare avanti?” chiese divertito.
“SI...”
Gli passò
una mano sull’ interno della coscia e strizzò
leggermente.
“Sicuro?”
adorava farlo penare.
“SI!
Naruto, se continui così io...”
Il biondo, magnanimo,
accettò la supplica e si diede da
fare, appoggiando le ginocchia a terra e dedicandosi al membro che,
dopo essere
stato liberato, era giusto all’ altezza dei suoi occhi.
Succhiò
con forza, fino a che seppe con certezza che
Sasuke stava per raggiungere il culmine e, effettivamente, pochi minuti
dopo
venne, riempiendogli la bocca di liquido denso, che ingoiò
famelico, leccandosi
lascivo le labbra.
“Piaciuto?”
chiese, baciandolo dolcemente
“Che
domande fai?”
“Chiedevo...”
“Ti aspetti
che parta un applauso?” chiese l’ Uchiha moro
sarcastico.
“No, mi
aspetto di applaudire quando tu mi farai venire!”
si agitò Naruto.
“Scordatelo”
ghignò in risposta l’ altro “ te
l’ ho detto,
faremo del male al bambino..”
L’ altro si
infuriò:
“UCHIHA,
TORNA SUBITO QUI!!”
Ma Sasuke si
alzò e si diresse verso il bagno,
aggiustandosi i pantaloni e barcollando un pò.
“Sasuke!”
quando anche Naruto
arrivò nel piccolo servizio, Sasuke lo
sollevò da terra e lo appoggiò sulla lavatrice,
baciandolo con foga su tutto il
petto, mordicchiandolo e leccando le ferite aizzato dai gemiti del
biondo.
Si
abbassò, lasciandolo sull’ elettrodomestico e
modellò
le sue natiche, mentre Naruto mugugnava di piacere.
Si abbassò
e tolse la stoffa dall’ asta eretta, stuzzicandola
sulla punta e passandoci una mano lentamente, facendo impazzire il
biondo.
“Sa...Sas’keeeeeh!”
urlò il biondo, contraendosi, mentre l
‘altro lo prendeva in bocca.
Succhiò
lentamente, prendendosi tutto il tempo per far
gemere il compagno, che si teneva alle sponde della lavatrice come
unico
appiglio.
Quando l’
orgasmo lo raggiunse, si lasciò cadere sulla
superficie, sospirando.
Per non farlo cadere,
Sasuke lo afferrò e, nonostante
fosse lui stesso ancora spossato, lo trasportò fino al
letto, posandocelo
assorto.
“Neh,
Sas’kè, solo questo oggi?” chiese
Naruto,
appoggiandosi coi gomiti al letto.
“Si, non
voglio che ti stanchi troppo, è stata una
giornata lunga per entrambi..”
“Già...”
“E il mio
applauso?”
“Magari un
altra volta, Sasu, quando farai le cose per
bene..”
Sasuke si
appoggiò sul ventre di Naru accarezzandolo
piano.
“Già..
le faremo le cose per bene, non ti preoccupare...”
Entrambi si
lasciarono scivolare nel sonno, cullati dagli
ultimi raggi di luce di una giornata piena di sorprese.
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Beh, sono abbastanza
soddisfatta di questo capitolo, ma,
non so voi, ma non mi abituerò mai a scrivere queste cose
(le ultime sopratutto
U////U).
Da notarsi che Kyuubi
non ha detto nulla, fose anche lui
pervaso dalla quiete del momento, forse!
Purtroppo non posso
rispondere ai vostri commenti, perchè
sono molto, mooolto di fretta!
Ma
rimedierò, magari modifico il capitolo sta sera, chi lo
sa..
Però
ringrazio tutti quelli che hanno letto e commentato
fin ora, vi adoro!!!
E, mi raccomando,
lasciate un commentino, va bene? la
prossima volta giuro che risponderò a dovere!
E un grazie speciale
ai miei preferiti!!
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Capitolo 5 *** Voglie e Patti ***
Voglie
e Patti
Uno spaventoso urlo
si levò dalle profondità ancora
addormentate del villaggio segreto della foglia:
“Sas’keeeeeeeeeeeeeeee”
I vicini, abituati
oramai da mesi a quel tipo di strilli,
sapevano per certo che ce n’erano due tipi:
- Quelli notturni:
per
cui era meglio
tapparsi le orecchie e tentare di
continuare a
dormire, nonostante
i rumori seguenti.
-Quelli diurni e,
ultimamente pomeridiani e mattinieri:
per cui la cosa
migliore era prendersi un bel posto sul
terrazzo di casa se ci si voleva fare una bella risata alle spalle
dell’ Uchiha
moro.
Nessuno aveva ancora
capito perchè, ma appena l’ Hokage
che, inspiegabilmente, era andato ad abitare nella mansione di Sasuke e
non si
era più visto uscirne, urlava il nome di quest’
ultimo l’ Uchiha correva fuori
dalla casa, per poi fiondarsi in mezzo alla strada con le cose
più bizzarre.
Per il momento gli
abitanti del distretto lo avevano visto
alternativamente con:
- Un pentolone da cui
fuoriusciva ramen dallo strano
colorito verde;
- Cinque ciotole di
riso con salsa di miso e cipolla, ma
che erano chissà perchè pieni di glassa;
- Un carrello pieno
fino all’ orlo di pomodori e dolci di
zenzero.
E, persino, uno di
quei cibi italiani, la pizza, ma con
sopra cose come spaghetti, cacao, prosciutto e glassa arancione.
Per questo, e anche
per il fatto che spesso il ragazzo era
in pigiama, in mutante o addirittura con l’ accappatoio pieno
di schiuma,
facevano si che persino alcuni cittadini degli altri distretti
venissero a far
visita a parenti ed amici sono per vedere quella strana scena che si
ripeteva
oramai da quasi quattro mesi a quella parte.
Si sentì
uno scalpiccio, e parecchie teste sbucarono da
camere e cucine, già pregustando il divertimento.
Che non
tardò ad arrivare.
Un Sasuke, con uno
scolapasta giallo sulla testa e a torso
nudo cercava disperatamente di trascinare con se un sacco di alghe e
tre pacchi
di onigiri fumanti, col solo risultato di averne già
rovesciato due e di ora
star saltellando su di un piede per il dolore delle bruciature
L’ uomo di
diresse verso villa Uchiha, attivando la
sharingan per prevedere ulteriori cadute, e fra le risate sommesse dei
guardoni
incalliti del suo, purtroppo, villaggio.
“Sono
tornato!” mugugnò il moro, poggiando tutto il suo
fardello su di un provvidenziale tavolino in mogano nero.
.”Bentornato
Sas’kè” lo saluto allegramente Naruto,
ancheggiando un poco per il troppo peso sul ventre.
“Quanti
erano i
vicini oggi?” chiese con nonchalanche il biondo.
“Ne ho
contati ventidue, ma ce n’erano di nuovi,
per cui credo che per alcuni, le cinque di
mattina siano un pò troppo presto”
“Awww”
si imbronciò Naruto “ ma lo sai che non lo faccio
apposta! Te l’ ha spiegato baachan no? E’ colpa
dello sbalzo di chakra! Mi
vengono queste stranissime voglie e... tu non vuoi che il piccolo abbia
un
enorme voglia di ramen sul suo bel faccino Uchiha no?”
Ach.
Beccato.
Ecco spiegato il
motivo per cui, quasi ogni giorno, Sasuke
sfidava le risate di mezzo villaggio ed andava a sfacchinare in giro
come un
qualsiasi galoppino di ristorante, per poi cucinare a qualsiasi ora del
giorno
le cose che a lui sembravano più schifose, ma che Naruto
mangiava di gusto e in
pochi secondi.
Sasuke, al solo
pensiero di vedere il suo unico erede con
un enorme macchia a forma di.. a forma di.. Naruto! In fronte,
rabbrividiva
fino all’ osso e correva a prendere qualsiasi cosa suo marito
volesse.
“ E mi
spieghi” chiese l’ altro scettico, porgendogli gli
onigiri “perchè mi hai tirato uno scolapasta in
testa?”
“Beh”
ci pensò su il biondo “ l’ ultima volta
che ti ho
mandato a prendere qualcosa, mi ha detto: -la prossima volta che mi
chiedi di
portarti qualcosa, dovrai darmi una padellata in testa prima che lo
rifaccia!-
però io non volevo farti male, e la padella era
così lontana....” e prese un
grosso morso dal suo dolce.
Sasuke
ringraziò mentalmente la lontananza della cucina e
delle padelle, e lo stato di mongolfiera del suo compagno, che gli
impediva i
movimenti.
Ma guai a dirglielo,
o a fare qualche commento sul suo
ventre rotondo. Era diventato peggio di Couji su quell’
argomento, e lui non si
arrabbiava. Ti mandava all’ altro mondo direttamente.
L’ Uchiha
coro ancora portava a segni sulla schiena dell’
unica volta in cui si era azzardato a fare un osservazione sul ventre
dell’
altro. Era stato un “ la tua pancia sta crescendo
eh?” detto senza scherno, ma
tanto era bastato. E da l’ in poi, il moro non aveva
più fiatato.
“Quanto
manca?” chiese improvvisamente Sasuke.
“A
che?” domandò Naruto, masticando velocemente.
“Lo sai..
alla nascita”
“Ah... Non
so, Sakura-chan aveva detto che non mancava
molto.. immagino due, forse tre settimane...”
ponderò
Naruto, appoggiando il bastoncino finito dell’
onigiri sotto il mento.
‘ Io non ce
la posso fare..’ pensò, alzando gli occhi al
cielo Sasuke.
“Che alzi
gli occhi al cielo a fare, teme?” si imbronciò
Naruto “corri in cucina, piuttosto, ho voglia di
ramen!”.
L’ altro si
fiondò ai fornelli, con in testa sempre ben
presente il volto sfigurato del futuro figlio con una possibile macchia
da
voglia di cibo.
“Heheheh”
sghignazzò Naruto, sedendosi su di una poltrona.
Lui, di voglia di ramen non ne aveva ne più ne meno che il
solito, solo adorava
che il teme sfacchinasse tutto il giorno mentre lui riposava. E poi,
come lo
avrebbe scoperto che la sua, almeno in quel caso, era una messinscena?
** ** ** ** ** ** **
** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** **
** ** ** **
Era venuta la sera, e
Sasuke e Naruto erano comodamente
seduti su di una terrazza di fronte al salotto. L’ aria era
fresca, ma si stava
bene e il sole non era ancora calato
del tutto.
Pensava,Sasuke (per
quanto dubitasse che nella testa del
marito ci fosse altro che piatti di ramen al miso) a come poteva essere
diventare genitori.
In effetti, il moro
già meditava se il figlio avrebbe o no
ereditato lo sharingan e se si, quando sarebbe successo, e se quando,
quanto
potente sarebbe stato e come lo avrebbe istruito.
Pensava,Naruto,
(anche se dubitava che nella testa del
marito ci fosse altro che lo sharingan ) a come poteva essere diventare
genitori. Già rimuginava
se il piccolo
avrebbe potuto mangiare ramen, e se si, quanto dopo la nascita e se
quanto in
quante quantità.
D’un tratto
ad entrambi un idea balenò in mente ed
entrambi esclamarono:
“Ma come
faranno a...” e si ammutolirono, osservandosi a
vicenda.
“.. tirarlo
fuori da qui?” completò Naruto, tastandosi la
pancia.
Rimasero in silenzio,
una miriade di immagini
inconciliabili fra di loro che gli danzavano davanti agli occhi.
“Sasu, vai
immediatamente a chiedere a Sakura!” urlò
Naruto, cercando alzarsi a sedere.
“Usa un
clone, li sai fare no? E digli di andare a casa
sua!” quasi lo spinse giù dalla sedia, nel
tentativo di farlo agire più in
fretta.
“Che fai
usuratonkachi? Non puoi aspettare domani?” si
arrabbiò Sasuke, alzandosi e osservandolo.
“NO!
Figuriamoci se aspetto domani! Sbrigati, sbrigati!”
lo incitò il biondo.
Quella sera, Sakura
ricevette la visita di un estremamente
arrabbiato Sasuke, che spiegò in poche parole la situazione
e pregò la rosa di
fare in fetta perchè temeva che l’
originale,stesse rischiando in qualche modo
la vita.
“O..ok..”
farfugliò Sakura, mezzo ridendo e cercando di
rimanere seria. “ allora di a Naruto che..”
“... ti
ritrasformerai e cercheranno di far uscire il
bambino quando sarà ora, col chakra e, se sarà il
caso dovremmo praticare un
piccolo taglio, ma nulla di che” finì di
raccontare il clone, prima di
scomparire in una piccola nuvoletta di
fumo.
“Soddisfatto?”
domandò il proprietario del clone.
“Abbastanza”
rispose il biondo, rassicurato che le due
kunoichi fossero così sicure di loro e per nulla
preoccupate. “Yaawwwn! Sono
stanchissimo, Sasu, andiamo a nanna?”
“Come
vuoi” rispose l’ Uchiha. Ben sapendo che quando
l’
altro era in quella disposizione d’ animo non se ne faceva
nulla.
“Su, su,
non fare quell’ aria da cane a cui hanno tolto l’
osso. Non manca molto, ricordi?” sghignazzò Naruto.
“Hn”
rispose monosillabico l’ altro.
** ** ** ** ** ** **
** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** **
** **
Naruto si
svegliò in un luogo buio, ma familiare e un
angolo della sua mente lo avvertì che stava sognando.
Oltre a questo
segnale naturale, lo si capiva anche dal
fatto che il suo ventre era completamente piatto e non si sentiva, per
una
volta, appesantito nei movimenti.
Si guardò
attorno, cercando di capire su cosa il sogno
vertesse questa volta e, contemporaneamente, domandandosi per quale
motivo non
ci fossero ramen e/o Sasuke nel suo sogno.
Ma forse non era uno
dei suoi soliti sogni. Forse questo
era QUEL sogno.
Infatti, poco dopo,
sentì i vagiti di una creatura
provenire dall’ oscurità alla sua destra.
Sapeva bene cosa
doveva fare. Si sedette, braccia tese in
avanti, e chiuse gli occhi.
Sentì un
leggero peso su di esse, e alzò le palpebre
sorridendo leggermente.
“E allora,
come andiamo Kodo-chan ‘ttebayo?” chiese
allegramente.
“Ghe”
rispose il piccolo. Afferrò saldo un lungo dito e lo
mordicchiò leggermente.
Naruto
notò che questa
volta aveva capelli rossi e occhi neri. L’
ultima volta erano stati neri
con gli occhi di un verde –azzurro.
Si chiese se tutti
quei sogni con il bambino non fossero
il suo modo di sfogare la paura di diventare
‘mamma’.
Giocherellò
un pò col piccolo, e gli permise di tenergli
una ciocca di capelli per poi succhiarla.
Sapeva che la cosa
non sarebbe durata molto, infatti, il
bebé si dimenò dalla stretta del biondo e
iniziò a gattonare verso il buio.
Ma, inspiegabilmente,
Naruto sentì che avrebbe dovuto
seguirlo ad ogni costo, come se temesse che fosse in pericolo.
Gli si
avviò dietro, un passo dopo l’ altro, badando a
stargli sempre lontano di qualche metro, per non intralciarlo.
Finalmente il piccolo
si fermò.
Si sedette sul
pannolino di tela che indossava e lo fissò.
“Ghe”
ridisse, e si rimise a camminare, lo scalpiccio
delle sue manine come unico rumore di sottofondo,
Naruto sorrise, Quel
bambino era proprio carino, e se
davvero suo figlio sarebbe stato così tranquillo, beh,
andava tutto a suo
vantaggio!
D’ un
tratto, due luci si accesero nel buio. Due luci
rosse, maligne. proprio dove si dirigeva il piccolino.
Naruto si
spaventò e osservò orripilato il bebé
camminare
sicuro verso il pericolo.
“Kodo-chan!”
urlò sporgendosi in avanti.
Si ritrovò
subito bloccato dalle sbarre che conosceva fin
troppo bene.
“Kyuubi!”
ringhiò.
L’ altro si
fece vedere, in forma umana di ragazzo dai
capelli rossi, pur mantenendo dei connotati volpini come la coda, di un
biondo
miele,. e le orecchie appuntite che uscivano dalla capigliatura.
“Buongiorno,
anzi, buonanotte, Naruto, qual buon vento ti
porta qui?” domandò beffardo,camminando verso il
bambino. che tendeva le mani
vero la sinistra figura.
“Lascia
stare i piccolo!” gli ululò, scuotendo il ferro
freddo che teneva tra le mani.
“Tranquillo”
rispose, chinando se afferrando delicatamente
il piccolo corpo sotto di lui “non ho nessuna intenzione di
fare male ad
Aka-chan”
“Aka-chan?”
chiese Naruto.
“Si, ha i
capelli rossi non vedi? Due giorni fa aveva i
capelli neri, per cui era Kuro-chan. In realtà al momento
non ha nessun colore
definitivo “ e così dicendo gli poggiò
una mano sulla testa,e i capelli
divennero biondi.” è solo un illusione, il vero
pigmento si vedrà alla nascita”
“Ma non
è il tuo bambino! Tu non c’entri
niente!” gridò
Naruto, la rabbia che lo faceva ribollire.
“Ah, no? E
chi credi che abbia bloccato la trasformazione
del tuo ventre? Chi credi che abbia permesso la
fecondazione?” sorrise il
rosso.
“Ma!”
“Sst!”
lo zittì il demone “Si è addormentato.
Se gridi
così lo sveglierai” ammonì.
Si
avvicinò e poso il piccolo in una specie di culla di
chakra, formata da bolle rosse e bianche, che scoppiavano di tanto in
tanto.
“Questo
sarà il mio erede.” disse”
farà le mie veci e
quando nascerà io trasferirò tutto il mio potere
in lui ed essendo io il padre,
mi porterà completa obbedienza.
Poi, appena
sarò più forte, mi troverò un corpo
tutto mio
o forse di meglio.”
“No! Non
puoi far passare a lui quello che hai fatto
passare a me! Non puoi condannarlo ad essere additato come demone e
rinnegato
da tutti!” gli inveì contro il biondo.
“No,
eh?” chiese, sempre sorridendo Kyuubi “ non vuoi
che
abbia la tua stessa sorte eh?”
“NO!”
Il demone si
sfregò il mento e alzò gli occhi verso di lui
“allora facciamo un patto”.
Naruto
sbarrò gli occhi ma rispose ugualmente:
“Che genere
di patto?” chiese titubante.
“Tu mi
lasci prendere il controllo del tutto corpo, ogni
volta che io ne abbia voglia, senza condizioni per sempre. Se lo farai,
io
lascerò stare il marmocchio. ma se non accetti, io
rimarrò nel suo corpo e
quando non mi servirà più, dato che lui non
possiede il sigillo, me ne andrò e
mi sbarazzerò di lui”
Alla spiegazione del
patto, seguì un lungo silenzio.
“Allora,
che cosa rispondi?” chiese la volpe mostrando i
denti un una ampio sorriso.
** ** ** ** ** ** **
** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** **
** ** ** ** ** ** ** ** ** **
Sasuke si
svegliò piuttosto sul tardi la mattina seguente,
era stanco, e portare tutti quei pesi culinari non era certo una
passeggiata,
senza contare tutte le missioni che li venivano affidate. Doveva
ricordarsi di
dire all’ exHokage, che era stufo che gli venisse sempre a
presso un altro
ambu, quando era lui che svolgeva le missioni, infondo, durante tutto
quel
periodo, era stato più che fedele al villaggio (non per
stesso, ma più per un
suo abitante biondo) e lo aveva dimostrato il molte occasioni.
Si girò
verso l’ altro lato del letto, dove la sua kitzune
riposava placida, stranamente composta e sulla schiena. he il suo
ventre fosse
cresciuto a dismisura aveva fruttato a Sasuke un bel pò di
notti senza calci e
perdita di coperte. Sorrise un poco, e accarezzò la pelle
morbida della pancia
del compagno, dove potè sentire un rigonfiamento che poteva
essere una
mano come un piede
del piccolo.
Ad un tratto, il suo
accarezzare venne ricompensato da un
piccolo calcio (o pugno, a seconda di che arto fosse), evidentemente
anche il
bebé voleva dormire un paio di minuti in più.
Sorrise un poco,
prima di mettersi a sedere e andare
in bagno.
Quando
tornò in dietro, decise
di svegliare naruto con una bacio, tanto per
non trovarselo di cattivo umore come spesso era stato in quelle
settimane.
Gli poggiò
delicatamente le labbra sulle sue e gli
sussurrò in un orecchio:
“Sveglia,.
Naru, è tardi” come sempre non ricevette
risposta.
Gli strinse il naso
con due dita, leggermente, così dal
costringerlo a svegliarsi per la mancanza di ossigeno. Naruto
aprì la bocca, ma
non diede segno di voler aprire gli occhi.
Dopo vari tentativi,
Sasuke risolse nello scuoterlo per le
spalle fino a che non avesse reagito.
“Naruto!”
urlò “ Che devo fare per svegliarti?” ma
non
ottenne nulla.
Al che,
iniziò a preoccuparsi, e cercò di pizzicare il
compagno dove sapeva fagli più male o solleticarlo, ma non
successe nulla.
Controllò
il respiro: era regolare. Il battito in vece era
come rallentato e smembrava quasi fosse... in coma?
Appena questo
pensiero gli sfiorò la mente, non perse
tempo e prese il braccio il biondo e lo portò , sempre
apparentemente privo di
sensi, fino a casa dell’ ex Hokage.
“Tsunade!”
gridò, quasi sfondando la porta per entrare.
La donna venne ad
aprire in vestaglia e con un espressione
assonnata sul volto, chiaramente in procinto di scaricargli addosso le
più
blasfeme parolacce, ma la bocca le se aprì solamente di
scatto appena vede che
Naru era in braccio all’ Uchiha, e non dava segni di vita.
“Non si
veglia! Ho provato di tutto, credo possa essergli
accaduto qualcosa!”
“Vieni
dentro” fece seria la donna, e si chiusero la porta
alle spalle.
ooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
O_____________O Che
capitolo tetro tetro!
M viene da piangere
anche a me! Naruto che non si sveglia,
la volpe che fa strani patti, il bambino che non si preoccupa e Tsunade
che
rischia l’ infarto di prima mattina.
Originariamente
questo capitolo non aveva la parte
iniziale, quella delle voglie, ma con tutta questa tetraggine ho voluto
farvi
ridere un pò prima.
Ora, dato che sono
stata così negligente da non rispondere
ai vostri commenti la scorsa volta lo farò per entrambe
perciò.. ecco le
risposte!
krikka86:
Allora, sono
contenta che entrambi i capitoli ti siano piaciuti (^W^) e come vedi, Kyuubi voleva
“possedere” il
bambino ma non credo nel modo che intendessi tu, ma solamente come
“contenitore
“ come è successo con Naru. Invece è il
povero Naruto che deve essere posseduto
(sempre se accetterà) dalla volpaccia!!! La frase si
riferiva a che Kyuubi
considera come suo il bebé. Naruto sa bene come prendere
Sasuke perchè è
abituato al “teme mode” che il moro sfoggia di
solito, e quando è isterico il
modo migliore è assecondarlo! E anche se gli tocca rimanere
in bianco credo che
non gli dispiaccia così tanto...
shinku66:
Shinkucciaaaaaa!!! ^__________________________^
che belle le tue recensioni!!! Come sempre mi fai mille
complimenti (non
me li merito, sono una frana con certi capitoli --___--) Gli sbalzi
d’ umore di
Naru tutto il contorno sono piaciuti un pò a tutti e, a dir
la verità, ho preso
un pò da mia cugina che aveva un umore imprevedibile quando
aspettava la sua
prima figlia. Sono contenta di farti ridere con i capitolo,
perchè a volte sono
davvero dubbiosa che quello che scrivo sia seriamente divertente (sto
dando di
matto non trovi? Che diavolo significa seriamente divertente? O
è serio o è
divertente XD) Alla fine sasu invece che felice.. era scioccato! E
anche tanto!
Ma infondo ci ha ragione sarei scioccata anch’io!! E quando
strascina Naru da
Tsu e incendia le panchine... era solo precauzione, infondo Naru
cercava sempre
di scappare! XDD. E la cosa delle verdure e delle coperte... Sasu
infondo,
oltre ad essere un teme è anche ultra super mega protettivo
per cui appena si è
DAVVERO reso conto che avrebbe avuto un erede.. ha fatto come qualsiasi
altro
uomo.. si è fatto prendere dal panico! E alla fine va quasi
in bianco... se non
è panico quello!!
Kissssuuuuuu Ti
lovvooooooo!!! CIAAAAUUUUUUUZZZ!!!
fri:Ciao!
Eh, si, Naru è
incinto, ma , per fortuna, la sua gravidanza durerà meno di
quella normale,
esattamente la metà. (e meno male! NdNaru) Il mancamento ce
l’ ha quasi avuto e
l’ altarino... non so... (l’ ho fatto, solo non nel
salotto U_U NdSasu) E la
volpe.. ora ha esposto le sue “Intenzioni”. A
riguardo del fatto che siano
parenti, Sasu e Tsunade, intendevo dire in senso lato riferito al fatto
che
Naru è come il nipote di Tsunade o il figlio, per cui Sasuke
dovrebbe essere un
mezzo genero (Ho fatto più confusine di prima
--___--’’’’)Spero di non aver
ritardato troppo e che non debba ricevere un qualche cartiglio con su
scritto
“Funerale di fri” *terrorizzata di aprire la posta*
Bayyyyyy!!! ^____________^
_Zexion_:
grazie! Le tue
recensioni sono belle anche quando sono scritte.. nel cuore della
notte!
Anch’io credo che quando avrò un bimbo
andrò in panico (il mio prof è diventato
papà mentre era in classe, al telefono con la moglie che
correva in ospedale,
eravamo tutti a respirare con lei “uff, uff
respiri!” E stavamo più preoccupati
che la madre).
Kyuubi è veramente
malefica,
e ora fa tutti i suoi sporchi giochetti
è_________________é Eh, Sasuke poi
è iperprotettivo (è roba mia, certo
che sono protettivo è_________édSasu) Ti senti
zia eh? Io un pò pure...XD
( Ritratto
ciò che ho detto, siete tutte
e due malate, te che scrivi e lei che legge --___--- NdNaru) (Ma
nessuno mi
ascolta? Non siamo parenti capito? NdSasu) Beh, un enorme arigatou per
i
complimenti, alla prossima, ziao!!!!
Tfa92:
ahem... grazie,
grazie, modestamente sono un genio U___U Xd scherzia parte, grazie per
il
commento!
allsecrets2:
capelli
biondi e occhi neri eh? E abbronzato? Non sarebbe per niente male (mi
verrebbe
fuori emo come il papà XD!) Da qualche parte devo aver visto
una fanart che
aveva queste caratteristiche ed era piaciuto anche a me. Sinceramente
non ho
ancora deciso, ma prendo in considerazione il tuo consiglio! Alla
prossima
ciauz!!!
ryanforever:
Grazie! A
quanto pare la parte della reazione di Sasu alla rivelazione ha fatto
ridere
tutti! XD (che sono, una specie di barzelletta mondiale? ---____---
NdSasu)
(nah, solo nel web! ndPollon) La povera lemon troncata (facciamo lime
và, non
mi hai fatto concludere una mazza screanzata! NdSasu) (la vuoi smettere
di
intrometterti nei commenti? è_____________é
Pollon) (NO NdSasu) (!!!! NdPollon)
non pensavo fosse venuta bene, invece piace.... che debba mandare Sasu
quasi in
bianco più spesso?? (NUUUUUUU! NdSasu) XD Grazie per il
commento, alla
prossima!
E un enorme GRAZIE ai
miei preferiti!!!!
1
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Capitolo 6 *** Tramando contro il demone: l'unione fa la forza. ***
Tramando contro il
demone:
L’ unione fa
la forza.
“Allora,
umano? Che cosa rispondi?”
Naruto
fissò il demone davanti a se, per poi spostare lo
sguardo al piccolo che riposava su un fianco con il pugno chiuso su una
ciocca
di capelli rossi.
Strinse le dita nella
mano procurandosi dei leggeri segni
a mezzaluna, fissando l’ immagine di Sasuke e di suoi figlio
nella mente, per
non scordarla mia più.
“Accetto.”
fece deciso. “Ma ho delle condizioni.”
Il demone
stirò la bocca in un sorriso sarcastico che gli
scoprì i denti appuntiti.
“Oh? TU hai
delle condizioni?” sghignazzò.
“Si, Io ha
delle condizioni, stupida volpe esperta di
Genjitsu!” sbraitò Naruto. “Prima cosa:
ho un Uchiha quasi più forte di me che
non aspetta altro che attivare il suo sharingan se solo pensa che io
possa
farmi del male. E tu sai che cosa possono fare gli Uchiha con
te..” lasciò la
frase in sospeso e, per la verità con parecchi sottointesi.
“Secondo,
nonostante tu sia una volpe, non hai nessuna esperienza con i bambini,
per cui
non sapresti come fare con... beh, con Kodo-chan...” prima
che potesse finire,
quella che sembrava sinceramente un arringa di un avvocato, la volpe
mosse un
passo verso la culla di chakra e posò una mano sul piccolo,
sorridendo: “A
quello si può porre rimedio.” il chakra rosso
defluì e finì sul bambino, che
crebbe di dimensioni fino a raggiungere quelle di un bambino di cinque
anni.
Naruto
sbuffò. “ Si, si certo risolviamo tutto con
l’
energia eh? Ma come farai quando nascerà? Ho hai in
programma di “possedermi”
solo per un altro paio di settimane?”
La trasformazione del
piccolo si completò nel giro di
pochi secondi, ma lui non si spostò che di poco,
apparentemente immemore di
quello che gli era successo.
“Va
avanti.” concesse Kyuubi, togliendo la mano e,
finalmente, dando vera attenzione a Naruto.
“Io voglio
che tu mi dia dieci minuti ogni giorno di
controllo, per ora, quando lo avrai tu del mio corpo. Secondo, voglio
che tu
non faccia del male a nessuno, umani o non umani che siano, mentre sei
me,
capito? In cambio io accudirò il piccolo sia prima che dopo
e terrò a bada
tutti in caso facessero domande.”
Il demone si
passò una mano sul mento e ponderò le
condizioni proposte, trovandole stranamente vantaggiose per se.
Pensò di
chiedere che cosa tramasse facendo quel discorso, ma poi
pensò con chi stava
avendo a che fare e concluse che, semplicemente, la testa del biondo
non
arrivava a fare un ragionamento abbastanza complicato da incastrarlo.
“Va
bene.” rispose, dopo un pò di silenzio. Si
avvicinò al
suo biondo prigioniero e tese una mano dai lunghi artigli ricurvi.
Naruto esitò
un poco, ma poi strinse la mano, mente il demone la afferrava con forza
e
premeva su di essa con la propria.
“Ah!”
gridò Naruto ritraendosi.
Sulla sua mano si era
formata una spirale rossa con un
simbolo contorto al centro.
“Che
cos’è?” chiese, agitando la mano lesa in
aria.
“Un
semplice sigillo che ti impedisce di venir meno alla
promessa che hai fatto.” si allontanò un poco, ma
poi si voltò e concluse:
“Naturalmente questo vale anche per me, ma.. beh, non
c’è nessun motivo per cui
debba rompere il nostro piccolo patto.” Sparì
definitivamente, tornando
lentamente della sua forma.
Naruto rimase un
istante a fissare il buio, entrambi i
pugni sul ferro freddo. E, d’ un tratto, un piccolo sorriso
si formò sulle sue
labbra.
****
**** *****
**** *** **** **** **** ***** ****
Tsunade
posò il corpo privo di sensi di Naruto sul piccolo
letto che si trovava nell’ ambulatorio casalingo di casa sua.
Non le era sembrato
il caso di portarlo in ospedale: dopo tutto quello che era accaduto,
Shizune
stava facendo i salti mortali per tenere a bada quei vecchiacci (che,
diavolo,
sembravano decisamente immortali!) e completare le scartoffie che il
suo
nipotino avrebbe dovuto fare, se ore le avesse portato il suddetto
nipote in
condizioni praticamente critiche, come minimo le sarebbe venuto in
collasso. E
poi, chi meglio di lei poteva prendersene cura? Un luogo o un altro in
cui
farlo non faceva differenza.
La donna
attivò il suo chakra verde, posandolo sul corpo
del ragazzo, e controllando prima di tutto lo stato del bambino, per
accertarsi
che nulla gli fosse accaduto, infatti, dato che il padre.. beh, la
madre,
respirava e le funzioni vitali erano intatte, l’ unica poteva
essere che fosse
successo qualcosa al feto, ma quando l’ energia raggiunse il
ventre, Tsunade
potè constatare che era tutto nella norma, e che il chakra
del piccolo aveva
una particolare colorazione nero-arancione dell’energia.
Stava cominciando a
pensare che tutto funzionasse bene,
quando si concentrò sul secondo chakra presente nel ventre
di Naruto; era un
chakra blu, intenso e molto forte.
Ma il chakra del
demone era rosso.
“Kyuubi...”
mormorò la donna.
Quando
capì cosa realmente significasse quello che aveva
appena scoperto, si sentì mancare, e dovette aggrapparsi al
bordo del letto per
non cadere. Si riprese subito, e il suo cervello iniziò
immediatamente a
progettare una possibile soluzione. Avevano già affrontato
una situazione
simile, e ne erano usciti...
Ma il corpo di Naruto
aveva rischiato di non riprendersi
più dallo shock subito, e il peggio era passato solo grazie
all’ intervento
dell’ Uchiha.
Ma ora che
c’era di mezzo il bambino la situazione si
complicava notevolmente. Non potevano agire, o avrebbero rischiato di
ferire, o
peggio, il piccolo.
Tsunade
posò una lieve carezza sul volto del suo protetto,
e poi si incamminò nell’ altra stanza, per mettere
al corrente anche il ragazzo
moro.
Aprì
lentamente la porta, tentando di assumere un espressione
neutra anche se il suo primo istinto era quello di lasciar cadere i
lucciconi
che già minacciavano di debordare per l’ ingiusta
situazione. Non che lei fosse
una lacrima facile, sia chiaro, ma era così frustrata per
tutto questo e
sommato a il non poter fare nulla per sbloccare il suo stato la stava
davvero
logorando.
Il ragazzo
scattò in piedi appena vide la donna.
“Allora?”
chiese, aggrottando le sopracciglia.
“Kyuubi”
rispose semplicemente Tsunade, incapace di
continuare a portare avanti la conversazione con il ragazzo che, nella
sua
mente, era quello che aveva causato maggiori guai al suo Naruto.
“Oh,
no...” gli occhi di Sasuke dardeggiarono mentre
correva verso la stanza in cui il suo amato riposava privo di
conoscenza.
“Naruto” sussurrò curvandosi verso di
lui. “Ti prego Naruto-chan non di
nuovo...”
La donna lo raggiunse
e lo scostò in modo quantomeno
brusco dalla sua posizione, fissandolo severa:
“Non
possiamo usare lo sharingan come l’ altra volta,
Uchiha, o rischiamo di causare gravi danni sia a Naruto che al
feto.”
“Lo
so” sussurrò il ragazzo di rimando, scostandosi.
“Che
possiamo fare?” chiese.
“TU non
farai niente Uchiha.” precisò la donna
“Io invece
cercherò una soluzione.”
"IO sono suo marito e
dentro di lui c'è MIO figlio è
meglio che lei lo capisca da subito., Tsunade-san." sbottò
l' Uchiha.
La donna scosse la
mano in modo fintamente frivolo e
rispose: "Se non fosse per quell' assurda passione che Naruto prova nei
tuoi confronti, sai benissimo che io ti avrei già esiliato
decenni addietro,
solo così accomodante con te solo perchè lo rendi
felice e mi stai per dare un
nipote, nient'altro. Anche questo è meglio che tu lo capisca
subito,
Uchiha-kun."
Il moro la
guardò trucemente ma decise di non continuare
la conversazione, sapendo benissimo che la donna doveva sentirsi male
quasi
quanto lui.
“Posso
almeno vederlo?” fece velenoso.
“Si, vai
pure...” concesse riluttante.
*** *** ** *** *** **
*** **** *** *** *** ****
“Waaaah!
Waaah!”
Naruto
aprì gli occhi dopo un pisolino che non si era
nemmeno accorto di aver cominciato.
“Che
c’è? Che c’è?”
chiese mezzo addormentato.
“Waaaah!”
l ‘urlo continuava oramai da cinque minuti buoni
e il biondo, strofinandosi gli occhi, decise che forse era il caso di
capire
chi urlasse così. Quando gli occhi si abituarono
all’ oscurità, notò che c’era
una figura che spuntava dalla culla di chakra e che piangeva.
“Kodo-chan?”
chiese, sorpreso.
Il pianto
cessò e il silenzio avvolse il luogo.
“Snif...
snif...” si riprese a sentire.
“Kodo-chan?
Che succede?” chiese, ora sinceramente
preoccupato, Naruto.
“Chi
sei?” chiese il bambino.
Naruto
sentì tristezza e felicità mescolarsi assieme
quando il piccolo parlò.
Felicità
perchè sentiva per la prima volta la voce di suo
figlio, tristezza perchè lui non lo riconosceva come
genitore.
“Naruto, io
sono Naruto.” rispose comunque, addolcendo la
voce. “Che cos’è successo?”
“...
auto... icu...bo..” bisbigliò il bambino, cercando
di
non riprendere a piangere.
“Che cosa?
Un incubo?” sorrise l’ altro. “E per
questo
piangi?”
Anche se non lo
poteva vedere bene, dal verso che fece
Naruto intuì che il piccoletto aveva appena messo il
broncio. “No! E’
perchè.... non l’ ho finito ecco, volevo vedere la
fine e non ho potuto.”
Il biondo si
ritrovò a pensare che il suo bambino aveva
preso il lato teme dal padre e il suo sorriso si allargò.
“Ce la fai a venire
qui?” domandò.
“Cre...
credo di si...” disse sempre sussurrando il
piccolo.
Il Jinjuriki vide qualcosa
muoversi e scavalcare il chakra della culla che splendeva leggermente
al buio.
‘Kodo-chan’ cadde sulle ginocchia, ma non
proferì un singolo gemito, già pieno
di se come tutti gli Uchiha.
A passo malfermo e mezzo gattonando,
raggiunse le sbarre e le attraversò senza problemi,
ritrovandosi davanti alla
kitzune.
“Ciao piccolino!”
sorrise,
ancora un a volta.
Il rosso dal canto suo, si
imbronciò ulteriormente
e rispose: “Io
non sono piccolo.”
“Certo, certo”
confermò il sempre
più sorridente biondo. “Allora, su
cos’era quell’ incubo?” chiese,
avvolgendo
le braccia intorno al bimbetto e strofinando il naso sui capelli setosi
ma
sparati in aria da tutte le parti.
Kodo-chan (per ora lo
chiamerò
sempre così ^_^ NdA) si contorse un poco, ma poi si
voltò verso Naruto e si
accoccolò giusto nella posizione con cui il biondo stesso
dormiva sul moro.
“No lo icordo.”
confessò il
bambino, stringendo un pezzo della maglietta nera che l’
altro indossava.
“Oh?”, chiese
Naruto
stringendolo di più a se “ Questo vuol dire che
era così terribile che il tuo
cervello non vuole affrontarlo di nuovo, per cui ne devo dedurre che
sei stato
coraggiosissimo ad affrontarlo.”
“Avvero?” chiese
sorpreso e, in
qualche modo lusingato, il rossino.
“Ah-ha”
annuì convinto il
biondo, ben sapendo di essersi inventato tutto sul momento.
“Allora va
bene...” concluse il
piccolo. Poi, d’ improvviso, si agitò e
cercò di guardare in faccia Naruto: “Ma
tu sei quello che viene a tovammi la sera di quando ero più
basso?” nonostante
la frase sconclusionata, la kitzune comprese che si riferiva a quando
era nelle
sembianze di un neonato.
“Si, ero io.”
"Avvero?" sorrise il
Kodo-chan " mi piace come canti con la bocca mezza chiusa
perchè io ti
ascolto."
"Oh, beh," fece Naruto, grattandosi
la testa imbarazzato dal complimento "Quando usciremo fuori di qui, ti
prometto che te le
canterò ogni
sera,ok?”
“Ma io non posso
uscire!”
“E
perchè?” domandò altro
confuso.
“Io devo stare qui, me
l’ ha
detto lui...”
“Lui chi?”
“Il mio
papà”“annuì convinto
Kodo-chan.
“Il tuo
papà?” chiese incredulo
Naruto.
“Si, Kyuubi-san.”
Il biondo aggottò le
sopracciglia in disaccordo: “Nonononono! Quello non
è il tuo papà, IO sono il
tuo papà!”
“Cioè io ho due
papà?” chiese il
bambino confuso.
“Si... cioè no..
cioè si...
insomma, devo spiegarti tutto io?” sbraitò Naruto.
“SI!”
gridò Kodo-chan, dandogli
una piccola pacca sul petto.
Il biondo naturalmente rispose
colpendolo sulla testa.
E Kodo-chan, lo ricolpì.
E Naruto fece lo stesso.
E di nuovo.
E di nuovo.
E di nuovo ancora, fino a che
non ingaggiarono una lotta feroce all’ ultimo colpo (Stile
Era Glaciale per
intenderci XD NdA).
Poi, leggermente acciaccati,
smisero e fra di loro calò il silenzio. Si guardarono negli
occhi per alcuni
secondi e scoppiarono entrambi a ridere come pazzi.
“Aahahah... te.. ahah. te lo
spiego se vuoi di chi sei figlio.” propose Naruto in segno di
pace.
“Aahaahaha, va bene,
però lo
rifacciamo ancora eh?”
“Aahaha, magari
più tardi!”
concesse il biondo “ Vedi, qui dentro siamo in
realtà dentro di me, perchè il
demone, cioè Kyuubi, mi ci ha rinchiuso, ma in
realtà sono io tuo padre, ma non
solo io, anche Sasuke, che poi è un gran teme ma questo
è un altro discorso,
per cui io dovrei dare alla luce te ma il demone che conosci vuole
farti
credere che sei suo figlio per usarti come erede, ma siccome io non
voglio ho
già in mente come fare perchè non
accada.” si bloccò e prese fiato:
“Capito?”
“..”
“Allora?”
“Mmmm... in pratica tutto
questo
è un illusione creata dentro di te da Kyuubi per
intrappolarti e perchè tu mi
accudisca, ma i miei veri genitori siete tu e questo Sasuke?”
“Si!”
“Allora ho
capito!” annuì felice
il piccolo. (Piccola nota: fra dobe ci si capisce al volo, tutto qui
U_____U).
“Ora si che so con certezza
che
sei mio figlio!” dichiarò fiero Naruto.
“perspicace come me!”
Kodo-chan si strofinò gli
occhi
per un momento e disse: “Qui è buio...”
“Lo so, credo che i demoni
non
amino molto la luce.”
“Io voglio che sia
più chiaro
però se no non ci vedo...” e, come d’
incanto, l’ atmosfera si fece in qualche
modo più brillante, più luminosa, nonostante la
luce continuasse a non
esserci fu come se
stesse per sorgere l’
alba.
“Come ci sei
riuscito?” chiese
il ragazzo al bambino.
“ Non sono tato
io!” Precisò il
piccolo credendo di beccarsi un rimprovero.
“Beh, chiunque sia stato
è un
genio.”
Kodo-chan tolse le mani che si
era messo sugli occhi e lo guardò come cercando di capire
dove fosse la
fregatura,ma quando non vide nulla portò il piccolo petto in
fuori e annunciò:
“Allora sono tato
io!”
“Oooh, ma come
siamo...” si
bloccò, osservando per la prima volta con un pò
di luce il bambino e notando
una cosa assolutamente particolare: “Oh, mio dio...”
“Cosa? Cosa?”
chiese il piccolo
spaventato.
“Oh, Kami...” poi,
puntandogli
un dito sul naso prese a ridacchiare in modo incontrollato:
“Aahahahaha, non
presentarti..ahaha... davanti a...a ahahaha... a Sasuke così
o.. rischi la
morte!”
“Cosa? Pecchè il
mio altro papà
vuole ammazzarmi?” chiese il bambinetto spaventatissimo
agitandosi fra le gambe
di Naruto e mettendo entrambe le manine pallide davanti al naso.
“Oh, beh, ahahah... gli
ricordi
una persona temo.. ahahah...” scostò le mani
diafane e passò le dita su quei
segni di pelle più scura che spiccavano ai lati del piccolo
nasino a patata.
"Chi?"
"Aahahahah.. te lo
spiegherò un altra volta... solo... non chiedergli mai chi
era Itachi...."
Kodo-chan, ripresosi decise che
mai nella sua vita avrebbe nominato quel nome.
Però Naruto non smetteva
più di
ridere e il piccolo mise nuovamente il broncio.
"Non ridere otosan..."
(papà ^_^)
"Va bene Kodo-chan,
il tuo otosan non..."
Un momento...
"Com'è che
mi hai chiamato?" domandò tornando
serio Naruto.
Il piccolo ebbe un
fremito a quell' improvviso cambio di
espressione e rispose titubante:
"O...otosan?"
ripeté.
"Kodo-chaaaan!!"
urlò Naruto raggiante,
rischiando di stritolare suo figlio abbracciandolo in una morse di
caldo
affetto.
"Mi stai... asi..
strozzando... Naruto!"
"Come? Non mi chiami
più Otosan?" chiese Naruto
lasciando la presa soffocante.
"No, se mi stingi
così...." si fermò e poi lo
guardò di sottecchi "Otosan..."
"Va bene" sorrise
Naruto. "E ora vieni
qui." gli disse facendogli segno di avvicinarsi.
"Ma cos'ha di strano
la mia faccia?" chiese
ancora una volta il bambino.
"Niente.... solo non
farti vedere da Sasuke così
quando crescerai... lo dico per il tuo bene..."
“Mi racconti qualcosa del
mio
secondo papà?”
“Si, ma prima mi aiuteresti
tu a
fare una cosa?” chiese la kitzune.
“Che cosa?”
“Rovinare i piani di
Kyuubi.”
*** *** *** *** *** *** *** ***
*** *** **** *** **** ****
Sasuke correva per le strade di
Konoha, cercando un qualsivoglia libro che riguardasse anche
lontanamente i
demoni. Non era il tipo da starsene con le mani in mano in situazioni
di
pericolo, figuriamoci quando in pericolo c’era il SUO dobe e
il SUO erede. Tsunade
era peggio di un arpia, gli aveva proibito di entrare in nessuna
biblioteca o
archivio, convinta di potersela cavare da sola. Ancora non capiva
perchè la
donna si ostinasse a comportasi in quella maniera quando la logica
suggeriva
benissimo che due menti erano meglio di una.
Decise che la cosa migliore da
fare era andare nell’ ufficio di Shikamaru, dove sicuramente
avrebbe trovato
qualcosa con cui iniziare la ricerca.
Praticamente sfondò la
porta
dell’ ufficio di Decriptologia e cercò con lo
sguardo il ragazzo.
“Nara!”
gridò in modo fermo e
deciso quando lo avvistò dall’ altra parte della
stanza.
Shikamaru girò la testa e
alzò
lo sguardo dalle carte che stava esaminando.
“Uchiha che...”
non fece in
tempo a finire che Sasuke lo prese per la giacca Chuunin e lo
portò fuori dall’
ufficio.
Il moro spiegò velocemente
la
situazione all’ altro uomo, chiedendogli di poter avere
libero accesso a quanto
più materiale poteva trovare.
Shikamaru lo fissò per un
pò in
silenzio, sbigottito da tutte quelle nuove informazioni." Quella volpe
è
davvero una mendekouze... mmmm.." pensò su con
aria apparentemente
annoiata a tutta la situazione, ripetendo "Mendekouze.. mata..
mendekouze... (scocciature ...più... scocciature).
Lentamente
riportò lo sguardo sul ragazzo moro e gli
disse: “Possibile che voi Uchiha non abbiate nulla nella
vostra biblioteca
privata? Infondo il vostro clan è l’ unico a saper
controllare il demone no?”.
Sasuke appena sentite
quelle parole scomparve in una
nuvoletta di fumo, senza nemmeno ringraziare il ragazzo dalla
capigliatura ad
ananas.
In mente solo una
frase: Come aveva fatto a non pensarci
prima?
Bene, ho scritto il
mio primo capitolo di transazione.
Cioè in cui non succede praticamente un cavolo ma che dovevo
scrivere. E come
noterete dal tempo che ci ho messo a pubblicare la voglia era zero. Beh, non solo
per quello ho anche altre
scusanti, ma siccome nessuna è degna di essere definita
tale, non vi annoierò
elencandovele. (Vuol dire che non ne hai? NdSasu) (Ma và,
è che ne ho talemnte
tante da non poterle dire tutte ù________ù
NdPollon) (Seh, e le lettrici sono
anche così sceme da crederci ---_________--- NdSasu) (Vai. a
. quel. paese
NdPollon)
Ed ora, sorvolando
sul fatto che ho fatto una Tsunade
cattivissima, via con le recensioni!!!
fri:
io oramai temo di
rispondere alle tue recensioni per paura di trovarti stecchita in
qualche
angolino di casa tua... lo so che ci ho messo un tempo inaccettabile
per
pubblicare.. gomennasaiiiiii!!! Sono contenta che ti sia piaciuta la
parte
delle voglie (io ci godo a ridicolizzare Sasu delle volte) ^_________^
Io spero
che il tuo “futuromaritino” quando avrai delle
voglie FARA’ proprio come Sasu e
scorrazzerà per la città
in cerca di
cibo, altrimenti puoi sempre prenderlo per la collottola e costringerlo
ad
andarci!
Kyuubi non è mai stato
tanto
bene di testa mi sa U______U altrimenti perchè invece di
starsene bello
tranquillo, se ne va in giro a possedere corpi altrui?
Naruto non si sveglia
perchè
quando Kyuubi lo intrappola in suo fisico non reagisce più,
è come in coma,
infatti la volpastra conta proprio su questo per avere il suo corpo.
Ancora una volta, spero di
non averti uccisa con il mio mostruoso ritardo * stringe tra le mani un
fazzoletto, preoccupata* Baybay ^_^
_Zexion_:
Era un capitolo
di una tetraggine infinita, concordo, a me fa male ascoltare musica
mentre
scrivo, te lo giuro. Poi mi vengono queste parti lugubri che...
vabbè,
comunque, a Sasu l’ ho spiegata io la questione della
parentela, ma dice
che non vale per
questo genere di cose,
valli a capire tu i ragionamenti Uchiha U___________U. La volpaccia
resta una
volpaccia ma se non la smetta ci darò un taglio io.. oh, se
ci darò un taglio..
*ghigno malefico*.
Per quanto riguarda la storia
del mio prof.. si, c’è venuto un mezzo infarto un
pò a tutti direi ^O^,
fortunatamente a quello di Naru manca ancora un bel pò....
allsecrets2:
Che dire?
Altro che sogno, Naru è intrappolato per davvero!! E Kyuubi
continua a
rifugiarsi dentro le credenze dicendo che ha paura di uscire
perchè c’è una
ragazza che lo minaccia di morte... bah, non riesco a capire chi sia...
e non
apre nemmeno più la posta... XDD
E riguardo alle voglie di
Naruto.... ogni tanto fa bene far sfacchinare un Uchiha..
così, tanto per
tenere basso l’ ego XDD *kisu*
ryanforever:
Credo che il
mio stile stia diventando davvero tragicomico in questa fic.. alterno
sempre di
più parti tetre con parti allegre.. prima a poi a qualcuno
partirà il motore
emotivo e allora saranno guai... XD Avevi ragione riguardo a Nacchan,
finché è
la volpe che comanda lui non può svegliarsi, ma intanto ha
già cominciato a
macchinare contro la volpaccia malefica *risata tetra* se
metterà mai al
corrente della reale situazione Tsunade e Sasuke? Chissà..
forse... boh... XD
alla prossima!!!
shinku66:
Shinkuuuuccciaaaaaa!! ^O^/ CIauuuuuuuuuu!! Un altro aggiornamento
lento, ma
almeno tu sai perchè è così!! Come ho
già detto il mio stile adottato in questa
fic è proprio tragicomico, appena mi decido a scrivere un
capitolo solo tetro
poi salta sempre fuori una parte comica.. è praticamente
inevitabile!! XD
Io ti immagino mentre leggi
la fic e tua mamma sente che ridi come una pazza e fa:
“Oddio.. questa è
partita di nuovo...” XDDD E Sasuke si, è un
brontolone ma alla fine shi taglia
con un grissino *___________* Come il tonno!! E finalmente i vicini non
rompono
più le scatole a tutti e si decidono a godersi lo
spettacolo! Mi sa che ci sto
prendendo gusto a ridicolizzare l’ Uchiha.. non è
un buon segno però!
Kyuubi invece, si è fatto
tutti i viaggetti suoi mentali, senza pensare che il bambino si sarebbe
potuto
attaccare a naruto e rovinargli tutto... eh, Kyuu non si fa...
è così che i
piani migliori falliscono!XD E alla fine Naru ha dovuto accettare, ma
tranquilla, ha più di un asso nella manica!
Sasu mi sa che ha fatto male
alla fin fine a portare Naru da Tsunade.. le sto facendo fare veramente
la
parte della suocera che odia il genero... chissà come mai
dato che era uno dei
miei personaggi favoriti...* ripensa alle conversazioni su MSN* oh, si
ora ho
capito perchè XD
Naru purtroppo non si
sveglia, perchè quando Kyuubi ha il controllo della
situazione (brutta
volpaccia!) è come in coma
ç____________ç Lasciami anche qui un bel
comentuzzo
eeeehhhh?????? *occhi luccicosi* almeno tu *__________* Ciaoooooooo
*kisukisukisu*
krikka86:
Purtroppo,
Naruto ha accettato u__________u (mi sembra di parlare di un gioco a
premi XD).
Ma tranquilla ho, anzi ha, un piano! Anche se ora che hanno suggellato
il patto
sarà un bel problema, non trovi? Grazie per la recensione,
alla prossima!
E
un
enorme, spettacolare , pirotecnico GRAZIE
ai miei adorati preferitiiii!!!
1 - AkiChan83
2 - alii
3 - allsecrets2
4 - allychan
5 - Annichan
6 - bury_chan
7 - demia87
8 - fayth80
9 - FlyingSquirrel
10 - fri
11 - grethy
12 - igniflia
13 - Jaki
14 - jibrychan
15 - kagchan
16 - ki9
17 - kyoasakura
18 - LilyChan
19 - MatyXV
20 - MisaMisa
21 - nana89
22 - naru_sasu_fan
23 - punk92
24 - ramoso
25 - redangel250492
26 - Regina
Oscura
27 - rioki
28 - ryanforever
29 - Selvy
30 - sexy_eclipse
31 - Shannara_810
32 - sharry
33 - shinku66
34 - Shooting
star
35 - silgree89
36 - SoRifan
37 - terachan
38 - wyaoi
39 - yaoifan
40 - _FaLLeD_aNGeL_
41 - _Zexion_
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Capitolo 7 *** Senryaku to mondai ***
Senryaku
to mondai
Piccolo avvertimento! I caratteri di
Kodomo-chan, cambiano ogni
poco, dato che lui in verità è ancora un feto,
perciò soggetto a cambiamenti di
cromosomi. Ho messo il carattere presente in Itachi ( e mi dicono anche
in
Fugaku) per sottolineare che sta vagliando tutti i tratti di famiglia.
Infatti a volte ha i capelli rossi (come
la mamma di Naru), a
volte biondi, a volte neri e lo stesso gli occhi. Naturalmente il
piccolo non
avrà quei segni sul naso , ovviamente u___U
Sasuke
correva per le strade di Konoha ad una velocità impensabile,
tanto che alcuni
popolani pensarono addirittura che si trattasse solamente di una folata
di
vento passeggera. Si muoveva quasi a scatti, la mente fissa su di una
sola
destinazione. Arrivò ai cancelli di villa Uchiha ansimando
un poco, e corse per
le case che componevano il distretto maledetto. Girò verso
la casa che una
volta era adibita al ritrovo dei vari Ambu che appartenevano al clan
del
ventaglio. Continuò a mantenere un passo sostenuto anche
dentro la casa, anche
se, grazie al disuso, molte tegole, muri e pavimentazioni erano
traballanti.
Cercò il settimo futon, oramai consunto, e lo
sollevò, per scoprire la botola
che collegava il pavimento ad una stanza segreta.
Scese
i pochi scalini di pietra che portavano al piano inferiore, e accese la
lampada
ad olio appesa al soffitto.
Mosse
pochi passi prima che un piccolissimo gatto nero gli si strusciasse
contro i
piedi. Probabilmente, pensò, da qualche parte doveva esserci
un buco da cui
quei piccoli felini potevano entrare ed uscire liberamente, altrimenti
non
riusciva a spiegarsi come potessero essere ancora lì.
Non
ci badò più di tanto e riprese a camminare fino
alla fine del corridoio, dove
si trovava una stanza circolare i cui muri erano ricoperti di libri e
pergamene.
Prese
un cero che si trovava giusto a lato della porta, e lo accese tramite
la
lampada che teneva in mano, per poi appoggiare questa cautamente su di
un
tavolino.
Si
avvicinò al primo scaffale a sinistra e osservò
distrattamente i titoli,
trovando che gran parte di essi riguardavano per lo più il
lignaggio e gli
alberi genealogici del clan Uchiha.
Sbuffò
e si concentrò sui testi più antichi o che non
attiravano l’ attenzione.
“Kuso!”
disse, sbattendo un pugno su di una parete rimasta quasi libera, che
fece
cadere un pò di intonaco che si sbriciolò.
“Meuw?”
parve domandare il solito micetto, apparendo ancora una volta davanti a
Sasuke.
“Neko-chan,
mi dispiace, non ho tempo per darti retta ora...”
sussurrò il moro.
Il
piccolo parve offendersi e, a coda alta lasciò l’
altro ai suoi affari,
infilandosi in...
“Un
buco... nel muro? Questo significa che c’è un
altra stanza?”
La
sorpresa lasciò il posto alla determinazione in meno di due
secondi, mentre,
per l’ ennesima volta, si mise in cammino verso dove si era
diretto il micio.
Si
trovò davanti ad una libreria più piccola che
conteneva due libri enormi e
rossi e altri due libri bianchi e sottili, ma che erano estremamente
larghi.
Sasuke
provò a sostarli tutti, a smuoverli, a premere tutte le
fessure ma nulla.
Alla
fine, quando proprio cominciava a perdere le speranze, di nuovo il
gatto uscì
dal foro in cui era e si strusciò sul suo piede, per poi
avvicinarsi ad un
piccolo segno di ventaglio che sembrava arrugginito.
Sasuke
provò a spingere o a tirare anche questo, ma senza successo.
D' un tratto si
accorse di come il muro intorno al disegno fosse più bianco
e che le sfumature
più chiare ricalcavano il segno di una mano.
' Un
momento’ pensò ' cosa c'è in una mano
ce potrebbe riconoscere un Uchiha che gli
altri non hanno?' La risposta gli arrivò quasi subito: il
chakra.
"Ma
cero!" esclamò. decisamente l' ansia e il nervosismo non
giovavano alla
sua notevole intelligenza. Infatti il chakra degli Uchiha era
ovviamente di un
tipo particolare che apparteneva solo al loro clan. In più
la maggior parte di
loro avevano come elemento dominante il fuoco.
Sasuke
appoggiò una mano sul simbolo e rilasciò una
piccola quantità di energia.
Immediatamente la piccola sporgenza si chiuse per lasciare il posto ad
una
fessura appena sufficiente per farlo passare. Probabilmente gli
ingranaggi non
erano abbastanza funzionati per fare di più.
Ci
passò attraverso con non poca difficoltà, ma
riuscì ad entrarci.
Si
mosse a tentoni nel buio, maledicendosi per non aver portato dietro il
lume.
Inciampò in qualcosa e cadde faccia a terra, colpendo
qualche altra cosa
morbida e pelosa che lo graffiò sul viso. Rialzandosi
toccò un oggetto duro
simile ad una leva che fece accendere delle fiammelle di un arancione
brillante. Il moro si guardò attorno, trovandosi in una
stanza fitta di rotoli
di ogni dimensioni, alcuni talmente vecchi da risalire probabilmente
prima
della fondazione di Konoha.
Non
perse tempo in contemplazione e iniziò a sfogliare primi scritti alla sua
destra.
***
“Allora,
hai capito?” chiese
Naruto.
“Si,
certo,” rispose Kodochan.
“Però io che devo fare?”
“Tu
semplicemente devi dare sui
nervi alla volpaccia così che lei mi faccia uscire
prima!”
“E
come faccio?”
“
Non lo so... piangi, grida,
non stare fermo un attimo, insomma fai l’ opposto di quello
che fai con me.”
disse enfatizzando le sue parole coi movimenti il biondo.
“Ok...”
“Allora
al mio via: Uno...
due... tre.. via!”
Il
bambino cominciò a strillare
come un ossesso uscendo dalla gabbia in cui era con il ragazzo e
rimettendosi
nella culla di chakra. “Waaaah,waaah!” pochi minuti
dopo, Kyuubi arrivò con una
faccia alquanto infastidita nella sua solita forma semiumana.
“Aka!
Ho, no, Kuro! Smettila di
strillare!” gridò il demone. Per tutta risposta il
piccolo aumentò i decibel di
rumore.
“Umano!
Fai qualcosa!” ringhiò
Kyuubi mettendosi entrambe le mani sulle sue sensibili orecchie feline.
“No”
rispose serafico Naruto.
Nel
frattempo Kodochan aveva
preso a battere i piccoli pungi a destra e a sinistra, mentre il viso
gli
diventava sempre più rosso.
“Hai
stretto un patto!” gli
ricordò la volpe.
“Anche
tu!” ribatté il biondo.
“Che
vuoi dire?”
“Che
non mi hai ancora fatto
uscire da qui nemmeno un minuto, perciò finché
non rispetti tu il patto, io non
sono tenuto a farlo.”
La
volpe tacque agitando la
coda.
“E
va bene” gridò, “Domani
uscirai!”
“D’
accordo” poi, rivolgendosi
al bambino sussurrò.
“Kodochan,
adesso basta,
smettila di piangere!”
E,
come d’ incanto, il piccolo
smise di lagnarsi, accucciandosi nella culla.
“Ah!”
fece il demone “ I
mocciosi sono una cosa impossibile.” e se ne tornò
nell’ oscurità.
“Ricordati
che hai promesso!”
ridacchiò il biondo contento.
“Sono
stato bravo, Otochan?”
chiese il piccolo sorridendo e facendo capolino dal suo cesto rosso.
“Una
meraviglia, però non farlo
con Otosan che è capace di appenderti per i pollici e farti
fare le flessioni!”
“Uuuh!
Che cattivo Otosaaan!”
ridacchiò il piccolo, ben consapevole che il suo secondo
papà non avrebbe mai
fatto nulla di tutto questo.. forse.
“Eh,
si, ci vorrebbe un bel
piatto di ramen per festeggiare però!”
“Haiiii!!Raaaameeen suki
desuuuuu!!!” rispose il piccoletto
sempre più esaltato.
“Ma
figuriamoci se qui si trova
nulla...” sbuffò contrariato il Rokudaime.
“Ma
io ho faaameee!” sbuffò il
piccolo moretto.
“Anch’io...
Lo sai? Ti donano i
capelli neri, ma messo così sembri tutto il quinto
Hokage”
Se
la rise naruto constatando
l’ ennesimo cambiamento del più giovane.
“Arigatou”
rispose il bambino.
“ ma chi era il quarto Hokage?”
“Ma
non te lo avevo già
raccontato?”
“Non
lo so... ma no me lo puoi
raccotale di nuovo?”
“Va
bene, ma non ora,perchè è
una storia lunga da spiegare mi sa...”
“
‘A bene!” annuì Kodochan.
“alla
fine sei proprio un bravo
bambino sai? Io spero proprio di riuscire ad uscire da questo guaio
così potrai
vedere il mondo di fuori.. Ti piacerebbe vedere Konoha?”
“Si,
tantissimo!” rispose il
piccolo battendo le manine “ non vedo l’ ora di
andare a casa con te e Tousan”
disse imbronciandosi.
“Anch’io
piccolo. Anch’io.”
***
Era
pieno di polvere, coperto
di ragnatele e si era già beccato tre bernoccoli ma,
nonostante tutto,
continuava a cercare, spostando con attenzione plichi su plichi di
fogli.
La
ricerca era più difficile di
quello che pensava, ma ce la stava mettendo tutta.
Finalmente,
trovò qualcosa di
interessante. Srotolò una pergamena ingiallita e che in
alcuni punti non era
nemmeno integra.
La
aprì con attenzione e lesse:
- Lo
sharingan, come precedentemente spiegato, è in grado non
solo di fissare, ma
anche di intrappolare i demoni del tipo fuoco. L' unico demone
importante
conosciuto, che abbia come elemento principale le fiamma, è
Kyuubi, il demone a
nove code. Grazie ad una
particolare
imposizione delle mani possono creare un sigillo solo se supportati
dall’
occhio sopraccitato. Il clan Uchiha è l’ unico a
poter utilizzare questa
particolare imposizione. L’ importante è mantenere
un contatto visivo con la
creatura stessa o il suo eventuale e contenitore. -
Seguiva
una disegno quasi cancellato dei vari simboli da creare per ottenere
l’ effetto
voluto.
Non
sembravano troppo difficili, ma Sasuke non poteva esserne sicuro dato
che erano
mal tracciati.
Mise
in tasca la pergamena e uscì dalla stanza, seguito, con sua
sorpresa dal micino
nero.
“Ma
tu non ce l’ hai una famiglia?” chiese leggermente
scocciato il moro al felino.
“Meeeeuuw!”
rispose convinto il micino.
“Fa
come ti pare....” concluse, ben deciso ad andarsi a studiare
con cura quel
documento.
Arrivò
nel suo appartamento di villa Uchiha, poggiò il cartiglio
sul tavolo e andò a
prendere i suoi occhiali, che oramai gli servivano solo da lettura.
Si
accomodò su di una poltrona per pentirsene un momento dopo,
dato che non
riusciva a stare fermo un attimo. La verità era che erano
quasi sei ore che non
vedeva il suo naruto e, sembrava strano a dirlo, stava seriamente
andando in
crisi d’ astinenza.
“Naruto..”
sbuffò. Quella vecchia sottospecie di suocera lo teneva in
casa come un vero
paziente e aveva messo una specie di “prognosi
riservata” o quello che era in
modo che lui non potesse entrare. Stupida. Vecchia. Megera.
Alla
fine decise che, per il suo bene, era meglio, se non altro, appostarsi
fuori
casa della suocera, così almeno da sentirsi vicino al suo
amato.
Si
mosse con rapidità per uscire di casa.
***
“Che
cooosaaa?” strillò la
ragazza dai capelli rosati.
“E’
come ho detto, la volpe ha
di nuovo preso il sopravvento...” sbuffò
Shikamaru, leggermente infastidito,
più che annoiato questa volta.
“
E che cosa ci facciamo ancora
qui?” chiese Ino, che Shikamaru aveva chiamato a quella
piccola riunione oltre
a Sai, Kiba, Hinata e Shino, tutti tesi e con gli occhi fuori dalle
orbite.
“Tu
non farai niente, se non
badare che Dezain stia bene” ripose secco Sai, abbandonando
il suo sguardo
illeggibile per uno preoccupato, ma solo per un attimo.
“Sai,
per favore! Smettila di
fare l’ apprensivo! Il bambino è con mamma e io
ora sto benissimo!”
“La-la
volgiamo s-smettere?” si
fece sentire la piccola Hinata, “L-lo... siamo qui per
Naruto-kun o sbaglio?”
disse esponendosi.
“Ha
ragione!” la supportò Kiba,
stringendole una mano.
“Ma
che facciamo? io sono
preoccupata!” disse Sakura, arrotolandosi in modo incessante
una ciocca di
brillanti capelli.
Nara
chiuse gli occhi e mormorò
a bassa voce, nella ricerca disperata di un piano d’ azione.
“Per
il momento...” si strofinò
una tempia e riordinò le idee,” non avvertiamo il
consiglio o gli altri ninja.
Kiba, vai a vedere se Couji è tornato dalla missione, la sua
forza può essere
utile. Shino, Hinata e Ino, andate in biblioteca,e fatevi dare il plico
dei
Nara, la signora che sta lì sa di cosa parlo. Io e Sai
andiamo da Tsunade a
farci dare qualche informazione in più, ci troviamo a casa
sua fra un ora
esatta.”
“
E io?” chiese l’ Haruno,
perplessa.
“Tu
vai a chiamare Sasuke, sono
più che sicuro che ha trovato qualcosa in merito, ma dubito
ceh da solo
potrà fare nulla.”
“D’accordo”
E
tutti i ninja sparirono in un
soffio.
***
A
casa di Tsunade era tutto
tranquillo. O, meglio, appariva tutto tranquillo.
Infatti
la donna, per una volta
nella sua vita, era davvero immersa nei libri fino al collo, e non per
dormirci.
Aveva
capito da un bel pò di
tempo che aveva fatto male a non farsi aiutare dall’ Uchiha,
ma, essendo
leggermente... testarda, la donna aveva comunque provato a fare tutto
da se, e
in questo momento sfogliava imperterrita pagine e pagine della
biblioteca di
Konoha, senza trovare granché d' interessante. E la cosa che
più la frustrava
di tutte era che il cognome del moro (si sforzò di non
pensare che era lo
stesso anche del biondo) appariva più di una vota quando si
parlava del demone
a nove code.
"
Non ti preoccupare
Naruto, ce la farò.. ce la posso fare..." mormorava con voce
assente,
provando a farsi passare quel leggero ma martellante mal di testa che
la stava
sopraffacendo da qualche minuto.
Si
spostava dalla scrivania
alla stanza del Rokudaime in modo quasi febbricitante, e corrugava la
fronte
tanto da far pensare che quella onda di pelle non si sarebbe
rasserenata mai
più.
Era
preparata psicologicamente
a tutto: convulsioni, occhi rossi, denti allungati e quant’
altro , ma non era
preparata a quello che vide nell’ istante in cui, per
l’ ennesima volta,
sbirciò verso la stanza del suo paziente.
Naruto
era sveglio.
Seduto
con le gambe penzoloni e
che accarezzava piano il ventre rotondo e sporgente.
“Naruto?”
“Ciao
Tsunade baachan!” le
sorrise lui.
“Narutoooooo!!”
gridò la donna
felice. Non sapeva che cosa era successo, ma in qualche modo naruto
aveva
combattuto la volpe e aveva vinto. La prova era che gli occhi non erano
rossi
come quando era sotto possessione, ma di un limpido azzurro.
“Come
hai fatto? Come ci sei riuscito?”
“A
fare che, Tsunade baachan?” chiese il biondo.
“A
battere Kyuubi!”
“Oh.... E’ una
storia molto lunga...” rispose, il ragazzo,
restituendo l’ abbraccio che la donna gli stava dando e
sorridendo, in un modo
molto strano.
Ecco
un altro bel
capitolo fresco, fresco.
Cominciano a mettere tutti un
pò le
mani in pasta in questo capitolo, nel
prossimo pian piano la situazione si svolgerà e si
capirà come i vari
personaggi si muoveranno.
Piccola nato n° 1: Il titola
significa Strategia e problemi
anche se, entrambi sono al singolare, dato che
in giapponese non si distingue.
Piccola nota n° 2: Il nome
del bambino citato da Sai è Dezain,
che significa disegno, dipinto.
Purtroppo per ora è tutto,
davvero per lo standard attuale
del mio pc è anche troppo u_____u
Non posso rispondere ai vostri
commenti ma ringrazio
comunque
fri,
krikka86
,
ryanforever,
shinku66,
_Zexion_, Capitatapercaso.
e prometto che rimedierò!
Un enorme grazie anche ai miei
preferiti!
1 - AkiChan83
2 - alii
3 - allsecrets2
4 - allychan
5 - Annichan
6 - bury_chan
7 - Capitatapercaso
8 - demia87
9 - fayth80
10 - FlyingSquirrel
11 - fri
12 - grethy
13 - Hoshiro
14 - igniflia
15 - Jaki
16 - jibrychan
17 - kagchan
18 - ki9
19 - kristin
20 - kyoasakura
21 - LilyChan
22 - MatyXV
23 - MisaMisa
24 - nana89
25 - naru_sasu_fan
26 - punk92
27 - ramoso
28 - redangel250492
29 - Regina
Oscura
30 - rioki
31 - ryanforever
32 - Selvy
33 - sexy_eclipse
34 - Shannara_810
35 - sharry
36 - shinku66
37 - Shooting
star
38 - silgree89
39 - SoRifan
40 - terachan
41 - wyaoi
42 - yaoifan
43 - _FaLLeD_aNGeL_
44 - _Zexion_
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Capitolo 8 *** Gomennasaiiii minna-san!! ***
Attenzione:
Gomenasaiiiiiii minna-san!
Oddio, è la
prima volta che mi capita, davvero, sono molto, molto imbarazzata nel
dover dire che non potrò aggiornare. Almeno non questa
settimana. Però ora sono in vacanza, qualcosa per
fare più in fretta lo troverò.
Comunque, word mi
è andato in "crash" che, per chi non lo sapesse, significa
che, senza alcun motivo apparente, non si muoveva più. Io ci
avevo appena trasferito il nuovo capitolo di Kyuubi, con risposte alle
vostre magnfiche recensioni e tutto (a proprsito, grazie, grazie!!) ma,
appena ha ripreso a funzionare, tutto il lavoro era sparito! Ho cercato
in documenti recenti, ho provato con 20000 programmi di recupero dati
ecc, ecc (a proprosito, se ne conoscete qualcuno, ditememelo!!) ma
nulla, ERA SPARITO TUTTO!!!
Ora, questo capitolo, l'
avevo scritto un paio di giorni fa, e alcune parti, me le ero
dimeticate (con la memoria che mi ritrovo, figuriamoci ---,---) per cui
ora devo riscrivere tutto in modo diverso, e a me dispiace tantissimo
perchè era venuto piuttosto bene ed erano, dulcis in fundo,
ben 10
pagine! Non so se rendo l' idea, ma rifare tutto quel lavoro non
è mica tanto semplice. Non so se è mai capitato a
nessuna di voi, ma a me che è successo solo ora, mi sta
provocando una bella dose di depressione. (T.T) Potete lasciarmi
commenti minatori, dirmi che non seguirete più la storia,
mandarmi le bomebe nella posta o i visrus via e-mail,quello che volete,
sappiate solo che non è, del tutto, colpa mia.
Chiedo umilmente scusa a
tutte(i) !!
Pollon138 (quella
disperata)ç_________ç
|
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Capitolo 9 *** 8 -Itsuwari no kitzune, Shin no sagi 9-Megasameru! Hashiru! Tatakau! ***
Itsuwari no kitzune,
Shin no sagi
(falsa volpe, vero inganno)
“Naruto-chan!
Naruto-chan!”
Tsunade non stava
più nella pelle dalla gioia, a vedere il
suo nipotino, sano e salvo e che le parlava.
“Ooof..
Così mi strozzi, baachan..” mormorò Naruto, scostandola
delicatamente.
“Ah,
già, scusa!” rispose la donna, per una volta non
prendendosela minimamente per il “nonna”.
“Umf..”
il biondo si strinse una mano sul ventre rigonfio,
accartocciando la stoffa della vestaglia medica e rilasciando poi di
colpo le
dita, come scottato.
Voltò la
testa a destra e a sinistra, osservando la stanza
ordinata e leggermente asettica in cui si trovava.
“Umm..
Voglio scendere..” sussurrò, calmo, il ragazzo.
“Ma sei
appena rinvenuto, io devo controllare prima che sia
tutto..” cominciò Tsunade.
“Ho
detto,” fece, fermo,. l’ altro” che
voglio scendere”
puntò gli occhi azzurri sulla donna, osservandola fino a che
quest’ultima non
abbassò un pò le palpebre ed annuì
piano.
“Immagino..
immagino che tu possa farlo..” riprendendo la
lucidità, la donna gli sorrise e aggiunse: “Lo
sapevamo tutti che avresti
battuto la volpe, lei non è mai stata forte quanto
te!”
“Si...”
fece, assente, il biondo, “..mai stata..”
“Si..
bene.. ecco.. Ora dovrebbero arrivare anche gli
altri credo..”
“Si, stanno
arrivando” disse Naruto guardando fuori dalla
finestra, e sorridendo tra se e se. “..stanno
arrivando...”
Infatti, dopo pochi
minuti, Sai e Shikamaru fecero
capolino dalla finestra, osservando Naruto con sospetto e diffidenza.
“Tranquilli,
ragazzi! E’ Naruto!”
Shikamaru
sondò il chakra, sentendo quello verde e
frizzante di Tsunade, quello calmo di Sai e, infine, quello molteplice
del
biondo.
Quest’
ultimo, era di un blu striato di arancione chiaro,
mentre al suo interno si trovava uno di colore nero e arancione
accesso,
evidentemente del bambino che portava in grembo.
Nonostante le
striature, quello era indubbiamente il
chakra di Naruto, e Shikamaru si rilassò un poco, ponendo
una domanda.
“La volpe?
L’ ho... battuta, ed è scomparsa.”
“Ma di
solito i demoni quando muoiono, non portano con se
il Jinjuriki che le contiene?” domandò Sai, il suo
falso sorriso ancora sulle
labbra.
“Io....”
fece Naruto, colto di sorpresa,”.. suppongo che
sia per via del marm.. del bambino, che io si ancora in vita.”
I due ninja appena
arrivati, si scambiarono un occhiata,
ma non dissero nulla.
“Oh, su,
su, che sono quelle facce!? Bisogna festeggiare!”
gridò Tsunade.
“Si,
festeggiamo...” rise Naruto.
***
Sasuke era
esasperato, quello stupido gatto si ostinava a
volergli venire dietro, con il solo risultato di essere caduto una
ventina di
volte in un chilometro.
“Neko,
tornatene a casa!” di certo Sasuke non poteva
rallentare il passo per il felino a cui, nonostante ci fosse
affezionato, non
poteva certo sostituire con Naruto che attendeva il suo aiuto.
“Meeuuw!”
che, con tutta probabilità significava: no, io
vengo con te, fu l’ unica risposta.
“Fai come
vuoi”, disse, esasperato, Sasuke.
Il moro fece un altro
balzo, pensando a quale scorciatoia
potesse adottare per arrivare prima e, naturalmente, a come non
litigare con la
suocera sull’ utilizzo del materiale che aveva trovato.
Dubitava fortemente
che la megera avesse trovato qualcosa
di più utile degli incartamenti Uchiha, dato che erano stati
scritti da coloro
che potevano dominare il demone per cui, più che
utilizzabili.
Nel frattempo
Neko-chan si teneva basso sul fogliame,
tentando, di tanto in tanto, di fare balzi sul tronco degli alberi, per
raggiungere il suo padroncino.
E fu proprio mentre
si aggrappava all’ ennesimo ramo, che
riuscì a fare un balzo più alto degli altri e a
finire sullo stesso ramo del
moro. Che si trovava a più di cento metri da terra.
Proprio quando stava
per attirare l’ attenzione di Sasuke
sulla sua prodezza, gli artigli si aggrapparono al muschio, e il felino
perse
la presa.
“Meeeuuuwww!!”
Ora, Neko-chan, aveva avuto una vita
abbastanza felice, ma fin troppo corta per uno della sua specie, e
mentre il
suolo si avvicinava sempre di più al suo piccolo muso,
decise che aveva vissuto
fin troppo poco.
Tutti i gatti, si sa,
sanno cadere in piedi e non farsi
quasi nulla, grazie agli “ammortizzanti” che hanno
sulle zampe; ma non da
quell’ altezza.
Appena prima che il
suo piccolo naso rosato finisse
spiaccicato sul pavimento di terra, una mano bianca lo
afferrò.
Sasuke era rosso per
lo sforzo, ma era riuscito a prendere
appena in tempo il piccolo gatto.
Nel farlo
però era entrato in collisione con un corpo che
stava correndo proprio nella sua direzione.
“Ooof!”
“Auch!”
Qualunque cosa Sasuke
avesse colpito, non era poi così
pesante ne muscolosa, ma aveva comunque fatto male.
Fortunatamente,
Neko-chan stava bene, ma miagolava
sommessamente, avendo il musino ad un centimetro dal terreno.
Sasuke si
alzò e guardò la figura che stava per rialzarsi
dal fogliame in cui era caduta.
“Sakura?”
chiese, sorpreso
La ragazza si teneva
la testa, dolorante. Aveva appena
preso velocità dopo un lungo balzo, per cui il colpo era
stato proprio forte.
“Sasuke?”
mormorò, appena la vista le smise di ballare.
“Che cosa
ci fai qui nel bosco?” chiese il moro,
aiutandola ad alzarsi.
“Sono
venuto a chiamarti! Sono tutti da Tsunade, dobbiamo
fare qualcosa per naruto!”
“Lo so, io
ho trovato questa pergamena e questo libro che spiega
abbastanza chiaramente alcune cosette utili..” fece
leggermente soddisfatto il
ragazzo.
“Benissimo!”
la rosa lo prese per mano e lo condusse per
la via del ritorno.
Mentre lo lasciava
per proseguire nella strada, si rese
conto di un miagolio sommesso che arrivava dal fondo del braccio del
moro.
“Che
cos’è?” chiese Sakura.
“Neko-san,
un gatto che ho trovato nell’ ala vecchia del
quartiere Uchiha.”
“Hai
intenzione di portartelo dietro?” chiese l’ Haruno
sorpresa.
“Uhn.”
scosse con noncuranza le spalle Sasuke “mi porta
fortuna, immagino.”
La rosa scosse a sua
volta le spalle e i due continuarono
la loro corsa.
“Aspettami,
Naruto-chan, sto arrivando”
***
“Anf, anf,
anf!” ansimava Chouji, al massimo dello sforzo
per la corsa.
“Ma la
smetti di sbuffare come una caldaia a vapore?”
ridacchiò Kiba, per nulla stanco.
“La fai
facile tu!” gli rispose, sfiatato, l’ Akimichi.
“sei sopra Akamaru, non sei tu che – anf-
corri!”
Per ripicca,
cercò di aumentare la velocità, ma il
cagnolone non si fece impressionare e, abbassando le orecchie, assunse
una
pozione più aerodinamica e lo superò facilmente,
scoprendo i dentoni appuntiti,
come in un ghigno.
“Stupido
cane..” fece, contrariato, Chouji.
“Ahahaha!”
se la rise il ragazzo cane.
Probabilmente
l’ animale ce l’ aveva ancora col ragazzo
per la storia dell’ ultima patatina del sacchetto, e di
sicuro Chouji non aveva
nessuna intenzione di dividere patatine future con il cane.
I due corsero per le
strade stranamente deserte, che
venivano tetramente illuminate dai raggi della luna.
“Non
c’è proprio nessuno in giro eh? E si che
è appena
sera!”
“E’
strano.. ma si sa, le voci corrono, è possibile che
qualcuno abbia messo in giro la voce che la volpe è tornata,
per cui sono tutti
tappati in casa.”
“Deficienti!”
sbuffò Kiba con disprezzo.
“Non
è colpa loro, i loro genitori hanno vissuto l’
attacco della volpe e ne sono giustamente spaventati, i loro figli sono
cresciuti nel terrore, per cui..”
“Forse hai
ragione..”
Ecco la biblioteca,
ci siamo!”
Arrivarono davanti
alla biblioteca che già le prime stelle
brillavano nel cielo, Chouji aveva perso un pò il fiato, ma
in vista dell’
edificio aveva aumentato la corsa, in modo da poter arrivare primo.
Cosa che
non gli riuscì, dato che Akamaru aveva previsto la sua mossa
e si era messo in
posizione aerodinamica, correndo così più in
pretta e scatenando un “Woaaah!”
di approvazione da parte di Kiba.
Quando
quest’ ultimo scese dalla sua
“cavalcatura” si
beccò un occhiataccia dal compagno, che gli fu restituita
con una linguaccia e
un sorriso che mostrava i canini appuntiti.
I due si fecero
strada per i corridoi bui, non sapendo
dove fossero gli interruttori, seguendo il fiuto dell’
Inuzuka, fiero della sua
utile abilità.
“Uff...
speriamo che Hinata e gli altri abbiano trovato
qualcosa...” mormorò Kiba.
“Tu ti
preoccupi troppo, Hinata è una ragazza forte e sa
quello che vuole!” gli rispose Chouji.
“Io non lo
metto in dubbio, ma non per questo smetterò di
preoccuparmi per lei!”
“Fa come
vuoi, MAMMA!” se la rise l’ Akimichi.
Un basso ringhio
seguì solamente la sua risposta.
Finalmente, videro
una luce leggera provenire dalla
penultima stanza sulla destra, che era socchiusa.
“Di
là!”
Percorsero un
corridoio per l ‘ennesima volta, cercando di
non inciampare nei propri piedi, fino ad arrivare alla porta
incriminata.
Si lanciarono uno
sguardo d’ intesa ed aprirono la porta.
Tre teste di
voltarono da una pila di libri.
Hinata
alzò la testa da un plico di fogli alto come lei e
sorrise all’ indirizzo dei due nuovi arrivati, prima di
reimmergersi in quella
montagna di fogli.
“Che cosa
c’è?” domandò Ino,
trasportando un pacco di
libri.
“Dobbiamo
andare tutti da Tsunade, è urgente!”
“E
perchè?” chiese la ragazza, scettica.
“Forse
perchè ‘l’unione fa la
forza’ o qualcosa del
genere?”
La bionda
sbuffò ma mise giù il suo carico e
aiutò Hinata
a sistemare gli ultimi, e apparentemente inutili, fogli.
Stavano per uscire
tutti, quando sentirono un basso
sospiro.
“Unnnh...”
mormorò Shino, tendendo il braccio ad un paio
di insetti appena entrati dalla finestra aperta.
“Cosa?”
chiese, Hinata, preoccupata.
“Naruto si
è svegliato.” rispose l’ uomo, in tono
piatto.
Quattro teste si
voltarono di scatto verso al finestra,
prima che quattro shinobi ci si fiondassero di corsa dentro, per uscire
alla
luce della luna calante, in direzione della casa della ex Godaime.
***
Sakura e Sasuke,
più Neko, corsero per le strade buie,
entrambi con la mete occupata da pensieri diversi ma che convergevano
tutti
verso una sola persona.
Arrivarono da Tsunade
senza il minimo fiatone, anche se il
gatto era leggermente terrorizzato dal viaggio ai limiti
dell’ incredibile per
la velocità con cui era stato computo,
Era un gatto si, che
diamine, agile fin che voleva, ma non
così veloce!
Ringraziò
il cielo quando il moro lo mise a terra per
aprire il portone rimasto socchiuso della casa della donna.
I due ninja entrarono
non facendo il minimo rumore,
arrivando dall’ unica stanza illuminata.
Sakura voleva
annunciarsi subito, ma Sasuke la trattenne, preferendo
restare nell’ ombra.
La ragazza
obbedì al tacito comando, mentre osservava il
micio soffiare piano ai piedi del moro.
Gli shinobi
osservarono naruto mentre sorrideva divertito
dai disegni animati che Sai creava ai pedi del suo letto,
apparentemente dei
pupazzetti che saltavano davanti al biondo, cadevano e venivano
sostituiti da
un altro pupazzetto.
Sasuke si accorse,
infine, che quei pupazzetti erano le
riproduzioni in miniatura di dei piccoli bebé scuri.
“Ahaha”
rise naruto,” Sai, non credo che il bambino cadrà
così spesso!” disse.
“Hai
ragione, se ha l’ equilibrio del padre lo farà
molte
più volte!” rispose Sai, senza togliere il suo
sorrisetto falso dal volto.
Stranamente,
l’ altro ragazzo non se la prese, ma fece uno
strano sorriso di circostanza, per poi prendere tra le mani un
pupazzetto d’
inchiostro.
Questo di
divincolò tra le dita sconosciute e naruto,
senza alcuna apparente pietà, lo schiacciò,
riducendo in una macchia nera sul
pavimento,
Tutti gli altri
bambini fecero la stessa fine quando Sai,
per la sorpresa, fece svanire la tecnica.
Shikamaru ebbe un
lampo strano negli occhi, ma rimase
fermo, scuotendo la testa, come a non credere a quello che stava
pensando.
Sasuke,
sondò la stanza, per vedere se la volpe non avesse
ingannato tutti.
Notò
l’ agitato chakra di Tsunade, come prima di lui aveva
fato Nara, poi, proprio quello dell’ amico, quello calmo e
scuro di Sai e,
infine, quello azzurro e, stranamente, aranciato del suo consorte.
Ma non
c’era nulla, o quasi, di strano in quell’ energia.
Si chiese se, tutte
le sue supposizioni, non fossero altro
che il frutto dell’ agitazione e della troppa prudenza.
Quando stava per
decidere di entrare, il micio lo
trattenne ancora una volta, mugolando come a dire ‘
non entrare, ti prego!’
E, proprio in quel
momento, dalla finestra entrarono Ino,
Shino, Hinata e Chouji, che sghignazzava dopo aver giocato un tiro a
Kiba, che
se ne stava ancora fuori.
“Ma allora
è vero!” fece raggiante Ino,”Naruto ,sei
sveglio!”
corse ad
abbracciarlo, mentre un piccolo lampo di gelosia
si sprigionava dal solitamente stoico Sai.
Anche Hinata si
avvicinò, stringendosi timidamente al
ragazzo, che sorrideva ma non diceva nulla.
“E’
vero? E’ vero?” continuava a ripetere Tsunade,
estasiata.
L’ allegria
era palpabile nella stanza, anche Sakura
avrebbe voluto unirsi alla festa, ma ancora una volta venne trattenuta.
Poco dopo fece la sua
entrata in scena Kiba, che si
toglieva di dosso ei pezzi di terra molliccia.
“Idiota di
un Akimichi! Che ti è saltato in testa di...”
ma quando alzò gli occhi su Naruto, la sua espressione
cambiò, prima un
sorriso, poi un espressione sospettosa si alternarono sul suo volto.
Il naso del ragazzo
fremette, annusando l’ aria.
Kiba fu seguito a
ruota da Akamaru, che, appena entrò
nella stanza, si mise a ringhiare, le zampe tese in avanti pronte
all’ attacco.
“Che
succede?” chiesero tutti.
In quel momento i due
ninja dietro la porta entrarono,
lasciando che tutta
la tensione del
momento si dissolvesse.
“Sasuke!”
sussurrò Naruto, scendendo dal letto su cui
sedeva.
Il ragazzo
camminò con passo veloce fino al moro, per poi
abbracciarlo tenendolo per la vita, un pò intralciato dal
ventre che sporgeva.
E poi lo
notò:
L’ odore,
quell’ odore aveva qualcosa di strano.
Dalla spalla del
biondo, Sasuke lanciò un occhiata a Kiba,
che annuì e strinse i denti.
“Tu non sei
Naruto.”
Megasameru! Hashiru!
Tatakau!
(svegliarsi! Correre!
Combattere!)
Il corpo che lo
stringeva si irrigidì un secondo, ma poi
si rilassò di nuovo, staccandosi per guardarlo negli occhi.
Gli sorrise,
mostrando i canini leggermente allungati.
Si
appoggiò in avanti di nuovo, fino a raggiungere l’
orecchio dell’ Uchiha.
“No, non lo
sono.” nessuno sentì lo scambio di battute tra
i due, nessuno notò nulla di strano.
Ma quando Sasuke si
staccò di colpo dall’ altro uomo, si
insospettirono.
“Uchiha!
Che fai? così rischi di fargli perdere l’
equilibrio!” sibilò tsunade, afferrando naruto per
le spalle.
“Quello non
è Naruto, non lo avete ancora capito?”
“E chi
dovrebbe essere?” chiese, sarcastica la donna.
“Quello
è Kyuubi!” disse Sasuke risoluto.
Sempre sorridendo
all’ indirizzò del moro, Naruto si girò
verso la donna, cambiando completamente espressione, gli occhi gli si
riempirono di lacrime e si strinse al petto prosperoso della ex Godaime.
“La volpe
me lo aveva detto!” singhiozzò, falso.
“Ha preso
possesso di alcuni di noi!”
tutti ebbero uno
scossone, mentre si guardano l’un l’
altro, alcuni con sospetto, alcuni con incredulità stampati
sulla faccia.
“Non
è vero, Tsunade! Non gli credere!”
gridò Kiba.
Ma il falso naruto
aveva già catturato la donna e tutti
quelli che erano rimasti troppo a lungo nella stanza con il suo
sguardo, e
nulla ormai poteva essere fatto per cambiare la situazione.
“Ti credo,
Naruto-chan, non ti preoccupare..” sussurrò
Tsunade.”Chi è che è
posseduto?”
“Sasuke,
Sakura, Kiba e Hinata!” gridò Naruto, sempre
piangendo. “Come ha potuto quella volpaccia?”
chiese, falso melodrammatico.
“Catturateli!”
fece la donna a tutti gli altri
“scagionati”.
I ninja, non
preparati sul da farsi, si fecero in due
schieramenti.
Nonostante gli
ordini, a nessuno di loro piaceva l’ idea
di attaccare un compagno, un amico, per cui rimasero fermi un secondo
di
troppo.
I ninja accusati
scapparono dalla finestra, al grido di
“Venite!” urlato da Sasuke.
Gli altri li
rincorsero, ma quelli erano spariti nel buio.
***
“Come mai
la volpe non si è più fatta viva?” si
chiese
Naruto, ad alta voce.
“Non
è melio cossì?” chiese Kodomo.
“No, chibi,
non mi piace quando non so nulla di quello che
la bestiaccia macchina, proprio no.” scosse la testa il
biondo.
“Continuiamo
a giocae?” domandò il bambino.
“Si,
Kodo-chan, per il momento continuiamo”
I due ripresero a
battere le mani l’ una contro l’ altra,
cantando una canzoncina famosa come filastrocca.
Ad un tratto
però, Naruto sentì uno strano macigno allo
stomaco, e si strinse una mano sul ventre.
“Cosa?”
chiese il piccolo.
“Non.. non
so, mi fa male la pancia..”
“Fame?”
“No.. io
non credo..”
“E cosa
allora otochan?”
“Io...”
mormorò.
Tirò un
urlo quando uno dei suoi piedi iniziò a
scomparire.
“Fai
qualcosa, fai qualcosa!” strillò il bambino,
sventolando le mani sul piede, come a volerlo spegnere.
Improvvisamente una
lampadina si accese nella testa del
biondo.
“I dieci
minuti!”
“I..cosa?”
“Massì,
te lo avevo detto chibi-chan, che la volpe doveva
darmi dieci minuti di libertà!” si
battè una mano sulla fronte mentre il suo
ventre svaniva nel nulla.
“Non
andartene, pa!”
“Tornerò
presto, piccolino!” gli promise Naruto,
scompigliandogli i capelli, quel giorno biondo cenere.
E, dopo poco,
svanì.
Si
risvegliò in una stanza, il suo primo pensiero corse a
suo marito, probabilmente ancora a villa Uchiha, intento nelle sue
ricerche.
“Sasuke,
sto arrivando ‘ttebayo!” sussurrò
nell’ oscurità.
***
Naruto
cercò di scavalcare con agilità il cancello della
villa, con il solo risultato di rompersi l’ orlo della veste
e di graffiarsi
una caviglia.
“Aiha,
aiha!” disse a denti stretti, tenendosi un piede e
saltellando un poco.
Alla fine
optò per entrare da un buco della siepe, che si
trovava nel lato disabitato della grande mansione Uchiha.
Sbucò in
giardino, trascinandosi dietro un bel pò di rami
spezzati e foglie.
Si stupì
nel vedere che le luci della zona vecchia accese,
e un leggero brusio provenire dal suo interno.
Camminò
lentamente tra le foglie e la sterpaglia, ben
attento a non ferirsi i pedi nudi con pezzi di ferro o altro,
dimenticati da
chissà quanto tempo, che sporgevano dal terreno.
Arrivato in
prossimità della casa, si fece attento ed
aguzzò l’ udito.
Si sentivano voci
indistinte provenire dal piano
inferiore, accompagnate di tanto in tanto da miagolii soffocati e da
ringhi di
un cane.
Dato che Sasuke non
amava particolarmente i cani, suppose
che con loro ci fosse Akamaru e di conseguenza Kiba e Hinata.
Aumentò il
passo contento, sperando in una calda
accoglienza.
***
“Maaaauuuwwww!”
Neko-chan, moriva di paura, mentre un
grosso cane cercava di azzannarlo al collo.
O almeno
così lui pensava.
“Sta solo
cercando di fare amicizia!”
Sbuffò
Kiba., contrariato dall’ atteggiamento del felino.
“Si,
amicizia, Akamaru vuole papparsi Neko, altro che!”
sentenziò Sakura.
Hinata, non sapendo
da che parte schierarsi, ma temendo
per l’ incolumità dal gatto, lo prese tra le
braccia e dichiarò finita la
diatriba.
Di colpo, Akamaru,
appiattì le orecchie e si mise il muso
tra le zampe, tendendo il corpo verso la finestra, come se avesse
sentito
qualcuno arrivare.
Tutti i ninja nella
stanza tirarono fuori le loro armi e
aguzzarono i sensi, stando attenti ad ogni minimo rumore.
Crreek
“Chi
può essere?” sussurrò Hinata.
“Tsunade?”
propose Kiba.
“E’
impossibile, non si stacca mai dal corpo di Naruto.”
rispose con disprezzo Sasuke.
“Hai
ragione..” sopirò l’ Inuzuka.
Finalmente, la
finestra si aprì, rivelando il giardino
buio e tetro
lui si fa riconoscere
grazie a akamaru e kiba
“E’
lui, Sasuke, è lui!” gridò Kiba,
fermandogli la mano
che teneva stretto il kunai”Guarda Akamaru!”
Il cagnolone si
stingeva a Naruto, affondando il muso
nella camicia medica leggermente stinta che il biondo indossava e
mormorava
soddisfatto del contatto.
“Lo
riconosce!” strillò Sakura.
“Quindi..”
mormorò Sasuke.
“Sono io,
Sasu-chan” fece mesto l’ uomo.
L’Uchiha
abbassò lentamente l’ arma e osservò in
modo
strano suo marito, quasi incredulo.
Poi si
gettò verso Naruto, abbracciandolo con foga.
“Naruto,Naruto,
Naruto!” gridò, attutito dalla stoffa che
premeva sul suo volto.
“Sono qui,
sono qui” cercava di rassicurarlo il biondo.
“Come...come
sta il bambino?”
“Sta bene,
è un maschietto...”
Hinata e Sakura
avevano le lacrime agli occhi e si
abbracciavano, evidentemente contente di essere diventate ufficialmente
“zie”.
“Come
stai?” chiese Naruto, spostando un pò il marito e
sorridendogli.
“Ora sto
bene” rispose Sasuke baciandolo.
Quando si staccarono,
entrambi si rifiutarono di togliere
il contatto visivo, come per paura che l’ altro scomparisse.
“Come hai
fatto..”
“Ho stretto
un contratto con la volpe...”
E il biondo
spiegò a tutti, per filo e per segno, cosa la
volpe gli avesse chiesto di fare e cosa lui avesse proposto.
“Quel
mostro!” strillò Hinata.
“Com’è
possibile che sia così spietato?” chiese Sakura.
“E un
demone,cosa pretendevi?” sbuffò Kiba.
“Dicevo per
dire!” si arrabbiò la rosa.
sasuke gli spiega la
situazione
“Ora
l’ importante è far rompere il patto al demone,
poi
al resto ci si penserà. Ho trovato questa pergamena, che
dice come io o
qualsiasi altro Uchiha possa eliminare
Kyuubi, ma io da solo non posso fare nulla..”
“Io so come
fare!”
“E
come?” chiese il moro, mettendo tutti in ascolto.
“Devi
semplicemente attaccarmi quando lui ha il controllo,
si sta coprendo bene, ma è per sempre un orgoglioso demone,
se lo ferirai e lo
insulterai, magari, lui dovrà rispondere e il patto
sarà infranto.”
Tutti lo osservano
con la bocca aperta.
“Wow,
semplice ed efficace, come ha fatto a venir fuori da
te una cosa simile?” scherzò Sasuke.
“Teme!”
sbuffò Naruto, mettendo il broncio.
“Oh, dai,
stavo scherzando, sei stato bravissimo a pensare
una cosa del genere; una volta infranto il patto, come lo abbiamo fatto
una
volta, lo possiamo distruggere anche due, quel mostro a nove
code!”
Gli shinobi risero,
per la prima volta dopo tanto tempo,
di gusto, per svariati minuti.
“OH!”
gridò Naruto.
“Cosa?”
“I.. i
dieci minuti!”
“Che
cosa?”
“Il.. il
demone, abbiamo pattuito che potevo avere il mio
corpo solo.. solo per dieci minuti circa e.. temo stiano
scadendo!” disse,
tenendosi il ventre dolorante.
“No! Ma..
resta qui! Noi possiamo tenere a bada la volpe!”
“Pensaci,
Kiba, creerei una guerra fra di noi e gli altri
se rimanessi qui!” disse sconsolato il biondo.
“Ma..!”
“Niente
ma” fece Hinata, risoluta,”Naruto ha ragione!
Naruto-kun, come farai a tornare in tempo?”
“Ce la
farò, a patto che parta subito!”
“Aspetta!”
Sasuke lo afferrò per i fianchi e lo strinse a
se per quanto il ventre dell’ altro glie lo permettesse. Si
beò del profumo
dolciastro ed estremamente famigliare che Naruto aveva.
“Devo
andare, devo
andare!” disse Naruto, anche se tutto il suo corpo reclamava
il contrario.
“Lo so,
siamo dei ninja, ricordi? E qual è una regola
fondamentale di uno shinobi?” chiese Sasuke, passando una
mano sui fili d’oro
che caratterizzavano la testolina bionda dell’ uomo.
“Non.. non
mostrare i propri sentimenti..” rispose, la
voce rotta, Naruto.
“Quindi?
Forza e.. coraggio, finirà tutto per il meglio,
vedrai!” lo spinse delicatamente fuori dalla porta, cercando
di non pensare che
quello che stava facendo era l’ esatto contrario di quello
che avrebbe voluto
fare.
Naruto fece un passo
verso il buio, poi si incamminò
nell’oscurità, il passo malfermo per il peso che
gli premeva il bacino.
Arrivato in strada,
decise che, forse, era meglio usare la
tecnica dell’ evocazione, perchè, di questo passo,
la volpe si sarebbe ritrovata
nel quartiere Uchiha in mezzo ad una strada, e i demoni, si sa, sono i
più
esperti nel fare due più due.
Mise le mani per
formare la tecnica, si preparò a
raccogliere il poco chakra che ancora scorreva in lui, ed
evocò una rana di
dimensioni considerevoli, che lo prese subito in groppa senza fare
toppe
domande, constatando subito la situazione in cui si trovava.
“Io sono
Gamaikachi. molto piacere”
“Io sono
Naruto Uzu..Uchiha”
“Oh!”
fece la rana sorpresa, cambiando il passo,”
Jiraya-sama mi aveva parlato molto di te, lo sai? ora lo vedo molto
poco, se ne
sta sempre nel villaggio...”
“Ora
è in missione esplorativa a Mizu, credo, magari fosse
qui...” sospirò il biondo, appiattendosi contro la
pelle squamosa e rugosa, in
modo da creare meno attrito.
“Devo
portarti da Tsunade sama, vero?”
“Esatto, e
sbrigati, per favore, Gamaikachi-kun!” lo
incitò l’ uomo.
Naruto sentiva che la
volpe si stava risvegliando, infatti
il suo corpo sudava copiosamente, la vista era annebbiata, e non
riusciva a
tenersi saldo sulla groppa dell’ anfibio.
“S-sbrigati..”
“Siamo
arrivati!”
Gamaikachi
saltò, con insospettabile destrezza, dentro la
finestra aperta della casa di Tsunade, mentre Naruto chiudeva gli occhi
stanchi.
La rana lo
posò sul primo letto che trovò e scomparve, in
una
nuvoletta di fumo.
In quello stesso
istante, il biondo tornava all’ interno
di se stesso.
La volpe
aprì gli occhi nel buio, immemore di quello che
il corpo che ora possedeva aveva fatto.
Sorrise soddisfatta
nel buio, osservando i corpi
addormentati di quello che era diventato il suo piccolo esercito, prima
su
tutti un influente donna del villaggio.
Com’è
strana la vita, si ritrovò a pensare... ha fatto di
tutto per combattermi ed ora.. simpatizza?
Ridacchiò
piano malignamente, mettendosi seduta, l’ alba
non era lontana, e il suo piano non ra ancora del tutto compiuto.
***
Alle prime luci
dell’ alba, gli shinobi si mossero nell’
ombra, cercando di mimetizzarsi nel fogliame che circondava la casa di
Tsunade.
L’
abitazione sembrava tranquilla, il che faceva sperare
che suoi abitanti fossero ancora tutti addormentati.
I cinque entrarono
furtivi in casa, passando davanti alla
camera da letto e appostandosi davanti alla porta.
Tutte le luci erano
spente.
I ninja entrarono,
non facendo alcun rumore, fimo a
trovarsi tutti dentro la stanza dei loro amici addormentati.
Sasuke
cercò di non pensare a cosa stava per fare, a chi
stava per attaccare.
Si
concentrò sulla propria mano sudata, sul battito del
suo cuore, sull’ aiuto che i suoi amici stavano per dargli,
sul suo bambino non
ancora nato e, sopratutto, a lui, Naruto.
Stinse i denti e
si buttò sul
corpo disteso sul letto.
Ce l’ ho
fatta, ho finalmente ho pubblicatooo!!!
Ho messo ben 2
capitoli, per scusarmi del ritardo
MOSTRUOSO e ringraziarvi della vostra comprensione: Arigatou
gozaimasu!!!
Non mi dilungo in
scuse e sproloqui vari e vi lascio
subito alle risposte ai commenti!
silgree89:
Grazie ^O^, sono contenta che il mio capitolo ti sia piaciuto!
Sasuke e
Kodochan sono davvero bravi quando vogliono e, si
sa, gli Uchiha sanno darsi da fare XD E, si, avevi ragione, quello non
era
naruto ma la volpaccia! Almeno ho fatto come desideravi (anche se un
pò in
ritardo) e Naru e Sasu si sono rincontrati *yay!*
Baci e alla
prossima!
fri:
Ciao carissima! ^_______^ Io sto alla grande, anche se questo pc mi
farà venire
i capelli tutti bianchi prima o poi! Grazie, comunque, sono
contentissima di
sentire che il capitolo ti è piaciuto *arrossisce*
Riguardo a
Sasuke kun.. beh, quando va in crisi ci va in
grande stile, non riuscendo nemmeno ad aprire le porte! ( senti chi
parla,
quella che quando scrivono spingere, lei tira! NdSasu) (ma ti stai
zitto?
ndPollon)
Ebbene si, Neko
sarà ufficialmente adottato dalla famiglia
Uchiha, anche perchè, di questo passo, dubito che il felino
si vorrà staccare
mai più da Sas’kè!
Tsunade non ha i
prosciutti davanti agli occhi, ha
direttamente il suino intero! e’ così accecata
dall’ amore per naruto che
neanche se le sbattono in faccia la verità lei ci crede!
In quanto al
bambino, in linea temporale dovrebbe mancare
circa un mese, per cui di tempo per far soffrire tutti i lettori ne ho
un bel
pò! -_^
La volpe
è.. beh, bisex, da quanto ho capito, nel senso
che è un pò l’ uno, un pò
l’ altra, come nel mito della perfezione greca! XD
E il povero Naru
non può fare nulla, ora come ora, ma vedi
appena la volpe gli lascia i suoi dieci minuti.. ne combina di tutti i
colori!
Heheh, almeno la
storia del sorriso strano ti ha
incuriosito! ^____________^ tantissimi grazie per la recensione e i
complimenti, a presto (spero)! *kissu*
ryanforever: Ahem.. no.. in
realtà è stata la volpe a
prender possesso del corpo di Nacchan... T_T *odia dare brutte notizie*
ma,
infondo sono contenta che tu non l’ avessi capito, almeno mi
tiro su un pò il
morale, sono sempre così prevedibile!
Così
almeno hai visto che cosa hanno combinato tutti no?
Kiss e alla
prossima! ^___^
krikka86:
E fai bene a preoccuparti, hai visto? La volpaccia ha tirato un altro
dei suoi
brutti scherzi! è_________é
Riguardo al
discorso tra Naruto e Kodomo, il bambino si
riferiva all’ Hokage di cui Naruto non aveva ancora parlato
(perchè per come la
vedo io, Naruto ha spiegato la storia di tutti gli Hokage a Kodomo,
tranne che
del quarto), mentre Naruto dice a Kodomo che ha lo stesso temperamento
di
Tsunade, per fargli un complimento. E’ una spiegazione un
pò contorta, lo so XD
Nella frase che
hai citato c’è stato un errore mio, lo
ammetto, intendevo dire: “ .. o il suo eventuale
contenitore” senza la “e” di
mezzo” abuo0namela, per questa volta, che ogni tanto scappano
anche a me le
vocali ^_____^
Comunque tante
grazie per il commento e al prossimo
capitolo!
Regina
Oscura:
Oh, si, mi è piaciuto molto descrivere quei due come molto
affiatati, in modo
che potessero contrastare meglio la volpe, come è successo
in questo caso. Ti
dispiace per Kyuubi? Beh, sei la prima che me lo dice! (e sarebbe pure
ora che
qualcuno riconoscesse gli sforzi di una povera volpe!
ç_______ç Nd Kyuu)
(zitta, falsa piagnucolona! NdPollon) Ah, e per Tsunade.. si, mi sa che
è
proprio la sua prima volta XD Shizune, credimi, non credeva alle sue
orecchie
quando ha sentito la notizia! XD
Grazie del
commento e alla prossima!
E un enorme
abbraccio a voi pazientissimi preferiti!!! Vi
lovvo tutti!!!
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Capitolo 10 *** 10 - Hitsuyou na bujoku ***
Hitsuyou na bujoku
Il kunai affilato si
mosse in modo rapido e preciso, ma
evidentemente non intenzionato a ferire, forse neanche in modo lieve,
l’
avversario.
Sasuke spinse il peso
del corpo in avanti, mentre vedeva
la figura bionda davanti a lui alzarsi di scatto e provocare, di sicuro
non per
errore, la caduta di una lampada da tavolo, che si frantumò
in mille pezzi sul
pavimento in legno.
“Che
succede? Che succede?” le urla di sorpresa che ne
seguirono, furono la chiara prova che tutta la casa si era svegliata al
rumore
e che erano già tutti pronti a combattere.
Naturalmente il
gruppo che era entrato era preparato all’
accoglienza, e sapevano tutti che dovevano solo tenere gli altri
lontano da
Naruto e Sasuke, in modo che il moro potesse ferire e schernire il
demone per
far si che lui lo attaccasse.
Tsunade si mise
subito in prima fila davanti al biondo,
estraendo in rapida sequenza vai shuriken e altri oggetti acuminati che
doveva
aver preparato la sera prima.
Shikamaru la
bloccò con la tecnica dell’ ombra, ma Sai lo
attaccò da dietro, mentre Sasuke prendeva l’
iniziativa evitando altri
attacchi.
Prese da parte
Naruto, mentre Sakura e Ino lottavano senza
sosta già da alcuni minuti e iniziò:
“ Stupido
demone, che cosa credi idi fare? Siamo in
maggioranza numerica, siamo tutti ninja preparati e tu non riuscirai a
portare
a termine il tuo piano!” sibilò Sasuke.
“Tzc! Lo
dici solamente perchè sai che perderete e vuoi
che io mi arrenda prima, credi che io sia stupido?” la volpe
si mosse e sferrò
un attacco di lato che fece si che Sasuke non potesse continuare a
parlare.
“Nessuno
saprà che io sono il grande demone Kyuubi!”
“Grande
demone! Figuriamoci, ti fai imprigionare così
facilmente che credo che persino monocoda riuscirebbe a batterti
oramai!”
La volpe non diede
segno di essere stata colpita dalla
frecciatina, ma il suo modi di attaccare si era fatto
impercettibilmente più
rude, pur mantenendosi stabile.
L’Uchiha
pensò, proprio in quel momento, che Naruto una
volta gli diceva, che quando si arrabbiava era molto meno aggraziato
nel modo
in cui combatteva.
Ovviamente in quel
momento non ci aveva fatto caso, lo
aveva semplicemente colpito in mezzo allo stomaco con un potente
sinistro e si
era ritirato in un silenzio incazzato da
“se-lo-ridici-non-sarai-
più-in-grado-di-camminare-come-prima”.
Però, ora
che ci pensava non è che il biondo avesse
sbagliato di molto.
Pensò che,
per qualcuno come Kyuubi, essere insultato nell’
orgoglio era la cosa migliore per far si che perdesse le staffe.
Si preparò
a fare un’altra battuta tagliente, quando sentì
un urlo di dolore perforare l’ atmosfera.
“AAAAHHH!!”
l’ urlo proveniva da Hinata, che era stata
attaccata da Sai, con uno sei suoi enormi leoni d’ inchiostro.
Il ragazzo sembrava
essere, per un momento uscito dal suo
stato di trance e guardava la ragazza,come indeciso se aiutarla o no.
“Occupati
degli altri ora, SAI!” urlò Tsunade, che cercava
di colpire Shikamaru aiutata da Chouji, un altro di quelli che si stava
rendendo conto di non essere proprio padrone delle sue azioni.
Lui si
voltò senza proferir parola e andò ad aiutare
Ino,
che se la stava cavando fin troppo bene.
Si vedeva, in ogni
caso, che nessuno di loro aveva la vera
intenzione di fare del male ai cosiddetti “nemici”.
Sasuke si
fiondò da Hinata, lasciando Naruto chiuso nella
stanza adiacente in cui stavano lottando.
La Hyuuga perdeva
sangue dalla bocca, e rantolava in cerca
d’aria.
“Ah.
coff,coff...ah..” sibilava, cercando di stare seduta.
“Resta
ferma Hinata! Ti ha presa ai polmoni e alla parte
superiore dell’ addome, se ti muovi potresti peggiorare la
situazione! E per
ora Sakura non è in grado di curarti!” mentre
cercava di sollevarla per toglierla
dal mezzo della stanza, la porta di
fianco alla stanza volò via scardinata dal calcio della
volpe che, nonostante
costretta da quel ventre prominente, aveva ancora una discreta
agilità.
Si gettò
su Sasuke e cercò di morderlo per lacerare
qualche arteria principale.
“Shikamaru!”
urlò Sasuke.
In quel momento il
ragazzo smise di combattere sistemò le
mani per formare la tecnica dell’ ombra.
Riuscì a
bloccare tutti gli avversari nella sua stessa
posa, mentre permetteva agli altri di sfuggire.
Kiba prese in braccio
Hinata e con un balzo fu fuori dalla
finestra.
Sasuke rimase per
ultimo, fissò negli occhi per un lungo
instante Naruto, o meglio, la volpe.
“Tu non
vincerai.” sibilò, con tutta la cattiveria e il
risentimento che provava.
La volpe
curvò le labbra in un sorriso e cercò di
liberarsi dalla tecnica, ma Sasuke se ne andò.
Shikamaru si
avvicinò alla finestra e, guardandosi in
dietro, lasciò la tecnica.
Subito, il cane che
avevano evocato lo prese in groppa e
lo portò nel bosco, lontano dalle armi che vennero
immediatamente scagliate e
dalle urla di Tsunade.
***
“E’
stato un fiasco totale!”
“Non
è vero!”
“Ma Hinata!”
“Io
l’ ho curata!”
“Ne
resterà segnata a vita, Sai era un suo amico!”
“Guarda che
è anche amico mio!”
“Ma a te
non ha cercato di staccare la testa!”
“La
smetti di fare
l’ iperprotettivo?”
“Non faccio
l’ iperprotettivo!”
“Si!”
“No!”
“Si!”
“No!”
“SI!”
“Basta!”
Era da ben dieci
minuti che Sakura e Kiba litigavano,
fuori dalla porta dove Sasuke aveva deciso di lasciarla riposare dopo
che la
rosa l’aveva curata con il suo chakra speciale.
In quel momento era
stato proprio l’ Uchiha ad uscire e a
metter fine alla discussione.
“Basta! Lo
so, non avrei mai dovuto metter così fretta a
nessuno, Hinata ha rischiato la vita, se Shikamaru non fosse stato
dalla nostra
parte probabilmente non saremmo neanche riusciti ad uscire, io non ho
concluso
nulla e Kiba ha
tutte le ragioni. Sapete
che sono uno che odia avere torto, per cui se dico ciò
è perchè è solo la pura
verità.” si fermò, chiaramente spossato
dalla lunga ammissione.
Nel frattempo i due
litiganti erano rimasti in silenzio,
basiti.
Aprì la
porta della Hyuuga e si voltò a guardarla, per poi
riprendere:
“ Voi
rimanete qui, io mi preparerò per una settimana o
poco meno e tornerò all’ attacco. Da solo.
Ce la posso fare,
basta solo un poco di organizzazione, Mi
rendo conto di aver chiesto troppo da voi in questo periodo,
infondo,Naruto è
una sola persona, mentre voi siete in molti e sacrificare tutte queste
vite per
una sola non è una proposta accettabile."
Entrambi i due
stavano per ribattere, quando si sentì una
voce provenire dalla stanza da letto.
“Non dire
scio-sciocchezze, Uchiha-kun!” il tono voleva
essere minaccioso e scherzoso assieme, ma il poco volume e il balbettio
rovinavano l’ effetto.
“Hinata!”
Kiba corse assieme ad
Akamaru nella stanza e si mise al
capezzale della ragazza, che aveva da poco ripreso conoscenza.
“Uff,
Kiba-kiba-kun, sto bene, voglio solo che Sasuke-kun
mi ascolti un attimo.” disse la giovane.
La rosa e il moro si
avvicinarono al letto, e Sasuke si
mise in ascolto.
“S-sentimi
bene, Na-naruto è un nostro amico e-e per di
più aspetta anche un bambino, no-non ho intenzione di
rinunci-ciare a mio
nipote e al mio migliore a-amico, solo perchè tu non hai
fegato!” lo guardò con
il miglior sguardo di sfida sapesse fare.
“E io
combatterò!” sentenziò, un barlume
della potenza
Hyuuga che le lampeggiava negli occhi.
Kiba la fissava come
se, d’ un tratto, fosse diventata
pazza.
Sakura era a bocca
aperta, non aveva mai visto la piccola
Hinata così combattiva!
Ma,si sa, bisogna
sempre guardarsi dai piccoli,possono
riservare delle gradi sorprese!
“Tu stai
scherzando, presumo!” ringhiò quasi
Kiba” non
uscirai da questa stanza almeno per il prossimo mese!”.
Kiba mostrava i denti
e Akamaru aveva il muso premuto sul
fianco del suo padrone, tenendo un lembo di stoffa per evitare che lui
facesse
qualcosa di sconsiderato.
“N-no,
Kiba-kun, io devo combattere!”
“E invece
no! Non sei obbligata!”
Sasuke si fece
avanti, appoggiando una mano sulla spalla
di Hinata: “Kiba ha ragione, non sei obbligata a fare nulla e
io sono
perfettamente in grado di fare...”
“Oh, e
finiamola con questo ‘e io sono capace e io ci
riesco e io faccio da solo!’ Lasciati aiutare per una volta,
Sasuke!” questa
volta fu Sakura a parlare, spazientita
dal fatto che, nonostante la timida ragazza avesse fatto
la sua scelta,
quei due continuassero a decidere per conto suo.
Infatti, espresse il
suo pensiero, mani suoi fianchi e
cipiglio arrabbiato.
“Ed ora,
posso dire con sicurezza che Hinata sarà del
tutto guarita tra due giorni, senza pericolo di ricadute!”
disse, battendo un
piede a terra.
“OH e va
bene!!!” urlò Kiba, uscendo dalla stanza.
“Uff.. gli
passerà...K-kiba-kun è fa-fatto
così” disse
Hinata, incrociando le braccia.
Sasuke, nel
frattempo, restava in silenzio, le mani
protese sul balcone della finestra, mentre guardava il sole, che
cominciava a
scaldare i campi e le case.
***
Erano passati due
giorni dalla discussione, e tutto
sembrava appartenere ad un cassetto del passato. La tensione,
sopratutto sopra
alcuni argomenti, era palpabile, ma tutti cercavano di fare il
possibile per
appianare le divergenze.
Il mattino seguente
era previsto il secondo attacco, e
Kiba sembrava sul punto di esplodere per il risentimento che covava
contro il
resto del gruppo, quasi lo avessero tradito.
Il fatto era che,
quando era andato a lamentarsi da
Shikamaru, quest'ultimo gli aveva risposto che, nonostante tutto, per
una buona
strategia aveva bisogno anche del Byakugan e, a meno che non andare in
giro per
un mense intero in cerca di Neji, in missione Ambu in un luogo non
precisato,
l’ unica era lei.
E il ragazzo cane
aveva dovuto cedere.
Così la
sera del secondo giorno, fremevano i preparativi
per il secondo attacco.
“Allora”
iniziò Shikamaru “ ci porteremo all’
esterno
della casa mentre è ancora buio, avranno messo trappole di
ogni genere, per cui
Kiba annuserà l’ aria e Akamaru
controllerà superficialmente il terreno.
Successivamente, ci avvicineremo all’ abitazione, e Hinata la
analizzerà col
Byakugan per capire dove si trovano Naruto e Tsunade, sicuramente
saranno
circondati dagli altri, ma dubito che resteranno nella stessa stanza.
Poi, io,
Sakura e Kiba divideremo gli altri da Naruto, mentre Hinata
cercherà di aiutare
Sasuke.” si voltò verso l’ Uchiha, che
lo guardava fra il semi-ammirato e
il diffidente.” E tu Sasuke tenta di puntare
sull’ orgoglio del demone, da quello che so sei piuttosto
bravo con le parole.”
e, detto questo, cominciò a controllare le armi che ancora
aveva nella sua
riserva.
***
Un basso ringhio si
levò dall’ oscurità e due figure,
nonostante ci fossero abituate, sobbalzarono e si svegliarono dal loro
pisolino.
“Che crede
di fare?” disse il demone Kyuubi, apparendo
dall’ ombra a denti scoperti, per una volta più
simile ad una volpe che ad un
umano, pur mantenendo fattezze antropomorfe.
Naruto
poggiò le mani sulle inferriate, mantenendosi
serio.
“Chi?”
chiese, in tono falso innocente.
“L’
Uchiha!” ringhiò la volpe, la rabbia che esplodeva
negli occhi.
“Io?”
chiese, ancora più innocentemente il biondo.
“GRRAAAAAH!
Non tu! Il tuo caro maritino mi ha attaccato
due giorni fa!” si ricompose, respirando a denti stretti.
“ Ma glie la farò
pagare... prima a lui.. e poi a te...” e, detto questo, si
sporse afferrando
per la gola Naruto che, per la sorpresa, non si era scostato, e ora
tentava di
togliere quelle mani che finivano con degli artigli appuntiti dal suo
collo.
“Ah!
La-lasciami! Ah!” la volpe premette ancora di più
le
lunghe falangi, lasciando fuoriuscire il chakra e provocando ustioni
rossastre
e sfrigolanti su tutta la gola.
Il biondo
cercò di pestare un piede alla volpe e di
prenderlo a calci attraverso le sbarre, ma senza risultati.
Dopo alcuni,
interminabili, minuti, la volpe lo lasciò,
sogghignando.
Ma non era ancora
finita.
“Questo era
per quell’insignificante umano la fuori...
questo è per te..” protese una braccio nella cella
che conteneva i due prigionieri,
mentre Naruto si accasciava al suolo tenendosi il collo ferito, una
smorfia di
dolore sul volto.
“Aaaaaah!
Oto-chaaaaa!” Kodomo strillava, agitando le
piccole manine verso il biondo,mentre una mano invisibile fatta di
chakra lo
trascinava verso le sbarre.
“Nooh!”
sibilò piano Naruto, incapace di sforzare oltre la
gola. Si mise in piedi, malfermo, e si pose tra la cella e il piccolo
che,
appena si scontrò contro il petto del genitore, ci si
strinse contro, mentre la
potente energia trascinava entrambi.
Quando i due
sbatterono contro le inferriate, una risata
si levò da Kyuubi che, non si sa come, fece in modo che il
chibi sfuggisse
dalle braccia di Naruto e che finisse fra le sue.
Lo afferrò
con entrambe le braccia e lo posò in modo da
cullarlo fra di esse, poi, con uno scatto fulmineo, mise una delle sue
mani
sugli occhi del piccolo, che sobbalzò.
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHH!”
l’ urlo che fuoriuscì da
quella piccola bocca fu come un ulteriore scarica di pugni per Naruto,
che
iniziò ad agitare braccia e gambe fuori dalle sbarre,
urlando cose insensate in
mezzo ad epiteti di ogni genere contenenti ‘demone’
‘Kyuubi’ ‘volpe’ nel mezzo.
Il piccolo corpicino
era preso dalle convulsioni, e la
voce si affievoliva sempre di più fino a diventare un
singulto quando calde
lacrime scorsero fino ad inzuppare la mano, ancora stretta sugli occhi
del
bambino, della volpe.
“Lascialoooooooooooooooo!”
urlò Naruto.
Il demone, ancora una
volta rise, ma fece come gli era
stato detto.
Rilasciò
Kodo-chan. che cadde dritto fra le braccia di
Naruto, che lo mise al sicuro, stringendolo a se.
“Sei un
mostro!” urlò Naruto.
“Oh? Che
sono tutti questi complimenti di colpo? Hai
deciso che invece di combattermi vuoi unirti a me?” lo
sbeffeggiò la volpe.
“Vattene!”
“Si, ora me
ne vado... ho la netta sensazione che rivedrò
presto il tuo caro maritino... E, perchè no? E’
meglio che lo faccia vedere
anche a te..” e,così dicendo, mise una mano a
terra e creò una superficie
riflettente, che mostrava la stanza in cui attualmente dormiva il corpo
di
Naruto.
Subito
dopo,sparì.
Naruto
cullò distrattamente Kodo-chan, sussurrandogli
frasi confortanti mentre questo non la smetteva di tremare, gli occhi
sbarrati.
“Shh,
chibi, sssh, è finita...” sussurrava.
Ma il piccolo non
dava segni di muoversi dal suo stato di
trance.
“Che ti ha
fatto?” chiese, rabbioso, il biondo,
stringendolo più forte a se. “Maledetto!”
“Uh, uh..
brutto.. ah, tante figure.. brutte..ah!”
finalmente, Kodo-chan, sbattè le palpebre, mettendo le
manine a pungo.
“Ti ha
fatto vedere delle brutte scene?” chiese,
incredulo, Naruto.
“Tutti..
morti.. ah.. sangue.. e poi Kyuubi.. ah!” si
coprì gli occhi con le mani, singhiozzando piano.
“Su, su, hai
visto no? Era tutto finto.. e poi.. papà
l’ ha fatto infuriare, il piano
funziona anche grazie a te..”
Il chibi tremava
ancora, ma tolse i pugnetti dal viso e
smise di piangere, solo ogni tanto qualche singulto sfuggiva al suo
controllo.
Naruto si sorprese di
quanto il piccolo, quel giorno moro,
avesse sotto controllo tutte le sue emozioni, ma si ritrovò
a pensare che, per
come era Sasuke, era già fortunato che non fosse una maniaco
ghiacciolo
insensibile.
Sorrise un poco e,
anche se la gola gli faceva un dolore
da star male, si posizionò tranquillo con il bambino, per
vedere come se la
sarebbe cavata il SUO maniaco.
***
“Etchu!”
starnutì piano Sasuke, una mano davanti al viso.
“Oh,
Sasuke, non azzardarti ad ammalarti proprio adesso!”
lo rimproverò gentilmente Sakura, per stemperare un
pò la tensione che si era
creata.
“Non sono
ammalato, mi è capitato solo una volta di avere
la febbre, e avevo dodici anni.” sbuffò, Sasuke,
ricordando i bei tempi in cui
le infermerine dai capelli biondi come cura elargivano baci (Piccolo
ricordo di
“Tonari ni Aru Taion”-Il mio vicino ha la febbre-
un doujinshi molto carino
NdA)
“ E lo
spero bene, Uchiha, altrimenti vedrai dove ti
morderò sei ti becchi un raffreddore!”
minacciò Kiba che era passato, con
velocità allucinante, da tolleranza a sottile odio verso
l’ Uchiha.
Cosa che
quest’ultimo ricambiava cortesemente.
I ninja si disposero
nelle varie posizioni, stando bene
attenti a fare il meno rumore possibile, del tutto inconsapevoli che
Kyuubi, in
stato di allerta, sapeva benissimo del loro arrivo, anche se non
conosceva l’
ora esatta in cui avrebbero attaccato.
“Siete
pronti?” chiese Shikamaru.
“Hai!”
le voci si udirono flebili nell’ aria.
“Hinata,
vai!” la ragazza si mosse precisa, attivando il
Byakugan e scannerizzando la casa.
“Due al
primo piano, Tsunade, Chouji
e.. sembra Ino.. sono tutti in una
stanza del secondo, dietro
si trova
Naruto.. .”
“Kiba?”
“Finito!
Cinque trappole neutralizzate e Akamaru ne ha
trovate altrettante, sto togliendo questa illusione ma si sta rivelando
più
complicato del previsto...” sbuffò il ragazzo.
“Ti aiuto
io..” rispose Sakura, sostandosi dalla sua
posizione, mentre Nara sbuffava su ‘ posizioni da mantenere
’ e ‘e io che parlo
a fare ’.
Alla fine, non senza
qualche difficoltà entrarono.
Sasuke e Hinata
salirono al secondo piano, ma, all’ ultimo
momento, quest’ultima lasciò il posto alla rosa,
scendendo alle spalle di Kiba.
“Sei
sicura, Hinata?”
“S-si,
Sakura-chan, vai tranquilla.” rispose, mentre già
uno scoppio si udiva da infondo le scale.
I due salirono le
scale, non preoccupandosi molto del
rumore che creavano, perchè sapevano bene che, con tutto il
caos che c’era di
sotto, l’ effetto sorpresa non serviva a nulla.
Sasuke
attivò lo sharingan, e mise in guardai Sakura:
“Ino
è già pronta, appena cercheremo di varcare la
porta,
cercherà di usare la sua tecnica, credo prima su di me che
non su di te, ma
non ne sono del tutto certo, lascia che
provi a fare una cosa...”
L’ Uchiha
posizionò le mani, fino a formare una perfetta
copia di se stesso, sicuro
che, dato che
era sola e concentrata in un attacco con un Genjutsu , la ragazza
bionda non
avrebbe certamente fatto caso a chi gli si parava davanti.
Brutta tattica.
“Ah!”
la ragazza fece un urlo vittorioso appena vide
Sasuke varcare la porta, ma spostò la sua attenzione sul
ragazzo ancora
nascosto, puntando verso di lui e attuando la sua tecnica.
“Vai,
Sasuke!” urlò la rosa, mentre il vero Uchiha, che
si
era finto la copia da sacrificare, scattava verso la porta ed entrava
nella
stanza dietro la ragazza.
“ E ora a
noi due!” sorrise Haruno, felice di avere un
buon confronto come una volta con la sua vecchia amica, nonostante le
prerogative.
***
Sasuke
aprì la porta, trovandosi davanti un sorridente
Naruto, seduto sul letto in attesa.
“Oh, qual
buon vento, il mio caro maritino è venuto a
farmi visita? Per caso vuoi venire a fare i versi e le faccine alla mia
pancia
come fanno di solito gli umani?” ridacchiò la
volpe.
Sasuke
digrignò internamente i denti, ma fece finta di
nulla e sorrise a sua volta.
“Volentieri,
micetto, ma se non lo faccio che fai? Mi
soffi contro? Uuh, sto letteralmente tremando, mio signore di sesso
indefinito,
re degli imbecilli da una a nove code!” Lo
sbeffeggiò tagliente.
All’esterno,
potevano sembrare delle offese da bambini,
ma, per esperienza, sapeva che, più grande era l’
ego, più piccola era la
persona, e lo aveva imparato a sue spese.
La volpe strinse i
denti, fino a quasi spaccare il labbro
inferiore che, sotto la spinta dei canini sproporzionati, si
lacerò di colpo,
producendo un rivoletto di sangue che colò lungo il mento
del ragazzo.
Come si permetteva?
Come osava
quell’ umano di bassa lega!
Si ricompose appena
in tempo per ribattere:
“ No,
però potrei provare a staccarti la cosa che ha
creato questo “ si indicò la pancia rigonfia
“a morsi, che ne dici?”
Sasuke estrasse un
kunai e lo puntò lentamente alla gola
del nemico.
“Peccato
che io non possa dire lo stesso... si da il caso
che io ci TENGA a quella particolare parte..”
***
All’interno
del corpo di Naruto...
“Di che sta
parlando Sasuke-otosan?” chiese,
innocentemente il chibi, con gli occhi ancora un pò lucidi,
ma calmo tra le
braccia di Naruto.
“Niente,
chibi-chan, il papà scherza, come al solito
fa...” poi, più a bassa voce “.. il
pervertito anche nelle situazioni di
pericolo!”
Misteriosamente, una
volta che Kodo-chan si era calmato
un pò, aveva posato le sue manine sul
collo di Naruto che, pur rimanendo ustionato, non aveva più
sentito dolore da
nessuna parte.
Strinse a se il
piccolo e gli mise le mani appena sotto le
rosee orecchie in modo da prevenirlo da altre parole ‘poco
consone alla sua età
’ che suo padre avrebbe potuto pronunciare, probabilmente
completamente
dimentico del fatto che, poco prima ne aveva dette una buona
quantità anche
lui.
***
“Ah...allora
mi vedo costretto a interromper il nostro
gioco, in mancanza di un offerta
migliore...” ancora una volta Kyuubi sorrise, poi prese di
colpo il braccio di
Sasuke e lo sostò verso l’ alto, in modo da farlo
cadere all’ indietro sulla
schiena.
L’ Uchiha
non si fece sorprendere più di tanto e, mentre
veniva tirato in aria creò un clone che fece andare sotto il
letto, mentre lui
atterrò, senza farsi un solo graffio, sul pavimento
antistante.
Intanto Kyuubi aveva
mosso le mani per creare la tecnica
della moltiplicazione e con un “henge”
semi-sibilato, aveva creato cinque cloni
che avevano afferrato Sasuke, le mani ancora strette come se stesse per
effettuare una tecnica.
“E’
così facile prenderti, Uchiha...”
mormorò,
scimmiottando la frase dettagli un paio di giorni prima e ghignando
come
sempre, la volpe a nove code.
Passò un
unghia appuntita sul volto del moro, che sorrise
e, in una nuvoletta di fumo, scomparì.
“Sono sotto
il letto, genio di una volpe, si vede come,
pur non lavorando da solo, tu non riesca nemmeno a distinguere una
copia da un
originale.” lo sbeffeggiò Sasuke.
La volpe
ringhiò e fece scomparire tutte le copie, mentre
la sua vista prendeva una strana colorazione rossastra.
“Uno a uno
Uchiha, io e te, solo!” disse.
Senza aspettarsi una
risposta, il demone si avventò sul corpo
disteso a terra, ottenendo come unica risposta, uno sbuffo di fumo, che
preannunciò il disfarsi della tecnica.
“Ti ho
fregato, idiota, non sei nemmeno capace di vedere
gli inganni, mio signore delle illusioni ottiche.” lo riprese
Sasuke,
spostandosi di lato per evitare un eventuale attacco diretto. Lo aveva
fatto
infuriare, ma doveva aspettare a farsi colpire quando la volpe non
avesse avuto
più un briciolo di controllo, in modo da poter scappare
velocemente.
Quando
quest’ultima attaccò, si sentì un boato
provenire
dal piano inferiore, che fece tremare le pareti, ma che non distolse i
due dai
loro differenti propositi.
Sasuke
schivò un paio di colpi, prevalentemente scagliati
quasi trattenendo il chakra, come a dimostrargli che, per senza la sua
naturale
abilità, era in grado di batterlo.
“Che stai
facendo? Mi hai preso per un gomitolo di
lana?” si
sforzò di ridere il moro, pur
mantenendosi concentrato.
Certo, la volpe era
semi fuori di se, ma era pur sempre un
potente demone.
“Io non
gioco, Uchiha, e quando la tua testa si ritroverò
ad un paio di metri da qui senza il tuo corpo, lo vedrai!”
Ma Sasuke aveva lo
sharingan dalla sua e, nonostante
tutto, era ancora abbastanza forte da respingere gli attacchi rabbiosi
dell’
animale.
Questo era solo per
il fatto, oltre a quello di essere un
Uchiha, che la volpe non era che semi lucida, quindi non in grado di
elaborare
strategie che, di sicuro, lo avrebbero fatto piegare.
Lei, era sempre stata
abituata ad avere la ‘preda’ ai suoi
piedi che imploravano pietà dopo poco, rari erano stati gli
avversari che l’
avevano tenuta impegnata e, di certo, non l’ avevano
sbeffeggiata in quei
momenti.
Il demone vedeva
tutto rosso, non capiva quello che stava
facendo, la sua mente era impregnata da un solo, illogico ordine:
“Uccidere”.
Si mise in poszione
aquattata, tenendo il busto inarcato e
facendo spuntare una coda di chakra rosso fuoco, che spedì
con la rapidità di
una frusta verso il suo avversario, che si scansò appena in
tempo.
“Povera
illusa..” ‘ancora un attimo.. pensò
Sasuke ’
“oramai i tuoi poteri sono inutili!”
Il ringhio disumano
che scaturì, fu la prova evidente che
Kyuubi non aveva più il controllo di se, ed era tornata alla
fase del suo
istinto animale.
‘Via!”
Si
scagliò, di sua spontanea volontà su di essa, un
braccio
davanti al volto, come a simulare un tentativo disperato di difesa.
Ma nulla era lasciato
al caso.
Voleva che la volpe,
accecata dall’odio, lo ferisse senza
ucciderlo, ma nel frattempo, si sentisse abbastanza potente da volerci giocare un
pò, in modo da lasciarlo
andare dopo il primo affondo.
E così fu.
Mentre Sasuke
arrivava a portata di artiglio la volpe
mostrò i denti, e gli diede una zampata che provò
una lacerazione dal gomito
fino al polso, e quasi subito questa cominciò a spruzzare
sangue.
Trionfante, il demone
rimase con la mano a mezz’aria,
sorridendo.
“Che cosa
dicevi Uchiha?”
“Che ti ho
fregato un altra volta..” gli disse,
guardandolo da sotto il ciuffo, che gli era sceso fino a coprire gli
occhi,
Sasuke.
***
“OTO-SAAAAN!!”
il piccolo bimbo si sporse verso la polla
riflettente che la volpe aveva creato, come ad afferrare la figura del
padre,
che si avvicinava sempre di più.
“Fermo,
Kodo-chan!!!” gridò Naruto, afferrandolo saldo.
“Così ti farai del male! Se cadi potresti sbattere
la testa o peggio!” lo
ammonì, riportandolo in mezzo alle sue gambe intrecciate.
“Ma..ma!”
“Tranquillo,
quell’ uomo lì, sai il fatto suo”
sentenziò
Naruto, saputo. “ E sta solo seguendo il piano.. non si
farà troppo male..
almeno spero..”
I due assistettero
alla scena della finta resa di Sasuke
col fiato sospeso, il bambino tra le braccia di Naru tremava, quasi
inconsciamente, essendosi affezionato all’ uomo di cui spesso
suo padre
parlava.
Entrambi trattennero
il respiro all’ impatto, spaventati
dal sangue che vedevano sgorgare dal profondo taglio, ma si rilassarono
un poco
quando videro che Sasuke non aveva perso
la sua spavalderia e che non rinunciava alla sua battuta.
Il biondo
tirò un sospirò di sollievo, mentre sentiva un
bruciore alla mano.
Si guardò
il palmo e notò come il simbolo che vi era
tracciato, stesse scivolando sul suo polso come liquido, e venisse pian
piano a
scomparire, senza lasciare più traccia.
“Ce
l’ ha fatta...” sussurrò, incredulo
“Che,
Oto-chan?” chiese il bimbo, sempre sporto verso la
polla.
“Il sigillo
è sparito!” gridò Naruto trionfante,
sollevando da terra il piccoletto.
I due iniziarono
saltellare allegri,
anche
Kodo-chan si era fatto prendere dall’ euforia del momento e
rideva, di una
risata chiara e cristallina.
Appena si fermarono,
Naruto guardò il bambino per un lungo
istante.
Poi,
d’improvviso, sbarrò gli occhi e
impallidì.
“Oto-chan?
Che hai? Sono sporco da qualche parte?” domandò
il bimbetto, toccandosi la fronte, perplesso.
“Chibi-chan?
Da.. da quando hai lo sharingan?”
“Il..cosa?”
Ecco a voi un altro
capitolo! Che
significa: insulti necessari.
Si, si, sono ancora
viva --____--
Tutti: davvero?
Eh, si, la
dovrò finire prima o poi questa storia no?
Tutti: ma anche no..
Ah, senti, signor
Tutti, la smetti di fare il bastian contrario?
Tutti: no.
E te pareva ---____--
Comunque non vi pare
che sia Sasuke che la volpe abbiano
riso un bel pò in questo capitolo? A me si! XD
Ah, Tsunade non
è apparsa nella camera di Naruto, perchè
era ancora di sotto a discutere per il prossimo attacco di Sasuke!
Tutti: e basta,
rispondi ai commenti!
Ma ti vuoi stare
zitto??? è_________é
E ora la risposta
alle vostre recensioni!!
krikka86:
Ho aggiornato
presto? Ma se vi ho fatto
aspettare una marea di tempo! Eh, ricordo i bei tempi andati in cui
pubblicavo
ogni settimana..* si perde nei ricordi* E, si, i gatti riescono a fare
salti
anche di due metri e mezzo *fa la sapientona* e si vede di fatti che
fine ha
fatto il piccolo Neko, cercando di saltare più in alto! Ora
hai visto come si è
comportata la volpe, ha sghignazzato tutto il tempo, ma ha avuto la sua
bella
dose di frecciatine! XD Il piano, per fortuna, al secondo tentativo ha
funzionato
e ora vedremo come si comporterà con il piccolo Kodo-chan..
E grazie per gli auguri di
buon anno!
fri:
Ciao ^O^ Sono
contenta che i capitolo ti siano piaciuti ( e prometto che prima o poi
il mio
catorcio volerà fuori dalla finestra, se si incastra ancora
è___________é) Ve
li dovevo, due capitoli, con il ritardo mostruoso con cui ho postato!
Neko
piace un pò a tutti, devo dire, e, hai ragione, che pensa
Sasuke, che siccome
si trovava a villa Uchiha è un gatto ninja? Il povero micio
mica può fare ‘la
scimmia’ come dicevi tu! XD. Si, Naru ha avuto una bella idea
e.. sasuke
obbedisce! Ma come vedi, per non fare del male nemmeno al corpo di
Naruto, l’
Uchiha ha preferito portarlo all’ esasperazione in modo da
non doverlo colpire
troppo. Mica scemo Sasu u_______u.
Un bacione e grazie per gli
auguri ^________^
shinku66:
Shinku, Shinku,
Shinku *fa ‘nu nu’ con la testa a braccia
incrociate* tu non sei nella
posizione di chiedere scusa per nulla!! Io ho dimenticato per due, ben
DUE
volte di commentare la tua storia, per cui...NON SCUSARTI!!
nèèèèèèèèèèèèè
è___________é
Sasuke certo che fa per conto
suo, lui è un Uchiha, diamine, mica aspetta che passi il
treno, se lo fabbrica
da solo! XD Ripeto: a tutti piace Neko-chan!! Spero proprio che il mio
gatto
sarà così...
Kodo-chan (prima o poi gli
daremo un nome, accidenti!) sarà un bel pestifero a tempo
debito, per ora se ne
sta buono buono coi suoi papà, e..* legge la frase
successiva* Ma
nuuuuuuuuuuuuuuu!! T^T ma non farmi pensare a kishi e al fatto che un
baby
sasunaru non ci sarà mai.. o mi metterò a
piangere TT^TT
Riguardo ai due capitoli, era
il minimo! Tutte le mie lettrici sono anche troppo pazienti con me,
ecco cosa!
Tu sopratutto.. che devi sorbirti tutte le trame delle mie storie *si
sorprende
che ancora la sopportino* Tsunade
è si
una tontolona, ma è quella che è rimasta di
più sotto gli influssi della volpe,
per cui più soggetta a credergli u___u
Vedrai, vedrai quando alla
fine scoprirà tutto *___________* muah!
Eh, si Sasukuccio è un
genio,
quando ci si mette non lo fermai più nessuno (ma per come lo
fa kishi resta
sempre un teme) aaah *w* che amori, si, quei due!!
Mi è dispiaciuto che la
scena
del re incontro fosse così breve, ma i dieci minuti erano
veramente poco
ç______ç Però, visto? Il piano ha
funzionato!!
Grazie per il commento
Shinku-chan, sono sempre contenta quando leggi le mie storie ^W^ ti
lovvo anch’
ioooooooooooooooo ^_________________^
ryanforever:
Eheheh, si
purtroppo era la volpaccia >___> Povero Nacchan, solo
dieci minuti è
niente.. ma mica si poteva abusare della pazienza di Kyuubi... almeno..
io ci
ho provato, quella bastarda mi aveva detto “cinque minuti, e
basta” ma poi ho
vinto io!
Spero di non averti lasciato
troppo ad aspettare nell’ ‘ansia’
(almeno, non più dell’ altra volta O_____o)
Ora si è visto che è accaduto agli attacchi di
Sasuke e come la volpe ha
reagito, ma lui ce l’ ha fatta lo stesso ^w^
E grazie per gli auguri
^_______^
Shin_86:
Grazie! Spero di
non aver deluso le tue aspettative con questo seguito (almeno ho
postato un pò
prima del mio solito 5 o 6 anni XD)
Ancora grazie e ciao!
E, Naturalmente, un
grandissimo ARIGATOU ai miei preferiti ^W^
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Capitolo 11 *** Chichi ka? Sharingan no Kaiketsu ***
Chichi
ka? Sharingan
no kaiketsu
“Chibi-chan.
da quando hai lo sharingan?”
Il
piccolo bambino inorridiì e i suoi occhi si fecero lucidi.
“Cosa?
Dove? Levamelo, levamelo, Otosan!” gridò Kodo-chan
iniziando a poggiarsi le
manine sul volto e a sfregarlo con forza.
“No,
no, calmo, piccolo, calmo!” cercò di fermarlo
Naruto, “non è nulla di brutto!
Prova solo che tu sei un Uchiha a tutti gli effetti!”
“Un
cosa? E’ una cosa brutta? Devo farmi curare? Oh, per favore,
Oto-chan, mi puoi
curare?” oramai
il bambino era in preda
al panico ma, nonostante tutto, si rifiutava di piangere come avrebbe
fatto un
bambino della sua età.
“Oddio...
Non è una cosa che si cura, piccolo, semplicemente
è un potere che hanno gli
Uchiha!”
“Ed
è
una cosa buona?”
Ecco,
come spiegare ad un bambino che no, non è una cosa buona ma
che se usato a fin
di bene lo è? E’ più facile,
ovviamente, mentire e dare una risposta unica:
“Certo
che si piccolo!”
Si
sentì chiaramente il sospiro di sollievo che Chibi si
lasciò sfuggire, prima di
riaccoccolarsi tra le braccia del padre.
“Ma
come faccio a toglierlo?” chiese, voltando la testolina verso
Naruto.
Il
giovane rimase per un momento interdetto.
Già
come si toglieva lo sharingan?
“Ahm..
chiudi gli occhi?” disse, poco convinto, posando una mano sui
vispi occhietti
del bambino. “ E poi ti rilassi... credo..” tolse
la mano e la poggiò sulla
schiena del piccolo, come a
rassicurarlo.
Kodo-chan
si rilassò davvero, ma quando riaprì gli occhi lo
sharingan era ancora lì.
“Andato
via?” chiese, inclinando la testa di lato.
“Ehm,
si, certo, sei stato bravissimo!” finse Naruto.
‘
Quando tutto questo sarà finito, devo chiedere a Sasuke come
diavolo si toglie
quella cosa!’ pensò, deciso.
***
Sasuke
sanguinava da tre grossi tagli che gli percorrevano il braccio, ma non
ci fece
particolarmente caso, sicuro che poi Sakura lo avrebbe guarito in pochi
minuti.
Sorrise
alla volpe, che nella confusione del momento, non riusciva a
capacitarsi del
perchè l’ umano di bassa lega stesse sghignazzando.
Non
era questo il suo momento di gloria?
Non
era questo l’ attimo in cui avrebbe riso del dolore negli
occhi del giovane
Uchiha e, più tardi in quelli del suo Jinjuriki?
Nel
frattempo il moro prese una speciale bomba di carta, che
lanciò fuori da una
finestra nella stanza e che andò a colpire proprio un albero
di lato alla casa,
che prese fuoco una volta che la bomba esplose.
Il
segnale.
Da
sotto la casa si sentirono numerose
urla
ed esplosioni, e Sasuke iniziò a preoccuparsi, dato che, da
come avevano
programmato, avrebbero dovuto uscire tutti al segnale.
Il
suo cervello di ninja esperto gli suggerì immediatamente di
passare al piano B,
e cioè di utilizzare una tecnica che avevano appositamente
escogitato, ma che
funzionava solo con il chakra combinato di tutti i componenti del
gruppo di salvataggio,
e per questo non avevano potuto utilizzarla come soluzione finale.
Consisteva
in una pergamena in cui avevano impresso la traccia di chakra di
ciascuno di
loro, in modo da avere un filo che li collegava ala foglio. Grazie a
queste “catene
di chakra” una volta attivata la tecnica, avrebbero
intrappolato la volpe per
un massimo di quindici minuti in qualsiasi posto essa si fosse trovata.
Così
l’ Uchiha, mordendosi a sangue il dito, impresse un sigillo
in rosso vivo sulla
pergamena e la poggiò in fretta a terra.
Da
essa uscirono tanti fili di sfumature diverse, che si avvinghiarono con
forza
al corpo della volpe, senza ferirla in alcun modo, ma bloccandola
saldamente a
terra.
Kyuubi
si sentì intrappolata e reagì come un animale,
ringhiando e mostrando i denti,
ormai cresciuti tanto da rompere il labbro superiore.
Poi,
proprio mentre Sasuke si fasciava in tutta fretta e prendeva la via
della
porta, la volpe di accasciò al suolo e iniziò a
piangere.
Il
moro si voltò, dubbioso.
“Sasuke!”
quella voce, quel modo di fare...
Altri
singhiozzi, questa volta trattenuti da una mano.
“Sas’kè..”
E il
moro fece un errore madornale, per un ninja.
Fin
da piccolo gli avevano insegnato a nascondere i suoi sentimenti, a
tenerli in
fondo a se stesso, in un angolino segreto.
MA
era stato troppo, troppo da sopportare persino per un Uchiha.
Il
suo erede, Naruto, la volpe, i ricatti i sotterfugi..
Sarebbe
stato sempre così? Non ci voleva nemmeno pensare.
Tutti
i suoi sentimenti, alla pronuncia di quel nome, si fecero prepotenti
sentire e
lui, come un qualsiasi shinobi
alla
prime armi, diede ascolto al nemico.
“Naruto?”
sussurrò.
“Si..
teme. .è tutta colpa tua... mi hai ferito, mi hai fatto del
male... non riesci
a distinguere me dalla volpe!” urlò il ragazzo,
“Co-cosa?”
Sasuke era scioccato.
“Si!
Sto male, e tu non hai fatto altro che attaccarmi!”
Avrebbe
dovuto dare retta al buon senso, avrebbe dovuto
uscire da quella porta, avrebbe dovuto...
Ciò
che non avrebbe dovuto fare era mollare il pomello e fare alcuni passi
verso la
volpe, che aveva il volto nascosto dalla frangia.
“Tu
non mi ami, Sasuke, non mi hai mai amato, altrimenti avresti capito che
questo
era tutto un
trucco!” il biondo sbattè
le braccia legate a terra con stizza e frustrazione.
“No..
Naruto, io non..” fece altri due passi, allungando la mano
verso il ragazzo,
che ora tremava.
E la
volpe, in quel momento, sorrise.
A
pochi passi da lei, l’umano, ora in confusione, la stava
raggiungendo e lei
sapeva benissimo che bastava il tocco di uno dei componenti di chakra
sul
sigillo per scioglierlo prima del limite di tempo.
Era
il capo di tutti i demoni, figuriamoci se non conosceva ogni tipo di
tecnica!
L’
unica cosa che le dispiaceva era di dover fare tutta quella scena madre
per uno
stupido umano.
Ma,
sapete una cosa?
Chi
sarebbe rimasto in vita per raccontarlo, dopo che lei fosse entrata in
azione?
Questi
pensieri le corsero per la mente, mentre pregustava una vittoria che
sentiva
già sua.
“SASUKEEEEEE!!!”
questa volta non fu la volpe a gridare, bensì Hinata, che
era arrivata da sotto
le scale con il volto coperto di tagli e la faccia contratta nella
tipica
smorfia che assumeva quando usava il Byakugan.
Si
bloccò quando vide la scena davanti ai suoi occhi, ma
agì immediatamente.
Lanciò
un piccolo shuriken sul piede di Sasuke, che lo ferì e lo
fece tornare in se.
“Hinata?”
domandò , perplesso.
“Si,
Sasuke-kun, devi darci una mano di sotto, Sakura sta soccombendo e non
riusciamo a trattenere Tsunade!”
Sasuke
si mosse senza neanche pensarci, percependo oramai chiaramente di
essere caduto
in un illusione creata dal demone stesso.
I due
scesero di corsa, seguiti da un urlo chiaramente disumano, che
proveniva dalla
volpe che, ancora una volta, non era riuscita ad attuare il suo piano.
***
Quando
arrivarono di sotto, i due ninja si diressero in direzioni opposte, uno
ad
aiutare Shikamaru, che tratteneva ben otto leoni d
‘inchiostro di un sempre più
sorridente Sai, mentre l’ altra corse ad assestare un fin
troppo delicato colpo
sulla nuca di Ino, facendola semplicemente deconcentrare per pochi
secondi, ma
che furono preziosi perchè Sakura si liberò dalla
tecnica degli Yamanaka e si
apprestò a tirare un gancio sinistro sul braccio di Tsunade,
che stava
accorrendo in aiuto di Shino.
La ex
Hokage schivò abilmente il colpo e cercò di
dirigersi verso le scale, ma fu
prontamente bloccata da Kiba ( o da Akamaru, quando erano trasformati
era
impossibile distinguerli) che la costrinse a spostarsi di lato per
evitare un
vortice di artigli e zanne provenire da due diverse parti.
Sasuke,
nel frattempo, fronteggiava Sai, che era intento a creare dei serpenti
lunghi
circa cinque metri e scagliarli, fauci spalancate, contro l’
Uchiha.
“Non
puoi battermi con le mie stesse armi” sibilò
Sasuke, distruggendo i rettili con
la fedele Kusanagi in pochi e letali colpi.
Ino
apparve dal nulla e sferrò un calcio di fronte al moro, che
lo schivò e la
prese per la gamba, facendola rotolare a terra, dove oramai il
pavimento era
ricoperto di sangue, armi e altri detriti.
Tsunade
si frappose tra i combattenti, mirando alla testa di Sasuke, ma finendo
per
scontrarsi con Sakura che tentava di scavalcare Ino.
Le
due cozzarono e finirono contro il muro di sinistra, facendo cadere una
grossa
libreria, che sparse volumi medici dappertutto.
“Sakura!”
urlò Hinata, che intanto veniva presa d’assalto da un gruppo di insetti dai
molteplici occhi.
Kiba
si apprestò a completare la sua tecnica congiunta con
Akamaru, spazzando via
tutti i piccoli animaletti.... e mezzo muro assieme.
Per
fortuna la parete portante rimase quasi del tutto intatta, ma una delle
travi
in legno che sosteneva il soffitto iniziò a scricchiolare
pericolosamente.
Sasuke usò dei
serpenti evocati per sollevare la
parte sinistra della libreria e permise a Kiba di trascinare fuori
Sakura. L’
Uchiha iniziava a sentirsi molto pesante e la ferita non accennava a
smettere
di sanguinare e, non potendosi far curare dalla rosa, stava spendendo
un pò del
suo stesso chakra al taglio, ma non sembrava servire a molto in
realtà. Si
appuntò mentalmente di imparare un pò
più di arte medica per il futuro, in modo
da non doversi trovare più in situazioni simili.
Chouji
in quel momento prese a rotolare sottoforma di enorme palla, prima di
fermarsi
e sollevare con due enormi braccia del tutto la struttura in legno e
scaraventarla in giardino.
Tsunade
si alzò immediatamente, mostrando un poco profondo taglio in
fronte e numerose
escoriazioni un pò dappertutto.
Ino
stava sputando Sangue, dopo essere stata presa quasi in pieno dalla
precedente
tecnica Inuzuka e Sai non aveva occhi che per lei e se ne stava
fregando
altamente di tutto il resto, premettendo così che gli altri
fossero messi in
difficoltà.
Shino
stava cercando richiamare dal giardino quanti più insetti
poteva, ma non
riusciva a tenere il ritmo con Sakura
che lo attaccava cercando di bloccargli i
punti vitali.
D’ un
tratto da sopra si sentì un altro urlo disumano, che fece
rendere tutti conto
di doversene andare al più presto, perchè da un
momento all’ altro il sigillo
creato dai “buoni” poteva sfaldarsi sotto la spinta
del potere del demone.
Kiba
si sporse per uscire di corsa insieme ad Akamaru, mentre Sasuke
aiutò Hinata a
fuggire e Sakura fu trasportata letteralmente di peso da Chouji che
aveva fatto
crescere a dismisura sia braccia che gambe.
Gli
altri, non fecero
in tempo ad inseguirli
che furono bloccati da Tsunade, che gli ordinò di occuparsi
delle ferite che
avevano riportato.
“Torneranno!”
sibilò, prima di salire di corsa le scale.
Fece
gli scalini quasi volando, prima di spalancare con un calcio la porta
del suo
protetto, che nel
frattempo si era
accorto che la battaglia era volta al termine ed aveva ripreso
sembianze semi
umane.
“Nacchan!”
urlò la donna, constatando con orrore che il suo protetto
era legato a terra da
fili di chakra.
“Che
ti hanno fatto?” chiese, il ritratto della preoccupazione.
“Mi
ha costretto a far uscire il demone e quando non ho voluto, mi ha
legato con l’
energia in modo da liberarlo da solo!” fece scena il falso
Naruto.
“Che
strano.. eppure questo tipo di tecnica è usata per bloccare
i demoni,
non per farli uscire...” ponderò Tsunade.
“Ehm..
lo so! Infatti erano quasi riusciti a farlo uscire! MA il suo potere
era troppo
forte persino per Sasuke e hanno dovuto bloccarlo, ma poi io ho ripreso
il
sopravvento!” si, poteva sembrare plausibile...
“Capisco..
mi dispiace Na-chan, neanche io riesco a sciogliere questa tecnica,
avrei
bisogno almeno di un Nara... sicuro che questa tecnica viene dal loro
libro
medico... E mi hanno lasciato consultarlo solo una volta..”
La
volpe, ancora una volta, ringhiò internamente e si sedette
sullo spoglio
pavimento.
Odiava
questa costrizione, odiava dover fare la scena con quella donna umana
e,
sopratutto ,odiava Sasuke Uchiha.
***
“Allora,
allora, allora!?!” gridò Kiba, mentre Hinata gli
fasciava una zampa ehm...mano.
“Ho
sciolto il sigillo, per il momento è tutto apposto, non
credo di avere
danneggiato Naruto, mi sono tenuto sempre sotto il limite delle mie
possibilità
così da non ferirlo. A quest’ ora alla volpe
dovrebbero rimanere ancora dieci
minuti di fermo.”
“Sarà
meglio per te Uchiha!” ringhiò Inuzuka, mostrando
i denti.
Sakura
ridacchiò nervosamente per la contesa che sembrava esserci
fra i due dopo che
Hinata era stata ferita, mentre curava la ferita di Sasuke.
“Credo
sia infetta..” sussurrò, ora preoccupata.
“INFETTA!?”
gridarono tutti alzandosi in piedi.
“Uh..
si, mi è già successo con Kakashi in passato, era
stato ferito da Naruto quando
aveva due code, perchè lo aveva fatto sforzare troppo
durante un allenamento.
L’ abbiamo
curato, non vi preoccupate, ma in quel caso Naruto era quasi in se
stesso,
mentre qui la volpe ha la completa possessività del corpo in
ci abita... Per
prima cosa devo ritrovare gli appunti del caso, credo siano ancora
nell’
ufficio di Naruto, ma ho la vaga impressione che sarà
leggermente difficile
entrarci..”
“Non
preoccuparti per questo, ricordati che un altro giorno è
passato, e a Naruto,
nonostante il patto sia infranto, rimangono ancora gli ultimi dieci
minuti di
libertà.” rispose l’ Uchiha.
“Vuoi
dire che lo munch munch... manderemo a prendere lui stesso quei
documenti?”
chiese Chouji, per una volta solo mangiandosi le unghie dal nervosismo.
“Dipende..”
sospirò Sasuke, stingendo il pugno sinistro.”Non
credo che la volpe sarà molto
contenta dopo quello che le abbiamo fatto passare.”
“Credi
che se la prenderà con lui?” chiese Kiba,
grattando dietro le orecchie Akamaru.
“Mi
sorprende che non lo abbia già fatto a dir la
verità...”.
“Ma-ma
non può aver fa-fatto del male a Naruto-kun!” fece
preoccupata Hinata.
“E
invece può, quello stupido demone ne tira fuori una ogni
volta!” sibilò Kiba.
I
cupi pensieri di tutti furono bloccati da Sasuke, che emise un gemito
sommesso
e strinse il braccio ferito.
“Che
succede?” chiese Sakura.
“Nulla..
brucia solo un pò..” mentì il moro.
“E’
l’effetto del chakra estraneo, di solito un corpo lo rigetta,
ma quello della
volpe è fatto a posta per insinuarsi nelle tue cellule e
distruggerle... e per
fortuna che la ferita non è così estesa...direi
che abbiamo almeno un paio
di giorni prima che
si riveli un
problema”
“Un
paio di giorni? E come faccio io a sopportarlo ancora?” disse
Kiba, alzando gli
occhi al cielo.
“Facciamo
così, Inuzuka, se non chiudi quella boccaccia ti ammazzo io
prima e si risolve
il problema,non credi?” fece sarcastico Sasuke,
apparentemente stando al gioco.
“Si,
e dopo chi è che ti aiuta a sconfiggere quella sottospecie
di gatto troppo
cresciuto? Nah, mi farò forza.” rispose con
nonchalance il ragazzo, sorridendo.
Proprio
mentre l’ atmosfera si era alleggerita, un rumore la fece
tornare tesa.
Dal
giardino si udì un “Kuso, il ramo!” e
rumori di foglie che venivano calpestate.
Tutti
si misero in attesa, tirando lentamente fuori le armi che ancora
avevano nel
loro equipaggiamento.
“Yo!”
una bionda e arruffata testa spuntò dalla finestra, per
ritirarsi di colpo
sotto una pioggia di oggetti appuntiti.
“Akamaru, puoi dirgli che
NON sono Kyuubi?” urlò una voce da
fuori.
Il cagnone annusò
accuratamente da dentro la casa e abbaiò
in assenso.
Tutti i presenti rilassarono i
muscoli. e riposero le armi.
“Posso entrare? Porto
novità.. e a giudicare dalla mia mano
avete anche voi qualcosa da dirmi vero?” il ragazzo
entrò con cautela il ventre
che lo rendeva lento e appesantito. “Come stai Sasuke?
Sakura-chan ti ha curato
vero?” chiese con un filo di apprensione, avvicinandosi al
moro.
“Come mai sei arrivato
così presto?” domandò invece Sasuke,
sempre restio a mostrarsi troppo “dolce” di fronte
agli estranei.
“Un, il sigillo si
è sciolto poco dopo la vostra partenza,
ma Tsunade ha addormentato con non so quale tecnica Kyuubi.
Naturalmente non ha
funzionato, ma la volpaccia ha dovuto fare finta del contrario per non
insospettire
nonna Tsunade.”
“Tch! Quella
vecchiaccia..” sibilò
l’Uchiha.
“Sasuke-teme! anche tu ci
saresti potuto cadere nel trucco della
bestiaccia!”
“Che intendi per
bestiaccia? La volpe o Tsunade?”
Si levò un coro di
risatine sommesse, dovevano ammettere che
la battuta era proprio carina, anche se un
pò fuori luogo.
“Teme! Sei e resti un
grandissimo teme! Vorrà dire che la
novità che volevo dirvi la terrò per
me!” sbuffò Naruto, incrociando le braccia
al petto.
Sakura si fece avanti e
posò una mano sulla pancia
abbronzata e leggermente scoperta.
“Piccola ecografia, che ne
dici?”
“Fa pure l’ ho
visto fino a pochi minuti fa il chibi, stava
benissimo e.. a proposito..” il ragazzo si chinò e
sussurrò in un orecchio alla
rosa.
“Lui.. che
cooosaaa???”la rosa tolse la mano e le portò
entrambe alla bocca.
“Eh, si!” sorrise
fiero Naruto.
“Cosa, cosa, voglio sapere
anch’io!” si sporse Kiba, molto
restio dall’ essere tenuto all’ oscuro di
qualsivoglia cosa.
Naruto ripeté l’
operazione anche con lui e poi con Hinata,
sempre facendo attenzione a non farsi sentire da Sasuke. Con Chouji e
Shikamaru
non ce ne fu bisogno, in quanto Kiba si era precipitato subito a
riferire
tutto.
Ora solo il moro era all’
oscuro della faccenda. E Naruto
se la godeva. Oh, se se la godeva!
D’altra parte sapeva
benissimo che Sasuke non avrebbe mai e
poi mai chiesto di sua spontanea volontà la cosa... se non
costretto.
“Allora.. non
più erede Uchiha.. non vuole sapere la
novità?”
chiese, sornione, Naruto.
“Non fare lo stupido,
Naruto, ti pare che abbiamo tempo da
perdere?”
No.
Non avevano tempo. Quelli erano i
suoi dieci probabilmente
ultimi minuti. Ma non per questo li avrebbe sprecati piangendosi
addosso.
“Si, e anche tanto!
Perciò, Uchiha, inchinati al tuo signore
e Hokage e implora di venir reso partecipe dell’
informazione!” fece imperioso
Naruto, ma sotto, sotto, sorridendo.
Anche l’ Uchiha sorrise, un
piccolo sorriso luminoso che per
un istante li rischiarò il volto, reso cupo da troppi
avvenimenti tutti
assieme.
non si era mai sentito
così teso, così frustrato, così
impotente nemmeno quando era con Orochimaru
o quando aveva lasciato Naruto alla Valle della Fine.
Ma sorrise, sorrise e
avviluppò un braccio attorno a quel
baka che aveva sposato.
“Oh, mio signore ed Hokage
che cos’è quest’ informazione di
cui tutti parlano? Posso venirne reso partecipe?”
tutti attorno nascondevano un
sorriso, un triste sorriso,
dietro le mani, cercando in tutti i modi di non interrompere uno dei
pochi
momenti di complicità che c’era stato fra la
coppia nelle ultime settimane.
Naruto li fece segno di avvicinarsi e
li sussurrò
vicinissimo al suo orecchio:
“Tuo figlio ha
già lo sharingan.”
Per Sasuke fu come essere sparato in
aria e poi ricacciato a
terra fra un mare di cuscini.
Non sapeva se sentitisi orgoglioso,
fiero, spaventato o
tutte e tre insieme.
Insomma, si sentiva genitore.
“Lui.. cosa..?”
“Sharingan teme, sharingan!
E.. a proposito.. come diavolo
si leva quel coso? Chibi-chan non
riusciva a levarselo.. bah, imparerà una volta
nato.”
Ma il moro non l’ ascoltava
più.
Si stava già facendo il
suo filmino mentale.
Il suo primo pomodoro alla brace
cucinato direttamente del
figlio.
Gare per scovare uccelli nella
foresta grazie allo
sharingan.
Battere i futuri eredi Hyuuga.
Mostrare orgogliosamente che la sua
linea di DNA era stata trasmessa.
Fu svegliato da un pestone sul piede
da parte del consorte.
“Sas’kè,
quella mano è bollente se la tieni ancora un pò
dovrò togliermi la maglietta.!” lo
richiamò Naruto.
Effettivamente l’ uchiha
aveva, senza accorgersi, posato la
mano sul pancione del biondo, proprio in corrispondenza di una piccola
protuberanza, che poteva essere una mano come un piede.
Prima che potesse fare qualsiasi cosa
la sporgenza si mosse.
“Ah!”
mormorò, togliendo le dita.
“Cosa? Ah.. si, ha tirato
un calcio.. credo.. o un pugno. Fortuna
che non è un teme come te e se ne sta tranquillo,
è come la quanta volta in
tutta la gravidanza che lo fa.. anche se, devo ammetterlo, li tira
belli forti.”
“Un calcio?”
poteva una cosa non ancora nata tirare un
calcio?
“Si,
Sas’kè, cos’è sei diventato
sordo?”
Era talmente sconvolto che non si
diede nemmeno la pena di rispondergli
male, si limitò a dire:
“No..”
“Mi dispiace interrompere
il momento ma.. Naruto, ti rendi
conto che cosa significa?” se ne uscì Shikamaru,
che fino a quel momento se ne
era rimasto in silenzio a meditare.
“Cosa significa
cosa?”
“Che il piccolo abbia lo
sharingan..”
“No.. che dovrebbe
significare, oltre che è figlio del teme?”
“Perchè di chi
altri dovrebbe essere?” sghignazzò Kiba.
“No,
intendo dire che forse... so come battere le
volpe.”
Ciau a
tutttiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!! Se avete
letto fin qui mi congratulo con voi, dopo il ritardo ENORME che
ho accumulato dovevate
mandarmi al diavolo e basta! è_____________è
Perciò, vi devo una
piccola spiegazione (poi dovrò
uccidervi, ma è un dettaglio
XD) a
casa mia è successa una piccola faccenda per cui.. sono
costretta a cambiare
abitazione molto spesso. Il problema è che mai madre ha
decretato che la
maggior parte del tempo devo starmene buona buona da mio nonno, che,
francamente, internet non sa neanche cosa sia
ç________ç.
Così, devo andare (quando
posso) alla biblioteca del paese
vicino, che dista quattro km e per cui per connettermi devo pagare 2
euro all’
ora. Vedete, sono un pò nella m**** MA! (tranquille,
c’è un ma ^^) La
situazione dovrebbe risolversi in fretta. Per ora questo capitolo
è stato
affidato a una mia amica, che mi ha assicurato lo
pubblicherà entro oggi. ^O^/
Il titolo
significa:
Papà? Soluzione sharingan.
Ora, oltre a questo...
vogliamo dare un nome
a questo bambino???
Sbizzarritevi (se ci
siete ancora) e datemi
suggerimenti per il nome da dare all’ erede Uchiha!!!
Ringrazio tutti coloro che hanno
commentato: sumire01,
krikka86,
shinku66
( mi
mancano tanto le nostre
conversazioni TT^TT), fri,
Regina
Oscura, ryanforever,
Capitatapercaso.
E tutti i
miei
meravigliosi (e ultra stra pazientissimi) preferiti!!!
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Capitolo 12 *** Kyuubi no namida ***
Kyuubi
no namida
“Che diavolo, davvero?” chiese concitato Kiba,
sporgendosi per ascoltare meglio.
“Ma non avente ancora capito? Sasuke, almeno tu ti ricordi
quello che hai letto a proposito dello sharingan nelle carte
vero?” chiese pacato il Nara, aspettandosi che almeno
l’Uchiha avesse compreso quello che tentava di dire.
E infatti così fu.
“Certo.. che la volpe può essere sconfitta solo da
degli Uchiha.. che si ha bisogno che si tenga il contatto visivo... ma
che in contemporanea si crei anche un sigillo. Il che è
praticamente impossibile.. a meno che...”
“A meno che?” gli fece eco Hinata.
“A meno che?” Chiese Sakura.
“A meno che gli Uchiha con lo sharingan non siano
due!” gridò Naruto, alzando un pugno in aria in
segno di vittoria.
“Wow.. se ci è arrivato lui così in
fretta non capisco come voi non ci siate riusciti prima..”
disse, sempre tranquillo, Shikamaru.
“Hey! Che diavolo significa questo?” fece
arrabbiato il biondo.
“Ho un piano..” iniziò di nuovo Nara.
“ ma bisogna fare in fretta e bisogna che Naruto sopratutto
ascolti bene.”
Tutti si zittirono di colpo e si sedettero dove capitava,mettendosi in
ascolto.
“Allora, Naruto deve tornare dentro ‘se stesso
‘ e far tracciare con il sangue il sigillo che
c’è nella carta che Sasuke ha trovato. Una volta
fatto questo dovremmo concordare un segnale per cui tu” si
voltò verso Naruto” sappia che Uchiha ha
il contatto visivo con la volpe e se vogliamo che tutto questo accada
ci vorrà precisione. Ora, non ti preoccupare per quello che
dovrà fare lui, concentriamoci prima su di te. Innanzitutto
quanto tempo ci rimane?”
“Sui quattro minuti credo.” disse Naruto,
ponderando il tempo che era passato dei suoi dieci minuti.
“Ok, dovrai imprimerti per bene il sigillo in mente, anche il
minimo errore potrebbe essere fatale.”
“Senti, questa volta credo di avere un modo migliore per far
si di non dimenticarmelo..”
“E sarebbe?” chiese Sasuke.
“Creerò un kaghebunshin (copia d’ombra)
e lo lascerò qui con voi. Non essendo una tecnica propria
del chakra della volpe ma del mio, lei non la potrà sentire
e questa potrà sia mostrarmi fino all’ ultimo il
sigillo, sia avvertirmi quale sarà il segnale che deciderete
sia tenermi aggiornato su tutto. Che ve ne pare?” rise il
biondo.
Il silenzio scese snella stanza, tutti erano basiti dal fatto che una
cosa del genere non fosse venuta in mente a Shikamaru.
“CHE COS’E' TUTTO QUESTO SILENZIOOO!!”
gridò, rosso in viso, Naruto. “invece di stare qui
a fissarmi come avessi detto la più gran cazzata
del mondo, fate come vi dico una volta tanto!”
Perché dubitavano sempre che lui avesse un cervello e che lo
sapesse usare? Delle volte era davvero frustrante.
“Ok, ok, Naruto ha ragione, ed ora tiriamo fuori le carte e
vediamo di darci una mossa, ci saranno rimasti si e no quattro
minuti!”
Tutti i ninja diedero una mano, chi ricalcando il sigillo chi tentando
di renderlo più leggibile chi, semplicemente, cercando di
confortare i due Uchiha, che sembravano entrambi stanchissimi .
“Bene, ora è il momento di creare il
clone.”
Il biondo si concentrò per bene ed invocò una sua
perfetta copia, lasciandoci dentro quanto più chakra
possibile in modo da renderlo più stabile, anche
perchè se non lo fosse stato, mentre il suo capo cambiava
forma, da padrone a ospite,questo avrebbe potuto cedere e dissolversi.
Dopo gli ultimi saluti e le solite raccomandazioni, inutili, del caso,
il gruppo si separò da Naruto, che si fece prendere in
groppa dal solito rospo e riprese la via di casa.
‘ Forza ’ pensava, ‘ce la possiamo fare
’.
Non sapeva quanto si stava sbagliando.
***
Rimasti soli, il gruppo di ninja sembrava più teso che mai,
forse stremato da quanto successo e, sopratutto, da quanto stava per
succedere.
Credevate che non avessero avuto problemi a combattere i propri amici?
Sbagliavate.
Pensavate forse che il loro istinto battagliero soffocasse
più facilmente i loro sentimenti?
Eravate in torto.
Poiché i ninja sono sempre persone e quelle particolari
persone avevano passato anni assieme, senza mai neanche
sfiorarsi con un kunai se non per speciali allenamenti.
Ora tutto era cambiato, tutto dalla prima all’ ultima delle
loro convinzioni vacillava sotto il potere enorme e frustrante di quel
demone volpe che li aveva soggiogati tutti.
Rabbia, cocente rabbia si diffuse su i loro visi e ad alcuni,
silenziose stille di lacrime caddero per pochi secondi.
Non perchè fossero tristi, no, ne perchè
pensassero di non farcela, assolutamente – chi pensa di
perdere è già stato vinto- ma perchè
non sapevano fare di più contro quella forza che li
soverchiava.
Sakura teneva stretti i fogli di carta e osservava le scritte in
Giapponese arcaico che a mala pena si leggevano correttamente, la
pagina era consunta, ed un angolo era stato piegato un pò
verso l’ interno.
Poco male, non c’era scritto nulla sua quella parte,
rappresentava solo un ingrandimento di una particolare parte del
disegno, niente di che.
La rosa fissò per un pò Sasuke, che teneva gli
occhi puntati sulla copia di Naruto, che sorrideva mesta e ricambiava
le occhiate.
Poi, come a sistemargli meglio, d’istinto sistemò
la pagina lisciando l’ angolo anomalo.
Nello stesso momento, i suoi verdissimi occhi si sgranarono e i fogli
le caddero di mano.
“Sa-... Sasuke-kun.”
***
“AH!” la volpe posò una mano sul ventre
e cercò di non dare a vedere che quel calcio sferrato
dall’ interno della sua pancia era stato doloroso.
Sembrava proprio che quel bambino non ancora nato ce l’
avesse con lui.
Non che le importasse, in ogni caso, una volta nato, la coscienza di
tutto quello che era accaduto quando era solo
“spirito” dentro al corpo del padre sarebbe
scomparsa e lui avrebbe potuto plagiarlo come avesse voluto, avere un
corpo nuovo e, sopratutto, sbarazzarsi di quel fastidio biondo e del
suo consorte Uchiha.
Nonostante l’attesa - e l’ aver a che fare con
tutti quelli stupidi umani che non sapevano nemmeno riconoscere un
Genjitsu- lo stessero sfiancando, sapeva che la pazienza era la sua
arma migliore.
Si voltò sorridendo verso Tsunade, che sembrava fremere
dalla voglia di controllargli il ventre per capire se il suo piccolo
nipotino stesse bene come l’ altro assicurava.
Non le era stato permesso di farlo, ma oramai era talmente infarcita di
chakra che nulla la poteva indurre a sollevare obiezioni.
Questo non le impediva ogni tanto dal porsi delle domande.
Che venivamo prontamente troncate con qualche assurda scusa da parte
della volpe.
“Ma siamo sicuri che non sia ora?” chiese infine la
donna.
“Ora di cosa?” domandò Kyuubi confuso.
“Ora che nasca, naturalmente!”
“Oh..” la volpe non si era mai posto realmente il
problema del parto e delle sue conseguenze, troppo impegnato a
pregustare la vittoria imminente. Scosse le spalle e sorrise un poco:
“Non credo, l' avrei sentito” mentì.
“Come vuoi... sei tu che stai aspettando un
bambino“ ammise Tsunade.
“ Um.. a proposito.. hai deciso il nome?”chiese
ancora.
“No.” fu la risposta secca.
E poi il silenzio cadde.
* * *
“Che facciamo? Che facciamo!” Sakura sembrava sull'
orlo della crisi: perchè doveva andare tutto storto ora che
avevano trovato una soluzione? Perchè?
“Dobbiamo.. dobbiamo stare calmi ora..” Sasuke non
voleva gridare. Si stava imponendo di non gridare, sia
perchè il clone di Naruto lo avrebbe saputo, sia
perchè era convinto che, una volta iniziato, non avrebbe
più smesso.
Il resto dei ninja, che non aveva visto le carte, si stava lentamente
facendo prendere dal panico: che stava accadendo?
“Hey.. che succede?” si arrischiò Kiba.
Sakura si voltò verso di lui come se non si fosse accorta
che era nella stanza.
I suoi occhi erano asciutti, ma così era anche peggio di
quello che poteva apparire piangendo.
Hinata posò la mano sulla spalla di Kiba e cercò
di tirarlo indietro, in modo che non facesse niente di stupido preso
dal panico.
“S-sakura... vorrei.. vorremmo.. sapere che cosa c'era in
quel foglio.”
“Io..” finalmente la rosa si era decisa a parlare,
ma niente di sensato sembrava voler uscire dalla sua bocca.
“Abbiamo un problema.” disse Sasuke, alzando in
aria il foglio di pergamena.
* * *
“Tou-chan , Tou-chan, che cosa dobbiamo aspettare
ancora?” domandò impaziente il bambino.
“Che il teme di tuo padre si dia una mossa..non
ricordo più una singola parte di quel mal.. di quel
sigillo.”
“Che significa 'teme'? “ domandò il
bimbo.
Gli occhi di Naruto si allargarono e si voltò verso l' altro.
“Lo.. lo imparerai quando sarai più
grande!” cercò di deviare il discorso il
più grande.
“No. Dimmelo, Ora!” fece il broncio il piccolo.
党Stai diventando ogni secondo di più simile a tuo padre. E
non so se questo sia un bene o un male!” ridacchiò
il biondo.
党Non hai ancora risposto
peròòò!”
piagnucolò il bambino.
党Dai, avanti, ancora una volta: che devi fare quando ti darò
il segnale?”
Il piccolo sbuffò ma rispose alla domanda.
“Devo farmi un forellino sul dito, e lasciare che tu lo guidi
per formare un disegno che ci farà uscire di qui e che, se
tutto va bene, riuscirà anche a ricacciare in dietro la
volpe. Ho detto giusto?” il, ora biondo, bambino sorrise un
poco, guardando il padre in attesa di approvazione.
党Sei proprio un piccolo genietto tu!” Naruto gli
scompigliò i capelli mentre i suoi occhi vagavano nell'
oscurità più completa.
‘ Fai
presto, Sasuke ‘
* * *
“Come abbiamo fatto a non accorgersi di questo! Che avevamo
sugli occhi? Prosciutti?!” Kiba urlava frasi insensate da
almeno dieci minuti, e non accennava a smettere.
党Così si che ci aiuti!”lo sgridò
Sakura, ancora negli occhi la scintilla del panico.
党K-kiba-kun, devi stare calmo...” Hinata non aveva smesso un
solo secondo di tenere la spalla dell' Inuzuka, come se il contatto
potesse calmarlo e prevenire ogni attacco di testa.
党Lo so, lo so! Ah, come odi quando le cose sono sopra la mia
portata!”
Anche Sasuke odiava questa situazione, persino più di tutti
gli occupanti della stanza messi assieme. Lo sapeva che l' infuriarsi
come l' altro sarebbe solo servito ad agitare gli animi, ma anche
starsene lì, impotente lo rendeva molto frustrato.
党Ok..” si decise infine a dire “ non è
tutto perduto, deve esserci un modo per...”
党AH!” sbottò di nuovo il ragazzo cane,
“Non me la dai a bere questa volta Uchiha! Non puoi credere
che ci sia un modo per far piangere la volpe!”
Shikamaru, che fino a quel momento era rimasto zitto, si decise a
parlare:
党Non dubito che tu sia nervoso, ma dato che Sasuke qui ha
più esperienza di noi in questo campo, propongo di lasciarlo
parlare, poi anch'io dovrò esporvi un mio pensiero. Vai
avanti, Uchiha.”
La stanza si riempì di silenzio, rotto solo da qualche
borbottio di Kiba, che non voleva stare tranquillo.
党Allora, come stavo dicendo, nonostante abbiamo scoperto che, per
rendere effettivo il sigillo ci servono lacrime delle volpe, e che
è questo il motivo per cui il sigillo non è mai
stato usato prima, non dubito che, in qualche modo, potremmo farcela.
Non so ancora come, ma si piange anche per motivi che non sono ne
fisici ne mentali, per cui non vedo perchè non si potrebbe
farla comunque lacrimare.
"Mi spieghi come diavolo pensi di essere la nel momento in cui lo
farà, geniaccio??” chiese Kiba, alzandosi ancora
una volta.
Questa volta però, Sasuke ne aveva abbastanza:
attivò lo sharingan e guardò fisso il ragazzo,
quasi ringhiando:
党Un altra parola, Inuzuka, solo un altra parola e il tuo cane
dovrà usare quello che rimane di te per giocare a
palla!”
Detto questo, si risedette.
党Bene, e ora che siete tutti tranquilli -si spera- vorrei dirvi
qualcosa che penso ci servirà:
l' altro mese, dato che avevamo una missione di basso
livello, il mio vecchio gruppo si è rincontrato per
affrontarla, e Ino non ha fatto altro che lamentarsi per tutto il tempo
di quanto sia stato difficile il parto, di quanto abbia sofferto e di
quanto tempo ci sia voluto. Ora, personalmente ho trovato tutto molto
noioso, ma ora che mi ci fate pensare, la cosa di cui si lamentava di
più è il dolore.
Continuava a ripetere cose inutili e noiose come voi uomini non ce la
fareste, se non ci fossimo noi donne e altre sciocchezze del genere.
Ah, le donne, chi le capisce è bravo! Comunque”
riprese, sentendosi sguardi di fuoco puntati contro. “ Anche
se la volpe non ha un sesso preciso, non credo che comunque riuscirebbe
a sopportare senza versare una sola lacrima, tutto quel .. che
cos’ era?” cercò di ricordarsi di quello
che ciarlava la sua amica bionda.
“Il travaglio per caso?” domandò Sakura,
per forza esperta in questo campo.
“Si, esatto, quella cosa lì. E allora noi
colpiremo e tu riuscirai a far cadere le sue gocce sul
sigillo.”
Una quantità di occhi scettici lo fissarono, e lui
sbuffò.
“Lo so, lo so, è poco plausibile, ma è
l’ unica cosa che posso dirvi.”
“Forse Shikamaru ha ragione, però,”
disse la rosa, “non sapete quante ragazze ho visto che si
contorcevano dal dolore al loro parto, nonostante le avessimo imbottite
di antidolorifici...L’ unica cosa è: come facciamo
a sapere quando Naruto partorirà, come facciamo ad essere
lì e come facciamo a far si che non succeda niente di male
al bambino?”
“Questa non è un “unica cosa”
le fece notare Kiba, beccandosi un occhiataccia mortale da tutto il
gruppo. “Ok, ok, non sottilizzare...”
“innanzitutto, faremo dei turni di sorveglianza, manderemo un
clone a testa ogni ora, così, anche venissero catturati,
potremmo farli sparire. E così le domande sul come saremo
lì e sul come facciamo a sapere quando Naruto
partorirà sono risolte.”
“ E quella sul bambino? Chi ci assicura che il piccolo
starà bene?”
Ancora una volta, il silenzio scese sulla stanza.
*******************************************************************
Buongiorno ( o buonasera) a tutte!
Lo so, lo so, non mi vedevate da tempo ma, sapete
com’è, tra scuola, famiglia incasinata e salute
del c*** (proprio ora mentre vi scrivo ho la febbre, ma non so che
altro fare mentre aspetto che mi passi, perciò scrivo).
Mi dispiace che il capitolo sia così corto, ma preferisco
tenere "il meglio" tutto in una volta eheh... (eccola che spoilerizza
senza pensarci..)
Purtroppo non ho tempo per rispondere ai vostri commenti, ma per
scusarmi sia del ritardo sia di questo, vi informo che i miei
aggiornamenti saranno molto regolari, all’ incirca ogni
settimana e mezza/ ogni due settimane, per la precisione, dato che ora
sono completamente libera fino a settembre!
Il titolo significa: Lacrime di Kyuubi.
E ora DATEMI UN NOME!!!
Forza, ditemi come volete che si chiami il piccolo erede Uchiha/Uzumaki!
Per il momento le opzioni sono:
1-Yuè
2-Myuca o
3- Myu
Potete dare il vostro “voto” a questi o sceglierne
degli altri!
Mi raccomando, voglio sapere il vostro parere!!
Alla prossima settimana, bai baaaai ^^
|
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Capitolo 13 *** Ugoki ***
Ugoki
Shikamaru
sostava tranquillamente sopra un albero, guardando svogliato il lato
della casa
su cui si era fissato da un pò. Gli dispiaceva che la sua
compagna di squadra
fosse lì dentro e, sopratutto,
che ora
fosse sua nemica. “Che gran casino..”
sbuffò, concedendosi di chiudere gli
occhi.
Proprio
in quel momento, un kunai gli sfiorò la faccia e lui,
roteando gli occhi sparì,
lasciando la suo posto una nuvoletta.
“Dannazione,
un altro clone!Quella volpe ne inventa una più del
diavolo!” Sai rimase impassibile,
ma nella sua mente aveva corrugato le sopracciglia.
Ino
si affacciò e gli mise una mano attorno al busto.
“Ancora un clone?” chiese.
L’
altro annuì, riponendo il pennello con cui aveva creato la
finta arma.
“Ma
perchè lo fanno? Non ci attaccano ma ci controllano
costantemente...” in quel
momento sbucò Tsunade, leggermente sudata e uno sguardo
corrucciato che disse.
“Stanno aspettando, quando avremmo abbassato un pò
la guardia, attaccheranno.
In più.. è quasi ora.”
Ino
si mise sull’ attenti, mentre anche Shino appariva e si
metteva ad ascoltare.
“Davvero?
Naruto sta per avere il bambino?” lei sapeva come ci si
sentiva in quelle
situazioni, per cui era quella più toccata dal fatto.
La
donna annuì, lo sguardo grave. Il problema è che
non so.. come fare.. Si
rifiuta di eseguire la tecnica sexy e io.. non me la sento di
‘aprirlo’ in più
così non possiamo neanche sapere se è dilatato o
no in quanto.. beh, non c’è
nulla da vedere!” si vedeva che la donna era sull’
orlo di una crisi isterica.
Come tutti era provata dall’ intera faccenda, e il fatto che
se avesse chiesto
aiuto l’ avrebbero presa per pazza certo non aiutava.
“l’ unica cosa che so è
che è già da una settimana che mi sono accorta
che il piccolo si è girato. E
non so da quanto tempo sia già così, non ho avuto
il tempo di controllare.” Ne
seguì un lungo silenzio, un pò per il fatto che
non sapevano cosa dire, un pò
perchè l’ unica ad averci capito qualcosa era la
bionda kunoichi. Si
sparpagliarono appena Tsunade se ne tornò a controllare la
kitzune, ognuno di
loro tornando alle loro postazioni.
***
“E
allora?” appena Shikamaru riaprì gli occhi fu
tempestato di domande.
“E
allora nulla, mi hanno colpito con un shuriken, ma il mio secondo clone
ha
sentito un pezzo della conversazione che hanno avuto dopo, è
ufficiale: ci
siamo quasi.”
Su
tutte le facce che erano puntate su di lui e su di esse si dipinse la
medesima
espressione, e non era per nulla contenta.
Sasuke
prese la parola: “ Dobbiamo fare come abbiamo pensato ieri:
ci appostiamo a
gruppi di due, ognuno con la sua copia, e aspettiamo che succeda. Nemmeno Tsunade
può prevedere con sicurezza
la data in cui avverrà.”
I
ninja abbassarono gli occhi e annuirono mestamente.
“Ehm..hem..”
in quel momento la copia d’ombra, che era rimasta tutto il
tempo in silenzio,
si schiarì la voce, ottenendo che tutti la osservassero.
“Io...
beh, sapete tutti che non sono il vero Naruto, ma nonostante
ciò io sono la sua
esatta riproduzione e, come tale, ho le sue tesse condizioni, o almeno
quelle
in cui mai ha lasciato. Per cui, io posso tranquillamente avvertirvi di
quando
esse stanno per cambiare perchè... vedete...” si
grattò la testa, cercando le
parole.
“Lo
sbalzo di chakra provocato dal feto riuscirebbe a farti sparire,
perchè sei
soggetto a sbilanciamento di energia!” Sakura si diede una
pacca sulla fronte,
sorridendo.
Gli
shinobi presenti la guardarono con un enorme punto sopra la testa.
“Se
il chakra se ne va, io lo sento alcuni minuti prima.”
semplificò la copia.
“Aaan..”
se c’era un difetto in Sakura, era la troppa
professionalità.
“Potete
utilizzare questo metodo per far si che possiate arrivare in
tempo.”
“Ma...
Naruto.. cioè, copia-san, perchè non ce
l’ hai detto prima?” chiese Hinata.
“Ma
io ci ho provato! E’ che Sas’ke continuava a dirmi
che non c’era tempo per
parlare!” si scusò Naruto.
Sasuke
sentì il rossore tingergli le guance, ma non diede risposta
e girò la faccia
dall’ altra parte.
La
realtà era che non pensava che Naruto volesse proporgli
qualcosa, ma solo che
volesse parlare, e l’ idea di riparlare con il suo dobe,
sapendo che se lo
avesse stretto troppo per un solo secondo lui sarebbe potuto scomparire
senza
lasciare traccia e mandando a monte tutto, lo atterriva a tal punto dal
prevenirlo quasi dal guardarlo.
Nessuno
si azzardò a chiedere nulla, comunque.
Piuttosto,
l’ umore si era leggermente alzato, dato che ora avevano un
vero e proprio
piano, senza doversi basare sulla fortuna.
Si
misero tutti a fare congetture, a parlarsi, a chiedere spiegazioni, a
fare
piani.
Nel
frattempo, Naruto si avvicinò al moro, poggiandoli la mano
sulla spalla.
Al
contatto il ragazzo rabbrividì e si scostò,
fissando negli occhi l’ altro,
quasi sprezzante.
“Che
c’è? Sei venuto a dirmi che dovevo lasciarti
parlare?” domandò, la voce come un
coltello affilato.
“No,
teme! Sono venuto a vedere come stavi, dato che, nonostante tu sia un
ghiacciolo artico capisco quando c’è qualcosa che
non va!” si infuriò la copia.
L’altro
ammutolì, fissandolo.
“Allora,
teme, me lo dici come mai sei più cupo del
solito?” cercò di indagare il
biondo.
“Non
sono affari tuoi, baka!!”
“Ah,
certo, non sono mai affari miei vero? Beh, sai che ti dico, chi se ne
frega!
Vuoi rimanere a fare il bimbo imbronciato? Fallo! Io me ne vado a
parlare con
Hinata!” e lasciò Sasuke seduto sulla sedia, solo.
Dopo
pochi minuti, arrivò Sakura che lo guardò a
metà fra il comprensivo e l’
arrabbiato.
“Certo
che.. beh, potevi parlare a Naruto del fatto che ti manca no? Non credo
che ti
avrebbe preso per un mollaccione o
simili, sai che non è nel suo stile.”
Come
al solito Sasuke stette zitto, come perso nei suoi pensieri
”E va
bene, non ti va di parlare, sono d’accordo, e comunque, sono
troppo nervosa per
intavolare una conversazione.”
Quello
che non si aspettavano di certo era che, di lì a poco, non
ci sarebbe stato
nemmeno il tempo per essere nervosi.
***
Tsunade
camminava a passi lenti e regolari dietro la porta della stanza di
Naruto.
Sembrava serena, ma ad un occhio più attento tutta la sua
calma sarebbe
scomparsa, per lasciare il posto ad un nervosismo interno paragonabile
ad una
tempesta dentro un bicchiere: terribile ma quasi invisibile.
Il
ragazzo l’ aveva pregata di lasciarlo riposare un
pò da solo in quanto si
sentiva davvero stanco e spossato e no, non aveva bisogno di nulla
nell’
immediato e, si l’ avrebbe chiamata se ci fosse stato
bisogno. Ma, per dirla
tutta lei non gli sarebbe stata così addosso se lui le
avesse permesso di
visitarlo e di accertarsi della data precisa del parto.
Forse
se ci fosse stata Sakura...
Poi,
d’ improvviso, si ricordò che la ragazza era una
traditrice e dalla parte della
volpe, e si mise a camminare con ancora più risoluzione,
come una sentinella di
ronda.
Intanto,
dentro la camera, la volpe pensava.
Non
era stupida, sapeva che tutti quei cloni non servivano solo a tenere
d’ occhio
la situazione. Ma a cos’ altro allora?
Si
arrovellava da alcune ore e di certo quelli strani spasmi muscolari non
l’
aiutavano a pensare, che poi cosa diavolo stavano a significare?
Sembrava che
il suo intero ventre si stesse attorcigliando su se stesso, ma
fintantoché la
cosa non lo disturbava non ci faceva nemmeno caso.
Dopotutto,
erano brevi e venivano solo ogni 35-40 minuti, per cui,
perchè preoccuparsi?
Così, continuava a pensare, riflettendo a come distruggere
l’ ultimo gruppo di
persone che potevano smascherarla.
Una
volta nato il bambino, lo avrebbe istruito come di dovere, e poi
avrebbe preso
il suo corpo. Certo, sarebbe stato meglio quello dell’
Uzumaki, ancora giovane
ed estremamente forte, ma oramai il patto era infranto e chi era lui
per
prevenire il biondo da un pò di dolore in più?
Avrebbe
ucciso per primi i suoi amici e Tsunade. Poi, possibilmente davanti ai
suoi
occhi, Sasuke magari agonizzante davanti ai suoi piedi mentre implorava
il
demone di risparmiarlo.
“Si!
E’ un piano perfe..AAAAAHH!!” il dolore al ventre
si fece d ‘un tratto
insopportabile e la volpe non riuscì a trattenere
l’ urgenza di posare le mani
su di esso e di sedersi a gambe divaricate sul letto.
La
porta venne sbattuta di colpo e Tsunade entrò come una
furia, gli occhi
fiammeggianti.
“Che
succede?!?” chiese, allarmata.
“N-nulla...
ho solo rischiato di cadere per terra, per lo stress ho avuto un
giramento
immagino.. baachan.” il mostro cercò di sfoderare
un bel sorriso, ma tutto
quello che riuscì a tirar fuori fu una smorfia tirata, che
mostrava chiaramente
il suo dolore fisico.
Intanto,
non riusciva a capire: che diavolo stava succedendo? Che il suo sistema
di
chakra, non abituato ad un corpo umano, ne stesse risentendo? Ma allora
perchè
gli procurava solo dolori fisici? E perchè adesso? Era forse
un rigetto
spontaneo?
Assorto
nelle sue elucubrazioni, non si accorse che la donna si era avvicinata
a lui e
aveva preso a tastargli la fronte e la pancia, con fare professionale.
“Mmh...
non è che per caso hai sentito degli spasmi muscolari
regolari di
recente?”domandò osservandolo in modo strano.
Il
demone decise di non rispondere subito, ma di “
rimandare” il discorso con un
altra domanda.
“Che
genere di spasmi?”
“Beh,
come delle fitte alla base della pancia da dove.. beh.. da dove
dovrebbe uscire
il bambino se questa fosse una gravidanza normale. Tu lo sai da dove
escono i
bambini, vero Nacchan?”
‘Ma
per chi mi ha preso questa? Voglio dire, non è un lattante ,
Uzumaki sa di
certo da dove vengono i bambini no? O no?’ La volpe
preferì non indagare e si
fine offesa:
“Certo
che so da dove escono i bambini!” disse.
“Um..
ok, bene, allora niente del genere nell’ ultima
ora?”
Dato
che l’ animale non sapeva spiegarsi l’ origine del
dolore, decise di rispondere
sinceramente:
“Si,
ma solo ogni mezz’ora circa, non credo che sia niente di
grave no?”
Tsunade
sorrise, ad un tratto tutte le piccole rughette sul volto spinate e una
dolcezza infinita negli occhi: “No.. sta solo a significare
che entro domani al
massimo diventerò nonna!”
Kyuubi
stentava a capire che cosa volesse intendere, perciò rifece
la domanda.
“Scusa..
in che senso diventerai nonna?”
Lei,
al posto di rispondergli gli diede un piccolo buffetto sulla testa, che
irritò
alquanto il demone.
“Allora?”
“Zuccone
che non sei altro! Vuol dire che tra poco partorirai!”
Per
la prima volta Kyuubi sentì un groppo in gola, molto simile
a quello che si
prova quando si ha paura.
***
“Beh,
quando sarà tutto finito, io giuro che mi faccio un mese di
vacanza alle
terme.. o vado direttamente in pensione!” Sakura rise,
abbastanza nervosamente,
alla sua constatazione. Poi si voltò verso Hinata e le
chiese: “Vorresti venire
anche tu? Scommetto che ti ci vorrebbe più che a me una
pausa..”
La
timida ragazza si
volse verso di lei,
sistemandosi meglio sulla comoda poltrona blu su cui era seduta.
“Aa...
non so... I-io e Kiba avevamo
in
programma di a-andare a far visita ad alcuni suoi parenti che abitano
molto
lontano, d- dice che non se la sente di fare il viaggio da solo e mi ha
chie-chiesto di accompagnarlo.. perciò..” Hinata
fece combaciare i due indici
della mano in punta e guardò la rosa di sottecchi.
“Ma
certo! Ti porta a vedere la famiglia! Che sciocca che sono figurarsi se
te lo
impedisco!” Sakura le diede una pacca che la fece quasi
ruzzolare in terra,
senza averle dato il tempo di rispondere che no, non era una gita per
conoscere
la famiglia, ma era solo per avere un pò di compagnia
durante il viaggio.
Ma
Hinata preferì stare zitta , in quanto sapeva benissimo che
l’altra ragazza
avrebbe potuto replicare che poteva benissimo portarsi dietro Shino,
Shikamaru
o addirittura lo stesso Naruto –se fosse stato in condizioni
di poterlo fare,
naturalmente - .
Nell’
attimo in cui le guance della Hyuuga rischiavano di prendere fuoco,
entrò
correndo il diretto interessato della conversazione che le
guardò allarmate:
“Naruto
fa cose strane!” annunciò come se le due donne
potessero capirci nulla da quella
semplice constatazione.
“Scusa,
in che senso?”
Kiba
decise di spiegarsi meglio.
“Beh,
stava parlando con Sasuke –come al solito- e ad un tratto, si
è trasformato in
donna!”il ragazzo sembrava al contempo eccitato e sospettoso
e agitava le mani
in modo frenetico.
“Poi
l’ ho visto alzare una mano.. e non c’era
più! La mano intendo.. Puff! Come se
glie l’ avessero mangiata! Che diavolo sta
succedendo?”
Le
due si scambiarono uno sguardo significativo e Sakura si
voltò verso l’
Inuzuka:
“Siamo
agli sgoccioli.”
***
“Inooooo!”
la ragazza, che stava conversando con Sai, smise subito all’
esclamazione del
suo nome dal di sopra delle scale. Cosa poteva far urlare in quel modo
Tsunade?
Di sicuro c’entrava qualcosa Naruto, ne era certa.
Sorrise
al ragazzo a fianco a lei e salì in velocità le
scale, i lunghi capelli biondi
che svolazzavano nell’ aria.
Spalancò
la porta della camera di Naruto – e potrei giurare che oramai
quella porta era
sul punto di scardinarsi-, osservando con ansia la scena davanti a se.
Il
ragazzo biondo era stato cambiato, e ora indossava un camice verde
chiaro,
legato sul collo da un laccetto. Aveva i capelli scarmigliati, e
coperti di
sudore; gli occhi fiammeggiavano e sembravano più che
irritati, mentre
occhieggiavano i
movimenti incerti che la
donna più vecchia tentare di fare su di lui, probabilmente
per controllare i
movimenti sottocutanei che si potevano chiaramente vedere dalla pancia,
che
solo ora Ino si era accorta essere enorme.
“Sono
qui, Tsunade-sama, perchè mi ha chiamata?”
domandò Ino.
Nel
frattempo la donna si asciugava le gocce di sudore dalla fronte, e come
tutti
in quella stanza aveva gli occhi che esprimevano il suo stato
d’animo, in
questo caso una sconfinata paura.
“Vieni
qui Ino.”
Le
due donne uscirono dalla stanza e si misero sulle poltrone che si
trovavano
proprio accanto.
“Io..
io credo che il bambino sia in sofferenza fetale.” la donna
sembrava in una
crisi del tipo che solo i medici possono avere e la bionda la
guardò allarmata.
“Che
cosa? La placenta si è già staccata? Come fa a
capirlo?”
“Non..
non mi lascia avvicinare ma sono già parecchi minuti che il
piccolo fa
movimenti sussultori molto strani e non riesco a capire se sia
perchè è pronto
o perchè non riesce a respirare.. e Naruto si rifiuta di
trasformarsi in donna!”
“Ma
così il piccolo morirà!”
“Lo
so, è per questo che ho chiamato te! Dato che tu hai avuto
un bambino, lo
potresti rassicurare! Io credo che questa sia tutta paura pre-parto, in
fondo è
il primo uomo che porta a termine una gravidanza!”
“Eppure
mi è sempre sembrato così sicuro..
così felice..”
“Anche
a me, ma evidentemente tutti i fatti che sono successi ultimamente
devono
averlo sconvolto, Kyuubi.. Sasuke.. tutte le battaglie che abbiamo
affrontato...”
“Hai
ragione, proverò a parlargli..”
E Ino
entrò nella stanza.
ma
non potè dire nulla al demone volpe perchè esso
giaceva steso sul letto, come
dormisse, e non si muoveva.
***
“Aaah...
piccolino, per fortuna che manca poco, mi stavo stufando di stare qui
ad
aspettare e ormai lo sappiamo a memoria il sigillo.” Naruto
parlava al suo
piccolo, che gli stava accoccolato tra le braccia, i capelli
narutalmente
raccolti in punte dritte color giallo oro e due piccole
frange ai lati degli occhi che in quel
momento glie li coprivano leggermente; essi, ben aperti, erano di un
colore
nero notte, ma vivissimi, come presi da vita propria.
“Siamo
sicuri che Oto-san e gli zii riusciranno a farci uscire sani e
salvi?” il
piccolo tracciava a mentre i contorni del disegno – non poi
così complicato-
che componeva la tecnica. Era vero, il clone non si era ancora dissolto
- e
Naruto non capiva esattamente il perchè – ma la
sua memoria fotografica aveva
fatto si che, tutto
sommato, avesse un
buon ricordo della forma e dei particolari più rilevanti del
tutto.
“Ma
certo, non ne dubitare! Sono delle persone grandiose, quelle la
fuori..!”
Plic!
Plic!
Plic!Plic!
“Che
cos’è questo rumore, chichiue
(papà)?” chiese il bimbo.
“Non
lo so..” nel momento in cui pronunciava quelle parole, il
demone fece la sua
apparizione e d’ improvviso l’ atmosfera
cambiò.
Il
piccoletto si portò le mani alla gola e cominciò
a tossire, mentre una nube
rossastra accompagnava i piedi nudi e provvisti di unghie arcuate di
Kyuubi.
Aveva
ancora la sua forma umana, ma qualcosa lo rendeva più
volpino del solito. Forse
era il muso, non del tutto piatto, ma più puntuto dove era
situato il naso,
forse erano gli occhi, quasi chiusi nella classica forma che hanno gli
animali
della sua specie.
“Ci
rivediamo ancora eh, Jinjuriki? Spero che questa sia l’
ultima volta, francamente..”
la risata cupa echeggiò per quella che era stata la casa di
Naruto e del
bambino per quelle settimane.
“Che
cosa vuoi Kyuubi-chan?” quel vezzeggiativo non era usato con
affettuosità verso
la volpe, ma come una forma di disprezzo voluto.
“E’
arrivato
il tuo turno.. se non vuoi che il bambino muoia.. vai fuori e fa quello
che
devi fare per farlo nascere, ci siamo capiti?”
Naruto
lo guardò allarmato: lui non sapeva?
“Stupida
volpe, non sai che durante il parto il mio spirito può
riemergere solo dopo
trasformato in donna? E comunque che
vuol dire che Kodomo-chan sta per morire? Sono già entrato
in tartaglio?”
“Travaglio,
idiota.. Comunque si.. non è che mi stai prendendo in giro e
questa è tutta una
farsa?”
“Ma
sei scemo? Secondo te io metto a repentaglio la vita di mio figlio per
fare un
dispetto a te? Capisco che sei sprovvista di istinto materno, ma non
pensavo
fino a questo
punto!”
Entrambi
si guardarono in cagnesco per alcuni minuti, solo per essere interrotti
dal
secco tossire del pargolo, che sembrava sull’ orlo di una
crisi respiratoria.
“Ok..
farò come dici.. ma se qualcosa va storto.. o ti azzardi a
non venire quando
chiamato io giuro che farò fuori quella cosa dentro la tua
pancia appena se ne
esce.”
E
scomparve.
***
“NARUTO!NARUTO
RIPRENDITI!!” le due donne bionde schiaffeggiavano
leggermente quel corpo
inerme, nel tentativo di farlo riprendere.
Ad un
tratto, la volpe aprì gli occhi e espirò con
forza, facendo il rumore di un
risucchio. Contemporaneamente strinse le coperte e cacciò un
urlo.
Una
scossa al ventre particolarmente forte l’aveva irrigidita da
capo a piedi..
Che
il bambino si stesse vendicando?
“Presto,
Naru-chan, ti prego trasformati!”
E
Kyuubi, cacciando da parte il suo orgoglio calpestato di re dei demoni,
si
trasformò in donna.
“Oiroke
no jutsu!”
I
lunghi capelli ricaddero lungo le spalle tremanti ed insieme al ruggito
usci
una sola frase:
“TIRATELO
FUORI DA ME SUBITO!”
In
quell’ attimo, fuori dalla casa, un clone spariva in una
nuvola di fumo, e un
gruppo di ninja entrò dalla porta principale dell’
edificio.
E
Kyuubi, sopraffatta del dolore – e probabilmente dagli
ormoni, iniziò a
lacrimare.
Eccomi
tornata!!
Scusatemi,
avevo in programma di aggiornare moooolto prima, ma sono stata in
vacanza in
Sardegna per due settimane ( zero tecnologia, ma il mare è
da svenirci) e ora è
più di una settimana che abito a casa di mio nonno. (per
Shinku: scusa, lo so
dovevo pubblicare lunedì ma ci sono problemi in casa e sono
ancora segregata
con il mio caro nonnino – che ovviamente non dispone di
connessione
internet --.—‘’
-)
Il
titolo significa: movimenti
Ringrazio
tutti quelli che sono ancora così pazienti da commentare e
aggiungo che fra un
pò di capitoli la fanfic sarà terminata!!!
(*pubblico che applaude felice*)Questo
capitolo intanto lo dedico a voi:
shinku66,
fri,
ryanforever,
Shin_86,
miiky, roll,
Capitatapercaso
E
naturalmente ai miei adorati preferiti ^^
1 - Aine
94 [Contatta]
2 - AkiChan83
[Contatta]
3 - alii
[Contatta]
4 - allsecrets2
[Contatta]
5 - allychan
[Contatta]
6 - Amicamia
[Contatta]
7 - Animenight89
[Contatta]
8 - Annichan
[Contatta]
9 - ANOKIRA86
[Contatta]
10 - Atlantide78
[Contatta]
11 - bellissima90
[Contatta]
12 - Capitatapercaso
[Contatta]
13 - cesarina89
[Contatta]
14 - demia87
[Contatta]
15 - Diamondeyes
[Contatta]
16 - diegotiamo
[Contatta]
17 - Elanor92
[Contatta]
18 - elie191
[Contatta]
19 - elie84
[Contatta]
20 - evol
[Contatta]
21 - fayth80
[Contatta]
22 - fri
[Contatta]
23 - frida_E
[Contatta]
24 - grethy
[Contatta]
25 - Hoshiro
[Contatta]
26 - I
love sasunaru
[Contatta]
27 - igniflia
[Contatta]
28 - Jaki
[Contatta]
29 - jibrychan
[Contatta]
30 - kagchan
[Contatta]
31 - Kaory74
[Contatta]
32 - Kellyvideomaniacatv
[Contatta]
33 - ki9
[Contatta]
34 - kohai
[Contatta]
35 - krikka86
[Contatta]
36 - kristin
[Contatta]
37 - kuroda9540
[Contatta]
38 - kyoasakura
[Contatta]
39 - LilyChan
[Contatta]
40 - liz90
[Contatta]
41 - MatyXV
[Contatta]
42 - miiky
[Contatta]
43 - MisaMisa
[Contatta]
44 - Moe
[Contatta]
45 - Nalhia
[Contatta]
46 - nana89
[Contatta]
47 - naru_sasu_fan
[Contatta]
48 - punk92
[Contatta]
49 - ramoso
[Contatta]
50 - redangel250492
[Contatta]
51 - rioki
[Contatta]
52 - roll
[Contatta]
53 - Roxa
[Contatta]
54 - ryanforever
[Contatta]
55 - Saiyuki92
[Contatta]
56 - samuel87
[Contatta]
57 - sanichan92
[Contatta]
58 - Selvy
[Contatta]
59 - severin
[Contatta]
60 - sexy_eclipse
[Contatta]
61 - Shannara_810
[Contatta]
62 - shinku66
[Contatta]
63 - Shin_86
[Contatta]
64 - sholove
[Contatta]
65 - Shooting
star
[Contatta]
66 - SHUN
DI
ANDROMEDA [Contatta]
67 - silgree89
[Contatta]
68 - SoRifan
[Contatta]
69 - sumire01
[Contatta]
70 - terachan
[Contatta]
71 - Thyahiel
[Contatta]
72 - Tsukikochan
[Contatta]
73 - wyaoi
[Contatta]
74 - yaoifan
[Contatta]
75 - Yu
Kanda
[Contatta]
76 - _FaLLeD_aNGeL_
[Contatta]
77 - _Zexion_
[Contatta]
Grazie!!
Rimane ancora da
scegliere il nome dell’
erede Uchiha!
Ora
le proposte sono:
1- Yue (4 voti)
2- Yu
3- Rei
4- Myu/ Myuca (2voti)
Votate,
mi raccomando!!!!
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